"Riforma della Rai"

Perché il tentativo che ne facciamo proprio quell'oggi non è un convegno di tipo spettacolare e il tentativo di aprire una riflessione
Seria rigorosa se ancora è possibile sui problemi del sistema radiotelevisivo
Io dico due cose d'apertura molto breve
Una dovrebbe arrivare segretario della Federazione della stampa però credo che ammettono che come Usigrai dire che cosa pensiamo di questa questione della scala mobile io penso che sia indecente
Io ritengo che si debba in qualche modo partecipare o comunque dire con chiarezza da che parte si sta sulla vicenda del taglio la scala mobile del congelamento del punto personalmente ritengo che vada aperto alla federazione si è già mosso un ricorso in sede legale
Lo ritengo sbagliato generalmente questo tipo di intervento autoritario non condivisibile
Ritengo poiché essa venga addirittura esteso
Questo intervento alla Federazione della stampa che non era al tavolo con CGIL CISL UIL non al tavolo con gli imprenditori sia inaccettabile anche sotto il profilo più squisitamente legale quindi quando rivela il segretario della Federazione io Di Pietro questa domanda e chiedo che ci sia un'esplicita presa di posizione venga riconfermata questa posizione di contrarietà non per quanto riguarda il particolare dei giornalisti che pure c'è ma per quanto riguarda anche l'universo mondo
Che tra l'altro anche delle buste paga particolarmente leggeri perché ancora interessato i contratti dell'industria i contratti operaio può verificare rapidamente
Lo dico queste cose perché penso che ci posso tornare a dire che esiste un problema anche di povertà in questo Paese senza dover vergognarsi chiedere scusa ogni mezzo
E questa è la prima questione
La seconda questione poiché non l'ha fatto l'azienda chiedo scusa io agli ascoltatori italiani per la vicenda del giudice Falcone vergognosa e indecente indice di uno spopolamento intellettuale ormai dirà le proporzioni
Mi attendevo che le scuse venissero da altri
Ritengo però che il sindacato dei giornalisti RAI debba essere un sindacato di sensibilità e è sindacato che si pone dei problemi di carattere etico
E che se altri non hanno questa sensibilità pone le scuse a nome dell'azienda nella quale lavora
è una vicenda che ulteriormente pone il problema della della riforma della RAI perché vedete qui non c'è neanche il problema della politica non c'è neanche prema della censura
Qui c'è un molto più organico di Oprah molto più ordinario di spopolamento di assenza di coordinamento
Di telefonate di persone che non si trova
Di preoccupazione a livello più basso per la rincorsa dell'ascolto
Di un privato che inutile demonizzare
Se poi non si riesce a competere di momenti fondamentali
E ha rilanciato le ragioni della riforma questo episodio
Oltre al fatto che ritengo che non si possa ridurre tutto a un a indici d'ascolto e approfitto quando c'è un momento di ansia e di angoscia collettiva un'azienda che si definisce di servizio pubblico non può opporsi solo il problema dell'indice d'ascolto può anche rischiare d'ascolto zero deve aver la generosità di rischiare l'ascolto zero e così non sarebbe stato comunque
Ma non è possibile che non riduciamo sempre soltanto una lamento di calcolo di profitto qualsiasi riflessione perché questo ha distrutto lo scorso decennio e non è più un andazzo che posso proseguire
Allora io credo che noi dobbiamo chiedere scusa
Come hanno fatto i colleghi della sede RAI di Palermo che sono qui in questa sala e tanti altri colleghi delle testate nazionali
Che pure hanno assicurato un filo d'informazioni continuo serio e sereno sia sulla vita del Presidente della Repubblica se su questa vicenda di Palermo
E che abbiamo fatto bene i colleghi del TG Uno come i colleghi del TG tre delle altre testate i colleghi della sede RAI di Palermo
Allo scendere a livello come dire di quei sindacati muscolari che di fronte a a episodi del genere avrebbero detto intanto ci blocchiamo e poi vediamo ma dire intanto non ci blocchiamo protestiamo e poi la voglia
Perché sono dei momenti nei quali non può essere privilegiato il conflitto rispetto a vicende di questo genere
Questo lo volevo dire come premessa questo seminario di studio colleghi nel tentativo
Di provarci a parlare il linguaggio del rigore dell'analisi della proposta
La proposta voi la trovate sta in quel libretto azzurro che non è stato fatto per questo convegno è apposto l'abbiamo ripubblicato sulle nostre regole alla quale è accluso una prefazione che è stata rifatta dalla Commissione consultiva del sindacato dopo il voto del cinque sei aprile
Non abbiamo voluto rifare un documento provano a fare come gli sci mi ottica dopo il voto elettorale cambia idea e diventano riformisti qui c'è scritto che nel passato quinquennio ha detto delle cose e chi non le ha dette perché non siamo tutti uguali
C'è chi ha condiviso ampiamente
Di un rapporto iniquo tra politica affari come tra politica aziende pubbliche chi non lo ha condiviso
Questi Rea che adesso si sia tutti uguali che ci sia un grande valzer del riformismo è un'idea Greta Emilia meschina è una balla senza fondamento culturale
Chi ha difeso l'esistente non si può alzare il giorno dopo dicendo da sempre abbiamo protestato perché così non è
Con la nostra prima provocazione sta qua nella scelta di di riproporre testardamente l'elaborazione di un decennio
Di rifiutarci di unirsi al coro dei falsi riformisti post-elettorale
Di evitare il linguaggio delle bestemmie delle bottiglie d'acqua minerale degli schiaffoni perché non ci appartiene
Nel tentativo di riaffermare le ragioni della riforma del servizio pubblico le prime discriminante sta qua noi crediamo nel fatto che debba esistere un servizio pubblico
Non apparteniamo alla schiera dei sostenitori della privatizzazione
Non apparteniamo alla schiera dei sostenitori della riduzione del ruolo del servizio pubblico ci riconosciamo alla schiera di coloro che dicono il servizio pubblico va rifondato a quindici anni dalla prima riforma
Con molta delicatezza con molta attenzione ma a partire dalla centralità di questo servizio pubblico non era sua demolizione lo devo dire perché se non c'è il rischio di usare le stesse parole tra persone che poi puntano ad obiettivi diversi
Ho detto che non tutti hanno le carte in regola per parlare
Della riforma del servizio pubblico prete qui dentro c'è una relazione dell'ottantasette che fu fatto da Lucio nazi
Io ricordo che ci furono anche dentro il sindacato colleghi molti sberleffi molte aggressioni
Quando fu posta la questione delle regole delle assunzioni e delle carriere del modo di organizzazione della nostra azienda
Del fatto che si debba la perché la sintesi sia il nostro punto di riferimento e mai la parzialità queste posizioni sono state sicuramente sbeffeggiati anche nel sindacato
Io ricordo le più ardite come dire proprio definizioni teoriche della lottizzazione come forma più alta di democrazia
Arrivando a confondere la prestazione più ampia del Paese con il fatto che l'ultima soluzione debba essere contrattata all'esterno dell'azienda il servizio
Io ritengo invece rispose giusto allora e se il sindacato ha fatto un errore io accetto una critica la faccia a me stesso un errore di moderatismo sostanziale nell'ultimo biennio cioè di fronte ad una ad un'aggressione violenta nei confronti del servizio pubblico e delle redazioni si è scelto la strada anche tattica
Di impedire il male peggiore
Io credo che oggi però il quadro sia letteralmente cambiato il sindacato non può impedire il male peggiore deve riassumere tutta la sua iniziativa con radicalità tempestività
E sfiorando anche che emergano dei dissensi
Rischiano
Dico che questo debba essere fatto
Il sistema quello che arrestati in piedi un sistema di carattere medievale
è contratti profondamente illiberali nella gestione delle assunzioni delle cavie
E improvvido nella considerazione che si possa confondere il pubblico
Con pezzi
Della di di Prodi come dire de ed è l'aver privatizzato in pubblico una scelta che non è condivisibile
Meglio opener rincorre il privato sul terreno degli stili e dell'offerta culturale
E questo nonostante gli indubbi risultati e però questo non può essere una un convegno di celebrazione un convegno in cui si devono notare degli elementi che non potrà e poi per l'Amati ma se l'ex presidente della RAI Enrico Manca
Non ha fatto in tempo ad uscire da questa azienda ed è tornato in consiglio di amministrazione la settimana dopo urlando che francamente se l'avessi fatto io mi avrebbero ricoverato al grido di qua siamo tornati all'estremismo sessantottino ha detto siamo in presenza di una lottizzazione sopportabile
E ora di cambiare le regole e creazioni a si può consentire a chiunque di alzarsi la mattina
E con aria ardita intelligente dire c'è la lottizzazione
Queste cose erano tutte nostre
E allora se tutti adesso dicono queste cose noi dobbiamo smarcarci perché evidentemente c'è la truffa c'è il trucco
Dobbiamo rifiutare questa spettacolarizzazione del dibattito
E ripercorre testardamente la ragioni dalla riforma attraverso un itinerario che indica la Federico sono tecnico qualche io che il sindacato condivide quello che abbiamo fatto tutti assieme
Vedete io credo che non basti più l'impegno che pure c'è stato in questi due anni per le borse di studio per i precari per i concorsi per le regole la Carta dei diritti e dei doveri abbiamo fatto molte cose ma questo non è un convegno per celebrarsi
Sono tutte cose insufficienti Savasta fermo questa gabbia generale
Il contratto il voto di gradimento va benissimo
Sono stati tutti impegni importantissimi fatti con i comitati dedizione
E io non dimentico sono state battaglie bollate come impegno di retroguardia antiche nostalgiche
Sì detto grano battaglie di persone incapaci di comprendere i valori dalla modernità
Sto leggendo mi sono mai ricordo testimone dita i valori del libero mercato il libero mercato sarebbe quella cosa per la quale non si fanno i concorsi e si assume liberamente sul mercato chiunque di voi Venara redazioni sa
Come si confonda molto spesso il concetto di libero mercato che al concetto teorico con il concetto del mercato del pesce di reato che un concetto molto più pratico e come si chiami libero mercato il baratto delle coscienza
La richiesta sei uomo Miglio non servono meglio se sei uomo mio sei sul libero mercato se non mi appartiene fino in fondo non lo sei pensate un po'
Se possiamo ancora continuare a fare diminuiti tra noi fingendo di parlare di questioni teoriche
Si è parlato erotizzazione come forma più alta e compiuta della democrazia
Peraltro sono mancate anche la le teorizzazioni che la faziosità e la forma più alta e sublime del giornalismo
Bene noi contro tutte queste cose diciamo che è tutta roba vecchia tutta roba finire tutta roba che proprio terminata nelle coscienze ENI non è più proponibile
Per devo dire anche di più però fare anche più paura sentissero proporre perché molti di noi non hanno assolutamente più paura
Né timori reverenziali sotto profilo culturale non ci credono più
Allora io oggi tema la cosa una cosa più rischiosa di questo che dobbiamo parlarne serenamente tranquillamente
C'è una richiesta che viene fatta al sindacato perché viene fatta alle redazioni che era più pericolosa oggi che la richiesta di essere bloccati nel ghetto della conservazione cosa vuol dire ci si fanno due ipotesi estreme attenzione segregate troppo voi state con le leghe voi siete ribelli 'sti se urlate procurato lo sfascio dell'azienda
Questa è un'ipotesi
L'altra ipotesi è forse avete ragione ma vi preghiamo di stare zitti per un po'di tempo perché l'azienda in difficoltà
E se un sindacato un CDR un gruppo di professionisti protesta fa il gioco di Berlusconi amici siamo tutti vaccinati veniamo tutti da esperienze politiche sociali
Non è possibile sindacato non può essere chiuso tra nessuno di queste due ipotesi la scelta non è tra la ribellione la conservazione dell'esistente
Stanno cercando di rompere di impedire le ragioni di una speranza di riforme quello che si vuole interdire ostruire la strada dell'autoriforma delle regole del rafforzamento collettivo del ruolo della funzione dell'azienda di servizio
Prese dopo il voto del cinque sei aprile ho terminato l'affidamento in RAI non è cambiato nulla precario assolutamente nulla si assume come prima si promuove come prima si discute del direttore del GR due come prima
Siamo arrivati a pratiche medievali faccio il nome cognome un po'un povero ragazzo un precario di Campobasso direttore gli ha mandato una lettera tu sei assunto sabati trattativa un altro si è alzato ha detto abbiamo sbagliato a mandare il fax abbiamo sbagliato il nome
Perché amo l'ho sbagliato la tessera
Quindi perché tacere più io facciamoli nomi e cognomi a capo passato fatto fuori un collega al quale lo Stato ha comunicato all'assunzione
Guardate
A Genova mi ha chiamato una collega ieri sera non importa il nome dicendo non posso più andare a Torino perché e sai perché mi hanno detto di sì però poi direttore mi ha detto guarda che nel gioco delle caselle non si avverta la casella quindi tu purtroppo non piace ma come sulla prima da dieci anni e non puoi più io non ho la casella
Ora l'unica cosa che hanno capito dopo l'elezione che bisogna essere la ignoti e spregiudicati nello stesso tempo la ignoti per chiederti la grazia non d'Italia all'esterno queste cose spregiudicati perché poi si dice abbiate pazienza così va il mondo
Il mio consiglio è CDR e di ribellarsi individualmente redazione perpetuazione testata per testata
Non occorre essere sempre unitari si possono raccogliere dodici firme su quindici una relazione il mio invito è quello a rompere ogni tipo di un'indennità di unanimismo sulla pelle dei diritti
Si fanno i documenti si divide
Viene fatto fuori un precario non occorre attendere tre mesi per conciliare prenda posizione ci si divide se lo si è d'accordo la difesa in precarie
Vengono saltati vincitori di concorso ci si divide esistono delle regole nel contratto
E non esiste l'obbligo di dare voto di gradimento nei capi redattori nei direttori se non si è d'accordo si possono e convocare le assemblee
Ma che dobbiamo riprenderci interamente nostri diritti contrattuali
Per votare non succede nulla
Non è successo nulla dal TG uno quando i collegamenti o di ragionare discutere assieme serenamente senza fare la guerra con grande intelligenza con grande passione alla cercato di schedare ogni di bollare un di identificarlo L'Abate tanto guardata
Che qualcuno scriverà sempre cioè un partito trasversale che fa gli agguati questo è indubbio personalmente e l'ultimo dei problemi che mi appassiona ormai
E credo che di un chi nessuno di noi proprio essere appassionato sì viene schedato come cattocomunista Catto socialista clerico fascista
Sono antiche schemi del potere volti alla conservazione dell'esistente
Che vengono usati di volta in volta contempo Susanna la stella od altro segnale di riconoscimento per dire quello emarginato mala colpire sono parole prive di senso pronunciate da tigri di carta che non hanno più potere reale
Bisogna solo convincersene
Ed è talmente vero che quando la redazione grande come il TG uno iniziata riunirsi nessuno l'ha più fermato e quando parecchi colleghi delle testate hanno deciso di riunirsi autonomamente per discutere e sono me fanno bene ne sentono ma mentre per discutere guai se pensassimo che il sindacato una specie di macchina che ingloba il dibattito agente somme più si moltiplicano le discussioni critiche e polemiche diverso da quello che diciamo noi non mi può interessare di meno è solo il silenzio che era il perito
Nessun tipo di organizzazione in sede regionale in sede nazionale che si pone prima di parlare da riformare la RAI può essere vissuta da voi come elemento di ostruzione d'intralcio e guai che distingua Tosato dirigenti sindacali preoccupati si riuniscono tono la mente colleghi no esattamente contrario
Mio Dio perché non si riuniscono tono Manente colleghi fanno bene
Dobbiamo uscire da una visione centrale i partiti i sindacati si organizzano si auto organizzano e se qualche tensione al loro esterno cosa accadrà nulla nulla nulla perché non ho la presentiamo neanche il complesso per la professione della categoria
Oggi sono altri canali di comunicazione altri luoghi di incontro altri rapporti tra giornalisti e società civile altri luoghi dove giornalisti si incontrano ma non c'è solo il sindacato e non può e non deve esistere è una vecchia visione anche questa
Allora guardate io credo che noi
Credo che solamente delle sensazioni perché la proposta
Argomentato sarà quella poiché illustra Federico
Io e questo convegno sia solo l'inizio di un percorso noi oggi non votiamo niente
Questa non è un'assemblea per votare per fare i documenti dei Cdr per contarci lo dico dall'inizio cioè non prepariamo nessun documento è l'inizio di una riflessione che iniziano adesso andiamo avanti fino ai diciassette diciotto con chi vuole andare
Parliamo ci scambiamo idee informazioni vediamo sul documento di Federico gli emendamenti suggerimenti le cose tenete conto che il ventitré giugno prossimo a una grande iniziativa non si faceva da quindici anni il primo convegno l'insieme di tutti i dirigenti della RAI ADRAI Usigrai
E quindi abbiamo già un secondo appuntamento ed ecco perché questo vizio un tentativo di cominciare a raccogliere materiale di suscitare discussioni
Vogliamo lanciare dei messaggi semplicissimi da questo convegno
Che io riassumo così
La riforma della RAI può stare solo dentro la riforma della legge Mammì
Non può essere scorporata o si cambia l'intero impianto o non si può fare solo la riforma della RAI questo significa che l'intero settore radiotelevisivo che va rivisto vanno riviste le quote distribuzione pubblicitarie
Va rivista la questione degli impianti che la proprietà degli impianti che per noi deve essere pubblica non può essere assegnato sottobanco ad altri
E qui la riforma della RAI non escort non avere
La riforma quella in sede parlamentare sta dentro la revisione profonda e radicale di una legge che ne abbiamo sempre definito iniqua insufficiente e che ha creato danni profondi e alla carta stampata e ai periodici e al servizio pubblico di questo Paese
La riforma della RAI per quanto ci riguarda e riforma istituzionale sta dentro il più generale cambio delle regole vuol dire che non è una cosa che si può fare a colpi di maggioranza
è una riforma attorno al quale va tutto un grande consenso con attorno le regole del voto
E quindi noi non potremmo poggiare nessuna scorciatoia
In questo senso è sbagliato porre il problema della riforma della RAI partendo dal vertice chiunque esso Inter Kato in questi anni di porre la domanda facciamo la riforma tra RAI per chiudere quale testata è uno sciocco che dopo il voto del cinque sei aprile si ritrova in una situazione di politica che non può quindi Io & impraticabile questa strada perché non ci sono i numeri per far nessun tipo di operazione più di questo genere
E perché non si fa una riforma di un'azienda di servizio pubblico dicendo quale testata chiudo e quindi questa è la riforma questo meccanismo autoritario illiberale e che non ha nessun fondamento in un'azienda di servizio pubblico
La domanda deve essere un'altra come si governa un'azienda di servizio pubblico secondo quali stile secondo sa quali regole
E allora il processo deve partire dalla da tutt'altra da tutt'altro pizzo non può partire dal dal fondo perché dal fondo si fanno le vendette non si fanno le riforme
E le vendette come io ho sempre sostenuto sono pericolose perché siccome i numeri questo Paese cambiano rapidamente se si assume la logica della vendetta e non quella discussione chi impugna la clava oggi può essere picchiato con la stessa clava il giorno dopo
Ecco perché ho sempre sconsigliato la strada la violenza in politica e nel sindacato perché è una strada reversibile appena i numeri cambiano
E quindi sbagliata
Non riteniamo invece che le priorità della riforma della RAI siano anche e credo che siano anche al centro del documento che i colleghi Shalom Morrione ed altri hanno elaborato con l'associazione dirigente RAI
Sono altri temi prioritari nella riforma granaio detto dentro la Mammì e non scorporata e riforma istituzionale e non riforma scorporati dalle regole del voto
Perché il funzionamento del sistema pubblico fa parte delle regole del voto i diritti e doveri in campagna elettorale fanno parte della regola del voto i diritti e doveri dei momenti referendario le campagne elettorali fanno parte delle regole del voto
L'utilizzo del mezzo del servizio pubblico in questi frangenti alla delicatezza estrema
Dalle solo diciamolo io vedo qua il collega Jader Jacobelli che saluto perché tra l'altro spesso ci ha consentito di fare delle riflessioni culturali molte luoghi anche dalla commissione di vigilanza sono dati che ci passano anche gli amici i ricercatori gli studiosi che ci richiama una grandissima attenzione in questa materia
Allora quali sono le questioni prepariamo come prioritaria al nuovo Parlamento
Le ragioni della sopravvivenza dell'azienda che vuol dire gli impianti e le risorse il meccanismo di assegnazione delle risorse o meccanismo discrezionale
Affidato interamente all'esecutivo
Non legato alla necessità di ripiano come dire di di legame tra il finanziamento i programmi e i bilanci dell'azienda questo è un modo per ridurre l'autonomia
Un'azienda con un tetto pubblicitario artificiale
E però bloccata per quanto riguarda il canone questo non è possibile ragioni la sopravvivenza vanno sciolte
Il problema dell'impiantistica degli impianti di trasmissione ho aggiunto queste cose prete colleghi che non troverete nel documento che abbiamo fatto come la colla consultive perché la nostra tradizione di riflessione abbiamo molta attenzione ai piani editoriali e ai telegiornali e GR ma pochissime
Alle ragioni del finanziamento alle ragioni dei mezzi di comunicazione alle ragioni degli impianti di trasmissione e alle ragioni della tecnologia
Io credo che un sindacato non riesca a ragionare di tecnologia di comunicazioni di governo degli impianti di trasmissione del satellite sia molto a rischio perché l'autonomia non passa solo della mia capacità di dire Toro di redattori di scrivere ciò che voglio
Ma anche per la mia capacità di direttore di redattore di avere il satellite la sera
Di avere il palinsesto piani dei cellulari
Non di realizzare un impianto a Grottarossa senza prevedere contestualmente e contemporaneamente a tutte le strumentazioni tra tecnologia e su questo le stavano bloccati fino a quando non capiranno che un'azienda non può non avere gli elicotteri i mezzi la capacità di intervento la capacità di intervenire da Palermo in trenta minuti
Allora le ragioni degli impianti di trasmissione la terza questione l'assoluta assenza di coordinamento in questa azienda per la politica di palinsesti telegiornali e giornali radio sedi locali
La quarta questione la riforma del decentramento delle sedi regionali sono solo quattro questioni
Dei tre colleghi tutte queste riforme dell'estratto di riforme si possono fare in due modi ed è su questa scelta culturale che io insisto perché poi Federico
Ne proporrà una simile ma io sto ponendo su una questione più esterna questo tipo di riforme si possono fare in due modi o con il consenso
O in modo autoritario
Allora io provo a concludere con una paradosso vediamo se ci capiamo
Venite il voto ci manda a dire due cose per le forme di governo della RAI o tutti dentro o tutti fuori quello che non c'è più è una via intermedia Tutti dentro con alcuni soci aggiunti
Allora o tutti dentro o tutti fuori significa questo o tutti dentro e la mia una proposta paradossale ma speriamo che si capisca
Con un autentico vero grande manuale Cencelli che dice una cosa di questo genere se siamo tutti dentro la Commissione parlamentare di vigilanza Mostacchi quaranta ma ottanta
E ciascuno con tanti voti ha preso tanti seggi hanno ed ogni forza politica diritto a tante assunzioni quanti voti ha preso certo anche la lega anche i missini anche i Verdi e anche Rifondazione diciamo con grande chiarezza definiamola questa cosa qua
è tutti dentro o tutti dentro tutti dentro
Ma lo facciamo una lotteria io ho un'idea una lotteria io solo manuale no problem insomma vengo dal Veneto guardate e terrori manuale in materia non c'è problema si danno dei punti tanto direttore tanto al vice data capo redattore capo servizio tanto da da Toro le assunzioni a tanti punti
E ogni partito un bonus allora tutti dentro la mia proposta è un po'usa tutti i partiti da spendere alla RAI al grande magazzino della noi abbiamo un bonus ci spettano in base ai voti tante reti tante testate tanti capi redattori tanti vici tante assunzioni quello che dico scandalose perché scandaloso
E ciò che viene praticato senza scandalo
Che cosa c'è di scandaloso
Perché nell'affermare una banale verità cioè di fare il bonus ufficiali
Cioè queste che cosa c'è di strano solamente nel portare a galla il bonus occulto
Facciamo il bonus trasparente
Allora vedete
Io non sto mica scherzando tutti dentro sino al strame conseguenze
Se la strada è il mantenimento del controllo tutti dentro sino all'estrema conseguenza
Perché sono c'è un rischio colleghi chi stabilisce che stanno tutti dentro più le leghe missini o tutti dentro più piani del pidiessino tracciamo scimmiottiamo dibattito sul presente da Repubblica
L'azienda di servizio pubblico se non stanno tutti dentro il canone decade
Perché è cambiata la situazione la settantacinque ad oggi oggi che sta fuori lo delegittima
Mi permisi di dire questa sorta di scemenza un anno fa ottenendo risultati di avere l'unico comunicato la storia della RAI
Che finalmente mise d'accordo ma anche Pasquarelli che come ricorderete chiedono le dimissioni del segretario dell'Usigrai per avere detto se non attenui amo un po'la stretta ve lo ricordate se non la temiamo un po'la stretta l'azienda verrà delegittimata era una banalità da terza elementare urlarono
Stanno delegittimando la Rai
Prendo atto che queste banalità adesso come dire i seguaci di Toni Negri
Perciò seguaci Toni Negri ormai questi questi dicono tutti quanti siamo al crollo del regime io francamente io queste parole le odio il crollo delle GM lo sfascio e quando poi gestisce il potere mi parla di crollo di sfascio ho paura
Perché evidentemente mi sta spiegando come conservarlo utilizzando il linguaggio degli altri
E allora vedete
Tutti dentro sino all'estreme conseguenze
Oppure tutti fuori sì all'estreme conseguenze
Tutti fuori vuol dire allora che lo spiega Federico dire che c'è una Commissione di vigilanza
Asciutta lineare con diritti e doveri tutto il sistema
Vuol dire che c'è un solo amministratore delegato
E vuol dire anche però che c'è un comitato dei garanti
Che si occupa da solo delle nome direttore di rete di testata che vengono definitivamente scorporata da un consiglio di amministrazione ed altro
Vado a casa
Per dire però o tutti dentro o tutti fuori tutti dentro è una proposta facile tutti fuori
è una proposta costruibile
Se poi sento dire che invece c'è una soluzione che non ne tutti dentro o tutti fuori ma c'è un soggetto neutro che l'IRI che non è soggetto politico queste sono fiabe per bambini scemi
Che vanno comunque tutelati anche i bambini scemi
Tutto si può fare ma non come dire prendere in giro le persone dicendo abbiamo una soluzione neutra quale il governo fa le nomine attraverso diriga la intendo alle opposizioni a seconda della loro bontà leghe missili da una parte Arturo stime sedere collegati a colare il segretario della romana che era stato invitato oggi a questo incontro
E che ne facciamo scegliamo
Perché lo schema è questo li garantisce un futuro governo e allarga a seconda delle situazioni politiche ad alcuni allora questa soluzione dell'IRI con bilanciamento politico una soluzione non ha niente a che vedere con le ragioni dell'impresa RAI è una soluzione che non funziona
Ecco perché io ritengo che non esista via intermedia tra tutti dentro o tutti fuori mi pare che ce lo chiede anche la società civile di essere seri
Però sa si Massimo io sai perché non dico queste cose
Perché io come a trovare una terza posizione che non è quella dell'ostracismo
Cioè che non è una posizione che si limita a dire l'azienda di servizio pubblico non funziona chiudiamo la perché in questo momento molti ci direbbero avete ragione chiudiamola
Dall'occorre molta intelligenza per non legarsi a nessuno dei due carri di chi vuol conservare di chi vuole sfasciare
Anche perché io non credo
Che l'ha vista spazio in questo Paese anche per proporre che si debba solo o gridare o tacere io non ci credono ma
Nessuna riforma è dunque accettabile nel segno della parzialità della discriminazione di neonate forme di integralismo qualunque esse siano
Cioè la riforma del vero segno culturale
Ora è quello della sintesi che indicato dal sindacato Dasha nocciola riforme nel segno di un'azienda unitaria che fa della sintesi del governo ma anche dalla presentazione da realtà sociale politica culturale con il suo momento un modo di essere
O si fonda sull'omissione sulla discriminazione
La famosa teoria che tante diversità dando la sintesi è una teoria sbagliata
Sbagliata
Proposito teorizzando alcuni convegni ma se uno guarda tutti se non guarda ascolta i vari giardinetti assieme cosa significa
Io pretendo da ogni momento di rappresentazione la dialettica la rappresentazione
Voglio capire quello che accade
Ecco perché io ritengo che queste trasformazioni culturali politiche del mercato del mercato perché oggi ne parliamo di un duopolio non siamo più soli al centro del mondo
Rendono assolutamente incompatibile distruttiva per l'azienda la strada di un aumento della pressione del controllo politico
Io credo che il sindacato può discutere ragionare solo a partire dalla banale affermazione che l'azionista di riferimento principale deve essere il cittadino utente io so che sono banalità ma non sono più banalità
Perché qualcuno dice tranquillamente oggi che l'azionista principale sono i partiti o comunque le componenti dei partiti questa può essere una verità sostanziale mi preme capire se una verità sostanziale che accettiamo sulla retta sostanziale di una degenerazione
Gli USA di una questione immorale che si pone di un'appropriazione indebita e quindi devono ritornare indietro e sono due modi diversi di parlare uno è dire accetto che c'è stata questa situazione la combatto l'altro dire accetto che questa c'è e ci Davigo sono due atteggiamenti diversi
Io ritengo che l'azionista di riferimento principale di una futura riforma gialla in qualche modo oggi è cittadino utente che paga il canone e questo comporta altri assetti di governo e altri assetti come dire informati
Sono anche convinto in modo che si capisca bene all'esterno ma discutiamone per mesi se serve che l'autonomia dei direttori della RAI e delle redazioni è una posizione se non sbaglio è stata presa proprio documento anche dei colleghi della romana mesi fa
L'autonomia i direttori della redazione guardate non postare nessun tentavo voi nessun codice io ritengo sbagliata l'esistenza di un pentagono ritengo folle l'esistenza del Pentagono ritengo che consideriamo è stazionaria fatto male a votarlo e allora lo dicemmo
E lo confermo ritengo che vada ritirato
Ritengo che non possa essere nessun'altra autorità neppure quella del direttore generale che prevalga sui direttori di testata sulle redazioni quei nel contesto della riforma va rivista la legge dieci vanno rivisti i poteri del direttore generale sul Po sul sulla direttiva di Troia
Tutti i poteri vanno rivisti
L'abitato è legata al quale io penso al dottore che gestisce nonché interferisce sulla programmazione sull'informazione non può intervenire
Non può intervenire sulla programmazione d'informazione
Chiunque esso sia
Più questo sì John questo sì
E ma non c'è dubbio che l'autonomia deve stare dentro i contratti deve stare dentro le regole che ci siamo dati dentro le carte dei doveri che ci stiamo dando che ci siamo dati
Non può stare in un codice di disciplina
Io sono culturalmente contrario ad ogni codice disciplinare perché si conosce l'inizio dei codici di disciplina malattie non può che essere un giornalismo in divisa quando si apre con un codice di disciplina
Che sarebbe interpretabile in modo discrezionale in modo censorio tale da privilegiare l'omissione sull'investigazione
Perché credo che dovremmo porci un problema
Abbiamo tutti assieme discusso se un giornalismo gridato e strillato un giornalismo tollerabili chi mi conosce sa che non amo il giornalismo urlato e stellato non mi piace non lo guardo non lo tollero ma sono questioni personali
Mai confondere le questioni personali con gli interventi disciplinari io rivendico dito dire quello che mi pare
Dopodiché rivendico il diritto e dà una bastonata chimici e dunque chiudiamo con la trasmissione questo accettò cose diverse
E terrore ma anche aprire un dibattito al nostro interno su giornali sto mi sul giornalismo omissivo tu giornalismo censorio su giornalismo che non racconta c'è chi ritiene che le piazze non esistano su chi ritiene che non ci siano fermenti su chi ha negato l'esistenza di una questione morale a Milano perché vedete
Io credo che i giornalisti possono farsi carico di ogni tipo di problema
Eh sì è giusto che in pratica un'autocritica e sia giusto che si interroghino in pubblico sui l'ottimismo della lottizzazione
