Carlo Levi. Senatore, scrittore e pittore a 40 anni dalla morte. Uno sguardo partecipato sull'emigrazione italiana

Signor Presidente del Senato signora il signore
Benvenuti a questo
Convegno per
Ricordare a quarant'anni dalla morte il
Senatore scrittore e pittore Carlo le
Io ho l'onore di
Chiamare il Presidente Grasso che ci porterà un suo saluto noi faremo gli interventi dopo perché sappiamo che il Presidente
Ci onora e lo ringrazio perché questa è la sala del Presidente ringrazio di averci alla messa a disposizione e faremo il nostro
Colloquio dopo prego Presidente
Prego
Colleghi gentili ospiti
Veramente con molto piacere che
Ho aderito all'invito il senatore Micheloni di intervenire
Questo incontro su Carlo Levi
Figurati intellettuale complessa del molti talenti come ci si può notare dal titolo di questo convegno
Nel quarantesimo anniversario della morte nel settantesimo anniversario dalla pubblicazione della sua opera più nota rischio si è fermata deboli
Come si evince appunto dal titolo
Colui che ricordiamo principalmente come scrittore in questa sede sarò oggetto
Poi di relazioni che esamineranno le sue diverse sfaccettature perché lady fu anche apprezzato come pittore
Politico attivamente impegnato
Il suo capolavoro scritto
A Firenze durante l'occupazione tedesca della città visto si è fermato a Eboli è una
Io e lavorazione dell'esperienza del confino prima a Grassano e poi ad Aliano in provincia di Matera
Il libro è ben negato successo suscitando dibattiti analisi mi sul rapporto tra civiltà contadina e modernizzazione
E divenne poi soggetto di un famoso film di Francesco Rosi nel mille
Novecentosettantanove
Piazzandosi perfettamente alla trasposizione da parte del grande
Legista recentemente scomparso
Date le sue forti analogie con il filone di narrativa neo realista e che appunto
A Stato
Attualizzato
C'è un però una frase
Quel libro che
Colpisce
Il nervo più scoperta
Ricchi come me
Asservito
Le istituzioni in forme diverse per tutta la vita
E siccome
Ancora oggi
Mi
Mi fa piacere rileggerla
Ho il piacere anche di rileggerla a voi
Quindi è una frase del libro che cosa avevano essi a che fare con il Governo con il potere con lo Stato
Lo Stato qualunque sia sono quelli di Roma e quelli di Roma si sa
Non vogliono che noi si viva da cristiani ce la grandine la fra le frane la siccità la malaria e ce lo Stato
Sono dei mali inevitabili
Ci sono sempre stati e ci saranno sempre
E mi viene da dire che
Cristo
Può fermarsi dove crede nella sua onnipotenza ma certamente
Lo Stato non può fermarsi a Eboli o a Roma
Ogni volta
Che leggo di un viadotto crollato in Calabria in Sicilia
Di trasporti veloci che si fermano a Salerno
Di strade in perenne costruzione come la Salerno Reggio Calabria definita il corpo di reato più lungo d'Italia
O come nei giorni scorsi intere città santa senz'acqua come Messina o in cui i rubinetti dal luogo in cui i rubinetti danno acqua gialla come Olbia
Allora
Io mi chiedo quando le istituzioni nazionali regionali e locali saranno davvero in grado di creare le condizioni per uno sviluppo che vada oltre
Quello zero uno per cento che attualmente
Registriamo e quando si potrà veramente mettere in parità ineguaglianza almeno in partenza tutti i cittadini del nostro Paese
Vero è che è la questione meridionale che io ho incominciato a studiare da studente in economia politica all'Università di Palermo
Non è stata mai insediamenti affrontata
Ancora oggi
Qualche giorno fa sono state procrastinate alla seconda lettura alla Camera le misure della legge di stabilità per il Sud
E noi attendiamo con fiducia
Torniamo a Carlo Levi nel mille novecentosessantatré entrò in politica risultando eletto senatore nel collegio di Civitavecchia come indipendente del Partito Comunista italiana italiano
Nel mille novecento sessantotto nel collegio di Velletri nelle liste del PTCP si ruppero
Nei nove anni di mandato parlamentare nella quarta nella quinta legislatura fu un membro di Commissioni diverse
E come documentato nella raccolta dei discorsi parlamentari edita dal Senato intervenne sulle più importanti questioni politiche interne di politica estera dell'epoca
Il varo dei primi Governi di centrosinistra che naturalmente contrasto
I problemi del Sud dell'immigrazione della programmazione economica la contestazione studentessa ma anche la primavera di Praga la guerra del Vietnam i rapporti con la Cina
Essendo stato anche componente della Commissione d'indagine sul patrimonio culturale tema a lui caro intervenne a più riprese anche in quest'ambito
In particolare in occasione del celebrazioni del settimo centenario della nascita di Dante della morte Giorgio Morandi è in genere per la tutela dei beni artistici e paesaggistici
Conoscendo affondo
Le realtà e le problematiche che hanno origini storiche lontane
Giudico inoltre di partecipare di partire giudico inoltre di particolare rilievo
I discorsi riguardanti le condizioni della Sicilia indubbiamente sono sollecitati dalla consonanze intellettuale dell'amicizia tra Carlo levi e Danilo Dolci
La risonanza che ebbe però il romanzo scritto in seguito all'esperienza del contino mise in ombra
La sua attività di pittore anche esso anch'essa sotto molti profili influenzata dal soggiorno coatto in Basilicata
Ma non è affatto dato su da escludere che se il corso e la sua vita non fosse stato profondamente segnato è mutato dall'improvvisa notorietà in ambito letterario probabilmente
Lo ricorderemo oggi anche come pittore di natura morte di nudi di paesaggi e ritratti pittore assolutamente riconosciuto come tale tante che partecipo
A alcune edizione della Biennale di Venezia nel mille novecentoventiquattro del mille novecentoventicinque
Come si è visto le angolazioni da cui esaminare l'opera di Carlo Levi sono molteplici
Molto è già stato scritto e detto rispetto ad ognuna di esse per questo trovo particolare mente originale il taglio
Che si è voluto dare all'incontro odierno cioè il rapporto lei di emigrazione
Mai come ora di grande attualità e mi complimento vivamente per questa scelta
In attesa
Dei nuovi elementi che i posti contributi
Ci forniranno anche su questo aspetto meno noto gli auguro buon lavoro e mi scuso per perché devo tornare le incombenze i Presidente del Senato grazie
Allora grazie ancora al Presidente Pietro Grasso
Allora il nostro pomeriggio si svolgerà
In questo modo
Io adesso vi ruberò poco tempo spero
Dopo il mio intervento
Fuori programma c'è una proiezione di un filmato che ha costruito la file F di circa dieci minuti che
Ci fa piacere a tutti di vedere di rivedere
Letti dopo
Dopo questo filmato interverrà il senatore Mario Tronto io veramente ti ringrazio di aver accettato questo nostro invito poi il professore Francesco Calvanese per
Presidente nazionale della Filas
Sono abbastanza orgoglioso di presentarvi Maurizio spalla Cini perché il mio vicepresidente in Svizzera
Della Federazione delle colonie libere italiani in Svizzera
Essendo molto più giovane di me sono veramente orgoglioso di far vedere che c'è un ricambio possibile e non vedo l'ora che mi cacciano da Presidente
E poi interverrà
Idrico pugliese che non c'è bisogno di presentarlo qui a Roma nel nostro mondo ridotte riconoscono tutti e concluderà questo momento
Una lettura accurata del fattore Alfonso Liguori che ha scelto
Di
Un testo di Carlo levi che il PCI
Concluderemo così questo momento
All'ingresso dovreste trovare una riproduzione
Un po'più grande di quello che avete sul programma che
Il
è una riproduzione
Di un'opera che Carlo levi ha dedicato alle colonie libere in un suo passaggio in Svizzera abbiamo pensato
Di
Farne un piccolo ricordo di questa giornata potremmo servire bene alla fine
Va beh
Ho solo due foglietti qui preparate perché
Non sono parole
Niente principalmente
Sono parole atti Carlo Levi
Ed è una cosa impressionante
Impressionante a rileggere
I discorsi del senatori eletti
Leggere quei discorsi pronunciati tanti tanti anni fa
Sembra di trovarsi invece di ascoltare discorsi di oggi
Ammesso che oggi in Senato
Si facciano discorsi di quel
Qualità siamo a ben altri livelli in modo generale
Ed è per questo che ringrazio l'amico Mario pronti che ha accettato di venire perché almeno quando parla del Senatore Ettore puntino quando parla senatore Zavoli c'è silenzio in Aula e si ascolta
Quando parlano la maggioranza altri me compreso
Non siamo degni di questi livelli
Allora vi dirò
Alcune
Alcune città eccitazione più che che mie parole
Ed è anche difficile voglio prendere questa citazione non posso leggere tutto che a che vedere
Mi capita accenni
Il frutto di un'infinità di cause che si manifestano come un'espulsione una frattura una lacerazione del tessuto economico sociale e culturale
Un atto quasi di sacrificio rituale agli idoli di una struttura proprietaria che ha bisogno che una parte del popolo sia esclusa alienata non esistente
Cioè ascoltare oggi una frase che parla dei fenomeni migratori di oggi
Che va alla radice detti quello che stiamo vivendo oggi
Più profondo di questa io non lo sentita in questi mesi in questi anni che noi stiamo vivendo
E i discorsi di di Carlo Levi sono piene di
Di questa
Di questa riflessione
In un altro punto lei mi parla di uno Stato arcaico e barbarico e tribali
Visti ficcato sotto parole moderne di colonialismo interno e del razzismo di classe
Noi i nostri non parlava di quello che succede oggi parlava del nostro Paese parlava della nostra realtà dell'Europa
Oggi queste parole del fuori calare nella realtà di tutti i giorni
Allora perché come organizzazione
Della Federazione delle colonie libere italiane e svizzere della file abbiamo voluto questo momento la file F in Italia ne sta organizzando in molti molte altre
