"Schegge istituzionali"

Ma
Dobbiamo fare
Arrivare
Come è stata fatta basta
Fa
Aveva va bene
Non lo sa
Paola
Nella fiduciosa attesa dell'arrivo dell'amico di unità
Speriamo
Questo dei minuti dall'inizio
Ai lavori sono particolarmente lieto di questo incontro dedicato alla presentazione del volume che raccoglie i discorsi parlamentari dell'amico Nicola Mancino che si intitola Schede critiche alla vita di Palazzo Madama in un periodo che ha visto sorgere maturare
In un clima talvolta drammatico e non senza traumi profondi alcune delle esperienze più significative per nostra recente vita politica
Di queste vicende gli è sempre stato osservatore attento
E poi anche interprete del primo piano prima con incarichi di responsabilità nella commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama e quindi ottantaquattro dopo la dolorosa scomparsa di Antonio Bisaglia
Come presidente autorevole del gruppo maggiore di Palazzo Madama quella democrazia cristiana
A Mancino cielo legato a un vincolo di affetto e di stima sincera fin dall'inizio la sua battaglia in Senato
Accomunato anche da un geloso muore presso questo ramo del Parlamento
Sotto abbiamo modo continuamente insieme agli altri colleghi presidenti di gruppo di definire quello che potrei chiamare l'indirizzo politico legislativo
Di Palazzo Madama
Per in quella sede confesso che mi è di grande aiuto e conforto il suo parere attento meditato e prudente la riservatezza che deve accompagna i lavori per l'organismo l'organo propulsivo della vita del Senato vi impedisce di indicare con puntualità le occasioni numerose in cui grazie alla sua paziente iniziativa
Volta a favorire naturale opera di mediazione del presidente l'Assemblea sono stati superati delicati passaggi politico istituzionali
Di complessità estrema e di grande difficoltà
Non equilibrio sempre rispettoso dei diritti delle minoranze
Vorrei che firma ad un'altra sei Da Rin Gerry
Che rimarranno a lungo il mio augurio quel patrimonio nostra Assemblea mi riferisco al lavoro che la Giunta regolamento affrontato tre anni fa al pilotare il Senato di norme meglio adeguata al processo
Di decisione politica
Si è trattato di cogliere in quella sede l'importanza e la visione unitaria della riforma del Regolamento del Senato
E di avere contribuito a portare avanti un convincimento
Cercando l'intesa più ampia con tutte le forze politiche nella naturale dialettica con l'opposizione
In quell'occasione si è manifestato in pieno quanto emerge con chiarezza dalla nei suoi discorsi elessero interventi qui raccolti
Un'estrema sensibilità capace di cogliere il senso che lega le scelte politiche
Agli strumenti indigente
E da questa partire per cercare le linee della riforma delle cose possibili
Che sappiate Choir il funzionamento delle nostre istituzioni ad un costume politico e sociale ormai mutato senza rinnegare quanto la carta costituzionale ha significato la crescita morale e civile della nazione
Questa sensibilità istituzionali Nicola Mancino ha avuto modo di boscaglia in alto due passaggi fondamentali
Innanzitutto quella legge sull'autonomia e locali che questa legislatura finalmente portato a termine che lo vide relatore attento nella legislatura passata
In quell'impegno di poter contare su un'esperienza la preparazione specifica che gli derivava dall'essere stato a lungo presidente della regione Campania ed a lungo impegnato in altre diverse cariche di governo Locarno presupposto per una più ampia riforma dello Stato
Accanto a quelle autonomie locali l'altro episodio parlamentare che lo ha visto protagonista come nella sua interventi qui raccolti fin dai tempi della commissione Bozzi è stato la riforma del bicameralismo
Il gruppo democratico cristiano ha dato in questa legislatura un contributo fondamentale
All'elaborazione del testo che il Senato approvò lo scorso anno la commissione presieduta
Dall'amico e collega Elia e che ora all'esame della Camera dei deputati
Il debito maggiore
Non del solo Senato ma del Paese tutto avverso l'amico compianto Roberto Ruffilli
Le cui idee hanno costituito il necessario punto di partenza per ogni successiva riflessione e ha procurato il provvedimento l'amico Leopoldo Elia
E da Nicola Mancino dobbiamo dare atto la capacità di avere saputo trovare la strada per raccogliere il massimo dei consensi possibili intorno ai potenti concreto
Anche Mancino ha dovuto rinunciare a Dida in cui credono profondamente e che va tradotto in precise proposte legislative ma questa è forse l'otto maggio dell'uomo politico
Il senso della realtà
E delle effettive e non utopica e possibilità
Capissimo sarebbe stato il segnale dato all'opinione pubblica
Se su un tema essenziale come la riforma del Parlamento a Palazzo Madama non l'avesse saputo esprimere come invece ha saputo esprimere una propria linea
Certo quando la noia approvato indubbiamente sushi agenziato dal Senato costituisce una base concreta intorno a cui misurarsi con proposte altrettanto concreto
Debbo confessare che da discorsi riportati nel volume
Sono andato a rivedere comportino l'interesse quello che l'amico Mancino pronuncia del tre settembre ottantadue
In occasione di discussione sulle dichiarazioni programmate nel secondo governo D'Amico
Preceduto
Questo discorso ho ritrovato con un'anticipazione illuminante temi di discussione che la cronaca politica di questi giorni e di queste ore
Porre sotto i nostri occhi si è parlato di distacco diceva allora Mancino fra società civile di istituzioni
E poi chiede le istituzioni le forze politiche sono e restano elementi essenziali e di mille novecentottantadue sono passati quasi dieci anni
In queste parole si coglie il senso profondo una crisi istituzionale che ancora oggi vede alle forze politiche divise
Non solo si rimedierà approntare ma forse sull'analisi delle ragioni della crisi stessa
I parchi la soddisfazione fu per me in quell'occasione utile da Luís parlamentare autorevole che i problemi istituzionali entrano finalmente a pieno titolo in un impegno di governo caro CdA questa ed è esclusa la solitudine in cui erano stati ricacciati
Come che astratti e noiosi
Noi abbiamo raggiunto di quel famoso decalogo quasi tutto i punti e il merito principale va a questa legislatura andò nel medievale forme speciale per i ministri
E legge la Vespucci vive per i giudici già impostata allora e senza traumi referendari
Come non ricordare quella disciplina il voto segreto causano l'ultima di tante crisi
E poi la sessione di bilancio la corsia preferenziale
I punti non attuati cioè il potere autonomo posto di ministro da parte del Presidente del Consiglio modifica la legge sul referendum sono al centro del dibattito si tratta i due temi che hanno visto le forze politiche impegnate nella ricerca di convergenze non occasionali
Aggiungo una crisi di governo e l'avevo tanto dopo posto un altro problema che non fu risolto quello dalla revoca dei ministri
Pertini respinse le dimissioni di quel governo per richiamare la drammatica qui è un problema di leadership della guida dei governi di coalizione
Il raggiungimento quasi completo degli obiettivi che ci eravamo proposti
è un risultato positivo che va sottolineato quando le forze politiche a sanno trovare al loro interno la necessaria concordia di intenti nulla è impossibile nostra democrazia parlamentare
Questo è il senso profondo dell'insegnamento che ci viene dalle riflessioni di un politico che ha sempre saputo cogliere la via per la realizzazione delle cose possibili negandosi a manifestazioni preconcette
O di parte
Il mio augurio che si possa proseguire insieme su questa strada
Che le forze politiche sappiano rispondere ad una sfida che non può essere perduta
Che il Parlamento Sapio nuovamente porsi al centro la parabola referendaria prevista la nostra carta costituzionale
Concludendo queste mie parole saluto affettuosamente vedi che sei arrivato in tempo il presidente per la Democrazia Cristiana
Ciriaco De Mita da sempre come uomo di partito come uomo di governo attento alle riflessioni istituzionali come momento essenziale
Però l'alta politica e il vice segretario del Partito socialista italiano Giuliano Amato che alla scienza giuridica unisce l'esperienza politica il che non è di tutti
La parola all'amico cresce
Che porta il saluto alla casa editrice
Ma la casa editrice cinque nove cinque si tende
è grato alla tensione istituzionale la casa editrice della Democrazia Cristiana
Pubblicando questo libro questa raccolta di questi scritti di Nicola Mancino con la baby operazione
Depressione Elia ha voluto dare un contributo a una discussione a un dibattito che in questi giorni è particolarmente vivo è particolarmente interessante
