Intervista a Paolo Tancredi sul decreto legge di riforma delle banche di credito cooperativo

Radio radicale con all'onorevole Paolo Tancredi del no centrodestra
Per parlare del del debito il decreto sulle PCC che era molto atteso che è stato rimandato più volte ancora una volta è stato rimandato anche il problema
Per diciamo il risarcimento dei danni subiti dal fallimento delle quattro delle quattro banche allora si è proceduto nella maniera più giusta ma anche con prudenza
Da quello che so io di sera al Consiglio dei Ministri è stata votato il decreto io avevo una bozza
Con
La riforma delle BCC finalmente come ha detto lei più volte rinviata
E poi gli altri due importanti misure che riguardano la garanzia dello Stato sul
Cartolarizzazioni per i crediti non performing lo
è
La snellimento la semplificazione delle procedure concorsuali
Questo complesso di norme già parecchio cioè già le fa un decreto molto ricco
Con tre argomenti molto pesanti
Il Governo ha scelto di non mettere dentro a le norme sugli arbitrati sulla questione degli obblighi azionisti
Subordinati
Per le quattro banche in procedura di risoluzione io credo che sia stata anche una scelta giusta diciamo che le prime tre riguardano il sistema bancario in generale presente e futuro
Che sono andate nel decreto e servono anche un po'per rassicurare i mercati da questo punto di vista
E quindi io credo che sia stato opportuno farle con una certa tempestività anzi forse siamo arrivati anche un po'di ritardo
Per la quarta questione cioè quella del
Regole sugli arbitrati io credo che ci si possa prendere ancora un po'di tempo credo che ci sia
Una grandissima fretta naturalmente insomma penso che nelle prossime settimane verrà approvato dal Consiglio dei Ministri
Ecco la la scelta di creare un grande gruppo cooperativo secondo lei è una scelta
Giusta qualcuno si aspettava diciamo una
Una scelta che andava verso le S.p.A. di queste banche ma che desse anche un maggiore pluralismo come si può dire
Bancari
Ma in realtà è stato però fondamentalmente è questo il punto su cui si è dibattuto per queste settimane in attesa che uscisse per un testo definitivo
Io credo che naturalmente
Entrambe le scelte avessero ai loro pro i pro e i contro
Devo sposare la scelta del Governo che ha sostanzialmente
Sposato la linea della di Federcasse dalla federazione
Perché
Perché
In questo modo non si sa frammenta il fronte del mondo dello al credito cooperativo
Si dà la possibilità dell'autonomia anche a banche di non grande dimensione però che devono sono obbligati a mettere insieme i requisiti patrimoniali raffrontare il mercato in maniera più solida
A la scelta di mettere un miliardo come capitale minimo chiaramente è una scelta che porta a un unico a holding logicamente
Secondo me è giustificata dal FAS è vero che
Esclude
La possibilità di un pluralismo che si sarebbe potuto creare potrei poteva venir fuori un altro altre due gruppi magari non solo uno
è questo questo è un è una criticità dall'altra parte però c'è il vantaggio che ripeto si tiene un mondo compatto
Che è quello del credito cooperativo che deve fare sinergia perché si altrimenti non ha senso altrimenti potremmo andare direttamente agli accorpamenti e la trasformazione in S.p.A.
D'altra parte
Modico con un po'di cinismo
Quelle banche
L'aggregazione di banche che non ci volessero stare a questo percorso
Hanno l'altra parte la strada sempre della a trasformazione in S.p.A. della fusione trasformazione in S.p.A. nessuno le obbliga su questo percorso certo perderebbero la loro natura di credito cooperativo
Da questo punto di vista però io ritengo che la scelta di mantenere
Un gruppo unico compatto fronte cooperativo unico
Sia stata una scelta buona e poi parliamo anche di una scelta di solidità perché avere un
Patrimoni in Comune di un miliardo della holding significa veramente essere sul mercato al livello dei grandi gruppi Group dei grandi player bancari
Europei ecco questo mi sembra una scelta di rafforzamento naturalmente alle sue
Criticità
Poi
Tutto questo verrà all'esame del Parlamento quindi avremo modo anche di discuterlo dibatterlo per questa prima fase io credo che
Su questo il Governo abbia fatto
Bene a fare Apa operare questa scelta poi ci sono gli altri due temi che sono altra l'altrettanto delicati
E su cui credo che ci sarà anche sul dibattito pubblica in Parlamento una grossa discussione
L'ultima questione il Governo ha scelto di a varare questo decreto mercoledì struzzi era notte con le borse che sarà sarebbero aperte il giovedì il venerdì è una scelta coraggiosa o non ci sia non
Io penso che prevalesse l'esigenza anche per i mercati di fare le cose in fretta perché purtroppo i mercati hanno il problema principale di mercati e l'incertezza e l'aver per due settimane annunciato il decreto rinviato
Non è stato positivo per i mercati chiaramente
Non è che
L'instabilità dei mercati che a livello globale è dipesa da questa attesa però certamente questa tesa e questo rinvio non ha aiutato
La condizione sul mercato delle nostre banche e della nostra struttura finanziaria in generale quindi a questo punto di vista io
Insomma
Dico prima prima doveva prima era meglio era quindi che l'abbiano fatto ieri sera meglio così da questo punto di vista ritengo che sia stata una scelta giusta anzi io avrei preferito che l'avessero fatto prima
Bene la ringrazio e ringrazio l'onorevole allo Tancredi del Novecento destra nella Commissione Bilancio di Montecitorio