La Conferenza sul clima di Parigi: implicazioni per l'Italia e l'Unione Europea

Chiudo
Degli altri
Non sia
L'ordine ovviamente
Della Conferenza
Sul clima
Io ritengo debba essere
Motivo aggiuntivo laddove la prossima Conferenza e anche un momento per raggiungere conclusioni comuni
Naturalmente l'auspicio di tutti che questa conferenza sia un grande successo sappiamo che il Governo italiano fortemente impegnato su questo
Però
Credo che siamo anche tutti consapevoli del fatto che
Parigi
Sarà in ogni caso solo un punto di partenza
Perché il percorso
Verso davvero una mitigazione delle missioni che sia in grado di contrastare gli effetti è un percorso che ancora richiede
Strumenti
Nuovi
Complessi
E richiede soprattutto un cambiamento
In generale dei modi di produrre
E di utilizzare l'energia
Questi cambiamenti a loro volta richiedono
Un coinvolgimento pieno
Delle imprese ma anche di tutti i cittadini in qualità di consumatori
E per raggiungere questo coinvolgimento ancora servono
Degli strumenti che si chiamano contabilità vera delle emissioni cosa intendo
Fino ad oggi noi contiamo le emissioni su base territoriale
Ma sappiamo siamo consapevoli che ciò che guida le emissioni sono i nostri consumi
E il momento in cui io compro una camicia che determina
Delle emissioni
E questa camicia può essere prodotta in Europa o in Cina
Questo grande cambiamento
Determinato dall'ingresso della Cina da vecchio in fondo nel due mila uno ancora non è stato accolto
Nel senso che abbiamo dato fino adesso alle iniziative sui cambiamenti climatici
E dobbiamo approcciare questo nuovo modo di contabilizzare le missioni
Con Samson veste da si usa dire
Dobbiamo
Coinvolgere dicevo serve l'informazione l'informazione dei consumatori oggi è assente
Oggi se io voglio comprare un prodotto a bassa emissione non lo posso fare noi no questa informazione io credo che sia un diritto per i cittadini
Come arrivare a questa informazione e uno dei temi su cui anche le inerzie applicata noi
Crediamo che in tempi ragionevoli occorra arrivare a una forma di tassazione
Che essa stessa sia il mezzo
Per la contabilizzazione di formazione
Spendo un minuto per spiegarlo
Se io compro questa camicia questa camicia mi sarà venduta da un soggetto
Che a sua volta la compra da un produttore di camicie che a sua volta contributori da qualcuno i tessuti da qualcun altro
Se esistesse un'imposta
Proporzionale alle emissioni il produttore di bottoni
Produce un milione di bottoni
E
A un'emissione associata
Quindi ha un suo una sua emissione per un bottone che nel momento in cui vende i bottoni potrebbe comunicare all'assemblatori
Lo stesso il tessuto lo stesso che fornisce servizi di vendita alla fine questa informazione potrebbe arrivare al consumatore con un elevato grado di affidabilità
Procedimento complesso che richiede normativa e organizzazione ma se ci siamo organizzati sull'IVA ci possiamo organizzare anche su quella che noi chiamiamo indica imposto su carbonio aggiunto
Occhetto e Catto che sarebbe Carbonate
Sono proposte che hanno bisogno di consenso di organizzazione
E che non devono distrarre naturalmente dal conseguire a breve
Accordi vincolanti che ci consentano di avviare seriamente il percorso di riduzione delle emissioni
Quindi
Credo che occasioni come questa in cui discutiamo certamente di Parigi debbano essere anche occasioni in cui già pensiamo anche al dopo Parigi
Per questo ringrazio veramente tutti per la partecipazione a questo evento lascio naturalmente la parola al presidente Visco
Che come Presidente network condurrà questo incontro e vi ringrazio tutti grazie
Non ho molto d'ora
Da aggiungere false in fase di presentazione del convegno salvo venga SIEE tutti i partecipanti e in particolare l'ENEA per l'ospitalità
E
Esprime una qualche
Perplessità cipresso
In verità io non
Ho l'impressione che questa tematica negli ultimi anni sia
In qualche modo una uscita dall'attenzione sia della politica che
Dell'opinione pubblica italiana vale che sono caduti appunto
Queste
Gli attentati Parigi eccetera e però anche prima non c'era stata nessuna segnalazione di attenzione su questo che dovrebbe essere invece
Una un evento importante
Che ha a che vedere appunto con funzionamento e la nostra economia
La sotto e del pianeta e quant'altro quindi questo questo breve convegno cerca di dare un contributo quest'
In questa direzione
E qui sono proprio
Vecchie questioni che si ripropongono ma c'è una contraddizione di fondo ottava una dimensione globale del fenomeno
E le soluzioni che possono essere nazionali o pongo che
Primo accordi fra pochi Paesi eppure qualcosa
Bisogna bisogna fare
C'era appunto problema anzi vedere portare
La sintesi di un approccio che
Pensa a una transazione
Porta sul
Sul carbone sostanzialmente rispetto a una al mercato delle emissioni
Dove il problema poi è sempre quello che queste soluzioni adottate a livello locale creano poi
Difetti indesiderati come vedremo da dalle relazioni
Anch'
Io ricordo che nel
Mille novecentottantotto no qua diceva ancora Governo Prodi noi prova momento
Novantotto novantotto che ho detto bravo sbagliato il dei ceti c'è al CIPE
Nel programma introdurre imposta una carbon tax in Italia una
Prudente diceva ricordo allora l'esistenza delle nelle che aveva ancora e centrale a carbone
Però fu fatta e poi non fu non fu fu evocata non fu applicata alle doveva esserci un aumento progressivo di tassazione Surico
Quindi adesso siamo mano siamo ritorniamo in qualche modo quel quel dibattito lì
Che oggi si collega anche a un problema più più serio più delicato che quello di
Tassare e prodotti non prodotti all'interno del Paese
In base appunto al contenuto di carbonio che
Non è stato trasportato all'origine quindi è uno come un problema di dazi e cose del genere che temo che
Che sia un una questione una questione di qualche rilievo comunque io analogo mi fermo qui
Mi pare che di capire che dal punto di vista organizzativo
Adesso dovrei la parola Claudio De vincenti
No a tubo e stare a
No così ma era stata retta seguiamo
A eh no eh debba avere l'ho detto che è che a livello e per la libertà primo o quindi
Hanno sbagliato ben e allora cominciamo con le relazioni e quindi con il
Col professor Cavenago che e appunto che dal primo intervento
Come si
Allora qui c'è compiuta
Il Consiglio
Grazie
Buon pomeriggio a tutti tocca ma per farlo da seduto perché altrimenti ho qualche difficoltà ad azionare anche le slide e credo che si vedono si vedono lassù ringrazio per l'invito ringrazio tutti voi perché prima volta che partecipo mostra vent'anni fa molto facile farlo parlare in questa occasione in cui parliamo di dico Bentu uno parliamo di proposte idee e progetti e se proprio di quello che succederà dopo Parigi perché quello che succede a Parigi e tutto sommato sufficientemente ben definito
Quello che bisognerebbe continuare a manovra ragionare su cui ragionare appunto quel c'era dopo
Il e quindi
Si aprirà una discussione Sedea della tassazione del carbone come implementarla come renderà complementare con esistenti interventi ad esempio sistema di permessi di emissione che oggi e adottato la Commissione europea
Io però faccio una cosa un po'diversa perché di questi temi parleranno qual coloro che mi seguiranno
E minimi che invece a fare una valutazione dell'Accordo di Parigi di quelli che sono i contenuti oggi noti l'Accordo di Parigi
E poi seguiranno gli altri interventi nella discussione magari dirò anche la mia sulla sul apprezzo il Carboni su come
E su come applicarlo ho avuto modo di leggere la la reazione professor De Paoli Kenneth particolarmente stimolante la sentirete dopo e poi fra io interverrò
Eventualmente su quello
Il nell'Obiettivo appunto della da mia presentazione essenzialmente quello di fare un po'nel panorama di quella che è da dallo stato attuale delle negoziazioni partendo da quello che mi sembra
Parigi come Parigi riesce a cambiare questa questa traiettoria questo percorso paradossale che stiamo perseguendo
Cambiando l'approccio no cito quale parole Dicorato piena avanza e l'ambasciatore per il cammino climatico nominato al Governo dal Governo francese
Dipende direttamente da Fabius PM mista gli affari esteri
Ed è stato una mossa intelligente quella di
Dare il ruolo un ruolo di coordinamento ben definito a una persona che negozia asse con i capi di Stato di tutto il mondo su questa su questa questione
Ha lavorato molto partendo da un approccio come la mente diverso rispetto a quello di Kyoto Kyoto c'ero contrattata un trattato che diceva
Questi sono gli obiettivi se sei d'accordo firmiamo firme
Qui a rovescio se invece ha detto ogni Paese porti quelli sono i suoi impegni su obiettivi vendiamo se sono sufficienti commisurati agli altri e così via
E modo progressivo confezioniamo qualcosa che sia efficace abbastanza per controllare le emissioni
Quindi invece di un sistema di obiettivi è un trattato che in cui
I Paesi aderiscono c'è una logica di MIPAF questi percorsi in cui in modo progressivo ci si avvicina a
Parigi e quindi un primo passo piova solo concezione non è non è pensato diversamente dall'est è un primo passo e a questo seguiranno molte altre decisioni importanti nella direzione di riuso delle due missioni
A che punto siamo interessante perché ad oggi hanno firmato hanno sottomesso chiude firmata non sottomesso delle delle proposte di riduzione o controllo dimissioni ben centosessantuno Paesi
Cento trentaquattro parti ma siccome la l'Unione europea conta per ventotto in alta i Paesi vincolati sì sono accento e sessantuno coprono novantadue per cento da popolazione globale di circa novantasei per cento delle emissioni globali
Per la prima giusto per l'anno riferimento Kyoto copriva il quattordici per cento delle emissioni globali qui siamo al novantasei per cento
Per la prima volta Paesi sviluppati pensieri dopo si mettono insieme per
Decidere ciascuno per la propria parte ciascuno
Chi più chi meno però faccio vedere comunque per decidere di controllare il fenomeno del cambiamento climatico la grossa contrapposizione fra paesi sviluppati e paesi in via di sviluppo per cui i Paesi più sviluppati
Dicevano non facciamo niente perché altrimenti voi approfittate le condizioni economico dei in quell'indirizzo volgevano facciamo perché Ragusa vita vostra quindi finché non fate voi non facciamo noi queste largamente superato anche se c'è un sistema di compensazioni che va messo in atto
Ma pagati oggi tutti i Paesi hanno proposto di fare di fare qualcosa
E difficile valutare questi obiettivi che ciascuno si è dato per i qualcuno li ha dati in termini assoluti vitali l'Europa per esempio meno quaranta per cento al due mila tre
Qualcuno gli ha dato in termini relativi meno rispetto al livello che
Tiene conto della crescita economica e comunque voglio conseguire
Qualcuno tagliati rispetto a un controfattuale quelle che sarebbero state le immissioni sì io non avrei non fosse intervenuto in qualche modo grazie
In qualche modo per per controllarla quindi
Non è facile confrontarle io ci provo vi faccio vedere qualche qualche risultato
Questa un elenco nono sono tutti non sono tutti centosessantuno comunque un elenco dei dei principali impegni di vari Paesi mi concentro su quattro
Stati Uniti Russia miope e Cina perché qui ma è interessante vedere differenze
Prendiamo ad esempio la il novanta come base che è quello che ha fatto l'Unione europea
Faccia meno quaranta per cento
Rispetta le alleanze dire novecentonovanta
Io e se uso lo stesso parametro per gli altri Paesi vedo che io
Meno sedici tra il sedici il quattordici per gli Stati Uniti meno trenta venticinque per la Russia lì e la Cina addirittura
Si vincola un incremento del duecentosessantacinque trecento per cento
Se è uso però il due mila e cinque come hanno fatto gli Stati Uniti come parametro allora negli Stati Uniti diventano meno ventotto l'Europa scende a meno trentacinque gli altri duelli leggeteli più dieci dal PTCP diciotto la più Santa sette lontano
Perché il
Ciascun Paese ha messo un minimo-massimo Europa no ma gli altri sia messo minima su con i questo dall'intervallo
Vedete che usando il due mila e cinque come anno di riferimento c'è un molta più similarità tra gli obiettivi dei dei diversi Paesi
Alla fine le tonnellate di di CO due in meno sono
Sempre le stesse ma usando uguale punti di riferimento diversi ottengo vivamente risultati diversi
Se io usassi ad esempio
Le emissioni pro capite o le emissioni per unità di prodotto
Troverei che lo sforzo di Russia e Cina invece c'è esiste ed è importante in modo simile a quello degli altri Paesi quando invece non lo vedo se guardo invece le missioni
L'emissione assolute perché la Cina punto non ha un traguardo di riduzione ma dice raggiungeva il picco nel due mila e trenta
E quindi saliranno fino al due mila trenta e poi cominceranno a scendere
Questo rispetto alla traiettoria cinese attuale e comunque uno sforzo
Che no a delle conseguenze interne dimissioni pro capite le dimissioni per unità di prodotto anche se non lo ha in termini missioni assolute
Prima valutazione quindi han detto novantadue per cento le emissioni globali centosessantuno Paesi che vogliono ridurre i grandi sono tutti dentro anche l'India il Sudafrica Brasile non tutti i proposto degli impegni
Per ridurre le emissioni la domande due domande sono
è è sufficiente questo tipo di impegno
La seconda e sufficientemente equo
Gli impegni di paesi sono simili c'è chi fa di più CIPE Meocci chi fa di meno o un qualche motivo per fare di meno
Provo a rispondere no in termini di riduzione in questa è il la classifica mettiamola così dei Paesi rispetto al due mila cinque il Paese che rispetto al due mila cinque si è impegnato di più
Era anzi la Svizzera che fa meno cinquantuno per cento vogliamo Norvegia meno quarantaquattro perché provando dove c'è un caso particolarissimo qui sembra un Paese virtuoso almeno quarantaquattro qua quando mia mobile di costi di questo meno quarantaquattro scopriamo che gli costa praticamente zero
Quindi
Dietro ogni impegno c'è c'è un trucco
L'Europa fa meno meno trentaquattro almeno quaranta rispetto al novanta meno trentaquattro cioè dal due mila cinque e poi a scendere vedete che
A una serie di Paesi appunto l'India addirittura fa due più duecentotrentacinque la Cina abbiamo visto prima fa più centosedici e quindi
Sulla destra vedete i paesi che che riducono e gli altri che aumentano aumentano rispetto al mila cinque riducono rispetto a quello che avrebbero fatto senza questo tipo di di politica
Se mi confronto rispetto al al controfattuale Crespellano bisogna giudice contro una situazione abbastanza simile alla Svizzera rimane al primo posto la Norvegia al secondo
La taglia anche la Corea salgono molto ottanta l'Amia corre e Nuova Zelanda perché rispetto all'euro alla pendenza attuale le missioni riducono in modo consistente
E poi arrivano Stati Uniti Europa Stati Uniti e gli altri Paesi sviluppati
Da qui vedete che c'è un primo elemento di equità in questo in questi impegni
Perché i Paesi sviluppati fanno di più dei Paesi in via di sviluppo qui tutti fanno qualcosa ma i Paesi sviluppati si impegna a fare di più
La cosa è qua perché riconoscono che la responsabilità delle attuali missioni e soprattutto nei Paesi sviluppati e quindi fanno di più dei Paesi emergenti che invece
Sono oggi i responsabili delle maggiori emissioni ma non lo sono stati per centocinquanta anni e quindi è giusto che
Disporsi siano siano differenziate
L'efficacia complessiva di questo di questa manovra
E qua nata qui faccio vedere due numeri perché voi l'efficacia complessiva dipende da come viene misurata il primo è uno studio che han fatto dei colleghi nei giapponesi usiamo collaborando a costo di valutazione secondo abbiamo fatto non quindi Italia
E poi ma questo secondo in realtà è fatto assieme risorse produce ciò che è una ad un centro di ricerca di Washington con cui stiamo producendo appunto consapevoli assassine
Vedete che al di là dei numeri
L'ordine di grandezza è che rispetto
Alla tendenza attuale le missioni scendiamo tra il tredici e il ventisei per cento comunque venga riservata al quindici al venti per cento
Che non è molto ma è comunque una forte inversione di tendenza abbiamo visto prima quanto crescevano le missioni quanto sono cresciute negli ultimi dieci anni venti trenta quaranta adesso con Parigi convinceva flettere al quindici al venti per cento
Probabilmente non è abbastanza ma a mio avviso è un grande cambiamento una cambiamento
Per il consenso centosessantuno Paesi e anche reca in parte per l'efficacia
Qui faccio vedere se questo tipo di traiettoria e coerente o no con il percorso che conduce a due gradi non più di due gradi di incrementi temperatura anche qui non è non c'è un unico percorso come tanti dicono ce ne sono tanti
Qui ho raccolto tutte le traiettorie che secondo la crisi si in vari modelli diciannove modelli che sono stati usati ai bisognosi sono coerenti con l'Obiettivo due gradi ed è questa nuvola questa nuvola blu
Vedete che
Parigi che è il blu quella il blu quella e il verde
Bubbone perfettamente in linea mia prescindere un po'di più però non è neanche troppo distante da quella che sarebbe la traiettoria ideale per non pensate a un o un percorso mediano all'interno di quella nuvola nuovo l'azzurra B
Più o meno non non siamo ancora in linea ma siamo abbastanza abbastanza in linea
Le immissioni aumentano leggermente andamento molto poco ma si riducono molto rispetto a quello che sarebbe
Il loro livello la linea verde verde scuro e il loro livello senza interventi
Le la linea viola e quella e quella bombe oscuro sono quelle
Che conseguono dall'adozione degli impegni che sono stati messi a Parigi quei
Abbastanza sulla traiettoria
Questa è la la stessa valutazione fatta da ufficialmente pochi giorni fa da giovane sì sì sì l'organismo Nazioni Unite che fa queste cose e conferma quello che vi sto dicendo
Il nero sono le missioni storiche la traiettoria rossa sono quelle che sarebbero senza con gli impegni di Parigi scendiamo delle barre gialle quindi abbiamo quella discesa che anche loro stimato intorno al quindici al quindici per cento
Questo è un altro studio fatto da un gruppo di centri cerca che sta sotto un'etichetta e siamo lame nasce un track
Larga rossa per non entrare troppo in dettaglio ma cui quell'area rossa vi dalla traiettoria indotta la traiettoria in termini di emissioni ma anche di temperatura indotta dagli accordi di Parigi
Il arriveremo o una cosa che sta intorno ai due e cinque due sette gradi se non facciamo altre azioni future pienamente
Parisi un primo passo servano altre misure però comunque stiamo andando su una traiettoria che circa due cinque due sette invece dei quattro uno quattro e otto su cui stiamo camminando fino ad oggi quindi
Vedendo se volete il bicchiere mezzo pieno a me sembra una risultato importante
Posso fare veri i dati anche da regione per regione Paese per Paese questa è l'Europa per esempio con tre diversi scenari
Il terzo alla vostra destra è quell'ufficiale IP sì sì lì dove c'è un grosso progetto la Commissione euro
Il primo invece è l'ennesimo motorini fanno americano
Beh vedete che le in rosso sono le riduzioni a cui si è impegnata all'europea meno venti nel due mila venti meno quaranta nel due mila e trenta
E meno ottanta nel due mila cinquanta prevede che sono esattamente sulla traiettoria coerente con i due gradi secondo tutti gli studi che ne che li sta facendo vedere
La stessa cosa vale per gli Stati Uniti
La nel loro meno ventisei meno ventotto per cento è sufficientemente corrente lei che sta sulla traiettoria sulle traiettorie che portano I tra i due gradi
Quindi anche gli Stati Uniti vanno nella direzione corretta fanno un grosso sforzo in questa direzione la Cina no
La Cina che vorrebbe cari a raggiungere il picco nel due mila e trenta sfasati circa dieci anni perché da questi grafici vedete che
Il picco dovrebbe essere aggiunto all'intorno al due mila venti
A
Ragionato mia e trenta significa farlo troppo tardi rispetto all'Obiettivo due gradi quindi la Cina dovrebbe fare di più non lo fa perché già l'Obiettivo due mila e trenta e molto costoso molto più costoso che appunto almeno quaranta per cento della Norvegia di cui si parlava prima
