Diseguaglianze e democrazia. Quali soggetti e mezzi di intervento politico - diplomatici per contrastare l’aumento delle diseguaglianze

Buonasera buona sera a tutti e benvenuti a questo nuovo appuntamento del Festival della diplomazia
Un ringraziamento da parte mia gli organizzatori per avermi invitato a presentare moderare questo dunque contro che insomma penso che attendevate anche voi da molto con il presidente emerito Giorgio Napolitano
Con un argomento che poi andremo a sviscerare insieme che riguarda proprio il rapporto fra le disuguaglianze e democrazia
La prima di cominciare la nostra conversazione vorrei chiamare il presidente del Senato Pietro Grasso a raggiungerci qui sul palco con noi
Caro Presidente Napolitano autorità signore e signori
Ho accolto davvero con molto piacere e con entusiasmo la proposta del dottor Giorgio Bartolomucci di
Ospitare in questa Sala Zuccari del Senato
Questa interessante sessione della settima edizione del Festival della diplomazia
Punto con l'autorevole intervento del Presidente emerito e Giorgio Napolitano e della direttrice sarà Varetto
Il festival si conferma anche quest'anno un luogo di incontro di alto valore culturale e scientifico politico internazionale c'è il tema
Per cui sono dedicati tanti eventi di questa edizione crescita inclusiva diseguaglianze squilibri politici
E in particolare il taglio che ha scelto il Presidente Napolitano
Quali soggetti e mezzi di intervento politici e diplomatici per combattere le diseguaglianze
Toccano questioni cruciali del nostro tempo sulle quali chi si dedica alla politica e tutti coloro
Che vivono consapevolmente la società contemporanea non possono mancare di interrogarsi
La crisi degli ultimi anni ha messo in luce l'aumento anche nei Paesi più ricchi fra cui l'Italia è la stessa Germania delle diseguaglianze e della conseguente esclusione marginalizzazione di un crescente numero di cittadini
Un fenomeno drammatico
Celato dagli indici statistici di ricchezza che rendono
Freddi dati medi trascurando le complessità sociali le gravi difficoltà di vita quotidiana delle persone
Io credo che queste tendenze siano il risultato
Anche di un gravissimo fallimento della politica che ha il dovere prioritario di garantire a ciascuno una vita dignitosa e la partecipazione alla vita collettiva del Paese
Una sfida una sfida che bisogna affrontare attraverso strumenti di intervento fiscali occupazionali sociali educativi
Per sostenere le persone famiglie indi e in difficoltà e agire sui squilibri sistemici
Certo l'interdipendenza dei mercati economici e strumenti finanziari
Ancor di più in ambito europeo impongono al tempo stesso anche il ricorso alla diplomazia come
Modalità
Per condividere con gli altri Paesi strategie obiettivi azioni a livello internazionale
Pochi giorni fa abbiamo voluto celebrare in Parlamento nel sessantesimo anniversario della lista dell'adesione dell'Italia alle Nazioni unite alla presenza del Segretario generale Ban Ki Moon
Proprio per ribadire
La
Profonda fede nel multilateralismo ma il nostro pieno impegno per l'IVA per la realizzazione di degli obiettivi primari
Dell'organizzazione
E proprio il mese scorso a New York
Si è registrato un'ampia condivisione sull'ambiziosa agenda a proposito di uno degli inviti obiettivi più importanti e attuali lo sviluppo sostenibile
Il nostro Paese e consapevole della portata di questa sfida
Si è preparato a contribuire dotandosi di una legge e di strumenti nuovi che costituiscono un sistema italiano della cooperazione
Che agisce con la regia del Ministero degli affari esteri riunendo molte anime
Amministrazioni pubbliche autonomia locali società civile civile fondazioni centri di ricerca università settori non profit ma anche un prese comunità di migranti
La politica estera italiana è guidata bei principi fissati dall'articolo undici della Costituzione che fu firmata proprio qui in questo Palazzo Giustiniani
Nel corso della storia
Repubblicana sviluppando questi principi d'Italia e la sua diplomazia hanno dato un contributo decisivo a fare avanzare grandi cause grandi temi
L'integrazione europea la battaglia contro la pena
Capitale
La creazione della Corte penale internazionale la protezione dei diritti umani nel mantenimento della pace attraverso missioni nelle quali le nostre forze armate hanno guadagnato così grande apprezzamento
Ebbene
Io credo che
Vastità del futuro sarà quella di contribuire a costruire oltre a un ordine politico più stabile e pacifico
Anche un ordine economico più giusto più sostenibile e umana
Il sistema economico internazionale diventata globale le spinte economiche demografiche del nostro tempo sono destinate a cambiare radicalmente
La struttura del sistema mondiale
Mentre la popolazione dei paesi occidentali gli europei particolari rimarrà
Sostanzialmente è stazionaria indicherà
Mentre quelli
Quella dei Paesi più poveri nello spazio di pochi decenni raddoppierà altri più chiara con una fortissima prevalenza delle generazioni più giovani
