Capire per conoscere

Bene grazie Direttore Grazia Lessio Falconio e abbiamo Julio punti studio il professor Mario Baldassarri economista e colui naturalmente minimamente vogliamo
Aprire le danze sulla cosiddetta ripresa economica del nostro Paese insomma professore questa ripresa c'è o non c'è perché e alcuni alcuni secondo Palazzo Chigi al secondo le fonti del governo insomma l'occupazione un po'ripresa i consumi sono aumentati dice anche
Confcommercio se non vado errato e
E ci sono altri dati altri dati positivi relativi al PIL un po'migliori delle attese allora c'è questa benedetta ripresa o no
Ma i dati dicono certamente che è finita la recessione cioè dopo il quattro cinque anni consecutivi col segno meno davanti al reddito all'occupazione e soprattutto il segno più davanti alla disoccupazione
Per quest'anno appare un segno più
Quindi è finita là recessione siamo il fondo al processo e non continuiamo a scendere ulteriormente il problema è che i dati stessi dicono che non è finita la crisi
Perché la crisi finisce quando si esce dal puzzo cioè quando si recupera almeno
Quegli anni di lunga crisi che ci hanno portato ad avere meno dieci per cento di PIL e
Una disoccupazione raddoppiata che in termini percentuali sta attorno al dodici e mezzo tredici per cento
Ma in valori assoluti significa un milione e mezzo di disoccupati in più rispetto alla periodo tre crisi questi sono i dati
Dopodiché occorre leggere attentamente questi dati abbastanza timidi ma positivi che sono apparsi
Parliamo della ripresa dei consumi
B certamente
La ripresa dei consumi è positiva
Però se andiamo a vedere dentro è trainata
Dall'aumento dei consumi elettrici e in gran parte dalla Dabo un andamento eccellente andamento del turismo cioè sostanzialmente
La buona stagione cioè quest'anno luglio agosto sono stati due mesi splendide dal punto di vista climatico e quindi la gente è andata al mare e abbiamo attratto anche più turisti dall'estero e
Come sappiamo ormai da oltre dieci anni il picco di consumi di energia elettrica
Che qualche decennio fa avveniva durante l'inverno a dicembre o gennaio per il freddo da parecchi anni il picco è proprio il luglio agosto per il caldo quando c'è caldo perché perché si accendono i condizionatori
Una cautela su tutti questi dati
è teniamo conto però che questo effetto positivo che fa finire la recessione
Deriva tutto da fattori esterni cioè in particolare
Il prezzo del petrolio e l'euro che è sceso
E ho fatto una valutazione soliti esercizi e ti econometrici
Se quest'anno non avessimo avuto ancora
E per fortuna non ce l'abbiamo il prezzo del petrolio a novanta dollari al barile e l'euro A uno e trenta invece che attorno a uno e dieci
Quest'anno noi avremmo avuto un ulteriore anno di recessione cioè il PIL sarebbe sceso di meno zero cinque per cento ora tutto questo è positivo
Che vuol dire che gli effetti esterni che ci hanno portato alla fine della recessione in Italia sono una grande finestra di opportunità positiva
Però la ripresa che si profila eh talmente modesta che se tutto va bene cresciamo all'un per cento all'anno nei prossimi anni e tutti sanno fare i conti per recuperare quel meno dieci per cento di
Reddito perso durante la crisi
Ci vogliono altri sette otto anni e ancor di più per recuperare il livello di disoccupazione al sette per cento così come era nel due mila sette
Chiarissimo ora il Governo sta pensando a una riduzione delle tasse in primo luogo alla fa l'abolizione delle della tassazione sulla casa e sembra sempre una
Un leitmotiv è molto importante per i nostri Governi per Presidenti del Consiglio e per le maggioranze dopo la l'avvento diciamo così dell'IMU con il il Governo Monti
E secondo lei questa manovra fiscale per come più o meno anche se non un po'confuso si sta nel configurano innanzitutto diminuzione intervento sulla tassazione sulla casa in secondo luogo
Con una ricerca di flessibilità come si dice insomma in parte almeno in disavanzo poco produrre risultati positivi sulla domanda e sull'economia italiano no
Ma intanto se sommiamo tutte le proposte tutte le intenzioni che sono state annunciate contrariamente a quello che diceva Totò il grande Totò la somma qui non fatto tale