E non dobbiamo avere paura criticarci in pubblico ma però cari amici ma quando Giorgio Bocca scrisse alcune cose su Milano che riguardavano anche la gestione dalla sinistra in quella città per esempio
Io ricordo la reazione rabbiosa che ci fu a Milano al grido di tacciare i giornalisti no parlino non esiste questo problema ma secondo voi siamo stati di aiuto a un sistema dei partiti
Neanche un l'ardire alcuni dizione alcune abitudini
è sentito nascondere l'esistenza delle leghe in vaste regioni di questo Paese dove si è creduto censurando l'esistenza del fenomeno delle leghe di risolvere un problema politico
Questo sì che è una grave responsabilità aziendale professionali di pioppi apro
E tollerabile in un servizio pubblico ma come si può ritenere di farsi carico di Ali da una parte la realtà del Paese chi vi parla di assicura non ha simpatia alcuna per le leghe né potrà mai averla
Per formazione culturale personale
Ma non è il mio mestiere stabilire se le leghe questo pesano di tono di esistere
Prete io più in basso le leggo imparato la trasmissione in diretta da Piacenza non ricordo quale da Pavia a due anni fa che durante una diretta della rete tre non sapevo cosa fossero deleghe quella sera stavo a casa mi hanno fatto vedere un consiglio comunale a Pavia di gente che urlava
Ho fatto un salto così isolate sedia perché per la prima volta entrava dentro casa una realtà ribollente è un mondo a me totalmente sconosciuto io leggo qualche giornale sto nel Veneto
Altro che dobbiamo riflettere sul tema della qualità
Allora vedete io
Sono convinto che non possono esistere codici che non stanno dentro l'autonomia delle redazioni
Sono convinto che qua questo punto noi abbiamo
Una scaletta di lavoro davanti
La regola dell'assunzione delle carriere deponesse ripristinate subito
Ieri sera abbiamo fatto una lunga paritetica che si è conclusa con l'indizione del concorso entro l'anno l'azienda aveva comunicato che avrebbe poi cercato di non fare la selezione praticanti entro novantadue c'è stato un tentativo di tornare indietro subito dopo il voto di la vogliamo i concorsi non facciamoli
Di fronte a una banale letta la mia un momentino più dura del solito c'è stato un incontro di dieci ore e guardati con corsi sono ritornati sul tavolo in mezzo
Potremmo dire che talvolta vorremmo essere quindi un po'più fiduciosi stessi
Io credo che le regole delle carriere delle assunzioni debbano nursery Pristina anche attraverso io lo chiedo ai Comitati di redazione discutiamone l'apertura Franca seriali la maggiore conflittualità redazione predazione
Non sempre ci spendiamo in modo dovuto a livello locale a livello nazionale
Troppo spesso prevede Giamol tatticismi
Ci accontentiamo del meno peggio dicendo penso ma poteva andare peggio è una porcheria ma ci darà una Peugeot in arrivo
Troppo spesso pare leggiamo le ragioni delle componenti o dei partiti
Io sono convinto e su questo concludo che ogni silenzio del sindacato in questo momento è una picconata vere se stanziale contro le ragioni dell'esistenza del servizio pubblico
Cioè o il sindacato dei giornalisti RAI insieme alla situazione dei dirigenti in modo serio sereno Palazzo suo progetto di riforma
La confronta con tutte le associazioni dei giornalisti costringe tutti a ragionare a riflettere
Avanza la sua sfida o noi attraverso il silenzio o attraverso la stanchezza o attraverso l'omissione stiamo lavorando per delegittimare la tirata la quale lavoriamo cioè rischiamo di porre in discussione anche le ragioni le ragioni materiali
Di un'azienda con quattordici mila dipendenti
Perché fortissimo attacco alla privatizzazione
Se non lo sosteniamo le ragioni che possiede riformare il pubblico passeranno le ragioni di chi dice occorre un pubblico ridimensionato o comunque occorre un pubblico privatizzato
Ho vinto le ragioni dei riformisti o vinco le ragioni dei privatizzatori trazione servizio pubblico sono giorni alcune
Ecco perché io sono convinto che dobbiamo affidare solo a noi stessi l'autonomia comprendere che gli stessi partiti hanno bisogno
Non vi servitori fedeli
Io credo sia proprio finita storicamente la fase di storie degli servitori fedeli ma di professionisti professionisti gelosi attenti nella descrizione
E del resto guardate che esista un problema di essere radicali dei nostri gesti nelle nostre descrizioni chi di voi ha letto il lembo del mantello questa splendida lettera
Del cardinal Martini e non è un caso che per pagine e pagine il tema centrale quello al quale ci richiama e di essere forti con i soggetti forti
Devi prendere investigazione
Di non avere nessun tipo di timore edema se un arcivescovo ci richiama questo utile che forse alle spalle un decennio nel quale siamo stati forti con i deboli c'è stata in questo Paese
Dobbiamo discuterne serenamente non è mica un reato
Mica ci saremo dimenticati che alcuni di noi hanno avuto problemi solamente a citare la parole questione morale dello scorso decennio
Dovendo subire sbadigli urla improperi e battute del tipo siamo uomini di mondo siamo uomini di mondo ecco anche adesso siamo uomini di mondo solo che adesso se potevano essere uomini di mondo l'azienda chiude allora è più un problema etico ora pratico la risoluzione di alcuni nudi allo io spero di convincere qualcuno non per via di fede Pasini pare impossibile ma riguarda fai pure
Ci stanno tutte le ragioni per andare a ridimensionarlo adesso
Se ti va senta
La strada già tracciata oppure c'è un'altra
Che cosa diffidare la nostra autonomia
Ma non per una polemica sciocca con i partiti o solo per un intreccio con i partiti per avviare un nostro progetto da discutere con i partiti da discutere con le forze professionali
Io non so cosa esista oggi il regime dei partiti secondo me nulla
Quelli non condivido quelle posizioni che dicono le chiediamo lo scioglimento lo scioglimento per affidare il governo a chi agli imprenditori di questo Paese ai militari
All'epoca non conflitto tra soggetti che reciprocamente si interrogano si picchiano e si inseguono nel rispetto delle regole
Ecco dobbiamo sfidare noi stessi per sfidare gli altri ed è quello che già molti comitati di redazione hanno fatto così
Io termina dicendo che ritengo positiva l'ho detto prima tutte le esperienze ponte spontanee che stanno nascendo in queste ore
Non c'è obbligo né di obbedienza nelle discipline
I colleghi si interrogano si trovano e dando vita ad iniziative a Roma e altrove come dove e quando vogliono tutto ciò che va oltre il confine della corporazione e secondo me positiva anzi lo sono perché l'esperienza romana
Di questi colleghi sono incontrati che ragionano e che porranno domande al sindacato che porranno contraddizioni al sindacato è che probabilmente ci vorranno anche elementi di carattere polemico
Ma noi oggi siamo nella fase dobbiamo suscitare la polemica la critica
Perché questo deve essere il compito
Allora io sono favorevole alla moltiplicazione
Devo il sindacato debba rispettare i ritmi della discussione di questi collegi de ma nel frattempo elaborare questo progetto
Puntare tutte le carte sulla iniziativa del ventitré giugno siete tutti invitati il ventitré giugno nella sala del consiglio di amministrazione aveva un primo convegno con l'Associazione dirigenti della RAI insieme al sindacato dei giornalisti RAI la federazione
Costruendo la prima volta un progetto che metà stile più soggetti attenzione a questa cosa è la prima volta che dirigenti della RAI
Manifestano segnali di malessere profondo si miracolo dei giornalisti che avvertono che le nomine anche nel settore dei dirigenti sono ormai per sono i nomine calando di un rapporto con l'interesse aziendale incominciata c'è una ribellione che va oltre le redazioni collegi io ritengo importante questo rapporto
Ritengo che sarebbe sbagliato ridurre questo rapporto l'incontro però tra dirigenti e giornalisti della RAI
I sono molti altri gruppi dentro la RAI colleghi che si occupa del giornalismo per immagini colleghi che si occupano del montaggio abbiamo professionalità gruppi di specializzazione i colleghi dalla CGIL CISL e UIL
Guai se pensassimo che un rapporto tra dirigenti e giornalisti diventa la nuova super corporazione che pone il tema della riforma si parte da questo per aggregare ogni tipo di ricerca ogni tipo di di interesse alla riforma della RAI
Ecco perché l'abbiamo posto la questione dell'autoriforma come questione prioritarie noi ci vedremo questa la notizia lunedì con il presidente il direttore generale della RAI è stato deciso ieri sera
A seguito di queste nostre iniziative è stato convocato finalmente l'incontro per lunedì con il presidente e direttore generale che avrà all'ordine del giorno
La politica dei palinsesti non più esistente aperti alla vicenda Falcone
Di Palermo ma non solo
La questione delle prossime nomine perché Pedullà c'ha detto che è disponibile all'autoriforma io sono commosso ma come si nomina direttore del GR due
C'è c'è un segnale di novità noi coglieremo il segnale di novità e discuteremo con l'attirare l'autorizzo urna se non c'è il segnale di novità
C'è solo un cammino conflittuale non ci può essere un cammino di serena discussione
Discuteremo della verifica testate nazionali che ci sarà il tre il quattro giugno ed è la riforma delle sedi regionali che finalmente dopo un decennio arriva sul tavolo di questa azienda
Questo è l'incontro di lunedì così
Io volevo dirvi solamente una cosa
L'ho fatta più lunga di quella che prevedevo
E dopo di che entriamo davvero nel nel quadro della dei lavori della riflessione ma devo anche alcune cose che volevo e dovevo dire perché sapete bene Rita ti senti dire ma il sindacato forse la debole forse bisogna fare lo sciopero generale forse potevamo tutto vero
Io sono anche convinto che due anni fa saremmo stati assolutamente schiantati
Se avessimo posto alcune questioni come abbiamo posto restando completamente isolati lo dobbiamo ai dimenticati e siamo stati isolati anche nel sindacato in una fase siamo restati isolati anche nel dibattito politico
Perché quando Lucio razzi scriva queste cose nell'ottantasette queste cose dette da me oggi sono banalità quando l'ottantasette si dicevano alcune cose su che cosa sarebbe accaduto in RAI non erano banalità suscita irritazioni risposte violente risposte provocatori
Io una cosa devo dire colleghi io credo che oggi si ci sia un tutte le condizioni per partire
Credo che una situazione un atteggiamento di pessimismo cosmico non ci aiuti
Io quello che chiedo a tutti voi a me e di muoversi gran con grande gradualità con grande intelligenza in modo collettivo costruire questo progetto ma anche colleghi un grande investimento di fiducia e di speranza
Perché guardate
Io non credo che abbiamo perso noi chi ha sostenuto che tutto sarebbe andato in gioco che gli schieramenti sarebbero i qualche modo crollati che i punti di riferimento non ci sarebbero più stati che saremmo stati tutti più liberi per certo ha ragione il che non vuol dire stare meglio comunque più liberi oggi non abbiamo alibi ai
Oggi forse siamo più spesso noi a telefonare fuori dalle redazioni che non dai partiti a chiamare nelle relazioni
Oggi noi abbiamo l'obbligo di essere liberi
L'obbligo di essere autonomi non c'è nessuno che ci possa fermare colleghi sono tigri di carta vere in questo momento se qualcuno di c'è una redazione non dare il voto di sfiducia dei verso quel vicecaporedattore fermati mio Dio c'è un problema di compatibilità oggi si può ridere
Perché chi lo dice non rappresenta nessuno chiunque esso sia qualunque sia la tessera qualunque sia la sua componente oggi non abbiamo alibi possiamo imbarcarci nel progetto di riforma possiamo rivendicare l'autonomia individuale e collettiva non possiamo più dire la situazione non ce lo consente se non lo faremo colleghi la responsabilità sarà nostra
Ma questo sarebbe poca cosa e che noi metteremmo in discussione le ragioni di un servizio pubblico in questo Paese io credo che adesso il sindacato proprio perché ha fatto il contratto prove che ha fatto un buon integrativo proprio perché ha fatto molte vertenze individuali abbia un compito con il CDR
Spendersi con generosità
Non è più solamente al momento della singola vertenza chiusa individuale adesso quel poco che abbiamo accumulato dobbiamo spende voglio questo lo sono convinto nei prossimi mesi senza nessun tipo di Remo senza nessuna paura l'investimento è questo andare con fiducia spenderci tutto e poi si può anche perdere
Quello che non si può fare stare zitti e consentire ad altri di giocare alla politica stabilendo le nostre sorti come lavoreremo e cosa faremo io credo che questa battaglia dobbiamo farla con grandissima convinzione
Io mi dimetto
Forse qualche livello
Forse forse rende meglio però che Federico spiegasse il Progetto perché se i colleghi devono intervenire Roberto ci va la mia è stata una cosa più di carattere generale e poi la vostra relazione nodi mito perché preceduta proposte
Cognizione
Siano
Presidente soffocante
Ministro
Comunque
No c'è un ristoratore sono poi si si apre il dibattito e ciò diversi di Baggio si divide su due questioni io farei fare la comunicazione
A Federico
Quando a Milano
Lo scandalo delle tangenti
Comincio ad assumere dimensioni gigantesche gran parte della base popolare dei partiti coinvolti disse ai suoi dirigenti adesso basta
Basta non solo nel prendere le tangenti ma basta anche nel tollerare alle nel tacere nel sapere e far finta di non sapere
E quando giorni fa per l'elezione del capo dello Stato
Fu stilato l'organigramma lottizzatore io luglio al Quirinale l'altro a Palazzo Chigi l'altro alla segreteria del partito x lasciando a sua volta il posto libero per il presidente y
Quando dicevamo l'orgoglioso organigramma fu stilato gran parte dei parlamentari dissero adesso basta
Ed è stato eletto un presidente di altissimo prestigio che naturalmente può piacere o non piacere ma che certamente non è stato partorito dalle mappe della lottizzazione
Facendo le debite proporzioni adesso tocca a noi a dire basta
Non si richiedono nel crociate nero ismi solo coscienza dello stato di diritto
Vogliamo che si ponga fine alla violazione tacita della legge sul finanziamento dei partiti
Questa legge come sappiamo stabilisce Fonti e modalità del finanziamento pubblico dei partiti e fra le mie modalità non figura che ciascuno dei tre maggiori partiti italiani possa disporre di almeno una rete televisiva nazionale
E di almeno un telegiornale a diffusione nazionale
Ma per comodità espositiva ci fermiamo a quello che più vistoso
Vogliamo che il servizio pubblico sia servizio pubblico e da qui comincia la nostra riflessione di oggi
Anche noi infatti dobbiamo fare chiarezza con gli stessi e sapere quello che vogliamo e quello che non vogliamo alla ragione Giulietti
Dobbiamo scegliere fra il diritto di schierarci e il dovere di mettere a confronto coloro che si schierano
Fra il diritto di batterci per le nostre idee e il dovere di metterci al servizio di tutte le idee che fanno il patrimonio culturale di un Paese
La riflessione che qui proponiamo non è nuova
E mi scuso con chi l'ha già sentita altre volte ma il problema non è quello di fare discorsi nuovi
è solo quello di studiare di capire di dibattere i problemi veri e una volta che si sono capiti di sforzarci di assumere le nostre responsabilità questa riflessione si articola in quattro domande
Prima domanda
E configurabile sul piano della credibilità culturale e professionale una differenza fra l'informazione del servizio pubblico e l'informazione gestita dai privati
Esiste cioè una differenza credibile che legittimi l'esistenza del servizio pubblico
Seconda domanda
Qualunque tipo di risposta si voglia dare al primo interrogativo e vero o no che la lottizzazione partitica sia un male da contrastare sia un fatto necessariamente negativo
Terza domanda
Ha ammesso che la lottizzazione sia un fatto negativo cosa si può fare in termini legislativi e in termini di organizzazione aziendale
Per rendere la lottizzazione tecnicamente difficile o al limite impossibile quarta domanda ammesso che il servizio pubblico abbia legittimità culturale e professionale
Qual è la migliore organizzazione auspicabile una sola testata due testate più testate quale Commissione parlamentare di vigilanza quale consiglio di amministrazione Rai
Quale tipo di dirigenza aziendale
Cominciamo dalla prima domanda
Informazione privata
E pubblica
Il problema e lo stesso della bomba atomica
Alcuni studiosi hanno osservato che dopo la scoperta della bomba atomica è cambiata la storia
Eppure le armi ci sono sempre state e anche le guerre ci sono sempre state
Ma il fatto di avere in mano uno strumento così potente ha cambiato il modo di essere degli uomini sulla terra quando si può distruggere tutto non ci sono più né vincitori né vinti un filosofo anzi Ionas ha scritto un libro intitolato il principio responsabilità un'etica per la civiltà tecnologica
La tesi di questo studio e che lo sviluppo tecnologico oggi è di tale portata
Da cambiare le norme dell'etica tradizionale cioè cambia il senso di ciò che per noi è giusto e di ciò che è sbagliato e si fanno tre esempi l'uso della forza
La scienza e la comunicazione
La forza non basta dire io ho ragione
Per scatenare una guerra se la guerra può portare alla distruzione in massa di milioni di innocenti o una reazione a catena di stupro di esplosioni atomiche capace di compromettere l'equilibrio del pianeta
La scienza non basta dire la scienza e libertà di ricerca se gli esperimenti scientifici potrebbero farci precipitare nel baratro della mani della manipolazione genetica
E l'uomo si pone domande che non si era mai posto in passato esistono i diritti dei posteri esistono i diritti della terra
La comunicazione
Non basta dire
La radio la televisione e il nuovo modo di essere della libertà di comunicazione della libertà di espressione quando questi strumenti magici e potenti in mano a poche persone
Possono sconvolgere le regole della democrazia
O quando un'improvvisa irruzione di violenza dentro le privatissime pareti di casa può far saltare l'equilibrio di un bambino
O quando l'invadenza di modelli di vita dominanti può mettere in crisi la sottile Rete di valori di culture di minoranza
La potenza di questi strumenti ci obbliga a una maggiore responsabilità
Non basta dire faccio quello che secondo me è giusto occorre tener conto dei risultati ci vuole un'etica della responsabilità l'etica delle buone intenzioni non basta più
Non sono in gioco piccole partite di potere
è in gioco la nostra quotidianità di persone e di famiglie di comunità i nostri valori dell'essere o della vere tutto questo e la comunicazione radiotelevisiva
Se è vero che le cose stanno così una società democratica non può disinteressarsi di tanto strumento questo strumento non può essere rimesso al solo esercizio del diritto di impresa
In una società democratica il potere pubblico deve fare in modo che la sovranità dei cittadini
Possa decidere che fare dello strumento radio televisivo e non sia la sovranità radiotelevisiva a tenere in pugno i cittadini
Tocca a loro al potere tocca loro al potere pubblico che in democrazia e direttamente o indirettamente emanazione della sovranità dei cittadini
Tocca al potere pubblico decidere le regole d'uso del potente strumento nell'ambito di questa esigenza si colloca in Italia la legge duecentoventitré del mille novecentonovanta sulla virgolette disciplina del sistema radiotelevisivo pubblico e privato chiuse virgolette
Nota come legge Mammì
Conti il PIL con tutti i suoi limiti la legge Mammì stabilisce certe regole per l'intero sistema radiotelevisivo aziende private e concessionaria pubblica
Queste regole riguardano i limiti del diritto d'impresa le condizioni del messaggio pubblicitario l'attenzione verso i minori i limiti e le condizioni delle trasmissioni elettorali c'è anche un raccordo sia pure embrionale fra il sistema radiotelevisivo e la rappresentanza degli utenti
Tutte queste regole ripetiamo sono a conferma della rilevanza pubblica dell'intero sistema radiotelevisivo che come abbiamo detto comprende sia l'emittente pubblica RAI sia le emittenti private
A questo punto dobbiamo chiederci quali sono le ragioni se ci sono che legittimano l'esistenza di un servizio pubblico nell'ambito del sistema radiotelevisivo generale
Non basta in fondo ci si potrebbe chiedere
Quel complesso di regole che fanno la rilevanza pubblica dell'intero sistema per difendere il cittadino dall'invadenza del potente strumento radiotelevisivo la nostra ipotesi di risposta e no
La nostra ipotesi di riflessione e la seguente
Riteniamo che la società moderna parliamo sempre di una società democratica abbia bisogno di qualcosa di più
Riteniamo d'altra parte che questo qualcosa di più non si possano legittimamente chiedere ai privati lo si può chiedere solo a un emittenza pubblica
Questo qualcosa di più è un'informazione che non sia soltanto il diritto di manifestare il proprio pensiero articolo ventuno della nostra Costituzione
Ma sia anche il dovere di fornire alla Società tutte le informazioni possibili perché a sua volta la Società eserciti il suo diritto di esprimersi di comunicare di scegliere
Diciamolo meglio tutto quello che abbiamo detto finora sulla potenza dello strumento radio televisivo e sulle regole che devono disciplinarlo ha comunque un presupposto
Il presupposto è lo stato di diritto
Qualunque regola cioè si ponga all'uso dello strumento resta infatti un punto fermo
Tutte le emittenti radio televisive hanno il diritto di esprimersi come vogliono e come credono difendendo qualunque punto di vista con ciò dunque garantito il diritto di ciascuno di informare non necessariamente e garantito invece il diritto di tutti ad essere informati
Per dare contenuto al diritto di essere informati non sempre basta il diritto dei privati ad informare occorre che qualcuno si incarichi non tanto di esprimersi come vuole ma di servire come vede e qui nasce il servizio pubblico
Ci vuole qualcuno che rinunci al diritto di esprimere il suo punto di vista come punto di vista di una testata giornalistica e assolva al dovere di farsi portavoce di tutti i punti di vista presenti nella società
Il privato non è tenuto a far questo può anche farlo
Ma non ha alcun obbligo di farlo
Il privato assolve legittimamente alla sua funzione esprimendo la parte solo ciò che è pubblico può avere l'obbligo di rappresentare il tutto
Il giornalismo privato appartiene alla sfera dei diritti
Il giornalismo pubblico appartiene alla sfera dei doveri
Per essere più precisi il diritto di informare e classificabile nella categoria dei cosiddetti diritti di libertà come riunirsi come associarsi
Il diritto di essere informati appartiene alla categoria dei cosiddetti diritti sociali come il diritto al lavoro il diritto all'istruzione il diritto alla salute
Certo il diritto di essere informati non può esistere senza diritto di informare
Anzi diciamo che quest'ultimo informare e una condizione necessaria del primo essere informati necessaria ma non sufficiente
Come la libertà di insegnare e di fare ricerca scientifica e condizione necessaria ma non sufficiente per garantire il diritto all'istruzione
Ed è per questo che in un certo momento storico nasce la scuola pubblica
Cioè la scuola come servizio pubblico e chissà che oggi l'informazione radiotelevisiva l'abbiamo detto altre volte non stia occupando il posto che un tempo fu della scuola
In fatto di crescita cultura culturale di affrancatura civile dalla schiavitù del non sapere
Di libertà di comunicare fra ceti sociali diversi fra culture lontane
Fra opposte visioni della vita e del mondo solo che come Giano bifronte
Questo strumento e contemporaneamente capace di farci più liberi o di farci più dipendenti
Un problema per esempio che con la carta stampata quasi non si pone
Perché la carta stampata non ha i caratteri lo ripetiamo dell'invadenza totale dell'onnipresenza della simultaneità dell'occhio aperto e della bocca aperta ventiquattro ore su ventiquattro
Ma torniamo un attimo allo specifico del giornalismo di servizio pubblico sono in molti a sostenere che questo specifico non esista sono in molti a credere che la professione giornalistica sia una sola
E che se c'è professionalità non si possa distinguere fra il giornalismo dei privati e il giornalismo del servizio pubblico come se i giornalisti fossero i sacerdoti di chissà quale religione
Noi invece vi proponiamo di considerare anche l'ipotesi che il giornalismo di servizio pubblico abbia un suo specifico in parte lo abbiamo già accennato ma il caso di precisarlo meglio
Proviamo a dare la definizione più semplice possibile di giornalismo diciamo che il giornalista nel momento in cui giudica che un fatto fa notizia e nel momento in cui valuta i commenta una notizia non fa che interpretare la realtà con il metro della sua cultura
E cioè mediatore fra una cultura certi fatti e i destinatari dell'informazione
La pluralità delle interpretazioni e delle mediazioni a sua volta fa il dibattito culturale di un Paese
E il dibattito culturale attraverso la stampa la radio la televisione il cinema il teatro libri e lo strumento con cui le diverse culture influiscono sulla cioè sulla crescita dei cittadini e sui loro consensi
Quando l'informazione e servizio pubblico la sua funzione non è più quella di mediare fra una determinata cultura e i destinatari dell'informazione
Ma di mediare fra il dibattito culturale tutto intero e i destinatari dell'informazione
E cioè una sorta come stata chiamata altre volte di mediazioni di secondo grado
Una mediazione fra la generalità dei mediatori e il pubblico
Una mediazione che garantisca soprattutto dalle mediazioni di parte contrabbandate come mediazioni della generalità il servizio pubblico a come ideologia il dibattito certo non è un discorso facile
La mediazione di secondo grado non è un'operazione meccanica nessuno ha in tasca la garanzia dell'oggettività anche perché non si dibatte solo dell'esistente entrano a far parte del dibattito anche i soggetti che possono nascere e quelli che stanno morendo e pur sempre un'operazione culturale che comporta scelte ci possono essere modi diversi di fare pluralità di fare sintesi e questo può legittimare anche in RAI una pluralità di testa
Deve trattarsi però di concorrenza fra modi diversi di fare sintesi non concorrenza fra parti contrapposte
L'imparzialità e il pluralismo che qui si rivendica non sono un dover essere non una formula solo un metodo di lavoro uno sforzo continuo soggetto errori continui
Ma con la disponibilità correggere continuamente gli errori allargando sempre le indagini allargando sempre
La dialettica dei punti di vista
E lo stesso sforzo che in una scuola pubblica fa un onesto professore di liceo
Che indipendentemente dalle proprie idee voglia spiegare ai suoi ieri la storia della filosofia nel modo più onesto possibile
Questo professore sa bene che non potrà mai essere obiettivo
Ma sa anche di non avere il diritto di enunciare le proprie teorie come forse può fare un professore universitario o come certamente può fare l'insegnante di qualunque istituto privato
Il pluralismo
Come metodo di lavoro e l'esatto contrario della censura
Ed è anche l'esatto contrario della cosiddetta informazione ufficiale informazione asettica
Di fronte a qualcosa che si può definire imbarazzante il metodo censorio o il metodo chiamiamolo asettico cosa fa taglia cancella evita il metodo diciamo così pluralista di fronte a qualcosa che può essere considerato imbarazzante cerca una testimonianza in più
Invita un ospite in più organizza un dibattito in più promuove un'inchiesta in più
C'è anche chi fa osservare che nessuno di noi quando interpreta agli altri può fare a meno di interpretarli attraverso la sua propria cultura è vero
E aggiungiamo anche grazie a Dio altrimenti saremmo dei computer ma proprio per questo abbiamo parlato di un dover essere e non di una formula meccanica
Tutti noi sappiamo che c'è certamente una differenza fra chi onestamente si sforza per capire il punto di vista altrui
E chi onestamente si sforza per rendere credibile il proprio punto di vista questa differenza fa la diversità fra il giornalismo del servizio pubblico e il giornalismo di chiunque altro
In un convegno organizzato dalla rivista L'Espresso a Venezia qualche anno fa Eugenio Scalfari fece un lucido intervento per dire che il giornalismo è un potere e più precisamente un contropotere rispetto alle istituzioni
Ne deduceva che è impossibile fare giornalismo quando la proprietà e quella delle istituzioni
Secondo questa tesi non ci sarebbe spazio per una informazione credibile in quello che noi chiamiamo servizio pubblico
Ci permettiamo di fare questa osservazione
Il giornalismo come contropotere e essenziale a una società democratica al punto che non se ne può prescindere
Solo una società che è capace ogni giorno di mettere in discussione l'esistente può veramente dirsi società società democratica aggiungiamo so che il giornalismo così inteso non esaurisce il bisogno di informazione della società moderna
Nelle era della radio della televisione dei satelliti dei computer c'è bisogno anche di chi offre alla società un servizio in più
Per contribuire al diritto dei cittadini di non annegare nell'universo dell'informazione business e in questo senso anche le istituzioni hanno una responsabilità se è vero che il democrazia le istituzioni sono gli strumenti con cui una società governa se stessa diciamo pure governa l'esistente di qui il servizio pubblico
E a queste due funzioni del giornalismo privato e pubblico corrispondono anche due vocazioni professionali
C'è la vocazione di chi si esprime di chi interpreta con la sua cultura
E c'è la vocazione di chi si mette al servizio
Di chi interpreta per quello che è umanamente possibile attraverso le culture degli altri
Una società libera ha bisogno di tutte e due i tipi di vocazione professionale
Anche quando parliamo di autonomia c'è differenza fra le due funzioni della professione giornalistica
L'autonomia che noi rivendichiamo non è l'autonomia di esprimere il nostro punto di vista che invece l'autonomia tipica del giornalismo privato
Noi rivendichiamo l'autonomia da qualunque interesse di parte
Cioè quel tipo di autonomia che i privati non sempre possono rivendicare
Difficilmente la testata di un'azienda privata può rivendicare il diritto a pronunciarsi contro gli interessi della sua azienda diverso invece il servizio pubblico perché il padrone del servizio pubblico non sono i partiti
Non è il governo non è il Parlamento e lo Stato che insieme Governo Parlamento partiti Società cittadini
Quando non è così è un abuso
Noi che non dovremmo a vere l'autonomia l'autonomia di schierarci W a vere e dobbiamo rivendicare l'autonomia da ogni condanna condizionamento di interessi esterni
I privati che non sempre hanno l'autonomia dalla loro proprietà di andare hanno invece il diritto di rivendicare l'autonomia di esprimere qualunque posizioni di parte
Noi abbiamo utilizzato pieno diritto all'autonomia da i privati hanno pieno diritto all'autonomia di
Va detto comunque che la cultura del servizio pubblico e una cultura ancora da elaborare da approfondire
La nostra Costituzione per esempio garantisce attraverso l'articolo ventuno il diritto di informare solo nell'ampia categoria del diritto di esprimersi
E non garantisce il diritto di essere informati
Cioè non perlomeno non lo garantisce esplicitamente alcuni giuristi lo deducono da altre norme costituzionali ma si tratta sempre di deduzioni interpretative non accettate da tutti
La cultura del servizio pubblico in fatto di comunicazione radiotelevisiva appartiene al futuro probabilmente data la crescente potenza del mezzo tutti i Paesi democratici si porranno prima o poi i problemi del genere
Probabilmente noi oggi lo sentiamo più degli altri perché siamo una società come si dice disomogenea e siamo stati finora come si dice una democrazia bloccata
Ora voltiamo pagina e parliamo di un argomento considerato più difficile
Precisiamo che si condivida nono le osservazioni fin qui esposte una cosa deve restare ferma
Quando parliamo di servizio pubblico nella riflessione che qui proponiamo non intendiamo la lottizzazione
Il servizio pubblico se ne condivida nono le ragioni di esistenza non può essere identificato con la lottizzazione
La lottizzazione un fenomeno degenerativo
Che assomiglia molto alla libertà feudali
Quando la libertà era un privilegio legato alla proprietà di un territorio e finiva dove finivano i confini di quel territorio
Oppure era un privilegio legato alla partenza una corporazione e quindi escludeva tutti quelli che della corporazione non facevano parte la lottizzazione un fenomeno ben strano del nostro Paese tutti la deplora no e tutti la praticano
Tutti denunciano i lotti altrui e tutti usano dignitoso ricchi riserbo verso i lotti proprio ciascuno si rende conto dei pericoli della lottizzazione altrui ma si rende anche conto della doverosa necessità della lottizzazione propria
La lottizzazione riguarda sì la RAI ma riguarda in Italia tutto ciò che è pubblico e anche buona parte del privato
Per chi crede nel servizio pubblico la lottizzazione e inaccettabile
Questa inaccettabilità oggi deve essere può essere il terreno di un nuovo impegno civile
Un impegno difficile perché la lottizzazione ancora oggi è tutt'uno con la cultura pubblica prevalente del nostro Paese