L'Europa che meno di un secolo fa era è storia
Per forza economica per dimensione demografica al centro dell'ordine globale
Rischia fatalmente di trovarsi oggi ai margini del mondo contemporaneo che aveva contribuito così profondamente a plasmare concludo
In Europa abbiamo vissuto anni recenti difficili e per molti versi anche amari
Alla crisi delle economie
Della produzione del lavoro che tanto hanno inciso sulla vita delle persone sia accompagnato
Una profonda malattia del Progetto europeo e dei valori che sono iscritti nella sua lunga storia
Che ha rivelato
Ahimè egoismi e divisioni e a drammaticamente indebolito
La forza sostanziale l'immagine dell'Unione europea nel mondo
Questa sì tutto situazione
A inoculato nei cittadini europee il germe oscuro del disincanto dello scetticismo e dell'antipolitica alimentando movimenti estremisti ICI
Ma io sono e rimango un inguaribile ottimista e sono convinto che questa crisi dovrà costituire un'occasione storica per ridare vigore al progetto europeo rafforzando lo
E aggiornandolo nel quadro dei più ampi orizzonti internazionali
L'Italia in questo percorso avrà un ruolo chiave in Europa nel Mediterraneo nel mondo
Possiede tutte le risorse ideali istituzionali e umane per affrontare il futuro con largo io della propria storia e la coscienza della propria forte individualità
Con questa certezza con questo impegno cari amici lascio la parola all'illustre relatore e grazie ancora di essere con noi caro Presidente
Niente grazie
Allora io vorrei partire al Presidente Napolitano se è d'accordo proprio dai due concetti che devono guidare questa nostra conversazione quello di democrazia e di uguaglianza
Che molto spesso nelle analisi né il
Nei discorsi tendono a essere quasi sovrapposti o comunque essere considerati quasi come un innaturale abbinamento
Poi però come ha ricordato anche il Presidente Grasso nel suo intervento ne dà il suo saluto in realtà andiamo a vedere che anche le democrazie occidentali
Più mature realtà sono tutt'altro che esenti da episodi importanti diseguaglianze che si sono appunto come ricordava anche lei
Accentuati a causa della crisi ecco io volevo domandare ci sono
Che enti tutti abbiamo qua dentro il rischio che si possa in qualche maniera consolidare a causa anche della e come conseguenza dell'economia globalizzata una sorta di democrazia delle diseguaglianze
Ma la definizione innanzitutto ringrazio il Presidente Grasso ho avuto
La nostra
Guida in questo dibattito non ho nessun mandato nessuna ambizione di svolgere le relazioni ma è una
Conversazione che sarà molto
Utilmente stimolata
Da chi segue anche
Nel mondo dell'informazione queste questioni e innanzitutto dico che
Noi ci troviamo quando parliamo di uguaglianza e di disuguaglianze dinanzi a concetti di estrema complessità
Su cui si è molto scritto elaborato anche
Con propositivi sistemazione scientifica
E
La prima grande
Discriminante su cui bisogna intendersi circa il tipo di
Riflessione è
Concentriamo la nostra attenzione su sul fenomeno delle disuguaglianze in rapporto all'esistenza poi dei sistemi democratici all'interno
Di delle singole società dei singoli Stati o parliamo
Di andamento omento delle disuguaglianze tra gli Stati
Tra gli Stati o addirittura
Recita molto ampie come i continenti o le realtà sub continentali
Ecco e credo che
Bisogna ragionare su su questo
E sapere che
Il discorso della democrazia e naturalmente legato al discorso
Sui mezzi attraverso i quali si possano democraticamente
Realizzare determinati obiettivi
In particolare
L'obiettivo di una riduzione
De le disuguaglianze controtendenze al lavoro crescita
Che la crisi
Finanziaria globale scoppiata nel due mila sette due mila e otto e poi propagata si dagli Stati Uniti a tutto il resto del mondo possiamo dire in particolare all'Europa all'eurozona
A creato
Ulteriori difficoltà a realizzare
Obiettivi di sviluppo socialmente sostenibile socialmente equilibrato si è dovuto ricorrere anche a politiche
Inevitabili di restrizione
Al punto di vista delle risorse pubbliche c'è stata una grossissima questione diciamo di indebitamento da affrontare soprattutto in alcuni Paesi dell'euro zona
E e si può
Molto discutere e si è discusso si è polemizzato come accade i in sistemi democratici come il nostro
Mi riferisco punte all'italiano su quelle politiche definite de battezzate io direi anche un po'sommariamente come politiche di austerità
Successivamente sono state politiche di contenimento della spesa pubblica politiche di
Inasprimento anche di sacrifici e la distribuzione di questi sacrifici
è stata molto difficilmente ancorata a dei criteri di equità
Si è
Risolta per esempio nel nostro Paese in un indubbio allargamento dell'area della povertà
Altra questione se guardiamo a quello che è accaduto può
Nei rapporti tra
Dieci soggetti
Puri nazionali garantire aree continentali o sub continentali non li abbiamo avuto anche dei fortissimi intorno
