Dibattito con Lella Mazzoli e Giorgio Zanchini, autori e curatori del libro: "Info Cult. Nuovi scenari di produzione e uso dell'informazione culturale" (Franco Angeli editore)

Radio Radicale un saluto da Giuseppe Di Leo cari ascoltatori comincio con una domandina semplice semplice che cos'è la cultura
La cultura con lacci maiuscola dai se ne occupano in questo volume intitolato info culto nuovi scenari di produzione uso dell'informazione culturale
Pubblicato da Franco Angeli
Lella Mazzoni e Giorgio Zanchini che sono nostri graditi ospiti Lella Mazzoni è in collegamento telefonico buona se
La professoressa quale peraltro lettera a tutti la chiamo professoressa perché lei ordinario di sociologia della comunicazione all'Università di Urbino del grande
Francesi staccarlo botte
Esattamente e dove dove dirige l'istituto per la formazione al giornalismo
è stata anche questo e corretto mai il giornalista non è più uno che ha la vocazione più che la formazione ci si può formare al giornalismo
Certe cose ci si deve formare al giornalismo io credo che per fare un buon giornalismo occorra una grande voglia di farlo una grande passione ma occorrono occorre gli strumenti
E la formazione adatta per potere per svolgere una professione
Così importante per definire era
L'opinione pubblica della gente potere avere delle importanti sul mondo perbacco quanta importanza attribuisce a noi giornalisti e noi invece non ce ne attribuiamo così tanto almeno
Sembra così poi lo chiederò
A Giorgio Zanchini poi non voglio solo ricordare presentato anche come condirettore del Festival del giornalismo culturali di Urbino i fanno
Poi autore di vari pubblicazioni ma risparmio dei nostri ascoltatori che sicuramente crederanno alla mia parola sul fatto che lei a sono varie pubblicazioni scientifiche
Grazie
E poi ho qui Giorgio Zanchini giornalista della RAI e conduttore radiofonico caspita dovrò stare attento sono già al nosocomio irrisoria
Collabora con l'Università di Urbino e con l'Istituto per la formazione del giornalismo
E si occupa anche lui di questo festival del giornalismo culturale anche condirettore allora professoressa Lella Mazzoli
Qual è la tesi centrali di questo vibro info culto nuovi scenari di produzione uso dell'informazione culturale
Fatemi centrale chiede informazione viaggia ormai su tutti i media su tanti immediati a quelle mentre Marche quelle invece più innovative segagione dare niente
In particolare il tema dei Sottana network di strumenti difettano di social networking sono molto importanti
Sta formazione culturale come tutte le altre informazioni viaggia quindi su tanti canali e utilizza tanti mezzi
Ma la domanda che noi ci siamo posti come la raggiungono i cittadini come le persone vanno a cercare dove vanno a cercare informazioni
E qui noi diamo qualche numero in questo caso dei numeri interessanti credo per ricchi si occupa di questi temi
E per sostenere quanto come l'informazione viene raggiunta dando il cittadino
Sia per quanto riguarda specificamente di formazione culturale nel senso più ampio possibile ma anche quella giornalistica quella che
Appunto è un po'più di fuga attiva e più legata al nostro modo di aggiornarci sui temi di attualità di politica ai e perciò anche di cultura
Per fare cultura divulgativa lo chiedo a Giorgio Ginori Zanchini per la verità ci vuole degli esseri padrone di di padroneggiare la disciplina di cui tali
Nella stampa non ci ricordiamo gli articoli di Federico disse
Sulla stampa o poi sul Sole ventiquattro Ore UD Giuliano Briganti o anche di Gianluigi Beccaria per quanto riguarda la
La linguistica gran Grammatico a Lucia
Oggi è difficile trovare
Per soltanto
Non ci sono più maestri anche se
Non era facile neppure ieri
Allora una delle tesi di questo saggio poiché è un saggio collettaneo curato la persona se dal sottoscritto ma all'insù interno ci sono
Una serie di lavori secondo me anche pionieristici nel raccontare
Poi a chi ci leggerà ma siamo anche a chi ci sta ascoltando adesso come si informo l'italiano diceva benissimo la professoressa Mazzoli nel campo della cultura accusa difficile che fare oggi anche alla luce dei dati sui quali noi ragioniamo che sono poi
Figlio di una
Ricerca dell'Università di Urbino dell'Osservatorio Music Italia
