La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 1 ora e 3 minuti.
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Rubrica
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Buongiorno di ascoltatore di Radio Radicale venerdì primo gennaio due mila sei e riceve trovate questa edizione speciale della rassegna stampa di Radio Radicale stappare Gemma una rassegna stampa
Dedicate i temi della politica internazionale con fonti
Da riviste e da siti on line ma non solo dunque
Ci occuperemo di Italia e di Unione Europea lo faremo con l'articolo di Gianni Bonvicini che vicedirettore vicario dello IAI Istituto Affari internazionali nella newsletter l'ultima di quest'anno
Intitolata affari internazionali questo è il titolo di questa newsletter in particolare più che Italia uno europea sta per meglio dire Italia e Germania ma anche meglio dire rapporti ultimi
A causa delle recenti dichiarazioni del premier Matteo Renzi e lei repliche relazione da parte di Merkel e non solo
Il che ci porterà poi un altro tema europeo qui saremo su la rivista internazionale il numero è quello dell'undici diciassette dicembre
è un'analisi parziale naturalmente che riguarda il fondo nazionale francese siamo a
A un'analisi a un articolo presso dal sito francese ma di APPA
Siamo al primo turno delle elezioni regionali francesi nel dove sia registrato forti si avanza mento del fondo
Che era risultato essere il primo partito al francese salvo poi grazie a desistenze eccetera
E veti incrociati insomma
Essere bloccato dalla dalla Fronte Democratico chiamiamolo così
Al secondo turno comunque la lì lo spunto è comunque interessante quello che già scriveva negli APPA nella ai primi dei dicembre
Poi ci occuperemo sempre da internazionale sempre dal medesimo numero di una vicenda incredibile che si tratta la giustizia giapponese o meglio di una ingiustizia totale
Che il sistema in Giappone
L'articolo che nel è stato ripreso da le commesse lo ritroveremo pubblicato appunto su internazionale
Poi Limes on line con alla fine dell'anno ci siamo già occupati dell'ultimo numero di Limes che dedicato alla terrorismo il
Sesso numero del due mila quindici invece noi riproporremo quelle alcune che sono le di quelli che sono secondo il sito on line di Limes le notizie più importanti del due mila quindici
Cioè le tre crisi europee attuali poi il
Il le tensioni nel Mar del suo della Cina tra
I la Cina e i suoi vicini e ma anche gli Stati Uniti e poi il Medioriente con la competizione
Tra sauditi ed iraniani con una lime solari daremo conto che l'anticipazione sul prossimo numero che sarà interamente dedicato all'Africa
A proposito di Medioriente questo nella tema successivo che andiamo ad approfondire qui grazie alla rivista Italianieuropei l'ultimo numero del sei due mila quindici
E ci occuperemo gliele grande gioco tra virgolette Medioriente tra sauditi era mia né lo faremo con analisi Vittorio Emanuele farsi
Poi con un articolo di Oliviero Bergamini andremo negli e Stati Uniti il tema è diciamo le distorsioni della democrazia americana in campagna elettorale l'articolo è stato pubblicato dalla rivista Ist
Mi maestrale l'ultimo numero novembre dicembre due mila quindici
Infine all'anno che si apre il come sempre si tende anche a fare previsioni per quanto riguarda il l'anno due mila sedici insomma l'anno che si apre su quali potranno essere principali temi
Dell'agenda alcuni erano di fatto già affrontati in particolare all'Unione europea il Medioriente cedere Quintet
Vi proporremo da questa analisi dell'ISPI di Milano sotto il sole in politica internazionale la dossier intitolato due mila sedici mondo che verrà un'analisi dell'economista carico Deaglio che verte sul tema dei commerci internazionali infine in chiusura
Riproporremo sempre a cura dell'ISPI una sondaggio gli italiani la politica estere questo il sommare abbiamo dunque a leggere
Insieme quel che sono queste questa selezione abbiamo operato per questa rassegna stampa dei temi di politica internazionale da Radio Radicale dicevamo
In primo piano dunque Italia e unione europea o meglio dire Italia in Germania relazioni in soprattutto in quest'ultimo periodo andiamo alla newsletter dello IAI Istituto Affari internazionali newsletter
Pubblicata on line a si intitola affari internazionali l'ultimo numero a tre espunti dedicati
All'Unione europea il prima dedicata alla Bre X iter una tegole Gianluigi Tosato
E poi c'è una analisi di Veronica De Romanis sulla questione dei conti pubblici e la legge di stabilità italiana Bruxelles a rimandare Italia primavera e poi l'articolo di Gianni Bonvicini che è quello che ci interessa leggere e qui
Di proponiamo il vero negoziato non è comma Camerano questo sentito dell'articolo di Bonvicini che lo ricordiamo vice Presidente vicario dello IAI
Pessima fine d'anno per i nostri rapporti con l'Unione Europea Unione europea e la Germania non si ricordano prevede altrettanto tesi e recriminazioni così violente su entrambi i fronti
La querelle tra Roma e Bruxelles sulle modalità di salvataggio delle nostre quattro banche e la quasi in contemporanea lista di accuse di Matteo Renzi
Nei confronti della cancelliera tedesca hanno creato negli ambienti tradizionalmente rompesse nel nostro Paese un senso di disagio scetticismo
Due pilastri della politica estera dell'Italia e Unione europea Germania vengono messi in questione non solo su una serie di fatti concreti ma anche sulla visione strategica dell'orientamento da dare all'integrazione europea
Diciamo subito scrive Bonvicini che per quanto riguarda i nostri dissapori con la Germania se la netta sensazione che l'atteggiamento di sfida di Renzi se rivolto più l'opinione pubblica interna che ha reso dell'Unione europea
Se non fosse stato per una scelta di Treviso al nostro premier fra sciolta insomma pochi in Europa si sarebbero in effetti accorti dei supposti contrasti Renzi Merkel in seno all'ultimo Consiglio europeo dell'anno
Ma a parte l'amara considerazione del sempre scarso peso dell'Italia negli organismi comunitari ha cominciato lo stesso Consiglio europeo
Non vi è dubbio che il clima dei nostri rapporti con Berlino abbia subito un inaspettato peggioramento con l'inizio dell'anno è probabile che interverrà un chiarimento diretto tra i due leader e che i dissapori in parte rientrino
Tuttavia sarebbe bene riflettere a fondo sui nodi strutturali che sono all'origine dello scontro o del quasi scontro in atto
Ma innanzitutto precisato che lo stretto rapporto Roma Berlino è stato quasi sempre legato al tema dell'Unione europea e i suoi sviluppi in genere positivi
Al di là quindi degli ottimi legami commerciali ed economici e degli interessi reciproci la visione strategica dei due Paesi sulla necessità di costruire una più forte Unione è stata quasi sempre condivisa
Il ruolo dell'Italia se è caratterizzato nell'offrire il proprio sostegno all'iniziativa di sviluppo dell'integrazione europea a cominciare dall'euro che originavano da quello che veniva considerato il motore dell'Europa l'accordo tra Francia e Germania
Oggi tuttavia al di là del conflitto sui interessi concreti da rapporti con Mosca la politica energetica il rapporto tra Roma e Berlino all'interno dell'Unione europea sconta due grandi debolezze strutturali che sono
Le seguenti nell'analisi di Bonvicini
La prima è che si assiste al progressivo inarrestabile indebolimento proprio del motore con la Francia ha sempre più ripiegata su se stessa priva di quello spirito europeo che alcune stagioni della sua storia politica l'aveva aiutata a superare il suo connaturato nazionalismo
Il tandem franco-tedesco e ormai completamente sbilanciato ed è solo l'agenda di Berlino a dettare il cammino dell'Unione europea
E qui si manifesta il secondo elemento di debolezza strutturale che in treno e rapporti tra Roma e Berlino
Si tratta della degenerazione del sistema decisionale comunitario cioè radicale spostamento dell'esercizio del potere nella relazione del Consiglio europeo quale supremo organo dell'Unione europea
è infatti evidente che all'interno di un collegio dove vale la regola del consenso alla fine a prevalere la volontà del Paese più forte e autorevole di qui l'accusa di un'Unione sempre più tedesca