E perché è solo
Negli interventi di Carlo Levi in Senato si è parlato di emigrazione in questo modo Carlo levi in Senato ha parlato delle colonie libere ha parlato della file fa parlato dei del
Dell'impegno adesso
Sicuramente gli interventi che seguiranno ci illumineranno su queste cose
Lui partecipo ad un congresso delle colonie nel sessantanove a volte se ne parlerà anche dopo c'è poi una persona che ha lasciato tracce importante per noi migranti lui parla di
Di un popolo di migranti di una popolazione di migranti che
In un certo modo dice la popolazione di domani del mondo di domani
Noi italiani all'estero questa
Realtà non siamo riusciti a
A farla conoscere parlo di Novellino della nostra generazione
Io dico spesso che
La deputazione
Degli italiani all'estero che siamo in Parlamento dal due mila sei oramai sono dieci anni che siamo qui
Noi non abbiamo fallito tanto su gli uffici consolari finanziamenti per la scuola sui insomma lavoro ordinario che abbiamo fatto
Noi abbiamo probabilmente fallito perché non siamo statica Pacitti
Elevarci
A questi discorsi a trasmettere al nostro Paese
Quel capitale di esperienza che abbiamo vissuto
Che oggi sarebbe molto utile Alitalia sarebbe molto utile all'Europa
Permettetemi due
Una breve considerazione su quello che sta succedendo
Oggi siamo tutti sotto choc quando leggiamo che
I terroristi di Parigi sono nati in Francia
Sono cittadini francesi cittadini belgi
E questa cosa ci Ciccioli come possibile
Va bene
Al di là del del colpo che è un'informazione di questo tipo ci procure
Dovremmo riflettere perché ci mette davanti a un fallimento
Ad I fallimenti delle varie politiche
Che i i Paesi in Europa hanno portata avanti in quello che si chiama generalmente integrazione
è fallito il sistema francese che era l'assimilazione fallito il sistema tedesco è fallito quello belga è fallito quello inglese e questi fallimenti non non c'era bisogno di aspettare venerdì
Basta vedere cosa succede nelle bonifiche e cosa è successo nel
Città inglese e quali sono le tensioni che si vivono
E questa riflessione la dobbiamo assolutamente fare non si può immaginare di affrontare il problema del terrorismo solo sotto l'aspetto
Poliziesco o militare
Perché non ci dimentichiamo una cosa
E il
Gli studiosi ogni tanto ce lo dicono ma secondo me non insistono abbastanza sotto questo aspetto
Le ferite dell'emigrazione
Che
Con un eccesso di pudore le prima generazione
Rinnegano non ne parlano non non raccontano volentieri queste esperienze in realtà nelle famiglie migranti queste cose si trasmettono in modo anche in concio
E se noi italiani abbiamo avuto nella nostra storia la nostra rivincita spesso sul piano economico sociale e politico
Oggi la natura diversa dalla nostra dei fenomeni migratori diverso da quello portoghese spagnole italiana che in Europa
Arrivo ha avuto la sua rivincita nei Parlamenti tedeschi ci sono figli di turchi e gli italiani quello svizzero all'aperto
A livello economico
Se invece oggi guardiamo la realtà abbiamo un'altra
Popolazione migrante che non ha avuto questa rivincita non ha avuto la possibilità
Di integrarsi realmente nella società e di avere questa legge quello è un humus
Di straordinaria fertilità
Per qualsiasi azione violenta
E Titti istruzione delle nostre società dice la radice di questo problema di quel
Problema di questa situazione che stiamo affrontando e credo che dobbiamo riflettere molto su
Queste esperienze
Chiudo raccontando
Gli ultimi anni della politica di integrazione in Svizzera prima
Parlavamo di la gli anni cibarsi o in parte le votazione antistranieri in Svizzera ma lì c'era un confronto dinamico che
Sì
Un dibattito politico che abbiamo affrontato abbiamo anche vinto
Ma negli ultimi anni svizzera appare agli ultimi anni dico nel dal dal due mila sono arrivate delle nuove migrazioni
Da altri continenti altre popolazione altre culture altre religioni queste questi migranti cosa hanno fatto cosa hanno chiesto non hanno chiesto alla Svizzera delle politiche di integrazione particolare hanno chiesto a noi
Dice voi dovete fare per noi il lavoro politico perché voi siete qui i dati trenta quaranta cinquant'anni voi avete cambiato questo Paese voi dovete lavorare per noi
Cioè il concetto di immigranti quando noi diciamo non siamo italiani emigrati o spagnole io
Africani non è uno slogan è una realtà
E se questa realtà noi riuscissimo a utilizzarla in positivo come abbiamo tentato di fare e anche con qualche successo negli anni due mila in Svizzera perché si è continuato a respingere le iniziative anti straniere
E perché all'interno delle comunità migrante
Si è fatto questo lavoro e questo lavoro ha portato a definire dei valori comuni
I valori comune emigranti su quali valori noi siamo pronti ad integrarci in Svizzera
Ma rispondere a questa domanda nell'organizzazione per della quale ero segretario generale e il forum per l'integrazione dei migranti con cinquantadue nazionalità diverse bene ci abbia messo un anno e mezzo
Perché far firmare un documento di quattro foglietti I rappresentanti del hai ai rappresentanti al tuo estrapolare delle comunità islamiche
Che i valori della Costituzione svizzera che il valore delle libertà individuali erano
In prima posizione sopra qualsiasi altro concetto di valore ci abbia messo un anno e mezzo tra di noi non in un confronto con il Paese che ci ospita dove noi dobbiamo
Vivere questi
Questo momento di riflessione
Pensando solo che ci mancano così degli spiriti come quelle di
Carlo Levi oggi però da quelle cose che ci ha lasciato riflettere pensare
Come oggi lui avrebbe parlato e le cose che avrebbe proposto nel Senato della Repubblica purtroppo in questo Senato ci sono altri
Personaggi scusate ricevevo rubato
Un po'di tempo adesso vediamo il film poi iniziamo con l'intervento e grazie
Mondonico
Quanti hanno
Presto giusta
Metti credo che a Carlo Levi gli piaceva sarà Dalia guarda il panorama che si vede dalla sua terrazza
Mi sa che l'acqua non viene più che facciamo procediamo procediamo
Questo lavoro Aglianico dal volto ore grande arrivino dalla nostra terra pare brindare all'uomo che ci Aspenia indagare sulla nostra identità
Prendo accalora ebrei essa permette terzo ora Gianmaria Volonté simbolica Wenders valga guasta canterà sul pavimento largo terra viene solitamente lì dove ce l'abbiamo bene no
Di
Da
Allora riporta
Di
Un ma
Ma
Ad avere uno
Ma
Brescia
Mi su
Essi bisogna
Ecco
Di
Degli emendamenti
Vengono
Non
I
Mi
Ruolo
è
Zone
Né
Adesso
Prossimi
è
Oppini
Quando molti anni fa novecentotrentacinque
Cui portato nell'Italia meridionale in uno dei tanti villaggi remoti della Lucania
Mi trovai a contatto per la prima volta con un mondo contadino immobile da secoli che tra la e delle condizioni per quanto riguarda la povertà estrema l'altra pietismo assai peggiore di quanti potessi immaginare dalla lettura delle conoscenze dei libri e certamente non migliori di quelle che potessero essere nel periodo borbonico
Quando dalla Chiesa che sta in alto nel Paese di grassa e da cui si vede uno spettacolo meraviglioso dedicherà Valle del Basento vedevo dal fondo della Vallo risalire in file
Le donne che portava un sacco di grano sul capo SP poiché ricevono una lira alla fine della giornata
Quando
Le devi queste stesse donne e uomini lasciare la mano del Signore allora mi resi conto il come fosse inumana loro condizione
E di fronte al pensiero di tutte le umiliazioni di secoli
Intervallata dalle rare rivolte contadine
Mi ricordai allora di una frase di Francesco Saverio Nitti
Scritta dall'ultrà un'inchiesta parlamentare del Novecento serio del novecentotto sul
Sui braccianti del Mezzogiorno e nella quale descrivendo le loro condizioni gli diceva che non c'erano che due soluzione a una condizione umana così impossibile così d'ora
Essere cioè
Obbliga ante o emigranti
Carlo Levi
Per quale Europa
Dobbiamo operare
Io credo
Per la stessa Europa
Per la quale hanno combattuto
Gli uomini liberi di tutte le nazioni d'Europa
Negli undici anni la Resistenza
E per la quale operano dappertutto di popoli
Che
Più o meno consapevolmente
Portano intende esigente della libertà e dell'Unità
Non è certo
Un'Europa chiusa entro limiti né di confini neri frontiere nell'ideologia
Non è
La cosiddetta Europa delle parti
Né un nuovo Sacro Romano Impero eh un'Europa che rifacendosi a tutti i suoi valori storici che sono molteplici
E che comprendono tutti i valori di una cultura di una civiltà
Che è la più ricca e il mondo ad aver rivisto costruisca il proprio avvenire comune a venire di pace e di libertà
Al
Su non so voi ma non è questa immagine non lascia indifferente
Professor più celere dalla parola dal
Collega Cogo ridire ma non sono degno del titolo
Al professor Mario pronti nonché il Senatore della Repubblica grazie
Grazie
Ma alcune cose fondamentali sono state già dette dal presidente grasso da Micheloni
Ci troviamo di fronte ad una figura
Molto originale ha una
Personalità direi esemplare
Per la complessità e completezza dell'uomo
L'elenco è stato già fatto medico pittore scultore politico intellettuale
Secondo me puro prodotto del Novecento papà
Ed è difficile anche convincere
Dell'attualità di questi uomini
Eppure è esattamente così insomma attuali inattuali anche perché forse perché
Dimenticati
Mi chiedo chi legge più oggi Cristo si è fermato a Eboli
Eppure
Quante deboli ci sono ancora
Punti a cui Cristo si è fermato nel mondo
Ad H a Kabul
Ne fondo del Mediterraneo dove sono sepolti migliaia di
Senza nome
Nelle bare direi nelle famose
Cosiddette maledette periferie metropolitani
Qui ci sono ancora quei contadini che non riuscivano a diventare cittadini come diceva appunto Carlo Cardone
