Commemorazione in ricordo dei magistrati Antonino Saetta e Rosario Livatino

Ma inizia la cerimonia commemorativa
Dei magistrati Antonino Saetta anche allo straniero Angelo alimentino
Prende la parola anche il Presidente dell'Associazione nazionale magistrati vini Caltanissetta dottor Fernando Asaro
Signor presidente la Repubblica
A nome di tutti i magistrati del distretto di Corte d'Appello di Caltanissetta le porgo il nostro deferente saluto ed un sentito e profondo ringraziamento
Per aver accolto l'invito dell'Associazione nazionale magistrati di Caltanissetta a presenziare alla commemorazione dei magistrati Antonino Saetta e Rosario Angelo Livatino
Rivolgo il saluto dei magistrati del distretto a tutte le altre autorità politiche civili religiose militari ai colleghi e i nostri studenti degli istituti superiori di Caltanissetta I dirigenti scolastici agli insegnanti al pubblico
Un affettuoso saluto indirizza i familiari di Antonino De Stefano Saetta
Ed un commosso ricordo VAC Arosa gli accordi incenso Livatino genitori di Rosario Livatino
Commemorare per noi magistrati
Non è soltanto il doveroso ricordo di un giorno di uomini come Antonino Saetta e Rosario Livatino per celebrare la forza del loro impegno umano e professionale
Non è
Una passerella della vanità dove conta esserci
Ma è un momento di confronto collettivo e di comune riflessione sul valore del nostro impegno attraverso l'esempio della loro vita
Attraverso la lettura dei loro provvedimenti
Per noi in queste giornate conta chi siamo e da dove veniamo
è con questo spirito
Che la Giunta sezionale dell'Associazione nazionale magistrati ha voluto riportare in una parete del nostro palazzo di giustizia
Insieme all'anatema gridato contro la mafia da Papa Giovanni Paolo secondo le riflessioni di alcune delle vittime della criminalità mafiosa affinché divengano per noi un saldo riferimento morale
Un accogliente cornice all'interno della quale tutti noi ogni giorno siamo tenuti ad illuminare il valore giustizia con i colori del nostro impegno
Così Rosario Livatino ha scritto diceva sul valore la funzione di magistrato
Vi sono tante forme di affrontare il lavoro di magistrato
Beh quella distaccate fretta chi vede nelle tavole processuali solo un'informe mucchio di carte che bisogna semplicemente ordinare secondo certe regole
E quelle di chi scorge nei se invece i drammi umani che vi si celano e che è consapevole di quanto una decisione potrà lenire lì o esasperati
Cioè quella di colui
Che chiudendo la porta reparti ufficio alla fine della giornata di lavoro
Lascia dentro di esso tutti i problemi che nel suo corso già incontrato
E ritrova nel privato una parentesi di sollievo e quella di colui che invece si compenetrano aumenta in quei problemi che gli soffre fino al punto da farli propri e portarli con sé ovunque vada
Ma c'è Rando si nel dubbio dell'errore ben oltre quel segno che il proprio stretto stretto dovere imporrebbe
Antonino Saetta
Ripeteva spesso e siamo grati familiari di Antonino Saetta per averci consegnato questa frase
La nostra dignità ci impone alle volte di affrontare con coraggio situazioni difficili e ci dà anche tutto il coraggio di cui in quei casi abbiamo bisogno
I magistrati Antonino Saetta e Rosario Livatino hanno esercitato nella vita professionale soltanto le funzioni di magistrato
Trattando i processi per ciò che sono accertamento penale di fatti attribuibile agli imputati e non altro
Sono il modello di cittadine magistrati sobrie riservati nei comportamenti e nello svolgimento delle loro funzioni
Distanti da ogni forma di personalismo unicamente impegnati ogni giorno nel servizio del valore giustizia
Li abbiamo conosciuti entrambi solo dopo la loro tragica fine prima nello svolgimento delle loro funzioni
Erano semplicemente che vogliamo dire felicemente cittadini magistrati uomini padre figli
Magistrati che in quegli anni come tanti ma non come tutti hanno vissuto il loro percorso umano e professionale ispirandosi a valore di disinteresse personale
