Sono stati discussi i seguenti argomenti: Asl, Carcere, Costituzione, Diritti Umani, Diritto, Giustizia, Legge, Malattia, Penale, Procedura, Salute, Tossicodipendenti.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 46 minuti.
Rubrica
18:00
9:35 - CAMERA
15:30 - SENATO
9:30 - Parlamento
11:00 - Camera dei Deputati
11:45 - Camera dei Deputati
12:30 - Senato della Repubblica
13:30 - Camera dei Deputati
13:30 - Senato della Repubblica
13:40 - Camera dei Deputati
Presidente della SIMSPE e professore associato di Malattie Infettive dell'Università di Sassari
Adesso anche nella linea abilitate armonizzate
Maggior in particolare qualcosa
Avrei
Come è possibile che potete fare quello che fate
Così secondi
Secondi non esce fatica superiore
Allargavano italiano il tribunale
Cinque il Codice di procedura penale
Voi italiani d'appello di Palermo seconda soluzione
Data cinque aprile del mille novecento
Ben trovati ben trovati all'ascolto di Radio Carcere da parte di Riccardo Arena oggi prima di leggere le lettere scritte delle persone detenute vogliamo fare il punto
Su uno degli aspetti che rendono la detenzione nel nostro Paese disumana e degradante ovvero ovvero la negazione del diritto alla salute
Ed infatti ed infatti nelle nostre carceri non solo chi entra malato raramente trova un'adeguata assistenza medica ma succede anche che silente Vissani in carcere e se ne esca con una poterlo oggi sia
Come dire ancora oggi il carcere non solo è un luogo dove non si curano le persone ma è anche un luogo dove ci sia ma alla il che è tutto dire ma il mancato rispetto del diritto alla salute delle persone detenute
Anche altro e anche altro di più grave
Non è sull'abbandono e non è soltanto illegittima sofferenza ma purtroppo niente anche tante
Troppe vittime basta pensare che nel giro di appena un anno sono decedute nelle carceri italiane oltre cento ottanta persone detenute
Centottanta persone detenute morte nel giro di poco più di un anno insomma un dato eloquente e drammatico che dimostra chiaramente come in Italia
Pur non essendoci la pena di morte di fatto per una pena si muore
E l'occasione per parlare di un tema tanto importante quanto sconosciuto e anche sgradito a molti politici anche a molti giornalisti attrice offerto dallo studio che ha effettuato anche quest'anno un'importante associazione di medici ovvero la Società italiana di medicina e sanità penitenziaria Società di medicina e sanità aprite anzi aria che come ogni anno ha raccolto dati a dir poco e lo venti sulla cattiva salute che c'è nelle carceri Società di medicina e sanità penitenziaria che
In base ai dati raccolti è riuscita ad affermare perché non solo il diritto alla salute in carcere non viene rispettato ma che nelle carceri pensate un po'suo oltre cinquantatré mila quattrocento detenuti
Due persone detenute su tre sono affette da una patologia
Due persone detenute
Su tre
E ditemi ditemi voi se vi sembrano pochi vi segnalo anche che sempre in base alla ricerca effettuata dalla Società italiana di medicina e senta penitenziaria in questa marea di persone detenute malate il quarantott'per cento è affetta da malattie infettive il trentadue per cento a disturbi psichiatrici il diciassette per cento ha una malattia osseo articolare il sedici per cento ha una malattia cardiovascolare
L'undici per cento ha problemi metabolici mentre il dieci per cento ha problemi dermatologi ci
Ebbene per affrontare questo tema che così importante e cruciale
Per la qualità di vita all'interno delle carceri neanche permettetemi per la qualità del nostro Stato
Di diritto abbiamo interpellato proprio il professor Sergio Baboni ieri che oltre a essere professore associato di malattie infettive presso l'Università
Di Sassari e anche appunto Presidente della società italiana di medicina e sanità penitenziaria
Professor Balboni ieri circa un anno fa lei è intervenuto proprio a Radio Carcere sempre in occasione
Del convegno annuale della Società italiana di medicina e seda Venenzia aria e in quell'occasione ci ha descritto un panorama dir poco desolante dello sta do di salute delle persone detenute del rispetto della salute in carcere ora passato un anno la situazione è migliorata o è peggiorata
Ma per l'erario dipende anche dal dal dalle condizioni ambientali non può essere disgiunto da questo quindi lievi un suo collega richiedeva
Dice ma essendo ridotti i detenuti la la situazione dal punto di vista privati effettive cambiata dicono perché purtroppo
Il il carcere rimane concentrato di patologia sociale innanzitutto e successivamente di patologia infettiva ma anche il metabolica basti pensare quante
Persone sono belle quanti Cubanos sostanzialmente da alcolismo l'alcolismo alcuni istituti mille gli alcolici sono vietati in altri no magari quelli in quell'istituto in cui
Non è vietato c'è qualcuno che che aveva proprio come patologia quella di essere alcolica quindi già tutta una serie di situazioni
Al limite professor Barbuti ieri in base ai nuovi i rilevamenti fatti dalla Società italiana di medicina e sanità penitenziaria
