Intervista a Stefano Tallia coautore del film reportage: "Dust, la seconda vita"

Si terrà martedì quindici dicembre a Roma alle ore diciannove al Cinecard Detour rinvia
Urbana centosette la presentazione di un film reportage Dust la seconda vita girato nel Kurdistan del Kurdistan me iracheno gli otto tori Stefano Ottavia Stefàno horror gli atti e proprio Stefano tali abbiamo n collegamento telefonico Stefano buongiorno buongiorno a voi il problema di voltura di ascoltatori commenta
Allora un film reportage girato nel Kurdistan iracheno come è nata questa iniziativa e gli obiettivi di questa iniziativa
Ma l'obiettivo fondamentale era quello di accendere un riflettore diciamo così tutto sul tema dei rifugiarsi fa
Va detto che ne siamo partiti per aggirare questo reportage a giugno
Quando l'emergenza in Europa dove ancora scoppiare in tutta la sua drammaticità con la con la rotta balcanica con rinvii epica e di profughi Filiani che son saliti alla lotta balcaniche in qualche maniera rigettando l'Europa su quello che e il dramma di il dramma di questo popolo delle pratiche per accendere punto riflettere sul dramma delle persone in fuga dalla guerra in una regione come quella del Kurdistan iracheno dove
Su una popolazione di cinque milioni di persone da ormai tre anni piste circa un milione di poco parliamo della zona che più a ridosso del confine
A me
Del confine iracheno quindi diciamo confini confine siriano a confine il correntone collettore di conflitto
E quindi volevamo anche così raccontare regionalista con tutti gli dava espressioni come invasione quando parliamo di dire quando approviamo dei flussi pubblica anche loro ora può raccontare che cosa succede in un Paese dove appunto un quinto della popolazione i costituite da ormai tre anni da rifugiati
Certo
Incerto
Prego
Allora ho visto che questo progetto in collaborazione anche con Medici senza frontiere
Tutti collaborazione noi abbiamo raccontata in questo nostro ma devo raccontato e procedere in quella zona abbiamo raccontato di alcuni interventi di Medici senza frontiere progetto completamente autofinanziato abbiamo
Mi fin qui diciamo così un collettivo un gruppo di lavoro che ha replicato come dichiariamo poi i titoli di coda nel documentario
A lavorato titolo a titolo gratuito e si autofinanzia tutto prodotto prodotta Obiettivo civile diciamo codino Caputo
Raccontare il dramma delle persone in fuga dalla guerra questo nostro e portarcela raccontiamo naturalmente dell'intervento che medici sunto conterà fa in quella in quella regione abbiamo
Avuto diciamo così lo appoggio per raccontare queste storie loro fanno un intervento molto
Molto presto dopo le cliniche mobili con le quali portano diciamo così l'aiuto aiuto sanitario anche nelle zone più vicine a nord-ovest dove c'è
Dove ci sono le donne di conflitto fanno un'opera preziosissima con d'intervento degli psicologi perché
Spesso quando si pensa di rifugiati profughi ma immaginiamo che persone che arrivano alla fine con ferite di arma da fuoco da tagli eroina
No le ferite più profonde che hanno i profughi che sono persone che hanno perso tutto in maniera molte volte inattesa i
Io sono riferite dell'anima sono le feriti che devono essere curate radici comodi e poi emesse F con lavoro molto prezioso all'interno dei campi profughi anche con i bambini circa la metà dei bambini
Sannicandro afgano disagi psicologici più o meno importanti però insomma manifestano segnali ci devono essere curati quindi abbiamo raccontato anche questa
Anche questa esperienza e non a caso come la presentazione
A la cinema lettura ci sarà Gabriela bianchi che era di che somme nelle Alpi a Brescia segnala che la persona che c'era
Ci è stata vicina ci ha aiutati a realizzare questo progetto
Sui rifugiati c'è scritto anche nel nel comunicato che avete fatto e c'è scritto che che non si tratta di una situazione temporanea no ad Acqui
Il titolo
Ed accreditato il titolo va be'Durst dato polvere perché la polvere la Kodak evidente che c'è Nenni Carpino questa polvere che che entra negli obiettivi che
Viene dappertutto la seconda Rita perché e perché diciamo così molto difficile ipotizzare che vi possa essere un ritorno di queste persone nella loro terra
Molto
Nel senso che nel senso che le loro case nostra discute abbiamo visto qualche settimana fa c'è stata la riparazione di sì in giallo se in questa città nella quale vivevano
Gli gli addendi ma è molto difficile ipotizzare che le queste persone possono possono tornare di ancor di più nelle zone che sono ancora
Sotto il controllo dell'ITIS nelle donne siriane che sono sotto il controllo dell'IRI e quindi cosa ci stiamo stiamo assistendo si sta assistendo a una lenta trasformazione dei campi cioè quelle che iniziarono tende esistano passo ad imparare che a poco poco educato e ci quindi
Un campo come quello di domenica
E nei pressi di duopolio dove lei si è voltato ditta lentamente trasformando in una città e trasformando tra città e quindi in una struttura abitativa stabili finita appunto per questa parte per queste persone a tutti gli effetti una seconda vita
Chiedo un'ultima cosa in
In tre parole proprio a
La descrizione il dramma dei profughi
Dava i popoli e un è un dramma sul quale noi usciamo noi con l'Europa siamo ancora
Troppo troppo distratti non capiamo che questa e la vera emergenza umanitaria queste istituzione delle zone di conflitto nel mondo sono la vera emergenza umanitaria
La vera emergenza di questo di questo momento se noi non abbiamo la capacità l'intelligenza politica intervenire su questo su questo dramma credo che
Credo che ci condanni eremo un futuro dia un futuro di certezza e questa è la vera emergenza sulla quale sto paghiamo dobbiamo ragionare un'emergenza che però va affrontata con grande generosità
Alla fine dei diciamo il Kurdistan iracheno un Paese molto più povero dell'Italia naturalmente al rispetto delle cose Pepoli meraviglia però comunque
Però quello che ne abbiamo osservato il fatto che questo Paese ho saputo private se porti con generosità a queste persone che sono arrivate in fuga dalla guerra e l'attesa di una novità che
Spero credo ci debba essere anche in Europa nei confronti di questa persona
Basta
Grazie a Stefano taglia grazie a voi che rapporto ha portato per la disponibilità