Stanno lì con altri volti qui nelle pieghe di questo mondo
Ora questo anno che si era formato nella Torino Perahia e intellettuale
Un luogo appunto di alta convivenza civile
Sia pure erano i
I famosi anni venti sia pure
Giustamente conflittuali
Per quest'uomo che
Parte darli
E a un certo punto lui che si era formato accanto a Gobetti Akram Mishima a Pavese a Luigi Einaudi nipote di Claudio Treves
Lui doveva ammirai quadri per la prima volta di Casorati
E qui in quella scuola lui pare assume l'impegno nella storia in atto
Impegno
Realizzato attraverso
Anche la politica
Bene questo mancato punto viene scagliato addirittura
In un altro mondo
Bene un mondo sconosciuto in un certo senso anche per voi misterioso
Infatti era molto attento alle cose poi di De Martino una che parlava di questo mondo
In quei due Paesi in India e la Lucania o no
E
Questa è una cosa a me sembra una sorta di
Come di Cairo se no un'occasione una di quelle occasioni
Anche in cui si prende coscienza in cui si prende veramente coscienza il contrappasso è un po'anche dei grandi mali della storia
Perché
A volte delle dittature delle guerre quelle che si chiamano gli stati d'eccezione
Ma provocano producono non uno grandi personalità non perché le costringono a rientrare in se stessa fare i conti insomma con questi grandi e venti della storia
E queste personalità poi per esprimersi
Sono quasi costretti a imparare a suonare su più tassisti arte scienza
Politica
E quello che appunto farà alla persona di Carmine lei
E Lori diventa così attraverso quell'esperienza un torinese del sud non come
Lo nomina la biografia di Sergio Damato ora confino o esilio
Bene Cannone mi preferirà sempre questa seconda definizione
Lui e
Esiliato capisce gli esiliati cioè gli emigranti di cui
Darà
Non soldi all'espressione d'arte come abbiamo il
Visto anche nel documentario ma dissi preoccuperà di dare anche rappresentazione politica
Ora
Di questionari già parlato mi calo nel parleranno
Altri i nostri colleghi noi
Ne io ma il nuovo soltanto richiamare alcuni aspetti di questa
Sua rappresentanza politica di questo di questo mondo attraverso appunto i discorsi parlamentari
Si trova in Senato negli anni Sessanta gli anni recall aventi
Attivi straordinario come sappiamo
Appunto prima Commissione come è stato ricordato istruzione poi degli esteri
Con una
Con una capacità di notevole livello nell'affrontare i problemi non andava a tratti riemerge proprio questa quella che chiamammo l'attualità alti di legno appunto
Indipendente di sinistra questa figura che
Oggi ma
Anche ieri IMI molto Doris no cioè gli utili idioti e così via
Ma erano persone invece gioca pubbliche e spesso intellettuali c'è anche già Torino la sinistra del partito comunista
E che questo partito per esempio coltivata con molta cura con molta cura perché entro e non sono per noi torna conto perché erano persone
Che certo non portavano punti
Portavano invece prestigio competenza
Autorevolezza
Ed è quello appunto che
Portare idee
Levi nella
Nel Parlamento queste figure innanzi davano il livello delle istituzioni e per questo venivano chiamati dentro le istituzioni
Tutto questo è appunto
Impone
Agli interventi all'inizio attivi di
Di Carlo Levi è una certa Charanga implica una certa tonalità vedi formazione di appartenenza azionista non
Scrive presto subito sulla rivoluzione liberale in poi
Appartiene a giustizia libertà
Rimane sostanzialmente molto legato a questa grande scuola di etica di
Politica
Ma direi con una caratteristica particolare perché proprio l'esperienza indiretta dell'esilio
Nel profondo sud
Gli consegna Rama praticabilità sociali
Dichiara ENI e a volte anche affermata tradizione marxista
Dirà Parrini alla commemorazione in morte proprio in Senato si occupò di emigrazione come bandiera della povertà
Coperta dal Mezzogiorno è proprietà in generale è questo fu poi una sorta di bandiera della sua intera
Visita
Definiva per esempio con la sua capacità letteraria somme notevole che conosciamo
Definiva il dominio dei proprietari terrieri sui contadini meridionali una teocrazia proprietaria
Parlava della costrizione all'emigrazione come di una forma di colonialismo interno
è una sorta di razzismo di classe parole espressioni forte da combattente politico quale
Bene dal senatore di rame nei suoi discorsi parole di questo genere o la chiara sensazione
La certezza di essere qui come testimone del pensiero del sentimento di milioni di uomini semplici
Era lì a rappresentare ancora parole i suoi uomini che cercano la loro libertà come conquistati epiteti esistenza i contadini tra il sud
Gli emigrati i PIT Corio Scurria attuali e futuri inventori di storia bellissima questa
Nell'immagine inventori di storia no e questi diceva ancora lui questi stessi uomini che sono i nostri mai Street
Guardate che
Un intellettuale che vanno a scuola di queste le cose insomma è un grande intellettuale ed è una
Forte personalità
Nella fiducia il primo Governo moto
In cui si imbatte già in un in quella prima esperienza di centrosinistra non già nel sessantatré già in
Declinante diciamo così non
E si trova contrapposizione la sua i vecchi compagni come Riccardo Lombardi Antonio Giolitti non anche lui stimava molto
E qui noi crediamo che e viene fuori una
Critica
Dell'azionismo come come l'aveva anche lui
Praticata no
Perché di a un certo punto
Questa visione del centrosinistra è una visione nobile aristocratica illuminata è del tutto astratta
Tanto più astratta quanto più tecnica intelligente competente fondata sull'indagine economica e sociale più moderna
Ma cioè al fondo una certa una sorta di superbia intellettuale
Di questo superbia intellettuale abbiamo peccato anche noi e la conosciamo fino a quando l'esperienza del mondo contadino ce ne ha guarito e abbiamo cercato di metterla
Fuori di noi diventata poi sia no strana e molto bella questa sulla consapevolezza notarile
Delle cose che faceva e anche
Parlerà infatti del primo Governo mono come insomma con me una specie di
Di di governo si
Che diminuiva i problemi invece di
Invece diamo di affrontarli
E a proposito di di attualità
Ad un certo punto questo nel secondo RAI a proposito del secondo Governo Omo fermo
Sì
Si lancia in una serie di mai in una cosa che ricorda la il passaggio come diceva lui dalla forma alla formula è una critica proprio della formula di centrosinistra
Vienna della grande acutezza ve la voglio
Ricercare perché
Ma lui dice insomma
Abbiamo avuto il nazionalsocialismo abbiamo avuto il file ricca al socialismo oggi si è trovata un'altra è sempre identica formula il centrosinistra nella sua nuova incarnazione
Do la parola a sinistra cioè il socialismo ancora aggettivo non qualificante diminutivo subordinato anche grammaticalmente dal sostantivo centro
Che nella sua eterna sfere
Reca centralità
Non comporta reali qualificazioni
Mi pare
La perfetta del Cinzia
Di quel centrosinistra di cui andiamo ancora
Apriamo fanno facciamo ancora esperienze di cui magari andiamo ancora ancora i in cerca o no
Una riguardava Montorsi occupavo a volte abbiamo detto anche di
Problemi internazionali
Nella appunto quando interviene sul tema dell'invasione dell'ARPA Cecoslovacchia fa un discorso anche lui molto molto
Molto bello perché
Non c'è una forma una come opposizione formule nonché solo lui si riusciva ma ma inventare
Perché
Parlava
Dell'operare e di dell'Unione Sovietica che
Entrare addirittura a Praga con la come l'Armata Rossa di una
Violenta debolezza
Molto
Molto incisiva perché
Intuiva che lì c'era appunto non sono l'allarme espressione di forte
Ma il
Provenga è il primo sintomo di e quel sistema che non che
Che non riusciva più a funzionare internamente e cominciava ad avere dei problemi anche fuori di sé anzi gli altri
Altro che i problemi fuori dissenso
E
Era
Quella violenza era proprio la l'espressione di una debolezza
Tanto più quanto più esso porta distruggere non degli idoli morti ma dei miti ancora vivi e di enorme portata creativa il mito di un potere che opera per tutti coloro che non hanno un
Potere
Di un'armata invincibile che combatte a fianco di tutti coloro che sono senza armi e che si affacciano alla storia di quello strano soldato
In quel solo il dato del lavoro che marcia a dare scossa come dice la canzone partigiana Della Schiava umanità come vedete radicalità sociale ma anche
Radicalità politica
Ma voglio concludere con un con un richiamo ad un'accurata ed un aspetto che il
Portello allora lo definisce ancora meglio in quanto
Grande
Personalità d'arte grande il pittore
Interviene a commemorare commosso la morte di
Di
Morandi no di Giorgio Morandi dice delle parole anche qui insomma molto molto significative
Giorgio Morandi phone alla sua lunga coerente semplice opera di pittore un po'a letta un poeta raro vero
Quel piccolo mondo di oggetti familiari e modesti quei simboli della permanenza sul cui passa come una polvere candida se
Silenzioso il tempo
Quei suoi quadri così lontani da rumore mondano sono non sono una sublime opera d'arte ma una prova è un esempio di rettitudine
Di dignità artistica immorale di valore umano e di
Poetica e civile libertà ecco le parole appunto il PD Carmona Ermir rettitudine dignità
Valore umano libertà civile quanto appunto
Queste parole questi uomini risultano lontani nello stesso tempo a noi vicini in questo dai grazie
Grazie professor fronti verso Neri è stato chiesto un piccolo una piccola inversione do la parola professor pugliese
Quando crisi come vuole
Buonasera
Ringrazio per l'invito
Ho apprezzato molto
Quello che finora è stato detto
In particolare
Il professor tronchi è il Presidente Grasso hanno illustrato
In termini generali da figura di
