Sono stati discussi i seguenti argomenti: Aerei, Esteri, Francia, Guerra, Hollande, Isis, Islam, Petrolio, Putin, Rassegna Stampa, Russia, Siria, Turchia, Ucraina.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 18 minuti.
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Buongiorno a Visco tutori di Radio Radicale sabato ventotto novembre questo l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura i David Carretta quest'oggi ci occuperemo soprattutto di Siria Paese
Al centro dell'attenzione globale dopo gli attentati di Parigi ma non solo c'è stato anche
L'incidente l'abbattimento di un caccia Russo da parte dei villini eri turchi questa settimana il tentativo di
Consoloni il Presidente francese di forgiare una coalizione unica contro lo Stato
Islamico noi leggeremo un'analisi da le mondo sui risultati di questa
Maratone Han diplomatica risultati incerti scrive il quotidiano francese tanto è vero che l'Eliseo parla ormai
Di coordinamento invece che di coalizione perché per la coalizione serve un consenso politico
Oggi introvabile poi vedremo un commento di Philip Stephens Colonnese Fraktion Times
Su come ci si deve relazionare a Vladimir Putin e in particolare a un Vladimir Putin umiliato la sua campagna in Siria non sta andando bene come previsto
Il Presidente Putin vorrà scambiare la cooperazione sulla Siria con concessioni occidentale in Ucraina questa strada porterebbe alla rovina scrive Stephens
L'Economist dedica questa settimana invece un editoriale all'abbattimento dell'aereo russo da parte della
Turchia non c'è spazio per manovre nella lotta contro lo Stato islamico scrive il
Settimanale britannico ma con il Wall Street Journal vedremo che
Le manovre forse sono
Quelle di Vladimir Putin lo ho anche ora meglio del suo protetto Bashar al-Assad il giornale ieri
Ricavato un editoriale sul regime Assad che fa affari con lo Stato islamico
In particolare i traffici di petrolio
Cominciamo però dalla
Francia ieri c'è stata la cerimonia per come morale le vittime degli attacchi di Parigi del
Tredici di novembre a chiusura di una settimana intesa soprattutto dal punto di vista diplomatico con Consolo onde che è stato Washington anche a Parigi ho incontrato David Cameron Angela Merkel Matteo Renzi prima di volare
A Mosca per quello che nel mondo oggi definisce un riavvicinamento tra la Francia e la Russia riavvicinamento che riguarda anche
La strategia siriana c'è stata una svolta diciamo promossa da da parte della diplomazia
Di Parigi tanto è vero che ieri il Ministro degli esteri francese no Fabius in un'intervista radiofonica ha detto che anche
Le forze del regime potrebbero contribuire sul terreno la lotta contro lo Stato islamico ma facciamolo il bilancio di questa settimana diplomatica di volontà proprio con le monde un'analisi
Una maratona diplomatica dei risultati incerti l'Eliseo parla ormai di coordinazione invece che di coalizione perché per la coalizione serve
Un consenso politico oggi introvabile scrive le mondo due settimane dopo gli attentati di Parigi il Presidente francese Consolo onda concluso una maratona diplomatica destinata ad accelerare la mobilitazione politica
E il coordinamento militare internazionale contro lo Stato islamico al di là della moltiplicazione degli incontri però il risultato di questo sforzo di un mondo appare ancora
Incerto il contorni della grande unica coalizione controlli jihadisti promessa dal presidente durante il suo discorso al Congresso avversari
Il sedici novembre rimangono vaghi del resto l'Eliseo parla ormai di coordinamento e non più di coalizione
Perché perché quest'ultima presuppone un consenso politico sugli obiettivi perseguiti che oggi e introvabile
Le monde spiega che da un lato ci sono gli Stati Uniti intrattabile in qualche modo in sulla questione di un riavvicinamento
Alla Russia dall'altro c'è la Russia che ha formato una sua coalizione con l'Iran nei suoi accoliti
Sciti nella Regione poi ci sono le monarchie sunnite del Golfo che sono in
Contrapposte all'Iran insomma ognuno persegue obiettivi diversi tanto più sulla questione della partenza di Assad o l'onda secondo nel mondo aveva fatto una scommessa ambiziosa approfittare dell'ondata di shock degli attacchi a Parigi per tentare