Non è però certo Angela Merkel ad averla plasmata così la responsabilità va fatta risalire a tutti i ventotto membri dell'Unione europea e Italia compresa che con l'accettazione del Trattato di Lisbona e degli ulteriori modifiche originate dalla gestione delle crisi dell'euro
Hanno finito con il rafforzare un sistema di governance prettamente intergovernativo
Se quindi si vuole attaccare la cancelliera su questo evidente sbilanciamento decisionale bisogna anche essere pronti a proporre delle riforme coraggiose dell'assetto comunitario
Dunque se questo deve essere l'obiettivo di un percorso politico volto a salvare l'Unione europea non si può però prescindere da una forte alleanza con Berlino
Non è certo strizzando l'occhiolino Londra sul tema del rinegoziato con l'Unione europea che si contro bilancio la forza di Berlino
La lettera congiunta Gentiloni Hammond che è il
Ministro degli esteri britannico naturalmente Paolo Gentiloni il nostro Ministro degli esteri
La lettera congiunta Gentiloni Hammond scrive Bonvicini può essere una cortese mosso nei confronti del Governo di sua Maestà ma non sposta di un millimetro la questione centrale del nostro rapporto con Berlino che continua a rimanere decisivo per il futuro dell'Unione europea e degli interessi italiani in essa da Londra non abbiamo mai ricevuto NIS sostenere vantaggi anzi
Renzi peritale e quindi opportuno non giocare sullo scacchiere europeo spostandoci senza reali necessità dalla capitale all'altra
Ma piuttosto chiarire onestamente il contenzioso con Berlino e costruire quindi una rinnovata visionare alleanza con la Germania per bloccare la deriva verso una progressiva frammentazione dell'unione europea
Non perdiamo quindi tempo fare i primi della classe nel negoziato con dei tempi però il quale tra l'altro dato a infilarsi da solo nel vicolo cieco del referendum sull'Unione europea
Concentriamoci su ciò che è utile per noi ricordando che Alitalia convenuto europea più integrata e democratica obiettivo che si può raggiungere solo con il commento appoggio di Berlino
L'analisi di Gianni Bonvicini vice presidente vicario dello IAI intitolata il vero negoziato non è con Cameron che Italia Unione europea questo
è l'ambito l'ho trovata all'interno dell'ultima newsletter affari internazionali che proprio la newsletter dello IAI Istituto Affari internazionali
Di Roma penserà la prima segnalazioni nell'ambito di questa rassegna da Radio Radicale ora occupiamoci di Francia occupiamoci le elezioni regionali dell'affermazione del Fondo nazionale intanto alla primo turno delle elezioni
Regionali francesi poi al secondo turno la alle assomma dura di esistenza tra
Lo impeto i
Gollisti tra i conservatori francesi e i socialisti del Presidente Olanda ha permesso di sbarrare il passo forma sonata in quella che è stata definita
Un'alleanza democratico una clausola di salvaguardia democratica come volete chiamarla e il Raffa nazionale che pure è risultato primo nei consensi al primo turno nel secondo turno al ballottaggio non ha ottenuto neanche
Il Governo di una Regione noi andiamo a leggere la quanto scriveva allora la rivista internazionale
Il numero è quello dell'undici diciassette dicembre due mila quindici la copertina era proprio dedicata a Marini le penne
E il titolo era un'ombra nera sulla Francia come mai con le penne ha cambiato il phon Nationale per conquistare i francesi
Anche se si era a metà insomma dopo il primo turno e si stava valutando
Ed elaborando quello che poi era stato uno shock ma ci spiegherà tra un attimo questo articolo non è affatto da considerarsi uno shock anche se poi insomma le il secondo turno andate in maniera diversa i estromesso di fatto formazione al dal Governo di tutta la regione francesi insomma
Comunque va la prima di leggere quanto scrive media pacche propone sito francese nella che saranno ripubblicato in francese
Da in italiano da internazionali il titolo è un'ombra nera sulla Francia
Lo sciocche la mattina del sette dicembre la stessa parola compare sulle prime pagine del Figaro quotidiano centrodestra e degli umani te il giornale vicino al Partito Comunista
Riassume lo sgomento della desse della sinistra di fronte al risultato del Fondo nazionale al primo turno delle regionali francesi se a dicembre e rivela soprattutto il loro scollamento dalla realtà questo sciocca non è nuovo e far avanti infatti da trent'anni
Il primo segnale risale al diciassette giugno mille novecentottantaquattro alle elezioni europee un UFO spuntato dal nulla ottiene quasi l'undici per cento dei voti a livello nazionale
Tre anni prima diciamo abile penna l'UFO in questione che alle presidenziali del settantaquattro aveva raccolto appena lo zero sette per cento dei consensi non aveva potuto candidarsi alla presidenza perché non era riuscito a presentare le firme necessarie
Ma improvvisamente nel mille novecentottantaquattro il fronte utile risultati mai visti a Marsiglia prende il ventuno per cento superando socialisti guidati all'epoca dall'una e il suo spora
E a Parigi conquista il diciotto virgola sette per cento nell'ottavo Avon diciamo quello borghese il diciassette punto otto per cento in questo invece nel ventesimo agonismo popolare
Le premesse del successo di oggi ci sono già tutte ma non sull'intero territorio francese in particolare non nelle campagne
Il primo sciocca prosegue l'articolo di mediata
Risale quindi a trenta anni fa ma c'è subito la tentazione di non accettare la realtà secondo commentatori politologi il risultato di le Pen è solo uno sfogo temporaneo le per il padre insomma per intenderci
La bolla si sgonfierà come è successo compia il Punjab il bottegaio sennò furbo che nel mille novecentocinquantasei prese due milioni e mezzo di voti e cinquantadue seggi in Parlamento in Francia per poi sparire dal Parma ma politico
In seguito nel mille novecentottantasei il presente Von sua Mitterrand Arre introduce il sistema proporzionale
Sono nationale rapporto in Parlamento trentacinque deputati l'Eliseo guidato appunto da Mitterrand socialista mitra a quei tempi non giudica pericoloso è risultato anzi potrebbe essere utile per dar fastidio alla testa di Jaques Chirac
Per minimizzare il pericolo rappresentato offro il ministro socialista quanti ma parla delle chiacchiericcio politico diciamo di le Pen
Due anni dopo però alle presidenziali del meno centottantotto il chiacchierone lettere prende il quattordici virgola tre per cento dei voti è un terremoto una trasformazione radicale del paesaggio politico il fondo nazionale mette radici
Il fenomeno prosegue mediata moli mobilità i politologi appassiona giornalisti suscita reazioni in parte della società ma resta senza una risposta politica
Formazione al continua a essere considerato un corpo estraneo invece di risponde all'inquietudine degli elettori che votano per le pene i partiti di governo si accontenta di usare il Fondo nazionale per le loro strategie elettorali
I socialisti se ne servono per indebolire la destra che si sposta sempre più a destra per riconquistare voti persi insieme poi fanno muro contro le pene il fronte repubblicano
Il ciò che si susseguono sempre accolte con stupore e poi subito dimenticati e nulla cambia presidenziali del nome del mille novecentonovantacinque le Pen al quindici per cento nel due mila due le penne al secondo turno
Nel due mila sette la tre quel vecchio libera sembra essa osso ma proprio loro il Presidente a Repubblica Nicolas Sarkozy lancia il dibattito sull'identità francese subito dopo arriva la crisi e a partire dal due mila dieci la fila diciamo ari ma quindi appena riuscita al partito
Di lì in poi la crescita costante
Desta centristi Partito Socialista ambientalisti sinistra nessuno può far finta di scoprire oggi la portata del disastro
Annunciato comunque sulle prime pagine dei giornali in tv tutti sapevano che il fondo nazionale aveva fatto il salto di qualità grazie all'elezione di più di cento consigliere regionale del due mila dieci
Centinaia di consiglieri comunali e undici sindaci nel due mila tredici e sessantadue consigliera dipartimentali di marzo
