Rassegna stampa estera

Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale sabato sette novembre questo l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale accurata i David Carretta
Oggi ci occuperemo soprattutto dell'arte
Crisi dei rifugiati nell'unione europea faremo
Un po'il punto della situazione con una lunga analisi
Di le Monde firmata Philip Ricard migranti vento di panico europeo il titolo secondo la Commissione tre milioni di richiedenti asilo dovrebbero arrivare in Europa
In tre anni dal mondo
Leggeremo anche l'editoriale di oggi una sfida storica quella dei rifugiati secondo il quotidiano francese sfida che l'unione europea sta perdendo
E poi ci sposteremo sull'Economist
Che
Questa settimana diversi articoli dedicati alla questione e si incentra soprattutto su due leader o uno fu solo onde nella rubrica scialle magna che di fatto si sta lavando le mani di di quanto sta accadendo delle difficoltà anche
Di quello che dovrebbe essere il
Principale partner in Europa della Francia cioè della Germania la copertina il primo editoriale invece sono riservati ad Angela Merkel la cancelliera
Tedesca che viene definita
Nel titolo l'indispensabile europeista Angela Merkel deve fronteggiare la sfida politica più seria per la sua carriera ma l'Europa a più che mai bisogno Delay secondo
L'Economist che leggeremo integralmente questo
Editoriale cominciamo però da l'Imob per fare il quadro della situazione anche perché la prossima settimana lo ricordiamo ci sono una serie di riunioni importanti
Ministri dell'Interno innanzitutto poi
Il dodici alla Valletta Malta un vertice Unione Europea Unione africana seguito da un vertice straordinario dei capi di Stato e di Governo
Dell'Unione migranti vento di panico europeo secondo la Commissione tre milioni di richiedenti asilo dovrebbero arrivare in Europa in tre anni il titolo
Di le monde scrive Philip Ricard tre milioni di migranti potrebbero arrivare in Europa di cui alla fine del
Due mila e diciassette questo nello scenario tratteggiato dalla Commissione europea
In un documento svelato giovedì sull'impatto economico di questa crisi senza precedenti
I candidati all'asilo potrebbero essere più di un milione nel due mila e quindi su un milione e mezzo nel due mila sedici cinquecento mila nel due mila diciassette
Queste semplici cifre danno un'idea dell'ampiezza della sfida a cui sono confrontati gli europei nel momento in cui
L'esodo dalla Siria dai paesi del vicinato mette già a ronda router prova la coesione dell'Unione
A Bruxelles come nelle capitali europee la constatazione la stessa gli arrivi si accelerano vi la Turchia la Grecia la rotta dei Balcani
L'avvicinarsi dell'inverno i bombardamenti russi in Siria e la prospettiva di vedere le frontiere europee richiudersi avrebbero
Precipitato sulla rotta decine di migliaia di rifugiati supplementari non meno di seicento mila persone dovrebbero tentare la loro chance nei prossimi quattro mesi
Partendo dalla Turchia secondo l'Alto Commissariato ONU per i rifugiati un record sul piano economico la Commissione si vuole rassicurante quanto all'impatto di questi flussi
Secondo lei l'accoglienza dei migranti non dovrebbe costare più dello zero virgola due per cento di PIL quest'anno
Nei paesi più colpiti salvo la Svezia con lo zero virgola cinque per cento a termine una volta integrati rifugiati potrebbero generare un aumento della crescita compreso tra lo zero due lo zero tre per cento di qui a due anni queste cifre
Comporterebbero la politica dice conclude Juncker il Presidente della Commissione che insiste sulla solidarietà nei confronti dei rifugiati
In virtù delle convenzioni sul diritto d'asilo in realtà però di fronte a questo afflusso
Un vento di panico si sta impossessandosi dirigenti europei
I Ministri dell'interno lunedì devono tentare di fare il punto della situazione e per parte sua il Presidente del Consiglio europeo dono Anthus scacco invocato una nuova riunione informale dei Capi di Stato e di Governo
Dei ventotto giovedì dodici aprile a la Valletta Malta margine di un summit con i Paesi africani
In cambio di un assegno di uno virgola otto miliardi di euro gli europei sperano di convincere i loro interlocutori africani a firmare accordi di
Riammissione al fine di facilitare il ritorno nei loro Paesi d'origine
Dei migranti a cui viene rifiutato l'asilo per il resto però non c'è niente di molto concreto né di molto nuovo
L'idea è di insistere sulla messa in opera il più rapida possibile di ciò che è stato deciso nel corso delle precedenti riunioni dicono