Perché la prima considerazione da fare che la riduzione delle tasse deve avvenire con la riduzione della spesa corrente degli sprechi delle ruberie
E con il miglioramento della lotta all'evasione
Cioè in in un certo senso deve avvenire con un bilancio pubblico che rimanga in condizioni solide di equilibrio
Quindi non in disavanzo con Nonino con aumento di disavanzo coronamento di disavanzo allora se andiamo a leggere questo il primo punto perché mi pare che il Governo sia il tempo
Tenti in qualche modo una via di no è esattamente quello che dice la grande cioè se facciamo i conti allora
Se dalla spesa dal dai tagli di spesa cosiddetti
Si ricavano dieci miliardi questi dieci miliardi servono tutti e non bastano per evitare l'aumento dell'IVA delle accise
Quindi quella certa mi pare che per gli arresti spesa gli impegni di spesa dieci miliardi di euro in un anno non si è un'operazione semplicissima diamo per scontato che il Governo ci riesca però ripeto ammesso che ci riesca io auspico che ci riesca
E servono tutti a ai vitale l'aumento dell'IVA e delle accise per cui tutte le altre proposte
Di riduzione dell'IMU dell'IRPEF dell'IRAP e quant'altro sono tutte fatte indefinito nel Governo lo chiama flessibilità questa cosa e cioè
Noi che siamo impegnati con l'Europa a portare il deficit a zero diciamo all'Europa non lo portiamo a zero nei prossimi anni ci manteniamo attorno al tre per cento
Questa è la flessibilità che ci darebbe qualche margine ma questo in soldoni significa
Finanziare la riduzione delle tasse con un aumento di deficit
Ora questo comunque va concordato in Europa ritengo
Ma la cosa in più che di sicuro questo è sicuro
La cosa che dovrebbe indurre a qualche cautela è che un Paese come l'Italia che ha due milioni
Due mila duecento miliardi euro
Di debito Parolo
Nel momento in cui annuncia non tanto all'Unione europea ma i mercati finanziari
Che taglia le tasse aumentando il deficit cioè aumentando ulteriormente il debito pubblico beh qui qualche rischio lo si può correre al di là del fatto che come diceva lei
La Commissione europea dovrà autorizzare coi suppongo che si pongono il presidente della BCE Dry insomma qualche parola in merito alla qualche parola in merito
A vada dritto di dirlo anche perché poi la BCE spesso interviene sui mercati in modo prima nel primario al secondario
Proprio cercare di tenere sotto controllo l'evoluzione anche per un altro motivo Draghi ha ha titolo a intervenire perché in realtà è l'unica e ci ha aperto la finestra di opportunità
Con il quantità divisi portandole Euromed dieci
E lui l'ha detto chiaramente questa finestra di opportunità va accolta da parte dei Governi
Per fare di meglio e di più in termini di politiche economiche di riforme strutturali di tali specie nostro Governo invece sembra
Tanto per rispondere appunto a quello che diceva il presidente il board della BCE di volerà farmene di voler tagliare le tasse sulla casa
Con un aumento di deficit che non mi pare proprio in linea diciamo in sintonia completa con le indicazioni di BCE insomma ma questo è il secondo rilievo critico che faccio a questi annunci sulla politica fiscale perché io credo che
Le risorse quelle che ci sono vadano concentrate
Nel ridurre le tasse sui lavoratori sui redditi dei lavoratori e sulle imprese e quindi IRPEF e IRAP ridurre cioè ulteriormente quello che viene chiamato il cuneo fiscale
Dopodiché e potrebbe anche essere condivisibile azzerare l'IMU sulla prima casa ma io sono assolutamente contrario a farlo
Togliendo il gettito ai comuni allora c'è un modo più serio più trasparente da parte di un Governo centrale di dire non si paga limo sulla prima casa rendendo la detraibile direttamente dall'IRPEF cioè
Il cittadino paga limo al Comune e non sottrae risorse al Comune sa cosa deve dare al Comune e quindi sa cosa chiedere al Comune in termini di servizi istantaneamente però quel cittadino che ha pagato mille euro di IMU
Detto RAI immediatamente dall'IRPEF e quindi per lui è IMU genero sulla prima casa
Però il Governo centrale