Carlo Levi
Presidente Grasso nel
Concludere il suo intervento
A affermato qualcosa con la quale io sono
Assolutamente l'accordo è che forse di sorprenderà
Cioè sorprenderà
Una
Un pubblico
Che ha che sta
Spesso prevalentemente a giudicare le persone che vedo qui si è occupato di emigrazione e che lega la figura di Carlo Levi al mondo dell'emigrazione
Non è così negli studi lei di anni non è così tra
Coloro i quali si sono occupati di Carlo Levi in generale penso per esempio Albert volume che abbiamo avuto in regalo dei discorsi parlamentari di lei vinto
Ce n'è uno solo molto piccolo sicuramente non uno molto importante
Insieme a altri cinquanta
Quindi non è dovuto solo al breve periodo di presenza dal Senato di Carlo Levi il fatto che l'immigrazione sia preso in considerazione solo una volta nel volume di studenti uno storico di alta levatura
Ma anche nell'importante numero di Meridiana la rivista di scienze sociali
Il saggio corposissima o
Di Marcella Marmo e tutti gli altri interventi
Non fanno
Caso allevia l'emigrazione credo che in tutto il fascicolo di
Meridiana il numero cinquantuno
La parola emigrazione ci sarà
Cinque o sei volte questo è molto strano perché poi per gente come noi invece le idee le migrazioni sono due cose che si avvicinano automaticamente
Non c'è niente di strano insomma questo fa parte semplicemente la ricchezza la personalità della creatività dell'aria di interessi di Carlo Levi però appunto come dicevo
Il mio Carlo Levi Carlo Levi dell'emigrazione
Ecco e il carro levi dell'emigrazione anche nel Cristo
Cioè
Nel mondo dell'immobilità contadina e dirò poi perché
Comunque per finirla con questa premessa
Vorrei per ricordare
Un episodio buffo insomma in realtà diciamo
Per Carlo Levi era stato ormai da anni presidente della
File che era stata affrontata negli alla fine degli anni Sessanta metà degli anni Sessanta e come suo collaboratore c'era uno studioso delle lotte con degli al Mezzogiorno uno studioso il Mezzogiorno e poi
Sempre lui Paolucci Nanni un grande studioso delle migrazioni italiane il suo libro emigrazione è unita operaia era uno dei testi
Che non solo era di lettura obbligatoria per i giovani di sinistra ma era anche citato in tutte le tesi di laurea sull'argomento
Io andai a trovare Paolucci Nanni non so se alla sede latina può dove e vidi questo manifesto
In realtà era
E
è stato credo un ultimo manifesto l'ultimo disegno Di Carlo lei perché è morto dopo poco e per la
Il convegno dalla filetto di Salerno del mille novecentosettantaquattro è un
Emigrante
Di faccia condanna che cancella le frontiere molto proprio in questi giorni pensare alla cancellazione le frontiere mi sembra proprio particolarmente significativo
Chiesi a questo non vi interessa volendoli con lo stesso che sia Paolo soci Nanni
Se me lo regalava quel manifesto insomma ce ne aveva cento verrà regalato ed io che stavo appena finito il mio libro Congiu animo furente si chiamava agricoltura Mezzogiorno mercato del lavoro portuale al mulino
Questo manifesto ci ha perché non usate questo come copertina del libro di fatti dipenda copertina di questo libro perciò sono particolarmente affezionato il libro attualmente parlava anche di emigrazione
La migrazione non c'è neanche tanto nelle opere di lei di nuovo nelle opere che conoscete voi ce ne tantissima ma se voi considerate limite
Basta produzioni di lei dirette erariale
Beh insomma nell'orologio emigrazione non c'è
E probabilmente libro suo più importante dopo il Cristo UPI ma del Cristo non lo so c'è naturalmente le parole sono pietre però naturalmente insomma anche per l'epoca in cui è scritto
Eppure l'emigrazione perenti né mente presente in qualche modo
Se voi pensate
A Cristo si è fermata deboli
Ci sono
Sull'emigrazione
Sei pagine
Che mi sono rimaste impresse perché lo lessi da ragazzino
E da dal mio Paese tutti partivano anzi partivano tutti quelli che riuscivano ad avere la
L'atto di richiamo perché a quell'epoca ancora non si era aperto il canale ecco che libera
Finalmente i contadini della grande nella nuova grande migrazione quella del
Dopoguerra nel secondo dopoguerra
è insomma l'emigrazione rappresenta al mio paese nonostante non si potesse partire perché le famiglie contadine nelle famiglie con Denise aspettava sembra quell'atto di richiamo quindi permetteva
Dica partire per
ISAF perciò forse quel mi restano impresse queste pagine che dicono queste pagine sulle migrazioni di Carlo Levi
Sono interessanti perché
C'è
Ovviamente
L'immobilità
Della situazione di mobilità del mondo contadino e però solo con l'emigrazione questa immobilità e in qualche modo messa in discussione
E quindi in pratica
Diciamo anche in questo contesto nel quale pare che nulla cambi ed in effetti poi anche perché c'era il fascismo è anche perché c'era la crisi al ventinove e anche perché gli Stati Uniti introduzione potrà system che rendeva difficilissimo per gli italiani riuscirà andare in America
Quella disponibilità alla mobilità dei contadini fissi nel lavoro in mobilità sulla quale tanta retorica sia stata in realtà partirono
E non andarono molto bene le cose non andando molto bene le cose non tanto in America perché erano anni
Fino
Alla crisi del ventinove buoni
Gli agli annessi lavoravano duramente
Accumulavano con grandi sacrifici tornavano in Italia e che succedeva scrive levi del Cristo
I contadini vanno in America e rimangono quello
Che sono
Molti di si fermano e i loro figli diventano americani ma gli altri quelli che ritornano dopo vent'anni sono identici a quando erano partiti
Poi tornano un giorno un'Italia con il proposto di restarci poco ma ecco
Qualcuno offre loro una piccola terra da comprare
E trovo una ragazza che conoscevano da bambina e la sposa uno e così passano
I sei mesi dopo i quali scade il loro permesso di ritorno e devono link ma nere in patria italiano è pieno di questi emigranti ritornati il giorno del ritorno e considerato da loro
Da loro tutti un giorno di disgrazia il mille novecentoventinove full hanno della sventura e ne parlano come di un cataclisma
Quindi è un'immobilità forzata poi Carlo Levi negli anni Sessanta parlerà di mobilità forzata però forza un bollo a mano in realtà perché come dire poi si vede che trovo qua una forza emancipate dice nell'esperienza migratoria
Perciò l'America è sempre presente
Nel racconto dei tagli annessi
A questo proposito
Aggiunge poi smetto di pregio e citazioni la vita di italiano per quel che riguarda i ferri dei mestieri e
Di tutti i mestieri
E americana come lo è per le misure si parla dai contadini Vitagliano di pollici e di libere piuttosto che di centimetri e chilogrammi io devo dire che ricordo ancora
Dai contadini agli artigiani che abitavo vicino a casa mia questi bellissimi metri di
Diciamo di
Non so di Chieti che siamo covavano e in cui
C'era questa stranissima misura che io bambino non riuscivo a capire a cosa possa ed era il pollice perché erano venute dall'America insomma
Quindi come di Lipari si erano pieni di America nel Mezzogiorno e tanto più erano poveri tanto più questa presenza americana si faceva sentire
Si faccia sentire con nostalgici sia
Dolore e rancore
Le donne che fino al Moana sui vecchi fusi tagliano il filo con gli splendidi forbice uniti Pittsburgh e Iran soli del barbiere
Sono i più perfezionati che abbia mai visto in Italia e l'acciaio azzurro delle sicuri che i contadini portano sempre con sé
E l'acciaio
Americano insomma
Già questo monte immobile
Diciamo tornano a essere quelli che sono però
Già si vede che ci hanno provato
Il problema quale il problema è che non si può durante il fascismo non sotto più emigrare
Non si proprio emigrare non solo per la politica migratoria
Folle del regime
Che in un primo tempo calato incoraggia la migrazione perché i veri grandi dovrebbero essere
Testimoni della grandezza italiana poi dopo cambia idea era in diritti c'è la dichiarazione ma c'è la crisi al ventinove che vanno a fare
E soprattutto al ventisei Paul Johnson azzurro chiuse le frontiere all'emigrazione comincia a questa cosa terribile dell'atto di richiamo aspettato per anni e anni e anni nelle famiglie per poter raggiungevano ammalarsi eccetera
Interessante è che nel dopoguerra lei
Rossi Doria
E Scotellaro parlano di queste cose
O ho nominato queste due persone
Queste tre persone non per caso c'è un grande rispetto reciproco tra Rossi Doria che resterà azionista e poi diventerà socialista lei di che fa questa scelta più coraggiosa a sinistra e Scotellaro
Che diciamo
E subito socialista
Anzi con il più giovane sindaco socialista d'Italia
Le vie Rossi Doria
Sono uniti istanze due dati
Un profondo interessa questo punto per l'emigrazione
Contro indizi leggermente diversi
Esco per rubarlo e il loro amico che morirà giocare e che rappresenta sarà in cui ricordo sarà e l'impianto sarà fortissimo per tutte e due c'è qualcosa di forte nel rapporto tra Scotellaro è
Lei chi non so se ci avete fatto caso quando viene presentato quel grande
Quella sorta di murale che in realtà è un vero e proprio quadro enorme quel quadro rappresentava tutte le alla a Italia sessantuno a Torino
Tutte le Regioni a presentavano qualcosa la Regione
Lucania presentò questo quadro di Carlo Levi da una parte c'è tutta la storia Galgano faccio tutta la sua dei suoi amici inc in Lucania e anche in Italia è perché c'è un migrante con Ciccio verso papale parte destra
Del del quadro dove c'è questo giovanotto con i capelli Brick c'è rossiccio che
Rocco Scotellaro Rocco Scotellaro che morirà giovanissimo dopo tratto una orribile persecuzione perché fu messo sotto inchiesta popol fu assolto
Morì di crepacuore tra l'altro quindi questa cosa diciamo così presenti locali solo portarlo sulla coscienza ad ogni buon conto ma comunque Scotellaro