Indipendenza ed imparzialità
Lontani dai centri di potere politici economici palesi o occulti capaci di dire no alle intimidazioni no alle suggestioni del potere
Noi polveroso ed innocuo qui etilismo burocratico no all'indifferenza e all'ignavia no alle lusinghe dell'esposizione mediatica
Magistrati e cittadini che hanno vissuto adoperato in Sicilia
Non inseriti in un salotto in un circolo in un rapporto di a patti potere in un gioco di apparenze
Hanno lavorato rafforzando e rinnovando l'azione della magistratura italiana in un contesto ambientale in tempo in cui la parola ma fiera raramente pronunciata in un'epoca in cui i mafiosi
Non venivano isolati emarginati ma ho segue anche rispettati anche oltre i confini del clan
Sono servitori dello Stato uccisi dalle inqualificabile criminalità mafiosa mentre a bordo delle loro vetture private non tutelati in un periodo in cui i magistrati venivano uccisi frequentemente senza preavviso si stavano recando verso il luogo di lavoro
Seguendo il loro Sempione leggendo le loro sentenze raccogliendo la loro eredità morale
Potremo noi oggi intendere il nostro ruolo i cittadini prima i magistrati poi la loro testimonianza possa aiutare noi a comprendere le nostre radici
Possa accompagnarci ad andare in pellegrinaggio nei luoghi della memoria e della nostra storia allo scopo oggi e qui di sconfiggere l'indifferenza
Gli abusi del potere la previdenza insano ambizione gli individualismi svolgendo il nobile e delicato ruolo di magistrati al servizio dello Stato senza debiti di riconoscenza
Senza ostentazione un'esibizione e così indossando la toga senza dover dire grazie se non unicamente ai propri genitori che quell'atto cacciamo Donato Craxi
Il Ministro della Giustizia
Onorevole Orlando
Ha indirizzato un saluto
Al Presidente della Corte di Appello di Caltanissetta e all'Associazione nazionale magistrati
Che
Lasceremo agli atti e che
Leggi inseriremo
Si
Nel sito della corte d'appello di Caltanissetta leggiamo soltanto
L'ultima frase l'ultimo saluto del in sede di questa lettera caro Presidente mentre saluto tutti i partecipanti alla presente cerimonia
Poi infine ricevere i sensi del mio più vivo apprezzamento per l'importante iniziativa e la mia personale vicinanza ad una realtà come quella di Caltanissetta e dei sugli uffici giudiziari così fermamente impegnata nell'amministrazione della giustizia buon lavoro
Passo
La parola
Al
Presidente della corte di appello Salvatore Cardinale
Signor presidente
Autorità civile e religiosa
Colleghi avvocati e amici
E per me motivo di orgoglio prenderà la parola per rivolgere al Capo dello Stato onorevole Sergio Mattarella il deferente saluto mio che tutti i magistrati del distretto
E manifestare ed un sentito ringraziamento per aver accolto l'invito a partecipare alla cerimonia che come ogni anno la Corte d'Appello di Caltanissetta dedica ricordo dei giudici Antonino Saetta per Rosario Angelo Livatino
Saluto inoltre tutte le altre autorità religiose e civili e tutte le persone qui riunite e con particolare affetto i familiari del compianto Presidente Antonino Saetta del figlio Stefano
Anche questa volta presente all'annuale memoriale del sacrificio e dei loro cari
La presenza del Capo dello Stato conferisce solennità e significato particolare a ricordo dei due eccellenti colleghi vittime della violenza mafiosa che in momenti compunzione diverse hanno operato in questo palazzo
Disegnando con il loro agire il profilo del magistrato moderno coerente e concreto
Ricordo che si unisce a quello degli atti e martedì giustizia legata alla storia del nostro territorio
Il Giudice Paolo Borsellino che nel distretto messe nel se ho la sua carriera dittatore Barrafranca il magistrato Gaetano Costa per molti anni al Procuratore della Repubblica di Caltanissetta
Il commissario della Polizia di Stato ponesse Giuliano
Un attivo di Piazza Armerina ucciso a Palermo