Processi di crescita nel corso di questo nuovo millennio processi di crescita di grandi Paesi quasi Paesi continente
Parlo della Cina parlo del India parlo del Brasile e in questi Paesi in una crescita tumultuosa che ha visto
Anche emergere nuove disuguaglianza nuove disuguaglianze e lo ha colpito
In termini di disuguaglianze
Nuovi ceti sociali però ha anche
Prodotto una fortissima
Deliberazione dalla fuoriuscita dall'area della povertà di centinaia di milioni di uomini quindi processi tumultuosi
Naturalmente e diverso dire abbiamo avuto processi di crescita tumultuosa intensissimo i che hanno dato questi benefici pur provocando
Nuove disuguaglianze e dire invece in Paesi già consolidati nel loro sviluppo ordinare intere come in Europa già consolidate nuovo sviluppo li abbiamo avuto lo stesso
Più o meno più o meno in
Nel contesto di questa crisi finanziaria globale aumenti della povertà aumenti delle disuguaglianze ma io direi in generale
Che
Per quello che riguarda soprattutto in Paesi già sviluppati dagli Stati Uniti Albini terra I Paesi stessi del VIA Europa occidentale nel loro complesso noi abbiamo avuto
Un fenomeno che forse io mi permetto di dire
Nessuno analizzato con tanta acutezza come Tommaso Padoa Schioppa in un saggio del due mila e nove quando disse che in realtà
C'erano stati i due fenomeni insieme inviata al dunque quello di una crescita senza risparmio negli Stati Uniti d'America che aveva provocato poi questa
Impostazione finanziaria e anche però in generale una di scansione della politica rispetto
Alle torno intense
Spontanee di un'evoluzione guidata dal mercato
Senza
Che
La politica in questo caso possiamo dire la politica
In generale e
Di conseguenza le politiche pubbliche intendessero a incidere sulla involuzione di quelle economie
Ancorando tale evoluzione a dei valori e a rivedere i colleghi questo era il compito della politica a cui la politica ha applicato
Forse
Qui diciamo in una serie che è particolarmente attenta alle vicende internazionali alle relazioni internazionali e al ruolo della diplomazia
Può essere detto qualcos'altro non so se anticipo le domande della signora Varetto ma
Che cosa si può fare
Abbracciando in un solo sguardo
L'andamento di quella che oramai
è stata definita un'economia globalizzata
Si può intervenire chi si assume la responsabilità lo si è tentato nel passato e come è andata naturalmente quando parliamo di questo
Guardi sguardo di insieme a l'economia globalizzata paghiamo del ruolo delle Nazioni Unite
E qui c'è una cosa interessante che forse va detta perché non si deve mai essere sommario Romance sappiamo che c'è polemiche c'è scetticismo nei confronti delle Nazioni Unite le non loro
Capacità di agire o anche negli obiettivi che si pongono adesso non vengo
A ai nuovi tempi avremo modo di ritornarci ma
Mi mi piace
Leggere questa
Questa sintesi di un illustrissimo
Democratico e non solo demografo come Massimo Livi Bacci accademico dei Lincei
Il quale ricorda gli obiettivi del millennio quelli che furono fissati dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite l'otto settembre del due mila all'inizio del millennio
Si lanciarono questi millennio in corso
E il primo il cui Millenium Goals era
La riduzione alla metà nelle due mila quindici rispetto al mille novecentonovanta del numero delle persone in stato di povertà estrema
Rileva Livi Bacci questo obiettivo è stato raggiunto
Quindi dire gli obiettivi che vengono lanciati
Tempo
In Istica mente o
Propagandistica mentre in una sede come quella degli anziani uniche lasciano il tempo che trova in effetti
Già alla meta
Già alla metà del due mila dieci si valutava che la proporzione della popolazione del mondo in situazione di estrema povertà
Si fosse ridotta al diciotto per cento dal trentasei per cento di vent'anni prima
Tuttavia
Ciò le due date la popolazione mondiale si è cresciuta del trenta per cento di conseguenza il numero totale dei poveri anziché diminuire dimezzarsi e sceso dal trentasette per cento auto
è sceso del trentasette per cento da uno virgola nove vi
Tardi a uno virgola due miliardi
Noi oggi dichiarata ancora nel due mila e come se la Banca Mondiale certificato che ancora sono diminuite ulteriormente agli ormai chiusura del due mila e quindi ci avviciniamo quasi il dieci per cento e quindi noi abbiamo un andamento anche in contraddittorio
Processi di riduzione
Nell'area della povertà è inutile dire e quello della povertà costituisce la maggiore
Delle disuguaglianze possibilità Manzolini disparità nelle condizioni
Sociali di dignità di benessere di dignità de dei cittadini delle popolazioni e quindi abbiamo avuto questo
Risultato parzialmente almeno positivo tenendo conto dell'aumento della popolazione mondiale perché uno dei fattori che bisogna tener presenti quando si parla di di questi problemi fattore demografico totalmente che
Presenta un andamento estremamente variegato nelle varie nelle varie parti del mondo e quindi dobbiamo dire che
