Emergenza rifugiati: intervista a David Sassoli

David Sassoli vicepresidente del parlamento Europa iscritto al Gruppo dei Socialisti Democratici colui vogliamo parlare della crisi dei rifugiati partendo da gli avvertimenti che sono stati lanciati
Davanti all'Europarlamento dal Presidente del Consiglio europeo Donald Tours c'è il rischio che
Questo è il suo Tusian prima ancora di più per l'aggravarsi della crisi siriana per i problemi nella gestione delle frontiere esternare
Nel frattempo la Commissione intende rafforzare in qualche modo le sue proposte di cui alla fine dell'anno una di queste proposte la creazione di una guardia
Di frontiera comune lei intervenuto anche su questo a favore si assolutamente il rischio di uno
Diciamo di questo flusso ininterrotto che anche magari il prossimo futuro e possa continuare a prendere alle frontiere dell'Europa e che chiara chiedere chi Europa naturalmente c'è nessuno lo nasconde
Il problema è la condizione di quei Paesi di quelle aree la Libia
L'Iraq la Siria e quindi naturalmente tutto questo sul dipenderà anche da che cosa da come la comunità internazionale prenderà delle decisioni
Però i rifugiati esistono i rifugiati già ci sono fuori dall'Iraq dalla Siria ce ne sono milioni di persone che hanno la necessità di essere
Accolte abbiamo avuto un Consiglio europeo che ha raccolto le indicazioni del Parlamento della Commissione
Ha detto suddivisione di risorse di uomini per i ventotto paesi anzi noi chiediamo che nei confronti dei Paesi
Che oggi sono di traverso rispetto alle istituzioni europee ci siano anche delle sanzioni ma detto questo noi dobbiamo andare anche oltre
Fare in modo che queste indicazioni di condivisioni di uomini di risorse fra i ventotto ben prevedano degli strumenti comunitari
Servizio Protezione civile europea mettere sotto il
Il coordinamento europeo le protezioni civili di tutti i Paesi sarebbe un modo anche per rispondere
A un'esigenza di accoglienza di efficienza di rispetto della dignità delle persone che spesso tanti Paesi del sud Europa non riescono
Ad affrontare da soli nello stesso tempo
Sicurezza e quindi servizio europeo per le frontiere esterne
Non deve essere non deve passare l'odiosa distinzione fra sicurezza e solidarietà
Sono la facce della stessa medaglia
Abbiamo bisogno di accoglienza e naturalmente per tutta
L'aria dell'euro abbiamo bisogno del
Dell'Europa abbiamo bisogno di sicurezza
Ed ecco perché possiamo come Parlamento prendere subito una decisione di
Un'iniziativa che
D'accordo con la Commissione vada restituire questi e due questi due servizi Protezione civile europea e servizio per le frontiere
Credo che questo sia un modo per rispondere anche alle esigenze dei cittadini che non sono contrario all'accoglienza ma che certamente
Vogliono anche sicurezza diversi Paesi però sono in qualche modo Stigliano all'ipotesi di
Appaltare
All'Europa usiamo questa espressione o troppo forse semplicistica appaltare l'Europa la gestione delle proprie frontiere esterne e in qualche modo i casi vediamo con l'Ungheria calze i muri ma anche con
La Grecia che
Fatica creare i famosi hot spot cioè questi centri
Di registrazione dei migranti di richiedenti asilo come superare questa soprattutto mettendo insieme strutture che sono fondamentali per
Nell'accoglienza e anche per l'identificazione di queste persone
è chiaro che se
Non esistono strutture e strumenti europei bene la Grecia si troverà sempre da sola l'Italia si troverà da solo magari avrà più risorse ma magari meno strutture pronte efficienti e già collaudati
Perché qui parliamo di strutture che devono essere operative allora mettere sotto il coordinamento naturalmente non imponendo nulla ma di
Dei Paesi che sono delle armi la sponda sud naturalmente sentiranno questa necessità insieme ad altri la Germania Francia
I paesi del nord e la Spagna ecco io credo che questo sia uno strumento molto utile lei tra l'altro può essere operativo da subito perché le Protezione civile c'erano tutti i Paesi
E
E nello stesso tempo potrebbero essere diciamo
Messe in movimento subito Lanza
Si dice ma alcuni Paesi non vogliono mettere la propria Protezione civile sotto un'egida del
Dell'Unione europea ma credo che questo riguardi la loro responsabilità credo che possano essere davvero pochi Paesi che magari si sottraggono a questo e naturalmente
L'Unione europea alcune indicazioni del Consiglio ripartizioni di uomini
E ripartizione di risorse B anche il dovere di dare strutture perché tutto questo
Naturalmente si realizzi un'ultima domanda se posso il
Certo il Presidente del Consiglio europeo Ventoux Scambicci insieme
Criticando lei diversi Paesi Italia Grecia Ungheria Slovacchia dicendo
In sostanza non si può
Annunciare o non rispettare le regole di Dublino o non si può non accettare le quote una critica giusta
Il presidente giuste
Affatto capire anche stamattina nel suo intervento al Parlamento europeo che quanta distanza ci sia la strada
Le decisioni che in qualche modo a maggioranza sono state assunte ancora alcuni punti di vista che
Alcuni Paesi esprimono
Non è stato un passaggio felice
è stato un passaggio
Felici di infelice perché sia esso tratto da una responsabilità forte che è quella di essere come Consiglio il
Uno dei motori
Della dimensione europea nella gestione dei fenomeni migratori e questo naturalmente
Pone alcune riserve
Mentre di contro abbiamo visto quanta sintonia ci sia tra il Parlamento europeo i vari gruppi i gruppi europeisti e la Commissione europea perché anche questo va registrato nel dibattito di stamattina
Presidente Juncker assunto decisamente le ragioni della solidarietà e dell'accoglienza
Grazie David Sassoli