Di far muovere le posizioni sulla crisi siriana le cui metastasi si fanno sentire ben al di là del Medioriente alla fine però ove è stato il primo l'unico aggiungiamo noi chi Radio Radicale o chi vi parla per meglio dire a muoversi proponendo una mano tesa alla Russia principale alleato con l'Iran del regime di Bashar al-Assad così
Le mondi in questa
Analisi a proposito di Russia una lettura un po'diversa da quelle che abbiamo letto sulla stampa italiana a proposito di Vladimir Putin l'abbiamo trovata ieri sul Financial Times un commento di Philip Stephens come non ci si è in relazione a un Putin umiliato perché umiliato perché
Scrive Stephens che le cose non stanno andando tanto bene in
Si viene meno altrove mi chiedo che fine abbia fatto Vladimir Putin il grande stratega ho smesso di contare il numero di commenti che descrivono il Presidente Putin come un leader coraggioso
Rispetto a una serie di leader deboli vacillanti nelle democrazie avanzate del resto del mondo
Ma se si guarda da vicino possiamo intravedere quanto in realtà oggi la Russia sia vulnerabile come minimo Putin ha perso un po'del suo splendore
La scommessa militare di mosche in Siria era stata salutata come un degli incendi c'era quel tipo di mossa scacchi che il Presidente americano Barack Obama non si sarebbe mai
Ha rischiato di fare impegnando le sue Sforza sul terreno leader russo si
Era posizionato al centro di ogni sforzo internazionale per pone porre fine alla guerra civile
Era riuscito a far piegare alcuni occidentali sulla rimozione forzata di Bashar al-Assad escluso dei circoli diplomatici che contano dopo l'invasione dell'Ucraina era all'improvviso tornato ai tavoli più importanti
Le immagini televisive dei caccia russi e di sottomarini di Mosca che sparavano contro i ribelli dovevano fare era il resto chi diceva che la Russia non era più un superpotenza
Poi però
è arrivato l'attentato che ha ucciso circa duecentoventi vacanzieri russi su un volo che tornava dalla località egiziana di Sharm El Sheik attentato e rappresaglie all'intervento siriano di Mosca
Poi è arrivato l'abbattimento di un caccia Russo da parte dell'aviazione turca per la violazione dello spazio aereo dalla Turchia poi sono arrivati dei sabotatori ucraini che con o senza il consenso di chi entra hanno spento le luci
Della Crimea occupata dalla Russia facendo saltare le linee l'alta tensione che rifornivano questo territorio
Quella che alcuni avevano descritto come una vittoria per Putin Ucraina si è trasformata in un pantano annettersi la Crimea sta avendo
Un costo molto alto così come costano le in club pro russe nell'est dell'Ucraina per parte loro e Governi occidentali hanno sorpreso tutti compresi se stessi per la loro determinazione nel sostenere le sanzioni economiche
Che costituiscono un costo reale a Mosca in realtà però spiega Philip Stephens anche senza le sanzioni l'economia russa sarebbe in grossi guai il collasso dei prezzi di petrolio e gas a mostrato il fallimento di Putin nel modernizzare diversificare l'economia del Paese
L'economia si sta contraendo gli standards vita calano la fuga di capitali sta profughi hanno le riserve straniere mentre gli investitori esteri se ne stanno alla larga alcuni dicono che il peggio è passato ma pochi si aspettano una ripresa significativa
Niente di tutto questo implica che Putin sia minacciato in patria al suo nazionalismo aggressivo ha conquistato
L'opinione pubbliche a e i recenti colpi subiti dalla Russia prima con l'attentato sopra il Sinai poi con l'abbattimento dell'aereo
In al confine Russo sì di siriano turco infine
Con le luci della Crimea questi colpi non diminuiscono la capacità di Putin di fare danni né in Ucraina né in Siria
E allora di fronte a tutto questo quale dovrebbe essere la prossima mossa dell'Occidente secondo Philip Stephens la prima risposta
è cercare di capitalizzare sui problemi di Putin approfondendo il dialogo con Mosca per ricercare un cessate il fuoco e poi un quadro politico di qualche tipo per la Siria
La seconda risposta però
Come che Washington Berlino e Parigi devono evitare di parlare di ristretto o riavvicinamento per parafrasare una frase di Margaret Thatcher questo non è il momento di
Vacillare
La terza risposte che l'Occidente deve adottare un approccio strettamente strumentale nelle sue relazioni con Mosca
