Tra gli argomenti discussi: Ambiente, Clima, Esteri, Europa, Francia, Immigrazione, Inquinamento, Parigi, Rassegna Stampa, Rifugiati.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 18 minuti.
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8:30 - Parlamento
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Buongiorno agli ascoltatori di Radio Radicale martedì primo dicembre questo l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura David Carretta due i temi di cui ci occuperemo quest'oggi innanzitutto la conferenza di Parigi sul clima al cosiddetto
Cop ventuno che si è aperto ieri leggeremo tre editoriali che spiegano abbastanza bene quali sono le aspettative le poste in gioco di questo vertice per tentare di limitare il surriscaldamento climatico
In particolare ci soffermeremo sul Washington post gli obiettivi della conferenza sul clima di Parigi il quotidiano americano prende
Posizione a favore di un accordo che limiti le
Emissioni poi il Guardian che avverte
Non c'è un Pianetta
Di le speranze del mondo per un futuro sostenibile dipende da ciò che accadrà Parigi nelle prossime due settimane infine
L'invasione che lega qui visto evento a un'altra questione
Più globale
In particolare il fallimento in termini di governance espresso dalle attuali classi dirigenti
In Europa è un po'nel resto del mondo a proposito invece di fallimenti in termini di governance torneremo sul vertice che c'è stato domenica a Bruxelles tra Unione europea e Turchia
Con l'editoriale di oggi dire mondo e la Turchia sfrutta la debolezza europea il titolo e a questo proposito il vertice era dedicato
In particolare a come arginare l'afflusso dei rifugiati che sta mettendo in crisi tutta l'Unione europea leggeremo anche un commento di Timothy Garton Ash dal Guardian
I muri d'Europa ritornano eccome il mille novecentottantanove al contrario una volta i muri venivano abbattuti ora le barriere vengono ricostruite letteralmente psicologicamente metaforicamente
E non solo a causa di Parigi e della crisi dei rifugiati spiega tra l'altro Garton Ash ma cominciamo
La Conferenza Coop ventuno sul clima che si è aperta ieri a Parigi che in qualche modo
Dominerà l'attualità delle prossime due settimane cominciamo dall'editoriale di ieri del Washington post che presenta abbastanza bene
L'appuntamento gli obiettivi della conferenza sul clima di Parigi il titolo scrive il quotidiano americano l'ultima volta che i negoziatori internazionali si erano incontrati per cercare di
Redigere un accordo maggiore sul clima fallirono miseramente le aspettative alla Conferenza di Copenaghen
Erano state così realistiche da dimostrarsi controproducenti leader mondiali però sembrano aver imparato la lezione nelle prossime due settimane
I negoziatori internazionali cercheranno di nuovo un accordo questa volta a Parigi il conclave non risolverà il problema del cambiamento climatico
Non produrrà nemmeno piani specifici per mantenere il surriscaldamento globale sotto i due gradi Celsius il punto oltre il quale secondo diversi scienziati non bisogna andare
Vista la natura complessa dei negoziati un trattato vincolante che imponga una soluzione dettagliate completa none un obiettivo realistico ma la Conferenza di Parigi
Potrebbe comunque spingere il mondo verso un percorso che permetta la riduzione delle emissioni
Globali effetto serra che permetta di costruire meccanismi per verificare i progressi
Dei singoli Paesi e di creare istituzioni aspettative che spingano i governi mondiali a fare di più nei prossimi anni se questi obiettivi saranno realizzati secondo il posto sarà un successo
Il risultato migliore sarebbe qualcosa di simile alghe atto dell'accordo generale sulle tariffe del commercio che aveva
Che era stato messo in piedi
Nella dopo secondo Guerra mondiale per promuovere libero commercio internazionale come
Con un meccanismo che riuniva regolarmente i paesi attorno dei round per arrivare a un accordo ad accordi che hanno poi permesso di
Ridurre le barriere al commercio i Paesi secondo secondo posta a Parigi dovrebbero impegnarsi obiettivi precisi ma un po'e dovrebbero aumentare continuamente il loro livello di ambizione
Più di centoventicinque stati inclusi tutti i maggiori
Produttori di gas che causano cambiamento climatico hanno già sottoposti i loro impegni in termini di riduzione di emissione