Avete scoperto che oggi tra gli oltre cinquanta del mille quattrocento detenuti due persone su tre sono malate un dato a dir poco allarmante non crede
Questo non siamo soli al
A sostenerlo perché ad esempio la la Regione Toscana con un finanziamento dedicato proprio il Ministero della salute ha raccolto dati sei regioni italiane tra cui Lazio
Se non sbaglio Emilia Romagna Liguria adesso non ricordo quali altre
E sono arrivati alla conclusione similare cioè il sempre il settantotto per cento indicavano non c'è una forchetta tra il sessanta il settantotto per cento di
Di persone che sono da ritenersi non sale ecco però dire e attestare che tra il sessanta l'ottanta per cento delle azioni oggi detenute
E asset avrà avuto notizia è un dato preoccupante è un dato di fatto è preoccupante perché poi significa che queste persone quando ritornano recita civile magari perdono ulteriormente l'opportunità di curarsi quindi
E noi riteniamo e lo diciamo a gran voce che il momento della detenzione sia
Momento formidabile per poter
Educare queste persone alla agli aspetti sanitari poteri avvicinare utili fare delle diagnosi che magari durante la libertà non sono state fatte ecco che
Penso al babbo ieri proprio a questo proposito voi avete scoperto un altro dato significativo ovvero che molte persone detenute
Che avete sottoposto a teste
Hanno scoperto di avere una malattia infettiva che non sapevano di a vere esatto esatto certo tutto va chiuso mentre trasmesse
L'ottantacinque per cento le persone a cui tra l'altro i canili figli attiva non non avevate neanche lontanamente la percezione che potesse essere ma
La metà dei dei di di chi ha aveva una senologia politica del giusto ribadire il PIL
Quindi se non è vero mi ricordo male quindici sedici per cento di quelli che hanno un'epatite C non sa di averla priva di aver fatto il terzo in carcere dell'HIV invece la consapevolezza e più alto tutta
Prego tre tre e mezzo per cento non è consapevole precisando Bouyeri ci può dire appunto quali sono le patologie più frequenti che colpiscono la popolazione detenuta
Ma sicuramente da sempre
Di patologie psichiatriche questa spesso lavoro quello che citavo prima della Regione Toscana è andato individuare il consumo dei farmaci
Numeri spaventosi
Del consumo di psicofarmaci veramente una cosa inimmaginabili una popolazione che
Si attesta una media di trentanove anni veniva verso quella popolazione giovane hanno calcolato che che ognuna di queste persone assume almeno tre farmaci differenti durante il periodo detentivo cento indice c'è un'overdose di
Farmacologica durante la di detenzione che indubbiamente e in chi deve intervenire chiamano le gocce così li chiama
Sì ma anche tutti gli antidolorifici saccente che che non sono calcolabili perché non sono segnati elimina in cartella legami formali ogni campo il mal di denti indetto il bando viene fare dieci giorni ma tu sei levi trentottesimo no
Civis e quindi neanche si valorizzino e che quindi volta venne
Antidolorifici ecco però l'assunzione dei psicofarmaci non è e strettamente indicativa
Di una malattia psichiatrica no perché molto spesso accade che in carcere si prendano i tranquillanti gli psicofarmaci non perché sia un disagio psichico ma perché non si riesce a resistere a quel degrado voi avete notato anche questo
Questo è sicuro che che che c'è uno
Uni per uso di questi farmaci anche come dire perché richiesto dalle con effetto calmante però che ha bisogno di essere calmato di
Diversi e può avere avrebbe bisogno magari di tutti giudice supporti che in questo momento
La sanità penitenziaria non è in grado di dire di darvi un'idea e cogliere il cane che si morde la coda voi alla fine la tanti farmaci
A tamponare una del delle mancanze organizzative noccioline eseguiremo certa calmo voglio dire no questo il punto più giù giù più compiuta
Più preoccupante è complesso Babu di ieri
Abbiamo detto quindi disagio psichiatrico poi le malattie infettive presumo no
Le malattie infettive che con la con la riduzione del sovraffollamento
Sembrano in lei un lieve flessione in quanto il la riduzione sovraffollamento ha tagliato la la proporzione di di presenza di persone tossicodipendenti quindi diciamo
Abbiamo notato una riduzione nel nel nelle prevalente
è stimate diede sotto i tempi di HIV dal sette e mezzo intorno al cinque per cento dei pagliacci
Ramo trentotto quaranta per cento in quella Nicola oggi possiamo dire che siamo per il venti venticinque per cento però nonostante questo né compresso dicono che sono affetti in carcere malattie infettive
Il si contano contate il quarantotto per cento di tenuto questo questo perché in realtà ci sono tutta la verità di di infezioni che non non sono chimicamente evidenti ma che vanno annoverate in questo ad esempio Ripa di debito e la tubercolosi
Cene
E la il lei rileva numero la proporzione di persone che sono positive al tetto della tubercolosi ma senza essere varate dell'altro sì e ma che possono sviluppare la tubercolosi attiva momento in cui hanno un abbassamento delle difese immunitarie