E ci sono ragioni storiche che la spiegano ma oggi c'è anche una crisi delle istituzioni che finalmente ci riporta tutti i nodi al pettine
Anzitutto dobbiamo avere coscienza dell'ampiezza del fenomeno se realmente lo si vuole guardare in faccia ad affrontare e d'altra parte se non si intende affrontarlo qualunque discorso di possibili riforme della RAI torneremo fra poco sull'argomento finisce col non essere credibile
La lottizzazione non è un problema staccato dalla crisi delle istituzioni
O da quel mosaico bloccato che era lo stato dei nostri equilibri politici generali fino al cinque aprile
La lottizzazione non va vista come un male in sé la lottizzazione è un sintomo
La malattia e la democrazia bloccata come si fa a guarire il sintomo se non si cura la malattia oggi ci sono le le premesse per curare la malattia per affrontare la malattia
E va precisato che non è la nomina politica di per sé che fa la lottizzazione questo è un mito da sfatare in tutte le democrazie occidentali spetta al potere politico decidere le nomine dei grandi vertici istituzionali
E un procedimento fisiologico in ogni democrazia
Ma nelle democrazie che funzionano una volta che la nomina e decisa
Chi è investito di una certa responsabilità da parte del potere politico a un certo punto considera suo diritto tagliare il cordone ombelicale e farsi istituzione al servizio di tutti i dove non ci sono le condizioni per tagliare il cordone ombelicale c'è lottizzazione e quali sono queste condizioni
Certamente le condizioni sono tante
C'è la statura culturale morale professionale di chi viene nominato ci sono i meccanismi di nomina ci sono i meccanismi organizzativi
Ma secondo noi ce ne prima di tutto una fondamentale si bloccare la democrazia bloccata
Ripristinare dopo la guerra fredda interno ed internazionale le regole piene dello Stato democratico
Lo Stato democratico vuol dire che lo Stato è di tutti mentre i governi sono gestiti dalle maggioranze che cambiano si alternano ritornano la riforma della Rai difficilmente potrà essere pensata fuori della volontà di arrivare prima o poi a una riforma istituzionale o se si preferisce a una riforma istituzionale elettorale
Nell'un caso e nell'altro sono in gioco i diritti fondamentali del cittadino e in gioco il rapporto fra società è stato il giorno della democrazia sbloccata per forza di cose sdrammatizza era ogni nomina pubblica
Fatta questa premessa si può discutere dei meccanismi possibili per arginare la lottizzazione impari
E anche noi proponiamo una serie di osservazioni per dare il nostro contributo a questo dibattito
Il nodo da ripensare stai in quella zona di transito che va dalla decisione politica all'assunzione di responsabilità da parte di chi nominato lo ripetiamo si fa istituzione al servizio di tutti e taglia il cordone ombelicale
I punti chiave da riesaminare a nostro giudizio sono composizione e funzioni della Commissione parlamentare di vigilanza
Criteri di nomina del consiglio di amministrazione della RAI
Criteri di nomina dei massimi dirigenti aziendali e dei direttori di testata organizzazione complessiva dell'informazione una sola rete due reti più prego
Oggi la Commissione parlamentare di vigilanza formata da più di quaranta parlamentari
Forte formula le cosiddette direttive per il servizio pubblico interviene per vigilare che le direttive siano applicate ai casi concreti e legge i membri del consiglio di amministrazione della RAI
Non è possibile che uno stesso organo faccia tutte queste cose
Bisogna decidere o la Commissione parlamentare dalle direttive e altri vigilano sulla loro applicazione oppure la Commissione si limita a vigilare e non dà direttive
Altro punto nodale
Se ha il compito di vigilare sulla RAI la commissione parlamentare non può avvenire anche il compito di nominare il consiglio di amministrazione della RAI
Terzo nodo bisogna trovare un raccordo fra la Commissione parlamentare di vigilanza il garante
Se è vero che si è costruito un unico o che si vuol costruire un unico sistema radiotelevisivo dobbiamo arrivare anche all'unicità dell'organo di garanzia
O comunque all'unicità della funzione di garanzia rispetto all'intero sistema
Altro problema
La Commissione parlamentare di vigilanza deve avere una sua identità
Se è formata da più di quaranta parlamentari non può che essere la riproduzione proporzionale di tutte le rappresentanze partitiche del Parlamento
è un parlamentino in sedicesimo può andar bene per approvare una legge non può andar bene per svolgere una funzione di vigilanza nell'interesse dello Stato e della comunità
Si potrebbe pensare come punto di riferimento alla Commissione di vigilanza sui servizi segreti che è composta da quattro deputati e quattro senatori tutti nominati direttamente dai due presidenti delle Camere
E una commissione che pur avendo come è giusto i suoi equilibri politici interni a una prova ha una propria identità e non è un semplice organo di rappresentanza proporzionale dei gruppi presenti in Parlamento
Veniamo al consiglio di amministrazione della RAI
E assurdo che oggi i Consiglieri di amministrazione siano tutti rigorosamente siglati dici PDS PSI pièce di Pierre Ray PLI
Persino le stanze dei consiglieri di amministrazione al settimo e all'ottavo piano di viale Mazzini sono raggruppate per gruppi omogenei di partito come un parlamentino con i suoi micro gruppi parlamentari dopo le ultime elezioni la frammentazione politica è tale che anche volendo questo sistema non è più praticabile
Occorre inventare un meccanismo per cui anche il consiglio di amministrazione della RAI abbia una sua identità di organo automa
Si può discutere se debba o no essere di nomina parlamentare ma tre punti dovrebbero essere tenuti fermi a trovare un criterio che renda molto elevata la soglia di cultura e di esperienza delle persone designate dei trovare un meccanismo per cui l'eventuale designazione politica non determini automaticamente un re una un rapporto di rappresentanza di partito
Ci garantire il più possibile l'autonomia di decisione dei singoli consiglieri delle persone consiglieri si potrebbe per esempio studiare l'ipotesi di nominare consiglieri a tempo pieno
Queste tre indicazioni fanno venire in mente i meccanismi di nomina dei giudici della Corte costituzionale
E fatte ovviamente le debite proporzioni si potrebbero studiare proprio i criteri con cui vengono nominati i giudici costituzionali per trarne utili indicazioni
Veniamo ora alla nomina dei direttori di testata
Oggi alla RAI
Per fare un direttore di testata bastano quattro consiglieri o anche meno in un consiglio di amministrazione formato da sedici consiglieri
L'iter è semplicissimo
Facciamo l'ipotesi che quattro consiglieri del gruppo a vogliano come direttore per la testata a il dottor Bianchi
E quattro consiglieri del Gruppo B vogliono per la testata B il dottor Neri ma il dottor mi né il dottor Bianchi né il dottor Neri per ipotesi godono della fiducia della maggioranza dei consiglieri
Ma secondo le buone regole della lottizzazione il gruppo addice al gruppo B noi votiamo il vostro se voi votate il nostro e così sia il dottor Bianchi che il dottor Neri ottengono la maggioranza del consiglio di amministrazione pur godendo ciascuno della fiducia di soli quattro consiglieri su sedici
Occorre studiare un diverso meccanismo di nomina per cui chi viene designato e nominato sia effettivamente persona che gode della fiducia di una maggioranza reale del consiglio di amministrazione
Non solo
Ma anche un meccanismo per cui chiunque sia designato abbia comunque una soglia elevata di credibilità culturale e di esperienza professionale
Nessuno dovrebbe poter essere designato e nominato a scatola chiusa come avviene oggi grazie a questo meccanismo secondo cui io voto a scatola chiusa il tuo se tu voti a scatola chiusa il mio come fare
Si possono pensare diversi tipi di procedura
A titolo di contributo a questo dibattito indichiamo un'ipotesi di proposta si potrebbe per esempio creare prima una rosa di nomi
In modo che il consiglio di amministrazione sia vincolato a volta a votare all'interno di quella rossa
Si tratterebbe di studiare un tipo di organo di comitato di Commissione al di sopra delle parti che sia competente a formulare una rosa di persone che abbiano una duplice caratteristica a indiscussa credibilità culturale professionale bit personalità che pur avendo come è ovvio le sue idee e le sue frequentazioni non sia comunque un'emanazione diretta di partito di sindacato di associazione di lobby
Fatta questa rosa il consiglio di amministrazione deciderà e comunque decida sarà sempre una scelta fra candidati che sono al di sopra di una certa soglia culturale professionale forse umana
A questo punto l'ultimo interrogativo
Tre testate due testate una testata questo interrogativo e legato a un'altra domanda
Vogliamo un servizio pubblico fondato su quello che abbiamo definito uno sforzo di completezza di pluralismo di imparzialità per intenderci modello BBC
O vogliamo un servizio pubblico fondato sulla completa autonomia delle testate per intenderci senza differenze sostanziali rispetto alle testate dei privati
Sciolto questo interrogativo si possono fare diverse ipotesi
A più testate libere ciascuna di decidere una sua linea politico editoriale più o meno modello odierno dei
Più testa e vincolate ciascuno al pluralismo interno e quindi differenziate fra loro solo per la tipologia tecnico-professionale oppure per la diversa fascia oraria di trasmissione
Sci un'unica direzione articolata in diverse edizioni su diverse reti con un'impostazione dichiaratamente pluralista aperta dialettica c'è da aggiungere che i poteri del direttore generale dipendono dal tipo di scelta rispetto all'ipotesi a b c queste alcune delle ipotesi possibili ma non abbiamo difficoltà a dire che assenso discutere di queste ipotesi
Solo se si affrontano contestualmente i nodi della lottizzazione cioè Commissione parlamentare consiglio di amministrazione RAI nomina dei direttori
Se invece non si intendono affrontare i nodi della lottizzazione ogni dibattito sulla unicità o molteplicità delle testate per quanto ci riguarda deve considerarsi irrilevante
Fuori da questo produce un presupposto infatti ogni dibattito riguarderebbe solo il modo di modificare i rapporti di forza e di potere all'interno dell'attuale meccanismo di occupazione del servizio pubblico
Da parte dei partiti politici per quanto ci riguarda non siamo interessati a questo tipo di dibattito come diceva nell'introduzione Giulietti
Ma non vogliamo essere pessimisti
I partiti che oggi ci sia noi accusiamo di lottizzare la RAI
Non dobbiamo dimenticarlo solo in fondo gli stessi partiti che quarant'anni fa fondarono la Repubblica e fecero la costituzione
Sono gli stessi partiti che insieme alle nuove formazioni politiche uscite dalle elezioni dovranno fare la riforma istituzionale
E dovranno governare il travaglio che prima o poi dovrà portarci fuori da questa crisi di separazione fra società è stato sappiamo che i partiti veramente democratici
Siano essi vecchio nuovi non hanno interesse a mantenere i privilegi perché quando ci sono i privilegi c'è una democrazia malata
E la democrazia malata alla lunga è un è un danno per tutti compresi i partiti
Nel momento in cui viviamo una difficile ma interessante stagione politica di transizione i partiti tutti i partiti non hanno interesse a gestire privilegi
Hanno interesse a mettere in gioco ciascuno i valori della propria storia
Hanno interesse a riconoscere che una democrazia adulta non ha bisogno di protezioni di tutele di tutori
Una democrazia adulta ha in sé la forza di vivere libera nell'interesse di tutti
I partiti devono Rain tarare affidarsi della società perché solo dalla società può venire la loro legittimazione ormai siamo tutti inattesa di una riforma elettorale di una riforma istituzionale una riforma che ci consenta di andare alle elezioni ad elezioni in cui ci sia chi vince e chi perde
Ci sia chi va al governo e ne porta la responsabilità e chi va all'opposizione e ne porta l'onere per il servizio pubblico deve essere servizio pubblico per entrambi
Per il governo e per l'opposizione quindi servì il servizio pubblico deve essere restituito alla società deve essere un'istituzione al servizio di tutti i cittadini
Ora tanto ringrazio Federico e tutti gli altri colleghi della Commissione consultiva che hanno elaborato questo materiale che adesso affidato alle discussione vi do due notizie la pausa la facciamo brevissima
Nota non disperdere i lavori dalle tredici e trenta un quarto d'ora rivali panini quindi mangiamo qua dentro e proseguiamo
Questo ripetute colleghi dei comitati di redazione che inviterei insieme a tutti gli altri arrestare potrà una brevissima pausa senza disperderci in modo che poi chi deve partire a una certa ora può andare via
Secondo schema l'hanno chiesto in parecchi la circolare sulla paritetica per quanto riguarda le code incontra contrattuali la stanno battendo a macchina qui senza fare la distribuzione perché oggi è un altro il tema poi c'è in sala sia Roberto Natale sia Romano Cannas quindi eventualmente se collegano Bisoli informazioni su alcune questioni che riguardano le code contrattuali alcuni elementi della paritetica senza lo facciamo dal microfono possono con Roberto con Romano farsi dare la circolare o chiedere spiegazione se alcune cose non dovessero essere chiare questo lo dico per evitare che intreccia motivato sulla riforma con l'altra questione che non c'entra in questo momento
Questa proposta che la proposta è contenuta grosso modo nel libretto ricordo e Cdr la proposta che lo Stato Federico
E in questo libretto azzurro è integrata da quei tre fogli di premessa che sono stati distribuiti in modo che le abbiano tutti cioè c'è il foglietto contro il foglio di premessa della consultive
E per quanto riguarda le sedia integrato dal documento sulla riforma delle sedi regionali che è già in distribuzione io iscritti a parlare Morrione sani e Maurizio Bloody se gli altri colleghi me lo dicono così poi prepariamo do future sì
Tecnico poi
Ti metto qua
Ma io credo che avremo la possibilità di misurarci nel merito della proposta
Illustrata
Da Jean o per la commissione consultiva dell'Usigrai
E anche da Giulietti lungo il percorso che lo stesso Giulietti indicava
Avremo modo e tempo io voglio invece qui portarvi come dire un elemento di riflessione personale che mi è stata anche stimolata dalla relazione di Giulietti
Che mi è sembrata molto bella e anche aver affrontato di petto i nodi che il sindacato dei giornalisti della RAI hanno di fronte
E io sono stato praticamente del più di un anno costretto da vicende
Di ordine oggettivo a non lavorare questo oltre ad alcuni effetti chiaramente negativi mi ha permesso tuttavia di poter osservare
Leggere ovviamente tante altre cose ma soprattutto osservare attraverso lo schermo televisivo
Quello che stava accadendo intorno a noi e in che rapporto l'informazione quella su cui lavoriamo tutti i giorni delle nostre testate televisive e radiofoniche
In che rapporto l'informazione si pone con quello che di nuovo accade dico questo perché è uno dei difetti forse dei vizi quasi connaturati al nostro mestiere di essere tanto impegnati nel nostro lavoro quotidiano
Da non riuscire mai a calare
In una forma come dire concettualmente e culturalmente organizzata quello che dalla realtà che noi esaminiamo giorno per giorno ci viene in relazione all'organizzazione editoriale all'organizzazione del nostro lavoro quindi alla al ruolo del nostro mestiere
E allora attorno a noi dobbiamo dire veramente cambiato tutto
In questo momento in Italia solo per rimanere con i piedi ancorati nel nostro Paese abbiamo un terzo del territorio nazionale in mano alla mafia
Più di un altro terzo quello produttivamente più importante con più peso europeo sostanzialmente in mano alle leghe
E non lo dico perché e lei che facciano paura o siano da esorcizzare condivido quanto ha detto Giulietti ma semplicemente perché questo manifesta una sfiducia un momento di collasso del sistema politico istituzionale di questo Paese che fa letteralmente paura il tutto poi viene unificato
Da quella pazzesca vicenda della questione morale della corruzione delle tangenti che quella si unifica nord centro sud
Quando si incomincia a sentire parlare di una repubblica del Nord in un Paese come l'Italia che ancora non hanno i tabù Rizzato il processo di unità nazionale veramente c'è da avere paura
E allora voglio partire da qui per dire che il compito che abbiamo come giornalisti in una situazione come questa
E di cercare di capire che il nostro ruolo era assolutamente decisivo rispetto a questi processi
Come lo può essere in altri sotto altri versanti per altri grandi categorie produttive ma certamente fra le categorie che dicono di lavoro intellettuale il nostro e quello di una mediazione di una saldatura tra quanto cambia l'opinione pubblica e il potere assolutamente decisiva
E allora in una situazione come questa
Io credo che il passaggio diciamo dal vecchio al nuovo non può non toccare la nostra organizzazione editoriale
In che modo possiamo misurarci noi giornalisti della RAI TV del servizio pubblico con tutte le caratteristiche che ricordava Asciano
Come possiamo non misurarci con questo tipo di compito come possiamo rimanere ad esempio con un'organizzazione editoriale ancorata a una gabbia politico istituzionale che di fatto passa attraverso i partiti politici
Nel momento in cui anche i partiti politici sono entrati in crisi tutti dal primo all'ultimo e quale più quale meno stanno cercando giustamente di recuperare la loro legittimità verso l'opinione pubblica rinnovandosi cambiando o spesso cercando di mantenere il vecchio e dando battaglie sanguinose per questo
E quando mi riferisco battaglie sanguinose e non mi riferisco specificamente a quanto sta accadendo in Sicilia nell'uccisione di Falcone anche se ci sarebbe forse su questo da aprire più di una riflessione allora il compito della RAI in una situazione come questa
La RAI azienda non l'Usigrai e non i giornalisti radiotelevisivi
Etico perdonare questo processo di mediazione rispetto al nuovo queste è il punto fondamentale
è questo quello che il gruppo dirigente della RAI ci sta dando in questo momento o
Ho neanche di capacità di di fare un progetto e di andare verso il nuovo e di stabilire che il servizio pubblico ha le sue carte da giocare verso questi grandi fenomeni di cambiamento della realtà che sarebbe l'ideale ma addirittura di conservazione
Meschina dell'esistente di fotografia di un sistema di potere che in alcune espressioni della RAI ha raggiunto l'arbitrio e non può più essere sopportato
Io credo che da quell'elaborazione di cui parlavano Giulietti Ciano di cui parla l'Usigrai
Debbano venire tre concetti base che sono quelli della competenza
Della responsabilità e dell'autonomia
In questa azienda non si possono accettare cacce evidentemente neanche all'incontrario
A chi ha una tessera di partito a chi non ce la io dividerei questa azienda questo è l'obiettivo dei sindacati importante di questa azienda come quello dei giornalisti quello dei dirigenti sindacati confederali tra chi è bravo e chi non lo è chi è onesto e chi è disonesto e su quella base tessere o non tessere andare a vedere chi potrà rimanere al suo posto e chi non dovrà più rimanerci questo è il punto su cui noi ci misuriamo oggi
Perché vediamo del dei settori questa azienda di dicevo non solo in stato comatoso di di assoluta ingovernabilità ma dove vige ormai la legge dell'arbitrio
Io ho lavorato per molti anni dalla fondazione al TG uno
Non posso evidentemente non avervi
Lasciato non solo amici collaboratori ricordi esperienze
Ma anche non raccogliere quello che mi arriva cari amici tutti i giorni sotto forma di telefonate di richieste di colloqui
Non c'è giornalista non c'è operatori non c'è impiegato non c'è montatore di quella testata ed è la testata più importante però dense per tradizione per luogo oggettivo all'interno del servizio pubblico
Tutti i settori della RAI sono importanti ma su quello certamente si giocherà molto sulla RAI uno e su il TG uno ha anche sul piano del mercato della concorrenza degli appuntamenti che abbiamo a tutti i livelli
Non c'è settore
Dove non si parli di un deserto istituzionale deserto di dei deserto di autonomia deserto di possibilità di fare liberamente il proprio mestiere
Ci sono quadri giornalistici che sono stati costretti ad andarsene altri che sono stati emarginati parlo sempre di quella testata e vi parlo con assoluta certezza e cognizione di causa
Vi sono redazioni sconvolte mancano i punti di riferimento manca il criterio di responsabilità
C'è un'emarginazione spaventosa c'è una collega ne faccio anche il nome con cognizione di causa Rossella Alimenti
Alla quale è stato detto devi andare in un'altra testata ed essere sostituita contro il suo parlerei
Queste contro il contratto e controllare le leggi non c'è pretore del lavoro che su una vicenda di questo genere potrebbe dare ragione a una politica di questo tipo queste selvaggia legge della giungla
Vi sono stati d'animo di frustrazioni di sfiducia di emarginazione di divisione c'è un vecchio operatore che conosco da una vita che è uno dei migliori operatore della RAI
Sta per andare in pensione
Ha lavorato per trent'anni prima stava addirittura alla settimana in come lavorava con la pellicola cinematografica un maestro per tanti professionisti della RAI non fa più un servizio fra gli operatori cioè la divisione più selvaggia si disputano i pezzi perché le scelte questo dicono loro non lo sto dicendo io avvengono sulla base di altri parametri
Parametri clientelari parametri di fazioni di parte ebbene Mentre tutto cambia attorno a noi
Mentre il mondo cambia l'Europa l'Italia i problemi questa società il mondo dei partiti
Mentre abbiamo un presidente galantuomo le altre cose che sono state dette ancora uno dei settori decisivi l'azienda è governato così non parliamo di RAI uno della Rete
Dove lo sfascio e assoluto dove non c'è neanche la possibilità di programmare l'attività del prossimo anno e potremmo continuare a lungo allora
E mi avvio a concludere
Se questa è la situazione io credo che quando l'Usigrai si assume una responsabilità insieme ai dirigenti per la prima volta e sottolineo queste non solo perché ci sto lavorando anch'io e quindi ho toccato con mano che si tratta di energie vitali potenziali di grande importanza
Significa anche interrare mettere i piedi nel piatto subito perché situazioni scandalose come questa che ho denunciato non possono essere lasciate così
Perché non si può ricostruire dopo qualsiasi cosa accadrà il quadro politico poi ci saranno nuove nomine chi è vecchio di questa azienda ne ha viste molte di queste vicende no bisogna intervenire subito
Non lasciare sola quella redazione quei colleghi quel comitato di redazione che pure si stanno battendo in termini importanti significativi con il loro gruppo di lavoro con le loro battaglie anche pubbliche
Questo è un compito di tutti perché nessuno può distruggere un patrimonio un patrimonio che è di tutti e di qui sta azienda e io credo per allargare un attimo il discorso
Che però ogni testata di questa azienda bisognerà esaminare quello che fa realmente che tipo di rapporto ha con questo Paese con i suoi problemi
Io dopo tanti anni di TG uno posso oggi ve lo dico con franchezza scrivere
Posso fare niente di più del mio mestiere di giornalista senza censure
Con autonomia con scambio di idee in una testata che pure non è priva di problemi linea tanti
Ma su questo noi dobbiamo misurare perché la bufera sulla Rai è molto vicina e quello che accade di nuovo nel mondo politico istituzionale nel quadro di questo Paese che cambia non può non investire la RAI
E ci accorgeremo non appena ci sarà un nuovo governo che cosa si scatenerà su questa azienda quali appetiti quale scontro anche qui tra il vecchio e il nuovo e tutto dovrà essere misurato su questo
Quanti idee si sono messi in circolazione cosa si è dato per questa azienda qual è l'autonomia di ogni singola testata quali rapporto dialettico tra le direzioni le redazioni dove conto di comitati di redazione dove nuovo
E anche i direttori di testata voi dobbiamo dire come sindacato possiamo essere con voi se dimostrate questa autonomia questa capacità di cogliere il nuovo che viene avanti di capire di farlo facendo partecipare tutte le proprie redazioni
Io credo che il processo di autoriforma di cui parlava Giulietti debba significare subito questo
Porre all'azienda problemi precisa individuare le situazioni più cancri Losi piumati e certamente quella di RAI uno e di rete uno solo in testa a tutta la classifica
Non andare ad accettare discriminazioni
A essere colpiti sulla base dell'antica logica delle aree politiche tutto è veramente cambiato io credo che ci sia su questo una grande possibilità per il sindacato dei giornalisti per i comitati di redazione per tutti i giornalisti della RAI
Collega Arturo diaconale segretato la stampa romana poi Massimo
Io vi ringrazio
Dico fin da adesso che il mio non sarà un intervento ma una brevissima comunicazione
Nessun tipo di intervento perché
Non credo che questa sia il momento la sede più opportuna per
Partecipare a una discussione che è stata appena iniziata di cui contributi importanti già si sono avuti con l'introduzione di Giulietti la relazione diciannove anche l'intervento di Morrione
L'Associazione stampa romana
E questo è il senso di questa comunicazione intende partecipare
Al dibattito sulla riforma della RAI
Ecco questo è un po'la novità di cui io voglio essere testimone qui nella mia presenza deve essere la testimonianza
Accettiamo accogliamo l'invito dell'appello di Giulietti a contribuire
Al dibattito
Che dovrà concludersi con l'elaborazione di una serie di proposte
Lo accettiamo come associazione
Regionale
Che però è importante in quanto
Le sedi delle testate nazionali della RAI si trovano qui
E molti dei giornalisti
Che lavoro con le testate RAI di Roma
Fanno parte dell'Associazione stampa romana
L'accettiamo perché crediamo che sia indispensabile io su questo sono perfettamente convinto sono perfettamente d'accordo con quanto diceva Beppe
Sia assolutamente indispensabile che il sindacato dei giornalisti nelle sue diverse articolazioni
Recuperi a tal punto la propria autonomia
Facendosi portavoce di una propria proposta specifica
Di riforma del della RAI del sistema radiotelevisivo pubblico e perché no anche del sistema radiotelevisivo misto
Noi dell'Associazione stampa romana un piccolo contributo lo daremo abbiamo realizzato in collaborazione con l'Usigrai un sondaggio fra tutti quanti giornalisti Rai nei mesi scorsi
L'elaborazione di questo sondaggio a cui ha risposto più della metà dei giornalisti
Della Rai di Roma ormai a buon punto credo che nel mese di giugno
Proprio
Mentre questo dibattito e questa discussione andrà avanti saremo in grado di fornire i dati di questo di questo dibattito
Di questo sondaggio
Sono dati ovviamente che dovranno essere esaminati analizzati e discussi ma solo un contributo io credo importante
Da parte della base dei colleghi
Alle proposte di riforma
Ma io credo che sia opportuno fissare qui e anticipare fin da adesso che noi non ci limitiamo a questo contributo diciamo istituzionale da parte del sindacato regionale
Io voglio testimoniare l'interesse l'importanza e la volontà degli amici che si rifanno anche alle mie posizioni io non sono soltanto Segretario Associazione stampa romana
Tra un po'ci sono le elezioni lo sapete
Diciamo che rappresento anche un settore che spesso e volentieri è stato alternativo e anche conflittuale io personalmente poi ho avuto molti motivi di conflittualità
In passato
Con i colleghi dell'Usigrai
Ebbene anche se c'è stata questa conflittualità
La parte che io in questo momento rappresento sono venuto io perché
Diciamo neo la veste istituzionale
Non intende restare fuori a questo dibattito intende partecipare a questo dibattito e intende discutere con proprie proposte
Una di queste proposte ad esempio ed è forse la proposta fondamentale
Che il contributo che ne vogliamo dare
E di vedere il problema della riforma della Rai
Da un altro punto di vista
Io ho sentito la relazione di Beppe ho sentito la relazione dice no anzi quello di Beppe l'ho sentito tanto la parte finale
Quindi può essere che che mi sbaglio ma ho sentito attentamente e la relazione dice no
E della relazione condivido molte cose qualche altra mi lascia un po'perplesso
Ma non è questo il punto perché è chiaro
All'interno di un quadro generale di una libera di una depurazione direi culturalmente così elevata mi piace sottolinearlo perché un contributo importante quello che ha dato siano ci possono essere delle questioni che possono alimentare
Punti di vista diversi
è la concezione di fondo però a cui noi vogliamo contrapporre una concezione diversa
Noi crediamo che
Sia un contributo da utile a un progetto di riforma della RAI
Partire dalla base non dal tetto
E mi spiego
Vogliamo fare un bagno di realismo
Vogliamo fare un bagno di pragmatismo
Vogliamo partire dai dati reali
Vogliamo partire da i fatti
Perché
C'è in questo Paese in questo momento una smania di nuovo
Generale una richiesta di cambiamenti epocali
Una sorta di corsa a chi è che sotto solleva
Le rivoluzioni complessive generali del sistema
E all'interno del sistema politico generale il sistema particolare la RAI
Che mi lascia molto perplesso
Io ho paura che perseguendo la rivoluzione complessive totale
Sì faccio soltanto
Un lavoro diretto a conservare l'esistente
Noi crediamo che l'esistente non debba essere conservato
E siccome questa è la terra dei gattopardi allora gattopardi Isma'che può essere un pericolo che aleggia su tutti quanti noi
Contrapponiamo il pragmatismo
Contrapponiamo il pragmatismo partendo non
Dalla proposta di riforma complessiva dell'ente cioè
Come dovrà essere il comitato di vigilanza come deve essere la Commissione il consiglio di amministrazione no noi vogliamo partire un'altra cosa vogliamo partire dal giornalista
Noi crediamo e questa è la nostra proposta che la riforma della RAI debba passare e partire
E debba essere incentrata sul ruolo del giornalista all'interno della RAI ma col giornalista non inteso in termine generico non il giornalista pubblico che deve avere più di più doveri
Del giornalista privato
Sicuramente deve avere qualche potere in più
Anche se questa parte un po'mistica del relazione dice non mi lascia molto perplesso
Devi avere anche garanzie in più
E le garanzie che devi avere il giornalista del servizio pubblico sono le piccole garanzie
Che si creano all'interno delle redazioni
E la somma di queste garanzie dalla garanzia più grande che è quella dell'autonomia come facciamo a chiedere l'autonomia dei direttori se poi non riconosciamo i singoli giornalisti
Di vedere riconosciuta all'interno dei loro relazioni all'interno dei loro servizi
Il massimo dell'autonomia
Ma il massimo anche della professionalità io dico due-tre cose pratiche
Che forse vi sembreranno un modo
Un po'pedestre di portare il discorso a livelli bassi
Ma l'autonomia del giornalista Rai passa ad esempio
Attraverso la possibilità al giornalista RAI di
Ricorre nel proprio lavoro all'accesso alle banche dati
Di ricorrere al proprio lavoro all'archivio
Di ricorrere nel proprio lavoro all'applicazione di un sistema che non sia quel sistema ormai vetusto e obsoleto che il sistema Arco
La professionalità del giornalista RAI si deve manifestare anche su queste cose che possono sembrare piccole ma sono terribilmente concreto di importanti
La professionalità e qui ecco il maggior dovere del giornalista del servizio pubblico deve passare attraverso una maggiore qualificazione
Del giornalista del servizio pubblico no maggiore qualificazione significa allora
Una maggiore selezione
Di tipo culturale nella fase di accesso la necessità
Dell'impegno del sindacato per queste scuole di giornalismo che debbano diventare un passaggio obbligato per entrare all'interno alla struttura pubblica
Scuole di giornalismo
Va da sé
In cui il sindacato la categoria dei dei giornalisti
Abbia la gestione
Ma passi anche attraverso l'aggiornamento continuo
Dei professionisti Jensen liti
E perché noi lo sappiamo
Vi faccio un esempio è stato introdotto nel nostro Paese
La riforma
Della procedura
Penale riforma di procedura pone è stato introdotto un nuovo processo un nuovo tipo di processo il nostro Paese non mi risulta
Che nella testata pubblica siano stati fatti dei corsi di aggiornamento per spiegare ai giornalisti
A quelli che sono abituati a seguire
Per vicende giudiziarie le cronache giudiziarie sono abituati a seguirle secondo il vecchio metodo come funzioni
è una sciocchezza ma io parlo di sciocchezze e tante sciocchezze credo che faccio alle cose concrete
Facciamo un gran parlare di riforme istituzionali non mi risulta che i giornalisti politici e parlamentari delle testate RAI
Abbiano punto fare dei corsi di aggiornamento su che tipo di riforme che su quali sono le proposte di riforma istituzionale tutti i guanti
Acculturati io non credo
Perché un medico deve spendere parte della propria attività giornaliera per l'aggiornamento professionale un giornalista non lo deve fare
Io credo che il giornalista dove basta
E allora qualsiasi progetto di riforma della RAI deve passare deve partire da queste piccole cose