Il brigadiere leggendo di questo Luigi potenza medaglia d'oro al valore civile nata del materasso Senato a Catania l'agente della Polizia di Stato zucchetto nata su terra e ucciso nel capo palermitano
L'opera professionale di questi uomini vicino al nostro territorio e così incisivi nell'affermare la legalità e la credibilità dello Stato contro la criminalità offre cittadine del distretto giudiziario
E soprattutto ai giovani un esempio è un monito
Antonino Saetta nasceva Canicattì il venticinque ottobre mille novecentoventidue
Nel mille novecentoquarantotto diciamo la sua carriera in magistratura ad Acqui Terme
Nel mille novecentocinquantacinque trasferito al tribunale di Caltanissetta
E nel mille novecentosessanta si spostava in quello di Palermo partire andare poi il Procuratore della Repubblica Sciacca e quindi Consigliere della Corte d'appello del capoluogo palermitano
Dopo alcune a metà scorsa alla Corte d'Appello di Genova nel mille novecentottantacinque assumeva l'incarico lei Presidente di Sezione della Corte d'Appello di Caltanissetta e di poi se trasferire o presso la Corte d'Appello di Palermo con le medesime funzioni
Protagonista in vari momenti della sua carriera di importanti processi quali quelle celebrata a carico di militante delle Brigate Rosse genovese ed è affiliata alla criminalità organizzata
Si mostrava sembra refrattario ad ogni forma di condizionamento da qualunque parte provenisse e a maggior ragione d'ambiente mafiosi
E questa sua proverbiale indipendenza sarà la causa della sua morte violenta
Il venticinque settembre mille novecentottantotto mentre alla guida della sua autovettura privata
Percorreva la strada statale seicentoquaranta la volta di Palermo cadeva insieme all'innocente figlio Stefano che lo aveva avuto accompagnate in un agguato mortale
Le indagini condotte a Caltanissetta chiariranno che gli era stato ucciso da codificate Travel promette manovale della famiglia di Canicattì su richiesta dei vertici della mafia di Palermo
Preoccupate che potesse assume la Presidenza del Collegio d'appello chiamato a trattare in secondo grado il cosiddetto maxi processo alle cosche mafiose isolana
Egli sapeva che le nuove funzioni assunto alla Corte d'Assise d'Appello di Palermo dopo avete comminato grande pena molte mafiose durante il suo servizio a Caltanissetta comportavano rischi notevole e aveva chiesto di essere destinato all'incarico meno esposto
La sua richiesta non poteva essere accolta per cui accettarlo senza perdere la sua consueta determinazione e indipendenza il gravoso impegno addivenendo il primo magistrato giudicante sì ce le hanno assassinato dalla mafia
Consapevolezza senso del dovere erano le radici nel suo silenzioso coraggio
Lo hanno definito un eroe vestito di normalità sbagliando un modo di essere che inevitabilmente richiama quello del collega Rosario Angelo Livatino
Il cui profilo Sala dal qui a poco illustrato da Procuratore lari
UDC e due magistrati oltre al luogo di nascita la comune esperienza lavorativa a Caltanissetta anche lo stile professionale di vita che pur nelle loro diverse vicende umane converge su molti punti fondamentali
Uomini di formazione solidale equilibrate perché sicuri e loro le ferimento valoriale
L'impeto nell'agire perché determinate e attenta alle direttive della coscienza alle regole della legge ai contesti alle storia degli uomini con la quale si comparativa si confrontavano per esercitare la giurisdizione
E compiendo senso di giustizia e l'amore per la legalità non erano per costoro un'astratta spinta ideale o una scelta di me non ricorrendo all'attuale
Erano una dimensione pratiche morale che si manifestava nella cupezza nello studio dei fatti nella insensibilità ad ogni condizionamento ideologico e conseguentemente nella modernità dedizione
Che consentiva loro di cogliere l'evoluzione dei fenomeni criminali sfuggito all'osservazione di Monte dell'Oro contemporanea
Entrambe hanno saputo esprimere indipendenza imparzialità rigore morale fedeltà dettato normativo e si sono distinte per professionalità equilibrio laboriosità e impegno
