I doveri della medicina. I diritti del paziente

Buon pomeriggio
Band ridotti
E buon pomeriggio maestro di cerimonie diamo inizio a questo convegno
E sono lieto
Di dare la parola
Al Presidente del Senato
Pietro Grasso
Per il suo saluto
Annunciando che il Presidente per ragioni che immagino siano note a tutti non potrà seguire il convegno fino alla fine è un certo punto dovrà allontanarsi breve Presidente
Forse
Per dire casi
Ministro Lorenzini Presidente Amato
Presentammo un con l'autorità
Relatori gentili ospiti
Sono
Davvero felice
Che il Senato a spicchi in una
Delle sale più prestigiose questo incontro sul tema così delicato così importante e che quindi la sala Giunta
Oggi si sia trasformato nel cortile dove Gentili
Come sconveniente la sensibilità l'attenzione che il senatore Manconi dedica al complesso del rapporto tra medico e paziente
Lo ringrazio
Per il suo impegno in qualità di Presidente della Commissione straordinaria per la tutela la promozione dei diritti umani
Per avere oggi come in altre occasioni da tornava al Senato di essere protagonista e insieme partecipe di un'importante opportunità di riflessione
è approfondimento
Confesso che ho un rapporto di lunga data con le iniziative del cortile Gentili devono cardine Ravasi
Più volte sono stato
Relatore a convegni organizzati dalla Fondazione tante altre volte ho partecipato in veste di semplice spettatore
Ma sempre potuto apprezzare come in questi anni il cortile dei gentili abbia saputo costruire
Uno spazio libero libero è autorevole di dialogo tra credenti e non credenti tra sensibilità profondamente diverse sul tema complessi tanto nella loro dimensione giuridica
Quanto in quella filosofica e morale
Concede niente una battuta
In questi giorni così convulsi e i prossimi temo che saranno ancora peggio guardò con una certa invidia all'atmosfera disteso e propositiva che sempre l'anima questo consesso
Nonostante tutto però non resto
Un inguaribile ottimista l'ottimismo della volontà per usare un'autocitazione e coltivo la remota speranza che la politica
Chiamata proprio in queste ore a compiere scelte fondamentali per il futuro istituzionale del nostro Paese possa farsi sua questa stessa capacità
Di fare del confronto leale della comprensione reciproca
La modalità principale della sua azione piuttosto
Che far trapelare
La prospettiva
Che si possa
Addirittura fare a meno delle istituzioni relegando le in un museo
Il tema doveri della medicina e diritti del paziente e di estrema delicatezza come tutto ciò già direttamente a che fare con la vita la malattia il terrore la sofferenza la morte
Per questo ho apprezzato profondamente la saggezza delle linee propositive che oggi vengono presentate e discusse
E sul fragile equilibrio tra
I doveri dei medici che non dimentichiamo sono anch'essi uomini e donne e i diritti del malato che si muovono
Che si muovono le considerazioni espresse nel documento
Io adesso sì sono esplorativi i confini delle cure le condizioni necessarie a stabilire una relazione positiva tra chi ha competenza e professionalità e chi vive la difficile condizione di malato
Personalmente
Trovo particolarmente interessante l'idea di incoraggiare valorizzare al massimo tra virgolette l'alleanza tra medici e paziente
E proprio da questa relazione positiva che si può costruire nel pieno rispetto della valutazione e scientifiche
Il miglior trattamento sanitario per ciascun individuo tenendo nella dovuta considerazione anche i suoi convincimenti
E ICI e morali
Quella di qualcuno non significa semplicemente attuare con freddezza un un protocollo medico
Quanto piuttosto
Assisterlo nella sua più ampia dimensione di essere umano
Per questo decisivo tenere conto
Dei principi di dignità di libertà di salute della persona che possono però essere esercitati pienamente
Solo quando il malato alla possibilità di conoscere completamente la propria condizione e di partecipare all'elaborazione del proprio percorso terapeutico
Della ricerca anche di una autodeterminazione consapevole che possa arrivare fino al rifiuto delle cure
Anche attraverso il ricorso a una persona di fiducia nel caso in cui
Il soggetto non sia più nelle condizioni di esprimersi
Prima di chiudere questo mio breve saluto e passare la parola
Al ministro la sua Eminenza che
Se me lo consente caro amico Gianfranco Ravasi voglio
Ringraziare tutti coloro
Che hanno partecipato a questa riflessione che daranno il loro contributo
Che sarà certamente utile
Anche al legislatore al Governo nella definizione degli interventi normativi in materia grazie
Grazie Presidente Grasso e sono lieto ora di dare la parola al cardinale Gianfranco Ravasi del Presidente del Pontificio Consiglio della cultura
Che
Più di chiunque altro unitamente al professor Giuliano Amato ha voluto questo convegno il lungo lavoro che lava preceduto e che e poi se questa parola non sembri troppo
Come dire
Ordinaria e animatore tenace dell'attività del cortile dei gentili che ormai vanta una sua storia
Di iniziative eh di elaborazione e di profonda e preziosa
Riflessione e che
A la sua antica ispirazione
In quanto già
Un quarto di secolo fa
Cardinale Carlo Maria Martini
Purtroppo noi vai produceva e poi ha avuto il furto lancio principale
Nel
Indirizzò del Pontefice Benedetto sedicesimo
Ecco poi si è costituito come fondazione correttive degenti indichi appunto e poi il protagonista di questo lavoro di cui oggi diamo conto previo
Cardinale Ravasi perché ancora grazie grazie grazie a lei
Io vorrei fare soltanto due piccole note ma in apertura vorrei rivolgere un ringraziamento che
è obbligatorio è indispensabile c'è San Paolo che ha un'espressione lapidaria che dovrebbe essere sempre nell'interno non solo delle comunità ecclesiali scrivendo i cristiani di questa
Sperduta cittadina attualmente della Turchia colossi
Sì ateo riconoscenti USA il termine in greco evidentemente evoca Ristori
Che il termine anche delle vocali stia essere riconoscenti per il molto che riceviamo e io in questo momento vorrei soprattutto in questa premessa fare
Esprimere questo sentimento a partire dal Presidente Grasso perché il Presidente Grasso ci ospita tra l'altro in questo Orizzonte così meraviglioso così sontuoso
Ma anche perché come ha ricordato c'è un legame profondo tra luglio e metto in un legame sintonia di pensieri
Di che e anche soprattutto di amicizia anche colonna la moglie con la famiglia
Ecco per questo motivo ringraziamo perché ci ha messo a disposizione un luogo ufficiale un luogo pubblico
Per poter presentare e qui entro nelle piccole due note che vorrei fare per presentare questo documento le due note
Riguardano la prima riguarda appunto il cortile reggenti rimasto prodotto la sua anima
La sua anima e quella legata come io ripeto sempre a questa parola che è una parola anche abusata ma che dovrebbe essere declinata nell'interno dalla sua vera accezione
Greta dialogo
Come sappiamo tutti sanno e tutti dicono che dialogo è composto da al logo seppia
Ora è vero logo si innanzitutto vuol dire un discorso e quindi un discorso compiuto un discorso sensato un discorso articolato
Ma dall'altra parte c'è dia la preposizione diavolo deve innanzitutto tra
Incontro tra
Quindi è un intreccio o l'intreccio di logori che possono essere anche dal colore dalla cromatura molto differente
Ma c'è un altro significato nel termine dialogo schiere come delegato questa ancora alla preposizione TIA che vuol dire scendere giù diapason assente scendere in profondità
Ed è per questo che io devo essere grato a tutti coloro che hanno
Collaborato a questa iniziativa perché non soltanto si sono incrociati si sono incontrati ma anche hanno scavato
Io ho assistito soltanto ad alcuni momenti e ma il lavoro è stato delicatissimo ENI coloro che sono
Un po'anche impegnati in questo settore estremamente delicato riescono a comprendere come le parole le parole
Sono state cesellate Han a Lonate anche di riflessione
E quindi sono il frutto veramente di un confronto tra due visioni diverse ma in profondità la seconda osservazione a piccola nota che vorrei fare riguarda
Il tema ma sul tema interverranno naturalmente coloro che più hanno lavorato da angolature diverse da prospettive differenti
E interverrà anche il ministro che
Naturalmente già c'era altro il Presidente Grasso è intervenuto con una
Premessa che renderebbe anche inutile la mia io vorrei allora stare per non ripetere proprio alle parole che
La la sintesi che ha fatto il Presidente Grasso vorrei invece stare più su un orizzonte più la ampio possibile è una questione quella che noi affrontiamo è una questione di Antropologia
La riflessione antropologica ai nostri giorni
è continuamente ribadita ma poco praticata in questa forma
Così profonda tante volte viene sviluppata attraverso
Il ricorso alla battuta lo slogan ma la sintesi essenziale
Consapevoli come siamo invece che l'uomo
E la donna la creatura umana eh estremamente complessa
Che forse avete sentito ma penso quasi tutti ricordano la famosa battuta di Democrito dia per terra sesto quinto secolo avanti Cristo Re filosofo atto mista
Il quale definiva l'uomo al suo frammento trentaquattro un frammento in cui c'è giunto soltanto sono giunte soltanto tre parole
Ha un suo opposto me cross cosmo
