"Il Padre e la Legge"

Va bene possiamo iniziare venendo qui poco fa questo tardo pomeriggio insomma incontrato non lo vedo qui tra noi forse ci raggiungerà dettati Mario Accolti Gil
Che è un nostro amico e collega insomma il quale accurato aveva curato un dossier di Mondoperaio
Sulle radici ebraiche del moderno che abbiamo presentato l'anno scorso
Proprio qui in questa stessa sala dell'arancio
E scherzando mi ha detto dice cosa cosa volete dimostrare con la quale questa sera che la psicanalisi e davvero una scienza giudaica
Va be'ma al di là delle delle battute il fatto che l'ebraismo abbia influenzato il pensiero di Freud se non altro per le origini sta famiglia stesse dentro e per la sua stessa appartenenza comunitaria può apparire una ovvietà
Ma non è proprio così ricordo
Non ricordo personale anni fa mi capitò di leggere una biografia di Freud scritta da un certo Ludwig Marcuse che credo non abbia nulla a che vedere con Herbert non sono produzione suo cugino patologie
Sì sì sì se si
E e in quella biografia si mettevano Benigni luce perché dice molto imporrà le ascendenze
Appunto della cultura della tiratura tedesche sulla formazione intellettuale di di Freud ma lei ascendenze ebraiche invece il suo pensiero in quel libro non venivano messe poi in gran luce anzi forse poco punto
Dopo io un altro ricordo personale e nel mille novecentottanta fece una lunga intervista da Cesare Musatti un'intervista biografica si chiamava infatti punto nel corso di una vita
Così tra il serio e il faceto insomma e e chiesi a Musatti appunto volevo fargli una domanda che non sa o qualche ritrosia fargliela poi mi sembra un'esagerazione viva punto ve la leggo chiese Musatti esattamente questo Raymond Aron sostiene che la lingua ebraica
E meno sensibile alla netta differenza dei concetti temporale di presente e passato e futuro
Aderisce al movimento e al flusso del tempo più che le sue tappe ed è quindi congeniale
Alla visione dinamica della psiche di Freud influenzata dalla sua atavica struttura psicologica e linguistica questo dice appunto a Roma io svolgevo la domanda Musatti altri poi continuano come Bruno era Balkan né mini eccetera
Picchiavano altri aspetti della tradizione ebraica l'amore per il gioco scettico della ragione
La diffidenza davanti alle illusioni la tendenza all'introspezione e composito così la domanda non si rischia di indulgere un po'a un certo esoterismo perché era un punto in preoccupazione mia da da da intervistato da profano insomma utile
E lei mi rispose direi di no
Gli ebrei sono stati esclusi dalla cultura occidentale mi disse fino all'epoca dei ghetti cioè a metà dell'Ottocento
In Austria la prima generazione che ha potuto accedere all'università e quella che precede la generazione di Freud
Di una decina d'anni non di più
In Austria continuava appunto c'è sempre stato un antisemitismo molto forte quanto e forse più che in Russia
Quando gli ebrei sono stati immessi nella cultura occidentale l'anno si mirata rapidamente apportandovi però elementi dirompenti di forte innovazione intellettuale
Ebbene questi elementi io credo ad Amman rapida lettura del libro di Davide non non non solo sono presenti nella psicoanalisi ma forse la psicanalisi stessa è un elemento di questo genere
Davide Magni Mecacci si è sobbarcato nel suo libro appunto il padre la legge frodi dell'ebraismo la fatica di dimostrarlo credo
Dice Meg magia pagina tredici del suo libro volendo fare del proprio maestro un pensato universale ciò che in effetti
Parla di frodi ovviamente molti studiosi si sono preclusi la possibilità di una comprensione dall'interno di quel che realmente rappresentava per Freud la sua identificazione con gli ebrei e la loro storia e sottolineo quel dall'interno
Emigrati infatti non si limita all'elemento diciamo così biografico
Il retaggio ebraico nell'opera di Freud è stato spesso oggetto di indagini vice manager insomma
Isolate parziali sono frammentari
E continua ancora ad essere visto da angolazioni riduttive o o sostanzialmente esterne
Quali possono essere fornite appunto da un approccio di tipo essenzialmente biografico o storico-culturale ménage invece cerca di vedere questo retaggio dall'interno
E cerca di distinguere bene i vari piani del discorso lo dice chiaramente sono li indica nel capitolo finale
Cioè i vari piani sarà quello relativo alla evidente presenza nell'armene Utica psicoanalitica di elementi propri della tradizione ebraica l'interpretazione poi un altro piano quello collegato alla sua particolare Ciardi però in visione dell'ebraismo un'altra ancora quello collegato al suo interesse per la vicenda religiosa dell'ebraismo
Infine quello collegato alle fobie personali e ai comportamenti
E Bengasi appunto circa distinguendo questi piani di discorso per non fare confusione credo cerca poi di ha cercato di scavare come lui dice negli scarpini esistenti tra le opere scientifiche e i messaggi
Inviati da Freud ad associazioni ebraiche di cui egli fu membro tra le lettere agli amici è ben più intimi con cui si esprime liberamente quelle inviate ai colleghi non ebrei dove in genere più controllato
Insomma cercano di cogliere l'atteggiamento più intimo oltre ai possibili dinieghi dice nel Nagy resi necessari per difendersi dalle accuse antisemite e dal bisogno elementare di non esporsi eccessivamente allo sguardo altrui
Siamo in conclusione pur concentrandosi ecco questa è un po'l'impressione sul libro su un tema molto particolare
Quest'opera dinanzi continua in fondo il discorso più generale che affrontammo qui proprio l'anno scorso presentando quel dossier dico io accennato all'inizio continua appunto il discorso più generale
Del sulle radici ebraiche del moderno
Ecco a questo punto io credo di aver detto anche troppo sul libro non è mio compito era solo quello di introdurvi e darei la parola come gli i presenti che mi hanno richiesto nell'ordine alfabetico quindi parlerà per primo nella professor Jorge canestri
Sì credo che nella nella presentazione l'introduzione che avete ascoltato cioè a mio avviso il punto essenziale il che rende questo libro particolarmente interessante
è stato sottolineato che lo studio che Meghnagi propone del problema delle influenze culturali appunto ebraiche nell'opera di Freud essenzialmente uno studio proposto internamente allo peraltro indiana e non esternamente
Credo che questo sia
Questa sia la chiave
Del novità diciamo della diversità di questo libro come tutte le chiavi diciamo Forti ha bisogno mi sembra di essere in qualche modo dimostra e mi sembra che il lavoro che fa Meghnagi nel libro
Riesca a convincere dell'utilità e la possibilità di fare una ricerca di questo tipo dall'interno
Mennea gli ricorda a un certo punto Blanchot
Sottolineando come invece un limite diciamo alla strategia difensiva contro il pregiudizio antiebraico
E che questo limite sia dato dal e produca un risultato che l'occultamento
Punto della parte più preziosa dell'ebraismo e del ruolo che questo può aver giocato nella stracci nella strategia della ricerca freudiana
Meghnagi dice a un certo punto nel suo testo che per Freud
In questo rapporto con il senso delle origini
Vi è comunque sempre una traccia
Da cui risalire a un qualcosa di antico
Gelosamente conservato e ancora operante e lì
Fa un percorso intorno al significato diciamo della parola tedesca
Con la radice di cassa ai
Anche i circa il ciò che è più familiare il più vicino
Che molto velocemente nel testo molto conosciuto di Freud con l'aggiunta della particella negativa si trasforma in quello che c'è di perturbante di più strano il più mostruoso
Allora un percorso è un percorso che Freud molto ostinatamente cerca di fare quando scrive l'uomo mosse e per l'appunto la ricerca dell'identità più intima di se stesso
E quello che cerca di mettere in rapporto e che cosa fare con quello che lui chiama una forza emotiva così intensa e potente
E come questo può esprimersi in parole
Questo rapporto è un punto fermo
Di quello che me Chinaglia chiamato la strategia della ricerca freudiana
Trovare un'espressione verbale e una dignità scientifica perché questo è il progetto
A quelle potenti e oscure forse emotive di cui frodi stesso parla quando va alla ricerca della sua identità e certamente non è casuale e questo è un punto ben interno che nella ricerca di questi identità provvedeva a collegarsi alla sua radice ebraica
Questo dunque un punto fermo della sua logica nella ricerca ma è anche un punto fermo della sua concezione etica cioè quale Lettica che ispira questo questa strategia questa logica della ricerca che certamente non è una logica di tipo illuministico perché in realtà lo spostamento
Freudiano e quello di dire la ragione in realtà la sua culla nell'inconscio
La sua etica della ricerca e una tensione dunque che promuove costantemente attraverso un metodo scientifico e questo va mantenuto fermo permanentemente
Il riconoscimento della trasformazione senza reti
Di quello che più segreto nel soggetto stesso e dunque uno può pensare
Giustificatamente che mosse e simultaneamente l'ultima tappa per dire così
Freud
E alla fine della sua vita
E l'ultima tappa di un'autoanalisi che era cominciata moltissimi anni prima
Ora
Se questo è vero
Bisogna domandarsi di nuovo tornando all'inizio che cosa può giustificare il dire che lei è uscito
E che è giusto e che adeguato e che positivo diciamo nel senso euristico
Di andare alla legge dall'interno come cerca di fare Meghnagi
Questi origini
Del Progetto strategico diciamo Frediani
Questa domanda mi sembra importante perché una possibilità e risolvere il problema
Come in un certo momento stato risolto da quella che abbiamo conosciuto come la sociologia della conoscenza
Noi facciamo un tipo di programma dove c'è si cerca di trovare stipulare quei principi che ci aiuterebbero a capire delle terminazioni socioculturali di una certa linea di pensiero
Oltre al fatto non trascurabile
Che quella che fu chiamata appunto la sociologia della conoscenza dissenso signori in un certo momento questo viste deve per forza essere limitato
Perché in realtà apparentemente la sociologia della conoscenza si rivela impotente a render conto di quel che veniva chiamata la conoscenza oggettiva