La necessità di coordinare le operazioni militari in Siria va da sé se Putin vuole forgiare una vera partnership contro lo Stato islamico l'Occidente deve rispondere positivamente
Non ci sarà mai una soluzione durevole con Assad al potere ma l'opposizione cosiddetta moderata sostenuta da Washington e da altri è una finzione in termini di capacità di governare un Paese
Una transizione politica richiederà tempo per costruire un'alternativa funzionante ad Assad alternativa che deve avere il consenso di Russia e Iran
Ma secondo Philip Stephens c'è un errore imperdonabile che non deve essere fatto dagli occidentali
Putin vorrà scambiare la cooperazione in Siria con concessioni occidentali in Ucraina questa strada porterebbe dritti alla rovina i leader europei farebbero bene a ricordarsi del fatto che l'accordo nucleare
Con l'Iran ha avuto successo eppure è stato tenuto separato dalla disputa sull'Ucraina
Nessuno deve dimenticare che la Russia come chi chiunque altro in Occidente alla fine a tutto l'interesse nello sconfiggere l'estremismo islamista violento
La Siria ha lasciato tutti in un vicolo cieco gli Stati Uniti ed Europa hanno sbagliato leggere il conflitto siriano sin dall'inizio Putin il labilissimo tattico dai modi Rudi si è dimostrato un pessimo stratega
Se un accordo ancora possibile allora tutti devono essere pronti a cogliere l'opportunità ma nessuno deve pensare che il presidente Russo abbia rinunciato alla sua visione rilasci sta del mondo così
Philip Stephens sul Financial Times di ieri l'Economist che uscito ieri in edicola europee invece dedica un editoriale al
La guerra o al conflitto allo scontro per meglio dire
Tra Turchia e Russia che potrebbe minare di sforzi contro lo Stato islamico non c'è spazio per manovre il titolo
Non bisogna permettere che l'abbattimento di un aereo russo mandi all'aria la campagna contro lo Stato islamico e scrive l'Economist l'abbattimento di un caccia Russo da parte della Turchia ventiquattro novembre si sarebbe potuto
Evitare ma difficilmente può essere definito come un incidente
La Turchia dice che nei cinque minuti prima che due su coi superassero per pochi secondi il suo spazio aereo aveva inviato dieci avvertimenti
E tutta una serie di indicazioni di cerchi dicono che i turchi hanno sostanzialmente ragione
La Russia eh provoca attrice per natura la Russia è una testa calda ora il compito evitare che il vincitore sia lo Stato islamico
E questo è un pericolo reale perché la perdita di un Elio minaccia di avvelenare le relazioni tra i due Paesi che alla fine sono più coinvolti nella guerra civile dentro la Siria e si trovano su sponde opposte
La Russia sostenere regime di Bashar al-Assad la Turchia alcuni dei suoi nemici sunniti ladini il Real Putin ha definito l'atto Russo come come una l'abbattimento dell'aereo russo come una pugnalata alle spalle inflitta dai complici dei terroristi ha promesso conseguenze serie
Ma la verità che al contempo la Russia continua a bombardare i ribelli siriani turco mediche vivono vicino alla frontiera che sono sostenuti dei turchi
Il problema qual è che le frizioni tra Turchia e Russia rischiano di danneggiare quello che dovrebbe essere l'obiettivo prioritario di tutti rispondere lo Stato islamico e portare un po'di pace in Siria
E Iraq rispetto a tutto questo una responsabilità maggiore ricade sulle spalle del Presidente francese Consolo onde
Con una determinazione rafforzata dagli attacchi contro Parigi e forte di una risoluzione dell'ONU questa settimana o Londra
Ha fatto la navetta tra diverse capitali per galvanizzare lo sforzo contro lo Stato islamico ma il compito di o Londra
è diventato molto più difficile dopo l'abbattimento del caccia Russo anch'esse più Cuccia alle che mai due cose sono necessarie per limitare i danni la prima e che Ankara continui a beneficiare del sostegno pubblico
Della NATO nell'ultimo anno la Russia ripetutamente violato lo spazio aereo nato in particolare negli Stati baltici
Dopo precedenti incursioni la Russia aveva lanciato diversi avvertimenti russi ed aveva battuto un Dronero la NATO ha un interesse primario nello scoraggiare ulteriori intrusioni nel presentarsi a Mosca come un fronte unito