Signor presidente del Senato tutte le case editrici vorrebbero avere una presentazione così prestigiosa così autorevole come queste di questo noi siamo molto grati grazie
Carnovali
Già segretario del
No no siccome
Questo è un libro che
A differenza di tanti libri nei quali sono raccolti discorsi e scritti di tempi di versi e che spesso sono soltanto dei contenitori
Di parole fra loro non sufficientemente elegante questo è un libro raccoglie scritti e discorsi che abbracciano circa decennio e che ha investono in particolare i temi che Mancino ha avuto modo di trattare proprio come capogruppo generalmente in aula ponderoso e non è detto che chi non fa il mio mestiere riesca ad appassionarsi a queste quattrocento pagine ma che sono anche
Lunghi e larghi scritte fitte
Tuttavia chi abbia interesse a queste cose andando avanti e ci si appassiona
E arrivando alla fine ha la sensazione di aver letto un libro il che significa di aver trovato in questi scritti disparati e documenti ad occasione disparate alcuni fili comuni che tornano ritornano sottolineano e lega hanno in modo trasparente visibile sul fondamento di convinzioni profondamente sentite dall'autore
E esplicitamente spesso fatte valere l'insieme del come quella che possiamo fare stasera tutti i temi che Mancino del resto ci ha messo dieci anni a trattarli e quattrocento pagine a spenderle per iscritto
Ma sono molti e quindi fra l'altro su diversi punti anche chi non avesse interesse all'intero può trovare delle opinioni di grande integrando interessi scorrendo l'indice
In tema di decreti legge
Più e più volte torna un'idea che tra Rocco sembra cominciare a trovare sbocchi operativi sono ora quella del
Dire la creazione di un nel sistema nel quale il decreto legge sia più eccezionale di quanto non è stato in passato e diventando più eccezionale sia anche poco o punto emendabile in Parlamento
Idea controversa comunque idea c'è una discussione che oggi non facciamo più e che qui è largamente testimoniata ancora in anticipo rispetto al momento in cui poi diventa discussione che porta decisione parlamentare
Il patto della staffetta la sua che fu una vicenda politico istituzionale non priva di conseguenze alcuni anni fa
Del quale Mancino parla tanto sotto il profilo della impegna attività tra i partiti in quanto sotto il profilo della rilevanza all'interno del sistema istituzionale
Anche Elia sottolinea così l'interesse di queste pagine via ha scritto la prefazione di questo volume fra le cose che sottolinea c'è l'interesse di queste pagine che del vincolo tra i partiti e delle rilievo per le istituzioni
E devo dire che sempre su tutti questi temi ecco questo permettetemelo perché poi fa parte delle cose che si dicono in una recensione di un lavoro insomma ci sono quelle qualità che per iscritto vengono indicate dai recensori come vigore argomentativo è anche passione nell'esporli che sono qualità altamente positive
O almeno io le apprezzo perché siccome queste tematiche è parte della mia vita non accetterei che venisse ritenuta o materia futile o materia astratta o materia da trattare con eccesso di freddezza
Di sicuro nel caso di Mancino non è così
Inoltre a leggerlo
Si possono anche fare perché poi non occorre la vicenda politica viene condannato dall'immagine che viene data di lunghi dal ruolo che gli viene assegnato
Nel teatrino della politica dove sembra che ciascuno abbia un suo angolo in cui è
Apre che avvisi tu quattro
Mancino è in questo teatrino un consociativo appartiene all'ala della Democrazia Cristiana favorevole alla consociazione
Ecco ci sono diverse pagine qui dentro che con molta fermezza con
Assai scarsa simpatia parlano delle leggi figlia di nessuno
Cioè delle leggi che nascendo da un eccesso di consociazione per la mensa scuro ci ha messo del suo non c'è una maggioranza non c'è un'opposizione
Si perde anche la responsabilità della decisione politica
Naturalmente i temi che emergono di più
In questo insieme che ne contiene tanti sono quelli che a lui hanno interessato di più e che poi finiscono per essere quelli attorno ai quali più si discute e si cerca di operare in questi ultimi anni
Il tema del bicameralismo il tema del regionalismo e delle Autonomie
Il tema che ormai chiamiamo della riforma istituzionale curiosamente quasi che il quelli di prima non ne facessero parte ma accetti
Amo ancora gli stia così c'è il bicameralismo ci sono le regioni e le autonomie locali e poi c'è la riforma istituzionale come altra scatola di cui noi italiani di questo quinquennio riusciamo a capire il significato
Sul bicameralismo e molto interessante vedere da un lato l'evoluzione che Mancino ha avuto dall'altro le costanti che ha mantenuto in questa evoluzione
In una prima fase i suoi scritti testimoniano la sua adesione ad un'ipotesi che fu a lungo coltivata e che poi anche in Senato venne alla fine superata
Per poi riemergere ore in qualche momento della specializzazione funzionale tra le due camere che però se non sbaglio Nicola nei tuoi primi
Poi aderisce l'autore Mancino alla tesi che portata dalla prima Commissione da leopoldo Elia in particolare mantiene la parità a anche delle funzioni tra le due camere addotta soltanto meccanismi di snellimento procedurale nel passaggio del del delle leggi da una camera all'altra
C'è però una costante che è importante ricordare cioè quale chi siano i ruoli Mancino ritiene importante la parità politica delle due Camere
E la necessità di realizzare comunque un equilibrio dei pesi che non è facile da realizzare negate fra di loro per dar luogo ad un ad un peso pari e tuttavia lo sostiene fin dall'inizio questo secondo me è un punto importante
Che rimane importante anche in un momento nel quale attraverso il lavoro che la Camera sta facendo allargando integrando il testo sul bicameralismo approvato dal Senato si riemerge l'idea che il Senato sia quella delle due Camere nella quale più forte l'attenzione alla tematica regionale in particolare dovrebbe essere la camera nella quale traggono origine le leggi cornice in tutte le basta in materia di competenza regionale lo Stato e comunque chiamato a fare
Arrivare a dire che questa in quanto tale non è più camera politica equiparata all'altra Camera questo è un punto fondamentale è un punto fondamentale proprio in relazione a quella scatola che noi chiamiamo riforma istituzionale
Dalla quale quali che siano le idee che alla fine prevarranno sulla riforma stessa uscirà comunque un esecutivo rafforzato quali che siano le idee che prevarranno per la riforma stesse
E un esecutivo rafforzato ha bisogno di un Parlamento non indebolito e un Parlamento per non essere indebolito ha bisogno di essere bicamerale
Questo è un punto sul quale antichissime vocazioni culturali cambierà lirismo fosse maggiore democrazia
Il Mona cameratismo è il veicolo per assoggettare il parlamento all'esecutivo
E chi ha a cuore veramente il Parlamento chi in passato ha addirittura sostenuto la centralità del parlamento
Appare a mio avviso in contraddizione con se stesso nel momento in cui concorrendo comunque
Ad ipotesi di riforma destinate a rafforzare l'esecutivo si prospetta un parlamento monocamerale perché in questo modo risulterà rafforzato soltanto l'esecutivo ma non ci sarà equilibrio
Con il Parlamento questo è un punto essenziale tanto più essenziale e lo sottolineo perché ne sono convinto della neutralità
Della attenzione della collettività che la vita come istituzione rende necessario che sposta tutto il carico dell'equilibrio sul Parlamento
La tematica delle regioni e degli enti locali è forse quella che ha più interessato Mancino proprio si vede perché tra l'altro non non a caso
Fu eccellente relatore della legge sulle autonomie locali ed è proprio la cosa che ha più nella testa illustre prima gliele il tema che lo che lo appassiona di più
E qui scrive cose che io ho sempre condiviso in particolare due la prima esce dalla disputa che venne troppo affida alle partizioni logiche astratte di compiti programmatori per la Provincia invece di gestione per il Comune
Che fu una disputa in fondo sciagurata che permise la con crescita attorno al di sopra del comune di una miriade di enti intermedi sperimentali proprio perché la Provincia doveva o non esser ci può essere di pura programmazione finché alla fine qualcuno e fu in particolare lui ed altri visse che il re era nudo vale a dire che
Se un ente intermedio tutta questa sperimentazione dimostrava esser necessario Iddio aveva già inventato la Provincia a quel punto poteva essere la Provincia
La quale perciò non aveva bisogno per esistere di essere giustificata da una purezza di ente programmatorio ma poteva e colto in poi tante in questo momento in cui tutti concordemente stiamo lavorando per rafforzare l'autonomia regionale
