"Democrazia dello sviluppo, squilibrio e povertà mondiale"

Iniziamo senza al
Come
Questo convegno è la prima volta
Essenzialmente per questo
Vogliamo provare
L'ufficio per il
Un luogo in cui
Conto
Tre ore dall'alto
Raccogliere
Sociale economico e poi
Perché i quaderni
Qualcuno aveva visto che si è dato questo titolo
I promotori sono i Quaderni del Parlamento europeo e le giornate europee ed
Io parlo per il Parlamento non
E non il Parlamento ruppe essenzialmente per per ragioni intanto i quaderni sono qualche cosa su cui si lavora
Non finisce qui che noi intendiamo proseguire con questa iniziativa che
Per il momento è concentrata oggi e come ci sui problemi dello sviluppo ma domani potrà
Pena di morte la difesa dell'ambiente
Chi ha qualcosa da poco il parlamento lo
Scrive e noi abbiamo intenzione di scrivere su questo convegno ma non per pubblicare gli atti del convegno questo eventualmente lo farà lo ritiene l'Università di Perugia dopo sentiremo il professor Valenti
Noi faremo lo sforzo di
Enucleare da quanto emergerà dal convegno dalle relazioni che sentiremo alcune idee forti pubblicando quelle delle forti in quelli che appunto a saranno i Quaderni del parlare
Con chi facciamo queste cose
Questo primo sforzo l'abbiamo fatto con l'Università di Perugia
Dove messi tutti una già funzionante le giornate europee dell'Università di Perugia costituivano come dire un punto di riferimento essenziale che già conoscevamo
Lavoreremo ancora con l'Università di Perugia ma lavoreremo anche con altri qualche volta lavoreremo ad Asso
Io per quanto riguardava le poche cose che volevo dire di presentazione del convegno mi fermo qui vorrei ringraziare tutti quelli che sono intervenuti quelli che interverranno vorrei anche cogliere l'occasione per ringraziare non c'è in questo momento in un'altra stanza l'onorevole Napolitano all'onorevole Craxi che verrà più tardi
Il segretario generale della Parlamento europeo ricominci qui alla mia sinistra perché effettivamente un Battesimo così autorevole era quanto di meglio ci potevamo
Un'ultima parola infine sulla presidenza la residenza dei questa prima mezza giornata doveva essere assunta dalla onorevole Maria Luisa cassa Magnago Cervetti
Che anche la copresidente dell'Assemblea paritetica AGP c'è
Volevo Maniago purtroppo per un grave lutto familiare non poco partecipare ma per fortuna avevamo già qui a Roma il segretario generale del Parlamento europeo che avrebbe dovuto presiedere
La mezza giornata di domani gli abbiamo chiesto di presiedere anche la mezza giornata di oggi e quindi di condurre i lavori per questo io sono ben contento di
Cioè della parola
Ma io molto brevemente perché non voglio togliere spazio al dibattito
Vorrete anzitutto esprimere la mia soddisfazione per questa iniziativa dei miei amici e colleghi di Roma in secondo luogo ringraziare vivamente tutti coloro che il di questo ufficio
Hanno profuso le loro energie entusiasmo in queste settimane per organizzare il convegno stesso e naturalmente ringraziare i nostri illustri ospiti
L'obiettivo del convegno è appunto quello di mettere a confronto
Non soltanto quello che l'espressione del Parlamento europeo in quanto tale ma anche il mondo accademico universitario e il mondo politico
Per questo siamo grati anche all'Università di Perugia di aver voluto organizzare questo convegno con noi e vorrei pregare il professor Valenti
Il dieci se effettivamente l'Università di Perugia condivide questa nostra aspirazione al altri Ialongo che stiamo aprendo oggi inaugurando oggi qui a Roma
Io ho ricevuto delle lettere telegrammi dal rettore magnifico già Giancarlo Dozza dal preside
Della mia facoltà e dalla direttrice dell'istituto la professione sarà deraglia dell'Istituto di studi giuridici tutti e tre mi hanno pregato di porgere anzitutto a tutti i partecipanti
I relatori e agli organizzatori
Naturalmente escluso il loro collega Angelo Valenti
E il plauso e quindi penso che questo sia il migliore la migliore dimostrazione
Del resto se noi scorgiamo
L'elenco e il come sono stati organizzati interventi programmati e le relazioni questo dibattito si vede quanto sia importante e serio il contributo che noi chiediamo ai politici con la P maiuscola
E ai agli scienziati del diritto anch'esse con le lettere iniziali maiuscole
Avrete infatti notato che le relazioni sono state organizzati in modo per cui vi sia un giusto contrappasso è un dialogo fra gli aspetti più squisitamente di organizzazione alta politica e gli aspetti di ricerca quale sono quelli tutti noi universitario
Io spero quindi che da questo dialogo contrappasso nel sorga un ricco dietro
E spero che questo ricordi edito
Sia fruttuoso veramente perché ritengo francamente che questo tema sia il tema più impegnativo dell'uomo come persona eccome sociale
Non di domani
E retorico ma di domani domani
Per domani quotidiana ritengo infatti e spero che da questo convegno ne abbia conferma che il problema essenziale sia quella di un dialogo e che tipo di dialogo fra noi che abbiamo un qui ancora da dare come cultura come civiltà e anche come sapienza e intelligenza
E coloro che vengono da noi pressati dalla fame atterrisce grazie
Benissimo volevo informarvi che avrei intenzione con il permesso dei relatori
Di consentire appunto il dialogo
E per questo proporrei di ascoltare il dottor Salim meno remore Napolitano e subito dopo di procedere ha un po'di interventi da parte del pubblico che raccomanderei sotto forma di domande abbastanza brevi mania da poter dar luogo a ad uno scambio di opinioni piuttosto che a una sequenza di in relazione totalmente
La mia relazione sentito da povertà aiuto allo sviluppo
Democrazia
Il ventinove aprile quando è stato pubblicato il rapporto dell'United Nations Population Fund sullo stato della popolazione mondiale
Abbiamo appreso che la popolazione mondiale pari a cinque virgola quarantotto miliardi di individui a metà del mille novecentonovantadue raggiungerà gli otto virgola cinque miliardi nel due mila venticinque ed i dieci miliardi nel due mila cinquanta
Abbiamo appreso anche che il numero dei poveri degli analfabeti e dei denutriti continua a crescere e che sono i Paesi che hanno saputo contenere l'incremento demografico hanno raggiunto livelli più elevati di risparmi e di investimento
Per converso uno sviluppo economico e demografico non equilibrato è risultato il fattore scatenante dell'attuale flusso migratorio unanimemente ritenuto di portata eccezionale già oggi settanta milioni di persone provenienti in massima parte da paesi in via di sviluppo
Lavorano legalmente o illegalmente in altri Paesi mentre un milione di persone migrano permanentemente ogni anno e altrettante cercano asilo politico
Neanche una settimana prima era stato pubblicato un altro rapporto dell'ONU quello sullo sviluppo umano nel mille novecentonovantadue contenente delle considerazioni altrettanto preoccupanti
Preoccupante a mio giudizio è ad esempio che vi sia un flusso netto di risorse dovuto soprattutto gli interessi sul debito che vada pesi in via di sviluppo verso i Paesi più ricchi e non viceversa
Preoccupante è che i Paesi più poveri paghino interessi molto più alti sui prestiti di quelli pagati dai Paesi ricchi preoccupante che il venti per cento più ricco della popolazione mondiale abbia un reddito sessanta volte superiore al venti per cento della popolazione più povera
Ma preoccupanti sono soprattutto le dichiarazioni di Aldo Ajello vicedirettore del Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo
O si predispone un piano Marshall che permetta un utilizzo razionale delle risorse ha detto in sostanza o i ricchi imporranno ai poveri uno Stato da legge marziale che porterà lo scoppio di una guerra fra il nord e il sud combattuta con la bomba democratica e con quella del terrorismo
Per quanto terribile siano queste parole e a prescindere dalla limitatezza delle risorse che i Paesi ricchi destinano Lo Russo Allo sviluppo
è difficile che un Piano Marshall posso prendere l'avvio senza che i finanziatori imponga non delle condizioni di vario tipo tra cui le caratteristiche di democraticità dei regimi dei Paesi beneficiari finirebbero per assumere un'importanza particolare
Requisiti di questo tipo del resto sono stati richiesti alle ex repubbliche sovietiche e dalla Federazione russa prima che l'Occidente tra mille titubanze si decidesse a lanciare per il piano di risanamento globale di cui oggi attendiamo i frutti
Ma come si giudica la democraticità di un ordinamento politico
Certo è che nel centro dei governanti e governati nel sistema delle alleanze internazionali e neppure la sterlina e proclamazione di certi valori costituiscono una garanzia prendiamo l'esempio della crisi del Golfo in essa ritroviamo tutti gli elementi indicati nel titolo della mia relazione povertà sviluppo e democrazia
Ma non è detto che l'ordine dei fattori sia veramente quello che ci potremmo aspettare di trovare tanto che qualcuno ha sostenuto che la guerra del gruppo non è stato una guerra per il trionfo della democrazia a favore dei poveri e contro il sottosviluppo
Senza concedere nulla regime di Saddam Hussein ed era ed è rimasto uno dei regimi più intransigenti e spietati quella guerra può essere interpretata come una guerra dei ricchi contro i poveri con l'aiuto di alcuni poveri
Come la guerra di quasi tutte le democrazie occidentali contro una dittatura con l'aiuto di alcuni dittatori
Per ripristinare i diritti di un principe già bene al sabato emiro del Kuwait che non ha mai dimostrato una gran un grande attaccamento ai valori della democrazia occidentale
Voglio dire con questo che quella guerra dimostrato che delle democrazie almeno come noi intendiamo possono trovare coincidenze di interessi con le dittature che dittatura e democrazia prescindono dalla ricchezza in uno stato e chi è estremamente difficile concepire un modello di democrazia applicabile ad ogni popolo della terra
Cos'è dunque la democrazia
Il dizionario Zanichelli afferma che per democrazia si intende ogni forma di governo in cui la sovranità risiede nel popolo che la esercita per mezzo delle persone e degli organi che delega a rappresentarlo
Quanti dittatori sono e sono stati acclamati dei popoli e quante volte i popoli anche democraticamente basti pensare al caso recente dell'Algeria hanno letto dei rappresentanti in seguito accantonati proprio in nome della salvaguardia della democrazia
Senza contare che i popoli dell'ex Unione Sovietica ci stanno dicendo ma lo sapevamo già che molti valori della democrazia come la libertà di movimento di pensiero di associazione di stampa e via dicendo
Passano in secondo ordine se non sono soddisfatti alcuni bisogni essenziali lavoro il cibo da casa
Cedendo alla logica della semplificazione lasciandoci sedurre da un evidente schematismo mentale
Noi occidentali abbiamo gridato ai quattro venti la nostra felicità per il ritorno alla democrazia dei popoli d'oltre cortina senza chiederci cosa avrebbero mangiato di cosa si sarebbero vestiti
Dato che in nessun caso saremmo stati disposti ad acquistare i loro prodotti basti pensare le loro automobili di plastica
E sono fra molte difficoltà reticenze avremmo trasferito verso di loro almeno una parte delle infinite risorse finanziarie di cui avrebbero bisogno
Il venticinque marzo mille novecentonovantuno nel corso di un colloquio a Dakar su democrazia e sviluppo in Africa Mamadou Diop deputato e sindaco della città detto oggi è accertato che uno degli avvenimenti maggiori vissuti in Africa durante questi ultimi anni sia costituito dallo sviluppo della democrazia
Ma in seguito si è domandato se esista un modello universale di democrazia ecco la risposta
Per alcuni la democrazia di tipo occidentale ha degli elementi universali che sono applicabili in Africa per altri bisogna evitare la trasposizione meccanica di un modello universale di democrazia
Ma se non esiste un modello universale dei ma democrazia se siamo d'accordo sul fatto che la democrazia ha mille sfaccettature e che perfino Platone ce ne ha fornito una versione che oggi ci fa accapponare la pelle
Se conveniamo che gli abitanti di un villaggio africano quelli di New York di un Paese siberiano caucasico hanno esigenze ed aspettative diverse a cosa dobbiamo tendere quando sia pure tra mille reticenze mettiamo mano ad un progetto di sviluppo
In altre parole dopo aver concordato con Dio perché occorre favorire lo sviluppo della democrazia a quale forma di democrazia dobbiamo collegare il nostro aiuto
Sul Como responsabili team negli anni Novanta relativo alla cosiddetta iniziativa di Stoccolma del del ventidue aprile mille novecentonovantuno una specie di tavola rotonda sul problema svoltasi nella capitale svedese
Ho trovato alcune considerazioni che sento di condividere
Democrazia e diritti umani vi si afferma sono essenziali per garantire le prospettive dello sviluppo
Solo sulla base di sistemi economici e sociali che riconoscano il potenziale di un popolo disporsi nello sviluppo hanno una possibilità di successo
Il problema dunque quello di sapere quali siano i requisiti democratici richiesti
Il comma responsabili che ne indica alcuni rispetto dei diritti umani Covello costituzionale volo della legge trasparenza nella gestione del potere e responsabilità per quelli che non esercitano ma attenzione la democrazia non può svilupparsi sulla base di un comando esterno ma deve evolversi come risultato di una domanda interna
Non mi pare che la posizione ufficiale delle Nazioni Unite si discosta in modo sostanziale da questa interpretazione
In una lettera del diciassette dicembre inviata da Antoine Blanca direttore degenerate dell'ONU all'onorevole Sabine presidente della Commissione Sviluppo e Cooperazione del Parlamento europeo si legge
La dignità umana adesso la parola senza significato per milioni di individui che vivono al di sotto della soglia di povertà negli affanni della malattia della fame individuo che rischiano di perdere il più prezioso di tutti i diritti il diritto alla vita
Sarebbe pertanto necessario continuare a promuovere una migliore comprensione dei rapporti fondamentali fra diritti e doveri fra libertà e responsabilità fa la completezza della realizzazione personale e la solidarietà sociale
Anche se è innegabile dunque come dice Antoine Branca
E negli ultimi anni la democrazia fatto degli innegabili progressi numerosi parti del mondo sembra essere un accordo unanime sul fatto che Alexis de Tocqueville era davvero troppo ottimista quando nel mille ottocentotrentacinque affermava
Che il principio della democrazia è universale è durevole elude costantemente qualsiasi interferenza umana e tutti gli eventi come tutti gli uomini contribuiscono al suo progresso
La storia non gli ha dato ragione
Se democrazia è un concetto troppo impegnativo è troppo vasto per essere perseguito sin dall'inizio nella sua completezza
Nel promuovere lo sviluppo i Paesi ricchi a democrazia pluralista potrebbero cominciare però col difendere i diritti dell'uomo intesi come parte del concetto stesso di democrazia
Mi risparmi a questo punto l'elenco delle innumerevoli relazioni dei redditi di diritti umani nel mondo
Per chi volesse approfondire l'argomento consiglio la lettura dei rapporti annuali della Commissione esteri del Parlamento europeo un tempo tali rapporti venivano redatti dalla commissione politica
L'ultimo disponibile quello dell'onorevole che in Cozzo sui diritti dell'uomo nel mondo nel mille novecentottantanove novanta
Contiene un elenco interminabile rivelazioni che vanno dalla tortura le esibizioni bambini dalle uccisioni sommarie all'applicazione degli alle della pena di morte
Tenuto conto di ciò la comunità europea ha deciso di fare dei riferimenti espliciti agli impegni riguardanti i diritti dell'uomo in un numero crescente di accordi internazionali
Lungo conclusi con paesi terzi o con gruppi di essi come l'accordo fra lascia i Paesi firmatari del trattato generale sull'integrazione economica dall'America centrale che accordi con l'Argentina e il Cile in Messico nonché gli accordi di associazione con Polonia Cecoslovacchia Ungheria
Nelle ultime due convenzioni Domé l'intesa che lega la comunità sessantanove Paesi dell'Africa dei Caraibi ed è pacifico gli state CP
Sono state inserite norme relative alla tutela dei diritti dell'uomo intesi nel senso primordiale della salvaguardia del diritto alla libertà individuale
Più in generale nella loro comunicazione del gennaio mille novecentonovantuno alla Commissione delle Comunità europee il commissario Matuta S Marini ma i commissari Matuta S. Marino affermavano che nelle relazioni con i paesi in via di sviluppo si accorderà una grande importanza alle principali libertà civili e politiche in relazione alla necessità di sviluppare la democrazia e l'efficacia dei meccanismi economici
Quanto al Parlamento europeo la Commissione per gli affari esteri ha deciso nel corso della sua riunione del ventidue gennaio mille novecentonovantadue svoltasi sotto la presidenza dell'onorevole Enrique Baron Crespo che fino a gennaio è stato presidente del Parlamento europeo
Di proporre la creazione di un fondo europeo per lo sviluppo della democrazia
Ecco quel caso in cui dicevo si cercherà di far conoscere meglio la deposizione del Parlamento europeo la posizione centrale questa proposta quella della creazione di un fondo europeo per la lo sviluppo della democrazia
Tale proposta si è tradotta nella relazione di un deputato conservatore ma mila sfotte ed il Parlamento europeo la approvata a Strasburgo durante la scorsa sessione di maggio quindici giorni fa insieme ad un pacchetto di altre nazioni sulla cooperazione allo sviluppo
Il fondo allo scopo di fornire un aiuto finanziario per il rafforzamento dei principi democratici incoraggiando e sostenendo i processi di democratizzazione migliorando i diritti dell'uomo sviluppando la società civile
