Il tempo delle riforme. Costituzione e amministrazione alla prova del cambiamento

Cominciamo subito abbiamo procede anche sperimentare che il ministro boschi a un impegno che vogliamo
Lei rispetti comincio io
Sedici aprile mille novecentoquarantasei Firenze si svolge il Congresso nazionale del partito socialista italiano
Parla un giovane professore che però si è messo in luce nella
Resistenza a Roma
Che idee Capo di Gabinetto del Ministro per la Costituente Pietro Nenni il professore Gelmini come potete immaginare
Il quale dice
Che
E sistema elettorale proporzionale può essere adottato sì ma solo per un breve periodo di tempo per poi convergere verso formule elettorali che consentano governi duraturi
E aggiunge che il Parlamento deve essere monocamerale perché le garanzie del pluralismo possono essere assicurate in altro modo
E fa chiari riferimenti alle Regioni come lui le vedevano il momento non le Regioni che oggi noi abbiamo
è un chiaro riferimento ad un ordinamento sovranazionale sarà poi
La Comunità europea
E infine aggiunge che i Governi devono essere sfiduciati con particolari cautele procedure per non ricadere nel Mali del preferisce i simboli quindi praticamente
A il copywriter della sfiducia costruttiva che poi sarà introdotta qualche anno dopo
In Germania
Facciamo un salto al quattro marzo del mille novecentoquarantasette parla alla Costituente un rappresentante del Partito d'azione e Piero Calamandrei
Che parla ormai a cose fatte e dice che lui era favorevole a Repubblica presidenziale o perlomeno a un Governo presidenziale
E aggiunge il problema della stabilità del Governo è il problema fondamentale della democrazia di questo nella Costituzione non c'è quasi nulla e sta parlando di un
Di un testo
Della Costituzione ancora in bozza ma
Che sarà poi
Di molto vicino a quello definitivo
Settembre mille novecentoquarantasette quindi poco tempo dopo Costantino Mortati cioè l'uomo di punta della democrazia cristiana all'Assemblea Costituente scrive un articolo su cronache sociali
E
Le cose ormai son fatte parla dell'iniziativa
Della DC senza fortuna aggiunge
Cito di fare intervenire per la formazione del Senato i gruppi professionali organizzati raccolti in grandi categorie di attività economico-sociali per fare
Cito di nuovo del Senato non una macchina di arresto ma un congegno sensibile alle esigenze
Di svolgimento e di progresso
Come potete immaginare non è che è morta che stesse pensando ha rappresentanza diretta delle categorie economiche e sociali stava pensando ha una rappresentanza indiretta delle categoria economiche e sociali
Le cose come sappiamo sono andate molto diversamente da quelle che erano le aspirazioni di tre personaggi chiave del periodo costituente Giannini socialista
Capo di Gabinetto del Ministro per la costruire ente quello che ha preparato praticamente tutto il terreno perde il lavoro dell'Assemblea costituente
è cara madre erano vicino ricordale quadro ha svolto e Mortati che sarà nell'Assemblea costituente con Calamandrei
Sono andate in modo diverso e la spiegato molto chiaramente e trent'anni fa Dossetti a due persone che lo interrogavano che erano leopoldo Elia e
Pietro Scoppola la spiegazione è nota ed è stata che assunta con una formula felicissima
Da Augusto Barbera quando ha scritto che in realtà De Gasperi e Togliatti avevano ciascuno paura del diciotto affligge dell'altro cioè praticamente
Noi abbiamo un assetto costituzionale che è stato basato sulla
Reciproca sfiducia
Sono passati sessant'anni e stiamo ancora discutendo di questo
Questo dimostra la forte persistenza dei caratteri originari
Questa forma particolare di transizione tipica dell'Italia come dire che vede continuamente una sorta di agitazione improduttiva
E la cosa interessante e con questo termino e che la storia si ripete perché in tutti questi anni
Si lamenta sempre che ogni processo progetto di riforma porta una concentrazione dei poteri
Nessuno propone però di quelli che ho si oppongono alla concentrazione dei poteri una
Costituzione di poteri contrapposti
Come si penserebbe e vi posso dire in Inghilterra Statuto dall'opposizione e o in America
Investitura diverse ma si propone invece per evitare la concentrazione dei poteri indebolire il potere che si viene a concentrare e quindi una
Medicina che non fa altro dato peggiorare la malattia piuttosto
Che migliorare
Ecco
Questa è diciamo lo sfondo dal quale nasce questo libro che nello stesso tempo e il numero di una rivista
Perché ci è parso opportuno di non farlo entrare nel canale
Potrà addizionale delle riviste ma
Presentarlo anche come un libro a sé stante visto che un numero organicamente pensato nel quale abbiamo cercato di fare il punto della situazione perché
Come altri pensiamo che ci si deve interrogare su questa situazione di stallo su questa sorta di palude dalla quale non riusciamo mai ad uscire
Nonostante che
Persone come Giannini come Calamandrei come Mortati avevano visto fin dall'inizio alcuni tratti che contraddistinguono
Il dibattiti oggi è
Giusto per completezza vi dirò che non siamo gli unici a a farlo perché è appena uscito un libro del Mulino
Intitolato vent'anni di costituzione mille novecentonovantatré al due mila tredici dibattiti e riforme di Alitalia tra due secoli
E in cui come dire si fa alla stessa
Assegnata diagnosi dinanzi a questa situazione dalla quale non si riesce ad uscire
Queste le poche parole che io dovevo dire passo la mano al
A a Giulio Napolitano che e il primo degli intervenienti previsti dal programma
Il fascicolo in libero che oggi presentiamo
è dedicato alle riforme istituzionali complessivamente intesa a quelle dei cosiddetti piani alti della Costituzione
E a quella dei cosiddetti rami bassi se tali si possono definire quella cioè dell'Amministrazione
E l'indagine condotta anche in chiave comparata e il mio saggio ha proprio questo getto un'analisi delle vicende dei riforme amministrative nei principali Paesi europea il professor Cassese ha cominciato da lontano e ricordando il dibattito immediatamente
Successivo all'entrata in vigore della costituzione io diporto più lontano ma attenti recentissimi
Per sottolineare un dato cioè che la macchina della modernizzazione dello Stato della rende insieme del Governo della riforma amministrativa
E in continuo movimento ed è in continuo movimento in tutto il mondo a cominciare dalle grandi democrazie occidentali
E mi limito a citare due discende due eventi politico-istituzionali recentissimi la settimana scorsa il quindici settembre
Presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha emanato un ordine esecutivo rivolto a tutti i dipartimenti le agenzie governative
Con l'obiettivo di applicare gli insegnamenti dell'economia e della scienza comportamentale al disegno di tutte le politiche pubbliche
Soltanto così descrive Obama in questo suo ordine esecutivo sarà possibile migliorare l'efficacia l'efficienza dello Stato e servire adeguatamente il popolo americano l'adozione di questo provvedimento è stata salutata sul New York Times da cassa anziché in uno dei maggiori giuristi americani il padre della cosiddetta vi chiederò al nuovo ente economico
Come uno degli atti più importanti del secondo mandato presidenziale
Se correttamente attuato questo ordine esecutivo potrà finalmente metri del government logico cioè rendere lo stato logico razionale ragionevole
Pochi giorni prima l'undici settembre
Quindi stiamo parlando di appena dieci giorni fa in un discorso pubblico all'inizio David Cameron esposta le basi fondamentali del suo programma per uno smart era scritta per uno Stato più intelligente
Egli dice quando sono salito le scale mi sono presentato di nuovo al numero dieci di Downing Street o non c'è alcuna diretti un obiettivo
Questo deve essere il Governo di una nazione di una nazione intera un Governo che sia da larga parte di chi lavora e di chissà offre un Governo come enti le opportunità sociali la mobilità che diamo una mano a chi è in difficoltà a rialzarsi
Eppure
Allo stesso tempo Cameron dice io considero fondamentale prioritario continuare il nostro impegno nel campo dell'economia
Continuare il nostro impegno per ridurre dei iscritte pubblico e risanare le le finanze
Discendente Camerano all'INPS come è possibile conciliare questi
Due obiettivi che tante persone pensano siano in conflitto tra loro e la risposta di Camera anche viene elaborata in questo suo impegnativo discorso è
Creando uno stato più intelligente soltanto lo Stato più intelligente in grado di conciliare le opposte esigenze di più e meno Stato
Allo stesso tempo
Si tratta di un dilemma che è comune a tutti i principali Paesi europei
Che in questi anni hanno guardato proprio alla reinvenzione del Governo alla riforma amministrativa come uno strumento prezioso per cercare di fare meglio di più spendendo
Meno naturalmente questo è un impegno programmatico è una campagna di comunicazione politica ma anche una guida per l'agenda politico-legislativa una guida per l'agenda amministrativa
E come ho cercato di evidenziare nel nel saggio contenuta nel volume se guardiamo alle esperienze dei tre grandi Paesi
Che più si sono impegnati su questo fronte potendo contare su un Governo di legislatura Regno Unito Francia e Spagna
Notiamo alcune significative le linee di di tendenza soprattutto notiamo un cambiamento di spirito complessivo
Un cambiamento di marcia nella concezione delle riforme amministrative rispetto all'ultimo ventennio dello scorso secolo
Per tante ragioni perché la crisi ha incrinato
Lei antiche fiducia circa la capacità salvifica del mercato circa l'hai efficacia del modello aziendale automaticamente trapiantato al settore pubblico