E quella che la Regione non ha da essere ente che si sovraccarica di poteri gestionali a scapito degli enti minori
Creando un neocentralismo regionale anche qui senza astrattezza e nel senso che certo non ha da essere soltanto di programmazione che ci sono delle funzioni che anche in termini organizzativi
Trovano nel livello regionale il loro livello giusto di svolgimento e tuttavia
E tuttavia quell'articolo centodiciotto che prevede come normale modalità di esercizio la delega agli enti locali ovvero
Quella cosa che abbiamo finito per chiamare avvalimento ecco quella disposizione deve essere più attuali e c'è una proposta di rafforzamento che Mancino ha fatto più volte del centodiciotto
Che Serra sarà bene prendere in considerazione proprio nei nella nuova disciplina dei poteri regionali che la Camera sta scrivendo
Perché se quella nuova disciplina un senso così come alcuni di noi l'hanno pensata e proprio nel decentrare amministrazione Ingria alta nel decentrare amministrazione perché è questo che serve decentrare amministrazione e decentrare amministrazione significa ovunque possibile portarlo ai livelli bassi non fermarla al livello regionale
E infine c'è la tematica anche non so quante forse una Mancino
Per domandargli se non ritiene o non possa ritenere o non possa un giorno arrivare a ritenere non possa convincersi il giorno che usciremo dal teatrino ci incontreremo dietro al proscenio non sempre davanti
Che l'analisi che lui fa l'analisi che lui fa non quella che faccio io che fanno altri
Non possa risultare o possa non risultare sufficientemente appagata dalla sua terapia
La sua terapia è non solo sua ma anche di altri
è una terapia che di fronte alla instabilità del nostro sistema di governo di fronte alle difficoltà che incontrano i per mi stai boicottando senza mirino mi boicotta insegnamenti la Resta serio mentre parlare non troppo mare a sei d'accordo venisse a sera a allora mi fermo qua
Dicono abbiamo già fatto
Abbiamo già fatto
Ecco se di fronte a tutto questo
Aldo Scotto di salvare ha ragione impresa allo scopo di porre fine alla crisi porre fine all'instabilità
Salvando però il il bozzolo proporzionale da cui è uscito il nostro sistema di cui vive largamente la nostra democrazia
Sia una legge elettorale
Che risulti imperniata su patti di coalizione tra i partiti quella che permette di cento il rapporto tra il Parlamento e il governo
La sintetizzo perché francamente tutti noi poi la conosciamo mi scuso se lo dico in modo così schematica ma se no parlo troppo comunque questa è una cosa che conosciamo ora Nicola
Tu spesso dice che il nostro il il vero problema è che lì la crisi nel ruolo dei partiti la crisi è nervoso dei patti
Ecco proviamo ad andare avanti che cosa vuol dire a che cosa allude io ti dico quello a cui allude secondo me la proposizione crisi del ruolo dei partiti secondo me questa proposizione allude alle seguenti circostanze specifiche della nostra attuale situazione
Che questi partiti
A cui appartengo io a quello a cui appartiene i tori in fondo che sono proprio i partiti più popolari nella nella loro origine
Per un insieme di circostanze storiche istituzionali
Ed ero all'origine della Repubblica
Assunsero all'origine della Repubblica una funzione statuale
Perché lo Stato non c'era forse mai stato ma di sicuro in quel momento non c'era più perché scappa
Esercitarono un ruolo di supplenza delle istituzioni che in quella fase non c'erano
Io mi è capitato di dire molto spesso
Qui c'ero funzionare c'era la guerra perché erano solo i partiti del Comitato di liberazione che facevano funzionare istituzioni che non esiti si che si erano proprio squagliata
Acquistarono grazie a questo una grande legittimazione storica e politica
Entrarono in una Costituzione nella quale poi le istituzioni furono fatte anche deboli per i rapporti che tra questi partiti si vennero creando e che indussero i partiti stessi
Ad assumere su di sé il ruolo di garanti della stabilità istituzionale rifiutando questo ruolo a meccanismi di stabilizzazione che andassero oltre la mozione motivata
Ordine del giorno per assi che finisce in mozione motivata e non va molto oltre
L'alternativa come dicono alcuni bimbi di uso alternanza ma intendo dire al fatto che c'è stata sempre un'opposizione che non è mai diventata governa
E questo ha contribuito ulteriormente a dilatare lo spazio dei partiti dentro le istituzioni per una serie di motivi più volte spiegati
E questo ha progressivamente fatto sì che i partiti si siano spostati dalla società all'interno delle istituzioni
Con la conseguenza che lo spazio che occupavano nella società ora è rimasto vuoto ed è ovvio che venga occupato dalle leghe peggio di come lo sapeva ma occupare i partiti perché i partiti avevano alle loro origini una cultura dello stare insieme dei cittadini in nome di valori di finalità
Le leghe possono invece far stare insieme i cittadini nome sono diventati superstato
Condizionano in misura che non ha eguali in Occidente il funzionamento delle istituzioni
Il loro ruolo corrisponde esattamente in termini costituzionali leopoldo dirmi dimmi se sbaglio
A quello che è scritto nell'articolo sei della vecchia Costituzione sovietica per il partito comunista dell'Unione Sovietica Soro che anziché
Esercitarlo un unico partito lo esercitano in concorso ai sensi dell'articolo quarantanove della Costituzione
Il problema della crisi istituzionale italiana è questo qui
Di un eccesso di presenza partitica nelle istituzioni di un abbandono della società ad altri anche perché nella società i partiti ormai dono più identificati con uno strumento organizzativo organizzato
Del cittadino per i suoi bisogna per le sue esigenze
Ammesso che questa diagnosi che io ho fatto copra una parte della verità di ciò che vuol dire la proposizione crisi dei partiti allora la mia domanda è ma se tu affidi la soluzione di un problema del genere a un patto di coalizione
Non finisci per codificare esattamente il male di cui ti puoi liberare
Un patto di coalizione nel quale un numero elevato di partiti scrivono fra loro un contratto per garantire ciascuno all'altro lo stare insieme futuro in una maggioranza di governo
Non sa istituzionale para istituzionale degli apparati pubblici e parapubblici
E non sarà il loro potere di ricatto che è quello di cui ci dobbiamo liberare esaltato
Dalla necessità per ciascuno di avere gli altri per potere garantire la continuità della maggioranza e del governo
Non potrebbe essere più utile più acconcio se questi sono i termini del problema
Stabilire una diretta responsabilità delle stesse istituzioni di governo verso la collettività popolare salvando in Parlamento
Le caratteristiche di rappresentatività che le istituzioni debbono avere non sarà arrivata allora di dare alle istituzioni di governo quello siamo calati che ha delle istituzioni può venire soltanto dal fondamento di un mandato popolare
Il che investa ovviamente lo Stato la Regione e il Comune allo stesso modo
Con tutti gli equilibri del caso con un Parlamento ripeto molto forte
Anche con la fiducia del Parlamento esiste un sistema quello francese che accoppia entrambe queste cose
Con un forte regionalismo che vita che questo corretto che provoca poi ulteriore decentramento che evita che ciascuno di questi mandati popolari diventi una crocchio di potere eccessivo
Ma diventi al contrario un punto di responsabilità verso i cittadini però ho avuto la sensazione che la diagnosi dalla quale partiamo sia una diagnosi molto simile
E mi domando se simili non possano essere risulta è possibile che ci sia un limite di compatibilità tra le nostre due tesi e allora dovremmo lavorare per
Renderle sempre più compatibili
Oppure se le ritenessimo realmente incompatibili e allora davvero sarebbe giusto che chiedessimo a qualcun altro chi ha ragione e non potremmo essere né tu né io e forse neanche i nostri colleghi parlamentari
Forse bisognerebbe chiederlo al corpo elettorale mi scuso se arrivo a questo punto ma a me sembrava logico arrivarci e ho pensato giusto arrivarci
Ho
Giuliano Amato
Credo che abbiamo fatto
Cosa rara
Quando si presenta un libro
Una introduzione descrittiva
Che consente probabilmente anche a chi non ha letto il libro di capire che cosa è scritto e questo è importante
E io concordo
Ognuno la esposizione
Io vorrei aggiungere
Una considerazione
Il discorso che mangino svolgendo quattrocento pagine
Per usare
Una espressione di Moro
Quando discutendo degli equilibri politici e avverte incroci
Del cambiamento che interveniva
Usava l'espressione che lui faceva riferimento all'equilibrio che si fa non all'equilibrio che
