Tra gli argomenti discussi: Afghanistan, Assad, Crisi, Esteri, Guerra, Islam, Obama, Onu, Putin, Rassegna Stampa, Russia, Sicurezza, Siria, Ucraina.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 19 minuti.
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Quel giorno lì ascoltatori di Radio Radicale giovedì primo ottobre questo l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a curanti David Carretta diversi temi di cui ci occuperemo quest'oggi anche se partiremo ancora una volta dalla
Crisi in Siria dalle manovre militari e diplomatiche in questo Paese in particolare
Quanto sta facendo il Presidente russo Vladimir Putin la notizia del giorno è che Mosca iniziato i suoi bombardamenti in Siria secondo quanto dice la Russia controllo Stato islamico o ma questi obiettivi in qualche modo sono stati già messi in discussione dal Ministro degli esteri francese lo Fabius secondo cui
In realtà Mosca non ha bombardato posizioni dello Stato islamico probabilmente ribelli
Del regime azzarda leggeremo un editoriale dal Financial Times Putin cerca di uscire dal freddo dall'isolamento il titolo
Secondo il quotidiano della City di Stati Uniti farebbero bene a trattare l'iniziativa della Russia sulla Siria con estrema cautela vedremo anche un editoriale da
Il vero azioni che parla di guerra tiepida tra Obama e Putin
Ci occuperemo poi di Ucraina a proposito sempre del presidente russo Putin imboscata sul dossier ucraino il titolo di un'analisi di perfidia o domani a Parigi ci sarà
Un vertice sul dopo un bus e il presidente Russo
è pronto ad infilarsi nelle fessure che aprono gli europea dei su quest'altra crisi chiuderemo con
L'Afghanistan e la Presa di Kunduz da un'importante
Città nel nord del Paese da parte dei talebani Obama dovrebbe ripensare sul ritiro dall'Afghanistan oppure rischia un'altra disfatta stile Iraq avverte
Il Wall Street Journal in un
Editoriale cominciamo però dalla Siria dal principale il commento di ieri del Financial Times
Dopo le manovre diplomati che di Vladimir Putin all'Assemblea generale dell'ONU
L'incontro con il Presidente americano Barack Obama Putin cerca di uscire dal freddo dall'isolamento il titolo dell'editoriale iscriverti
L'ordine il Putin ha beneficiato a lungo di una reputazione di astuto tattico che raramente perde un'occasione di prendere in contropiede le sue controparti occidentali
Ora sta cercando di dare una lucidata queste credenziali CUN una nuova iniziativa sulla crisi in Siria nelle ultime settimane il presidente Russo
Ha dispiegato truppe ieri da combattimento nel Paese a sostegno del suo alleato Bashar al-Assad che sta combattendo l'organizzazione dello Stato islamico
In un discorso le Nazioni Unite lunedì Putin ha sviluppato il suo piano chiedendo gli Stati Uniti di unirsi a lui in una coalizione che sostenga il Governo siriano nella sua guerra contro gli estremisti islamici
Nel suo discorso all'ONU il Presidente americano Barack Obama giustamente risposto rigettando l'ipotesi di dare sostegno al regime di Damasco e spiegando che i massacri insignificante sono iniziati i quattro anni fa quando Assad
Ha deciso di schiacciare nel sangue una rivolta pacifica pro democrazia per Obama Assad deve dunque andarsene
Purtroppo le scelte di Washington in Siria sono più difficili che mai la guerra in cui sono morte duecentocinquanta mila persone è diventato un incubo per i Governi
Occidentali in particolare a causa del flusso di migliaia di migranti siriani verso
L'Europa risultato gli Stati Uniti non possono più escludere l'ipotesi di lavorare con Putin sul futuro della Siria
Ho assunto un però secondo il Frasson Times farebbe bene a non farsi
Illusioni sui veri motivi dietro l'offensiva anti Stato islamico di Putin russe confrontata una minaccia islamista in Medioriente ma Mosca sta anche cercando di mantenere la sua presenza militare in Siria
Cosa ti significativa Putin vuole dirottare l'attenzione del mondo
Lontana dal conflitto in Ucraina che trasformato lo stesso Putin in un paria internazionale
E vuole distrarre l'attenzione dei russi rispetto un'economia sempre più in crisi danneggiata dalle sanzioni occidentali il Presidente russo e anche rischioso di dimostrare che la Russia
è una grande potenza che non può essere ignorata o isolata la difficoltà per l'Amministrazione Obama spiega il Financial Times è che mentre Putin a un piano per la Siria