è possibile realizzare obiettivi anche più ambiziosi
Si deve fare affidamento su che cosa qui bisogna può ragionare se è vero
Fare affidamento sulle politiche pubbliche
Il singoli Stati nazionali cori come e quando dico politiche pubbliche sorrette in un sistema democratico da movimenti di opinione o addirittura da mobilitazioni sociali e politiche
Si deve
Far leva su una
Sorta di autorità morale che può essere esercitata dalle Nazioni Unite nei confronti dei Governi o possiamo anche contare sul decisioni
Sovranazionali che vadano in questo senso decisioni che per esempio vengono assunte vengano assunte da una inutilità sovranazionale come precisamente all'Unione europea
Ecco su questo punto dell'Unione europea che le volevo domandare visto che
In parte sono proprio Fini delle nuove diseguaglianze che sono stati provocati dalla crisi economica in Europa dalla crisi finanziaria tutto quello che è avvenuto a partire dal di mila sette due mila otto ma ancor di più del due mila e undici del due mila undici in avanti nel continente europeo i populismi che stanno attraversando non i Paesi d'Europa chattano matrici completamente diverse origini diverse anche sviluppi differenti però io le chiedo
Se lei è preoccupato dall'emergere di queste
Tipologie di correnti politiche oppure secondo lei ormai gli europei sono sufficientemente maturi da non mettere più a rischio la costruzione della casa comune europea ma io
Come dire
Ritengo si debba
Prendere atto oggettivamente
DD queste manifestazioni
I malesseri insofferenza che sono legate anche appunto per una parte della popolazione un peggioramento delle condizioni di vita e quindi ad una
Forte critica
Nei confronti
Delle forze di governo
Di quelle che il Governo a livello nazionale o governano insieme a livello europeo
Che cosa mi preoccupa di più vi preoccupa non la denuncia di questa situazione e una reazione che politica e anche emotiva naturalmente sociale mi preoccupa che si finisca
Per rispondere in termini di ripiegamento sulla dimensione nazionale perché lì non c'è la risposta lì non c'è l'amico
Di
E non c'è la crescita della democrazia dice la demagogia c'è l'illusione c'è la disperata la disperata resistenza ad accettare una realtà che è cambiata questo è quello
Questo è quello che mi preoccupa
Perché come
Scrisse decenni fa Jean Monnet
La dimensione nazionale non è più quella Introna attuale possano affrontarsi e trovare soluzioni i problemi del nostro tempo in Europa
Queste classi politiche europee di oggi hanno qualche responsabilità secondo lei in questo processo nell'aver in qualche modo lasciato che la tentazione di ripiegarsi su se stessi e per quanto
Ma lei ha ricordato giustamente si è ormai fuori
Da quello che dovrebbe essere la portata del del pensiero comune perché insomma il ripiegate sulla dimensione nazionale in epoche in cui abbiamo
Comunque da governare processi economici che vedono sia grandi crisi ma anche l'emergere di colossi di aziende internazionali che hanno SIOPE capitalizza e di borsa che per la capacità di raccolta di capitali o altro una massa critica che è superiore al PIL di molti Paesi dei quali stiamo anche parlando
E quindi le domando e davvero un qualche cosa che e possibile che esista davvero possa concretizzarsi il rinchiudersi nei propri confini che sia dovuto anche riprendendo
Lei prima citava Tommaso Padoa Schioppa e ricordo il titolo di un saggi Tommaso Padoa Schioppa di proprio quegli anni che la veduta corta c'è la responsabilità della classe politica europea che ha avuto una veduta corta quando invece avrebbe dovuto averne uno di molto più ampio respiro
Se per la verità questo termine
Del Kurt femminismo
Della
Della visione sempre di breve termine dei problemi fu coniato dall'Iraq però fu ripreso da tanti compreso Tommaso Padoa Schioppa ma
Delle lei ha
Esposto gli argomenti razionali
Che dovrebbero
Facilmente indurre tutti a capire che non si risolve nessun problema
Risolvendosi nei confini nazionali o quasi come dire di Yahoo alzando le barriere nazionali ebbene però
Io condivido pienamente credo che in tanti condividiamo le argomentazioni razionali queste però si sono rivelate insufficienti a rispondere ad ansie
A rispondere alle mozioni a disagi e anche
Insufficienti a evitare
Il
Risorgere dal profondo vere storie nazionali di certe pulsioni e voglio dire
Quando
Mi permetto di citarlo credo
Non ho nemmeno veste per commettere scorrettezze diplomatiche
Attualmente
Ma quando citiamo un Paese come l'Ungheria che di fronte all'arrivo di migranti
Costruisce muri e Unicom torna
Di filo spinato
Dando
Dando un colpo grave di lei un oltraggio grave all'immagine è i valori dell'Europa B dobbiamo dobbiamo chiederci beh ma
Evidentemente
Evidentemente ci sono anche
Antiche
Sindromi e paure accumulatesi in una storia pregressa di questo di questo Paese perché intendiamoci quando si arriva a dire
Che si sente in pericolo addirittura la propria
Identità e tennis campi teniamo tutti scomparire come realtà etnica ungherese B effettivamente