L'uomo è un microcosmo
Un microcosmo nel quale
La fisica già si perde leggevo nei giorni scorsi per esempio che l'Università di Bologna ha calcolato approssimativamente estremamente complessa la questione
Quante cellule al corpo umano sono trentasette tre milioni più uno più uno meno secondo
Questa è una se pensiamo
Che le
Galassie finora conosciute le galassie non le singole esternare Galassi sono tra i cento e duecento miliardi riusciamo a comprendere già come
Trentasette trilioni
Che cosa sia questo misero
Per questa misera struttura se poi noi dovessimo aprire il nostro idealmente il nostro cervello alla ricerca dei neuroni neuroni dicono sono un centinaio di miliardi tante quante sono le stelle della via lattea
Quindi la realtà fisica già ma molto più complessa poi è la realtà esistenziale l'uomo è l'unica creatura la cui esistenza è un problema
Che si pone è già e pensiamo quindi che cosa significhi non per nulla sulla scia proprio del micro scosse mossi
Il Faust etichette arrivare come definisce Mefistofele come definisce l'uomo e non a tutti i torti ne siamo consapevoli tragicamente ogni giorno di Clai me narra inverte
Un piccolo mondo un microcosmo di follia
Quindi
Il problema antropologica un problema affascinante ed è un problema centrale io penso nel cortile degenti per questo e concludo
Il lavoro che è stato fatto da questa Commissione con molta pazienza e che devo ringraziare la Presidente Amato che ha condotto come quasi guida Pastore questo
Lunga lungo itinerario ebbene
Questo lavoro è un lavoro prezioso perché entra nell'interno di uno di questi note il roventi
Ed è bello comunque che le voci diverso se alla fine abbiano trovato
Almeno
Una sinfonia un'armonia una sintonia concludo con una battuta che la battuta dei che in un mondo nell'orizzonte politico di un grande politico che è stato Adenauer
Il quale diceva
Il cielo è uguale per tutti a realtà è uguale per tutti
Ma l'orizzonte è diverso per ciascuno di noi
Grazie
Grazie cardinale ora la parola all'onorevole Beatrice Lorenzin Ministro della salute prego
Grazie innanzitutto ringrazio il presidente Manconi e il cortile del gentili per avermi invitato
In non solo a a essere presente a questa illustrazione ma ad averla poi la possibilità di leggerla in
In anteprima quindi che ritengo
Sia veramente un documento importante e poi ringrazio ovviamente Presidente Amato medico però il Presidente Manconi che e mi ha fatto un torto perché farmi parlare dopo questa
Bellissima introduzione del cardinal Ravasi non è non è semplicissimo
Ma il l'argomento che noi stiamo trattando è un tema
Che
Ha tenuto e tiene
Diciamo banco nel dibattito non solo italiano di RAI Internazionale
Ormai da anni ma soprattutto è un tema che attiene alle nostre conoscenze in ogni momento in cui noi dobbiamo prendere alcune decisioni soprattutto il legislatore il chi governa delle scelte
Come nel mio caso il il Ministro della salute
Noi siamo sempre più portati a confrontarci quando si tratta di temi sanitari e quindi quando parliamo della vita delle persone
Grazie anche alle nuove tecnologie ai progressi fatti dalla scienza con diciamo un'asticella di sfide etiche che sono fino a qualche anno fa erano impensabili cioè l'attualità ci porta ogni giorno a porci delle domande a confrontarci con una realtà completamente cambiata
E avere la possibilità
Di dialogare e cioè quindi di potersi incontrare in un anche in un ragionamento anche da che parte da posizioni diverse credo che sia estremamente utile
La domanda
Che emerge non scritta da questo documento ma che io ritengo estremamente importante innanzitutto attiene alla persona
C'è chi ne la persona di cui noi stiamo parlando mi in questi documenti
Cos'è quest'uomo
Cosa lo distingue dalle altre creature terrestri dagli animali no una consapevolezza disse
Un riconoscimento dell'altro la capacità di vincere o di dominare il proprio istinto che cos'è questa persona su cui noi
Poi scriviamo leggi e prendiamo decisioni
Il
L'individuazione di che cos'è e chi è ci porta
A mio parere in un panorama in cui la Tecnost senza attende a disumani Zare la medicina
Cioè a renderla sempre più estranea dalla persona che incontrano portarla risultato
A cercare di fare incontrare nuovamente questi due ambiti cioè l'uomo a cui è rivolta alla cura chi la pratica e la cura insieme
Sembra un approccio c'è un po'filosofico ma in realtà questo poi si traduce nelle nostre corsie degli ospedali nel fatto che quando stiamo male
E siamo
Abbiamo paura
E siamo soli di fronte alla malattia che non è più semplicemente la e diciamo la la sequenza di una serie di fattori che definiscono un'infermità ma è la nostra malattia
Entriamo in cura
E in quel momento non è una persona sono proprio io
Io singolo io con la mia storia con la mia appartenenza culturale la mia religioni il luogo da cui provengo la mia stile mie le mie dimensione culturale il i problemi economici che posso avere io la mia famiglia ora
Personalizzare la cura
Significa non soltanto dare il nuovo farmaco che riesce a intercettare il la tua singola malattia in un modo univoco ma significa anche inquadrare atti per quello che tu sei
E quindi far nuovamente entrare in mezzo a questi due aspetti che si sono persi negli ultimi anni
E questo è un dibattito che attiene in che c'è in questo momento delle maggiori università nella formazione dei medici ed laddove ci sono Facoltà che fanno anche proprio
Diciamo esami specifici su questo tema così come dobbiamo formare il personale sanitario
Al all'economia cioè a capire l'effettiva economici dei propri atti
Così dobbiamo rimettere al centro della formazione l'uomo e in questo caso ancora di più la persona che singola che tu infondate allora in questa relazione noi affrontiamo dette ma cioè
Il cortile recentissimi affronta
Delle tematiche spinose come il fine vita come l'appropriatezza della cura la proporzionalità della cura la consapevolezza della cura stessa in in quest'ottica secondo me almeno da come io
Ho interpretato questo documento cioè riportando al centro
Quel quel singolo soggetto che sta male che entra in quel momento della sua storia in contatto con un medico Luigi e la sua famiglia
Io oltre che al confine della cura ho avuto questi anni a che fare anche
Con i confini della scienza
E con i confini di quello che noi ci siamo illusi del nostro deduzioni noi siamo convinti che oggi la medicina ci guarisce da tutto non è così
Quindi nel stiamo affrontando come morire ma spesso non sappiamo ancora come vivere
Nella nel
Nell'esperienza computo fortissima come ministro credo che capiti a pochi avere un'esperienza così forte come quella durante stanno Ina
Lì San entrata in contatto con molte delle cose che voi cui
Avete cercato di disciplinare una di quelle è l'illusione di poter guarire senta
L'illusione che CIS che il medico ti possa guarire sembra
Noi non siamo più abituati UE educati e l'idea che in realtà purtroppo spesso non si può guarire da una malattia
Il rapporto con la morte
L'avvicinamento alla morte
Quindi
Quando ne parliamo di accompagnamento nel fine vita e di appropriatezza c'è anche il fatto di non lasciarci soli di fronte all'ineluttabilità di alcuni momenti
E quindi il medico diventa ancora qualcosa di più l'ospedale diventa un luogo in cui vieni preso in carico anche sul piano psicologico se permettete anche spirituale
Per non essere lasciato solo di fronte a come una mi pento a cui nessuno di noi e più neanche educato a dover l'affrontare soprattutto in alcune fasi della propria vita quando si è giovani presenti quando si è bambini
Pensiamo al dramma dei genitori
E il l'altro aspetto è a un una diciamo paradossalmente di fronte a questo si sviluppa e si è sviluppata nel nostro Paese anche una analfabetizzazione di tipo scientifico
Cioè noi abbiamo non noi tutti ma si è diffusamente persa fiducia nel metodo scientifico
E quindi paradossalmente da una parte vogliamo che la medicina ci guarisca Sempre ma non accettiamo hard il
Il diciamo il responso della scienza
E l'allora la ricerca degli stregoni depuratori del di quelli che ti portano la cura che non esiste e
L'auto l'auto pure che ci si fa su internet tanti altri aspetti
Che emergono e che s'comunque rientrano tutti in quel del mille nei confini di queste sfide nuove che chi fa politica deve riuscire a poter affrontare a tradurre
In un linguaggio che dialogante che non può essere in positivo né violento nei
Assolutamente strumentale strumentali stabile
Quindi
Ossobuco dato dentro la discussione anche qualche altro elemento perché è è quello con cui poi ci si confronta tutti i giorni nelle corsie dei nostri ospedali o nei laboratori
Dei poliambulatori dei nostri medici di famiglia cioè la presa in carico della della persona che è anche il paziente nella molteplicità degli aspetti
In varie fasi della propria vita con una frontiera un'asticella dell'innovazione scientifica che si alza ogni giorno di più e con il quale noi dobbiamo saperci confrontare e anche saperci
Regolare nelle nostre scelte io
Vi ringrazio per ancora per questo invito e ascolto volentieri in
Il dibattito e sono sicura che questo documento ci aiuterà anche in una quindi quello che ci aspetta nei prossimi anni
Grazie signora ministro
Grazie