Tutti hanno potuto vedere con il mare in le penne ha rinnovato e strutturato meglio il partito tutti sono accorti che il fronte repubblicano non era più così solido
E tutti a destra tranne Nicolas Sarkozy ha i suoi fedelissimi hanno avuto gli strumenti per capire che inseguire temi cavalcati lo fa nazionale non avrebbe tolto potere sembra desta ma avrebbe provocato l'effetto contrario dunque
L'accusa di fare il gioco delle siamo a destra facendolo facendo una cosa dicendo non dicendo un'altra per me è un ritornello Busato e ha paralizzato tutto così mai le pene diventata il centro nevralgico della politica
Prima di conquistare voti ha catalizzato i dibattiti qual è la soluzione per uscire da questo circolo vizioso
I partiti secondo me di APPA devono smettere di usare il Fondo nazionale per i loro fine elettorali e tornare a fare politica devono ascoltare capire il messaggio violento che arriva dalle urne facendo una scelta assumendo Serra responsabilità
Perché in questo caso c'è di tutto grida di aiuto che bisogna ascoltare e rivendicazioni che vanno combattute dunque
Intesa anche con un voto di protesta quello all'offrono assioma
L'analisi una sintesi naturalmente dall'articolo di media per pubblicato in Francia
Che ripubblicato l'Italia da internazionale con il titolo un'ombra nera sulla Francia numero di internazionale della settimana undici diciassette dicembre dallo stesso numero vi proponiamo anche questo articolo molto interessante un'analisi dell'economista del
Settimanale britannico l'economista ed è veramente interessante dal punto di vista della ma la giustizia del Giappone che non ha niente da invidiare a ad altri sistemi penali
In molti limiti della giustizia giapponese questo titolo sempre da internazionale fino a ventitré giorni di Fermo confessioni estorte con interrogatori estenuanti un tasso di condanna vicino al cento per cento il sistema penale è da riformare
Un straniero in Giappone rimane inevitabilmente colpito da quanto il Paese sia pacifico e i cittadini rispettosi della legge
Il tasso di criminalità in decimo di quello degli altri Paesi ricchi un portafoglio dimenticato su un treno prima senz'altro istituito i reati commessi con armi da fuoco sono quasi inesistenti e le rapine sempre più rare
Con la maggior parte dei criminali il sistema giudiziario particolarmente indulgente incentrato sulla riabilitazione
La polizia i tribunali fanno il possibile per tenere gli incensurati fuori dal carcere chi commette reati minori confessa chiede scusa e spesso rilasciato con un monito severo dello Stato lavora con le famiglie perché chi delinque torni sulla retta via
Se dei giovani devono scontare una pena detentiva finiscono in strutture più simile a collegi molto severi che a istituti penitenziari
I tribunali condannato al carcere molto meno che nella maggior parte dei Paesi ricchi quarantotto persone ogni cento mila questa il tasso di condanne rispetto alle centoquarantotto del Regno Unito e alle seicentonovantotto degli Stati Uniti
Questo metodo sembra funzionare i tassi di recidiva sono relativamente bassi e allora dov'è il problema veniamo però siccome prosegue questa
Articolo del economie su una corrispondenza dal Giappone
Il sistema penale giapponese dà un peso enorme alle confessioni l'ammissione di colpevolezza è considerata il primo passo verso la riabilitazione ma è anche la madre di tutte le prove nei casi troppo gravi per lasciare il sospettato a piede libero
Nel due mila quattordici ha definito l'ottantanove per cento dei procedimenti penali del Paese e nel novantanove virgola otto per cento chi confessabile giudicato colpevole
Il problema è che non tutte le confessioni sono utenti che alcune metto avesse colpevoli solo per far finire un interrogatorio esse Novate
I sospettati di crimine ordinari possono essere trattenuti dalla polizia anche per ventitré giorni e l'accesso a un difensore nel periodo di fermo limitato
In teoria i sospettati avrebbero il diritto di non parlare ma di fatto il silenzio è considerato l'ammissione di colpevolezza i procuratori fanno pressione sulla polizia per ottenere delle confessioni e per raggiungere questo scopo venti tre giorni sono più che sufficienti
Durante gli interrogatori lunghi anche più di otto ore spesso i poliziotti sbattono l'interrogato contro il tavolo di pestare i piedi aiutano le orecchie
I sospettati sono privati del sonno e costretti a stare in posizioni scomode in pochi sopportano un trattamento simile
Le false confessioni poi sono molte sano venendo a galla
La percentuale di sentenze sbagliate difficile da calcolare un avvocato stima che circa un decimo delle persone in carcere a te ogni anno in Giappone sia condannato per sbaglio
E il fatto che le tecniche di confronto del DNA siano migliorate ha svelato molti errori giudiziari
Avvocati attivisti e si stanno mobilitando perché altri casi se non li ho aperti più della metà dei detenuti nel braccio la morte essa chiedendo un nuovo processo è già c'è ancora la pena di morte in Giappone
Veniamo le conclusioni di questo articolo in un sondaggio del due mila dieci quasi un terzo dei procuratori ha dichiarato che la soluzione che non so pertanto nuocerebbe la loro carriera un quarto dei procuratori dei magistrati ammesso di aver compilato su ordine di superiori false confessioni
Recentemente sono stati tentativi di riforma del sistema giudiziario dal due mila nove il Governo ha introdotto le giurie popolari in casi specifici ma questo non è servito ad abbassare il tasso delle condanne
Il Ministro della Giustizia anche detto di voler aumentare il numero degli interrogatori filmati ma quelle di presi per interno sono ancora pochi e gli abusi della polizia continuano a telecamere spente
Un articolo molto critico molto duro quello sulla situazione alla realtà della giustizia giapponese
Secondo l'Economist i molti limiti alla giustizia giapponese
Pubblicato ripubblicato patente nazionale in Italia ma la pena di segnalare anche che la settimana dopo Praga al numero delle commesse in quella pazzo che era quello precedente al primo
La prima settimana di dicembre il numero successivo l'economista nella rubrica della posta puntuale
C'era una lettera dell'ambasciata giapponese a Londra che spiega come le analisi le APT
Della giornalista dell'Economist surplus sul loro sistema penale fossero in accurati superficiali
Tempestiva insomma di trattarla smentita insomma comunque l'articolo decisamente interessante numero di internazionale quella settimana undici diciassette dicembre
E di per me a questo articolo dell'Economist in molti limiti della giustizia giapponese
Cambiamo allora tema abbiamo il sito di lì messo on line ci siamo già occupati in un'altra occasione del ultimo volume di quest'anno dedicate al terroristi e terrorismo e come affrontarlo
è più che eliminarlo conteneva questa la tesi
è il numero l'ultimo numero è quello il sesto numero per il due mila quindici ora prima di guardare quello che il prossimo numero di Limes vediamo però quelle che sono
Secondo il sito lì messo on line le notizie più importanti del due mila quindici che mi ha definito l'anno del terrore la retrospettiva sull'anno che si sta per chiudere quella di Nicolò
Locatelli vediamo secondo lime assolutamente
Terrorismo euro emigranti le tre crisi dell'Europa il due mila quindici è stato l'anno del terrore il terrorismo di matrice J. dista aperto chiuso l'anno dell'Europa
Con la duplice strade di Parigi Chailly e dove il sette gennaio e poi Batacchi bastate fase centrocittà il tredici novembre
Ma ha colpito ovunque e chiunque lo sapessero anni questo è soci affiliati caro terrorizzato la Nigeria mo'coram la Libia il Sinai per colpire russi in Medioriente tutto sino al Bangladesh
Feriti anche gli Stati Uniti e la Cina
Per l'impatto sul nostro immaginario nel modo di vivere breve e medio periodo IgE Disma rappresentato l'incubo peggiore del vecchio continente del due mila quindici
Sarà così fino a quando non capiremo come leggi dal fenomeno partendo dalla consapevolezza che lo Stato islamico non può essere distrutto ma tutt'al più contenuto
Altre due crisi reti espose quest'anno rischio delle conseguenze altrettanto profonde
