Intervista a Gianfranco Viesti sui lavori del "Future Forum 2016" di Udine e sulla situazione economica italiana

Radio radicale siamo in collegamento con il professor già fianco Gianfranco Viesti professore ordinario di Economia applicata all'Università di Bari innanzitutto buongiorno e grazie professore per la sua disponibilità
Buongiorno e grazie a voi professor Viesti tra l'altro parteciperà un'iniziativa che si tiene addio Udine dal primo alla cinque febbraio dal titolo futures Forum due mila e sedici cinque punto zero scenari di ricostruzione economica con il professor Viesti vorremmo partire nel da questa iniziativa anche
Poi toccare altri temi se il professore sarà disponibile insomma per parlare un po'appunto di questi scenari di ricostituzione economica proprio in un momento in cui ad esempio dell'Istat da sei mi ali di un certo movimento diciamo così la situazione economica parlare di ripresa oggi ci sono anche tutti altri ma insomma la situazione sembra muoversi in qualche modo professore oppure no
C'è in qualche momento cioè corna tiene del due mila quattordici si è arrestata questa caduta verticale dell'economia italiana e il due mila e quindi c'è stato un pochino meglio dipende naturalmente
Dagli occhiali che ci mettiamo con cui guardiamo alle cosa essa allora se guardiamo alla del passato sicuramente cedesse relativamente soddisfatti perché
In un mondo completamente nuovo come quello in cui viviamo la caduta poteva continuare che che chi può dire che cosa sarebbe potuto succedere non è un movimento culturale questa è una grande crisi dell'economia bensì l'abbiamo fatta
Due mila quindici così così due mila tredici un pochettino meglio insomma il di peggio nel senso dalla caduta è passato
Però se ci mettiamo gli occhiali di quello che serve al Paese sicuramente però ci siamo
E cioè abbiamo perso quasi nove punti di PIL abbiamo recuperato uno
In questo passo ci dice Prometeia arriveremo appalti con due mila otto lento due mila europee i quattro quindi avremo una generazione intera per un lungo periodo di tempo
E mi meraviglia un Paese completamente diverso con aspettative più basse ne erano a bordo meno benessere
In sostanza è la nostra società attiene quindi da un lato un po'di soddisfazione non c'è dubbio assista all'altro una grande preoccupazione che arriva
Professor Viesti peraltro ecco rimaniamo un attimo sui temi di preoccupazione dopo parleremo anche quelli invece di quelli di ottimismo ma è venuto in questi giorni anche l'allarme della situazione orientale le la borsa cinese ci sono buone enti di grandi certezza proprio in queste ore lei che ne pensa ci saranno
Dei RIS dei gli affetti di Lou Ugo periodo come qualcuno già annuncia oppure questa è una crisi può essere già interpretata come una crisi momentanea
Dunque è difficile dire perché se la Cina è un altro Paese del tutto eccezionale senza che cresce al dieci per cento da tanto tempo
Evidente che sta accumulando un sacco di squilibri Marche anche cambiato profondamente la sua economia è molto diverso da perché è un'economia comunista rimarcato quindi fortemente dirigista con un forte intervento pubblico soprattutto
Se le questioni finanziarie quindi staremo a vedere che si ci resta tale previsione quello che rileva è che l'Italia ovviamente è un Paese che è stata il motore quindi dal mondo ci vengono aiuti ne abbiamo avuti riversi dallo scorso a cominciare dal petrolio
E che è andato giù anche lei è uno decretato ci aiutate pervengono problemi la Cina ma anche tutte le stabilità mediorientale ovviamente pesa molto su di noi
Quello che rileva particolarmente per l'Italia però è che sta in Europa che le trentotto e difficoltà di crescita sono comune a quest'area è uno in particolare ma Europa e più in generale che è uscita dalla crisi
Quantità soprattutto modelle convenzione di politica economica molto più vicina a quelle degli anni trenta che era acquerelli architettato e cioè una grande permanente austerità che sta spettacolo l'Europa e due e che sta comprimendo la crescita soprattutto dall'altra parte meridionale
Cioè e conclusione importantissime le questure internazionale ma non dimentichiamo il nodo del problema che sta in come l'Europa sta gestendo l'uscita dalla crisi molto peggio per esempio rispetto agli Stati Uniti
Professor Viesti un dato positivo proprio di queste ore è un dato diffuso dall'Istat l'otto gennaio e quello relativo alla potere d'acquisto delle famiglie italiane su un anno siti segnala uno più uno virgola tre per cento e il toppa dal due mila sette questo tra l'altro è un dato
Quello sull'anno due mila sette con dato significativo cioè prima dell'inizio della crisi quindi
Questo
Un dato interessante dal punto di vista appunto delle
Delle possibilità di ripresa del nostro Paese e sì sì sì certo c'è una gettata un po'di ripresa dei consumi l'anno scorso lo vediamo dall'auto