La Casa Bianca no dopo la debacle americane in Iraq e Afghanistan Obama ha evitato di intervenire all'estero e ogni volta che ha potuto
Ha rifiutato di sostenere i ribelli moderati insidia contro il regime di Damasco e non ha voluto reagire quando Assad ha superato la sua linea rossa sull'uso di armi chimiche
Putin dunque nella posizione di sfruttare il vuoto lasciato dalla politica o dalla mancanza di politica occidentale sulla Siria Obama fatto comunque bene incontrare Putin all'ONU invece di limitarsi a rigettare la sua iniziativa
Gli Stati Uniti non devono unirsi alla Russia nelle sue operazioni militari anti Stato islamico ma possono usare questa nuova finestra diplomatica per fare pressioni su Mosca
A favore di una transizione che porti alla fine del regime Assad certo Putin per ora può anche difendere il presidente siriano ma le guerre in Siria è diventato un campo d'addestramento per terroristi e il Presidente russo non ha alcun interesse
Anche continui per sempre così detto questo secondo del tipo gli Stati Uniti non devono ricostruire le loro relazioni con la Russia senza condizioni sull'Ucraina Putin si è fatto beffe delle norme internazionali
Ed ora tocca a lui dimostrare la sua buona fede il Governo di chiedere sta rispettando gli accordi di mischie de centralizzando alcuni poteri a tutte le regioni ucraine
Mosca deve rispondere ritirando uomini e materiali dall'est del Paese e deve sigillare la frontiera tra Ucraina e Russia restituendo né il controllo a Kiev va se Putin farà questi passi gli Stati Uniti potrebbero offrire a Mosca
Quel dialogo più approfondito che la Russia chiede
L'attuale stato delle relazioni Russo americane sta danneggiando accordi su altre questioni che riguardano diplomazie sicurezza ma
Prima Putin deve dimostrare la sua volontà di sostenere l'ordine di sicurezza globale post guerra fredda e il problema e che non c'è alcuna certezza che lo farà così
Tra l'altro il il Financial Times a proposito dell'Ucraina
Va segnalato un'analisi uscita ieri dalle figlio sulle figlia o di
Pier Abril Bladimir Putin imboscata su un dossier ucraino domani
Cioè a Parigi un vertice del cosiddetto gruppo Normandia dopo la Siria l'Ucraina scrive le Figaro tre giorni dopo il suo appello a favore della creazione di una coalizione antiterrorista in Siria Putin e atteso
A Parigi per un vertice consacrato alla crisi nel don Bassano all'est dell'Ucraina
In compagnia di Angela Merkel Consolo onde Pietro porrà scenico esiste un potenziale una possibilità per tentare di ottenere dei progressisti tutti collaboreranno detto il Segretario di Stato
A lei caro John Kerry dopo l'incontro a New York tra Obama e Putin che in parte è stato proprio dedicato al caso ucraino
L'ambasciatore tedesco Mosca ludiche eurobond FIR cioè ha detto sperare in una svolta decisiva
Durante il vertice di di Parigi lo schiavo spiega che i ribelli hanno
Violato più volte i
Famosi accordi di mischia ma Parigi e Berlino non hanno intenzione di trasformare queste violazioni in un casus belli
Francia e Germania guardano soprattutto al rispetto del cessate il fuoco anche se questo non basterà restituire sia per la sua sovranità
Alla frontiera orientale la scorsa settimana il vicecancelliere si bar Gabriel si era spinto a suggerire di legare il dossier siriano a quello delle sanzioni economiche europee contro Mosca sull'Ucraina
Ovviamente ci sono state polemiche da allora Gabriel ha fatto marcia indietro
Parigi ripete che i due dossier sono totalmente disgiunti ma secondo me ci diamo una fessura sia persa e Putin non esiterà a infilarci si così il quotidiano conservatore
Francese prendiamo un altro giornale francese Libération per tornare a parlare di
Siria dedito reale di ieri di marxismo Obama Putin la guerra chi è Ida il il titolo e idee sottolinea come la fine
La mancanza di strategia siriana da parte americana costringeva Obama a abbracciare in qualche modo la strategia che ha Vladimir Putin ma non solo va ma anche
L'Europa il faccia a faccia l'inizio è stato bracciale l'incontro tra Obama e Putin lunedì sera New Yorker al primo dal due mila tredici
E i due Presidenti avevano appena dichiarato in pubblico le loro divergenze sulla sorte da riservare a Bashar al-Assad anche se entrambi si erano detti pronti a collaborare per trovare