Intanto voglio salutare e ringraziare ancora il Presidente Grasso
Che ilarità
Dopo aver
Non solo spettatore questo convegno ma davvero
Contribuito con il suo saluto iniziale
Ora
Il programma prevede
Una introduzione a me affidata e già questo
Elemento procedurale significativo
Perché
A introdurre
Un convegno che ha per tema un documento del cortile dei gentili
è stato indicato una persona che nome parte del garante del cortile G dei gentili manifestato tuttavia in questi mesi un felice interlocutore
E già
Questa vermi indicato come
Introduttore costituisce un significativo gesto di liberalità del quale
Sono molto grato cardinale Ravasi al professor Giuliano Amato
Volevo dunque
Sottolineare alcuni punti che ritengo davvero importanti intanto come quasi sempre accade
Le parole
Proprio il loro suono la loro prima accezione sono estremamente eloquenti e questo documento ha un titolo con una sua particolarità
Siamo abituati ormai da anni
Che dopo
Il termine minime
Segua
Un altro termine guida
Ovvero
Un'indicazione che ha una forza direttiva ordinatori gli atti
Regolamenta attrice qui troviamo invece un altro termine propositive
A segnalare il carattere come ha fatto direi aperto e vorrei aggiungere gentile qui il significato alla parola quello però del linguaggio ordinario Cioce minimamente
Prepotente
Coattivo
Si parla di proposte
E e come tali vengono offerti alle opinione pubblica e diversi soggette agli interlocutori
Chi mi vogliano tener conto e ieri in particolare a due importantissime categorie professionali che sono i medici i giuristi
Sono linee propositive
Sul tema cruciale del fine vita
L'elaborazione
Mi permetto di dare anche alcune indicazioni di metodo di lavoro
è frutto
Dell'attività del cortile dei gentili
Che è stata però preceduta da un'attività
Di riflessione comunicazione scambio
Che ha visto partecipare numerose altre persone
Mi dice i giuristi filosofi e
Alcuni
Parlamentari che vorrei ricordare qui la senatrice Emma Fattorini
Senatore Paolo Corsini il docente di Filosofia Eugenio Mazzarella già deputato e chi vi parla
Chi vi parla nel presentare questo convegno
In un articolo
Pubblicato ieri
Io
Ho precisato quasi all'inizio
Che l'importanza dell'incontro di cui si è parlato finora quindi la sua assali Enza consiste proprio in questa reciprocità reciproca capacità di ascolto
E così dicevo
Un incontro tra
Persone
Che hanno una concezione
Che li porta a un'estrema prudenza alla ricerca di un equilibrio
Particolarmente accurato
E
E
Chi come me
è un trend Bondo sostenitore dell'eutanasia
Quel termine tra nel mondo oggi lo
Correggere e così per dare anche un senso più fisicamente palpabile anche treni nell'ordine dei sostenitore perché il resto non convinto
Fondatore di quella scelta estrema ma non solo ne riconosco il medico né affermo la tragicità
Ancor più
Vorrei ovviamente che fosse
Estrema ratio
Io vorrei che fosse l'esito di un processo
Che non avesse nulla di banale una dovuto matricola nulla di semplificatorio ma questo lo dico solo ed esclusivamente e forse già troppe parole di agibilità per sottolineare come
Quello di cui oggi parliamo e comunque il frutto di un incontro darà persone e culture e veri
E concezioni estremamente leader esse
Che tuttavia sono state capaci
Di trovare un punto d'incontro e io ritengo che questo punto di incontro sia tutt'altro che è arretrato
Voglio
In sostanza
Dire questo
Può apparire
Un paradosso
Ma
Il PRI inno di intesa
Che abbiamo trovato
è stato
Il risultato
Io
Confronto
Però
L'azione in mora ali
Che
Nonostante avessero è abbiano accenti diversi tonalità differenziate pure
Hanno trovato uno spazio comune
E facendo cioè
Hanno superato pronto
Come tra posizioni sterili
Pregiudizi consolidati e soprattutto quelli bipolarismo etico
E io ritengo sia stato in questi anni nella gran parte dei casi costruito ad arte
Cioè
Fosse più il frutto
Vi una conflittualità politica che di una vera e propria con un'intesa sui princìpi
Fosse più l'esito Dione fidelizzazione
Politicista che del confronto terra opzioni etiche perché
Ciò che noi possiamo rilevare di questo possono
Profondamente convinto e che
Sul piano delle opzioni morali
Eppure restando diverse talvolta diversissime le diverse soluzioni normative che ne possano conseguire
L'Iraq sul piano delle passioni morali la condivisione negli ultimi decenni si è fatta estremamente più intensa oggi si può dire che non solo
Nel gruppo sostanzialmente ristretto di persone che hanno lavorato e così nel documento puntualmente risulta ma
In
Amplissime aree della società nazionale
Esiste
Una
Comunanza di idee
E
Una
Unità di scelte intorno ad alcune categorie cruciali
Categorie che fino a qualche decennio fa erano
Divisi ma in maniera all'accelerante e loro erano soprattutto lungo linee di frattura
Tradizionali
Che rimandavano ad appartenenze ideologiche appunto o politiche o di natura confessionale chi è veramente coincidevano con reale sentire delle donne degli uomini
Oggi
Su alcune di queste categorie una è stata richiamata puntualmente non posso che sottolineare parola per parola quanto ha detto
Il Presidente Grasso
La centralità del paziente all'interno di quella che
Ormai
Con una formula che ha avuto successo e che
Assai efficace alleanza terapeutica la centralità del paziente e
Un'acquisizione condivise ma
Altrettanto condivisa e la centralità del ruolo di consapevolezza del paziente
Una consapevolezza dinamica che accompagna l'itinerario della cura
E che
Si mostra sollecita proprio perché quel percorso terapeutico oltre che
Di medicine trattamenti e fatto anche
Di una crescita
Della capacità di affidarsi con sicurezza e serenità e non di dipendere
In maniera subalterna dal ruolo medico
Ma pensiamo
A quello che
In questi anni è stato acquisito sul piano del rifiuto dell'accanimento terapeutico
E della rinuncia ai trattamenti invasivi e non strettamente necessario
E
Ciò che ancora con fatica ma comunque vede compiere
Dei passi avanti significativi
E la questione enorme a mio avviso della sofferenza
Il dolore che è stato considerato per decenni e decenni per secoli si può dire una sorta di
Accessorio della malattia e non
Come oggi
La scienza medica e la deontologia medica arrivano a considerare come una sorta di patologia autonoma ecco il rifiuto del dolore e non sto
In non
Indispensabile e in questa parola ovviamente sull'ambiguità che carica di infantile complicazioni
E dunque l'attenzione da rivolgere a tutta
Quella disciplina che vada dalle cure analgesica quelle palliative alla terapia contro il dolore ecco anche questa e un'acquisizione importante
Allora se tutto questo il vero noi siamo in presenza
Di
Risultati che io
Ritengo debbano essere tutti valorizzati perché partendo da questi punti comuni che si può procedere ancora e procedendo
Sicuramente si potranno incontrare ancora motivi di conflitto ancora controversie
Di difficile soluzione ma
La condivisione di quelle principali opzioni morali e rispetto
Allora condizione
Del paziente penso che sia un risultato
Una rec condizione essenziale insieme a questo ma lo cito soltanto tutta quella riflessione
C'è un metro
La solitudine del morente cioè tutto ragionamento così ricco di implicazioni riguardo a quali sia la possibilità di vivere
Il fine vita dentro un sistema di relazioni dentro una
Rapporto di prossimità dentro una condizione
Di intensa capacità
Di
Comunicazione ecco queste sono a mio avviso le acquisizioni che ci consentono
Di
Considerare questo documento
Un passo preliminare ma allo stesso tempo una tappa di un cammino futuro e poi e sto per concludere
Ci sono due questioni che voglio evidenziare
E proprio perché
Come ogni attività di ascolto
è evidente che la condizione essenziale sia quella della reciprocità
Bene
Io penso
Che chi
Non è
Credente occhi comunque
A una sua concezione morale che non è
Esattamente quella della dottrine della Pastorale
Debba riconoscere
Che tra le acquisizioni che la morale condivisa
Ho
Fa militare e il termine vantare in questo caso è proprio la rivendicazione di un passo avanti
E il discorso sulla dignità
Il discorso della dignità e tra i più complessi esso cosce Iliesi d'affrontare da scalare direi
Ma c'è un aspetto di questa categoria
Che dobbiamo riconoscere
è stato il risultato di un'attività
Il riflessione
Della Chiesa cattolica che non possiamo ignorare
Esiste
Un'idea di dignità
Che quella che ha portato me
Molti come me
Ad assumere una determinata posizione
Vicende
Laceranti
Della cronaca ma direi della vita sociale e penso alla vicenda di Eluana Englaro
In quel giorno quelli ma esiste anche un'altra accezione della categoria di dignità
Che noi abbiamo imparato da altre fonti ed è quello della Giunta non andranno ridotta a una interpretazione produttivistica salutista
Consumistica
Non hanno
Cioè riducibile
Criteri di prestazione e di efficienza
E questa accezione così
Preziosa della categoria di dignità
Credo
Che sia un risultato dello scambio della comunicazione del reciproco ascolto infine infine
Io penso che questo documento
Che
Conosco molto bene
Per avervi meditato anche se appunto ribadisco
Dio contribuito solo dall'esterno
Macché sono felice di potere qui presentate
Come intenda
Una novità
Che per certi versi
E
Vi annuncio
Di un tratto tradizionale