E dunque ci limitiamo a quelle che allora si chiamavano le scienze sociali o umani in senso generico
La corsa risulterebbe da questo punto di vista molto insoddisfacente perché il progetto freudiano per questo accentuato parecchie volte
E a quello di costruire sempre e comunque e di fare sempre e comunque un percorso di tipo scientifico
E la sociologia della conoscenza non ci rende molto dall'interno da questo punto di vista circa questa strategia CDM rideterminazioni culturali sulle quali in realtà molti autori hanno scritto e dunque questo non potrebbe essere una novità
La vera novità mi sembra del progetto in Meghnagi
E quello di cercare di vedere
Sì questa determinazione e interna sulla base di un principio più forte il più consistente che non sia soltanto la lettura diciamo di quegli elementi socioculturali che come si diceva prima erano ovviamente di un certo tipo nel caso di frodi e allora a fare un passo in avanti nella comprensione del problema
Pensando su questo argomento mi sono ricordato
Parzialmente anche per la mia formazione iniziale
Che sino ai andiamo ad analizzare quelli che possiamo chiamare i vettori simbolici per dirlo in un qualche modo no che partecipano e orientano la ricerca freudiana
E allora pensando diciamo la mia formazione iniziale ho pensato
Un esempio abbastanza atipico di una scissione di una divisione molto
Categorica molto forte diciamo tra due orientamenti e quello che opera ha inaugurato riprendendo il principio di Reichenbach sottolineando Esiste una procedura per scoprire esiste una procedura per dimostrare e l'una e l'altra in realtà non hanno alcun rapporto perché perché necessario diceva Popper eliminare la procedura per scoprire
Sulla quale non possiamo fare diceva lui nessuna ricostruzione razionale
Curiosamente però il suo libro si chiamava per l'appunto la logica della scoperta scientifica il che inizialmente creava un certo dubbio su che cosa stava scrivendo realmente copre
La sensazione è che Popper diceva può essere molto interessante pensare a quale la genesi del pensiero ma in realtà questo non dice nulla sulla validità del pensiero e su questa cosa credo si poteva raggiungere un accordo generale generalizzato abbastanza significativo effettivamente analizza la genesi del pensiero da questo punto di vista non dice nulla sulla validità di ciò che si pensa
Ma curiosamente se noi lasciamo passare una ventina d'anni e un suo allievo e questo mi sembra interessante perché sarebbe facile fare il contro altare di questa posizione da una posizione di stima logica completamente diversa
E allora ci siamo anche allontanati con questo che dicevo dal principio diciamo della sociologia della conoscenza per cui la sociologia della conoscenza aveva già deciso che in realtà epistemologicamente la sua ricerca non aveva nessun significato
Mentre invece dicevo vent'anni dopo è un suo allievo laccato
Che in un certo qual modo analizzando con molta cura il processo di conoscenza matematica
Rovescia la prospettiva di Popper dicendo molto curioso che Popper abbia fatto una scissione tale tra quello che procedura per scoprire e procedura per dimostrare perché in realtà quello che può per non fa e non si rende conto di non fare e considerare fino in fondo ciò che sta facendo la logica della scoperta non è uguale a le procedure della dimostrazione la logica della scoperta e un concetto più complessivo e come se poco non fosse arrivato
A metà pensare cioè a proporsi una metà questione sul problema di ciò che stava facendo
E così facendo lascia fuori diceva Lakatos una così fondamentale che quello che lui chiamava allora l'euristica
Che costituisce un campo a sé
Se noi pensiamo la corsa da questo punto di vista eliminiamo la scissione pompeiana
Noi arriviamo di nuovo una proposizione sulla quale bisogna fermarsi
Quello che a un certo punto Freud cerca di fare e di dire ciò che non si diceva
Cioè di trasformare in dieci mila e quello che era indicibile il fatto che il indicibile sia a un certo punto detto
E vero che però non dice nulla sulla decidi vita della corsa e cioè di nuovo in realtà sì ripropone un problema interno
Che il problema di decidere a un certo punto se quello che è stato detto a un una un valore scientifico
Ma il passo che ha fatto con questa proposizione Lakatos non è indifferente e questo a mio avviso e uno dei percorsi e mi sembra quello più interessante personalmente di una lettura di Freud dall'interno
Perché elimina quella che Meghnagi denuncia continuamente in questo limbo quella scissione per cui sembrerebbe che la genesi del pensiero non ha più nessun importanza su quello che in realtà e poi il risultato
Per cui paradossalmente si fa il gioco come lui menzione
Di questo pregiudizio per cui per fare un pensatore universale e scientifico
Dobbiamo nasconderci come il suo pensiero nasce e si forma e come si costituisse essi articolo a un certo punto la sua strategia della ricerca
Se e non è di casa in questo momento uno avesse il tempo
Potete vedere come nel percorso dell'opera freudiana ci sono certi punti abbastanza chiavi che curiosamente si corrispondono ma corrispondono anche attesti di natura completamente diversa
E non siano soltanto tre
Tutti i principi essenziali di questo tipo di logica della ricerca sono contenuti nei due principi accadere psichico e questo è un lavoro del mille novecentoundici
Se facciamo un salto di quattro anni nel mille novecentoquindici Freud scrive imperituro
Se facciamo un salto ancora ambiamo mosse e se mettiamo insieme queste tre cose e il principio essenziale sul quale gira continuamente questa logica e questa questa strategia e queste etica
E il quello di dire il processo incognite attivo
In definitiva e quello che deve prendere il sopravvento e di nuovo bisogna trovare le parole per esprimere ciò che prima non si poteva dire
Se noi analizziamo con cura da vicino questi testi e questo percorso scopriamo quanto di fondato quanto di è ragionevole abbia il progetto che Meghnagi ha tracciato in questo libro
E io mi fermerei qui
Il programma di affreschi
Io mi sento come dire un po'intimidito dopo una relazione così
Compiuta de anche così interna a
A Libero matematica e alla cultura di Meghnagi
L'ordine alfabetico ha voluto così e quindi proseguo io mi occupo di letteratura tedesca i queste sono le mie carte sono carte che riguardano la cultura tedesca
I pure questo libro diciamo il mi interessa l'interesse perché i ritratta diciamo di uno dei protagonisti di quella che oggi viene chiamata la cultura dalla grande niente
Uno dei protagonisti perché si è occupato lui stesse di formazione in gran parte letteraria ci sono stati degli studi raffinati sulla sui gusti letterari di di di fronte è un mostrano uno strano personaggio e questo libro con firma la singolarità del pensatore
Molto universale molto molto poco austriaco eppure sei vi capita di fare una passeggiata all'interno del cortile della delle università a Vienna
Ci sono tutti questi busti tutti barbuti di questi professori a un certo punto c'è pure quello di frode e se uno non si ferma appena guardano neanche se ne accorge che quello non è
Proprio identico ai vicini ma a qualche cosa di dei di particolare
Aveva letto come tutti a quel tempo fa n
Però l'aveva letto poi con un occhio che era intrigato dalla problematica Diagne sollecitava
Aveva detto
Però non è tanto aveva letto greche anzi direi rapporto concreto è un rapporto che lo avvicina un altro grande rappresentante della cultura di lingua tedesca del secolo Thomas Mann
Però non è tanto questo direi Chiti vorrei lei su quivi vorrei intrattenere il su cui dire vorrei convergere un po'le mie annotazioni a proposito di questo libro
Ho quello che i
Fa sì che io stia qui questa sera
A
Anzi me lo sono chiesto da quando David mandi Donini io per amicizia ho detto di sì voi dico ma perché ho detto di sì ma che chi di che posso parlare poi un certo punto l'ho capito e devo dire l'ho capito o attraverso la domanda di una mia a studentessa la quale va detto professore ma lei parla tanto della crisi del linguaggio osteria Q c'è un uno scrittore che si chiama Huffman stato scusate se sconfitto
Per notissimo o alla mia deformazione professionale così ormai sta diventando insuperabile ebbene questo scrittore scrive all'inizio del secolo mille novecentodue interessante la data e una famosissima lettera
Lettera Lord Chandos in questa lettera
Viene a a parlare di problemi interessanti che riguarda un in linguaggio lui era abbia avuto una grande ENI e notorietà come scrittore i a un certo punto impressionista direi dalla dalla dalla clinica fluente e fluviali e direi estremamente facile
A un certo punto in trent'anni
E scrive in questa lettera lo Chandos
In tutti gli anni di questa mia vita non scriverò più nessuno libero
Né in inglese né in latino figli cella
Cercando se è un inglese del Seicento che scriva Bacone quindi né in inglese né nati e ciò per questo solo motivo la cui di per me penosa singolarità io lascio alla vostra infinita superiorità spirituale alcune di collocare con limpido sguardo al suo giusto posto nel regno dei fenomeni spirituali e materiali che a cui si dispiega armonicamente
Perché
La lingua
In cui mi sarebbe dato non solo di scrivere ma forse anche di pensare
Non è latino né in inglese né l'italiano lo spagnolo ma una lingua di cui non una sola parola mi hanno fa una lingua in cui mi parlano le cose mute in cui forse un giorno nella tomba mi troverò a rispondere a un giudice sconfitta
E la famosa poetica de il Silenzio dell'ineffabile questa rincorsa verso un significante che possano afferrare il significato
E il superamento il tentativo di superare questa struttura come dire quindi diari ricade la rappresentazione poetica
Ancora Hoffman sta scrive
In un altro contesto mi sembra allora che il mio corpo sia fatto di pure i figli Frankie mi rivedono il segreto di ogni cosa
O che potremmo entrare in un nuovo significante rapporto con tutto il creato se cominciassimo a pensare e col cuore
La citazione prosegue ma non è tanto questo richiamavo prima a un intervento di una mia di questa studentessa la quale mi diceva