Una soluzione al conflitto siriano
Ma alla fine dell'incontro durato novanta minuti l'uomo forte del Cremlino dichiarato trionfante che era stato costruttivo e sorprendentemente a petto per poi aggiungere secondo me esiste una base di cooperazione per i nostri problemi sui nostri problemi comuni
Da parte americana si rimasti più discreti ma un alto diplomatico riconosciuto un desiderio comune di riflettere
Ha i mezzi per poter trattare ciò che accade in in Siria questa la sintesi diciamo della dell'esito dell'incontro
A margine l'Assemblea generale delle Nazioni Unite dopo i discorsi di Obama e Putin sul
Sul palco certo prosegue Di Biasio non si tratta del grande ricette delle relazioni americano russa che era stato promosso da Obama appena dopo la sua prima elezione
Il sogno ma mi hanno era stato rapidamente seppellito dall'intransigenza di Putin e dalle sue derive autocratiche prima che la guerra in Siria l'aggressione russa in Ucraina mi dessero un colpo di grazia
La svolta comunque c'è tanto più che Mosca si è dimostrata capace di giocare un ruolo costruttivo negli ultimi mesi
Durante i negoziati sul nucleare iraniano principale sostegno insieme all'Iran del dittatore siriano Assad oggi la Russia è impossibile da ignorare
Per il fatto che ha creato il fatto compiuto con l'invio di carri armati eri e circa due mila soldati vicino alla TAC sia la roccaforte del regime siriano
La retorica di Putin sulla priorità di lottare contro lo Stato islamico fa eco a quella degli occidentali Washington e Parigi sono coscienti di questa realtà
Certo
Usano il palco dell'ONU per ricordare i principi lo ha fatto il Presidente francese Consolo onde dicendo
Non si può lavorare insieme far lavorare insieme vittime e carnefici Assad è all'origine del problema non può far parte della soluzione
Lo ha fatto Barack Obama attaccando il tiranno di Damasco con gli stessi accenti di a Londra
E ricordando la necessità della sua partenza ma il Presidente americano anche sottolineato la necessità di lottare contro lo Stato islamico
E di una soluzione politica l'impasto siriana il che implica negoziati e a termine concessioni
Secondo Libération la sorte del macellaio di Damasco dipenderà dalla soluzione politica non l'inverso
E in questo braccio di ferro diplomatico Putin a un dato a tu straordinario
Sa chiaramente ciò che vuole in Siria e cioè conservare la sua influenza su quest'ultima vestigia dalla potenza sovietica in Medioriente
Putin sa anche che cosa non vuole e cioè che azzarda faccio la stessa fine di Gheddafi con il tracollo totale del regime come in Iraq
Di fronte a Putin Obama si illustrato per una totale incoerenza nella sua politica siriana
E si è screditato con la rinuncia nel due mila tredici a colpire un regime colpevole di aver utilizzato le armi chimiche contro
La sua popolazione nonostante le linee rosse di Obama
Il problema
Semmai oggi un altro secondo Libération sono i circa sessanta Paesi della coalizione contro lo Stato islamico creata dagli americani che restano
Divisi ciascuno ha una propria agenda e questo complicherà ulteriormente il processo di transizione per un eventuale dopo Assad così
Marxismo a proposito della guerra tiepida tra
Obama e Putin sulla Siria a proposito di Silea una delle conseguenze lo evidenziava il Financial Times suo editoriale la crisi dei rifugiati
In in Europa e su questo vogliamo segnalarvi un articolo uscito oggi sulle mondo i rifugiati nel soccorso della demografia tedesca il quotidiano francese ricorda che
La Germania tassi di natalità molto deboli ma i flussi migratori stanno già cambiando le cose
Secondo i dati pubblicati il ventiquattro settembre dall'Ufficio federale di statistica la Germania contava alla fine dell'anno scorso ottantuno virgola due milioni di abitanti quattrocentotrenta mila in più della fine
Due mila e tredici era più forte progressione dal mille novecentonovantadue la ragione e l'immigrazione il numero di decessi ampiamente superiore alle nascite
I centocinquantatré mila unità ma al saldo migratorio ampiamente positivo cinquecentocinquanta mila persone
In un anno la quota di stranieri è passata dall'otto virgola sette al nove virgola tre per cento dalla popolazione perché tanto importante perché alla fine qualcuno dovrà finanziare welfare State tedesco le pensioni
