Intervista di Alessio Falconio e Giovanna Reanda alla Presidente della Camera Laura Boldrini

Presidente Boldrini quattro Presidenti di Parlamento oggi qui a Montecitorio una cerimonia solenne un impegno per dare un nuovo slancio all'unione politica
Europea
Come volevano i padri fondatori gli Stati Uniti d'Europa
Sì certamente nella dichiarazione noi ci impegniamo proprio a dare nuovo slancio all'integrazione politica europea perché riteniamo che
Se noi vogliamo dare un futuro ai nostri figli e se noi vogliamo anche
In qualche modo rispondere a chi invece vuole disgregare questa Europa e tutto il percorso che abbiamo fatto l'unica risposta avere più integrazione politica
Il che significa anche rinunciare a qualcosa che significa anche lavorare sodo
Perché evidente che noi dovremo condividere sovranità noi dobbiamo smetterla di considerare l'Europa come un capro espiatorio rispetto alle cose che non vanno senza però dare all'Europa
Quei poteri necessari e quelle risorse necessarie per poter risolvere i problemi oggi non ci troviamo di fronte ha una grande opportunità perché abbiamo visto nel corso dell'estate
Quanto alle crisi siano ancora pesanti per l'Unione europea la crisi economica il caso della della Grecia stato emblematico si rischiava di espellere uno Stato dall'eurozona
Sarebbe stato un dramma una crisi
Che non si sapeva neanche dove ci avrebbe portato
Ciò non è accaduto ma è come se ci fosse una cappa di sospensione sopra questo poi abbiamo visto la crisi dei rifugiati che sinceramente essendo nome occupata per quindici anni e sul terreno
Non mi meraviglia che ci siano oggi migliaia di rifugiati che cercano di arrivare anche in Europa perché dopo
Anni gli di crisi che si
Sono state completamente disattese in cui il livello di assistenza nei campi profughi drammaticamente sceso
Perché i Paesi donatori non vogliono stanziare risorse e allora non ci dobbiamo meravigliare che con gli ultimi risparmi queste persone cercano di fare
Il salto che le possa portare ad avere una vita normale insicurezza
Ecco la sicurezza non è una prerogativa
Dei paesi del nord del mondo diritto per tutti ognuno di noi ha diritto di far crescere i propri figli in sicurezza e dobbiamo rispettarlo perché è un'aspettativa all'esigenza naturale
Quindi credo che oggi l'Europa
Si trovi di fronte a una realtà
Che richiede uno
Un impegno o più
E centrale più comunitario un impegno per cui ciascuno Stato si fa carico di una parte del problema perché se ciascuno Stato si farà
Parte del problema allora il problema sarà gestibile perché si condivide e il peso sarà sostenibile per ogni Stato se invece questa crisi viene lasciata sulle spalle di padre Stati membri evidentemente questi Stati si troverebbero travolti
E con essi anche un aspetto comunitario quindi ritengo che
Bisogna fare uno sforzo verso una maggiore integrazione politica
E gli Stati che hanno Dupi agli Stati che sono resti rispetto a questo percorso dico anche che la solidarietà non è a senso unico vale a dire che ci sono stati momenti in questi ultimi anni in cui altri Paesi hanno chiesto solidarietà
Mi riferisco per esempio
A quei Paesi che hanno temuto molto a l'atteggiamento le decisioni in merito all'Ucraina il fatto della missione della Crimea quindi tutto ciò a
Creato grande preoccupazione sui Paesi del diciamo dell'est
A europeo
Comprensibilmente peraltro ma gli altri Stati non si sono rifiutati di dare solidarietà hanno preso sul serio questa preoccupazione
Ci sono state delle decisioni che hanno implicato anche delle sanzioni e le sanzioni pesa né economicamente sui nostri Stati su ognuno dei nostri Stati specialmente partner commerciale come l'Italia
Ciò detto noi rispettiamo gli impegni
Perché era giusto dare un segnale di solidarietà
Oggi spetta questi Stati dare solidarietà verso altri Paesi che si trovano in prima linea e appunto stare in una famiglia vuol dire ognuno fa la sua parte non è possibile stare una famiglia quando fa comodo e poi però volerne uscire
Oppure non prendersi le proprie responsabilità quando invece più oneroso quindi credo che queste
Questi Paesi
Oggi devono capire che loro hanno voluto far parte di questa famiglia europea
Hanno fatto in modo
Di spingere perché ciò accadesse perché credevano in certi valori in quei valori si identificavano con il
Quei valori europei tra cui la solidarietà oggi e il momento di restituire