Diversamente sarebbe stato difficile
Comprendere il dato della questione e la potenzialità conflittuale che nel discorso di mangime chi legge il libro se ne rende conto
E un discorso sulle istituzioni che si fanno
Con il pregio però
Che eviti il rischio del l'amore che c'è nel dibattito sulle questioni istituzionali
Di non prevederemo della strada
Scorso
Che spesso c'è
Anche dentro i partiti ma soprattutto fuori dei partiti
E dove i tecnici fanno riferimento ardono modello costituzionale astratto prendendone un pezzo su un modello un pezzo su un altro
Vedo che il Paese
Per cui si fa riferimento a quella francese a quella americana
Qualche volta come valore astratto la repubblica presidenziale senza calarla nella storia nei processi sociali nei processi politici
Perché le istituzioni sono come i processi di restaurazione non partono mai per niente
Sono sembra in funzione di garantire qualcosa che c'è qualcosa che gli viene
I discorsi di Mancino non partono
Dalla pretesa di disegnare un modello istituzionale
Ogni riscosse su un evento su un accadimento una formazione di governo un provvedimento e c'è uno sfilo costante nel suo ragionamento riducenti locali
Della finanza pubblica e visto che i l'argomento principale il discorso fatto per il governo Craxi
Dove l'attenzione e che fu
Fermata sulla necessità della modifica delle istituzioni per compiere l'operazione del risanamento
Non a caso infatti poi dimostrano che è così
Tu
Cioè più di me
O almeno quanto me
Che tutti i governi che affrontano questo problema si rendono conto che non è un problema contabile il problema del controllo della spesa pubblica no della distribuzione delle risorse
E un problema istituzionale se non si cambia il mercato che vengono definiti Tambone provvisoria insufficienti sono legati a la difficoltà
Che i meccanismi di amministrazione della spesa
Prevedono parla delle coalizioni anche durante il governo Craxi
Discute sul referendum
E quel Giuliano mi devi consentire c'è più non dico cocciutaggine perché sarebbe un termine improprio
Ma rigore nel la riflessione di Mancino
Rispetto a quando non si ascolti adesso perché su questo istituto del referendum
Le opinioni hanno avuto una mutevolezza tali a secondo le circostanze che si rischia davvero di c'è il discorso
Molti soprattutto se un referendum poi approvato dalla Corte ma io sono del parere che ancora ferendo ma approvato dalla Corte può essere discusso sul piano della legittimità costituzionale allo stesso modo dei referendum che la Corte non ritenuta ammissibile sul piano
Quindi la discussione vale per l'uno e per l'altro la
La credo che vada ripresa
Questa materia dell'oggi una riflessione che Mancino espone che rispetto alla vigilia all'addio del referendum non abrogativo ma del referendum mosso l'eccitazione di risposta come più fu quello sul nucleare sulla giustizia
Il governo perché allora ed il governo o parte del governo che aveva assunto l'iniziativa chiedere il referendum ma il Governo avrebbe dovuto rispondere con una questa considerazione credo valga ancora di più oggi perché dispetto
Ad un referendum dal Contini incerte dal contenuto indeterminato che diventa quando diventa strumento di lotta politica sul futuribile quindi non lotta politica dentro le istituzioni
Questa riflessione va recuperare
E parla anche della proposta elettorale però Mancino
E io come l'Iran credo facilmente immaginabile mi fermerò
Prevalentemente su questa considerazione
La riflessione di Mancino non è tecnica elettorale soltanto con la preoccupazione di San dei difetti maggiori nella discussione che c'è poi ce ne sono pochi altri anzi adesso si sono cresciuti in quest'ultimo periodo
Ma uno dei difetti maggiori nella discorso che si fa sulle istituzioni eh l'interrogativo a chi giova ora quando del problema in ordine ad una regola
Si pone Corno la previsioni le che Giovannone più regole parte il fatto che sarebbe difficile che chi fosse svantaggiato l'accetta
Perché quando chi è svantaggiato non le accetta e chi è in condizione di farla valere
La poi imporre non c'è problema della
Il discorso sulla modifica del sistema elettorale nullità Giuliano ma poi vengo l'interrogativo che ha posto
Credo che sia stato
Le dire questa è la verità ecco non l'attenzione
Confronta nelle opinioni e con lo sforzo credo lo sforzo doveroso che dobbiamo fare per cercare una via di soluzione
La proposta elettorale non è un fatto tecnico la proposta elettorale la riflessione sull'evoluzione del sistema politico
Io dico subito
Che pur essendo convintissimo delle cose che dico sono gran parte coincidenti contro le cosche Mancino ha scritto
Non lo rifiuto il discorso suo obiezioni o considerazioni diverse
Quello che ritengo dovremmo eliminare
Anche il discorso sulle istituzioni anziché spiegare le nostre opinioni demonizzando l'opinione l'avversario o di chi sostiene una tesi diverse questo avente impossibile qualunque dialogo e qualunque
Io credo che
Se non lo facciamo
Boh una riflessione di ripensamento dell'interpretazione della storia politica del nostro Paese non ne veniamo fuori
La storia politica italiana interpretando ancora parlo della storia politica del dopoguerra come uno scontro tra forze di progresso e forza di conserva
Per cui l'accoglienza elementi di propaganda
Che probabilmente una volta servivano anche al gioco politico interno ma adesso non servono più perché il gioco politiche cambia anche la realtà
La storia politica italiana storia singolare
Io vorrei che riflettessimo su questo
Perché non assume un domani un ruolo dei partiti a difesa
Immobile degli interessi costituiti fossero quelli di chi aveva o di quelli Simona
La storia politica italiana starei per dire la straordinarietà della storia politica italiana è stata la grandi intuizioni di degasperiana via veri inventato l'istituzione della coalizione
Che non è un paese al mondo forze politiche Diego logicamente in maniera contrastante com'era nuovo nel quarantotto con la Democrazia Cristiana i repubblicani i socialdemocratici e liberali si misero insieme per un patto di governo
E il patto non mortificava lì l'impegno ideale dei partiti e la prospettiva di per il patto associava i partiti per un tempo tanto per la risoluzione di problemi sui quali partiti convenivano di ricercare una soluzione
Giuliano Amato dice
Ma i partiti hanno occupato verrò su questa considerazione in maniera molto aperta molto francamente probabilmente era il tone tu io credo di no
Beh io non legherei la spiegazione di questo fatto alla meccanismo del Governo Parlamento
Lo dico con lo spirito nonno polemico non può no no dico
E che purtroppo quante cominciata questa regola
Da quando l'associazione dei partiti nel governo a ad una maggioranza e quindi ad un governo comune non è stata più legata all'impegno politico
Ma le maggioranze si sono formate non per il governo ma per la spartizione del potere
Pentapartito
La filosofia prevalente purtroppo è questo
E la competizione tra i partiti Astrid ad un danno futuro la risoluzione dei problemi
E intanto disegna l'aucupio la logica del processo politico
E scandalizzarsi dipende inutile quando leggo sui giornali che per la nomina in un ente pubblico
C'è bisogno della tessera della sotto tessera che gli amministratori delegati sono in funzione degli equilibri politici e non della funzione della istituzione non si può dire e il sistema del governo parlamentare che porta a questi in realtà e la degenerazione della ragione della coalizione che ha portato a questo noi sono vent'anni
Dalla fine dell'ultimo governo di coalizione che era quello di centrosinistra che abbiamo organizzato la lotta politica
Come un'attesa di un tempo da venire
Prima l'alternativa poi l'alternanza poi l'avvento dei rischi con
La realtà è che ognuno estraneo
Alla capacità di rappresentanza dei bisogni della gente la crisi del sistema è questo
Qual è la nostra opinione dico la nostra perché poi della Democrazia cristiana non è della sinistra democristiano del consociativismo
Siccome noi abbiamo avuto una straordinaria esperienza io ritengo la più grande esperienza democratica che si sia verificato in un paese in via di sviluppo
E meno dobbiamo dimenticare qual era la condizione italiana nel dopoguerra e come con i governi di coalizione cioè assumendo i partiti come soggetti portatori di un interesse generale
Che attraverso un patto tra di loro costituivano la conditio con le coalizioni
Ha risolto il problema della stabilità non alterando ovvero la risposta ad un altro problema Julian
Che io vorrei non ci sfuggisse dalla mente il problema della partecipazione
Che l'altra grande questione della democrazia i problemi della democrazia non sono solo quelli della governabilità
