20 SET 2015
rubriche

Conversazione settimanale con Marco Pannella

RUBRICA | di Massimo Bordin - Radio - 17:00 Durata: 1 ora 50 min
A cura di Enrica Izzo
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Puntata di "Conversazione settimanale con Marco Pannella" di domenica 20 settembre 2015 condotta da Massimo Bordin con gli interventi di Massimo Bordin (giornalista di Radio Radicale), Marco Pannella (presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito, Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito).

Sono stati discussi i seguenti argomenti: Politica, Radicali Italiani.

La registrazione video di questa puntata ha una durata di 1 ora e 50 minuti.

La rubrica e' disponibile anche in versione audio.
  • Pannella: “La realtà del 20 Settembre è una realtà il cui aspetto a mio avviso più importante è il suo carattere assolutamente e in primo luogo europeo. E’ un confronto che si è localizzato in modo particolarmente pertinente in Italia fra una Europa che in quel momento viveva i suoi fermenti di contraddizioni forti demo-liberali, con in loro un elemento di attualità certo”. Le “correnti storiografiche” che continuano con una “sofisticazione che può apparire marginale: si continua ad evocare la presenza buona del mondo cattolico, contro quella cattiva, indicando che nella presenza buona c’è una tradizione cattolico-democratica”. Ma “in quel tempo c’era soprattutto una urgenza di carattere liberale molto più che di carattere democraticista”

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Massimo Bordin

    giornalista di Radio Radicale

    La ricorrenza del XX Settembre 1870 e la manifestazione radicale. Marco Pannella: “Elementi di una tradizione comprensibilissima e anche importante. Ma nella stessa interpretazione della storiografia ufficiale è contenuta una interpretazione di quelli che il 20 Settembre in particolare si sono confrontati tra di loro, e la realtà del 20 Settembre è una realtà il cui aspetto a mio avviso più importante è il suo carattere assolutamente e in primo luogo europeo. E’ un confronto che si è localizzato in modo particolarmente pertinente in Italia fra una Europa che in quel momento viveva i suoi fermenti di contraddizioni forti demo-liberali, con in loro un elemento di attualità certo”. Le “correnti storiografiche” che continuano con una “sofisticazione che può apparire marginale: si continua ad evocare la presenza buona del mondo cattolico, contro quella cattiva, indicando che nella presenza buona c’è una tradizione cattolico-democratica”. Il leader radicale parla di “parzialità storiografica”, visto che “in quel tempo c’era soprattutto una urgenza di carattere liberale molto più che di carattere democraticista”. La sottovalutazione storiografica, allo stesso tempo, delle “scelte cattolico-liberali”. Sulla differenza tra cattolicesimo liberale e cattolicesimo democratico: “Non a caso io insisto nell’evocare l’ultimo quinquennio dell’800, quando nella Roma vaticana viene scelto il punto di riferimento dell’Italia socialmente connotata da esigenze sociali, e quindi l’individuazione di punti di riferimento, di lotta, di questo tipo, perché questa posizione veniva accolta come quella propria degli usurpatori. I cattolici liberali erano proprio degli ‘usurpatori’ contro le gestioni monarchiche o meno degli Stati esistenti. Dai vertici cattolici e vaticani veniva fuori questo elemento”. “Le posizioni liberali erano tali da rappresentare una giustificazione anti monarchica in nome di princìpi di libertà”
    17:00 Durata: 14 min 31 sec
  • E’ ancora valido lo slogan “no Vatican, no Taliban” o è cambiato tutto? Per Pannella “è cambiato quasi tutto, tranne il fatto che non sono sufficientemente cambiati né la realtà vaticana né la realtà repubblicana”. Sulla “sensibilità chiaramente cattolico-liberale” di un prozio di Pannella e sulle sue aperture a Gentile e Croce

