Sono intervenuti: Marco Ventura (giornalista).
Sono stati discussi i seguenti argomenti: Balcani, Bosnia Erzegovina, Croazia, Dubrovnik, Guerra, Jugoslavia, Sarajevo, Serbia.
La registrazione audio ha una durata di 17 minuti.
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giornalista
Radio radicale abbiamo i nostri e microfoni Marco Venturi inviato del Giornale a Zagabria nell'ex Jugoslavia anzitutto la prima domanda è d'obbligo qual è la situazione militare la situazione delle operazioni militari in particolare a Dubrovnik Sarajevo
E a Dubrovnik c'è stato bombardamento anche oggi bombardamento che è durato per brevi sette ore è cominciato intorno alle nove definito punto sette ore dopo nel pomeriggio da soli quattro
E la cosa è andata avanti ma con un tira e molla tra i croati gli osservatori europei da una parte e dall'altra gli ufficiali dell'armata che si trovano a Nova Baltea Bertram Trust più o meno a una ventina di chilometri da Dubrovnik verso sud
Esportate trattative molto difficili perché per esempio all'una e mezza un cessate il fuoco è stato raggiunto ma che ha continuato a sparare in pratica l'amata diceva l'abbiamo noi a sparare
Archi continuava però a bombardare Dubrovnik da postazioni erano contigue a quelle dell'armata e che poi sono quelle degli irregolari perde quindi non si sapeva con precisione con chi trattare chi potesse garantire qui termiti il risultato sono state appunto questo sette ore di bombardamento fra l'altro proprio oggi che era la prima domenica dopo otto mesi
Senza luce di editrice dalla prima domenica invece con alla luce e l'elettricità con la luce l'acqua ripristinate
Sono stati tutti quanti neri pulcini abitabili Dubrovnik molti nella vecchia fortezza per delinquere costruita ai primi del Cinquecento per difendere i programmi ripete FIAT
Dubbio penso automobilistiche artisti che andavano laddove c'era bisogno niente ma qualcuno almeno fra nelle chi per ricambiare robot nella cattedrale perché la cattedrale è stata colpita una cosa interessante e che ma come stai ci sono ancora le bandiere dell'ONU dell'UNESCO per la precisione che vento hanno proprio sulle antiche curai Dubrovnik ebbe sembra che stavolta i serbi abbiano puntato proprio sulle bandiere il giorno del dell'espansione
Ecco ma quali sono si hanno notizie sui danni mi Al Pacino perché ricordiamo che Dubrovnik è una città che è stata dichiarata monumento mondiale da parte del dell'UNESCO in quanto è una vecchia una vecchia città che molte cose la potestà architettonico libere ricorda la Serenissima ricorda Venezia ed è tra l'altro fino l'inizio del negli episodi militari era benissimo conservata ecco quali danni sono qual è il bilancio della
E i declinato soprattutto sulle sulle mura
Però ecco si sono contati i danni degli ultimi due giorni perché anche ieri e l'altroieri è stata bombardata e allora per esempio
è quasi distrutta la piccola fontana di Onofrio che si trova proprio all'ingresso dello dello Stratulat a uno dei due ingressi all'altro c'è una grande fontana che era stata già molto danneggiata nei bombardamenti di dicembre
Poi riversate colpito dunque il convento francescano l'artista chiedo di scambiarlo la cattedrale
E poi alcuni edifici che si trovano proprio nel centro nel cuore storico di di Dubrovnik
Vi è per esempio ancora il vecchio lazzaretto del resto propri credito è una città monumento quindi appena una granata cade nel nel centro storico crea un danno a edifici che hanno un valore storico-artistico
Sì insomma come come tirare su Venezia è come tirare su Venezia
è un piccolo gioiello ogni strada i suoi piccoli capolavori è un capolavoro intere ecco quindi o come tante schegge tipi di una perla appunto gente che se ne vanno ogni volta che viene tirato la granata
Ecco Sarajevo qual è il punto che la situazione in Bosnia Erzegovina
Dunque ego accertato ma un combattimento però non così intenso come ieri