Sono anche quella della partecipazione del controllo che sono emersi nel primo dopoguerra e hanno dato luogo in Europa a sistemi autoritari
Il fascismo il nazismo il Salazar Isma'il franchismo sono le risposte sbagliati a questo problema dal punto di vista della concezione liberaldemocratica delle istituzione come risposta sbagliata fu quella del Marsiglia
Però anche il nome nudi contestazioni chi ha investito
La organizzazione del potere anche nelle democrazie europee
Allora si tratta di risolvere questo problema calandoci nella storia politica del nostro Paese io credo che De Gasperi l'abbia data
E questo lo dico non perché democratico cristiano questo lo dico dal punto di vista della costatazione obiettiva
Garantendo la stabilità attraverso l'accordo di maggioranza
Ma liberando il ruolo dei partiti come soggetti voce
Degli interessi della gente la crisi del sistema politico e la crisi della capacità di rappresentanza politica stiamo attenti
E allora Giuliano l'idea che la rappresenta la la rappresentanza possa essere riassorbita
E configurata investiranno è però magari salvo da dove provengano entrambe io così come ho capito l'intenzione non si vola no fascia
Dall'Oglio io raccolgo le interruzioni lunga un gomitolo credo che possa essere una risposta
Perché all'epoca degasperiana il ruolo dei partiti è stato diverso non invadente
Ed è diventato invadente dopo allora l'invadenza non è legata al sistema parlamentare alla coalizione
L'impedenza legata alla mancata iniziativa politica dei partiti ad una concezione della lotta politica che va cambiato
Non vorrei che confonde Simo
Il ruolo dell'iniziativa politica con le istituzioni che garantiscono
Questa proposta
Io lo so questa proposta è stata interpretata erroneamente
Come il tentativo di condizionare la evoluzione del processo politico del mostro
Onestamente no e credo che mai come adesso si possa discutere di questo problema con non minore preoccupa
Secondo è stata anche interpretata come il tentativo di operare una rottura tra le forze di sinistra nel nostro Paese a parte il fatto che la rottura tra le forze di sinistra
Non è la conseguenza di un'iniziativa politica prova
Nella difficoltà di riferimenti politici nella sinistra alla le ragioni della divaricazione
Ma io dico quando si fa discussione sulle nostre opinioni
Il processo di unificazione della sinistra e io mi auguro che ci sia come processo politico non come somma di giochi
Non esclude
Che il meccanismo elettorale possa ricomprendere anche questo disegno
Perché ha probabilmente c'è da chiarire anche un'altra considerazione che Mancino fa mangino discutere sul l'alternativa in Poletti in polemiche in discussione con quelli che allora erano i comunisti che adesso sono il pidiessino
L'alternativa non viene considerata all'interno di un gioco di schieramento dell'alternativa nel nel nostro paese non è qui
L'alternativa da realizzare a mio avviso interno di una realtà che non c'è più e il nuovo potere da rifondare
E io vedo vedo in prospettiva che questa via di uscita non esclude la collaborazione tra forze popolari
Come la Democrazia Cristiana il Partito della Sinistra unito perché per quanto si voglia essere ottimisti
Nel medio periodo nel breve periodo ipotizzare che ho uno di questi partiti anche la sinistra unificata abbia una forza sufficiente per governare da sola
Credo che sia immaginare una cosa che non c'è primo secondo ritengo che proprio per i problemi che abbiamo di fronte il riordino delle istituzioni e non parlo solo della repubblica presidenziale o del Parlamento
Quando parliamo de questo non può avvenire con un olio impegno di una forza soltanto l'unità delle forze delle forze popolari intorno a questo disegno e il passaggio prossimo necessario per compiere questa operazione
Un'altra considerazione un po'per le borse che Giuliano Amato ha detto un po'per le cose che stamattina ho letto sui giornali
Bisogna ridurre il ruolo dei partiti nelle istituzioni e cosa giustissima
Però stiamo attenti a non commettere l'errore che stiamo facendo con la riforma sanitaria quando annunciando che li cacciamo i politici e danni tecnici
Sì
No siccome il meccanismo è tale che investe della rappresentanza tipo poi ci vanno i politici anche le leghe sono diventate pur vero di confronto politico
Cioè i partiti tra tutti i partiti ma credo in maniera particolare
Cioè i partiti popolari che hanno interesse a conservare la ricchezza del processo democratico
Però non riflettere se l'idea di pubblico
Questore di carte che si ha in mente l'idea di pubblico che noi abbiamo realizzato all'interno dell'ordinamento che ha coinciso parecchio con l'idea di burocratico
E non possa essere sostituita con l'idea di rilievo pubblico ai fatti che liberamente si organizzano all'interno di una comunità che è un discorso su una democrazia moderna
Questo toglie i partiti e la tentazione di prevaricare nel potere
E lui dai partiti il ruolo allora il discorso è sulle istituzioni della libertà nel Paese anzi dobbiamo inventarne di più
Liberandoci dall'idea che l'eguaglianza la si realizzi entro una norma burocratica che stabilisca
Che a fronte di uguale bisogno cioè uguale risposte perché non è vero
Perché sul piano delle esigenze è stato giusto storica Giuliano e visto che siamo d'accordo
Sul piano della sentenza l'esigenza era giusta ma è stata una risposta
Per cui quando voi avendo stabilito che tutti avevano uguale bisogno abbiamo stabilito a tutti la stessa risposta ci siamo resi conto che il sistema non funzionava perché il bisogno in ognuno era diverso democrazia sia questo
Per quanto riguarda l'istituzione del Governo
Io credo e concordo con un mancino
La nostra di con la nostra perché la pensiamo allo stesso modo illusione quindi lo dico con molta umiltà
La nostra illusione che la degenerazione sia nata dal venir meno della operatività di questa istituzione che la coalizione di governo non è il patto di governo che trasferisce nel governo non c'è la coalizione adesso
Non c'è la coalizione difatti non non riusciamo a definire che cos'è la maggioranza e come si forma la maggioranza il tempo che dura la maggioranza degli obiettivi che la maggioranza
Il problema è il recupero
La mia opinione è che fino a quando lo risolviamo le condizioni della governabilità poi anche gli altri problemi non sono affrontabili di fatti quando durante l'ultima crisi lo voglio dire
A conforto del ministro del tesoro che vive con particolari angoscia la sua responsabilità di
Nel programma del governo si disse va be'non affrontiamo i problemi istituzionali ma troviamo due grandi problemi è quello del risanamento finanziario e del ristabilimento della legalità democratica
Io osservai che questo non era possibile perché far queste cose senza aver risolto il problema di governabilità avrebbe messo poi l'Istituto governo nella difficoltà e credo che le difficoltà che stiamo vivendo sono legati a queste
Allora di Coleman
Con attenzione in più alla storia del nostro Paese e con una minore suggestione rispetto all'esperienza degli altri
Per quale ragione
Perché nell'esperienza della repubblica presidenziale americana chiunque a seguito il dibattito
Che si è sviluppato negli ultimi anni
Ha constatato che il meccanismo della repubblica presidenziale e questo sarà un difetto inevitabile se dovessimo fare questa scelta
Mettendo il rapporto tra eletto capo del governo e pubblica opinione Massa
Utilizza una forma di comunicazione volta più ad utilizzare la emozione del cittadino per Titti dove il bisogno delle persone a nello strumento partito la voce delle persone
La grande novità dell'esperienza democratica del nostro Paese questa può darsi pure che non riusciamo a farla più se uno mi chiede se sei convintissimo che è cambiata la legge elettorale questo si realizza io mangio ma scommetto
Però poi aggiungo Giuliano Amato di qua la mia affermazione che qualcuno può equivocare
Se noi dovessimo compiere questa operazione chirurgica sul piano della ricchezza dell'esperienza democratica del nostro Paese
Beh io no non mi scandalizzerei di però avrei la consapevolezza che stiamo facendo un'operazione chirurgica e non la indicherei come la via di uscita che arricchisca
La tradizione democratica italiana
Io credo che corale in funzione del recupero
Dei governi di coalizione
Cioè della istituzione governi di cura
Ma l'obiezione che da tante parti si fa ma se dobbiamo di partite non si mettono d'accordo cioè cambiano parere non subito dopo perché c'è un minimo di decenza la cambiano
Allora si potrebbe trovare un'istituzione che garantisca che il la coalizione di partiti che avvince elegge il Presidente del Consiglio il Presidente Consiglio stabilito la stabilità garantita come con l'elezione diretta