è che oggi è molto più difficile rispetto a vent'anni fa
Disegnare una mappa una cartografia di dove si faccia terrorismo culturale dove si va ad apprendere notizie ma soprattutto di dove si informino gli italiani trent'anni fa più o meno
La mappa era leggibile tenevano era c'erano pochi grandi quotidiani con le loro terze pagine alcune riviste culturali che ancora facevano parte
E aveva una seppur laterale però centralità all'interno la presenza all'interno di questa mappa
Poche trasmissioni televisive alcune trasmissioni radiofoniche e più o meno era quello l'universo sì io volevo informarmi e sapere ecco che mostra andare a vedere quali saggi lei ha citato
La critica d'arte quali saggi leggermi bastava che frequentassi quei luoghi oggi non è più così perché la Rete ha stravolto il paesaggio
Sì perché gli italiani soprattutto i più giovani si informano attraverso un mille rivoli perché si è rotta la gerarchia tradizionale
Per cui quelli che ieri erano maestri e che se andiamo ad analizzare i numeri comunque parlava la pochi perché
Il giornalismo culturale italiano ha avuto una tradizione a mio avviso molto alte anche nobile e però non è mai riuscito a uscire da una cerchia
Di divulgazione colta divulgazione alta il giornalismo anglosassone ha fatto questo sforzo di democratizzazione in maniera secondo me è molto più insistita per ragioni anche lì discusso su culturali però oggi
Quei maestri sono ancora più deboli sono meno e soprattutto si è
Indebolita la funzione del mediatore ma sono più deboli e sono meno perché noi come i giornalisti
In maniera un po'pigra vorrei dire cialtrona tutto sommato un richiediamo sui soliti
Le solite compagnie di giro che magari non perlustrare nullo magari una ricca provincia o un anche il rito Carme truppe
Zona metropolitana cioè professoressa Mazzoli l'Italia una Repubblica che si fonda
Sulle conventicole o sulle confraternite come preferisce lei
Per cui io ne censiscono libero di Giorgio Zanchini domani sarò sicuro che pure se scriverò ciarpame
Giorgio quasi sicuro Giorgio
A almeno che
Uno spazio di cinque minuti magari non di mezzora me lo dedicherà Petra
Non è magari questo corto circuito che finisce per essere autoreferenziale che induce in fondo agli ascoltatori
I telespettatori i lettori a dire ma referenzialità per referenzialità autoreferenzialità per autoreferenzialità nello cerco io col mio passaparola
Eppure ci sarebbe bisogno di maestri
Che hanno una funzione pedagogica da questo punto di vista professoressa Mazzoni
Dunque intanto non si fidi che già due banche in rete circa il suo libro sai che io non non ci crederà il gusto è perché
Però non è ancora evidente decapitato con i suoi
E alla quindi no epilettico eterea prima
Considerazione massa
L'occasione fa l'uomo ladro vere vero
Noi no ha ragione Pent altro quel troppo il tema dell'autoreferenzialità è uno dei temi che appare in questo nostro libro
Io la chiamo Hariri addirittura ho molti India nel senso che noi seguiamo le persone che ci sono più vicine
Noi seguiamo le indicazioni che ci vengono dai nostri amici e soprattutto seguiamo le persone che la pensano come noi e questo appare chiaramente dalla nostra indagine nell'osservatorio minuti Italia mette in evidenza
Soprattutto per quanto riguarda i prodotti culturali ma anche per altri prodotti dell'informazione Nicoletta voglia di seguire coloro che in qualche modo ci danno ragione
Questo non è vero solo nel mainstream in cui noi siamo abituati a pensare che ci condizione non proprio perché arrivano dall'alto ma questo accade anche nella Rete
Noi seguiamo il blogger che ci piace di più lo integriamo la cerchia di amici che in qualche modo condivide le nostre opinioni e questo è vero nei prodotti culturali
Si fa per esempio che è vado alle cinema perché me l'ha detto un amico perché io ho letto una recensione all'interno vi è un contesto che quello dei social network per esempio
I nostri intervistati ci mettono in evidenza che a questo nuovo libro perché hanno letto una retribuzione sulla carta stampata piuttosto che hanno sentito una trasmissione di quelle calze
Della televisione più che cartaceo contraddizione che in qualche modo
Danno delle indicazioni sono viste da tanti viene perché
Non