è riuscito ad essere pure morto giovanissimo un'importante può entra un poeta tratto sul quale si discusse moltissimo
Anche con prese di posizioni molto radicali contrastata intellettuale del Partito comunista e gli intellettuali socialisti da una parte
Altro però anche Carlo venti
Allora Scotellaro a cura capacità
Enorme di raccontare l'America un'America dove ripeto in quegli anni e difficile andare il grosso problema
Frati negli anni Quaranta agli inizi degli anni Cinquanta e credo che anche per esperienza esatta qualche cosa io senatore le tecniche Alloni
Emigrare non è automatico emigrare non è facile perché si possa migrare se un appiglio certi canali deflusso
E ci deve essere una domanda di lavoro e ci deve essere la disponibilità ad accettare gli immigrati nei paesi
E nell'immediato dopoguerra i Paesi di lingua e categorie
Quelli dove giacca accettarlo come il Belgio e gli italiani domanda davano con grande entusiasmo perché non hanno mai amato il lavoro di miniera
E quelli dove non si poteva andare
Come l'America gli Stati Uniti quando dico America si inventa a quel punto gli Stati Uniti oppure quelli dove ancora la grande richiesta di forza lavoro uno era cominciata per comincerà verso la metà degli anni cinquanta che sono la Germania la Svizzera
Scotellaro vicinissima glielo
Agli alle IRI idee di quella bellissima poesia che
Io collega professor albanese cita sempre a proposito dell'aiutante
Bello tutto vai speculativa lo va bene insomma Scotellaro in tre parole
Racconta andando come dire oltre sia le ripicche Rossi Doria
La capacità di emancipazione che connessa all'emigrazione contemporaneamente il dolore che l'esperienza migratoria comporta
La polizia di Scotellaro e
Lamenta una celebre comincia dove la verità belle lontana del padre Emilio che aveva vent'anni
E lui la schiera l'America del padre e suo perché dei suoi fratelli l'America non c'era più perché negli anni quaranta e cinquanta in America non si poteva andare perché
Facevano entrare
Allora questa qui bene strofa di Scotellaro recita come segue
Ho perduto la schiavitù contadina
Non mi pare uno più un bicchiere contento ho perduto la mia libertà insomma è un ossimoro che
Racconta tutta le migrazioni a questo punto devo dire che
Nell'erigere gli iscritti
Va be'poi dopo questa fase si supera c'è un bellissimo discorso ancora di Rossi Doria
In quegli anni sull'emigrazione tenuta al Teatro stabili stabile e un cognome non è un detti di poco di impotenza sulle ditte contabili dell'emigrazione
Ed è e interessante
Sarebbe interessante leggere qualche per quanto Molin presso la Camera stia prendendo trovo stia andando troppo per le lunghe
Rossi Doria sostanzialmente dissi dice
Prima
Ce l'hanno fatta se ne sono andati di i vostri padri e questo ha permesso di avere il petto più alto riconosce all'emigrazione
Anche delle all'emigrazione pranzo oceanica a quel pezzo di emigrazione paladino all'ottocento e i primi decenni del Novecento siamo dire fino
Al mille novecentoventisei comunque una capacità di lei lire
Le condizioni dei contadini
Lei dice cita Nitti in
Che
Dice l'alternativa è emigranti obbligati e quindi l'emigrazione a non essere Brigante
Ricordo che nel Cristo
Come dire
Lei dice ricorda come i contadini dei gruppi organizzati o comunque in due dico lo stavano tutti dalla parte dei briganti
Anzi si è mai stato
Parte dalla parte implicanti riparte contraria però comunque
Era il pezzo della storia che più ricordavano e devo dire perire cioè lui dice tutto sommato con ammirazione particolare verificabilità uno coraggio di
Di ribellarsi ma latine dei briganti e lontani
E allora l'alternativa limiti giudicante o emigrante e chiaramente avere migrante
Nella lettera diciamo in quello che scrive levi in pratica l'emigrazione risulta
Un
In
In fallimento ma perché c'è un po'un fallimento ma perché come dire a un certo conservo cargo forza conseguentemente non si può andare e tornare diciamo
Averci possibilità di investire e poi c'è un fatto che lui sottolinea
Che poi tra l'altro è preso in considerazione sottolineata comporsi eccessiva gli studi recenti tipo quello che andrà in adeguamenti su in qua
Qua e là dell'oceano diceva con la grande migrazione si sono arricchiti i proprietari terrieri
è vero che la struttura sociale non è cambiata
è vero che l'immobilità è rimasto
In quegli anni però non è vero che si sono arricchiti solo di profeta hanno pagato i contadini emigranti a carissimo prezzo la terra
I valori fondiari sono stati nel nostro Paese guardi tempo con quattro Paesi d'Europa fino al mille novecentosettanta con la legge levarsi Cipolla cioè la legge scritta da mancano storie
Nel mille novecentosettanta la legge sugli affitti e tuttavia
Questa permesso Aldo Moro di vivere in una casa pure il tetto più alto di respirare
E la preoccupazione rivendica approdo dopoguerra e che
Non si può venire ai più
Quand'è che si può e mi grazie può emigrare quando finalmente negli anni ci riguarda
Il miracolo economico tedesco sviluppo e la Svizzera la Francia Chuck sembra povera di forza lavoro alla cominciata richiede forza lavoro trattarlo in condizioni migliori di quelle
In cui contattati in peggio essi apra questo
Fiume enorme dell'emigrazione
E Carlo Levi prende atto
Non senza compiacimento tutto sommato dal fatto che
L'immobilità del mondo contadino non c'è più già
Scotellaro spiegare ciò concentrare morti giovanissima agli inizi degli anni Cinquanta
Perché ormai
Questi si muovono questi hanno acquistato una
Nuova forza e nel primo numero di emigrazione che la rivista dell'attivazione di cui Carlo Levi come diceva
Diventa e e Presidente riscrive
L'udienza comunista di Comuni stono parlar male dell'immigrazione
Torno a dire che ero contro l'immigrazione
E poi in realtà
Per fortuna non lo erano perché c'erano i sindacalisti comunisti
Che lavorava una linea che si occupavano degli emigranti che facevano il lavoro di protezione dell'INPS degli immigrati cioè entrando nel merito cellule prese di posizioni retoriche quelle
Diciamo da da campagna elettorale ma che c'erano i filmati in cui vengono affrontate di orrori della
Delle migrazioni mica tutte cose inventate possedere però in realtà ai processi di integrazione non
Si dava sufficiente
Importanza alla funzione mangi fatturato dell'emigrazione
Ho visto tante filmati dei bambini clandestini ne abbiamo qualcuno un po'
Qui presente insomma le scuole per i bambini clandestino esposto anche stile per i bambini clandestini dispensa
La Bossi-Fini a bruscolini rispetto a quello bene
Partirono gli italiani in in Svizzera
è tuttavia in realtà poi dopo il processo
Integrazione se permettete su questo c'è una polemica ma comunque banali una collocazione nel
Nei paesi di arrivo dove dove ebrei dove tutto loro Same dove meno dolorosamente
Dove con maggior successo o come non successo si realizza tanto si è
Che nel a metà degli anni Cinquanta il Mezzogiorno l'emigrazione e la Princi
Vale protagonista della da del Mezzogiorno d'Italia e in questo si inserisce l'impegno di Carlo Levi il suo giudizio il suo manifesto politico
E il suo manifesto politico che nel primo numero di emigrazione la rivista e la figlia
Comincia con la solita denuncia del carattere ingiusto innaturale
Tragico
Dell'emigrazione il fenomeno dell'emigrazione resa forzata da strutture economiche politiche che non consentono in parte a condizioni possibili di lavori di vita a una larga parte i cittadini non è stato finora
Non è che non si avendo ecco però diciamo così così si comincia
E allora siamo di nuovo all'emigrazione forzata all'emigrazione che bisogna
Compatta perché bisogna evita no
Lei mi sa che questa cosa e non si editori grandi processi sociali
Quando
Il popolo si muove si muove
Il Polo comunque sì
Chiamava quella famosa mostra di saldato allora ma in questi ultimi anni continuo con la felicità di frase che denuncia la durezza la tragedia migrazioni
I ricchi non ma in questi ultimi anni in cui con straordinaria intensità di e di e rapidità in tutti i Paesi del mondo popoli e prassi subalterno
Rompendo la propria soggezione coloniale sono andati in modi diversi affermando una nuova coscienza Ivanova libertà
Anche il mondo della nostra emigrazione si è mossa dalla precedente condizioni di mobilità si è fatto e si sta facendo consapevole la propria realtà dei propri bisogni dei propri Caracalla per forza
E tutti coloro che si occuperà di punti di vista alterano le migrazioni
Devono ormai tener conto di questa sua nuova realtà
Sviluppo allora
Paghiamo il tributo al lamento
La tragedia indolore forzato eccetera eccetera però quel mondo in mobilità e il ingiustizia che lui ha raccontato nel Cristo
E completamente travolto Cetto da tante altre cose dalla lotte contadine alla riforma agraria dallo sviluppo del Paese ma quando diciamo allo sviluppo del Paese abbiamo comandante subito la nuova grande emigrazione degli anni del dopoguerra e ancora
Chi meglio di lui
Che ha
Così a cuore quel mondo contadino impossibile nella sua in mobilità può meglio rappresentarlo con lo stesso mondo contadino quando finalmente quando si dette il mutuo quando rompe l'oppressione
Tradizionale lentamente ho finito è L'Aquila parte e la FIAT
Che
A Varese di
Esprimerà qual è stato il ruolo dell'attiva
Diciamo l'ultima cosa che
Da quale devo effettivamente concludere e il grande equivoco di metà degli anni
A metà degli anni Settanta le migrazioni si rallenta
Carlo levi ha rappresentato
Come aiuto rotazione parlamentare una vecchia proposta del Partito comunista che era quella di una competenza nazionale sull'emigrazione finalmente si decide di partire con questa Conferenza nazionale sull'emigrazione