Di nuovo altre analisi dello stesso tipo queste fatte in fondazione Mattei anche queste confermano che la traiettoria per l'Europa del quella blu il rosso il bilancio Giulio
Il blu è la fai Ettore per l'Europa con Parigi e vedete che è coerente con tutte le traiettorie con la banda cogliamo in traiettorie coerenti con i l'Obiettivo due gradi
Questa cosa per gli Stati Uniti invece per la Cina si conferma che sta andando troppo in alto rispetto a quello che dovrebbe essere attuale dove
Volevo parlare un attimo di equità perché appunto
La
La posizione cinese come quella di altri Paesi in via di sviluppo a delle basi non è che non non fanno abbastanza perché vogliono far riferirà iter sull'accordo piuttosto che sfruttare i vantaggi commerciali
Sono abbastanza per ragioni di responsabilità storica ma anche per ragioni di costo
Abbiamo fatto il carico di quello che costano di gli accordi di Parigi per i diversi Paesi
Anche qui non c'è il tempo di entrare in dettaglio però guardate le barre delle per l'Europa sono sufficientemente bassi costo alla due mila e trenta all'incirca
Due punti due punti di PIL forse anche meno a seconda secondo gli studi di recenti
Per gli Stati Uniti pure
Oscilliamo tra i due
D'ora in due punti di PIL invece per la Cina e le bare sono molto più in alto quindi il costo della dell'impegno cinese più elevato che non quello per Stati Uniti ed Europa anche se la Cina apparentemente sembra fare molto meno
Questa è un'altra informazione simile questa lite vi elenco dei colleghi giapponesi come loro modello
E vedete che il costo più elevato viene sofferto pagato dall'Australia eppure non si è impegnata modo parlo anche ambizioso però ed è un Paese ad alta densità di carbone non tantissimo il carbone qui intorno all'indietro e molto costoso
E a scendere abbiamo il costo al due mila trenta per gli altri Paesi quindi vedete che
Il
La distribuzione dei costi abbastanza diseguale i Paesi colate sotto tutti gli aiuti a Kazakistan Cina normali sono quelli che
Pagano il costo più basso in questa suddivisione nonostante appunto la distribuzione degli obiettivi a forse abbastanza diverso c'è un po'di equità perché i costi più elevati sono tendenzialmente pagati dai Paesi sviluppati e che i costi più bassi da paesi in via di sviluppo
Efficienza economica altro punto interessante quindi sto per chiudere perché passo la palla poi chi mi seguirà perché l'Accordo di Parigi è fortemente inefficiente
Reticenza economica vuol dire che nel i costi marginali abbattimento promesse riguardi Zatti da
Paesi Salvador a ridurre le emissioni siccome il problema è globale laddove costa meno
Se vado ridurrà dove costa meno a a regime i costi di abbattimenti così riduzione non tanto nell'atto devono essere uguali dappertutto se non fossero uguali Andrea ad ridurli da dove sono più bassi
E invece come vedete la distribuzione dei costi
Bella degli impegni presi dai Paesi a Kyoto è molto disomogenea questi sono sempre i due modelli sopra il quello giapponese sotto quello quello nostro e vedete che appunto c'è una forte diversità dei costi Masiani abbattimento più alti in Europa né negli Stati Uniti e nel sud-est asiatico Correa esempi nostra via molto alti e più bassi invece netta nei Paesi emergenti nei Paesi in via di sviluppo
Questo non è nuove e più la voce di equità la questione di efficienza un sistema per esempio di scambio di permessi di un sistema come previsti in Kyoto di crediti di emissione scambiabile o cose di questo tipo permetterebbe di aumentare l'efficienza
Un sistema di tassazione adottato a livello globale anche solo di tassazione minima oppure un prezzo di riferimento ha portato in Europa permetterebbe di aumentare moltissimo deficienza d'accordo e qui
Apriamo una delle finestre possibili per argomentare a favore
Ve li faccio vedere il nuovo
In altra sotto altra forma
Questo è il calcolo fatto con l'acqua modello giapponese vedete come siano così diversi i costi marginali abbattimento nei diversi Paesi e qui dicevo ampi spazi per migliorare l'efficienza attraverso politiche di implementazione con politiche possa quali Jack
Tempo elementi no l'accordo in modo più efficace
Chiudo
L'Amia valutazione quindi d'accordo il Paese tutto sommato positiva per la sua ampiezza molti Paesi firmeranno per il suo impatto cambia traiettoria
Crea una una svolta anche se non ancora sufficiente aggiungerò di più i due gradi
E tutto sommato contiene gradienti di equità piuttosto piuttosto rilevanti interessanti che spiegano perché questo tre questo consenso se poi tre
Che cosa dovrebbe quindi
Fare Parigi visto che
Questo tipo di impegni i Paesi di anno gli hanno già presi introdurre un sistema di verifica e di monitoraggio
Facile mettere nero su bianco l'impegno poi qualcuno deve implementarla votarlo di monitorare che questo venga fatto
Visto che poi gli impegni siano tradursi in politiche nazionali non è scontato per le politiche nazionali sono poi adottate dai Parlamenti dei i diversi Paesi caso americano ad esempio il più interessante perché
La progetto molto ambizioso non è detto che ci riesca
Il
Serve un processo varato incrementale va disegnato il modo in cui ogni tre anni ogni cinque anni ci si ritrova per incrementare le le ambizioni liberi di gli obiettivi riuso emissioni perché abbiamo visto che
Parigi è un primo passo non basta serve un sistema di governo ma ENEL si si
Così come congegnata non funziona non ci sono delle proposte distinti funziona Parigi per per migliorarlo e soprattutto se ad un sistema di finanziamento perché e sarà oggetto di grandi discusse
A Parigi i famosi cento miliardi di grinta ne fanno sono stati ancora assicurati in molti degli impegni di Paesi in via di sviluppo sono condizionati al finanziamento a supporto finanziario da parte dei sviluppati che devono
Sostenere
Quegli investimenti in infrastrutture in
In investimenti in energie rinnovabili in tutto quello che il
In trasferimenti di tecnologia quello di cui hanno bisogno per raggiungere quelle riduzione di emissioni quindi
Se
Come probabile
Il cento miliardi verranno raggiunti a Paesi dico che è probabile perché recentemente a Lima hanno fatto dei passi molto molto concreti per raggiungere l'obiettivo
Ma ma se questo avverrà allora le gli impegni presi dai Paesi in via di sviluppo si concretizzeranno perché ci sono le risorse finanziarie per
Per realizzarlo
Oltre Parigi il tema dei bisogni oggi è cruciale avere un prezzo verità agonia
Un po'perché il i sistemi di e permessi missione coprono solo una parte delle missioni complessive coprono le Grandi Stazioni ma non coprono lì dei le missioni che vengono dai dai consumi piuttosto che dal abitazioni trasporti dalle le unità diffuse non sono non sono proprio
è un po'perché
Il meccanismi esistenti non hanno una governance adeguata per garantire un prezzo all'altezza
Pensate al caso europeo il mercato di permessi europee oggi viaggia intorno ai sei euro per tonnellata di
Di carbonio sceso anche a cinquantaquattro in tutti gli sforzi del Parlamento europeo di ridurre l'offerta per poter aumentare il prezzo
Si sono rivelati piuttosto Vanino non riescono a a deliberare in modo in modo efficace
Probabilmente non è il Parlamento per il luogo giusto in cui monitorare un mercato ed è un mercato grosso per i non pochi sa finanziamenti da qualche anno sarà uno dei mercati forse il più importante mercato finanziario a livello mondiale come volume di scambi
Se questo
Deve essere serve anche qui ragionare su come regolare su come andranno a regolare un mercato di questo tipo rimane il fatto che
Ragionare investire anche in termini negoziali su come adottare per il momento un prezzo di riferimento un prezzo minimo e poi ma progressivamente
La adottare delle politiche tassazione del carbone in Cina una cosa importante di cui
Adesso discutere
Grazie
Ringrazio non solo per adesso allora dottor la Camera
Perché ci parla appunto dei permessi
Nottola
Potrei limitarmi a dire Brescia supporto la la la relazione di Carraro mi fermo lì vado via
Vorrei però darvi anche una una come dire uno
Un punto di attenzione sul
Sulle difficoltà
Dal punto di vista negoziale
Che affronteremo a a Parigi
Io ho notato delle cose che e sono ancora lì impieghi debbono essere ancora
Definite
La questione principale ritengo della della
Dell'accordo
Possibile trova come dire un momento di attenzione nelle stesse parole della della del Papa nella sua enciclica
In cui sottolinea
La esigenza di assicurare
Nell'accordo di di Parigi una maggiore equità
Il Santo Padre collega fortemente l'ingiustizia esistente Messina
Signor dimensione globale e lo lega fortemente anche la questione climatica
In generale storicamente l'idea della del del mondo occidentale è sempre stata quella che attraverso la crescita economica
Alla fine delle gocce DTT crescita sarebbero poi cadute sulla realtà meno sviluppate
Nella sostanza questo questa possibilità
Viene meno del sì in maniera molto netta
Quando riprendendo le parole della del professor Carraro viene scientificamente identificata una quota
Di Budget di carbonio ancora disponibile a dodici e quaranta
Il problema che abbiamo è che si prende la sette
Questa è
Una questione negoziale se non la questione negoziale
Capire chi ha il diritto di utilizzare quel quel margine
Che ancora esiste per mantenerci al di sotto dei due gradi
Ammesso e non concesso
Che è l'evidenza scientifica non ci mostri da qui a qualche anno che forse i due gradi sono un traguardo non sufficiente per assicurare il nostro livello di benessere almeno di alcune parti del mondo che sono più soggette
All'impatto dei cambiamenti climatici con i Paesi
Le piccole isole del Pacifico altri Paesi che hanno una una caratteristica territoriale soprattutto insulare che li espone alla alla andare
Agli effetti più violenti del cambiamento il cambiamento climatico
Qui il problema è sostanzialmente quello che ci dobbiamo negoziare solo due grandi
Come dire pur con le delle frammentazione due grandi quote di Paesi
Quella dei Paesi sviluppati e quella dei Paesi in via di sviluppo
C'è un'altra questione che è rilevante per quanto riguarda il il negoziato
è il fatto che
L'Accordo di Parigi
Vuole essere un accordo che sia legalmente vincolante ma che va a impattare su
No pagine perché ma è all'interno e non può superare i limiti che gli impone la convenzione quadro
Quindi questo è un accordo legale così come il Protocollo di Kyoto ma con caratteristiche ancora diverse dal punto di vista della
Legittimità della destina giuridica che va incastrarsi verso il ventuno accordo che è vecchio
Perché vecchio perché nel momento in cui fu firmato
La realtà a
Economica globale era del tutto diversa rispetto a oggi
E soprattutto sarà
Diversa rispetto a fra dieci anni a quindici anni visto che l'ambizione l'Accordo di Parigi e quello di essere un accordo che non abbia una durata limitata nel tempo
Ma che abbia dei meccanismi che gli consentono di esse dinamico e quindi durare nel tempo
Quindi la necessità ritrovare
Una modalità per superare
La divisione fra appesi sviluppati Paesi in via di sviluppo che poi trova posto anche nel protocollo di Kyoto con i due allegati
Per allargare la base dei Paesi che si impegnano a compiere delle opere di mitigazione e allargare anche la base di chi possa contribuire a supporto dei Paesi che più hanno bisogno
Quindi fondamentalmente quello che si è raggiunto all'Imam ancora alcuni Paesi
Provo a mettere in discussione e che la base dei Paesi donatori sia quella dei Paesi sviluppati naturalmente non possono
Recedere dalla dalla del proprio impegno ma anche paesi che sono nella posizione di potere dare uno un supporto
Nell'accordo di fra Cina e Stati Uniti dello scorso novembre
Il principio della responsabilità della delle delle della del se responsabilità di differenziate rispetto a Comuni obiettivi si è arricchito da questa notazione delle circostanze nazionali
Quindi ne abbiamo da considerare quando parliamo dei vari capitoli della della della del possibile Accordo di Parigi
Che l'accordo è comunque vero obiettivi comuni ma responsabilità differenziate
Tenendo conto delle circostanze nazionali e cercando di allargare l'allegato uno della della della della
Vecchia convenzione introducendo delle presse dei nuovi Paesi che possono dare un contributo interni trasferimento di risorse
E questo è un piccolo e una difficoltà
Che non è lieve
Non è lieve anche perché
Non riusciamo bene ancora a comprendere
E l'intero le posizioni negoziali
Per esempio del G venti dal G venti in Turchia non abbiamo come dire dei segnali
Di di di di ottimismo di ottimismo può darsi che questo sia legato al fatto che spesso
E le parti negoziali anche all'interno degli stessi governi sono diverse e quindi al tavolo del G venti segue se vadano a sedere non proprio quelli che sono direttamente impegnati al negoziato ma qualcuno che riceve comunque delle istruzioni a cui si sente legato e non può muoversi in libertà
Però ecco il G venti di di di di Ante laici ci pone qualche problema quello che rischiamo
E di arrivare
A
Alla all'accordo ancora conterei molto aperti perché come voi sapete quello che è uscito dall'ultimo nell'ultima di pini Bona è un testo di cinquantuno pagine in cui per ogni articolo ci sono dieci opzioni
Ma avremo il trenta novembre l'intervento dei Capi di Stato quindi non negozi eremo di governo si comincia a negoziare dal trenta dal trentanove tre ma il cinque di di di il il cinque di
Di dicembre alle undici la BP dovrà consegnare il testo la presidenza francese noi avremo un testo di cinquanta pagine
Con tante opzioni non credo che in quattro giorni i negoziatori riescono al di là di qualche elemento di chiarificazione a portare un testo più avanzato
Questo cosa succederà che tutto andrà sulla presidenza francese
Non so se loro alla fine perché questo Paese starà loro sono molto abili debbo dire una perizia diplomatica molto forte nella quale speriamo speriamo tutti insomma ecco
Se faranno un unico tentativo ne faranno due
Però nella fretta poi raggiungere l'accordo quello che temiamo e che
Al qualche Paese recalcitrante evito di diverso
I nomi per del Paese perché sarebbe anche possono alla fine a condurre l'accordo verso una dimensione meno ambiziosa
Questo è il rischio che che che abbiamo cosa vuol dire più o meno a più o meno a ambizioso
La mitigazione intanto c'è questa necessità di assicurare
Un obiettivo a lungo termine
Per noi è l'obiettivo a lungo termine non è solamente i due gradi
Il mantenimento della intervento dovrei due gradi
C'è anche la posizione dello dell'euro per cui si europea che ormai si sta definendo che comunque
Siamo pronti accettare una dizione che dica che alla luce
Della delle aggiornamenti scientifici potrebbe se necessario Cambellotti andare sul mandato virgola cinque
Ma l'ipocrisia che stanco infonde non riusciamo a dirimere e che per poter avere quel risultato come ci diceva il professore Carraro occorre che ci siano delle tappe intermedie e quelli da Pinter Mega debbono avere dei numeri
I numeri ci Dalipi sì sì abbiamo cercato stiamo cercando di portarli dentro l'accordo
Però è molto complicata
è molto complicato e questo potrebbe tradursi probabilmente con un principio di neutralità carbonica fine secolo ma senza un'indicazione estremamente precisa di quanto occorre diminuire al cinquanta per cento le emissioni
Quindi
Ambizioso ambizioso si riferisce in parte in parte anche anche a questo
Per quanto riguarda alla all'adattamento
è qui il problema è molto molto complicato perché poi
E c'è anche la posizione dei Paesi
Che sono
Stati più colpiti da eventi estremi che reclamano risorse per procedere per via etere
Qui debbo dire che veramente una questione
Estremamente complicata ma immaginate nostro piano di adattamento cambiamenti climatici
Possiamo un Paese che c'è una dotazione scientifica culturale finanziaria di una certa rilevanza ma abbiamo dei problemi anche noi andare a capire esattamente cosa fare quante risorse militari
Immaginate questo discorso l'estensione fece tutto il mondo del Paese medesimi sviluppo dove non non c'è
La nostra la stessa capacità di diritti
Di progettazione in cui la dotazione finanziaria incerta in cui ancora le realtà istituzionali sono il sono tali
Che
Il la come dire l'arrivo di capitali stranieri per alcune interventi importanti finisce per essere per essere non proprio
Con un proprio favorita e questa è un'altra delle questioni corre cura tenere in conto ambizione natura giuridica dell'accordo
è chiaro che l'accordo non so se decapitato di di leggere gli era mai credo che il caso di vedere che c'erano mio sulla prima pagina del financial Times
Citato che ieri che dice che è aria avverte che l'Accordo di Parigi non sarà vincolante
Secondo me hanno prodotto male il suo pensiero
Però c'è una realtà nel senso che Parigi non potrà essere un protocollo perché qualsiasi forma di accordo che passa attraverso un processo di ratifica in alcuni Paesi è un accordo che non ha perseguito
Quindi quello che che si farà probabilmente su questo noi stiamo naturalmente da cercano di dare una mano
Di aiuto agli americani anche perché senza gli americani non avremo i cinesi labico cinesi indiani manco ci pensa allora a questo punto rimarrebbe un gioco europeo
Uno sfizio europea che andrebbe a finire in tempi molto brevi
Quindi su questo cosa cosa bisogna fare
Però come via hanno mostrato le sale del professore mi affetti il gli atti normativi che ha prodotto l'Amministrazione americana si permettono di essere già oggi in linea con gli obiettivi che andranno nei loro nasce al committente
Questo cosa vuol dire che in tutta probabilità nel momento in cui gli accordi di Parigi non li oblio a rivederle propria normativa l'anno bisogna dare il congresso della ratifica
Quindi anche su questo l'Accordo di Parigi dove estremo sto attento perché è inevitabile l'accordo non avrebbe senso senza distrazioni
Come diceva il professor Caravale probabilmente qui ricorderà misto paletti quando verrà oggi la mandamento di Kyoto
Copre il dodici per cento delle missioni qui stiamo parlando del novantacinque per cento di copertura delle missioni anche se su base volontaria tutto quello che volete però stiamo parlando di una risposta globale alla alla alla al problema
Di approvare l'atto amento c'era anche la questione dello send emerge
Alcuni Paesi vorrebbero addirittura
Prevedere una responsabilità
De dei Paesi a a ripagare direttamente direttamente per i danni subiti
In effetti è una follia PD diverse
Però questo è un tema che c'è sul tavolo
La soluzione probabilmente sarà quello di averlo sempre maggio dentro
Probabilmente i meccanismi di versare mille sversare sullo sebbene ci dentro l'accordo quindi ha rinnovato all'interno dell'accordo di Rieti di Parigi
E questo già è tanto e debbo dire che su questo l'Amministrazione americana prodotto uno sforzo notevole anche nel Consiglio
Così come grande onestà bisogna dire che nel corso degli ultimi anni e mezzo due anni la posizione americana sul clima veramente cambiare
Cioè adesso debbo dire le posizioni ed è rispetto a quelle americane sono veramente molto
Molto vicini non sono molto molto distanti
C'è il problema del fine anzi
Chi non è un problema banale
Il prevalere faxate comunque essere distinto in due fasi
Quello prima del due mila venti ecco dopo il due mila venti noi per il due mila venti come stava come
è stato detto pocanzi abbiamo assunto l'impegno mi pare a cooperare in alcuni Paesi sviluppati assicurare i cento cento miliardi di dollari
Naturalmente non l'abbiamo interpretato di Antonio Di Rocco di dove mi sono fatto cumulativo al due mila due mila altrimenti c'è bisogno giungere al due mila venti
Questo mi questa questa interpretazione è passata i Paesi donatori fra cui anche l'Italia hanno lavorato andare delle istruzioni all'OCSE per fare uno stop Techint di quanti soldi in effetti perché è un problema dare
L'OCSE ha presentato questo rapporto a all'IVA siamo intorno ai sessantadue miliardi di dollari quindi sommato siamo nutrendo vincerebbe consentire di rispettare questo impegno duecento miliardi
Chi è anche vero
Che questi impegni a cento miliardi che copre sì la finanza pubblica che la finanza privata
Ancora non ci siamo messi d'accordo su come contarle
E anche il modo con cui li ha contati l'OCSE non è che tra l'altro accordi presi in via di sviluppo
Qui nasce da affrontare ancora un impegno preso
