09 APR 2002

Intervento di Benedetto Della Vedova sulla situazione in Medio Oriente

STRALCIO | - PARLAMENTO EUROPEO - 00:00 Durata: 2 min 58 sec
A cura di Andrea Maori
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Registrazione video di "Intervento di Benedetto Della Vedova sulla situazione in Medio Oriente", registrato a Parlamento Europeo martedì 9 aprile 2002 alle 00:00.

Sono intervenuti: Benedetto Della Vedova (parlamentare europeo, Lista Bonino).

Tra gli argomenti discussi: Arafat, Cecenia, Democrazia, Diritti Umani, Europa, Finanziamenti, Genocidio, Israele, Medio Oriente, Palestina, Parlamento Europeo, Sharon, Solana, Stato, Terrorismo Internazionale, Unione Europea, Watson.

La registrazione video ha una durata di 2 minuti.

Il contenuto è disponibile anche nella sola versione audio.
  • Benedetto Della Vedova

    parlamentare europeo (LISTA BONINO)

    Signor Presidente, in primo luogo voglio esprimere l'auspicio che la stessa, doverosa e urgente attenzione che l'Europa sta dedicando alla violenza e al sangue che scorrono in Palestina venga dedicata anche al genocidio in atto nei confronti del popolo ceceno - richiamato dal collega Watson - il 20 per cento del quale ha già subíto l'eliminazione fisica. E fino ad oggi, su questo dall'Europa - consentitemelo - solo un silenzio vile. L'Europa non può rivendicare una posizione di equidistanza fra Israele e Autorità palestinese. Non vi è autorità morale per nessuna mediazione se le condanne sono pressoché a senso unico, se non si dimostra di distinguere tra un paese democratico, l'unico di tutta la regione, comunque impegnato nel rispetto dei diritti umani - ma fino a quando?, verrebbe da chiedersi - e una satrapia dove i sospetti di collaborazionismo vengono giustiziati senza parvenza di processo; se non si considera che l'esercito israeliano è impegnato in una risposta armata che può essere sbagliata e sterile, che non deve e soprattutto non può essere l'unica risposta, ma che è dovuta allo stillicidio di stragi di civili inermi e incolpevoli. Poche lacrime per loro. E' probabile che Sharon, come ha detto l'Alto commissario Solana, nel tentativo di sradicare le infrastrutture del terrorismo finirà per preparare nuove schiere di terroristi fanatici, ma non possiamo pensare davvero che, a differenza di quelli che hanno abbattuto le Twin Towers, i kamikaze palestinesi non abbiano alle spalle una regia altrettanto sanguinaria e cinica. Chiediamo a Sharon di ritirarsi e di far tacere le sue armi. Va benissimo. Ma cosa chiediamo ad Arafat? Sempre che Arafat possa fare altro che dire "no", come ha fatto fino ad oggi. Quando chiediamo a Sharon di smettere le rappresaglie violente, quali garanzie, quali soluzioni offriamo? Si parla di ritorsione economica nei confronti di Israele. Noi vorremmo che qualcuno chiedesse all'Autorità palestinese un'indagine sui finanziamenti europei, almeno per rassicurare i contribuenti europei che non stanno pagando lo stipendio a funzionari e dirigenti coinvolti nell'organizzazione degli attentati suicidi. L'Europa faccia un passo chiaro offrendo alla democrazia israeliana la piena integrazione nell'Unione. Sarebbe un modo per conquistare autorevolezza, per gettare un'ancora alle istituzioni dello Stato di Israele e offrire una prospettiva strategica anche di sviluppo economico. Sarebbe un modo per offrire una speranza concreta di pace ai cittadini palestinesi e ai cittadini israeliani.
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