La sanità e quant'altro e la Germania se dovesse fare da sola con la sua popolazione diciamo
Subirebbe un pesante calo demografico un un netto calo dell'atto popolazione questo gli impedirebbe dal punto di vista economico di
Continuare come ha fatto negli ultimi dieci anni per chiudere invece vogliamo parlare di Afghanistan con il Wall Street Journal un editoriale dal titolo i talebani prendono Kunduz d'
Obama dovrebbe ripensare
Al suo ritiro dall'Afghanistan altrimenti rischia un'altra disfatta stile Iraq
I talebani lunedì hanno preso il controllo della città afgana di conduzione in una sconfitta militare che dovrebbe allarmare Washington più di quanto accaduto finora
Per mesi la città era stata sotto assedio degli insorti che controllano gran parte dalla campagna circostante i problemi logistici organizzativi delle forze di sicurezza afgane erano ben conosciuti dai pianificatori militari occidentali
In particolare nel momento in cui Stati Uniti e partner della NATO hanno diminuito la pre la presenza nel paese a causa del calendario di ritiro del Presidente Obama la presa di conduzione
è importante per l'Occidente e non solo perché l'Afghanistan rappresenta un investimento durato quattordici anni in termini di sangue i soldi
Condusse la prima grande città cadere nelle mani dei talebani da quando il gruppo era stato cacciato da Kabul nel due mila uno la sua perdita un colpo politico e psicologico maggiore inflitto al Governo di Ashraf organi in carica da un solo un anno
Inoltre rafforza l'altruista di prestigio del nuovo leader dei talebani il Mullah ACTAR Mohammed ma l'usura Gani ha detto di sperare in un accordo di pace con i talebani ma il problema è che il Mullah Matsuura pochi incentivi per negoziare
Nel momento in cui riesce a conquistare sempre più perlomeno inoltre sacche Obama ha promesso di ritirare tutte le truppe americane entro la fine del due mila e sedici può dunque aspettare
Sfruttando le opportunità di avanzare le forze afgane hanno lanciato
Un tentativo di controffensiva per riprendere Kunduz di Stati Uniti hanno condotto un bombardamento contro posizioni talebane
Ma ho assunto non farebbe bene a dare agli afgani maggior sostegno per evitare una disfatta più ampia secondo il sereno relativamente isolata nord la sua caduta danneggerà al morale delle truppe afgane che stanno difendendo altre città tutto questo
Ricordando
Al Wall Street Journal la progressione dello Stato islamico in Iraq negli ultimi mesi in particolare dopo la presa di Mosul nel giugno due mila e quattordici
La partenza di tutte le truppe americane provocato nel caso iracheno la fuga delle delle forze di sicurezza di fronte agli attacchi dello Stato islamico
Se finora le forze afgane si sono dimostrate più efficace malgrado equipaggiamenti inferiori e posizioni più isolate
Il rischio è che alla fine anche loro cedano completamente di fronte a un attacco più esteso
Funzionari dell'amministrazione americana dicono che stanno ripensando i tempi del ritiro americano dall'Afghanistan e che i cani ha chiesto gli Stati Uniti di rimanere con un maggior numero di soldati Obama farebbe bene a ripensare il suo ritiro far marcia indietro
Se vuole evitare un'altra umiliazione americana prima di lasciare la Casa Bianca così il
Il Wall Street giornale da e dato che abbiamo ancora un minuto di tempo un'ultima segnalazione torniamo all'Europa e alle vicende politiche interne di
Di alcuni paesi torniamo su Corbin il i leader del del lei Borra
Che come dire non non piace ai ai giornali non piace in particolare al Financial Times accordi non parla al suo partito non al paese questo un commento uscito ieri
Al primo discorso maggiore del nuovo leader laburista due cose sono richiesta un leader politico primo deve seguire deve guidare il suo partito verso una direzione chiara e coerente secondo
Ha bisogno di seguaci che si facciano dirigere in questa direzione le prime settimane di Corbin come leader del labour sono state
Segnati da dubbi su entrambi i fronti
Perché perché non ha una politica chiara e coerente soprattutto sta cercando di bypassare
I parlamentari del labour che che che non condividono la sua strategia ci fermiamo qui però oggi da David Carretta una buona giornata l'ascolto di Radio Radicale
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