Nelle in Turandot cd donando tu scriveva senza però nascondere che l'accelerazione dei flussi mette già rude prova i diversi
Dispositivi concordati nelle ultime settimane dopo trattative molto difficili il meccanismo di ripartizione di centosessanta mila rifugiati
Per esempio appare già come superato malgrado le prime ricollocazioni
Che che si fanno con il contagocce
Ce ne sono state lo ricordiamo centotrentasei in queste ultime settimane su centosessanta mila richiedenti asilo che dovrebbero
Essere trasferiti dall'Italia dalla Grecia verso altri Paesi prosegue nel mondo gli hot spot solo cioè i centri di identificazione e registrazione non sono ancora pienamente operativi in Grecia Italia
Questi due Paesi non vogliono che gli hot spot siano trasformati in centri di detenzione i richiedenti asilo non si lasciano
Sempre a registrare per timore di rimanere bloccati sul posto di essere inviati verso un Paese in cui non vogliono andare
Quanto alla cooperazione con
La Turchia il processo è nel limbo si sta negoziando un piano
Dazione nessuno osasse Recep Tayyip Erdogan dopo aver
Riconquistato una solida maggioranza in Parlamento nelle elezioni del primo novembre sarà incline ad aiutare gli europei
Limitando le partenze verso il vecchio continente
Rimane anche il fatto che i numerosi Paesi europei tra cui Grecia Cipro sono contrarie alle contropartite che Erdogan esige a cominciare dalla
Rilancio dei negoziati di adesione o dalla liberalizzazione dei visti
Di fronte all'urgenza prosegue ancora le mondo turchi intende riflettere i mezzi per rafforzare in modo effettivo il controllo delle frontiere esterne dell'Unione al fine di rallentare i flussi e meglio preservare lo spazio Schengen evitando la chiusura delle frontiere tra i suoi Stati membri
Ma come spiega un esperto
è un'illusione credere che si possano chiudere le porte dell'Europa senza intervenire all'origine per mettere fine conflitti in Siria o Libia
Insomma il clima complessivo e sempre più deleterio scrive le mondi gesti di apertura effettuati da Angela Merkel sono percepiti a Bruxelles come degli errori che stanno danneggiando la l'autorità di Merkel in Germania e nell'Unione europea
Altri sostengono che gli altri Paesi dovrebbero dar prova di più solidarietà in particolare due la Polonia ormai governata dalla destra nazionalista
E la Francia dove la politica di Londra e considerata come troppo prudente
Perché l'onda spera di non radicalizzare ulteriormente l'elettorato la Francia ha i suoi problemi interni
Ma dovrebbe ricordarsi che ha invitato ha inventato la fra termite la fraternità ironizza un responsabile di Bruxelles e con questa frase
Si chiude anche questa lunga analisi di
Le Monde su cui vogliamo rimanere per
Parlare
Per per le quali per leggere anche l'editoriale dal titolo rifugiati una sfida storica
Le Monde cerca di ridimensionare in qualche modo le previsioni dei tre milioni di rifugiati nei prossimi
Nei prossimi due anni in poco più della Commissione europea scrive innanzitutto occorre guardare i fatti sui fatti in materia di immigrazione inutile suonare l'allarme di fronte opinioni pubbliche europee già
Sul riscaldate da partiti protesta tali senza scrupoli sulla base di proiezioni che alla fine sono solo proiezioni
Nello specifico poi i fatti che sono già abbastanza i fatti sono che l'Europa è confrontato dall'inizio dell'anno non data di rifugiati politici donne bambini uomini di unità che fungono da guerre persecuzioni
Ondata senza pari dalla fine della seconda guerra mondiale e l'Unione europea l'Europa integrata costruita poco poco dagli anni Cinquanta
Non sa rispondervi l'Unione europea non è solo priva di senso dell'urgenza perso anche il senso del tragico
Cos'è accaduto quest'anno prima che la Commissione mettesse l'ipotesi di tre milioni di rifugiati i campi installati in paesi limitrofi della Siria in particolare in Turchia
Sono pieni e senza mezzi decine di migliaia di persone hanno deciso di incamminarsi verso l'Europa
Lo fanno non solo sfidando la morte ma anche con la morte nell'anima non ci si allontana facilmente dal proprio Paese soprattutto quando
Si fa parte delle classi medie
E si prende la via dell'esilio dall'inizio dell'anno circa settecento mila persone sono sono entrate in un'Unione Europea che conta più di cinquecento milioni di abitanti
Passano laddove la strada libera l'itinerario privilegiato oggi è il cammino che va dalle