Di trasferimento di fondi pubblici privati diversi Paesi in via di sviluppo però anche ora non abbiamo un accordo completo su come contare questi canali fermo restando che lavoro dell'OCSE onestamente ci ha dato una una mano difensiva
Questi cento milioni di dosi di probabilmente diventeranno la base
Dal due mila e trenta in poi
Qui ci sono queste frasi in cui l'impresa indiscriminata Marcora il terreno di quello che stanno gli impegni per il dopo due mila e Trento dovrebbero essere questi benedetti cento miliardi di di dollari
Il fine a se comprende anche la parte relativa al trasferimento insieme le risorse tenuto tecnologie su questo bisogna capire quanto riusciremo a fare noi
Quello che che il ci dice il professore Carraro e se posso dire in maniera più banale più netta se vogliamo e che la realtà a economia globale sta cambiando e anche molto rapidamente
E il problema delle economie come le nostre e non guardare più al trenta con le logiche con l'occhio del passato o della della realtà attuale diceva Fanelli cambiare modo di produrre e consumare
Perché questo mercato che sta colpendo con la verità
Incredibile anche la Banca mondiale ha incominciato a cambiare le modalità di CD concedere finanziamenti gli organismi internazionali stanno incomincino a mettere in trazione sui progetti carbon free
è un filone in cui dobbiamo necessariamente inserirci altrimenti nel giro di cinque di dieci anni ne pagheremo le conseguenze perché usciamo un po'fuori mercato degli incarichi si stanno aprendo
Quindi la nostra necessità e di assicurare che i meccanismi di cooperazione che riusciamo a mettere in atto si anche un modo di produttivo di e di promozione delle parti migliore della nostra della nostra della sua economia così come bisogna trovare un modo
Penso a ne parlerà il ministro Galletti nella vostra tavola rotonda politica perché
E questi tre grandi processi che poi sono finanza per il clima
E la
La processi Addis Abeba l'approvazione gli obiettivi su cui sostenibile New York
L'Accordo di Parigi che viene comunque ritenuto da tutti anche da Ban Ki Moon o come come dire protonico alla possibilità che si raggiungono degli obiettivi su cui sostenibili trovi sostanza anche nel cambiamento della nostra realtà industriale strategica
Questo penso al
Sia qualcosa che
Che bisognerà affrontare non abbiamo avuto mandato stiamo lavorando
Un processo di consultazione
Allora su un testo che che che disegni in qualche modo le possibilità
Del nostro Paese grattare se questa era stata cangiante nella negli anni speriamo che venga luce in tempi in tempi brevi e comunque su questo voi bene parla il ministro dei capitali
Un'ultima questione che vorrei che vorrei da affrontare
Due in verità una è quella relativa alla al carbone pricing
Allora
Mi è capitato di andare solo perché l'Italia volevano far più attenzione a questo piano del chiamante Finance anche in vista del dottor Giuseppe anche perché
Quando la Banca popolare di Cina la Banca d'Inghilterra si mettono a lavorare insieme su Kamel Finance per fornire elementi nel comunicato del G venti cinese a presenza cinese è chiaro che su questo percorso bisogna muoversi
L'abbiamo questa piattaforma sul sul sulla sul campo in casi come stanno la presenza del scoperto davanti e questo è un processo che inevitabilmente si riverbera sulla presenza italiana quindi dobbiamo prepararci a questo
E debbo dirvi che agli ma c'è
La metà del di sedere in sé non relative a firma
Egli rimarrà incontri banca mondiale fondo monetaria a metà degli eventi e lui dalla Garda così
Banca mondiale hanno insistito molto su questa questione del carbon pricing
Da parte mia
Dico sempre che questo è un po'fermo restando che cosa utile di persone
Ma ritengo comunque che nell'imaging Mario degli economisti mio classici il problema dei prezzi come soluzione del del dire di di problemi complessi sia quello che loro hanno in mente sempre e comunque
Se noi dovessimo essere dovessimo oggi mettere un prezzo alla al carbonio in senso
Quanto ci vuole perché l'economia va di una certa
In una certa direzione mette un pezzo del carbonio non penso che il Governo regionale
Il problema di ricerca qualche altri strumenti insieme a questo per rendere il prezzo di per sé la paga un prezzo sud un prezzo relativo ce lo vediamo più conveniente altre cose
Evidenti evidentemente presto il carbonio sale senza seriamente aprendo nominalmente lì il problema di riuscire a lavorare sui
Sistemi relativi dei prezzi e sul sistema delle convenienze in modo che sia come dire un atto di
Non tanto di costrizione ma quanto un atto di possibilità quello che andiamo a fare e anche quando vogliamo della riforma fiscale ecologica
Quello che noi dobbiamo stare attenti e non alle varie Bardem perché se no non ce la faremo
Il problema di riuscirà di redistribuire lo sforzo in modo da favorire qualcosa piuttosto che altre
Cioè il tentativo deve essere quello di
Dare dei segnali di l'opportunità non tanto di castrazione del sistema in modo che questa roba possa viaggiare
Noi lo stiamo lavorando anche sussidi perversi
Materia su cui tutti parlano ma mitraglia col riusciamo
A mettere un euro dopo l'altro per capire quanto sono però quella il fatto è molto semplice minatori sussidi perversi su quello che si dal carbone per dare ad altri vedo invece che li esattamente quanto bisogna togliere dove si può togliere
Però questo lavoro che assolutamente noi andiamo a a fare quel contributo italiano poi finisco
Vorrei fare un accenno però sulla Prisco Merante mi chiama con largamente trascurato
Quello della del delle chiese ho trascurato perché la posizione italiana gli atti ancora in in in mare in costruendo abbiamo costa messo in piedi dei gruppi tecnici di consultazione uno proprio su base perché neanche con la Confindustria perché abbiamo una serie di dubbi
Sulla proposta della della della Commissione quello tecnici fermo restando che poi
Occorre che finalmente l'unione della si renda conto che non può
Condonare dei processi che portano poi alla DDA di cauzione della crescita industriale dei vari Paesi
Perché uno processi relazione in cui porto il sistema industriale tedesco accresce nostro decrescere un po'è un processo che non può essere letto in Europa
Soprattutto al fatto che noi avendo una situazione di debito in cui regaliamo agli altri
Sessanta miliardi di euro ogni anno di partenza è chiaro che se quelli quindi aree servono i pesi per incentivare l'esempio
Qua a a a contribuire a lenire i danni del carbon leakage diretto e non lo possiamo fare perché l'abbiamo risorse finanziarie questo ha comportato allargare nostre realtà economica
Quindi a Cagli occorra per trovare un meccanismo in cui i Paesi posso intervenire incentivi alle imprese odio poterlo fare anche noi
E quando gli altri possono fare di più debbono essere limitati perché sennò il mercato non regge più se ancora ci perdiamo un pochino quindi questa è una cosa su cui bisogna dare attenzione
Ed è questo che volevo dirvi veramente sulle chiese temi non due minuti dicendo quale contribuiranno da dei conti un italiano e che la posizione europea è stata costruito data la presenza degli anni ecco l'ha già detto che se il contributo più più importante
Un'altra cosa che ritengo sia un contributo originale della posizione italiana nella nella nella così sarebbe si europea e che noi siamo stati i primi
Ad individuare la questione della della della della governance come la questione in cuore di dell'Accordo di Parigi
Perché proprio per i limiti che vi ho detto l'unica cosa che possiamo su cui possiamo lavorare e costruire una governance che funzioni
E quindi che consente attraverso interviste ma di monitoraggio reporting valutazione consenta la comunità internazionale intanto di assicurare trasparenza su quello che sta succedendo
E poi capire se siamo esattamente a sulla sulla sulla via giusta per arrivare all'obiettivo oppure no e sono leviamolo adesso non siamo qui in una direzione giusta di cambiare direzione quindi in qualche modo rendere un processo
Che tenga conto come dire tenga sotto pressione i Governi
Io
Veramente faccio una preghiera perché come il
Dice prossimo Carraro è chiaro che oggi non siamo sui due gradi
Ed è chiaro che qualcosa bisogna fare in futuro ma non giudichiamo l'Accordo di Parigi per questo
Noi dobbiamo pensare che in questo momento nei Paesi delle Nazioni che ci sono sedici
Sedici posti nel mondo e qui ci sono forze di sicurezza e nazioni per conflitti e coinvolgono più il Paese e a quei Paesi dove sistemi conflitto non ci sono ancora forse anzi unite che governa questi fatti
Riuscire a davvero un impegno che in qualche modo posso assicurare gli elementi di governo della questione a livello globale veramente un miracolo
è su questa parte
Bisognerebbe accentuare quei secoli su questo ma abbiamo lavorato quando il signor l'opera direi che oggi avesse europea esattamente quella la posizione italiana di due anni fa
E o di un anno e mezzo fa e cioè quella di dare grande importanza importanza cruciale il Co l'accorpamento dei quest'accordo ammesse
Una sistema di monitoring report di valutazione che sia veramente all'altezza della questione che abbiamo di fronte
L'ultimo contributo che abbiamo detto ed è raro debbo dirvi che quando si parla della posizione europea incontro giustamente gli altri Paesi dire che quella proposta propria di natura proposti italiano comunque viene donne posto un altro Paese raro perché geologica
Però siccome un'altra questione che c'era parsa direbbero lampante e che se il sistema di monitoraggio reporter valutazione deve essere messo in piedi e deve funzionare sono Paesi che sono già in grado di farlo funzionare
Allora o noi diamo la possibilità a questi Paesi di metterlo di metterlo in funzione oppure vuol dire che non vogliamo che funzioni
Così come quando noi diciamo come facciamo a dire a Paesi africani o alcuni Paesi africani non tutti che devono mettere i loro nell'organismo Lupo immediatamente
è complicatissimo
Se non c'è non riusciamo a a a aprire a inabilità ammettere il loro ambiente in condizione di lavorare Massimo fuori
Ed ecco che finalmente sta uscendo una proposta uscita costituita sulla base del protocollo di Montella che miri proprio lontano dalla consulenza ma costruire risorse
L'ultimo aspetto è quello della della della preparare i loro ambienti alla a ricevere gli investimenti stranieri
Al centro gli articoli su una sciocchezza rispetto a quello che c'è in movimento
Il movimento ci sono intrisi alla banca la dà per terra cinquantatré prima abili e cinquanta
Se i tre grandi doti al due mila venti questa è la dimensione delle questioni chi riuscirà a governare questi flussi finanziari mantenerci nel piuttosto che un'altra alla possibilità del maggiore contributo non solo sul problema verbale
Ma anche un po'approdo sistema produttivo
Bene siamo forse un po'fuori tempo comunque
Andiamo avanti
Professor De Paoli
Cercherò continua
Rispettare almeno io i tempi visto che siamo andati un po'un po'lunghi
Scusate nessuno un secondo
Il
Tema che io affronterò
Non siamo qua
Il tema che io a fronte però è quella di fare una proposta diciamo alcune proposte operative per lottare contro i cambiamenti climatici
Con una breve introduzione poi arriverò alle mie alla mia prima proposte ovviamente è già stato detto lungamente che
I cambiamenti climatici sono un fatto reale sono un fatto che come ci dice di PCC ha causato dall'intervento dell'attività umana e quindi diciamo di ficcare i comportamenti se vogliamo
Lottare davvero contro i cambiamenti climatici e la primo non l'unico ma la prima cosa da fare come ci ricordano tutti quanti è dei carbonizzate l'economia dei carbonizzate cioè mettere meno carbonio in atmosfera
Facile da dirci difficile da farsi cioè lungo e costoso non è
Una cura diciamo così di quelle che
Sì simili curano diciamo con una aspirina e questa cura però che dobbiamo prendere e fare una è una cura che può essere guidata deve dovrebbe essere guidata
Dall'intervento politico e l'intervento politico non necessariamente un intervento politico ben fatto quello che noi
Auspichiamo ovviamente che questo
Intervento sia il più tra virgolette illuminato possibile cioè efficiente e coerente con noi obiettivi è già stato ricordato più che a lungo che si tratta di un problema globale quindi un problema nel quale
è cruciale raggiungere l'accordo tra
Tutte le parti in causa perché è un una
Diciamo lotta che facciamo se il nostro vicino alla fama se il nostro vicino non la fa
Anche noi siamo portati a non farla anzi siamo portati comunque a farle il meno possibile spingendo vicino a fare qualcosa di più
è già stato detto che la Conferenza l'accordo in puro di Parigi che è un punto
Todi passaggio tutti auspichiamo che questo punto di passaggio
Porti comunque a un progresso Ammin permette un comune un commento venendo dopo i due precedenti interventi nel dire
Però dobbiamo dirci chiaramente che siamo tutti consapevoli che quei famosi due gradi determinati in un modo abbastanza casuale se mi permettete di aumento della temperatura come obiettivo
Che ci siamo dati non loro raggiungeremo siamo
Praticamente tutti quanti convinti di questo
Però il problema qual è se uno lo allo prende sia in termini scientifici quindi dice va bene o facciamo uno sforzo straordinario e quindi proviamo a raggiungerli
Lo sforzo straordinario non riusciamo probabilmente a farlo e quindi che facciamo non facciamo nulla siamo sul Titanic in villa l'iceberg e lì davanti ma il Titanic non può violare va a sbattere balliamo sul sul ponte del Titanic tanto
Non c'è altro da fare oltre a tutto quando va a sbattere sarà per qualche generazione che viene dopo di voi e quindi noi
Possiamo anche continuare a ballare la ha credibilità che diamo a Parigi a questa lotta è che nonostante tutti dobbiamo fare
Pensare che qualcosa si possa fare per fare qualcosa per deviare un attimo la
Traiettoria della nostro diciamo
La nave sulla quale siamo imbarcati cerchiamo di però di farlo in maniera quanto meno seria cioè di non
Diciamo salvare semplicemente la coscienza ma in la coscienza ho l'impressione che abbiamo di quello che facciamo senza portare un reale contributo e quindi è un po'in questo spirito
Che verranno le mie le mie proposte e se mi permettete io ho una visione leggermente più critica rispetto a quella
Del dottor la Camera a me pare che in Italia sul tema dei cambiamenti climatici non ci sia una con secoli Enza e una
Politica
Diciamo
Ben coordinata e anche che la nostra posizione internazionale come spesso accade una posizione che potrebbe essere più forte potremmo essere un po'più proattivi e avere delle idee e diciamo così
Anche qualche volta diciamo scombinare un po'le cose non basta che le cose siano fatte né durante i nostri primi periodi di Presidenza per dire che le cose le abbiamo evitate e le abbiamo proposte noi
Quello che dirò si basa su alcune ipotesi alcune le ho già dette quindi vado veloce Parigi non è una trappola definitiva
è praticamente impossibile come è già stato ricordato fissare degli obiettivi di missioni che siano vincolanti quindi è inutile proporsi questo obiettivo ci abbiamo già provato con Kyoto e poi con Copenaghen
Non ci siamo riusciti quindi bisogna prenderne atto
E
Gli economisti che saranno neoclassici o non neoclassici o in tanti e affezionati al prezzo questo è abbastanza vero come come guida
Però ci dicono che da diversi punti di vista che probabilmente puntare al prezzo invece che alla quantità per diverse ragioni può essere più
Efficaci e più uno strumento per arrivare
Non solo a gestire al problema della riduzione delle emissioni ma anche ad arrivare a un accordo
Tra i Paesi interessati e l'Italia
Il senso delle delle proposte che adesso vi farò è l'Italia
Potrebbe aggiungersi al club dei Paesi che hanno una carbon tax che io cambi chiamerò contributo climatico e
Agire perché anche l'Europa si orienti in questo modo per dare più efficacia ed efficienza alle sue politiche di lotta ai cambiamenti climatici quali sono le proposte le cinque proposte
Che
Vorrei farvi primo l'ho già detta come argomento generale perché quella fondamentale
L'Italia dovrebbe introdurre una carbon tax e le edizioni sono importanti anche per l'accettabilità di ciò che facciamo io la chiamo suggerisco di chiamarla
Contributo climatico
Naturalmente applicato a tutti i combustibili fossili in maniera proporzionale alla CO due e senza distinzione di uso è vero come ricordava prima l'onorevole Visco che nella Finanziaria novantanove fu introdotta una carbon tax
Mi permetto di dire non era perfettamente nazionale perché non era era era chiamata così ma non era basata in maniera
Esatta sulle emissioni di con uno trattamento equo su tutte le emissioni
Dice due dovremmo invece questa volta se ci proviamo
Cercare almeno nelle nell'intenzione di fare proposte essere razionali e fare in quel modo e quindi per esempio la carbon tax andrebbe applicata anche carburanti anche se noi possiamo dire che i carburanti in Italia avendo già delle accise
Molto elevate ce l'hanno già ad abundantiam la carbon tax ma non è questo il problema e non ho il tempo ovviamente di sviluppare il tema secondo me anche nel nei carburanti ci dovrebbe essere
Una a quota di fiscalità che noi chiamiamo
Contributo climatico o carbon tax e però per i carburanti e per il gas da riscaldamento il suggerimento chiederei io proprio perché lo dirò più do più tardi non fare aumentare i prezzi è che questa carbon tax o contributo climatico vada a sostituire una parte delle accise che già abbiamo e qui avete una tabella
Dove facendo tre ipotesi di contributo climatico dieci quindici o venti
Europ tonnellata di CO due vedete l'incidenza sul litro di benzina di gasolio di metano
Rispetto alla Cisa attuale e vedete che sarebbe una quota soprattutto per i carburanti estremamente ridotta rispetto a quella che già abbiamo però dopo in aumento
Diciamo non dovrebbe essere più sostitutiva
La sempre legato al discorso della della introduzione di un pezzo della emissione di carbonio o di contributo climatico
En a mio avviso sarebbe molto importante fissare anche un percorso di evoluzione di cui è stato
Apprezzo con dei valori parole vivibili ogni tre cinque anni naturalmente queste sono
Semplicemente delle ipotesi e qui vedete ho fatto un'ipotesi che parta da dieci euro a tonnellata nel due mila sedici
Per arrivare a cinquanta nel due mila venticinque la ragione la vedremo più tardi
Appena dopo e chiaramente ho detto prima che l'obiettivo è l'Italia in Europa non possiamo essere da solo di un problema globale almeno cerchiamo di operare che diciamo intelligentemente coerentemente in Europa e quindi non so dobbiamo operare per fare in modo che enti questo prezzo minimo delle missioni per lasciare che chi vuole fare di più
Lo possa fare non dovrebbe essere solo un fatto italiano o dell'Italia che si aggiunge agli altri sei Paesi dell'Unione europea che ce l'hanno ma che diventasse una regola
Una regola collettiva perché questo appunto supererebbe alcuni problemi sulla funzionamento dalla concorrenza interna
E
Avendo un percorso di evoluzione darebbe una prospettiva di stabilità che secondo me è fondamentale per gli investimenti per cambiare il modo di produrre e di consumare
Limitando
Le emissioni e quindi per esempio la la commissione di un cap si è affrettata a metà nel cestino
La proposta che la precedente Commissione Barroso aveva avanzato il due mila undici su una riforma della fiscalità dove della fiscalità energetica fossi in parte Energia in parte
Emissione di CO due a mio modo di vedere l'Italia dovrebbe andare a dire ma perché lei messo nel cestino
Forse conviene ritirarla fuori dal cestino
Seconda proposta o secondo pacchetto operare perché
Nell'ITS europeo venga introdotto un floor al prezzo appunto dei permessi di emissione anche il sistema dei permessi di emissione tira fuori un po'
Enzo della CO due non è solo la carbon tax
O come lo chiamo io contributo climatico che fa emergere un prezzo quindi il prezzo è un po'quello comunque che guida qual è il problema del prezzo
E me che emerge dal sistema dei permessi Chiesa estremamente ballerino
Intrinsecamente secondo meno abbiamo il tempo di discuterne e oltre che essere ballerino poi negli ultimi anni da qualche anno estremamente basso