Si basa su un equivoco di fondo già il Censis ha cominciato a raccontare le sue creata le sue creative tesi
Sul nuovo grande sviluppo del Mezzogiorno e ci insegnano che l'emigrazione è finita perché non ce n'è più bisogno perché ormai c'è l'imprenditore emergente
Oppure i sociologi più raffinato in gioco c'è il sistema di quel perché permette di vivere nel Mezzogiorno senza lavorare
Grande
In giù ingiuria grande insulto antimeridionalista insomma eccetera eccetera e in realtà effettivamente
Sì Muzzi modificano e cose del mille novecentosettantatré
Dell'imposto intermedia Länder per lo stop cioè il divieto di reclutamento si chiude quella grande epopea migratoria
Della la seconda grande epopea migratorio il nostro Paese del quale Carlo Levi era stato interprete e sicuramente uno dei suoi dirigenti
Chiudo ricordando per l'ennesima volta la figura di Paolo Cina anni
Che di Luigi era a collaboratore stretto in quella fase
E del suo libro emigrazione è unita operaia unità degli operai ma anche l'unità dei contadini che dipendono operai nei Paesi di migrazione questo è stato il grande contributo di Carlo Levi al tema delle migrazioni grazie
Grazie
Adesso la parola Francesco Calvanese che Presidente nazionale della file
Non so se
Enrico perfettamente rispettato il tempio ventisette minuti
Se lo sapevo
Va bene
Pensi un dieci per rispettare i tempi io diviso l'intervento in sette punti per semplificare il discorso al primo punto che il mio intervento e punto Carlo levi la fine fra il Mezzogiorno
Carlo Levi fondatore della file F
Quando lei nel mille novecentosessantasette decide insieme al palo citarne ad altri compagni
Di fondare la Federazione lavoratori immigrati famiglie
Lo fa nella consapevolezza che il mondo delle migrazioni è fatto adulto la prendendo sempre più coscienza di sé non c'è più l'America dei nostri baldi come dicevo il giovane volete di Tricarico Rocco Scotellaro
Il mito è svanito la realtà scoperta nel mondo delle migrazioni e adulto è maturo
La maturità dell'emigrazione italiana non è casuale che nel mille novecentosessantasette
Nel pieno dell'ultimo grande esodo migratorio costava spopolando intere zone nelle province meridionali e mentre l'Italia del centro sinistra vedete affievolirsi delusione del miracolo economico
Ci Nanni incontri Carlo Levi grande amico dei contadini poveri del sud insieme promuovono la lasci dalla federazione
Come ha detto Enrico già sul primo numero della rivista immigrazione pubblicata nel novembre del sessantotto
Lo scrittore torinesi rilevava la nuova coscienza che sorte sia maturata in questi anni nel mondo dell'immigrazione
Chi ha dato una nuova dimensione un nuovo significato i suoi problemi che imposte Van ponendo la consapevolezza dell'immigrazione come uno dei problemi fondamentali della nostra società della vita della comunità nazionale
E a Bari nel mille novecentosettantuno al terzo Congresso della fine fa rivolgendosi delegati ribadire
Abbiamo capito che bisognava rovesciare la visione imposta dalla civiltà ed alla cultura proprietaria bisognava vedere emigrazione dal di dentro ed al suo interno con le sue forze operare per giungere alle cause e agire
E abbiamo capito che lo strumento di quest'operazione è fondamentale non poteva essere altro che l'unità organica autonoma degli immigrati la federazione
Terzo punto l'esigenza di un nuovo tipo di associazionismo
Da quel prelievo prevale in levi nella sinistra in generale fra gli studiosi il convincimento del carattere strutturale dell'immigrazione sia per quel che riguarda l'Italia sia per quel che riguarda i Paesi di destinazione
E maturate infatti la necessità di progredire con un'adeguata politica
La reale inserimento di emigranti nelle società ospite superando anche i pregiudizi ideologici per esempio la firma ed esclusiva condanna dell'immigrazione come male da estirpare
Per individuare nuove strategie di sviluppo dei paesi di esodo
Questi limiti fino allora avrebbe impedito la crescita dello stesso movimento associativo
In seguito in particolare a partire dagli anni Settanta in relazione con uno dei più significativi mutamenti dello scenario internazionale si determini un quadro chiaramente favorevole all'azione delle associazioni dei migranti
In particolare si compie con il processo di maturazione
Delle cosiddette catene migratorie che aveva portato molti paesi d'Italia
In particolare nel Mezzogiorno pausa dica mento dentro le comunità locali trasferirsi in blocco in specifici territori allora procedimentale panche non ha mai negato l'Australia
Tali cattive fortemente caratterizzanti per organizzare un peso dal nucleare Polo sviluppato del nostro Paese conoscevano in quegli anni un processo di esaurimento
Avevo cioè concluso la loro funzione propulsiva rispetto
Al movimento migratorio
Un altro importanza alle stesse Kadhem catene invece assumevano rispetto alle politiche di integrazione nel Paese ospite e alla necessità di radicare le strutture associative nel nuovo contesto di riferimento
In quanto che veniva accolta la necessità di rappresentare le nuove esigenze dei migranti in termini di partecipazione e valorizzazione della loro presenza di quindi moltiplicarsi dell'associazione adesso
Quarto punto la Federazione i principi di autonomia L'Unità la nuova cultura
Approvazione delle indicazioni della fine fregare ma lei mi sottolinea come l'immigrazione debba essere intesa anche come capacità di esprimere una cultura nuova cioè con un attimo la capacità di creazione di valori direi di linguaggio
Infatti sostiene questa possibilità nasce dei principi dell'autonomia
Come coscienza originario delle proprie condizioni e situazione del mondo ed un'unità combattivo rifiuto di ogni forma di alienazione oltre che come solidarietà nelle lotte
La rottura con le proprie radici la riconquista un diverso livello
L'esperienza drammatica di altre forme di vita di costume di lingua e la risposta combattivo e costruttiva tutti sanno che ne derivano sono i fatti nei elementi necessari devono coscienza rivoluzionaria
Che non può non trovare per i bambini le sue forme di espressione
Con questo per questa autonomia unica e culture del mondo dell'immigrazione da Forza Nuova essenziale per il progresso del mondo di oggi
La questione meridionale
Scrive Paolo cinque anni sulla stampa come sulle piazze come dalla tribuna parlamentare cavalli polemizza con tutti coloro che attendono di ridurre l'immigrazione è un semplice fatto settoriale
E a tal proposito fa rilevare come l'emigrazione forzata dei milioni di lavoratori dal Mezzogiorno negli anni Cinquanta e Sessanta debba essere considerato in tal caso l'aspetto più grave dell'odierna questione meridionale
In un famoso discorso al Senato già nel settanta aveva denunciato
Se non si riesce a conoscere il dramma la portata economica e sociale dell'immigrazione se non si conosce non si conosce a fondo la questione meridionale
A questo proposito fu fatto rilevare come la situazione successivamente sia peggiorato
Il latte dopo la fondamentale denuncia ditemi delle responsabilità delle classi dirigenti voi non avete affrontato la questione meridionale come ha detto anche il Presidente del Senato poco fa
Passando attraverso le famiglie diventare unisce al mio intervento straordinario
Negli ultimi decenni fino ai nostri giorni quindi si aggravava la condizione economica e sociale per il Mezzogiorno d'Italia veniva meno l'impegno delle classi dirigenti soprattutto nazionale ad affrontarlo in tutta la sua valenza strategica
Contemporaneamente a livello culturale dei mass media che ognuno ha condotto una subdola opera di numerazione di demolizione in merito all'attualità della stessa
Infatti alla maggior parte dei casi quando esso non è stata considerata superata
Si è preferito volare basso consegnando questa tematica esclusivamente
è richiami verso le istituzioni regionali e locali con il buon utilizzo dei fondi europei destinati alle aree in ritardo di sviluppo
Bartoli sottolineato come più di recente del mercato del lavoro meridionale
Si sia realizzato un particolare intreccio di emigrazione e immigrazione
Caratterizzato da regioni meridionali che partono e giovani immigrati che arrivano quest'ultimi conosciuto nel Mezzogiorno come area destabilizzazione ma anche
Comunale di transito verso destinazioni italiane ed europee
In grado di offrire maggiori garanzie
Sesto punto la civiltà contadina
Come è noto Carla vengono esaltati valori della civiltà contadina che avevano imparato a conoscere da vicino nell'esperienza che come medico che ha fatto ogni giorno curando orientando con umanità sofferente che lo circonda
Ma per fare chiarezza ricordava che in un discorso tenuto a materia sessantasette quei valori ed una voleva fatto conservarli loro staticità la sviluppando una prospettiva di costruire una nuova società
Sì abbiamo parlato con il mondo immobili gli precise era perché si muovesse e con il mondo si è mosso secondo quello che avevano un certo senso preconizzato creato nei fatti Antonio Gramsci
La sua stessa amicizie con Rocco Scotellaro il palloncino anni entrambi figli di quel mondo contadine protagonisti di quella lotta per la terra nel secondo dopoguerra hanno mosso con il mondo non può essere testimonianza
Ultimo punto l'eredità di Carlo Levi
Ingresso
Si è fermata deboli lei ci ricorda che la motivazione comunicazione abbia cambiato tutto l'uomo mandato nel Paese appartiene alle donne
In seguito l'organo più recenti lo scenario nazionale e internazionale e profondamente mutato
In tale da Paese di grandi ondate migratorie in uscita alla fine degli anni Settanta si è trasformata anche in Paesi di immigrazione