Ed è il momento di
Di fare in modo che quei valori vengano rispettati quindi una grande responsabilità hanno oggi le leadership di questi Paesi
Perché credo che
Di momenti difficili siriano appunto i vertici istituzionali quelli che hanno l'onere di aprire la strada
Per dare anche voce a quella maggioranza che spesso silenziosa e che non trova la forza di esprimersi fintanto che
Lo fanno no parti i leader quando i leader prenda una posizione
Cambia proprio il sentimento
Della popolazione lo abbiamo visto in Germania lo abbiamo visto in Germania
E lo vediamo anche in Italia in questi giorni
Quella maggioranza silenziosa che non si faceva largo che nonna reagiva alle tante proprio provocazione xenofobe razziste
E invece ha trovato la forza per uscire per strada per fare le manifestazioni e per dire no alla discriminazione essi all'accoglienza
E quindi penso che
Questo debba essere
In qualche modo
All'indirizzo la strada da seguire e mi auguro che prevalga il senso di responsabilità di questi diritti
Tenterò almeno la cronaca dei fatti di oggi del vertice europeo dimostra quanto
Pensieri da quella
Denuncia che ha fatto nei giorni scorsi intergovernativo alla fine detta
Sulla base di un'agenda
Di egoismi nazionali o comunque di interesse nazionale non c'è quel salto che il sogno di un tiro Spinelli
Aveva posso come necessario o altrimenti ci sarebbe stato il fallimento secondo lei pesa più
La inazione dei Governi nazionali e quindi degli egoismi nazionali oppure anche i più pericolosa quella opinione pubblica che torna affiderei rispetti del passato si pensi a quello che ha detto
L'Austria alla Ungheria evocato i fantasmi del nazismo sì ci sono questi fantasmi in Italia pure si vedono al di là dell'ottimismo che in questi giorni
Vediamo soprattutto beh intanto ritengo che
L'impianto diciamo l'impianto
Europeo debba essere
In qualche modo riconsiderato
Perché l'architettura europea ha dato
Al Consiglio europeo una centralità assoluta rispetto alle decisioni il che significa che il leader Capi di Governo Capi di Stato hanno spesso deciso in questi anni più
Va bene tenendo presente le condizioni domestiche tre paesi delle proprie opinioni pubbliche che invece il futuro dell'Europa dell'assetto europeo questo a
Indebolito le istituzioni europee
Lei ha indebolite e le ha messe in condizioni di doverosamente recepire
Le decisioni che venivano prese a livello governativo quindi ritengo che
Sia il momento per
Riconsiderare questa architettura questi impianto
Poi si può discutere su quale impianto vogliamo ma ma comunque questo deve esser centro del dibattito a mio avviso
Per quanto riguarda le opinioni pubbliche
L'Europa
Appunto contiene in sé un po'tutto
Mi piace questa immagine dell'iceberg no che l'Europa accomuna esterne di cui si vede solo la punta no e quella punta magari
Il volto più preda delle paure degli egoismi delle
Così delle resistenze ma poi esce tutto un corpo che il grosso dell'Europa che è sotto che sott'acqua
Ecco appunto e quel corpo emerge nei momenti difficili quando ci sono leader capaci di farlo emerge
E quel corpo lì parla un'altra lingua è un'altra faccia a un'altra faccia
Quel corpo lì alla faccia della solidarietà che abbiamo visto che stiamo vedendo della lungimiranza della saggezza di chi e consapevole della propria storia e al momento giusto ossa
Mettere in atto quelle
Come voglio dire quelle riserve che altrimenti non avrebbe
L'Europa è tutte e due certo e tutte e due ma io credo ancora che
In questi ultimi mesi non abbiamo riscoperto l'orgoglio
Di essere il continente dei diritti umani il continente del welfare del dell'economia sociale di mercato il continente che è stato Sempre riferimento di tutto il mondo
Per essere appunto il luogo dove
L'essere umano era centrale
E dove tutti ambivano no andare dove comunque
Tutto quello che dite Ale che si poteva immaginare aveva una sua concretezza
Allora non dobbiamo riscoprire quell'orgoglio di dire che essendo noi europei questo non lo permetteremo non possiamo immaginare un'Europa di muri
Perché l'Europa non è non è basata sul muro
Tutti gli atti fondativi dell'Unione europea
Parlano di solidarietà di protezione di convenzioni di Ginevra e di tutti quei documenti che portano Presidente al rispetto del diritto d'asilo noi in Italia ce l'abbiamo anche in Costituzione all'articolo dieci