Non debbo leggere quel libro che la lega piena presentato con importante personaggio del mondo della cultura dello spettacolo perché
Questa differenza tra cultura spettacoli sempre
Latitante lo dice bene Piero Dorfles quando dice che ormai
L'informazione culturale e non la troviamo più solo nelle tante pagine approviamo poco nelle Cargil pagine ma ormai l'approviamo quasi esclusivamente negli inserti culturali
Quindi il quale tutti gli ha dimensione che il porto la devi andare a cercare un certo tipo di cultura soltanto i luoghi riservati a pochi probabilmente come dice lei ci sono ancora i maestri
Io però pongo
Dal punto di domanda e allora questo suo punto di domanda più che legittimo
Io tenterò di risponderle perché io faccio un po'il vigile come
Firma Alberto Sordi a piazza Venezia un vigile attivo
Perché qui lei non non può vedere ma Giorgio Zanchini sì che se ne spaventato ma questa pila di libri non mi serve per interrogare nessuno per la verità ma non serve per attestare
Perché Radio Radicale servizio pubblico e come concepisce la cultura
Noi qui non presentiamo cara professoressa caro collega Zanchini il libro di Bruno Vespa
Non presentiamo i libri di Walter Veltroni
Non presentiamo i libri neanche di Piero Angela o di Eugenio Scalfari i libri che abbiamo presentato viene dico solo alcuni gli ultimi due o tre mesi o che ci presenteremo
Gaetano Pecora che ha scritto un libro
Recuperando sulla scuola laica il pensiero di Gaetano Salvemini contro i clericali pubblicato da Bruxelles giungono dovranno essere ancora giornalismo vedere squadrismo
Cosa sei quater ancora cento lettori pareri di lettura dei consulenti inaudita far leggere ragazzi non solo le scuole di giornalismo dove ci sono i maestri
Che vanno fanno una recensione coraggiosa su molti volumi e il libro bocciano mila centoquarantuno mio centonovantuno
Parte totale un giovane ricercatore che ha trovato difficoltà a inserirsi nell'università italiana e questa è storia nota che ha scritto un capolavoro sulle dottrine costituzionali del partito politico in Italia
Fra Otto e Novecento che è fondamentale per capire il sistema partitocratico lo chiama così Marco Pannella ma la crisi dei partiti ci siamo intesi giro filosofia del Mediterraneo
Di una brillantissima filosofa siciliana che per una piccola casa editrice
Messinese immesso Gea pubblicato questo ha un libriccino con cui ci fa capire che cosa è il Mediterraneo oggi tra Siria Libia Islanda e tutto il resto
La memoria le vite i valori time RAI Cruciani di Giuseppe Galasso Società Editrice il Mulino sono cinquecento pagine ma di un maestro
Cinquant'anni dal Concilio Papa Francesco apre
Il per il giubileo della Misericordia attenuante storico del Concilio Vaticano II non ne discuterò il prossimo mese con Alberto Melloni altri pubblicato da Jaca Book e per dulcis in fundo concluderei Jerome Butor il servizio pubblico storia culturale della televisione
In Europa ne ho parlato con un giovane interpellante ricercatore dell'Università Cattolica di Milano Massimo Scaglioni pubblicato da vita e pensiero
Ecco i libri cara professoressa che noi presentiamo a Radio Radicale perché lo diciamo questa è cultura con lacci non maiuscola megagalattica professoressa
Lo sono è il mio libro
E cos'è il nostro in quelli sopra questa
Te lo posso dire
Qualcuno di straordinario chi fermare importante perché avete visto il credente ma io vi dico però professoressa
Diciamo la verità
Questo discorso che voi fate nel vostro volume molto importante perché
Di Sotec in realtà sollecita una serie di cose
E cioè
Il fatto che non solo la televisione non solo il giornalista
Ma ancor prima la scuola Abdi Gatto e l'università hanno abdicato al ruolo di formazione culturale dei dei ragazzi
Perché oggi diciamo la verità il il la scuola è diventato un rifugio un peccatorum più che per i ragazzi per gli insegnanti
Per cui tutti coloro i quali non riescono a diventare ingegneri architetti giornalisti scrittori una
Vanno e e vanno a scuola senz'arte e netta
Qui occorrerebbe recuperare ho presentato prima il libro di Gaetano Salvemini a scuola laica gravitano Salvemini lì dice la scuola deve essere chi trasmette il sapere deve sentirlo come un fuoco sacro cumene una vocazione
Qui la RAI servizio pubblico