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    E’ ancora valido lo slogan “no Vatican, no Taliban” o è cambiato tutto? Per Pannella “è cambiato quasi tutto, tranne il fatto che non sono sufficientemente cambiati né la realtà vaticana né la realtà repubblicana”. Il leader radicale sottolinea la sua “visione internazionale” e cita il documento-appello radicale contro lo sterminio per fame nel mondo di qualche decennio fa. “Una serie di episodi che noi leggevamo di già come manifestazioni di uno stesso urgere, mentre per molti altri continuava ad essere racchiuso nelle vecchie influenze nazionali e internazionali”. Pannella ricorda un suo prozio di nome “Giacinto” che con una sua rivista, “quasi in modo cattolico-liberale”, non solo pubblicò “un articolo di un ventenne Giovanni Gentile e di un ventunenne Benedetto Croce: non era una rivista con pretese di ‘rispettabilità’, diciamo. Sta di fatto che quel prete li metteva entrambi in pagina. La cosa mi pare essere significativa e interessante, perché accade anche che quel prete prende posizioni senza avere scontati richiami disciplinari. Perché lui fa l’interventista, mentre il mondo di riferimento dell’Italia cattolica erano gli Imperi centrali, lui invece secondo le cronache fece venire all’Aquila e parlare alla vigilia di queste scelte proprio un viceministro belga. Allo stesso tempo nella mia famiglia, nel 1917, mio padre aveva 17 anni a malapena; beh, non poteva fare il volontario tranne che in presenza di un permesso dei genitori; il permesso della famiglia fu scritto in realtà a nome del padre, cioè di mio nonno, da zio Giacinto, sicché mio padre riuscì a fare il volontario. Una sensibilità chiaramente cattolico-liberale”, distante dai riflessi “pseudo-neutralisti e pacifisti” che nascondevano “una preferenza per il mondo austriaco e dintorni, non per quello francese o inglese”
    17:14 Durata: 9 min 31 sec
  • L'iniziativa radicale transnazionale coinvolge esponenti del mondo arabo, e Pannella nota “la stranezza per cui l’Isis ammazza, distrugge e fa cose enormi, e dall’altra parte sembra che si opponga quasi ideologicamente o letterariamente l’idea dello Stato di diritto, l’idea liberale”

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Il senso dell’iniziativa radicale. Pannella: “In queste settimane, come già qualche decennio prima, appare la netta differenza tra il punto di riferimento legalitario, di difesa del diritto e dei diritti, contro le posizioni meramente pacifiste e belliciste. Lo specifico nostro, questa settimana, si è manifestato sottolineando invece che le urgenze erano quelle (racchiuse) in quel manifesto, cioè di una realtà e un urgere di carattere antropologico”, con ideali “liberali” versus ideali “nazionali”. “Noi abbiamo rappresentato, in politica internazionale, situazioni nelle quali noi, senza deputati e senza iscritti, solo col prestigio della nostra storia, possiamo pretendere oggi di dire: c’è una sessione dell’Onu che deve decidere su cose di enorme importanza istituzionale, come l’elezione del Consiglio di sicurezza, e noi siamo in condizione, avendo dalla parte nostra costruito – anche in una parte delle classi dirigenti nazionali statuali – un credito di ispiratori di una prospettiva che è quella centrata nella transizione verso lo Stato di diritto contro la ragion di Stato, contro le democrazie reali”. Pannella parla di “convergenza formale di Stati arabi” in sede Onu. L’iniziativa di Giulio Terzi di Sant’Agata e Matteo Angioli a New York, in America; il consenso interno al corpo diplomatico, “sono numerosi quelli che ritengono di poter utilizzare quella piattaforma, quella della transizione allo Stato di diritto, così questo trova negli Stati accoglienza estremamente positiva”. “Oggi si può constatare che nel mondo Onu consapevolmente si tende ad accreditare questo punto di vista, senza temere che questo tolga loro qualche elemento di forza e di potere. Anzi, sottolineano, qualche intellettuale francese inizia a balbettarlo… La stranezza per cui l’Isis ammazza, distrugge e fa cose enormi, e dall’altra parte sembra che si opponga quasi ideologicamente o letterariamente l’idea dello Stato di diritto, l’idea liberale”. Ancora sulla battaglia contro la fame nel mondo, prima della nascita formale del Partito radicale transnazionale
    17:24 Durata: 17 min 16 sec
  • Sulla realtà italiana, “quello che dico è che sicurissimamente la nostra posizione – dichiarata non solo da me – è che vogliamo aiutare le massime autorità di questa Italia nel tentativo di rispettare la sua propria legalità contro gli ostacoli con i quali deve fare i conti”

