Sono stati discussi i seguenti argomenti: Cinema, Criminalita', Cultura, Donna, Fascismo, Omosessualita', Pasolini, Societa', Storia, Tortura.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 5 minuti.
Rubrica
Dibattito
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13:50 - SENATO
9:30 - Senato della Repubblica
10:30 - Camera dei Deputati
10:45 - Camera dei Deputati
11:30 - Parlamento
11:45 - Camera dei Deputati
11:45 - Camera dei Deputati
Un saluto agli ascoltatori di Radio Radicale
Argomento di una notizia di cronaca nera precisamente di uno stupro Pier Paolo Pasolini ricordo una verità forse risaputa proprio per questo trascurata non ribadita abbastanza
Che cioè il fatto di commettere una violenza sessuale è una confessione involontaria di impotenza
Dell'incapacità cioè di raggiungere quello stato di fusione con la persona amata che il momento più desiderabile e statico del rapporto sessuale che può verificarsi naturalmente soltanto quando quel rapporto è consensuale
Mi è tornata in mente questa considerazione di Pasolini rivedendo il suo ultimo film del mille novecentosettantacinque Salò o le centoventi giornate di Sodoma tornato nelle sale in versione integrale in film fu a lungo bersagliato dalla censura
Dopo il restauro curato dalla Cineteca di Bologna che lo anche riproposto in un DVD
Credo che la storia del firme sia già nota alla gran parte degli ascoltatori
Al termine della disavventura della sciagura del fascismo in Italia
Nella roccaforte di fascista dell'autoproclamata repubblica di Salò quattro imminenti rappresentanti del regime
Delfino sono chiamati Presidente un'eccellenza
Ducati un monsignore
Sì recluta uno in una villa protetti dai militi in camicia nera in compagnia di quattro signore assoldate per incitarli con dei racconti pornografici
E attorniati da ragazzi i ragazzi scelti accuratamente per la loro bellezza dei quali signori possono fare in assoluta impunità tutto ciò che vogliono costringerli a soddisfare i loro desideri anche i più turpi più ripugnanti
Torturare lì e ucciderli
è noto che per Pasolini che era tratto questa vicenda da un romanzo del Settecento le centoventi giornate di Sodoma del marchese dei Saud
Ecco per Pasolini si trattava insieme una rievocazione fantastica per così dire degli orrori dei lager nazisti di un'allegoria del consumismo e cioè a suo parere quel potere che aveva introdotto favorito
La rivoluzione dei consumi in Italia e Pasolini si riferiva in particolare a un privato alla fine degli anni Sessanta io inizio degli anni Settanta
Arriva allo stesso tempo praticato attraverso i mass media una manipolazione della coscienza dei giovani dei loro comportamenti dei loro stessi i corpi incruenta ma per Pasolini altrettanto devastante di quella perpetrata dai nazisti nei confronti delle loro vittime
Ora assistendo oggi al film il legame tra le efferatezze le violenze che
Il film illustra spietatamente
E il consumismo in Italia io credo che sia svanito del tutto è rimasto delle dichiarazioni di intenti dell'autore
Ma il film è bello e molto bello perché cattura una verità interiore
Profonda universale valida in tutti i tempi e in tutti i luoghi
Derivasse stanze della villa freddi a volte Elisa dorme in cui i quattro signori si sono reclusi insieme i loro complici e alle loro vittime
In quel vasto salone in particolare in cui tutti i personaggi si riuniscono ogni giorno per ascoltare i racconti osceni delle nell'attrici
E dove le vittime nude o seminude siedono o giacciono in silenzio rassegnate
Nella Barriera di incomunicabilità che divide i carnefici dalle vittime che queste ultime soltanto tentano momenti timidamente e inutilmente di superare
Ecco si percepisce quel gemello che è proprio dell'inibizione e cioè che è il contrario dell'eros
Insomma il luogo che vorrebbe essere della soddisfazione la più liberatoria
Degli istinti anche i più repressi dalla società si rivela in effetti il luogo della frustrazione più tragica più irrimediabile
I quattro signori protetti dalla loro ricchezza alla loro squisita cultura
Dall'idea stessa di essere potenti e privilegiati si ritrovano come prigionieri del loro ruolo e malgrado ogni abuso e violenza non possono mai davvero universi periodicamente alle loro vittime
Come inconsciamente intimamente decidere libero
Il film è strutturato intorno al principio del crescendo ogni capitolo del film è paragonato a un girone dell'inferno ognuno più orrendo del precedente
E si può intuire che proprio l'insoddisfazione profonda che suggerisce i carnefici pratiche sempre più estremi deliranti orribili certo ma anche grottesche
Mentre sono le loro vittime che in segreto ritrovano a momenti tra i loro corpi la dolcezza l'armonia dell'eros
Dunque Salò o le centoventi giornate di Sodoma di Pier Paolo Pasolini riproposto in sale di pubblicato in DVD grazie alla Cineteca di Bologna un saluto da Gianfranco Cercone
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