Gli Stati Uniti vogliono tagli alle del ventisei ventotto per cento entro il due mila venticinque rispetto i livelli del due mila e cinque la Cina la cui
Rapida crescita si è tradotta in un'era un aumento enorme di emissioni promette di arrivare al picco introiti prossimi quindici anni e di aumentare l'uso di rinnovabili l'Europa introdotto un sistema di pagamento delle missioni da diversi anni e promette di tagliare del quaranta per cento
Le missioni entro il due mila e trenta rispetto i livelli del mille novecento novanta un'analisi americano uscito lo scorso mese dice che questi sforzi possono contenere l'aumento della temperatura globale circa due virgola sette gradi
Molto vicino all'obiettivo dei due gradi per anni i repubblicani hanno attaccato la nozione secondo cui io occorreva fare qualcosa di serio sul cambiamento climatico in parte perché
L'azione solitaria degli Stati Uniti non avrebbe potuto risolvere un problema globale a Parigi il resto del mondo a una chance di dimostrare una volta per tutte che questa visione è sbagliata così
Il Washington post che però
Evidenzia
Due questioni importanti sono alla fine parte della posta in gioco di Parigi il primo un accordo che non sia vincolante come invece chiedono lo vedremo tra poco
Alcuni Paesi la stessa Unione europea diverse ONG e poi il meccanismo analogo allungate l'accordo generale su tariffe
E commercio che ha messo in piedi un sistema per promuovere libero
Scambio a livello internazionale
Senza in qualche modo meccanismi vincolanti abbiano leggere il Guardian che sottolinea come ci siano dei problemi aperti in un editoriale
Ieri dal titolo non c'è un pianeta di le speranze del mondo per un futuro sostenibile dipendono da ciò che accadrà a Parigi nelle prossime due settimane
Scrive il quotidiano britannico lo slogan migliore per il summit sul cambiamento climatico di Parigi è non c'è un pianeta di quanto alle immagini difficili
Immaginare una immagine più potente
Delle migliaia di scarpe lasciata Plast della Repubblica e domenica come il simbolo della marcia prevista ma vietata causa dei timori di una ripetizione degli attacchi terroristici
Contro la capitale francese di due settimane fa
Se la leadership politica a volte tentenna il movimento popolare per rendere l'economia più verde invece determinato e può fare la differenza
Questa è la ventunesima Conferenza dell'ONU sul clima e ci sono segnali
Di una nuova maturità che potrebbe essere di ottimo spiccio per il futuro e facile dimenticare che questo è un tentativo senza precedenti di cooperazione globale
Parigi non sono solo leader che cercano di trovare un accordo accettabile a quasi duecento paesi
La sono anche
Migliaia gli attori della Società civile impegnati contro il cambiamento climatico un segnale di maturità e la richiesta del Ministro degli esteri francese nove Fabius derivare un accordo entro
La fine di questa settimana per
Trascorrere la prossima discutere su come mettere in opera il comunicato finale qual è il problema secondo il Guardian
è che rimangono decisioni contenziose da prendere ci sono nella bozza dell'accordo di venti pagine
Molte parole chiave lasciate tra parentesi quadre per esempio quando si arriverà al picco di missioni la quantità di denaro che verrà messo a disposizione
Dei Paesi vulnerabili per prepararsi all'impatto del cambiamento climatico l'assistenza ai Paesi in via di sviluppo che sono ancora dipendenti dalle energie fossili
Senza un accordo su tutto questo Parigi rischia di non essere un successo secondo il Guardian chi invece insiste per
Un accordo vincolante e liberazione in un editoriale dal titolo eccessi in cui si lega a Parigi al più ampio problema dell'efficacia della governance a livello nazionale transnazionale
C'è una seconda posta in gioco più nascosto in questo copia ventuno a cui un pianeta malato dei suoi eccessi guarda la prima posta in gioco è conosciuta limitare con un accordo credibile la deregulation climatica che ci minaccia tutti
Occorrerà scrutare dunque con occhio vigile il contenuto del testo che verrà prodotto da questo governo mondiale
Che durerà due settimane l'altra posta in gioco e meno dibattuta e più surrettizia ma un fallimento su questo secondo fronte rischia di avere conseguenze altrettante deleterie