L'Italia ne hanno ricominciato a cambiare l'automobile quindi anche dei beni durevoli
Se esaltava se i consumi sono stati compressi da tanti anni non si è cambiato la lavatrice quando funzionava male non si è cambiata l'automobile quando faceva le bizze quindi è anche normale che questo avvenga
Questo è uno degli scenari positivi cioè un certo punto riparata la fiducia evitata un po'la domanda esterna che la gravità sette ripetiamo
Però stelle condizioni generali dell'economia e le condizioni in particolare del mercato del lavoro
Non cambiare un montone prevede italiane tempo arrivavano abbastanza cautele cioè si cambia l'automobile proprio perché che operano
Non ce la fa più sa quei consumi quel livello di consumi che avevamo raggiunto nel due mila sette due mila otto
Con la sono lontani professore la le sottopongo ancora all'alterità dire perché
Possono aiutarci anche grazie alla sua analisi anche se a volte sono un po'noiosi ma ancora l'Istat oggi a dato i suoi i risultati delle proprie analisi sul rapporto deficit-PIL è che si attesta al due virgola nove per cento nei primi nove in esiti del due mila e quindici ma un altro dato con la dell'Istat è quello del peso del fisco che sale alla quarantuno virgola quattro per cento del terzo trimestre
Sono due dati in qualche modo forse contraddizione loro con l'altro in che cosa le fanno pensare qual è come li possiamo interpretare
Allora discorso deficit noi parliamo tanto male del nostro Paese in realtà ne abbiamo buoni motivi
Però il nostro Paese ha fatto e si va anche cosa egregia in particolare l'Italia affatto un aggiustamento dei conti pubblici estremamente forse e cioè siamo fra i più virtuosi se togliamo soprattutto il peso del debito che è un elemento che non si può controllare
Interpreti pagamento e che vediamo che la costruzione dei conti pubblici tagliare largamente virtuosa quindi la circostanza
Che continuiamo a tale sotto il tre per cento fulcro economia così il tempo alle è una circostanza che mostra che l'Italia come dire i compiti a casa questa espressione non si sa che aiuta li ha fatti ampiamente
Quello che rileva e la circostanza che non si possa usare entrambe regole europee che ci sono
La politica fiscale e in particolare la politica di investimento pubblico come una leva di rilancio
Noi continuiamo a contare nel Bilancio come se fossero la stessa cosa le spese correnti ed esperte ripetibile tener conto che non sono le spese correnti è indispensabile perché se l'aumento per farlo
Faranno anche l'anno prossimo quello dopo e quello dopo quindi BOC controllo della spesa quale
Ma per ripartire bisogna investire e dove non invecchiato diventa un dato che si morde la coda
Non spendiamo per investimenti quindi teniamo meglio i conti pubblici ma non cresce il pelo e quindi i conti pubblici vanno peggio questo sembra un discorso un po'dai quali tempi in realtà il Fondo monetario
Recentemente pubblicato un rapporto che viene tagliata ad un po'sottovalutato
Nel quale c'è scritto il Fondo monetario ha scritto che in Europa oggi investimenti pubblici
Sì più che finanzia le però cioè per fare gli investimenti quando ci si spende ma l'epiteto di questi sull'economia sarebbe talmente forte proprio perché c'era talmente tanto bisogno che alla fine Fini pagherebbero da soli quel muro dei dodici che ci lega
Qui e questo deficit così
Contenuto da un lato
Delizia perché stiamo in questi proposi parametri si ma dall'altro croce perché si piega che le politiche pubbliche non riescono a stimolare l'economia
Il professore
Al di là poi di questi dati uno degli elementi che viene evocato spesso nel dibattito pubblico è anche quello
Della di come i nostri giovani Siegel qualificano e come poi arrivano al mondo del lavoro un elemento fondamentale di questo la giuramento è anche legato alla qualità e dell'efficacia delle nostre università che io sappia lente e si è occupato di questo tema ultimamente o mi sbaglio
Come no le faccio una battuta perché sono in debito con ENEL contatori sulle tasse strade telegrammi le tasse sono troppo alte
è bene per tutti che la pressione fiscale si riduca ma sono troppo alte per due motivi perché l'economia va male e quindi ad apporto tasse su PIL cresce il parto dove perché il PIL persa
E in secondo luogo perché abbiamo dovuto fare quel famoso aggiustamento dei conti pubblici sin qui abbiamo un elemento strutturale se gli italiani pagano troppe tasse soprattutto rispetto alla qualità dei servizi che era ricevono
è un elemento congiunturale per cui subiamo questa pressione fiscale molto di più perché visti i tempi sono piccoli alternativa di meno perché l'economia non si passa tutto accapo veniamo all'università sì la ringrazio RAI abbiamo
Curato con la Fondazione resti Palermo con l'apporto molto ampio sull'università italiana e discutibile anche online ora i prezzi
E i primi di marzo ci sarà un volume da Tondelli tutte le librerie perché pensiamo