La prima è quella dell'euro zona la cui sopravvivenza nella conformazione attuale è stata sul baratto tra sul baratro tra fine giugno e inizio luglio
Quando il nodo dei debiti si è stretto di nuovo attorno al collo della Grecia la soluzione trovata la capitolazione vizi pressa le pretese dei creditori capeggiati dalla Germania
Ha permesso dati né di conservare la moneta unica al prezzo della sovranità
Le cause strutturali della debolezza greca non sono state affrontate né era quello il vero obiettivo di una partita tra virtuosi e viziosi dell'euro che ha come scopo non dichiarato l'allineamento di questi ultimi a partire dalla Francia ai diktat di Berlino
In questo quadro il quantitativo ISI indeciso gennaio da Mario Draghi stabilendo risultati ridotti
L'altra crisi di cui abbiamo iniziato solo quest'anno capire la portata e quella dei migranti che data la continuità con qui arrivano nel nostro continente non rappresentano più un'emergenza
Demografia diritti negati e guerre hanno spinto oltre un milione di persone in Europa da Medioriente Africa e Asia meridionale
In assenza di legami diretti tra migrazione terrorismo urge non farsi terrorizzare e gestire al meglio un fenomeno da considerarsi strutturale
Altro tema di cui parlare di immesse nel riepilogo di fine anno le notizie più importante del due mila quindici è quello relativo
Alle tensioni nel Mar del sud della Cina ma comunque
Noi quello che
Vogliamo segnalare invece l'accordo sul nucleare iraniano
Considerando lo Stato islamico non solo un protagonista ma anche un prodotto della geopolitica mediorientale quindi da questo influenzabile
La scesa del califfato di Al Baghdadi deve molto alla contesa tra Arabia Saudita Iran le due principali potenze regionali l'intesa raggiunta essenzialmente tra Stati Uniti mimetizzati nel cinque più uno e Teheran
Suggella il disegno di Obama fare un passo indietro e lasciare protagonisti locali la gestione di un caso che visto da Washington appare controllato
Anche a costo di ridare parta storici come Israele
Riad l'Arabia Saudita se non terrorizzata sicuramente non lieta dell'uscita dell'Iran dal club degli Stati paria sta mettendo in campo tutte le sue armi per scongiurare la rinascita persiana
E mandare segnali la Casa Bianca il prezzo del petrolio I minime da oltre un lustro non è un caso
è questo è un altro spunto da lì messo on line le notizie più importanti del due mila quindici curabile definito l'anno del terrore e che si è appena chiuso
A proposito dal sito rimesso lance l'anticipazione sul primo numero della rivista che terremo in edicola il dal gennaio è il titolo è Africa il nostro futuro
Il volume si concentra sul continente africano le cui dirompenti dinamiche logiche demografiche politiche appaiono destinati a produrre forti ricadute
Sul resto del mondo a cominciare dall'Europa ed Alitalia nella prima parte si parlerà proprio di poco Rama si analizzano i gelati oppure del gruppo terroristico che agisce in una regione strategicamente cruciale quale il sai
Nella seconda parte le Africa e profonda così definite prende in esame le altre realtà dell'Africa subsahariana il loro impatto geostrategico sugli equilibri del continente e sui flussi migratori che ci investono direttamente
Nella terza parte titolata le ricchezze contese si analizza le lotte di potere per il dominio dell'ingente risorse fecale ma anche per un mercato di beni e servizi in rapida espansione
Questo è quanto cioè spetta al prossimo numero di Limes il primo dal del prossimo anno Africa il nostro futuro l'anticipazione e dal sito lì messo on line appunto comma
Passiamo allora restiamo invece sui temi mediorientale che abbiamo già accennato ne parla appunto nel riepilogo delle notizie più importanti del due mila quindici li messo on line e cioè
Il caos controllato in Medioriente la competizione egemonica tra Arabia Saudita e Iran questo è il tema di un articolo di un'analisi di Vittorio Emanuele farsi per la rivista italiani europei
Il all'ultimo volume del due mila quindici numero sei che peraltro la copertina dedicata Bergoglio il titolo è l'impronta di una nuova chiesa poi all'interno a un focus la leadership contesa i nel Medioriente
Sono più d'uno gli articoli che trovate dedicate all'interno di questo focus sul Medioriente
Cioè Vittorio Emanuele Parsi che andremo a leggere tra qualche istante porre fine a grande gioco per risolvere la guerra delle varante poi Nicola perde che parla invece di Arabia Saudita svolte istituzionale e sociale
Il ritorno dell'Iran è reato non si arrende quella nell'analisi e di Annalisa per te che nella e poi Massimo Campanini presso il massimo Cappellini sciiti e sunniti polarizzazione vuol riconciliazione
Ancora vi Gennaro Bonet con l'articolo sull'Iran Arabia Saudita confronto geopolitico istituzione internazionale
E infine un altro articolo terrà neri ad tra competizione regionale conflitto ideologico questi sono gli articoli all'interno del focus la leadership contese Medioriente che costituisce il corpo centrale di questa ultimo numero del due mila quindici la rivista italiani europee vediamo allora l'articolo di Vittorio tra l'altro sparsi che un docente di
Relazioni internazionali il titolo porre fine al grande gioco per risolvere la guerra delle tante
La rivalità tra Arabia Saudita Iran per l'egemonia sulle rampe ad alimentare la guerra civile siriana e averne accelerato la deriva settaria
Trasformando rivolta contro regimi autoritari e Cletto creativo di Assad in una guerra di religione tra Sciti e sunniti
La lotta tra la monarchia e conservatrice saudita e la Repubblica islamica iraniana e del resto sono l'ultimo dei tentativi egemoni circa l'interessato la Regione finora tutti frustrati in gran parte proprio grazie all'attivismo saudita
Il primo il più imponente ebbe come protagonista all'Egitto di Nasser nel decennio a cavallo tra gli anni Cinquanta agli anni Sessanta
Se rivolgo ora alla Costituzione della Repubblica Araba Unita tra Egitto e Siria mentre nello Yemen le truppe del Cairo pressavano manforte fino al mille novecento sessantasette alla rivoluzione divampata nei confronti del i ma Amato appoggiato dai sauditi
Proprio la sconfitta patita opera degli israeliani avrebbe posto fine alle ambizioni del raìs egiziano Nasser appunto
Negli anni ottanta sarebbe stata questa il secondo tentativo secondo alla seconda vicenda vediamo tanta sarebbe stata la volta dell'Iraq di Saddam Hussein
Da qui il Governo ad aggressione contro il neonato Iran khomeinista finanziate spalleggiato dalle Petro monarchie arabe
E aveva fatto credere di essersi guadagnato credenziali sufficiente per candidarsi all'iter delle rampe e del Golfo
Nel mille novecentonovanta l'errore di calcolo proposto il corrette sarebbe costato caro al dittatore di Baghdad Saddam Hussein appunto
E avrebbe condannato il suo regime il suo popolo ha una lunga agonia terminata per il meglio per il primo nel due mila tre cioè Saddam Hussein ancora in corso per il secondo cioè il popolo iracheno
Che quello che succede quello a cui stiamo assistendo dunque scrive
Nella sua analisi Parsi quella cui stiamo assistendo e quindi il terzo tentativo egemonico in Medioriente questo molto operato contemperamento e da due attori che nutro una rivalità quasi quarantennale che però si è decisamente accentuata negli ultimi anni
La ruggine tra saudite né niente risale al mille novecentosettantotto le origini della rivoluzione islamica ispirata da Khomeini e a propria che vedere con l'utilizzo speculare dell'Islam come fattore di legittimazione del potere e del regime che lo incarna
Per l'Iran la declinazione politica dell'isola ma a un connotato rivoluzionario cioè riscatto degli oppressi e cambiamento radicale del ceto politico
Per l'Arabia Saudita l'isolamento inviato come fattore di conservazione dello status quo ovvero delle posizioni di potere ricchezza acquisite dalla famiglia allargata degli Al Saud su gran parte della penisola
Non si tratta quindi nella lettura di Parsi di un'opposizione tra Islam uscite islam sunnita tant'è vero che ai tempi del regime dello Scià i rapporti tra due Paesi non erano affatto tesi ma evidentemente la contrapposizione tra sciiti e sunniti e quella in cui si inserisce questa rivalità ideologica