Per qualsiasi per questo il motivo estremamente elevato il numero delle persone che pur non avendo una un'epatite B attiva
Hanno comunque marcatori di infezioni per esempio i loro sangue etruschi sappiamo che può avere anche delle forme occulte che fossero che riacutizzarsi
Ed è per questo che noi diamo una una presento di malattie infettive di quella di cui la proporzione
Ecco noi parlando di malattie attive per bene ed è bene sottolinearlo incerto ecco presa Babu ieri però
Tutti i detenuti che entrano in carcere fanno tutti questi test il problema organizzativo a questo cioè che era e che in realtà il tasso di esecuzione del test di screening d'ingresso
Non è raggiungere quei livelli che noi riteniamo minimi cioè del settantadue
Settanta settantacinque per cento per per avere dei dati noi come società abbiamo più volte nel corso degli ultimi due anni stimolato il legislatore gli amministratori
E tutti gli stakeholders seguendo chi parla bene no sul fatto che sia necessario creare un osservatorio nazionale
Sulla salute in carcere che noi riteniamo che chirurgicamente debba essere allocato all'istruzione sanità ma questa cosa probabilmente gliel'ho detto anche l'anno scorso con il sito
Ma
Quindi
I dati sulle persone detenute affette da mattina a malattie infettive nel caso di specie potrebbero essere sottostimati se tutti i detenuti facessero i test
Da voi indicati diciamo che ne questi dati chiediamo son delle stime che non faccia un delle sempre con eccetera ecco bisogna e quindi non solo non sono sottostimate essendo del
Leader dove il gioco di parole sì sì indubbiamente noi quando diciamo c'è da fare con l'Osservatorio nazionale e perché pure essendo come dire orgogliosi di essere gli unici o quasi
Apra produrre dei dati a discutere su dei dati e della tenuta in carcere
E ci rendiamo conto che in realtà questo dovrebbe essere un compito dello Stato direi ed altri no e non dei privati o io e il relativo il PC il fatto che una Onlus privare la evidenzia un problema di cui duratura Gazzetta vengo e di diciamo intervistati a Radio Sherwood sui giornali diamo orgoglio di noi stessi e
No facciamo del bene congressi per la realtà siamo abbastanza cuciti del sul fatto che
Che non è compito nostro non anche anzi il fatto stesso che voi soltanto come Onlus privata più copia di questi temi svela una una grave manchevoli
Se da parte delle istituzioni sul
Acquista evidente preciso pulito e prego questo tra vorremmo anche a tale lavori Veneto alla fine l'abbiamo detto sommessamente ma ne educata
è poi alla fine insomma da un certo punto quella
Archivio delle prenda le sue responsabilità direi soprattutto chi fa un certo lavoro e per non certo si vende sul suo potrebbe anche guadagnare terra professor Balboni ieri al di là delle del disagio psichiatrico al di là delle
Delle malattie infettive nelle carceri però voi avete riscontrato anche altre tipologie di malattie come le malattie osseo articolari soccu le contate indice sette per cento di
Detenuti quelle cardiovascolari il sedici per cento
Alimentare che tutti e fumare in carcere un addebito di l'effetto del fumo comunque se vuole se ne trova occupatore praticamente
La cella non fumatori dello credo che sia previsto dall'ordinamento e quindi comunque poco al circo insiste
Eritrea poi comunque l'abuso anche alimentare l'abuso alcolico che
E sono tutta una serie di i marchi come dicevo accennavo prima metaboliche
Cronica e soprattutto che naturalmente soprattutto per quella quella fascia di popolazione minoritaria ma presente di persone che sono poi là con gli anni diventa
Un aspetto non non irrilevante diretto professor Barbuti ieri secondo le ricerche fatte dalla Società italiana di medicina e senta penitenziaria
è assicurato o no il diritto alla salute per le persone detenute in altre parole secondo i vostri dati chi sta in carcere e del malato viene curato adeguatamente oppure no
è difficile rispondere sì o no nel senso che centonovantanove sull'evidenziati
Aperti in Italia ci sono anche delle eccellenze quindi dire no
Cito a torto o a chi lavora bene si professor Balboni ieri capisco però si sarebbe ingiusto come giustamente sottolineerei dire che il diritto alla salute non è tutelato nelle carceri non possiamo neanche dire che lo sia
Ha relazionato al cento per cento però questo
Tre anche perché molte persone di undecies scrivono adito a ci scrivono dei centri clinici alcuni dei quali sono
Peggiori delle delle realtà delle Schelling ma diventa una punizione alle volte vieto un ghetto
Anche voi avete avuto questa percezione assolutamente
Purtroppo manca un unicum organizzativo la stragrande maggioranza di noi era convinta che il passaggio al Servizio sanitario nazionale
Fossero aspetto migliorativo però quello che sicuramente oggi possiamo dire avvenuto nel due mila otto lo ricordo per una legge che che parta dal due mila e voglio dirvi se di anni ne son passati tanti un travaglio
Esatto mille il punto però è che
Andando via dall'amministrazione penitenziaria che era un unico era un sistema sbagliato tutto quello che vuole tutte e due