Cioè in questo documento ci sono novità antiche
Ci sono più o meno
Normativi che in realtà hanno una lunga tradizione
Ma io penso
Esponendo mi condicio accresce spinge
Di persone più competenti di me che il merito di questo documento sia quello di portare alla luce
Anche alcuni elementi della dottrina e dalla pastorale cattolica
Che
In questi decenni hanno ricevuto una sorta di lì
Come dire messa in ombra
Però prima forse a causa del
L'egemonia di quel bipolarismo etico
Di cui dicevo
Io non riesco a dimenticare una scoperta fatta dodici anni fa
Per me
La scoperta ma
Per molti dei presenti forse una consapevolezza
Da sempre conosciuta che rimanda
A quello discorso
Di Papa Pio dodicesimo
Al
Congresso italiano della Società di anestesiologia
Quando
Io dodicesimo
Però se una domanda retorica
E illecito e quelle cito
Sottintendeva
Un dilemma morale
è lecito
In caso di malato terminale
Che patisce dolori lancinanti
Operare una sedazione
Crescente
Virgolette ma anche se ciò ossa abbreviare laghi
Ma
La risposta fu semplicissima e nitida sì
E moralmente lecito
Io penso che se queste
Poche parole
Vi è più dodicesimo fossero statti notte conosciute e messi in pratica in questi decenni
Credo che una parte di quel
Contrapposizioni di cui dicevo
Di qui il produzioni di stereotipi e pregiudizi almeno una parte sarebbe stata resa vana ecco questo
La mia meditazione
A partire da un documento che appunto sono felice di poter qui presentare e che in maniera modestissima ripeto o in qualche misura contribuito se non altro a discutere e a portare avanti grazie
Sulla parola al professor Giuliano Amato Presidente della Fondazione cortile del Gentili
Bene grazie Luigi grazie in primo luogo al Presidente Grasso e grazie Beatrice Lorenzin che ha voluto essere con noi oggi
Io sono
O ragioni anche personali di soddisfazione
Anche tu sia pure diversamente ma le mie sono proprio del tipo finalmente ci sono riuscito dopo quindici anni
Parere che uno dei miei ruoli quando ero in Parlamento e ogni tanto al Governo
Era quello di c'è recuperare di far convergere sulle questioni di rilevanza bioetica le diverse posizioni presenti
Ho fatto questo esercizio per anni
Diciamo che non me ne è andata bene una
Questa mi è andata bene
Allora la prima domanda che ho dovuto porre a me stesso è stata come mai questa volta a novanta e in passato noi questo non era successo
Vi sono dato tre risposte una necessariamente a che fare con la qualità delle persone e i ruoli che esercitano
In questa occasione nessuno di coloro che hanno contribuito a questo lavoro
Rappresentava una parte politica chiedo vinto lavoro o la vincolarsi e diciamo
Aldilà della personale coscienza e non c'è nulla di male nel fatto che quando si è in politica si rappresenta una identità che non è solo quella personale sennò non sarebbe politica
E questo aumenta i vincoli
E ci sono state diverse persone che in questo ambito hanno contribuito con personale responsabilità all'avvicinamento delle posizioni
Alcune sono qui quelle che hanno lavorato di più proprio di più sia intellettualmente sia come tempo messo a disposizione sono Laura parla Zanni vicepresidente della Commissione di bioetica
E il professore Zatti
Che così è un grande giurista privati sta e non solo privatistica pere per chi lo conosce ma
Ci sono stati anche altri ecco io devo un grazie così tanto che lo vedo la Francesco D'Agostino
Il quale e entrato nella ripresa di questa partita della realtà
E a azzeccato alcuni passaggi mantenendo l'analogia con la partita
Che hanno poi permesso di chiudere il risultato per questo a me e devo ringraziare i parlamentari che Gianluigi ha menzionato a partire da lui che con lo stesso spirito hanno contribuito a questa è la prima Regione
La seconda ragione è effettivamente che i tempi sono venuti cambiando in una realtà e che avanti ieri BEA qui comuni
Concetti i principi i valori hanno proprio il balzo nella loro forza di convergenza
Di piattaforma comune
Supposizioni precostituite che in passato avevano fatto da freno
Quello che ha detto Luigi prima è assolutamente vero che in realtà
C'è stato un capirsi progressivamente e quel riferimento alla dignità l'ho trovato molto pertinente i significati del dignità
Si sono riempiti insieme e hanno riempito un vuoto
Che c'era tra posizioni di idee s'
La terza ragione e questo mi porta più vicino al contenuto del documento e che
In una realtà il cuore qui è la relazione di cura
Vivo il paziente visivo il medico ci si occupa di una stagione del di
Anni fa eravamo arrivati al punto che alcuni come me
Erano arrivati a dire sono stanco della bioetica e del Parlamento che se ne occupa perché
Se metti insieme ciò di cui ci si occupa
Tu essere umano capisci che si occupano di che prima che tu nasca per valutare se è il caso di farti nascere o no
E quando stai per morire per decidere se devi morire o no porca miseria ma tra questi due momenti c'è tutta la mia vita nessuno si occupa di nulla di ciò che riguarda
Che questa parte che alla fin fine a me interessa chiuderà prima e più della seconda
Più terra terra afferente ecco questa volta noi abbiamo messo al centro la relazione di cura
E abbiamo impostato uso spesso trattamento del fine vita come una implicazione di ciò che scaturiva
Da quanto veniva detto messo a fuoco a proposito della relazione di cura questo fra l'altro
Ha molto facilitato
Perché qui i principi che essi sono venuti avvicinando
Sono proprio quelli
Che
Portano con facilità a convergere sul fatto
Che è una cura non è appropriata soltanto se corrisponde a ciò che sta scritto nei testi di medicina
Ma l'hai detto molto bene tu
Se corrisponde a ciò che il paziente è
Alla sua cultura
Alle sue aspettative immediatamente acciocché e teme di più o per ragioni personali ciò in cui invece ha più fiducia
E allora l'appropriatezza va calibrata in ragione di queste come pure la proporzionalità e non è e
Una ditemi che si può spingere fino a quando non si rompe l'oggetto nella quale la vita e sta penetrando forse bisogna fermarsi prima perché quell'oggetto è un essere umano
Quindici anni fa chi studiava medicina studiava medicina
Oggi
Deve studiare molto di più
E sono proprio i medici i primi ormai a dirci ce l'hanno detto loro Anna voi interessa la biografia non meno della biologia
Del paziente
Perché lo stesso medico è consapevole che l'efficacia del trattamento dipende dall'incontro di questo con il paziente e allora questo cambia tutto
Cambia anche l'impostazione di chi per anni ed è vero i tribunali del male
Si sono trovati a cercare di far valere i diritti del paziente in modi a volte conflittuali nei confronti di chi
Aveva la responsabilità di cura il perché perché non ci si capiva
Ma questo è un punto i diritti del paziente senza perdere nulla disse diventano parte non c'è un conflitto ma di un gioco
Perché c'è questa reciproca disponibilità a capirsi e a capire insieme che cosa si può costruire
è un cambiamento straordinario che anche dal punto di vista giuridico non vi voglio vessare con questo
A una straordinaria importanza appunto perché fa capire che qui siamo in presenza di diritti che si realizzano attraverso l'altro
Non attraverso la non interferenza dell'altro come tradizionale diritto civile queste si realizza attraverso all'altro e se rimane il clima conflittuale questo diviene di per sé è impossibile
Occorre il dialogo
La collaborazione il farlo insieme
Ed è questo il filo conduttore
Della nostra proposta che porta
Alle dichiarazioni anticipate c'era tutto ma porta poi queste dichiarazioni anticipate a quello che sarà il rapporto dopo tra il fiduciario il medico
Che continueranno a oggi ha logicamente
E non saranno fermati in modo aprioristico e vincolistico dall'una o dall'altra parola
Cercheranno di realizzare attualizzando la la volontà del paziente ma continuerà anche in questo affare quante di rinviarlo
E alla fine accerto e ci può essere anche l'interruzione della cura
Ma l'interruzione della cura verrà in un momento nel quale il medico sentirà così di aver assolto ad una sua responsabilità
E se fosse qualcosa che va oltre ciò che quel magnetico sente proprio per le sue responsabilità quel medico potrà non fare
Perché c'è la coscienza del paziente e c'è anche la coscienza del medico sempreché
Il sistema assicuri la continuità dell'assistenza
Ma non necessariamente della singola persona ci sono tanti aspetti che rendono
Singh cronico questo insieme e che tutele il dignità dell'una e dell'altro io mi fermo qua
Perché se andassi oltre pene entrerei dentro un lavoro che poi gli altri conoscono meglio di me
Ma mi è parso giusto per portarvi alle porte del documento aprirle e lasciare poiché dentro siano coloro che il documento l'hanno fatto a spiegarvi come
Grazie professor a marzo
Ora la parola al professor Paolo Zatti che oltre a essere
Quel grande primatista già così
Opportunamente definito da Giuliano Amato è autore di un favoloso disegno di legge sull'intera questione del fine vita che diventasse legge
Risolverebbe una buona parte delle questioni di cui
Qui trattiamo prego professor Zatti rappresentato dal senatore Manconi ringrazio
Beh
Intanto tra i diversi motivi di gratitudine che io sento verso il cortile dei gentili