Che l'università sia un elemento fondamentale proprio sia quelle politiche rivestimento di cui si diceva prima
Se guardiamo a dieci anni a vent'anni che è un'ottica assolutamente normale che le allagato che c'era il venticinque o quindici apportate le competenze delle persone è assolutamente indispensabile e quindi l'Università che uno
Quei meccanismi non ludico ma uno dei meccanismi
Tendendo a delle persone più occupabili più capaci i più competenti è un elemento centrale da questo punto di vista ahimè
Torniamo all'Italia di cui conviene ed è necessario lamentarsi cioè la situazione del nostro Paese parcheggi oralmente molto negativa
Navi negli ultimi sette otto anni è diventata ancor più negativa
E qui contrariamente a quello che ci dice normalmente e non è solo ottantotto prepari qualità molti dati ci dicono che la qualità media del sistema università italiane
E perfettamente allineata a quella media europea composte divisioni quindi non abbiamo le capacità peggiore
Il punto è che negli ultimi sette anni e abbia una velocità molto più piccola e cioè abbiamo fatto dall'Unità d'Italia ad oggi il più grosso disinvestimento sulla formazione che ti ha mai ovvero otto abbiamo tagliato un quinto
Per l'università italiana e questo sicuramente non ci aiuta a RAI tutta i ragazzi e non aiuta in prospettiva il Paese
Professor Viesti ci torneremo su questi temi e fin d'ora lo lo comunichiamo nota ascoltatori quando ci sarà la pubblicazione di questo rapporto torneremo a sentirci per rifare il punto su questo tema dell'universo ma intanto prima di chiudere questa questa intervista con l'Ente l'appuntamento di cui dicevamo in apertura il finisce il Forum del due mila sedici che si svolge a utile lo ricordiamo dal primo al cinque febbraio scenari di ricostruzione economica quali saranno i temi anche da parte sua che lei porterà nell'ambito di questo dibattito che si annuncia
Dunque il prevalere ha rassegnato è quello delle politiche industriali e cioè
Può essere utile un'azione pubblica rilanciate potenziale il nostro sistema produttivo
La mia risposta parassiti nel senso che avete la fortuna noi rimaniamo un grandissimo paese industriale e questo ci salta perché la spina dorsale dell'economia italiana
E la produzione manifatturiera Soru tanti servizi
Ma molti intercity dipendono dal fatto che ci sono le produzioni industriali fabbriche perciò T.U.E.L. diciamo intendiamo l'industria in modo molto laico conto vantato comunque le industria così come fa la domanda è
Dobbiamo semplicemente lasciar fare al mercato e quindi guardare quello che succede nel mondo delle imprese o la politica e politiche economiche possono fare qualcosa
Per lunghi anni questo tema è stato abbandonato nel senso che soprattutto le esperienze delle politica del passato di altri tempi Nieri le imprese pubbliche hanno consigliato una frana versione
Del potere di pubblicità queste gravi che però tocca con la crisi internazionale quello che vediamo in giro per l'Europa e che siamo l'unico Paese che Tosini parte soprattutto agisce molto poco questo assisto
Paesi molto diversi come il Regno Unito Di Carlo e dopo la giovane Della Mea che l'anno delle politiche industriali molto attive o un topo naturalmente sono diverse dal passato autori Celli irrigui
Però ci sono i campioni nazionali sono politica conto più sull'innovazione sul trasferimento tecnologico
Non sono idrici cioè non c'è qualche funzionario del Ministero che celebra il rito di quello che devono fare a sono dialogate Ispra il potere pubblico lei prese sono molto centrate
Su questi soggetti nuovi che tale abbiamo la Cassa depositi e prestiti per esempio
Un tema
Un po'complicato dal punto di vista tecnico ha molto rilevante dal punto di vista politico cioè torniamo al tema di fondo che ci ha accompagnato in tutta questa conversazione
Alitalia terrore serve investire su un suo futuro
E non semplicemente per fare le corse passare così lentamente come stanno facendo investimenti pubblici università
Ma anche politiche industriali nessuno aura facile ricetta dobbiamo dividerci in modo manicheo guai dirigisti e liberisti è un paese avanzato si dai giornali questi tempi però dalla mia personale opinione e che noi dobbiamo partire con dei tre giudizi ideologici per cui meno si fa venti ore
è proprio l'esperienza della Germania o addirittura quelle dell'Inghilterra ci dicono che anche nel campo delle politiche industriali si possono fare le cose poeta
E allora appuntamento con il professor Gianfranco Viesti nell'ambito
Del finisce al Forum due mila sedici si svolgeranno ricordiamo i nostri ascoltatori ad Udine del primo alla cinque febbraio i temi
Il professore già siamo già Franco Viesti ce le ha anticipati questa parte finale di questa
Intervista lo ricordiamo via si è professore ordinario di economia applicata all'università di Bari grazie grazie davvero molto professore grazie
Grazie a voi