Ma era un sistema che passava un nuovo sistema
Abbiamo centodiciannove realtà che non fa nemmeno
A macchia di leopardo voglio collega ieri in Aula ma qui siamo passati nel alla dal cielo stellato cioè ognuna di queste una stella al
Con comportamenti differenti contro le organizzazioni organizzazione ecco infatti proprio a proposito di questo tema che poi è importantissimo per esempio non è un Governo centrale esatto lei proprio cento dall'altra hanno l'altra hanno qui a Radio Carcere
De denunciava proprio la mancanza di uno un modello omogeneo
Tra le Regioni per quanto riguarda la cura delle persone detenute infantili si faceva proprio l'esempio della macchia di leopardo e del cielo stellato se non ricordo male ecco oggi l'adesione però appellarlo
Oggi è una società Stellato a Genova ci sono diciamo che la notizia
Favorevole che comunque il tavolo dello Stato Regioni dedicato agli argomenti lavorare sono stati sosta Edward degli accordi quindici ton ha
Del delle borse di linee guida ci sono altri
Nel nel non è una nautico nel pratico nel pratico ancora non oggettivamente però da quelle che sono le tentazioni vengono riportati a me
Come per esempio i proprietari non
Ragionate pratico ancora non ci siamo ancora non ci siamo quindi sostanzialmente e con il passaggio della sanità penitenziaria dal Ministero della giustizia al Servizio sanitario nazionale e quindi alle ASL e di ogni regione
Si è frammentato il trattamento sanitario questo assolutamente sì assolutamente vuoi bene invece erogabile vorrei temo smentite alcuni e di conseguenza in una regione e si viene abbastanza curati in un'altra per niente assolutamente sì
E voi chiedete giustamente
Un comando unico una organizzazione omogenee nessuno vuole come dire ledere il diritto di ogni Regione diritto all'autodeterminazione come stabilito dal dubbio un agente avevano curare bravo
Siamo ancora lontani insomma da una e noi dobbiamo dare un giudizio complessivo non può che essere quello che
Che
Che abbiamo detto prima negativo
Negativo
Professor Barbuti ieri ma al di là di chi entra in carcere già affetto da una patologia
è vero o no che oggi il carcere è un luogo anche insano ovvero un luogo dove
Si rischia di ammalarsi penso allora ci eravamo anche prima al fumo all'Arco
L'ISMU appunto all'abuso di psicofarmaci o alla cattiva alimentazione è vero misura in cui alla fine indubbiamente può avvenire
Grazie il professor Barbieri per non parlare poi delle condizioni spesso insalubri delle celle celle dove sicura Cina negli istituti negli istituti vecchi
Non aggiornati il la situazione è quella che trascritta anche nei giornali e che indubbiamente la cucina e vicino alla all'ATER
Al battere dove spesso ci sono infestazioni dobbiam scarafaggi insomma non so va bene non si può destino non si può questo è quello che che verrà riportato dalle persone
Così
Ed è così professor Barbuti ieri parlavamo prima di questa Conferenza Stato Regioni che tenta di creare omogeneità
Nella tutela della diritto alla salute per le persone detenute ma secondo lei le persone che lavorano a questa Conferenza Stato
Regioni hanno non la consapevolezza che mentre discutono tra di loro in quel momento ci sono centinaia di persone malate in carcere che stanno soffrendo le pene dell'inferno parole persona
Sono consapevoli che i colleghi vi partecipa al rosa di alcune quello che fanno parte la nostra organizzazione quindi non non ebbe sul punto il punto è che col Titolo quinto col Patto agevolata e da demanda alle Regioni le Regioni e ogni altra
Chi prende la decisione finale voi e il singolarmente vivo della del del del della singola azienda che su cui insiste quel carcere magari a problemi di Bartelt che nessuno li risolve anzi da cui escono
E no e poi alla fine dove tagliare taglia su sugli ultimi
E quindi e quindi così quindi e quindi le ve ne consegue quello che il risultato è quello che la situazione generale di cui abbiamo parlato finora che poi è negazione del diritto alla cura e poi negazione del diritto alla cura e quindi anticostituzionale
Professor Barbuti ed in conclusione lei sa bene che quando i politici parlano di carceri si riferiscono soprattutto al sovraffollamento ai famosi tre metri quadri ma della salute in carcere pochi o nessuno parla eppure oggi oggi di carcere si muore non a caso nel giro
Di un anno sono stati più di centottanta i detenuti che hanno perso la vita dietro le sbarre come dire
In Italia non c'è la pena di morte ma per una prima si muore ora professor Barbuti ieri non crede che la politica si dovrebbe impegnare di più per assicurare il concreto rispetto
Della diritto alla salute perché è detenuto
Noi ci impegniamo spasimo
Noi
Loro
Il giudizio l'archivio delle cose da fuori
Non ho questo lo capisco però dico potremo quasi chiamarla comune esigenza impellente quella
Ditemi chiamare la politica l'interessamento di devi risolvere alle persone che oggi è lodevole l'intervento riguarda questa evidente ma ogni giorno ha detto lei credo morto tutte quelle persone evidentemente
I problemi ci sono