Perché è entrato in crisi anche il modello di razionalità individuale e collettivo che c'era dietro a quelle riforme in fin dei conti l'insistenza da ultimo con l'ordine esecutivo di Obama
Sulle reazioni comportamentali dei cittadini e alle riforme segnano questo a diversa consapevolezza
è significativo che
Come dire la grande in linea di tendenza della fine del Novecento la tendenza cioè alla privatizzazione all'arretramento
Dell'intervento pubblico non sia più proclamate rivendicata in nessun Paese nemmeno nel Regno Unito che è quello più culturali ente di fino a questo schema dove il grande progenitore di del Decamerone Margaret Thatcher aveva introdotto anche con successo
Queste misure in quest'ultimo discorso del Decameron
Dice chiaramente non credo alla riflette ideologica di meno Stato come fine in sé credo fortemente all'importanza di tenere sotto controllo i conti pubblici per motivi innanzitutto di equità sociale
Prima ancora che di efficienza economica
Ma
Non voglio sottrarmi all'impegno di rendere gli inglesi più sicuri in ogni aspetto della loro vita voglio continuare a risanare i servizi pubblici essenziali a cominciare dalla sanità
Voglio intervenire in nuovi campi sociali finora trascurati la cura per i bambini in difficoltà o anche la situazione nelle prigioni
Per fare questo è necessario uno Stato appunto più intelligente più efficiente che possa contare su una serie di misure di continua di forma
Il Governo inglese in questi anni
Il Governo di coalizione al seguito questa linea e Cameron intende andare avanti dice
Bisogna fare come l'impresa è ma non perché le amministrazioni devono operare come imprese me perché dal sistema imprenditoriale dobbiamo mutuare la stessa capacità di innovazione di cambiamento continuo
Di apertura la sfida tecnologica
Questo non passa necessariamente per misure di arretramento del perimetro pubblico ma cerchiamo il più possibile di inserire nuovi fornitori nuove modalità di organizzazione di funzionamento
All'interno del servizio pubblico so che questa non è una ricetta inseriti
Questa ricetta funziona se misuriamo e premiamo le prestazioni migliori
In questa strategia si ridefinisce si colloca anche il problema della ridefinizione del rapporto con i vivai con i vari livelli di governo
Un problema che è stato affrontato che è affrontato in Francia nella presente legislatura con una serie di misure di grande portata
Basti pensare che
In Francia una serie di misure è stata adottata per cercare di rivedere e modificare quello che lei è chiamato il millefoglie territoriale
E si prevede una drastica riduzione delle Regioni da ventidue a tredici l'accorpamenti di Dipartimenti e comuni lo sviluppo delle città metropolitane si supera soprattutto l'idea che le comunità territoriali siano regioni a fini generali
Ogni realtà ha un lavoro prioritario le Regioni dovranno occuparsi di sviluppo economico innovazione gestione di porti e aeroporti trasporto interurbano i Dipartimenti soprattutto di tutto l'intervento lo sociale l'assistenza ai bisognosi
Persino in Spagna
Si è cercato di affermare
Mentre si cercano di contrastare le spinte più secessionisti del principe dell'esclusività della competenza amministrativa non quello della concorrenza e anche il Regno Unito che certe non ha rinunciato a un disegno di devoluzione
Si preoccupa di individuare pesi e contrappesi al potere soprattutto di imposizione fiscale dei governi locali quella che va premiata semmai
E la capacità di innovazione anche con misure differenziate per le varie realtà territoriali
Le politiche di liberalizzazione di concorrenza continuano a occupare un posto nell'agenda pubblica il Regno Unito il Paese che continua di più a impegnarsi su questo versante
Il deregulation act del due mila quindici ha introdotto centoundici misure di liberalizzazione regolazione
Delle attività pubbliche e private però non è più una ricetta magica non è più una ricetta che viene Postal cima della dell'agenda pubblica più facile parlare lo fa la Francia lo fa la Spagna di semplificazione
Ma anche qui quella della semplificazione rischia di essere avvolto uno slogan un po'vuoto i francesi se ne sono accorti
E hanno cercato di sostituire alla parola d'ordine generica delle semplificazioni l'idea di uno sciocco complessivo di semplificazione cioè l'idea che questa politica debba essere affidata a continui pacchetti
Con misure dettagliate e specifiche di semplificazione
In due anni il Governo il Parlamento ha francese ne hanno approvati tre pacchetti primo con duecento misure il secondo con cinquanta per le imprese il terzo quarantuno per i cittadini
Naturalmente la semplificazione funziona
Sì sì massimizzare i vantaggi dell'innovazione tecnologica ed è questo il grande tema che differenzia le riforme dell'inizio del ventunesimo secolo da quelle della fine del Novecento
è la costruzione di un'amministrazione digitale quella che viene chiamata spesso retoricamente la rivoluzione digitale anche Cameron in soccu questo suo recentissimo discorso
Rivendica altre sue maggiori meriti l'aver costituito questo briglia British digital service che consente di e svolge riottenere moltissimi servizi soltanto su piattaforme
Indi elettroniche
Naturalmente questo tipo di misure richiede ancora di Faenza mento degli istituti del diritto amministrativo non modifiche adattamenti andarcene
è significativo che in Spagna si sia varata una riforma complessiva della legge del procedimento e della legge sull'amministrazione digitale fondendo lì in un unico testo
L'altro profilo di maggiore discontinuità rispetto alle riforme della fine del novecento è
Inutili Zone la diffusione della trasparenza amministrativa mutuando modelli che sono note diffuse negli Stati Uniti
Anche se in questo caso è da verificare l'impatto
Di regole modelli che in quel Paese con una cultura civica diffusa di controllo sociale hanno svolto un ruolo molto prezioso per tenere sotto controllo l'Amministrazione
Mentre nel contesto europeo il loro impatto la loro utilità forse sarà soprattutto ai fini bella contenimento della della spesa pubblica e del miglioramento dell'efficienza negli acquisti e né altre operazioni hanno
Sinistra attive una considerazione finale sul contesto e sul metodo delle riforme
Innanzitutto è banale dirlo ma non dobbiamo mai dimenticarci lo
Le grandi riforme anche quelle dei rami bassi le grandi riforme dell'Amministrazione richiedono stabilità e continuità politico istituzionale perché il disegno e l'attuazione di riforme così complesse
Richiedono tempi lunghi e una guida afferma i tre Paesi di cui vi ho parlato hanno avuto la fortuna di privilegio
Il contesto istituzionale favorevole per un ciclo intero di riforma dalla progettazione all'attuazione
Ma è importante anche il metodo è importante
La comunicazione la condivisione del processo riformatore quando si parla di pubblica amministrazione quando si parla
Di azioni interessi che toccano tutti i cittadini di moltissimi dipendenti pubblici questo sono riuscito a fare Regno Unito Francia e Spagna
In modo diverso anche assicurando la continua tracciabilità di tutte le misure di riforma introdotta del loro stato di attuazione degli affetti
Ottenuti
Ed è importante naturalmente anche come dire una struttura una infrastruttura istituzionale delle riforme
Una guida politica che tracci la linea ma anche un gruppo di volenterosi funzionari esperti
Che aiutano a progettare le riforme che danno consigli che consentono di misurare nel i risultati
Bene Mario Savino
Nel mille novecentonovantatré l'allora Ministro della funzione pubblica che non vi sarà difficile richiamare alla mente perché seduto a questo tavolo
Individuava in un documento noto come indirizzi per la modernizzazione delle pubbliche amministrazioni i principali obiettivi che la riforma amministrativa allora
All'inizio avrebbe dovuto perseguire
L'elenco solo alcuni di quegli obiettivi porre le Amministrazioni al servizio dei cittadini separare le amministrazioni dalla politica
Trasferire le decisioni in periferia completare il disegno autonomistico semplificare l'attività di Governo liberare le amministrazioni pubbliche dai lacci di troppe leggi
Accorciare i circuiti di decisione con procedure più snelle e così via
Ognuno di voi ha un'idea della misura ovviamente solo molto parziale nella quale al seguito di venticinque anni di riforma siamo riusciti a risolvere
Alcuni almeno di questi problemi e a raggiungere gli obiettivi indicati
A questo fine è stata volto alla azione
In realtà molto discontinua dei tredici governi degli undici ministri della funzione pubblica che si sono alternati dal novantaquattro a dodici
A che punto siamo l'obiettivo di questo intervento non è dare risposta una domanda così ambiziosa ho tentato più modesta anche di farlo nella contributo al volume che qui si presenta ma semplicemente indicando alcuni figli di quelle riforme alcune
Processi di modernizzazione dello Stato che
Hanno vissuto diciamo dei cambiamenti significativi in questa sede tenterò invece di individuare sulla base di quell'analisi solo alcune
Tensioni di fondo che hanno attraversato il processo di modernizzazione dello Stato e che al tempo stesso lo ha nominato cioè delle contraddizioni insite nello stesso processo di riforma
Elencherò quindi alcune
Primo qual è il rapporto tra sistema politico elettorale maggioritario e andamento delle riforme amministrative Giulio Napolitano pochi minuti fa ricordava implicitamente inizio
Il rapporto è di incentivo e di destabilizzazione al tempo stesso di incentivo perché il passaggio al sistema maggioritario ha consentito di superare il tacito patto di non interferenza tra la classe politica da
Del primo cinquantennio nella Costituzione repubblicana e la dirigenza amministrativa patto che ha retto fino alla fine degli anni ottanta