Radio radicale servizio pubblico perché la legge che ci finanzia su questo punto allora poiché pecunia non olet ebbene
Allora rendiamolo
Letta me fertile da questo punto di vista io credo che
Vi offro uno stimolo per il prossimo
Sarà al Festival
Del giornalismo cioè i giornalisti sedici ottobre due mila quindici idee due mila sedici due mila sedici sono il giornalismo deve essere ritornare a essere un pungolo per l'università per la scuola per la famiglia
Per la Chiesa naturalmente ça va sans dire per la politica o per la presunta classe dirigente perché si recuperi la dimensione culturale della realtà
Professoressa
No io lo condivido pienamente quello dell'invito che lei
Fa e devo dire che
La mancanza di lettori la mancanza di sono informazioni nel nostro Paese
è piuttosto pericolosa
Io credo anche che si possa leggere e che debba leggere
Il tutto naturalmente se possibile selezionando le cose di qualità ma piuttosto che non leggere io preferisco
Che qualcuno legga anche cose semplici anche nascose non eccellenze la lettura è fondamentale perché la parte del
Del processo culturale
Io
Penso anche che manchi una collaborazione forte tra la scuola e la famiglia
Perché noi tendiamo a scaldare responsabilità o all'una o all'altra
L'immagine invece una mondo culturalmente avanzato solo quando istituendo il due agenzie risocializzazione più significative
Si parlano ma nonché si parlino come
Si parlano oggi matti parliamo davvero che è cresciuto
Temi fondamentale per il futuro della cultura del nostro Paese
Uno
E detto da tutti e quindi non sto a ripetere anch'io ma un paese che non investe in cultura è un Paese che ha destinato perire quindi non è certamente una novità quella che sto dicendo ma ripeterlo credo che faccia bene soprattutto chi governa
E naturalmente chi governa l'ultima riflessione Erna
Certo manchino chi governa lo ripete come un mantra che la cultura e il petrolio nostro italiano poi salvo a dimenticarsene
Quando per esempio intervengono le nomine dei responsabili degli istituti di italiani di gli istituti di cultura italiani all'estero le Zanchini le nomine finiscono per essere puniti che niente affatto
Top quando dico politiche
Meritocratica
Beh
Odio qui bisogna dare un giudizio un po'un po'meno tranchant Melato lasciasse come perché dipende dai periodi storici dipende
Ovviamente per voi radicali è un andare a nozze dire che l'intermediazione politica e foriera di clientele diciamo così no ma non è scusa scusi mi scusi
Io capisco che ci vuole anche se io sono Ministro della cultura nomino
A direttore di museo che risponde a una mia Weltanschauung imporrebbe quanto questa Weltanschauung non c'è
Sì io ricordo però che quando che lei era Ministro della cultura certo ha ragione lei quando dice tutto riposa poi nella
Bisognerà capacità del singolo nel senso quando nonché amministra cultura ricordo delle
Nomine luminose negli istituti di cultura italiani pensa Pressburger a Budapest penso
A Magris a Berlino se non sbaglio penso Italo Alighiero Cusano anch'esattamente penso a grandi intellettuali che sono stati scelti sì con il metro della
Pertanto c'è un individuale però anche con la meritocrazia d'altra parte qui parla prestava sole conosce il mondo
Dei concorsi universitari nei concorsi universitari c'è sempre una componente relazionale nelle scelte di chi vince un concorso però
Se la Commissione seria Lella poi correggimi se la Commissione e seria seppur cooptati veramente che il sistema in cui si assieme con il quale si è selezionato nel corso del Novecento
Qualche volta no quasi sempre si sono scelti i maestri hanno scelto maestri o no Lella
Agli ovvero
è vero assolutamente conto
Condivido questa detta posizione poi anch'io penso che in passato ci siano stati
Nei nostri istituti sicure italiani di cultura di gran parte delle persone straordinariamente
Interessanti e capaci importare la nostra cultura all'estero
E
Poiché anche in questo momento alcuni alcune eccezioni ci sono altre meno meno intriganti però uno degli aspetti
E ci sarebbero pericoloso ambasciatori del nostro della nostra cultura del nostro sapere
Straordinaria che dovremmo comunque cavalcare di più indubbiamente bene voi qui parlate proprio Giorgio Zanchini scrive mappe culturali in circa di bussole per nuovi mondi