Dopo la prima Conferenza nazionale dell'emigrazione numero centosettantacinque a pochi mesi di distanza dalla morte di Carlo Levi vitale ha conosciuto un significativo un flusso di un sito all'estero dei nostri emigranti
Accertato di attrezzarsi con politiche adeguate numerosi casi è riuscito a costruire solidarietà progresso fra le nostre comunità regionali anche grazie al ruolo svolto dalle Consulta dell'emigrazione
Mi colpiva allegro per esempio faccio un una valenza nella
Appena nel momento in cui la lega cresceva molto in Italia come io con i campani o la Consulta gamba arabo ad osare morale in Argentina
Facevo aveva la Conferenza regionale e chi e i piemontesi cucinavano velica banalizza c'è la riscoperta della solidarietà al loro interno
Con l'istituzione più recente all'inizio del nuovo secolo del voto all'estero e le elezioni parlamentari nei paesi di emigrazione formalmente riconosciuto l'importanza della presenza dei diversi Paesi delle nostre comunità
Anche al fine di rafforzare la nostra politica di pace
Inoltre in qualche modo l'Italia ha cercato di perseguire pur sono stato lì resistenze contraddizione l'obiettivo di un'integrazione degli immigrati residenti nel nostro Paese
Riusciamo ad in molte realtà impedirne la ghettizzazione infine se consideriamo la tesi di Carlo Levi riconsiderare i migranti come i protagonisti della società futura dobbiamo fare sì che adesso si debbano misurare le politiche
Lavorando in modo che non si costruiscono muri per fermare il riconoscimento dei nostri e dei loro diritti
Specie oggi che diverse centinaia di migliaia di giovani hanno ripreso negli ultimi cinque anni passati delle migrazioni andò verso nuove finora poco tradizionali destinazione
Ad esempio il mio figlio stare lascia in garage senza quindi nuove destinazioni e quando sono andato a scena e obblighi solo di Salerno
Ho visto che ha detto
Che c'erano almeno trenta giorni di Salerno insomma
La scena
E si pongono a voi tutti l'esigenza di una riconversione delle strutture associative deve politico dato indirizzate richiamando quasi un rituale nella prima fase pionieristica del movimento associativa non all'altezza della cultura
Pongo migranti in una società della comunicazione
Su questo quest'estate gli stati generali dal socialismo non derivare un mondo svoltosi nel luglio appongono ha fornito importanti suggerimenti indicazioni con un percorso comune
Per concludere voglio ricordare ancora una volta link punto andando di ieri al Senato
Di cui parlerà poi dopo
L'amico signor Presidente signori senatori o giusto dire finché un solo uomo sia costretto sia forzato che Silvio Orlando non esisteva in Italia lavoriamo giustizia nella libertà per nessuno
Sono convinto che se c'è un insegnamento le viario da recuperare
E da rendere di nuovo attualità è proprio questo quello che ci incoraggia a far seguire alla denuncia dello sfruttamento delle ingiustizie il quindici o sul riconoscimento che infinite possibilità umana
Nostro compito in particolare della fine fa e quello di impegnarci di più per fare rilievi il nostro fondatore una presenza sempre più vive presso i giovani italiani e stranieri che sono cresciuti senza conoscerlo grazie
Grazie Francesco adesso
La parola Maurizio Spadaccini vicepresidente della Federazione delle colonie libere italiano in Svizzera
No sera
Parlando qui in Senato delle condizioni di vita dei contadini lucani che aveva conosciuto durante l'esilio levi disse segregati su un monte in un villaggio erano di fatto esiliati e mantenuti tali dalla vita della nazione
Ed il solo rimedio a questi sia segregazione sull'articolo sulla loro terra era l'esilio in altre terre di là del mare del paradiso americano
Era un esilio forzato collettivo una non esistenza civile scritta altrove è diventata quasi una necessità di natura
La sua particolare sensibilità per un popolo esiliato in patria fuori
Sottolineata anche dalla frase celebre il pane che manca è un vero frane la casa che manca una vera casa il dolore che nessuno intende un vero dolore
Quel popolo non rappresentato non raccontato e il filo conduttore di un costante impegno civile e politico sui temi dell'emigrazione in particolare attraverso la Fondazione della file
L'attività svolta sin dal suo nascere pose la questione della competenza degli Stati per risolvere le questioni riguardante
Il mondo dei migranti ponendosi un obiettivo ben preciso una legislazione internazionale organica e coerente
Il primo passo fu quello di interessare al problema la nascente comunità europea e contestualmente di avviare i contatti con le organizzazioni sindacali e le associazioni degli emigrati italiani nel mondo
L'azione era quindi duplice parificare il trattamento economico e previdenziale degli immigrati italiani nel nuovo Stato e di di residenza a quello dei cittadini locali
Il secondo punto diciamo di sollecitare una più valida politica di sostegno da parte dello Stato italiano
Per i suoi cittadini costretti a emigrare non solo per favorire il loro inserimento nella nuova società ma anche per creare le condizioni di un nuovo eventuale rientro in patria
Questi erano gli stessi obiettivi per i quali da oltre un ventennio si batteva la Federazione delle colonie libere italiani in Svizzera la più grande importante organizzazione di lavoratori italiani emigrati
La pronta adesione delle colonie libere alla fine fa era nella natura delle cose fin da subito si stabilì una collaborazione costante proficua nell'indicare traguardi soluzioni
L'azione delle due organizzazioni cui spesso decisiva nella risoluzione di problemi di natura previdenziale assistenziale il compito più complesso era quello di adattarsi alle legislazioni dei vari Stati per arrivare alle soluzioni più praticabili
Le due associazioni insieme stabilivano le battaglie da fare tracciamo nel solco lungo quale muoversi dando le priorità i problemi più impellenti
Lavoro arduo ma non impossibile tanto che nel giro di alcuni anni problemi del mondo e l'emigrazione italiana vennero finalmente preso in seria considerazione
La costante collaborazione con le arie facilitava coi la soluzione bipartisan per esercitare di volta in volta o una più valida pressione sul Parlamento italiano la cui legislazione di merito un esempio per altri Governi
Oggi possiamo orgogliosamente dire che la figlia fra le colonie libere le ACLI sono state le promotrici di un capitolo del tutto nuovo quello del diritto internazionale dei migranti
L'adesione della Federazione alla fine fa avveniva nel momento più delicato e complesso delle sue rivendicazioni per gli emigrati italiani Svizzera rivolte alle autorità dei due Paesi
Le colonie libere divennero laboratorio di proposte suggerimenti molti dei quali furono assunte dalla finestra e portate nelle aule parlamentari
Nel marzo del sessantanove nel suo ventitresimo Congresso tenuta Olteanu la stessa città dove era stata fondata nel quarantatre la Federazione delle colonie libere italiane adotta una nuova strategia per portare avanti eletti rivendicazioni delle migrazioni italiani in Svizzera
A quel congresso venne invitata per la prima volta una delegazione ufficiale dei sindacati dei lavoratori al venti ICI
Due era infatti pilastri portanti della discussione congressuale convincere il mondo politico e sindacale svizzero dell'opportunità di abbattere le barriere che separavano i lavoratori locali dagli immigrati a loro volta suddivisi in domiciliare atti annuali stagionali e frontalieri
Ho detto alle divisione indebolirla il potere contrattuale degli stessi sindacati al vertice
Secondo punto far convergere l'attenzione del consenso su la necessità di abolire lo statuto dello stagionale ritenuto intollerabile abuso in quanto non corrispondeva più alla realtà e impediva oltre al ricongiungimento familiare anche l'accesso al permesso di dimora
Intervenendo a quel congresso il senatore lei mi soffermo sull'importanza del contributo che le colonie libere stavano dando in quel particolare momento alla risoluzione dei gravi annosi problemi delle migrazioni italiani in Svizzera in Europa e nel mondo
Questo congresso disse tra l'altro e ci tengo a precisarlo di cuore
E con piena ragione mostra una straordinaria maturità una pienezza di coscienza e direi un salto di qualità evidente
Che traspare dalla concretezza dei vari interventi e dalla capacità che viene tutti quanti voi individuare i problemi e di considerarli nei loro rapporti reciproci nell'ora di rifletterci nel loro derivare influenzare tutti gli altri problemi
Alle gli sembra di particolare interesse l'impegno delle colonie libere nel voler dare un valore un valido contributo anche ad un nuovo corso della vita nazionale
Questa aggiunge è una risposta nuova ai problemi dell'immigrazione e veramente il modo di superare tutta la vecchia impostazione di porsi come l'elemento attivo e creativo di questo processo
Perché pretendere di essere protagonisti al proprio destino è un momento necessario nella storia del mondo è l'elemento nuove creativo di una nuova realtà in Europa
In quel congresso le colonie libere affrontarono anche tutte le questioni riguardanti il trattamento previdenziale per i lavoratori che si spostavano tra i due Paesi la copertura mutualistica per i familiari rimasti pare che alla concessione di nuovi permessi lavoro agli immigrati italiani una confederazione
Il primo di quei punti fu portata a compimento nello stesso anno mila centosessantanove
La Federazione segnò infatti un'altra delle sue grandi vittorie dopo una lunga battaglia la Commissione mista italo svizzera aveva concesso la trasferibilità dei contributi della via S.