In queste condizioni gli investitori non fanno degli Investimenti pesanti per modificare per dei carbonizzate davvero
Il e l'economia e quindi l'Europa ha comunque la proposta fatta nel semestre italiano di
Variare eventualmente le quantità di permessi cerca di aggiustare
L'evoluzione del prezzo secondo me e dire le cose facendo le male e senza chiamarle per nome
Perché il vero obiettivo non è tanto quello se ci son troppi permessi ne metto di meno se ce ne sono pochine amento di più il vero obiettivo è stabilizzare il prezzo quindi prende il toro per le corna e per stabilizzare il prezzo fissa un floor price
Della
Dell'ETS cosa non è non mi daranno premio Nobel per questa proposta perché e banale fatta da tempo ed è anche applicata dai californiani dai canadesi
Nello stato del del
Che bene
Secondo me questo sì che da una direzione agli investimenti e dice come vuole andare l'Europa nella suo un processo di decarbonizzazione della economia e più in particolare già l'Europa ha fissato alcuni obiettivi dice
Dice meno quaranta di emissione al due mila
E trenta che vuol dire meno quarantatré per gli settori ETS per quella parte circa metà delle missioni complessive dovute al settore industriale in particolare al settore elettrico settore
Della produzione di energia elettrica e calore ora
Sì andiamo a vedere in maniera razionale come fare per ridurre le emissioni a parte l'efficienza energetica che dovrebbe di suo stare già in piedi
L'altra strada meno costosa e quella di sostituire il carbone con la produzione di energia elettrica con impianti elettrici a gas a ciclo combinato ok
E
Quindi secondo me se l'Europa vuole essere coerente
Con i suoi obiettivi efficiente nel modo di perseguire l'obiettivo dovrebbe fissare questo foro Weiss in modo che la gente sappia cosa deve fare e allinearlo come
Questo fronte Weiss in modo da rendere conveniente entro un tempo stabilito per potersi adattare la sostituzione del carbone a meno che la CCS non arrivi a risolvere i problemi cioè la
La cattura del della cito due
Entro
Secondo me entro per esempio dieci anni due mila e
Venticinque
E l'ho già detto e quindi posso
Correva un filino di più per esempio se si arrivasse a cinquanta euro tonnellata nel due mila i venticinque e che non è un valore straordinario
Quando siamo partiti con l'ITS nel due mila sei due mila sette eravamo già sopra i trenta quindi nel due mila venticinque arrivare a cinquanta non dovrebbe essere
Così straordinario questo permetterebbe di conseguire quell'obiettivo
Che ho detto se poi ci siamo preoccupati invece che il prezzo possa salire al di sopra di certi valori e quindi danneggiare troppo il sistema economico oltre al fluoro possiamo introdurre anche un cap anche qui californiani hanno fatto
Secondo me è più
Consolatorio che effettivo
Però non si può fare in questo caso è come se introducessimo un collar per introverso Beje permessi di emissione
Gli ultimi due negli ultimi due suggerimenti o proposte
Naturalmente una cosa di questo genere non è indolore soprattutto per alcuni Paesi a cominciare dalla Polonia alcuni Paesi dell'est ma soprattutto la Germania
Che va richiamata alle sue responsabilità tanto Verdi si dichiarano ma poi nei fatti non sono così tanto non sono così tanto vero
Però al di là dei gli altri guardiamo anche in casa nostra è chiaro che quando uno va a proporre un contributo climatico invece richiama la carbon tax undici ancora un'altra tassa con tutte quelle che il paziente paghiamo e credo che l'onorevole Visco non si sia fatta una grandissima fama quando ha difeso diciamo così o lo difende
La fiscalità quindi bisogna che
Cuesta eventuale nuova
Tassa non si addizionale non faccia aumentare la pressione fiscale complessiva ma sia una
Tassa sostitutiva un contributo
Clima attico che sia
Sostitutivo ciò che si è garantita la neutralità fiscale non andremo sopra la pressione media fiscale che esiste oggi in Italia e quindi quello che incassiamo
Dal contributo climatico deve essere
Hanno istituito delle attraverso defiscalizzazione o attraverso contributi AIA
A coloro che
Pagano e quindi alla collettività
E qui vi ho fatto comunica al colore oggi un gettito se fosse fissata dieci donne a dieci euro per tonnellata il gettito sarebbe un po'inferiore quattro miliardi di euro non tantissimo ma neanche pochissimo
Che però tendono a salire anche se le migliori emissioni diminuiscono ma sale se sale la contributo climatico per esempio nel due mila venticinque
Potrebbe arrivare a tredici quattordici miliardi secondo certi calcoli e le ipotesi
Che vedete qui in questo in questo lucido
E quindi
Non deve salire la fiducia la pressione fiscale complessiva questo non è una proposta per incassare di più da parte dello Stato ma per
Sostituire e c'è un problema quindi di un uso di questo gettito non è
Non sono cose di cui mi occupo io normalmente ma ovviamente questo problema è un problema
Che gli economisti vedono subito e che hanno molti articoli ovviamente si discute di come fare per destinare questo gettito perché la tassare gli effetti redistributivi e quindi ci sono
La carbon tax è un effetto redistributivo e quindi ci sono diverse proposte quello che mi sento
Di dire è che ovviamente siccome la la tassa
La carbon tax il contributo primato dico era aggressivo cioè pagano di meno i ricchi per ragioni che non stiamo qui percentualmente voglio dire quindi la pressione e me ne minore su di loro
Andrebbe per motivi di equità pensato ovviamente ha come indennizzare ha come
Diciamo così restituire i poveri
Diciamo quello alla la la Giunta di pressione che deriva da una politica di
Decarbonizzazione
Però questo forse potrebbe anche il gettito non è così indifferente questo potrebbe anche essere l'occasione per ripensare anche in questo campo abbiamo diversi interventi in non sempre ben coordinati forse potrebbe essere l'occasione
Per ripensarci e ultimo faccio un accenno a un'altra cosa a cui gli economisti sono affezionati Ethiel richiamano sempre che c'era già nella Finanziaria novantanove
Solo almeno parziale di questo gettito può andare a sostituire altre imposte che sono distorsive in particolare potrebbe essere
E usato per defiscalizzare che ne so gli oneri sociali alle impresa e favorendo così l'occupazione e lavoro non è l'unica ovviamente
Uno totalmente la la la soluzione a questo problema ma è sicuramente una delle cose da considerare
Visto il gettito potrebbe anche dare
Un contributo non del tutto trascurabile due notazioni
Finali anche qui
Diciamo il discorso sulle tasse distorsive non distorsive questa qui al doppio vantaggio di correggere una distorsione ma i casi causa diamo un danno
All'ambiente attraverso la tassa fissa la carbon tax togliamo questo danno e per di più possiamo conversare ma
Le distorsioni generali dalla fiscalità sono un problema una riflessione che esula ovviamente da questo campo ma
Anche qui forse potrebbe essere
Una argomento ripreso e da ultimo mi permetta una piccola
Un'osservazione anche critica già la direttiva sulle ITS diceva che il cinquanta per cento del gettito delle aste dei permessi doveva dispenser destinate Ciampi nove voci quindi all'interno del quale noi voci poi
Non se la poteva giocare a bosco abbastanza ora però secondo me bisogna stare attenti a non usare quel gettito per incentivare due volte ciò che il gettito da già incentiva la dico pianta piatta perché il tempo è quello che
Per esempio io non userei per dare nuovi incentivi alle rinnovabili
Perché
Già la carbon tax è un incentivo a sviluppare le rinnovabili e quindi non uso quelli quel gettito per guardare un altro incentivo
Piuttosto quel gettito deve essere usato anche nel campo climatico e ambiti energetico ma per correggere dei fallimenti del mercato che appunto la
Ed il contributo tematico carbon tax già di suo non corregge
Grazie
Bene grazie adesso cambiamo tavolo composizione mi pare che
Color devono intervenire ci son quasi tutti se non tutti
Quindi lascio la Presidenza Pier Luigi Bersani
Allora
Finiamo
Vent'anni
Che si stanno tutti Ronchi
Pronti
Quindi
Ramo
L'audizione burqa mio mio carattere
Di dover
Solo
Sollevate
Allora votiamo
Rivedere farlo pervenire
Eroico
Procuratore abbia
Rispetto ai quali
Tolta
Riguardo a formulare anche l'altra
Paladini nove solare
Contrapposto preparatevi Sant'Anna certi impieghi
Va beh
Va bene vedono tutti mettili con il voto
Allora
Adesso sentiamo come si dice la voce dei politici cooperatori
Cerchiamo di tenere questo punto i tempi dentro un quarto d'ora per uno
Va bene
E quindi seguiamo seguiamo questo ordine
Però forse vale la pena di
Invertire un po'al mio Cusani
Ecco lo facciamo partire Edo Ronchi se è d'accordo doveva
Se
Attuale dei problemi
Allora la
Claudio
No no Chiesa quindi quanto che ai problemi l'unica uno
Io non solo quelli
Volete
Parliamo insomma amava molto nella
Questa delibera
Pronto ecco sì io vi chiedo scusa ma
Prima ho avuto
Notizia che insomma devo diventerai
In ufficio di dovrò lasciarvi dopo questo mio intervento mi dispiace perché il dibattito le relazioni sono state molto interessanti immagino altrettanto sarà il dibattito
La proposta che Nancy uscì
Presenta oggi che
è stata molto molto attentamente
Articolata
Da Luigi De Paola
è una proposta credo molto utile
Su cui raggio perché pone un un tema di fondo che è quello appunto della
Carbon tax o contributo climatica cioè abbiamo il nome che preferiamo Marche
Rispondo diciamo un principio diverso da quello delle TLC è stato chiarito molto bene da De Paoli
La
Riscone tra il
Tipi di meccanismo
Devo dire che io condivido le critiche al sistema ETS e quindi
Credo che porre il problema della carbon tax abbia molto senso in particolare significa
Che prendiamo consapevolezza che in qualche modo
Non siamo riusciti a costruire un mercato adeguato
Degli ETS
Non siamo riusciti a governarlo
E prendiamo anche atto di un altro aspetto e cioè che
In realtà a noi serve lo diceva Fanelli l'introduzione e cercare di ripercorrere tutta la catena del valore e
E la carbon tax può essere il modo con cui lo facciamo e con cui rendiamo veramente
Universale il contributo che viene dato in funzione esattamente del contributo di carbonio di ogni
Processo produttivo di ogni prodotto
Quindi credo che la proposta vada presa seriamente in considerazione
Ci viene detto nella relazione di De Paoli che siamo stati come Governo un po'
Com'è che si dice
Un po'passivi non abbiamo contribuito con nostre proposte alla riforma dell'ETS
E ha ragione
Nel senso che non abbiamo fatto proposte di riforma delle tirarsi perlomeno
Non non le abbiamo fatte diventare oggetto di confronto politico forte in Europa
E non abbiamo affrontato il tema della carbon tax su questo do ragione a dei tavoli
No ragione quando consiglia continua dicendo avere una politica consapevole delle implicazioni e delle scelte da fare è quella di carbonizzazione
Perché credo che
L'apporto che abbiamo dato in Europa in questi anni è
Stato decisivo
Per cominciare a cambiare l'atteggiamento europeo
Da una retorica
Ambientalista
Priva di
Senso critico
Per cui ognuno che faceva più uno andava bene
Salvo poi trovarci con settori rilevanti dell'economia europea spiazzati dalla concorrenza internazionale
E a non riuscire più a
E convegni carichi anche sulle bollette non solo dell'impresa ma anche del dei cittadini pesantissimi
è a una maggiore consapevolezza che
Del problema diciamo delle SICAV cioè dell'efficienza degli strumenti che si usano e guardate che se i documenti europei sono cambiati per me non a sufficienza su questo terreno se accusa è cominciato a dire nei documenti europei
Benissimo ma dobbiamo essere manteniamo un obiettivo di essere avanguardia ambientale nel mondo
Però preoccupiamoci anche di cosa succede al
All'industria alle attività produttive questo lo si dell'Alitalia lo dico con molta chiarezza non lo si deve a nessun altro sono stati i primi
E a lungo gli unici apposte questo tema
In sede europea
E di posso garantire che ci scontrava amo contro eravamo come dire e padelle Burciu attenzione a cioè avevamo di
Come dire
Quelli che dirà Sava noi rispetto ai luoghi comuni con cui si scontravano
Quindi
Ok non siamo riusciti a essere attivi nelle proposte
Nessuno lo è stato in Europa
Siamo stati attivi nell'essere l'anima critica del dibattito europeo
Quelli che dice alzavano la mano e dicevano scusa pennacchio qui sta succedendo un macello
E questo
Rivendico non è sufficiente
Però è il primo passo per poter essere prima o poi propositivi
E qui io devo dire
La proposta della carbon tax è importante
Terzo ente per il termine di riferimento di una riflessione di un dibattito che dobbiamo avviate seriamente
Però
Temo che la soluzione a breve ancora non ce l'abbia
Per capirci adesso faccio l'economista se il mondo fosse una economia chiusa
In cui non c'è un problema di concorrenza tra Paesi
Ma siamo un'unica economia potremmo
Da pianificatore illuminato stabilire qual è il prezzo giusto del carbonio fra fa scendere per limitare al due argomenti progressiva il riscaldamento globale
Poi lo applichiamo a tutta la catena del valore e benissimo insomma che sta cosa CIDA gli indicatori di prezzo necessari per ottenere l'obiettivo
Poi
Decidiamo se lo facciamo con gli ETS con la carbon tax io condivido che probabilmente la carbon tax è lo strumento più logico e anche più semplice da usare
Alla fine è più semplice come spesso succede che come il semaforo rispetto a mettersi al nulla all'incrocio a contrattare quanto ti devo dare perché mi fa passare per primo no cioè il verde cioè il rosso e chiudiamola lì facciamo prima
è più economico
Ok
Se le cose stessero così non che il problema sarebbe semplice però sarebbe un problema
In cui
Il ragionamento sullo strumento di prezzo migliore
Potremmo costruirlo in modo pulito
E poi applicare che il mondo non è questo
Il mondo non è questo e questo è esattamente il dramma in cui si è trovata se si trova l'Unione europea in questo momento l'economia europea
Che
Giustamente e io non sono per tornare indietro
Si pongono i Paesi europei sono quelle si son posti obiettivi più avanzati sul tema ambientale hanno detto anche se non c'è un accordo globale io comunque mi spingo avanti
E però devono trovare gli strumenti per gestire una situazione in cui l'accordo globale non c'è
Dite a delle conseguenze sul piano economico ma anche sul piano ambientale non sto a perder tempo
Buoni queste cose sapete molto meglio di me tutto il tema del carbon leakage e quindi se io faccia andar via un'industria energivora dall'Europa mi va a finire in Cina o in India che aumentiamo
L'inquinamento globale mettiamo le emissioni globali non è che le riduciamo
Però adesso prescindere questo sto proprio sul terreno Della competitività europea
Qui dobbiamo decidere
Come guardiamo il nostro futuro
Se noi pensiamo che l'industria energivora
Debba andar via dall'Europa cioè pensiamo ad una Europa senza industria energivora
Allora
Possiamo
Tranquillamente porci per esempio il problema di non aumentare lo dico a De Paoli i tredici miliardi la bolletta energetica nazionale
Perché bene o male quei tredici miliardi cacceranno via indusse che non siamo in grado di sostenere con i nostri criteri ambientali
Andranno a inquinare il mondo da altre parti che naturalmente poi ci si riverbera addosso anche hanno voi ma pace noi non vogliamo con la roba lì
Perfetto
E questa è una possibile scelta se siamo in grado di pensare io non credo onestamente però se siamo in grado di pensare un futuro dell'economia europea privo di imprese energivore
Questa è una possibile scelta su cui ragionare Dio non nulla demonizza o non la non la condivido ma non la demonizzata ragioniamoci sopra non è detto che la siderurgia io ce l'ha debbo sempre a vedere a Taranto a Piombino Trieste a Cremona e così via non è detto
Sì invece entra nella logica in cui dico e io questo forse sono un po'old economy est
Insomma a me è un po'di base di industrie leggi euro al mese
Insomma io non credo che devo mandare via link la manifattura dall'Europa
E la manifattura e qui questi sul primo passaggio credo che siamo quasi tutti d'accordo secondo passaggio la manifattura ha bisogno di un po'di industria di base e quella guardate che energivora
Questo secondo passaggio fosse discutibile
Non me l'ha ordinato il medico deve ci la sinergia in Italia però se pensiamo questo e io penso questo
Allora io il problema di tenere di dare un futuro anche agli energivori poi su tutto il problema dei certificati bianchi che tra l'altro non è un caso che lo inventa l'Italia un grande strumento guardate comincia ad essere limitato all'estero
Un modo per spingere l'industria energivora a economizzare veloci è un modo per andare verso centrali a gas da centrale a carbone anche i certificati bianchi vanno in quella direzione e così via
Condivido molto quel passaggio delle vostre Depaoli alternativa vera dal carbone al gas almeno per ora
è sicuramente bisognava ragionato in termini di prezzo del carbonio in modo da andare in quella direzione
Però segnalo anche che fossero e che siamo sul listino italiani ma non ci siamo andati anche col terzo carbonio basso
è la Germania che non c'è andata e della Germania che ha fatto aumentare le emissioni di CO due in Europa
Pesa per la Germania farla e quella che è tutta delle rinnovabili e cioè la Germania ci ha dei sussidi straordinari incrociati poco visibili a favore di Carbone che imprese energivore
Noi appena proviamo a fare qualcosa di questo genere veniamo presi di mira dalla DG compra questo è un altro termine
Perché questo fa parte della battaglia europea
Fa partano dall'europea perché anche qui
Non so sarebbe un discorso lungo adesso non voglio rubare troppo tempo
Allora se pensiamo che le imprese energivore non le faccio andar via ma fanno parte del mio tessuto industriale
Allora se penso questo attenzione perché gli effetti
Distributivi del prezzo del carbonio che poi sia carbon tax dovetti adesso adesso lo lascio da parte semplicemente del fatto di a far aumentare il prezzo del carbonio sono infetti complicati da governare
Non impossibile però complicati da governare
La Germania c'è un sistema molto chiaro
Che fa pagare le famiglie e non far pagare l'industria
Questo è il sistema tedesco
Noi non abbiamo adottato questo sistema
La nostra struttura tariffaria di prezzo è diversa
La bolletta delle famiglie italiane è più bassa della bolletta delle famiglie tedesche la bolletta delle imprese italiane
è più alta e quando va bene più o meno a livello tedesco
A seconda dei settori
Vogliamo spostare il carico distributivo del prezzo del carbonio
Che i tredici miliardi di cui parlava Depaoli dove li vogliamo mettere
Attenti perché se li mettiamo sulle famiglie riprendiamo la soluzione tedesca c'è una differenza tra noi tedeschi la nostra industria all'industria in cui il costo del lavoro conta di più che nell'industria tedesca
E non è che se io metto tredici miliardi sulle famiglie questo poi non retroagisce sui salari e sul costo del lavoro da qualche parte sbuca quella roba
E quindi sto
Sto ponendo un problema che per l'Italia è un problema molto serio non è un caso non solo per motivi sociali
Non solo perché le famiglie italiane sono Mirna meno ricche le famiglie tedesche ma non è un caso che la bolletta italiana sia fatta in modo diverso da quella tedesca
Perché l'Italia l'economia italiana la manifattura italiana è costruita in un modo diverso dalla manifattura tedesca
Allora tutto questo io capisco che suona allora impossibile fare no
So solo facendo come dire l'anima nera insomma manina critiche vi sto dicendo che quella passività che ci è stato detto se ne sta diversi marcia sotto un cobra molto reale
C'ha sotto un problema di confronto competitivo in Europa e con il resto del mondo
Rispetto al quale
Noi siamo stati molto attenti sì
Ah siamo riusciti bene o male
A mantenere un profilo elevato di obiettivi ambientali perché guardate che non siamo tra i Paesi più avanzati d'Europa poche storie l'efficienza energetica Italia batte tutti sulle rinnovabili è un Paese che ha sviluppato
Sbagliando sugli incentivi comunque meno male la sviluppate
Abbiamo noi ridotto le missioni non di molto ma l'abbiamo ridotte mentre la Germania che si fa bella sull'ambiente le ha aumentate la Germania è stato dal punto vista ambientale persi