Quindi c'è un modo di ripensare un mondo quando noi Steve iniziamo nella storia il termine
Di giù politica quindi nuovi Bussolin nuove coordinate etc
La scoperta dell'America e Saso riferimento la scoperta della stampa il libro di
Dellai si sta in una rivoluzione in avvertita che spesso appunto diventa poi si scopre come la stampa è stata la più grande rivoluzione bisognerà arrivare poi al Novecento per avviene un impatto
Tondi quel livello
Di quel livello però io intanto devo dire lo dico agli ascoltatori questo libro si presenta una serie di saggi straordinaria ricchezza
Perché a parte Giorgio Zanchini mappe culturali in cerca di bussole per nuovi momenti poche Lella Mazzoli Giuliano e Monti
Scrivono un bel domanda e l'italiano anche devo dire anche poi l'aspetto urbanistico e un altro aspetto essi perché leggere importante ma anche importante che i ragazzi quanto legga hanno anche un fumetto
Moneda non una grammatica e sintassi corretta
Conoscere condividere partecipare Ninfo culto come benessere della società Roberta Bartoletti anche questo bello informazione consumi culturali di scenari di uso
Ancora fidi ricco Montanari stili pratiche forme strategia nella ricerca di informazione culturale fra offro anche on line
Lo dico all'elenco perché chi ci ascolta può attualmente trovare spunti prenderà appunti
Il futuro dell'industria culturale addirittura fra algoritmi sociali Gemo grazie ai nuovi autoritarismi Di Fabio oggi Ietto uno dei dei disagi più compressi
E poi l'informazione culturale il settore audiovisivo il caso dell'informazione cinematografica dichiara che Casini con riferimenti bibliografici devo dire che non affastella non il libro come per dire guardate quanti libri abbiamo letto ma è una bibliografia assolutamente
Ragionata e allora io adesso
Chiedo chiedo a Giorgio Zanchini cosa significa sul piano culturale assolvere una funzione pubblica
Per esempio per la RAI per esempio per Radio Radicale ma per me
Che faccio il giornalista e che lo faccia ad un anno TV una radio privata sinistri scarsi la deontologia e l'acquacoltura certo la deontologia quella e nulli per come sa bene per
Contratto di servizio pubblico siamo tenuti a rispettare un certo tipo di comportamenti tra i primi c'è rispetto del pluralismo cose peraltro fate voi anche molto bene e e e soprattutto a portare in qualsiasi discussione dibattito tutti i punti di vista o più punti di vista cercare di essere il più vicini a una descrizione
Oggettiva della realtà diciamo compito filosoficamente impossibile ma insomma avvicinarsi alla presentazione corrette fedele delle cose nel campo culturale tutto ciò che significa
Molto molto complicato su come rispondere a questa domanda anche perché quando noi parliamo e ci muoviamo nel campo dei mezzi di comunicazione di massa talvolta
Ecco parlare di libri che lei ha citato uno per uno poco fa che stanno su questo tavolo significa comunque fare un discorso per pochi quindi il nostro compito deve essere anche quello di tradurre portare davvero
Connettere quella che il frutto di un lavoro spesso molto complesso per una fascia di persone che non sia troppo ristretta altrimenti atto di chi ha la funzione di mezzo di comunicazione di massa il servizio pubblico di riuscire in questa difficilissima intrapresa
Cioè tradurrei dati e contribuire ad aprire le teste a dare
A far conoscere i lavori delle persone i libri delle persone i film i dischi la musica l'arte cercando appunto di trasferire saperi connettere che credo sia il verbo più
Più contemporaneo perché nella grande rete
Rischiamo lo smaltimento e la nuova funzione dei mediatori e dei mediatori del servizio pubblico ancora più forte è proprio quella di trasferire i saperi ecco spiegare a chi ci ascolta a chi ci guarda in televisione
A chi ci legge in qualche altro caso come funziona l'architettura della Rete ad esempio dove andare a prendere le informazioni dove andare a leggere i libri che vale la pena di leggere
Muoversi in questo grande universo queste una delle funzioni possibile del servizio pubblico la seconda è portare innovazione trasferire la capacità di innovazione la radio la saputo fare anche la nel servizio pubblico negli anni settanta