Allora questa Vienna questa cultura che lei propone comunitaria
Tanto unitaria non sembra perché e Hoffman Stato approda al Silenzio a una lingua mistica chi che gli impedisce poi di scrivere ulteriormente Freud invece fa della lingua proprio la sua materia lavora sulla
Sì è un lavoro U è che questa le considerazioni che i fanno sì che io stia qui è un lavoro però molto critico molto Home non più spontanei in un certo senso Inc nel libro di Meghnagi a un certo punto il feto un passo a pagina diciotto diciannove in cui si parla di come Freud
E di come Freud riconoscendo la sua condizione per quel che era Freud fate la sua propria marginalità un elemento dichiarato per gettare uno sguardo sugli abissi della storia della psiche Freud è altamente consapevole
Che la sua è una marginalità strutturali egli Freud essa di scrivere in lingua tedesca senza esserlo
Perciò rifiuta ogni mimetismo prosegue con delle annotazioni sempre più approfondite
Quindi scrive in tedesco senza essere che Visco per noi italiani e no e un'estremità a singolare il cui sto mentre invece nella Mitteleuropa soprattutto fra gli intellettuali ebrei austro tedeschi
Dell'Austria del primo Novecento da fine Ottocento era molto diffuso questo senso di i compresenza e assenza spessa di essere ecco unanimi liste e fine liriche nodi avvenire questa lingua
E sentire questo strumento dolorosamente estraneo nel proprio essere
Cast
Carlo
Mille novecentoundici sono quegli anni
Ieri mi venne in mente che non ho sempre amato mia madre come meritava come potrei amarla soltanto perché mi fu impedito dalla lingua dalla lingua tedesca
La madre ebraica non Helmut
La definizione di madri la rende un po'comica
Non assistenza perché viviamo in Germania la rende un po'comica una donna ebrea
A cui diamo il nome di madre tedesca ma dimentichiamo la contraddizioni che si insinua tanto più addentro nel sentimento comune per e per l'ebrea una definizione particolarmente tedesca inconsciamente contiene accanto allo splendore cristiano la schiettezza cristiana e perciò la donna ebrea chiamata madre diventa non solo comica ma estranea
Mamme
Sarebbe un nome preferibile se sotto questo nome non ci si figurarsi è quello di multe
Ecco allora vediamo appunto come questi scrittori vivano questo senso di esilio in patria in silicone la parola questo è un altro dei temi che i
Meghnagi richiama nella sua trattazione
è stato scritto da un critico che
Che Shawn Lemme ha indicato un terzo sole ma indicato indegna Mincato che Freud un'unica Triad è giustificata i suoi occhi da profonde affinità
E appunto la profonda finita era quella dell'esperienza e della chiara consapevolezza della lontananza e dell'esilio a differenza di altri scrittori oggi molto meno noti come Stefan sulla Wasserman Schmitz sulla Roberto ecco diciamo c'è questo
O come dire questa dialettica no questo lavorare su una lingua ecco perché Freud perché proprio Lugli me una delle risposte una per me quello che posso dire quello che m'è venuto in mente ammettono che posso sostenere con le mie carte e appunto che tra l'altro c'è anche questo questa sua radice questo essere nato nella morali ebraico tedesca trasferito a Vienna questo vivere fra fra i limiti fra i confini e i canestri ha individuato molto più precisamente e direi sottilmente di quanto io possa fare proprio questi snodi problematici
Ecco su questo io volevo richiamare l'attenzione vi sono a anche altri punti che eventualmente posso richiamare successivamente vorrei di
Fare una
Come dire una breve una breve e annotazione a questa a quanto ho detto finora
Che era puntato appunto su nulla la a come dire la marginalità dello scrittore ebreo tedesco la conflittualità e l'amorevolezza però che questi scrittori hanno avuto per il tedesco ENI e quasi incredibile notare come forse fra i più grandi
Estimatori proprio della lingua della lingua come si scrive
Talvolta la grafia colpito in questi scrittori l'accurata calligrafia con cui con con un'opera quasi di pietas
Ah scrivevano traccia uno le loro reti lettere sentito che fra gli è stato uno dei degli ultimi dei più grandi saggisti di lingua tedesca
L'amore di questi autori di lei per la per il per la letteratura Visca è oggettivamente indicibile tanto il loro rapporto era era nutrito
Qualche tedesco ogni tanto
Ha risposto acquisti richiami ecco io vorrei concludere e questo intervento così Igli un po'stravaganti con una con un ricordo si parla molto in questo libro del Mosele
A un certo punto si parla anche della sua collocazione all'interno di un della cultura
E poco noto io ho trovato che i in Italia non so neanche se tradotto e poco noto che nel mille novecentoquarantatré e Thomas Mann e che hanno avuto un rapporto intenso con Freud
Del quarantatré quindi un paio d'anni dopo la morte alcuni anni dopo la morte di fronte scrisse una novella modi introduzione un volume intitolata la legge
Con cui vorrei chiudere la legge è un'appendice alla rievocazione biblica della Storia di Giuseppe a cui Thomas Mann dedica quella oceanica Tetralogia
Tuttavia con una diversa impostazione mosse io lo trovo molto freudiano questo questo racconto di Thomas Mann
Mo'sei vi appare come un demiurgo che riesce a imporre la legge al suo popolo presentato il popolo come un rozzo incolto e a trasformarlo nel primo grande popolo creatori di civiltà gli inganni di cui Mosè si serve qualche invio cui si appella non esiste e anche la legge l'ha incisa lui sulla pietra gli inganni vengono smascherati ad uno ad uno con un busto quasi molte Adriano Della dei mistificazione religiosa
Parente si sul rapporto illuminismo i musei egizi o viti di di di di di Freud menti Maggi Illy fornisce delle annotazioni di estrema
Accuratezza i preziosità ritorno con un gusto quasi volte Miano della densificazione religiosa ma si di io non c'è ci sarà il popolo di Dio
E quindi gli inganni di Mosè perseguendo un fine altamente umanistico sono giustificati
Io credo che di fronte a questo libero il padre e la legge forse ogni a ognuno di noi può venire questa meditazioni che talvolta kafkiana mente no ricordate la parabola davanti alla legge di Kafka kafkiana mente
La traccia del padre
Forse non è più
Un visibile resta la possibilità dell'uomo di darsi una legge di darsi una a uno statuto di darsi in fondo di ritrovare in fondo nell'esilio
In cui siamo no
In quanto viviamo nel moderno di tre di darsi ancora appunto una parola
Ma io mi sento tuttavia mi perdonerà mi sento come fu un francobollo incollato al suo libro perché
Non soltanto ho fatto la quarta di copertina ma ho presentato un mese fa esattamente il quattordici di aprile il volume
Al centro ebraico Pitigliani
E Davide mi perdonerà se una serie ditemi stasera sono costretto a riproporli se non altro perché
Un mese troppo poco per cambiare opinione sul libro e in ogni caso anche se ho perduto gli appunti non riuscivo più a trovare gli appunti di quella sera un porri preparando lì mi sono reso conto che la pista bene o male era più o meno la solita Lara memorandum
Per me che sono un filosofo non è facile discutere di questo libro anche se ho accettato punto già di farlo come si fa
Perché l'approccio che io al libro è un approccio molto molto Esterno è una sorta di urto Esterno col materiale del testo mentre invece come
Coro che canestri a prima giustamente osservato il l'importante di questo libro è la vivisezione noi interno endogena dei testi freudiani al punto tale che il libro si configura come una sorta di trattamento terapeutico
Non di Freud per carità ma degli scritti freudiani sì
E allora e difficile anche questo trattamento terapeutico per varie ragioni perché Freud com'è noto eccome e visibile a chi guardi
Alla sua opera con diciamo con un con un occhio anche alla complessità dei referenti culturali
Freud è un autore che intreccia letteralmente tutti i codici della cultura occidentale tutti cioè dalla
Dalla cultura ebraica
Alla cultura al punto greca classica alla stessa cultura cristiana
Simbolicamente parlando in Freud noi troviamo a tener troviamo Gerusalemme ma troviamo come Davide documenta di risparmio alla lettura dei brani ma
A pagina cinquantatré lo documenta molto bene
Sulla scorta dell'altra un Do It un dell'interpretazione dei sogni c'è anche il problema Roma problema gigantesco su cui lui ritorna più più volte
E
In secondo luogo che l'aspetto che apriva evocato
Marino Freschi
La psicoanalisi freudiana
Si svolge come una una scienza sicuramente ma
Con una scienza però che invade dei territori che prima erano
Dominati dal mito e dalla letteratura
E questo è un dato di fatto cioè tutti qua Ikkoku complessi semantici che prima era un dominio pressoché
Diciamo esclusivo della lette le letterature dal mito e del mito vengono da da dall'opera di Freud appunti investiti scientificamente
Sulla scorta di queste due puntualizzazioni vengo adesso alla tesi centrale del libro per discuterla
La tesi
Se il libro e che Freud si colloca all'esterno dell'ebraismo
Cioè io dico
Io credo che il coraggio che McCain ha già avuto il quello di non fare il gioco delle tre carte di dire che Freud si sentiva estraneo preso ma di fatto è interno non lo lui e comuni accetta
L'assunzione dell'estraneità di fronte all'ebraismo
Però aggiunge David poi che
L'atto freudiano è un atto di disse affiliazione
Dall'ebraismo spesso non si tratta di una pura e semplice esteriorità
Questo complica un po'il quadro dei rapporti e per altro verso e mi pare che l'altro polo papero evocato
La nozione di identità ebraica la nozione quanto mai quanto mai problema
L'identità ebraica
Si differenzia radicalmente a tutte quante le altre identità culturali
Perché proprio e soggetta a continue continui traumi di dissenti di dissi identificazione prima affreschi lo diceva rispetto alla alla Mitteleuropa agli scrittori appunto ebrei che scrivevano in tedesco però questo paradosso della prossimità distante del familiare spaesante è un paradosso che è legato strettamente al modo in cui gli ebrei si sentono ebrei e cioè che e una difficile identità quella che si fonda sull'esperienza dello sradicamento di del vero sradicamento non quello detto retoricamente come come si come fa facciamo noi intellettuali e letterati europei no ma quello proprio il vero sradicamento quello che realmente fuori casa ecco e una difficile stabilita quella che si fonda sull'erosione