Da mezzanotte ieri era stata molto pesante la situazione c'era stato un attacco prima con i cannoni subito seguito da un attacco anche fanteria
Si trova in difficoltà la caserma Maresciallo Tito caserma federale che si trova in città e che è assediata dai musulmani a loro volta archiviabile che qui e come se ci trovassimo di fronte a cerchi concentrici no
Ci sono per esempio c'è un quartiere Topolinia che in buona parte occupata dai serbi ma che in parte è ancora tenuto dalle forze musulmane
Dove ci sono nostro ecco Petit e di un isolato anche accerchiato dalle forze nemiche a loro volta accerchiate da altre nemiche quindi è una situazione estremamente complessa comunque si è sperato soprattutto attorno alla caserma Maresciallo Tito ieri si è sparato contro la stazione di polizia ricco osservo bisognerà vedere domani lei entra realmente in vigore il cessate il fuoco per referee pomeriggio comportato concordato anche con Radovan Karadzic e come fa a ieri i terreni impervi della coppia quindi questa volta c'è anche da penso del l'iter estremista sciovinista
Pay serbi di Bosnia assai con cometa insomma perché cessate il fuoco non hanno mai retto
Vedremo ecco ma si può dire insomma che il primo giorno dopo le sanzioni decretate dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite la situazione militare permanga esattamente come l'ultimo giorno prima ampio assolutamente vietata in quel panorama modificato nulla
Se mai oggi il comportamento è stato più pesante che non è il primo turno ricompattamento Dubrovnik l'altro ieri e del resto anche Chievo età perché una giornata tesa ma appunto a mezzanotte c'era stato un attacco molto duro e tutti erano dovute
Erano scesi di nuovo nei nei rifugi
Ecco c'è un segnale positivo una un episodio che può essere citato con una certa con un pizzico di speranza
Ed è il convoglio umanitario che è riuscito a filtrare fin dentro Sarajevo era partito da Spalato ed era rimasto bloccato per cinque sei giorni alla periferia differenti e con la periferia predilige
E oggi è entrato ma si tratta di alcuni autobus e un paio di furgoncini che hanno portato un po'di cibo un positive rapper
La gente di Sarajevo assediata secco quanti quanti abitanti civile ci sono rimasti nella capitale la Bosnia ecco queste
è una città che purtroppo non nessuno sa con precisione ti faccio un esempio il quartiere di Topolinia
Era un quartiere di cinquanta mila abitanti prima che scoppiasse l'inferno se ne sono andati in venti mila ne sono rimasti trenta mila Ferré Chievo era una città nella capitale della Bosnia io mezzo milione di abitanti
Direi che dovrebbero essercene più o meno la metà gli uomini sono rimasti le donne e i bambini sono in buona parte fuggiti
Però ne restano ancora ecco il primo giorno dopo le sanzioni in Croazia cosa ne pensa una cosa mi continua a pensare la l'opinione pubblica croata
Va all'opinione pubblica croata devo dire oggi ha dato molto rilievo alla manifestazione di protesta delle opposizioni a Milosevic a Belgrado i telegiornali hanno parlato addirittura di folle oceaniche ditemi duecento mila persone in piazza ovviamente c'è oltre la speranza e anche una buona parte di propaganda in questo però naturalmente chi plaude all'azione dell'Europa chi plaude a una certa ripresa dell'opposizione a Belgrado senza però grande ottimismo
Ecco
Qualche osservatore qualche osservatore internazionale ritiene un poco che questo conflitto nell'ex Jugoslavia che era iniziato lo ricordiamo nel Kosovo con l'occupazione manu militari e la repressione poliziesca nella regione autonoma nel Kosovo e della Vojvodina che poi ha avuto il suo inizio ufficiale