Non è né la letteratura corrente ma è così ne siamo molto meglio dei tedeschi dal punto di vista il nostro apporto alla decarbonizzazione di fatto
Non di teoria
Tutto questo si svolge in un mondo in cui siamo in
Conflitto
Poi i documenti europei sono spesso costruiti con questa però se europea che annacqua tutto
Ma sotto quei documenti cioè in corso un conflitto di cui dobbiamo essere consapevoli
Quindi quello che sto dicendo solo per fare il trasmettervi questa mia sensazione sensazione esperienza fatica e così via
Allora noi abbiamo condiviso in Europa
Dov'è che siamo stati attivi invece che Passigli abbiamo condiviso in Europa l'obiettivo del quaranta per cento di riduzione di emissioni siamo convinti di essere un Paese in grado di raggiungerlo senza uccidere la sua competitività non sarà facile
Abbiamo lottato in Europa per non avvenisse
Obiettivi vincolanti sulle rinnovabili
Perché purtroppo da noi scusate la brutalità gli obiettivi vincolanti sulle rinnovabili sono state la scusa per fare cose che oggi stanno sul groppone delle famiglie e dell'industria italiana
E hanno gonfiato rendite grandiose
Che non c'entrano nulla né con l'ambiente non c'è però una con l'ambiente sono un danno drammatico per la competitività del nostro Paese
E quindi abbiamo preferito dire ce la gestiamo
Facciamo piani monitorati dall'Unione Europea per arrivare al quaranta per cento ma che vogliamo prendere in giro nessuno
E io sono pratiche e credo come dicevo prima che l'Italia è quella che sta messa tra le nelle posizioni migliori per raggiungere il quaranta per cento
Poi abbiamo un problema in sede internazionale di come che lascio a voi la parola Gianluca
Di come arriveremo a Parigi possiamo tentare di costruire una governance sue che ci aiuti a gestire i processi di competitività tra Europa il sesto del mondo oltre che tra Italia il testo
Io condivido quello che diceva Carraro prima quando diceva c'è un passo avanti importante di Parigi
O lo farà vedere Gianluca l'ampiezza del numero di Paesi coinvolti
Il grado di copertura diciamo
Penso come diceva la Camera che sarà difficile che possiamo arrivare ad un accordo in direi che dopo va stanza per scontato che non riusciamo ad arrivare ad un accordo vincolante
Penso lascio poi su questo lavorare meglio di me Gianluca
Che quello che possiamo fare batterci per una governance dei percorsi il pazzo Harris di cui ci parlava Carraro prima che aiuti a gestire quel groviglio di problemi che vi dicevo prima
Allora
Finisco la carbon tax
è uno strumento da rivalutare e su cui lavorare probabilmente e meglio degli ETS la sua applicazione pratica
Passa come come del resto qui di
Aumento del prezzo degli EPS se un domani sera optare per cui è stata passa comunque
Mettere le mani nel groviglio di competitività incrociate di cui vi parlavo prima grazie
Grazie
Adesso Claudio Cellario elementare lavorare
Cerchiamo economiche
Una
Lavoravo
Ma diciamo che non condivido lo schema illustrato da Claudio De Vincenti orrore cominciamo dello schema di base che
Lo sviluppo industriale
L'italiano ci basa su un gruppo di industrie necessariamente energivore che sono indispensabili per supportare il manifatturiero anche oggi in Italia e citava la siderurgia
A parte che questa visione sa un po'di anni Cinquanta e Sessanta con lo schema che c'è un'industria energivora che ha un peso talmente grande da condizionare lo sviluppo del manifatturiero
Ma anche la siderurgia che ormai ha una nicchia quella del primario si può fare riducendo le emissioni di CO due perché ci sono tecnologie utilizzate nel mondo
Che portano a fare l'acciaio col però è ridotto accolga assicura che comporta emissione di carbonio del quaranta per cento in meno dalla siderurgia tradizionale
Avendo la possibilità di imboccare questa strada c'è chi l'ha fatto che c'è chi non l'ha fatto
In Italia nel sistema industriale italiano
C'è ormai uscente Torre consistente di imprese che si muove in direzione green
In occasione della
Dalla corpo ventuno
C'è un appello che sta girando che ha promosso dal Consiglio nazionale la green economy che formato da sessantaquattro organizzazione di impresa
E che comprende anche alcune grosse impresa e adesso io non ho tempo ma sarà presentato
In una conferenza stampa fra l'altro ci sarà anche il ministro Galletti
Quello che voglio dire che la realtà industriale e manifatturiera italiana è cambiata è già cambiata
L'efficienza energetica le elevate prestazioni ambientali sono già un fatto rilevante in un settore ampio dell'impresa italiana per favore persino in edilizia
Però non torno su criteri di qualità ecologica di efficienza energetica il il riciclo dei materiali
Quella vecchia idea che se
Lei abbandoniamo le emissioni di CO due e quindi l'alto consumo di fossili
Perdiamo competitività economica per amor del cielo lasciamola vent'anni fa a trent'anni fa non è più così l'industria italiana
E poi io non so dove insiste ha letto le i dati sulle emissioni tedesche
A me non risulta che alla Germania abbia aumentato le visioni e abbia così ha provocato un aumento delle missioni europee la Germania all'emissione le ha ridotte chiude in parte
Se guardate il pro-capite partiva da emissioni pro capite o anche da emissioni specifiche notevolmente più alte
Ma ha fatto lo sport uno sforzo notevole cioè ha ridotto in maniera significativa e ha costruito competitività economica su questa avvio di l'OCCAR mono economiche adesca ma lo sanno tutti questo
Ha tenuto la quota di carbone ancora significativa però ovviamente in discussione e c'è un piano non dimentichiamo che è un bel Paese che è partito anche con una quota di nucleare
E ha deciso di uscire dal nucleare totalmente entro il due mila venti non a uno sforzo banale
E ci ha comunque un programma anche di decarbonizzazione che non esclude ma include anche le centrali a carbone
E anche sulle politiche l'OCCAR bon
Io penso che oggi non si possa aprire qui sono d'accordo ragionare solo in termini ambientali ma anche di futuro industriale di qualità dello sviluppo futuro
In maniera integrata questa è la green economy farla di questo l'economia verde
Però questa non porta a dire siccome tengo conto anche delle dalla dimensione economica della competitività allora basso la sfida su gli obiettivi ambientali la green economy esattamente all'opposto finora
Ma io penso che l'OCSE e non sia sospetto io sì io sposo esserlo ma insomma la mia origine nota
Ma l'OCSE è un po'di meno l'OCSE ha pubblicato un rapporto di aggiornamento dalla strategia della green grosso il mese scorso e da degli indicatori molto precisi il primo ellade Corbo misurazione
Dare un prezzo al carbonio lo dice l'OCSE nei suoi scenari
Da parte del Fondo monetario internazionale dalla la gaffe che citava la Camera perché intanto perché la crisi climatica è un problema vero e non è uno scherzo e anche delle ricadute economiche
Rilevantissime in termini di pile di possibilità di sviluppo dell'economia e del benessere di tutto quello che ha nasce con esso
Ma poi questa sfida e anche una sfida di diverso sviluppo di innovazione tecnologica di competitività dei sistemi
Chi è in grado di adeguarsi a questa sfida sarà più competitivo questo dice strategia della Green growth dall'OCSE appena appena uscito la preoccupazione sciupare IG
Si ovviamente c'è io
Condivido al sia la preoccupazione perché i potenziali la preoccupazione che gli impegni finora dichiarati dei Paesi non siano sufficienti a mantenere la traiettoria dei due gradi
Poi l'unico punto diciamo di distinzione dal Comune si accusa la comunicazione di tarare per secondo me a me sembra importi mista dei tuoi scenari
Perché è chiaro che gli scenari sono numerosi non c'è un solo scenario però se scegli quello costo minimo è più alta probabilità
E mettili intermedi o quaranta settanta al due mila e cinquanta e quindi sceglie riduzione del cinquanta per cento il numero delle opzioni si riduce e
L'Agenzia internazionale dell'energia affatto un Outlook qualche mese fa in cui ha valutato ragionava solo sulle emissioni energetica e non su tutte le emissioni di gas serra
Però che lo scostamento del e non di tutti i Paesi ma di centoventinove perché al momento il
In cui faceva però tutti quelli grossi c'erano quindi era il grosso che lo scostamento da
Diciamo la la chiama la traiettoria minimo costo chiamiamo la traiettoria media è ancora significativo non dall'Europa l'Europa intera in traiettoria anche per l'Agenzia internazionale Venezia gli Stati Uniti ancora no e non per poco
è chiaro che per rendere l'anno base due mila e cinque in qualche modo e un rientro in traiettoria
Tal senso lo sposti al due mila e dieci è un po'di meno non di più perché il due mila e cinque un anno di picco
Se parti dal novanta poi sono rovinati perché da lì loro aumento notarile invece che ridurranno montato mi pare al due mila e dieci circa il dieci per cento è chiaro che dipende un po'dal punto di partenza
In ogni caso gli impegni finora dichiarati dai Governi importantissime per il numero dei Paesi
Ma sarebbero più sui tre gravi che non sui due questo vuol dire che è compromesso definitivamente lobby di no perché non è che il compromesso era traiettoria
Vuol dire questa è la lettura fra l'altro cioè al rapporto del Segretariato degli U n Sissi dice guardate che se spostate l'impegno maggiore dopo il due mila e trenta aumentano i costi
Non che non si può fare sarà molto più costoso
Converrebbe farlo un po'prima questo ragionamento che venne fatto sarebbe meglio rendere più impegnativi e il io su questa cosa dal vincolo ante non vince montare la testa perché la il meccanismo di Parigi
Da dopo Copenaghen come diceva Francesco la Camera
Non è quello di Kyoto
Il vincolo ante inteso come controllo degli impegni dichiarati o dalle intenzioni dichiarate dei Paesi
Ecco è quindi io lo dichiaro e poi sarò chiamato rispettarlo quindi è questo il
Illegale by indicare legalmente vincolante quando un Paese che assumo un impegno internazionale poi lo dovrà mantenere
E troveremo dei meccanismi di governo per controllare questo quindi è insito nel mio in questo meccanismo questa modalità per ora la somma di questi impegni è lontano o è troppo lontano dei due gradi questa secondo
Si tratterà di lavorare più sui targato o più sugli strumenti
Io penso che la proposta di Depaoli sulla carrozza sia ben fatta e si è anche molto intelligente dirò qualche apprezzamento non trovo però che si debba contrapporre I targhette
Il target quell'indirizzo ed è molto utile quando c'è
Dopodiché dei trova gli strumenti per raggiungerlo ma non è che di o trovo lo strumento o realizzo l'obiettivo il target è l'obiettivo
Tuttavia stavo dicendo che
Una volta fissati questi ritardi e dei Paesi è vero che c'è una vasta gamma di possibilità di migliorarli
A partire dagli Stati Uniti anche Cina molto fuori traiettoria
Io stare anche un po'più attento all'India l'ultimo pubblicazione sempre dell'Agenzia internazionale uso come
Caso studio l'India e da una proiezione di crescita del PIL e del consumo di energia e di produzione di emissioni
Che sembra un po'la dinamica della Cina di quindici vent'anni fa
E arriverebbe al due mila e cinquanta a oltre sei miliardi di tonnellate di emissioni di CO due la Cina è un po'fuori dalla discussione oggi perché emissione pro capite molto bassa e quindi
Chiederei si possono considerare una cosa
Focalizzare anche un po'l'attenzione sulla Cina
Comunque c'è un'ampia possibilità d'intervento e di strumenti aperti compresa all'innovazione tecnologica compreso lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili comprese le politiche di efficienza energetica
Qui noi possiamo avere dei target insoddisfacenti ma delle politiche attivata dal meccanismo di Parigi che porti a risultati anche superiori di quelli diciamo di quelli programmati
Sperduta studiato il pacchetto delle politiche cinesi perché hanno programmato di mantenere un aumento
Fino al due mila e trenta e l'UDC e guardate che attivando queste politiche le emissioni in Cina caleranno dal due mila venticinque mettendo in moto queste politiche virtuose
è molto probabile che il calo una volta che è chiaro l'orizzonte dobbiamo calare che non si litiga più se si deve diminuire o no ma siamo tutti d'accordo bisogna calarla
Queste politiche virtuose possano migliorare significativamente i risultati
In queste politiche virtuose c'è anche il carbon pricing e qui
Io invece ci sono ancora in dissenso con il Governo italiano per questo tema non l'ha ancora il tram sottolineo questo quello che diceva le pare queste secondo me da osservatore esterno questo è evidente non ha tirato fuori questo punto
Cioè dare un prezzo al carbonio che vuol dire poi discutiamo come
Uno dice lei PS
Vediamo come riformarlo nel PSE com'è andato finora ha fissato un prezzo talmente basso che ha prodotto risultato nullo va bene questo
Lo renderemo più efficace ma comunque sarà applicato a grandi impianti grandi emettitori
Che riguarda noi anche la maggioranza delle emissioni mica tanto perché con la crescita dei trasporti comincia andare sotto la quota e tutto il resto
Che succede su tutto il resto mi pare che la proposta di verbali e intelligente abile dice raccordiamo i due sistemi
Facciamo o una carbon pricing mucca Nava carbon tax o come volete chiamarla per
Tutto ciò che non è ETS poi lo grado viviamo e vediamo come del resto anche nel
Poi lei dice ad avete graduato nel novantotto ma anche l'UNPROFOR né di graduare cioè dice il gas per
Per il il riscaldamento per adesso non tocchiamo le chiaro che nella graduazione poi entrano criteri politici priorità possibilità
Poi si vede la graduazione
Era accordiamo lo ha un forte
Per lei sistema ETS secondo me questo vuol dire a raccordare i due sistemi
Non è così facile il floor sulle TSA secondo me li la fa un po'facile
Perché le chiese un sistema di scambi internazionali quindi fissare il floor su scala globale insomma sarà difficile trovare gli accordi sugli impegni nazionali ma sussume etere
Vuol dire dare un prezzo minimo al carbonio su scala globale tecnicamente non è per niente facile
In ogni caso ci si può provare a livello europeo e anche il fatto che non si può prendere un'iniziativa nazionale ci sono sei Paesi europei che l'hanno fatto e non è che ci sono paesi Francia Regno Unito
Tigli scandinavi l'Irlanda se loro l'hanno fatto hanno perso di competitività o hanno
Gestito in maniera più efficiente il prezzo del carbonio
è chiaro che io ho in mente sia al rendere conveniente le politiche di efficienza energetica sia rendere conveniente le politiche del gas e delle rinnovabili perché l'altra cosa
In cui io sono perplesso perché così veda la carbon tax solo come transizione a Malta più gravi no anche le rinnovabili crescono in gioco
Siccome sono convinto che non ci posso fare a caricare le bollette di ulteriori incentivi alle rinnovabili
E siccome finora è andata bene finora fino al due mila quattordici
Ma nel due mila e quindici noi abbiamo in Italia un calo della produzione di elettricità da fonti rinnovabili
Per il combinato disposto di alcuni fattori primo il forte calo dell'idroelettrico potrebbe essere strutturale col cambio climatico
Idroelettrico e oscillante sappiamo tutte però undici
Aspetta però un tavolo un po'meno Chicco
Aspetta un attimo spetta aspetta undici terawattora in meno è un'oscillazione un'oscillazione un po'grossa undici
Undici però se parliamo di un'oscillazione media di quattro cinque terawattora non di undici
E dopodiché siccome è dal novantaquattro che la quota di fossili diminuisce in assoluto o in percentuale se nel due mila e quindici a consuntivo la quota di fossile per produrre elettricità
Aumenta in assoluto è in percentuale passa dal cinquantatré a cinquantasei
Ci sarà o non ci sarà un problema oppure
Se dovesse stabilizzarsi questa tendenza comunque io credo per il freno le rinnovabili è stato troppo brusco
E che dobbiamo rimetterci mano e siccome non credo che si possa
Rita fare incentivi di nuovo in bolletta perché non è letterale stradali è preclusa
Invece un sistema di carbon tax efficace graduale senza aumento dalla pressione fiscale con misure che di neutralità io penso che sia una via necessaria
Sulla quale ci dovremo mettere e rotti per applicare in maniera più efficiente efficace e le politiche di l'OCCAR bond
è conveniente come dice l'OCSE utilizzare un prezzo del carbonio come strumento di efficienza economica
E chi lo fa non è scemo lo farla il tempo è un modo per
Diciamo riallocare la scelta di lo Carboni in maniera più efficiente USA
Il meccanismo dei prezzi lo fa per quello altrimenti lo del tempo vai fuori gli obiettivi ma non potrà andarne fuori tantomeno noi che siamo europei
Oppure lo fai a costi maggiore lo farà in maniera meno efficiente questo mi pare il punto vero dalla discussione è il merito è secondo me di questo documento che ha tirato fuori in maniera molto forte molto netta il tema di una carbon tax
Cont tutti diciamo nelle
Anche le mediazioni che pure lì sono contenute delle gradualità però dice guardate che per affrontare in maniera efficiente il la le l'economia a basse emissioni di carbonio è necessario dare un prezzo al carbonio
è indispensabile questo strumento e va fatto anche da parte di un singolo Paese poi se riesce a muovere l'Europa lo fa meglio se si riesce
A muovere su scala mondiale ancora meglio ancora però
Come hanno già fatto altri sei Paesi europee il così può essercene un VII l'Italia che non produce per un suo calcolo di efficienza e di efficacia
Eramo Andrea bianche ricco uno quel lavoro Confindustria o di Confindustria
Diciamo un appassionato dell'industria presenta
Un'appassionata dell'industria allora devo dire che proprio partendo come appassionato dell'industria
Ho trovato il grande merito insomma del del ragionamento che ha fatto Claudio De vincenti nel suo intervento
è quello di aver posto
Con forza e anche con qualche elemento critico che dirò il fattore di competitività dentro un dibattito ambientale Gianclaudio ha detto con chiarezza che le politiche ambientali devono comunque in qualche modo essere legata ad una visione
Di modello di sviluppo economico e quindi non possiamo a vere politica ambientale slegate da quello che è la nostra visione il modello industriale e di sviluppo produttivo
Sono d'accordo poi con Ronchi quando ci dice che in realtà l'idea di un modello industriale come Confindustria come appassionato ritengo che l'Europa debba rimanere anche nel futuro un grande Paese di trasformazione industriale
L'idea di questa trasformazione industriale non può essere un'idea sclero utilizzata pertanto non possiamo immaginare di proiettare unicamente nel futuro il modello industriale degli anni Settanta
E che pertanto il tema della sostenibilità è diventato un grande spinta al cambiamento dell'intero sistema industriale
Da questo punto di vista infatti io trovo anche e apprezzo la definizione che nei rapporti di Ronchi si dadi corvi rileggo grida
Perché questo da il senso di un sistema industriale che nel suo complesso si sposta verso le produzioni green superando quella distinzione molto teoriche molto poco
Con molti pochi riscontri è la realtà tra una distinzione molto ma legarla Grigna Brown economico in realtà nella nella realtà i due il settore industriale molto più integrato di quanto uno lo immagina
Molto spesso i settori della green economy solo funzionalmente integrati consultore la Brawn economi
Non esisterà mai un'auto elettrica che non continuerà abusare componenti di acciaio componenti degli nemica quindi c'è un'integrazione molto più forte tra i diversi settori industriali
Molti settori industriali la green economy sono anche energivori la produzione di silicio è una produzione a forte intensità energetica
E dove gli abbiamo vissuto casi di impresa e che producevano silicio costrette a delocalizzare per l'eccessivo costo costo del dell'energia
Molto spesso dall'altro la green economy si pone anche il Comune evoluzione di quella che noi consideriamo la Brawn economica
Basta utilizzare l'esempio più interessante che noi abbiamo di green economy al nostro Paese è rappresentato dalla chimica verde e noi sappiamo benissimo come la chimica verde nasce da un centro di ricerca della Montedison
Che quindi la presenza di una base industriale forte è la condizione per poter