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Sulla realtà italiana, “quello che dico è che sicurissimamente la nostra posizione – dichiarata non solo da me – è che vogliamo aiutare le massime autorità di questa Italia nel tentativo di rispettare la sua propria legalità contro gli ostacoli con i quali deve fare i conti”. Insiste Pannella: “Lo Stato italiano è un regime, e questo regime difficilmente riesce a tollerare il nuovo che può essere rappresentato dalle nuove generazioni dirigenti di questo Paese. Mi pare piuttosto importante”. Il problema della “polizia internazionale” posto dai Radicali già al tempo della battaglia contro la fame nel mondo. Le posizioni di Salvini e di Grillo “sono le uniche che, con questo regime, gli italiani possono conoscere”. Da qui “l’urgenza del regime italiano che non vuole consentire ai nuovi massimi magistrati di rompere una tradizione e di mutare, con Mattarella (presidente della Repubblica, ndr) in particolare, per fare un salto nella nuova posizione, quella dell’Italia che coglie l’occasione di questa destinazione o di questo destino che noi abbiamo dimostrato riuscire nonostante tutto ad incarnarsi”
    17:41 Durata: 11 min 49 sec
  • Sulle elezioni in Grecia

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    I primi exit poll dalle elezioni in Grecia, la curiosità di Pannella per Papandreou e “questa classe dirigente greca scomparsa, apparentemente almeno”. La chiusura delle urne in Grecia. Pannella fa un accenno, dopo aver detto che si attendeva una larga vittoria di Alexis Tsipras (sinistra radicale): “A me interessa che George Papandreou torni e, con i suoi coetanei, torni a rappresentare almeno una parte della Grecia”. “Nomino uno scomparso, ma lo noto consapevolmente e non gratuitamente”. Il leader radicale ricorda il semestre greco durante il quale il premier ellenico Papandreou appoggiò la proposta radicale “Iraq Libero”. “Vorrei cercare, nei prossimi giorni, di comprendere se siamo in condizioni di richiamare in qualche misura un po’ di attenzione a questa classe dirigente greca scomparsa, apparentemente almeno, che a mio avviso…”
    17:53 Durata: 6 min 49 sec
  • Pannella: “Dobbiamo riuscire a vincere questa prepotente forza della partitocrazia anti-democratica e riuscire a parlare all’opinione pubblica, a tratti dell’opinione pubblica. Così credo che possiamo ridare forza anche all’Italia ufficiale”. “Adesso se riuscissimo a comunicarlo all’opinione pubblica, anche in inglese e arabo, sarebbe di una eloquenza folle: questo Stato italiano, se non vuole essere travolto, deve rendersi conto che deve fare i conti con una cosa terrorizzante, cioè il fatto che siamo – in termini di legalità e di diritto – (…) agli ultimi posti di diritto e legalità”

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    La riforma elettorale e le altre in corso da parte del Governo Renzi. Pannella: “Dobbiamo riuscire a vincere questa prepotente forza della partitocrazia anti-democratica e riuscire a parlare all’opinione pubblica, a tratti dell’opinione pubblica. Così credo che possiamo ridare forza anche all’Italia ufficiale”. L’idea di calcolare, nelle prossime due o tre settimane, “a che punto siamo come Stato italiano, nel concerto europeo e internazionale, rispetto a dove stavamo tradizionalmente; eravamo tra i 3 o 4 Stati quando l’Europa si andava formando. Adesso credo che siamo, dal punto di vista formale, in un momento in cui la giurisdizione europea e internazionale… Adesso se riuscissimo a comunicarlo all’opinione pubblica, anche in inglese e arabo, sarebbe di una eloquenza folle: questo Stato italiano, se non vuole essere travolto, deve rendersi conto che deve fare i conti con una cosa terrorizzante, cioè il fatto che siamo – in termini di legalità e di diritto – (…) agli ultimi posti di diritto e legalità”. Alcune reazioni cattoliche alle celebrazioni radicali del 20 Settembre. Il respingimento della candidatura di Rita Bernardini a garante dei detenuti in Abruzzo. E contemporaneamente anche Elisabetta Zamparutti è “candidata qualificatissima” a una posizione sui diritti umani, e rispetto a lei “il regime è scatenato”. L’Ansa riprende le parole di Pannella sul 20 Settembre
    17:59 Durata: 19 min 5 sec
  • Pannella definisce “voluminoso, non grande” il dibattito in corso sulle riforme istituzionali. “Io non c’ero allora, ma ho l’impressione che anche nel 1924-‘25 parlassero pure loro molto di leggi e di listini”. Il bicameralismo condannato a scomparire? “Ho sempre pensato che fosse splendido, sul modello americano”