Il maggioritario ha dato avvio quindi di nuovo impulso alle riforme amministrative ma al tempo stesso la destabilizzante perché la rapida successione di Governi di segno diverso e quindi la logica dell'alternanza
Ah proprio quell'aspetto che veniva richiamato pochi minuti fa cioè ha reso discontinua la promozione del cambiamento
Dall'immobilismo si è passati a una sorta di per attivismo sia pure con lunghe pause in alcuni periodi dell'ultimo venti ventennio
E la legislazione di riforme sempre più estesa e caotica e ed è diventata terreno di scontro e di propaganda per cui
L'effetto di annuncio spesso è più rilevante dell'attuazione della riforma stessa
Questo genera a sua volta un effetto di saturazione nelle amministrazioni che a ogni cambio di Governo si trovano a fronteggiare di forme di segno diverso
E quindi come dire aspetti aspettano nella migliore delle ipotesi che le acque si calmino che cambi la compagine di Governo di turno prima di metter mano ad un'eventuale riforma che trovi conferma
Negli orientamenti del Governo successivo quindi inevitabile si può trarre un insegnamento da questa parabola iniziare a riflettere sulla riforma amministrativa come
Oggetto di una agenda politica bypartisan Secondo attenzione
Quale Piso hanno avuto le esigenze di risanamento dei conti pubblici sull'andamento delle riforme amministrative anche in questo caso un effetto ANCI Peter contraddittorio di incentivi al tempo stesso di ostacolo
Incentivo perché basti pensare all'avvio del processo di riforma negli anni novanta che è stato preceduto indotto dall'esplosione del debito pubblico
Tra l'ottanta il novantaquattro il debito pubblico italiano è passato dal cinquantasei al centoventuno per cento di incidenza sul PIL
Analogamente le riforme degli ultimi sei sette anni hanno ripreso vigore per quella che è stata definita la crisi permanente della finanza pubblica
Però al tempo stesso come anticipavo queste stesse esigenze di risanamento hanno costituito un impedimento alle riforme
Pensate alle federalismo fiscale che da una parte diciamo completa il suo percorso normativo e dall'altra parte però è di fatto accantonati in attesa di tempi migliori o più floridi per la finanza pubblica
Oppure si pensi al congelamento di buona parte della riforma Brunetta decreto legislativo centocinquanta del due mila nove
Attende ancora una sua attuazione in attesa di risorse per procedere rinnovi contrattuali
Terza attenzione
Mentre lo Stato perde molte delle sue funzioni amministrative si assiste a uno statalismo di ritorno o meglio alla Resistenza dello Stato
Che non solo come dire alla prova dei fatti manifestava scarsa fiducia nei confronti del principio autonomistico e la vicenda del federalismo fiscale
Nella ritrova ma al tempo stesso sembra quasi disinteressarsi della manutenzione di quei collegamenti con gli altri livelli
Amministrativi pensate al sistema delle conferenze che nella sua dimensione amministrativa ancora largamente inadeguato
Pensate all'inadeguatezza del sistema di coordinamento con il processo decisionale dell'Unione europea rivisto alla fine del due mila dodici ma essenzialmente per la componente legislativa
Gli appalti e tutta la fase di attuazione amministrativa che
E di coordinamento anche nella fase ascendente che attende una compiuta definizione
Quarta attenzione riforme dall'alto o autoriforma da parte delle amministrazioni
In Italia tradizionalmente le riforme vengono concepite come riforme dall'alto l'approccio è diciamo così di stampo platonico un gruppo di saggi una ristretta cerchia
Di saggi o presunti tali ministri alti funzionari studiosi
Elaborano un disegno nel chiuso o di stanze ministeriali però poi quelle riforme devono camminare sulle gambe delle amministrazioni
Questo è un approccio diffuso anche altrove e trova una evidente giustificazione nel fatto che si vuole evitare che la negoziazione del disegno con le singole amministrazioni porti a un suo annacquamento
Però questo approccio sconti sconta anche una forte deficit di effettività
Perché le riforme dall'alto l'approccio platonico funzionano poco
Per vari motivi primo le idee di cambiamento per quanto illuminate possano essere spesso si viso di si dissolvono a contatto con le resistenze la stessa complessità delle amministrazioni
Secondo la centralizzazione viene vissuta e di fatto opera in alcuni contesti come fonte dinari di mento della capacità di autoriforma delle amministrazioni disincentivandole l'autonomia
Dall'altra parte però anche lì forme dal basso hanno molti però e molti contro le riforme di successo si dice nella letteratura sono in genere fondate su tecniche che favoriscono l'adattamento spontaneo dal basso
Benissimo però è anche vero che la capacità di adattamento delle amministrazioni e
Condizionate in modo decisivo dalla tradizione di
Buon servizio buongoverno buone amministrazioni da una dirigenza dalla presenza di una dirigenza di qualità
E in Italia queste condizioni sono diciamo così carenti o comunque distribuite in modo ineguale nel territorio nazionale per cui lì l'Italia ha scelto un suo mix da una parte
Segue l'approccio dall'alto per quanto riguarda il versante legislativo
Lì per legificazione di cui parlavo prima in materia di riforme amministrative né la conferma ma poi sul piano dell'attuazione amministrativa prevale un approccio non sempre fortunatamente
Di La sette
Fatta la norma poi spetta alle amministrazioni adattarla se nonché quelle amministrazioni che non hanno partecipato all'elaborazione del disegno
A volte resistono perché si oppongono a certi cambiamenti altre volte semplicemente non sono in grado di coglierne lo spirito e quindi finiscono per
Vanificando nel tentativo di attuare
Questa visione al fondo e anche idealistica cioè vede nello strumento legislativo
L'elemento chiave della riforma mentre nella letteratura si parla molto spesso di riforme mondo sharing cioè della necessità di
Gestire la riforma di adattarla continuamente in questo sforzo di avvicinare il disegno astratto alla realtà concreta
E si identifica in questa capacità l'elemento chiave del successo delle riforme amministrative ritenere invece che fatta la legge per qualche insondabile automatismo quella legge diventi realtà
E uno dei vizi tipici del nostro legislatore
Ultima attenzione l'Amministrazione al servizio dell'APEM politica o è al servizio del cittadino
Nel disegno originario di riforma del novantatré l'obiettivo era costruire un'amministrazione al servizio del cittadino e la via prescelta per giungere di era distinguere nettamente politica e amministrazione cioè
La politica dall'Amministrazione
L'assunto era una forte dipendenza della politica
Dalla politica e l'Amministrazione dalla politica avrebbe pregiudicato non solo l'imparzialità e la continuità dell'azione amministrativa ma più in generale lo sviluppo di una autonoma cultura dell'efficienza e della responsabilità nei confronti
Dei cittadini
Con i Governi del maggioritario e quindi riformatori diciamo più recenti
Ma parlo già degli anni due mila due mila uno due mila due quel disegno di modernizzazione ha subito una progressiva silenziosa torsione
Mentre lamenta l'obiettivo dichiarato era la erano spesso cioè un'amministrazione più efficiente e più rispondente ai bisogni della collettività quindi
In definitiva al servizio del cittadino
Il modo per raggiungere questo obiettivo è cambiato il compito di ascoltare i cittadini di dialogare con i cittadini comprenderne i bisogni non è stato più affidato all'Amministrazione ma la politica stessa
Cioè la logica che prevale una logica di stampo neo giacobino che fa del legislatore l'unico interprete legittimo dei bisogni della collettività ed esaltata il volo della legge come strumento di comando sull'amministrazione
E la politica che per conto dei cittadini deve controllare le amministrazioni arredi merle nel loro vizi tradizionali non più accettabili in tempi di crisi finanziaria
Però così la contrapposizione tra vecchia e nuova immagine dell'Amministrazione uno al servizio del cittadino l'altro al servizio della politica tende a sfumare
E e il rischio che ne consegue è una parziale eterogenesi dei fini delle riforme amministrative se le riforme del ventunesimo secolo del del ventesimo secolo della fine del ventesimo secolo avevano una chiara distinzione
Tra servizio al cittadino e separazione dalla politica lingue riforme del ventunesimo secolo sembrano più orientate a legittimare il primato della politica piuttosto che le amministrazioni stesse
E poiché sono posti al servizio del Governo più che dei cittadini amministrazioni prigioniere del comando legislativo continuano a confondere il raggiungimento dei risultati con l'attuazione della norma
E la customer satisfaction con il gradimento politico grazie
Francesco Clementi
Dunque
Il mio tema il contributo nella riviste pone il volume sono sulla legge del legislazione elettorale negli ultimi vent'anni
E mi tocca evidentemente una brevissima premessa perché la legislazione tra le il sistema elettorale è un sistema molto complesso composto il sistema elettorale in qualche modo è uno e trino un trittico
Perché riguarda la matematica in quanto la formula è tornato in senso stretto di trasformazione voti in seggi costringe costituzionalisti e studiare matematica
Riguarda la geografia perché l'ampiezza del disegno delle circoscrizioni elettorali ancora una volta costringe così ce ne sia a
Relazionarsi con o cose si chiama territorio che naturalmente parte
Del diritto pubblico come ben sapete terzo ma soprattutto costringe tutti noi a raffrontarci con i nodi della democrazia del principe della rappresentanza politica perché costringe tutti noi a ragionare intorno ai modi offerte all'elettore per esprime la sua scelta