E la politica dovrebbe fare il suo ruolo placet dovrebbe questo da cittadino
Allora pro loco vedere soltanto di avere come dice lei è passato un anno poi alla fine non è cambiato volto da cui non ci siamo detti l'anno scorso accusano dicendo adesso è purtroppo
Professore grazie grazie per il tempo che ci ha dedicato grazie a voi proprio
Ci scrive Antonio dal carcere di Frosinone che afferma cara radio carcere anche nel carcere di Frosinone la situazione permane molto grave anche se visto come ci rispondono e magistrati di sorveglianza quei se con loro tutto sembra in regola in primo luogo infatti questo rimane un carcere sovraffollato un carcere che potrebbe ospitare circa trecento persone Marche inesistenti ne detiene ammassate più dicci in quei cento un sovraffollamento quindi grave che ci costringe a vivere in due persone all'interno di celle piccolissime e fatte per ospitare al massimo o un detenuto non H ASI in questo eccellente abbiamo solo poco più di tre metri quadri da dividere in due persone e questo perché il resto della cella è occupato dei letti dal tavolo e dagli armadietti
Anche i bagni anche i bagni che abbiamo sono piccoli privi di acqua calda e soprattutto sono senza finestre con la conseguenza che dobbiamo condividere anche i cattivi odori a questo proposito ricordo che qualche tempo fa e magistrati di sorveglianza ha rigettato un reclamo fatto da un nostro compagno detenuto rispondendo che nel bagno c'erano ideare attori peccato peccato che sono anni che questi a reattori
Non non funzionano quanto poi a rispetto del diritto della salute scrive ancora Antonio del carcere di Frosinone ti dico solo che qui manca di tutto anche i medicinali più banali ed anzi ne approfitto per diritti l'ultimatum
E mi è capitata devi sapere che soffrono di gravi problemi alla cervicale e che per questa ragione il dirigente sanitario mi ha prescritto di usare una sede di plastica in modo da riposare appunto la cervicale ebbene
Io chiaramente ho chiesto subito al carcere di poter avere una serie di plastica ma voi sapere come mi hanno risposto che la sedia il carcere non ce l'aveva anche se nelle salette della società sono pieni
E io mi son dovuto comprare di tasca mia sia una sede di plastica credo di essere l'unico detenuto che è stato costretto a comprare una sedia non pensi bensì penso proprio di sì con i miei compagni ti saluto con tanta
Gratitudine e stima la lettera appunto è firmato da Antonio persona detenuta nel carcere di Frosinone ma insomma è evidente che nella lettera di Antonio al di là dell'episodio della sedia che fa che fa anche sorridere però colpisce come le per
Le detenute sono costrette a vivere nel carcere di Frosinone un carcere che potrebbe ospitare trecento per cento detenute ma che oggi detiene ammassate oltre cinquecento detenuti persone che quindi sono costretti a vivere in due personali in erano di piccole celle celle di tre metri quadri ma insomma neanche gli animali possono essere trattati in questa maniera il pure eppure si consente che delle persone subiscano un trattamento così chiaramente Diso un
Hanno e degradante grazie Antonio per la tua lettera e scrive e dice ancora dal carcere di Frosinone ma ora ci sposiamo in Sicilia perché si scrive Sebastiano che è persona detenuta nel Carcere San Cataldo di Caltanissetta Sebastiano che afferma carissimo Arena ti scrivo perché ultimamente nel tribunale di sorveglianza di Caltanissetta Satta rendo qualcosa di anomalo devi sapere infatti che fino a poco tempo fa avevamo o un magistrato di sorveglianza che era bravi veniva a trovarci in carcere con regolarità e concedeva il beneficio del permesso premio a chi in effetti lo meritava insomma ci seguiva con attenzione e i suoi provvedimenti erano bende individua
Rizzati ebbene motivati poiché questo magistrato è stato purtroppo trasferito per motivi di salute e al suo posto sono arrivati due magistrati nuovi e tutti i detenuti sono stati su di easy tra questi due magistrati in ordine alfabetico e così uno di questi magistrati segui detenuti il cui cognome inizia dalla a alla l mentre l'altro segue i detenuti
Il cui cognome inizia dalla M a alla zeta ora scrive ancora si Bassiano dal calcio di Caltanissetta ora al di là di questa organizzazione che è simile a tante altre carceri il punto è che noi detenuti del carcere di Caltanissetta assistiamo a una disparità di trattamento tra i detenuti a seconda della lettera con cui inizia il loro cognome ed infatti chi tra di noi è affidato a uno di questi magistrati
Solo perché è il cognome che inizia dalla M alla Z ottiene permessi e può proseguire il suo percorso riabilitativo ed invece chi non ha la fortuna di avere l'iniziale giusta del cognome riceve solo rigetti
E ti dico questo perché l'altro magistrato rigetta ogni richiesta che gli viene fatta compresi permessi premio che prima venivano concessi a un detenuto ma non solo moltissimi detenuti cui chiedono a questo magistrato di poterle contrari in carcere ma senza ma senza successo francamente a noi questo sembra davvero una vera e propria disparità di trattamento e non sappiamo come risolverla ci puoi dare un consiglio con i miei compagni detenuti ti mando una forte