Poi potrà anche sfociare
Nel consiglio di amministrazione ha letto o non ha letto dall'IRI è un problema
Che si affronterà su cui naturalmente dovremmo avere e dire la nostra
Potrà anche sfociare al problema se la Commissione di vigilanza deve essere o no composta da quaranta persone oppure deve essere composto su un modello della commissione di controllo dei servizi segreti da quarantaquattro la sostanza non cambia
Però
Al centro di questa riforma
Non ci deve essere soltanto l'azienda
Ci deve essere la figura del giornalista
E il contributo che noi daremo
Sarà proprio questo
Di riportare di tirare la giacca
Quando sarà necessario a quei colleghi che nell'entusiasmo
Possono avere la tendenza ai voli pindarici di tirare loro la giacca e di riportarli sui problemi concreti nel corso di questa discussione
Non ho nient'altro da dire vi ringrazio
Grazie il collega
Sani The del comitato di redazione della Rete uno giusto se non sbaglio sempre
Poi ho guardate ancora iscritti in modo che possiate dall'estero Curzi Blasi Donelli e Silvestris la scelta che segretato la federazione che però deve assentarsi
Mezz'ora e quindi poi lo inseriamo al rientro ci sono altri colleghi che vogliono intervenire in modo che abbiamo un quadro anche di quando interrompere prego si ma io vorrei prendere al balzo la palla lanciata da Beppe Giulietti con la sua proposta di considerare questa nostra giornata di oggi
Una sorta di seminario di studio no
Per fare insieme alcune considerazioni intanto devo premettere però che ringrazio molto Giulietti di a vere detto con queste precise parole che la riforma la riforma della riforma
Deve avere un segno culturale
Una frase che così distaccata dal contesto può dire poco ma il contesto di Giulietti e nel contesto giusto per arrivare a questa considerazione
Ringrazio anche molto scia no per averci così
Proprio in maniera chiara e così vicino a noi definito nelle sue nei suoi vari aspetti
Il servizio pubblico e per a vere anche Luís detto soprattutto che non occorre non bisogna non dobbiamo negare
Nell'universo per informazioni disse una discriminante molto importante per noi professionisti
E infine
Debbo ringraziare Roberto Morrione per la sua dura ma anche accorata denuncia
Che coinvolgendoli tutti e per aver eccitato in particolare la situazione non solo della sua testata ma anche della nostra rete drammatica di RAI uno
Ieri sera pensando all'assemblea di oggi dedicata alla riforma della riforma sono stato letteralmente assalito dal ricordo delle vere e proprie battaglie
Che un buon gruppo di noi sia come giornalisti all'interno di quella che era allora l'Agip transazione giornalisti italiani della radio e televisione diciamo pure l'Usigrai di allora
Che come operatori culturali di varia professionalità scrittori registi attori artisti un fronte sindacale dello spettacolo una un fronte riformatore
Che forse mi pare avere capito nelle intenzioni anche Giulietti imparato in qualsiasi in una certa maniera bisognerebbe riformare oggi per arrivare veramente con un certo possibilità di risultato alla riforma della riforma
Dunque
Quelle battaglie che combattemmo quotidianamente per arrivare a che cosa alla tanto sospirata legge di riforma e quest'arrivo con il numero cento e tre il quattordici aprile settantacinque diciassette anni fa
Dall'uno scaffale della mia videoteca ho preso una grossa busta con su scritto
Mille novecentotrentaquattro mille novecento settantasei riforma RAI in movimento riformatore ho trovato anche la coppia ingrigito da la fotocopia in visita della legge di riforma
Che cosa ci piacque
Subito di questa legge
Ci piacquero alcuni aspetti fondamentali ed esempi seguenti che desumo dai documenti di quella busta
Uno il fatto che la legge costituisse un primo passo in direzione di una profonda e sostanziale riforma dell'intero sistema di informazione di comunicazione di cultura e di spettacolo nel nostro Paese
Ci piacque il riconoscimento nell'articolo uno
Che l'attività radiotelevisiva sia leggo testualmente un servizio pubblico essenziale ed ha carattere di preminenza di preminente interesse generale in quanto voltare attività radiotelevisiva ad ampliare la partecipazione dei cittadini
E concorrere allo sviluppo sociale e culturale del Paese in conformità ai principi sanciti dalla Costituzione in sostanza quindi ciò significava la riaffermazione del monopolio pubblico
Altra caratteristica positiva erano i principi generali dell'indipendenza nella legge e dell'apertura alle diverse tendenze politiche sociali e culturali nel rispetto delle libertà garantiti dalla Costituzione esultavano
Proprio sul tamo letteralmente per la sottrazione della RAI TV al controllo e dal potere dell'Esecutivo a favore del controllo parlamentare
Altro fatto positivo l'innovazione costituita dal diritto di accesso che però considera amo soltanto un primo passo per una partecipazione democratica all'attività radiotelevisiva partecipazione da estendersi a tutto il complesso dei programmi
Ed anche punitiva e ci parlo le indicazioni relative all'organizzazione in reti e testate rilevando però e lo vivevamo subito
Il pericolo che esse fossero concepite per operazioni di pura e semplice spartizione di posizioni di potere e non come termini dialettici di una struttura democratizzare per
Punto molto interessante
Per gli sviluppi che ha avuto ci padron assai generiche limitate le indicazioni sul decentramento ideativo e produttivo che era invece il problema fondamentale per una profonda riforma del servizio radiotelevisivo
E accanto a tali aspetti positivi numerosi erano però già da allora gli aspetti negativi che poi sempre più rapidamente prevalsero tanto da minacciare di vanificare la riforma stessa
Ad esempio tra i primi il permanere di una volontà di una mentalità cento attrice in molti aspetti quali il rapporto limitatissimo tra RAI TV e regioni
L'istituzione di un dipartimento unico e centralizzato per le trasmissioni scolastiche educative l'estrema limitatezza e latina recita dirittura delle indicazioni sul decentramento ideativo produttivo
Che invece e resta il problema fondamentale per una riforma reale del sistema radiotelevisivo pubblico occorre infatti che la riforma superasse
Con decisione quelle malformazioni che avevano caratterizzato negativamente la gestione della RAI TV nel decennio che aveva preceduto la riforma da dei principali malformazioni tirati composto l'organizzazione produttiva l'organizzazione produttiva era contrassegnata da una direzione autoritaria è accentrata dalla parcellizzazione del processo produttivo teniamo ben presente questi punti che ritroviamo pari da una rete di rapporti con i collaboratori esterni fondati su criteri discriminatori e clientelari
Criteri questi e desidero porre in evidenza questo concetto praticati a danno di tutti quei collaboratori esterni che invece costituiscono o possono costruire una delle componenti fondamentali delle attività radiotelevisiva
Quindi né derivavano conseguenze né poteva conseguenze quali una diffusione ad norme della politica degli appalti e ne derivarono conseguenze
Quali una diffusione a norma della politica degli appalti ed e non sulla pratica strumentale spesso corrotta ed ovviamente corruttrice
Un distacco pressoché totale tra produzione e messa in onda con enormi sprechi economici e investimenti improduttivi e lo ricorderete tutto questo punto
Altra malformazione non stati criteri istitutivi del palinsesto dei programmi
Affidato alle decisioni insindacabili della direzione generale criteri basati su una politica informative culturale gradita al potere esecutivo e alle classi dominanti tesa fondamentalmente all'addomesticamento del telespettatore ed appoggiata appesantita natiche censorie
Ad un anno appena dall'entrata in vigore di quella legge del nel marzo settantasei un documento delle federazioni e ci sindacali CGIL CISL UIL denunciava che e cito le parole
Alcune scelte già operate
Testimoniano come l'attuazione pratica della riforma stia vanificando alcuni caratteri peculiari della legge stessa
Le conseguenze prime dati evitare logica sono continuate documento a il rafforzamento dell'apparato burocratico di momenti decisionali centrali di la panificazione di fatto di ogni prospettiva di decentramento ci la impossibilità per la RAI di aprirsi al Paese dando una corretta risposta all'iniziativa autonome di emittenti televisive radiofoniche
E sui facenti dalla moda dei quesiti previsti dalla sentenza della Corte costituzionale per la fermezza del monopolio
E così accade che poco dopo il monopolio sparito e si aprì l'era dei network privati
Di fronte al dilagare dei network privati la Rai reagì annullando progressivamente la propria fisionomia di mittente pubblica ed assimilando sì sempre di più ad un'emittente privata
Le conseguenze le viviamo oggi Magnificat sì che oggi diciassette anni dopo la riforma in un documento di poche settimane fa un documento interno della commissione tecnico-consultiva dell'Usigrai leggiamo testualmente
Il fenomeno al quale stiamo assistendo è quello di una crescita selvaggia e senza regole del sistema televisivo italiano
Che pochi anni dopo la riforma della RAI del settantacinque ha visto cambiare profondamente il panorama con l'inizio delle televisioni a parte i privati
La legge di riforma che sanciva il pluralismo all'interno del servizio pubblico per rispondere correttamente alle esigenze di una società in profonda trasformazione di Maniva oggettivamente insufficiente per fronteggiare il mercato dell'informazione televisiva che si apriva uno dei motivi di fondo di questa inadeguatezza rimane lo sviluppo distorto del concetto di pluralismo che negli anni si trasforma in lottizzazione e di indebita ingerenza dei partiti nell'informazione del servizio pubblico
Si può ben affermare che in queste parole si ritrovano intatti ma purtroppo realizzati quei pericoli quei nodi individuati già dal noto dal momento dell'entrata in vigore della legge di riforma
Ecco dunque confermata la necessità improrogabile di una riforma della riforma che da una parte dei tassi che i principi più positivi da riforme di allora vengono finalmente realizzati e dall'altra deve introdurre modifiche paramenti del tutto nuovi per permettere al servizio pubblico di restare servizio pubblico come chiaramente abbiamo sentito anche oggi negli interventi precedenti
Ampliando qualità e prestazioni nel nuovo assetto radiotelevisivo non solo nazionale ma anche nel nuovo assetto europeo ed internazionale
In primo luogo ma rivendicato il ruolo centrale di un'informazione realmente indipendente ed a servizio del cittadino i giornalisti devono essere operanti a parere nostro in tanti papaveri noi giornalisti delle reti
I giornalisti devono essere operanti in ogni settore dell'azienda dove si produce informazione e informazione comunicazione
Subito dopo la riforma ricorderete che la direzione del personale volle bandire i giornalisti dalle reti e questo fu un errore gravissimo perché vide via libera
Ai direttori di Rete per organizzare la loro informazione per organizzare loro informazione spettacolo informazione farsa e tutto quello che volevano arbitrariamente
Dare come informazione al pubblico di massa
Al pubblico della radiotelevisione ecco perché Antonelli che allora era capo del personale vietò la presenza e l'ingresso dei giornalisti nelle reti
Io ad esempio ricordo che per passare dal TG due a RAI uno dovetti essere scambiato come si scambiavano esempio le spire no sul ponte di Berlino ricordate doveva un giornalista devi della Rete desiderare di andare alla testata
E io che dare attestati agli a un ritornare a quella che era la mia professionalità la possibilità di un operatore giornalistico culturale di grande informazione documentaristica
La mia volontà di tornare a alla Rete era condizionata da questo scambio
I giornalisti nelle reti
Sono ormai diciamolo francamente colleghi e cercate di capirlo una tipologia Jerome antica in rapida estinzione
E qui cari colleghi il sindacato alle sue pesanti colpe
Colpe che una riforma della riforma deve necessariamente annullare
Ma ormai le storture di drammi sono talmente evidenti che non possono essere più ignorati nemmeno dall'Usigrai e sono stati anche denunciati fortunatamente qui oggi
Anche se la prese di coscienza continua ad essere lentissima peraltro continua ad essere avere un suo iter un po'lento poi chi ad esempio nel resoconto dell'ultima paritetica non si regge il minimo accenno aderì di dichiarazioni
Degli ormai vicinissimi alla pensione poverini rimasti pochi molto pochi giornalisti dirette mi dispiace di dover lo mette in evidenza mai così perché ho letto che il documento
Ed è così che sui canali di grande ascolto nelle fasce di massimo ascolto che informazione
Data dalla Rete viene gestita con criteri di appalto esterno di scatola chiusa di Massimo clientelismo di massima lottizzazione ed oltretutto di Massimo spreco
E di massima sudditanza strumentale al potere Morrione ha ben parlato della situazione al TG uno e accennato anche la situazione di RAI Uno vi assicuro che la situazione di RAI uno da questo punto di vista è drammatica
E non sono fatti di ieri ma sono fatti di oggi e desidero citarne uno perché è veramente macroscopico non voi del comitato di redazione di RAI uno abbiamo scoperto per caso ripeto abbiamo scoperto
Per caso
Che da ottobre novantuno è in funzione per RAI uno una redazione di retta da due giornalisti esterni ometto i nomi
Il posti dalla direzione generale scelti in precise aree politiche per la realizzazione di programmi di storia contemporanea italiana del dopoguerra da ottobre centinaia di milioni
A noi negano anche dieci milioni per l'edizione italiana fa tanto per fare un esempio di quel bellissimo lavoro della BBC sui crimini fascisti
Della guerra che che ha il titolo fascisti legacy che io cerco disperatamente di mandare in onda ma vi si nega no sei o sette milioni per questa sincronizzazione
Mi si chiederà forse la messa in onda comunque politica del programma comunque centinaia di milioni
A noi interni sistematicamente legati nonostante noi ogni giorno facciamo proposte lo può testimoniare colleghe Miglio sano appositi neanche per le reti radiofoniche rinomati qui
Chiamato lo scandalo chiamate come chiamato lo come volete
Quindi però e l'inizio delle trasmissioni di quel vicinissimo di questo programma perché per incominciare i primi di giugno e andare pare fino a tutto luglio
Le scelte italiane si parla di Patto atlantico naturalmente si parla d Europa insomma le scelte politiche verità del dopoguerra un programma di storia contemporanea nonostante noi abbiamo una redazione dei specializzata in storia contemporanea
Dove resta quindi Beppe la nostra Carta dei diritti e dei doveri dove resta la nostra Carta dei diritti e di doveri chiedo dovere esistono tutte le proposte di programmi avanzati quasi consiglia niente dai ripeto ormai anziani prossimi alla pensione giornalisti dirette dove sono i praticanti nelle reti
Perché non ci sono giovani nelle reti dove sono questi i praticanti che sblocca le carriere dei giornalisti nelle reti ferme
Da quindici anni da quando uno entrato in dette è diventato un prigioniero è entrato in un pollaio non ha più diritto alla carriera giornalistica
è privato dei suoi attributi giornalistici
Non voglio di un'altra parola volevo dire carta
Il bloc quindi le carriere dei giornalisti riuniti fermi all'epoca la riforma
A questi interrogativi cari colleghi la riforma della riforma dico anche a questi interrogativi è anche a questi interrogativi cari colleghi la riforma della riforma dovrà dare adeguate risposte
Perché noi crediamo nella politica dell'Usigrai
Grazie a Massimo Collecchio vi ricordo che poi facciamo questa pausa io ho iscritti a parlare in modo che se possiamo regolante darci tempi potremmo anche
Però serio già fatti prima Cursi ai nomi della Rete riesce RAI dopo massimo sei fa io ancora Cursi Blasi Donelli Silvestri ed è Cesare oltre all'intervento di Santerini qui ci sono altri colleghi che vogliono intervenire sole possiamo regolamentarsi in modo tale da fare questi interventi farete venire il segretario se qualcuno deve andare via può andare via e poi proseguiamo con i colleghi del CDR che in con chi vuole restare nel pomeriggio lo dico solo per non per non disperderci Curzi poi c'è Maurizio Blasi
Ma io sarò a vi assicuro proprio brevissimo perché volevo innanzitutto ringraziare il l'Usigrai per la tempestività di una riunione come questa
Forse già prevista ma che è arrivata e credo che Giulietti ne abbiam dovuto conto abbondantemente nella sua introduzione arrivata in un momento particolarmente vivace forse drammatico per la nostra gente
Proprio in queste ore ci sono state una serie di incontri di riunioni anche a livello massimo aziendale
Per la crisi
Della RAI
Per la crisi soprattutto della Rete uno
La preoccupazione è grande
Perché il privato ha superato in questi mesi in modo costante in tutte le fasce orarie
Il pubblico
Ma vi devo subito dire che io da queste riunioni da questi incontri
Esco ancora più preoccupato
E credo che abbia fatto molto bene Giulietti attenere anche un tono molto alto si diceva nel passato combattivo perché credo che dovremo andare
Credo se vogliamo difendere il concetto di azienda
Tralascio tutto il discorso sul servizio pubblico e l'ideologia del servizio pubblico fatta da Ciano sulla quale un molte cose
Sulle quali vorrei discutere riflettere ma avremo tutto il tempo di farlo
Ma devo dire che diagonale ha toccato
Un punto con il suo
Abituale modo
Di sindacalista
Della romana
Do care un punto essenziale
Che bisogna partire oggi immediatamente sulle questioni che ci sono in questo momento
Se non vogliamo
Per fare quello che vogliono alcuni dicono che devono fare i bambini che devono estraniarsi dalle cose e vivere nel mondo
Dei sogni
Delle favole e e delle fate
Noi già io personalmente già penso che anche il rimbambiti in questi giorni ci abbiamo discussioni e lavoro al TG tre su questo perfino sui bambini io penso che debbono conoscere la realtà
Certo
Senza rovinarla lì ma aiutandoli ad essere dei cittadini a crescere conoscendo il mondo in cui vivono tanto più credo noi
Così fortemente impegnati in queste ore e diagonale cos'ha fatto
E ha detto che bisogna stare attenti a un pericolo che sento anch'io grandissimo
Quei tutti vogliono e dicono cambiare tutto
Ma il non cambiare nulla
Non cambiare assolutamente nulla
è una regola che abbiamo capito molto forte nel nostro Paese
Solo che questa volta sappiamo che se non si cambia
Si va al lo sfacelo
Condivido e quindi non ripeto le cose dette da Roberto Morrione
Quando io in questo momento in questo Paese si sente parlare con tranquillità ed è tema anche in essa di ormai di dibattito raffinato sentito nel Transatlantico della Repubblica del Nord
Vuol dire non aver capito nulla
Della catastrofe che stiamo vivendo
E
Io
Forse c'è una una punta di pessimismo nelle nelle mie parole
Però quando io dieci anni fa
Qualcuno mi dicevo mi sussurrava dei pericoli dello sfacelo jugoslavo credevo che fosse un pazzo
Voi capite che i tempi della storia sono molto rapidi
E non permettono a nessuno
Di tardare nei cambiamenti nei momenti necessari altrimenti si è travolti
Noi oggi Ray viviamo una situazione che al limite allibite e oltre
L'emergenza
Certo a stesse cose di questi giorni accadevano anche nel passato ma nel passato non c'era una situazione di questo aumento di quello che vive il Paese
Certo è vero come dicevano alcuni che per eleggere Bertini scivolano venti solventi sei giorni e per avere ma la situazione è diversa del paese per questo c'era l'insofferenza montante
Intorno alla perdita di tempo per eleggere il Presidente della Repubblica
è chiaro che certe forme esistenti in RAI ci sono sempre state anzi e in questo momento c'è solo il ripetersi stanco
Di fatti burocratici di scandalo di Spencer sbagliate
Di assunzioni assurde
E tutto il resto centrista solo che oggi terminò oggi è finita
Oggi da un momento all'altro ci può essere l'assalto la devastazione
E guardate che intorno al servizio pubblico
Quello così ben illustrato da Asciano
Ebbe ce grande freddezza
Ma grandissima freddezza e spesso c'è rabbia e odio
Io sono contento
Di una cosa
Di aver potuto fare questi cinque anni l'esperienza che ho fatto perché in questi ultimi tempi ho fatto poi insieme ad altri colleghi che venivano anche da altre da altre testate della RAI
Perché credo che abbiamo tentato come tendo anche gravissimi errori come sempre in tutte le cose umane
Abbiamo tentato di mantenere un collegamento con il Paese vero con il Paese esistente con quello che accadeva
Beccando mi rimproverò continuo
Di autorevoli personaggi della politica italiana che si dicevano anche i miei amici
Che stai attento perché non fai non aiuti il PDS mi diceva l'autorevole autorevolissimo dirigente democristiano tutti di aiutare il PDS il tuo compito tu porti voti alle eliche o alla Rete
No
Non l'abbiamo portato non so se abbiamo portato voti aprite le leghe questi sono cose cose loro
Se hanno saputo capire meglio di altri
Quello che accadeva e che noi cercavamo di raccontare
Nel nostro lavoro quotidiano
L'ha soltanto della dell'esperienza del TG tre che a suo marito dalla Rete perché io non so se profondo Nord è informazione o no certo che profondo Nord ha dato anche su un contributo importante alla comprensione alcune questioni
E allora
Oggi posso dire lo dicevo ieri in queste riunioni dirigenti ma io dei
Lo ripeto a voi
Il direttore generale non mi ha risposto ma ha detto che non era al termine le queste questioni all'ordine del giorno io le ho dette e veleni dico
Così non si può più andare avanti con questa RAI con questo modo di gestire le cose
è assolutamente intollerabile e se noi in qualche modo accettiamo senza rivoltare CIA certe cose
Beh noi siamo corresponsabili
Ma corresponsabili in modo serio
Quello che è accaduto in queste quarantotto ore o o sessanta queste ultime e tre giorni
E non è una cosa che si può seguitare a discutere di Chieri come i nostri sogni a capire che cosa è avvenuto perché
Il giorno dell'assassinio di Falconi
Accaduto quello che è accaduto
Perché il sabato l'azienda non funzione
O se funziona funziona solo in modo censorio
Dove alle richieste di edizioni straordinarie fatte da giornalisti che magari era dalla mattina che lavoravano io qui voglio rendere omaggio credo che sia vero verso tutte le redazioni ma io posso solo conosco bene la mia
E dico che i giornalisti tecnici gente montatori che accadono fatto giornate e la la Lella presidenza eccetera eccetera Io non ho trovato nessuna devo dire
Resistenza un vincolo o richiamo corporativo sindacale per dire adesso abbiamo finito e ce ne andiamo tutti volevano lavorare tutti volevano produrre
Tutti volevano dare l'informazione questo lasciano il servizio pubblico
E il servizio pubblico ha dato non ha dato risposta
Il servizio pubblico impediva l'uscita degli dei telegiornali in edizione straordinaria ed era una lotta continua un'edizione uscita con la dichiarazione tu stai usurpa Ando poteri che non sono tuoi io lo usurpati e sono
E sono ugualmente
Egualmente uscito però e non si può andare avanti in questo modo
Non si può andare avanti in questo modo che non ci sia stato un momento di coordinamento di collegamento non capire che dare Frizzi oggi dobbiamo ascoltare la lezione
Ne sono grato lo ringrazio qui pubblicamente Celentano per quello che ha scritto sulla Stampa di oggi in prima pagina della Stampa e vi prego di leggerlo
Non abbiamo saputo
Neanche noi
E quindi c'è una corresponsabilità
L'uomo usurpare molto di più
Dovevamo impedire che si facesse questo scempio e dovevamo caro pretendere che almeno un canale della Rai l'uno il due e il tre decidessero loro
Fosse aperto in modo continuo a Palermo
Non l'abbiamo fatto
Abbiamo cercato noi del tre come il nostro metodo
Di questi anni
Di lottare di strappare litigare piazzare ci buttare giù i ricevitori
Fare le edizioni straordinarie poc'siamo riusciti a fare approfittare che c'eravamo la linea di una rubrica
E trasformare quella rubrica in una rubrica continua di notizie da Palermo
Abbiamo fatto alcune cose
Però non sono stati sufficienti
Neanche
Per giustificare nuovi la critica di Celentano secondo me vale anche per noi vale per tutti vale per la zia
Ma credo che questo non è un caso però ecco Elli che io vorrei avvio subito a concludere
Che tutti insieme poi ragionassimo ed è stata bene questa riunione bene che ci rivediamo con i dirigenti
Della RAI insieme discutere vedere perché poi ci sono forze immense dentro l'azienda vere
Al di là di etichetta politica quello di motori un altro che vogliono lavorare che vogliono servire il Paese perché non siamo pagati per servire il Paese
Perché il nostro e denaro pubblico noi prendiamo i soldi dal denaro pubblico
Questo è il concetto di servizio pubblico anche
E allora servire il Paese vuol dire stare sempre in contatto
Con quello che matura dentro questa società
E allora
Io beh ho detto qui altre volte abbiamo avuto anche altre discussioni
Ma io
Credo che forse
Per esempio faccio una cosa
Proprio di testata scusate
Ma io stati dei momenti che avrei voluto
Di più avere a fianco un movimento reale
Perché il movimento per Samarcanda dopo l'interruzione di Samarcanda è stato
Fatto da milioni e milioni di persone
Milioni e milioni di persone quando nella sola provincia di Pisa si riescono a raccogliere in pochi giorni venticinque mila firme reali controllate
Ditele abbonati
Noi abbiamo fatto stavamo facendo un grande lavoro per difendere il diritto del servizio pubblico di esseri in servizio dei cittadini
E se quest'anno ancora raccolta di abbonamenti non è andata male è stata anche grazie ad alcune irregolarità come
Mi si dice nelle lettere aziendali che mi arrivano in continuazione o a Gullit con alcuni colpi di mano che abbiamo fatto
E che io difendo e dico che è troppo pochi ne abbiamo fatti troppo poco ci siamo rivoltati
E che dobbiamo questo è il mio impegno personale io finché rimango direttore di questa testata del servizio pubblico e me ne vado soltanto quando c'è un organismo legittimò
Che possa informerò
Del resto l'organismo legittimo perché qui esiste ormai una situazione di di assoluta
Confusione abbiamo un consiglio di amministrazione scaduto da lungo tempo
E quindi ci vogliono delle regole molto precise per quello che si deve fare
Certo il sindacato ha fatto bene a Giulietta calcare la mano sulla questione del GR due perché questa già un banco di prova immediato perché lì si deve fare adesso non c'è niente da fare c'è il vuoto cioè l'illegalità
Io finché rimango
Io vi assicuro che mi attengo solo a quelle regole che esce a nord
Che sono il servizio pubblico
Ma il servizio pubblico e su questo la discussione che c'è tra noi
Non è asettico
Non è qualche cosa che vive da un'altra parte è profondamente dentro questo Paese nel bene e nel male di questo Paese
E non accetto da nessuno
Che sono sulle tangenti si faccia troppo rilievo poco rilievo mi raccomando attenzione a questa cosa perché questo non è più accettabile in nessun modo
Chi è coinvolto nome cognome partito
Con chiarezza
Deve essere detto
Studiando bene in responsabilità
L'unica distinzione che accettiamo e quella della legge
Avviso di reato una una cosa per tutto questo
Bisogna a muoversi con grande attenzione ma senza guardare in faccia a nessuno
Ho sentito ieri finisco il segretario di un partito importante
Il PDS
Occhetto dire
Da Funari
Che li aveva finalmente respirato un'aria nuova
Di libertà
Che non sentiva nei telegiornali non faceva distinzione
Né uno né due né tre
Stasera vedremo se a Samarcanda si sentirà libero o no spero che Santoro glielo domandi
Perché dice sono delle dei telegiornali di Stato
Io già mi sono permesso di interrompere
Molti in altre in varie trasmissioni occasioni quando dicono che non siamo telegiornali di Stato
No
E c'è una grande differenza che dove ci sono va saprà spiegare meglio di me
Tra stato
E servizio pubblico
Emanazione del Parlamento
C'è una grande differenza ed è solo quel lusso di stato detto in quel modo è offensivo per il nostro lavoro
Noi siamo giornalisti del servizio pubblico tutti si devono sentire ospiti graditi quando li chiamiamo senza pretendere di essere chiamati
Perché decidiamo e vogliamo decidere noi la volta che questo o quel segretario questo o quell'uomo politico deve parlare al telegiornale queste sono poche regole sono quelle che
Diaconale dice sono cose empiriche io sono addirittura poi su questo terreno diagonale per me e niente perché io sono proprio l'empirismo portato a sistema il mio pragmatismo è totale
E il mio pragmatismo totale mi ha portato sempre a stare schierato da parte del movimento dei giornalismo democratico dei giornalisti democratici
Che avevo intuito tanti anni fa ormai ma tantissimi anni fa
Che questo Paese doveva dire proprio partendo dalla nostra categoria un grande cambiamento altrimenti non avevamo più legittimi non come servizio pubblico allora lavoravo in un giornale la carta stampata
Non avevamo più la legittimità di essere dei giornalisti cioè degli interpreti della realtà del Paese
Col collega Blasi del comitato di redazione di Ancona o
Non c'è nessun comandamento affianco al non uccidere non rubare che dica che obblighi alla centralità del servizio pubblico
E sanno bene i nostri colleghi della commissione consultiva Federico sano a non darla per scontata questa cosa non è detto che il servizio pubblico ci sia in eterno e che sopravviva
L'idea di servizio pubblico dice Federico è una conquista che va garantita giorno dopo giorno e anno dopo anno non è un portato automatico e il problema principale a parer mio che c'abbiamo davanti oggi e trovare le ragioni in questo decennio perché si possa pare
L'aria ancora di servizio pubblico dove stanno queste ragioni
Federico le ha riassunte non le ripeto il problema per noi adesso è trovare gli strumenti pratici e concreti
Per aprire vertenza sindacale che è il mestiere nostro e per renderle vere praticabili e capaci di spiegare alla gente comune che ha ancora un senso ma pagare il canone
Per far pagare il canone può sia per per garantire la liceità del Canone può servire un informazione di tipo nuovo
Le dirette i telefoni aperti i palinsesti aperti ventiquattro ore quando succedono le emergenze non c'è un filo di dubbio ma non basta
Occorre un intervento di tipo strutturale che noi come Usigrai e a me pare noi soli ormai in questa fase
Perché su questo abbiamo lavorato per molti anni siamo in grado di proporre
Faccio pochi esempi su questa capacità avvertenze alle nostra di raccogliere decenni di protesta e trasformarli oggi che serve in proposte operative
Il primo le procedure di accesso e i concorsi
Io me lo ricordo come fosse ieri quando sul finire degli anni Ottanta qualche CDR andava a proporre qualche assunzione per concorso e capiredattori e ci guardavano come se chiedessimo di assumere Tano Cariddi
E me lo ricordo come fosse ieri quella poca solidarietà
Che ho trovato sul finire degli anni ottanta
Attorno all'Usigrai quando primo il capitolo delle assunzioni per concorso
E quelle facce impaurite però che c'avevamo davanti dall'altra parte del tavolo perché avevamo toccato uno dei cuori del potere uno dei centri del problema
E cioè come si diventa giornalisti del servizio pubblico e quindi indirettamente come si dà garanzia alla gente che il canone che pagano non è sprecato
Su questo capiamoci perché poi c'è un copione scritto su questo come su questo capitolo io lo sto dividendo con un'accetta manichea i giornalisti buoni che entrano per concorso e quelli meno buoni che entrano per chiamata non è questo il punto
Il punto è che ogni ogni fase storica vuole le sue garanzie
Per i servizi pubblici e in questa fase la prima garanzia da dare e che le procedure d'accesso sono di quel tipo
Io dico che siamo stati moderati quando abbiamo rinnovato l'integrativo Rai abbiamo parlato di cinquanta per cento che pure in quel contesto non era un successo da poco dovevamo chiedere il cento secondo me lo dobbiamo fare al prossimo
Lo fanno per fine consigliere d'amministrazione
Lo fanno
Tutti i dirigenti dell'establishment e non siamo più a destra di tutti
Al prossimo integrativo ne riparliamo secondo esempio di questa capacità di governo e progettuale nostra che ripeto solo noi a me pare in questa fase riusciamo a produrre
E riguarda la capacità nostra di avere coinvolto decine e decine di colleghi di lavoro che lavorano nelle sedi regionali attorno al progetto di riforma che è l'unico che dalla riforma del settantacinque saggiamente richiamata poco fa fino ad oggi
Abbia saputo proporre una capacità di ammodernamento di quel settore così importante del servizio pubblico la legge del settantacinque per chi ha pazienza se la rilegge
Affondava una delle radici principali nel giustificare il servizio pubblico sul decentramento noi non ci siamo pentiti e siamo gli unici a non essersi pentiti davvero
In queste settimane nelle redazioni regionali ci sono assemblee dietro assemblee sul nostro progetto di riforma delle sedi regionali
Da parte aziendale io ho visto solo statue di sale
Di fronte a questo
La minima capacità progettuale fosse emersa
Non c'è altro Progetto Sud sul tappeto che il nostro questo è un altro strumento non c'è mica un atto non c'è qualche progetto complessivo