Evolvere verso un assetto un assetto più Green non un elemento da superare
è quindi evidente insomma che i ragionamenti tra sviluppati in parte da Claudio nel mettere insieme competitività e ambiente e dall'altra parte di da Ronchi nel valorizzare questa spinta verso le volute verso la all'innovazione e la sostenibilità delle nostre imprese siano due elementi da tenere da tenere assolutamente in conto
Venendo più agli argomenti della giornata
Allora io credo che per capire qual è la posizione dell'industria rispetta Cop ventuno bisogna partire da un presupposto cioè parigino rappresenta l'anno zero delle politiche ambientali
Cioè perché i ragionamenti che abbiamo fatto in questo fino ad oggi fino adesso sono ragionamenti che tendono a ragionare da Parigi in poi come si Parigi fosse l'avvio delle politiche ambientali
In realtà in Europa in particolare in Italia in Europa in particolare le politiche ambientali ci fanno almeno da quindici anni
Hill ETS se non sbaglio e del due mila e cinque
E negli obiettivi venti venti venti sono del due mila otto cioè quindi siamo in una fase in cui possiamo anche valutare come hanno agito le politiche ambientali sull'assetto produttivo ed industriale
E da qui emergono due elementi più cercando di analizzare in particolare sulla struttura industriale italiana come hanno agito le politiche ambientali
Da un lato
Che le politiche ambientali hanno effettivamente stimolato una modernizzazione del nostro sistema produttivo in particolare nella direzione dell'efficienza energetica
Tant'è vero che il sistema industriale il settore produttivo che maggiormente ha contribuito al raggiungimento degli obiettivi ambientali europei ed italiani
Il settore industriale ha ridotto a partire dal novanta le proprie emissioni del cumulate circa del dieci per cento con un'accelerazione nei diversi anni
Abbiamo ridotto le emissioni nel dello zero due nel periodo Manta due mila e quattro
Poi nel due mila e quattro due mila e sette del tre virgola sei con una fortissima accelerazione nel due mila sette due mila e tredici dove chiaramente la riduzione delle emissioni
Si è incrociata da un lato quei processi di efficienza energetica e dall'altra anche con la crisi
Che naturalmente ha ridotto la gamba la base produttiva
Nello stesso periodo il settore industriale è in assoluto quello che ha ridotto i consumi di energia
Nella fase nel periodo travagli il due mila cinque due mila tredici l'industria ridotto del trentadue virgola tre per cento i consumi di energia a fronte di una contrazione del valore aggiunto del sedici virgola sei quindi comunque con un nel pur con un decremento netto
Dei consumi dei consumi energetici
A fronte invece di altri settori che pure contribuiscono in maniera importante alle emissioni
Che invece hanno fatto molto di meno da questo punto di vista immaginiamo settore residenziale che nello stesso periodo è cresciuto del nove virgola tre per cento e il settore dei trasporti che ha ridotto meno della metà di quanto abbia fatto l'industria
Cioè
Quello che voglio dire che le politiche ambientali fino ad oggi hanno spinto il sistema industriale a processi di efficientamento delle proprie produzioni che hanno portato a contribuire in maniera significativa a agli obiettivi di carattere ambientale
Nello stesso periodo dobbiamo anche porci il tema di chi ha pagato il conto delle politiche ambientali le politiche ambientali notoriamente costano
In Italia le politiche ambientali sul fronte dei costi e le politiche ambientali
Possiamo assumere in maniera molto semplificata almeno due grandi voci di costo da un lato il SIT MTS e come è noto agisce sul sistema industriale
Dall'altro il costo derivante dalle energie rinnovabili dal finanziamento l'energia rinnovabile che tramite bolletta agisce prevalentemente sul sistema industriale e sul sistema residenziale e delle bollette degli utenti
Se noi vediamo come questi costi hanno inciso e si sono distribuiti da diversi settori produttivi
Ci rendiamo conto che mentre il settore industriale contribuisce oggi al diciannove per cento del totale delle missioni di C o due nel nostro Paese ha contribuito per circa il trentaquattro per cento ai costi sostenuti in materia di politiche ambientali
Quindi abbiamo avuto che gli affetti positivi in termini di competitività che vi ho raccontato prima cioè in termini di riduzione e di miglioramento dell'efficienza energetica
Sono stati generati anche da un sopporta una un gravare di costi molto rilevanti sulle sistema industriale
E questo pone immediatamente una questione dal punto di vista e politiche nazionali la necessità che le politiche ambientali nazionali e sta an dall'OPA vocaboli del campo di applicazione dall'industria al settore trasporti del residenziale per fino ad oggi sono rimaste sostanzialmente ferme
Dal punto di vista del raggiungimento degli obiettivi ambientali
è chiaro che in questo contesto l'Europa fra l'altro in questo contesto l'Europa nel due mila e quatto dieci ha confermato la leadership dal punto di vista i cambiamenti climatici imponendo obiettivi al due mila e trenta particolarmente
Ambiziosi come quelli del quaranta per cento riduzione laccio due il sistema industriale europeo ha accettato questi limiti perché ieri
Viene che dell'accordo europeo ci siano se erano stati introdotti alcuni elementi lo diceva Claudio De vincenti nella sua relazione di mitigazione
Dell'impatto di queste politiche interne di compri mila il sistema industriale immagino alla conferma dei meccanismi Ricard Mollica già e in qualche modo mettono al riparo i settori maggiormente esposte alla
Alla concorrenza
E quindi l'Europa si presenta alla Conferenza di Parigi con le carte in regola non solo
Perché a obiettivi importanti al due mila e trenta ma anche perché a prodotto politica in questi anni che in qualche modo hanno indotto il sistema industriale e produttivo europeo a mettersi nella direzione degli investimenti sulla sostenibilità
Da questo punto di vista quindi considerando gli sforzi che noi abbiamo già fatto considerando che il gli obiettivi che l'Europa ha già imposto al due mila e trenta
Considerando il fatto che l'Europa incide sulle le emissioni globali per
Il l'undici per cento ad oggi se non sbaglio
E tendenzialmente dovrebbe andare verso al nove per cento verso il nove per cento è evidente che alla luce di questi fatti per noi come sistema per il sistema industriale
La Coppa ventuno rappresenta l'unica occasione per poter ricreare condizioni di parità competitive tra diverse aree del globo
Quindi la convento uno è da questo punto di vista l'idea che gli industriali europei siano contrari al fatto che copre ventuno si raggiungono gli obiettivi importanti
è un'idea assolutamente priva di fondamento
Cioè l'industria europea tutto l'interesse che la Conferenza di Parigi abbia un esito di carattere positivo
Perché un esito di carattere positivo vuol dire per noi coinvolgere altre aree del globo rispetta gli obiettivi che gli all'industria europea già si è messa in linea per poter per poter raggiungere
E quindi da questo punto di vista vediamo con grandissima preoccupazione le criticità che oggi sono state sono state evidenziate e perché e verso la criticità che anche noi abbiamo evidenziato nel corso di alcune analisi che abbiamo fatto
I gli impegni che attualmente sono sul tavolo emerge in maniera assolutamente evidente che sono prima di tutto impegna assolutamente disomogenei
La Camera lo sa meglio di me ci sono impegni che basi che sono completa e difficilmente comparabili molti Paesi non si danno impegni vincolanti la base di riferimento cambia da Paese a Paese
E pertanto il rischio che noi corriamo all'interno che questa Conferenza si traduca con un risultato che in qualche modo non ricostituisce quella parità di condizioni competitive
Che è l'unico elemento per poter tenere insieme le politiche ambientali ambiziose e evitare fenomeni di dumping ambientale che fanno male allo sviluppo e all'ambiente
Quindi guardiamo con forse con ancora maggior attenzione rispetto ad altri gli esiti gli esiti della della Conferenza di Parigi
Ci vado a chiudere con alcune valutazioni sulle proposte e solo persone emerse nel corso nel corso del dibattito
Alla in questo contesto con le premesse che ho dato evidente che noi guardiamo con grande preoccupazione ma su questo apprezzato anche l'intervento di Visco iniziale su forme di tassazione locale
Forme di carbon tax locale
Nel senso che forme di carbon tax locale non risolvono un problema di parità di condizioni competitive
Noi non guardiamo guardiamo con attenzione l'idea che si possa arrivare ad una forma di pricing globale
Della CO due perché questo garantirebbe tra l'altro anche nel rapporto di scambi internazionali la possibilità di valutare anche delle importazioni contenuto
Di carbonio o che c'è ma riteniamo che invece forme di tassazione o di forme unilaterali
Di decisioni possano creare ancora di più squilibrio all'interno della stessa Europa
Nel senso che all'interno all'Europa già registriamo condizioni squilibrio faccio risiede riferimento ad esempio al tema dei costi indiretti della ITS
I costi indiretti la TS tutti sappiamo e la Germania rimborsa i costi indiretti e la TS alle imperiese all'impresa energivore nel nostro Paese non siamo in condizione di farlo un po'perché il cinquanta per cento l PS
Per una legge credo fatta dal Ministero allora Ministro Tremonti per il cinquanta per cento viene data a rimborso del debito a rimborso del debito e il resto il cinquanta per cento è disperso in molti interventi
Le stesse risorse in Germania vengono utilizzate a sostegno
Del dell'industria nel G qua quindi dove abbiamo un problema di equità di condizioni competitive tra diverse globo e abbiamo un problema di ridurre di quote di costituire
I parità di condizioni anche all'interno anche all'interno dalla stessa della stessa Unione europea
Quindi io credo questo non vuol dire che l'industria don non guardi al tema della sostenibilità come effettivamente un driver di sviluppo
Devo dire che ieri abbiamo fatto in Confindustria un convegno mondo nove undici aziende italiane che stanno investendo enormemente sui temi la sostenibilità
Quindi la sostenibilità rappresenta un driver di crescita il nostro sistema industriale
Il problema che nostro sistema industriale e chiede di essere messo in parità di condizioni competitive secondi il resto dell'Europa in primo luogo e il resto del globo
In in secondo luogo e chiudiamo qui la Conferenza di Parigi non possa non porre queste questioni
Verso il rimborso delle cose ministro Galletti che poi deve trascinarci perché
Ha degli impegni poi direi Chicco Testa e poi Paladini che ci ripuntualizzare qualche poteva di natura fiscale ragion piuttosto come si vede piuttosto interessante Galletti
Grazie grazie
L'invito mi dispiace di non aver potuto ascoltare gli interventi della prima parte del convegno e quindi rischiano di non rispondere forse a certe provocazioni
Che sono venute fuori io vorrei iniziare da due slide è che ho preparato perché secondo me indicano bene la sfida e le opportunità che abbiamo a Parigi io ho provato a confrontare che otto
Con Parigi
A chi ha otto il Protocollo di Kyoto fu sottoscritto da Paesi che rappresentavano il cinquantacinque per cento circa delle emissioni di CO due
Ma quelli che si erano impegnati alla riduzione dicevo due quelli della nessuno rappresentavano il dodici per cento degli emettitori dicevo due
Ho scoperto lo dico al professore che aveva avuto una discussione stamattina differenza fra il quattordici e dodici io escluso il Canada che è uscito dal protocollo di Kyoto e il Giappone la Russia che non hanno sottoscritto il secondo impegno di Kyoto
Quindi tolto anche quei Paesi il quattordici per cento diventa il dodici per cento
In questa situazione non c'è dubbio lo dico bianche dopo risponderò anche alle eccezioni che lui faceva
I fattori ambientali sono un vincolo di competitività secolo guardate in quella cartina vedete bene e quelli in blu sono quelli che hanno sottoscritto il Protocollo di Kyoto gli altri sono quelli che non l'hanno sottoscritto
Quindi la generazione di Risiko si muovono meglio su questa cartina ma è facile intuire quali sono i Paesi
E
In questa situazione non c'è dubbio ripeto che il fatto e competitività
Viene svilito che qui c'è un vincolo che alcuni Paesi per una decisione ambientale corretta che io con dei conti Vido si sono impegnati a una politica
Di vincoli più forte che gli altri ma se andiamo alla slide dopo e vediamo quello che succede a Parigi due mila quindici la differenza è captante
Questo è un dato vecchio perché è un dato già della scorsa settimana del tredici di novembre di qualche giorno fa
Oggi Paesi sono centosessantuno
Che hanno fornito impropri Yankees i propri contributi nazionali quindi che si sono impegnati con politiche attive alla riduzione dicevo due questi paesi rappresentano il novantasei per cento degli emettitori dicevo due
Io credo che arrivare a Parigi copriremo il cento per cento ci andremo molto vicino adesso escludendo i Paesi che sono in guerra
Forse hanno altri problemi presentare i profili NBC tutti gli altri Paesi parteciperanno
A a agli impegni che può avevamo preso a Lima all'anno scorso certo con molto ritardo avevamo detto marzo due mila quindici
Stanno arrivando adesso ma credo che molti Paesi abbiamo fatto fatica anche da un punto di vista tecnico e devo dire
Che col dottor la Camera andiamo abbastanza orgogliosi perché siamo andati anche noi
Abbiamo svolto anche noi questa funzione di aiuto in particolare sulle piccole isole per poter presentare i troppi gli enti si quindi le proprie politiche di taglio delle mie delle missioni nazionali
Se io guardo questa cartina mi viene da dire che oggi la politica ambientale non è più un vincolo ma è un'opportunità economica
Perché se è vero che tutti questi Paesi si impegneranno a
La riduzione dicevo due investendo ricerca investendo in nuove tecnologie
Riaggiorna andò i propri sistemi produttivi puntando sull'economia circolare puntando sulle energie rinnovabili puntando sull'efficientamento energetico
Perché sono queste le cose che sono contenute negli enti sia che fanno risparmiare l'emissione di CO due io credo che questa diventi
Per e tutto il pianeta una grande opportunità economica non più un piccolo la differenza fra
Parigi due mila e quindi c'è Kyoto è questa grande responsabilizzazione dal punto di vista
E più economico io in questo ci credo molto cioè credo che noi abbiamo cambiato passo rispetto ad allora
Visto che non sono nato ieri credo anche che oggi come diceva giustamente
Ed ho Ronchi prima non è solo la questione morale che ci ha portato a questa situazione
Ma anche il fatto che lo sviluppo della green economy buoni risultati ottenuti in tutto il mondo come in Italia dalla green economy spingano anche l'impresa ad andare verso questo tipo di e con di economia quindi passare dall'economia lineare del Novecento all'economia circolare del ventunesimo secolo allora il primo dato eh
Noi oggi abbiamo una situazione molto diversa da Kyoto e le oppormi il le politiche ambientali di politica economica ambientali non sono più un vincolo ma sono opportunità economica e non sono in particolare per l'Europa
Perché noi una buona parte di quel processo
L'abbiamo fatto dal novantadue ad oggi da Kyoto ad oggi noi abbiamo rispettato il primo protocollo del primo periodo di Kyoto stato certificato dal nord al in sede ONU
Nella prima quindicina del mese di ottobre proprio ieri il sempre il sito della Commissione
A certificato che siamo quello on track quindi siamo
In perfetto imperfetto target per quanto riguarda anche il
L'impegno che abbiamo preso al due mila venti quindi il nostro Paese
Insieme ad altri Paesi europei per dire da molti Paesi europei che hanno sottoscritto il protocollo DDT otto siamo abbiamo fatto tutti i compiti a casa dal punto di vista ambientale quindi niente da rimproverare al Paese
Sotto questo aspetto anche nella prospettiva politica
Giustamente io do svolge una funzione che
Deve del deve anche avere in questo caso dice attenzione al calo delle rinnovabili lo terremo sotto controllo nei prossimi anni vedremo come inciderà la ripresa economica
Nei prossimi anni certo certamente dobbiamo mantenere alta la guardia però io oggi con un po'di soddisfazione devo dire il nostro Paese è stato performante rispetto a Kyoto ma lo dico anche
Nel dal punto di vista del futuro
Perché se noi una parte di quel lavoro l'abbiamo già fatto vuole dire che noi in i in certe pratiche in certi settori siamo più avanzati degli altri abbiamo investito di più e rinnovabili
Che è vero abbiamo speso molto abbiamo caricato le bollette però abbiamo anche sviluppato tecnologia in quel settore lì
E questa tecnologia in un mondo così ci può venire venne venire buona no abbiamo sviluppato l'efficientamento energetico ma li abbiamo una buona prassi abbiamo imparato come si fa l'efficientamento energetico e possiamo andare a spendere questo dalle altre parti
Così in tutte le politiche economiche ambientali
Quindi io credo che noi abbiamo anche una potenzialità maggiore rispetto agli altri per affrontare l'economia del ventunesimo secolo per il lavoro che abbiamo fatto finora dobbiamo essere bravi a farlo e portarlo
Fino in fondo valorizzarlo in questo momento saperlo
Saperlo valutare valorizzare fino fino in fondo credo che questa è la sfida che ci aspetta da oggi da oggi in poi c'è una sfida importante per il Paese dal punto di vista economico
Quali sono gli strumenti che possiamo utilizzare per
Meglio sfruttare questa posizione di vantaggio che abbiamo
Secondo me è la politica industriale la politica industriale la fanno più industriali da una parte
Il lo lo Stato può o orientare la
Dicendo oggi quello che vuole fare per cogliere l'obiettivo che ci siamo dati
Io obiettivo ci siamo dati non io sto adesso poi dirò due parole su Parigi sto all'obiettivo che noi abbiamo sottoscritto in sede europea il ventitré di ottobre l'anno scorso
Riduzione dieci o due di almeno il quaranta per cento entro il due mila e trenta Combal decenti quindi con
Target suddiviso per i Paesi ventisette per cento di energie rinnovabili ventisette per cento di
Energie e di efficientamento energetico senza questi ultimi due senza Bardem Cerri
Stiamo sul primo riduzione del quaranta per cento al due mila e trenta
Noi stiamo elaborando i dati
Stiamo lavorando i dati non è semplice anche fare degli sviluppi due mila e trenta
Vi posso dire che anche in sede europea confrontato i nostri dati con quelli che sta elaborando la in sede europea con i parametri che ci stiamo dando
Il nostro target sarà meno ambizioso del quaranta per cento proprio per il lavoro che noi abbiamo svolto in tutti questi anni
Il nostro target sarà una riduzione intorno al trentuno trentaquattro per cento
è facile pensare che i Paesi più gas carbone inferi mi riferisco al problema ai Paesi dell'est
Che sono stati anche più questi fra l'altro a firmare questo accordo avranno un target superiore al quaranta per cento perché hanno fatto meno compiti a casa rispetto a quelli che abbiamo fatto noi in tutti questi strane
Quindi la nostra riduzione al due mila e trenta sarà del trentuno trentaquattro per cento
Ora io non voglio sottovalutare questo taglio che ha senso che ci vuole un impegno forte
Vi posso dire che non è un impegno possibile cioè ridurre le emissioni per un Paese come il nostro del trentuno trentaquattro per cento dire proprio che un vincolo all'impresa forte faccio fatica nel senso che
è un target abbordabile diciamo ecco ripeto non voglio sminuire fino in fondo però se ci fosse una ripresa forte
Economica chiaramente anche questo diventerebbe un obiettivo
Performante ecco se non avessimo neanche la ripresa economica
Probabilmente
Non avremmo bisogno di grandi cose
Ma visto che tutti ci auguriamo che da qui al due mila e trenta ci sia uno sviluppo molto forte del nostro Paese dobbiamo immaginarci oggi come fare accogliere quell'obiettivo del meno trentuno trentaquattro per cento tenendo in considerazione
Che oggi le nostre emissioni di CO due che rappresentano circa lo zero virgola nove a livello globale
No quindi siamo una piccolissima parte sono date circa