Tutto questo ha poco a che fare con gli argomenti razionali insoluti un mondo globalizzato sulle dimensioni dei problemi e sulle dimensioni delle disposte da dai problemi allora significa
Che bisogna
Andare a dei chiarimenti di fondo o delle discussioni rispettoso e anche l'interesse storie di queste identità
Ma che facciano intendere in primo luogo come è cambiato il mondo vede io penso che
Per rilanciare
Gli ideali europei non solo gli ideali i valori ma anche
Di obiettivi e
Le scelte di fondo del processo di integrazione europea
Bisogna partire da un garante e profondo dibattito ideale e culturale su un modo
Non partire in un certo senso dall'Europa ma a partire dal rapporto Europa a fondo
Se non si riesce davvero a dare il senso di come è cambiato il mondo di che cosa sono diventate appunto intendono diventare le quote
Ben più ridotte che nel passato
Della presenza europea nel nella produzione della ricchezza mondiale e anche non solo quindi nel volume nel volume
De
Della produzione degli scambi ma anche
Nel nella costruzione di un ordine mondiale se non si dapprima se non si riesce a dare a tutti coscienza di questo
E poi è difficile far capire che bisogna
Andare avanti nell'integrazione che non si possono costruire muri quando arrivano indicherà
Anche perché poi proprio il Paese che lei ha citato adesso l'Ungheria insieme la Slovacchia se uno guarda le proiezioni proprio demografiche che li riguardano sono paesi che fosse i primi che vedranno una crisi profonda del loro welfare se non arriveranno invece importanti
L'importante numero di migranti un tema poiché la bomba demografica lei lo citava prima che
Appunto l'andamento del demografia così diverso a livello globale in Europa diventa un ne ha un problema che facciamo quasi finte però di non considerare soprattutto a livello anche di opinione pubblica e con quanto invece del diventerà determinante ci sono paesi come la Germania è che
Probabilmente stanno facendo anche determinate scelte perché sanno di avere un tema che nei prossimi decenni diventerà esplosiva comunque lungimirante del
La
Germania
Cioè la Repubblica Federale Tedesca prima della riunificazione tedesca
Accolto due milioni di curdi nei due milioni di curdi che sono
Stati un pilastro dello sviluppo dell'economia tedesca
Bisogna saper guardare
Lontano
Abbiamo problemi di crisi demografica di stagnazione o di regressione demografica ma anche in Italia la popolazione sarebbe diminuita
Senza l'apporto
Però altro recente perché parliamo di un decennio soltanto nell'ultimo decennio di un flusso migratorio
Verso l'Italia
Un flusso che diventerà via via sempre più importante non solo quello verso l'Italia ma verso l'Europa in generale ora da questo punto di vista ci appare subito una contraddizione più abbiamo raccontato le spinte le diseguaglianze che si sono create più forti all'interno di democrazie mature come quelle europee per cui per tanti europei figli di questa Europa l'Europa è diventato una mamma cattiva dall'altra parte invece c'è l'Europa vista come
Terra promessa da parte invece di quei milioni di migranti di profughi che scappano per le ragioni
Più disparati oggi faremo molto dei chi chiede asilo di chi scappa per ragioni legate a conflitti come quello terribile siriano ma non ci dimentichiamo anche tutti quelli che scappano da dittature africano i cosiddetti migranti economici che scappano perché e l'unico modo per poter si garantire una sopravvivenza quale potrà essere la sintesi tra queste due posizioni perché una sintesi andrà comunque trovata
Anche in vista di una diminuzione di queste diseguaglianze e di un rinnovato equilibrio
Ma da chi
Di Uruguay esista come terra promessa
E vista come terra promessa da
Diciamo l'Olanda
A questi esseri umani dovuti alla disperazione dalla guerra in casa o dalla persecuzione
Razziale in casa o dalla discriminazione politica
La Terra promessa
E l'Europa per i Paesi che vogliono entrare a far parte questo è stato vero nel passato
Insomma quando la Spagna liberata si dal franchismo ha fatto domanda di adesione
All'allora comunità ancora Unione europea certamente inventiva mentiva l'Europa come terra promessa e aveva ragione
Perché quando dopo un lungo negoziato non facile dopo un periodo di transizione che in seguito alla conclusione del negoziato con l'accoglienza della Spagna nella Comunità europea
Veramente la Spagna ha conosciuto un processo di modernizzazione e di crescita straordinario sia all'ingresso in questo leone europea
Questa Comunità europea insomma il processo di integrazione ha vissuto alcuni decenni di marcia trionfale
Tutti gli indici miglioravano
A dimostrazione della validità del processo di integrazione e delle potenzialità che esso presentava poi via via le cose sono cambiate ma
Per i poveracci che vogliono venire qui ho scappando dalla guerra in Siria o scappando dalle persecuzioni in vari Stati africani o dalla dissoluzione di vari Stati