Senza mai trascurare le esigenze delle rispettive famiglie
Che erano e rimanevano sempre al centro delle loro attenzione
Le loro vite appartengono alla storia della Sicilia dell'età land era una storia fatta di sangue ma anche di vittorie della legge sulle forze oscure del male che in questa terra vestono gli addetti della mafia
Rosario Livatino Antonino Saetta che senza nulla chiedere
Sono state coerente fino in fondo fede fino in fondo querelle allo Stato hanno dato e continua a dare lustro a questo distretto giudiziario che ha visto negli anni l'agire sinergico del rappresentante delle istituzioni
Della Chiesa della società civile ed al mondo della scuola qui rappresentati
Tutte impegnate ciascuno nel proprio ambito a percorrere con risolutezza un comunismo un Comune cambino di contrasto alle mafie
La Corte d'Appello di Caltanissetta oggi ancora una volta rivendica con orgoglio il diritto di onorare siffatti magistrati
E la presenza del Capo dello Stato del tandem lustro personalità incoraggia tutti coloro che essa opera a perseguire su questa strada grazie dell'attenzione
Prende la parola il Procuratore generale Sergio lari
Signor Presidente della Repubblica
è con grande emozione
Che le porgo i referenti saluti di tutta la magistratura requirente del distretto di Caltanissetta oltre che un sincero ringraziamento per avere conferito con la sua presenza questa cerimonia un'eccezionale solennità
Rivolgo altresì il mio saluto a tutte le autorità militari civili religiose ai rappresentanti delle istituzioni ai colleghi agli avvocati al pubblico
Tra cui spicca la presenza dei familiari delle vittime della mafia le cui riflessioni sono stati riportati a futura memoria sulle pareti di questo palazzo di giustizia
Tra cui spicca anche alla presenza di tanti studenti e dei loro insegnanti di cui non possiamo che rallegrarci
Infine mi sia consentito un saluto e un abbraccio particolare
Hai familiari dei magistrati Antonino Saetta Rosario Livatino
Che oggi commemoriamo in quest'Aula loro dedicata senza che il tempo trascorso
Da loro Barbarossa assassinio abbia per nulla intaccato l'emozione che tutti noi proviamo nel ricordare il drammatico epilogo del loro percorso esistenziale e di fulgido esempio di vita che ci hanno lasciato in eredità
Abbiamo già ascoltato con commozione la commemorazione del giudice Antonino Saetta del giovane figlio Stefano svolta dal Presidente della Corte d'appello
Pertanto nel tempo concesso che svolgiamo soltanto alcune considerazioni ricordo del collega Rosario Livatino pur consapevole e me ne scuso fin d'ora che ben altro spazio richiederebbe era rievocazione divano vi figura come la sua
Rosario Livatino aveva venticinque anni
Quando il diciotto luglio del mille novecentosettantotto iniziò il tirocinio presso questa Corte d'appello
Il ventinove settembre del mille novecentosettantanove si insediò come sostituto Procuratore della Repubblica ad Agrigento dove rimase fino al ventuno agosto dall'ottantanove data in cui venne trasferito presso il Tribunale della stessa città
Nello svolgimento di entrambe le funzioni requirenti e giudicanti chi fece apprezzare da tutti per la preparazione eccellente la laboriosità la propensione a confronto il rigore bilanciato all'umanità
E soprattutto l'assoluto riserbo
Furono anni in cui il Rosario Livatino
Se poi lo Stato senza fughe scorta
In una terra in cui le organizzazioni mafiose Cosa Nostra estive tra in perenne competizione e conflitto armato fra loro dobbiamo noi territorio esercitando un efferata violenza in un clima di diffusa omertà e l'assegnazione da parte della popolazione
Rosario Livatino era osservato e perfino deriso da i capimafia che abitavano nella sua amata Canicattì
Eppure continuava imperterrito per la sua strada applicando rigorosamente la legge forte di una eccellente bagaglio culturale e professionale ma anche
Di una innata sete di giustizia alimentata da una profonda fede cristiana