Si dirà istituti di questo tipo esistono già come il National endovena for Democracy creato nel mille novecento ottantatré da una risoluzione del Congresso degli Stati Uniti
Il sito in senso democratico sempre degli USA l'Istituto internazionale per la democrazia del Consiglio d'Europa o d'ufficio per le libere lezione della CSCE
Ma l'originalità del fondo previsto dal Parlamento europeo consiste nel fatto che per quanto esistano nel mondo degli organismi a vocazione universale come l'ONU
Essi non dispongono né di organi né di rappresentatività paragonabile a quelli del Parlamento europeo anzi nel migliore dei casi agli organismi dispongono di assemblee parlamentari eletti in seconda istanza come Consiglio d'Europa
L'UEO e la CSCE la cui assemblea sarà costituita a Budapest in luglio o ne sono sprovviste come l'olio
Perdono addirittura fra le varie proposte di riforma ve ne sono alcune che pongono il problema di sostituire o affiancare agli organismi esistenti basati sul principio un paese un voto che pure ad oggi a Genet finga di generato polemiche difficoltà come insegna la contestazione americana dell'UNESCO dei meccanismi che possono rappresentare la volontà dei popoli oltre a quella degli Stati
Per questo non solo è giustificata ma necessaria destinata inevitabilmente ad appostarsi fa tendenza del Parlamento europeo ad essere presente in qualità di osservatore
Nel momento iniziale decisivi di ritorno alla democrazia o di nascita della democrazia nei Paesi in via di sviluppo
Il problema nel caso è quello di evitare che tutta l'attenzione si è riservata ai Paesi dell'Est o di immaginare azioni efficaci anche nei Paesi quegli africani ad esempio dove non esistono sistemi compiuti di democrazia parlamentare
Democrazia economia e sviluppo
Fa morbidi otto che ho citato in precedenza
Pur riferendosi ai soli Paesi africani ma il suo ragionamento può estendersi a tutta l'area del sottosviluppo sostiene che i gravi problemi cui Paesi dell'Africa sono confrontati rivestono un carattere essenzialmente tecnico ed economico
Ma che uno degli avvenimenti maggiori vissuti in Africa durante questi ultimi anni è costituito dallo sviluppo della democrazia
Proseguendo nel discorso la sua analisi condotta sul campo gli permette di affermare che esiste una correlazione diretta fra democrazia sia pure intesa con le Coppelle delle quali abbiamo detto e degrado delle condizioni socio economiche
Ne risulta che un potere forte centralizzato e antinomico dello sviluppo e che il sottosviluppo guadagna regolarmente terreno dove regna il mondo nichilismo
La questione dunque pur sapendo che non esistono formule magiche nel modello universali e che ogni realtà rappresenta un caso a sé stante e quella di convincersi che ufficialmente esista democrazia che e Casey che se esista Democrazia senza non esiste democrazia senza sviluppo sviluppo senza democrazia
Aiutando la democratizzazione dei Paesi sottosviluppati inoltre cominciando dalla difesa dei più primordiali diritti dell'uomo fino ad arrivare alla introduzione del multipartitismo l'Occidente industrializzato illustrate se spesso non solo perché contribuisce a liberale immense potenzialità economiche
Ma anche perché è sempre più evidente che occorre allontanare il pericolo di importanti flussi migratori che rischiano di dirigersi verso i Paesi più ricchi
In un documento ufficiale delle Nazioni Unite ho trovato scritto è chiaro che si notano incoraggia i trasferimenti di tecnologia dei capitali verso il Sud
E non abbassa le sue barriere protezionistiche allo scopo di aprire i mercati dei paesi in via di sviluppo l'afflusso massiccio di lavoratori stranieri potrebbe sollevare una pericolosa ostilità nei Paesi industrializzati lo stiamo già vedendo le recenti manifestazioni di xenofobia dimostrano che questa non è una semplice eventualità
Parole chiare e temibili condivise da tutti gli addetti ai lavori che non avrebbero bisogno di ulteriori dimostrazioni per la chiarezza della sua esposizione però mi piace riportare l'elenco delle necessità fatto da Christian Ballan tenta rappresentante dell'assemblea internazionale dei parlamenti di lingua francese al colloquio di Dakar del mille novecentonovantuno egli
Partendo dal presupposto che l'ordine economico internazionale resti nel quale ingiusto e che i meccanismi automatici del mercato non sono in grado di permettere la formazione di un pezzo equo per le materie prime afferma
I sogni a rispondere alle attese dei lavoratori il cui potere d'acquisto diminuisce sotto i rigori degli aggiustamenti strutturali
Bisogna promuovere l'impresa per rilanciare la produzione
Bisogna salvaguardare i posti di lavoro e tiranno immobili bisogna pagare un prezzo giusto per i prodotti di base trasformando lì sul posto magari attraverso la creazione di un mercato comune bisogna annullare
Bisogna annullare il debito estero
è opportuno sapere che l'indebitamento complessivo dei paesi in via di sviluppo è di oltre mille miliardi di dollari quasi equamente divisi tra debiti verso gli Stati e le loro strutture pubbliche e debiti verso i privati
Nonostante i suggerimenti di Bettino Craxi te due anni fa fu nominato consigliere speciale di per essere quella per questo problema sino ad oggi si è stato ben poco sia a livello di Nazioni Unite che d'Europa
Del resto durante la sessione di maggio il Parlamento europeo ritornato sulla questione approvando una risoluzione dall'onorevole Nereo Laroni
In cui si lamenta che non si sia ancora deciso di annullare il debito dell'insieme dei Paesi più poveri nei confronti della comunità europea
Nessuna meraviglia
Visto che nel suo rapporto sui mutamenti nelle relazioni Est Ovest e sulle nuove relazioni nord sud approvato dal Parlamento europeo sempre nell'ultima sessione di Strasburgo insieme alle altre la relazione sullo sviluppo l'onorevole Rosi Bindi constatava che l'aiuto ai Paesi in via di sviluppo degli Stati Uniti e della comunità
Non aveva al non arriva allo zero cinque per cento del prodotto nazionale lordo
Mentre l'ONU lo aveva fissato ad un minimo dello zero virgola sette per cento
E che nel mille novecentottantanove solo un quinto degli investimenti privati è stato convogliato verso i Paesi in via di sviluppo
Per limitatezza di risorse perché in cui si aggiunge il rischio che gli aiuti previsti per il Sud vengano indirette a favore dei Paesi adesso europeo data la rapidità con la quale vengono poi mobilitati gli aiuti stessi
Lascia credere però che la comunità europea non faccio niente o molto poco per il sottosviluppo sarebbe un imperdonabile errore
Diciamo che a causa della dimensione del problema quello che fa non è abbastanza ma è indubbio che la convenzione di nome resta un fiore all'occhiello Febo grammi complessivi di sviluppo
Essa si basa sulla parità delle parti contraenti sul rispetto della loro sovranità sull'interesse reciproco e l'interdipendenza sul diritto di ciascuno Stato perseguire uno sviluppo globale autonomo e autogestito
Per cui si può dire che la convenzione di domani sponda sotto vari punti di vista l'esigenza che si sono andate delineando nel corso di questa esposizione
Senza contare che oltre ad occuparsi di agricoltura e di sviluppo
E di sviluppo rurale di tutela dell'ambiente del risorto naturali di cooperazione commerciale industriale investimenti d'impresa e dallo sviluppo dei servizi
La convenzione dorme contiene dei riferimenti precisi alla difesa dei diritti dell'uomo e ribadisce che la dimensione umana e culturale ivi comprese le misure in materia di istruzione e di formazione di assistenza sanitaria
E deve essere tenuta presente in tutti i settori e riflettersi in ciascun progetto o programma di sviluppo
Quanto alla necessità prospettata dava l'antenna di assicurare un pezzo giusto a prodotti di base sottraendole alle fluttuazioni derivanti dall'andamento del clima dei mercati la convenzione dato dei sistemi lo stabile Sapri prodotti agricoli il SISMI in per quelli minerali
Minerari che hanno lo scopo di stabilizzare le entrate derivanti dall'esportazione di tali prodotti
La mia relazione termina qui
L'aver approfondito i problemi delle interconnessioni tra povertà sviluppo e democrazia
Mi ha convinto che se da un lato lo sviluppo ha bisogno di democrazia dall'altro sarebbe un errore credere che i parametri della democrazia occidentale siano ugualmente applicabili a tutti i popoli della terra
è stato modus in rebus dicevano i romani ed è di questo modo sa che c'è necessità anche per affrontare i vari implica attivissimi aspetti del sottosviluppo
Sono molto grato
Molto dalla collega Salimbeni di questo è completa disanima di questi problemi
E riguardo al tempo stesso
L'affermarsi della democrazia nei Paesi in via di sviluppo
In realtà il problema principale che ha da sempre preoccupato il Parlamento europeo
L'aiuto allo sviluppo inteso non soltanto come fine a se stesso come doverosa solidarietà a popoli meno fortunati ma anche con l'obiettivo di potere estendere espandere questi principi la democrazia alla quale noi profondamente crediamo vorrei essere invitare a pregare lodevole Giorgio Napolitano di prendere la parola per la sua relazione
Le sue leggi francese posso il tema che mi è stato affidato
Solidarietà e responsabilità dell'Europa dello sviluppo del Sud
Si presta a molteplici considerazioni sulla fase storica nuova che si è aperta ormai da tre anni nelle relazioni internazionali sullo stato degli squilibri tra il nord e il sud del mondo
Sul grado di consapevolezza che si manifesta in Europa rispetto alla portata di quegli squilibri di quegli squilibri non è possibile naturalmente in una breve relazione
Sviluppare considerazioni di carattere così generale conviene assumere come farò di qui a un momento un punto di riferimento più limitato e concreto
Mi limito perciò a qualche breve cenno preliminare
A mio avviso ci si deve chiedere se con la fine della guerra fredda con la contrapposizione con la fine della contrapposizione tra Est e Ovest
Si sia prodotta una marginalizzazione del problema del sud nell'agenda della politica mondiale
Si sia prodotta una tale marginalizzazione per così dire paradossalmente e comunque anche per effetto del peso assai grande che hanno assunto tutte le questioni relative alla tumultuoso evolversi che al faticoso rinnovarsi delle società post comuniste nell'attenzione e nell'impegno dei delle maggiori potenze mondiali
Mi sembra che si debba dire che in ogni caso questa è la percezione diffusa
Nelle opinioni pubbliche e nei gruppi dirigenti dei paesi in via di sviluppo e credo che si debba aggiungere che il rischio di questa marginalizzazione effettivamente si è presentato e sussiste
Peraltro avverto la necessità di rifuggire dalle semplificazioni la più corrente delle quali quella secondo cui alla sfida o contrapposizione tra Est e Ovest
Sì starebbe sostituendo una sfida e contrapposizione tra nord e sud
Bisogna ormai introdurre elementi di maggiore differenziazione complessità lo farò più avanti avrò modo di riferire valutazioni di questa natura più avanti
Maggiore differenziazione complessità nei bilanci e nelle analisi degli sviluppi e delle prospettive per quel che riguarda il sud un Sud che già da molto tempo si era compreso di non poter più considerare come un tutto omogeneo
Che e che già da tempo si era compreso di non potere più identificare con la definizione di terzo mondo ma poi dopo che la distinzione contrapposizione tra il primo e il secondo mondo
Sono cadute davvero credo che dobbiamo fare i conti con il possibile significato residuale
Di quella espressione Terzo Mondo che pure tanta fortuna avuto negli scorsi decenni l'Europa parlando di Europa dico subito che mi riferisco ai Paesi dell'Europa occidentale maggiormente industrializzata
Di più salde tradizioni democratiche e più specificamente ancora mi riferisco all'Europa comunitaria al quella che ancora è l'Europa dei dodici
L'Europa si trova dinanzi a nuove sfide e responsabilità
Sia interne che Esterne e ci si deve dunque chiedere e questo è il secondo quesito a cui voglio far cenno preliminarmente se
Di fronte a questo insieme contraddittorio e non facilmente componibile
Di sfide interne ed esterne
Stia prevalendo in Europa la tendenza al ripiegamento su se stessa
Ancora voglio sottolineare in Europa
Comunitaria e tuttavia questa tendenza che io non credo sia passata e che io non credo abbia vinto ma con cui bisogna confrontarsi perché senza dubbio e operante
Io credo che questa tendenza dell'Europa più ricca ripiegamento su se stessa abbia molto a che fare anche con la crisi di valori
Che ha investito le nostre società e con la crisi che ha investito soprattutto il valore della solidarietà
Della solidarietà come Criterion regolatore di politiche e di comportamenti all'interno di ciascuna delle nostre società eccome criterio regolatore di politiche e di comportamenti dei popoli e dei governi dei paesi più fortunati rispetto al resto del mondo e segnatamente
Rispetto al mondo dei paesi più poveri
Ho detto che tuttavia non mi sarei inoltrato in queste considerazioni di carattere troppo generale
E avrei assunto un punto di vista più delimitato e concreto e attuale e questo punto di riferimento e offerto dal recentissima comunicazione che a mio avviso è molto significativa della commissione
Delle comunità europee al Consiglio e al Parlamento europeo sulla politica di cooperazione allo sviluppo nell'orizzonte del due mila
E ripercorrerò
Anche perché non credo che sia un documento già di larga diffusione spero che lo diventerà
Ne ripercorrerà i passaggi essenziali indicando motivi di consenso riserve e poi passerò a delle mie considerazioni conclusive
In questo documento innanzitutto voglio dire che si trovano dei giudizi di insieme alcuni dei quali meritano di essere citati e di essere condivisi
Si sottolinea il fatto che in realtà negli ultimi anni si è aggravata
La disuguaglianza nella distribuzione della ricchezza a livello mondiale
Per una parte dei paesi in via di sviluppo si deve parlare
Di una riduzione dei tassi di crescita di una estensione della povertà più in generale si deve parlare di una differenziazione crescente tra Paesi che decollano e paesi ricchi ristagnano o regrediscono
E in modo particolare nel gruppo che viene definito dei Paesi meno avanzati o meno sviluppati
Sì può affermare che gli sforzi di sviluppo intrapresi si sono risolti impieghi Scacchi incontestabili
Per questi Paesi l'aiuto internazionale Allo sviluppo è stato scarsamente efficace nell'insieme e se si tiene conto del volume delle risorse messi a disposizione di tali aiuto
Esso ha prodotto risultati molto modesti
E poi ancora sì su insiste su alcuni concetti che mi pare valga la pena qui di riferire
Ho già detto che nel quadro di una tendenza generale all'aggravamento della disuguaglianza nella distribuzione della ricchezza su scala mondiale però si sono determinate
Sempre maggiori differenziazioni
Anche appunto tra i Paesi in via di sviluppo considerati ancora un tempo come entità unitaria
Basti pensare alla crescita rapida e accelerata
Che hanno conosciuto alcuni di questi Paesi in Asia anche in un contesto in un ambiente internazionale poco favorevole
In quest'ultimo Periodo mentre in Africa
I redditi pro capite sono fortemente
Regrediti da quindici anni a questa parte e in America latina si è registrata una flessione degli investimenti ancora più grave di quella di quella dei redditi
Sì sì guarda un po'più avanti poi ci si rende conto di che cosa significhino certi fenomeni già il dottor Salimbeni ha citato alcuni dati relativi ai tassi previsti di crescita demografica ma se parliamo di paesi particolarmente vicini a noi e di paesi su cui si sono concentrati in buona misura gli sforzi della comunità europea ebbene Africa subsahariana e paesi e paesi del Maghreb
Noi abbiamo delle prospettive di crescita che sono realmente impressionanti e abbiamo una tendenza alla ulteriore degradazione
Di quelli che sono stati di recente abbastanza di recente elaborati come indicatori dello sviluppo umano a correzione di una enfasi eccessiva o esclusiva
Sugli indicatori dello sviluppo o meglio della crescita economica identificata con la crescita del prodotto del prodotto interno lordo
Ha giocato un ruolo negativo negli ultimi anni
Si sottolinea da parte della Comunità europea e credo che questo debba essere anche da parte nostra ribadito ha giocato un ruolo negativo il contesto internazionale intendendo per esso
Il rallentamento della crescita dei Paesi industrializzati
La relativa diminuzione dei prezzi delle materie prime dopo la fine del Periodo di più alta inflazione
Il rialzo ancora dei tassi di interesse la crisi del debito naturalmente e il rovesciamento
Dei flussi finanziari netti dopo dieci anni a sfavore a sfavore dei paesi del sud
Ma al di là del concetto che Hope
Già introdotto all'inizio
Della differenziazione
Assai maggiore da
A cui fare ricorso nelle analisi della condizione complessiva del sud differenziazione che vale anche per esempio per i Paesi della zona mediterranea in quanto alcuni di essi cominciano ad attirare
Investimenti in misura significativa mentre altri sono ancora in preda a pesanti difficoltà
Anche il concetto di complessità maggiore a cui far ricorso per queste analisi credo che vada tenuto presente e che risulti da questo documento della Commissione delle comunità europee
E non si può ad esempio ragionare soltanto ho ballato delle politiche di cooperazione svolte
Da parte dei Paesi industrializzati ma si deve ragionare anche dal lato delle politiche di sviluppo portate avannotti
Da parte dei paesi che hanno ricevuto l'aiuto da parte dei paesi meno sviluppati
E in realtà mi pare comune e generale il giudizio sulla crisi profonda che hanno finito per conoscere