Africani oramai del Medio Oriente ed Europa è ugualmente
Giardinaggio straordinario rispetto
Alla condizione in cui sono precipitati o anche alla condizione in cui molti di loro vivevano già prima ed è cresciuta insomma è un discorso che ha a che fare
Anche con la democrazia certamente è cresciuta molto fortemente
Nel mondo in altri continenti la coscienza
Della intollerabilità
Della condizione in cui tanti hanno vissuto come condizione di reddito come condizione di
Dignità personale di libertà di non democrazia di escussione di non ha accesso all'educazione e cresciuta questa fortissima
Consapevolezza e volontà di noti non accettare di non subire quindi di cercare
Di fuoriuscire né nell'unico modo obiettivi appare possibile
D'altra parte quella parte almeno costituisce il flusso dei migranti che oggi è l'Europa principale
è il principale
Direi luogo in cui
Un liriche sì però dimentichiamo che anche il flusso migratorio verso gli Stati Uniti è stata
Notevole
Saltasse la sgradevole percorso corso
Dell'ultimo periodo del Novecento che a seguire cosa è stata l'immigrazione da tanti Paesi dell'America latina l'immigrazione dal Messico poi
Che mi dice
Comunque l'appello diciamo non può non può rappresentare un buon esempio per l'Europa
è stato seguito pur non essendo un buon esempio per fortuna
Solo da qualcuno ma voglio dire
C'è una certa sfasatura per così dire tra
Colpo d'arresto che c'è stato nello sviluppo
Dell'Europa unita cupola penso che ci è stato soprattutto dello sviluppo economico-sociale nella capacità
Di assicurare
Welfare crescente
A
A a tutti tutti i cittadini garantiti a tutti i cittadini innanzitutto possibilità di lavoro
E
Una
Possibilità di avanzamento sociale insomma pieno
Fino a qualche tempo fa ha funzionato l'ascensore sociale e quindi nei nostri paesi anche chi partiva dai gradini molto bassi nella scala sociale
Sapeva di poter risalire sapeva di poteri avanzare a un dato momento si è arrestato
Questo processo di crescita
E quindi per così dire c'è una sfasatura rispetto a quello che noi abbiamo accumulato dei problemi all'interno dei nostri paesi per questa crisi e invece
Questa spinta formidabile verso l'Europa che cioè e non si capisce per tanti disperati ancora Terra promessa
Le chiedo un approfondimento su questo tema perché molto spesso ne abbiamo parlato della lotta contro la povertà estrema perché molto spesso si fa coincidere la lotta contro le diseguaglianze con la lotta contro la povertà estrema
E questo è stato il pensiero di molti economisti che come dire sono passi in tema andati di moda in questo periodo parlo da picchetti anche a Paul Krugman
Ultimamente però un altro degli economisti diciamo che il quale si sta discutendo di più il pensiero a proposito delle diseguaglianze e il premo Nobel lo scozzese angusta dei torna che nella grande fuga invece ha teorizzato qualcosa di
Assolutamente opposto
E cioè che in realtà
Non si possa vere un progresso senza almeno né in quella fase di progresso un aumento delle diseguaglianze
E sostenere addirittura che la diseguaglianza l'ampliarsi di certi divari sia proprio la compagna ideale del progresso e della crescita economica
Lo a sostegni proprio della sua tesi ha portato addirittura
Poco i dati di cui discutevamo prima cioè che c'è stata era tale importante riduzione della povertà a molti sono usciti dalla povertà poco in periodi in cui invece diseguaglianze sono aumentate ma ci state anche periodi tumultuosi cambiamenti crescita come lo giudica ma guarda io rinuncio il tutto
Apprezzo il fatto che
In Italia ci sia questa propensione
Di massa a citare premi Nobel UPI dubito che a ciò corrisponda
Largamente una lettura dei rispettivi testi perché anche quello che lei ha citato
In un
Invio Nobel fresco fresco di premio
E
Un po'più complesso di quanta io ho fatto una servetta una semplificazione giornalistica appena si vuole interrogare la grande fuga un'occhiata abbastanza approfondita ed attenta dice
Precisamente un nesso
Diciamo dialettico tra crescita disuguaglianze io all'inizio tentato di fare una distinzione
Tra aumento delle diseguaglianze in Paesi che conoscono processi tumultuosi di crescita e invece aumento delle disuguaglianze poniamo
Negli Stati Uniti e né la Gran Bretagna e lì ci sono dati molto pesanti di aumento delle disuguaglianze sono stati analizzati anche da
Uno storico importante ceduto alcuni anni fa con i giudizi il quale
Parla di questo problema gravissimo a suo avviso nel crescere delle disuguaglianze ma i dati di concentrarci su questi due Paesi che sono una cosa completamente diversa dal dalla Cina
Che checché esplode in crescita al livello del dieci nove otto per cento all'anno
E la Gran Bretagna
Che che diciamo ricco
Vista anche nella crescita economica quindi
Ma voi
Sa si apre un processo di quel genere
Citato anche il Brasile ho citato l'India
B allora si può dire che il rompere
Una serie di tabù una serie di visibili il dare
Come dire un impulso sfrenato
A all'emergere di nuove forze produttive di potenzialità di crescita