Scelgo uno il meno personale perché senz'altro condiviso da molti
Siamo grati al cortile di gentili perché ha saputo cogliere il momento e il modo in cui una nebulosa di riflessioni
Gli scambi di idee di attese attorno al problema
Di cui si occupa la nostra proposta poteva essere
Aiutata condensare assegni
Raccolta in un ambiente
Favorevole
E
Aiutata diciamo
A questo piccolo parto
Abbiamo
Che abbiamo compiuto
E credo che questo abbia interpretato un bisogno profondo di molte persone e gruppi di lavoro società scientifiche di solito si dice del mondo della medicina e del mondo della medicina facciamo parte tutti
Come curarti
O come curanti
Ecco
Come il senatore Manconi ha già sottolineato in questa nebulosa era presente
Da tempo
L'esperienza dell'intesa fra cattolici e laici o fra credenti e non credenti più ampiamente
Era presente ma dispersa
Soprattutto
Favorita
Da i dilemmi etici
A ridosso dell'esperienza per esempio nei comitati etici ospedalieri anche quelli più esposti a certe tra a scelte tragiche
L'intesa sulla soluzione tra credenti e non credenti è un'esperienza non rara anzi è un'esperienza frequente positiva
Sì
Ma la l'intesa su un documento propositivo come quello che
Abbiamo cercato di elaborare
Ci portava in un terreno più insidioso perché non una ridosso di dilemmi etici immediatamente vissuti
Era quello il nostro terreno era quello della formulazione di principi e indirizzi a carattere generale e qui e più presente senza il rischio i Feder soccombere il dialogo sotto il carico di vincoli dei preoccupazioni che come
Diceva
Qualcuno prima superano certe volte la stessa disponibilità dei singoli
Ecco il Presidente Amato però ha sottolineato una scelta fondamentale e preliminare che indubbiamente ci ha aiutato a non cadere in questo rischio
E questa scelta è stata quella
Quindi legare
Le questioni più delicate come quelle di fine vita al contesto della relazione di cura
è stata quella di metterci fronte di fronte al problema della relazione di cura cercando anzitutto
Di
Capirne la struttura
Il cardinal Ravasi accennava ad una dimensione antropologica molto importante in questa materia di cui tener conto
Una relazione come quella di cura antica come il mondo anche se rinnovata nei mezzi nei modi nella
Nelle possibilità e quindi anche nei problemi che l'eccesso in qualche caso
Di possibilità tecniche rispetto
Alla
Consistenza umana della questione poter terminare
è
Straordinariamente cambiata ma in fondo a una sua
Struttura delle sue esigenze etiche costanti
Antiche come antica la medicina
E questo ci ha aiutati
A me
A trovare un percorso Manconi parlava di novità antiche che caratterizzano la nostra proposta io credo che la novità antica di fondo sia queste noi ci siamo chiesti
Abbiamo cercato di capire
Quale fosse la logica profonda della relazione di cura
In questo siamo stati molto aiutati dalla presenza dei medici nella nostra gruppo Titti scusi home
Dalla
Impulso dato dalle società scientifiche ma anche da un patrimonio di cultura e di conoscenza della medicina che negli ultimi anni
Tante iniziative in campo medico linee guida produzione di documenti elaborazioni di buone pratiche cliniche
Hanno composto e che secondo me uno dei fenomeni più interessanti e importanti della medicina attuale
Questo compatto continuo con con questo con questa base culturale ci ha aiutato a individuare l'antica strada
INPS insita diciamo così nella
Fatta al problema della relazione di cura e a rinnovarla in relazione alle nostre esigenze
Questa strada questa logica di fondo l'abbiamo individuata nella proporzione
Intesa secondo significato più antico e ricco del termine che indica una misura armonica nei rapporti
La proporzione è commisurazione
E allora in medicina indica
Diversi aspetti di una stessa profonda poca azione e cioè la commisurazione dei mezzi ai crimini
Quello che più comunemente si chiama la proporzionalità
Ma anche la commisurazione delle cure alla singola persona curata al suo quadro diritta
E in questo secondo questo sinistro secondo significato sì salda con il primo in una
Terminologia corrente in medicina e che voi ha fatto riferimento
Il Presidente Amato la appropriatezza della cura
Allora succede questo che adesso parlo come giurista
Se si parte da questa logica cioè se si parte come abbiamo cercato di partire
Da questo nucleo strutturale la medicina
Deve fornire il compito della medicina il senso della medicina è offrire la cura appropriata alla persona
Allora il discorso sui diritti non si pone più in quel modo
Di contrapporre valore al valore in una città specie di serie veri singolari tenzone i no in cui l'autodeterminazione si contrappone al dovere di curare
In cui
Il diritto a scegliere e a rifiutare anche le cure si contrappone al bene della sopravvivenza
E piuttosto sulla base dell'appropriatezza della cura la presenza delle cure come il fulcro di una costellazione di diritti
I diritti non si scontrano più
Come i canali della giostra Massi costellano in rapporti di proporzione di armonia
Ordinati al fine di consentire al paziente
L'appropriatezza e cioè la propria misura terapeutica
E siamo sempre nel campo della proporzione
Perciò vedete
Conflitti valoriali che sono che hanno per esempio ha trascinato la giurisprudenza in una serie di
Incertezze contrasti giurisprudenziali mai sopiti che hanno fatto soffrire medici e pazienti
Il conflitto tra beneficio
Della cura
E
Autodeterminazione del paziente si rivela come improprio come inesistente perché non si dà cura benefica contro la volontà e contro il senso di vita della persona
Tra l'acquis fondamento il diritto al rifiuto delle cure
La persona che informata assistita confortata garantita contro l'abbandono
Considerata nella sua fragilità
Vede
Però nella cessazione delle cure il proprio bene e chiede questa Sez cessazione fa una scelta insindacabile
è la scelta di cessare la lotta e accettare il sopravvenire della morte
Prima senatore moncone ricordava più dodicesimo io ricordo la dichiarazione sull'eutanasia del mille novecentottanta cancelli un vite
Che caratterizzano questa decisione come quella di accettare la condizione umana
E questa è forse l'espressione più alta della misura in medicina
Allora
Ne accennava il Presidente Amato anche la controversia questione delle dichiarazioni anticipate del paziente Hack cosa servono le dichiarazioni anticipate del paziente se non
A dare a una persona in modo di indicare la misura dei mezzi terapeutici
Che ha detto quarta che appropriata
Alla sua storia le sue idee al suo sentire la sua capacità di sopportare
A tutto il suo quadro diritta anche questa questione si dipana più facilmente se inserita nel contesto della relazione di cura perché per esempio
In quel contesto non si stanno formando strumenti e il documento li ripropone come cardinali
Si stanno formando degli strumenti che da una parte del riducono l'esigenza di ricorrere alle dichiarazioni anticipate e dall'altro risolvono problemi ante
Ma il postino
In campo di dichiarazioni anticipate mi riferisco alla pianificazione condivisa di cure che il documento
Asserisce e
Sostiene e
Dall'altra parte sì la pianificazione condivisa di più di cure e dall'altra parte il fiduciario
Questa figura che deve diventare un elemento cardine del tra le possibilità offerte al paziente sia
Per
Sia in paziente che si è in condizioni di capacità ma intenda
Non
Non farsi investire direttamente in modo per lui troppo faticoso o troppo
Difficile da contenere
Delle questioni relative alle scelte terapeutiche e allora indica un fiduciario ma questo fiduciario è anche una figura chiave
Per sottrarre il tema delle dichiarazioni anticipate a quell'altra falsa alternativa perché il discorso in questi anni spesso si è incastrato in falsi alternative
E in quella disputa fra
La domanda se la dichiarazione anticipata vincoli il medico o se invece
La dichiarazione anticipata consenta al paziente solo di esprimere dei desideri di cui il medico potrà attenere conto questa è un'altra falsa alternativa
La dichiarazione anticipata esprime delle scelte lontane
Rispetto al tempo in cui deve essere applicata quindi necessità di interpretazione di mediazione di aggiornamenti aggiornamento di verifica
E allora
Il fiduciario è il perno per consentire che si riproduca
Al tempo in cui la dichiarazione si dovrà applicare una
Relazione consensuali Istica che in
Di retta dalla
Obiettivo di interpretare al meglio
Le intenzioni del paziente e di trovare
La giusta applicazione
Duello una loro due soltanto micro piccole cose ancora la prima la sfera del contesto di cura la sua logica ci hanno consentito anche di segnare il confine con le opzioni di tipo eutanasia dico
Che prospettano una giustificazione dell'atto medico scusate dove stare dei rispettivi la schiena
Ha bisogno di cura
Che prospettano una giustificazione dell'atto medico secondo valori e criteri che vanno oltre l'orizzonte della terapia e del suo limite
Il Loris fronte della proposta è la relazione di cura e ciò giustifica il confine che abbiamo in premessa enunciato
La mia conclusione è questa ed è una Commissione perdonatemi molto soddisfatto del lavoro che abbiamo fatto noi non presentiamo un compromesso
Presentiamo il risultato non di un incontro a mezza strada tra