E quando ci fu la sfida della di Uribe lì la RAI fu capace di innovare l'ha fatto con più fatica negli anni Ottanta la sfida delle radio commerciali
In qualche modo ci ha messo in grave difficoltà noi oggi questi compiti comprovate elencare dovremmo riuscire a portarli in rete quindi sta nella Rete
E l'uscita a parlare i giovani ad esempio questo compito il servizio pubblico e certamente senza però picchi levare gli istinti giovanili mistici più
Basta singoli presidi
è perché appunto ai giovani bisogna anche guidato di portarli in alto perché il punto è che noi quando facciamo un discorso politico Zanchini diciamo sempre attenzione dobbiamo tutelare di minoranze le minoranze religiose le minoranze etto amiche
Noi dobbiamo anche in servizio pubblico deve tutelare anche lei minoranze o presunte tali quello cioè che
Ambiscono che il servizio pubblico offra loro in ore non antelucane però il livello perché che ci sia la cultura con la Cina minuscola
Il pubblico che la cerca lo trova dappertutto in ogni ora in ogni canale
Quello che deve fare il servizio pubblico e quindi vale per la RAI vale per Mediaset vale per radio radicali come vale per Radio dimensione suono che pare senta la la musica c'è modo e modo di presentare le canzonette perché non sono solo canzonette
E qui egli la grande difficoltà e presentare un libro come Giuffrè lussuria del Mediterraneo inserendolo in un talk show dove si fa oggi solo polemica
Dove si fa fuffa e dove non si parla
Di sugli uffici dell'attualità attraverso
Lati divisione col cagnolino cara professoressa Mazzoli lei sicuramente l'avrà letto all'inizio degli anni Novanta uscito
Il Mulino a cura del probabilmente il più grande critico televisivo quello che ha riformato la critica
Televisiva in Italia cioè Beniamino Placido quali sono le sue considerazioni sull'argomento
E poi ci avviamo alla fine vecchio credo
Il fatto che ormai proviamo la cultura ovunque questo per esempio i nostri intervistati dell'Osservatorio in Italia
Ci raccontano che loro la cultura la trovano comunque nei telegiornali lei nei talk show
Però il cittadino tutto sommato fa difficoltà a dare a cercare un programma esclusivamente di culturale tanto
Perché questi mezzi di comunicazione la radio molto meno lampade molto meno ma la televisione
A un pubblico
è un pubblico generalista
Quindi nel persone difficilmente infatti sta avendo difficoltà sui canali monotematici stanno avendo difficoltà a raggiungere un pubblico più esteso specialmente nei punti a e b in fondo dobbiamo anche dare
Delle informazioni di culture di un certo livello
Così come della regola della del rispetto delle minoranze e quindi queste persone vanno debbono avere reti loro contenitore reperito che parla la loro lingua che parla
Con un inoltre a
Farla i loro gusti culturali questa infettate ovvero quindi dovremmo
Produrre promuovere maggiormente detto e dei canali culturali devono tematici di una cultura con la C maiuscola l'attenzione io penso anche che bisogna
Imperiale
Degli elementi di cultura di buon livello anche in quel contenitore che sono come lei li ha chiamati un po'più acqua
E ci sono perché
Se il personale non vanno a seguire un canale monotematico importante e controllata qualche cosa che noi dobbiamo dare a queste persone dobbiamo abituare lì anche ad avere qualche informazione culturale
I buon livello anche se
E serenità nel panino come cento si comincia a colpire un care poi Mammano ossia ci si si fanno nel riordino granché questa una forma di educazione alla cultura benissimo guardate stiamo e lo dico con dolore professoressa sono d'accordo e io adesso siccome Giorgio Zanchini collega deve prendere un treno non voglio essere io allora se noi ce l'aveva si Kharrazi vada farglielo perdere
E consideriamo la interlocutoria questa nostra conversazione Graziella occasione ci è data
Da questo libro info culto nuovi scenari di produzione uso dell'informazione culturale Franco Angeli editore
Ne abbiamo parlato con la professoressa nella Mazzoni che ringrazio grazie professoressa grazie e buon lavoro non studio di ricerca anche i suoi allievi
E con il collega giocarcela Santini
Grazie all'assistenza tecnica e naturalmente un saluto un ringraziamento da Giuseppe Di leva agli ascoltatori di Radio Radicale