Dal trenta per cento dal sistema ETS per intenderci dal trenta per cento dai trasporti dal trenta per cento dalle da riscaldamento delle delle città l'otto per cento dalle due coltura e due per cento varie ed eventuali diciamo no
Quindi questi sono i tre settori nel quale noi dobbiamo andare a colpire e capire come qual è la politica industriale che dobbiamo svolgere per arrivare acque avviso inglese a quel risultato
Stiamo facendo questo lavoro io credo che prima di tirare fuori un documento su questo sul quale Bianchi lo sa stiamo raccogliendo molti contributi dobbiamo aspettare la direttiva
Che verrà pubblicata il due di dicembre dalla dall'Unione europea sull'economia circolare perché quella sarà una pietra miliare per capire come arrivare a quell'obiettivo credo ma questo non possiamo aspettare
Perché i tempi sono più lunghi che noi dobbiamo anche aspettare la direttiva sulla fiscalità ambientale
Allora io prima di parlare di carbon tax su cui faccio una piccolissima di trazione io faccio il fiscalista
Quella tassa che aveva naturalmente col professor Visco mi dirà al contrario
Io naturalmente con la tassa non l'amo molto perché
Non è una tassa progressiva io amo le tasse progressive amo meno le tasse proporzionali prego
Penso che ci sia un limite
Nel quale la tassa serva per ridistribuire il reddito
è una tassa serve invece per orientare il mercato che libero che va a cercare da solo quella che è la migliore il miglior assetto no quando una tassa intra troppo nella seconda parte dimentica la prima parte
Io non non non la vedo bene però accantono queste mie
Diciamo malinconie da studioso delle scienze e delle delle delle finanze
Noi abbiamo aggredito subito questo tema l'inizio della legislatura del del del mio mandato quello della fiscalità ambientale insieme al professor Di Pietro dell'Università di Bologna Adriano Di Pietro abbiamo fatto uno studio molto approfondito
Anche il collega professore vero dimentico Saragat da bolognese mi viene da dire
Zone della città di Bologna ragione
Insieme de abbiamo fatto uno studio molto approfondito sulla sulla fiscalità ambientale in Europa è venuta fuori una situazione molto confusa diciamo solo così
Ognuno sta andando per i fatti suoi io trovo quella situazione molto pericolosa per la competitività indichi in euro
Nel senso che la fiscalità è un elemento di competitività forte
Forte che può stravolgere un mercato rispetto all'altro e può stravolgere anche una politica ambientale rispetti ispettor due ad un'altra che non per forza può anche rallentarla può anche Rallo rallentarla
Quindi io credo che noi
Prima di prendere una decisione in campo fiscale
In ambiente dovremmo avere almeno le idee un po'più chiare su dove intende andare l'Europa perché noi non possiamo essere
Europea di tutti i giorni e poi svegliarsi una mattina dire va bene
Ci interessa poco quello che fa l'Europa andiamo qui salvo poi dopo un anno trovarci a dover fare marcia indietro e andare in un'altra dire direzione se no non ottemperiamo alle alle regole UE quindi io credo che questo sia un dato del quale noi dobbiamo tenere conto soprattutto in campo fisse fiscale tutti diciamo che l'Europa che noi avremo un'Europa unita qua dovremmo una fiscalità unica poi non possiamo essere noi a disattendere questo andando per per primi da un'altra parte quindi io non dico no alla carbon tax dico solo
Aspettiamo di più dipendere l'Europa dove dove doveva perché oggi noi abbiamo una situazione
Troppo confusa troppo confusa anzi io dico Pierluigi che se vogliamo fare un incontro in questa sede dove insieme al professore veniamo illustrare lei le conclusioni di quel lavoro ci rendiamo conto bene DDT dove siamo è stato un lavoro molto lungo fatto con dei questionari in tutti i Paesi europei secondo me molto buono fra l'altro il cui Riso sui risultato mi piacerebbe condividerlo con voi sussiste mettiamo se io non so se è vero quello che diceva
Prima di
Claudio
Lui ha ammesso che ci abbi non abbiamo avuto una prima proposta sul sistema ETS io mi sento di dissentire da luglio Po perché
Perché la la direttiva il PSI la proposta di direttiva è di luglio di quest'anno luglio-agosto adesso non lo ricordo Giulia luglio-agosto
Luglio di quest'di quest'anno
Luglio di quest'anno noi abbiamo
Me non me le sono segnate per non dimenticarmi allora il decorticato prima di tutto deve ancora i di fiale
Abbiamo un tavolo tecnico aperto con Confindustria su questo col mise e con tutte le altre amministrazione stiamo elaborando la posizione sul carbon leakage diretto e indiretto
Insieme al mise al MEF abbiamo un tavolo aperto su questo
Abbiamo espresso la nostra posizione iniziale nelle due consultazioni pubbliche tesi che si sono tenute come come Paese
Stiamo partecipando a livello europeo alla costruzione degli scenari al due mila e trenta
Quindi noi siamo in gioco
Certo nel suo Paese ancora avanzato una proposta propria ma noi abbiamo intenzione di farlo e di partecipare attivamente alla costruzione della nuova direttiva eletti ETS perché ci interessa direttamente
Quindi non se abbiamo dato questa impressione chiedo scusa ma assolutamente non abbiamo sottovalutato il
Il problema almeno penso di averlo fatto
Tornò e poi io ho parlato troppo al
All'accordo di Parigi
Io non posso essere per definizione
Ne ottimista né pessimista io ci vado a Parigi il consenso della con molto
Realismo il dato positivo bello ve l'ho già detto molti Paesi sono proattivi rispetto a Parigi due mila quindici
Noi ci andiamo con un accordo vincolante altri Paesi non arrivano con un accordo vincolante
Tradizionalmente inteso cioè non si sono impegnati
Non se non si impegneranno a un tavolo a pagare sanzioni se non rispetteranno gli impegni presi se per vincolante intendiamo questo questo accordo secondo me non ci sarà noi lo chiederemo e
Noi continueremo a chiederlo perché noi chiederemo che impegno arditi Parisi abbia le stesse caratteristiche degli dell'impegno europeo difficilmente obiettivamente potremmo ottenere questo dato Parigi non è che inizia a Parigi e finisce a Parigi parigini FIAT a Parigi per non finire mai
Questo sarebbe la l'auspicio non finire mai
Quindi noi dobbiamo immaginarci un sistema di governance che ci permette di rendere sempre più ambizioso Parigi due mila quindici
Il sistema di governance sarà determinante per valutare LAM vischiosità ditte di Parigi
Guardate io dico forse ancora di più
Degli obiettivi che ci che ci diamo io quasi quasi
Doppio importante al sistema di governance che agli obiettivi stessi perché gli obiettivi siamo sempre in tempo a rivederli se noi non abbiamo un sistema di governance che funziona noi ci vediamo a Parigi e ci salutiamo
E alla fine di Parigi ognuno torna a casa diciannove preso questo impegno sono a posto con la mia coscienza meno e me ne vado a casa poi però se ce la faccio bene se non ce la faccio e va be ci rivedremo alla Coop ventidue in Marocco o no
Ecco no invece Parigi sarà un successo se noi stabiliamo che ogni tre anni ogni cinque anni vedremo ci vediamo
E lì ognuno mette sul tavolo quello che ha fatto e lo fa in maniera trasparente e lo dice al mondo perché oggi c'è una sensibilità
All'interno di ogni Paese molto elevata su questo e se uno va a dire se non se la Cimo gli Stati Uniti
Vanno dirà i propri e i propri cittadini guardate che noi rispetto a cinque anni fa non abbiamo fatto niente lo paghi lo paghi dal punto di vista del consenso dal punto di vista economico
Quindi io do molta importanza la governance alla trasparenza al monitoraggio al controllo e alla revisione degli obiettivi
Perché è donna ha ragione se noi guardiamo questa ultima slide ve la faccio del perché lo fornirlo l'ho appresa compresa per dir la verità dalla dal dall'UNEP
Questa abbastanza poi difficile da spiegare capisco la semplifico per la prossima volta
Però voi avete dal dall'inizio dal prenda la prima riga all'ultima la prima è la traiettoria di emissione senza misure arriviamo al famoso quattro emergono poi scendiamo abbiamo la terra talora la traiettoria quella più sotto gialla
è la traiettoria delle misure delle delle emissioni con le misure correnti se non ci fosse Parigi sotto scendiamo andiamo allatta due prime una la traiettoria del delle missioni
Se vengono richieste solo le misure l'altra se ci mettiamo anche i finanziamenti è già con i finanziamenti incominciamo ad andare meglio
La traiettoria invece blu l'ultima è quella che dovremmo avere per arrivare ai due gravi voi capite la differenza che c'è ancora fra la somma di tutti gli enti si
Con i finanziamenti quindi la soluzione migliore che si può provare a Parigi ognuno farà
Dice che fa quello che ha presentato negli enti sì
Prende l'impegno di farsi controllare e monitorare di rendere pubblici le pur propri stati di Abbadia avanzamento ci mette i soldi e parliamo di cento miliardi da qui al due mila venti e poi altri impegni che prenderemo
Ecco se facciamo tutto questo siamo ancora molto distanti dai dai dai due grandi
Quindi
Dire che come obiettivi oggi siamo
Performanti è un po'difficile no
Per quello io dico che sarà importante il sistema di governo
Noi andremo a Parigi dicendo che chiederemo a tutti di migliorare i loro yen dissi perché i nostri fra questi sono fra i più virtuosi no io chiederò all'Italia chiederà non solo di fare riferimento l'obiettivo dei due gradi ma di mettere anche un'indicazione almeno
Che l'obiettivo finale
Cioè che
Queste revisioni che facciamo non ci dobbiamo accontentare dei due gradi ma dobbiamo arrivare addirittura al di là del metodo
Perché io vi ricordo tutti che i due gradi a me che i due gradi sono già una mediazione rispetto a quello cui bisognerebbe arrivare
Perché quando voi andate a parlare come noi parliamo ormai quotidianamente con le piccole isole loro cui due gradi mica si salvano e loro cui due gradi vanno sotto lo lo stesso allora Grandate voi a spiegare a Palau Vacchi ribatti alle Maldive alle Seychelles che comunque noi ci ritroviamo bene che vada
Attivarsi vacci prima debbo dire trenta senatori in più per una
Fin qua lire cinquanta sentenze sette facciamo tutto quello che dobbiamo
Al due mila e cinquanta perché sarebbe più ad uno e tre
Allora
Dicevo addirittura il il grado il il loop l'obiettivo sarebbe quello dell'Adamello noi chiederemo comunque che all'interno del del dell'accordo USA un'enunciazione di principio se volete a questo ci sia per un principio di equità che secondo me va rispettato
Quindi
Io non so se riusciremo a portare a casa tutte queste cose ci andiamo con questa commi con me convinzione
Dico che
Per per rispondere a Bianchi
Credo comunque che
Aldilà cioè già se noi trovassimo un sistema di governance le sue preoccupazioni sulla competitività ne vedo molto ridotte
Perché comunque Tulli ci vai e ripeto ci vai perché ormai c'è un'attenzione su questi temi che imprescindibile al di là anche delle volontà politica
Mi associo anch'Chicco Testa
Ma
Stiamo conservo un certo scetticismo soprattutto ritengo che la TAV a Parigi non non possiedono il termostato per regolare
Il il
La temperatura del pianeta fino a decidere se la temperatura può o deve salire di uno o due di tre o di quattro gradi credo che
Lo sappiamo tutti che le scienze climatiche siano molto più complesse potrebbe andare peggio speriamo che vada meglio perché se guardiamo i dati ho letto il paper di di Depaoli complimenti molto chiare molto preciso
Ronchi citava l'India voglio ricordarvi una cosa che l'India ha preso un impegno di quelli volontari a ridurre l'intensità della CO due per unità di PIL del trentacinque per cento c'è uno sforzo gigantesco
Siccome però contemporaneamente ha un PIL pro capite di mille dollari non ce l'abbiamo di trentacinque mila dollari si pone anche l'obiettivo di triplicare il PIL del due da qui al due mila e trenta
Il combinato disposto tra le due cose produce un aumento
Di emissioni di CO due pari al tre superiore scusate al totale delle emissioni in questo momento dell'unione europea finito
Mettiamoci la Cina mettiamoci l'Indonesia mettiamoci tutto il
Resto del mondo che appeal molto lontani dei nostri vuol crescere e capite che quel grafico che ci ha fatto vedere prima
Galletti un grafico senza speranza alcuna poi possiamo fare dichiarazioni principale facciamo la dichiarazione di principio che ci vuole non fare una dichiarazione di principio no
Fantastico però i numeri sono numeri edotti segnalo che negli ultimi due anni l'emissione la Germania secondo i dati statistici tedeschi e dell'Eurostat sono salite di poco ma sono salite non cambia
No rispetto al rispetto agli anni agli anni precedenti senza
Tale non fa così ma fa così il grafico va beh ma
Tematiche la domanda il grafico fa così talmente veloce è noto ha continuato
Cioè ok
Non è un gran problema rispetto ai due anni precedenti sono saliti punto pompa no
Ti segnalo anche un'altra cosa mi sono andato a guardare i dati sulla produzione idroelettrica gli anni più felici di produzione e la pratica italiani sono stati il due mila e due mila e uno in cui abbiamo fatto cinquanta attende gigawattore
Nel due mila quattordici per un anno iper piovoso siamo andati a sessanta gigawatt ora adesso stiamo tornando cinquanta gigawatt ora ma la media è quella di quest'anno non quello dell'anno scorso l'anno scorso è stato un appunto a fuori da ogni
Da ogni norma quindi siamo semplicemente ritornati dalla media ma anche questo non è
Una cosa importante la cosa importante qual è quella che diceva Bianchi
Perché a Parigi noi ci siamo noi non è che io devo andare come quelli che vengono invitati alle feste ci sono un sacco di belle ragazze di bei ragazzi tutti contenti di essere la festa
Poi rimorchio lo sono gli altri è tutto lì a casa e non hai combinato niente noi ci andiamo un poco questo atteggiamento no
E mi vengono così non è che dica previsto che ha introdotto la variante una variante
No
Sono simile a te creasse f.f.
E allora perché è evidente è chiaro che la discussione di Paesi stanno discussione in cui c'è in ballo certo il destino delle azioni due ma ci sono in ballo le questioni che Bianchi
A sollevato e che sono questioni sostanziali di interessi economici di PIL di crescita di tasse eccetera eccetera eccetera in cui
Dovremmo evitare per lo meno di farci del male
Devo dire che spesso noi il male ce lo facciamo da soli non c'è nemmeno bisogno che ci aiutino gli altri io che ti spingono gli altri a farci del male no
Per esempio metto il dito nella piaga perché non mi faccio mancare niente
Noi vantiamo la gigantesca cresce delle rinnovabili come un segno delle politiche di Kyoto allora pigliamo di sei miliardi e sei sette miliardi di incentivi al fotovoltaico
Dividiamo lo per i dieci milioni circa sbaglio numeri forse sono undici dodici milioni di tonnellate di CO due risparmiate e scopriamo che ogni tonnellata c d e diceva due c'è costata settecento euro
Settecento euro contro valori dell'ETS che sono intorno ai sette euro
Allora questa
Impostazione per la quale anziché premiare l'efficacia delle politiche che vuol dire fare il meglio possibile con i minori soldi possibili
Noi
Ci accaniamo su dibattiti teologici intorno alle tecnologie per cui ci sono gli amanti del tre del fotovoltaico gli amanti delle biomasse gli amanti dell'eolico gli amanti del carbonio e nessuno fa ma i conti
Per dire ma qual è la cosa più efficace per ridurre
Effettivamente la CO due no
Agli ambientalisti vorrei anche domandare ma questa è proprio una polemica che è meglio lasciar perdere perché però la faccio perché voi sapete mi Baccelle polemica come mai la Francia diciotto grammi di emissione di CO due per chilowattora
E noi ne abbiamo sessanta e la Germania c'è una lotta
E non accetta che mancava no no devo dire Edolo avevo lo devo dire lo devo dire io do per un motivo perché se tu mi dice
E do ed oscurano vertono sono calmissimo perché se tu Minicis se tu milizie no no io il nucleare non lo voglio
Tale dai
Ma se tu mi dici
Che andremo tutti sott'acqua
Perché quel menù due quelle quel d'quel quel due integrale di temperatura non riusciremmo a raggiungerli come dimostrano quei grafici
Allora io
Che non sono né un ingegnere
Ne è un politico né un economista ma sono una persona logica dico dovremmo mettere in campo tutti i mezzi possibili
Per ridurre quel rischio
Il più possibile e non c'è dubbio che nel campo della produzione di energia elettrica l'unica fonte in grado di produrre grandi quantità di energia a zero emissioni di CO due nucleare mi dispiace ci sono degli altri rischi sicuramente sono bravissimi gravissime
Ma ai costi
Prima scusami con tredici miliardi di incentivi all'anno le rinnovabili faccio una centrale nucleare all'anno che produce quanto tutte le varie ma mettiamo da un altro punto di vista compensi mi dare incentivi all'anno
Quante le metropolitane potevamo costruire quante auto elettriche però mettere in circolazione quanti treni veloci potevamo fare quante politiche ambientali alternative potevamo fare no
Il risultato di questa situazione quale è stato
E
Avendo l'Italia e vengo al punto concludo rapidamente
Avendo l'Italia una struttura energetica per certi aspetti privilegiata privilegiata perché lo è oggi abbiamo
Una grande quantità di rinnovabili
Una un eccesso di Potenza no perché va bene è una spiega perché ce l'ha anche dei fatti dagli impianti però rappresenta un asset per il Paese
Il miglior parco di cicli combinati d'Europa trentacinque mila megawatt super efficienti super efficienti
Siamo riusciti a far costare la nostra energia elettrica mediamente un venti trenta per cento di più rispetto
A quella degli altri Paesi soprattutto nel settore industriale perché
Tutti voi saprete che per esempio per quanto riguarda le tariffe domestiche quelle tedesche sono molto più alte di quelle italiana perché testi cosa hanno fatto gli oneri delle rinnovabili ha caricato tutti sulle famiglie che tanto non possono scappare e hanno scaricato invece gli stessi oneri dalle imprese le quali se non se ne vanno lette se ne vanno in Polonia qua fanno un ragionamento dice sì le famiglie pagano ma è meglio pagare e non perdere i posti di lavoro
E non pagare perdere i posti di lavoro perché quando abbiamo perso i posti di lavoro Paglia apprendiamo che quelli che
Possiamo pagare la bolletta elettrica
Tutto questo mi porta dire che effettivamente una un meccanismo di tassazione della CO due
Sarebbe il meccanismo giusto per rendere indifferente la situazione e creare un quadro competitivo tale in cui poi ognuno
Allora la mettiamo quaranta a quaranta euro a tonnellata è compri solare in grado in questo modo di farla dei Pariti le olive un grave farà che il parco per poco corri porvi
Noi diciamo
Per termoelettrici pensiamo che c'è una riserva di gas tale che con una con una tassa quaranta euro potremmo tornare per far funzionare gli impianti a sei e sette centesimi a chilowattora non a quaranta centesimi al chilowattora come avviene oggi
Alcuni impianti rinnovabili e in questo modo dare un contributo gigantesco alla riduzione dice due se non ci troviamo dallo scenario tedesco
Che è uno scenario tutto politico del Pierluigi perché è uno scenario in cui tedeschi ne paghiamo tredici miliardi loro ne pagano avventizi
Ventitré ventiquattro di incentivi caricati addosso le famiglie scaricati dalle imprese
Che non pagano niente
E poi chiusura del nucleare per i motivi che sappiamo risultato cinquanta per cento del gelo elettrica
Fatta con con il carbone cioè il compromesso tra le cose peggiori tra le cose peggiori che però ha consentito i tedeschi di mantenere una gigantesca competitività di sistema perché il costo di energia per le imprese
Ente per lo smobilizzo eccetera eccetera è molto basso riusciremo a fare queste cose io lo so non credo che sia difficile parlare di introduzione di una volta forse val la pena di usare il sistema ETS cercare di raccordare lo
Quanto più possibile mi piace anche l'idea di De Paoli che poi è una vecchia idea Vincenzo si ricorderà che ne parlo parlo insieme tantissimi anni fa quando c'era un Governo ombra
Di tanti anni fa delle funzioni tasse ambientali
Realtà giocando sull'imposizione che già c'è molto forte sui combusto uso soprattutto nel settore del trasporto dove il gettito fiscale complessivo
Dei carburanti mi pare essere intorno ai trentacinque quaranta miliardi di euro l'anno giocando su quello trasformandolo in parte in tasse ambientale modulando lo a seconda degli obiettori ecco questo avrebbe una grande
