Tra gli argomenti discussi: Calabria, Cinema, Criminalita', Cronaca, Cultura, Donna, Film, Mezzogiorno, Ndrangheta, Societa', Sud.
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Rubrica
Dibattito
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Un saluto agli ascoltatori di Radio Radicale
Hai film di finzione che rievocano casi di cronaca nera ci si può accostare con diffidenza si può pensare che il rispetto dovuto i fatti realmente accaduti alle personalità dei protagonisti
Sia un po'uno ostacolo all'immaginazione dell'autore che questi soggetti insomma siano forse più adatti per dei documentari
è vero però che il cinema italiano e non solo ha offerto esempi riusciti a volte splendidi Italia rievocazioni
Per esempio il regista Marco Tullio Giordana
Ha più volte impiegato le sue doti di finezza narrativa per riportare all'attenzione del pubblico personaggi della storia italiana recente ore moda diciamo da Peppino Impastato
A Osvaldo Valenti e Luisa Ferida per fare due esempi evidentemente disparati
Riuscendo a immedesimarsi loro tanto da renderli da un punto di vista artistico vivi per così dire
Nel suo ultimo film LEA presentato a Roma fiction Fest ma andrà in onda su Raiuno in prima serata mercoledì prossimo ha raccontato il caso di LEA Garofalo una donna che appartiene a una famiglia
Affiliata alla 'ndrangheta calabrese
Che sposa uno degli affiliati della stessa banda ma che poi si ribella al marito e lo denuncia e pagherà la propria relazione finendo assassinata nel due mila nove
Sarebbe stato facile raccontare il personaggio tutto sotto il segno della integrità e del coraggio ecco Giordana non cede a questa possibile tentazione
Già da ragazza la sua LEA e dotata di quel temperamento ti impone agli uomini che le si avvicinano il rispetto
La prima parte del racconto è ambientata nella provincia di Crotone anche se poi in effetti il film è stato girato in Puglia ma ecco allo stesso tempo lei ai così figlia della mentalità in cui è cresciuta che quando si trasferisce a Milano con la figlia ancora bambina
Rimproverano al marito di non avere abbastanza grinta da mettere al suo posto un arrogante delinquente locale Luigi è un boss più importante di lui
E se poi in seguito la sua presa di coscienza anche per garantire alla figlia un avvenire fuori dall'ambiente e della criminalità con il piglio che lei è caratteristico procede alla denuncia contro il marito
Poi quando un po'inspiegabilmente del film lo Stato le revoca la protezione dovuta i testimoni di giustizia si rassegna a tornare in Calabria proprio sotto la protezione di quel marito
Ma lo senso ambienti della criminalità seppure ecco qui non risulta minimamente eroici Zatopek spesso capita nel clima di genere
Non è esente nel Fini Giordana da contraddizioni e sfaccettature
Se per esempio il fratello di LEA un capo cosca locale obbedendo alla mentalità tradizionale ride arguisce aspramente la sorella quando lei gli confida di volersi separare dal marito e sembra non voleva dire più nulla a che fare con lei
Poi lascia trasparire una segreta dolcezza come dire un impaccio intimo dovuto all'amore per la sorella
Che gli impediva di ucciderla quando il Codice di onore di lo imporrebbe e per questa trasgressione pagherà anche lui con la vita
E lo stesso marito di LEA sadico e sanguinario
Nutre una passione smodata della figlia ha avuto ha avuto l'alea che lo indurrà in un'aula di tribunale a implorare invano il perdono della ragazza con una commozione che suona sincera
Quanto lo Stato italiano se si dimostra inefficiente a garantire l'incolumità di una testimone LEA Garofalo cercherà un appoggio dall'Associazione Libera di don Ciotti
Riuscire a tuttavia individuare che a condannare i responsabili del suo omicidio
Contraddizioni sfaccettature non impediscono comunque il film di far scaturire una commozione limpida per la morte della protagonista insomma di essere chiaramente appassionatamente dalla sua parte
Il merito della sottile definizione di personaggi va dato anche agli attori da Vanessa Scalera nel ruolo di LEA all'Inter Caridi nel ruolo della figlia dimise dolce ma coraggiosa e determinata nel perseguire gli assassini della madre
Da Mauro Conte nel ruolo del fratello di Rea ad Alessio pratico nel ruolo del marito mi fa piacere ritrovare dopo mia madre di Nanni Moretti un'attrice di teatro molto brava Giulia Lazzarini in un cameo
Dunque un film buono da vedere LEA di Marco Tullio Giordana presentato a Roma fiction Fest ma in programmazione mercoledì prossimo su RAI uno in prima serata un saluto da Gianfranco Cercone
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