Coste turche alle isole greche per poi dirigersi verso
Il nord Europa più accogliente a cominciare da Germania Svezia si era sperato che l'autunno e poi d'inverno potessero far rallentare la flottiglia dei trafficanti
Ma la guerra in Siria non perde intensità i trafficanti se ne infischiano delle condizioni meteo la scorsa settimana ammassavano intere famiglie su canotti di fortuna malgrado onde alte più di due metri
Questa settimana sono state registrate fino a novecento partenze al giorno a nove mila partenza al giorno scusate
Verso le isole greche e decine di morti affogati se si continua a questo ritmo la Commissione non ha torto a dire che il flusso
Dovrebbe superare quest'anno un milione di persone
Solo che prosegue le monde l'Unione Europea appena a manifestare la solidarietà organizzata che sarebbe necessaria
Quel più Europa che richiederebbe una situazione come questa cioè una mobilitazione d'urgenza
Le onde dell'Egeo non spingono sulle nostre rive solo corpi di annegati ma anche
La la civilizzazione dell'Europa ha detto il Primo Ministro D'Ercole Xhixhi tra sette i Paesi in prima linea quelli del sud troppo spesso vengono lasciati la loro sorte la Commissione ha messo a punto un piano sagge modesto di
Ricollocazione di centosessanta mila richiedenti asilo che però tarda essere applicato ad oggi un centinaio di rifugiati sono stati distribuiti a questo ritmo ci vorranno
Settecento sessantasei anni per ridistribuire i centosessanta mila
Previsti dal programma
Io lo prendo i prossimi giorni si ritroveranno per una serie di riunioni sulla questione dei rifugiati sanno che una delle loro priorità sarà di negoziare con la Turchia che in cambio di mezzi finanziari potrebbe stabilizzare il flusso
Dei rifugiati cosa che oggi non fa appena rieletto il presidente Recep Tayyip Erdogan apporrà le sue condizioni
E lei cozzato sarà lunga ma se l'Unione europea continuerà a gestire come affari correnti
Ordinaria amministrazione la primavera sfida storica che incontra allora sarà
L'Unione europea a disfarsi da sola così
Tra l'altro le mondi in questo editoriale su Air dogana
Vi segnaliamo l'economista
Di questa settimana un'altra vittoria per
L'antifederalismo il Governo turco a ha fatto un'escalation il suo conflitto con i curdi
Ha vinto le elezioni sulla base della promessa di di sicurezza ma tutto questo appare un'illusione secondo
Secondo il settimanale britannico che usiamo per parlare però soprattutto del ruolo di Angela Merkel in Europa e nella crisi dei rifugiati alla caccia tedesca dedicata la copertina prima editoriale
Indispensabile europeista questo il titolo Angela Merkel deve fronteggiare la sfida più politica più seria per la sua carriera ma l'Europa a più che mai bisogno di lei e scrivere Economist
Guardando in giro per l'Europa c'è un solo leader che svetta su tutti Angela Merkel
In Francia Fossò Londra rinunciato alla pretesa che il suo Paese guide il continente Devil Cameron trionfalmente rieletto sta trasformando il Regno Unito in una piccola
Inghilterra Matteo Renzi è preoccupato per la comatosa economia dell'Italia per controlli sui dieci anni in carica Merkel eh cresciuta politicamente ad ogni crisi
Nella crisi del debito è iniziato con le indecisioni ma alla fine ha tenuto unita alla zona euro
Sull'Ucraina riuscita unire gli europei per imporre sanzioni alla Russia e il Presidente russo Vladimir Putin pensa che Merkel sia l'unico leader con cui valga la pena parlare
Sull'immigrazione è stata coraggiosamente all'altezza dei valori europei praticamente sola nel dare il benvenuto e rifugiati
In questo momento va di moda vedere tutto questo come un transizione dalla prudenza alla svelta altezza dal predominio al disastro i critici dicono che con la decisione di aprire
Le porte della Germania richiedenti asilo perché l'ha provocato un flusso che farà naufragare l'Europa e porterà alla sua stessa caduta politica
Entrambe queste argomentazioni per l'Economist sono profondamente ingiuste soprattutto sbagliate perché le molto più straordinaria di quanto molti credano e così è meglio che stia viste le molte sfide che l'Unione europea di fronte Merkel oggi
E più che mai indispensabile europeista
Il predominio all'idea che l'in parte riflette l'importanza della Germania la più grande economia dell'Unione europea il principale esportatore con finanze pubbliche sane disoccupazione minimi