I modelli più largamente diffusi e quasi generalmente diffusi per un non Breve Periodo nei paesi nei paesi in via di sviluppo modelli basati su una industrializzazione pesante comunque rivolta al mercato interno largamente dipendente dallo Stato e da politiche e da politiche protezionistiche
La commissione delle comunità europee
Si occupa nel suo documento
Naturalmente
Della drammatica questione della inadeguatezza dello sforzo finanziario compiuto dai Paesi più ricchi io mi permetto di osservare che ho trovato alquanto edulcorata la valutazione che di ciò sita nel documento
Perché sì rileva si rileva che il volume globale dell'aiuto pubblico allo sviluppo ha seguito più o meno l'evoluzione del reddito reale dei Paesi donatori
E in sostanza in termini reali e in valore assoluto l'aiuto ma così sconosciuto un aumento tra il mille novecentosettanta e il mille novecentottantotto del due virgola otto per cento all'anno
Tasso superiore a duello della crescita demografica dei paesi in via di sviluppo che è stato nello stesso periodo del due virgola uno per cento
Ma è
In effetti quello che mi pare si sottacere o si valuta troppo benevolmente eh il fatto che in rapporto al prodotto lordo
Dei paesi donatori dei paesi titolari dell'aiuto pubblico Allo sviluppo
Ebbene questo aiuto è rimasto inchiodato allo zero virgola trentacinque per cento
Ed è rimasto inchiodato secondo le statistiche ufficiali più recenti fino al mille novecento novanta e quindi a distanza
Di ben otto anni mille novecentosettanta mille novecentonovanta non si è riusciti ad elevare nemmeno dell'uno per cento questa modesta percentuale di prelievo di risorse sul prodotto lordo dei paesi dei paesi più ricchi
Se noi poi consideriamo quale sia stato ancora negli ultimissimi tempi
Il flusso dei trasferimenti netti di risorse secondo i dati della più recente edizione dei Golden Cables noi constatiamo che tra il mille novecento ottantaquattro enne
Un saldo negativo per l'insieme dei paesi di sviluppo dei paesi in via di sviluppo che solo nel mille novecentottantanove il saldo è tornato ad essere positivo nel novantuno già questo saldo positivo si è ridotto rispetto al mille e novecento novanta e in modo particolare
Hanno continuato Sempre continuano ad essere pesantemente negativi i saldi per quello che riguarda i flussi di risorse verso e dalla America americana la chiusura
Noi siamo dinanzi questo è un punto importante le l'analisi sviluppata
Dal documento della Commissione noi siamo dinanzi anni nuove interdipendenze tra loro perché esso
Dico che è importante questo aspetto del discorso perché noi dovremmo evitare approcci di carattere ripetitivo
Dovremmo evitare di insistere su impostazioni e argomentazioni che realmente appaiono superate
E bisogna anche come dire rinnovare
La capacità di ascolto per un discorso sul rapporto nord-sud rinnovarla anche mettendo l'accento su quelle che qui vengono chiamate le nuove interdipendenza
Nuove interdipendenze perché si sottolinea i quadri strutturali della concorrenza nella quasi totalità dei settori fondamentali per lo sviluppo economico dei Paesi tanto del Nord che del sud sono ormai mondiali
Altre dimensioni dell'interdipendenza nord-sud che sono chiamate a rivestire una importanza crescente nel corso dei prossimi decenni possono essere agevolmente individuate si tratta delle questioni della popolazione e dell'ambiente
Della droga
Delle grandi epidemie come Lights in assenza di una corretta gestione le nuove interdipendenze
Nord sud potranno sempre di più essere percepite dei paesi sviluppati in termini di rischi e addirittura essere ridotte a questioni di sicurezza invece di dar luogo ad una rafforzata solidarietà ed è perciò essenziale che tutti gli interlocutori sia al nord che al sud prendano coscienza del fatto che da una parte
Il sottosviluppo del sud impone costi pesanti sul Nord e d'altra parte i modelli economici in vigore al nord
Pesano gravemente sul Sud e riducono le sue prospettive di sviluppo durevole io credo che se noi veramente riusciamo a diffondere la consapevolezza della natura e della portata di queste indispettiti interdipendenze possiamo non superare un approccio solidaristico perché vorrei insistere sul valore
Insostituibile della solidarietà come criterio regolatore di politiche e di comportamenti ma certamente possiamo nutrire anche questo ricorso
Insostituibile al valore della solidarietà con una considerazione realistica dei costi e dei vantaggi
Pelle diverse possibili reazioni a questo nodo delle nuove interdipendenze ora questa comunicazione della Commissione delle Comunità europee nasce dal fatto che con il Trattato di Maastricht
Si è impostato in termini molto innovativi la questione della politica di cooperazione
Si apre in un certo senso una pagina nuova o si può aprire si deve aprire una pagina nuova rispetto alle politiche fin qui condotte dai paesi fin qui condotte
Dai Paesi membri della comunità e dalla comunità nel suo insieme
La politica di cooperazione allo sviluppo viene consacrata nel Trattato di Maastricht come politica comunitaria
Sia pur complementare di quelle condotte dagli Stati membri
E quindi risultano un quadro e degli orientamenti che non possono non condurre a una revisione e a una riformulazione della politica di cooperazione della comunità europea
Attorno a tre fondamentali
Temi
Superamento di un deficit di coordinamento tra le politiche nazionali e le politiche comunitarie di cooperazione allo sviluppo
Superamento di un deficit di articolazione e collisione tra le politiche di cooperazione e altre politiche comunitarie o altri aspetti del processo di integrazione e infine superamento di un deficit di espressione e di impulso da parte dell'Europa miei fuori internazionali
E tra tutti i Paesi che partecipano alle politiche di aiuto di aiuto Hallo sviluppo io credo che noi dovremo assai seriamente
Lavorare su tutto questo come membri del Parlamento europeo ma mi permetto di aggiungere come forze politiche democratiche operanti in Italia in ciascun altro paese della comunità europea e adesso non voglio soffermarmi su indicazioni che qui sono contenute per quel che riguarda lo sviluppo economico e sociale durevole da perseguire in quei Paesi anche perché si tratta a mio avviso di indicazioni alquanto sommarie
Credo che siano più specifiche impegnative le indicazioni relative all'inserimento dei paesi in via di sviluppo nell'economia mondiale voglio concludere
Questa disamina del documento
Sollecitando un maggiore coraggio
Da parte della Comunità europea io mi auguro al Parlamento da parte di questo Parlamento che sempre più coraggioso di sicuro del consiglio e spesso anche della Commissione
Maggiore coraggio nel non ancorarsi in modo ambiguo al principio di sussidiarietà
Ma nella assumere quel principio per ricavarne conseguenze più avanzate per quel che concerne il necessario grado di integrazione e coordinamento delle politiche di cooperazione è vero il buon principio de oramai principio tutelare della comunità
Di assegnare a questa solo compiti che possano essere meglio assolti su scala comunitaria che su scala nazionale
Ma io credo che per quello che riguarda la cooperazione allo sviluppo si tratta di un caso evidente ed esemplare
Che richiede uno spostamento deciso
Degli sforzi dal livello nazionale a livello comunitario e comunque un fortissimo coordinamento tra quelle che potranno restare politiche nazionali bilaterali di cooperazione allo sviluppo
Alcune mie osservazioni conclusive
Non bisogna indulgere indulgere al catastrofismo
Quando si parla dello sviluppo del Sud ne sono convinto non credo che ci porterebbe da nessuna parte anche se tanti elementi ci potrebbero spingere a show tuttavia non indulgere al catastrofismo non può significare sfuggire
Alla responsabilità e alla urgenza di scelte spinose
Io vorrei citare
Proprio per dare l'esempio di un giudizio non ripetitivo di vecchi moduli di un giudizio attento
Alle possibilità
Che ci stanno davanti alle potenzialità di nuove dinamiche mondiali
Ma nello stesso tempo un giudizio sufficientemente problematico alcuni passi del rapporto sullo sviluppo mille novecentonovantuno della Broadbent
Si dice in alcuni passi di quel rapporto la crescente esposizione a influenze Esterne certamente pone a rischio
I paesi in via di sviluppo
Chi alti deficit di bilancio non ce ne dimentichiamo meno elitario
Gli alti deficit di bilancio dei Paesi industrializzati
Gli alti potenzialmente ancora allora ti passi di interesse internazionali
Le debolezze delle istituzioni finanziarie degli Stati Uniti il deteriorarsi di alcuni aspetti della situazione finanziaria in Giappone
Il protrarsi inconcludente dei negoziati dell'Uruguay gravando questo rapporto e di una diecina di mesi fa
Alla fine faranno sentire il loro peso ma l'integrazione globale
Nel flusso dei beni e dei servizi
Dei capitali e del lavoro porta anche con sé enormi benefici promuove la competizione l'efficienza e
Da accesso
Per i Paesi poveri a conoscenze fondamentali nel campo della medicina della scienza e della tecnica e poi più ancora si ritorna per concludere su questi concetti in quel rapporto
Il rallentamento dello sviluppo in molti Paesi industrializzati
E la persistente incertezza di quelle economie hanno fatto pensare
Una nuvola
Sulle prospettive globali dello sviluppo il compito è di certo formidabile
Per in molti dei Paesi più poveri del mondo saranno necessari decenni di rapido sviluppo per intaccare la povertà
E le priorità e i limiti e e i vincoli sahariano largamente da paese a paese a seconda dei diversi tassi di sviluppo tuttavia l'opportunità di un rapido sviluppo e oggi più grande che mai nella storia
I legami internazionali
Nella forma del commercio e del flusso delle informazioni degli investimenti e della tecnologia solo ora più forti di quaranta anni fa
I policy makers hanno una miglior comprensione di prima delle o Pizzigoni
Per lo sviluppo ma per
Cogliere queste opportunità occorrono azioni adeguate da parte sia dei Paesi industrializzati sia dei Paesi in via di sviluppo sia delle istituzioni preposte agli aiuti e dalla assistenza
Finanziaria io vorrei mettere l'accento su tre aspetti il primo l'aspetto del volume
Ancora delle risorse da trasferire verso i Paesi meno sviluppati più poveri bisogna crescere decisamente questo volume come come stabilendo quale ordine di priorità
Tra esigenze sociali e di sviluppo propria di ciascun Paese ricco esigenze di integrazione vincoli di competitività in seno all'Europa dei dodici e molteplici esigenze internazionali per quel che riguarda queste ultime mi ha dato un'elencazione stringente e ha posto l'interrogativo di fondo
Standing Hoffmann in un recente saggio sulle tremende difficoltà della costruzione di un ordine mondiale Pacifico e più giusto egli ha scritto
Chi porterà
E porrà pagare
Per i quasi inimmaginabili fabbisogni
Della riqualificazione dell'Europa orientale per la prevenzione
Più di più gravi convulsioni nella ex Unione Sovietica per la riduzione dello squilibrio tra Paesi ricchi e poveri così da prevenire carestie e massicci
Spostamenti di popolazione
Chi
Potrà imporrà pagare
Se levare dal debito molti paesi alla bancarotta
Per proteggere l'ambiente e anche per riconvertire le industrie produttrici di armamenti
Ebbene non si potrà pagare per tutto questo se non rivedendo profondamente i parametri di sviluppo i criteri di allocazione delle risorse disponibili in modo di di vita
Via via prevalsi nelle nostre società democratiche
Opulente in Europa in Occidente secondo l'aspetto dell'impiego delle risorse destinati ai Paesi in via di sviluppo voglio dire
La drammaticità dell'enfasi sulla insufficienza del volume di quelle risorse può essere temperata dalla considerazione di un loro possibile più efficace e produttivo impiego
Non conta cioè solo accrescerli ma evitarne la dispersione si tratta di un aspetto messo bene a fuoco nella comunicazione della Commissione della comunità
Se si riuscisse a elevare massimizzare la produttività delle risorse che vengono trasferiti a favore del Sud la questione pur essenziale
Dell'Oro accrescimento si potrebbe porre in termini meno drammaticamente in sostenibili
Terzo l'aspetto dei tempi dei tempi non si può sfuggire alla necessità di accelerare revisioni e decisioni effetti non si può eludere il rapporto tra tempi delle decisioni che all'Europa spetta assumere e tempi del tendenziale precipitare degli squilibri più gravi e questi ultimi vanno individuati in termini politici e non solo economici in regioni vicini all'Europa Africa e Medio Oriente si intrecciano come fattori di crescente tensione e di incombente disastro
I conflitti irrisolti le guerre dilaganti i vuoti politici i ritmi della crescita demografica le ondate di carestia e di fame
Leggiamo
Per concludere mi si consenta di farlo l'editoriale di Lo Monte di qualche giorno fa disastro in Africa
Non se ne conosce l'estensione ma una cosa e certa ci sarà catastrofe
Non alza è il come nel passato ma al Sud e all'est del continente in Africa Australe
Donde sono venuti i primi gridi di allarme sì annuncia la peggiore siccità del secolo
E nel Corno d'Africa lacerato dalla guerra ogni giorno migliaia di uomini donne e bambini muoiono di fame il numero delle persone minacciate dalla fame
Dalla carestia
E evidentemente difficile a valutarsi con esattezza sessanta milioni come dice la Commissione europea centoquindici milioni
Come suggerisce il presidente della Banca mondiale in ogni caso un disastro ci sono terre incognite in cui la guerra e dunque la politica è la prima causa di carestia nel sud del continente dove la siccità che conduce alla fame la catastrofe rischia al contrario
Di determinare conseguenze politiche per i dirigenti africani e soprattutto per le popolazioni che hanno fame tutto dipende dalla mobilitazione dell'Occidente ma gli africani
Hanno il sentimento di essere abbandonati da un mondo occidentale
Più sollecito nell'aiutare l'Europa dell'Est che di prestare soccorso a un continente arbitrariamente considerato perduto
Ebbene cerchiamo le vie più immediate e concrete per dare il segno di una solidarietà e di un impegno per non essere come europei imputati di deliberato abbandono
Vorrei ringraziare onorevole Napolitano di questa eccellente completa
Estremamente stimolante relazione
Napolitano ha sollevato sottoposto alla una riflessione e una serie di problemi io vorrei
Citarne soltanto
Uno che mi interessa direttamente
E cioè il famosa comunicazione dalla Commissione al Parlamento e Consiglio relativa agli aiuti indirizzi Lupo che in realtà è legata alla Trattato di Maastricht oggi in corso di ratifica nei diversi stati membri
Trattato di Maastricht prevede effettivamente una maggiore responsabilità comunitaria nella settore dell'aiuto allo sviluppo
E nelle rapporti con i Paesi in via di sviluppo
Però come il onorevole Napolitano ha ricordato questa azione comunitaria rimane anche secondo il Trattato di Maastricht un'azione complementare a quella dei singoli Stati membri cioè cioè come direi quasi il la possibilità che e continua a svilupparsi il due tipi di azioni quella dei singoli stati membri e quella viceversa poiché il globale della comunità
Questo tocca e l'onorevole Napolitano opportunamente l'ha ricordato tocca il così detto principio di sussidiarietà
Che è uno dei capisaldi dell'arco degli accordi di Maastricht io ritengo che la presenza e quindi la partecipazione i numerosi giuristi qui in questo convegno varrà anche a approfondire questo principio della sussidiarietà Serena che e naturalmente collegato alla al problema della efficacia l'efficacia dell'azione comunitaria la quale Napolitano ha fatto più volte riferimento e c'è alla e capacità di questi aiuti di produrre nei Paesi in via di sviluppo
Dei fenomeni di moltiplicazione e di il parto e sviluppo vorrei adesso dare la parola che arrivato qui freddo voi a don Luigi Di Liegro
Che il direttore della Caritas di Roma perché possa svolgere la sua relazione prego dal
Non so se del Bronx ringraziare professor Valenti per questo invito
Anche perché mi trovo sul tavolo dove ci sono esponenti qualificati importanti che conoscono bene questi problemi
Direi li conoscono in una maniera magistrale e poi in termini politici
Io sono molto più interessato ai problemi dello sviluppo dell'uguaglianza sociale del rispetto dei diritti all'interno delle nostre convivenze
Ma siccome direi all'interno delle nostre convivenze possiamo parlare benissimo di nord è vissuta
Di cioè persone alle quali vengono regolarmente e quotidianamente
Private in qualche maniera quelle che sono le esigenze di giustizia e di rispetto del loro sviluppo nella nel dire nella cultura della pari dignità siccome delle nostre convivenze
Urbane ecco c'è uno scontro
Petra etnie diverse
Tra le persone che provengono nel dalla sottosviluppo del terzo mondo
E direi anche ieri conto delle difficoltà anche nella misura in cui vengono superate possiamo dire di poter contribuire e a sanare questi squilibri che sono un problema non solo politico economico ma anche un problema etico
Cioè laddove noi riusciamo nelle nostre società
E ad abbattere tutte quelle barriere che ci separano che ci dividono
E favoriamo così dei valori si parla molto di valore della solidarietà si è parlato del valore della interdipendenza di quindi nella misura in cui questi valori crescono credo che
Anche i problemi che non favoriscono l'interdipendenza a livello mondiale L'Unità dire di tutto il genere umano
E probabilmente potrebbero trovare non dico una soluzione definitiva ma certamente possono stabilire un quadro di riferimento
Al quale non può non fare i non può Farr in qualche maniera riferimento la politica l'economia il rapporto che si deve stabilire tra nord e sud tutto il problema
Della distribuzione dei beni che e l'umanità produce
E li produce per tutti e non può continuare