La domanda è come ristabilire la fiducia dei popoli nel loro dirigenti se un'assemblea tanto spettacolare come Coop ventuno non produrrà niente di significativo
Come rassicurare i cittadini si questa montagna mediatica partorire a un topolino verde
L'impotenza pubblica e il grande male di questa epoca che scoraggia la partenza ci fazioni civica nutre l'indifferenza dell'opinione pubblica favorisce
L'emergere dei partiti estremisti in tutti i Paesi se il compito in turno si chiuderà
Senza un accordo o con un accordo non vincolante apparirà come una semplice operazione mediatico politica per lavarsi le mani del clima così
Invasione in questo editoriale in cui pone le aspettative a un livello d'dunque molto alto vedremo vedremo come è andata questa conferenza sul clima oggi però vogliamo tornare
Anche sulla crisi dei rifugiati in Europa il vertice di domenica tra i leader dell'Unione e la Turchia
Nel mondo oggi vi dedica il suo editoriale la Turchia sfrutta la debolezza europea il titolo e scrive il quotidiano francese
Il fronte un'Europa disunita e velleitari al Presidente turco Recep Tayyip Erdogan è in posizione di forza e la cosa mi piace Bruxelles corteggia anche l'attore chiave di una doppia crisi che in realtà è una sulla crisi
Quella dei flussi migratori a destinazione dell'Unione europea e quella del caos mediorientale dunque
L'unica crisi è la Siria ma nella sua relazione complicata con la Turchia l'Europa eh meno vittima di Erdogan che della propria sua propria incuria ed è uno spettacolo molto ristretti per le Monde
Tre ore di negoziati Bruxelles domenica tra europea e Turchia per tentare di controllare il più importante flusso migratorio che il vecchio continente abbia conosciuto dal mille novecentoquarantacinque si sono conclusi con un accordo minimo e senza un calendario
Il ventotto chiedono aiuto ad Erdogan ha per stabilizzare un'ondata migratoria provocata dalle guerre in Siria Iraq Afghanistan e che si è tradotta con l'arrivo di più di un milione di persone dallo scorso gennaio la pressione più forte viene della Siria
E si esercita su uno degli Stati più deboli dell'Unione europea la Grecia
Con i suoi quindici mila chilometri di frontiere marittime sparso in un immenso arcipelago la Grecia che dovrebbe assumersi la responsabilità del controllo e della registrazione dei migranti e incapace di rispettare il suo compito
Di guardiano di una delle frontiere esterne dell'Unione europea ed ancor meno capace per il fatto che la Turchia che accoglie già due virgola due milioni di rifugiati siriani non fa grandi sforzi per dissuadere i profughi dal prendere il mare per arrivare
Sulle isole greche
L'Unione europea vuole che anche era si tenga i rifugiati siriani molti siriani sarebbero d'accordo perché vogliono rimanere il più vicino possibile al loro Paese
La Turchia reclama delle compensazioni domenica ottenuto tre miliardi di euro in un impegno ancora vago e per una durata da determinare
Un allentamento del regime dei visti e il rilancio del processo di adesione di Ankara all'unione europea
Ma secondo le Monde cioè tanta vaghezza quanta ipocrisia nei risultati di questo vertice la Turchia paese di settantatré milioni di abitanti non a torto giocare sulle contraddizioni dell'Europa
Un continente di più di cinquecento milioni di abitanti incapace di condurre la minima azione collettiva di fronte a un flusso migratorio che avrebbe dovuto suscitare
Una risposta unitaria e organizzata laddove invece si assiste a un festival di ripiega menti nazionalisti e egoisti
Certo la Turchia di Erdogan un partner difficile imprevedibile ha un'attitudine ambigua nella lotta contro l'organizzazione dello Stato islamico
Malgrado il fatto che ne sia vittima la deriva autocratica di Erdogan nel discorso sprezzante
Nei confronti dell'Occidente lo allontanano ogni giorno di più dall'unione europea tutto questo è vero
Ma
Ciò che
Le crisi nate dalla tormenta mediorientale hanno rivelato sono soprattutto le debolezze di Unione europea in piena regressione
Nessuna politica estera e di difesa comune nessuna politica di immigrazione nessun riflesso di solidarietà o troppo pochi tra i suoi membri queste percepito Washington Mosca e a Pechino