Proprio reale effettiva dei fondamenti cioè fare a meno dei fondamenti
E direi che molto di difficile anche quella sicurezza che continuamente deve fare i conti con la ribellione nei confronti di un padre
Che pretende di appoggiare la legge sullo smottamento delle radici perché poi il padre il padre ebraico e questo una legge ebraica e questa è una legge una legge che si fonda proprio sullo smottamento continuo delle radici cioè l'origine non merita altro che di essere fatta avanzare
A questo punto il problema dell'identità un problema estremamente complesso
Nel nel momento in cui né Nagy contestualizza questa bipolarità
Senza edulcorare azioni
Si colloca già canestri lo accennata io vorrei voglio unicamente specificarlo
In base a un a un dato bibliografico
Si stacca da tutte quelle interpretazioni
Circa i rapporti tra Freud e l'ebraismo che si sono avute soprattutto tra Germania e Stati Uniti in particolare negli Stati Uniti
Dove tra l'altro e appunto e dato rintracciare intorno al tema fuori dell'ebraismo degli inesorabili elenchi telefonici no dei libri che sono propri sola Bilenchi
Con tutti quanti i temi ma fatti senza la passione che mi ne ha già messo in questo libro in particolare
Il saggio più dignitoso negli ultimi tempi era quello di Peter Gay
E il saggio di Peter Gay come è noto parla e tutto quanto centrato sull'Illuminismo di Freud illuminismo di frodi interne
E tuttavia in quel saggio Peter Gay proponeva qualcosa di molto interessante cioè proponeva di riempire è il silenzio di fronte al riguardo al problema ebraico
Era un compito che proponevano svolgeva Chienti il merito di me Nagy è proprio quello di svolgere un compito di questo genere
E lo svolge come dicevo all'inizio nel sottoporre a trattamento terapeutico iscritti freudiani per portarne la luce quelle che potremmo chiamare le tracce ebraiche latenti
Ecco come è stato già sottolineato prima il fondamentale testo e dato dai tre saggi
Superman mosse verso l'uomo sente la religione ma monoteistiche che sono i più enigmatici
Dell'intera produzione freudiana
Ora
Canestri a ad alcune spese ha dato una definizione molto bella e suggestiva cioè diciamo e il compimento
E l'ultima tappa dicendo a luglio di un'autoanalisi iniziata molto tempo prima
Lo prendo in parola mi permetto unicamente però di scorgere da ci dà appunto era ermeneutica dei testi da filosofo
Che però all'interno di questa autoanalisi e ravvisabile un punto di cesura
Molto rilevanti che non so fino a che punto riesco a corrispondere con una cesura effettiva dell'uomo Freud però
Il punto di cesura lo individuo
Nel fatto che dopo il ventisette
Nell'itinerario freudiano
Vi è la spinta ad oltrepassare i confini della psicoanalisi
Per fare cosa per delineare una teoria della cultura cioè della della civiltà
Qual è il risultato di questo oltrepassa mento della psicoanalisi in senso stretto
Quello che potremmo dire e quello quello che dice anche mi pare da ditte nei suoi saggi
E il distacco netto di Freud dà una valutazione negativa Franco della religione in chiave di scuola del sospetto queste tutto evidente che Freud è uno dei grandi maestri del sospetto insieme Karl Marx insieme dice no
E però dopo il ventisette Freud non si accontenta più
Di analizzare la religione dal punto di vista della critica delle rappresentazioni
Questo mi pare un punto molto importante in questo senso
Sarebbe importante organizzare forse un seminario tra psicoanalisti e filosofi la proposta che faccio qui molto molto molto estemporanea
Andando a confrontare questa svolta con gli esiti delle elaborazioni propriamente psicoanalitica di frodi che io intravedo in yen Sykes desse lo sprint si degli novecentoventi al di là dei peggiori piacere
E nel famoso saggio del ventiduesimo Johannes
Quindi andare a confrontare il proprio i risultati specificamente psicoanalitici con ciò che viene fuori da questa che io mi permetto di definire una svolta e tuttavia e tuttavia tuttavia nel tessuto
Negli ultimi scritti freudiani
Come è noto si accennava già prima la redazione dei saggi del MOSE si colloca tra il trentaquattro e il trentotto Pincio fotografica
Il problema di dio cioè quando Freud chiaramente dice parla di una non solubilità
Del problema del monoteismo in chiave di incivili vento di civilizzazione cioè la civilizzazione non riesce a risolvere in sé il problema del monoteismo certo senso
Scorge scorge un paradosso che lascia che la fede motoristiche ebraica
Essa stessa alle origini della secolarizzazione potremmo dire questo un grande ai primi del secolo l'aveva detto che l'avrebbero cioè l'origine della secolarizzazione
Del cioè il fattore più poderoso dite sacralizzazione di De sacralizzazione
Dei rapporti tra gli uomini profetici due operai
Il cristianesimo prosegue l'opera in modo contraddittorio ecco qui da un lato una finestra aperta verso questo problema di Dio del monoteismo dall'altro lato il ritorno i motivi
Che si ritenevano superati e qui entro nel merito di una
Una ecco un'analisi che mettono a ci propone e che secondo me va vagliata attentamente e cioè il ritorno proprio nell'ultimo frodi di motivi che si devono superati
E che invece erano rimasti depositati negli strati più profondi del suo pensiero
Cioè in particolare nel mosse
Viene rispolverata quella teoria della seduzione che lo stesso Freud aveva relegato nella preistoria della psicoanalisi
Ci si potrebbe dire che Sassari perché appunto che sacrificando le stesse intuizioni che egli stesso aveva proposto
Per esempio nel saggio sul Vicus non subisce Braico Freud cerca l'appiglio o della della della propria tesi in un avvenimento oggettivo avvenimento oggettivo
Proprio nel cioè in un inizio nel senso un po'siti visti i Co della parola da cui far derivare tutto quanto il resto cioè l'intera vicenda del liberalismo cioè non è un caso che non è un caso che nel proprio all'interno del MOSE si fa riferimento a Totem e tabù che per l'appunto un saggio inficiato da questo dato ora ora io sono assolutamente convinto che Totem e tabù è un saggio ancora straordinario per la spiegazione dell'origine dei fenomeni di potere
E della coppia rimozione ripetizione dei fenomeni di potere però basta che non si prenda come URSS ai neri come diceva Wittgenstein come scene originali e non come Ursa come causa cioè come cosa prima come fattispecie prima da cui deriva il resto del processo però sta di fatto che per spiegare la religione il modello di Totem e tabù il modello il modello edipico il modello del padre assassinato non sente francamente o un bel niente
Faccio un esempio per capire quanto poco osserva il modello del padre assassinato per spiegare al rinvio
Mi riferisco a un testo che era uscito
Negli Stati Uniti
Alla fine degli anni sessanta ed era un testo di Rubenstein Dean che si chiamava l'immaginazione religiosa
Nel quale nel quale
Si parlava dei rapporti tra psicoanalisi e teologia ebraica e si dice che
In realtà vivo e idealizzato del totem del padre assassinato tu
Non soltanto ma si sviluppava si interpretata alla luce del progetto ed il piccolo anche la stessa CIR Consiglio lì la stessa circoncisione rituale
Nell'ebraismo
Cioè in che senso nel nel senso diceva Rubinstein che nella circoncisione vi sarebbe una doppia rinuncia il padre rinuncerebbe
Alla castrazione come deterrente punitivo e il figlio rinuncerebbe al suo incestuoso desiderio della madre quindi sarebbe un compromesso un equilibrio tra
Le due forse due forme di potere non è un caso che un autore come Rubinstein che accettava il modello edipico
E l'applicava così meccanicamente proponeva come unica fuoriuscita come unica via di uscita dal dalla polizia ebraica come la chiama dalla politica ebraica una sorta di paganesimo ebraico
Una forma di vista affiliazione sia teorica che culturale
Vengo alla conclusione vengo alla conclusione
La conclusione a cui io vengo e più o meno la seguente che se Freud se Freud avesse realmente approfondito
Le tracce
Che ci sono pure lui intorno
Al problema della religione
Forse avrebbe dato un contributo molto importante un contributo che non c'è in nessun altro autore del Novecento
A raffrontare un paradosso molto curioso cioè la comunanza del problema dell'Egitto
Il problema dell'Egitto
Come denominatore comune
Delle due grandi linee della cultura occidentale che poi in qualche modo si biforcano nonostante i tentativi di vari autori Leo Strauss e altri di conciliare le credo
Che sono ancora il problema dei problemi cioè il problema e Gizzi io intitolata in origine egizia il problema comune da un lato ad Atene dall'altro lato a Gerusalemme e comune sia al all'origine del logos e basta spogliarsi
Il Fedro di Platone per capire questa cosa qui
Quanto quanto ed è fondamentale
E dall'altro lato però è fondamentale anche per l'ebraismo sia per la nomenclatura concettuale del logos
Sia per la nomenclatura concettuale del da bar cede la parola cosa della parola atto appunto ebraica
E sia quindi per sia per la legge intesa in senso greco come non posso
Sia per la legge intesa come H come molto come modello anarchico che Indirizzo video strada e via dicendo che sono proprio le due anime del moderno
E e che solo due modi a mio parere diversi di
Di venire a capo poi del problema fondamentale del problema della del mille del ministero non soltanto del mondo
Dassù unanimi di scena
La cui traduzione più corretta appunto è quella di una ai medici è unanime di Sky cioè una Spy fattezza familiare del Celio
Spaesante trovo che la traduzione molto più congrua perché non per perturbante di un paio di sci no
E e in ogni caso
Il paradosso fondamentale questo della prossimità distante di cui si parlava all'inizio
Ma alla base di questo parla dal paradosso c'è un problema che secondo me investe l'etica e Freud accolto molto bene senza riuscire però a spiegarselo fino in fondo
Che il problema dell'etica un problema tragico
Ed è tragico per le ragioni che l'ultimo fronte per intravisto e impossibile una fondazione laica dell'etica