Posizioni diverse che partivano da sentieri lontani ma
L'esperienza di persone che portando con sé
Convinzioni diverse hanno scelto insieme un sentiero quello antico e nuovo di cui parlava il senatore Manconi e sono riuscite attraverso questo sentiero a scoprire
Che
Potevano condividere soluzioni molto impegnative grazie grazie grazie mille
Grazie ancora professor Brusatti la professoressa Laura palla sani
Filosofia del diritto e il vicepresidente del Comitato nazionale di bioetica prego
Grazie per avermi dato la parola Presidente grazie un ringraziamento particolare Presidente Amato e a sua Eminenza cardinal Ravasi che mi hanno coinvolto in questo gruppo di lavoro da qui ho imparato molto peraltro quindi sono riconoscente
E spero di avere dato anche un piccolo contributo
Devo dire che sono stata un po'facilitata dall'esperienza che ho maturato in questi anni al Comitato nazionale per la bioetica perché al Comitato nazionale proprio l'anno la metodologia di lavoro è quella della ricerca cardinale una sovrastima della Sinfonia augurio forse linguaggio un po'più tecnico filosofico direi della mediazione etica
In vista proprio di una proposta giuridica
E qui sono presenti il professor D'Agostino Saccà è già stato citato professor dava checché vice Presidente vicario Stefano cane straripa tutte persone con cui abbiamo lavorato tanto sui temi di fine vita
Producendo documenti sulle dichiarazioni anticipate sul rifiuto rinunciare terapie qui in qualche modo questo è stato un esercizio che mi ha aiutato qua ad applicarlo metodologicamente a questi
Dibattiti incontri interessanti
Che sono avvenuti anche per e-mail sempre diciamo super revisionate dal Presidente Amato che ci ha molto stimolato ad andare avanti in alcuni momenti in cui abbiamo trovato anche delle difficoltà
Di
Condivisi
Era ecco e quindi a partire proprio dalla espressione le è piaciuta molto del Presidente Manconi il bipolarismo etico cioè io penso che
Il e il e diciamo il sottofondo di questo documento nasce
Da una condivisione di tutti coloro che hanno fatto parte di questo gruppo
Che dovevamo prendere le distanze dai due estremi da un lato il diritto di morire inteso come autovie terminazione individualistica radicale di chi dice io voglio scegliere con né quando morire e dall'altro l'estremismo radicale opposto del dovere di vivere
Ma inteso come un dovere incondizionato assoluto Sempre comunque qualsiasi condizione
In una sorta di vitalismo biologico o biologi sulla vitalistico
Cioè questi due estremi non ci convincevano ecco che abbiamo accertato un percorso che andasse in un'altra direzione chiaro da qualcuno di noi propendeva più verso
La difesa della dignità della vita della persona umana altri più la difesa della autodeterminazione l'abbiamo trovato altri termini a quelle parole sono state fondamentali in questo breve documento
Abbiamo preferito parole come dignità come identità della persona anche riassumeva l'idea di credenze e convinzioni desidero di volontà dell'individuo
Parole come autonomia ecco rileggendo il testo ho ritrovato la parola autodeterminazione che
Mi piace nella misura in cui il significato è quella di autonomia una non così radicale come il significato che sta assumendo la parola oggi di autodeterminazione
Ora il punto di mediazione entità sa come diceva proprio Paolo Zatti nella relazione di cura
Però
Dire le stesse cose che detto Tuma sul piano filosofico cioè per me è la relazione di cura nelle questioni di fine vita nasce proprio da questa ricerca di questo difficile equilibrio
Nell'ambito delle decisioni di fine vita tra quello che è
Il il punto di vista del medico sempre ci deve essere
Che è la valutazione della condizione oggettiva del malato cioè senza il medico che ci deve dire se il malato e guaribile inguaribile terminale non terminale se la sua morte imminente quali sono le condizioni oggettive
E dall'altro il paziente che deve dire quali sono le sue condizioni soggettive
I limiti di tollerabilità di sopportazione del dolore non lo può dire il medico del paziente e questa è la voce del paziente l'invasività della tecnologia nel corpo quali sono i limiti dell'invasività
C'è questa espressione appunto la bordelli invece non è che tanto presente nelle sentenze americane quali sono i limiti dell'invasività questo lo dice il paziente
Ecco che questa relazione in questa relazione si supera quella visione unidirezionale che era il paternalismo e il medico decide senza informare senza ascoltare il paziente
Ma anche la visione unidirezionale del contrattualistico cioè è il paziente che decide il medico esegue quello che decide il paziente no abbiamo preso le distanze da entrambe queste visioni
Do la parola relazione non abbiamo neanche usato alleanza terapeutica che assume
Altri significativa relazionalità
è in questo senso anche la l'est la differenza che sempre in via etica si fa fra
Proporzione sproporzione
Un'altra cosa che
Spero sia apprezzata nel documento non abbiamo usato l'espressione accanimento terapeutico che è un'espressione che non ci piace si usa nella letteratura ma dovranno cambiarla
Perché mette insieme un elemento estremamente positivo qual è la terapia con estremamente Aspen elemento estremamente negativo qual è l'accanimento
Allora questa ostinazione ragionevole abbiamo preferito chiamarla cure inappropriate cure non proporzionate
Ecco la sproporzione nasce proprio da una valutazione oggettiva una valutazione soggettiva entrambi i punti di vista devono essere tenuti in considerazione sinfonica mente
All'interno delle
Decisioni di volta in volta di cura per rispetto al malato ora queste in questo documento ci sono tre punti tra elementi che vorrei
Richiamare alla vostra attenzione il primo si dice la sproporzione è illecita e arbitraria ma proprio una frase molto forte
Cioè
Si ritiene che diceva per il ministro Lorenzin perché parliamo sempre di eutanasia oggi ma ci sono anche richieste esattamente opposte ma di anticipare la morte ma di posticiparla l'estremo richieste di
Sproporzione di accanimento però in questo documento si dice
No al sproporzione delle terapie anche se richiesta dal paziente
E si
Al non inizio o alla sospensione delle terapie sproporzionate quindi il medico che sospende terapie sproporzionate
No commette un atto lontana si compra io credo che questo sia un punto di convergenza come diceva il Presidente Amato molto importante che è stato raggiunto all'interno del nostro Gruppo
Secondo elemento importante sul tema della con sensualità
Ecco e quindi mi piace richiamare alcune espressioni che sono emersi anche nel dialogo col professor D'Agostino perché quando noi pensiamo al consenso né pensiamo sempre sul fine vita
Immaginiamo astrattamente ogni individuo pienamente in grado di intendere di volere valere lucidamente in grado di autodeterminarsi nelle scelte di fine vita
Il che cioè qualche volta ci sono precedentemente delle situazioni di questo genere ma il più delle volte ci sono condizioni diverse di fragilità di vulnerabilità di difficoltà a prendere una decisione
Ecco che il consesso deve essere un consenso o no
Atto burocratico
Firma su un documento prestampato ma deve nascere da una costruzione di un rapporto personale tra e il medico al paziente
E c'è bisogno di tempo per costruire questo rapporto per poter
Diciamo definire insieme questi famosi limiti di trattamento fra proporzione sproporzione
In questa diciamo
Su questa su questa strada si muovono anche la pianificazione delle cure è stato citato la dichiarazione anticipata élite ottenendo
E e qui se mi consentite mi fa piacere ricordare che è un'espressione nata proprio dal Comitato nazionale per la bioetica
Che ha messo da parte dell'espressione tanto usata Dick testamento biologico peraltro traduzione brutta in la nave che non si capisce bene che cosa significa e poi comunque che dà un'idea forte di vincolatività la dichiarazione
Assume un altro significato cioè il significato di espressione come diceva anche prima o poi Luzzatti proprio
E quello che è la percezione verso oggetto rispetto al limite del trattamento che il medico dovrà valutare in modo critico naturalmente grazie anche alla mediazione del fiduciario
Palesato è l'unico punto su cui
Così abbiamo avuto un po'una discussione anche sulla figura del fiduciario a me piace la figura di fiduciario persona di fiducia
E mi piace molto che nel documento è stato scritto che c'è un dovere morale e sociale di solidarietà
Perché non sarà facile trovare fiduciario
Che si prenderanno questa anche responsabilità e decidono insieme al medico o
Di aiutare nella decisione sul fine vita quindi è una
Sicura di responsabilità io l'ho sempre pensata per le date per le dichiarazioni anticipate cioè quando un soggetto non è più in grado di intendere di volere
E poi di fatto cioè si va da pensare che forse può essere una figura anche quando il paziente è capace di intendere e volere però non si sente di prendere una decisione
E questa un altro ruolo che potrebbe assumere il fiduciario anche se mi L'Unità perplessità che avevo è la paura di moltiplicare gli enti in qualche modo senza necessità che possa questo creare delle conflittualità ma
Non voglio però entrare troppo nella specificità di questo argomento ultimo punto rifiuto delle terapie