Seconda cosa da fare i membri della NATO in privato devono dire alla Turchia di cambiare
Comportamento la Turchia sta frenando la campagna contro lo Stato islamico e più interessata a colpire i curdi in Siria e a rimuovere Assad invece che schiaccia redige tristi
Inoltre non è riuscita a fermare i flussi del petrolio dello Stato islamico che esce dalla Siria
E il denaro e le reclute jihadista che vi entrano evitare una escalation sarà la cosa più facile molto più difficile sottolinea l'economista sarà convincere
Sia la Turchia sia la Russia concentrarsi di più sullo Stato islamico
Anche era
Deve capire che se la NATO dalla sua parte anche la Turchia a delle responsabilità nei confronti degli alleati inoltre sulla Turchia vuole
Liberarsi di Assad il solo modo per ottenerlo e lavorare con la Russia non farle la guerra quanto la Russia
I segnali che la sua campagna siriana non sta andando molto bene sono evidenti oltre al caccia Mosca per su un elicottero che era stato inviato a recuperare i piloti che è stato battuto da un missile
Dell'esercito libero siriano anti Assad dopo quattro anni di combattimenti l'esercito di Assad in pessimo stato con il sostegno aereo russo riesce a tenere le sue posizioni ma non ha riconquistato ampie porzioni di territorio
Assad alle mani così piene di sangue da essere diventato un peso perfino per Putin
Con lui al potere non ci sarà mai pace un'alleanza unica contro lo Stato islamico forse fuori dalla portata Dio Londra
Ma c'è da augurarsi che alla fine con il tempo il Presidente francese riesca spingere turchi e Russia a rivedere le loro priorità e a trovare una forma di
Convivenza così tra l'altro
L'Economist in questo editoriale
E però e però sulla questione del petrolio dello Stato islamico di cui si parla molto in questi
Giorni ma non solo alla fine
Della duplicità di Assad dunque anche di Vladimir Putin che bombarda i ribelli ma non lo Stato islamico i vostri giornalieri pubblica con l'editoriale dal titolo la Siria di Assad fa affari con lo Stato islamico
Scrive il giornale in ben pensanti della politica estera dicono che anche se Bashar al-Assad e orribile almeno
Combatte lo Stato islamico ma la realtà è un'altra Assad sta dedicando gran parte del suo sforzo militare a combattere gli oppositori sunniti al suo regime
E quasi nulla lo Stato islamico
Fino a quando non sconfiggere agli altri ribelli in realtà lo Stato islamico e utile ad Assad perché lo fa sembrare più tollerabili di a molti in occidente solo che ora
C'è una nuova prova della complicità di Assad con lo Stato islamico mercoledì e il Dipartimento del Tesoro americano sanzionato quattro individui se Società
Che forniscono sostegno a regime siriano tra loro c'è chissà in illumini Zino
Che il Tesoro descrive come un ricco uomo d'affari Russo Presidente della Federazione mondiale di scacchi da molto tempo
L'assistenza russa ad Assad non è un segreto ma il Presidente Obama sta cercando anche di convincere Putin a cooperare in uno sforzo diplomatico le sanzioni contro questo personaggio suggeriscono che gli Stati Uniti non si attendono grandi progressi
La notizia più significativa semmai sono le sanzioni contro Giorgio ASU anni che il Tesoro identifica come un uomo d'affari siriano che serve come intermediario per gli acquisti di petrolio
Nelle mani dello Stato islamico effettuati dal regime siriano
L'Unione europea aveva aggiunto al suo anni alla sua lista nera in marzo la vendita di petrolio e una delle principali fonti di finanziamento dello Stato islamico
Se ASU anni sta comprando petrolio da questa organizzazione allora significa che Assad sta finanziando il califfato terrorista
Che dovrebbe essere il suo nemico mortale
In realtà secondo il giornale e più accurato definire lo Stato islamico il regime Assad come nemici Cindy ottici che si tengono in piedi a vicenda per mantenere la loro base di potere
Rispetto tutto questo gli Stati Uniti avrebbero bisogno di una strategia che porti al sconfitta di entrambi e che ancora
Non c'è secondo
Il Wall Street giornale noi ci fermiamo però oggi ricordando che la casa di meglio ascolto chiocciola
Radio Radicale punto it potente scrive al CIPE commentare questa o da altre rubriche da David Carretta una buona giornata su Radio Radicale
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