Per ottenere la pensione minima stabilito dalla legislazione italiana e l'assicurazione attraverso il trasferimento dei contributi della stessa pensioni italiane
Carlo Levi nel suo discorso al Senato del nove aprile mille centosettanta cito al congresso di volte ne e parlando dell'imminente manifestazione unitaria delle migrazioni italiani Svizzera passata l'
Storia come Lucerna uno oltre a trattare le questioni degli stagionali e delle scuole italiane disse
Ora tutti questi momenti nei quali gli italiani prendono coscienza dei propri problemi e cercano di far conoscere la loro volontà
Rappresenta uno degli esempi di come la visione del rapporto tra la politica generale italiana e le rivendicazioni dei lavoratori sia ormai in essi del tutto chiara e tale da fargli
A tale da fare degli immigrati protagonisti del proprio destino
Nel Congresso di oltre me levi diceva inoltre
L'emigrazione è veramente un problema fondamentale è un problema chiave della nostra vita nazionale perché la parola perché la prova ad esempio il risultato delle contraddizioni e delle insufficienze di un sistema statale non moderno non libero non democratico
E allora non se ne vuole parlare non se ne può parlare perché affrontare il problema nella sua realtà significa necessariamente modificare tutte le strutture
Sul numero di emigrazione italiana organo di stampa della Federazione delle colonie libere italiani Svizzera l'articolo che raccontava l'intervento di ieri al congresso di volta in era intitolato rompere la congiura del silenzio
Con tutte le differenze del caso quel titolo quel titolo rischia di essere ancora purtroppo attuale
Grazie adesso
Concluderà questo momento
Una lettura che scelto liberamente e credo che sarà un discorso tenuto in Senato
Che ci propone l'attore Alfonso Liguori prego
E allora buon pomeriggio la mia attenzione caduta su questo discorso al Senato del nove aprile settanta minima un attimo fa citato
Il governo Rumor o centrosinistra dell'epoca chiedeva la fiducia c'erano le varie dichiarazioni di voto qui il discorso ti Carlo Levi
Sono diciassette pagine
Non abbiate paura
Ho fatto una sintesi anche voi anche perché nella parte iniziale è chiaro che lei mi parla
Del centrosinistra del governo Rumor del programma che ha presentato fa un'analisi anche stilistica del linguaggio di Rumor molto molto interessante
Sembra un discorso io vi invito a leggerlo veramente perché non si sa da dove c'è si ha l'impressione che cominci da una certa parte
E poi con un esercizio retorico devo dire straordinario porta il discorso dove vuole lui e quindi al problema dell'emigrazione visto come
Problema centrale
Della nazione ma in un certo qual senso anche dell'Europa del mondo dei popoli praticamente
Io ho fatto una sintesi
Partendo all'incirca per metà del discorso dice
Non c'è
Alternativa
Come suol dirsi
Ma dove non c'è alternativa non c'è prospettiva o progresso
Del resto la cosiddetta mancanza di alternativa non è che una formula che serve a coprire
La volontà di non fare alcuna scelta
Ma la realtà è un'altra i problemi di sono vissuti e non possono essere visti che dal di dentro basta un solo problema vissuto e visto dal di dentro per risalire dai esso
A tutti gli altri per mostrare le infinite interrelazioni del reale per costringerci dunque
Ha una politica concreta un concreto e creativo rapporto con la vita del Paese prendiamo dunque fra i tanti
Un problema o un complesso di problemi la emigrazione
La stessa natura del fenomeno dell'emigrazione
Forzata di massa lo pone al centro della vita del Paese il sintomo e il risultato di un antico la situazione economica e sociale
Dell'esistenza o permanenza di strutture autoritarie repressive e schiavisti che
Che milioni di italiani
Si ritrovino dalla nascita nella posizione di classe subalterna di certi senza diritto di uomini senza pane e speranza senza lavoro nella Repubblica
Che per Costituzione è fondata sul lavoro è uno scandalo
Milioni di cittadini italiani sono strappati con violenza che è nelle cose nelle strutture storiche nelle istituzioni dalla terra dalla casa dalla famiglia dalla lingua
Ed espulsi dalla comunità nazionale esiliati in un mondo altro privati di radici culturali buttati nel deserto capri espiatori
Delle nostre colpe
La loro
Esistenza
E la prova del carattere non libero né democratico delle nostre strutture politiche economiche e sociali sicché ed è giusto dire che finché un sullo
Uomo sia costretto sia forzato all'esilio violento non esisterà in Italia ne vera giustizia anni vera libertà per nessuno
L'immigrazione incide su tutta la vita del Paese in tutti i campi tutti i problemi nazionali ne sono condizionati o modificati o corrotti quello del Mezzogiorno
Quello dell'abbandono delle campagne quello della difesa dell'urbanesimo per cui lei migrazioni interne da un lato citando lo spopolamento delle campagne e dall'altro questi mostruosi agglomerati i cittadini
Quello
Dell'agricoltura
Quello dello spopolamento delle campagne quello della difesa del suolo e del territorio quello dalla casa quello della scuola perfino dell'ordine pubblico per esempio il brigantaggio sardo è legato strettamente al problema dell'emigrazione
Quello della cultura
Perché non c'è soltanto l'emigrazione di braccia
Ma c'è anche l'immigrazione di intelligenze che perdiamo dopo avere speso miliardi per la loro formazione quello della lingua
Quello della salute pubblica quello del diritto quello del lavoro e naturalmente quello della politica estera infine
Se noi poniamo il problema della immigrazione al centro della nostra attenzione dovremmo rivedere tutto il programma d'azione del Governo in tutti i campi della vita nazionale ed operare
Operare per una economia che garantisca il pieno impiego
è inutile entrare qui in questioni particolari dissenso della
Interrelazione dei problemi è ormai noto a tutti del resto ogni giorno discutiamo su qualche questione che concerne questi problemi oggi ad esempio
Ho ricevuto un ritaglio del Corriere della sera del quattro aprile che riguarda questa discussione che è intitolato il triangolo industriale soffocato dalla immigrazione
Si dice in questo articolo che l'eccessivo al pensionamento di popolazioni al nord e l'abbandono di interi Paesi al sud aumentano lo squilibrio economico e sociale che deve essere colmato
E qui si dice inoltre che dal dopoguerra a oggi oltre sei milioni di persone si sono spostati dalle zone depresse verso il triangolo industriale che ciò
Non darebbe di venire il termine di misura di una geometria disumana
Ora su questi campi così larghi debbo dire che nel programma del Governo non sia è del tutto taciuto io sono lieto che qualche cosa vi sia
Un po'più di come erra ormai tradizione ma tuttavia il programma non potrebbe essere più illusi voi Pelusi vivo la nostra attenzione e sensibilità è stata sollecitata su questi temi ma il problema dell'emigrazione
è stato posto come un dato non modificabile e si riduce soltanto alle migrazioni all'estero
Il programma di Governo fa cenno al principio della parità che certamente va difeso e realizzato ma c'è sempre nelle intenzioni degli uomini di Governo il pericolo di come fondarla con il tentativo e con il programma della integrazione integrazione che si risolve in una forma definitiva di espulsione quindi
Parità giuridica e di diritti sì integrazione no il programma considera questo come un problema particolare lo isola
E lo pone ancora come un tema di assistenza di tutela di carità in un modo che sostanzialmente rimane ancora paternalistico anche se si fa esplicito accenno alla viva voce o alla volontà degli emigranti
Tutti i giorni
Tutti i giorni noi assistiamo a nuovi episodi di una condizione di vita intollerabile sia nelle migrazioni all'estero che in quella interna non è il caso che io vada avanti elencando fatti particolari
Voglio dire soltanto che l'emigrazione ha preso OPA prendendo ormai completa coscienza di sì
Siamo in una fase nuova quella che si è chiamata la fase del ritorno
L'emigrante come persona destituita di ogni diritto sradicato dalla propria terra dal proprio Paese dalla propria lingua esistiamo
Ora ma è oggi il portatore della coscienza di rappresentare un uomo nuovo di essere una forza nuova di avere in sé
Una cultura nuova informazione non più esiliati ma protagonisti questa e la frase nata dal mondo degli emigranti che noi abbiamo preso come motto della loro Federazione
Abbiamo sentito qui il giudizio severo e grave direi il memoriale
Dei terremotati e baraccati Della Valle del Belice nel discorso appassionato del Senatore Corrao lo stesso giudizio portano certamente
In milioni di emigrati forzati nelle grandi città del nord nei Paesi stranieri d'Europa e del mondo certo essi sono giustamente prevenuti e diffidenti contro le parole di chi
Ritengo non responsabile di mali antichi continuatori attuali di antichi nemici
Contro l'altra calasse che ha permesso ho forzato il loro esilio quelli che in qualunque modo rappresentano il potere essi
Ne sentono lo stile assenza
E la coprono dunque di rancore e disprezzo
Le dicesse
Oppose Frasson metterei Palazzo
Se mi è lecito citare a questo proposito dei versi scritti a proposito di Dio certo il Governo di oggi porta sulle spalle il peso del passato e mi assume il carico lo dice egli stesso ma
Spogliandoci
Delle prevenzioni storiche dello spirito di rivendicazione dei rancori secolari
Tuttavia questo programma di governo di novantatré pagine dove si elenca tutto quasi tutto ma hanno un sì collega hanno organicamente i problemi e non si affrontano con una vera volontà di risolverli
Come può essere giudicato per gli emigranti
Come possono essi
Giudicare una classe dirigente che rifiuta ancora obiettivamente di conoscerli e di riconoscerli come uomini liberi il
Loro giudizio non può essere positivo il nostro giudizio non potrà
Malgrado tutto essere diverso dal loro
La ragione
Di questo giudizio
è lei il significato e nelle vicende della crisi forse tale ragione
Potrebbe intendersi in una sua frase signor Presidente del Consiglio che lei pronunzio nel suo discorso nel suo programma il Paese
Chiede di essere cover nato
Certo
Gli italiani chiedono
Vogliono un governo
Vogliono trovare le formule nuove della vita democratica ed in questi modi sempre rinnovati dall'invenzione popolare vogliono un governo un buon Berno che si possono sentire come proprio che nasca da loro dalla loro volontà dai loro bisogni ed alle loro capacità di creazione politica ma perché
Usare il verbo al passivo
Non chiedono
Non vogliono essere governati ma appoggiamo Nocco Bernard sì
è una differenza minima e formale ma in questa minima differenza c'è tutto il significato ed il valore della libertà
Grazie Alfonso molto
Hai scelto molto bene
Noi arriviamo alla fine di questo momento
Devo
Portarvi il saluto di senatore pronti che ha dovuto lasciarle perché
è stata convocata la Commissione affari esteri che dovrò raggiungere anche o fra poco
Si conclude qui questo momento spero che l'abbiate apprezzato
Io non posso che Consiliare di rileggere
Parte le opere a mare gli interventi così i discorsi in Senato
Perché al di là dell'eccitazione che sono state fatte
In molti altri punti vehicle civili si parla
Mi torna in mente uno del sessantanove quando parla della necessità della rappresentanza
Ed è un discorso che dovremmo rileggere tutti in questo momento perché poi quella rappresentanza che è stata in un certo modo
Riconosciuta con prima dei comitati consolare i Comites il Consiglio generale degli italiani all'estero
è proprio la settimana scorsa abbiamo accolto un ordine del giorno
Che chiede al Governo di presentare una riforma seria di questa rappresentanza
Perché proprio
Nel discorso del sessantanove
E quello che poi c'è abbiamo fatto vedi proprio il problema della politica italiana cioè noi siamo riusciti
Anche ad inquinare quella rappresentanza inquina alla nel senso controllarla da Roma le ultime parole di questo discorso qui
Ci sta a dimostrare
Che noi anche quando prendiamo delle scelte quando facciamo delle scelte importanti come
Furono quello dei Comites e del Consiglio generale degli italiani all'estero per trent'anni siamo riusciti ad inquinare allo per lui obiettivi di bassa politica romana per
Controllarli
E manipolare quelle organi di rappresentanza che chiedevano semplicemente le cose che letto nelle ultime parole dunque
C'è riflessione su tutti i punti perché anche
Ancora adesso continua questo giochetto
è veramente un problema culturale come l'hai ricordato ma anche
Molto di cose molto concrete
Maurizio CIA
Ricorda del congresso del sessantanove
E il sessantanove sull'anno dei alcune di quelle conquiste importanti sulla previdenza
Ma noi
Italia di oggi siamo coscienti che interrompiamo
I contributi versati all'INPS da parte di
Migliaia e migliaia di emigranti con che provengono da Paesi con i quali non facciamo nessuna convenzione che riconosco loro
Un facile accesso dal loro dovuto ai loro diritti
E quando noi affrontiamo questi problemi qui non siamo popolare nel mondo politico però è nostro dovere l'abbiamo fatto per noi l'abbiamo chiesto per noi
Dobbiamo farlo per gli altri io meglio che mi ferma se non avrà qualche problema
Non posso che ringraziare tutti gli interventi e voi che avete partecipato e mi fa piacere vedere alcuni colleghi della quindicesima
Albertini
Che
Ricordano momenti ben più interessate di quelle che stiamo vivendo adesso in Senato grazie