Ma il sistema parlamentare non è soltanto il rapporto dialettico tra chi governa e il Parlamento
Perché a Giuliano Amato vorrei ricordare che questo modello preesisteva all'avvento del fascismo dobbiamo ignorare che la democrazia senza partiti andati inglesi per qualche ragione
E non i partiti
Ma il Partito Popolare cioè il partito della gente il partito dei più non il partito di un solo interesse
Perché c'è anche questa discussione da fare è stata la grande invenzione moderna della democrazia e la grande intenzione della Democrazia Cristiana
Nella cui caduta noi democristiani siamo responsabili
Ma la cui cultura va recuperata tutti interi
Recuperata perché lo sto e e la istituzione moderna della democrazia che attentato una risposta alla crisi delle istituzioni liberaldemocratiche che hanno fonti Ahmed vediamo come si decide
E questo va detto visto che ci sono tanti giornalisti opportuno che qualcosa vada precisata in ordine all'ultima crisi
L'ultima crisi si attarda per affrontare queste questioni
Su queste questioni mi
E se era stata proposta
Dalla Democrazia cristiana una procedura che ci avrebbe portato alla decisione
Quindi l'affermazione la DC e compro non rispondono alla verità
I fatti sono questi che durante la trattativa per la formazione del governo c'era la proposta
Di utilizzare l'ultimo anno della legislatura per definire le proposte di riordino istituzionale
In maniera che ogni partito
Avrebbe avuto la possibilità la pubblica opinione sarebbe stata coinvolta questo il sistema della democrazia rappresentativa stiamo attenti
Stiamo attenti a non introdurre regole che alterano il meccanismo della democrazia rappresentativa nord per conservare il passato ma per conservare un valore
Nel primo anno della nuova legislatura modificando il centotrentotto ma la modifica del centotrentotto era più un impegno affari anziché
Una condizione essenziale il Parlamento avrebbe votato sulle proposte
Dove la difficoltà e dove è stata la
Che su questa strada
Il Partito socialista ha fatto un'obiezione
Che ho si discute la sua proposta e si accetta don si discute neppure no verrà portatili fatti Sovena male che la storia anche altre testimonianze di Trieste no no no no no no Mery no no io non voglio sto riferendo le cose come sono accaduti e quindi
Per cui queste questioni sono state accantonate
Ora
E mai possibile che noi non possiamo scegliere il metodo parlamentare dello confronto sulla modifica dell'istituzione
Ma l'obiezione è che se il Parlamento non concorda o il Parlamento è insufficiente a decidere di queste cose e quindi l'appello al popolo sovrano
E un principio fondamentale di democrazia anzi la teoria è che il popolo sovrano
E il principio Aristotele
Nel libro veri nel Trattato sulla politica
Nel libro quarto allora terzo punto
Descrivendo così piccolo
Ma occorre
Mila no non è
Twitter con l'idea di rilievo pubblico ai fatti che liberamente si organizzano all'interno di una comunità che è un discorso su una democrazia moderna questo toglie i partiti e la tentazione di prevaricare nel potere
E lui dai partiti il ruolo allora il discorso è sulle istituzioni della libertà nel Paese anzi dobbiamo inventarne di più
Liberandoci dall'idea che l'eguaglianza la si realizzi entro una norma burocratica che stabilisca
Che a fronte di uguale bisogno cioè uguale risposte perché non è vero
Perché sul piano dell'esigenza è stato giusto storica Giuliano e visto che siamo d'accordo
Sul piano della sincerità l'esigenza era giusta ma è stata una risposta
Per cui quando voi avendo stabilito che tutti avevano uguale bisogno abbiamo stabilito a tutti la stessa risposta ci siamo resi conto che il sistema non funzionava perché il bisogno in ognuno era diverso democrazia sia questo
Per quanto riguarda l'istituzione del Governo
Io credo concordo con un mancino
La nostra di quella nostra perché la pensiamo allo stesso modo illusione quindi lo dico con molta umiltà
La nostra illusione che la degenerazione sia nata dal venir meno della operatività di questa istituzione che la coalizione di governo non è il patto di governo che trasferisce nel governo non c'è la coalizione adesso
Non c'è la coalizione di fatti e non non riusciamo a definire che cos'è la maggioranza e come si forma la maggioranza e il tempo che dura la maggioranza degli obiettivi che la maggioranza
Il problema è il recupero la mia opinione è che fino a quando lo risolviamo le condizioni della governabilità poi anche gli altri problemi non sono affrontabili difatti quando durante l'ultima crisi lo voglio dire
A conforto del ministro del tesoro che vive con particolari angoscia alla sua responsabilità di
Nel programma del governo si disse va be'non affrontiamo i problemi istituzionali ma troviamo due grandi problemi è quello del risanamento finanziario e del ristabilimento della legalità democratica
Io osservai che questo non era possibile perché far queste cose senza aver risolto il problema di una governabilità avrebbe messo poi l'Istituto governo nella difficoltà e credo che le difficoltà che stiamo vivendo sono legati a queste
Allora dico Vienna
Con attenzione in più alla storia del nostro Paese e con una minore suggestione rispetto all'esperienza degli altri
Per quale ragione
Perché nell'esperienza della repubblica presidenziale americana chiunque a seguito il dibattito che si è sviluppato negli ultimi anni
Ha constatato che il meccanismo della repubblica presidenziale e questo sarà un difetto inevitabile se dovessimo fare questa scelta
Mettendo il rapporto tra eletto capo del governo e pubblica opinione Massa
Utilizza una forma di comunicazione volta più ad utilizzare la emozione del cittadino per Titti dove il bisogno delle persone a nello strumento partito la voce delle persone
La grande novità dell'esperienza democratica del nostro Paese questa può darsi pure che non riusciamo a farla più se uno mi chiede se sei convintissimo che cambia dalla legge elettorale questo si realizza io mangio ma scommetto
Però poi aggiungo Giuliano Amato di qua la mia affermazione che qualcuno può equivocare
Se noi dovessimo compiere questa operazione chirurgica sul piano della ricchezza dell'esperienza democratica del nostro Paese
Beh io no non mi scandalizzerei di però avrei la consapevolezza che stiamo facendo un'operazione chirurgica e non la indicherei come la via di uscita che arricchisca
La tradizione democratica italiana
Io credo che corale in funzione del recupero
Dei governi di coalizione
Cioè della istituzione governi di cura ma l'obiezione che da tante parti si fa ma se dobbiamo di partite non si mettono d'accordo cioè cambiano parere non subito dopo perché c'è un minimo di decenza la cambiano
Allora si potrebbe trovare un'istituzione che garantisca che i la coalizione di partiti che vince elegge il Presidente del Consiglio il Presidente Consiglio stabile la stabilità garantita come con l'elezione diretta del capo dello Sco
Ma il sistema parlamentare non è soltanto il rapporto dialettico tra chi governa e il Parlamento
Perché a Giuliano Amato vorrei ricordare che questo modello preesisteva all'avvento del fascismo dobbiamo ignorare che la democrazia senza partiti andati in crisi per qualche ragione
E non i partiti
Ma il Partito Popolare cioè il partito della gente il partito dei più non il partito di un solo interesse
Perché c'è anche questa discussione da fare è stata la grande invenzione moderna della democrazia e la grande invenzione della Democrazia Cristiana
Nella cui caduta noi democristiani siamo responsabili
Ma la cui cultura va recuperata tutti interi
Va be'operata perché lo sto e e la istituzione moderna della democrazia che attentato una risposta alla crisi delle istituzioni liberaldemocratiche che hanno fonti Ahmed vediamo come si decide
E questo va detto visto che ci sono tanti giornalisti opportuno che qualcosa vada precisata in ordine all'ultima crisi
L'ultima crisi si attesta per affrontare queste questioni
Su queste questioni mi e se era stata proposta
Dalla Democrazia cristiana una procedura che ci avrebbe portato alla decisione
Quindi l'affermazione e la DC e compro non rispondono alla verità
I fatti sono questi che durante la trattativa per la formazione del governo c'era la proposta
Di utilizzare l'ultimo anno della legislatura per definire le proposte di riordino istituzionale
In maniera che ogni partito