Diritto si dice sempre diritto del paziente sì è vero
Un ultimo
Interprete prima c'era però la giudice abbiamo attenuato con la parola interprete ma nel documento c'è anche scritto
I doveri del medico
Non solo il diritto del paziente c'è il dovere del medico il
Accertare che veramente questo rifiuto nasca da una
Autonomia di informare
Il paziente su quali sono le conseguenze di questa scelta di stare vicino al malato di rimodulare le cure in senso paletti
Bene tutti questi elementi ci sono nel testo è anche molto di più di quanto non possiamo adesso dire
Per il poco tempo penultima considerazione nasce dall'idea che certamente una legislazione finalità sarebbe una cosa buona
Da filosofo del diritto che studiata tanto tempo questi temi penso che però non sarà comunque risolutiva
In senso definitivo di della quantità enorme di problematiche di fine vita che comunque necessiteranno umana riflessione critica nel momento in cui saranno applicate al singolo contesto concreto
Che è sempre di grandissima complessità che di un'altra parte i comitati etici ospedalieri stati prima citati Bensa quanto è difficile anche nel singolo caso verificare questa linea
Sottile di demarcazione fra proporzionalità sproporzione Anita
Grazie per l'attenzione grazie professoressa palla Zanini
Ora abbiamo
L'ultimo intervento al quale seguiranno due brevissime diciamo così
Grosse
Ma intanto dopo la parola la
Dal professor Alberto Giannini specialista di
Per a piè intensiva pediatrica e che
Tra coloro
Che
Hanno avuto un ruolo attivo nella elaborazione del presente documento prego
Grazie se il presidente ma in Consiglio che
Vorrei esprimere il mio grazie
Come gli altri colleghi
Al cardinale Ravasi al professor Amato per
Averci aiutato
Ti sospinto capitato in questo lavoro
Sento il desiderio anche di ringraziare
I colleghi
Mi dici che hanno preso parte al lavoro di alla stazione di questo documento in modo particolare il dottor Rossi della Società italiana di quelle palliative il Dottor destino della Società italiana di anestesia rimozione
Con un grazie particolare a padre allora ammazzasse del direttore della cortile agrigentini per tutto il lavoro che ha fatto permanere con voi
Vorrei
Solo per un istante
Portare indietro le lancette dell'orologio della storia
E vorrei tornare insieme con voi
Al di sopra di dirlo nell'antica Grecia
VII quinto secolo avanti Cristo
Lei lo
Era
Il luogo vi sono delle Cicladi dove c'era la sede principale del culto del di occorrono
A dirlo
Pertanto
Non si poteva nascere e non si poteva morire
Infatti per nascere per morire bisognava prendere la barca e spostarsi alla vicine nella vicina isola di mi conosca e questa mi sembra l'immagine emblematica di una società
Che in esilio
Le domande sul nascere esso non morire
Ma
Forse questa immagine non Renata soltanto a una società di due mila cinquecento anni fa perché in qualche misura
Ricorda anche alcuni aspetti della nostra società attuale
E
La mostra e in tante circostanze una società che Isili alle domande sul nascere i di esigere domande sul morire
Sono un medico faccio rianimatore vorrei offrirvi
Numeri
La morte nei Paesi occidentali
Fortemente medicalizzata
Pensate che i dati di letteratura ci dicono che oggi negli Stati Uniti il ventidue per cento delle morti avviene in terapia intensiva
E per quanto riguarda il contesto pediatrico quando nei Paesi occidentali un bambino va incontro a morte
Nell'ottantacinque per cento dei casi muore in ospedale e quando questo avviene nella gran parte dei casi Noiret in una terapia intensiva
E
Questi dati quindi spingono a pensare che abbiamo veramente smarrito la consapevolezza del limite
E
Credo proprio che sta arrivando al paradosso come è scritto un'intelligente ITC sta americana che è che le nuance della Georgetown University che
Cioè ci ha detto che
Oltre alla medicina sembra offrire
Possibilità infinite
La realtà invece è governata da limiti
E nasce ambito della medicina come la terapia intensiva
Che mette in evidenza tutto questo paradosso in modo forte in modo
Aspro in modo evidente
E
Utilizzando il termini gli utenti io credo che si possa far riferimento ad almeno tre differenti livelli di significato
Che in qualche misura sono stati già citati questa sera in più interventi
C'è un limite di ragionevolezza c'è un limite di efficacia clinica e c'è un limite dissenso
Per limite di Ravel ragionevolezza faccio riferimento al fatto che
Non l'abbiamo sempre in comunque una risposta ad ogni bisogno
Ad ogni domanda di salute
Entreremo in una sorta di dire di potenza se pensassimo questo c'è una limite di efficacia clinica
Ed è l'asticella no che mano a mano stiamo spostando nel corso degli anni la capacità di incidere in modo significativo sulla storia di malattia
Grazie al cielo non siamo una generazione che ha visto questo cambiamento
Significativamente spostarsi
Ma la morte esistente
Noi possiamo ridurre comprimere
La mortalità
Ma non possiamo abolire la morte e poi c'è una
Limiti dissenso e con questo faccio riferimento al fatto che esiste una dimensione etica dell'agire dell'uomo che quindi noi dobbiamo sempre comunque scandagliare le nostre decisioni
Alla ricerca di un senso quindi una accettabilità anche sul piano etico
E
Credo quindi che una
Natura ed equilibrata consapevolezza del limite sia proprio la parte essenziale per rimanere all'essi co utilizzato dal documento del cortile di Gentile
Una
Parte essenziale di una relazione di cura che sia attenta irresponsabile
Se dicevo le domande faticose
Sono esiliati e spesso non lo so se accetta ne abbiamo fatto invece il tentativo
Diminuirle
Legge affrontarle
Insieme non soltanto con una prospettiva multidisciplinare
Giuristi ITC visti mi dici
Parlamentari ma anche secondo la peculiarità
Del cortile di Gentili cioè con un confronto tra credenti e non credenti
E a questo proposito mi sembra veramente bello ricordare quello che diceva il cardinale Carlo mere Martini tanti anni fa
Quando diceva che la differenza fondamentale
Tra le persone
Non è l'essere
Credenti o non credenti Messere pensanti un non pensanti
E no a questa prospettiva dire il lavoro che ha accompagnato l'elaborazione
Di questo testo
Esprime quindi in modo molto forte proprio il desiderio ostinato di definire
Non il minimo comun denominatore invece il massimo livello di condivisione possibile
La differenza tra queste due espressioni in modo di vedere sostanziale
E quindi ci siamo propinare applicati ma credo che l'aura l'abbia reso in modo molto efficace e ci siamo mai applicati su questi
Percorsi complessi parlando di fine vita
Proprio perché sono aspetti
Intrinseci alla vita
E su una parte importante della relazione di cura commetterli
è veramente un
Depauperare
La consapevolezza di tutto questo
E credo che noi dobbiamo proprio e vogliamo continuare a prenderci cura dell'altro anche nel tempo faticoso della malattia e quando la morte si sta approssimando
Mi ha molto un'espressione lo ricordate in alcune circostanze nella discussione all'interno del gruppo l'espressione di una linea di massima una delle più grandi voci
Do novecento grande filosofo francese che
A spesso richiamato l'immagine del volto in modo particolare in un bellissimo libro che si chiama etiche infinito e le finanze ci ha detto che
Se non siamo capaci
Di riconoscere il volto dell'altro passaggio tutt'altro che scontato
Il riconoscere il volto dell'altro genere in noi responsabilità nei suoi riguardi
E sostantivi
Come questo sono di particolare importanza anche in un contesto come quello mitico e anche come in un contesto legato alla fine della vita
E quindi proprio sospinti animati da questa percezione di una comune responsabilità
Abbiamo condotto questo percorso non alla ricerca di un compromesso
Al massimo livello di condivisione
E in estrema sintesi le parole chiave del documento che avete frana sono sostanzialmente tre
Quella della proporzionalità e dell'appropriatezza delle cure quella della relazione di cura in quello della pianificazione condivisa della cura
Siccome il tempo e proprio oramai poco soltanto unica sottolineatura al tema della proporzionalità
E
La sottolineatura
Che desidero fare queste la se invece disponibilità
Di un mezzo di diagnosi di cura
Non lo rende di più assente
Etica mente accettabile
Dobbiamo
Considerare
Un mezzo di diagnosi e di cura anche sotto
La
Lente
Della proporzionalità
E questo è un Bilancio come è stato già detto agli interlocutori che hanno parlato prima di me un confronto un bilancio tra l'appropriatezza della cura quindi se una cura efficace in grado di inserirsi e modificare alla storia di malattia o durevole tre di queste affetto
La gli effetti collaterali e le complicanze i costi questo Bilancio tra la propria Tezze la gravosità
Lo sguardo che il paziente offre sulla sua storia di malattia in quel momento
E pertanto
La limitazione con la sospensione di un mezzo di cura
Chi sia giudicato non proporzionato per il quale è venuta meno nel percorso della cura la proporzionalità
Consentendo quindi
La progressione della malattia è una scelta giudicata corretta tanto sul piano etico quanto sul piano critico
Tutto questo
Richiede e il documento del cortile di Gentile sottolinea