Stretta di mano la lettera e firmato da Sebastiano persona detenuta nel carcere San Cataldo di Caltanissetta allora è vero il comune a tante altre carceri il fatto che la competenza di sì ma di sei sorveglianza sullo stesso carcere sia suddivisa in ordine alfabetico e questa suddivisione chiaramente può determinare anche decisioni diverse su casi analoghi tuttavia
Se voi ritenete che ci sia proprio una evidente disparità di trattamento ovvero se prima un detenuto poteva beneficiare dei permessi adesso invece siccome alla lettera dell'alfabeto sbagliata non ne può più beneficiare alla questo punto potrebbe fare due cose
Prima di tutto potete benissimo impugnare i rigetti per la concessione dei permessi premio e poi potete scrivere una lettera al Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Caltanissetta per evidenzi dare questo problema e eventualmente
Trovare una giusta soluzione una soluzione che possa riguardare non soltanto questa vostra denunciata disparità di trattamento ma che possa anche riguardare il fatto
Che questo magistrato non venga trovarvi in carcere lo ribadiamo il magistrato di sorveglianza deve andare in carcere perché deve conoscere la realtà detentivi
Va
Di cui giudice i magistrati di sorveglianza è giudice della pena dell'esecuzione della pena quindi non può non conoscere come viene eseguita la pena
Nel carcere di sua di sua competenza queste quanto e fateci fateci sapere dal carcere San Cataldo di Caltanissetta ma ci sposiamo adesso in Abruzzo perché ci scrive Ludovico dal carcere di Teramo lo dico che afferma caro Riccardo mi trovo detenuto ormai da quattro anni e devo scontare una lunga pena per reati vecchissimi il tanto che mi hanno arrestato dopo quattordici anni ti faccio anche presente che si tratta di reati di poca rilevanza ma collegati fra loro per cui ho chiesto che mi venga riconosciuto il vincolo della continuazione ma senza per il momento ottenere risposta ma ti scrivo soprattutto per le mie cattive condizioni di salute devi sapere infatti che o oltre a soffrire diverse malattie sono invalido al settantacinque per cento e senza ricevere adeguate cure mediche le mie condizioni di salute peggiorano giorno dopo giorno e ti lascio immaginare come io sono costretto
A sopravvivere in carcere per questo motivo ho fatto richiesta di magistrati di sorveglianza di potere ottenere la detenzione domiciliare per motivi di salute ma la mia richiesta è stata rigettata perché perché non so
No in imminente pericolo di vita e perché in carcere secondo il magistrato posso essere curato benissimo il fatto
Il fatto è che però non è vero che in carcere io venga curato visto che l'unica cosa che fanno per me eh imbottiti mi di psicofarmaci
Domando forse per ottenere la giusta attenzione da parte dello Stato devo ridurli in fin di vita
Inutile dirti che tra una giustizia lenta e incerta è una detenzione che mi sta spegnendo piano piano mi sento sempre più depresso e l'unica consolazione che mia di massa e la mia
Bellissima famiglia che mi aspetta fuori ora ti saluto passati che non smettono mai di ascoltarti la lettera a punto è firmato da Ludovico persona detenuta
Nel carcere di Teramo stupisce innanzitutto il fatto che ci si metta così tanto
A stabilire se
Lo dico
Ha diritto o meno alla concessione del vincolo della continuazione e dico questo perché se a Lodovico fosse riconosciuto il vincolo della continuazione tra reati che ha commesso chiaramente il suo fine pena sarebbe assai
Assai più vicino ecco perché dico subisce che ci mettano tanto a stabilire il vincolo della continuazione perché una volta riconosciuti con la continuazione Ludovico potrebbe uscire
Dal carcere prima e poi siamo alle solite
Chissà in carcere e sta male in carcere non viene curato fa istanza al magistrato sorveglianza per ottenere
La detenzione domiciliare o quello ospedaliera per essere curato immagine sorveglianza chiede al direttore del carcere direttore sanitario quelli gli dico
No no no no viene curato bene sta bene non si preoccupi e quindi magistrati sorveglianza in base a quanto gli dicono questi pubblici ufficiali pubblici ufficiali
Si decide nel rigettare adesione domiciliare e ospedaliera proprio perché si è convinto che quel detenuto sia il malato ma viene curato in carcere la domanda è
Come mai questi magistrati sorveglianza non si pareva occuparono gli viene il dubbio che forse il direttore del carcere o il dirigente sanitario possa riferire una realtà
Inesatta possibili che ancora si fido ciecamente di ciò che il ridicolo dal carcere forse a qualche magistrato sorveglianza qualche dubbio in più dovrebbe sorgere non fosse altro non fosse altro perché come è evidente
Le carceri sono ben lontane
Dall'essere o degli ospedali o delle cliniche e proprio di diritto alla salute ci parlano Pasquale Vittorio ed Eros che si iscrivono dal centro clinico del carcere Marassi di Genova e che affermano