Mi nascondi occidentali con la guerra delle dogane in Slovenia che è proseguito con l'aggressione sempre del regime di Belgrado nei confronti della Croazia e poi nella Bosnia Erzegovina ecco posso aggiungere al suo ultimo cerchio con nuovamente ritornando in Kosovo ecco secondo te esiste a questo punto il pericolo che la crisi scoppi in Kosovo nella provincia albanese del Kosovo e quali sono queste la situazione da quelle parti si è un punto per informazioni che poi viene e specialmente via Po il pericolo che questa anche questa crisi si internazionali inizi a livello tale da provocare una vero e proprio conflitto inter balcanico
Ma il costo può non è l'unico focolaio di una possibile internazionalizzazione del conflitto no
Dici bene quando dice che tutto è cominciato nel Kosovo questo è verissimo anche perché la crisi del Kosovo lo stato d'assedio la repressione degli albanesi nel Kosovo
Sono tutti episodi fenomeni che hanno alimentato e a Bangkok ma poi catalizzato accelerato la secessione Tirrenia ecco affidata alla Federazione jugoslava
Che i croati provano un certo risentimento nei confronti degli albanesi del Kosovo per il fatto che alla fine sono stati quelli che hanno manifestato più pazienza dell'iter dei croati e dei proventi cioè finora non ci sono ribellati
Però potrebbe essere arrivato il momento dopo le elezioni di una settimana fa elezioni formali dichiarate illegittime da da Belgrado elezioni fatte tra gli albanesi che come fai sono il novanta per cento delle
Ora certamente l'Albania e molto coinvolta in quello che succede nel Kosovo dai che che da una parte c'è il sogno della grande Serbia Chiossone ora molto concreto per restar nel sottofondo il sogno della grande Croazia che è un sogno anche questo secolare
Il tè c'è il sogno della della grande Pulcheria della grande Macedonia della Grande Albania è chiaro che tutti questi sogni si scontrava fra di loro nel momento in cui si è innescato un processo di concretizzazione nobili di tutti questi miraggi ripicche nazionalismi ora cioè Kosovo ma c'è sicuramente anche il problema della Voivodina dove divertente almeno il venti per cento della popolazione anche nelle stime ufficiali è ungheresi della Vojvodina eh
La provincia settentrionale diciamo nord-occidentale della della Serbia Province che aveva una sua forte autonomia in fondo la sua vicenda è parallela a quella del Kosovo
E che invece terapia hanno ammesso certo punto e la minoranza ungherese si trova in gravissime difficoltà in questo momento
Qualche trovata aperta Couto anche Guillermo citazioni di esecuzioni sommarie di giovani ungheresi e che non volevano essere mobilitati cioè essere arruolati nell'esercito armata serba
Quindi bisogna vedere l'Ungheria fino a che punto nostri poi ecco perché di certamente c'è un altro focolaio di possibile internazionalizzazione altro focolaio ancora e la Macedonia
E Israele che in tutto questo periodo la Grecia a fortemente sostenuto e appoggiato la Serbia in tutte le sedi internazionali
Che e questo dipende anche dalla posizione assunta dalla terapia e dalla Grecia nei confronti della Macedonio non esce dall'effetto potrà tra due fuochi non riesce a conquistare interamente la sua indipendenza nonostante che la commissione badante selle abbia riconosciuto il diritto all'indipendenza almeno quanto la Slovenia e la prova no e inizialmente addirittura più della Bosnia finché la copia ma l'ha fatto il referendum
Trovare la Macedonia è un altro focolaio di tensione perché fra l'altro se la Grecia sostiene la Turchia la alla Serbia in questa fase la Turchia ha un interesse completamente opposto nel momento in cui vengono toccati interessi
Dei musulmani in Bosnia la Turchia si sente direttamente coinvolta bisogna vedere fino a che punto
Ha già chiesto la Turchia ha già detto di essere pronta un eventuale intervento militare prima ancora che se ne parlasse a livello di nazioni unite
E trova i il panorama è un panorama estremamente complesso e molto molto teso
Ecco oggi proprio pochini in poche ore fa ci sta una dichiarazione del segretario generale dell'UEO che ha detto