Egli svolgeva il suo lavoro con l'attuale riserbo ma anche con il massimo impegno ed entusiasmo accompagnato dalla consapevolezza di avere il compito di fare rispettare leggi dello Stato anche a costo di mettere a repentaglio la
La sua stessa esistenza perché come
Amava dire il magistrato per un semplice riflesso della legge che il CIPE è chiamato ad applicare
Come è noto Rosario fu barbaramente assassinato il ventuno settembre del novanta all'età di trentasette anni da sicari della neonata organizzazione mafiosa agrigentina denominata stizza
Che non glielo ha perdonato il suo rigore morale e la sua inflessibilità fu ucciso mentre si recava da solo alla guida della sua autovettura presso il Tribunale di Agrigento al lavoro come ogni giorno
Le ultime e quasi incredibili valore che egli ebbe a rivolgere un attimo diverse prima che voglia essere carnefici furono cosa che ho fatto picciotti
A ben vedere
Sono le parole di un autentico cristiano che è incapace di maledire coloro i quali ho stavano virando dagli della vita senza alcuna pietà
Ed è uscito soltanto esprime il suo stupore per il fatto che lo stavano uccidendo pur essendo egli un innocente
Pur essendo egli un uomo che aveva fatto soltanto il proprio dovere
Cosa gli ho fatto picciotti
La dimensione umana e spirituale di Rosario Livatino hanno trovato pieno e autentico riconoscimento né pannelli a parole espresse la Papa Giovanni Paolo secondo
Nello storico discorso tenuto il nove maggio due mila undici nella Valle dei templi di Agrigento
Quando lanciando un anatema contro la mafia definitiva Tino maschile della giustizia e indirettamente della fede
Proprio alla luce di quelle autorevolissima testimonianza ci spiega perché abbia preso l'avvio il ventuno settembre due mila undici il processo di beatificazione di Rosario Livatino quale cerco di io
Alla luce di quella testimonianza di Papa Giovanni Paolo II non credo di dovere ma neppure di potere aggiungere altro sulla dimensione umana e spirituale alloggiativa chi sono io per poterlo fare
Avviandomi dunque alla conclusione
Era solo scopo di meglio inneggiare da personalità del magistrato Rosario Livatino vorrei soltanto citare due passaggi di una relazione dall'utente al settimo via dell'ottantaquattro dal titolo il ruolo del giudice nella società che cambia
In quell'occasione a proposito dei rapporti tra magistrato al mondo della politica qui ci sono tanti politici
Egli sostenne che per garantire pienamente il valore costituzionalmente rilevante dell'indipendenza e dell'autonomia del giudice le sue parole sono queste
Sarebbe sommamente opportuno che i giudici rinunciasse devo partecipare alle competizioni elettorali in veste di candidato
O qualora ritengano che il seggio in Parlamento superi di molto in prestigio potere e importanza all'ufficio del giudice effettuassero una irrevocabile scelta bruciando sì tutti i vascelli alle spalle con le dimissioni definitive
Dall'ordine giudiziario
Ed ancora a proposito dell'immagine esterna del magistrato
Carichi di lavoro che è importante che egli offra dice e non l'immagine di una persona un Stela o se è vera
Complessa del suo ruolo e della sua autorità od io raggiungibile rigore morale ma di una persona seria si
Di persona equilibrata sci di persona responsabile pure potrebbe aggiungersi di persona comprensiva è umana capace di condannare ma anche di capire
Questa riflessione di Rosario Livatino ed il modo con cui egli ha coerentemente ha svolto la sua professione mi ricordano lei ricordano quanto lei
Signor Presidente ha recentemente affermato sul compito che la Costituzione affida al magistrato
Che non è quel ruolo di protagonista assoluto del processo ma neppure i burocratico amministratore di giustizia
A ben vedere signor Presidente la sua visione del ruolo del magistrato tanto autorevole quanto condivisibile si attaglia alla perfezione al modello di giudice impersonato da Rosario Livatino
Quelli cioè Livatino è stato come da qualcuno è stato definito un giudice ragazzino
