Economia e finanza: intervista a Gregorio Gitti sul Decreto legge di riforma delle Banche di Credito Cooperativo e sulla entrata in vigore della direttiva UE che regolamenta il cosiddetto "bail in"

Radio radicale con all'onorevole Gregorio Gitti del Partito Democratico per parlare delle di banche questa settimana si è discusso molto di questo argomento sia perché sei stato varato un decreto importante che riguarda
Le banche di credito cooperativo sia perché sono stati discusse le mozioni sul Bellin allora
Io le volevo dire innanzitutto un giudizio sul decreto che riguarda le BCC nel quale era si attendeva anche il provvedimento per il rimborso dei clienti diciamo truffati dalle delle quattro banche fallite
Che tipo di valutazione può fare è stata fatta la scelta più giusta quella più democratica che crea diciamo un gruppo un polo unico bancario dove confluiscono tutte le BCC
Ho un giudizio molto positivo della del decreto perché l'obiettivo
Di questo provvedimento legislativo e di costituire
Un importante rilevante
Istituto bancario sul modello del credito agricola francese che potrà
Alla fine aprire un'articolazione territoriale e una potenza di fuoco in termini di raccolta e quindi di erogazione ma anche di
Attrattiva per un management di qualità
Del livello di UniCredit in Italia cioè dell'articolazione di UniCredit in Italia quindi il modello è assolutamente
Condivisibile l'obiettivo assolutamente giustificato
Non mi trovo assolutamente d'accordo su quella eccezione su quella scappatoia che consente che è stata consentita
Ad alcune banche che abbiano un patrimonio minimo di duecento milioni di trasformarsi in S.p.A. eh esattamente la contraddizione in termini dell'obiettivo del decreto
E quindi io credo e mi auguro che il Governo vorrà
Confermare la coerenza della
Della riforma senza come dire sgonfiare una delle ruote dell'auto che si è messa in moto
Credo che sia stato una un
Come dire una scelta dell'ultimo momento che nell'ambito del percorso parlamentare dovrà avere una
Come dire una maggiore approfondimento e credo che il Parlamento potrà migliorare da questo punto di vista
Il decreto stesso ecco vista che questa non essere la sua unica critica ce ne sono state altre su questo punto che riguarda diciamo i duecento milioni volevo sapere secondo lei qual è stata la genesi che ha indotto a introdurre questa parte della
Non mi interessa la genesi un interesse il risultato finale risultato finale deve essere quello di
Consentire al movimento cooperativistico di portare
In un in come dire a casa il risultato di una grande banca una grande banca che condivida una determinata cultura anche valoriale perché non dobbiamo dimenticare che le banche di credito cooperativo
Rimontano anche ad un'esperienza a valori fondativi
Della della della cooperazione agricola artigianale della dei movimenti
Dei movimenti cooperativi specie di fine Ottocento c'è una storia importante magari qualcuno lo dimentica ma c'è una storia importante dietro a queste a queste realtà
Credo che il rispetto di questa cultura valoriale ma anche degli incentivi io credo che
Come dire la deroga
Rispetto a l'incentivazione fiscale nell'ordine di una percentuale bassa del venti per vento sul cento per cento sia una norma incostituzionale quindi il Parlamento deve
Come dire cercare di legiferare anche
Avendo ben chiari quali sono i principi costituzionali in materia di fiscalità
C'è una cultura cooperativistiche Erma c'è anche stato un aiuto da parte della di tutti i cittadini e quindi di tutti i cittadini contribuenti nel corso di decenni
Non bisogna assolutamente improvvisare bisogna meditare
E su questo punto su questo obiettivo sì credo che ci sia una larga maggioranza parlamentare ma ci deve essere anche un'attenta cura di questi di questi dettagli tecnici che possono fare deragliare ecco un
Ma come diremo un treno in corsa che va verso
La la giusta direzione ingiusto il giusto approvato