Non possiamo continuare a giustificare questa situazione abissale che c'è tra noi che facciamo le cure dimagranti e i paesi che muoiono di fame
A distanza di sessanta chilometri noi già troviamo lo squilibrio abissale tra il nostro benessere edonistico e sprecone
E la fame del popolo per esempio albanesi io quasi ogni quindici giorni vado in Albania
E ebbene dico che questi vedono alla televisione italiana e notano che e ci sono addirittura dei menu per i gatti veri cani per gli animali io sono amico degli animali ma però noto ecco che c'è in questo senso di rammarico di dolore e di sofferenza
Vedere che noi abbiamo perfino questa capacità ecco di e variare i cibi che dobbiamo dare gli animali e poi i loro non hanno se non l'opportunità di mangiarsi un po'di pane al giorno perché il resto è difficile rinvenirlo a sessanta chilometri di distanza dal nostro Paese
Ma io volevo soprattutto in questa brevissima comunicazione che non hanno nessuna pretesa ovviamente ecco di stare a livello delle relazioni che già abbiamo ascoltato mettere in risalto
E soprattutto l'influsso che c'è tra il sottosviluppo nel mondo nel sottosviluppo del sud
E le emigrazioni e problema cioè dell'immigrazione nel nostro Paese
E perché ritengo che siano strettamente intrecciati questi due problemi
E direi come dicevo prima
Nella misura in cui noi prendiamo coscienza di questo forse possiamo facilitare anche quella cultura della comprensione e della solidarietà
E che certamente noi notiamo
Diventa sempre più rara
Questo non lo dico perché e siamo arrivati già a uno scontro massiccio come in altri Paesi europei tra i migranti e popolazione residente ma non possiamo non lamentare ecco questa indifferenza questa insofferenza che i nostri i fratelli che abitano nelle nostre città i nostri concittadini chiamiamoli così mi riferisco ai romani agli italiani
Hanno nei confronti degli altri concittadini perché sono cittadini come noi e non solo perché sono degli uomini ma perché hanno il pieno riconoscimento dalla loro cittadinanza
E direi che se non andiamo d'accordo all'interno
E se non ci abituiamo quelli interscambi a quel dialogo a quella comprensione che non significa compassione
Che non significa pietà
Che non significa dare qualche cosa
Ma quella comprensione che ci porta a riconoscere nell'altro nel diverso una persona e una persone con cui noi a dobbiamo avere a che fare perché i suoi problemi devono essere anche i nostri problemi
E direi una misura in cui noi questa cultura l'approfondiamo poi anche a livello mondiale
Ritengo che qualche cosa potrebbe cambiare perché se non cambia anzitutto la cultura è difficile che campi poi l'economia e la politica
A partire della prima crisi petrolifere del settantatré i paesi europei hanno sollecitato la venuta degli immigrati nei momenti cioè di una congiunture certamente favorevole
Ed hanno adottato misure restrittive negli altri momenti
E oggi noi siamo proprio in questo momento durissimo di restrizione
Tuttavia egli emigrati italiani hanno goduto di una maggiore protezione in forza delle norme comunitarie sulla libera circolazione nel corso degli anni ottanta le politiche migratorie sono diventate progressivamente più metri stile in tutti gli Stati salvo che per ridotte categorie di migranti
E i rifugiati con familiari a carico
E le norme hanno anche tenuto conto dell'alto tasso di disoccupazione locale
Contemporaneamente si sono formate alcune sacche di immigrati irregolari costretti a tentare comunque la via dell'esodo
Da una parte i Paesi poveri non sono più in grado di trattenere la propria gente
E dall'altra i Paesi ricchi non sono propensi ad accogliere gli immigrati se non in misura limitata
E ci siamo battuti perché il flusso migratorio in Italia
Non fosse un flusso direi in qualche maniera ostacolato ma semmai programmata
Anche se sappiamo quanta fatica a fare il nostro governo a programmare i flussi migratori di fatto in ogni programma
Forse perché non fu io non funzionano le agenzie di lavori non lo so perché non è l'intento ma sta di fatto che quando vado nei paesi del sottosviluppo
Vedo che è impossibile per me raggiungere un consolato ed entrare in un consolato italiano all'estero macinate quante difficoltà hanno questi immigrati che teoricamente
In una programmazione ripeto che non c'è ma la legge prevede che nella misura in cui non riescono a trovare un lavoro è uno sponsor qui in Italia così teoricamente dovrebbero avere il diritto di accesso
Molto forte la pressione migratoria anche dall'Europa dell'Est
Che prima si verificava per motivi politici e adesso piuttosto per motivi di carattere economico e di carattere sociale
Secondo i più recenti dati disponibile Milano centottantotto gli immigrati nella comunità sono tredici milioni su una popolazione complessiva di trecentoventiquattro milioni con una una incidenza e quindi del quattro per cento
Gli extracomunitari sono poco meno del dei due terzi otto milioni duecentoventuno non mila persone con un'incidenza del due virgola quattro sulla popolazione complessiva sono drammatiche anche le situazioni relative alla sanità
E direi proprio ai diritti fondamentali alla casa alla sanità all'istruzione
E anche ad alcuni indicatori del benessere sociale e forse non perché non ci sono le risorse e mi sono il precipitato l'altro giorno
Alla all'ufficio competente all'assessorato competente alla Regione Lazio per il problema della casa ad alcune famiglie e di migranti che mi avrebbero teoricamente il diritto avendo saputo che ci soggiacciono alla Regione Lazio circa dieci mila miliardi non non bruscolini o dieci mila miliardi per la casa
E questi miliardi non vengono utilizzati
Per cui poi dopo ci si lamenta se gli immigrati sono costretti a vivere del degrado della Pantanella stamattina dichiarato alla televisione come tutta l'Italia sta diventando una Pantanella
Perché il diritto di poter fruire di un'abitazione per un immigrato non esiste di fatto esista teoricamente ma di fatto non esiste
Naturalmente questo Boy comporta
Un grave motivo di tensione con la popolazione italiana perché questa popolazione pure molte volte si vede privata
Di questo diritto
Parlavo con un giornalista mezz'ora fa prima di a di entrare quale mi diceva proprio al problema a proposito il problema casa che e andata da uno degli enti che ha disponibilità di casa sia andato anche noi a lamentare perché non era fruibile questo bene da parte di alcune fasce della popolazione più povera
Per tutta risposta gli è stato detto ma se lei ha bisogno di una casa basta che va dal direttore la casa l'avrà subito ma non parliamo di questi altri problemi che sono troppo imponenti le potete affrontare così in una maniera direi questa diventa significativo di una realtà come Roma per esempio dove dove le case non è che mancano ci sono però non sono fruibili né dai cittadini italiani saluto quelli che non possono contare su un mercato e ne sono fruibili certamente dai gli immigrati
Quindi sono drammatiche tutte quelle situazioni relative
Agli indicatore del benessere sociale ed estremamente significativa soffermarsi sul divario tra il reddito di cento trecentocinquanta d'onore anni di qualche Paese africano tipo il Mozambico Zaire Burundi Nigeria e i venti milioni di lire di reddito pro-capite degli italiani
Cento centocinquanta volte di più anche quando la differenza e dieci o venti volte la spinta emigrare è fortissima
Vi è un eccezionale incremento demografico che ha più che triplicato nel corso di questo secolo alla popolazione mondiale
Ormai arrivata sei miliardi specialmente per l'apporto dato dei paesi in via di sviluppo negli ultimi cinquant'anni
E lo sarà ancora in maniera più vertiginosa per i prossimi anni almeno così le previsioni ci dicono
Nascono novanta milioni di persone all'anno duecentocinquanta mila al giorno treni ogni secondo in particolare sulla sponda sud del Mediterraneo
Si va accumulando una massa di alcune decine di milioni tra disoccupati e sottoccupati attualmente tra sponda sud sponda nord il rapporto tra i nuovi nati e di quindici a un continuano ad altra parte ad essere insufficienti i progressi economico sociali del terzo mondo anche a causa delle grosse carenze delle politiche di cooperazione allo sviluppo
Talvolta ci si domanda se veramente c'è la cooperazione con conseguenti riflessi sulla situazione occupazionale
Di qui al due mila e venticinque la popolazione attiva aumenterà nel mondo di un miliardo e quattrocentottantacinque milioni di unità concentrate quasi esclusivamente nel Terzo Mondo
Sarà questa una mina vagante che potrà dare origine a giganteschi influssi immigratorio
Qualche piccolo sintomo l'abbiamo vista l'abbiamo notizie non non notato ecco per quanto ci si riferisce a questo Paese vicino come l'Albania
E io ho ho motivo di credere che se la politica italiana di aiuto all'Albania si limita a dare qualche quintale otto nel lato di farina e non incidere invece attraverso investimenti per il rilancio dell'economia difficile di questo Paese
Io penso che quella gente approfitterà di tutti i mezzi a disposizione non ci saranno carrarmati che tengono per abbandonare questo Paese noi ci lamentiamo
Per i venti venticinque mila all'Orda d'albanesi che abbiamo tra noi
In ma non dobbiamo dimenticare che in Grecia ce ne sono oltre centotrenta mila
Il terzo mondiali non è mica no se non raramente perché hanno la prospettiva di un lavoro sicuro
Si muovono anche quando l'ingresso è vietato dalle leggi
E in Italia dato con la legge Martelli si entra ugualmente si renderà con il semplice passaporto turistico verso il sedici avevo visto turistico
Si muovono anche quando l'ingresso è vietato per legge la disperazione di Porta sin dalla partenza ad essere disponibile per i lavori meno appetibili meno pagati meno tutelate
Sono lavoratori che portano una testimonianza personale spesso male accettata degli squilibri dello sviluppo mondiale
Vengono privi di risorse finanziarie la maggior parte per potersi pagare il biglietto di viaggio hanno dovuto vendere i pochi averi
E direi che la le famiglie si sacrificano pur di creare la speranza almeno ad un membro che poi andando fuori all'estero
Possono in qualche maniera garantire un minimo di di sopravvivenza ai propri familiari e l'esperienza triste amare che abbiamo fatto anche molti di noi io sono figlio di un emigrante
E ho sofferto sulla mia pelle l'esperienza di questa emigrazione fatta con sacrifici immensi
Molti non potendo entrare legalmente hanno dovuto pagare forti tangenti
Anche ai consolati
E organizzazioni criminali che promuovono i traffici clandestini e fanno promesse non mantenute
L'immigrazione si sono trasformati in un fenomeno epocale che potrà arrestarsi solo a lungo termine
Gli esperti calcola che l'assestamento della popolazione mondiale potrà avvenire alla fine del secolo prossimo a livello di dodici quindici miliardi di persone
Rimane nel frattempo l'incognita se si potrà si programmano più seriamente al problema del sottosviluppo
L'Italia ha conosciuto l'inversione dei flussi a partire dagli anni Ottanta cominciando da allora diventare paesi di immigrazione
Immigrati da centoquarantatré mila
Nel settanta sono passati a duecentonovantotto mila nell'ottanta settecentottantuno mila nel novanta e a ottocento novantasei mila
Nel mille novecentonovantuno dei quali un quarto concentrato nella nostra regione Lazio duecentoventiquattro mila e specialmente a Roma duecento due mila e qualche cosa la percentuale degli extracomunitari è dell'ottantatré virgola tre per cento cioè più dei quattro quinti vi è poi secondo gli esperti un consistente numero di immigrati in situazioni irregolari circa trecento mila e anche più
Per risolvere il problema occupazionale dei paesi del sud del mondo la prima leva da azionare consiste nell'assicurare un maggiore aiuto allo sviluppo che comporta anche un utilizzo più razionale dei fondi
Ma sono cose queste ben note io mi ricordo semplicemente a me stesso forse che a voi che non ne avete bisogno per una riflessione che ci porta a rispettare un minimo di criterio di moralità
E a rispettare forse anche la legge forse anche nel settore della cooperazione dovremmo lo dico anche come rappresentante del volontariato non so di spararci per qualche aiuto che diamo quanto piuttosto impegnarci ma può di più perché le leggi vengono applicate
Quindi il rispetto della legalità anche nella cooperazione per evitare che poi se ne approfitti per Fini
Certamente non nobili
Ma che possono creare anche delle situazioni drammatiche proprio nei paesi del sottosviluppo
è aumentato il divario che separa i Paesi poveri dei Paesi ricchi che detengono i quattro quinti della ricchezza del globo pur contenente le solo un quinto della popolazione
Alcuni Paesi poveri hanno un reddito di dieci venti trenta ed anche cento volte inferiore a quello dei Paesi ricchi come il nostro
Se si pensa che in Albania uno stipendio mensile si aggira intorno ai trentacinque quaranta mila lire
E siamo così alle porte diciamo dell'Europa anche se credo che l'Albania faccia e parte integrante del nostro continente
I loro crescono continuamente secondo la Banca mondiale nel mille novecentonovanta si è raggiunto l'ingente somma di mille trecentoquarantuno miliardi di dollari
Cifra che corrisponde approssimativamente ad un milione seicento mila miliardi di lire italiane le politiche per la cooperazione allo sviluppo finora attuate sono risultato poco coordinate
Poco generose poco razionali poco finalizzate
Sulle esigenze dei destinatari prevalgono spesso i calcoli sui benefici di ritorno e le mire o le mire di prestigio la selezione di interventi è sposata ed anche quegli opportuni vengono gestiti male
Oltre a tutto ciò pochissimo oltre a tutto ciò pochissimi tra i Paesi ricchi arrivano a destinare lo zero virgola settanta per cento del prodotto interno lordo così come è stato a suo tempo auspicato dai paesi dell'OCSE
L'Acea specifica ha specifiche competenze in materia di cooperazione allo sviluppo ad esempio con sessantasei Paesi africani dei Caraibi e del Pacifico dice l'accordo di donne e con altri paesi sono stati stipulati speciali accordi di associazione
Problema dello sviluppo dei Paesi del Sud del mondo lasciato andare alla deriva condizionerà negativamente lo scenario mondiale in particolare quello dei flussi migratori
Per quanto si possa fare del Mediterraneo tentare di fare del Mediterraneo una sorta di nuovo muro di Berlino tra nord e sud
E io credo che certamente ecco tutto questo non sarà sufficiente per frenare direi la fuga
Degli uomini e di popoli affamati dal loro situazioni così
Di inferno per migrare così verso vidi dove loro immagino che ci possa essere il paradiso terrestre
Lo stesso problema della popolazione mondiale potrà essere risolto non attraverso campagne di imposizioni
Bensì attraverso una collaborazione che favoriscono lo sviluppo e la procreazione responsabile
In Italia la legge quarantanove dell'ottantasette approvata all'unanimità dal Parlamento ha ripreso i precedenti interventi legislativi secondo una visione più organica
La cooperazione allo sviluppo considerata parte integrante della politica estera italiana persegue l'obiettivo della solidarietà tra i popoli nel rispetto dei diritti fondamentali dell'uomo
La sua finalità consiste nel ossidi facilmente dei bisogni primari e nella promozione a tutti i livelli dello sviluppo interno nei vari Paesi e nella loro crescita economica sociale e culturale
è inoltre previsto l'intervento in caso di calamità o di gravi carenze
La legge quarantanove nel Complesso buona nel suo impianto strappo curando scarsi risultati a causa dell'insensibilità politica
Delle incoerenze gestionali delle lentezze procedurali e della insensibilità nei confronti soprattutto delle ONG
Il governo non riesce ad assicurare trasparenza nell'utilizzo di fonti
E a convincere la partecipazione democratica degli organismi sociali
In conclusione la cooperazione va incrementato secondo criteri più adeguanti
Ecco io ho detto semplicemente qualche riflessione io mi auguro così di aver potuto offrire un brevissimo diciamo anche un vivissimo tentativo ecco di riflessione
Che farò tutto il mio meglio ecco perché si possano continuare in questa città dove io ho però
A creare maggiore sensibilità della gente nei confronti dei paesi del sottosviluppo che ci appartengono perché ne siamo anche responsabile del loro sottosviluppo in qualche maniera con così la speranza che nel clima di una maggiore solidarietà
E nella convinzione che tutti possono a vere delle interdipendenze che ci lega questi popoli possiamo risolvere i problemi del terzo mondo all'interno le nostre convivenze contribuire soprattutto per cento pressione sulle istituzioni e sulle politiche e nazionali e comunitarie
E affinché anche la politica si accorga che ha molto da fare per favorire la pari dignità del mondo e il rispetto dei diritti fondamentali
Come tale bah no
Sì perché aspettiamo regole Craxi che doveva essere qualche alla dieci minuti ma
Opinabili ma il terreno meglio pare regna mi pare che la carne al fuoco sia tanta impegnato
Qualcosa sì
Onorevole Craxi si trova in questo momento di Orio al Serio per via politica del suo partito
Teme di accumulare un ritardo troppo irrispettoso
Sia verso le signore e signori qui presenti che il correlatore
Io ho pregato quindi di voler consegnare sia alla presidenza il suo testo d'intervento che aveva già preparato
E sia di pregare cortesemente gli uffici del Parlamento europeo di volerne provvedere in qualche modo la diffusione avendone già peraltro credo consegnate alcune cose
Chiediamo io stesso da parte del presidente Craxi comprensione all'illustre pubblica
Naturalmente
C'è sempre un certo rammarico perché
Per il ruolo che il l'onorevole Craxi svolge