Quindi è quello il fattore identitario non è l'egoismo non siamo famosi per essere egoisti
Per essere paurosi e per essere escludenti ma non ci riconoscono queste qualità ci riconoscono le altre qualità allora dobbiamo essere all'altezza della sfida
E bisogna motivare i giovani
La nostra generazione era innamorata dell'Europa
Noi eravamo motivati andare avanti perché l'Europa no era sempre il sogno e comunque se a livello nazionale qualcosa non andava avevamo sempre la speranza che poi l'Europa
Sarebbe subentrata per aggiustare la rotta
Bene i nostri figli non hanno più questa percezione i nostri figli nati negli anni Novanta ritengono che l'Europa sia la causa dei loro problemi
Che l'Europa sia quella entità astratta che li costringe a fare sacrificio e che non ci dà un futuro
Allora con
Chi può essere innamorato di un'Europa così come sigla innamorarsi di un capo così dobbiamo invece immettere nuovo entusiasmo
Essere capaci di
Motivare i giovani alla a
A capire che l'Europa
In un'altra prospettiva può essere invece l'obiettivo è la soluzione dei problemi oggi percepita solo ora come la causa quindi
Nella dichiarazione noi diciamo che ci deve essere appunto un'economia
Che sia socialmente sostenibile cosa vuol dire vuol dire che le misure di austerità
Non possono essere assorbite tout-court senza prendere primato dell'impatto sociale perché se poi l'impatto sociale e disaggregando te cioè porta alla persone a ribellarsi contro
Le istituzioni nazionali e quelle europee noi abbiamo ottenuto l'effetto contrario cioè quello di chi vuole disgregare
Che non crede più in questo processo essere vuole uscire allora per evitare tutto ciò bisogna ridare nuova linfa vitale a progetto europeo e lo possiamo fare solo
Diventando la soluzione dei problemi per fare questo
Ci deve essere una
Condivisione di sovranità quindi Passavanti coraggioso ma
Ineludibile non abbiamo più tempo da perdere più aspettiamo più le forze contrarie
E dissi Greganti avranno la meglio più noi consegneremo il continente nelle mani di chi non ha visione di chi ha solo slogan di chi non è in grado
Di
Mette in atto una politica di crescita e di competitività
Compiutamente vuole il passo
Occorre fare compie adesso
Per
Arrivare a questo
Questa maggior condivisione di responsabilità ad esempio una sessione una legislatura costituente a livello europeo oppure cosa intanto a noi come Parlamenti Air nei paesi
Fondatori dell'Unione europea con una tradizione più antica
Vuol dire Italia Francia Germania e Lussemburgo che la Presidenza anche nel semestre abbiamo fatto un passo importante oggi abbiamo firmato una dichiarazione che
Stabilisce la necessità di avere più integrazione politica che
A stabilisce anche la disponibilità a una condivisione di sovranità
Che
Afferma la volontà federale
Non era né ordine né scontato
Noi peraltro come italiani ci siamo spinti anche oltre perché nel dibattito in Aula che c'è stato il dieci e la risoluzione che è stata approvata parla esplicitamente Stati uniti d'Europa quindi non siamo anche andati oltre come Paese
Quindi prossimi passi per quanto ci riguarda è che questa dichiarazione venga sottoscritta anche da altri Parlamenti e anche la condivisione con il Parlamento europeo e riuscire a far pressione
Affinché le istituzioni europee tutte prendano atto della
Della necessità
Di questo passo ma soprattutto che i Governi implementino metti in atto quello che i Parlamenti chiedono loro di fare le risoluzioni la risoluzione che abbiamo approvato qui alla Camera parla chiaro
Dice appunto di andare verso questa direzione
Mi auguro che anche in altri Parlamenti si arrivi ha un impegno del Governo in questo senso perché questa determinante
Per riuscire a cambiare passo perché non è vero che questa è l'unica possibile Europa questo è un'Europa che figlia di una dimensione politica specifica determinata
Che non ha funzionato
Non ha funzionato né come ricetta in materia economica né come impianto proprio istituzionale quindi ora noi
Abbiamo necessità di
Fare un passo oltre le ore e di carri
Mettere come dire di aggiustare la rotta perché quella rotta l'ICI porta contro un muro noi non vogliamo andare contro un muro e per fare questo noi dobbiamo rimettere in sesto il timone rimetterlo al centro e andare verso un corpo nuovo appunto che ci porterà in futuro non lontano mi auguro agli Stati Uniti darò
Grazie Presidente grazie a voi