Cioè l'etica non è fondata dal punto di vista puramente razionale
L'etica si può fondare unicamente con il richiamo a un alla prossimità distante che poi la logica che la che non è la logica e l'utopia della fede questa grande utopia della fede del del credere in qualcosa che aldilà dell'essere che al di là della stessa Commissione antologica
Questo problema della
Della del paradosso dell'etica del paradosso del del l'etica io credo che a un certo punto è un problema che non può non investire anche significa autore della e lo statuto della stessa scienza freudiana
Ma qui io mi fermo perché non vorrei apparire come uno che cerca di esorcizzare il colpo che Freud ha inferto al narcisismo di noi tutti
Antonio sì
Ma io mentre ascoltavo il migliore
Gli altri relatori a un certo momento ha cominciato fumare paia bere assente il miracolo asciutta aveva detto a loro sì che sono gravi e
E in effetti io ho fatto questa riflessione non solo perché hanno detto veramente delle cose interessanti ma perché io mi sono trovato in difficoltà a a pensare a che cosa dirvi di questo libro
Ha pensato di TIR di queste difficoltà difficoltà legate proprio a come è fatto questo libro
Restò quindi molto legato al testo dirò delle cose che sono forse tra terra ma che sono quelle che mi hanno obbligato a leggerlo e poi a rileggerlo
E la difficoltà è un innanzitutto da data da una discrepanza tra la struttura del libro
Che è quella di un saggio proprio un saggio classico diciamo e lo stile
Allora vediamo un attimo la struttura come è fatto
Fatto materialmente fatto proprio i cinque capitoli
Questi capitoli si possono vedere io me li sono raffigurati un po'come con la classica strutturato e poi quella tipica del saggio cioè un albero
Allora si parte dalle radici e c'è un primo capitolo cui riferimenti culturali ebraici documentati e possibili di Freud passati e presenti ci sono molti richiami Baruch Spinoza
C'è tutto il problema Kafka cioè tutta la questione Scholem e via di seguito
Cioè e quindi sono le radici diciamo più profondo e poi ci sono nel secondo capitolo tirano delle radici più superficiali
Si parla del movimento ebraico di emancipazione si parla di Freud all'interno di quel movimento particolare che è il mai Britt
Cioè un movimento culturale ebraico assistenziale anche che ha avuto un tutto una funzione molto particolare per un certo tipo di ebrei nella Mitteleuropa e non solo nel tempo
E qui siamo alle radici superficiali siamo nella ma sapete radici superficiali se qualcuno di voi è un albero sono sempre un po'una truffa perché le radici corrono magari interrompono il prato sembrano superficiali uno cerca di interrompere e in realtà sono saldissimo e uno se se uno si illude di pena la radice di spezzarla non ci riesce mai ecco questo è il secondo capitolo
Il terzo capitolo da questo duo sistema di due piani di radici è il tronco
E ed è fatto appunto dalle
è costituito da una puntuale
La ricognizione di tutte le immagini dell'ebraismo che si rinvengono nell'interpretazione dei sogni di Freud
E il tronco perché l'interpretazione dei sogni rimane comunque a mio avviso e credo anche ad avviso di darvi di Beninati perché lo sottolinea spesso rimane proprio l'opera di base l'opera fondante della della psicoanalisi laddove molti fili di pensiero si raccolgono in un unico tronco che a
Ha una sua struttura ineludibile e lì e la nuova scienza è fondata e non solo nuova scienza è fondata
Come contenuti che sui quali comunque bisogna sempre ritornare ma anche come struttura di pensiero
Che viene mostrata Mammano nell'articolazione del libro proprio da tramutare il punto
Questo tronco diciamo costituisce il terzo capitolo il quarto appunto arrestiamo arrivando alle frasche e rami e rametti alle foglie e i fiori
E un'analisi
Della scrittura difficile della storia complessa della
Della scrittura tormentata in Matica del MOSE
Un libro che è rimasto tale e cioè è un libro enigmatico e un libro tormentato e tormentoso
Che fa parte di quel gruppo di testi freudiani che per gli analisti costituiscono un po'o diciamo uno sci bollette cioè appartiene a quel gruppo di libri che è c'è chi li legge lire legge trova sempre un senso nuovo e c'è chi li legge una volta sola li mette da parte ecco questo secondo gruppo cioè quelli psicoanalisti che prendono il libro non è che una volta e poi lo mettono da parte sono degli psicoanalisti e come sempre con dei gravi problemi di identità quelle che tornano viceversa a a interrogare questi testi come Mosè e il monoteismo cioè analisi interminabile interminabile cioè
Alla Venere di un'illusione a proposito di religioni
Ecco questi sono viceversa degli analisti che hanno assunto dentro di sé la funzione interrogativa che è implicita nella ricerca sull'identità che è in questi testi
E che quindi ritornano continuamente a questi testi perché si sono non solo un lascito testamentario di Freud ma in un certo senso anche un delle delle come dire dei lasciti per pensare cioè sono delle fonti di stimoli per gli psicoanalisti per ritornare a ripensare a se stessi e a che cosa stanno facendo
Per ritrovare un po'il senso del loro lavoro ma anche per ritrovare il senso della realtà nella quale vivono e che spesso se viene vista solamente dall'ottica ristretta del settimo e analitico di ciò che accade lì dentro delle dinamiche tra transfert e controtransfert rischia a un certo momento di diventare una realtà anche delirante questi testi qui viceversa consentono di ritornare indietro di riprendere le distanze e di
Leggersi allora ancora una volta non il libro ma leggersi dentro di sé il perché si fa questo lavoro impossibile
Questo qua dunque è il quarto capitolo e e con questo l'albero sarebbe finito naturalmente fa parte della struttura del classica di un di qualsiasi saggio il fatto che alla fine
Di un saggio l'autore si ritira nella metafora dell'albero
Prende un po'le distanze dai cinque dieci metri se lo guarda
E si ferma edizioni ma che cosa ho scritto e quindi c'è un quinto capitolo che è un quinto capitolo conclusivo
Che intitolato itinerario del moderno e che dedicato a una domanda
E qui vi leggo perché val la pena di leggere perché poi lui la svolge
In una maniera molto particolare
La domanda è in che misura è possibile parlare di un legame tra la genesi del nuovo sapere
Circo analisi e la tradizione ebraica e soprattutto in che misura il fondatore della psicoanalisi attribuiva uno specifico ruolo alla sua dichiarata appartenenza ebraica nella genesi delle sue scoperte questa domanda iniziale così che sembra abbastanza limitata poiché che Maggi la svolge
In una maniera curiosa che appare a moltissimi interrogativi su cui poi tornerà ma quindi volevo fermare a questa domanda solamente per per dire che a questo punto che Meghnagi si riguarda tutto l'albero che dice un attimo ma che senso ha questo ecco perché ho scritto e e come la si può vedere che aperture a in che contesto si colloca questo all'estero
è un albero isolato nel deserto sia viviamo viceversa di un
In un parco in giardino privato chiosa
Ecco e
E questo è molto importante
E e fonda diciamo con la proprio la la perfezione formale diciamo della struttura del libro di Menaggio fonte di questa perfezione formale del saggio classico tipico eccetera eccetera cioè lo stile e e lo stile uno stile particolarissimo
Non so se io svelo i giochi suo io o se la mia interpretazione me lo dirà lui dopo ma
Questo stile apparentemente è uno stile allusivo
Tanto che io a all'inizio
Ho pensato a un certo momento ma qui in inagibile inganna
Mi inganna nel senso che mi rimanda con continue allusioni e citazioni da una parte o dall'altra
E però il singolo argomento mi pare che
Che non ci sia
A questo punto
A questo punto cosa è successo è successo che io mi sono visto davanti una pagina
Stampata a Venezia nel mille cinquecentottantadue mi ricordo perfettamente di un bel libro che
Che ha
Mio padre che è una delle opere di Virgilio
E e quindi spiego perché da voi ho capito anche il perché di questo ricordo
Questo ricordo era
Era di un periodo in cui io ho ingannato
Perché io all'Inter o o è un professore di quelli classici che facevano tradurre e poi facevano fare il commento bisognava fare su questo commento non c'erano santi e io di fronte al commento mi blocca o erano assolutamente inibito io non ho nessuna difficoltà a tradurre in latino ho avuto la fortuna di di
Di comprendere il meccanismo della lingua e di e quindi quindi di leggerlo diciamo
Ma avevo una grossissima difficoltà a fare i commenti
Per fortuna avevo la grossa fortuna di avere una biblioteca rincasare una bella biblioteca che e di avere a proposito di leggi una legge per cui io a qualsiasi età avevo diritto
Di entrare in biblioteca di prendermi qualsiasi libro cosa che per me è stata una grandissima lezione
Allora io andava Olivier spulciare V e in particolare questo libro la pagina che che io mi sono visto era una pagina molto particolare perché era
Questo può essere anche un po'attinente al tema era una pagina della quarta economica Pollione voi sapete che è quella quella del quale tutti perché quelle Quiroga particolare che poi è stata interpretata nel Medioevo come il fondamento diciamo dell'interpretazione di Virgilio come prototipo fretta o o cose di questo genere Pinna il Bambinello l'era della pace la nuova legge eccetera
Beh quando c'era stato questo problema di tradurre questa collocare di fare il commento
Io ero andato lì mi hanno preso questo libro molto bello molto bello perché c'aveva volumi in quarto molto grande
Un quarto grande
Aveva due versetti tutto attorno tutti i commenti dei commentatori da servire in giù c'erano tutti i commentatori
Naturalmente sulla quarta slogan si erano sfogati tutti perché ne avevano parlato si servivano poi tutti i Padri della Chiesa e poi tutti come trattori medievale cioè non ce n'era c'erano pagine e pagine di commento e io potevo copiare tranquillamente
Questa cosa metterla sui miei quaderni e
E devo dire fare una figura meravigliosa la scuola perché il professore mio era conquistato da questi commenti che trovava che fossero molto intelligenti
