Cinema & cinema: "Le ricette della Signora Toku" di Naomi Kawase

Un saluto agli ascoltatori di Radio Radicale tra i kolossal più roboanti di Cataldi tra le fasce più grossolane
Io mi auguro che non passi inosservato un piccolo prima giapponese ma piccolo soltanto perché non si avvale di ingredienti spettacolari
Che apre le sue principali qualità la precisione e la liquidità intento di verità con cui sono dipinti sentimenti e caratteri si trattava di un film intitolato le ricette della signora poco di una regista nomi cavalli
Il racconto almeno per i primi due terzi ruota intorno a un ambiente lei chiudibili sì un piccolo negozio quali un bugigattolo che ci ha ridato della produzione della rendita di certi tipici docenti
Lo gestisce senza entusiasmo solo un uomo di mezza età e proprio per la sua aria
Eternamente scontenta per i suoi modi scontrosi è preso in giro dal cure vivace studentesse liceali che all'abitudine di fare uno spuntino né in quello cale nel giro di affari appare modesto
E tuttavia l'uovo sembra non farcela a gestirlo da solo attraverso un annuncio cerca un aiutante
E l'aspirante che i dieci e trenta ed è più improbabili una signora piuttosto anziana elegante di cortesia inappuntabile
Che è fine a quella voto con tanta trepidazione
L'essere disposta a prestare la propria opera sottoposto
Va poi chiudo bruscamente e la scoperta ma noi intuiamo che nell'ostinazione con cui la donna si ripresenta negozio odora quel gestore un campione della marmellata preparata da lei fissa
Con cui si potrebbero farcite quei dolci e che si rivela squisita
Ecco in questo personaggio si nasconde un mistero che cita presto degrado
Perché io stesso dopo della degli ascoltatori convinto come sono che il piacere del cinema non deriva dalle piccole o grandi sorprese disseminati nel racconto
Ma dalla qualità con cui sono rappresentati i personaggi ambienti situazioni qualità in questo caso come anticipavo molto alta
Insomma la donna ed malata di Yebra
Per questo le sue mani sono arrossate ed i furbi per quei settori sarà costretta a vivere fin da giovanissima in uno specchio per le gru così per non turbare la necessità dei cani con i segni ripugnanti della sua malattia
E qui contiene evidentemente una denuncia contro il trattamento disumano che il Giappone fino a pochi anni fa ancora riservava a questa categoria di malati
E tuttavia l'impostazione complessiva del film non è quella prevalentemente almeno della denuncia
Perché ecco insieme la sconfinata analiticità dell'esilio dalla società e dalla propria stessa vita
Il racconto ci propone Quadrini scandalosamente e rivolti positivi che derivano dalla rassegnazione a tali figlio
Della dedizione con cui la signora poco prepara le sue marmellate della cura quali fanatica con cui tratta gli ingredienti i fagioli Rossi in particolare
Verrà pigmento con cui camminando per strada osservava i ciliegi in fiore
O la fiera mentre l'oscurità invade impreviste Salone dell'ospizio in cui vive osserva incantata dalla finestra il mondo esterno ecco in questi momenti di percepisce insieme alla stravaganza
All'esaltazione un popolo le e caratteristica dei solitari degli esiliati dalla società
Una infinita per certe bellezze della realtà delle così come delle persone la marmellata che lei prepara via un po'il simbolo
Che sfuggono allo sguardo comune distratto magari a volte sprezzante dei cani
Insomma insieme l'incontro come Consiglio oratoria pure io particelle solitario infelice
Un'amicizia che avrà una conclusione straziante forse troppo insistita mai prolungata reca un incontro portatore di un messaggio di fragilità a suo modo religioso
Destinato a ravvivare a sconvolgere la vita di quel nuovo
Dunque un primo è sicuramente da vedere prima che spariscano letale le ricette della signora poco binomi cavalli un saluto da Gianfranco Cercone