Che ridurre l'esproprio dai zero che non va a ridurre quella che anche questo in questo intervento diciamo così poi la provvista dell'equità sociale in piuttosto discutibile umbro esattamente professor Baldassarri avevo usciamo un momentino dall'Italia e andiamo in Gran Bretagna fra la Gran Bretagna non fa parte dell'area dell'euro come i nostri ascoltatori pensano si tiene ben stretta
La sua sterline quindi diciamo così guai economici la crisi di produttività che anche recentemente è stata denunciata per quello che riguarda la Gran Bretagna
Da un economista piuttosto attenta come la RAI fine e i guai politici recente lezione delle pur parte diciamo così non sono ascrivibili ahi noi alla politica tedesca si concentra un bel nulla
E è e però insomma la Gran Bretagna non sta in ottime condizioni il Regno Unito sempre di più un regno disunito tant'è che i nazionalisti scozzesi ora Morri vogliono riproporre il referendum per la indipendenza della Scozia
Il partito il Governo conservatore diciamo così leggermente ondeggiante su questa questione degli immigrati dei siriani e e così via
C'è il problema ovviamente dei rapporti con l'Unione europea perché il Governo conservatore partito conservatore su questo ha praticamente vinto le ultime elezioni cioè strappando un po'di voti al partito dell'indipendenza del Regno Unito il partito diciamo così populista per usare un termine di moda
Ed ora nelle pur parti partito storica roccaforte della sinistra britannica insomma in qualche modo un antesignano dopo la socialdemocrazia tedesca dei partiti di sinistra europei e e insomma e ha vinto non ce l'ha vinta hutu ottenuto un plebiscito
Il leader considerato di sinistra radicale ora a parte l'ovvio cioè che l'era del signor Blera del blairismo è finita qualcuno vorrebbe neanche finalmente ma a parte e l'oppio appunto l'era di Blera è finita
Cosa sta succedendo innanzitutto in Gran Bretagna poi uno potrebbe estendere la mia l'analisi
Anche da altri Paesi che sta succedendo in Gran Bretagna e questo è un tempo era un considerano un Paese simbolo sia del sistema politico si dell'economia
Ma a mio parere sta succedendo che la Gran Bretagna da parecchi anni
Tiene una gamba verso l'Atlantico gli Stati Uniti una gamba verso l'Europa e questa posizione tenuta allungo voglio dire crea poi Delli
Squilibri dei in qualche modo fibrillazioni interne perché non si capisce bene se la Gran Bretagna sta in Europa e ci starà quale processo di integrazione europeo intende fare oppure se intende uscire dall'Europa
Ma qui il paradosso è che sia in Gran Bretagna sia ancora più evidente da noi
Cioè la sinistra radicale italiana ogni volta che una sinistra radicale vince all'estero ci si aggrappa dicendo ecco questa è la nuova era allora l'ha fatto con Zapatero sola fatto con Obama
L'ha fatto gol SIPRES in Grecia e adesso lo fa con i risultati del partito laburista inglese
Il paradosso consiste in questo che c'è una sinistra europea che a qualcuno può anche non piacere
E io non sono del tutto in linea con la sinistra italiana cioè il PD che al Governo però c'è una sinistra è l'unica si disse in Europa che sta al Governo
E la sinistra estrema per inneggia diciamo a a alla vittoria delle sinistre radicali degli altri Paesi
Facendo parte palesemente prevalere un unico problema di identità perché con quelle posizioni di sinistra radicale si rinuncia di fatto a governare
L'intero Paese e quindi la scelta delle sinistre
è
è una sinistra di governo o una sinistra di identità
E in questo mondo io credo che molto più pragmaticamente
E serva una sinistra di Governo in Italia in Europa e quant'altro dopodiché c'è da discutere se il Governo Renzi
Un Governo di sinistra o comunque se fa le cose in modo serio ottimale più a criticare il Governo Renzi
Su quello che annuncia e non fa piuttosto che
Per ragioni ideologiche di identità criticare gli annunci appena li fa
Che forse sarebbe bene avere una sinistra identità che riuscisse se anche essere sinistra di governo ma questa è la somma è di manica bene
La rivela ringraziamo ringraziamo come sempre il professor Mario Baldassarri economista e a questo punto come preannunciato al nostro direttore vi lasciamo la conversazione di Marco Pannella conversazione settimanale
Di
Vi lasciamo la conversazione settimanale di Marco Pannella un un buono sconto come sempre darà più radicale