Lo è stato nella migliore e più nobile accezione che deve essere attribuita questa figura di magistrato
Vale a dire
Un giovane appassionato lontano dai centri di potere irreprensibile riservato
Ed era in via ingiustizia dei valori della Costituzione e potremmo aggiungerci appropriando ce le sue parole
Se ce lo consente signor presidente né protagonista assoluta del processo né burocratico amministratore di giustizia in questo modello di magistrato signor Presidente della Repubblica anche noi sentiamo di riconoscerci grazie
Indichiamo il
Segretario Generale dell'Associazione nazionale magistrati prendere la parola Maurizio Carbone
Buona sera
A nome dell'Associazione nazionale magistrati rivolgo un deferente saluto Capo dello Stato e mi associo ai ringraziamenti che lì sono già stati formulati per avere con la sua presenza conferito ulteriore valore solennità questa cerimonia
A tutti i presenti autorità rappresentanti delle istituzioni colleghi avvocati i cittadini un cordiale saluto
Un sentito braccio ai familiari delle vittime
Come mare oggi Antonino Saetta e Rosario Angelo Livatino nella diverso le loro morte anche il significato
Di onorare tutte le donne e gli uomini che hanno pagato con la vita impegno quotidiano per l'affermazione dei valori della legalità e della giustizia
Sono tanti troppi i magistrati gli appartenenti alle forze dell'ordine giornalisti politici professionisti che negli anni sono stati vittime della violenza mafiosa in questa terra
E ricordo che la loro tragica fine ci commuove a distanza di anni
Ma la lotte Simoni Ansa di vita il loro esempio la memoria del loro impegno coraggioso che si rinnova nel corso di queste celebrazioni
Costituiscono ancora oggi e non solo per le nuove generazioni per i tanti giovani che
Anche oggi sono presenti in quest'Aula costituiscono ancora oggi un forte richiamo ai doveri di serietà e professionalità
Ho senso di responsabilità
E sono anche un chiaro invito alla determinazioni all'unità di tutte le istituzioni quale migliorando titolo per respingere ogni forma di sopraffazione tipi e di intimidazione
I valori ai quali Antonino Saetta e Rosario Livatino hanno ispirato tutta la propria vita umana e professionale come sono stati ricordati dal Presidente della Corte dal Procuratore generale
Rappresentano ancora oggi i valori in cui tutti dovremmo quotidianamente identificato
Antonino Saetta e Rosario Livatino
Sono tra i più alti esempi di uomini servitori dello Stato che ebbero il particolare in merito di Inter Petrarca il proprio ruolo con coraggio e determinazione ma anche con tanta umanità e sobrietà dei comportamenti
Rifuggendo da ora inutili protagonismi ed evitando con cura ogni frequentazione ogni atteggiamento che potesse anche solo scalfire l'immagine di imparzialità della propria funzione alla quale tanto teneva
Il potere mafioso l'illegalità alla violenza e l'intimidazione si combattono certamente con le riforme con le buone leggi con la loro rigorosa applicazione ma prima ancora con l'autorevolezza e la credibilità delle istituzioni
Antonino Saetta Rosario Livatino erano consapevoli e lo dimostrarono nei fatti
Che la credibilità delle istituzioni si conquista ogni giorno con la serietà il coraggio o la trasparenza dei comportamenti di coloro che le rappresentano
Loro ci hanno indicato la strada hanno il compito di seguirla fino in fondo senza incertezze grazie
In rappresentanza di tutti studenti studenti di Caltanissetta invitiamo Paola Dell'Utri
Il liceo classico Ruggiero settima prendere la parola
Signor Presidente la sua presenza qui della nostra città nello spazio e giustizia errori Manzo
è altrettanto grande la gioia di parlare con lei
Simona onorevole autentico di legalità
In questo luogo in cui la legalità e la parola d'ordine sono pone Dell'Utri una studentessa del liceo Ruggiero VII la scuola dove il giudice Antonino Saetta ha studiato nel mille novecentoquaranta ha conseguito la maturità
E dove prima di lui avviasse del giudice Gaetano Costa nostro concittadino