Ecco per quanto riguarda i bei lineamenti questa settimana abbiamo discusso in Parlamento abbiamo visto che c'è stata discussione sulle mozioni dopo l'entrata in vigore della direttiva si etiopico scatenata una discussione sull'opportunità di tenere nel nostro ordinamento
Questa importante direttiva secondo lei che rischi e ci sono e che tipo di riflessione andrebbe fatta su questa su questa direttiva purtroppo col senno di poi
Da un punto di vista
Scientifico e tecnico quindi parlo per quanto riguarda
Cito il mio ruolo di di
Di giurista credo che il Bellini ossia una misura del tutto sbagliata
Politicamente credo che il Governo e lo Stato italiano debbano fare di tutto per superare e rivedere al più presto questa questa
Misura strutturale del tutto infondata e pericolosa per le banche italiane
Il Governo deve secondo me monitorare con molta attenzione ecco il flusso dei depositi le banche sono imprese molto delicate molto delicate
Vivono sui depositi e quindi sulla sulla
A come dire sul consolidamento e sulla fiducia di depositare
Su questo non si può scherzare
Il beghine è una misura sbagliata e non capisco ulteriormente perché nell'ambito degli assessment quindi delle verifiche dei cosiddetti stress pesto e come anche nella comunicazione mediatica si usa dire
Non ci sia un'attenzione verifica un'attenta verifica del rischio derivati perché questo non avviene perché forse nelle banche europee questa minacce bene ha fatto Draghi a imporre
Eine porre un freno rispetto alla proposta tedesca
Della valutazione del del rischio titoli di Stati ma stiamo parlando del rischio i titoli di Stati e non degli strumenti dei derivati ma dico è su queste cose che il Governo deve farsi sentire non genericamente su questi dati tecnici
Questo è un attacco chiaro al sistema italiano
Su questa cosa su queste su queste su queste
Problematiche deve esserci un'attenzione fortissima anche del Parlamento
E il Parlamento bene ha fatto a
Cominciare a
Costruire una consapevolezza una consapevolezza
Credo che i cittadini italiani debbano essere
Debbano essere interessati a questi temi che non sono temi astrusi e tecnici sono temi che riguardano i loro interessi le loro tasche
E la loro fiducia nel sistema bancario che è una delle infrastrutture più delicato
Anche qui non capisco l'attenzione mediatica anche dei giornali gli attacchi che sono stati fatti devo dire che
Con chiarezza che
Gli istituti bancari ribatte parlavamo delle cooperative possiamo parlare delle popolari anche delle grandi banche
Sono realtà che sono state costruite dalla fiducia dei
Dei depositanti dalla fiducia degli italiani queste sono delle istituzioni e delle infrastrutture che valgono per le famiglie per i consumatori per le imprese vanno difese oggi c'è un attacco a questo sistema
Il Governo e Parlamento devono difendere
Le infrastrutture più importanti del Paese
Sì
Senta un'ultima domanda che riguarda una cosa che è stata detta dal Governatore della Banca centrale europea tra chi uno sapere se lei era rimasto sorpreso quando due settimane fa tra chi aveva detto questa cosa sul
Forze oscure che tengono bassa all'inflazione si si è trattato di una dichiarazione evidentemente preoccupante che ha lasciato tutti un po'sorpresi voglio sapere lei che impressione avete avuto
Di Mario Draghi o la massima stima e la massima fiducia non commento le frasi del presidente della BCE
Quello che ho già dichiarato rispondendo precedentemente alle sue domande illustrano bene credo il mio il mio pensiero
Mario Draghi presidente della BCE è per noi la massima garanzia in termini di trasparenza di efficacia e di competenza
Bene io la ringrazio e ringrazio Gregorio Gitti del Partito Democratico iscritto alla partito al partito radicale col quale abbiamo parlato delle della situazione delle delle banche alla luce della
Dell'entrata in vigore della del dei linee della decreto sulle banche di credito cooperativo