Avrebbe avuto la possibilità pubblico opinione sarebbe stata coinvolta questo il sistema della democrazia rappresentativa stiamo attenti stiamo attenti a non introdurre regole che alterano il meccanismo della democrazia rappresentativa nord per conservare il passato ma per conservare un valore nel primo anno della nuova legislatura modificando il centotrentotto ma la modifica del centotrentotto era più un impegno a fare anziché una condizione essenziale il Parlamento avrebbe votato sulle proposte
Dove la difficoltà e dove è stata la Griffith
Che su questa strada
Il Partito socialista ha fatto un'obiezione
Che ho si discute la sua proposta e si accetta dosi discute neppure
La apprezzabili fatti Sovena male nella storia detiene anche altre testimonianze di triste no no no no non è nei no no io no io sto riferendo le cose come sono accaduti e quindi
Per cui queste questioni sono state accantonate
Ora
E mai possibile che noi non possiamo scegliere il metodo parlamentare dello confronto sulla modifica dell'istituzione
Ma l'obiezione è che se il Parlamento non concorda o il Parlamento è insufficiente a decidere di queste cose e quindi l'appello al popolo sovrano
E un principio fondamentale di democrazia anzi la teoria è che il popolo sovrano
E il principio Aristotele
Nel libro negli nel Trattato sulla politica nel libro quarto allora terzo punto
Descrivendo così primo
Occorre
Hanno lo hanno trattenuto in
Beh avverte avverte sul loro sistema democratico come riferimento soltanto alla volontà popolare
Perché aggiunge che quando si utilizza soltanto questo riferimento cioè il passaggio dalla De Marco dalla democrazia alla demagogia
Anzi non basta giù successivo citando vero
Aggiunge che il popolo padrone di tutto quelle che affermano il pop il popolo è padrone di tutto
Io credo che questo rischio c'è
Questo rischio c'è
La democrazia è un meccanismo molto delicate molto sofisticato
Il voto popolare non può essere mai disgiunto dà un'idea da una proposta
Le forze politiche si legittimano sul piano della capacità della rappresentanza se chiedono il consenso su qualcosa che indicano
Ma se chiedono soltanto al popolo di decidere il sistema democratico corre grandi rischi
Io concludendo perché ho parlato un po'forma non potevo non cogliere l'occasione di un dialogo corno Giuliano Amato ballerini Casti investimenti amicizia
Appunto così con molta franchezza con rappresentanti al partito socialista ma nella che si comincia questi giorni i funerali del professor Saraceno
Stato un funerale con una qualche distrazione
Di attenzione ed è una cosa che colpisce
Ne è venuto in mente
Che per quanti sforzi si possano fare
Quest'uomo di scienza di cultura ed esperienza
Di grandi capacità
Che ha scritto scritta pensato indicato ha organizzato riflessioni
Mai gli per nessuna ragione su un problema ha denunciato la difficoltà ma sempre su qualunque difficoltà attendente di organizzare una risposta
Credo che questo di
Ringrazio il presidente delimitare il suo intervento prego i fotografi di rispettare la libertà
Il movimento che dice senatori e anche la libertà e per lui sono le parole
Constato che qui si è realizzato un fatto storico quel dialogo che altrove non è stato possibile inizia dal Palazzo Ducale e quindi
Siccome non abbiamo crede nel dialogo
E nel colloquio prendiamo atto
Di questo fatto importante la parola per le conclusioni all'amico senatore Mancino
Ma romani un'altra dei milanesi e di tutti quelli che intendono aprire uno spazio ridotto nella
Ne nel mio ringraziamento ed io sarò molto breve
La casa
Editrice Cinque Lune che ringrazio offerto quest'occasione
Beh io mi sono sempre chiesto
Se valesse la pena
E resto convinto che anche il titolo un po'timido
Mi conforta nella nella scelta della bontà della scelta perché si tratta non
Di una pretesa
Carie
Tuttavia ha risposto sempre ad un bisogno di verità
Per quanto la politica renda possibile nelle nell'esercizio delle responsabilità di gestione di un gruppo parlamentare di
Esprimere per intero le verità
E io ringrazio il presidente del Senato lo ringrazio con l'amicizia e la stima che l'UI conosce essere
Enorme
Io ho sempre apprezzato il suo ruolo di moderatore istituzionale anche quando i contrasti sono stati piuttosto a spari
Sì ho né politiche esterna al ruolo e tuttavia mai slegata dal ruolo
Quel senso delle opportunità e della moderazione
Che non sembra è presente sul piano generale
Ringrazio Giuliano Amato
Ecco lo ringrazio per due motivi
Perché
Ma ha voluto
Utilizzare
Un po'del tempo suo certo prezioso per leggere
E per registrare anche o evoluzioni di riflessione o contraddizioni nelle riflessioni io ti ringrazio perché
Ma anche perché ci ha offerto
Uno spazio di riflessione non sempre possibile
A fronte del rumore che qualunque riflessione provoca soprattutto nei titoli dei giornali
E le istituzioni non si possono misurare col termometro
Se la febbre alta se la febbre e bassa sei scema la febbre
E peraltro in una fase storica
Del
Quella che attraversa il nostro sistema politico
Averi attenzione alla riflessione altrui mi sembra estremamente doverosa noi noi sa dare spazio poi ad una riflessione più compiuta
A Ciriaco De Mita
Il ringraziamento
Anche per aveva e utilizzato una parte del testo il testo
Per rendere ancora più comprensibile una riflessione di carattere più generale che riguarda
Le condizioni dalle nostre istituzioni sul piano generale
Ci sono temi io ne poco soltanto treni
Che oggi vedono impegnate le forze politiche
Mica di alcune consequenzialità quella delle autonomie locali
Per non aver affrontato il problema del sistema elettorale non aver affrontato quello del sistema della finanza locale
Significa
Che noi abbiamo potuto fare quello che è stato possibile
Dato il momento storico che abbiamo attraversato ma non abbiamo fatto tutto quello che era necessaria
C'è il ministro del Tesoro
Il quale si dibatte in questi giorni fra incomprensioni a determinazioni
Le incomprensioni sono Dinoi parlamentari
E le deboli condizioni di difficoltà soprattutto sul versante delle istituzioni economiche
Io sono stato uno degli avversari della cosiddetta Tasco
Cioè delle tante improvvisazioni che sono state proposte sul piano parlamentare
Per risolvere la questione dell'autonomia finanziaria degli enti locali quando parlo degli enti pollo Calì parlo dei comuni della Provincia finalmente resa autonomo e prestigiosa delle
Delle regioni
Ma riteniamo noi anche di fronte a un lavoro parlamentare difficile
Ribaltando il principio della competenza boh delle competenze
Assegni sarà possibile dal punto di vista dell'attuazione di una enorme riforma di una grossa riforma che io condivido
Senza affrontare
Il discorso della revisione del sistema complessivo tributario del nostro Paese finanza centrale
E senza tener conto che tutte quelle competenze che puro potrebbero produrre uno spostamento finanziario del sessanta per cento del bilancio dello Stato non abbia bisogno di una riconsiderazione a livello
Del governo autonomo delle finanze pubbliche
Anche nelle istituzioni sub nazionale
è una questione che io ho sempre affrontato ritengo sa nella conferenza dei capigruppo dire sera qui al Senato
Che c'è bisogno senatore quartieri di esaminare l'andamento di una riforma parziale quella che si ritiene essere presente in Senato
Si ritiene necessaria e inevitabile che comunque ancora aggravato le condizioni delle lottizzazioni selvagge
L'avevo detto
Sono stato posto all'indice di tutti anche della di una parte del mio partito
Ma quando noi facciamo questa riflessione o guardiamo all'insieme degli interessi generali del Paese senza tener conto che anche gli accordi di governo possono essere rivisti
E noi facciamo un movimento dovremo pentirci di aver fatto una riforma sbagliata ancora più sbagliata di quella del mille novecentosettantotto
è questo che noi dovremmo fare come forze politiche
Cioè tentare di realizzare
Nel confronto politico
No non è lei proposte apoditticamente esposte ma le soluzioni possibili c'è un atto ma coerenti con un disegno più generale di ammodernamento del quadro istituzionale del nostro Paese
Ecco sul bicameralismo vorrei dire a Giuliano Amato
Io non ho modificato la mia opinione
Io mi sono trovato all'interno
Del mio partito e nel rapporto con le altre forze politiche otto io On Liberty una piccola
Una piccola pubblicazione riportata in queste schegge
In cui durante la fase della commissione Bozzi ho parlato di bicameralismo ineguale
Beh bicameralismo ineguale non significa la riduzione del ruolo del senato elettivo di Indirizzo di controllo
Ma alla ricerca intelligente di possibili differenziazioni di funzioni che comunque non pongono il Senato in una condizione subalterna rispetto all'altro ramo del Parlamento
E non siamo aiutati a dire il vero non siamo aiutati perché o c'è una
Assunzione apodittica di un concetto radicale o non c'è niente anche dal punto di un po'vedere