Dunque
Se così è il sistema elettorale in fondo due cose potremmo dire da un lato un meccanismo che trasforma voti in seggi dando senso alla nostra istituzioni democratiche e dunque al principio della rappresentanza politica e dall'altro però anche un'altra cosa non ce lo dimentichiamo
Lo strumento che misura il peso dei rapporti di forza tra le forze politiche
Sulla base di queste due ragioni già il costituente uscito nel saggio
Segnalava con grande chiarezza quello che un principio di buon senso cioè che virgolette nessun procedimento elettorale perfetto tutti sono relative le condizioni politiche sociali di un popolo
In un dato periodo storico risultati dipendono non tanto dal mezzo strumentale quattro dalla coscienza e dalla maturità politica di chi ne usa queste negli atti del Ministero della Costituente il presidente professor
Cassese ricordava appunto Massimo Severo Giannini e in questa dinamica mi pare che tutto si tenga la ricostruzione
Solida di radici costituzionali molto chiare anche intorno all'idea di legge elettorale
Tuttavia la legge elettorale proprio per le ragioni che ci ricordava lo stesso costituente negli atti sì riverbero dunque nell'ordinamento depennando la forma di menzione il numero e l'organizzazione dei partiti e al tempo stesso condizionante marcando
Chiarissimamente dunque la forma di governo qui basta ricordare leopoldo Elia posso diciamo tirare avanti nel mio ragionamento
Ma al tempo stesso negli anni in questi vent'anni abbiamo scoperto che parlare di
Sistema elettorale vuol dire anche parlare in fondo di legislazione elettorale che noi chiamiamo la legislazione elettorale di contorno che è divenuta negli ultimi vent'anni in ragione delle modifiche di cui potrò molto rapidamente
E anche decisiva perché tratta delle norme di svolgimento delle campagne elettorali delle modifiche Olmi definanziamento pubblico privato a seconda dei casi e l'accesso alle competizione politica delle regole sui partiti
Sull'incandidabilità all'ineleggibilità l'incompatibilità ma se volete dopo successivamente le primarie
E tutti gli strumenti che sostanze al concetto di partito nella nostra Costituzione nel nostro ordinamento in largo
E naturalmente tutto il tema riguardante il rapporto fra politica e i media dalla par condicio che nasce in questo ventennio evidentemente a tutto il tema della partecipazione se mi passate il termine della politica nella comunicazione e della comunicazione la politica
Dopo i sistemi elettorali e gli assetti costituzionali rappresentano esattamente due facce della stessa medaglia
E dunque per questo di è regola devono essere tra di loro coerenti e avere la stessa logica di funzionamento
L'obiettivo del mio saggio nel tentativo di riuscire a dimostrare come o provare dica capire se vi è stata coerenza o incoerenza in questi ultimi vent'anni
E coerenza in coerenza che si misura nella scelte di sistema di logica intrinseca tra il sistema elettorale e l'ordinamento costituzionale
A partire dalla famosa domanda che non è l'uovo o la gallina ma più o meno a volte assomiglia sì da dove si comincia dalla legge elettorale delle riforme costituzionali per cambiare un Paese
La domanda interessante perché manifesta innanzitutto un punto generale d'analisi all'incirca di coerenza o di incoerenza
E su questa logica dobbiamo dire alcune cose innanzitutto che l'Italia dal quarantotto Goggi ha avuto cinque leggi elettorali la prima quella del quarantotto come sapete è proporzionale che veniva dalla tradizione costituente
La seconda quale del modello centocinquantatré che è passata drammaticamente alla storia come legge truffa ma sta Merrone storico come gli storici qua più di recente hanno dimostrato che aveva una funzione storica assi tra quarantotto e cinquanta e tre
Di riallineare il mutamento che l'esperienza dei Governi De Gasperi a prima legislatura sta dimostrando di un Paese che sta andando verso un modello di tipo bipolare
L'impossibilità di quegli anni dimostra la funzionalità di un bipolarismo voi sapete la legge cinquantatré non riesce ad arrivare fino in fondo non tanto perché non venne approvata perché approvata ma perché purtroppo non scatta il premio
Era molto basso ivi previsto determina un riflusso invece verso l'idea di forma di governo non dico bipolare
Ma di tipo appunto consociativo se volete così
Il ritorno modello consociativo allora stigmatizzo definitivamente l'altra faccia della medaglia fra il sistema elettorale di proporzionale che venne definitivamente chiuso con il testo unico sulle leggi elettorali del mille centocinquantasette
Quindi dal sostanzialmente cinquantaquattro al mille novecentonovantatré ne abbiamo avuto quello che noi chiamiamo la cosiddetta prima fase della Repubblica prima che Prima Repubblica presso il più esatti la prima fase della della Repubblica naturalmente
Segnala anche molte incoerenze al suo interno come incoerenze che si basano innanzitutto sulla istruzione ristrutturazione politico partiti
Via sulla base della cornice esterna la cosiddetta guerra fredda
E poi evidentemente anche sulla riduzione dei macchinisti di finanziamenti interno dei partiti politici che varia nel corso di decenni cilena dimostrare non ritorno non sottolineavo il dibattito gli anni Settanta rapporto al Partito Comunista
O la la nascita appunto del finanziamento pubblico e della legge del settantaquattro
Il tema però decidente diviene nel momento in cui noi con il finire
Degli anni Ottanta ci troviamo di fronte a quella che poi appunto ne abbiamo chiamato la cosiddetta crisi della passate ma prima Repubblica una crisi che si incastrano intorno a cinque grandi punti primo
La crisi della logica di funzionamento del meccanismo proporzionale consociativo che avviene a più livelli
Un primo livello che forse poco considerato ma invece importante
A maggior ragione in questo tavolo sicuramente si le livello che parte dalla nuova legge sull'ordinamento delle autonomie locali e anche quella sul procedimento amministrativo un modo nuovo per aprire il dibattito dal basso e far crescere la nuova consapevolezza nei territori
Il secondo come lo ricorderete tutti è il primo referendum elettorale del nove giugno mille novecentonovantuno che chiedeva l'abrogazione
Della preferenza plurima nella legge elettorale della Camera deputati
Il terzo ricordate la scansione temporale viene prima referendum e poi il terzo
Nel febbraio novantadue è la cosiddetta Tangentopoli che fa emerge per la prima volta i fenomeni di corruzione politica in termini così vasti tali da atterremo tare definitivamente un sistema politico partitico
Che a questo punto si sgretola ma si sgretola anche per due ragioni forse poco evidenziato nel nostro dibattito la prima delle quali è certamente la grande crisi economia del novantuno novantadue che toglie a quelle gambe questo gigante d'argilla che nel sistema politico partitico Pietro Scoppola
Applauso lo ricordava bene non la famosa Repubblica dei partiti toglie quella forza politica che il suo il tema vero
E l'ultimo punto il quinto è naturalmente rafforzamento del processo di integrazione europea che pone i partiti di fronte i partiti italiani di fronte a partiti europei e di fronte anche la transizione dei partiti europei esattamente in quegli anni
Iniziamo a compiere verso un modello di riunificazione comune che evidentemente poneva delle domande e partiti rispettivamente di destra di sinistra di centro se volete
Questa ristrutturazione evidente si manifesta a questo punto con il desiderio di cambiamento che come ho già detto avviene in prima battuta con il referendum del novantuno in seconda battuta con il referendum del novantatré un punto fondamentale di discontinuità che rompe
Quello che poi
Proprio qui il professor Fusaro scrisse un bellissimo libro apre la rivoluzione costituzionale un punto di rottura diciamo abbastanza anomalo nel panorama parte il caso francese delle recenti democrazie stabilizzato europee perché rappresenta davvero un cambiamento
Questo cambiamento tuttavia
Poneva una domanda la domanda era il cambiamento va ristrutturato intonano nuova legge elettorale possano anche una riforma costituzionale ecco non mi faccio resterà spesa perché
è inutile ricordare a questa pratica poi la relazione delle sempre sul Fusaro su questo vi spiegherà
Però naturalmente in quegli anni il tema della Bicamerale di riforme si parlava da molto senza tornare agli anni appunto molto precedenti basta ricordare che dal settantanove in poi con la grande riforma l'articolo sull'Avanti ottava legislatura di Bettino Craxi già si discuteva del tema
Ecco che quando si arriva nel novantatré in quegli anni il tema della legge elettorale diventa lo strumento più semplice per i partiti per riallocare Azzi per darci un'organizzazione e tuttavia qui via ancora una volta il punto chiave rimane sempre lo stesso
Legge elettorale bene ma che tipo di legge elettorale coerente o incoerente rispetta la transizione in corso
Ecco
La legge elettorale quegli anni lo ricorderete tutti le leggi Mattarella erano due ventitré di quegli anni mise riduce sostanzialmente delle incoerenze le lei numero per rapidità
La prima in coerenza e che si facevano due tipi di campagna elettorale la prima campagna elettorale era naturalmente per un sistema di tipo bipolare uninominale maggioritario organizza intorno a coalizioni e intorno a candidati in collegio
La seconda campagna elettorale era invece per liste proporzionali di partito
Questo doppio modello era abbastanza divaricate certamente immagino per i candidati e per i leader politici ma a maggior ragione per noi elettori perché costringevano i da un lato a pensare che alcune persone stesse insieme il Mattino