Volontari ed eventualmente gli allora e ci auguriamo che possa da giudici più tardi ma intanto tanto di naturalmente l'assicurazione che daremo la più ampia diffusione al suo testo vorrei passare alla fase del dibattito c'è e vorrei pregare sarà coloro che sono qui presenti chi intende intervenire con uno l'altra questione da porre ai relatori c'è qualcuno che vuole aprire il fuoco
Sempre per il fuoco
Metaforicamente almeno espressa da ultimo
E allora guai a aprono il fuoco io nel senso che vorrei porre io stesso a
Una una domanda all'onorevole Napolitano sulla base della relazione Daloui oggi svolge
Mi ha preoccupato in particolare diciamo la preoccupazione
Lei non è Napolitano
Su questa pericolo
Che il rapporto detto nord-sud cioè sarà paesi in via di sviluppo e Paesi sviluppati economicamente sviluppati possa essere in un qualche senso alterato dall'evoluzione della politica internazionale in particolare nei suoi rapporti con i Paesi del centro e dell'Est dell'Europa
Questo è senz'altro vero però probabilmente sarebbe interessante anche approfondire
Di quale Europa si parla
Perché è vero c'è l'Europa dei dodici l'Europa della comunità europea ma è l'Europa oggi si prepara ad un a passi molto più importanti
Particolare c'è in corso di nel
Ratifica un trattato che è il Trattato sullo spazio economico europeo il quale tende ad unire ai dodici Paesi alla comunità in un grande spazio economico europeo i sette Paesi della Electa passa si forma quindi in Europa un grosso la scena complessa sia rosso blocchi economico Peterson Thomas perlomeno economico che avrà la sua influenza la volevo chiedere all'onorevole Napolitano se lui non ritiene che la formazione di questo blocco economico cioè i dodici P sette dell'est di oggi diciannove Paesi non posso essere una carta in più nei confronti del rapporto esteso Ovest cioè nei confronti dei Paesi del centro dell'Est dell'Europa e certo qual senso liberale il rapporto nord-sud da questa ipotesi
Io io ritengo che anche prima dell'insorgere di questi nuovi problemi ed impegni estremamente Complessi di cooperazione per una radicale ristrutturazione delle economie
Dei Paesi dell'Europa centrale e orientale
Già insomma c'era da rilevare un grave ristagno nelle politiche di cooperazione col Sud poi è intervenuta questa comunicazione della Commissione delle Comunità europea indicare anche tutti gli elementi
Di dispersione che hanno caratterizzato lo sforzo della comunità e anche lo sforzo dei singoli paesi membri
Sul terreno dell'aiuto ai paesi in via di sviluppo un rimedio tanto per cominciare non farei partire il discorso da ottantanove c'era già da fare un discorso critico sull'impegno dell'Europa comunitaria e dei dodici anche individualmente intesi verso i Paesi del sud e in modo particolare i paesi più vicini diciamo quindi i paesi terzi Mediterraneo o se si vuole Africa e Medio Oriente eccetera eccetera
Tuttavia non c'è dubbio che poi dopo l'ottantanove novanta novantuno
Con lo sconvolgimento che si è prodotto nelle singole economie dei Paesi dell'Europa centrale e orientale e della ex Unione Sovietica
E non dei rapporti tra queste economie che sono stati fino a un dato momento rapporti di di fortissima compenetrazione
Dinanzi ai paesi adesso diciamo dell'Europa più industrializzata e dell'Europa democratica si sono opposti i compiti ineludibili
Di aiuto o di collaborazione anche per consolidare
I processi di rinascita odi
Nascita di sistemi democratici in quei paesi già del blocco sovietico noi abbiamo avuto anche in Italia dottor Princi loro lo saprà una discussione
Piuttosto vivace non semplice la Commissione esteri quando si è trattato di provvedere alle prime esigenze di assistenza finanziaria e non soltanto finanziaria
Alla Polonia la Cecoslovacchia all'Ungheria insomma i primi Paesi da cui partita questa nuova fase di relazioni con l'estero ci siamo
Dovuti impegnare una discussione vivace perché non c'erano altri strumenti a disposizione per erogare questa assistenza
Della legge allora vigente sulla cooperazione allo sviluppo e si è dovuto attingere a quei capitoli di bilancio obiettivamente operando una sottrazione di risorse a danno dei paesi del sud
Abbiamo quindi poi sollecitato nuovi e appositi provvedimenti legislativi e infine proprio verso la conclusione della scorsa legislatura sia approvata una legge ad hoc quindi insomma si sono posti anche dei problemi concreti di priorità di di di selezione delle risorse disponibili
Mentre invece è stato insufficiente l'aumento complessivo di queste risorse
Abbiamo avuto naturalmente reazioni varie da parte dei singoli Paesi e la comunità europea e ne abbiamo avuto anche un problema del tutto peculiare quello che si è posto poi per il più avanzato e ed economicamente efficiente paese membro della comunità la Germania perché lì ci si è dovuti occupare innanzitutto della completa ristrutturazione dell'economia
Della regione orientale poi ricongiunta si con la Germania con la Germania Federale
Dico insomma e quindi c'è il problema complessivo di un adeguamento del volume di risorse tanto è vero che il ministro degli Esteri italiano De Michelis ipotizzò la possibilità di assumere come obiettivo l'elevamento all'uno per cento del reddito interno lordo della quota di risorse da destinare sia al Sud che all'estero
Si ipotizzò anche una suddivisione di questo un per cento terra esiste Sud Mediterraneo e arresto del sud
Però come ho detto almeno secondo le ultime statistiche disponibili noi rimaniamo anche il nostro Paese anzi nostro Paese
Nel mille novecentonovanta ultimo anno per il quale c'è una cifra credo attendibile è al di sotto anche della media dello zero trentacinque per cento che è la media dei Paesi impegnati nel gruppo dei donatori aiuto pubblico allo sviluppo io però sono d'accordo col dottor vinci che si tratti richiamare a un forte impegno e a un maggiore impegno di solidarietà con l'Est il i paesi dell'area dell'età che non sono credo del tutto estranei a questo impegno ma si tratta di chiamarli ad un maggior contributo
Insomma noi abbiamo ha mai questo dodici più sette da da fare da far valere da giocare
Efficacemente
Poi abbiamo avuto anche diciamo altre sedi di cooperazione multiradar penale con lesto non dimentichiamo che si è partiti proprio da un gruppo di ventiquattro
Paesi impegnati disponibili ad un aiuto e questo gruppo di venti quater è stato coordinato esattamente poi dalla comunità europea quindi dodici più sette ma ci sono ancora altri parchi
Dovremmo cercare di non dimenticare che qualcosa anche in Giappone dovrebbe pur farla insomma più di quanto più di quanto non faccia
Per non parlare degli Stati Uniti peraltro afflitti da problemi non lievi
Di carattere di carattere finanziario ecco quindi io non so se sia possibile una divisione di compiti troppo meccanica cioè i sette Paesi delle età che adesso entrano a far parte di questo spazio
Economiche europeo insieme con i dodici della comunità piuttosto proiettati verso ovest
Non credo che mentre i dodici
Maggiormente proiettati verso il sud io non credo che una distinzione così meccanica sia realistica
Tra l'altro basti pensare anche all'impegno di alcuni dei sette la Svezia
Verso il sud che non è un impegno da trascurare da abbandonare quindi ci deve essere un certo Mixer complessivo ma mi pare che questo possa essere un assai positivo quadro di riferimento
Io vorrei vorrei ringraziare per questa risposta però e vorrei formulare un un'altra perché vedo fra di noi anche l'onorevole Tullia gavettoni che oltre che essere stata già membro del Parlamento europeo
Si occupa ancora oggi
I problemi del sottosviluppo di un particolare articolo e ricordo di ricordare il contributo che è da sempre l'onorevole gavettoni ha dato alla nostra università di Perugia con grande passione con grande spirito europeistico degli
Bene Pepper perché stanno altrove ma non tanta tanta storia antica
Rimane abbinare la presenta una ragazza nera la stimola la mia domanda perché si è vero evidentemente sarebbe difficile immaginare una ripartizione meccanica degli oneri e delle competenze
Nei confronti di Paesi in via di sviluppo però è indubbio che la sensibilità e diciamo anche francamente gli interessi che possono essere sia politici che economici di alcuni Paesi verso certe aree il sottosviluppo sono maggiori o sono comunque diverse
Non c'è dubbio che il continente africano ha costituito per ragioni storiche economiche e anche politiche uno punto di riferimento importante nella nella
Nel progetto
I programmi di aiuto di aiuti comunitari
Però questo è il ricovero si sono a poco a poco estesi
E dunque interi a zona interesse a mio avviso primario per l'Europa tutta intera Rigoletto ma di particolare per l'Italia è quella dell'America Latina
C'era l'altro dimenticare che l'America Latina mio modo di vedere e probabilmente interessata
Non soltanto sotto il profilo economico ma direi anche sotto il profilo di un certo affrancamento politico a dialogare soprattutto con l'Europa piuttosto che lo con altri paesi già sviluppati
E a me pare che il problema del sottogruppo dovrebbe porsi anche nel contesto internazionale
Di evitare una come lei frazionamento
Degli aiuti nei nelle nelle zone che sia geograficamente più vicine ma tener conto anche di una serie di elementi che compongono lo scenario internazionale la volevo dire se Napolitano d'accordo con questo
Io glielo avevo solo solo su questo sono d'accordissimo
Noi però già dobbiamo auspicare che lei stesso ha fatto qualche preoccupazione dubbio che l'ha trattato di Maastricht venga davvero
L'impulso a una politica comunitaria di cooperazione non troppo modestamente complementare delle politiche nazionali a maggior ragione se noi potessimo realizzare se non altro un coordinamento efficace
Tra le politiche dei dodici quella della comunità come politica appunto comunitaria e quelle nazionali bilaterali dei singoli paesi membri e le politiche anche dei sette beh allora davvero io credo che si potrebbe da un lato evitare una ancora maggiore dispersione di risorse e dall'altro tenere conto come dire di vocazioni storiche
Di vocazioni storiche di collocazioni geografiche
Che sono abbastanza differenziate
Peggio ancora una terapia dal professor Zhengyi svolge la sua relazione se per me
Cioè fare una domanda grazie presidente proprio nel contesto della relazione dell'onorevole Napolitano anche l'osservazione è stato fatto dal dottor vinci
Divenuto una riflessione e nello stesso tempo una preoccupazione quindi una domanda che portò poi
Scusa si parla quindi di cooperazione e quindi di squilibri tra Nord e Sud
I paesi del Maghreb Smarra che dell'Africa Pacifico e Caraibi si parla dei paesi dell'Est e quindi un Paese ex comuniste
Ma proprio in questi giorni e io leggendo il giornale ma soprattutto di dai una trasmissione in televisione sono rimasto allucinato estremamente preoccupato della situazione economica depressa dei paesi dell'Est sono molto vicini a noi
E soprattutto da situazioni di estrema precarietà in cui opera ad esempio le centrali nucleari
Il servizio di Cernobyl i propri tempio è un altro servizio su un altro centrale della della Russia dove a provocato ultimamente veri seri pericoli di fuga di Plutonia
Allora voglio dire questo il mondo veramente sta attraversando un momento rarissimo ed estremo di estrema pericolosità
L'altro esempio è quello di quella di quella nave che è stata affondato nelle coste della Norvegia con ventiquattro testate nucleari sappiamo benissimo che c'è un pericolo incombente che da un momento all'altro si potrebbe verificare
Quello che tutti chiamano il cosiddetto disastro della catena alimentare
La mia domanda è questa la mia preoccupazione mia domanda l'Italia dal punto di vista politico ma anche la Comunità economica europea
Buttarlo anche dottor vinci cosa sta facendo in concreto qual è l'atteggiamento di fronte a questi problemi che sono veramente grossi sono veramente al centro dell'attenzione mondiale che preoccupa veramente tutti
Grazioli questa risposta
Io io vorrei pregare il dottor Vincenzo naturalmente noi siamo credo
Abbastanza consapevoli della gravità di questi rischi rischi disastri nucleari dischi disastri ecologici e così via in parte intendiamoci non è che questi rischi siano cresciuti in parte questi rischi si stanno rivelando ma esistevano anche quando non se ne aveva una concreta percezione dello stato delle centrali nucleari in Unione Sovietica
Eccetto sarà diventato ancora più rischioso per qualche ulteriore perdita di capacità di controllo ma
Era
Sufficientemente pericoloso anche anni fa quando magari non lo sapevamo troppo bene ecco quindi voglio dire
Noi abbiamo piuttosto la percezione più acuta oggi di certi rischi
Che si sta cercando anche di fronteggiare sia da parte della comunità europea sia da parte anche gli altri importanti a pruriti
Sulla scena internazionale perché gli Stati Uniti stanno anche affrontando sia con la repubblica russa che con altre repubblica della ex Unione Sovietica tutta una serie di questioni di questa natura compreso il rischio
Della perdita di controllo degli armamenti nucleari che non è minore di quello della perdita di controllo delle centrali nucleari
Anche perché ha molto da aggiungere
In realtà il i problemi dell'ecologia in questi paesi che sono tuttora in via di sviluppo sono drammatici molto più drammatici di quanto non possono essere nei nostri paesi e nei Paesi ed economie sviluppate
Sul piano comunitario esistono al lo stato delle cose direi tre sorte viterbesi
Nelle azioni dirette della comunità
Che sono anche presenti nei paesi divide il centro dell'Est dell'Europa
E soprattutto in quella che era l'Est della Germania una parte la Germania
La quale anche se è afflitta da questi problemi di riconversione industriale in senso ecologico
Sono azioni che facciamo naturalmente nei limiti e i mezzi disponibili vorrei ricordare a questo proposito che fino ad oggi
L'ottanta per cento dagli aiuti stanziati per l'ex Unione Sovietica provengono dai dodici Paesi alla comunità e quindi la solidarietà mondiale fino a questo momento e venuta mancare in molti aspetti per cui certo vedi non bastano mai ma noi europei siamo rispetto agli altri paesi in via di salita di certamente in prima linea fra coloro che stanno tentando di aiutare queste una seconda linea di azione e quella diretta a tentare di coordinare
Gli aiuti dei singoli dei paesi membri famoso problema dalla sussidiarietà chiedere in che misura l'Europa te e può o giocare un ruolo di collegamento nei provvedimenti nelle decisioni dei singoli Paesi membri un ruolo estremamente difficile
E fino a questo momento abbiamo riscosso direi
Per essere ottimista un cinquanta per cento di successi ma anche il cinquanta per cento di insuccessi
E di appena pochi giorni l'insuccesso
Nella proposta della Comunità europea tendente appunto ad organizzare secondo norme comunitarie il trasporto prima di materiale pericoloso sul piano ecologico da un paese all'altro dalla comunità e lo smaltimento di rifiuti e pericoloso quindi non è un sacco un settore molto semplice
Il terzo settore
Last but not least e il settore ovviamente economico
L'ecologia costa il problema è che l'ecologia ha un costo ed ha un costo elevato
Il costo elevato dell'ecologia deve essere necessariamente sopportato dall'insieme della società nella quale sì vengono adottati certi provvedimenti illusorio pensare che il costo l'ecologia questo essere messa a carico delle imprese
E che lei prese a loro volta lo ripeto da carico del consumatore quindi il costo dell'ecologia estremamente elevato ha proposto dalla Commissione delle Comunità europea approvata dal Parlamento europeo e quello di immaginare quella che noi chiamiamo formalmente l'ecotassa
Cioè in realtà effettivamente il pagamento da parte di ciascun cittadino
Ciascun cittadino direttamente evidentemente beneficiario di provvedimenti ecologici a favore di un piano relativo all'ecologia
Questo terzo tentativo fino a questo momento è fallito e proprio su questo fallimento resto c'è un conflitto oggi esistente tra comunità e Stati membri per quanto riguarda la prossima conferenza sull'ecologia di Rio de Janeiro che dovrebbe essere no dovrebbe sarà aperta fra una settimana circa proprio i primi mesi di giugno
E alla quale probabilmente almeno fino a questo momento la comunità non dovrebbero partecipare proprio per protestare per il mancato coordinamento fra i dodici nel settore dell'ecologia
Come detto e torniamo un po'a quelli che sono i problemi della struttura
Giuridico politica di questa Comunità europea con i suoi passi avanti Candy innegabilmente esistenti e quelle che sono e viceversa ancora le carenze di una organica struttura comunitaria
Al rapporto fra comunità e Stati membri alla capacità della comunità di assorbire anche in
Settori
Di chiarissima la competenza comune delle più che comunitarie comune come quello del ecologia sappiamo perfettamente che Cernobyl Pupo ha provocato effetti Grecia e che cito mai dovesse accadere un incidente ad una centrale nucleare e queste evidentemente non l'inquisitrice non li vedevo gli effetti al Paese in cui la la la centrale negare Chiesa comunque anche in questi settori non c'è dubbio che sorgono problemi questo mi dà l'occasione pregare professore vendi
No alla Nord volere no no no e professor Denti di venire sparge la sua relazione
Sua relazione che immagino parli nella quale ci parlerà non soltanto non soltanto di quello degli aspetti lo sviluppo ma anche del rapporto fra minoranze maggioranza nella internazionale
Ringrazio il presidente di questo convegno chiedo scusa naturalmente dal presidente stesso che gli organizzatori nonché al pubblico per questo sovvertimento nell'ordine programmato dei lavori perché naturalmente creerà per un piccolo scompenso non grande scompenso nella logicità del discorsi che abbiamo fin oggi sentito fino a questo momento sentito perché si è parlando di problemi dello sviluppo dei rapporti fra democrazia e sviluppo sotto il profilo essenzialmente economico e e politico ad alto livello abbiamo sentito io mi trovo viceversa nella necessità per compito assegnati ogni di riportare il discorso termini piuttosto schematici
