Intervista a Carmelo Cantone sulla situazione carceraria italiana

Meno canzone attuale Provveditore regionale dell'amministrazione penitenziaria in la Toscana ha portato il saluto
Della capo dell'amministrazione penitenziaria Santi Consolo ma anche portato il suo personale saluto al congresso di radicali italiani cosa ha voluto dire radicali
Ma
In un momento di saluto con l'ho voluto sottolineare soltanto essenzialmente che la nostra frequentazione
Quelle che
Quelle che c'è stata e ci sarà ancora nel futuro girando per le carceri ecco ricordiamo che lei è stato direttore della casa circondariale di Rebibbia rom sì sì sì prima di essere proprio dalla Toscana
Gli ultimi dieci anni di chiarire appunto di attività li ho fatti alibi però complesso che è stato si può dire fosse il teatro principale in cui ho avuto modo di
Di dialogare contanti radicali italiani da
Da Rita Bernardini a Marco Pannella turco
APAT Vercelli insomma e e altri ancora Rossodivita
Ma anche in anni precedenti quando detto istituti come Brescia come Padova diciamo il confronto con esponenti locali o nazionali del partito che ha radical mai mancato perché più piccolo dettaglio dei Radicali Italiani hanno l'abitudine
Di entrare nelle carceri di muoversi in quei territori e quindi inevitabilmente sono
Fra gli interlocutori più continui per un confronto fra noi operatori penitenziari
Che si tratti direttore degli istituti oggi educatori o di persone di Polizia penitenziaria ministeri sempre
C'è questa possibilità i conti
Darne conto della nostra attività so tutto quando un parlamentare un così regionale radicale entri in carcere come pare giusto mi pare importante dare conto di quello che si fa confrontarsi sui problemi che viviamo
E chi è vengono immediatamente percepiti perché chi si muove in quei territori poi questi problemi li percepisce capisce qual è la vita vera ecco lei ha
Richiamato la necessità che non c'è sempre più urgente
Che si stabilisca il campo dei diritti delle persone detenute
Aggiungerei che
Si rispettino questi diritti
Sì e la storia di questi anni di questo Paese perché in effetti
Una a quella che è stata su tutto la giurisprudenza costituzionale poi la giurisprudenza europea con la cedo
Hanno
Diciamo segnato un passo hanno dato un messaggio molto chiaro innanzitutto
Alla società politica italiana
E a ma unitamente anche alla società civile nella direzione di un definizione di ritagliare quelli che sono i diritti essenziali che una persona detenuta mantiene e non sono pochi che mantiene all'interno di un carcere
E qui il problema oggi è quello di riuscire a coniugare lo sviluppo di questi diritti con una quindi con una buona qualità della vita all'interno delle carceri
Ma nello stesso tempo anche riuscire a far sì che il carcere garantisca quella sicurezza chi è sempre stata richiesta
Per certi aspetti sembra missione impossibile perché in effetti oggi il carcere è chiamato a ridiscutere quello che è stato per troppi anni al di là delle delle delle norme di legge no abbiamo un ordinamento penitenziario
Che è sicuramente una legge che in questo senso traccia un un solco dal settantacinque oggi il mondo penitenziario è cambiato però
Però in questi anni proprio lo sviluppo del carcere come luogo di diritti e non come luogo semplicemente del merito o del dovere
Impegna molto di più tutte le componenti noi la società politica gli enti che lavorano con il carcere
Impegna a definire meglio a definire hanno a riequilibrare in modo diverso il mondo il mondo penitenziario c'è un ambiente di comunità collettiva chiusa dovrà persone ci stanno non perché
Hanno piacere di starci
Ma sono costretto a starci perché devono affrontare
Una sanzione penale raffazzonato ad est dell'estrazione petrolifera oppure devono stare in attesa di giudizio per gravi motivi ma nello stesso tempo devono esercitare i loro diritti di cittadini non comprimibili
Grazie ringraziamo il provveditore Carmelo Cantone