Dall'altra pensare che il pomeriggio invece avessero litigate dunque ciascuno si faceva guerra l'un con l'altro questo sistema di incoerenze ti strabismo porta naturalmente ha un duplice effetto
Che naturalmente questa divaricazione determina ulteriori incoerenze all'interno anche delle singole coalizioni i politica
Con il che se da un lato quegli anni manifestano governi stabili è sotto gli occhi dei degli del di tutti che quegli anni sono anche gli anni nei quali invece le maggioranze politiche sono state le più instabili il trasformismo parlamentare è stato
Ho decisamente rilevante e naturalmente le identità partitiche di fronte alle logiche quali c'era lì si sono sfrangiata al punto tale che parti non sono riusciti a ridurre la frammentazione e appunto come dicevo prima il trasformismo parlamentare
Cioè ampiamente diciamo diffuso
Questo passi che
La difficoltà di costruire la cultura politica del maggioritario
Naturalmente non è colpa delle leggi Mattarella inutile che vi sottolinea il tema era pre-politica politico scusate
In capo a chi e ai partiti politici che ancora non hanno scelto quale identità scegliere all'interno dei Governi del bipolarismo diciamo furberia collega Mario Savino Al Gore
Durante il Governi del bipolarismo la scelta dei partiti era ancora una scelta di movimento i partiti non c'erano ancora riallocati dunque non sapevano che legge elettorale volere
E tra i già e non ancora cercare in qualche modo di barcamenarsi Nanni alla ricerca della loro identità
Il secondo punto è che a maggior ragione è che dentro questo processo troviamo la nascita anche di un modello conflittuale in qualche modo inusitato nella storia politica italiana no il bipolarismo armato
Che naturalmente poneva un problema chiarissima di legittimazione ad agire tra i due grandi maggiori poli
I perché ciascuno non rispetta l'altro ci accusava di tutto e di più con una piccola differenza che mentre i partiti il Mattino anche qui si accusavano delle peggiori nefandezze non riconosce cioè riuscire si propriamente il pomeriggio per le riforme costituzionali che già dura
Commissioni di riforma bicamerale e poi
Appunto la terza bicamerale in quegli anni
Si apprestava chiedeva attraverso la procedura dell'articolo centotrentotto come appunto questi giorni dimostra con evidente chiarezza
Prenderà incoerente loro percorso perché se da un lato c'era la dittatura la mattina al pomeriggio non poteri trovare una forma di mediazione
Questo ulteriore incoerenza che a questo punto arriverebbero a maggior ragione un sistema elettorale che anche questo doveva
Dare e togliere al tempo stesso dimostra ulteriore difficoltà ma su questo non entro della difficoltà di riformare le l'assetto costituzionale
Dunque rimaneva l'unica domanda è possibile riformare un Paese sostanziale di una cultura politica che gli italiani hanno scelto con un chiarissimamente con i due referendum novantuno e novantatré con la sulla legge elettorale
Cioè si può affidare le virtù salvifiche di una legge elettorale la soluzione del problema
Abbiamo scoperto di no perché nel momento in cui ci siamo resi conto che la soluzione non poteva rimanere esclusivamente incardinata dentro la legge elettorale
Quegli anni dimostrano che nel frattempo i partiti avevano ha preso anche il modo di organizzarsi all'interno di un modello elettorale appunto fluido e invece di allargare lo spazio del maggioritario il fallimento del referendum per abrogare la quota proporzionale aveva favorito il dilatarsi successivo della quota proporzionale delle leggi Mattarella
Attraverso comportamenti politici che poi si aprono nella legislatura del due mila uno
Che hanno uno spirito chiarissimamente costituente rispettato dalla maggioranza di centrodestra che vince le elezioni che approva una riforma costituzionale che per fallisce con riferendo ma che lascia come lascito scusate il gioco di parole la legge duecentosettanta del due mila cinque la legge Calderoli
La legge Calderoli fotografa una realtà la realtà era che i partiti non volevano più stare dentro modello di tipo uninominale maggioritario chiaro volevano modello più coalizione male
Do conto tendenzialmente un sistema articolato i soldi dove insomma lì la il sistema di costruzione di un modello identitario partitico emergesse con più forza
Questo sistema schizofrenico proprio cava a questa questo punto questa ulteriore strampalata situazione che prima delle elezioni si incentivava con questa legge elettorale
Modelli di aggregazioni tipo quali cenare ma dopo le elezioni si incentiva invece un sistema frammentato
Classico per tutti lo ricorderete certamente le elezioni del due mila tredici è il classico nel quale il sistema costruito a soglie con i premi al Senato ha reso sostanzialmente ingovernabile quella questa legislatura
Dunque indebolire il bipolarismo era l'obiettivo di quella legge lì
Nonostante i conti la pelle la riforma elettorale spalmando rapidissimo la sentenza Harrier se non arriva la sentenza della Corte costituzionale probabilmente il Parlamento ancora non sarebbe arrivato la sentenza uno due mila quattordici taglia la testa al toro impone in qualche modo una decisione
Dentro non chiare e i vincoli i che il
Che la Corte individua dentro questi Chiarini in quelli evidentemente la legislatura che si apre dal due mila tredici a chiarissimamente una legislatura con
Soprattutto un grande obiettivo almeno per me che sposta diciamo faccio il costituzionalista mestiere per naturalmente i temi dell'economia hanno una forza ben forse più grande tuttavia il tema delle riforme il tema centrale di questa legislatura
Questo tema centrale della legislatura pone a questo punto nella fine dei vent'anni una grande domanda cioè che cosa possiamo dire in questi vent'anni si fallisce
Il tema delle riforme costituzionali della legge elettorale e in questa legislatura beh innanzitutto possiamo dire che la quinta delle leggi elettorali è stata approvata il saggio non è d'acconto perché
Come queste cose sacre riviste giuridiche vengono chiuse
è una certa data
E e tuttavia diciamo si capisce che il trenta del va verso che con chiarezza quel tipo di definizione
Quindi c'è una prima buona notizia che la legge elettorale c'è ed è una vera notizie perché è parte di un ragionamento interessante rispetta un processo di rialloca mentre nel quale il testo di riforma della legge elettorale guarda al testo di riforma costituzionale con coerenza
Tuttavia
Che cosa possiamo allora dire in questi vent'anni
Prima può dire appunto di discutere di riforme costituzionali che sa elezioni politiche tredici governi
Due sistemi elettorali e poi
Il l'Italie con cosiddetti letali nel terzo sistema elettorale ma che io escludo da questa questione pongono a noi tre innanzitutto linea di continuità primo il bipolarismo
è un dato permanente non superabile nella tradizione ormai costituzionale italiana
Non tanto per le forze politiche vorrei dire quanto soprattutto dentro gli elettori
Che vedono nella scelta bipolare una scelta di chiarezza non superabile secondo l'instabilità politica né Governi post elettorali è un'instabilità cronica che evidentemente non si riesce a superare in questo il premio de l'Italie comunque offre una soluzione
A maggior ragione poi eventualmente con l'ipotesi Paluzzi saggio una soluzione chiarissima senza addirittura arrivare al caso greco su cui non entro che ha un premio spropositato anche della nostra Corte sicuramente
E tuttavia il premio incardina risolve questo punto cioè Dutch certezze e stabilità politica di governo
Terzo punto naturalmente questi vent'anni sono vent'anni di riforme costituzionali fatte
E poi disparte oppure fatte e non approva
Quali sono le incoerenze beh naturalmente una coalizioni politiche eterogenesi stava insieme per convenienza e non per convinzione la difficoltà di un riconoscimento reciproco e un trasformismo parlamentare fortissimo
Alla fine di questo ragionamento il cosa ci può dire
Ben ci sono tre grandi consapevolezze
La prima l'accennavo prima che la persistenza del bipolarismo in fondo impone a tutti noi una nuova cultura che se ne vada nel Paese grazie anche a una riforma io non ne posso parlare qui con voi che la legge ottantuno del novantatré che l'elezione diretta del Sindaco e poi successivamente Presidente
Della provincia e poi della Regione che ha spiegata agli italiani che il modello che cercava il da nel Paese compianto professor Roberto Ruffilli cittadino come arbitro si può innervare in un ordinamento si può far cresciuta cultura del bipolarismo
Secondo che l'apprendimento del bipolarismo del sistema dei partiti
Sta dimostrando soprattutto dal due mila sette in poi con la nasce il Partito Democratico si spera anche di un partito
Pivot tale dall'altra parte che la stabilizzazione delle regole competitive incide nel sistema elettorale garantisce e spinge verso la costruzione di un modello di cultura politica o partitica
Idoneo a regole di questo tipo
Terzo che la cultura dell'accountability dodici ha molto bene prima Giulio Napolitano nel suo intervento iniziale come ormai è parte di un dibattito
Ho fortissimo a maggior ragione grazie all'esperienza del locale rafforza ormai nel modello questo chiudo nel modello italiano un modo di leggere il rapporto fra individuo autorità fra eletti ed elettori non più superati
E allora e chiudo se il vecchio sistema non è più restaurata bile
E leggo nel testo del dell'Italia in con quell'ultimo testo
Forte coerenze forte Moccia Anita non soltanto con se stesso evidentemente o con le riforme in discussione in questo momento quanto soprattutto in linea di continuità con il passato cioè con le leggi novantun con me i referendum novantuno e novantadue con questo ventennio di bipolarismo ancora incompiuto