Ed erano molto intelligenti ma siccome lui aveva la mania di dire che dovete scrivere farina del nostro sacco io ogni volta mi sentivo un po'a disagio perché farina del mio sacco nomi insomma
Finché Fini la cosa proprio in in quell'occasione lì quando
Mio padre incontrò per strada il professore di latino al quale disse guarda rese tradurre traduce bene mai commercianti fare i conventi meravigliosi
E allora mio padre che non guarda ormai i miei compiti per principio perché dovevo cavarmela da solo venne carne disse ma che cosa è iscritto che quello mi dica una cosa di questo genere
Guarda trenta il crollo io naturalmente Gemmo inattesa tempi si scopre il gioco
Mio padre guarda edilizio
Ma scusa perché non citi
E cioè lui ha capito perfettamente da dove avevo preso tutte queste cose ha visto i conventi e inedite ma insomma potrei benissimo citare allora glieli dico ma
Perché non lo sarebbe farina del mio sacco
E allora mio padre dice si dice ma la tua Farina dice non sta nei singoli commenti ma nel fatto che tu che le leggi per introdurci Tei di file collegamenti e crei un'altra sintesi
Dice quindi da questo punto di vista è farina del tuo sacco
Io ero molto girano il mondo dopo qualche volta con una certa cautela ho citato qualcuno di questi devo dire che forse a mio padre si fidava un po'troppo del professore di lettere il quale non apprezzò affatto dopo perché continuo a dire che allora non era farina del mio sacco
Comunque il ricordo era questo e ve lo dovevo perché questo ricordo dice alcune cose
Innanzitutto dice che la sensazione dell'inganno che io ho avuto di fronte al loro stile allusivo particolare usato da me che Nagy era un una dovuto in realtà a a un fatto minio
E c'era un gioco di identificazione con lui ma
Ma lui oltre a dire molte cose nuove su frodi dell'ebraismo e del suo tempo
Fa anche palesemente e citando citando molto esattamente ciò che io da adolescente facevo in maniera nascosta
Cioè costruisce una serie di collegamenti documentabili ma che spesso sono sotto tutti in realtà nella rete
Thuram pro
E che nel loro insieme a me sembra che costituiscono un commento un nuovo
In secondo luogo io credo che questo ricordo mi sia venuto anche perché era estremamente attinente al tema del padre della legge
Certamente lì c'era una legge molto particolare
Quella del fare i compiti diciamo e la funzione del padre
Miano ma certamente qui c'è
è attinente perché mio padre mi fece capire quella volta un senso diverso della legge in fin dei conti e un senso diverso dalla legge che era la legge sua di studioso
Uso diverso da legge che poi a me è toccato lungamente rielaborare
Infine io credo che questo ricordo mi sia stato utile per capire il senso allora il senso dello stile adottato dalle immagini
Cioè uno stile che obbliga lettore a
A mettere l'accento sulle relazioni che costituiscono l'insieme
Piuttosto che sui dettagli
Singoli
Sui dettagli da ampie possibilità di informarsi con esatti riferimenti bibliografici tantissimi riferimenti biografici semmai se un rimprovero si può muovere che non c'è poi una biografia alla fine che riunisca tutti per il design sempre ritornare indietro
Ma anche questo fa parte io credo dello stile e mi sono chiesto se l'abbia fatto apposta cioè nel senso che questo è appunto uno di quei libri che uno è obbligato a leggere e rileggere perché impropriamente capisce una cosa torna indietro sicura
Dunque da questo punto di vista allora
Il modo di scrittura di questo libro è una dimostrazione dell'assunto spesso che secondo me il libro vuole dimostrare questo era una mia impressione
La prima dimostrazione nel testo e dice che il legame tra la genesi del nuovo sapere Sico analisi e la tradizione ebraica
è un elemento fondamentale ed irrinunciabile della creatività freudiana
Cioè il rapporto di fedeltà e di trasformazione
Dell'eredità paterna appunto dall'esito del padre perché costituisce un rovello continuo su cui florido torna e ritorna in tutta la sua vita ogni volta però producendo dei testi di cui ancora noi tutti siamo enormemente grata
Ma il modo di scrivere il libro da parte dei Meghnagi è esso stesso debitore di una tradizione e nello stesso tempo nella misura in cui la somma la forma classica del saggio e quella meno classica di questo stile
è una riprova della bontà del procedimento che consente di emanciparsi dalla ripetizione dell'ereditato
L'eredità atto potrebbe essere la struttura classica del saggio che qui viene in questo sì in questo modo attraverso lo stile un po'ribaltata
Qui
Si potranno fare una serie di
Gli esempi su questo sullo stile allusivo ce n'era uno che mi era particolarmente caro perché
Posso leggervelo così tanto si si parla di del legame che Kafka ebbene anni Scholem intrattengono con la tematica freudiana del ricordo
E di Meghnagi elegantemente slitta
Sul sul o fatto che per liberare l'anima dei propri peccati
Freud non è altro che la parola dei suoi pazienti voi diceva Freud non poteva certo sfuggire il debito
Che la tecnica da lui elaborata col nome di associazioni libere a con la pratica che per secoli gli ebrei hanno utilizzato per leggere e commentare le scritture e qui comincia Alanis lui butta lì in un'annata
Per i midrashim Garda e comincia attacca c'è una serie di di chiavi diciamo interpretative e allora accenna la cabala poi alcuni elementi a chattare mezzo Brancher apparve esserselo arrivare al sodo cioè appunto ANAS attraverso
Sono arrivare al sodo
E e e
E ci lascia lì così nella appunto queste sono delle allusioni
E sono delle allusioni stimolanti da questo punto di vista in cui Luís punta tutto sul gioco del collegamento dice guardate qui collegamento che tenete presente questo perché Elena rette che costituisce questa forma di pensiero
Ecco e
E allora ritorniamo all'immagine dell'albero qui fa parte della tradizione
Psicoanalitica io sono stato molto contento di sentire questa annotazione di Maranello fu alla fine dopo il l'evoluzione di Freud il ritorno a a una speculazione in un solo clinica ragione Marramao ma secondo me
è che alla fine anche Freud dossier un attimo re tratto dal suo lavoro un po'come ha fatto lui
E e e se le guardato anche tutta l'opera di Freud e si può guardare come diciamo così metaforicamente come un grande albero lui si ritrae la guarda
E un po'si chiede lì che senso ha tutto sto lavoro che ho fatto
E per chi lo ha fatto io credo che questa sia la domanda che sostanzia allora il tipo di interrogativi legati appunto all'indagine
E sulla civiltà sulla Kultur
E allora qui c'è un'annotazione che ho molto opportunamente all'interno di questa logica
Fa Meghnagi
E che dimostra secondo me come appunto Louis sia capace di essere uno studioso da psicoanalisi essere uno psicoanalista ma proprio perché anche è una persona che è attenta alla realtà attuale questa annotazione conclusiva
Secondo me è molto importante perché
Ci riguarda tutti indipendentemente dal fatto che siamo ebrei non siamo ebrei siamo psicoanalisti non se non ci pare di sì siamo persone di cultura ci interessiamo della cultura del periodo e via di seguito
E e ed è il problema della doppia appartenenza
Di vi leggo qui un pezzetto un attimo che mi ero segnato da bravo bambino
E che è questo cioè se una volta dice lui la doppia appartenenza era caratteristica di alcune minoranze adesso dice la multi appartenenza
è diventata una condizione umana diffusa e più accettata quello più accettata
Denota un fondo di ottimismo che non supponevo invernali comunque sono invece più accettabile
Dice l'idea che l'essere umano Possa allo stesso tempo essere molte cose avere più fedeltà parlare più lingue sentirle proprie si è fatta più concreta nell'esperienza dei singoli
è la grande sfida della nostra poca
Io sono uno che fa sempre delle fantasie su queste cose e anch'io ho bisogno sempre di avere dei correlati concreti e quindi improvvisamente mi son visto questi problemi della doppia appartenenza sfaccettati
Su o su queste persone che adesso fanno parte del nostro mondo e mi sono chiesto ma i figli dei magrebini o dei senegalesi o dei filippini o dei russi
Che adesso fanno parte della realtà del nostro Paese
Che percorso dovranno seguire che percorso potranno seguire
Per costruire con noi domani un nostro comune futuro
Potranno seguire questo percorso freudiano
Qui naturalmente mi è venuto il mare mente l'immagine dello sci nordico della del del della Picoco del mendicante del del dello spettro del della Mitteleuropa e e
E mi è parso di colpo evidente la differenza che c'è tra un un individuo povero come quello è un individuo povero come questi
C'è una differenza culturale ognuno ha la sua cultura
E quindi fa sorridere pensare che il figlio del magrebino segua un percorso freudiano per arrivare a una forma di emancipazione che significhi davvero una conquista per tutti noi
Eppure io trovo che qui in questa conclusione ci sia un'indicazione umana e civile anche della ricerca nei villaggi
Perché e che indica come la psicoanalisi abbia molte cose da dire all'uomo al di là di quello che l'aspetto
Tra uomo e uomo nella nell'attività clinica
Cioè a me pare che lui dica che se un futuro ci sarà per noi tutti
E questo futuro sarà reso possibile solo dalla capacità di ciascuno di noi di riconoscere non solo dentro ciascuno di noi questo problema della molteplicità delle appartenenze ma
Di elaborare la propria legge e le proprie abilità fino a
Trasformarla in un'eredità comune in un in un bene universale che proprio perché comuni ed universale non può disconoscere per essere comune e universale non può disconoscere la specificità della propria origine delle delle proprie radici e la propria cultura ecco apparso questo ultimo messaggio non so se fosse una mia interpretazione
Particolare perché mi interessa questa cosa ma io l'ho trovata molto bella e ho pensato proprio quando lui si è distaccato
Sia riguardato questo suo saggio queste conclusioni
Non solo nel moderno ma direi un itinerario nel futuro ecco sono delle conclusioni che valgono per tutti e che anche per questo allora questo libro di me nativa letto balletto cioè non non ma solamente sfogliato ecco e ed è per questo motivo che per quello che questa riflessione sua merita un ringraziamento