Sugli aspetti giuridici del problema anticipando cioè quello che sarà credo come da programma il discorso fondamentale della un mattinata di domani
Quindi chiedeva ancora volta scusa per questa radicale modifica di tipo di linguaggio e di tipo di approccio del problema passo al mio breve intervento il cui titolo che mi è stato assegnato come si legge dal programma
E e quello di popoli minoranze comunità nel moderno diritto internazionale
Il titolo dell'intervento così così ampio potrebbe lasciare intendere
Che io abbia la pretesa di mettere ordine nell'attuale sistema del diritto internazionale con riferimento alle tre nozioni che sono indicate nel titolo e dalla regolamentazione che da questi concetti dicendo
Voglio subito precisare non ho alcuna intenzione di deludere dell'uditorio e quindi intendo fermare fin dal da questo dall'inizio che non ho alcuna pretesa in tal senso cioè non non pretendo affatto di mettere ordine nel diritto internazionale vigente
Mi limito soltanto ed il compito che così in stretti confini mi prefiggo
Di richiamare l'attenzione sugli aspetti essenziali che contraddistinguono l'evoluzione direi quasi terminologica utilizzata con riferimento a queste tre nozione
E della regolamentazione che a questa terminologia consegue
Allo scopo forse di contribuire attrarre degli spunti utili sempre sotto il profilo giuridico per applicare l'una o l'altra di queste nozioni
Alle nuove realtà che sono state evidenziate nella relazione di ieri pomeriggio
Che per ragioni economiche per ragioni politiche o anche diciamo pure per azione per ragioni razziali sulle quali non si è molto insistito o per altre cause
Pesantemente coinvolgono nella vita quotidiana molteplici collettività di individui in Italia in Europa e nel mondo interno
I termini sui quale vorrei richiamare la vostra attenzione sono quelli della relazione del dell'intervento cioè popoli minoranze e comunità
Soffermandosi anzitutto sul primo di questo termine popoli mi direte che forse abbastanza banale soffermarsi sulla nozione che certamente di uso comune che è assai facile trovare definita in qualunque vocabolario moderno ma ne voglio soltanto richiamare gli aspetti quali rilevano per la disciplina del diritto internazionale
E mi piace cominciare il colle richiamare all'attenzione ha opportunamente a una parte dell'uditorio e altri lo conoscono molto meglio di me
Come il concetto di di popolo sia forse alla base stessa del diritto internazionale
Se solo ci ricordiamo come alcuni Autori alla fine del secolo scorso piuttosto che parlare di diritto internazionale hanno volutamente parlato di diritto delle genti
Cioè a dire come una disciplina giuridica che tende a regolamentare i rapporti tra i popoli piuttosto che fra gli stati come oggi si suole dire
Da questa origine nella quale il popolo assumeva una particolare rilevanza tutta particolare si è poi viceversa passati alla nozione tradizionale diritto internazionale cioè i rapporti tra nazione Inter statuale rapporti fra sta la nozione di popolo in effetti dimenticata a livello dalla regolamentazione giuridica per alcuni decenni riemerge come è noto con la conferenza dell'azionista
Per la prima volta nello stesso Statuto delle Nazioni Unite si sottolinea che esistono i popoli si riconoscono i diritti dei popoli e lo stesso articolo primo e fondamentale alla sua base nel concetto della uguaglianza dei popoli e della autodeterminazione degli stessi
Dalla conferenza di San Francisco in poi tutti gli atti che nel sistema se unite conseguono riprendono il concetto di popolo riaffermando né al aspetti che vanno sottolineati nel diritto internazionale moderno la dichiarazione di assai dell'uomo riparo da ancora dei popoli come elemento fonte elemento fondamentale per il concetto di democrazia in uno Stato moderno
La risoluzione sulla decolonizzazione del sessanta ribadisce il principio dell'autodeterminazione poi elevato ha diritto all'autodeterminazione
Il sistema
Di tutela proclamazione prima tutela poi dei diritti dell'uomo
Perché nasce naturalmente coi gas universale ma che trova il suo puntuale riferimento poi nei fatti dell'anziano leader del sessantasei ribadisce ancora una volta il popolo come soggetto di diritto con riferimento alla piena e libera disponibilità delle risorse economiche alla libera scelta del sistema politico eccetera
Ancora le dichiarazione sul nuovo ordine economico internazionale la dichiarazione sui diritti e doveri degli Stati
Quella sulla relazione amichevoli eccetera eccetera e l'elenco potrebbe continuare e direi in maniera abbastanza ampia a cosa porta tutto questo
Porta a sottolineare come e il popolo o i popoli il discorso è identico nel moderno diritto internazionale cioè in quello che nasce dalla dichiarazione dalla conferenza Francisco ad oggi assume certamente una sua rilevanza adesso si potrà parlare e discutere in dottrina se siamo di fronte a un soggetto o no di diritto non voglio entrare naturalmente in questo tipo di discorso che diventerebbe troppo peculiare ma è certo che nel sistema delle Nazioni Unite e quindi del diritto internazionale moderno perché si tratta di atti risoluzioni dichiarazione convenzioni ormai largamente accettate dalla comunità internazionale
Il popolo in quanto tale viene riconosciuto come titolare almeno di alcuni di alcuni diritti e se ne sottolinea in particolare quello alla autodeterminazione nonché poi il diritto allo sviluppo che naturalmente massimamente rileva per il tema odierno
In nessuno di questi atti troviamo per la realtà una definizione della nozione di popolo
Si dà per scontato cosa sia un popolo se ne sono tentate evidentemente le definizione a vari livelli ma direi che forse saggiamente le Nazioni Unite non si sono impelagati in una definizione testuale del termine perché il concetto stesso nell'uso comune estremamente chiaro e non abbisogna
Di una specifica
Definizione questo è vero
Ma soltanto fino a un certo punto e tralascio per il momento di approfondirla perché mi piace poi collegarlo a un secondo elemento che rileva in questa in questo breve intervento
Abbiamo detto quindi fin qui in maniera molto sintetiche Breve la il la rilevanza che il concetto di popolo elevare l'argomentazione che ne è stata fatta nel diritto moderno
L'altro termine che è stato sottolineato nel titolo intervento e quella di minoranza
Anche qui è un tema estremamente classico perché si occupa di diritto internazionale la storia delle minoranze abbastanza note ma il concetto nasce essenzialmente come concetto di minoranza riferita alla al culto alla religione come minoranza religiosa
Si trasforma poi applicandolo al differenza di etnia e quindi le minoranze etniche diventa Boy il vero e proprio concetto di minoranza nazionale soltanto dopo largo prima guerra mondiale con i veri e propri trattati sulle minoranza anche in questo caso con l'evoluzione del concetto di minoranza ha subito ancora una volta se assistiamo a una la cura di definizione cioè in nessuno di questi accordi internazionali si è mai definito che cosa sia una minoranza
E l'evoluzione che più rileva sotto questo profilo e la circostanza che la mozione di minoranza e la regolamentazione dei diritti alla stessa inerenti particolarmente sviluppata come dicevo nel
Nell'immediato primo dopoguerra
Viene poi pressoché totalmente obbligata non soltanto nel contesto dalla seconda guerra mondiale ma anche immediatamente dopo
E significativo rilevare come nel sistema delle azioni del padrone sistema iniziale cioè la conferenza San Francisco dichiarazioni le salite l'uomo di minoranze non si parli più
La ragione non è certo che sono scomparse le minoranze o che si è esaurito il problema delle minoranze ma è soltanto un una prevalere della concezione politica del momento
Nel quale come sappiamo si è sostenuta la battaglia per i diritti dell'uomo
Saggia onestissima battaglia ma che in questo caso è stata strumentalizzata mi sia consentito il termine per far dimenticare o per lo meno accantonare il problema della minoranza
E abbastanza abbastanza noto che l'atteggiamento in particolare l'atteggiamento statunitense ma ampiamente condiviso anche dai Paesi europei Italia compresa
Quando si è parlato di tutela diritti dell'uomo è stato sempre nel senso proclamiamo i diritti dell'individuo provvede proclamiamo i diritti dell'uomo tutelando quelli si risolve automaticamente il problema del minoranza ciò perché naturalmente si sposa in quegli anni una concezione dei diritti dell'uomo che ha come suo fulcro come elemento fondamentale l'individuo e nulla al di fuori dell'individuo
Bisogna attendere alcuni anni per poter poi
Far sorgere nell'ambito del diritto internazionale moderno l'idea che anche una collettività di individui possa essere titolare di propri diritti e che quindi non ci siano soltanto diritti dell'uomo riferiti
All'individuo i diritti tradizionali ma che ci siano diritti individuali del diritti dell'uomo riferiti a delle collettività
E timidamente negli anni più vicine a noi
Nasce o rinasce le il problema della tutela delle minoranze la Conferenza di Helsinki del settantacinque nel sistema europeo lo ha ha fermato qualche tentativo nel sistema la Convenzione europea dei diritti dell'uomo vi è stato
Riferimenti in tal senso si trovano nelle altre e gli altri strumenti internazionali di carattere regionale sui diritti dell'uomo in Africa in America Latina e così via
E finalmente direi coraggiosamente in in ordine di di tempo quel progetto di convenzione europea per la tutela delle minoranze che nato per iniziativa della al Consiglio d'Europa per meglio dire della commissione
Intitolata alla democrazia attraverso il diritto in questo progetto per la prima volta si sottolinea la prima volta in epoca moderna naturalmente si sottolinea il concetto di minoranza se ne dà una definizione
E si precisano
Di i diritti non soltanto quelli inerenti all'individuo tradizionalmente considerato tale ma alla collettività insomma alla minoranza in quanto tale
Recentemente anche le Nazioni Unite nella ultima sessione della Commissione dell'uomo del marzo scorso anno finalmente adottato un progetto di risoluzione
Sulle minoranze ma ancora una volta hanno omesso di definire cosa sia una minoranza
La propri problema è abbastanza abbastanza chiaro
Nell'ambito seguite dalla Commissione diritti dell'uomo all'epoca
Nostro collega professor Capotosti fu il relatore su questa materia venne proposta una definizione minoranze che poi non è stata mai praticamente accettata nemmeno in quest'ultima testo delle del marzo scorso
Con la solita argomentazione che si tratta di un concetto ormai abbastanza noto e diffuso per cui non è necessario scontrarsi su una definizione potrà essere una soluzione politicamente saggia d'altra parte l'importante
Cerca di affermare dei diritti di riconoscerli come tali piuttosto che di definire necessariamente quale ne sia il soggetto titolare
Sì questo punto il mio intervento sarebbe abbastanza banale perché mi sarei limitato soltanto a ricordare
In quali attivo che cosa si è detto dei popoli nel diritto internazionale che cosa si è detto delle delle minoranze ho tralasciato e il il terzo elemento la terza nozione comunità
Perché perché in realtà nell'ambito del diritto internazionale il moderno il termine di comunità sotto peso giuridico non è utilizzato il termine comunità viene utilizzato come una sorta di tertium genus quando diventa difficile parlare di popolo e diventa difficile ugualmente parlare di minoranza
Cioè siamo di fronte ad una nozione abbastanza imprecisa e vaga giuridicamente parlando
Che risolve dal punto di vista espositivo i problemi connessi a una definizione rigida del concetto di popolo o una definizione altrettanto rigido è limitata del concetto di minoranza
Dicevo poc'anzi che nel sistema dell'equitazione moderno
Pure essendo ripetutamente previsto
I diritti di cui il popolo in quanto tale deve godere realtà non vi è una definizione e ha detto che questo è forse il saggio perché tutto sommato è abbastanza noto cosa sia un popolo
Per la verità in molti casi
Questa saggezza si è urtata con delle realtà dalle quali si trae come non sia affatto così semplice definire chiarire cosa sia un popolo specie quando al popolo si vogliono poi applicare
I diritti che sono stati codificati negli atti internazionali
E mi riferisco in particolare al problema della autodeterminazione
Fintanto che in un al territorio eretto sotto forma di Stato esiste un solo popolo il quale ha certamente il diritto all'Haute terminazione cioè a scegliersi la propria forma di governo sia questa una sorta di autonomia nel nel caso del del dell'ex situazioni coloniali di sudditanza
Il problema è abbastanza semplice il soggetto del diritto è il popolo di quel Paese considerato ma la storia recente ci offre naturalmente situazioni distanti nei quali non esiste un solo popolo mare possono esistere anche due se di popolo diamo una certa definizione elastica che tiene conto della realtà effettuale di certe di certe dice artista allora di fronte a due popoli che in questo caso per comodità sono state chiamate due comunità ecco che subentra il termine giuridicamente meno impegnativo
Il diritto all'autodeterminazione ripetutamente proclamate affermato negli atti che ho ricorda
Si applica e nei confronti di chi si applica di ambedue le comunità o ambedue i popoli tra virgolette intesi
E certo sul piano della della della logica del diritto così dovrebbe essere
Anche se c'è un rapporto numericamente differenziato perché è ovvio è impensabile che ci sia uno stato diviso perfettamente al cinquanta per cento fra due popoli
Non è ragionevolmente logico sostenere che il diritto di autodeterminazione appartiene a quel popolo che ha una percentuale sia pure minima maggiore rispetto a quella invece quella parte del popolo che a una rappresentanza una presenza numericamente inferiore
E in realtà il diritto internazionale e mi riferisco in particolare alla
Alla dichiarazione sulla relazione all'irruzione sulla relazioni amichevoli fra Stati ha cercato di occuparsi del problema
E si è posta l'esigenza di un altro principio
Cioè quella di evitare che l'applicazione indiscriminata del diritto all'autodeterminazione
Porti di fatto a una parcellizzazione degli Stati unitari una volta intesa in una serie di piccoli staterelli purtroppo i fatti in questi giorni assai e evidenti della vicina
Jugoslavia ne danno una dimostrazione concreta anche se non è il in questo momento non è stato naturalmente sollevato il problema della Autore terminazione o no di fatto e questo processo al quale stiamo assistendo
E le Nazioni Unite hanno tentato soltanto di porre una sorta di limite cioè il concetto dell'integrità territoriale
Ma è un limite di che di natura puramente politica predetto attenzione evitiamo che l'applicazione indiscriminata di questa il principio dell'autodeterminazione amico diritto dell'Haute minzione porti poi a uno smembramento eccessivo ma è soltanto una raccomandazione perché non è un limite che può avere una sua precisa valenza di fronte a una realtà concreta quando la differenza fra le due chiamiamole così comunità e numericamente
Di di scarso di scarso rilievo ed è sintomatico che in questo caso non si è mai voluto parlare di minoranza
Perché è ovvio che quel gruppo sia pure minoritario quel popolo sia pure minoritario presente in un determinato Stato non vuole affatto essere e sei chiamato minoritario ma si utilizza questo termine della comunità e per cui assistiamo a Stati
Che come si dice oggi sono anche multi comunali cioè per non dire che hanno due popoli diversi hanno almeno due gruppi due gruppi appartenenti alla stessa cittadinanza che hanno dato luogo a delle delle secessioni o a delle
Dati alla nascita di nuovi stadi per abbandono del precedente
Fatti abbastanza abbastanza noti sono quelli del Pakistan e del Bangladesh o la secessione nell'ambito del del Congo e e fatti anche se non ancora conclusi ma certamente rilevanti nella scena politica internazionale attuale e la situazione che si trascina ormai da decenni nell'isola di Cipro in cui abbiamo le le due comunità
Greco turca da una parte eh scusi greco-cipriota una parte e turco cipriota dall'alto
Che naturalmente non sono delle minoranze in senso in senso tecnico sono o saranno dei popolo delle comunità in discorso e certamente
Da da discutersi sul piano semantico ma creano questi problemi di definizione ma non tanto per il gusto della definizione quanto poi per i diritti che devono essere applicabili utilizzando l'una o all'altra o all'altra
Definizione
Lo stesso dicasi poi per il problema di minoranza
Problema di minoranze è stato ormai ci siamo ampiamente definito anche se non è come tale codificato
E sono noti alcuni elementi fondamentali del concetto di minoranza certo il rapporto prettamente aritmetico direi di un gruppo minoritario rispetto a un gruppo maggioritario ma fra i tanti altri elementi quello che vorrei richiamare alla vostra attenzione e il limite della cittadinanza oggi nell'uso comune del diritto internazionale e delle codificazioni che di questo si è fatto si può parlare legittimamente di minoranza solo con riferimento ai cittadini dello Stato parlare di una minoranza di stranieri non è legittimo sotto il profilo del diritto vigente
Ora sappiamo però che nella realtà odierna si sono di fatto create delle minoranze tra virgolette non è legittimo chiama letale
Vi è una massiccia presenza di stranieri oggi nella relazione che abbiamo sentito si è parlato come una delle conseguenze del sottosviluppo e di questo confronto spesso estremamente stridente i sessanta chilometri l'Albania l'Italia sono certamente sintomatici