Questo intendo dire questo secondo me è un altro strumento per garantire a tutti i giornalisti delle redazioni regionali
Quelle sponde quegli spazi di libertà che riescono a trovare solo se nelle redazioni in cui lavorano hanno la sensazione di non muoversi come ci si muoveva venti anni fa con i mezzi di venti anni fa le logiche le culture i meccanismi di pensiero di venti anni fa
Sottolineo questi elementi perché secondo me è questo
L'aspetto migliore che questo gruppo dirigente Usigrai porta a casa in questa fase così
Ed è anche drammatica da due da dopo le elezioni ad oggi
Più che un integrativo fatto bene
Più che una vertenza vinta è l'avere previsto con anni di anticipo che il sistema e le culture delle appartenenze i delle lottizzazioni era un motore senza benzina che poteva durare due tre quattro anni ma che alla prima elezione
Sarebbe franato e avrebbe lasciato chi sarà ancorato a quel sistema di comportamento a quella cultura e a quel modo di vedere la vita l'avrebbe lasciato privo di bussola e privi di punti di riferimento
C'è una cosa che io non capisco bene nel filo nell'intervento che ha fatto il segretario dell'Assostampa romana
E se l'ho capita non la condivido
Sembra quasi che nei progetti di riforma della RAI si sia all'anno zero
E che si parta oggi per la prima volta dalle esigenze dei giornalisti no non è questo e
Non ci siamo proprio
Noi diamo cinque anni di lavoro alle spalle che affonda nel pensiero nelle cose scritte da Lucio Orazi nel lavoro di decine e decine di colleghi che hanno prodotto libri opuscoli in anni in cui venivamo sbeffeggiati o ignorati quando scrivevamo quali erano le nostre regole quali erano le ragioni del servizio pubblico allora ci serviva più solidarietà forse all'interno dalla categoria ma ne trovavamo tanta
Io credo di poter dire nella nostra base tra i nostri colleghi e tre quelli che rappresentiamo oggi
Mettiamola così
è una fase questa di vero terremoto che si presta a qualunque tipo di svolta anche all'interno della RAI mi piace quel paragone di Roberto Morrione che mi fa vedere all'orizzonte un temporale che può arrivare
Penso anch'io che chi ha prodotto decenni di cultura delle appartenenze
Può ancora produrre una cultura delle appartenenze anche peggiore più feroce più crudele di quella di questi decenni magari ancorandola d'un clima emergenziale che possiamo trovarci davanti nei prossimi mesi
Può andare peggio e può andare meglio perché noi e solo lui
In questa fase riusciamo a esprimere sai come si diceva una volta una cultura di governo cioè quattro stracci evidenti esse incrocio eppure belle e prodotte in epoca non sospetta
Visto che oggi tutti dicono oggi che la cultura dell'appartenenza e non ci riguarda B noi lo dicevamo tanti anni fa quattro stracci di lei non ce l'abbiamo
E non è trovo altre sul mercato politico della riforma del servizio pubblico allora noi dico questo c'è anche come dire secondo me in noi ci può essere una legittima sensazione di timore
Perché ci troviamo sulle spalle se vogliamo avere senso di responsabilità il compito di forzare
E forze politiche imbelli
O forse incapaci o forse più semplicemente impaurite
E senza progetto di forzare una leadership aziendale che io vedo latitante come si usa dire in questo periodo assente incapace di produrre alcunché il compito di forzati e di obbligarli a indicare procedure nuove Federico indicava alcune
Una non sottolinea da quella dei concorsi ma insomma sia del concorso in magistratura
Si fa carriera in magistratura per concorso e perché alla Rai no e perché non si può diventare capi redattori per concorso e perché non si può pensare a dei garanti Esterni che tuteli nel rapporto tra l'editore
E il direttore di testata e anche aggiungo su scala regionale a dei garanti ha delle personalità di tipo istituzionale alle quali si possa ricorrere quando le nomine dei capi servizio degli inviati speciali avvengono sulla base di criteri innominabili
Sto bestemmiando in chiesa
Io sono convinto che questo tipo di problema esiste che su questo abbiamo una progettualità e pacatamente
C'è un problema per noi di senso di responsabilità con cui gestire questa capacità preparare se nei prossimi mesi
Dobbiamo farcene farcene carico l'esempio sulle sedi regionali è riproponibile per la radiofonia dove per anni abbiamo lavorato e lavorato bene e per le testate nazionali il filo conduttore è stata la partecipazione dei colleghi e la nostra unità all'interno all'interno di tutti i colleghi che rappresentiamo
Da io dico che nei prossimi mesi abbiamo una grande scommessa davanti che volenti o nolenti ognuno di noi ogni comitato di redazione si deve sentire sulle spalle la responsabilità di essere un pezzetto
Di questa cultura che anche cultura di governo del servizio pubblico e nella quale affonda la ragione stessa di sopravvivenza del nostro servizio pubblico c'è un problema di tempi però c'è un problema di tempi
C'è un Parlamento che al quale non affiderei la gestione di un giardino d'infanzia per quanto el frammentato e dal quale poco mi aspetto rispetto alla RAI sento girare questa targa dell'IRI come se fosse una garanzia di un istituto al di sopra delle parti al di fuori della lottizzazione ma ma con il telegiornale dei bambini questa la riconosca Manconi
Beh in questo clima dicevo così frammentato secondo me c'abbiamo questa grossa responsabilità sulle spalle e
Una sconnessa che siamo assolutamente in grado di vincere oggi abbiamo più alleanze
Di quel apparente isolamento in cui ci trovavamo sul finire degli anni ottanta e che io non riesco a dimenticare oggi che tutti dicono
Che si può costruire un nuovo meccanismo di ragionamento sul servizio pubblico nuove ragioni per la nostra esistenza non l'abbiamo detto per primi lo mettiamo sul tappeto possiamo esprimere una grande capacità di egemonia ci serve uno strumento anche nuovo ultima bestemmia in chiesa
Secondo me lo strumento nuovo
è una domanda che mi faccio non è detto che sia l'Usigrai
Parlando di un sindacato di un'associazione sindacale che raggruppa i giornalisti della Rai non stiamo forse riproponendo
Un sistema organizzativo che fu che era sensato negli anni settanta e ottanta ma che oggi non si non fa i conti con la legge Mammì con la grande mitezza radiotelevisiva nazionale con la giungla dell'emittenza privata
Non ci serve forse all'interno della Federazione salvando le ragioni della solidarietà
Avviare con i tempi che servono e senza avventurismi però con un bersaglio chiaro alla fine
La costruzione di un nuovo tipo di sindacato che sia capace di rappresentare chi lavora alla RAI chi lavora nei grandi network nazionali e chi lavora nell'emittenza locale e che metta al centro l'idea che lo stesso trasmettere via etere è servizio pubblico e chi chi trasmette via etere a qualunque Scala lo faccia diritto a tutele e a progetti politico sindacali
Adesso abbiamo anche noi delle emergenze congressi vicini l'Estate che per noi è sempre un'emergenza
Ma io suggerisco di mettere nell'agendina dei nostri appuntamenti il fatto che una struttura che associa solo i giornalisti RAI che non diventi il sindacato
Di tutti i giornalisti radiotelevisivi è una struttura che non sarà in grado di gestire un progetto di intervento complessivo
Sul sistema delle telecomunicazioni e senza questa struttura alla lunga le ragioni del servizio pubblico e del nostro stesso essere finiranno per morire
Colleghe faccio una propria un po'su e l'una e trentacinque possiamo procedere in due modi o ancora Donelli Silvestri De Cesare cancelli da chi chi conclusioni non ce ne sono perché interverrà Santerini nel senso che non c'è da concluderla stiamo raccogliendo tutto il materiale
Dopo le relazioni tutto il materiale che Stine portatore diversi interventi per riformulare i testi e poi chiedere alle redazioni ovviamente di riunirsi e discutono quindi non c'è nessuna conclusione per dare la linea abbiamo dato delle indicazioni poi si discute non si fanno conclusioni per scelta si raccoglie il materiale quindi interverrà il il segretario dei pare corretto non dare nessuna formula di chiusura un dibattito che ho già detto apre oggi non è che apre chiude apre sul serio
E poi deve essere sottoposto a discussione molto ampie non ristretto solo al nostro interno sono sarebbe una finzione una finzione di riflessione
Allora possiamo fare due cose o sospendiamo un quarto d'ora no qua solo sul serio i panini sono arrivati potremmo se però i colleghi poi restano io penso che possiamo chiudere in tempi brevi potremmo sospendere un quarto d'ora
Proseguire con l'Ente per non far fare gli interventi dei colleghi adesso sto Luzzati magari nel disinteresse se siete d'accordo
Sospendere il proprio da quattro a due trentacinque riprenderà il proprio le due cerchiamo la sospensione di venti minuti vi inviterei a restare e dopo finiamo gli interventi in modo che in un'ora
Civile riusciamo a concludere forse è meglio che non si laziale fino ai tre tre mezza mano mano che i colleghi vanno via quindi facciamo venti minuti di pausa né cominciamo subito va
Riprenderei la discussione
Era iscritto al collega Massimo Donelli del comitato di redazione di Milano
Colleghi mi pare importante di mancano pochi interventi se li alza ascoltiamo perché io mi auguro che poi questo dibattito non si fermi in questa sala ma nudo riportiamo nelle redazioni convocando le assemblee
Se non le cose che ci siamo detti restano qua non basta un intervento radicale per trasformare occorre che a questo punto non riapre investiamo le redazioni di quello che abbiamo detto
Donelli poi c'è Marina Silvestri
Se io vengo dalla grandiosi già presenti
Io vengo dalla grande Milano delle tangenti come ha ricordato Giulietti o Tangentopoli
E devo dire che ormai da parecchio tempo anch'io non penso ad altro ente ho ascoltato le introduzioni
Un po'legando quello che si diceva a tutto quello che sta accadendo a Milano e pensando al nostro ruolo proprio in relazione al terremoto tangenti ebbe purtroppo la considerazione molto amara
Che non solo io come componente del comitato di redazione di Mila no ma molti colleghi hanno fatto e che a Milano
Si è andati esattamente nella direzione opposta a quella individuata nelle introduzioni rispetto a quello che deve essere il ruolo del servizio pubblico esattamente la direzione opposta
E purtroppo bisogna considerare che nemmeno testate gestite da privati si sono comportate in modo così scorretto come ci siamo comportati noi
C'è stato qualche cosa di estremamente scholae erotico quando è partita questa vicenda sembrava semplicemente la storia e Lina di un impresario di pulizia che aveva dato sette milioni a tale signor Mario Chiesa
Sì teso soprattutto nell'ambito dell'informazione regionale quella che viene gestita direttamente dal caporedattore centrale minando agli altri capi redattori soprattutto per quanto riguarda la cronaca una minimizzazione francamente incomprensibile per chi guarda queste cose ingenuamente comprensibilissima se si guarda a un certo tipo di informazione come un un veicolo per difendere interessi per promuovere figure di uomini politici
Chi era Mario Chiesa ma Mario Chiesa una tangente la prima sera ci fu una notizia neanche un servizio e così via di questo passo fino ad arrivare a teorizzare questo
Si scrive soltanto quello che viene battuto delle agenzie e state attenti sul resto perché arresto non va bene
Poi il terremoto naturalmente conosce il terremoto diventa anche molto facile
Parlare di tutto spuntarla soprattutto sparare a zero su tutti perché poi è venuta fuori anche questa teoria ci sono state addirittura libere interpretazioni
Nell'ambito di alcuni servizi e mi chiedo anche se sia giusta la libera interpretazione da parte del servizio pubblico
Tutto questo separando come se si trattasse Rodi Feudi DiVersi la testata regionale dalle testate nazionali allora qua a Milano si fa così
Per quanto riguarda le testate nazionali l'espressione testuale di un caporedattore
Fate quel cazzotto e volete a me non interessa qua si fa così
Marco è testuale testuale ecco perché fatte quel cazzotto e volete e a me questa logica dei feudi separati francamente fa rabbrividire
E tutto questo tutto questo gestito da persone che detengono un potere reale nelle relazioni giustamente sancito dai contratti
Ebbene devo dire che
Di fronte a tutto questo per la prima volta la redazione milanese si trovate estremamente compatta io non l'ho mai vista così compatta
Nel denunciare questa situazione in una città dove un'altra importante testata di fatto pubblica come il giorno si è rivoltata contro proprio per direttore perché il caso chiesa soprattutto nella prima fase perché è molto interessante quella prima fase veniva relegata nelle pagine regionali quindi come fatto locale non di valenza nazionale
Qualcuno ha sostenuto che l'assemblea dei giornalisti della RAI di Milano che si è tenuta non molto tempo fa il quindici maggio ma sembra che ha visto una partecipazione devo dire
Da record e questo mi fa molto piacere perché ci interrogavamo anche su questi livelli di partecipazione da parte dei colleghi
Procura interpretato questa cosa come un attacco a un partito dei colleghi che si riconoscono nel terminata aria politica in particolare quella socialista perché a Milano questo scandalo è cominciato lì
Ebbene dobbiamo deludere chi muove questi attacchi perché abbiamo visto una partecipazione trasversale dove l'unica preoccupazione dei colleghi era quella di rivendicare il proprio ruolo di giornalisti del servizio pubblico e c'erano anche colleghi che si riconoscevano in determinate aree politiche mi pare che quello che sta accadendo
In questi giorni sia qualche cosa che va ben oltre gli schieramenti e negli stessi partiti mi pare un po'dappertutto si aprono delle falle
Ci sono parecchi iscritti che si auto convocano che chiedono pulizia che chiedono trasparenza ma in ogni caso non si è trattato di una rivoluzione di peones Cardi cattolici di sinistra come qualche giornale ha scritto
E sono state usate parole estremamente dure noi abbiamo chiesto un confronto immediato con i vertici in questo caso da testata per l'informazione regionale che stiamo ancora attendendo c'è stata fissata una data il due giugno l'assemblea del quindici maggio ci sembra che tutto ciò avvenga con estremo ritardo questo un segnale preoccupante estremamente preoccupante
In questa Assemblea so sopra usate parole io vorrei leggere soltanto qualche passo del documento perché fosse valgono di più le parole di tanti colleghi se pur magari non espresso in modo brillante che le valutazioni di un singolo un'assemblea che ritenuto che di fronte all'emergere dello scandalo
E testuale questo sia mancato soprattutto nella fase iniziale la volontà di affrontare con onestà professionale necessario tentativo di approfondimento di un caso che per le sue dimensioni ha colpito l'opinione pubblica lombarda e nazionale
Sono prevalse vecchie logiche di schieramento certe arroganze che mortificano l'onestà professionale di molti dinanzi mutamenti dalla situazione politica sociale ci sembra più che mai opportuno aprire i nostri spazi informativi alle più diverse componenti della realtà
E questa non è la Comune di Parigi ripeto questo documento di un'Assemblea nella quale si sono riconosciuti parecchi colleghi
Il rischio il rischio è quello M. il problem me lo sono posto come comitato di redazione
Di non riuscire forse nemmeno a governare il livello di esasperazione che si è determinato tra alcuni colleghi mi ha stupito molto per esempio un collega estremamente pacato moderato da alcuni ritenuto assolutamente inoffensivo che a un certo punto urlando ha detto a questo punto dobbiamo chiedere all'Usigrai che si faccia la battaglia perché siano le redazioni eleggere i direttori
Posizione che francamente non condivido ma che mi ha colpito detta con quei toni in quella sede in quel momento e allora questo significa questo significa che
C'è una forte coscienza del momento che stiamo attraversando e del vero ed è vero da dalla capacità la capacità di autoriformarsi a questo punto dipende il nostro stesso futuro a Milano
Io credo che se non avessimo fatto questa cosa non saremmo stati più credibili ma non solo per la storia delle tangenti di Mario Chiesa perché adesso è troppo facile sparare debbono stata di sparare bisognerebbe anche riuscire a fare le cose in maniera sensata legati alle notizie poi succede di tutto in questo bailamme
Ma dico è facile in questo momento fare informazione su queste cose perché c'è un clima ma prima non lo era
E prima abbiamo fatto campagne elettorali
In maniera spregiudicata e prima abbiamo fatto tante altre cose
E adesso però però c'è la necessità c'è la necessità di riaffermare questo ruolo nostro giornalisti del servizio pubblico perché è stato ricordato in modo molto mi pare semplice ma significativo ne va del nostro stesso futuro perché non abbiamo più credibilità ci stiamo riconquistando una credibilità che mesi orsono anni fa abbiamo perso
Io ricordo telespettatori che telefonavano quando magari per un giorno non c'era l'intervista a sindaco di Milano
E ci chiedevano ma come mai non abbiamo visto sino a quel malato ecco ci prendevano letteralmente per il cumulo scusate l'espressione
Questa delegittimazione totale che investe tutti non solo chi è protagonista di questa cosa cioè chi di fatto promuove queste iniziative le chiamo così per non usare altre espressioni ma rischia di delegittimare
La maggioranza dei colleghi quello quelli che fanno con coscienza al proprio lavoro che mettono la propria faccia anche in situazioni estremamente delicate
Perché adesso pensare che a Milano la mattina la sera si sia fatto soltanto un certo tipo di informazione è completamente sbagliato ma di fatto si rischia di delegittimare di fronte all'opinione pubblica tutta la tutti i giornalisti della RAI
E quindi credo che questa posizione che abbiamo assunto dopo quella dei colleghi del giorno con il quale diamo prese contatti sia molto importante
Ed è giusto anche la riflessione che questo però non può tradursi in semplice esasperazione bisogna sapere dove si vuole arrivare allora io credo che in questo dibattito sulla sulla riforma della RAI io autoriforma come è stato chiamato
Sì ma ci si debba porre un problema lo pongo come redazione milanese perché ci siamo trovati di fronte a una realtà molto difficile da superare cioè la domanda è quali strumenti alcuni gli abbiamo già ma forse ce ne vorrebbero degli altri io in questo momento non sa non so dare una risposta ma quali strumenti possiamo utilizzare per difenderci da chi con arroganza svilisce il ruolo del servizio pubblico pubblico approfittando del ruolo importante che in redazione e che può esercitare attraverso contratto di lavoro perché questo perché molte volte ci è stato risposto così questa è la linea per questo il capo redattore fa le sue scelte
Beh o bisognerà ricorrere invece ogni volta le rivolte dei peones come sono stati chiamati a ecco io credo che noi in questo momento abbiamo il dovere di dare prospettive a queste rivolte
Sembra Marina se mi consenti siccome il segretario deve andare via se sei d'accordo tre la parola Santerini poi fare intervenire te e gli altri amici perché di parere portate pratica il segretario che deve andare al Consiglio dell'Impregilo e poi proseguiamo se l'accordo tu Marino Marina va bene
No
Devo cominciare con una
Una richiesta di scuse perché sono arrivato tardi
Devo andare via presto
E quindi
Mi dispiace molto di poter intervenire in questa maniera
Così trasversale involontariamente trasversale
Ma io cercherò però tuttavia cercherò di dire alcune cose
Che riguardano il nocciolo di questo dibattito che stiamo state facendo è un dibattito Federico che ha tutta una sua storia della quale solo in parte
Ho potuto seguire gli sviluppi
E questo dibattito dei giornalisti della Rai
Nel momento di grandi difficoltà della categoria della Società ma anche questo tipo di dibattito dentro la prospettiva complessiva della federazione
C'è questo il primo punto che vorrei toccare analizzare rapidamente
Il primo punto è che
Insieme non occasionalmente non strumentalmente
Insieme l'Usigrai i giornalisti della RAI
Con la federazione cercano di costruire una strada che non sappiamo ancora bene se la strada e quale strada sia e sarà ma il punto di partenza
è chiaro e deve essere detto riguarda il presente riguarda il futuro è un punto di partenza comune
Per costruire il futuro
E dentro questo futuro
Ci stanno tante delle cose di cui stiamo parlando e sulle quali non precisazioni ma dibattito e indicazioni comuni sono utili
Intanto
Io partirei segretario e colleghi da una rapida considerazione dentro il contesto che cerco di succintamente disegnare
Beh lo slogan della prossimo congresso della Federazione della stampa comincia con queste parole
Giornalismo
Prima ricca e la seconda dimezzato
Be'
C'entra
Con il dibattito
Prima della relazione diciannove di oggi c'entra con la relazione che c'entra
Questo mezzo slogan di cui sto parlando con il futuro perché
Testimonia da parte mia da parte nostra
Che non esistono i giornalisti dimezzati
Nel senso che se esiste il problema del dimezzamento ovvero dello svuotamento
Dell'arbitro
Dell'arbitrio aziendale rispetto alla professionalità e alla sua autonomia se questo problema esiste io credo
Che esista allora questo tipo di problema riguarda sicuramente i giornalisti della Rai
Riguarda i giornalisti della carta stampata e riguarda i giornalisti dei network privati e quindi il concetto più serio più problematico più aperto da un dibattito giusto e che porti poi a degli sbocchi positivi è quello del giornalismo dimezzato che esiste
Ovunque
Perché lo svuotamento del ruolo del giornalista
Nelle aziende pubbliche nelle aziende private al di là delle cose che sono state riferite su Milano e che so essere assolutamente vere ma al di là di quelle cose appena dette che sono vere c'è
Una narra crudele storia del giornalismo dimezzato in Italia e che va avanti
Si allarga il pene tra nelle aziende pubbliche e private incerto
Evidente ed è naturale che esiste uno specifico della RAI
Esiste la problematica culturale molto diversificata della RAI e entro lente Rai
Lo svuotamento
Il dimezzamento l'umiliazione della professionalità a e può avvenire anche particolari connotazioni diverse da quelle della carta stampata ma
Il giornalismo dimezzato è il nostro problema perché è il problema ancor prima che della federazione di una categoria che vede concretamente negativamente minacciato il suo ruolo la sua prospettiva la sua
Presenze
E quindi gli arbitri di cui altri hanno parlato che sono diffusi voi pensate che al primo punto all'ordine del giorno della Commissione paritetica nazionale sul contratto c'era un licenziamento della Rai
E non è casuale questo Colletti
Perché l'arbitrio di cui si parla di cui Morrione ha parlato
Non è un arbitrio né occasionale
Ne materializzato in una singola testata o in una singola rette ma è un fenomeno e l'arbitrio diffuso
Nelle aziende pubbliche nelle aziende nelle aziende private e nelle aziende pubbliche
Si collega al disfacimento aziendale
Parlo della struttura RAI delle pardon struttura della RAI e parlo del giorno
Nelle aziende private
L'arbitrio si lega invece all'autoritarismo aziendale
Non ho una filosofia teoretica ma una filosofia pratica che partendo dei principi
Dell'arbitrio
Determina l'autoritarismo aziendale al fondo del quale sinteticamente
Cioè non solo
La sempre più estesa riduzione del ruolo dei giornalisti in ma insieme con essa l'eliminazione della rappresentanza sindacale
E quindi del ruolo professionale e sindacale della nostra categoria questo è l'obiettivo non c'è l'Antonio delle nostre controparti
Quindi giornalismo dimezzato disfacimento aziendale delle aziende pubbliche autoritarismo di quelle private sono tre temi non
Qualsiasi ma sono i temi e i nodi
Della nostra situazione reale del congresso che andiamo a fare e dentro il quale dobbiamo e possiamo cercare risposte a questa situazione di grande negatività
Per farne non un elemento di questa grande diffuso negatività per farne non un elemento di autoflagellazione in Terna un pianto non so se il greco o di altra nazionalità
Ma un elemento dal quale partire per costruire il nostro futuro di categoria
Di federazione di sindacato e di proposte
Ed ecco perché
L'analisi diciannove è un'analisi sicuramente e culturalmente raffinata è collegata a una storia
Di una proposta che cammina e si adegua nel tempo mai nello stesso momento anche una proposta di un'assunzione di responsabilità che va oltre così l'ho intesa e così la intendo che va oltre i problemi pure importanti
Pur determinanti e legati alla cultura del servizio pubblico
Ma alla proposta il ragionamento la relazione dicevano e l'introduzione la relazione di Giulietti fanno un compiono un tipo di sollecitazione che va
Nella direzione di un'assunzione di responsabilità di questa categoria sulla Rai
Sulla crisi della RAI
Sulla crisi del ruolo del giornalista della Rai
E congiunto tutto questo con la crisi diffusa radicale
Ed è evidente
Del ruolo del giornalista in Italia
Quindi non c'è una crisi particolare che riguarda i giornalisti della RAI c'è un elemento oggettivo di specificità culturale di questa crisi dentro la RAI ma fatta salva questa evidente e specificità
Essa la crisi del ruolo del giornalista o dentro la RAI è elemento
Importante e significativo da un punto di vista culturale che contribuisce a rappresentare
La crisi
Del giornalismo in Italia per la quale crisi
Abbiamo il dovere
Di costruire
La risposta e la risposta
Non potrà colleghi
Essere una risposta che attende tempi lunghi
Una risposta che attende riforme altrui
Che attenda atteggiamenti innovativi da parte degli editori o da parte dei partiti
Che riguardi la RAI
Noi dobbiamo cercare di costruire una risposta
Che intriga in qualche misura anticipi risposte al trucco
Risposte al trucco
E quindi in questo senso
Noi non occasionalmente non solo parliamo ma dobbiamo ragionare di autoriforma perché autoriforma è un messaggio per significare Autori sforna dentro la RAI ovviamente
è un messaggio per significare che non esistono attentissimi data
Tra e comunque definite determinata a impedire nei limiti del realismo possibile
Questo svuotamento del ruolo del ruolo del giornalista certo anche attraverso tante delle cose che ha detto ci ha detto Jean
Ma più significativo ancora della proposta complessiva culturale è l'indicazione di una volontà di movimento
Che è quella di non esserci di essere presenti con le nostre idee sulla RAI ebbe è una grande provocazione questa Colletti perché se rimane in un seminario muore nelle carte nella nostra pure importante cultura cartaccia della quale non nego il significato ma se le volontà delle persone di questa sarà
Fuori da questa strana le assemblee
I colleghi della RAI gli altri colleghi quelli delle dell'editoria pubblica quelli dell'editoria privata
Se noi saremo capaci di determinare costruire una sintesi anche di questi interessi diversi che sono naturalmente diverse se questo compito assolverei no
Allora la nostra provocazione sulla RAI e sul giornalismo dimezzato in Italia la nostra provocazione non sarà retorica
Entrerà in qualche maniera che oggi non sappiamo di definire perché non abbiamo e non possiamo dire l'immagine l'immaginazione sufficiente entrerà nel confronto tra le forze politiche che ci starà
Su quella che dovrà essere la RAI diversa da oggi e anche l'editoria diversa diversa da
Certo
Esistono grandi problemi culturali e politici
Ciò era tutto evidente a tutti evidente e questi grandi problemi non possono non inserirsi nella situazione di crisi generale di questa società
Ma proprio nell'insieme
Di questa crisi che in movimento e non sappiamo in quale direzione si orienterà dentro a questa crisi ci siamo permessi di porre non casualmente e non per difendere gli interessi di alcuni il nodo del disequilibrio pubblicità
Forse l'abbiamo posto in maniera troppo frettolosa
Forse siamo stati troppo sintetici forse abbiamo dei commesso degli errori
Non di linguaggio un ma di scarso approfondimento del problema che abbiamo posto può darsi che questo errore soprattutto io lo abbia commesso
Certo è che abbiamo la ferma intenzione ammesso che questo errore sia stato commesso di non commetterò per il futuro
E quindi ragione di questo credo che dobbiamo dircelo dirò al congresso non è un'anticipazione di nulla è semplicemente un ragionamento che continua che la questione del disequilibrio pubblicitario
A contenuti per noi commerciali di relativa importanza di relativo interesse noi non abbiamo bisogno di immaginare un ideale mercato pubblicitario nel quale le quote di questo mercato
Attraverso formule magiche si riequilibri no al loro interno noi poniamo la questione del disequilibrio pubblicitario perché affermiamo
Che pure ricordandoci bene per i pochi libri di economia che abbiamo letto che le cosiddette leggi del mercato sono importanti e invalicabili le leggi però di questo mercato non sono un valore assoluto e sono confortato nel momento in cui dico questo perché non sto altro facendo che ripetere le parole di un altro filosofo
Diverso da quello ci tanto
Questa mattina che è un filosofo liberale che il filosofo Karl Popper un liberale austriaco quindi non sto citando un filosofo di un lontano passato e di Utopia e che hanno pure avuto meriti storici e culturali cito un filosofo vivente
E che proprio questa mattina sui giornali di questa mattina ha usato le parole che io riferisco ripeto a questo incontro
Non è
Il mercato un valore assoluto
E su questa
Piccola affermazione ma di enorme di grande rilevanza per il futuro si gioca una grande partita non di filosofie né di ideologia ma ora è vero
Che i valori pur importanti del mercato sono valori relativi rispetto al valore dell'informazione della comunicazione del pluralismo oppure non è vero
E allora viviamo nel presente vivremo in un futuro identico a questo presente dove la legittima commercializzata il messaggio pubblicitario sovrasta era a tal punto
Le strutture dell'informazione pubblica e a maggior ragione di quella privata che tutto il sistema dell'Inter dell'informazione televisiva Pubblico e privato diventerà molto simile a ruolo dimezzato ridimensionato svuotato dei giornalisti i quali con la loro esperienza personale professionale in qualche modo anticipano sulla propria pelle nella propria esperienza vivendo gli arbitri di cui sentiamo parlare e che sono veri anticipano i giornalisti
Un fenomeno molto più generale e importante che è quello della riduzione
Dell'impoverimento
Della censura e dello svuotamento in tutte le maniere del messaggio del messaggio
Informativo quindi al centro del nodo del disequilibrio pubblicitario non c'è la quantità della pubblicità che Berlusconi accumula nessuno
Con il volto bendato vuole rapinare qualcosa a qualcun altro violando le leggi del mercato
E però
O questo sistema dell'informazione televisiva trova regole intrecciate
Parallele di equilibrio e riconosce ed una carta speciale
In una carta privata scrivendo che dicendo loro
Che l'informazione preminente in modo oggettivo sulla sulla pubblicità oppure andremo avanti con l'attuale deregulation dentro la quale alla fine della quale c'è la distruzione di un mestiere
Che è già in atto di un messaggio dell'informazione
E di una riduzione culturale evidente implicita in tutte le cose che ci stiamo dicendo è che stanno che stanno Atene
Il problema della credibilità
Dei giornalisti non solo della RAI
Tutta allegata
Alle cose che visto vi sto dicendo è la credibilità quando è scarsa è vero che è scarsa in alcuni casi o molti non lo so
Elemento di questo progressivo svuotamento del ruolo professionale al quale partecipano attivamente gli stessi giornalisti
Perché non è vero che hanno bisogno degli punto per la censura esiste ed è vero che esiste lo sappiamo tutti il fenomeno dell'autocensura quindi i giornalisti sono responsabili essi stessi
E io credo che siano soltanto una minoranza dello svuotamento del ruolo e dell'abbattimento del sistema dell'informazione Lipera e pluralista
Quindi abbiamo grandi madri anche al nostro interno
Non solo dentro la RAI
Non è vero che solo la lottizzazione la matrigna
è vero che su nessun giornale
E sono tante in Italia
Si è potuto leggere in questi giorni
Una verità molto semplice ma non l'ha letta nessuno questa verità molto seri
Che le tangenti le hanno prese molti uomini dei partiti e molti partiti
Ma che queste stesse tangenti le annotate perché sono state date queste tangenti da molti uomini delle imprese quelle imprese che sono proprietari di quelle testate giornalistiche che dicono che i partiti sono ladri
è vero che i partiti sono l'altro
Ed è vero che le improvvise sono assolutamente notoriamente da decenni conniventi con l'immoralità dei partiti be'questo al semplice banale verità sui giornali sulla carta stampata non l'avete letta e nulla leggere
Allora se c'è la peste molti hanno la peste ma io dico questo non per dire che molti mali annullano un male molti mali fanno una somma di un male più garante
Molto più grande
Che ci sta intorno e che tutti quanti che tutti quanti pentiti vado rapidamente a concludere
L'Authority comma della RAI non è uno slogan
Una proposta è una provocazione è la continuazione in un modo diverso della lunga cultura che Ciano