Una dimensione di relazione di comunicazione estremamente importante irrilevante
E
Per dirla con una sorta di slogan il tempo della comunicazione è tempo di cura
Sono rimasto molto colpito
Dal fatto che
Negli Stati Uniti proprio da
Pochissimo tempo la notizia est pubblicata da poco più di un mese
Né di chi era che la
Ma lente assicurativo più grande che c'è negli Stati Uniti per
Le persone sopra sessantacinque anni a riconosciuto i colloqui tra medico e paziente
In tema di fine vita come parte della cura e riconosceva da parte di un gruppo assicurativo così importante significa
Monetizzare questa attività
La comunicazione è tempo di cura dobbiamo
Non aggiungerei questa consapevolezza
Vorrei dire anche il per arrivare alla conclusione del mio intervento che la comunità scientifica ha già fatto un lungo tratto di strada su questi temi
E in particolare sul tema della fine della vita e questo non è avvenuto soltanto a livello internazionale a livello europeo ma anche
A livello italiano
Ad esempio la SIAARTI che era Società italiana di anestesia e rianimazione ha elaborato i pubblicato negli ultimi dieci anni ben tre testi
C'è un tratti sul tema della fine della vita in ultimo di questi documenti che nel due mila e tredici è un documento che ha riguardato i pazienti
Con grave insufficienza d'organo end stage questo documento è stato condiviso da altre dieci Società scientifica
Quindi
Il percorso
è già stato fatto dalla comunità scientifica
Ci sono delle tappe già compiute o se preferite delle tessere di un mosaico che sono già state poste
E questo documento aggiunge una tessera di un mosaico complesso e variegato ed è una tessera estremamente importante a mio modo di vedere
E tutto questo
Rappresenta
Un riferimento non soltanto per i medici gli infermieri
Ma anche per i pazienti e per le loro famiglie
E il testo del cortile di Gentilini
Oggi
Direi che metto a disposizione della comunità e anche del legislatore
Dei precisi punti di riferimento e delle
Possibile piste di lavoro
E credo ad esempio che tutto questo possa essere in una certa misura d'aiuto
Per favorire ad esempio la definizione di un quadro normativo sul fine vita e per favorire anche il miglioramento di quelli che sono i percorsi di formazione universitaria e post-universitaria in Italia
La nostra Università in Italia la Facoltà di Medicina in una Facoltà che
Prepara Guerrieri
Pensate che il tema della morte deve morire attualmente assente dal percorso formativo per chi studia medicina
E quindi
Da cittadino oltre che tramite i co io spesso resto sorpreso direi quasi allibito è amareggiato davanti a una modalità di analisi della realtà
è una modalità di relazione che l'altro che
Con l'altro che spesso si esaurisce quasi una sorta di vivere in un estenuante esteri le scontro tra guelfi e ghibellini
E
Al contrario
La relazione del dialogo attento profondo
Rispettoso con l'altro e in modo particolare tra credenti e non credenti
Non solo è necessario
Ma nei fatti si è dimostrato estremamente secondo
Il percorso fatto dal cortile né Gentili con questo documento a mio modo di vedere nella prova concreta grazie grazie molto
Dicevo
Abbiamo ancora a quelle che ho chiamato
A proposito di appropriatezza forse impropriamente due grosse nel senso che
Abbiamo giusto il tempo per due brevissimi interventi di due persone che tuttavia
Insieme alle loro società hanno avuto un ruolo determinante nella elaborazione di questo documento e
Sono tra i promotori di questo convegno e dunque Massimo Antonelli Presidente della SIAARTI prego
Sì se si sieda benissimo grazie
Non c'è molto da aggiungere a quanto è stato dettagliato analizzato e presentato da chi mi ha preceduto
Io posso solo aggiungere poche cose innanzitutto un grazie un grazie a nome degli oltre undici mila anestesisti rianimatori italiani perché in questo documento che è un documento di principi cioè un aiuto
C'è un aiuto per chi tutti i giorni si trova a doversi confrontare non
Con i concetti astratti ma con la carne viva che la nostra e quella dei nostri pazienti
è un elemento di grandissima importanza si ravvisa in questo documento
Non solo il la convergenza delle diverse posizioni nell'elaborazione di una documento finale condiviso e armonico ma anche
Un filo conduttore che
Richiamare rispetto reciproco e alla dignità non solo del malato ma anche nel merito del suo operare
E questi credo che siano elementi di assoluta importanza per poter
Proseguire nel nostro che credetemi un lavoro a volte molto ma molto difficile grazie grazie
Tutti e due Presidente per Uselli
Della Società italiana di Curia Bal
Curve balli attinte assieme continuativamente ringrazio a nome in questo caso delle
Dei medici degli infermieri la nostra società scientifiche adesso non Società di medicina cecità di infermieri di psicologi gli assistenti sociali fisioterapisti
Di équipe che lavorano tutti i giorni
Con
Con i problemi perfino tutta
Con i problemi della firma della Giunta oppure ringrazio anch'io perché questi sono tornati alla quale ci confrontiamo tutti i giorni
Sottolineo soltanto due spetti è già stato sottolineato che il tema della relazione di curare che curare non significa soltanto occuparsi tecnologico e nella cura qualcosa di molto più complesso
L'erogazione di aspetti OTC e tanto più ci si avvicina alla fine della frutta tanto più queste tematiche puntuali importanti
Non contano sono i farmaci non contano sono le tecnologie ormai contano lo stare accanto alle persone e questo è un pezzo importante del nostro lavoro di tutti i giorni
La seconda cosa che certo non sottolineare che in fondo a queste tematiche diventano ancor più importante perché non
Perché sulle tematiche per certi versi nuovi una strana
Qua non c'è alcun canone cioè una è un cambiamento profondo da un punto di vista presentate l'aspettativa di vita intervenuto dall'aspettativa tutta dell'ONU numero contrazione
Comunque delle patologie cronico-degenerative condizionata
La fase di tutto in quanto nel PRG adottato anche in difficoltà nel prendere decisioni
Non lo so un senso o nell'altro sono tra
Stiamo pensando di battute alzare un muro ci dicono che
Mi pare va oltre il quaranta per cento degli ultraquarantenni sono affetti da demenza dei detenuti sono persone che non sono quasi non è in grado di prendere decisioni per loro in un senso o nell'altro credo che la sottolineatura di questa importante
Di queste cose che questo documento che non l'abbiamo sottoscritto e che condividiamo pienamente credo che sia fondamentale quindi grazie anche a parte la società di cure palliative
Grazie
Prima di dare
La parola al professor Amato per la conclusione e per evitare che
Ciò che per sto per dire sia sfumato nei titoli di coda volevo ringraziare moltissimo per l'organizzazione
Non solo pratica ma intellettuale di questo convegno monsignor loro ammazzasse la professoressa Antonella soldo il dottor Stefano Taurino prego Giuliano
Alla conclusione proprio di dieci secondi soddisfazione mia personale del cortile per questo lavoro
Rinnovato ringraziamento a coloro che lo hanno promosso non a caso parliamo Antonelli e di uno dopo l'altro perché la prima indicazione venne da lui
Soddisfazione per il modo come il lavoro è stato condotto
E a questo punto consegna del lavoro ad altri
Noi siamo certi che nella misura in cui riusciremo a
Darne diffusione tra gli operatori
Esso al tempo ad oggi espliciterà contro parole scritte quello che molti di loro hanno già detto
E quindi li faciliterà nell'impostare concretamente le relazioni di cura che si trovano quotidianamente a dover gestire nulla più che quello
Ma questo ha una sua importanza
La seconda ravvedo più problematica ma insomma mi affido alla buona sorte siamo in una delle due Camere per ora legislative della Repubblica tutte e due
E questo testo che ha voluto essere un testo di linee al un testo di legge
Laura insistito molte volte su questo punto che aveva ragione
Noi non stiamo scrivendo articoli di legge stiamo scrivendo principi concetti orientamenti e come tali lei diceva da filosofa
Voi i giuristi datevi una calmata e cercate di non usare parole da come ma ma parole da frasi cristiane ma non cristiana ma insomma
Come come scrive una persona normale in questo senso ecco
Però
Queste linee propositive sono offerte anche al legislatore
Perché con le modalità
Del caso civile possa utilizzare per legiferare
Qua scrivendo lei ritiene
Abbiamo dimostrato che
La bipolari
Pongo poi essere abbandonata in quanto tale e dar luogo ad una piattaforma comune
La capacità del Parlamento della Repubblica
Di lavorare su una piattaforma comune ma un spezzettando la in tanti pezzi che poi non comunicano i viene messa potrà essere messa alla prova anche qua
Io sono abbastanza convinto che oggi i termini per arrivare ad una legislazione condivisa e ci sono
E le nostre linee possono servire anche a questo se così sarà la nostra soddisfazione sarà doppia anzi tripla
Se così non fosse
Saremmo comunque soddisfatti del primo risultato
Quello di avere messo per iscritto ciò che già oggi molti medici pence annui praticano e molti pazienti si sforzano di realizzare
Sarà il reso conto di un miglioramento della civiltà umana e già in quanto tale andrebbe molto bene grazie a tutti
Grazie