Beh
Non si può negare che sia un fattore di progresso da cui
Non sono separabili forse intero
Accetta misura
Anche le disuguaglianze poi vedremo
Se questo regge politicamente ancora non sappiamo si stia rendendo politicamente in Cina socialmente in Cina
Ci domandiamo fino a quando in Cina non
Non si rivelerà
E già
Qualche segno
Ha dato
Una anche una
Capacità l'inesistenza di protesta perfino usando un termine
Diciamo molto familiare
Dall'ONU in Italia in Europa sindacale insomma
Cioè l'idea
Che si possa poi governare una simile una simile crescita economica
Con un unico centro di comando con scarsissime possibilità almeno formalmente riconosciute inesistenza
Di contro proposta eccetera
Tutela
Tutto da vedere soprattutto in questo momento è tutto da vedere in Cina
Perché si è visto
Un come dire si parla di frenata in realtà si parla di frenata perché un'economia che cresce a una cifra sole invece che a due che però aveva bisogno di continuare in quella crescita tumultuosa proprio per non mostrare i difetti del sistema che lei bene
Ha sottolineato e aveva colpito dire che anche il tema di demografico è diventato fondamentale ce oggi si discute di nuovo del fatto che si sia messa da parte una legge del settantanove del figlio unico che invece era stata considerata come necessaria e indispensabile per favorire l'uscita dalla soglia della povertà estrema di tanti e tanti milioni e milioni di persone oggi invece anche lì si sta affrontando il problema
Contrario un problema che in qualche misura stiamo vedendo noi al di là del fatto che l'ha portato anche squilibri importanti sociale perché anche questioni di genere importanti si sono hanno dovuto affrontare i cinesi soprattutto adesso che il figlio di quella legge sono ormai a tutti
Però dal punto di vista dell'equilibrio demografico e dell'equilibrio della crescita anche loro stanno affrontando problemi che possono essere considerati i prodromi di problemi che abbiamo noi oggi
Probabilmente sì comunque
Un quadro molto molto movimento
E
Per certi aspetti in crisi quindi non è facile fare
Facile fare previsioni in ogni caso
Anche in una fase molto precedente della storia della Cina della Cina
Comunista ancora legata a tutti i fondamenti
Della politica ma ho visto diciamo si fece un terribile esperimento di grande balzo in avanti
Ho fondato
Collettivizzazione nelle campagne possa tremenda anche con
Fondo posto vite umane
Insomma questi sono balzo in avanti che dovrebbe congiungersi con la introduzione almeno di elementi di democrazia e non si può dire che anche dal punto di vista
Delle libertà e dei diritti la Cina di oggi sia la stessa cosa della Cina di vent'anni fa ma
Probabilmente la forse
Di riconoscimento di regole democratiche di diritti individuali e collettivi dovrà o mentale molto
In conclusione le voglio fare un'ultima a domanda anzi due domande hanno un ancora sulle leadership europee lei che ha visto leadership che hanno fondato l'Europa
All'opera e parlo da Adenauer a De Gasperi altro che tipo di giudizio che cosa manca le leadership europea di oggi rispetto a quelle del passato abbiamo parlato di
E la veduta senz'altro corta che la caratterizzati di una serie di problemi che
Stanno affrontando ma se lei deve fare un paragone con quelli che sono stati i padri fondatori dell'Europa
Di quel modello che poi purtroppo anni fa è andato in crisi per le ragioni che anche lei ricordava prima Presidente
Che cosa manca
Io direi una cosa
Non convenzionale indiscutibile manca l'esperienza di aver vissuto le tragedie che alla fine della seconda guerra
Questo ma
Mitterrand via le ha vissute per esempio entrambe Monnet
Era un uomo che aveva vissuto la la la seconda guerra mondiale tra Europa e America
De Gasperi era stato deputato al Parlamento austriaco
Quinta italiano combattiva poiché l'affermazione della individualità e della indipendenza nazionale italiana
E tutti quanti anche chi ha vissuto quegli anni da ragazzo come me occhi li ha vissuti
Da persone un po'più anziana di me come Carlo Azeglio Ciampi abbiamo dato tutti testimonianza di questo
Furono leadership classi dirigenti che uscivano
Da quella
Tragedia e avevano l'assillo di impedire che si ripetesse di nuovo una guerra distruggi Trichet nel cuore dell'Europa
E qui sono questo è stato poi dal sito di Altiero Spinelli diceva quale in quel piccolo universo
In quel piccolo apparentemente piccolo orizzonte cosa poteva venire il cielo e mare sul Ventotene ma riusciva a guardare molto più lontano sapeva che cosa era stata la tragedia della guerra ripeto
Nel cuore dell'Europa è ed è stato molto
Più consapevole
Della complessità del problema del rapporto onde agli Stati nazionali di quanto non si dica perché
La sua idea fissa era vediamo quali sono stati
Fondamentalmente
I campi in cui si sono scatenate le monde della guerra
Prima di un antagonismo
Competitivo sul piano economico e poi della guerra e allora