E che perché per molti versi la rinfocolato
Soprattutto da parte saudita per la verità la polemica settaria antisciita e alimentata all'interno di una strategia coerente volta diluire l'eccezionalità
Del posizionamento ultraconservatore della monarchia saudita attraverso l'attivo proselitismo che la sua versione dell'Islam il Babi ISMU nel mondo sunnita
Proprio la manipolazione della millenaria frattura tra sciiti e sunniti ha contribuito a infiammare la temperatura politica di una Regione il levante ma anche il Golfo dove quasi tutti gli Stati presentai una composizione mista
Se quella tra il Regno d'Arabia Saudita e la Repubblica islamica dell'Iran è una rivalità originarie dovremmo perciò chiederci come mai proprio in questi anni si sia esacerbata
La risposta a mio avviso prosegue Parsi si trova in due fattori l'universalizzazione dell'ostracismo nei confronti dell'Iran e la crescita contemporanee l'influenza regionale se riterranno sia di Rinalda l'universalizzazione dello stoicismo iraniano risale alla scoperta degli anni Novanta di un programma nucleare segreto sviluppato delle autorità iraniane
Come è noto che il fatto che tale programma fosse basato sulla tecnologia duale in grado di consentire a tredici mila militari l'energia atomica unito alla scarsissima collaborazione mostrata tratterà
Nei confronti dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica
Ha portato progressivamente adozione di sanzioni e sempre più dure nei confronti dell'Iran da parte dell'intera comunità internazionale
Parliamo di un ostracismo universale perché per definizione ogni violazione del protocollo aggiuntivo del Trattato di non proliferazione nucleare riguarda la stabilità del sistema internazionale nel suo complesso
Se l'Iran è stato gravemente danneggiato da sanzioni pesantissime applicate con un'interpretazione assai più sanzionabili nella media l'Arabia Saudita si è dunque trovata a godere di un oggettivo vantaggio
La caduta del regime dello Scià l'aveva già candidata possibile parte della superpotenza americana per la stabilizzazione del Golfo Persico l'ostracismo universale dell'Iran faceva a cura della vigilanza sull'operato la Repubblica islamica una questione mondiale
E non più una mera preoccupazione saudita e appena il caso di segnalare poi che la violenta polemica nei confronti di Israele
Questo l'Iran di
Dell'ex presidente
Della del precedente Presidente di farmi insomma eletto caso i segnali che la violenta polemica nei confronti di Israele unita al sostegno al partito milizia libanese di Hezbollah rendeva all'Iran ancor più isolato soprattutto nei confronti del mondo occidentale
La seconda ragione di esasperazione della rivalità saudita iraniana proseguita anzi come dicevamo risiede nella rapide congiunta crescita dell'influenza regionale dei due regimi
E qui c'è un fatto paradossale a favore infatti la crescita dei influenza iraniana sono state due guerre nessuna delle quali combattuta dall'Iran ma paradossalmente intraprese dai suoi principali avversari e quali sono
Nel due mila uno la sconfitta opere degli Stati Uniti del regime talebano ostile agli Ayatollah e finanziato e protetto dal saudita in Pakistan aveva infatti messo in sicurezza il confine orientale iraniano
Poi nel due mila tre era stata la volta di Saddam Hussein avesse tolto di mezzo da parte delle truppe di Washington il risultato per la sostituzione di un regime a dominanza sunnita in Iraq con un alleato a predominio uscita maggioranza uscita ma in parte in curva
Nel dubbio del due mila sei poi la guerra dei trentatré giorni cioè la terza invasione straniera del Libano consentiva a un Hezbollah in grande difficoltà
Di riconquistare il centro della scena sulle ali della vittoria politico-militare conseguita nei confronti dell'esercito di tema vita
Da per parte saudita oltre vantaggi legate alla sterilizzazione dell'Iran ha seguito le sanzioni era caduta era caduta del regime di Saddam Hussein a eliminare uno scomodo
Protagonista mentre le conseguenze negative dalla nascita di un regime cita Baghdad era autorizzata attraverso il finanziamento sistematico l'insorgenza sunnita e alle formazioni
Dalle quali sarebbero sorte prima Al Qaeda in Iraq e poi lì si sta
Era però un terzo inaspettato fattore proseguono analisi ripararsi quello che avrebbe spianato la strada alle più incredibile ambizioni della casa di chi alza Hood ovvero l'esito delle primavere arabe
Queste ultime le primavere arabe non poteva certo piacere governanti sauditi che infatti non solo forniranno Siro al fuggitivo Benalì deposto dittatore tunisino
Ma sono sereno sia l'unico all'ultimo Mubarak provando anche a sostituirsi agli Stati Uniti nel ruolo di finanziatore del suo regime
Provocando l'ira furibonda di Washington proprio il decorso iniziale della rivoluzione più importante quella egiziana con il successo della fratellanza musulmana elezione di Mohammed morsi alla Presidenza sembrava dover rappresentare un fiasco politico è una minaccia ideologiche per Riad
In realtà l'insipienza la corruzione l'ambiguità dell'amministrazione dei fratelli mussulmani creavano le premesse per un pronunciamento militare contro morsi guidato dal generale al si si successivamente eletto alla presidenza
Da questo momento in poi l'Egitto questa volta con la benedizione di Washington sarebbe stato sostenuto innanzitutto finanziariamente dei sauditi che avrebbero trasformato l'acerrimo rivale dei tempi di Nasser infido cliente
Successivamente l'ondata di rivolta deve avere
Potesse araba avrebbe colpito la Libia la Siria e se nel primo caso Libia sarebbe stato un intervento centrale attrazione anglo francese a gettare il Paese nel caos
Nel secondo la Siria sarebbe stato proprio il crescente coinvolgimento di rabbia servita erano a trasformare una rivoluzione contro legge molto Crati co e corrotto che in una guerra civile campo di battaglia per il due aspiranti egemoni regionali
Così se il primo decennio del nomi le mie si chiudeva con un Iran in vantaggio capace di disegnare quell'arco uscita che dalle coste del Golfo attraverso Iraq Siria e Libano
Arrivava al Mediterraneo quello successivo decennio successivo vedeva recupero dell'Arabia Saudita ormai liberata da ogni potenziale sfidante arabo è in grado di modificare sulla strategia
Tradizionale
Quel che però riapre una partita tra via detterà anche sembra ormai compromessa per gli iraniani nella stipulazione del giovane confidenze il problema convention
L'accordo tra i cinque più cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell'ONU più la Germania da una parte e l'Iran sul dossi nucleari l'accordo consentirà nei prossimi anni all'Iran di tornare a essere una tessera fondamentale del puzzle mediorientale
Questo è quanto scrive tra l'altro Vittorio Emanuele Parsi nella Consoli questo lungo articolo intitolato porre fine
Al grande gioco per risolvere la guerra delle piante la competizione tra egemonica tra Arabia Saudita e Iran e il nuovo grande gioco di queste
Di questi tempi in Medioriente dunque l'analisi di Vittorio Emanuele Parsi ritardo l'ultimo numero di italiani europei il numero dicevamo che il numero sei due mila quindici l'ultimo dell'anno che si chiude
All'interno di un focus molto ampio la leadership contesa in Medioriente
Questa è radio radicale né procediamo questa rassegna stampa dedicata ai temi della politica internazionale di di primo gennaio due mila sedici lo facciamo andando occuparci ora di Stati Uniti qui siamo sulla rivista IST di
Di di mensile
Il numero e quello novembre e dicembre due mila quindici anche quell'ultimo dell'anno che si chiude
Il personaggio dell'anno dovrà essere Barack Obama infatti all'interno centrale di questo ultimo numero di Ist c'è tutto un dossier che cerca di affrontare un tema
Che così di cui si comincia a dibattere da adesso in questo ultimo anno di mandato di Barack Obama c'è una edita un lascito una lega sì di Obama e se sì quale però poi alla fine sia dedicato e invece di darla prima pagina a
A Obama si è scelto di premiare come persona personalmente quel personaggio dell'anno anche la Merkel così come ha fatto anche il settimanale americano Time finalmente Merkel perché come spiega nella sua