Ma si vede chiaramente anche ad Ankara così nel mondo in questo duro giudizio sulle debolezze di un'Unione Europea in piena regressione
E a questo proposito vale la pena prendere il Guardian un commento di Timothy Garton Ash i muri d'Europa ritornano eccome il mille novecentottantanove al contrario
Scrive Garton Ash e morì vengono nuovamente costruiti in tutta Europa in Ungheria prendono la forma fisica di barriere il filo spinato come
Ce n'erano su gran parte della vecchia Cortina di ferro in Francia Germania Austria Svezia prendono la forma di controlli
Tempo Rani alla frontiera all'interno dell'area di libera circolazione di Schengen e ovunque in Europa vengono costruiti muri mentali che diventano ogni giorno più alti formati da un mix comprensibile di paure o meglio un mix di paura e comprensibili
E di pregiudizi grossolani sbagliati alimentati da politici xenofobi c'è giornalisti responsabili
Ciò costi a acquistiamo se sto assistendo nel due mila nove e quindici è il contrario dell'Europa del mille novecentottantanove e della
Demolizione fisica della cortina di ferro tra Ungheria e Austria spiega Garton Ash ora in Ungheria che detta l'esempio nella costruzione di nuovi muri e il suo primo ministro Bitto Ro-Ro Banna dall'esempio nell'alimentari pregiudizi
L'Europa deve tenere fuori i migranti prestare un'Europa cristiana detto Orban all'inizio di novembre dietro di lui nel coro ci sono altri
Cristiani modello tra virgolette tipo
La leader deformazione al in Francia Marine le Pen orco ti diano britannico Sanna secondo cui dovremmo chiudere le porte giovani inutili migranti mussulmani come ha scritto uno dei suoi
Opinionisti di recenti come se sottolinea giustamente Garton Ash
I due virgola sette milioni di musulmani già nel Regno Unito non facessero figli come se la minoranza di terroristi islamisti non fosse nata
In Europa almeno in parte e non si fosse in radica Rizzato nelle strade di alcuni quartieri del Regno Unito del Belgio e della Francia
Molti europei
Prosegue Garton Ash
Ora dicono che loro Paesi dovrebbero reintrodurre controlli alle frontiere anche dentro l'area Schengen
In un sondaggio dopo gli attacchi di Parigi circa il settanta per cento degli olandesi ha detto che il loro Paese dovrebbe chiudere le frontiere
A parte la questione di quanto questo possa davvero proteggere dal terrorismo chiudere le frontiere interne significa
Portare lo smantellamento di uno dei valori principali e dei suoi delle realizzazioni principali dell'Unione europea la libera circolazione delle persone dei beni e dei servizi
Dentro l'Unione
Nell'attuale bouillabaisse la zuppa di pesce fatta di paura europea alimentata da demagoghi politica i sui media tutti mix hanno tutto Mick sano i migranti europei intra Unione europea che sono perfettamente legali i migranti legali che vengono da fuori
Con i mezzi migranti economici mezzi rifugiati politici con i rifugiati dalla guerra in Siria con i rifugiati politici dall'Eritrea con i musulmani con i terroristi
è come scrive Garton Ash se ci fosse una continuità immaginaria dall'idraulico polacco al kamikaze siriano
Nel frattempo il nuovo Governo degli idraulici polacchi formato da cristiani ultra cristiani
Si è unito a un via via Slovacchia nel dire che non prenderemo migranti mussulmani insomma nessun samaritano siamo tutti cristiani
Conclusioni di Timothy Garton Ash innanzitutto c'è una nuova spaccature in Europa dopo quella nord-sud provocata dalla crisi della zona euro sta emergendo quella est Ovest l'Europa dell'est rifiuta quella solidarietà che
L'Europa la stessa Europa dell'Est ha più volte chiesto su altri fronti l'Europa del sud-est presa nel mezzo
Con i Balcani che rischiano il nuovo di nuovo il caos in particolare sull'Europa del nord birra basta ai rifugiati
Una volta ricorda Garton Ash ho sentito Merkel dire che per dimostrare i giovani il valore di un'Europa libera e aperta forse dovremmo chiudere le frontiere per un giorno o due B magari vale la pena provarci
Ma non è detto che l'esperimento abbia l'effetto desiderato al momento tutto ciò che possiamo dire con certezza che l'Europa che un tempo era conosciuta come il continente in cui cadevano i muri
Ora il continente dove i muri vengono eretti di nuovo
Ci fermiamo David Carretta una buona giornata su Radio Radicale
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