Un grande vantaggio vengono dalla modulabile intanto della possibilità di vedere dove stiamo andando e se necessario alzarla odi Mounir la a secondo dei risultati che otteniamo grazie
Adesso parlarvene sul termine fiscale ha bisogno del del risposta qui che abbiamo bisogno di
Qua dai
E poi chiudiamo
Ok
Non mi pare che nella slide eccessivamente perché non le ricordo
Sì però su una pennetta
Non va
A voi il microfono
Nonché
Perché io ho avuto l'opportunità di leggere pay per di Depaoli che mi aveva mandato dal quale tratto poi le slide e poiché
Nieri mi trovavo largamente d'accordo con lui ho concentrato il mio intervento solo alcuni ai proiettili che riguardano il prelievo ambientale è un problema
In Italia
Confrontato con anzi
Come
Altri per un solo
Premesso
Pure tra
Due alcuni dati sono intensità energetica in
Quattro il principale in quattro mesi dovevano avere tre paesi
Vorrei Svezia per
Perché il confronto tra l'intensità energetica e poi l'intensità di emissioni di gas serra
Ente era interessante
Però su queste regole abbastanza ha parlato vorrei però sottolineare che dà i dati Eurostat
Nel periodo due mila due mila tredici in effetti
Risulta che
Tutti hanno ridotto ma la Germania ha ridotto meno degli altri e
Nel periodo due mila otto due mila tredici a leggermente aumentato le emissioni
No si tratta solo di
L'impresa degli altri invece diciamo peccati vedevano svaghi n il punto è che la Germania ha avuto una ripresa produttiva e anche di consumo
Sì allora
Ecco qui e ci sono i dati sul
Preso fiscale delle imposte ambientali così come del sono definite da Eurostat
Come vedete
L'Italia e quella che ha il il
Il peso maggiore la l'ultima colonna del totale ci mette in testa in effetti siamo in testa
Su tutti i Paesi europei eccetto la Danimarca la percentuale che vedete vicino all'Energia
E
La percentuale
Di
Dell'autotrazione la quale è sommata con quella della
Produzione di energie
E rappresenta dai tre quartieri quattro clienti nell'era del totale con l'eccezione interpretando della polizia
E come vedete anche dalle aliquota implicite della dell'energia
Stava di nuovo noi siamo nettamente in testa questo
Crea evidentemente un problema sì
E allora
Pronto no
Pronto
Quando nel
Aliquota implicite è il rapporto tra il peso fiscale e i consumi totali
Peso fiscale sull'Energia il rapporto ai consumi
Il gettito nel due mila e quattordici vicino a cinquantotto miliardi
Ok
E
Lì otto imposte oli minerali energia elettrica gas metano e poi le tasse sulle automobili famiglia impresa e assicurazioni
E poi quella del tributo provinciale di tutela ambientale che è praticamente l'unico della Siebel dell'ultimo settore dell'inquinamento
Sono o le otto imposte il taglio ti prendi che rappresentano più del novantotto per cento del totale
Ce ne sono poi
Altre undici
Che nell'insieme invece fanno poco più di un miliardo
Cioè quindi
Cento milioni a testa
E qui mi pare che c'è già assunti problema
Questa è l'Istat l'Istat
Dice attenzione queste sono considerate imposte ambientali ma
Non
Nel senso che
Hanno delle esplicite finalità di tipo ambientale carbon tax con eccezione dell'imposta sui consumi di carbone
E le altre si sono largamente diciamo ambientali nel senso che per esempio quella
Provinciale serve per finanziare le cose che riguardano la raccolta lei
Dei
La raccolta dell'immondizia
Cioè praticamente
Quarantotto milioni
Sono in qualche modo calibrate come imposte a finalità specifica di contenimento della
Delle missioni Serra mentre il resto
No
Ma naturalmente
Le imposte sugli oli minerali aumentando il prezzo del
Benzina gasolio eccetera hanno un effetto di contenimento quindi in qualche modo
C'è un effetto se vogliamo indiretto
Anche se
In
In senso specifico possono essere
Viste più che altro con un metodo di raccolta
Di di gettito
Più che altro
Ora
TEN Bergen
Primo Nobel dell'economia insieme Freixo diceva che per raggiungere un certo numero di obiettivi ci vuole un
Almeno pari numero di strumenti
Se
Abbiamo un obiettivo di contenimento dei gas serra da raggiungere entro il due mila trenta due mila cinquanta e così via ci vogliono degli strumenti specifici per ottenere questo risultato
Una carbon tax insieme con
Vietti è assente
Serve proprio per raggiungere questo obiettivo
Poi per quello che riguarda
La
Progressività e quindi la distribuzione del carico fiscale ci sono altri strumenti l'IRPEF imposte patrimoniali
Trasferimenti ben calibrati di cui BT dirò alla fine
Per
Andare verso un
Non immediatamente ma nel tempo verso una struttura a carbon tax non solo si possono ristrutturare
Come indicava Depaoli le imposte sui sulle accise sugli oli minerali esistenti ma si può anche utilizzare
Allora
La e in senso riduttivo
Imposte come
Le tasse automobilistiche
Come
Le imposte sull'energia elettrica le quale dai tutti i documenti internazionali sono giustamente considerate lei metodi
Imperfetti perché le tasse automobilistiche sì è vero che sono a Euro zero uno due eccetera ma
Sono calibrate in qualche modo ma solo consumi potenziali cioè non
Un'auto uno la può usare molto o poco dopo usare in città o in campagna paga sempre la stessa la testa tassa quindi non è
Calibrata accordo sulla base ben effettivo allo
Emissione di CO due eccetera
La anche le imposte sull'energia elettrica in quanto colpiscono no le fonti ma
Il prodotto energia elettrica non sono non hanno caratteristiche ottimali di conseguenza rimanendo all'interno delle prestazioni ambientali
Si può procedere a una ristrutturazione nel senso di
Appunto aumentare la
L'imposizione sulle emissioni specifiche e che quindi naturalmente prima carbone poi metano eccetera e
Abbassare invece le altre che sono solo indirettamente collegate
Per quanto riguarda
Poi il problema della impatto redistributivo poiché è vero che c'è un impatto redistributivo negativo
Qui io
Dico che
Sono contrario a strumenti di intervento sui prezzi
Non in modo talebano ma secondi a mio avviso loschi il modo migliore è quello di intervenire direttamente con trasferimenti che mirano al sostegno dei redditi delle famiglie
Piuttosto che passare il per riduzioni di prezzi su quel sito quell'altro tipo di consumo
A
Nel nel mezzo c'è una proposta che
A cui ho partecipato anch'io che propone appunto di ristrutturare l'IRPEF i contributi sociali ed introdurre un assegno generalizzato
Che ha proprio l'obiettivo del sostegno dei dei redditi delle famiglie
Grazie
Ma corso si sente o sì
Bene chiudiamo questo incontro ringrazio curricolari che han partecipato fatto bene Padalino adesso ricordare che è emerso che sta producendo del
Proposte non banale intorno tutte complessa materia fiscale son propose sono attenzione del Governo si dice che il
Lei sta dando qualche
Diciamo così passa facendo qualche valutazione approfondita vediamo se ne
Se qualcosa sbucherà lì dentro credo che continuando a lavorarci e naturalmente posso starci anche
Diciamo un avanzamento discussione di oggi
Che naturalmente merita ancora degli approfondimenti che vedremo di organizzare io adesso dico
Di quel che penso insomma noi
Davanti a Parigi sappiamo già come finisce saluteremo un passo avanti
Saremo tutti quanti a dire è un passo avanti perché allo sarà effettivamente
Dopodiché sappiamo che siamo naturalmente lontani
Dal mettere in ma su un processo che si garantisca gli obiettivi no
Già il segnale è venuto qualcuno ricordava da questo G venti di Antalya perché han provato a mettere qualcosina nel comunicato sono riusciti solo darvi masticare Copenaghen
Poi non ci ha messo niente neanche in termini di
Di affermazione attorno all'esigenza di impegni che siano vincolanti o comunque di verifiche e così
E quindi concluderemo possiamo già concludersi fa quel che si può è già qualcosa ma
Non si fa quel che ci vuole o si vorrebbe ancora insomma in questo
Il punto fondamentale c'è questa
Grande giurista francese che dopo questi avvenimenti in Francia ha detto una battuta mamma colpito dice rese che il terrorismo pone gli stessi problemi che pone il cambiamento climatico
Chi è il guardiano della terra
Tutto l'iter dov'è il criterio di regolazione e anche
Ma
Stiamo davvero abbiamo deciso che il problema numero uno sia nel capo il capo del Delli esiste sia nel campo del del del clima o no perché
Credo che sia questo un po'della fine
Il punto quindi non c'è nel mondo insomma non c'è abbastanza
Governi sono SIMP mondiali sono i problemi e non non si mondializzata assoluta sufficienza da la governance
E quindi
Adesso noi dopo i blocchi che naturalmente un sistema che è impensabile a rimpiangere
Però
C'è un mondo più plurale cicli tecnologici nuove economie che si affermano
La regolazione dei processi e meno almeno afferrabile insomma c'è un'interdipendenza di cui non c'è il bandolo ancora ecco
Lo vediamo nella passi alla guerra lo vediamo nel clima lo vedremo sicuramente da qui un po'sui temi dei farmaci
E della ricerca sulla genetica dove il tema del diritto alla vita e la sua dovute verrà messo in discussione appariranno i prossimi decenni sicuramente
Scardinato in termini di uguaglianza e quindi
Ma insomma vedendo noi e al clima se ci fosse una partiamo da codesto no se ci fosse mai magia una vera governance a livello mondiale e decidesse di affrontare questo problema
E lo strumento
Se l'Alemanni che lo strumento efficientissimo del mercato
Che si
Smettiamo di considerarlo un dominus che che ci mette in testa il pensiero unico riuscissimo a dominare o comunque lo strumento
Sarebbe strumento formidabile
Cioè a dire finché
Una merce un prodotto fatto con un più alto livello di emissioni costa meno di una merce o un prodotto fatta più banale
Livello di emissioni non ci veniamo mai a capo punto e basta
Cioè è inutile che sentiamo questo eh il punto e così sta avvenendo un po'nella
Nella globalizzazione insomma noi abbiamo le mani
Questo tema del clima che è poi diciamo l'uomo cosa fa l'incidenza dell'uomo sul clima
è un tema che in realtà è profondamente intimamente collegato quella che adesso in disuso chiamare la divisione internazionale del lavoro i grandi rapporti di scambio Lisco Libe
Sì
Dal del nei processi di crescita delle condizioni le disarmonie insomma no del mondo che e qui quindi in questo collegamento molto stretto
Travisano internazionale del lavoro e che questione climatica
Ci sono qui dentro i rischi poi di velleitarismo o di volontarismo
O di scarsa affidabilità degli impegni
Perché per esempio i prossimi anni vediamo come siamo a Parigi ma vediamo come andrà la globalizzazione
Secondo me inciderà polpette di più
Noi per esempio si al davanti a un passaggio che è difficile interpretare perché mentre si aprono nuovi trattati sul commercio mondiale
Noi abbiamo un rallentamento piuttosto netto dell'andamento dei processi di globalizzazione e di scambio
Cioè si stanno dare ma rallentando abbastanza con anche dei riflessi potessimo mistici non
Non banali potremo che trovarci una condizione dove per esempio come dirò
L'esigenza di immettere novità anche un questi temi però avere anche qualche strumento di protezione potrebbe diventare non inattuale nei prossimi nei prossimi anni
Quindi vediamo come va ecco perché
Non sarà solo quello che si decide a Parisi ma insomma come
Avanzo nono i processi di globalizzazione come la dimensione europea si attrezza se ci riesce ad affrontare detto coeso tutto questo con larga però somma qualcosa bisogna fare perché
Su ludico per i tutto me stesso anche anch'io come tanti non sottovaluto ma insomma ormai i dati sono conclamati cioè non è più possibile avere delle idee delle perplessità su questo su quello che sta succedendo
Siamo già un grado dal dal da me ottocentottanta adesso diceva adesso Depaoli ricordava gli otto anni più master versato un altro numero che
I dieci mesi più caldi dei mille seicentoventinove mesi dal mille ottocentottanta ad oggi di esime il privato sei sono quelli di quest'anno
E siamo settembre il calcolo punto sette ecco
Cioè
Non lo so non abbiamo le soglie del del di quattrocento parti per milione di concertazione dizione dura il solito ormai superate
Mentre ormai si moltiplico le le evidenze innegabili di questo fenomeno è inutile che che
è inutile negata o no che sono sono qua che sta succedendo ondate di calore inondazioni scioglimento dei ghiacci null'altro l'altro c'è
Ora qui si dice mi pare che qualche riceva un po'un po'tutti no e Depaoli l'ha detto a sua volta
E insomma noi abbiamo passiamo al metodo fin qui abbiamo sperimentato un metodo diciamo d'occhio in poi no accordi generali con poi diversi Sterpa secondo le fasce di paese
In
Concomitanza con questi metodi noi abbiamo visto che le missioni sono state passate come la palla der me in un'azione
Diciamo così di quelle belle azioni veloci verso le fasce di paesi sostanzialmente fuori dagli obblighi e più stringenti
Questo avvenuto
Sì passo un metodo di impegno di contributi diciamo auto di auto in pegni
Io non sottovaluto questa cosa
E
Condivido il fatto che
è il punto principale perché ognuno li non vorrà fare la figura come si dice Pellegrino verrà a dire cose anche meravigliose poi relativamente meraviglioso il con Conte all'India quella roba lì un conto è un altro quindi ecco
Dopodiché il problema è quando si va a casa e quindi capire in che modo quello che è chiamata governasse almeno qualche elemento così che renda possibile una verifica e un'analisi uno numerazione è un
Trasparenza insomma e una comparabilità
De dei dati quello sfocia il punto su cui impegnarsi
Al massimo ecco mi sembra che
Nel ragionamento che vi De Paoli che io devo dire con ritmi per sembra che
Dentro questo schema e va bene
Si possa anche essere l'ambizione per uno sforzo diciamo di rendere stringente servizi esigibili importante l'impegno
Di un gruppo significativo di Paesi perché a nessuno sfugge che alla dimensione minima di cui dobbiamo parlare quali europea ovviamente no
Ecco che posso però
Diciamo far far fare qualche passo ulteriore in modo non volle Italo vuole interisti ma insomma un'azione un po'di combattimento lo dirò così
Allora si dice va bene ma
C'è un club di di Paesi verso poi dirò mi pare che conveniamo tutti che un passo bisogna farlo si dal tema della quantità e nella su quello del prezzo più o meno
C'è un gruppo di paesi che già dentro
Variamente a questa a questa logica
Tutti quanti valutiamo mi pare di capire
Che
Col sistema delle quantità il prezzo non si lascia Ferrari
Al comma afferrare proprio ti scappa di mano
E quindi
Non ai visibilità del processo
Non dai dei binari al al al processo
Non hai la possibilità di coinvolgere universalmente attorno al
Al processo
Alla fine fai delle operazioni che sono col come se il combattimento contro scalimetro climatico fosse uno specialismo di un pezzo di del mondo della società
E non hai mai la proposta per quanto difficile ardua e cacche faccia comprendere che siamo davanti a un problema
A un problema generale vero
Allora
Mentre riteniamo ecco che
Se ti metti sul tema del del del presso il vantaggio universalità ce la visibilità
Io intanto per esempio dico subito fosse un energico loro prima di buttar via uno proposto di questo genere si penserà i sette volte francamente
Cioè io ribalto il discorso ho capito so anche io io voglio difendere la siderurgia e tutto quanto e si trova il modo si approfondisce e vediamo come fare e che nessuno qua volvolo vuole Co.
Però questi addicendo un luogo e siamo apprendo concettualmente uno scenario nel quale uno asilo ad andare a nozze secondo me diceva bene su qui faccia bevuta appare insufficiente di questo genere qua no ecco
Allora
è
Sì sì sì d'propose passi però occupa del meccanismo problematico ma comunque dovrebbe affrontare del della convergenza quei meccanismi ETS
A parità di pressione fiscale quindi tolta da Vinci spiega come
Fa le compensazioni Paladini ha dimostrato anche che non solo può ristrutturare
Le questioni le tasse ci sono situate sulle accise ma c'è un universo di cose Coccoli comincia ad affrontare in quella logica quindi fai un ribaltone dal punto di vista logico no
E
Ora il problema è come se decidessimo mai di mettersi su una strada così come poi gestirla no perché stiamo parlando
Allora uno dico uno può dire va beh ma
Ci mettiamo anche con poca speso diciamo così nel club del delle
Del del dei paesi di carbon tax sono parsi sono variamente attraversa da lei fa il San partire una proposta
O di combattive a scala europea
Attualmente con gradualità di professione però stabilità decisione rivedibile per le cose che ci siamo ci siamo detti anche anche oggi
è
Qui dentro ci metti
Perché poi una una
Pongo qualcosa anche di sostanza perché fin qui siamo
Diciamo ma l'importante è il metodo che riguarda la fiscalità eccetera
Ma diceva che i conti qui però andiamo a vedere
No costi-benefici qual è la roba che facciamo prima attivati al rigo raffinerie fuori Carbone
Non è che sia molto da da girare io fuori il carbone venire fuori la Polonia e poi con la Germania previsto dall'accordo con lei no eccetera eccetera rifondarolo così e
Da noi poca roba
Però insomma
E
Anche qui
Sarebbe una bella Bartali che naturalmente comporterebbe un problema dal punto di vista dei nostri asset industriali delicato bisogna guardare
Morale io però senza andarvi per regolarizzare fatto troppo lunga io dico qua una cosa del genere è pensabile
Che è possibile
Secondo me
Se via riaprendo una dimensione tale
Davvero da forze eventualmente per proporre usare qualche meccanismo difensivo
Perché da qualche parte una cosa del genere le incoccia un problema dei competitività sul piano
Internazionale
Senza scomodare siderurgiche siderurgia o da altri eccetera
E quindi dovrebbe avere una forza tale non mica per attivarla Emma per dire guardate che ogni tre anni si guarda e non escludo di prendere alcunché meccanismo difese
Se questo tema che ha portato alla Scala giusta eccetera quindi
Attualmente se uno dice va beh ma cominciamo come ho detto mettiamo cinque il club lì
Non c'eravamo entrati un certo punto in quei problemi poi ne siamo venuti via
E però facciamo una una una proiezione un po'più ampio di prospettiva come stiamo facendo qui dobbiamo sapere che comunque per quanto compensiamo aggiustiamo eccetera eccetera noi non abbiamo sto parlando lo scenario italiano e
Un effetto avvenuta infetto win-win nodo bene tu no perché sei buone bisogna saperlo
E bisogna sapere che se la carbonizzazione a ha guidato i trionfi dell'industria europea non è che la decolonizzazione la fai come bere un bicchier d'acqua
Detto questo però il tema c'è
Ma se
Questo tema
Il problema è che non c'è opinione su quei qui siamo qui noi
Se non c'è opinione su questo tema così
Ma non ha nessuna vale ma anche da noi non c'è opinione
Se non fatalista tutti son convinti che il clima sta cambiando
Nessuno pensa veramente che si debba far qualcosa eccetera
Allora come farei io
Guardate finché
Li italiani come anche gli europei italiani non sentiranno in tv da che parte che
Si sono tolti dei soldi dalla tal cosa data l'alta data la strada ad alta autostrada tal opera pure aveva altre cose perché si sono messi
A compensare a a adattare
Il territorio la conclamata novità climatica dice dobbiamo mettere queste miliardari perché mettevamo per fare cose eccetera le dobbiamo mettere sull'Appennino ligure
Perché lì sono quattro anni cinque sei che Battelli poi batte in Toscana Napoli batterla intatta perché la presa di coscienza
Di un Paese no non può venire predicando il futuro ipotetico è prendendo in futuro mettendo nel presente anche in modo un po'urtante
Che allora poi si capisce che bisogna far qualcosa che sulle missioni
Cioè se la programmazione non prende atto che il problema c'è già
Noi guardate è molto difficile che conveniamo qualcosa
Quindi non so dicendo che
Ovviamente il tema sulle missioni non le competono però per far capire meglio allora sulle missioni bisogna proclamare
Che si fanno tre o quattro cose sulle compensazioni perché da quel giorno lì comincia a esistere e aver materialità al problema
Così poi pali che di carbon tax e tutte le cose no carbon tax quali avanti Visco è una tassa pensavo passa va bene continuiamo approfondire organizzeremo qualcosa ancora sul tema fiscale del suo Galletti Alberto che volessero della partitario nutro lo faremo volentieri ok grazie a tutti