Oikonomia

Buongiorno gli ascoltatori il fenomeno dell'immigrazione non può essere realizzato con le sole lenti della disciplina economica tuttavia è indubbio che il movimento di milioni di persone per il mondo abbia tirato da qualche tempo l'attenzione degli economisti
Nella Germania di Angela Merkel la cancelleria che ha aperto temporaneamente i confini rifugiati provenienti dalla Siria il dibattito economico in materia per esempio è tutt'altro che è assente
La stessa cancelliere in una recente intervista ha detto che si ci sono ragioni umanitarie illegali per accogliere un numero maggiore di richiedenti asilo
Ma pure specificato che aperti virgolette come Paese forte ed economicamente sano abbiamo la forza di fare tutto ciò che è necessario chiuse virgolette
D'altronde se la Germania ha speso circa un miliardo e mezzo di euro nel due mila tredici per gestire i rifugiati cioè circa dodici mila cinquecento euro l'anno per
Ogni singolo richiedente asilo quest'anno con ottocento mila richieste di asilo previste si stimano costi compresi tra i cinque i dieci miliardi di euro
E adesso che la ministra del lavoro del welfare Nalesso ha chiesto risorse fresche per l'emergenza il Ministro delle Finanze scioglie non le ha opposto un netto rifiuto come qualcuno in Italia si sarebbe potuto aspettare
Piuttosto ha dichiarato che grazie al surplus di bilancio accumulato dalla rigorosa e austera Germania il Paese potrà sostenere nuove e inaspettate spese senza tagli alle uscite
In Italia le analisi sul costi-benefici le risorse legate all'afflusso di nuove persone rifugiato immigrati in cerca di lavoro che siano scarseggiano specialmente sui media generaliste
Per questo può tornare utili frustrare grandi linee un dibattito sull'immigrazione in corso tre economisti americani di scuola libertario liberista sulla cosiddetta giuria degli open Borders ovvero di confini aperti
Di abbattere le frontiere per gestire al meglio l'immigrazione si incominciò a parlare di circoli accademici statunitensi nel mille novecentottantaquattro con una ricerca di Bova Benetton e giorno a lei
Il fulcro di questa tesi è ben poco moralistico Brancato all'economista della giornata sono diversi in cui insegnò il premio Nobel James Buchanan
Sostiene infatti che azzerare le frontiere e il modo di efficiente identitario libertario vi utilitarista per raddoppiare il prodotto interno lordo villa del pianeta
Più forza lavoro a disposizione dei Paesi ricchi più consumatori da soddisfare più imprenditori pronti a farlo più persone che possono spostarsi lì dove loro facoltà imprenditore o consumatore sono meglio valorizzate
E così via in sintesi è questo il meccanismo virtuoso dei confini aperti
Secondo caprone alcuni suoi allievi annullare qualsiasi ostacolo burocratico alle migrazioni tra Stati nazionali farebbe raddoppiare addirittura il PIL del pianeta e come se i tassi attuali di crescita suo massimo ventitré anni di crescita del tre per cento
Ridurrebbe drasticamente la povertà favorirebbe l'innovazione abbiamo detto consentendo l'allocazione di persone lì dove servono infine incentiverebbe legami tali da sconsigliare guerre fra Stati
Nel due mila undici mai Cocco Amherst del Center for Godot dato che ho visto
Ha compiuto alcune previsioni in materia
Semplificando creme sa diviso il mondo in una regione ricca di un miliardo di persone che guadagnano trenta mila dollari l'anno e una Regione povera in cui abitano sei miliardi di persone con un reddito medio di cinque mila dollari l'anno
Se metà della popolazione delle regioni povere quindi circa tre miliardi di persone ed in grassetto gli emigrati guadagnerebbero ventitré trilioni di dollari cioè il trentotto per cento del PIL mondiale
Per i non immigrati il risultato di una tale ondata migratoria avrebbe effetti complicati
Presumibilmente infatti sarà rimedi crescerebbero nella regione povere si abbasserebbero in quella ricca mentre il rendimento del capitale crescerebbe nelle generiche diminuirebbe in quella povera ma quando si combinano questi effetti
Con i benefici per gli immigrati possiamo immaginare dice Clemens plausibilmente un aumento positivo del PIL globale compreso tra il venti e il sessanta per cento dello stesso
Poi i calcoli ovviamente ce ne sono anche di molto meno semplificati quel che è importante che secondo questi studiosi e i Paesi destinatari dei flussi migratori ci concentriamo oggi troppo sui possibili costi svantaggi degli stessi flussi
La gli effetti redistributivi sul welfare alla concorrenza al ribasso sui salari
Per i fautori degli open Borders invece certo non è a somaticamente vero che per i Paesi destinatari di immigrati i benefici saranno maggiori delle conseguenze negative
Tuttavia ci sono ragioni generali per aspettarsi che i benefici supereranno le conseguenze negative nel caso delle migrazioni verso Paesi altamente sviluppati che guarda caso sono l'obiettivo della maggior parte degli immigrati
Due le ragioni fondamentali innanzitutto perché se gli immigrati forniranno forza lavoro capitale imprenditorialità le nuove attività nel mercato globale
Certo molti dei benefici saranno condivisi dai consumatori di tutto il mondo ma almeno alcuni dei benefici saranno concentrati nelle aree in cui queste nuove attività economiche si saranno stabilite cioè proprio nei Paesi sviluppati
In secondo luogo l'economia ad alto contenuto di conoscenza come quelli occidentali si adattano più facilmente a nuove forme di lavoro
Il dibattito a suon di statistiche estive sul futuro si aggiorna continuamente non soltanto a livello accademico
E se gli open Borders possono apparire una ricetta troppo radicale c'è pure da dire che tutti questi calcoli queste analisi tornano utili anche personali meno estremi
La prossima settimana passerò in rassegna alcuni critiche sempre di stampo liberista e libertario all'idea che abbattere i confini se il modo migliore per gestire l'immigrazione
Grazie per l'ascolto da Marcovalerio Loprete o economia torna lunedì prossimo nel frattempo è su Twitter perché ritiene e consiglieri l'account è Marcovalerio eletti