La riforma del finanziamento pubblico dell'editoria. Intervista a Roberto Rampi

Radio radicale ci occupiamo di editoria lo facciamo con il deputato
Del Partito Democratico Roberto Rampin membro della Commissione cultura e relatore delle DDL che giunge quest'oggi alla Camera dei deputati in discussione generale allora Cucci spiega come cambia la filosofia del sostegno all'editoria
Dei giornali e del delle diritti degli altri tipi di mezzi di informazione attraverso il sostegno pubblico innanzitutto che tipo di ruolo avrà la presidenza delle
Delle del Consiglio e che tipi di finanziamenti ci saranno da oggi in poi
Sì si lavora un finanziamento molto più chiaro molto più trasparente che pensa soprattutto alle tante piccole testate locali e ad alcune testate particolare che riguardano ad esempio le minoranze linguistiche i non vedenti le associazioni di consumatori
In una logica che dice favorisce chi ha la capacità comunque di raccogliere risorse e chi ha la capacità di vendere e quindi misura anche il numero di copie vendute
Ragiona sull'on line e quindi sull'accompagnamento sempre di più verso il digitale anche sostenendo i una parte di costi trasformazione dal modello cartacce o quello digitale
E lavora sulla totale trasparenza di questi contributi e quindi anche con la pubblicazione obbligatori per trasparenza
E con un meccanismo che
Prova a stabilizzare le risorse perché in questi anni una delle difficoltà sta questa i a prevedere anche dei meccanismi di anticipazione di risorse
La Presidenza del Consiglio con il suo dipartimento rimane come già oggi titolare
Con una serie di criteri siccome molto dettagliati di delega che vengono dati per definire quali sono i giornali per cui per dirla chiara
E chi dice si daranno contributi giornali amici ecco non è assolutamente così perché i criteri saranno molto rigorosi molto oggettivi e terranno conto il tipo di testata della forma giuridica del numero di copie vendute a capacità di raccogliere fondi
Sono esclusi da questo finanziamento completamente in particolare tutti Società editrice quotati in borsa per cui quando pensiamo pensiamo ai piccoli
Giornali piccoli editori che sono essi stessi giornalisti ecco le norme per esempio sui giornali di OSCE sani tanto per dire e qui le perdite venti testate italiane all'estero resteranno i finanziamenti
Allora per le testate italiane all'estero rimangono e anche per i giornali diocesani in un processo però complessivo che tende ad andare verso una maggior uniformità
Per cui oggi visto tante norme diverse invece da questa legge si esce con criteri il più uguali per tutti i possibili pur tenendo conto di alcune specificità ecco per quanto riguarda le testate on line come si calcolerà hanno
Tra virgolette le copie vendute me abbiamo previsto un criterio anche qui nella delega che misuri il numero di visite e quindi insomma con con gli utenti undici che visitano il sito quindi non si conteranno i ricavi
No no non non è quella la l'elemento di misurazione allora c'è un un grosso elemento di novità in questa legge sull'editoria di cui sei relatore
Che quello che riguarda il canone della RAI TV ci spiega che cosa accadrà in merito a questo si il Parlamento aveva già stabilito nella legge stabilita che le eccedenze del canone servissero sostanzialmente a tre filoni
A ridurre il Carone per chi e più in difficoltà si parla in particolare di pensionati
A a ridurre il debito pubblico e a intervenire sul pluralismo dell'informazione lo aveva già deciso la regista Bricca
Noi con questa legge istituiamo un fondo per il pluralismo e quindi andiamo a prendere quelle risorse delle plusvalenze il cardine quella parte di risorse e lo mettiamo in questo fondo per cui una partitura plusvalenza servirà a finanziare proprio la piccola editoria locale
Ci saranno allora giù una delle critiche che è stata rivolta a questo provvedimento ha riguardato anche le norme sull'ordine
Dei giornalisti i prepensionamenti per i giornalisti che cosa c'è in questo questo provvedimento e sono critiche giusta a suo giudizio B e c'è una forte razionalizzazione dell'ordine dei giornalisti con una riduzione di numero del Consiglio nazionale
Che oggi era arrivato al numeri di centosessanta e tassa e quindi significa anche qui nessuna idea