Francia e Germania e poi le due grandi potenze protagoniste di entrambi quelle di entrambe quelle guerre da riconciliare per costruire un'Europa di pace va bene ma la disputa
Sulle risorse del carbone e dell'acciaio
Diciamo sono state
Delle
Dispute fatali e poi erano a base per una
Produzione bellica era nuova base per a venire
Un Paese armato più dell'altro doveva antagonista e quindi il suo obiettivo non è stato quello di distruggere gli Stati nazionali il suo obiettivo è stato quello di
Superare le sovranità assoluta e degli Stati nazionali soprattutto in quei campi poi
Una volta ho tante volte ci ha detto da parte di tanti
A questo fine essenziali sono
Non avere più la punite la spada sotto la sovranità nazionale assoluta e quindi
Prima facciamo a Comunità del carbone e dell'acciaio
Speriamo
Un'area di libero scambio di mercato comune e poi arriviamo anche a mettere passo papà sotto la sovranità condivisa europea solo che poi ci volevano delle altre cose che sono mancate ma questo
Presidente in chiusura che voglio fare una domanda l'unica che riguarda le diseguaglianze nel nostro Paese in particolare quella che la
Diseguaglianza per eccellenza il divario tra nord e sud glielo chiedo perché
Un po'di anni fa uno studente di giurisprudenza della Federico II si laureava con una tesi sul mancato sviluppo industriale del Mezzogiorno dopo l'Unità d'Italia quello studente io quella tesi non l'ho letta però crediamo l'autore di quella tesi lo studente era lei e le voglio chiedere se oggi dovesse immaginare di riscrivere la tesi o per lo meno il prologo di quella tesi
Che cosa direbbe che cosa dove siamo oggi che cosa non ha funzionato
Io naturalmente
Prezzo molto che lei abbia detto libero del Premio Nobel
RAI una intensa come potesse reggere
La mia tesi anche perché non è
Non è
Rinvenibile sul mercato Jacques l'unica copia in un mio cassetto
Comunque lei me la pesca ritornare
Comunque
Effettivamente
La situazione in cui io
Mi avviai verso la politica era la situazione
Di un Mezzogiorno disastrato popolare Seconda guerra mondiale
E però anche questa condizione del Mezzogiorno di allora affondava le sue radici in una storia molto precedente almeno almeno nella storia
Della formazione dello Stato unitario dopo il mille ottocentosessanta impatti partivi lì anche se
Mi mi appassiona il molto all'agricoltura della storia delle finanze del Regno di Napoli di Ludovico in un unico Bianchini che era una grande storia
Dell'economia
Del Mezzogiorno nell'Italia apre unitaria borbonico in sostanza ma partendo dal mille ottocentosessanta risultavano chiaramente fondate le denunce dei grandi meridionalisti a cominciare
A cominciare da Giustino Fortunato anche se poi
Trovai molto importante l'apporto di una diversa scuola di pensiero che fu quella di Francesco Saverio Nitti perché quella fu diciamo una scuola
Di
Intervento pubblico
Nell'economia per sanare per sanare i vizi questo sviluppo duale come in poi successivamente da economisti sofisticati e moderni è stato è stato definito
E certamente noi abbiamo
Avuto in questi anni
Buona
Una grave una grave difficoltà nel Mezzogiorno io non dico che
L'altra sera indicatori abbiano detto che forse alla fine dell'anno
Per il Mezzogiorno ci sarà una crescita dei più Ministero uno
Quindi benissimo il precedente Consiglio a tutto il diritto di dire avremo anche nel Mezzogiorno il segno più però esageriamo con soddisfazione
Perché insomma
Il cammino è lungo e la situazione è ardua e i responsabili in negativo ripassato in positivo mi auguro per l'avvenire sono molti perché non è solo
La politica dei governi e alle sue responsabilità dei Governi nazionali hanno le loro responsabilità
Le regioni meridionali che
I
Deposito doverosamente per certi aspetti sono forniti alla prova dell'autogoverno se si pensa alla gestione proprio alla gestione dei fondi europei il cui pure
Sulla carta e non solo sulla carta anche diciamo sui conti sui conti imbarazzo gli accrediti in banca potevano godere le regioni meridionali e poi c'è un discorso
Che riguarda le forze sociali le forze imprenditoriali anche le forze del bozzetto
Che hanno configurato in qualche modo
A
Tenere bloccato frenato
Uno sviluppo autonomo
Dell'economia ed economia meridionale e quindi
So che adesso ci sono delle iniziative interessanti importanti ciò che ci parlati un master Giovanna che dovrete mettere insieme molti progetti per le regioni del Mezzogiorno guidati dal centro
Cerchiamo di tenere conto anche davvero per la passione con cui nel passato più o meno in quell'epoca che io ho studiato il sintetico ai problemi del Mezzogiorno
L'ho parlato della generazione della generazione diritti ma poi ci sono state tante altre personalità
C'è stato un pensatore molto originale Guido dorso di Avellino e anche qui si poneva il problema
Della classe dirigente
Sono più Point suo libro evitato questo tema scrisse che la formazione di una classe dirigente
Mistero divino io se è vero però che insieme riusciremo a svelare questo mistero grazie