Alla spiegazione abbiamo deciso di dedicare la copertina la cancelliera con uno sfondo dedicato al dramma dei cittadini siriani in fuga dal proprio Paese martoriato dalla guerra civile
La scelta non è legata solo a un sondaggio interno alcuni lettori ma rifletta dichiarazione di apertura verso l'accoglienza che la Merkel ha fatto
Rovesciando un tavolo europeo che sapeva sempre più di razzismo al seguito di leader populisti responsabili come abbiamo provato a spiegare nello scorso numero
E dunque bensì comprende lesivo il sondaggio realizzato proprio nei giorni scorsi in cui la cancelliera decretava l'apertura delle frontiere
Sorprendendo tutti anche nostra redazione che da tempo chiedeva di assumersi responsabilità di leader europeo
Finalmente ha dato la dell'Est ha superato la sua abituale prudenza il suo appiattimento sulla pancia dell'elettore medio tedesco spiazzando ancora parte di loro ma riscontrando laminazione di tutta l'Europa
E questo per spiegare nell'editoriale di lista perché poi la fine alla copertina la è stata dedicata ad Angela Merkel invece che Barack Obama dalla prima pagina si legge che all'interno del dossier intitolato le eredità di Obama vediamo allora
Ci sono una serie di articoli
Possiamo segnalare allora intanto quelli tempo
Forse un'analisi più ampia su questo è quello della sociologo Christopher è un sistema che è intitolata la forza straordinaria della moderazione sarà lo scontro tra normalità e polarizzazione a determinare l'eredità di Obama
L'articolo che ci ha colpito di più e quello invece delicato a scritto da Oliviero Bergamini che giornalista RAI e autore di un libro peraltro che è uscito
Da non molto che è intitolato proprio democrazia in America punto di domanda il sistema politico e sociale degli Stati Uniti perché perché le distorsioni sono molte le esempio più eclatante di questa distorsione della democrazia di cantata tocchi il
Sono soprattutto presenti la campagna elettorale è in corso e allora andiamo a vedere che cosa scrive Bergamini nella sua analisi i numeri della democrazia
Dissi interessati o disincentivati almeno ventuno milioni di elettori americani non vanno alle urne
Salutato da molti come il trionfo di una democrazia dal basso capace di sconfiggere le poderose macchine elettorali dei partiti maggiori una sorta di palingenesi della politica americana l'avvento di Barack Obama la Casa Bianca è stato solo parzialmente tale
A cominciare dai numeri nel due mila otto Obama batte McCain con il cinquantatré per cento contro il quarantasette per cento dei voti
Nel due mila dodici sconfisse a Roma e con il cinquantuno per cento contro il quarantasette per cento
Vittorie non trionfali sul piano dei suffragi popolari anche se mette su quello degli eletto al voto dei voti elettorali grazie al particolare sistema maggioritari in vigore negli Stati Uniti
La comparsa di un candidato giovane di colore dinamico e non organico nemmeno del tutto estraneo però a circoli rituale reti interessi di Washington
Non ha però riavvicinato più di tanto alla politica gli americani perché
L'affluenza al voto fu del sessantuno virgola sei per cento nel due mila otto elezione presidenziale che vedo il primo successo di Obama
Leggermente superiore rispetto al due mila quattro ma poi e ricaduta all'affluenza al cinquantotto virgola due per cento nel due mila dodici hanno della rielezione di Obama
Quasi quattro americani su dieci continuano a non partecipare alla scelta del loro Presidente
Dal momento che tra i votanti nelle ultime due presidenziali poco più della metà si sono espressi per lui dunque alla fine Obama è stato eletto con i voti di meno di un americano su tre
Nelle recenti elezioni di metà mandato in cui si rinnovano Camera dei rappresentanti e parte del Senato addirittura la partecipazione al voto è stata ancora inferiore quaranta virgola cinque per cento nel due mila dieci e trentasei virgola quattro per cento nel due mila quattordici
Gli elettori su tre sono rimasti a casa
La bassa partecipazione elettorale Schio Bergamini è da decenni uno dei tanti punti deboli del sistema politico americane fra i tratti che più lo distingue da quelli europee almeno fino a tempi recenti pace una comparazione
Alcuni dati e di affluenze alcuni altri Paesi europei compresa l'Italia lo saltiamo proseguiamo l'analisi questo lungo articolo
Negli Stati Uniti ogni cittadino americano maggiorenne ha diritto di voto ma lo deve attivare iscrivendosi alle liste elettorali di sua iniziativa introdotta tra fine Ottocento inizio Novecento per limitare di fatto la partecipazione al voto delle nuove masse immigrate questa procedura di registration continua a costituire un ostacolo soprattutto per le persone più povere meno istruite
Poco più del settanta per cento dei cittadini americani infatti scritto liste elettorali percentuale però che nasconde forti differenze su base elettrica infatti mi sembra disaggregare numerica
Risultava nel due mila dodici ad esempio risultava registrato per il voto solo il cinquantotto per cento dei cittadini ISPA amici la registration RAI perché accompagna elezione di Obama cioè la campagna dei poteri democratici per convincere i cittadini e delle minoranze etniche registrarsi al voto non è riuscita a intaccare lo zoccolo duro quasi trenta per cento gli aventi diritto
Che per motivi disparati non sicura di iscriversi alle liste elettorali
Negli ultimi anni ci sono iniziative di senso opposto e sono le seguenti negli ultimi anni numerosi Stati specialmente del sud e di orientamento repubblicano
Come Giorgio attendersi Kanza Steps annoverato nuove normative elettorali apparentemente innocenti ma congegnate in realtà in modo se non di aumentare
Di cristallizzare le difficoltà di accesso al voto per alcune categorie di cittadini
Eliminare ad esempio la possibilità di registrazione il seggio nel giorno stesso del voto ridurre i giorni in cui è possibile li vota indietro votare cioè prima della data della consultazione
Gli altri provvedimenti tecnici che contribuiscono a scoraggiare chi non è particolarmente motivato
Specialmente controverso sulle cosiddette ai di Lorusso provvedimenti che stabiliscono in modo più le schede più restrittivo che in passato i documenti identità necessari per votare
Letta con occhio per imposizione di usare solo documenti di tipo federale governativo dotati fotografia il divieto di quell'informali emessi da istituzioni private come bollette elettriche tessere scolastica così mi appare solo buonsenso
In realtà però gli Stati Uniti molti non possiedono carta d'identità e si tratta prevalentemente di appartenenti a ceti svantaggiati poveri neri anziani
In Texas ad esempio si calcola che ben seicento mila cittadini prevalentemente afroamericani ispanici non possiedono documenti identità ufficiali
Durante la presenza di Barack Obama e qui siamo invece al problema dei finanziamenti alla campagna elettorale a quanto è avvenuto appunto nella due mila dieci alla secondo anno della primo mandato di Barack Obama una corte sentenze la Corte suprema che
Ha fatto epoca in senso negativo perché Assoreti ad avere quelli che erano i rapporti di forza i tetti ai finanziamenti scrive Oliviero Bergamini
Durante la presidenza di Obama la Corte Suprema con la sentenza Citizen United verso il Fedra election Commission cioè la Commissione elettorale federale
Ha nella sostanza annullato ogni limite finanziamenti che il grande business può riversare in politica
Immediatamente è sorto uno stuolo di PAC politica action commenti e super pacche organizzazioni di raccolta fondi che hanno espanso il volume di denaro pompato nelle campagne elettorali
Nel ciclo delle presidenziali del due mila sedici si stima che si potrebbe arrivare a raddoppiare numeri stratosferici del due mila dodici quando il totale delle spese elettorali ha raggiunto sei virgola quattro miliardi di dollari erano tre virgola tre miliardi nel due mila
Il rapporto tra finanziamenti privati e politica continua a essere una differenza fondamentale tra il sistema elettorale europei e quello americano