Ha materializzato anche con la relazione di Tocci ma questa cultura dette entrare in un circuito diverso
Deve essere un elemento di una provocazione che non rimane chiusa all'interno del dell'importante mondo dei giornalisti della RAI deve può basta coi doveri dobbiamo anche poter fare alcune cose può pur nelle grandi difficoltà diventare un elemento propulsivo
Questa autoriforma la proposta di questa autoriforma della Federazione della stampa facendo cadere Colletti
Le false contrapposizioni perché quelle culturale di cui parlava c'erano sono tutte vere ma dopo quelle vere di cui siamo a parlava esistono le false fasulle contrapposizioni tra i giornalisti della carta stampata
E quelli del del mezzo radiotelevisivo pubblico prima
Be che ci siano delle specificità diverse quasi banale da dire e si può anche non dire talmente banale
Ma che esista al contrario invece il problema di unire queste diversità delle diverse are dell'informazione italiana per costruire un percorso comune sui problemi pur viversi
Dei giornalisti dei settori diversi da che questa strada debba e possa essere costruita è una necessità della quale tutti insieme non possiamo non farci carico
Non esistono vi era chi è che in questa città così affascinante vengono bolle vengono costruite per dire banalità rispetto a grandi problemi non esistono di archi e di alcun genere esiste un problema Grande importante che si può anche non affronta e il problema è se dobbiamo continuare a considerare l'Usigrai la RAI giornalisti della RAI come una realtà così particolare pur essendo così particolare ma tanto particolare che deve essere comunque lasciate in un angolo dove i partiti fanno o cercano di fare quello che vogliono ossei
Al contrario pur con le diversità le specificità di questa categoria insieme i giornalisti italiani devono farsi carico di una battaglia che riguarda non solo e non soltanto i giornalisti della RAI mai il ruolo di tutti i giornalisti di tutti
I giornalisti italiani
Ci attende il Toti che ho finito davvero ci attende dicono i Soloni soloni della Confindustria i soloni dello con dell'economia ci attende
Come spesso ripetono una brutta stagione io poi non lo so se essere brutte stagioni arrivano non arrivano dico che i Soloni le prevedono le le avverto Ono sono telepatici in qualche maniera dicono che ci attende questa brutta stagione la brutta stagione lo sappiamo tutti è quella della riduzione del costo del lavoro e quella della riduzione
Dei posti di lavoro e quella delle riduzioni e quindi
Dei problemi dei sacrifici dicono talune allora
Finisco così
Io amo il palato ramo partire dalle piccole cose
E la piccola cosa dalla quale amo partire in questo momento che conclude questo
Intervento è il punto di contingenza
è una cosa piccola dal punto di vista quantitativo ma dal punto di vista politico sindacale una cosa molto gravi
Allora se l'avvocato Agnelli ha ragione o dovesse aver ragione
A sostenere la sua tesi che queste la brutta stagione la stagione dei sacrifici allora in qualche sette
Non lo so se sarà il ministero del lavoro se sarà qualche altra cosa però noi vogliamo un arbitrato
E se i sacrifici ci debbano essere ce li dividiamo li dividiamo non li consegnamo alla parte sociale presuntamente presuntamente più debole
Perché vedete se il costo del lavoro che pure un problema reale che certamente io non negherò
Vuol significare che la riduzione e tutta a carico delle parti sociali deboli
E allora su questo terreno la parola sacrifici non ha più scuse unificato mat assume un altro senso significa furto delle parti contrattuali definite attraverso i contratti l'ora
Più importante dei contratti più importante dei patti sottoscritti
E faccio un riferimento anche non occasionale al recente integrativo dei giornalisti della RAI più importante di tutte le firme che pure responsabilmente vanno messe è l'applicazione dei contratti
E se dovremo lottare
Per l'applicazione dei contratti lo faremo perché in questo senso e su questa strada
I contratti diventano un elemento sul quale il conflitto si rinnova sul fatto che l'applicazione e le regole dei contratti vengono vengono disattese per il momento per quanto riguarda la contingenza e ho finito
Andremo a portare le nostre buone ragioni buone fino a prova contraria nelle sedi nelle sedi giudiziarie ove ciò non fosse sufficiente
Per risolvere il problema che con una trattativa in questo momento non si è potuto risolvere riprenderemo la strada della conflittualità sindacale con con le nostre le nostre controparti
E tra il punto di contingenza e ho finito
E l'autoriforma della RAI credette non è non c'è una grande differenza
C'è una differenza apparente nel senso che sembrano due problemi estremamente diversi e sono oggettivamente due problemi
Molto molto diversi però il moto di affrontare questioni così diverse come la riforma della RAI e il punto di contingenza e la nostra capacità di costruire un futuro per questa categoria questo il nostro compito grazie
Adesso c'è la collega Marina Silvestri del CDR di Trieste poi ho ancora quattro cinque interventi i colleghi volevo dire solamente una cosa profitto scusami rivali un secondo solo
Siccome qualche mi pare l'intervento del segretario della federazione volevo dire una cosa perché mi pare importantissimo
Sfruttato se qualche amico che mi dice ma lo scorso anno ne avremo perso troppo tempo per costruire l'unità sindacale lo scorso anno abbiamo fatto il contratto nazionale di lavoro il contratto integrativo di lavoro
Le carte i diritti e i doveri ci siamo spesi per la ricostruzione di un soggetto unitario interno di questo sindacato oggi noi rappresentiamo una bozza di documento di alcuni amici mondo momento che si apre la discussione ma che il frutto di un'intesa tra la Federazione della stampa
L'Usigrai la nostra commissione consultiva
è molto importante questa cosa nelle redazioni non è un gruppo di carbonari che pone il tema delle riforme di lavoratori forma ma il governo esistente dalla Federazione della stampa che io auspico sia rinnovato riconfermato che pone il tema della riforma dell'autoriforma della Rai
Sulla base di un progetto che è frutto di uno scambio che adesso viene consegnato la discussione collettiva
Lo dico perché non è stato un anno perso è stato un anno importantissimo per la ricostruzione di questo soggetto unitario che non c'era più
E lo sfacelo solo battaglie di resistenza gli uni contro gli altri all'interno del sindacato
Questo lo sottolineo Pretato qualche amico dice ma forse ci siamo spesi troppo per l'unità e altra cosa se l'insieme dei giornalisti costruisce un movimento riformatore che riguarda il malessere della categoria in ogni luogo perché costruisce le ragioni della solidarietà
E allora la risposta che io devo dare colleghi di Torino ai colleghi di Milano ai colleghi di King modo ai colleghi da voi siete stata nazionale
Qualcuno mi ha accusato di stato forse un po'troppo ottimista e che oggi c'è un dato nuovo che forse non c'è nelle nostre teste
Che non c'è una componente o un gruppo c'è il governo della Federazione della stampa che pone il tema della riforma dell'autoriforma della professione dell'azienda RAI
Questo deve essere chiaro io non ho fatto nessun riferimento al Congresso dalla Federazione della stampa
Perché Don assolutamente per scontato che i giornalisti della RAI sappiano chi ha posto questi temi Chino di apposta
Volevo dire oggi
Perché io per esempio sono per la riconferma di questo percorso unitario di questo progetto unitario e del segretario che è stato garante di questo percorso unitario
Questo mi pare importante dirlo perché non ci sono alcuni buoni alcuni cattivi questo percorso è stato possibile da un incontro di più volontà nelle redazioni italiane in questa federazione della stampa
Lo dico a tutti noi perché spesso abbiamo memoria corta
E molti sono già dimenticati che i precedenti segretario dell'Usigrai come Lucio Orazio come Ennio Chiodi
E tutti noi non abbiamo sempre goduto di questa solidarietà collettive
Oggi se si è aperto da un anno questo percorso e per un insieme di volontari sono incontrate
Io questo lo dico esplicitamente perché credo che tutti noi dovremo scegliere se questo percorso deve proseguire liberandoci individualmente e collettivamente o se questo percorso deve essere bloccato riconsegnando ce la situazione precedente
Lo dico perché molte delle cose poi si dimenticano
Allora qualcuno magari ci dice dovete essere più pragmatici mano i concorsi l'abbiamo già strappati le carte i diritti e i doveri anche la difesa dei precari anche gli osservatori della salute anche lo dico con grande serenità
Ma solo per ricordarci che questo anno di lavoro se soltanto dovesse essere messo in discussione noi Granai saremmo i primi a subirne le conseguenze più devastanti Marina Silvestri
Io ho pensato di intervenire oggi anche se di solito preferisco ascoltare perché mi riconosco quasi sempre in molte delle cose che sento dire dai colleghi proprio perché appartengo ad una sede regionale
Penso questo se noi vediamo la crisi dei partiti a livello di testate nazionali nei silenzi negli imbarazzi
Come appunto la notizia può in certi casi essere datato diversamente
Come non si è non si sa non si è tenuto conto in questo ultimo mese dei cambiamenti del dopo elezioni nelle sedi regionali essi tocca veramente il polso dello scollamento con il Paese reale
E quindi è la delegittimazione che ne viene secondo me è ancora più forte
Io avrei ho sentito con molta attenzione l'intervento del collega De Luigi Milano infatti avevo letto sui giornali della protesta della presa di posizione del CDR di Milano per quanto riguarda le tangenti
Io credo che non non lo so se come redazione loro sono arrivati a questo risultato nel momento in cui hanno cominciato a sentirsi ridicoli
Di fronte a quanto scrivevano i giornali o se c'era già una redazione di colleghi più maturi che già avvertiva da tempo questa impossibilità di esprimersi
Intendano in Friuli Venezia Giulia il problema delle tangenti non c'è ci sono comunque delle inchieste della magistratura perché alcune aziende compromessa in Lombardia
Sono anche dentro ad appalti tra noi la stampa i quotidiani regionali ne parlano noi di questo non l'abbiamo fatto parola mai
Io mi chiedo che cosa pensa chi ci ascolta che contemporaneamente prende i giornali al mattino legge alcune cose molte volte le legge addirittura in prima pagina e non sente una parola
Io ho dovuto il mese scorso capire come era stata la visita di Giovanni Paolo secondo a Trieste
Dal TG uno del TG due dal TG tre perché il TG regionale mi spiegava che ha parlato di Dio o del Vangelo dire di essere buoni della pace eccetera eccetera di tutto quello che era stato il dibattito forte la protesta forse dietro che aveva messo in crisi la la la città l'aveva spaccato la città per il problema della messa in sloveno si è stata non si è fatta poi si è giunti a un compromesso per cui ha detto solamente due parole non le ha dette
Noi abbiamo un mondo filante mente glissato in modo molto brillante però glissato io da un telegiornale della mia città penso mi aspetto un approfondimento su delle cose
Dove invece li ho consentite solamente da quelli che sono state i notiziari a livello nazionale
Queste cose le per le sento io penso che emendatio nelle notti no tre persone qualche volta cinque sei sei uno viene toccato personalmente ma molto pochi le notano
Allora cosa possiamo fare noi quando vengono a dircele come CDR convocare un'Assemblea non ha senso
Perché assolutamente ci troviamo di fronte a chi a quelli ricchi è quello che il soggetto di questo discorso di oggi i lottizzati che ci guardano e fossili facciamo anche un po'pena quando cominciamo a portargli certi argomenti
E quindi credo che bisogna in questo momento trovare anche un coordinamento fra noi delle sedi de Soto non so se il paragone calza però mi sembra che una sede regionale è un po'come una vecchia RAI dove coesistono un po'censo han tutti tutte le forze politiche sono rappresentate vedo male ci sono i capi servizi capi fascia che appartengono a quella che
Il partito che ha in quel momento si interessi più forti
E tutto il resto non esiste per cui finché nelle sedi regionali questo disagio lo avvertiamo interventi in quattro in cinque e restiamo soli
Siamo noiosi di coalizzati nel momento in cui chiediamo di poter direi che non va facciamo notare certe cose
Giulietti parlava dei concorsi
Nella redazione mi appunto di concorso siamo i tre ex programmi stile jeans che entrati con concorso due nuovi che si stanno comportando molto bene i quali sono state già emarginati prima di arrivare dicendo che sono ragazzi che hanno fatto l'università che quindi che ha fatto l'università non assolutamente la la dimestichezza con la gente parla una lingua troppo colta no no no non avrà messo ma fu la possibilità di farsi capire
E quindi se c'è siamo di ci sono cinque Inter e pericolosi intellettuali praticamente ora come facciamo a tenerci in contatto come facciamo a cercare di coordinare questi disagi
è fondamentale l'intervento di tipo strutturale di cui si sta parlando proprio per evitare che la lottizzazione continui ed evitare che con titoli a a destinare quelle che sono le notizie da dare o da non dare io spero che questo avvenga appunto non sul vento nel ridicolo come temo possa succedere fra non molto ma veramente venga da noi quello che mi preoccupa eccome
Relazionale di questo incontro domani dopodomani a stimata prossimi nei colleghi
Perché sono temi che non interessano fosse anche li toccano gli toccano troppo
Quindi io cercherei di vedere se è possibile che fra sedi ci sia un una maggiore intesa un maggiore collegamento perché siamo troppo pochi
Secondo me pochi anche noi perché chi evidentemente entra in un comitato di redazione ha una sensibilità diversa
E quindi noi siamo qui e le cose lei ride
Chi guardiamo negli occhi sappiamo come stanno
Dopodiché ritorniamo in un certo posto e ci troviamo soli e isolati e soprattutto soprattutto per quanto riguarda la periferia perché il cambiamento oggi sta venendo in periferia quindi la periferia deve Sutter
Muoversi assieme
Tutto qui
Grazie Marina Peppino De Cesare accedere di Bolzano
Quando Cancemi da TG due la commissione consultiva
Io poi colleghi o ancora e chiuderei son ci sono altri interventi occhietti bon sangue D'Elia Lino matti
Ma il mio non è un intervento è una breve riflessione io credo che facendo il nostro mestiere si impara a leggere le parole e si impara anche a leggere attraverso le parole
C'è una parola attraverso la quale bisogna guardare ed è la parola pragmatismo
Io credo che dobbiamo deciderci a dare finalmente una risposta certo a i colleghi come
Diaconale e tanti altri sono tanti
Che
Ci dicono in sostanza questo
Attenzione a non voler cambiare da voler cambiare tutto perché questo significa non potere o addirittura a non volere cambiare nulla
Allora
Io credo che la mia risposta per quanto ritmi riguarda posso essere questa
Se questo invito rappresenta
L'incoraggiamento a non restare fermi
In attesa della palingenesi
Beh su questo non posso che essere d'accordo e credo che nessuno qui
Non possa che essere d'accordo
Se invece e significa rinunciate ad affrontare decisamente il nodo della lottizzazione allora io su questo non sono d'accordo perché non credo che senza affrontare decisamente questo nodo si possono risolvere in alcuna maniera anche quelli che diaconale altri come Luís indicano come problemi quotidiani i cosiddetti Problemi
Che dovrebbero essere oggetti di pragmatismo
Io non so
Se e quando diaconale per esempio invita all'autonomia dei giornalisti ipotizzi una situazione in cui il direttore di un telegiornale
Decide di far leggere un giorno sì e un giorno no l'editoriale di un quotidiano di partito e non riesce a trovare un conduttore un collega disposto a farlo può darsi che lo ipotizzi una situazione di questo genere
Io dopo ventisei anni di RAI ho l'impressione che sia difficile fare ipotesi di questo genere e che quando i nodi della lottizzazione sono come sono oggi e quando le strutture i rapporti di potere sono quelli che sono oggi
Sei il direttore non trova
Un giudice cha ha di fronte un giornalista autonomo e uno meno autonomo finisce per far lavorare quello meno autonomo e lascia perdere quello queste sotto gli occhi di tutti sappiamo benissimo quindi discorso di che e mi sento fare anche da esponenti di partito eccede all'autonomia dei giornalisti che bisogna partire da queste eccetera mi lasciano abbastanza così ecco questi sì perplesso perché e non so se i sia possibile realizzarla in certe condizioni senza ricorrere all'eroismo o a quel misticismo chiedere diagonale dice di deprecare nella nella relazione di Ciano
Forse ecco ricorrendo a certa dose di misticismo si può anche pensare che possono essere comunque però sono d'accordo sul fatto che non dobbiamo restare fermi in attesa che cambi tutto questo certo
Anzi io sono convinto che sia indispensabile non tanto l'eroismo ma un po'di coraggio
Da parte dei comitati di redazione e da parte dei redattori dei jet dei giornalisti e dei colleghi singolarmente
Da parte dei comitati di redazione io qualche tempo fa feci una proposta mi ricordo per quanto riguardava per esempio le nomine le assunzioni la scrissi anche la detti anche all'esecutivo
Ne proponevo in sostanza che il ogni volta che si fanno delle assunzioni e delle nomine il comitato di redazione dovesse pretendere una risposta scritta e motivata da parte delle delle direttore e che su questa risposta del direttore fosse tenuto a rispondere per iscritto e con motivazione la sua il suo parere il suo la tribù nella sua presa di posizione
Io penso che già questo sarebbe un primo passo da da finalmente decidere di attuare
Quando parlo di coraggio per esempio intendo che quando si verifica un fatto inaudito come quello che è stato denunciato qui oggi relativo a una collega che mi dispiace non non aveva ancora conosciuto la la figlia di Dante Alimenti mio pugno caro amico
Che dati in maternità
E che i ha saputo quasi per caso di essere stata mandata in un'altra testata senza che nemmeno fosse stata avvertita ma io ho amici miei io penso che in occasioni come queste in già nell'Ottocento nelle fabbriche ci si sì sì si sospendeva il lavoro
Immediatamente cioè i soldi voglio dire di fronte a a cose inaudite di questo genere insomma non è non è che uno possa andare a a mugugnare nei corridoi
In questo caso comitato in azioni interviene rapidamente ed energicamente
Allora ecco io penso che sia il caso di abbandonare mettere da parte un po'di timidezza per quanto riguarda per esempio discorso degli ho ascoltato con attenzione l'intervento del collega strani sulle reti
Anch'io ho avuto indirettamente una volta durante un distacco un'esperienza per quanto riguarda le situazioni inaudita che c'è per lavorare come giornalista nelle reti
Però io penso che a questo punto forse ecco denunciare non basti soltanto io penso che quando si vengano a sapere
Certe cose che riguardano gli appalti per esempio il sistema della partitocrazia della pagina prende il coraggio a quattro mani e andare lì ed e di e dire a chi si deve dire queste cose
E se non è il magistrato sarà il giornale o cosa di questo genere insomma queste cose non si possono continuare a tollerare queste cose per poi continuare soltanto a fare dei ricorsi
Ecco io volevo sostanzialmente fare questo appello ad avere sia singolarmente perché anche singolarmente importante trovare il coraggio di essere coerenti con me le prospettive che indichiamo nei convegni
E poi volevo dire un alcun ultima con un'ultima cosa questa riguarda il concorso in modo che l'ultimo intervento intervento che mi ha preceduto
E io mi ricordo che feci un intervento all'ultimo congresso dell'Usigrai avevo appena finito di fare di partecipare alla Commissione di concordia e di esame per i per le rete ricco un per il concorso e ho detto guardate state attenti perché questo succederà nelle redazioni andranno questi colleghi che sono particolarmente bravi eccetera e verranno emarginati emessi fuori adesso sento che effettivamente sta andando in questo modo da qualche parte almeno ecco da qualche parte quindi ecco questa è un'altra riprova che c'è da fare anche al nostro interno e che mentre noi vogliamo spingiamo verso il rinnovamento all'esterno delle strutture eccetera dobbiamo cominciare anche a vedere a guardare dentro casa nostra e a muoverci anche personalmente un'ultima cosa visto che c'è mi riferisco alla Callas circolare del che riguarda il concorso scusa Beppe Cisco per quanto riguarda ho visto la circolare per quanto riguarda la paritetica il concorso ho visto che c'è la definizione dei criteri di selezione entro una certa data io vorrei
Che chiunque sia chi si deve occupare poi della della del dell'esame eccetera sia diciamo così coinvolto in questo in questa discussione sui criteri della selezione perché insomma anche su questi criteri della selezione di di selezione sui quali per quanto riguarda la volta passata osservazioni da fare ce n'erano ecco bisognerebbe che il per tempo ci si pensasse
Do subito l'informazione sui concorsi ringrazio Fernando che tra l'altro ha seguito per noi la precedente selezione ottomila giovani non c'è stato un solo reclamo allora per quanto riguarda i concorsi allora intanto proprio perché se no per quello io insisto anche sugli elementi di speranza non era mai accaduto che si moltiplica sono comitati di redazione che chiedono in continuazione assunzioni dal concorso
Quindi voteranno a cultura cresce tre anni fa nessuno voleva dal concorso c'erano relazioni che mandavano lettere per chiedermi di non averli dalle selezioni
Quindi questo va a merito di numerose CDR che non cito presenti in sala che mi tempestano per le selezioni uno
Due dovevano essere assunti entro la fine del novantatré ne sono rimasti fuori solo dodici saranno assunti entro la fine del novantadue quindi vincitori di concorso entrano tutti e cinquanta con un anno d'anticipo
Terzo ha ragione Marina ne prendo atto ecco che mi ha detto ciò situazione differenziata dell'uso dei borsisti nelle diverse redazioni e bisognerà analizzarlo
Quarto o venticinque maggio venticinque giugno iniziato lunedì finalmente sono ripartiti i corsi di aggiornamento per i neo assunti ora ce ne sono diciotto dei vincitori di concorso al corso di aggiornamento
Nel mese di settembre di novembre partiranno due nuovi corsi di quindici e quindici riservati ai neo assunti lo dico e CDR perché sapete che l'integrativo recita che il neo assunto ha diritto alla formazione era stata bloccata
E stata sbloccata ripartono i corsi a settembre novembre occorre avere le informazioni in tempo per poter controllare
La cosa che ha detto Fernando è vera io mi auguro e spero che sia sempre Fernando ad accettare
La proposta di continuare per noi due l'esempio di correttezza è stato riconosciuto da tutta l'azienda la presenza all'interno di questa Commissione siamo stati noi a chiedere che si faccia il bando si rivedano i criteri entro luglio pro per poterli discutere prima in sede sindacale
Poiché abbiamo delle osservazioni da fare su come stato svolto il precedente concorso e in ordine al peso eccessivo dato che alcune materie rispetto ad altre e in ordine alla pubblicizzazione
E in ordine alla registrazione degli esami orali che c'è stata rifiutata cenone alcuni passaggi che vi risparmio quindi totalmente d'accordo con Fernando
Cerchiamo di rivedere entro luglio questi criteri però la notizia che dobbiamo portare a casa che mentre la scorsa settimana erano stati negati concorsi tentando di fare un colpo di mano ieri i concorsi sono stati reintrodotti con piena cittadinanza ultima informazione perché premettere l'accederanno la scuola di Perugia
Voi sapete che la scuola di Perugia è nata subito dopo il contratto integrativo con la affermazione non detta ma detta nei corridoi che questa scuola sarebbe stata sostitutiva dei concorsi cioè si è detto avete strappato il cinquanta per cento per selezione facciamo una scuola privata aziendale che riduca la quota dei concorsi
Questa operazione non esiste più
Perché perché la scuola di Perugia ha bisogno del riconoscimento per partire del praticantato il riconoscimento del praticantato deve farlo la Federazione Della stampe l'ordine nazionale dei giornalisti
Usando questa clava ho chiesto la riapertura di tutta la partita della scuola di Perucci
Se si vuole riconoscimento del praticantato che ha da ad oggi non c'è e non ci sarà la scuola di Perugia deve sottostare ad alcune condizioni
Perché so che stava chiamando molte redazioni a nel consiglio di amministrazione deve esserci come socio l'ordine nazionale dei giornalisti perché oggi non c'è
Dei nella Comitato di consulenza scientifica greci rappresentanti dalla Federazione della stampa e dall'ordine sì
La commissione d'esame che dovrà fare la selezione i criteri della selezione devono essere gli stessi del bando night e i cinque giornalisti che la commissione d'esame devono essere espressi dall'ordine nazionale dei giornalisti e non dall'azienda RAI
La scuola deve conformarsi ai criteri dell'ordine nazionale dei giornalisti per avere un riconoscimento pubblico
Abbiamo chiesto che il corsi di formazione siano aperti ai colleghi dell'emittenza locale
Se questa scuola deve essere pubblica deve fare un piano di aggiornamento aperto non solo ai colleghi RAI ma tutti i colleghi di questo mondo all'emittenza locale povera che non avrebbe altrimenti modo
Di praticare l'aggiornamento sono può essere pubblica nascono scuola aziendale visto che l'abbiamo dato il riconoscimento alla scuola FIAT alla scuola Monti non si capisce perché danno ad altri
Quindi noi abbiamo preparato tutta una griglia di condizioni se queste condizioni saranno assolte contestualmente alla definizione di questo protocollo
Ci deve essere il bando di concorso quello previsto dal contratto integrativo se le due cose marciano assieme bene per quanto mi riguarda se le due cose non marciano assieme una scuola privata non può avere il riconoscimento pubblico
Allo stato attuale è una scuola privata queste proposte mi dicono che saranno accolte se saranno accolte sarà un fatto pilota perché perché la prima volta che una scuola nasce privata acquisisce caratteri pubblici e utilizzeremo nei confronti della figlia che per le altre scuole private
Esattamente quello che abbiamo fatto lo dico ai colleghi scusami Pirovano vigilando andiamo mai dati poi qualcuno dice ma probabilmente c'è stato un anno di vacanza così come è stato costituito il primo osservatori in Europa il primo Osservatorio della salute a Grottarossa
C'è un primo osservatore della salute casa agita RAI
I colleghi Adriana Grottarossa avranno tesserino sanitario riservato c'è una griglia di viste facoltative annuali a loro disposizione di screening di massa su tutta una serie di vicende su una serie di esami che i colleghi possono possono fare addirittura specialistici per i colleghi per i cineoperatori
Abbiamo redatto il primo osservatore in Europa tutti questi dati reali collega Fausto spegni
Questo osservatorio misto Casagit a RAI ora opera su Grottarossa già farà le ispezioni nei prossimi giorni nella relazione di Palermo nella redazione di Campobasso dell'acqua il collega Corigliano e d'intesa con il CDR di Cosenza che avrà una nuova sede
Non si andrà nella nuova sede se prima ed è un dato unico esistente negli accordi ritroviamo in Europa non c'è l'ispezione il giudizio di congruità l'osservanza l'osservanza di tutta la mia le norme che riguardano la tutela del lavoro la condizione di salute guarda che questo non esiste
Se lo so lo so so bene sì secondo me quella più complicata la cosa secondo me si potevano andare
In ogni caso credo che sia per voi la diversa però che ha per Cosenza c'è una situazione interna che di spinta redazionale come sai
Perché spesso diamo anche noi le nostre contraddizioni dalla relazione che scavalcano i CDR
Volevo dare questo dato perché tutta questa griglia che riguarda la salute che riguarda l'osservanza delle norme oggi attivata
Se un CDR ritiene che a Campobasso che a Palermo a Bolzano al GR uno GR due non c'è osservanza di norme oggi abbiamo lo strumento per intervenire in tempo reale il problema e renderle poi praticabili cioè avere le informazioni volevo dare questi dati sulla scuola di giornalismo e sulla salute perché la salute è un altro tema come l'accesso che io so che non interessa molti colleghi colleghi mi dicono hai portato a casa il tre per cento di conduzione abbiamo vinto
Non abbiamo vinto tre per cento di conduzione importante il diritto alla salute
Il diritto alla salute non ecco intrattabile sul caso della collega alimenti da quale parlava cancelli è stata sollevata già ieri sera d'urgenza in commissione paritetica su segnalazione del comitato di redazione del TG uno
Terminata questa Assemblea chiamerò direttore del personale se la situazione non è stata ripristinata credo che inaugureremo la via legale al conflitto sindacale c'è l'avvocato D'Amati che consulterò questa sera
Partirà con un articolo settecento per attività antisindacale portando l'azienda in magistratura rapidissimamente
Non intendo tollerare questa violazione permanente delle regole per di più praticata sempre soltanto su soggetti deboli o che non si difendono questa roba è un porcaio dal non c'è problema questa cosa oggi è pubblica
O la RAI la ripristina o illegali la ripristino
Pieno di censo
E una una domanda sulla sulla scuola di di Perugia un ulteriore elemento che forse può servire anche i colleghi ho avuto molte solletica citazioni appena è stata diffusa la notizia di questo dando di concorso per il Master di Perugia
Adesso con la nuova situazione con il nuovo confronto con l'azienda la data ultima di presentazione delle domande che mi sembra il venticinque o ventisei quanto riguarda la scuola di Perugia è sempre il venticinque giugno perché il bando non prevede il praticantato
Loro volevano che non riconoscessimo il praticantato prima gli ho detto fate un bando per una scuola privata allo stato attuale una scuola privata i colleghi che fanno domanda non hanno sicurezza di avere il praticantato
Se l'azienda riconoscerà i criteri da noi previsti e fissa l'altro bando noi daremo il via libera fino a quando quest'accordo non c'è i colleghi si scrivono a loro rischio e pericolo alla scuola e io devo usare questo mi dispiace usare questa elemento di forzatura ma non si può prendere in giro il sindacato fare una scuola privata in un'ora e poi dire dateci riconoscimento no
Se la scuola privata dentro i criteri sarà riconosciuta se resta fuori dei criteri colleghi che si scrivano rischiano di fare un corso di aggiornamento professionale al tema del quale non avranno il praticantato se vuole la mia opinione
L'azienda accoglierà le richieste darà una svolta alla scuola di Perugia e fa l'altro concorso quindi mi sente dire colleghi di fare la domanda perché non resteranno a terra
Però allo stato attuale il rischio c'è e noi non dobbiamo mai fare demagogica ma dire sempre la verità ai colleghi anche perché ha un gusto questa scorge la quindi colto da parte di chi
Fa la domanda e si sottopone alla selezione quindi abbiamo anche chiesto l'adozione l'ordine nazionale dei giornalisti pagherà tre borse di studio abbiamo chiesto all'azienda RAI all'ordine alla Federazione della stampa
Di pagare delle borse di studio perché qualora risultasse che tra i vincitori di concorso
Ci fossero colleghi io ho ragazzi al di sotto di una X condizione di reddito che determineremo
I ragazzi non possono rinunciare alla Borsa quindi ho chiesto una serie di borse di studio che garantissero persone non in grado di mantenersi a Perugia cioè non può accadere che un rincaro sanzionare sta fuori
Chi vince la selezione che sotto il reddito che definiremo deve avere la borsa di studio su questo l'azienda è ampiamente disponibile perché le cose vanno dette anche quelle positive perché questa azienda
è un'azienda per molti aspetti medievali questa azienda e l'ha detto anche avanti ricchezze anche tra i dirigenti aziendali grandi sensibilità e anche persone che hanno voglia di lavorare
Faccio un nome per tutti non c'è dubbio che su tutta una serie di vicende e per Grottarossa etere testate televisive beh insomma Albino Longhi certamente non si è battuto
Contro questo tipo di accordi e quindi mi pare che è un'azienda dobbiamo sapere scegliere gli interlocutori quindi io ho fiducia che si possa andare avanti
Sì ma io non cercherò di fare un un intervento molto molto breve anche perché sono già intervenuto diverse volte sull'argomento che affrontiamo oggi io una preoccupazione Peppe
Che non non si riesca a dare un proprio nei confronti dei dei colleghi quindi delle delle redazioni una dimensione complessiva della del percorso che stiamo realizzando preoccupazione che ci siano dei colleghi che pensano che l'Usigrai e le penne sei si muovono su versanti diversi separati e che quindi la questione della riforma delle sedi una cosa la questione del della riforma del servizio pubblico è un'altra il Congresso ad esempio della Federazione della stampa è un altro secondo me e il l'intervento di di Santerini mi sembra che lo stia bene a testimoniare è un unico percorso e questo da da sottolineare un percorso complesso perché l'informazione ai problemi che abbiamo davanti sono complesse