Cara radio carcere siamo tra i detenuti che soffrono di diverse patologie e che sono rinchiusi nel cosiddetto centro clinico del carcere Marassi di Genova ovvero un luogo che per il trattamento disumano che riceviamo sarei è meglio chiamare più un centro di tortura più che un centro clinico un centro di tortura più che un centro clinico ed infatti se solo poteste vedere come siamo ridotti a vivere vi rendereste conto che ci fanno stare sulla Tibet chi rotti tra la muffa
Che ha invaso ogni spazio del nostro celle e costretti ad andare nei bagni che oltre a non avere la finestra sono anche privi di vide
E vi lasciamo immaginare
Come siamo costretti a lavarci
Le parti intime
Ebbene noi in queste condizioni disumane ci ridiamo chiusi ventiquattro ore su ventiquattro
Per non parlare poi dell'assistenza sanitaria che qui esiste solo sulla carta ad esempio
Ross è senza denti
E sono ormai due anni che aspetta invano che gli facciano la protesi oppure Vittorio che è malato di cuore che dieci giorni fa ha avuto un ictus
Ma loro se ne sono accorti soltanto due giorni dopo e ora è vivo solo grazie ad un miracolo
Ma non solo scrivono ancora Pasquale Vittorio Eros che sono persone detenute nel centro clinico del carcere Marassi di Genova ma non solo noi come tanti altri detenuti malati
Non riceviamo medicine per essere curati ma riceviamo soltanto le gocce per dormire uno di noi sta male
Si chiama il medico ma arriva l'infermiere infermiere che ci misurare la pressione e che poi ci dalle voci per dormire uno di noi si lamenta per i dolori
Si riceve solo una puntura per dormire e tutto finisce lì ora domandiamo è così che si curano delle persone detenute malate
Insomma siamo disperati e per questo chiediamo che una delegazione di radicali venga a vedere come in effetti siamo trattati come i referti siamo costretti a vivere
Ti salutiamo con tanta stima la lettera è firmato da Pasquale Vittorio Eros persone detenute nel tra virgolette centro clinico del carcere
Marassi di Genova ecco se in un centro clinico che è un luogo attrezzato per curare le persone in carcere
Le persone detenute malate vengono trattate così pensate come una persona detenuta ammalata possa essere trattata e una sezione normale di un carcere qualunque penso all'Ucciardone a Poggio Reale a Regina Coeli a San Vittore insomma
Se tanto mi dà tanto non c'è da stupirsi se sono così tante le persone che in carcere muoiono
Proprio perché malate
E non curate persone abbandonate
A loro stesse comunque voglio veramente ringraziare Pasquale Vittorio ed Eros che ci hanno scritto dal carcere Marassi Genova e anzi ragazzi scrive e dice ancora e raccontato ICI
Tutto tutto tutto ciò che avviene nel centro clinico del carcere
Marassi di Genova Francesco poi si scrive dal carcere di Saluzzo carissimo Arena sono uno dei tanti detenuti che è stato condannato all'ergastolo ovvero fine pena mai e sono ormai venticinque anni che sono detenuto un tempo interminabile che invece di rieducare mi ha consumato il mio corpo il mio spirito
Ed è questo logorio senza fine che come ho già scritto al Presidente della Repubblica e al Ministro della giustizia e al magistrato di sorveglianza mi ha determinato presentare l'estrema richiesta infatti come legge RAI dalla lettera che lei
Ho chiesto i massimi vertici dello Stato di essere portato in una struttura pubblica per essere sottoposto a eutanasia la mia scrive ancora Francesco Calcara Cisa non so la mia non è una provocazione ma una seria proposta
E questo perché la mia vigliaccheria e le mie convinzioni religiose finora mi hanno impedito di compiere l'estremo gesto ovvero di farla finita per sempre ti ripeto sono venticinque anni che sono detenuti venticinque anni che in effetti non ho vissuto perché gli ho trascorsi in un non luogo che è la prigione venticinque anni passati nella continua battaglia per vedermi riconosciuto il diritto a essere consigliere
ATO una persona e non soltanto un ergastolano venticinque anni dove nessuna attenzione è stata prestata alla salute dei detenuti innocuo alle cosiddette attività trattamentali e dove io co e tanti altri abbiamo avuto come svago o formazione solo quattro ore Daria ora confesso che dopo venticinque anni passati così essendo stato condannato a una pena senza fine
Le regate solo sono arrivato al limite delle mie forze e per questo chiedo l'eutanasia perché non ha senso a vivere senza la prospettiva
Di un domani
La ringrazio per avermi dato voce la lettera è firmato da Francesco persona
Detenuta condannati all'ergastolo fine pena mai nel carcere di Saluzzo non credo che la lettera di Francesco necessiti di alcun commento
Davide Alessandro Antonio Fabio Marco e Bruno paesistico dalla Sezione G dodici del carcere Rebibbia di Roma caro Riccardo come prima cosa ti sarà è accorto che insieme a questa lettera c'è una bustina con dentro
Due insetti ebbene si tratta di uno scarafaggio e di un verme che oggi abbiamo trovato come spesso capita in quella specie di verdura che ci hanno dato da mangiare per quanto riguarda invece la non tradite in carcere tutti possiamo solo dire che viviamo anche peggio che degli animali e ti diciamo questo perché ci ritroviamo in una cella piccolissima che anche ridotta in pessime condizioni una cella che