Ha portato come frutto a una massiccia emigrazione da parte dei Paesi sottosviluppati o al emergenti come si vuol dire oggi contermine operistico nei confronti dei Paesi dei paesi più sviluppati
Queste collettività e che sono massicciamente aumentate in molti Paesi sono certamente una presenza ma di che cosa è una presenza di un popolo certamente no siamo ancora lontani dal considerarlo poco
è una presenza di minoranza e giuridicamente il termine non è utilizzabile perché la minoranza presuppone che si sia cittadini dello Stato ora gli immigrati permangono nel territorio ma restano cittadini dei Paesi di origine ci troviamo di fronte allora a una chiamiamola pure comunità se volete il linguaggio è sempre un veicolo per intendersi quindi bisogna prima mettersi d'accordo significato le parole e poi utilizzare l'uno o l'altro termine
Ripeto giuridicamente non possono essere considerate oggi nel popolo né minoranza ma sono certamente un'entità
Che pesantemente presente in tutti i paesi europei per lo meno nei nostri di cui di cui parliamo nei Paesi industrializzati dove più dove meno con problemi di minore o maggior rilievo
Che cosa si può dire allora di queste e non parlo per non invadere altri settori
Di un altro concetto che è stato utilizzato con riferimento per esempio queste
A queste migrazioni dovute essenzialmente per ragioni economiche per ragioni di sopravvivenza si è fatto ricorso anche alla nozione di rifugiato
Ancora una volta è un termine che non è giuridicamente utilizzabile perché in base alle discipline internazionale
Vigente rifugiato e soltanto colui che per certe situazioni che sono certamente situazioni politiche e non economiche
A certi diritti nel Paese di accoglienza
Si dice così come in via di fatto che in fin dei conti questi sono i nuovi rifugiati economici ma è un termine che può essere facilmente compreso da comune lettore della Standa ma che giuridicamente non ancora oggi alcun significato rifugiate cono
Allora in sintesi e per non tediarvi su queste così elaborazioni semantiche di concetti
La situazione dei trend nazionale oggi ci offre una regolamentazione anche in assenza di definizione della nozione di popoli e quindi ai diritti che ai popoli possono essere attribuiti ho riconosciuto
Ci offre una regolamentazione anche se non una completa definizione del concetto di minoranza e dei diritti che devono essere riconosciute alle minoranze
Tra queste due nozioni più o meno chiaramente qualificate sotto il profilo giuridico
Non si risolve affatto la realtà perché c'è una zona chiamiamola così fluida
Di confine
Del popolo che non è tale per poter essere considerato come soggetto del diritto riconosciuto ai popoli della minoranza che si è allargata a tal punto da attendere verso il popolo ovvero di quella minoranza tra virgolette che avendo una diversa cittadinanza non può godere di quei di quelli allora questa zona fluida va certamente regolamentata io non credo che il problema sia di qualificazione giuridica
Tutto sommato credo che abbiano ben fatto i legislatori nel sistema nazioni de a non dare una definizione di poco a non dare una definizione di ignoranza e si sarebbero scontrati come realtà è successo
Per delle contrapposte tendenze politiche sono certamente soggiacente acquisì definizione ed hanno preferito affrontare il problema cercando di risolverlo sotto la specie dei diritti da riconoscere a queste entità
Lo stesso credo che lo stesso criterio occorra adottare per questa Sinbad dicevo dal che si vogliano considerare rifugiati economici tra virgolette intesi uti singuli cioè come il singolo individuo e riconosce
Un i diritti chiamiamoli come vogliamo certamente qualcosa che risolva in fatto una situazione che certamente esiste
Di collettività o di comunità di stranieri ne abbiamo tante di varie di varie nazionalità o razze non sia possibile riconoscere i diritti ai popolari minoranze vero ma certamente e una realtà realtà ripeto che pesantemente presente nei nostri Paesi e che va in qualche modo regolamentare non è a mio avviso un problema di definizione perché quella è
Forse un divertirsi no se volete del del giurista ma è piuttosto l'esigenza di affrontare una realtà di cui più volte abbiamo sento parlare oggi con molti accenti e accenni critici debbo dire più che costruttivi
Ma in realtà credo a questa questa situazione deve essere affrontata nella sua regolamentazione piuttosto che nell'individuare nel termine comunità o in altra fantasia terminologica la soluzione del problema grazie
E vorrei ringraziare molto del professor Zanghì personalmente condivido interamente
La sua preoccupazione mi richieste che se
Assurdo si dovesse riconoscere
Alla comunità ad una comunità
Il diritto all'autodeterminazione
Questo punto arrivato si potrebbe arrivare che questo diritto all'auto dall'inazione spetterebbe anche alla minoranza
Per cui sarebbe anche giuridicamente giustificato tutto quanto accade nostra botte per esempio in quell'aria
Appunto CEE praticamente il problema comunità che sia frontone di minoranze che sia pronto nella difficoltà a trovare una soluzione duratura la soluzione di carattere politico
Io credo che sia un problema sia piuttosto le sue radici nel campo politico piuttosto che nel settore giuridico e quindi personalmente sono convinto che il professore degli abbia illustrato in maniera che fat i termini del problema che immagino dibatteremo poi più a lungo anche domani l'onorevole gavettoni credo avesse esatto
Grazie Presidente di avermi dato la parola a lei mi ha nominato il brano è allora adesso si prende il mio intervento sei io la cosa che vorrei i sottolineare e sulle quali o alcune domande è la seguente
Parlo dell'Africa perché l'Africa la conosco un po'mentre gli altri di altri continenti li conosco molto meno e perché e dai mio nei miei ricordi che certamente oggi
Vivo come una tarda mento culturale con attarda vento culturale
E e so bene che la comunità il Parlamento europeo aveva delle relazioni molto strette con le organizzazioni regionali del continente latino americano
Non li aveva a quel momento e vorrei sapere appunto si Orchidea con le organizzazioni regionali anche se modestissime balbettanti del continente africano
E la mia domanda non è solo pura curiosità
Si riferisce un po'a questo timori giustamente che il professore Zanchi ha detto di parcellizzazione da per essere parcellizzata all'Africa i già parcellizzate
Ed è coi parcellizzata capocchia perché sappiamo bene quello che sono i i confini africani allora ecco mi pare che si ponga un problema strettamente politico forse esula un po'da questo nostro disco
Che cosa è possibile Farrell
Nei confronti di organizzazioni regionali dal momento che la comunità economica europea può avere dei rapporti privilegiati
Certamente con delle comunità economiche vedremo poi quali e cogliere con un delle comunità con delle organizzazioni regionali senza che ci sia il sospetto Sempre della dell'intervento nei fatti altrui
Per esempio ecco vengo al punto nel mille novecentonovantuno Abu già la nuova capitale riceverebbe un capitolo
Intorno alle speculazioni Mario che non lo non lo apriamo avuta la nuova capitale della Nigeria c'è stato nessun mito dell'OUA
Questo solita deciso una cosa importante perché pervenire per in qualche modo far fronte a questa balcanizzazione economica come l'hanno chiamata
Hanno previsto una sorta hanno chiamato a i listini con Comunità economica africana e hanno proposto ai cinquantadue Stati una sorta di comunità economica
La cosa non è andata molto bene i risultati del sunnite non erano brutti documenti tutto riconoscere che tutti non solo brutti
Però su cinquantadue Paesi le ratifiche oggi sono sei parliamoci francamente e quando si riuniranno tra poco attaccare e e dovranno prendere atto di questa situazione ora io mi guardi
Dal dire che noi dovremmo intervenire sugli Stati africani però un privilegio un'attenzione particolare quando si fanno questi sforzi regionali che portano in qualche modo a accapigliare un come dire un dirimpettaio che e possa recepire più positivamente vuoi che aiuti
Che consigli mi sembra importante se noi pensiamo che di questi e cinquantadue Stati ebbe e ce ne sono ben otto che hanno un reddito appiattito da ridicolo ed è impossibile zero cinque per cento si che è chiaro che non si può immaginare di instaurare dei rapporti in queste condizioni per cui è un'azione politica
Che privilegi aiuti prende in seria considerazione questi sforzi di organizzazione regionale e segnatamente questi dell'OUA mi sembrerebbe una cosa estremamente importante sono certa
Che si fa però non è uno dei punti fondamentali della politica della politica di cooperazione e dopo tanti errori della politica di cooperazione si potrebbe tentare di fare eventualmente anche a questo
E questo è la prima osservazione la prima informazione che io vorrei a volevo fare una seconda osservazione ecco riguardava una serie di richieste al di là delle notizie che noi possiamo avere
Intorno alla costruzione di e questo pollo economico che certamente se la politica ci aiuta i vaporosi chi realmente e aveva nascerà nell'Africa australe
Perché non c'è dubbio che la salvezza dell'Africa in gran parte dipenderà ondata appunto da uno sforzo di regionalizzazione o dalla nascita e dalla nascita di un pollo economico Australe importante ora io qui che e i Paesi europei e segnatamente l'italiano fatto di grandi sforzi sul piano della pace perché non c'è dubbio che ne abbiamo fatto uno sforzo sul Mozambico noi abbiamo fatto uno sforzo quello meno felice esulta
Sulla Somalia per esempio è andata male con l'Etiopia andata meglio eccetera eccetera ora non c'è dubbio che c'è un'azione politica però mi piacerebbe che questo tipo di azione politica
Forse dalla comunità affiancata da un tipo di azioni politica in campo economico che privilegiasse ogni sforzo di organizzazione regionale
E mi sembra che sottacere questo quando si parla di aiuto ebbe questo sì è una tarda mento culturale Cominelli R.
Volevo porre un Piccolo il talk politico l'onorevole napoletana oppure terzo e chiedere alle un piccolo aggiornamento tecnico in
Onorevole Napolitano andar via
Non non penso certamente di scaricare sulle sulle spalle anche
Quell'aspetto politico che volevo evidenziare per le competenze
Dell'onorevole Napoletano perché so bene che il suo ufficio norme conseguire non le consentirebbe comunque di esprimere con sua opinione personale pubblicamente
Sul territorio
Ma con l'aggiornamento tecnico sì
Nella sua qualità il presidente adesso il segretario del Parlamento
Cioè qual è attualmente lo stato
Della
Trattazione
Della domanda dal governo greco-cipriota di adesione Comunità economica europea in rapporto alla quale domanda il Parlamento europeo tocca esprimere sopra
E sempre sul piano meramente Tex solamente tecnico qual è l'orientamento
Del dei parlamentari europei
In ordine a questo di lei
Più che in un futuro
E cioè
Sì il Parlamento europeo si orienta maggioritaria attenersi sulla posizione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite
Il quale ritiene ancora in vigore io io dissento d'acquisto perché la realtà ancora un suo significato rispetto alla realtà è ancora un debito civico
Ritiene ancora in vigore invalidità o comunque indebito di applicazione la Costituzione C tre otto del mille novecentosessanta
Che fa espresso divieto alla Repubblica di Cipro di aderire a qualsivoglia organizzazione internazionale
O se viceversa l'orientamento del Parlamento europeo
Diverge rispetto all'orientamento potrà l'indicazione del Consiglio di sicurezza e in questo caso si parlamentari europei alcuni o per gruppi politici o comunque per maggioranza diversa per formazione diversamente qualificate
Non ritengano fuori da ogni criterio di realtà che il governo greco-cipriota possono rappresentare
L'interezza territoriali e interezza umana dell'isola
Dieci e sì il Parlamento europeo si orienta nel senso di sostenere gli sforzi del segretario generale delle Nazioni Unite per una soluzione federale
Sull'isola di Cipro il sì da ultimo e ho finito non si ponga il problema
Delle della sufficienza di garanzie per l'integrità fisica della popolazione turco ciclico
Intendo la popolazione che fa parte la Repubblica turca di Cipro del Nord grazie
Prego
Vorrei tentare intuibili ricco pubblicando qualche risposto certamente tetti purtroppo sono problemi che toccano da vicino
Molto da vicino chiarore posizioni politiche
Per quanto riguarda la situazione di Cipro
Chiuso il ciclo il Parlamento europeo ha preso posizione già Gagliardi se non ricordo male meno centottantacinque c'è una soluzione onorevole del desiderio del RIS
A favore della federazione delle due tre comunità
Perché a favore delle due comunità
Questo rappresenta lo sviluppo il Parlamento europeo di allora l'unica soluzione politica al problema dell'isola di Cipro
Noi non dobbiamo dimenticare che allo stato delle cose della comunità europea fa parte la Grecia
Mentre non fa parte la Turchia con la quale la comunità ha soltanto poco come lei sa certamente un accordo di associazione
è vero che la Turchia ha presentato domanda di o di
Si onera la comunità europea si tratta di una domanda che attualmente è ancora allo studio della Commissione e non ha ancora preso il suo parere
Si aggiunge che in questo particolare momento le relazioni fra la comunità ed in particolare il Parlamento europeo e la Turchia non sono cerotto alla alla nel momento migliore perché la situazione della minoranza o della comunità
Curda
Atto di cui evidentemente la Turchia è in gran parte responsabile
E tale che il Parlamento europeo ritiene dove svolge un'azione che non è soltanto di carattere umanitario che è anche di carattere umanitario ma soltanto di carattere umanitario ma di difesa dei diritti dell'uomo
E che non rende facili i rapporti fra la comunità è la Turchia se lei aggiunge
Questi elementi uno dei due Paesi membri interesse uno dei due Paesi interessati membro dalla Comunità europea l'altro non membro la comunità europea il particolare momento difficile fra
Turchia e comuni del Parlamento europeo
Potrà comprendere perché la soluzione federata rappresenta i nostri occhi la sola soluzione
Che possa essere oggi viabile destinata ad un certo successo per quanto riguarda la decisione la risoluzione del Consiglio di sicurezza
Che impedì ebbe a Cipro i far parte di quel sito segreto internazionale riteniamo che sono situate le soluzioni e sono destinate a essere superate
Dalla situazione politica internazionale e risoluzione degli organi internet e gli organismi internazionali a nostro parere qui giuristi sono molto meglio attrezzare remember risponde si distinguono in due grandi categorie
Sono le eruzioni che hanno un effetto immediato che dovrebbero avere un effetto immediato perché rispondono alle esigenze di una richiesta di intervento dell'organizzazione internazionale
E di queste risoluzioni bisogna direi quasi ogni giorno controlla nell'attualità
Lo sappiamo perfettamente con lo propose la risoluzione dell'ONU riguardanti i territori Israele quindi è chiaro che si tratta di riso
Cioni il cui scopo e politico e quindi legate alla vita politica che ogni giorno è destinata a a subire dei mutamenti
E poi ci sono delle soluzioni di carattere come dire istituzionale che impegnano dichiarazioni grati sociali che impegnano tutti i Paesi membri quel romeno dovrebbero impegnati i Paesi membri allevare che la risoluzione del Consiglio di sicurezza relativa al non impegno internazionale dell'isola di Cipro sia appartiene alla prima categoria cioè a risoluzioni
Che sono valide nella misura in cui la situazione politica le lascia validi ma che non sono evidentemente da considerare come un impegno giuridico senza sì
Ecco non non credo delle voluto dare una risposta del tutto soddisfacente ma lei comprenderà che si tratta di un terreno estremamente delicato né in questo momento anche perché
Apre la discussione
Grosso problema dell'ampliamento della comunità europea e sa benissimo che assieme a Cipro anche la Turchia e con la Turchia anche Malta per non parlare che di questi tre Stati mediterranei
Hanno fatto domanda di adesione alla Comunità e sa che al tempo stesso sono già le disse che le domande di adesione della dell'Austria
Da quarantotto ore anche della Svizzera e che si enuncia quella della Finlandia ecco la Svezia quindi il problema dell'ampliamento della comunità ripropone nel nel il problema
Senatore cartone sta benissimo fra quello che si ama l'approfondimento da una parte l'allargamento dall'altra cioè in che misura l'ampliamento dalla comunità non può provocare una certa diluizione
Del rapporti dell'intimità dei rapporti fra i paesi membri e come questo ampliamento si ripercuote anche sulle strutture della comunità e sulla loro efficacia che evidentemente un Nantes
La partecipazione di altri stati membri comporta necessariamente una revisione delle strutture
Delle istituzioni attuali della loro capacità di decisione
Quindi prego
Prego
La risoluzione per cui lei accennava approvato dal Parlamento europeo su iniziativa dell'onorevole segretario recapito
Favorevole a una soluzione federata
Intendeva muovere dal presupposto evidenziato come l'abituale chiarezza dal professore zaini dell'esistenza di due comunità giuridicamente e politicamente uguali come dice il Consiglio di Sicurezza spero che almeno questa non sia superata perché e di pochi mesi fa
E la seconda domanda sempre a titolo di informazione
E sì anche quelle Risoluzione del Parlamento Europeo che ormai mi sono sentito sonda tattica sette anni fa non debbano essere colpi te dal mutare della realtà e dal decorso del tempo e quindi se non è pensabile una diversa attitudine del Parlamento europeo
Ma la domanda principale sul quale permette di chiedere un'informazione tecnica