Che devono avere però questi questi diversi percorsi che hanno poi una congiunzione finale unitaria
Devono articolarsi appunto in maniera dialettica scambiandosi anche l'uno con l'altro allora io farò un intervento molto cercherò di essere proprio il più sintetico possibile limitandolo a un un aspetto che riguarda le cose che ha detto Peppe che ha detto poi lasciano che ha detto anche Santerini a me sembra importante quello
Di dirlo secondo me al di là del dell'impostazione complessiva della della relazione di di Ciano ci sono da perfezionare ulteriormente alcuni elementi proprio da focalizzare l'attenzione perché non è non sono problemi non sono snodi che riguardano soltanto i giornalisti RAI cioè io vorrei non vorrei arrivare al punto
Di poter parlare anche con i colleghi della carta stampata al di là di stare a fare i soliti rimbrotti ama voi parlate male del dei giornalisti della Raiot oppure avete una certa visione dei giornalisti della RAI un vice verso cose del genere no in questione c'è un problema che riguarda tutti i giornalisti italiani anche perché
Non scordiamoci che va be'sono passati alcuni mesi ma una crisi dell'ordine c'è
Di fatto c'è una crisi giuridica proprio di definizione giuridica della professione giornalistica sulla quale si accavallano spinte le più diverso e con gli editori che chiedono e son felicissimi quando si chiede l'abolizione dell'ordine Berlusconi che tratta i suoi giornalisti a sfonda di codici disciplinari
E invece noi e altre realtà editoriali che abbiamo percorso la strada delle delle carte queste ieri è il momento secondo me proprio di unificare tutto questo e allora non è la vertenza sedi la vertenza le le le nostre proposte i nostri seminari le le nostre poi porto proposte culturali per la riforma del servizio pubblico e poi dall'altra parte il congresso della Fnsi no e l'unico problema è il trovare un ruolo della giornalista in questa società questo deve essere uno degli snodi che dobbiamo risolvere
Nella relazione di di Ciano alcuni elementi ci sono diaconale li chiamava mistica io non non non sono d'accordo con lui è un'impostazione culturale
Coerente quella che c'è in inscenò a me personalmente non mi soddisfa fino in infondato penso che guardi da un punto di vista proprio di categorie ideologico giuridiche di riferimento guardi ancora indietro c'è già del dell'elaborazione in avanti sul diritto all'informazione sui diritti sul sulla posizione proprio del dei diritti di libertà all'informazione e di informazione quindi degli operatori dell'informazione nel complessivo tessuto dell'informazione di un un Paese questo è uno snodo su cui avremo ancora modo di di discutere però se non riusciamo a dare una una dignità corretta anche alla cornice di riferimento concettuale
Molto probabilmente rischiamo di fare una cosa vecchia allora lasciano richiamava i diritti sociali no l'informazione come diritto sociale da cui ne discende secondo lui una certa concezione che definirei culturale no del giornalista del del servizio pubblico
Molto probabilmente leggendo la in in una chiave diverse si può andare ulteriormente in avanti proprio perché la definizione delle libertà che sta emergendo non solo in Italia ma a livello europeo in tutto il mondo occidentale considerando ad esempio il diritto di informazione la libertà di informazione non più nella maniera individualistica di una volta ma in maniera è diverso molto più articolata come istituzioni
Di libertà che poi è lo stesso modo di impostare i problemi Dale del diritto all'ambiente all'ecologia
Ecco molto probabilmente riusciamo a a dire delle spinte ulteriori per ulteriori operazioni
Che smontano le cose che diceva diaconale ora mi sembra che diaconale abbia vissuto invano l'esperienza di di questi mesi di unità sindacale perché venire a dire che dobbiamo fermarci a considerare privilegiare il giornalista e quindi ai problemi dell'accesso nei diritti minimi la la qualificazione professionale e l'Usigrai e le cose che sono state dette né Fnsi in in questi mesi non non le ha mai sentite è un impegno ormai che dura da danni in questa direzione
Il problema che pongo io in in dialettica se vogliamo con le cose che dice Federico e proprio questo da come leggiamo in termini proprio ideologici perché dobbiamo renderci conto che ad esempio non c'è in in nel nostro ordinamento una definizione di servizio pubblico
è ancora una categoria ideologica quella del del servizio pubblico nel nostro Paese addirittura ci sono delle analisi che partono dalla legge del mille novecentotré che istituiva le le municipalizzate per arrivare oggi dicendo ma ci sono varie specie di di servizio pubblico però non c'è una definizione
Il compito anche culturale anche di responsabilità politica che noi abbiamo nei confronti di tutti i colleghi nel definire il nostro ruolo di giornalisti del servizio pubblico e anche questo
Quello di cercare di definire cosa e l'informazione di servizio pubblico al di là di quello che dice
Ciano
E quindi è un un se riusciamo a risolvere questo ganglio a porlo in maniera corretta ecco che forniamo un servizio all'intera categoria perché ad esempio io nei giorni scorsi a Roma a Parma per un convegno sull'informazione e le garanzie dei dei diritti
Sentire ancora che in sede di ordine poi che ci siano dei degli esimi professori costituzionalisti che mi Elenco no allora ci sono quattro categorie di giornalisti quelli del servizio pubblico quelli del dell'emittenza dei network nazionali quelli del della stampa
Privata e quelli degli uffici stampa i giornalisti del della RAI gli hanno particolari doveri quelli del dell'informazione dei network non c'è gli hanno però la legge Mammì definisce di interesse pubblico ecco
Mentre la legge Mammì e ecco questa è una cosa che mi convince nella nella scaletta di problemi che proponeva Peppe il problema del servizio pubblico non lo risolviamo se non mettiamo in discussione la legge Mammì e uno dei degli elementi proprio di discrasia che la dicono lunga su la vicenda del della legge Mammì è proprio la non identificazione nemmeno il tentativo di identificazione del ruolo del giornalista nel del SEL nella sistema misto che si andava a disegnare c'è sull'ultimo penultimo numero di galassia un un articolo in questo senso di uno poiché non si può dire che sia una un oppositore
Radicale Giuseppe Corasaniti
In cui si dice il giorno si intitolata articolo proprio il giornalista inesistente ecco quindi e qui mi mi mi fermo secondo me proprio per tener fede al all'impostazione seminariale secondo me bisogna ancora discutere
Un attimo centrale di più l'attenzione sulla ruolo sulla tentativo di definizione della figura del giornalista perché è un contributo che possiamo dare anche la Federazione della stampa
Nel suo congresso e alle future discussioni che si faranno in in in un ambito di riforma dell'ordine dei giornalisti o cose del genere
è un una questione di legittimazione complessiva della professione nel nella società oltre che nel nei confronti del sistema politico in termini di autonomia
Questo uno dei corni del problema l'altro corto corno e di andare ancora più a fondo nella definizione del del ruolo del servizio pubblico
Nella relazione di Federico ci sono alcuni elementi che guardano al sistema politico e a livello istituzionale che in questa in quest'ultimo anno da quando la relazione è stata presentata a oggi abbiamo visto politici Farman bassa nella maniera più spudorata possibile immaginabile di di queste proposte dicendo a io sono stato il primo a a proporre il comitato ristretto questo o quell'altro ecco molto probabilmente se noi non riusciamo a dare questo input in più anche nel tentativo di definire il ruolo del servizio pubblico in un sistema non più monopolistico che poi è il termine di riferimento che è ancora in testa questa dirigenza aziendale perché poi se si va a vedere da direttori dirigenti vari quando si discute delle delle cose di minuzia sindacale
Ci si rende conto che il loro ambito mentale ancora quello del monopolio e del servizio pubblico
Di di una volta oggi bisogna cambiare completamente la la cultura anche di gestione aziendale perché dobbiamo essere un servizio pubblico riqualificato a livello europeo e contemporaneamente stare nel mercato senza ideologizzare come si tenta di fare il il mercato se non riusciamo in questa operazione allora sarà legittimo che qualcuno salti fuori dal della mattina alla alla sera con una proposta estemporanea a privatizziamo o cose di questo tipo oppure che si arrivi a dire come spesso avviene il servizio pubblico deve avere soltanto un ambito dedicato la cultura sciocchezze varie che sia il più noioso possibile perché si può lasciare tutto la televisione privata no il servizio pubblico in Italia deve essere un servizio pubblico che fornisce informazione e programmazione qualificata che sa stare sul mercato e che contemporaneamente svolge dei ruoli che noi definiamo di di servizio pubblico con la lana Lisi che siamo andati facendo da dieci anni a questa parte
Con la collega abbiamo ancora quattro interventi poi trovo risponderti pieno vediamo se riusciamo a concludere in modo tale da consentire ai colleghi alla provaci ancora collegati con buon sangue decidere di Palermo chi è chi togli o dell'IVA e Macchi Bonsanti Richichi degli amanti
Collega Jacobo sangue del CDR di Palermo più
Lo saluto con particolare affetto perché CDR di Palermo uno dei comitati di redazione insieme a quella redazione che
C'ha seguito e tutte quante le vicende che si è battuto sempre con grande attenzione sulle regole
Perché non si è mai fatto mettere sotto nessuna situazione che ha subito le trasgressioni e quindi devo dire che io ho molta simpatia per quelli che disobbedì scusa
L'avete sentito io vengo da Palermo come tutti quelli che in questi giorni vivono e lavorano a Palermo
Non posso fare a meno e non lo dico per Piagge io per strappare considerazioni ho commiserazione in ciò il cuore molto gonfio di umori e la mente molto confusa
Solo che
Questa confusione questo turgore umorale
Paradossalmente te li vorrei prendere molto positivamente al punto da utilizzarli come categorie metodologica di interpretazione di quello che ci sta accadendo intorno
Sarà perché vivo a Palermo ma sarà perché vivo in mezzo a questa nebbia questo buio
A me non mi è mai sembrato con tanta lampeggiante folgorante lucidità quanto la nostra democrazia sia in crisi
Il cuore di questa democrazia forse perché vivo a Palermo aritmico ischemico
L'informazione è un ventricolo di questo cuore e quindi questo ventricolo in questo momento batte male
Questo lo dico perché per dire che il mio intervento non vuole essere tanto un intervento quanto piuttosto una testimonianza di quello che i miei colleghi non sono giornalisti ma operatori
Specializzati tecnici e così via hanno fatto in questi giorni per cercare di garantire l'informazione perché la gente
Sparsi Imamura non tutti i termini che uso sono molto pensati sparsi no ma per sapere per capire e noi espansiva ma sparsi in una mano dietro a questo
Tormento alla gente per cercare di dare loro
Il massimo possibile di informazione è è stata e continua a essere una fatica terribile perché credo che nessuno di noi nelle ultime settantadue ore abbia dormito più di tre quattro ore a notte
E
Volti non voglio fare un intervento perché intanto perché chi mi ha preceduto molto più Autore evolvente di me ha detto un mucchio di cose interessanti la maggior parte delle quali condivido
E rispetto alle quali vorrei dire solo una cosa i problemi che abbiamo davanti sono da fare tremare le gambe sono da fare tremare le gambe
Se voglio dire il contesto è terribile
Ripeto forse la lasciatemi dire da me che lancio questo SS da Palermo e infatti porre fine a questo in termini intervento con un appello a tutti voi
E allora andiamo alla testimonianza
E di fronte a questo sforzo sovrumano di tutti noi colleghi della sede regionale della RAI io l'azienda mia non l'ho sentita io faccio una domanda ma perché il mio direttore di testata la tirava TGR non ha sentito il bisogno di prendere l'aereo e di scendere a Palermo a comandare personalmente le operazioni e a vedere come lavoravamo
Perché non lo ha fatto
Io so anche dov'era e non lo posso dire
E che cosa faceva in quelle ore
Ma a me questa cosa non lo voglio dire perché è una informazione riservata
Non riguarda la vita privata di a me questa cosa
Mi ha molto offeso io voglio fare un un intervento dal candite se mi permettete colleghi
Non lo so dove non lo so dove hanno te lo dico io mentre a cavallo fatto mentre chi la me lo dico io chiedo perché tanto vale perché accade che mentre accadono queste emergenze e sta accadendo di tutto
Altri hanno la preoccupazione di sapere quanta trippa bisogna fare in due sedi regionali dove bisogna fare le nomine poi magari colleghi lo sono anche d'accordo con quelle nomine magari si potrebbe almeno fare una telefonata questo si riferisce Diego lo traduco in modo brutale io non voglio
Che tra qualche giorno mi arrivi una lettera di encomio
Dalla direzione anzi di testata che si complimenta con tutti noi perché a me io questa lettera la strada c'ero
Ho farò di tutto per convincere gli altri a stralciarla perché non me ne frega niente quello che noi abbiamo fatto lo abbiamo fatto perché sentivamo di farlo
Io non riposo da tre settimane il ci sono dei colleghi che hanno interrotto le ferie eravamo tutti là appena abbiamo sentito quella cosa io sono arrivato per primo
Vi voglio raccontare queste cose non voglio parlare sono arrivato per primo al pronto soccorso io per primo ho contattato Rosaria costa io per primo ho sentito Rosaria Costa che accoglieva al sindaco dicendogli vattene tu che sei mafioso nel cuore
Io per primo sono salito in sala operatoria mentre operavano Francesca Morvillo io ho dovuto smentire
La notizia che l'aveva data per morta un'ora e mezza prima di quando che effettivamente era morta io ho dovuto smentire la notizia che aveva dato per morto Giuseppe Costanza
E io ero solo mi sono preso un telefonino al quale si sono scaricate le batterie immediatamente quindi non sono stato in grado di fare un solo collegamento
Ed indiretta per la radio la telecamera che mi hanno dato si è guastata e quindi l'operatore mi ha dovuto lasciare in quelle ore mentre ancora gli elicotteri arrivavano al portavano i feriti già Canale cinque aveva piazzato la parabola della pronta a fare la diretta dal pronto soccorso villa Sofia
Io
Sono lunedì mattina domenica sera il mio che a domenica pomeriggio il mio capo redattore al quale voglio dare atto di grande sensibilità
Ha chiesto che venisse interrotta la diretta dal premio per la regia televisiva e che la parabola
Schena Milazzo venisse precipitosamente portata a Palermo per poter fare la diretta che tutti noi eravamo perfettamente in grado di fare
Mi noi due mesi due mesi e mezzo tre mesi fa
Abbiamo ceduto il nostro pulmino di camere in cambio di due mono camere
Teoricamente attrezzate per poter effettuare delle dirette ebbene ci hanno dato due bidoni noi non abbiamo potuto fare
La diretta Dallas la sera del giorno dei funerali perché le telecamere non funzionavano
è meglio i link di collegamento e abbiamo per giunta ha dovuto pagare il pulmino di regia di una tv privata che serviva da appoggio per effettuare la per non effettuare la diretta
Quindi ora dovrò pure pagare cinque milioni e mezzo per una diretta che la Rai non ci ha messo in condizione di fare
Tutte queste cose io le voglio dire
Perché
Perché è importante saperne
Poi voglio raccontarvi un episodio per farvi capire che cosa ho imparato io in questi giorni forse sarò ingenuo perché queste cose magari Samarcanda le fanciulle fa già ma non è questo il problema
Io lunedì domenica sera ho ricevuto dal mio capo redattore l'incarico di andare a fare con un altro collega la cronaca dei funerali a me era stato affidato il solito compito
Di intervistare i politici la fortuna o sfortuna dal dal loro punto di vista fortuna mia ha voluto che
Tutta Palermo fosse paralizzata perché quaranta cinquanta mila persone erano andate a questi funerali
Queste quaranta cinquanta mila persone che sono andate ai funerali a queste quaranta cinquanta mila persone che sono andate ai funerali è stato impedito di avvicinarsi alla Chiesa
Signor colleghi era uno Stato cileno quello a cui ASS assistita bene io sono rimasto impigliato in mezzo alla folla
Che io ho fatto a quel punto la cronaca che poteva fare un qualunque cittadino che si trovava nelle condizioni
In cui si trova e si è trovata la gente malgrado ho dovuto litigare con la polizia perché avrei dovuto e voluto entrare nella chiesa per contattare i politici i politici che per la cronaca sono scappati dalla porta di servizio
E che io ho raggiunto io ho ripreso l'ha mandata in onda credo anche il TG tre è una lite tra Vitalone
Uno studente perché girando come una trottola Viner facendo il mio mestiere
Ecco io vorrei ho coniato un termine Beppe e non io non mi sono sentito un cronista di assalto mi sono sentito un cronista di asfalto
E mi è piaciuta molto mi è venuta in mente cioè un cronista che ho capito che non ci non ci vuole molto a a essere servizio pubblico occorre avere ho Chi orecchie mente e cuore
Allora io concludo qui per non menare l'altro oppure lungo io chiedo a voi
Che si parta da Palermo cioè che che la vertenza Palermo cioè che a Palermo signori mancava è stata messa a tacere la voce del giornale L'Ora che era l'unico giornale democratico che c'era in città
Per vicende che coinvolgono anche il il Partito democratico della sinistra che non ha saputo affatto
Decorosamente gestire questa vicenda
Quindi in questo momento Palermo è scoperta
Ci vuole uno sforzo triplo quadruplo perché la gente
Ha bisogno di questo
Ieri è arrivato Scalfaro a Palermo e noi giustamente dovevamo seguirlo
Però non abbiamo avuto le truppe perché non ce n'erano più le tutte le troupe d'appalto erano state prese per documentare che la gente avevo cominciato a esporre spontaneamente con un tam tam spontaneo poi forse avete visto anche le foto degli striscioni anche qui noi l'avevamo saputo alle tre e mezzo sempre prima di tutti
Io tutte le cose che Maria Rosaria che Rosaria costare ha detto io sono andato una sera domenica sera menava dette tutte a me io non avevo la telecamera e l'avrei potute documentario ancora le fotografie del prime fotografie che lei mi ha dato di suo marito
Con il bambino in mano di lei incinta ce l'ho in tasca perché non si è potuto fare
Perché non avevamo le telecamere e il mio direttore dov'era
Io volevo finire leggendo questo
Noi abbiamo fatto un documento che comincia intestato così a tutti i compagni di lavoro della sede siciliana della RAI a tutti i compagni di lavoro
Alle loro organizzazioni sindacali e le direzioni della sede siciliana della RAI e la struttura di programmazione nella stessa sede al supporto della produzione della sede siciliana e per conoscenza solo per conoscenza al direttore di testate al caporedattore
Questo documento fa così noi concordemente con Beppe con Giorgio Santerini l'abbiamo mandato alle agenzie
Questo documento scrive col dice questo in queste ore tragiche difficili come poche altre
Il CDR a nome dell'intera redazione siciliana della Rai sente il bisogno di esprimere tutta la stima e l'apprezzamento egli ringraziare sinceramente i colleghi registi colleghi operatori di ripresa i colleghi tecnici di R. VM colleghi tecnici della radiofonia
I colleghi specializzati di ripresa i colleghi della redazione che lavorano in segreteria nella teca e nell'ufficio ricezione
I colleghi del supporto della produzione i colleghi annunciatori e quanti altri hanno contribuito a rendere possibile la massima informazione televisiva e radiofonica sulla strage del ventitré maggio e sugli avvenimenti che l'hanno seguita
A tutti loro va dato atto del senso etico e civile del gusto del mestiere non ho voluto usare la parola professionalità perché molto inflazionata e viene usata pretestuosamente il gusto del mestiere della passione democratica dello spirito di sacrificio che hanno dimostrato in questo frangente così buio insidioso per la nostra terra
Un contributo ancor più prezioso ed encomiabile se si considerano le gravi insopportabili scandalose carenze strutturali e di organico da tempo denunciate dal Cdr che ci costringono tutti a lavorare
Dietro la pretestuosa e propagandistica immagine di una sede nuova di zecca in regime di perenne emergenza
Dell'incidente verificatosi nel corso dell'edizione del TG due delle ore tredici di lunedì venticinque maggio ultimo scorso
L'unica cosa che può stupire che non si sia verificato prima e tante altre volte e questo sia chiaro una volta per tutte solo grazie allo spirito di sacrificio di tutti i lavoratori della sede siciliana della Rai
Nei confronti di tale carenze i vertici aziendali della RAI hanno finora dimostrato un'attenzione e una sensibilità che il CDR considera colpevolmente insufficienti e rispetto alle quali si prepara ad aprire una dura vertenza che non verrà chiusa finché a tutti i settori strategici della sede di Palermo e della relazione staccata di Catania
Non verrà dato quanto dovuto in termini di organici apparecchiature impianti
Un ulteriore ritardo nel ricevere risposte in questa direzione verrebbe considerato dal Cdr dalla redazione siciliana della RAI come un segno di provocazione mere tegole della più ferma e aspra risposta sindacale
La Sicilia è terra di frontiera per la democrazia
In esso la redazione la sede siciliana della RAI abbandonata e dimenticata periferia meridionale del servizio pubblico radiotelevisivo
Si vedono costretti a lavorare in trincea senza avere fin qui avuto la sensazione che chi sta alle spalle di questo proibitivo e cruciale avamposto i vertici aziendali se ne sia effettivamente e definitivamente reso conto
Deve scusarsi Giorgetti
Poi Diego ascoltato sarebbe voglio rispondere su questa cosa non dico nulla
Anche chi è chi depone in grazia mento perché non avrei saputo nulla di quello che stava accadendo l'altro giorno si non si fosse messo in movimento autonomamente dal primo giorno io vorrei dare subito la mia solidarietà e chiedo che l'intervento del collega di Palermo apparato
Apra praticamente la vertenza riforma della riforma
E chiedo anche che si dissi dia alla stampa oggi pomeriggio praticamente va bene tutto quello che il collega ha detto perché e ora di finirla un certo momento cioè la gente deve sapere quello che è avvenuto in questa azienda
è ora di dire basta e allora se permettete io ho scritto un intervento che non leggerò perché chiudevo con Palermo perché sono stato protagonista in quanto caporedattore delle redazioni Rapporti con le Regioni
Va bene io sono stato quello che ha telefonato al TG uno e ha detto ma ha bisogno fare un documento dobbiamo fare qualcosa facciamo un documento unitario
E il TG uno ha fatto il documento anche perché chiedevo ufficialmente al TG uno come mai la collega bravissima aveva accettato di non leggere va bene una dichiarazione o mandare in onda un'intervista del Bremer Flash del del dell'intervento di Frizzi
La collega a Besi che con la quale si era colleghi si era collegata con Palermo aveva letto aveva dato brevemente mettono avevamo chiesto ufficialmente di fare una una non stop è praticamente dalle dalle dalle dalle dalle venti dalle ventuno avevamo già chiesto uno spazio il TG uno praticamente e entrato prima di noi
Ma siamo rimasti sbalorditi quando la collega ha detto non posso vile abbiamo abbiamo una dichiarazione ma la non possiamo darla perché siamo costretti a ridare la l'idea a Frizzi
A questo punto io chiedo i giornalisti di questa azienda ma soprattutto i sindacalisti dei questa azienda i comitati di redazione
Perché è impensabile che un uomo di sessant'anni debba attaccare in bacheca delle proteste denunciare quello che sta avvenendo della non informazioni in questa azienda
Perché è impensabile che un'azienda non avesse un quadri camere un bicamerali un elicottero da da mandare immediatamente sul posto della tragedia io queste cose le ho chieste lo denunciate
Bene ora ora e il e il momento di dire basta dopo quello che abbiamo sentito dire da Morrione da quello che abbiamo sentito dal collega Sanna situazioni che io ben cotti
Scusa sai scusa mi sa sicura misere
Perché sono venticinque anni che sono in questa azienda ho fatto del sindacato ho firmato vent'anni fa un documento dei giornalisti democratici un manifesto che ha dato un momento diverso al giornalismo italiano
E oggi io credo che Palermo
Possa e questa nostra io devo ringraziare Giulietti mi dispiace di non vedere qui i colleghi dei dei dei dei di CDR di tutti i telegiornali della RAI perché noi dobbiamo riprendere a fare il sindacato né non facciamo più sindacato no Heenan discutiamo più abbiamo lasciato Giulietti solo noi dobbiamo ringraziare questo momento che io ho saputo l'altro ieri per caso
Cioè non c'è stata neppure pubblicità di questi qui ecco perché forse non non ci sono molti colleghi ci ci sono pochissimi colleghi non non ho sentito interventi del Comitato relazione
Qui si sono dette le cose importi interessantissime l'intervento diciannove sono due momenti quello di Giuliette quelli vi sono che possono segnare veramente il futuro di questa azienda
Due momenti uno culturale altamente culturale di studio che ci permette di di di di di capire
Di di di di inventare delle nuove strategie è quello di Giulietti sindacale politico che deve partire immediatamente
Ora non è non possiamo più l'abbiamo tempo da perdere noi dobbiamo è questa sera
Annunciare alla stampa
Fare dei documenti convocare le le assemblee di redazione ci vogliono delle strategie sindacali politica perfette sindacale non possano abbiamo più tempo da perdere noi
E io chiedo ufficialmente che chi deve pagare paghi si abbia il coraggio di chiedere le dimissioni di qualcuno
Perché è ora di finirla chi ha sbagliato deve pagare
Se io sbaglio pago devo essere licenziato
Allora il sindacato l'Usigrai ai il dovere morale di denunciare quello che non è stato fatto
Dove vanno a finire questi soldi le truppe in appalto dove sono
Serve una per i programmi servono per dare i soldi alla Carrà noi dobbiamo fare implichi informazione siamo la spina dorsale le sedi regionali sono a spina dorsale dell'informazione italiana
E noi ancora non abbiamo capito le sedi regionali stanno operando in condizioni disastrate io sento tutte le mattine quando faccia male io ho dovuto fare un comunicato all'Ansa denunciando queste cose
Dicendo che gli elicotteri non devono andare Giro d'Italia ma devono andare a Palermo
Ma nessun comitato di redazione nessuno ha avuto un certo momento non dico il coraggio ma la sensibilità sindacale di riprendere quello che un vecchio sindacalista aveva chiesto ora io chiedo che l'Usigrai soprattutto dopo l'intervento del collega toccante
Il veritiero deve immediatamente oggi pomeriggio convocare una conferenza stampa e denunciare e se necessario chiedere la testa dei responsabili questo deve fare un sindacato e non delle redazioni dobbiamo attivarci con dei movimenti sindacali perché è ora di finirla un certo momento per i giornalisti no si sono dimenticati che è importante la linea sindacale è importante discutere in un momento come questo dei quello che questa azienda deve fare
è il momento di dire bastardo e non possiamo più dopo gli interventi fondamentali del collega di Palermo che permette segnano veramente limite una svolta in questa azienda
Va bene di Morrione che ha denunciato delle cose che sono sono sono incredibile al certamente se sono vere o Morrione un pazzo e allora bisogna farlo ricoverare matrimoniale un pazzo il sindacato è il dovere questa sera di chiamare il Comitato di redazione del TG uno
TG due del GR uno Lecce e mi beghe bisogno bisogna fare qualcosa
Bisogno al fare degli scioperi biondo Biondi cominciare a fare a a fare quello che facevamo e dieci anni fa non dico vent'anni fa ma dieci Giulietti ricorda come abbiamo cosa vi qual era la linea sindacale degli anni quando andavamo dai direttori generali chiedevamo le dimissioni
Ce lo facciamo adesso quando lo facciamo
Credete collega colleghi è un momento molto importante ma io vorrei terminare questo mio questo mio queste mie considerazioni che che mi che mi che mi mi commuovono perché so come hanno lavorato i colleghi io ieri sono andato da da da Michele Santoro e la credo parlare con Santoro
Poi siamo scesi per prendere un caffè
Beh vi posso assicurare che non siamo riusciti a prendere il caffè siamo stati avvicinati da decidere da decine di persone
Che eravamo in due ci aveva circondati
Come dicevo la Santoro deve andare avanti fai bene questa è l'informazione che vogliamo
è arrivata una ragazza una ragazza dice io sono amica amica di di Mannino però tu fai bene devi denunciare queste cose arrivato un alto Dennis dice io sono fascista però tutele
Che cosa vuol dire quello sono arrivato in redazione ero stravolto veramente stravolto atto ma questa è l'informazione che vuole questo Paese
è l'informazione che ne dobbiamo dare in mezzo alla gente quello che è successa a Palermo è un capovolgimento epocale
Dopo Moro io sono solo giornalista dato all'annuncio del rapimento di Moro e ho fatto una diretta per io mi sarei tolto la giacca va bene non c'erano i suoi frizione un Frizzi e dicevo cari signori adesso la diretta faccio io
E io mi mettevo lì e lo spazio ma con cui stavo e qui permettete dovremmo anche ripensare un po'a ruolo dei giornalisti mi dispiace non voglio assolutamente attaccare una bravissima collega
Però impensabile che dopo dopo trenta secondi di collegamento quaranta secondi si debba ripassare la linea Frizzi c'è un funzionario di servizio mi son trovato
Molte volte in regia un certo momento non trovavo direttore non trova o direttore generale ed una seconda seconda dell'importanza dei notizia sforavamo non sforato
Ora sulla lotta senza coi su qual quanta caduta a Palermo ma c'era poco da dalla rilanciato gli atti da togliersi la camicia la la la la giacca mettersi riprende alle agenzie e incominciare a sparare notizie questo fa un giornalista e chiedere agli amici di Palermo
Fate quello che potete come mai non siete arrivati come mai non poteva andare col s'affacci faceva
Una non stop ci sono tre tre tre canali a un certo dico tre canali
E nessuno dice niente stamattina devo sentire qui qualcuno che mi viene a dire Celentano ha fatto bene ma come celerità era che facciamo allora
Bene perché lo scriviamo queste cose che ha detto il collega denunciamo quello che ha detto loro che ha sentito del sindaco di di di di Palermo
Queste sono le cose io voglio veder domani su otto colonne sui giornali questo deve fare il sindacato per poter muoversi per poter ribaltare questa situazione in questa azienda perché sono le faremo la fine di quei parlamentare di quei mille parlamentare che se esiste si stavano sbrana Handley
Noi dobbiamo cambiare siamo una una una la classe di intellettuali di persone che hanno un cemento
Lavorate in questa azienda
Che sanno quello che devono fare perché abbiamo l'esperienza abbiamo la capacità ecco noi abbiamo tutte le forze montatori operatori in questa mattina io sono stato avvicinato da da da da da Eden montatori temo voi andate c'è questa Assemblea verremo anche noi rieletto vogliono venire
Ma qui le cose non posso più andare avanti così non ci sono i montaggi una devota
Ma lo dico ragazzi ma che le ho fatte come termine con Giulietti questa sera andavo direttore generale io posso anche fare c'è un dirigente sono caporedattore però io vi assicuro che o come dice Morrione
Ormai la partita è persa voglio andare a Parigi
E allora anch'io la permeabilità e pensa voglio andare a Parigi io non credo io credo che quella gente ha consentito ieri sera è vero posso assicurare perché non sono sempre d'accordo con Michele Santoro
Va bene ma ieri sera in quel tratto di strada quel cercando di fare con Michele Santoro col caffè che non sono riuscito a bere
Perché siamo stati un'ora in mezzo alla gente va bene vi assicuro che ho la convinzione che che i giornalisti della RAI possono ancora fare qualcosa grazie
Grazie Giorgio
Guardate ha chiesto Carlo Alberto delle d'accordo proprio un minuto pare importante con le regole o Corigliano
Perché oltre avere l'emergenza Palermo io però voglio rispondo su questo c'è un problema gravissimo
Do la case corre a Corigliano del CDR di Cosenza mi pareva giusto farà fare adesso questo breve intervento agricoli prego vedersi io avevo deciso di non intervenire ma dopo l'intervento del collega buon sangue di Palermo
Al quale quello che può valere esprimo la solidarietà della redazione calabrese abbastanza vicino a me i problemi
Ecco noi elettori procedono tenuto un'assemblea molto difficile molto dura
Alla fine al quale
Abbiamo fatto un documento durissimo che abbiamo mandato tutta l'azienda dove tra le altre cose abbiamo scritto che evidentemente c'è un preciso disegno di alcuni ben individuati settori dell'azienda volto a penalizzare la redazione calabrese della RAI
Non è possibile che danni noi chiediamo alcune cose minime per potere lavorare
Ci vengono promesse vengono firmate anche in sede di paritetica e alla fine ha poi non vengono realizzate se si riconosce che per esempio Reggio cavernosi devo premettere che la Calabria è strana
Perché la sede RAI e a Cosenza