Già sarebbe piccola del tre detenuti
Dove noi invece ci viviamo addirittura in sei persone ma non solo scrivono ancora questi detenuti del carcere Rebibbia di Roma ma non solo infatti nel carcere di Rebibbia come in tante altre carceri italiane se uno di noi non al sol di per comprarsi qualcosa da mangiare fa letteralmente la fame e questo perché dubito che ci passi il carcere e poco e non bassa per tutti i detenuti in altre parole e come se facessero da mangiare calcolando la capienza dei aumentare e non quelle effettiva che assai che è assai superiore ora chiediamo e giusto che noi detenuti dobbiamo subire tutto questo e molto molto altro ancora ebbene noi diciamo di no no perché anche se siamo stati condannati anche se abbiamo sbagliato pretendiamo di essere trattati come esseri umani e non peggio che degli animali inattesa che il ministro Orlando faccia qualcosa per noi detenuti e non solo chiacchiere detti mandiamo un caloroso saluto la lettera sottoscritta da Davide Alessandro Antonio Fabio Marco e Bruno persone detenute nella sezione G dodici del carcere Bibbia di Roma e pensare e pensare che questa
Non è la fotografia di una cella del carcere di Poggioreale o dei un altro carcere che è famoso per il suo degrado ma è la fotografia di una cella presente oggi in un carcere che secondo alcuni è un carcere modello ma non è vero ovvero il carcere Rebibbia di Roma io ringrazio dati delle Sandro Antonio Fabio marchio Bruno per questa lettera e anche a voi dico scrive e dice ancora dal carcere bidet perché abbiamo bisogno di informazioni da quelle grande calderone
Che il carcere di Rebibbia e di Roma dove tutto appare bello ma dove nulla nulla pare funzioni in realtà poi saluto Antonio insieme a trentaquattro persone detenute nella sezione a Primo piano della Sezione di alta sicurezza del car sì Benevento che hanno costituito il Comitato per la riforma della giustizia e per l'amnistia e che vogliono anche iscriversi al partito radicale bravi bravi bravi saluto Youssef dai calci salvo ora che dopo aver trascorso venticinque anni in Italia ora si trova detenuto per furto e resistenza a pubblico ufficiale ma che si professa innocente e poi saluto olivo che ci scrive dal carcere
Oggi reale di Napoli e
E allora come al solito il prima di salutarvi vi ricordo i nostri recapiti ovvero come entrare in contatto con noi di radio carcere prima di tutto il numero di telefono di qui di Radio Radicale numero di telefono che potete UTIN
Zani durante tutta la settimana ovvero zero sei quattro otto otto sette otto uno ripeto zero sei quattro otto otto sette otto uno chiamateci per raccontare la vostra esperienza car
C'era aria e tutte le ingiustizie che avete subito in carcere chiamateci se siete stati protagonisti di un errore giudiziario se sensati prima arrestati e poi prosciolti ma chiamateci anche se come vittime del reato non siete riusciti a ottenere una risposta di giustizia vi ricordo poi il nostro sito interprete ovvero radio carcere punto com del ricordo che siamo presenti sia su fra benissimo che
Che su Twitter su Facebook c'è la pagina di radio carcere esuli Twitter basta cercare radio carcere e troverete subito il nostro profilo ed infine ricordo soprattutto le persone detenute lindi so dove scrivere le vostre lettere dalle carceri lettere che leggiamo tutti i giovedì alle ore dieci e nove e quarantacinque lettere che dopo entrano la utenti quel vero degrado presente nelle carceri italiane questo l'indirizzo dove scriverci radio radicale
Rubrica radio carcere via
Principe Amedeo due zero zero
Uno otto cinque Roma scrivete scrivete scrivete non rimanete senza voce non consentite che il silenzio e quelle quattro mura protetta ma tutte le ingiustizie gli abusi che subite INCA date voce alle vostre ingiustizie scrivente a Radio Carcere ma scriveteci anche per dieci in quali carcere avete creato i comitati per l'amnistia e per la giustizia per il momento sono circa Saint
è un turno le carceri dove sono presenti questi comitati l'obiettivo è arrivare acché questi comitati esistano in tutte le carceri italiane bene io ringrazio Claudio Palumbo per l'assistenza in regia e grazie grazie vive occorre a tutti voi che anche questa sera dalla casa da una macchina da un camion e da una cella sporche sovraffollato aveva ci sono le radio per ascoltare una piccola o c'è la voce di radio carcere l'informazione sul processo penale e la detenzione a tutti voi davvero a tutti voi un caro saluto da Riccardo Arena
Che
E adesso
Torno a indirizzare la linea che
Abilitate aumentate ma cerchiamo di ragionare
Qualcosa
Acquisite
Come è possibile che potete fare quello che fate
Scusi secondino secondi in una città ricca superiore
Il nome del popolo italiano il tribunale
Occorre
Concludo il venticinque il codice di procedura penale
Dichiaro
Nuova del popolo italiano la Corte d'Appello di Palermo seconda sezione
In data cinque aprile mille novecento
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