Perché le anche il leader più duraturo dell'Unione europea ma le sue qualità personali contano moltissimo Merkel ha difeso gli interessi della Germania senza perdere di vista quelli dell'Europa ha rischiato i soldi tedeschi per salvare le euro riuscendo a tenere a bordo
I suoi concittadini scettici si è conquistata rispetto degli altri leader anche dopo aver condotto battaglie contro di loro cosa più impressionante caso unico tra i leader di centrodestra in Europa ha fatto tutto questo senza mai essere compiacente
Nei confronti dei populisti antieuropei anti immigrazione malgrado tutte le falle dell'Unione Europea Merkel non tratta a Bruxelles come un bersaglio contro cui scagliarsi ma come un pilastro di pace e prosperità
Merkel per l'economista lungi dall'essere perfetta non ha una grande oratoria ne è una grande visione può essere un camaleonte politico che ha adotta
Politiche di sinistra per occupare il centro della scena uno scorpione politico che elimina in modo spietato potenziali rivali la sua cautela naturale ha prodotto un neologismo tedesco Merkel non che significa rinviare grandi decisioni la sua timidezza nel gestire i problemi dell'Europa approfondito inutilmente la crisi
Ha rifiutato Merkel quella condivisione dei rischi di cui la zona euro ha bisogno per prosperare ironicamente però e il suo coraggio non la sua timidezza che ha provocato
La sfida più grande da quando Merkel incarica il suo coerente rifiuto di mettere un tetto al numero di rifugiati che la Germania può assorbire ha causato crescente costernazione in patria critiche all'estero
Mentre i Comuni tedeschi protestano i suoi alleati politici hanno iniziato attaccarla i Paesi dell'Est europeo l'accusano di imperialismo morale al punto che ci sono voci su una sua possibile cacciata
I dubbi sono esagerati per l'Economist i critici sbagliano a pensare che Merkel sia sul punto di essere defenestrato la cancelliera rimane la figura dominante della
Si devono un recente sondaggio dice che l'ottantadue per cento dei membri del suo partito approvano la sua leadership l'ottantuno vuole che Merkel corra per un quarto mandato come cancelliera
Nel due mila diciassette la matematica elettorale favorisce un altro Governo guidasse neutro difficilmente Merkel se ne andrà se non sarà lei a decidere di farlo
Inoltre i critici si sbagliano nel suggerire che Merkel abbia perso il controllo sull'immigrazione anzi il contrario
Durante la crisi questa figlia di un pastore luterano trovato il coraggio politico e morale che era necessario
Merkel non ha causato l'attuale flusso di migranti come alcuni dicono i rifugiati erano già in marcia quando lei ha agito per evitare un disastro umanitario
I muri poi non bloccheranno i flussi mentre Merkel non può fermare le guerre che spingono la gente a lasciare le loro case nel decidere le politiche dei Paesi
Vicini che lasciano passare i rifugiati insomma
I suoi critici non offrono nessuna alternativa plausibile a meno di non stravolgere il diritto internazionale ed europeo e rimanere a guardare i rifugiati affogare morire di freddo i Paesi dell'Unione europea devono
Processare le loro richieste di asilo il che significa accoglierli la questione è un'altra questo processo sarà ordinato o caotico
Con me che nel
Una politica fondata su quattro pilastri sta prendendo corpo assorbire i rifugiati in patria senza
Senza piagnistei condividere il peso in Europa è oltre rafforzare i controlli alle frontiere esterne dell'Unione e negoziare con i Paesi
Di transito questo approccio basato sui principi e nel lungo periodo eh l'unico che
Può funzionare certo non c'è dubbio che l'afflusso massiccio di rifugiati sta aggravando molti problemi dell'Europa sta danneggiando per esempio le relazioni tra la Germania i Paesi dell'Est pesa sulla Grecia
Rende più probabile una black visite del Regno Unito al alimenta il populismo ovunque queste la più grave crisi dell'Europa in una generazione l'integrazione europea un tempo sembrava inesorabile
La questione ora più pressante come impedire la disintegrazione dell'Unione Merkel non è la causa di questa triste realtà
Ma è la migliore speranza del continente per affrontarla
è nell'interesse dell'Europa aiutare la cancelliera invece di lasciarla sola ad affrontare la crisi dopo un decennio al potere generalmente i politici si ritirano perdono il tocco magico vengono difendere
Strati ma senza Merkel è difficile immaginare che l'Europa riesca a controllare a tenere sotto controllo le sue forze distruttrice così
L'Economist nel suo editoriale non ci fermiamo David Carretta una buona giornata sulla divaricate