Dunque negli Stati Uniti invece anche in ossequio una sorta di ideologia darwiniana si lascia aperta una competizione che finisce con il legale politici e partiti alle lobbies che riempie un loro forse elettorali
Oltre a rendere quasi impossibile l'emergere di un'offerta politica alternativa I due partiti maggiori
Su questo intreccio la presidenza Obama non ha avuto alcun effetto calmieratore anche se non certo per sua responsabilità primaria la Corte suprema attuale ha fatto una prevalente tendenza conservatrice che nasce dalle nomine dei giudici fatte dai suoi predecessori repubblicani
A parte alcune disposizioni costituzionale federale di fondo inoltre il grosso da normativa elettorale resta competenze dei singoli Stati
Trova origine in questo anche un altro paradosso delle elezioni americane ciò e cioè che
Nel tempo le autorità statali hanno definito i confini delle varie circoscrizioni elettorali in modo da tre determinarne l'orientamento politico
E qui siamo un altro tema la
Manipolazione dei confini dei collegi elettorali
Scrive Bergamini l'uso di raggruppare in un certo distretto quartieri di una determinata quotazione elettrico sociale magari ecco se dare una forma che sul mappa risulta bizzarra è una tradizione che si è meritato non ad hoc agenti member in
Già nel due mila dei quattrocentotrentacinque distretti federali del Congresso bento centocinquantanove erano considerati
Dalla rivista Congressional corto lì con risultato certo a favore di una o dell'altro partito maggiore cioè non non
Come dire più suscettibile di pendere da una parte o dall'altra non in bivacco dal punto di vista elettorale ma proprio che di anno in anno passato mantengo la maggioranza di una partito o dell'altro insomma Consip così diamo distretti certi ecco vorremmo definirli
Oggi secondo molti esperti numero delle circoscrizioni con risultato davvero aperto si è ridotto a poche decine
Questo contribuisce a spiegare l'altissimo tasso di stagnazione così si preferisce Diversabilità della rappresentanza politica federale dunque elezioni americane che richiami dei parlamentari è bassissimo specialmente per la Camera dei rappresentanti dove
Il novanta per cento circa degli uscenti vengono di norma rieletti questo non significa però che la politica americana non possa riservare sorprese come la stessa vicenda del primo presidente nero Obama ha dimostrato nel due mila otto
Questo l'ha fatto una sintesi del lungo articolo di Oliviero Bergamini
Che intitolato i numeri della democrazia disinteressati o disincentivati almeno ventuno milioni di elettori americani non vanno alle urne all'interno di questo dossier l'eredità di Obama che
E al centro dell'ultimo numero due mila quindici della rivista Ist
Siamo in chiusura di questa nostra rassegna stampa l'ultima segnalazione che vogliamo proporre abbiamo parlato un po'dell'anno che si è chiuso vediamo allora qualche previsione un po'difficile sbilanciarsi come sempre ci prova in questo caso Lispi con la sua nessun ente
ISPI on line appunto detti che il il dossier che essa è stato proposto è quello due mila sedici il mondo che verrà come ogni anno ispira realizzato un dossier speciale sui possibili scenari orientamenti di politica internazionale
Per cogliere i principali elementi issues Raisi Spimpolo canto disturbo c'è questo voler quattro categorie inglese
Quello osservato il due mila quindici e promettere prossimi se un sistema internazionale sempre più frammentato nuovamente diviso sfere di influenza
Attraversato da forti correnti di dis-integrazione o da rinazionalizzazione della sicurezza ma è soprattutto un sistema con
Senza soluzioni concertate le principali crisi come evidenziato da chi ad esempio per i casi da guerra civile siriana
Inoltre come per lo scorso anno nell'ambito del Rapporto sulla politica estera italiana che sarà pubblicato a fine anno è stato chiesto dunque in un cioè un sondaggio che viene accompagnato a questa previsione Polo proporremo
Tra qualche istante vediamo intanto dunque crisi minacce leader la parola agli esperti cosa tre del due mila sedici sono veramente molti gli articoli
Tutti quanti gratuitamente scaricabile dal sito esprima il punto dirimente sbagliamo abbiamo come dire recuperato quello che era
L'articolo analisi dell'economista Mario Deaglio ed è riguardo ai commerci globali il nuovo risiko di canali e ferrovie che perché cosa vuol dire che cosa ci possiamo apprendere
Un tempo scrive Deaglio la geografia era la meno innovativa delle discipline scientifiche montane ghiacciai Marino cambiavano mai l'uomo aveva colonizzato il pianeta ma non aveva sostanzialmente mutato l'aspetto si poteva approfondire le conoscenze con l'aiuto di Fisica Chimica e quant'altro ma era ben difficile dire qualcosa di nuovo
Poi i dieci hanno cominciato a ritirarsi le agglomerazione urbana ad allargarsi
Ci sono costruiti strade ponti ferrovie canali geografi sono tornati a lavorare davvero anche perché oggi geografia fa rima con economie strategia con Antropologia climatologia e democrazia
Attraverso la geografia e soprattutto la geografia economica passo nuovo tentativo di sintesi delle scienze umane
Proviamo a fare una breve rassegna dei cambiamenti in atto che riguardano i trasporti in particolare la quantità senza precedenti di merci che si muove da un capo all'altro di un mondo globalizzato e che è destinata ad aumentare sensibilmente in futuro così Deaglio
Abbiamo l'elenco cominciamo fuori conto con una variazione naturale forse grazie al global warming
Si sta aprendo il passaggio al nord est la rotta che dai porti del Mar dell'Europa settentrionale di naturale penisola artiche della Siberia che permette così di raggiungere la sia sudorientale con un percorso che poco più di un terzo di quello classico attraverso Gibilterra il canale di Suez sullo Stretto di Malacca
Agibile per ora in maniera saltuaria percorso solo vessata da qualche decina di terminali all'anno ma potrebbe essere di importanza capitale in futuro
Consone principale riguarda le ferrovie dica lunga preferibile alle strade per il trasporto delle merci la più importante la nuova transiberiana che congiungerà citati messe di Chongqing alla città tedesca di Duisburg consente teoricamente in una settimana
Il trasferimento di merci tra i due terminali in pratica il tempo quasi raddoppio per i controlli doganali diversi Stati
Altri progetti ferroviarie tra i quali un collegamento alta velocità tra Pechino e Mosca sono allo studio il finanziamento a potrebbe arrivare in gran parte dalla SIAE infrastructure investment bank
Costituita per iniziativa cinese nell'autunno due mila quattordici alla quale hanno detto molti Paesi tra cui l'Italia
Che a regime dovrebbe disporre di un capitale sociale di cento miliardi di dollari la Cina prosegue Deaglio sta investendo anche in una futura ferrovia tra sconti Natale sudamericana che dal Brasile dovrebbe portare in Colombia Perù e civile
Il Progetto cinquanta miliardi di franchi svizzeri
Dovrebbe dotarsi che è stato annunciato durante la visita in Brasile compiuta nel maggio due mila quindici al Primo Ministro cinese progetti come questi ribalta la struttura sudamericana dei trasporti risalente all'epoca coloniale che privilegiava gli spostamenti via mare e che non aveva mai collegato via terra le due cose dell'America meridionale
Se non con piccole strade piccole Ferrovie scarsamente agibili attraverso le Ande
Ci sono Paesi attive ferroviari cinesi che stanno prendendo corpo anche nell'Africa orientale
Una secondo la recente inteso una linea ferroviaria collegherà Uganda Ruanda Burundi Sudan meridionale sostituendo il sensibilmente migliorando la precedente linea costruita dagli inglesi nell'era coloniale la facciamo breve andiamo alla
Conclusione si configura in definitiva una vera e propria guerra dei canali e delle Ferrovie scrive Deaglio
Per incanalare verso certe rotte enorme mole aggiuntiva di commercio mondiale che ci si attende con il sensibile aumento della produzione e del consumo di molti Paesi emergenti alla quale si potrebbe aggiungere una guerre europea dei gasdotti
In questa guerra solo strategie cinese appare chiara la cosiddetta via della seta si osserva ormai a tutto il mondo Corraini che si intrecciano un po'come faceva gli ingressi e tempi dell'Impero britannico