Qual è lo stato della trattazione della domanda della Repubblica greco-cipriota del sud di adesione alla comunità
E allora io le rispondo conto molto tecnicamente
Tutte le domande di adesione alla Comunità sono sottoposte anzitutto alla Commissione delle Comunità la quale deve presentare un suo rapporto
Circa le condizioni di adesione dello stato questo rapporto e sottoposto al Parlamento europeo che si deve esprimere con un suo vuoto orientativo sull'apertura del negoziato
Con lo Stato intero sarei interessato una volta concluso il negoziato il Trattato di adesione è sottoposto in base all'Atto unico europeo prima ancora che il col Trattato di Maastricht alla voto favorevole del Parlamento europeo
Per una che fossi giuristi dovrebbero una aspetto il fossile dovrebbero approfondire il Parlamento europeo è chiamato ad approvare questo trattato alla maggioranza assoluta dei suoi membri
Per cui Duomo so quanti legislatore volesse un atto di questo genere
Tecnicamente se vuole l'assenza di un deputato conta come vuoto contro quel occorrono allo stato attuale delle cose al Parlamento europeo la maggioranza assoluta dei suoi membri perché questo trattato sia approvato se il Trattato è approvata deve essere poi sottoposto a ratifica di tutti i parlamenti nazionali perché come lei sa allo stato delle cose ecco siamo ancora la prima fase la comunità europea non ha ancora presentato il suo rapporto che appunto lascia pensare
Lascia Pezzana che sulla base dichiarazioni che sono state fatte sul piano politico che le comunità intende affrontare la Commissione intende affrontare il problema dell'ampliamento e quindi della dell'esame di queste domande in un contesto globale
Nel quale vengono prese in considerazione non soltanto le domande degli stati membri già presentate ma anche le prospettive sviluppo ulteriore
Quindi tutti i problemi che ne risulteranno sul piano dell'efficacia del funzionamento della comunità stessa
E sul piano economico e sul piano politico insomma
Tutti quanti noi seguiamo evidentemente questi dibattiti e sappiamo bene quanto siano importanti sia gli aspetti economici di questo ampliamento in gran parte assorbiti dal Trattato dello Spazio economico europeo
Ma non tutti assorbiti dal Trattato per lo spazio economico europeo e e gli aspetti politici e istituzionali che viceversa non sono ancora stati sottoposti a discussione
Quanto riguarda le le le le le osservazioni più che più più più che delle domande forte da relegare Toni
Nella quale io ritrovo me lo consentirà alle gavettoni
L'affermazione che molto spesso il tempo non lascia traccia anche se dovesse passare provo la stessa di una città stessa intelligenza prima legate Toni
Sa perfettamente che il Parlamento europeo ha sempre sostenuto l'utilità delle organizzazioni di tipo regionale
Lei ha sempre sostenute
E anche recentemente
Organizzando due
Commissioni miste per l'America latina una relativa al Centro America e l'Alto Adriatico al sud
Questo appunto per tentare di aiutare un certa coesione fra Paesi che abbiano interessi analoghi e comuni e il Parlamento quindi è sempre stato favorevole per continuare il continente latinoamericano regolatori ricorderà che ti abbiamo fatto sforzi notevole per aiutare la messa essere di un Parlamento latino americana che che riunisse rappresentanti ecco di un Parlamento latino americano che fosse in qualche assenza di immagine e somiglianza del Parlamento europeo comunque di un asse delle assemblee europee e che consentisse un dialogo in comune nelle stesse degli stessi paesi europei
Il successo e l'insuccesso temporalmente questione opinabile
Io personalmente a questo una mia personale opinione non credo che allora che si possano azzurro bugie in tempi brevi ad una organizzazione latino americana
Paragonabile a quella europea differenze fra i diversi Paesi sono ancora più grandi quelle che esistono fra i nostri però penso che la spinta europea è in realtà la sempre più larga coscienza da parte dei paesi latino americani soprattutto che soprattutto dopo che il movimento verso la democrazia sia accelerato in questi Paesi
E penso che la coscienza di questi Paesi della dell'interesse comune
Numerosi settori economici oltre che politici li spinge a ricercare un'intesa sul piano regionale nell'ambito del continente latinoamericano
Diversa la situazione in Africa
In Africa anche noi abbiamo tentato di dar voce spazio all'organizzazione degli Stati africani all'Oua
Lele che però devo dire onestamente non rappresenta un interlocutore valido non ha mai rappresentato un interlocutore valido noto perché l'organizzazione degli Stati dell'unità africana in realtà non ha strutture permanenti
Si tratta di gli accordi che non consentono di avere un interlocutore permanente col quale dialogare
In secondo luogo perché purtroppo nell'ambito di questo reazionario degli Stati africani la coesione subisce un po'di alti e bassi volte è sufficiente a volte viceversa insufficiente
Ma non c'è dubbio che la politica seguite dalla Comunità europea
Sempre stata nel giusto e dell'ingiusto a favore della concentrazione regionale
E questo però
è stato sempre fatto
Salvando
Le possibilità di intervento anche in senso extra regionale cioè l'idea di condizionare i nostri aiuti
Alla organizzazione regionale è sempre stata scartata siamo favorevoli all'organizzazione regionale
Spingiamo per l'organizzazione regionale però non è che questa rappresenta una condizione sine qua non per il nostro per i nostri aiuti
Personalmente non credo che in sella come europea ci sia una maggioranza che voglia negare in un certo senso la disponibilità degli aiuti comunitari
Alla organizzazione all'obbligo di un'organizzazione di tipo regionali sono convinto che permanevano il desiderio di sostenere gli sforzi per le organizzazioni regionali resto in Africa America latina perché anche in Europa
La politica avevo seguito sia nei confronti nell'ex Unione Sovietica sia nei confronti dei Paesi baltici tela confronti della Jugoslavia è una politica diretta alla coesione piuttosto che allo smembramento alla parcellizzazione
Io ne siamo favorevoli a questa politica di regionalizzazione degli interessi dei diversi Paesi però ripeto e un favore una tendenza che però non ci si sottrae alla desideri all'obbligo di interviene anche sul piano bilaterale con questi paesi
Prego certo
A mia la mia richiesta ha perché con le si bene o male le le conosco è un po'diverso un problema che io pongo oggi è un pochino diverso
Perché non c'è dubbio che dopo il suo i sunniti di Lagos nel mille ottocentottantuno ne parla io stesso il Parlamento europeo propongano ricordo per forza
Noi quegli Emmola in alcuni dei temi che erano venuti fuori all'agosto e segnatamente il privilegio e l'agricoltura la valorizzazione del lavoro in agricoltura della donna e tante altre cose però non me le ricordo non mi ricordo più
E facemmo non dico nostra ed eravamo già convinte ma certamente fumo rafforzate dalla scelta del Sud mitigato
Adesso in quest'ultimo subite c'è stato qualche cosa di nuovo questo nigeriano ed è quello di una proposta organica di una organizzazioni economica africana
Per evitare dicono loro la balcanizzazione che poi verrà ma neanche tanto come di rito ma insomma la balcanizzazione del paese perché politicamente importante cogliere questa cosa e sia sul piano bilaterale che multilaterale perché parliamoci francamente no Ventola scoppia in Africa
Lei è lì dove continuiamo a dire guai non tocchiamo le frontiere ma figuriamoci poi l'aria che tira qualche patatrac succede
Per cui immaginare una coesione economica
Di per sé è già qualche cosa che non dico ci mette al riparo ma può in qualche modo arginare questi fenomeni che è inutile che piangiamo in greco a proposito di Cipro la cosa succede
Allora ecco la mia domanda la comunità economica europea
Più dei paesi dei singoli Paesi membri che fanno soprattutto molto bilaterale anche se per la verità Italia condensate che c'è tra tanti rapporti bilaterali ecco la Comunità economica europea non può e non dovrebbe cominciare a mettere allo studio un particolare rapporto quando si determinano questi fenomeni non già il rapporto bilaterale con l'OUA la conosciamo tutti ci combatto cui io nella mia modestia con l'Hoare ecco è però quando ci sono questi progetti quando ci sono queste difficoltà quando le notifiche sono così poche io mi domando se una sorta di azioni politica
Di corretto stimolo di sempre di impostazione non sarebbe interessante porci la risposta può essere no
Però il dibattito credo sia necessario ecco questo era il punto che io volevo sottolineare non le altre cose che così certo la certo che la Comunità economica non può essere che è favorevole ad altre comunità grazie
Ringrazio moltissimo eccetera lungo una delle preoccupazioni che si stiano anche da noi io posso soltanto esprime il rammarico che lei non sia più da noi per sostenerla
E credo che potremmo la fare alcune domande invitando prima
Ok allora io dico una cosa
La secondo me io condivido nelle grandi linee questo principio l'utile che lo dico per me ho sempre detto che l'integrazione con sociale e il presupposto necessario per lo sviluppo completo dei dei Pooh
Però mi così come mi è venuto anche in relazione alla situazione attuale
Un questa domanda su cui vi prego di rispondere
Se questo presupposto in qualche caso secondo i principi dell'hic et nunc
Difetta
Allora la relativa collettività umana
E per così dire condannata senza rimedio a non potere influire del grandissimo valore umano
Costituito dalla democrazia dall'autentica democrazia io mi sono proprio domandato vorrei sapere compensi erano anche perché mi pare che il problema non sia secondario
è vero che occorre che certamente la democrazia si sviluppa quando si formano delle vere e proprie integrazioni economiche sociali in singoli territori e sulle collettività umana che insistono in quei territori
Però forse l'uomo un uomo che è proiettato verso la vera politica che altri in da Holmo comune
Come diceva lo stesso Machiavelli quella politica di cui vittime solo e dico
Quest'uomo non si deve preoccupare del fratello che sta anche a cento chilometri orari cento mila chilometri di distanza e che non può fruire
Del grande vantaggio che in fondo è la primavera
Della democrazia
Questa è la domanda perché un'altra domanda e proprio per il presidente Enrico vinci e no su quello che hai detto
Perché vedi tu hai tirato fuori gli artigli hai parlato le nuove interdipendenze
D'accordo non c'è nulla di più vero e quelle statistiche così anche chiare così come sono state di di vedute anche dal l'onorevole Napolitano
Anche nell'ultimo rapporto che ha fatto adesso la Commissione al consiglio sono tutte le idee la situazione è veramente drammatica
è veramente così come la dice il disastro
Dei Paesi affamati soprattutto quelli africani il disastro della Chiquita il disastro della guerra il disastro della fame
E della benzina povertà
Parole che ha detto all'amico l'avete sentito e allora io ti dico due cose
Primo che cosa ne pensa come uomo come uomo come umanità cioè con quella parte di persona perché universale e umanità come persona come ti pare che cosa ne pensi di una concezione così
Drammatica drastica che è costretta dal punto di vista materiale acqua a va porre in relazione strette necessaria la povertà
Con il disastro
Ma la povertà la povertà scusami seguita la chiamo la povertà evangelica e anche dignità della
Io ho un concetto della povertà e quando vedo questi poveri nel mio servizio giuridico legale
Qui indotto proprio dire meglio di me Lucia che la psicologia di vederlo ancora più completamente ma quando i timori che sono arrivate al punto che non sono più nemmeno capaci di esprimersi correttamente nei rapporti sociali
Io sento chiamarli di più proprio perché sono più liberi
Ma provvedo anche altri poveri che hanno la dignità della loro povertà
Se noi arriviamo in questa situazione mondiale nei poveri affamati
Le nei paesi della povertà mondiale
Per cui povertà
E il sinonimo necessaria di disastro secondo me
Noi stiamo fallendo la nostra qualità di uomini il nostro valore di uomini e secondo ma non di Bariatti che questo non è soltanto un problema etico ma è un problema etico
Vero profondo per cui diventa nella strumentalizzazione politico se la scienza politica e la scienza dei mezzi per il perseguimento del fine etico dell'organizzazione sociale non ti pare che il problema di risolvere codesta drammatica
Altalena questa drammatica come la pensiamo aut aut aut aut sì al problema che la classe politica sia nazionale ma sia soprattutto comunitaria
Deve affrontare per maestro noi delle giornate europee abbiamo sempre privilegiato il Parlamento europeo perché rappresentativo politicamente di ciascuno di noi come cittadini europei
Come cittadini mo'che facciamo parte dell'Europa e perché pensiamo che voi dobbiate assumere sempre di più quella funzione di costituente costituente
Di cui in una in una zona molto convegno fatto proprio nella tua terra Lussemburgo vi ricordo che tu eri relatore parlammo tutti
Adesso mi poi
Presidente
Professore io nel ma lo svolgimento di una mia relazione mi sono ispirato ad un modello se avesse detto in due parole non avrei fatto un'abitazione a breve enunciato un principio del non possiamo cercare degli alibi
Cioè voglio dire un alibi secondo me è quello di dire certi stati d'esempio e non corrispondono a certi requisiti perché ad esempio non sono abbastanza democratici non li aiutiamo
Secondo me specialmente i governi ricchi in questo momento e forse neanche soltanto in questo momento stanno andando in cerca di alibi
Non si rilancia l'economia perché si teme l'inflazione non si combatte l'effetto serra perché ancora non siamo sicuri che la divide carbonica inquini veramente
Non si fa niente contro le bombolette Spray prioritario il suolo fluorocarburi perché anche lì e debbono essere fatte di sull'insomma c'è sempre una buona ragione un buon motivo per innovare per dilazionare non fare e per dilazionare
Ecco io concludo la mia relazione dell'azione dicendo c'è modo e modo non teniamo presente che stiamo andando incontro al disastro il disastro di economie adesso finiranno per crollare e da quel momento in poi dobbiamo attenderci che noi paesi occidentali paesi ricchi non saremo assolutamente in grado di far fronte a quello sullo spaventoso momento DDT anche di distruzione del del che potrebbe aver luogo nel momento in cui i paesi in via di sviluppo dovessero prendere atto del fatto che da loro le risorse non sono sufficienti neanche per sopravvivere
Quindi non cerchiamo se gli alieni le regole della democrazia occidentale probabilmente non sono assolute in ogni caso mettiamo mano al problema perché il problema presto o tardi diventerai risolvibile
Più tempo passa più risolvibile diventa
Il presidente per la seconda risposta è andato a salutare l'onorevole Karel Thole sarà una ve lo ricordo stata vicepresidente del Parlamento europeo
E stata veramente ed era un faro perché spessissimo dirigeva i lavori basta vedere le gazzette Ufficiali verdi quante volte la l'azione del della onorevole gavettoni è stata decisiva nell'impostazione dell'organo rappresentativo di noi tutti
Anch'io la saluto così da non e non mi dica che siamo troppo vecchi per i o troppo antichi perché la porta dell'antico che deve essere fatta rivivere nel presente perché occorre
Bene allora io credo che possiamo resti diffondere aggravare è non è mai facile risponda osserva lenti anzitutto perché
Difficilissimo essere in in disaccordo con lui sul contenuto le sue espressione si può soltanto polemizzare col professor dicono gli si può dare
Vedete voi chiusura di questa nostra prima giornata vorrei associarmi a banda detto
Con migliori parole Angelo Valenti
Certo c'è in ciascuno di noi
In quanto uomo
L'aspirazione a poterla venire il in soccorso gli altri fratelli e sorelle che sono meno fortunate Dinoi
Purtroppo questo sentimento anche se sembra essere estremamente largo si accompagna la necessità di consentire a certi sacrifici
Abbiamo sentito dire che giusto oggi che questo
Accordò al sacrificio raggiunge la percentuale dello zero virgola trentacinque per cento del nostro prodotto nazionale lordo anzi per noi qualcosa meno ecco
Allora si tratta in fondo la la la tua domanda
Sempre polemizzando non perché non sia d'accordo con tema però così per amore di polemica
La tua domanda alla domanda risponderei in due modi
Primo con un interrogativo e mi chiedo se in fondo la conoscenza
Del disagio altrui conoscenze che deriva dalla
Migliori mezzi di comunicazione
Probabilmente cinquant'anni fa nessuno sapeva quanta gente morire in Africa o quanti bambini morivano in America Latina
E quindi la conoscenza di questi problemi a accentuato
Qua avrebbe dovuto accentuare presso di noi la coscienza di questo problema che mondiale
E il secondo e viceversa
Appunto come dicevo la reazione di ciascuno di noi
Che non riguarda il mondo intero ma riguarda anche colui che sta accanto a noi
Viabilità vicino a noi
A sessanta chilometri Jugoslavia o magari in alcune zone della città delle città nelle quali noi abitiamo
E vedere cioè
Controllare in ciascuno di noi quanta parte
Siamo disposti a sacrificare
Se restiamo al zero virgola trentacinque per cento
Nella nostro dalla nostra opulenza i passi non saranno mai troppo lunghi ma in fondo questa vostra iniziativa quella che sa di Colucci attraverso tre Parlamento attraverso lo dico Solimene avete preso che cos'è un piccolo granello una piccola pietra messa sulla alla base di questo edificio che vogliamo costruire che la famosa casa comune nella quale tutti quanti noi senza distinzione soltanto di razza di sesso o di religione
Ma senza distinzione di ricchezza dovremmo vivere tutti alla stessa maniera
I lavori riprendono alle nove e mezza di domani