Il giudice Rosario Livatino che ha lavorato in questo palazzo nel primo nella sua carriera in magistratura aveva scritto i suoi appunti quando moriremo nessuno ci verrà chiedere quanto siamo stati credenti ma credibili
Essere credibili significa perseguire un obiettivo essere credenti significa limitasse programmarlo
Essere credibili per Rosario Livatino entrino setta ha significato essere coerenti anche a costo della vita e il compimento del proprio dovere ma essere credibili a qualcuno non sta bene anzi è per questo che l'immagine spetta sono stati uccisi
Eroi silenziosi che hanno lavorato senza aprire mai sui circuiti mediatici senza prestarsi a spettacoli trazioni come giudice costa e tutta la sua vita non aveva concesso neppure l'intervista
Questi esempi che la nostra Sicilia generato Sicilia che vogliamo liberare dallo stereotipo delegificazione con la mafia l'omertà e la sottomissione
Questi i siciliani di cui siamo orgogliosi non si sono rassegnati mai a trascorrono esistenza tranquilla protetti da una professione che potevano vivere un privilegio ma di sono impegnati con intelligenza coscienza e rigore
Combattendo come quelli Carrieri in prima fila senza incertezza mi accomodamenti
Hanno visto con coraggio lo stesso coraggio coerente inflessibile che riconosciamo il signor Presidente nei suoi atti nelle sue parole e nei suoi silenzi anche nei silenzi e spesso parlano di più come l'abbraccio quest'estate a Manfredi Borsellino
Il suo discorso di insediamento il tre febbraio per nei giovani sotto momento di respiro e di serenità perché nei suoi occhi traspariva una determinazione pacata e forte né indicare i riferimenti a rotazione di Presidente di tutti gli italiani
Eravamo presenti anche noi in quel discorso quando lei parla per la speranza che manderà condanno i giovani che coltiva i propri talenti e che vorrebbero vedere riconosciuto il merito
E oggi nei giovani ci troviamo a combattere contro mille difficoltà più scorre il nostro futuro schiacciati da quello che lei ha definito il cancro pervasivo che discutere speranze ecco che si diritti
La mafia nato in Sicilia ma morti nessun luogo che ancora presenza infida e silenziosa che non fa più scalpore con il titolo che non appare poi così tanto sui giornali
E però non è scomparsa la mafia
Si è soltanto infiltrata ancora più fondi di prima nell'economia nel poter delle istituzioni in tutta Italia scava scava ti ritrovi sempre lei beffarde feroce perché tanto Manconi tutti
Ovunque avvolta nelle spire della burocrazia mascherata con giacche cravatta
Non per niente il nostro Paese è uno dei tassi più alti di corruzione a livello mondiale
Ma questo canto pervasivo può essere anzi deve essere combattuto con la consapevolezza la volontà e la tenacia
E ne ragazzi vogliano impegnarsi seriamente in questo lotti per azione in cui la posta in gioco è il nostro futuro la possibilità che ognuno di noi possa fare nella propria vita il lavoro che lo rende felice noi il meno peggio o l'immigrazione lontano
Bisogna essere pronti a mettersi in gioco a riprendere il testimone da dove i nostri pagano fallito
La nostra generazione vuole prendere in mano questa responsabilità perché chi nasce in questa terra tanto sofferte tormentata ricerca anche dalla scuola l'eredità della cultura che deve essere alimentata con interrogativi nuovi con l'amore nel riscoprire proprie radici
Perché viviamo lo sappiamo bene in una torre in una terra che racchiude l'universo di tutte le arti e che spesso pensiamo Leonardo Sciascia ha detto la verità su di sé più con la letteratura che con la politica
Siamo anche noi signor Presidente come le siciliani e siamo fieri di esserlo di sentirci Ciriani
Perché la Sicilia e bellezza e per questo deve rappresentare per l'Italia l'Italia che è una Repubblica fondata sul lavoro lavoro che è finita e vita
E vogliamo sperare che la nostra terra non sia solo un sogno per i nostri fratelli migranti e volentieri accogliamo ma che sia il luogo ideale anche per tutti noi