Bisogna mandare una forza militare con copertura aerea e navale preparare una forza terrestre ma le ricordo che è un qua
Che mentre Paola mi ricordo Babeuf va fatto dopo un'intervista al presidente dell'Istituto di studi strategici di Londra con inglese
Qual è sosteneva che il novantadue in realtà potrebbe essere l'anno in cui la forza militare dell'Europa unita comunque quello che è un po'il braccio militare del dell'Europa
Potrebbe cimentarsi a nella ex Jugoslavia
Io non so se questo è è probabile verosimile è possibile però certamente
Si tratta di tutte le operazioni allo studio questo momento nelle sedi internazionali ecco concludiamo un po'questa questa nostri travisata corrispondenza con un'altra tipo di valutazioni tunnel
Scorsi corrispondenza c'ha detto appunto che gli Stati Uniti avevano cambiato la loro valutazione sulla crisi dell'ex jugoslavi nei confronti della Serbia anche per le pressioni che ricevevano dai Paesi arabi dal mondo musulmano dopo il tentativo di genocidio in atto da parte dei serbi l'aggressione da parte del regime di Belgrado presenta bene distinguere se del regime di Belgrado da da parte del regime di Belgrado nei confronti delle popolazioni musulmane della Bosnia dell'Erzegovina ecco ma oggi proprio stanno scoppiando dure polemiche tra l'Europa da un lato e gli Stati Uniti dall'alto con i funzionari dall'Amministrazione USA che accusano gli europei di un aver fatto nulla nella crisi nell'ex Jugoslavia funzionali dei Paesi europei in particolare francesi che accusano a loro volta negli Stati Uniti di occuparsi dei fatti loro ecco ma finché non modo la questione della questa crisi dell'ex jugoslave sta giocando secondo te e nei rapporti tra Europa e Stati Uniti
Vengo all'inizio in effetti gli Stati Uniti si sono visti impegnati dalla dalla crisi jugoslava e l'impressione era che i avessero lasciato carta bianca all'Europa depressione anche che una volta dimostrato efficacia totale dell'Europa nel gestire le fece jugoslava gli Stati Uniti hanno pensato invece di farsi coinvolgere direttamente però è anche vero che gli Stati Uniti in tutta la prima fase delle figlie fino a pochissimo tempo fa hanno sostanzialmente appoggiato Belgrado annoverato sul riconoscimento delle repubbliche secessioniste
E hanno a più riprese ha curato da coatte per esempio di a dire in fondo le stesse colpe della Serbia per esempio nei confronti delle minoranze quindi RAI a questo punto gli Stati Uniti si trovano invece direttamente coinvolti
E forse in tutto questo c'è da aggiungere un un elemento e cioè la guerra interna in Europa la Germania per esempio e l'Austria fin dal primo momento hanno appoggiato soprattutto rispettivamente la Croazia e la Slovenia
La Francia e la Gran Bretagna a me invece ha assunto una posizione più favorevole alla Serbia non soltanto per vecchi rapporti d'amicizia secolari rapporti d'amicizia con con Belgrado ma probabilmente anche per non concedere alla Germania di estendere la sua influenza sulla platea sulla Slovenia in fondo giocando sull'arte con Belgrado proprio per limitare questa quest'area di influenza effettua le reciproche accuse nascono quando quando le code vanno a finire male perché in realtà queste sanzioni economiche arrivano purtroppo troppo tardi
E vedrai che risulteranno sostanzialmente efficace freno saranno applicate ecco e quindi c'è il rischio che di diventi realistica l'opzione militare
Bene ringraziamo Marco Ventura inviato del giornale Altagamma nell'ex Jugoslavia questa la sua ultima corrispondenza nell'in questo periodo perché sta ritornando in Italia lo ringraziamo moltissimo sia di queste aziende alle altre
Corrispondente per tutte le informazioni e l'aiuto che c'è andato per cercare un po'di capire quello che sta succedendo in una nazione così vicina un insieme di nazioni così vicina come quella dell'ex Jugoslavia
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