Grazie
Carlo Fusaro
Grazie
Cara ministra Erika cari colleghi e amici professor Cassese ha dato una direttiva precisa non perdere tempo ai ringraziamenti però
Io sono grato all'Hui per avere avuto l'idea di questa cosa di questo numero di questo sale di questa serie di fatti edemi chiesto di ritornare a riflettere
Su una vicenda che in effetti
Avevo seguito per tanti anni
E però come dire da un certo momento in qua
Il saggio che compare nel nel numero speciale della trimestrale di diritto pubblico è un saggio molto lungo non è riassumibile
Dieci quindici minuti come debbo stasera
E tanto meno davanti a una serie di protagonisti di queste vicende
E per peraltro è stato un esercizio utile quello di ampliare indietro nel tempo di andare dietro nel tempo e credo che in questa ricerca che si chiama appunto per una storia delle riforme costituzionali
In qualche modo di ragione agli spunti di Charlie di Sabino Cassese
E cioè emergono linee sorprendenti a mio avviso di continuità
E soprattutto emerge la scoperta in qualche modo
Del fatto che essa molti dei protagonisti dell'epoca a partire da Meuccio Ruini per esempio furono perfettamente consapevoli della relativa inadeguatezza dell'opera compiuta
A me era venuto la curiosità mero detto ma voglio vedere le dichiarazioni di voto il ventidue dicembre mille novecentoquarantasette quando la Costituzione fu approvata
La prima cosa che ho scoperto che dichiarazioni di voto non ce ne furono
Parlo con Ruini
Parlo brevemente Terracini parlo brevemente De Gasperi
Alla fine fecero parlare Vittorio Emanuele Orlando quasi una sorta di no cosa inevitabile
Quale vinse le sue cose ma molto in breve soprattutto ci fu questa relazione di mi un chewing e Meuccio Ruini a un certo punto dice questa Costituzione fosse non finirà mai
Però disse che avrebbe dovuto essere completata che avrebbe dovuto essere adattata alle esigenze dell'esperienza
Evidenziando che aveva un grande pregio e che cioè
A suo dire
L'ha voluta di rigidità era temperata da un procedimento di revisione che richiede meditata riflessione ma che non la cristallizzare in una statica in mobilità
è interessante che nel momento in cui l'approvava
Indicava come pregio il potersi riformare con una certa come dire non faciloneria accerto non facilita neanche ma insomma senza la
Cristallizzazione statica in mobilità
Quindi c'era modo cito sempre Ruini di modificare di correggere con sufficiente libertà di movimento
E poi
Sempre Ruini continuo suo discorso con valutazioni per nulla trionfalistica che d'il progetto che stava sottoponendo solennemente in quella seduta storica alla votazione finale
Disse se la prima parte della Costituzione poteva considerarsi un successo la seconda aveva presentato gravi difficoltà
E fra virgolette aggiunse non abbiamo risolto tutti i problemi istituzionali ad esempio sempre fra virgolette per la composizione delle due Camere il loro sistema elettorale Finesso del resto alla legge ordinaria non ci siamo
Io mi ricordavo e poi ho approfondito ulteriormente le parole di Dossetti di quella intervista alla Zatti a ha sì chiedo scusa Scoppola ed Elia
Intervistati fu Lazzati insieme D'Elia
Pari insieme a voglio dire naturalmente a Dossetti Dossetti poi addirittura negli anni Cinquanta in un discorso che fece I giovani cattolici assorbimento
Se ve lo andate a vedere e nel saggio avete tutti i riferimenti e citazioni e quindi non si possono fare da delle valutazioni sulla forma di governo italiana che io
Rispettato in tanti ma mai in Dossetti forse con gli occhiali di uno naturalmente l'ha letto
Dopo dopo molto tempo insomma c'è un libro di Balboni riporta questa questo materiale di Enzo Balboni molto molto interessante insomma il buona parte della classe dirigente fu consapevole fin da allora di tutto dei limiti
Che poi sono venuti comma giura evidenza nel corso del tempo
Quindi questo
è un primo elemento a mio avviso che emerge dall'analisi che che ho cercato di fare
Effettivamente
Copre tutto il periodo copre tutto il periodo c'è anche una tabella di cui sono orgogliosi Simona con la tabella anno per anno
Di tutti gli eventi politico istituzionali ma delle proposte delle proposte di stampo politico delle proposte di stampo accademico
Delle iniziative vere e proprie dell'esito di questa iniziativa
Per cui si scopre che la prima Commissione per la riforma Senato nasce nel quarantotto
Che no B
Certo fosse il PON Ruini era stato su questo solo questo è un pochino eccessivamente ottimista
Ma
Appunto
Una storia che dura come vediamo neanche da i tempi perché sai che Francesco
Questo tentativo evidentemente lo facciamo tutti naturalmente di individuare fasi di individuare i momenti iniziali sono tutte convenzioni beninteso anch'io il settantanove l'ho sempre usato molto spesso no a partire
Dal Rapporto Giannini per esempio ma in realtà in realtà la continuità e ancora era solamente una costante o quasi della storia repubblicana
Continuità di analisi continuità di proposizioni spesso continuità di soluzioni e anche di variamente motivate resistenza e di conservazione
E questo è un'altra linea interessante perché sempre motivate con grande inventiva a volte stupefacente spesso anche con notevole dottrina e spesso gli stessi protagonisti delle grandi
E battaglie contro i primi tentativi di riforma istituzionale sono ancora i protagonisti di oggi
Alcuni sono proprio gli stessi uno scambio epistolare
Con uno di questi che si era dimenticato di aver definito nel mille novecento
Ottantasei ex Crescenza e cancerose le proposte di riforma istituzionale ma
Appelli noi lo rispettiamo naturalmente ma ecco questo è uno degli aspetti
Ora
Secondo me
Una valutazione complessiva
Ci industrie
Arrangio acquisto induce a me a a proporvi una serie di
Valutazioni la prima
Vi facendo questa storia si arriva grosso modo alle conclusioni anticipate da Sabino Cassese
E forse oggi con la differenza della non più l'assegnazione Sabino tu hai detto alla fine era segnati da io non mi sento rassegnato
Non mi sento rassegnato e Clementi stesso ci ha detto in parte perché
Insomma qualcosa si è cominciato a fare e abbiamo l'opportunità di fare di più
Nei prossimi mesi nel prossimo e nei tempi no ma dicevo quali conclusioni intanto una serie di miti da sfatare
Barbera li ha chiamati il Doha
Mito numero uno le riforme si fanno tutti insieme
Certo che sì è opportuno perseguire acché altare non sono cose che va che va ça va sans dire però è vero
Che se non c'è un nucleo di volontà politica forte intorno al quale si possa aggregare contributi e consensi non si va avanti
Se si cerca
Invece con assoluta priorità solamente quella regola il risultato è inevitabilmente la reciproca attribuzione di poteri di veto che tra
Che bloccano tutto
è infatti la nostra storia nella conferma il velo di ignoranza
Non è possibile immaginare che in una moderna democrazia
Liberale si sia chi scriverà ignoranze può forse valere nella fase iniziale dopo una guerra e una rifondazione di un ordinamento ma se no la che che senso ha dire lei come vanno fatte col
Sul con sulla base del criterio del velo ignora in sala verde le riforme politicamente neutra anche questa non va ecco troppa troppi amici
Qui intorno e che da ascoltatori per cui
Sono chiacchiere da bar praticamente
E
Le riforme devono seguire un approccio Dio è un ordine razionale ricordate l'eterno dibattito prima elettorali a prima costituzionali dimostrazione quelle tali realtà le riforme
Per farle
Si tratta di battere la strada possibile si tratta il fondatore non possono che battere la strada di minor resistenza
Eccetto che sarebbe bello costruire un qualcosa a tavolino ma questo lo possono fare gli accademici in qualche seminario non nel
Nel fulcro della lotta politica che ha sempre caratterizzato questa materia e non c'è bisogno di ricordarla
Le riforme non devono forzare irrigidire i processi politici devono solo assecondarle anche questa è una una concezione strana
è una concezione strana in realtà e le riforme sono oggetto è strumento di lotta politica ed è inevitabile e così via
E a e poi il corollario di tutto la società italiana è troppo divisa per potersi permettere certe riforme
E vecchia idea
Con
Se la nostra fosse una società così clamorosamente più conflittuale e di quella degli altri Paesi ai quali noi possiamo affrontare
Pozzi Cotis discutere a me paiono Klestil miti e questa storia secondo me aiuta a capire che di mitici tratta
Accanto a limiti alcune costanti di una ho già brevemente parlato
La costante dire irriducibili opposizioni ecco però la caratteristica a mio avviso tutta nostra tutta nazionale con tutte e sempre con accanita irriducibile appassionata militanza
Con vere e proprie punte di fanatismo
Quanto alle quali mi ricordo qualche mese fa un bell'articolo proprio di di Sabino sul Corriere Sabino Cassese sapere a sera su questo su questo mito del tiranno
Questo timori del tiranno che c'è dietro ogni angolo
Timore del tiranno della deriva autoritaria dell'uomo solo al comando
Naturalmente mi rendo conto
Questo è un pochino per l'Italia eccome il timore dell'inflazione per la Germania fa scattare fa scattare reazioni in conduce no del
Come Pablo viale
Quelli sulle frazione c'hanno vai mare quindi niente non non non non si ragiona quello lo zero virgola uno in più è un dramma
Lui
Effettivamente Cenci abbiamo usciamo da esperienza autoritaria la Repubblica nasce su quella che all'indomani di quella e quindi è comprensibile ma fosse dei costi attuali dei conti contestualizzando
Il la seguiva locazione potrebbe essere diversa
La costante della difficoltà decisionale il sistema