Un luogo in cui non bisogna temere lo sguardo di un prepotente e non bisogna piegarsi alle sederci RIA di chi ha le conoscenze giuste
Abbiamo bisogno di una scuola che ci insegni non solo il passato per capire il presente ma ci parli del presente per poter sognare e costruire il futuro
A scuola dovremmo imparare con l'arte le rottura e la letteratura a vedere la bellezza e la credibilità quella di cui scrivere giudice Livatino
E nella legalità imparare essere capaci di individuare denunciare e di contrastare il compromesso integrato la cecità di fronte agli illeciti e al disprezzo delle regole condivise
L'educazione alla legalità alla credibilità e il sorriso che ci lascia mi servitore dello Stato ucciso dalla mafia
L'educazione alla bellezza e la lotta contro la mafia come insegna Cicerone fondamento e la giustizia e la fede cioè la costante la sincerità nel mantenere le cose dette è convenuto
In questo consiste il senso dell'onore per troppo tempo appannaggio distorto i mafiosi e dei corrotti onorare gli impegni e tenere fede alla parola data grazie
E adesso
Diamo la parola
Al
Studente venia Mihai dell'istituto motto dura
Illustrissimo signor presidente la Repubblica le rivolgo in rappresentanza di tutti i giovani che non sono presenti oggi cui rispettose deferente saluto e la ringrazio per aver offerto a noi studenti la possibilità l'opportunità di partecipare a questo incontro
La commemorazione Edwin dimenticati ed indimenticabili servito artigiani dello Stato costituisce un'ulteriore occasione per accrescere in noi la consapevolezza della necessità di lottare contro cui sistemi di potere
Palesi ed occulti Cannes armato ed Armano
Le mani di
Per ed assassine contro coloro che hanno il grave difetto ai loro occhi distinti svolge il proprio servizio di combattere l'illegalità senza accettare compromessi anche a rischio la propria vita
Anche lei signor Presidente è stato terribilmente colpito negli affetti personali ma con compostezza ha reagito continuando a credere nei negli ideali di giustizia e di onestà ponendosi al servizio alla collettività
Seguendo il suo esempio anche noi giovani vorremmo poter svolgere il ruolo di soggetti attivi dalla società civile con energia rinnovata fiducia
Nel suo discorso di insediamento alla carica di Presidente alla Repubblica le riservato parole di sollecitazione di stimolo i giovani parlamentari indicati come soggetti che possono portare nelle aule le speranze e le attese dei propri coetanei
E che rappresentano anche con la capacità di critica persino di indignazione
La voglia di cambiare
Ho riflettuto a lungo su queste parole ed ho capito che nei giovani siciliani indignati e stanchi delle sofferenze patite dobbiamo conseguire gli obiettivi di cambiamento e di rinascita senza lasciare la Sicilia
Senza crescere cioè il numero inaccettabile di ragazzi che devono abbandonare la propria terra per cercare altrove possibilità di lavoro di affermazione
Lei che è figlio della Sicilia come noi ama la sua terra come noi e vi ritorna spesso perché alla Sicilia non è che non sentimenti di affetto è ricordi indelebili
Per quale sto le chiedo di aiutarci indicando un percorso che permetta alla rinascita morale della Sicilia e dei sei figli
Assicurare quindi maggiori attenzioni risorsa alla scuola pilastro indefettibile dalla società civile
Attribuendo le ogni strumento necessario per conseguire l'obiettivo formativo più importante e significativo cioè la formazione delle coscienze a mio avviso può essere il volano per garantire un futuro di speranza con grande
Accanto ed insieme magistrati e dalle forze dell'ordine che svolgono con coraggio rettitudine loro compito di contrasto all'illegalità senza cercare passerelle vetrina
Ma i giovani sentiamo il dovere di partecipare al processo di risanamento alla nostra terra processo che ci possa condurre ad una condizione di giustizia e di onestà che non si effimera ma che costituisca la normalità grazie
Prego