Quando per sicurezza costruivano linee di trasporto e di comunicazione telegrafica tra loro parallele
In questo quadro di cambiamento all'Europa appare il ritardo è piuttosto in prospettiva Rete ferroviaria ad alta velocità canale sotto la Manica anche questo è un segno dei tempi che cambiano
Mario Deaglio che economista l'Università di Torino ed editorialista economico della stampa firma questo
Articolo commerci globale il nuovo rischiosi canali e Ferrovie all'interno di questo dossier pubblicato da
L'ISPI due mila sedici il mondo che verrà siamo dunque in chiusura restiamo sull'ISPI che propone anche
Una rilevazione una sondaggio gli italiani e la politica tessera con cui abbiamo chiudere questa rassegna stampa da Radio Radicale
Qual è l'interesse degli italiani verso la politica internazionale
L'opinione pubblica e più preoccupata per la minaccia terroristica o per la crisi economica che è il personaggio politico più influente il due mila quindici come giudicare la politica italiana su questioni importanti e delicate come immigrazione emergenza sicurezza legata al terrorismo genetista
Queste su alcune delle domande sul sondaggio promosso dai Spini con Rainews ventiquattro Rizzato la Ipsos sull'Italia nella politica internazionale
La rilevazione
è la quinta ad una serie nel sia da fine due mila quattordici e che proseguita con cadenza trimestrale su questioni
Più specifiche come terrorismo immigrazione
Dall'ultimo sondaggi allora emerge qui siamo alla diciamo la preliminare emerge che il terrorismo islamico è percepito come minaccia più rilevante a livello globale mentre per gli interessi italiani la minaccia maggiore continua a essere costituita dalla crisi economica
Allo stesso tempo italiani credo che la Russia abbia cresciuto notevolmente la propria influenza sulle dinamiche politica internazionale
A discapito degli Stati Uniti soprattutto grazie alla personalità del Presidente Vladimir Putin la Santa Sede percepita come l'attore più impegnato per la pace nel mondo e la politica diplomatica di Papa Francesco è vista come elemento di maggiore speranza per il futuro
Per ciò che concerne l'Italia gli intervistati riconosco una buona gestione da parte del Governo Renzi sull'emergenza terrorismo nel merito di questo sondaggio italiane la politica estera il terrorismo minaccia crescente a livello globale dunque cosa emerge rispetto al due mila quattordici
Si segnala la crescita il terrorismo quale fattore che rappresenta la minaccia più grave a livello globale
Sicuramente hanno influito gli attentati di Parigi dello scorso tredici novembre ma anche l'escalation di atti terroristici dalla Tunisia alla Turchia venuti durante l'anno
La crisi economica al primo posto il due mila quattordici insieme lo stesso terrorismo è scesa però al quarto posto tra le maggiori preoccupazioni
Superata dai cambiamenti climatici al cento da grande conferenza internazionale tenutasi recentemente a Parigi ed alle disuguaglianze nel mondo se analizziamo il dato di minacce più gravi per l'Italia
Le crisi economica rimane invece la preoccupazione maggiore per il quaranta per cento degli intervistati
Lo sente rimanga al primo posto la crisi economica ha perso comunque ventisette punti percentuale rispetto all'anno scorso soprattutto a favore del terrorismo islamico per il ventotto per cento di italiani salito dalla terza la seconda posizione confermando il trend che vede la minaccia terroristica con un fattore di potenziale stabilità sempre crescente
Anche l'emigrazione rispetta l'anno scorso è salita dal tredici al ventuno per cento come effetto della crisi è metà RAI dalla scorsa estate
Sorprende il fatto che l'instabilità e Libia pochi chilometri dalle coste italiane sia indicata come principale minacce per l'Italia soltanto dal due per cento degli intervistati la ritorno ma l'ascesa della Russia sulla palcoscenico internazionale come come vogliamo metterla secondo questo sondaggio ritorno dello zar e la frenata dell'Europa allora cosa emerge ancora dal sondaggio
Secondo gli intervistati la Russia e l'attore internazionale che ha cresciuto di più la propria influenza mentre l'Europa probabilmente per via dello stallo decisionale su temi come la gestione dell'immigrazione la lotta al terrorismo e quello che ha perso più influenza rispetto allo scorso anno
Sulla stessa linea si pongono le valutazioni sul personaggio politico ritenuto più influente il Presidente russo Putin per via dalla sua politica assertiva in Siria l'Est europeo nei confronti a tutti è oggi al primo posto superando il presidente statunitense Obama
Che non hanno ha perso tredici punti percentuali rispetto al due mila quattordici a pensare su tale declassamento potrebbero esservi le difficoltà di Washington nel contrastare li SIS ed a risolvere le crisi mediorientali
L'Italia Alitalia bene nel contrasto al terrorismo ma difficoltà e difficoltà sull'immigrazione vediamo perché
Nonostante i timori di possibili attentati terroristici più di metà degli italiani promuove il governo Renzi nella gestione dell'emergenza terrorismo
L'assenza di attentati di reti sul territorio italiano e l'inasprimento dei controlli e delle operazioni antiterroristiche hanno portato all'arresto all'espulsione persi individui radicalizzare si potrebbe avere influito su questo giudizio
Per quanto riguarda l'altra questione che ha tenuto banco in termini di politica estera quella dell'immigrazione il Governo D'Alema è stato percepito come poco efficace la sua politica è stata giudicata negativamente
Va detto però che le politiche migratorie non possono essere affrontati direttamente soltanto da uno Stato ma andrebbero e quadrate in un più ampio contesto europeo
In questo caso la mancanza di una politica comune dizioni s'
Azioni comunitarie rende la risoluzione della crisi più difficile andando inficiare l'immagine dei singoli governi nazionali
Rilevante il fatto che il nostro Paese sia percepito come uno dei maggiori promotori della pace nel mondo terzo dietro la Santa Sede gli Stati Uniti e che il settantasette per cento di italiani si oppongono eventuale impegno militare diretto insidia e Iraq infine alleati Aversa europei
Italia e Germania cosa emerge da questo sondaggio
è infine rilevante la percezione degli italiani circa maggiori alleati e avversari all'interno dell'Unione europea la Germania come l'anno scorso figura paradossalmente al primo posto entrambi i casi cioè sia nel campo degli alleati insieme quello degli avversari
Ma va sottolineato il trend di miglioramento circa la visione dei tedeschi rispetto al due mila quattordici infatti la Germania vista come l'avversario peggiore da parte del trentasette per cento di italiani mentre tale percentuale l'anno scorso era addirittura il cinquantasei per cento
Ciò vuol dire che nonostante tutto la Germania si è vista molto più favorevolmente di quanto non lo fosse nel due mila quattordici
Tale risultato potrebbe ripetere ancora una volta dalla politica intrapresa dal Governo Merkel per tentare di affrontare il fenomeno dell'immigrazione
A tal proposito si noti come il Paese che ha peggiorato maggiormente la propria posizione tre peggiore alleati sia l'Ungheria il cui governo è stato cento di dure critiche per le politiche esclusive fortemente restrittiva nei confronti degli immigrati
Tra cui la decisione di origine dei muri di fortificazione con i Paesi confinanti questo
In sintesi è quanto emerge da questo ultimo rilevamento dell'anno gli italiani e la politica estera arriva realizzato da Ipsos per ISPI e Rainews
Con questa segnalazione dal sito poteri cooperano integralmente al sito esprimo la appunto il plico questa segnalazione si chiude
Questa puntata un po'speciale
Vista pareggi emersi una stampa di Radio Radicale interamente dedicata ai temi della politica internazionale per la giornata di venerdì primo gennaio due mila sedici grazie a tutti coloro che ci hanno seguito un po'l'ascolto con nostra programmazione un ringraziamento da Lorenzo rendi
Che naturalmente auguri di buona
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