Per una delle ragioni fra l'altro è che è stata messa in luce da Ceccanti di recente nel sottolineando a tre la nostra attenzione su questo punto
Il guaio è che le esigenze del Governo presente spesso hanno indotto a trascurare quelle del Governo futuro
Come dire come faccio io a fare una forme elettorale costituzionale contro loro stessi degli ricco i quali devono sostenere il mio Governo e su questo praticamente fu falliti quasi tutti i prefetti
I precetti di riforma
E concludo quasi la cosa più importante secondo me
E che però
Guardando spassionatamente a questi settant'anni sessantacinque in particolare
Però questo sì dal momento in cui
Di riforme si è cominciato a ragionare
Diciamo appunto dalla fine anni Settanta Ottanta in maniera più concreta più pressante hanno cominciato a entrare ancora di più nella cruenta politica
Secondo me
Si intravvedono abbastanza precisi i contorni di una strategia riformatrice
Di carta nell'evoluzione del sistema politico istituzionale italiano guardate che
Le coerenze in realtà se partiamo la definirono operassi di cui quelle parole di Giannini erano praticamente il preannuncio diciamo assira repubblicano ma la cultura politica istituzionale era quella
Le proposte di Mortati dell'anni settanta
Indimenticabile articolo uno della Costituzione nel nel Cornel nel
Commentario no Brancati di Mortati dove preannuncia il Governo di legislatura premier
Indirettamente o direttamente eletto poi ripresa da Barbera e a ed altri che
Prima naturalmente ha una sua tradizione anche nel pensiero espletare francese eccetera eccetera
Ma
Ecco fino all'elaborazione della Commissione Quagliariello che qui sono molti membri e in ultimo i prefetti del Governo Renzi e che passano perché sono state già evocate le forme di governo della transizione italiana a livello sub statale
Degli anni Novanta soprattutto gli anni due mila e seguenti insomma
Ecco
E questo include anche la riforma del bicameralismo e quello che essa comporta allora
Concludo veramente l'ultima persona che desidero revocare violando la consegna di di vino Cassese e quella che in fondo
Cogliendo l'occasione storica particolare
Di cui si tende a dimenticarsi in un contesto che oggi fortemente migliorato
Abbiamo questo senso quasi di un'emergenza superata secondo me rischia di essere uno una visione semplicistica un errore
Ma la il drammatico contesto dell'aprile due mila tredici e quello secondo me dal quale dobbiamo partire e che ha costretto finalmente forse il sistema politico istituzionale sotto la spinta
Di Giorgio Napolitano
A guardare in faccia il problema istituzionale chiedersi quali sono appunto quelle linee continuità e provare a vedere sì finalmente mettiamo alcuni puntini sulle i e
Avviamo un processo che escludo possa anche nella più ottimistica delle previsioni concludersi solo in questa legislatura credo ci sarà da fare anche nella prossima grazie
Però mi dissero
Grazie
Avendo già derogato il professor Schiesaro la direttiva
Dell'evitare i ringraziamenti a questo punto mi sento ma a mia volta libera di ringraziare il professor Cassese in particolare ma anche tutti gli altri relatori
Per per questa occasione per questa opportunità si disse dicono che si legge per sapere di non essere soli allora si studiano anche per non sapere di essere soli e quindi leggendo anche
Questa riviste vari saggi che sono presenti nella rivista effettivamente ci rendiamo conto che
Sia attraverso l'analisi comparativa che anche Giulio Napolitano brevemente riportato per quanto riguarda le riforme legati per la pubblica amministrazione
Sì a tutto il percorso storico che hanno delineato il professor Clemente professor Fusaro con riguarda la legge elettorale le riforme costituzionali
Vediamo che forse il nostro Governo non è solo in questa tensione riformatrice perché talvolta anche assistendo al dibattito all'attualità di questi giorni sembra quasi che sulle riforme che con tanta determinazione il Governo sta portando avanti
Ci sia una forma di impuntatura del Presidente del Consiglio o dei ministri sulle varie riforme in realtà è un'attenzione che in qualche modo ripercorre tutta la nostra storia repubblicana
E sicuramente riguarda poi più da vicino anche legge elettorale riforme costituzionali di cui mi occupo più direttamente
Ma
Quello che a mio avviso è importante diciamo anche
Nell'aver voluto tenere insieme più riforme che il Governo ha affrontato e sta affrontando in questo periodo dalla riforma della pubblica amministrazione che ha completato il proprio iter in Parlamento quanto meno per la parte diciamo iniziale poi ovviamente sarà nuovamente
Coinvolto nei miei pareri che dovranno essere dati sui decreti di attuazione però gran parte dei lavori in Parlamento si è concluso e adesso diciamo le riforme costituzionali che sono
Proprio in una in questa sede nelle nel piano dell'esame e del dibattito
Sono
Singoli tasselli singoli pezzetti di un passo in più ampio di riforme che il Governo ha presentato Pinna dal giuramento e che riguardano in modo ampio vari settori
A volte
Capita anche a me quando siamo presi dalla dibattito quotidiano sulla al singolo comma del singolo articolo che ovviamente di massima qualità sulle pagine di tutti i giornali in questi giorni sulla riforma costituzionale
Rischiamo
Di vedere estremamente ingrandito un particolare perché è molto consumato si direbbe però se allontaniamo lo zoom e guardiamo l'immagine insieme ci rendiamo conto che il quadro è molto più ampio molto più complessa se vogliamo anche più bello del singolo particolare
Perché ovviamente le riforme che sono state presentate in gran parte sono già concluse definite pensa la riforma del mercato del lavoro
Riforma della pubblica amministrazione a buon punto la delega fiscale
La riforma della scuola alcune parti importanti della riforma della giustizia non da ultimo la legge elettorale sicuramente hanno già visto un completamento del proprio iter altre come forme costituzionali hanno già superato diciamo giri di boa importanti
In Parlamento
Quindi un quadro complessivo perché in questo quadro abbiamo scelto ti affrontare anche la legge elettorale e le riforme costituzionali
Proprio quando all'inizio diciamo della
Della storia di questo Governo dell'avventura di questo Governo diciotto mesi fa molti
In qualche modo ci invitavano ad occuparci prevalentemente dell'economia e di lasciare ad un secondo momento le riforme istituzionali perché chiaramente le urgenze l'emergenza nel Paese erano altre
Ecco noi abbiamo sempre pensato fin dal primo momento che in realtà
Non si potesse rinviare non si potessero rinviare le riforme istituzionali che già in qualche modo erano state
Tralasciate dal Governo Monti perché comunque il Governo Monti avevo mandato molto chiaro per quanto riguardava ovviamente le emergenze economiche e il Parlamento partiti avrebbe dovuto occuparsi delle riforme istituzionali leggi elettorali in primis senza poi riuscire ad arrivare alla conclusione
Noi ritenevamo che questa legislatura prima ancora che il nostro Governo fosse nata proprio con l'obiettivo di recuperare quella ritardo e di concentrarsi sulle riforme istituzionali e in qualche modo era anche il mandato che il Presidente Napolitano
C'aveva assegnato al momento della sua rielezione del discorso
Alle Camere
Ma non è soltanto una questione di
Credibilità della politica e di ridefinizione dell'assetto istituzionale per quello che sicuramente perché si impegna
In politica fondamentale cioè rapporto con i cittadini la fiducia che viene dai cittadini nei confronti di chi le rappresenta
Ma perché vediamo nelle riforme istituzionali un elemento anche strettamente economico prima professor Clemente diceva che chiamo così tutti c'è la lista destra tempo spesso esperto di statistica dicevo grafia
Io credo anche di economia in qualche modo
Perché inesperti
Avere una sistema istituzionale più efficace più efficiente comporta dei risultati immediati anche in termini di impatto economico e di sviluppo economico che non sono semplicemente i risparmi
Tangibili che possono arrivare da alcune scelte
Di riduzione del numero dei parlamentari e delle indennità no mi riferisco al quadro più ampio che può creare condizioni di sviluppo migliori se abbiamo processi decisionali più rapidi e più efficienti con procedimenti legislativi
Gli studenti ma sicuramente anche a tutta la parte del riassetto appunto della rapporto tra lo Stato le Regioni gli enti locali
E tutto sommato più in generale il tema dell'economia della democrazia delle istituzioni sono fortemente collegati
Non è abbiamo visto qualche settimana fa in qualche modo gli eventi che si sono verificati negli mercati orientali la Borsa di Shanghai ecco in realtà anche come una certa forma di Stato fortemente dirigista centralizzato risponde
A degli elementi prettamente economici pone una riflessione anche su come realtà modelli diversi come il nostro poi affrontano
Situazioni scenari economici diversi tant'è vero che si parla addirittura di un passaggio da quello che era il capitalismo democratico al capitalismo autoritario alcuni cade tutto ciò che comporta quindi
Parlare di istituzioni parlare di riforme costituzionali di leggere tale significa parlare anche molto di economia di un Paese non soltanto di libertà i diritti dei cittadini ma anche di un terreno fertile in cui crescono le intese in cui gli investitori anche stranieri hanno interesse a venire a operare
E quindi sostanzialmente un un Paese che funziona meglio
E proprio per questo abbiamo voluto in tenere insieme leggere tra le riforme costituzionali
Legge elettorale che
Leggendo oggi anche stamattina presso il fatto di Di Francesco sulla parte la legge elettorale e e l'inizio proprio sulle leggi elettorali imperfette erano sulla parafrasare ha fatto storico e dire ma