Le imprese hanno chiamato ampiamente in
Non rieletto insomma
Beh ho ascoltato molte cose sul mio libro che sono venute fuori al di là della consapevolezza che ne potevo avere quindi dà l'idea di un commento dove si creano altri pensieri intorno a un pensiero
Come ho lavorato su questo libro partendo dal tema dello stile della struttura cui faceva
Cenno semi in realtà c'ho messo dieci anni prima di trovare la
La capacità di mettere insieme questi pensieri su quella nuova sono un frammento di di un percorso personale che ha
Mi accompagna ormai da oltre quindici anni ma lavoro sistematico e degli ultimi dieci anni
E il problema era di scegliere o un testo pesante faticoso anche per Dante attraverso la dimostrazione attraverso riferimenti culturali che tra l'altro si ritrovano anche da altre parti quindi non aveva nemmeno senso
Oppure scegliere invece la libertà di pensare per iscritto quello che si è pensato col cuore in tanti anni
Ho attraverso un dialogo tra l'emozione l'intelletto
Lasciando però
Nella struttura delle citazioni che sono anche troppe forse no c'è un sistema di citazione molto faticosa al Coni ma l'ho detto sono di più le citazione del teste
Lasciando l'eccitazione il possibilità di ricostruire il mosaico
In realtà ho pensato che potevo far dialogare un mio pensiero costruito intorno a una rete di reti relazioni testuali
Rispettando però il più possibile le fonti di modo che la persona avesse la possibilità anche di operare nuovi riorganizzazione intorno al testo quindi c'è una scelta volutamente di slittamento semantico continuano
Dove tra l'altro l'ultimo capitolo propongo una riflessione sul linguaggio questo linguaggio
Canestri ha scritto insieme ad altri due colleghi dell'ASPI un libro particolarmente interessante Sabbatelli del linguaggio con Cortina dove c'è un'attenta riflessione clinica sul sulla questione della pluralità linguistica che va distinta molto dal politico ottimismo
E sembrerebbero pensieri astrusità stanza di analisi oppure da ricercatori sperimentale invece ci sono problemi culturale
Continui con cui abbiamo Caffaro e oggi
Negli anni Sessanta
Li psicoanalisti si erano presi la fascinazione grazie o attraverso la mediazione di Lacan
Della linguistica
Da un problema teorico che rapporto esiste tra psicoanalisi e linguaggio nel testo freudiano c'è Lecco
Lecco
Perché sa ascoltare vi è un problema che la prima generazione di analisti ha vissuto sulla sua pelle come una condizione normale
Quella di svolgeva la propria analisi in una lingua diversa da quella che si parlava in casa ed è una doppia metafora perché la psicoanalisi il tentativo di gettare un ponte tra lingue diverse che ci sono dentro di noi tra le nostre lingue le lingue con cui interagiamo del nostro analista uno delle altre persone
E il fatto che strutturalmente la Freud facesse un'analisi in inglese ad alcuni pazienti o alcuni pazienti inglesi facevano innanzi in tedesco con voi
Oppure gli analisti dell'emigrazione che si ritrova la condizione normale ed è stato l'aspetto più rimosso
Della letteratura psicoanalitica
Nel senso che come ha dimostrato canestri i colleghi che hanno lavorato la mattina altri
E anche alcuni panelle interessante che ci sono stati nell'ultimo congresso di di Buenos Aires su questo tema è l'aspetto più rimosso della ricerca psicoanalitica in senso stretto come esse la psicoanalisi rimuovesse
La folla le fondamenta stesse del suo sapere
E qui che perché ha capacità di ascolto e il dibattito degli anni sessanta che è un dibattito epistemologico
Erano in realtà la riscoperta per altre vie mediate culturalmente talvolta anche inconsapevoli del dramma interiore che ha vissuto una generazione
E che in qualche modo e un problema che diventa oggi attuale per tutti per cui non si tratta solo di un problema da stanza di analisi un tornante riflessione fondamentale
E che Freud nelle tentativo di gettare un ponte in una società dove il dialogo tra le culture era molto per certi versi
Il dialogo tra ebrei e non ebrei nella cultura germanica è stato un dialogo privato laddove si è realizzato non è stato un un un dialogo pubblico ancora oggi il dialogo tra ebrei e non ebrei nella cultura tedesca è un dialogo privato non è un dialogo politico
è possibile solo privatamente e la psicoanalisi è la sublimazione di una condizione privata
Cioè il dialogo bloccato nella realtà culturale
E possibile ricrea averlo in un contesto da sette Inc
In una società psico attizzato da questo punto di vista il setting permette di ma questa può sembrare una interpretazione esterno un esterno dall'interno permette di ricostruire il percorso
Attraverso cui il nuovo sapere sia andato costruendo e come queste tracce siano presenti nella costruzione estesa del sapere e qui c'è un doppio
Problema epistemologico
Di come
Nella psicoanalisi le tracce motivazionali sono presenti nelle nel risultato stesso dalla produzione un po'l'artista non logico di cui abbiamo dibattuto con canestri a Milano
Due anni fa nel convegno per il cinquantenario di Freud
Allora diventa un problema
E di grande rilievo culturale
Ripercorrere dall'interno l'intero processo che ha portato alla genesi di queste scoperte per comprendere la il senso stesso di questo sapere di questa costruzione di nuove categorie nel mondo di oggi il significato che ha nell'oggi stesso anche per gli analisti di comprendere più profondamente il senso del loro operare
Può sembrare un problema
Distante ma non lo è
L'Italia
è stato un paese di grandi migrazioni di grandi differenze culturali ed etniche che si sono in parte attenuate ma solo in parte attraverso l'urbanizzazione unificazione nazionale ma quanti analisti sono consapevoli nel loro lavoro quotidiano
Di quale valenza emotiva semantiche di synth e dissenso Amber l'uso di certe parole piuttosto che di altre parole mutuate dalle origini culturali tanto contesto culturale da cui il paziente proviene
C'è la tendenza ad una
Omologazione dei linguaggi basta leggere la casistica clinica che oggi il modo in cui parecchi colleghi
Scrivono i casi clinici e quanta differenza c'è rispetto alla ricchezza semantica l'attenzione allo slittamento di lettere che ci proviene invece dalla lettura dei primi testi freudiani
Ecco quindi un problema clinico che in realtà è un problema clinico che ha a che fare con la comprensione profonda del senso stesso dell'operazione freudiano
L'uso di determinate parole piuttosto che di altre parole
Rivela un mondo e quanto gli analisti talvolta per stanchezza per faticò per diverse specializzazioni siano attenti a questa ricchezza di mondi interiori che parlano attraverso parole che non sono soltanto parole dei singoli ma sono parole che parlano attraverso la cultura
Che però attraverso la cultura qui è stato citato ampiamente da smanie
Ebbene è un testo freudiano esplosivo profondamente radicato nella problematica dello spaesamento ebraico nella cultura
Dell'Europa di questo secolo ebbene attraverso questo testo c'è Lecco di questo teste presente nella critica che Giacomo Marramao ha fatto non solo oggi Ismea ai decreti hanno cioè se mi è possibile fare un'interpretazione in questo caso a cavallo tra psicoanalisi e filosofia la tua critica fondamentale
Allontano Gismondi dei che vi hanno
è profondamente radicata nella problematica freudiana dello spaesamento
E quindi permette di di cogliere anche qui dall'interno il senso profondo
Delle origini di un sapere e della sua valenza attuale
Si è parlato del MOSE c'è anche qui forse è un aspetto che ho lasciato soltanto nelle note come come possibilità di una
Di un nuovo viaggio possibile per ricostruire
Le fratture avvenute all'interno del movimento psicoanalitico
Quanto il i tre saggi suo Mosè di Freud
Siano una risposta indiretta quello che scriveva in quegli stessi anni Carl Gustav Jung
E come indirettamente i tre saggi costituiscono un ecco di un dibattito rimasto strozzato in anni passati
E come il vecchio continuasse a dialogare con un discepolo
E quanto invece ad esempio per dare un'idea di come le tradizioni culturali si differenziano ma poi si possono incontrare se e abbiamo Henry acquistiamo la capacità clinica di quand'era la cultura un saggio di un scritto negli anni Cinquanta come Giobbe
Sì a un un tentativo
Ma destro per molti versi
Ma anche un tentativo di riprendere inconsciamente il dialogo con i tre saggi suo Mosè di Freud
Ed è un'opera che invece passa per essere un opera anche per i lunghi anni stessi io conosco parecchi colleghi indiani ma sono testi questi di non che non sono frequentati con un'attenzione di questo tipo capace di di ricostruire i i percorsi interrotti gran dibattito scientifico culturale di questo secolo e quanto questo aiuterebbe anche a comprendere dall'interno il senso stesso del nostro operare del nostro lavorare
Sulla concezione che Freud aveva dell'ebraismo qui il paradosso e affascinante
Freud aveva una concezione dell'ebraismo
Mutuata direttamente dalla tradizione della di Saint-Jacques Freud aveva una visione dell'ebraismo come religione della ragione con tutti i suoi limiti perché non è disposto a seguire per esempio la Polo genesi Di Leo Back
Che era il massimo esponente di questa concezione dell'ebraismo contro cui tra l'altro insorge Scholem proprio in quegli stessi anni
Ed è interessante vedere come la visione di Freud
Che Freud aveva delle Brezno sia una visione anche romantica
Che vede nell'ebraismo la religione della ragione una regione che lontana dal misticismo e come Luigi in fondo rientri a quel vuoto
S'presente nell'ebraismo senza cadere nella psicosi del romanticismo o del cristianesimo dell'epoca almeno come Louis rappresentano e come in quegli stessi anni invece all'interno di altre correnti
Ventitré comprendere all'interno della storia di lungo periodo alcuni elementi ebraici che sono confluiti nella problematica dell'interpretazione
Che invece la visione delle prime due invece ancorata al mito che in questo caso il mito dalla Camera
Quale visione dell'ebraismo nella cultura tedesca e qui Marino fresche è stato molto illuminante
Per operare anche una distinzione che permette di vedere il il problema in termini specifici evitando astrazione generalizzante che non permettono poi di capire realmente di che cosa si fa