Che cosa fare nei prossimi mesi e prima della scadenza di questa legislatura per salvare una felice intuizione del nostro Ruffilli
Lo snellimento del procedimento di produzione legislativa all'interno delle due Camere e poi disegnare
Una strategia di movimento che metta in condizione una camera anche di specializzarsi ma senza essere
Prevalente rispetto al rumore alla funzione Indirizzo politico e di controllo dell'altro ramo del Parlamento
è una è un lavoro molto difficile io mi auguro che le difficoltà che incontra
L'altro ramo del Parlamento in questi giorni nelle prossime settimane non rallenti però il risultato pone della produzione legge guardi io non può più agile più snella col silenzio assenso quello che vogliamo però è un probabile risultato che noi possiamo dire di avere acquisito
Nella decima legislatura
Che è la prima questione
La seconda questione è quella
Di che cosa fare in un concetto di rafforzamento delle regioni guai a immaginare che le regioni possono diventare
La sede di un neo centralismo sia pure decentrato però soffocato ore delle vere autonomie io sono stuzzica no
Io sono stuzzica no
Ho sempre letto con attenzione le riflessioni di Sturzo sia sul ruolo dei comuni sia sul ruolo della Provincia figlio sul ruolo della Regione
Io riproposta di delle complica Doria con legge regionale motivata si deve dire perché la Regione trattiene una determinata funzione se la trattiene
Perché la deve gestire la deve esercitare a un livello sovraprovinciale io capisco perché
Se no non capirei questa fase di decentramento che significa soltanto un ulteriore ingolfamento di un ruolo non più politico ma amministrativizzate o delle regioni rispetto anche al disegno del costituente cioè il senatore Fanfani che uno
Per i più autorevoli costituente io oso stop tentando di realizzare
Ecco nella mia mente è un concetto che era quello che voleva proprio il costituente
Il normalmente non doveva essere non poteva essere un'eccezione quel normalmente diventato eccezionalmente le reti dottrina se uso questo termine questo termine spregiativo l'altra questione
E quella della terapia
Io sono convinto e mi avvio rapidamente a concludere Giuliano
Che la semplice proposta di riforma elettorale non è sufficiente
Però è un punto di partenza
A mio avviso a nostro avviso è un punto necessario di partenza
Perché
Lo ha detto De Mita molto bene
Questo Paese
Ha ormai una sua cultura istituzionale che è diversa dagli altri Paesi
Noi non possiamo trasporre meccanicamente l'ordinamento inglese come qualcuno pure fra
I miei colleghi sì ma soprattutto a livello di pubblica amministrazione ma con un risultato deludente dalla dal versante italiano corretto risultato apprezzabilissimo dalle dal versante francese
Beh De Gasperi
Combino coalizioni che avevano un percorso comunque ed obiettivi comuni
E questo è stato all'epoca del centrismo
Non c'era bisogno della legge elettorale perché le forze politiche erano tutte convinte che poi percorrendo quella strada si sarebbe realizzato un percorso finalizzato ad un risultato che si voleva
E così è stato anche il primo centrosinistra
Solo che il centrismo è durato soltanto cinque anni ed è sopravvissuto fino a quando non
Non non c'è stata una per gestione delle difficoltà
Attraverso quella politica che pure mi vede fra
Quelli posti all'indice dei consociative io non sono stato mai consociativo tu c'hai ragione
Io passo per uno di quelli
Però io sono consociativo nel senso che le riforme istituzionali o coinvolgono più forze politiche anche al di fuori del quadro di maggioranza o è difficile che le riforme istituzionali possono andare avanti
In un rapporto dialettico certo in cui non si confondono le posizioni ma si confrontano anche duramente tentando di uscire dalla difficoltà
Noi possiamo anche essere d'accordo
Per la prospettiva di conti debole nella nelle tue osservazioni che non sono solo le belle osservazione di questa di questa sera
Vedo di debole
Questo ritenere che basta la elezione diretta
Sull'esempio del sistema politico francese per vedere risolti tutti i problemi io non li vedo
Ecco non li vedo
E ti ringrazio
Come io non vedo risolti tutti i problemi attraverso la proposta di legge elettorale
Io sono per il cancelliere
Io sono per la elezione consequenzialmente
Alla utilizzazione delle ragioni delle coalizioni che si presentano al corpo elettorale io solo per la elezione diretta del Presidente del Consiglio
Perché una funzione di indirizzo e di controllo mal si concilia con l'interesse di una funzione di gestione
E tante crisi noi ne abbiamo anche per questo almeno lui possiamo parlare noi che abbiamo avuto esperienza di governo tu e Dio che abbiamo avuto esperienze di governo dal lontano mille novecentosessantadue almeno noi dovremmo dire
Che tra le ragioni delle crisi c'è c'è anche questa fibrillazione parlamentare questo a confusioni di ruolo per cui ci si sente può depressi o malinconici o frustrati
O bisogna creare condizioni di emboli mento quante volte all'interno delle maggioranze ne abbiamo parlato dei franchi tiratori ma quante volte i franchi tiratori non erano Franti ma erano guidati da erano guidati dalle forze politiche
Della che vende un po'ad ascoltare i partiti gruppi parlamentari
E fra le riflessioni c'era anche questa esigenza di introdurre il sistema proporzionale all'interno del sistema politico francese
E questo anche in Inghilterra certo c'è questa non è un'esperienza da buttar via ecco ha ragione De Mita qui
Questa è un'esperienza si con la singolare di cui noi dovremmo far tesoro ma per fare avanzare
Le nostre istituzioni migliorare il rapporto il rapporto politico certo hai ragione
Le forze politiche hanno occupato spazi istituzionali ma noi dovremmo tenere fuori le forze politiche dagli spazi istituzionali
Se noi riusciamo a tenerle fuori e ha recuperato assegnando però al Parlamento il ruolo proprio del Parlamento che è di indirizzo e di controllo e deve diventare sempre più di controllo perché è una funzione che non abbiamo mai esercitato
Io credo che noi possiamo anche da una parte onorare una tradizione politico-culturale proprio nel nostro Paese che quella delle coalizioni
Perché non vedo io non vedo difficoltà soprattutto adesso che non ci troviamo di fronte a un a partiti o mono litici di opposizione
E io vedo un gran movimento è una possibilità anche di ruoli diversi da parte delle delle forze politiche accerto una delle debolezze del nostro sistema tu l'hai rilevato e l'assenza di alternative o di alternanze le condizioni dell'alternanza all'interno del nostro Paese anche per liberare il sistema politico da un condizionamento storico che certo in un cibo
A danno degli stessi partiti di governo quindi dico anche a danno a danno del mio partito del mio partito politico
Quindi il noi non diciamo soltanto legge elettorale
Ne dobbiamo valutare a chi possa giovare la legge elettorale in un determinato momento storico non si fanno le modifiche elettorali perché le forze politiche sono convinte che prima di mettere mano alla riforma bisogna creare una condizione di imparzialità e l'imparzialità eh
La virtualità che si possa diventare forza di maggioranza quando si è ancora forza di opposizione questo è la regola
Sia quindi delle maggioranze sia di ipotesi alternative rispetto ai governi rispetto alle maggioranze noi questo dove il dobbiamo liberare il sistema politico da questo vincolo storico
Che si è prodotto per le note ragioni di Improta che impraticabilità per lunghissimi anni per molti decenni di una vera alternativa al
L'adeguamento delle nostre istituzioni perché è una battaglia a cui non abbiamo rinunciato cui non possiamo rinunciare facciamo il possibile fino alla fine di questa legislatura ma la
Prossima legislatura sarà una legislatura la possiamo anche chiamare cospicua so che voi andate verso il Sud superamento di questo sistema politico
Però noi abbiamo possibilità
Avendo alcune analisi in comune abbiamo possibilità di trovare una soluzione
Noi non possiamo declamare dichiarare attraverso le agenzie e conoscerci soltanto a distanza ma attraverso una caratterizzazione fortemente polemica
Questa è stata un'occasione forse sprecata certamente sprecata ma quella di avere trovato non questa quella fuori di questa di questo palazzo Giustiniani
Ma avete trovato
Comuni accenti che bisogna confrontarsi a mio avviso questo è il migliore contributo che noi possiamo dare come forze politiche al rafforzamento contare questo dibattito che io ritengo molto poi molto positivo ringrazio di nuovo
La mia casa editrice il presidente del Senato brevità Amato per averci offerto quest'occasione di uno spunto riflessivo molto interessati