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Pannella definisce “voluminoso, non grande” il dibattito in corso sulle riforme istituzionali. “Io non c’ero allora, ma ho l’impressione che anche nel 1924-‘25 parlassero pure loro molto di leggi e di listini”. “Come si poteva prevedere, stanno a discutere di liste e listini”. “Cercano di ottenere una legge elettorale con cui la democrazia non c’entra un cazzo”. Il bicameralismo condannato a scomparire? “Ho sempre pensato che fosse splendido, sul modello americano”. Il governo arriverà alla fine della legislatura, o Renzi di fronte alle difficoltà create dalla minoranza andrà a elezioni? “Se oggi qualcuno facesse questa domanda al Presidente Mattarella – risponde il leader radicale – credo che sarebbe imbarazzato a rispondere, perché ancora non ha la risposta. E io spero che possa averla” a proposito di “scioglimento o no”. “Avrebbe da riflettere per le conseguenze rispetto ai suoi disegni che dentro di lui si vanno chiarendo”. Quali “disegni”? “Si vanno chiarendo”, dice Pannella che poi cita per esempio il superamento della chiusura preventiva rispetto a un ruolo dei Radicali, che invece lo stesso Mattarella dimostrò di sostenere ai tempi dell’alleanza tra Radicali e Pd. Il ricordo di Giuseppe Alessi (1905-2009), già presidente democristiano della Regione Sicilia
    18:19 Durata: 9 min 14 sec
  • I referendum radicali per evitare le chiusure obbligatorie degli esercizi commerciali, per “una politica di valorizzazione del mercato, in un contesto saldamente liberale e di Stato di diritto”

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    I referendum radicali per abolire le chiusure forzate dei negozi in occasione delle festività. L’attuale manovra parlamentare per far tornare queste chiusure forzate. Pannella: “La visione oggi della Confindustria con Squinzi mi pare aperta a soluzioni diverse. Perché in realtà, rispetto alle nostre proposte di riforma a livello sociale, io penso che lui potrebbe – avendo tra i suoi maggiori collaboratori Gianfranco Dell’Alba –“ fare uso di alcune conoscenze di matrice radicale. Per “una politica di valorizzazione del mercato, in un contesto saldamente liberale e di Stato di diritto”
    18:28 Durata: 6 min 51 sec
  • Conclusioni

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Pannella: “Credo che Papa Francesco viva e proponga un momento drammaticamente felice, dico ‘drammaticamente felice’ perché l’esito della sua indicazione di marcia temo non sia abbastanza valutata, se non per il fatto che in tutto il mondo lui può fare le cose, eccetera”. “Io ritengo che la storia cattolica liberale è molto maggiore in Europa e in Italia, tuttora come attualità, di quel che non sembra anche agli storici di oggi”. L’assenza di democrazia in Italia. La possibilità che Pannella raggiunga New York per raggiungere Terzi. Sulla “funzione di Mario Draghi (presidente della Banca centrale europea, ndr) che lui svolge sicuramente in modo positivo, però sembra che lui si muova non in coordinamento con la politica nazionale. La sua impostazione di carattere generale, positiva, non trova un sostegno responsabile italiano che viene a mancare tuttora, nelle cose che sento raccontare e negli aggiornamenti della politica economica. Manca, anche formalmente, un punto di riferimento di una politica economica del nostro governo che si renda conto della possibilità di far tesoro dell’autorevolezza e delle scelte che vengono compiute da Draghi. Su questo dovremmo riuscire a chiedere conto, per non dire che dobbiamo suggerire maggiormente una politica che faccia tesoro, e non noti così con simpatia, quanto l’autorevolezza guadagnata da Draghi può offrirci”
    18:35 Durata: 15 min 29 sec