Certo c'è un tema di costi eccetera però non è neanche questo il punto il punto che si deve essere un Consiglio nazionale deve essere un organismo ovvero che a forza e capacità decisionale non occorre organismo assembleare
Sui prepensionamenti sì interviene dicendo che bisogna essere più rigorosi perché se è giusto intervenire quando l'azienda è stato di crisi non ci può essere una così
Forti disparità come alcuni casi c'è stato in passato con le persone che vanno in prepensionamento in maniera diciamo in tutti gli altri lavori ISSI uno viene sì sì lo Stato interviene
Per mandare in prepensionamento una persona non possiamo poi ritrovarci fra persone a lavorare per la stessa azienda pochi giorni dopo certo
Un'ultima questione riguarda l'opposizione del Movimento cinque stelle che si è presentato in questa legislatura molto agguerrito da questo punto di vista che cosa teme ci saranno possibilità di incontro allora noi ci siamo posti in un atteggiamento di ascolto
Misurato da infatti sia nel Comitato ristretto sia degli emendamenti in commissione MO diversi emendamenti ore più cinque stelle sono stati recepiti erano emendamenti di figli
Perché aiutavano il tema della trasparenza il tema a tutela dei lavoratori cosa che condividiamo ci sono quindi diverse questioni che condividiamo
Io credo che loro si stiano ostinare dopo a leggere in questa legge due cose che non esistono un aiuta i grandi giornali e questo oggettivamente non è
E l'idea che lo Stato in qualche modo intervenga per avere voci all'Hui amiche questo non è possibile per i criteri dati ma anzi
E per se uno li va a leggere probabilmente lo Stato interverrà anche vedere voci a Luino nemiche ma deve essere così perché se uno crede nel pluralismo dell'informazione vuole che ci siano tutte le voci sia quelle di piacciono di più sia quelle di chi piace o di meno ecco credo che ci sia in questo
Una visione
Un po'un po'poco approfondita ancora del Movimento cinque Stelle per io la ringrazio e ringrazio l'onorevole Roberto Rampi del Partito Democratico membro della Commissione cultura relatore sul
DDL che riguardi delega che riguarda
L'editoria iscritto alla partito radicale transnazionale grazie
Radio radicale ci occupiamo di editoria lo facciamo con il deputato
Del Partito Democratico Roberto Rampin membro della Commissione cultura e relatore delle DDL che giunge quest'oggi alla Camera dei deputati in discussione generale allora Cucci spiega come cambia la filosofia del sostegno all'editoria
Dei giornali e delle delle diritti degli altri tipi di mezzi di informazione attraverso il sostegno pubblico innanzitutto che tipo di ruolo avrà la presidenza delle
Delle del Consiglio e che tipi di finanziamenti ci saranno da oggi in poi
Sì si lavora un finanziamento molto più chiaro molto più trasparente che penso soprattutto alle tante piccole testate locali e ad alcune testate particolare che riguardano ad esempio le minoranze linguistiche i non vedenti le associazioni di consumatori
In una logica che dice favorisce chi ha la capacità comunque di raccogliere risorse e chi ha la capacità di vendere e quindi misura anche il numero di copie vendute
Ragiona sull'on line e quindi sull'accompagnamento sempre di più verso il digitale anche sostenendo i una parte di costi trasformazione dal modello cartacce o quello digitale
E lavora sulla totale trasparenza e di questi contributi quindi anche con la pubblicazione obbligatori per trasparenza
E con un meccanismo che
Prova a stabilizzare le risorse perché in questi anni una delle difficoltà sta questa i a prevedere anche dei meccanismi di anticipazione di risorse
La Presidenza del Consiglio con il suo dipartimento rimane come già oggi titolare
Con una serie di criteri siccome molto dettagliati di delega che vengono dati per definire quali sono i giornali per cui per dirla chiara
E chi dice si daranno contributi giornali amici ecco non è assolutamente così perché i criteri saranno molto rigorosi molto oggettivi e terranno conto il tipo di testata della forma giuridica del numero di copie vendute a capacità di raccogliere fondi
Sono esclusi da questo finanziamento completamente in particolare tutti Società editrice quotati in borsa per cui quando pensiamo pensiamo ai piccoli