Ogni legge elettorale
Si somigliano ogni legge elettorale imperfetta a modo suo quindi anche la nostra legge elettorale anche l'Italie comma è imperfetto per carità nessuno pensa di aver trovato il sistema ideale
Credo però che il merito che ha la legge elettorale che abbiamo approvato
è quello di tentare quanto meno passerà il tempo a dirci se se funzione meno di dare una risposta proprio a
Quella
Dubbio che poteva esistere sulla funzionamento del sistema maggioritario anche nel nostro Paese per quelle che era stata l'esperienza precedente e il superamento dell'IVA dall'aver scelto in modo chiaro un sistema maggioritario non un ibrido
Averlo fatto comunque con un premio di maggioranza predefinite predeterminato quindi probabilmente siamo anche al di sopra
Di qualche sospetto di deficit di democrazia ieri sera ci interessa trovano col professor Ceccanti su sui risultati della Grecia ed effettivamente rapportare Eataly consegna un po'da sorridere rispetto a certe critiche che sono state mosse
Vedendo la realtà di gli altri Paesi i cui invece non viene messo ovviamente in discussione
La la tenuta democratica il risultato elettorale ma è una legge elettorale che cerca di superare anche uno dei principali elementi
Di instabilità che c'erano stati nel sistema maggioritario precedente per rissa Savino prima parlava in qualche modo delle conseguenze dell'alternanza del sistema maggioritario nella caducità poi in qualche modo delle scelte in temi di riforma della pubblica amministrazione
Ma quell'alternanza derivata molto anche dal fatto che lo ricordava anche il professor Clementi che c'erano delle quali azioni delle alleanze che erano
Spesso per fini prettamente elettorali ma che poi non si basavano su una condivisione vera di programmi che quindi rende vano instabili governi che sono durati poco
Ma al tempo stesso dal fatto che avendo sistemi elettorali parzialmente diversi nei due rami del Parlamento spesso non siamo stati in grado di avere la stessa maggioranza nei due rami del Parlamento e quindi questa era un'ulteriore elemento di instabilità
Con l'Italie con da un lato
Venendo meno il premio di maggioranza alla coalizione ma attribuendo alla lista vincitrice sicuramente sì
Limita quanto meno il rischio di alleanze strettamente elettorali durate che sono destinata a durare pochi giorni come è successo nel due mila tredici
E dall'altro una legge elettorale che è stata pensata comunque solo per la Camera dei deputati
Proprio perché riteniamo che il Progetto conclusivo riguardi anche le riforme costituzionali e quindi il superamento di un Senato eletto direttamente e comunque di un Senato che non sarà più legato da un rapporto di fiducia con il Governo
E quindi tutto si terranno il nuovo sistema quindi o non so se viene prima la legge elettorale queste tengono prima le riforme costituzionali
Il tentativo in questo caso è stato quello comunque di tenerle insieme in un progetto che avesse
Una sua coerenza
Ecco perché poi terminato il lavoro sulla sugli Italie comma adesso tutto impegno ovviamente riguarda le riforme costituzionali proprio per arrivare alla fine
Di questo disegno
Pur con le difficoltà che le perplessità che molti hanno hanno esposto e ed è del tutto comprensibile e legittimo
Ci tengo a dire che nell'ottantasei facevo la scuola materna quindi quelle frasi che ricordava il professor Fusaro per fortuna non erano rivolte a questa riforma perché qui sono state dette tante ma quelle nello specifico non riguardavano questa riforma
E sicuramente c'è una
Un lavoro ancora da da terminare in Parlamento ma che davvero
è in una fase ormai conclusiva
E lo dico non perché sono tenuta come mandato diciamo a lotti
Mi fermo dovendo affrontare le riforme costituzionali e sapendo diciamo che scarsamente ministri per le riforme costituzionali poiché ASP avere successo per cui dobbiamo comunque mantenere un ottimismo rispetto alla
Alla visione finale non perché davvero credo che il lavoro fatto in questi diciotto mesi sia stato molto approfondito
Leggendo il fatto il professor Fusaro venivano riportati i dati
Sui lavori della Costituente cioè su quante sedute sono state affrontate dall'Assemblea costituente prescrive la nostra Costituzione me li sono segnati centosettanta
E quanti interventi
Ci furono Assemblea costituente mille e venti più o meno ha fatto il calcolo allora sono andato a vedermi quanti sono stati in queste riforme costituzionali ovviamente non significa scrivere un'intera Carta costituzionale ma comunque per quanto il lavoro sia complessa riguarda solo la seconda parte quindi
è tutto sommato relativo a quaranta articoli
Bene noi abbiamo avuto fino ad oggi perché come sappiamo il percorso è ancora lungo ma fino ad oggi abbiamo avuto
Solo cento tredici sedute quindi un po'meno ma in compenso abbiamo avuto duemila ottocento sessantasette interventi
Complessivamente
E non faccio neanche il paragone tra il numero di emendamenti che furono presentati in Assemblea costituente quelli che sono stati presentati oggi perché sappiamo che abbiamo fatto utili record di tutti i tempi di tutti i provvedimenti Nocera Calderoli assemblea costituente quindi il paragone tra il numero di emendamenti nemmeno lo faccio
Però sicuramente
Al di là dell'ostruzionismo di alcuni gruppi di di opposizione diciamo così
Il lavoro anche emendativo comunque è stato tenuto in considerazione perché rispetto alla proposta iniziale del Governo tra Camera e Senato abbiamo già portato centotrentaquattro modifica al testo iniziale quindi sicuramente è stato anche considerato il lavoro
Fondamentale per c'è uso del Parlamento e non soltanto la proposta iniziale del Governo
Manca la la sfida finale diciamo manca l'ultimo l'ultimo passo per queste riforme che
Ancora una volta forse va anzi isterismi su quell'elemento di fragilità che forse Ruini per primo aveva intuito nella composizione del Senato proprio perché per ammissione di tutti frutto di una mediazione più che di una scelta diciamo
Sentite condivisa fino in fondo ma di una mediazione politica partendo da posizioni contrapposte è ancora lì torniamo come forse appunto in un gioco dell'oca come punto finale conclusivo nel lavoro di questa riforma
è un punto importante non non vogliamo ovviamente non voglio
Non considerarlo come merita
Ma è sicuramente un piccolo particolare rispetto ad una riforma costituzionale
Che ha
Secondo me l'elemento veramente più innovativo proprio nel tentativo non soltanto di individuare un nuovo procedimento legislativo che probabilmente il punto che meno appassiona politicamente ma è la vera sfida in termini di riforma
Di sistema di riforma costituzionale e soprattutto di rapporto tra Stato e regioni perché il Titolo quinto la riforma del Titolo quinto è sicuramente la parte preponderante a mio avviso di questa riforma e poi tipo veramente elemento di innovazione
Per per i prossimi anni per come in qualche modo potrà operare
Il nostro Paese
Sono convinta ovviamente che potremmo arrivare ad un risultato positivo e poterlo fare anche
Tenendo conto della variabile tempo che non è secondario non lo Stato per i costituenti no non lo è nemmeno oggi per noi
E e sono convinta
Che tanto si debba entrare la politica quindi sono d'accordo col professor Fusaro quando sottolinea come pensare che le riforme costituzionali non siano politiche è in qualche modo un'illusione
Possiamo sperare e lavorare per evitare che siano riforme dettate da interessi di partito di di breve periodo o ancor peggio di corrente all'interno dei partiti
Pensare che non siano scelte politiche nel senso nobile del termine ampio del termine
è impossibile perché quella cui siamo chiamati
Potendo in qualche modo
Approfittare sfruttare godere diciamo così degli strumenti che ci vengono messi a disposizione invece da
Da chi studia queste materie costituzionalisti dagli esperti
Ma dovendo poi affrontare delle scelte che molto hanno di di politico e non solo ovviamente di di tecnico e di giuridico
Credo che il risultato possa essere a portata di mano per
Interrompere diciamo
Questa serie non particolarmente fortunata di di tentativi poi non non riusciti non completati per ragioni diverso ovviamente nel corso degli anni
E credo che possiamo riuscirci anche perché oltre ovviamente la determinazione del Governo dell'ATE la maggioranza che sostiene questo Governo io noto che effettivamente non c'è
Una rassegnazione rispetto al fatto che la nostra Costituzione non sia modificabile
E lo vedo se penso per esempio a professor Barbera che ancora viene in audizione alla Camera al Senato a rimarcare cercare magari di convincere quella forza delle idee nuovamente
I parlamentari o altri
E Sperti su alcune posizioni
Mi rendo conto che è un lavoro che può essere portato avanti appunto con con determinazione senza rassegnazione anche perché
I nostri stessi padri e madri costituenti hanno voluto che noi potessimo intervenire nuovamente sulla Costituzione
E già nel quarantasette Paolo Rossi diceva che la nostra Costituzione non è un masso di granito che osi scheggia o non si può toccare mi
Un giunco che può essere piegato in ogni momento
Ma è un acciaio duttile che noi possiamo lavorare con con la pazienza anche quella determinazione
Per riuscire a renderlo
Più vivo e sicuramente anche più più attuale questa è la sfida che ci aspetta nelle prossime ore e nelle prossime settimane ma
Credo che
Che saremo all'altezza spero tutti insieme di questo compito grazie
Grazie chi vuol saperne di più assurda assoluta leggere questo libro ringrazio molto il ministro delle parti naturalmente tanto a cuore ringrazio voi per essere stati presenti e ringrazio i relatori rivederci