Nella cultura tedesca
Il modo in cui la società sia andata evolvendo il modo in cui è avvenuta la modernizzazione ha fatto sì il modo stesso in cui è avvenuta all'emancipazione degli ebrei per usare un termine di Mosè è stato il modo in cui si è andata configurando l'identità degli ebrei come identità distinta dai loro concittadini tedeschi
Il problema è avvenuta in maniera diversa in Francia è avvenuto in maniera diversa in Italia io sono contro le omologazioni
Sono contro le attrazioni generalizzante o un bisogno disperato di specificità perché credo che la ragione è talmente debole
Che ha bisogno di rendere specifici problemi non tanto per settorializzare le quanto perché rendendo specifico il problema abbiamo uno sguardo d'insieme che illumina il di più per poi tornare a lavorare sullo specifico abbiamo bisogno infatti lavoro clinico
Mi ha aiutato molto in questo mio lavoro ed è un lavoro centrato sullo specifico dell'invio sta nel particolare
E attraverso il particolare abbiamo una visione d'insieme immediata
Allora nella nel modo in cui è avvenuta l'emancipazione degli ebrei come avvenuto in Germania gli ebrei con che cosa si sono identificati e qui per capire anche il senso dello per azioni si sono identificati in Germania
Con la religione di Pieretti
Che era la regione della Bil dunque ma qua riducendo in maniera una generazione dopo due generazioni dopo AN
La band aveva un senso radicalmente opposto al culto della ragione
All'idea che gli essere umani potessero essere affratellati al Milan dei confini
Per la semplice appartenenza alla specie umana
Invece emergono le religioni ancorate alla terra al culto del sangue al culto della Terra pensate a un concetto come concetto di folk che nella tradizione latina è totalmente impensabile
Culturalmente per comprendere come il processo sia andato definendo
E lei si sono trovati in Germania in una situazione paradossale di di diventare qui per capire il senso profondo di quello che diceva Marino Freschi sono diventati i custodi della lingua tedesca per questa semplice ragione
Perché custodire la lingua universale che si parlava in quella civiltà diventava è l'ultimo anello che rendeva possibile un congiungimento col resto dalla popolazione
è da tenere c'è una frase di Canetti commovente in cui con il il dilagare del nazismo dice in questo momento io
Debbo custodire la lingua tedesca e nello stesso periodo per vedere come certi frammenti di mente lavorano nelle persone
Un altro grande autore accanto a Canetti e Walter Benjamin che scrive uomini tedeschi
In quegli stessi anni cioè come il tentativo di ricucire una frattura
E e il diventare custodi e questo ha reso gli ebrei anche incapace di capire cosa accadeva intorno a loro in in quell'area particolari
Ecco per Ko per capirne il senso della i l'idea che Freud aveva dell'ebraismo che era la stessa
Idea che avevano i sionisti in Germania che avevano gli ortodossi ebrei in Germania che avevano gli antisionisti e prendi la macchina però una visione comune dell'ebraismo
Come religione della ragione
Ed è interessante
Per comprendere dall'interno il senso profondo della genesi di un sapere e come questo sapere si è andato diffondendo secondo linee etniche
Oggi si parla di società multiculturale e multirazziale giustamente
Giustamente molto giustamente semi ha detto se non fosse ottimista nel dire che oggi si accetta come un dato possibile la molte appartenenza no non è ottimismo è una scommessa
Non so benissimo la struttura psichica umana fondamentale e psicotica
L'altro il modo di funzionare dei gruppi umani e sostanzialmente psicotico
E quindi io sono profondamente consapevole
Che qualsiasi alterazione dell'equilibrio sociale
Rimette in moto meccanismi psicotici nel rapporto tra gli essere umani nel rapporto tra le nazioni e soprattutto cui un caso doloroso nel rapporto tra maggioranza e minoranze perché le minoranze si trovano particolarmente esposte non soltanto le minoranze culturale ed etniche
Ma anche gli individui che pensano perché quando le società barcollano evidente che i nuovi inquisitori colpiscono la comunità dei senza comunità per usare un'altra metafora di una mano
Cioè la comunità dei senza comunità viene colpita in quei momenti acque per questo
Possiamo cogliere gli echi della barbarie anche in una società come la nostra
Chechi che possono diventare pratica poi in certe situazioni
Vi è una in una società che dal punto di vista però della sua organizzazione culturale rispetto alla Società di un secolo fa
Riconosce
La possibilità delle molte altre appartenente come un dato costitutivo dell'essere umano che l'essere umano questo
Il coso che va al di là del problema di come gestire questi problemi sul piano politico sul piano sociale ma che l'essere umano è costitutivamente fatto di più parti questa è la grande scoperta
Che Freud attualizza scientificamente attraverso l'elaborazione di un vissuto attraverso anche qui il termine risulta a me non piace
Perché è un termine dall'idea di qualche cosa di arcaico ancestrale incontaminata invece non esiste il vissuto esistente esperire cose questo punto di vista i termini latini sono molto più più più comprensivi dei problemi
E per vedere come anche le riflessioni filosofiche possono diventare molto di spirito per vedere come i problemi
Per comprendere ancora dall'interno la genesi delle scoperte freudiana
Giustamente
è un alieno fresche ha evocato la lettera di Kafka veniamo centoundici in cui Kafka definisce la madre molte
Ma questa
Rappresentazione di Kafka che posta al confine con il tragico ma sappiamo anche quanto al tragico nasconde l'aspetto comico Neptunia è una volta ricordato Kafka scriveva
I suoi racconti li leggeva con gli amici si svegli cava dalle risate anche se tra quei racconti prefigurare uno catastrofi avvenute in Europa venti trenta quaranta anni dopo
E rivela come vivono i profeti
Però la battuta sulla molte se noi andiamo a vedere un film Liguria
Tipo la grande la scena di New York Stories e Kaká tradotto all'americana
Dove la madre va nel cielo del controllo figlio
Oppure la barzelletta ebraica che io ho riportato in un saggio sull'umore sullo humour ebraico che è uscito sull'International
Qualche anno fa
In cui la madre ebrea ha un figlio che che vai che sta male lo manda dall'analista
Che l'analista tornano tra il paziente torna dalla prima seduta e l'amante richiede Emma
Cosa che ha detto
Il dottore
E dopo tante insistenze il ragazzo risponde che gli gli ha detto che era di tipo ora questa madre vuole sapere che cosa che le dico
E il una volta che l'ha saputo con grande fatica ragazza saputo parlare con la madre lei risponde ma che dico dico basta che voi bene la mamma ecco abbiamo una rappresentazione del discorso della mente
Dal punto di vista invece dell'ironia
E questo è
L'humus culturale in cui sono già minate determinate scoperti
Ed è interessante non solo per comprendere la psicologia dei popoli ma per comprendere di più come si sono andate trasformando le psicologie dei singoli perché il cinema di Corviale non ci in almeno in Italia ma anche in Europa
Ha conquistato ad architetti di pubblico
I diventato un modo attraverso cui un pubblico non ebraico si rappresenta ora presenta il suo vissuto
Col suo modo di sentire anche l'ultima in particolare che poi un ritorno indietro tra la allora
Può diventare un modo per
Per me e per vederci meglio per vederci
Ecco
Una parte del del libro che non ho potuto scrivere che ho tolto e che permette di proporre la riflessi anche faceva malanno al nel suo intervento no no concludeva il suo intervento con una riflessione dolorosa sulla questione dell'etica
Dall'alto sarà al centro di un convegno che stanno organizzando sulla bioetica cunicoli viene poi il passaggio immediato
Senta Emilia
Ebbene io ho tolto
Dal dal libro
Una ultima pagina che si confronta direttamente con questo problema a partire dalla riflessione in casa anzi nonostante sul sugli studi sulla possibilità di prolungare la vita
E anche sul modo in cui è avvenuta la scrittura del libro di anziani perché anche lì la strategia del linguaggio molto affascinante ansia un'ansia scritto questo libro fondamentale uno dei libri fondamentali il principio responsabilità
La scritta in tedesco
Attendo il tedesco non lo parla più da più di trent'anni
E quando l'ha consegnato all'editore c'erano dei problemi perché il linguaggio era lingua della Germania di Weimar
Ma l'aspetto più affascina
E che il libro è stato scritto a Gerusalemme
Durante un anno sabbatico ecco per cogliere
Processi della psiche umana come poi sapere
Qui per riprende una metafora di Giorello l'elemento personale spesso trascurato dall'epistemologia elemento fondamentale per capire la stessa scoperta il suo funzionamento attuale è un elemento da cui non si può prescindere tanto più in psicoanalisi dove il materiale su cui noi lavoriamo e lo stesso materiale di cui è composto il sapere questo spesso gli altri condimenti capite la grande scoperta
Il materiale su cui noi lavoriamo sono i pensieri sono le vostre emozioni
Queste è una condizione particolare che ha permesso alla psicoanalisi di sconvolgere i saperi circostanti
Oggi ci arrivano dagli altri saperi delle domande spesso non sappiamo che molte delle domande che ci vengono dagli altri sapere sconvolgono il nostro sapere sono i risultati interattivo dello sconvolgimento operato dalla psicoanalisi
Come
Modo di pensare
Fosse
Questa il problema sottostante rispetto alla alla riflessione di un libro che invece ha un argomento specifico
Fra i dell'ebraismo ma ne ha un altro che nel momento stesso in cui è specifico in realtà generale universale che il problema del padre e della legge
Sottostante il problema della fedeltà ed alla trasgressione non c'è fedeltà se non c'è trascrizione ogni vero atto di fedeltà implica la trascrizione Moni trasversale perché sia tale abbisogna di radicarsi una nuova volta
In un processo continuo dove l'origine viene spostata in avanti
Stadi chiarimento qualcuno domande
All'autore ora sia presentato il suo libro
L'accordo
Ringrazia la calligrafia
Io