Giornali piccoli editori che sono essi stessi giornalisti ecco le norme per esempio sui giornali diocesani tanto per dire e quelle definite venti testate italiane all'estero resteranno i finanziamenti
Allora per le testate italiane all'estero rimangono e anche per i giornali diocesani in un processo però complessivo che tende ad andare verso una Maggioni Formica
Per cui oggi visto tante norme diverse invece da questa legge si esce con criteri il più uguali per tutti i possibili pur tenendo conto di alcune specificità ecco per quanto riguarda le testate on line come si calcolerà hanno
Tra virgolette le copie vendute me abbiamo previsto un criterio anche qui nella delega che misuri il numero di visite e quindi insomma con con gli utenti unici che visitano il sito quindi non si conteranno i ricavi
No no non non è quella la l'elemento di misurazione allora c'è un un grosso elemento di novità in questa legge sull'editoria di cui sei relatore
Che quello che riguarda il canone della RAI TV ci spiega che cosa accadrà in merito a questo si il Parlamento aveva già stabilito nella legge stabilita che le eccedenze del canone servissero sostanzialmente a tre filoni
A ridurre il calore per chi e più in difficoltà si parla in particolare di pensionati
A a ridurre il debito pubblico e a intervenire sul pluralismo dell'informazione lo aveva già deciso la legge stabilisca noi con queste leggi istituiamo un fondo per il pluralismo e quindi andiamo a prendere quelle risorse delle plusvalenze il cardine quella parte di risorse e lo mettiamo in questo fondo per cui una partitura plusvalenza servirà a finanziare proprio la piccola editoria locale
Ci saranno allora Dini una delle critiche che è stata rivolta a questo provvedimento ha riguardato anche le norme sull'ordine
Dei giornalisti i prepensionamenti per i giornalisti che cosa c'è in questo questo provvedimento e sono critiche giusta a suo giudizio B e c'è una forte razionalizzazione dell'ordine dei giornalisti con una riduzione di numero del Consiglio nazionale
Che oggi era arrivato al numeri di centosessanta e passa
E quindi il significato anche qui nessuna idea
Certo c'è un tema di costi eccetera però non è neanche questo il punto il punto che si deve essere un Consiglio nazionale deve essere un organismo ovvero che a forza e capacità decisionale non occorre organismo assembleare
Sui prepensionamenti sì interviene dicendo che bisogna essere più rigorosi perché se è giusto intervenire quando l'azienda in stato di crisi non ci può essere una così
Forti disparità come alcuni casi c'è stato in passato con le persone che vanno in prepensionamento in maniera diciamo in tutti gli altri lavori ISSI uno viene se lo Stato interviene
Terna andare in prepensionamento una persona non possiamo poi ritrovarci fra persone a lavorare per la stessa azienda pochi giorni dopo certo
Un'ultima questione riguarda
L'opposizione del Movimento cinque stelle che si è presentato in questa legislatura molto agguerrito da questo punto di vista che cosa teme ci saranno possibilità di incontro allora noi ci siamo posti in un atteggiamento di ascolto
Misurato da infatti sia nel Comitato ristretto sia degli emendamenti in commissione MO diversi emendamenti ore più cinque stelle sono stati recepiti erano emendamenti di figli
Perché aiutavano il tema della trasparenza il tema a tutela dei lavoratori cose che condividiamo ci sono quindi diverse questioni che condividiamo
Io credo che loro si stiano ostinare dopo a leggere in questa legge due cose che non esistono un aiuta i grandi giornali e questo oggettivamente non è
E l'idea che lo Stato in qualche modo intervenga per avere voci all'Hui amiche questo non è possibile per i criteri dati ma anzi
Per se uno li va a leggere probabilmente lo Stato interverrà anche vedere voci a Luino nemiche ma deve essere così perché se uno crede nel pluralismo dell'informazione vuole che ci siano tutte le voci sia quelle di piacciono di più sia quelle di chi piacevoli meno ecco credo che ci sia in questo
Una visione
Un po'un po'poco approfondita ancora del Movimento cinque Stelle bene io la ringrazio e ringrazio l'onorevole Roberto Rampi del Partito Democratico membro della Commissione cultura relatore sul
DDL che riguarda delega che riguarda
L'editoria iscritto alla partito radicale transnazionale grazie