A Cosenza in genere non succede mai nulla né di positivo né di negativo a parte qualche lite di Mancini o qualche problema che Mancini riesce a portare nazionale ma sul piano della cronaca non succede mai nulla tutto succede a Reggio Calabria e province ci sono due ore e mezza tre ore di macchina per arrivare noi Reggio siamo riusciti dopo anni di battaglie avere un punto di versamento che di domenica e chiuso per cui mai di domenica se si verifica una qualsiasi cosa di domenica non possiamo entrare non possiamo usufruire del punto di diversamente
R. perché non si pare non si trova un usciere non si trova un vigilante non si trova nessuno che guardi sta sede dove c'è questo punto diversamente
Abbiamo chiesto e ottenuto la linea di montaggio a Reggio per evitare il riversamento del greggio che crea problemi a Cosenza perché poi il montatore non c'è tutti i problemi ottenuta Stalin e rimontaggio decisa firmata finanziata i soldi non ci sono non si può fare
Le telecamere sono assolutamente insufficienti e sono di una vecchia generazione i tecnici non so come lo chiamano legge decise i punti di versamento all'Orient perché poi quando succede una cosa a Locri
Alla fine del mondo tre ore e mezza quattro ore di macchina rispetto a Cosenza per cui noi
Se tu sei linea di assalto noi siamo impiegati dell'ANAS conosciamo tutti i buchi dell'autostrada Cosenza Reggio Calabria Reggio Calabria Cosenza sappiamo tutte le interruzioni per cui possiamo fare
Quello che fa il nostro collega al TG tre dare le informazioni alla gente se l'autostrada è aperta o chiusa dicendo sono le buche dove sono interruzioni e quanto letteralmente si può impiegare
Per cui dopo aver sentito però tutto quello che ha detto devo buon sangue i lucchetti che dobbiamo fare dovevo chiude dobbiamo stare lì
Dobbiamo dobbiamo fare uno sciopero abbiamo fatto sciopero abbiamo deciso di bloccare i contributi alle testate nazionali nessuno se n'è accorto nessuno se ne è preoccupato nessuno ha fatto nulla
Ovviamente qualcuno ha avuto le trattenute perché si è rifiutato di fare
I i servizi per i nazionale sono venuti gli inviati se li sono fatti perché noi non potevamo impedire anche se abbiamo detto colleghi siamo ricevono venite perché se venite Gemma come si fa a non si può questo questo quest'altro allora
Insomma alla fine volevamo fare un volevamo dare questo documento alla stampa
Appena abbiamo detto questo in sede successo la fine del mondo vi prego no questo documento alla stampa non è possibile questo disegno di penalizzare l'azienda
Insomma non lo diamo
Noi fra quindici giorni cedono trasferì a nuova sede andiamo a scoprire che questa nuova serie è stata pensata e concepita con un modello di sei sette anni fa per cui quando andiamo a vedere le scrivanie che adesso siamo passati a venti sino mai posso quattordici
E gli altri sei dove li mettiamo identici però e però dice e non era prevista aveva stringiamo lo stesso spazio dovranno previste quattordici persone ci mettiamo venti scrivanie tanto che succede greca eh no allora facciamo un ulteriore documento dove diciamo questo non è possibile
Allora allora il direttore Bon Enzo Arcuri ex-collega
Sì ma troviamo un'altra stanza dove abbiamo recuperato un'altra stanza che era la teca materia si spostano proposto l'altra cosa disposto l'altro posto alla fine scopriamo che questa stanza però rispetto alla relazione ed è una sede vergine ancora Rina da inaugurare
Per cui voglio dire no
E
Un chilometro più distante da quello che dove la vita la relazione si fa open space perché adesso i modelli sono questi all'americana che fa capo al giovane spesse però per arrivare chi devo portare le le le le fonti dirà la la segreteria che deve parlare per un chilometro di strada per raggiungere in una sede nuova ancora in calo cura quando vuol dire poi quando dirà diventando venticinque allora avremo più della delega ospitare un locale e la sede costata qualche miliardo non dico quanti non lo so con esattezza
Per cui quando Federico Ciano a Roberto Morrione pongono i problemi
Ai quali però non l'ho fatto nessun applauso loro poco hanno portato delle considerazioni che meritavano più che un applauso e sono rivali ho fatto l'applauso nessuno applaudì dove Federico De Roberto Morrione già tra di noi non c'è
Perché probabilmente ormai ci siamo anche abituati l'azienda e così e siamo diventati pubblici probabilmente come fatto di testa non ce ne frega niente
Rinviamo il cartellino con la testa se non lo facciamo di fatto ma non per volontà precisa ma perché l'azienda ci ha portato purtroppo queste considerazioni a queste condizioni e non è possibile io mi rifiuto io penso che ognuno di noi si debba rifiutare per cui quando Federico conclude dice
Un'istituzione al servizio di tutti i cittadini non c'è dubbio al servizio ma deve essere prima istituzione istituzionale non lo è non nonostante siano passati tanti anni
Grazie
Gratta Gregorio colleghi
Io vi prego di restare facciamo gli ultimi due interventi
Poi gli ho detto che conclusioni non ce ne sono due solo due-tre risposta ai colleghi e mi hanno posto delle domande
Però a questo punto terminiamo la discussione io ancora Carlo Alberto De Rivellino matti e poi concludere
Io vorrei ritornare a all'intervento iniziale di Beppe Giulietti
Alla necessità per il sindacato di dare battaglia in questo momento e che vorrei dire una cosa
Vorrei dire una cosa
Vorrei dire che questo è il momento in cui non dobbiamo avere sia accesso non dobbiamo avere paura di vinci
Ora riferisco una cosa che ha detto Giulietti ma che non non l'ha detta qui pubblicamente scusate l'indiscrezione se vi racconto una riflessione che faceva Beppe all'indomani
Delle elezioni
Diceva ha detto una cosa che posso embra re paradossale ma che è vera
Dice il fondo noi siamo tre vincitori di queste elezioni
E per Verissimo
Può apparire paradossale ma è verissimo
Perché questo sindacato o quanto meno con coerenza il suo gruppo dirigente
La parte portante del suo gruppo dirigente
Danni
Anche sconfessando le radici di ognuno di noi
Ha combattuto
E ha vinto la sua almeno la sua battaglia control le appartenenze
E tutti sul banco di prova della Rai nel confronto quotidiano con la realtà della RAI
Ci siamo schierati
Contro questo sistema dei partiti che uscito sconfitto dal voto del cinque del sette aprile quindi è vero è verissimo
Che mai come ora e con le carte in regola come sottolineava dette ancora questa mattina riferendosi ai discorsi di Lucio Orazi e alla relazione diciannove del febbraio del novantuno
Noi abbiamo le carte in regola che certe posizioni le abbiamo prese non siamo dei convertiti dell'ultimo momento non siamo di quelli che ora riscoprono il dovere di riformare
Noi per questa riforma ci siamo battuti anche quando eravamo sbeffeggiati
Abbiamo sentito qui e mi dispiace che non ci sia più tra noi
In quello che s'era stato annunciato con un saluto saluti no del segretario dell'Assostampa romana una visione completamente diversa e opposta
Diceva diaconale che bisogna partire dal giornalista
Gli ha fatto anche tutto una digressione tecnologica che abbiamo visto attenzione io non sto sottovalutando l'importanza della tecnologia avete sentito nell'intervento del mio amico e collega Diego buon sangue quali drammatiche conseguenze può avere sul nostro lavoro
Il non uso la mancanza di tecnologie però non è quello il se non cambia il contesto
Non si potranno battere quelli che hanno il servilismo nell'animo
Se non si sconfigge la logica dell'appartenenza delle appartenenze
Ci sarà sempre qualcosa a qualcuno che premia occhi qualcuno che aspira ad essere premiato in questa logica
Donelli share riferito del caso macroscopico di Milano delle due formazioni quella delle testate nazionali fate quello che cavolo vibrare
E dei colleghi della redazione di Milano che dovrà andare lì a leggersi le Hans
Beh io mi voglio riferire un altro paio di casi che rientrano in queste strane logiche di queste azienda di voglio riferire
Di quando in una delle ultime più clamorose inchieste di mafia nel Trapanese
è stata fatta partire per Montecitorio una richiesta di autorizzazione a procedere per associazione mafiosa
In un'inchiesta nella quale ci sono anche responsabilità per omicidio nei confronti di un deputato nero eletto da pochi giorni
Che peraltro era stato per una ventina d'anni deputato regionale anche assessore regionale
La serie di Palermo ha offerto a tutti i servizi il TG uno ha detto vi faremo sapere
Arrivato a una certa ora del pomeriggio anche perché era impossibile continuare a tenere lì il collega che si era alzato la mattina alle tre
Per seguire l'operazione della polizia in provincia di Trapani
Il caporedattore ha fatto una sollecitazione al TG uno
Per dire insomma che dobbiamo fare con questo servizio sull'onorevole Culicchia tanto per non fare nomi
La risposta del TG uno è stata TG due TG tre erano presi servizi
è stata no no grazie grazie non fa niente ci pensiamo noi
Il ci pensiamo noi si è tradotto
In una notizia di non più di sei righe
Data accuratamente il fondo al TG delle ore venti
Metà di queste righe lette ma non non vorrei conoscendo la persona
Che la colpa risalga molto più in alto al direttore
In queste poche righe veniva data in estrema sintesi la notizia dell'inchiesta dell'autore di gesta di autorizzazione a procedere è con un numero pari di righe
Si riferiva alla risposta il commento dell'Onorevole Culicchia il quale dice non ne so niente nessuno ma il formato di niente io sono assolutamente estraneo chiederò che sia fatta luce perché beh insomma come equilibrio di formazione andiamo bene tre righe per dire perché accusato il tre righe di discolpa
L'altro giorno è capitata una cosa a Palermo
Riferendo abbiamo ripreso dal TG
Dai TG nazionali il dibattito che c'è stato in Parlamento
Sulla strage che ha colpito il giudice Falcone sua moglie gli uomini della sua scorta
C'è stato un collega che era stato incaricato di fare questo servizio
In questo servizio stranamente
I sospetti provengono facili conoscendo anche le collocazioni
Non sembrava
Che ci fosse stato un intervento politicamente ma vorrei dire anche personalmente quindi giornalisticamente interessante in questo dibattito quello dell'onorevole Orlando già vecchio amico prima poi in dissapori con Falcone di qui l'interesse giornalistico è per la completezza dell'informazione vorrei ricordare che in Sicilia sono stati eletti sei deputati e tre senatori della Rete
L'onorevole Orlando non era neppure intervenuto neppure citato
Ecco la logica dell'appartenenza porta soluzione assolutamente stupide
Come si ricordava anche questa mattina per esempio a cercare di ignorare le leghe pensando che così per non prendono i voti
O ignorare magari domani la Rete sono soluzioni cretini oltre a tutto che non reggono da nessuna parte
Diceva chi è chi un momento fa dobbiamo fare l'informazione che vuole il Paese certamente l'informazione che vuole il paese non è quella dei casi macroscopici PJ dovuti
E allora torniamo allo schema Cha no torniamo alla relazione che ha fatto Federico questa mattina
E illusorio non solo il percorso indicato
Non perché il solo di basso profilo da diagonale
Ma qualsiasi percorso che consideri il grosso problema della riforma della Rai
Avulso da un problema di riforma delle istituzioni di riforma della politica tra noi ci avremo sempre gli e ladro vi è disonesto chi è servo dobbiamo toglierli il contesto il formaggio in cui il verme attente però sapere
Partiamo dall'ultimo intervento rinomati
Sì
Lei si sente vostre facce
Che che io non vorrei andare a Parigi e lasciar per lasciare il posto a questa deregulation dalla coscienza
Perché vorrebbe dire che anch'io inizierei questo processo
Questo tanto per
Sgombrare il campo
Voi vorrei
Sì sì per un momento
Dire Acierno che la sua il suo intervento estremamente pericoloso estremamente pericoloso perché
Riporta alla ribalta un concetto che per noi almeno da diversi anni è ignoto quello delle proposte culturali
La prima riforma io credo che sia stata dettata a suo tempo più da necessità politiche
Che culturali
E di conseguenza gli animali da cortile hanno potuto razzolare con tutta la furbizia possibile immaginabile
La pericolosità per questi è proprio cresce anno propone ho fatto la proposta culturale
Lei non possiamo altro Peugeot ironicamente di queste perché forse potrebbe essere l'inizio
Che gli animali da cortile non posso più razzolare molto con la furbizia ma non bisogna nemmeno dargliene l'opportunità di farlo
Ci hanno parlato a un certo punto democrazia bloccata ne sappiamo tutti che la democrazia bloccata genera società bloccate
Certo si poteva argomentare a fare un bel mosaico cerchiamo almeno di fare un pezzo che in pochi in pochi istanti
Ne sappiamo benissimo che non perché lo dico io ma perché lo dicono economisti illustri non ultimo quasi che le società bloccate si distinguono per due caratteristiche principali
Una burocrazia sempre più imponente di conseguenza sempre più arrogante
Di conseguenza sempre l'imbelle sempre più parassitaria e abusiva e continua a curarsi in queste situazioni la seconda componente la più grave la produzione dalla teste scivoli Pietri
Questa è l'oscurantismo
Quando la burocrazia che di per sé è sempre ritardata
Fassi che la produzione sale del concetto principale perché alla creazione perché l'informazione perché tutto quello che fuori non lo sto vi rivolgo anche perché così un referente
Processi di questo genere sono sempre pericolosissimi preclusi sì perché non hanno mai un'alba hanno sempre una notte che diventa sempre sempre assolutamente più buia
Io poi siccome non sono di testata ma sono dirette
Vorrei passare appunto da questi problemi delle testate che sono gravissimi
A quelli delle reti che sono sconosciuti penso altrettanto gravissimi
Se non altro
Altrettanto mortificanti sia da un punto di vista culturale che produttivo
Non credo di essere il primo né l'ultimo che dice che sono un po'il Portobello della marchetta
E mi pare che essa ne avete detto molto molto meglio di me però appunto voleva anche rispondere assali che se il il processo di degenerazione che c'è all'interno delle delle reti è così grave
Perché dovrebbero essere quelli che fanno l'approfondimento che su quelle che strisciando il termine che che ha detto il nostro presidente appena appena insediato cultura
Io non vorrei che le reti proprio nella condizione che sono il cui plafond culturale può essere quello della terza pagina di Bolero film di Grand Hotel non pensassero che rinforzando
Con tutti i mezzi a loro disposizione questo tipo di plafond facesse Rossi
Che si pensi che la cultura non sia più un modo d'essere ma un modo di apparire
Io non so quali proposte si possono fare
Non ne conosco forse parlando di più potrebbero anche venire l'unica cosa che io mi ero permesso di dire poco tempo fa ho tanto tempo fa Giulietti e stamattina Sciarrino
Dico forse se è vero come come dice qualcuno che la stampa appunto
è un potere che i comunque deve incalzare dico perché
L'Usigrai o chi per loro un gruppo un gruppo di lavoro un gruppo di studio perché non facciamo dei Quaderni
Che non devono uscire quando gli altri se lo aspettano cioè ogni mese no Nicodemi che escono quando devono uscire
E che siano non soltanto un incalzare l'azienda ma un seguire l'azienda nel bene e nel male perché altrimenti rischiamo che ogni tanto ci vediamo
Diciamo tante belle cose sì facciamo anche così con le mani però poi credo che l'azienda sia sostanzialmente sorda
Per cui noi assistiamo anche che l'azienda mai non ha nemmeno più stili nel gestire l'ingiustizia fanno accordi e non gli ho Nora hanno io so che a Napoli e e in Sicilia le persone che non non gli accordi hanno un nome particolare
Che è molto più vicina Cambronne che che a noi però voglio dire secondo me bisognerebbe che fossero incalzati da una mannaia che non gliene lascia perdere una proprio perché non credo che stia a noi
Come dici tu che Arquette qualcuno deve pagare non credo che staranno i dobbiamo andare a Parigi visto che ha guadagnato tanti soldi visto che ha sperperato colloca un voluto visto che la voragine è sempre più grande visto che non so forse cerco cosa ci sia ancora da vendere zona vista tutte queste cose ma perché io e te dovremmo andare a Parisi quella sera grazie
Allora colleghi io non devo fare nessuna conclusione voglio solo rispondere grazie Lino
Ho due tre cose devo dire che la prima sensazione che io ho Emma chi ce lo fa fare
Cioè la mia sensazione chi ce lo fa fare
E nel caso poi personale ma chi me lo fa fare
Le spiego cosa voglio dire
Vedete noi abbiamo bisogno di trovare un giusto equilibrio tra passione emotività e freddezza perché questo momento con una forte carica di passione ma una fortissima carica di freddezza nella male se la proposta
Ma per quale motivo mai doveva essere un'assemblea questa calda e appassionata
In un Paese che smembrato nelle istituzioni sotto inchiesta con la questione morale dove non esiste riformismo praticato dove non c'è passione individuale e collettiva
Dove c'è un decennio alle spalle dove sono stati celebrati i miti dell'individualismo della contrapposizione tra individui tela destrutturati legami della solidarietà mi dovete spiegare perché è un'assemblea dei giornalisti deve essere folta comunque
Ma combattiva ben razionale non lo può essere
Lo dico comunque la brutalità che mi è propria che talvolta mi porta a litigare anche con gli amici io mi chiedo sempre scusa ma io credo che un rapporto corretto tra
Tra amici ma anche tra segretario di scritti è il rapporto della verità
Non quello del sentirsi dire cose che ciascuna spetta quando la verità
Allora l'Assemblea è un miracolo che si possa fare
E si è fatta solo perché ci siamo salvati in questo quinquennio solo perché non ci siamo consociati sono perché abbiamo corso il rischio di essere minoranza dalla Federazione dalla stampa di essere setta e Dias emarginati
Perché se non ci fossimo consociati alcuni passaggi del rito dell'azienda
E avessimo detto sì al regime dalla spartizione noi non potevamo convocare l'assemblea o meglio una convocano segretario burletta in grado di pentirsi ogni due giorni
Allora
Non dobbiamo avere paura
Si riapre un percorso nella storia della politica del sindacato ma li signora qui più anziani sì stanza
Piazza ed esperienza sindacale
C'è il problema dei tempi che è fondamentale non basta avere un'idea giusta occorre avere il consenso su un'idea giusta verificare se esistono le condizioni per le riforme possibili
Se non si fa testimonianza che cosa nobile la testimonianza e cosa che un gruppo politico minoritario può fare la testimonianza
Non può farlo l'istituzione
Istituzione deve fotografarle situazioni sapere le forze che ci sono e sapere quando potare la stacco
Io dico che in questo biennio con le nostre forze abbiamo realizzato conquiste uniche nei contratti nella contrattazione dei loro
Questa è la realtà con l'ex io sapete perché posso consentitemi di dirlo lui partiamo per la riforma perché non c'hanno mandato a casa sul contratto con l'ex perché la trappola stava lì nel non più dal contratto nazionale
Nel non chiudere il contratto integrativo del dire colleghi avete visto c'è solo il pragmatismo
Chi diceva che è possibile coniugare passione tecnica era un cialtrone e una rete del sessantotto un incapace un imbecille noi abbiamo dimostrato che si poteva coniugare la passione
L'altra riflessione culturale con la capacità di portare risultati tecnico contrattuali assoluto in questo Paese
Lo dico non cambia di un centimetro le preoccupazioni di Gregorio e di Diego spiego perché oggi possiamo non vorrei essere equivocato
è il cane amici nel gruppo Rizzoli dell'impero FIAT a Milano si è concluso l'integrativo che introduce la seguente Bucci margine lordo aziendale si legano gli aumenti sapete a che cosa al fatturato complessivo da un'azienda locale
Al introiti pubblicitari determinati da un soggetto esterno se cresce la pubblicità cresce il margine di aumento nel triennio sono decreti fomenta
A una verifica se l'azienda raggiunge un parametro novantacinque per cento nel suo bilancio si da una parte dell'aumento se non lo raggiunge non di un dato momento che collega corso altri
E si è aggiunto un ulteriore parametro che devono essere depurati questo margine aziendali da eventuali scioperi nazionali integrativi aziendali
C'è uno sciopero nazionale ottobre integrativi aziendali vengono defalcati dal margine di utile aziendale e quindi non scatta il premio
Cari colleghi questo per darci quattro e si firmano oggi in Italia nelle aziende private che sono peggio della RAI
Questo dialogo molto preciso le aziende private dei grandi imprenditori libera dal punto di vista della retribuzione Orci e dal punto vista dei diritti sindacali sono peggio dalla RAI
Questo cambia qualcosa no perché io ritengo che il pubblico è questa ottica perché detto questo uno potrebbe dire ma allora se meglio siamo contenti no io ritengo che il pubblico deve essere diverso dal privato
Ma che i problemi che oggi abbia né questa azienda non siano più quelli della retribuzione non siano più quelli della sopravvivenza non siano più quelli del lavoro ordinario perché anche nelle sedi regionali del virus ottantasette l'ascolto era zero
E nel mille novecentottantotto palinsesti complessivi di questa azienda l'informazione era scesa al diciassette per cento del totale
La verità è che noi dentro le contraddizioni dentro il malessere dentro la lottizzazione abbia avuto un aumento esponenziale dei dati quantitativi di centralità dell'informazione
Ma oggi sta nascendo una contraddizione che ai colleghi non basta più la sicurezza nel retributivo neanche un aumento grezzo degli ascolti dette un aumento delle edizioni la questione che voi avete posto stamattina e che le stiamo cercando di porre i colleghi a un'altra
Lo dico per la per la memoria noi a Rimini abbiamo detto ci siamo dati un percorso lo ricordate
Abbiamo detto carta dei diritti e dei doveri l'abbiamo fatta contratto integrativo l'abbiamo fatta e aprire la riflessione per un passaggio dalla quantità alla qualità
Questa lo slogan di Rimini e che cosa avete detto stamattina se non il fatto che la qualità della vita professionale la qualità delle libertà la qualità della comunicazione è il tema oggi
Ma l'avevamo detto a Rimini cacciano percorso che ci portava a dare scacco a dare battaglia sulla qualità
Quest'oggi è il passaggio lo dicono per consolarmi su lo dico per avere il quadro
Per non cadere in quella forbice che massacra i partiti e le relazioni sindacati che quella forbice tra pessimismo e ottimismo tra siamo nell'uovo peggiore del mondo la Cayenna la Cayenne grandi fabbriche di questo Paese oggi
Che continua ad esistere ciascuno più stamattina Parodi notizie non date colleghi ma voi avete saputo per caso avete visto grandi speciali sulla piccola notizia di uscita
Dal rapporto commissionato dal governo di questo Paese un professore veneziano che si chiama Giovanni saltello il quale ha dichiarato ha messo per iscritto ha dimostrato e con i suoi parametri sono nove milioni i nuovi poveri di questo Paese che stanno sotto il livello minimo
Delle condizioni che consenta una famiglia una persona a dire che esiste
Che non vuol dire poter mangiare ogni giorno perché sono cambiati i parametri della povertà vuol dire poter mangiare poter respirare poter mandare i figli a scuola poteva rendere condizioni di vita civile sono nove milioni voi avete visto lo speciale
Vi siete resi conto che sono i soggetti sociali deboli che sono scomparsi dalla presentazione di questo Paese
Che non c'è solo il giornalismo dimezzato c'è una società dimezzata nella sua rappresentazione che oggi è questione politica quella che si pone perché c'è una questione sociale anche nel sistema delle comunicazioni che chi non ha chi non possiede non è non appare non esiste
E allora
Cerco di indicare un cammino rispetto quello che dice Pino
Se avessimo dato l'assalto al cielo
Sei mesi fa un anno fa saremmo stati spappolate come Federazione della stampa Usigrai per le dazioni
Perché non c'erano le condizioni
Perché delle redazioni c'era una divisione fondata sull'appartenenza come dato centrali c'è ancora ma odi sta sparendo
Ma c'è un dato di mezzo c'è la le elezioni del cinque sei aprile colleghi non possiamo anche noi a essere così figli di una civiltà dell'immagine per la quale abbiamo jeune Lino ha ragione rinomati
Noi rischiamo anche questo sindacato dei giornalisti di essere figli della civiltà delle comunicazioni dello spot le nostre analisi durano trenta secondi ma guardate che in cultura in politica chi fa analisi trenta secondi
Sparisce
Occorre la memoria dei percorsi occorre capire dove si va se ci manca una direzione la scala dei valori perché è di grande rilievo la relazione di Federico che io chiamo di Federico ma smettiamola con le personalizzazioni qui non c'è nel Giulietti solo nel Federico su è l'insieme di dibattiti di confronti
Ma sapete come nascono queste cose
Nascono da confronti presente oppure comunità laiche cattoliche di questo Paese
Sono stati due anni di confronti a spari dentro al gruppo Abele dentro e Comunità di Capodarco dentro i soggetti società civile di confronti che questo sindacato ha intrecciato non Giulietti che non è nessuno che CDR e io che li ha presentati hanno intrecciato in ogni regione di questo Paese
Saremmo stati spazzati via se non avessimo creato una rete di alleanze di dialoghi discussioni
Certo che poi le carte i contratti a ragione sani ha ragione Dino Matti ed altri poi c'è un problema di applicazione
Ma se non avessimo dimostrato che i giornalisti RAI erano disponibili a mettersi in discussione a criticarci e non era una casta chiusa con una parte dei magistrati non saremmo di spazzar via senza credibilità
Ci direbbero semplicemente lottizzati paziente
Abbiamo avuto un patrimonio che adesso l'ha speso ecco per questo tra passione e freddezza con lei prima non si poteva
Ora si può perché se ora non si farà
Vuol dire che i cordoni ombelicali che abbiamo con le forze politiche loro correnti sono tali da rendere schiavi
Ma tali da chiudere questa azienda ha ragione Gregorio Corigliano
Ma non perché mancano due redattori a Venezia Cosenza quella conseguenze
Mancavano le regole dell'azienda manca la cultura dell'azienda ma anche alla ridefinizione del servizio pubblico sedici anni dopo colleghi
Un servizio pubblico ha ragione di essere
Se quella cosa diversa dal privato che garantisce al terzo povero di una società di poter essere rappresentato di comunicare di esistere questa differenza fondamentale non c'è solo a differenza delle regole
Cioè la differenza che il giornalista del servizio pubblico non può praticare la omissione la discriminazione
Non può dire quella comunità non mi interessa perché sulla droga non è comune Cioni può può dirlo
Non si possono organizzare delle serate intere dove non parlano coloro che hanno delle posizioni diverse presenti in materia di tossicodipendenza
Questo delegittima servizio pubblico puntualità lo facciamo e viceversa se si fa parlare solamente don Ciotti e non parla Murgioni altrettanto sbagliato
Non lo dico molto arrabbiato degli orrori uno squallore la strumentalizzazione del bond volontariato cattolico scoperto da alcuni nel giro degli ultimi due mesi tra prima e dopo le elezioni alcuni hanno scoperto l'esistenza del volontariato in questo Paese
Hanno scoperto che esiste un mondo cattolico che per vent'anni gratuitamente ha scambiato come dire serviti senza richiedere potere perché
C'è questo cattolico e laico
Ma è ovvio che la strumentazione più forte
E allora collegi
Oggi si può
Allora io ho il dovere di dire che colleghi fanno bene ad essere sospettosi non caldi e non sbarcati perché in questo Paese tutti i cittadini secondo me hanno diritto oggi di essere verso il proprio sindacato verso il proprio partito
Non caldi affettuosi ma critici stimolanti cattivi
E lo dice chi tende ad avere un rapporto di anche di passione con molti dei propri amici con i quali ha lavorato no oggi non serve questo
Oggi siamo una critica radicale nei confronti dei poteri che il sindacato è un potere ecco perché io vedo positivamente il moltiplicarsi dei gruppi di ricerca anche fuori dal sindacato
Perché anche il sindacato può diventare nomenclatura anche sindacato si può chiudere anche il sindacato pone spirale più la solidarietà
Anche il sindacato può non prendere un aereo e non andare immediatamente a Cosenza Palermo però importa non è una giustificazione dire ma sono solo non ho trovato nessuno non importa salta un olio di paritetica ci va al sindacato
Anche sindacato rischia di non avere generosità e passione umana su certe vicende e dire per carità di dio fatte nuove nomine dodici quattordici distribuite ma non cita inviate è meglio che troviate d'accordo vostro interno
Anche il sindacato pubblicare e ha peccato di omissione di silenzi di paura di timidezza
Io non so lapidata rimpallo ma il CDR poteva dire no non me ne frega proprio niente se c'è una cosa che io odio me lo puoi dire lo potevo fare non mite io quando una cosa il sindacato non la fa
Se l'ultimo dei miei scritti che non la fa o l'ultimo dei miei CDR la responsabilità nessuno
Perché credo che sia ora di finirla in questo Paese dove nessuno di coloro che ha responsabilità e tiene a letto dice io colpa di regole
Cosa si può fare a Cosenza Palermo si fa che segretario dell'Usigrai ma con tutto l'esecutivo a Cosenza Palermo si tirò giù le saracinesche per quattro giorni si sciopera e lo si fa con la presenza dell'intera segreteria nazionale
Così si fa sindacato ma oggi
Edo scrivendo una lettera Pasquarelli perché del tutto inutile
Io credo che sia il caso di fare questo
Neanche Fabio mediazioni le trattative perché nessuno mi tirerà mai grosso dal Napoli come dire in una visione estremistica del sindacato il sindacato pone le gradita e poi tratta contratta media e porta i risultati
Perché gli stessi colleghi che poi ci dicono abbiamo respiro ideale provate a dirgli che la conduzione va dal tre al sei
Oltre uno turbo non è stato pagato gli stessi combattenti per la libertà di cura il sindacato non funziona si occupi delle vertenze individuali e non di questo io sono per un sindacato invece vero
Che ha un forte servizio e risponde alle vertenze individuali ma che contemporaneamente delle prospettive che possa far respirare i propri iscritti
Anche perché non ci credo alla alla rottura
Apriamo la discussione delle redazioni puntiamo a uno sciopero generale costruito nel tempo che metta assieme dirigenti e giornalisti serve una conferenza stampa il solo segretario se serve la si fa qua serve un'altra cosa
Serve tornare al movimento che si che lo prima che la riforma
Ma che questa volta non può avere connivenza come al non è che perché è un altra stagione non sa che la dittatura un rapporto diverso con la politica oggi lo può essere più movimenti tracciato con la politica dell'altro movimento autonomo
Che nasce dalla Federazione dal sindacato che mette assieme l'associazione di categoria che parla la società civile che si confronta poi con la politica tutta colleghi guai a quel sindacato è stato fatto un errore che presentano in agli amici dalle forze politiche non ci sono amici dalle forze politiche e non ci sono nemici
Lo dobbiamo elaborare la nostra proposta poi confliggere ma con la politica vaga movimento
Che invece pensasse che esso discende la sinistra come su Alleanza per costruire la riforma non esiste
Io non accetterei mai questa impostazione decrescente degli alleati tra le forze politiche per fare una riforma non ho perso la facciamo noi
Ci costruiamo noi la nostra proposta e poi contro diciamo
Non mi pare che vi sono forze politiche questo Paese che oggi possono dire eccoci
Noi siamo quelli che non ci stia non ci siamo mai stati
E allora così
Per questo ho detto tra passione freddezza per questo ho detto e lo ribadisco che nonostante tutte queste critiche stando dentro la crisi stando dentro il malessere stando dentro tutte le cose che voi avete detto
Da qui si apre un cammino di speranza datemi atto di una sola cosa
Io ho pochissime doti una quegli essere paradossale ma di cercare di dirle prima le cose non do
Io sono convinto che si sia aperto in questo Paese un cammino di speranze non cammino di distruzione
Però gestito male sulla parte quale sarà lo sbocco lo sbocco e quello che gli uomini e le donne di questo Paese con le loro decisioni determineranno positivo o negativo di aumento tra democrazia o di restrizione di aumento dà la possibilità di fare i giornalisti o di restrizione
E allora io credo che sia pronta a meno di speranza
Però colleghi su alcuni punti
Non dobbiamo interrogarci spietatamente come abbiamo fatto oggi
Ve lo dico però con franchezza senza flagellazione
Senza flagella la Flagellazione dei vinti
La protezione parente prossima all'impotenza
è parente prossimo tra testimonianza individuale che dice peccato l'avremmo voluta fare la battaglia ma non c'è niente da fare
Spesso il ribellismo
E la conservazione manda stringersi
Allora colleghi io sento parlare molto oggi di lottizzazione aveva la pongo brutalmente e allora la proposta quale lottizzati e dunque condannati
Quando è questa spirale per me si è conclusa oggi il sindacato la proposta avanzata questa idea di attendere che la politica di carta cento e mafiosi perché siete corresponsabili questa spirale va spezzata
Sì c'è stata una lottizzazione in RAI non c'è dubbio
Molti sono stati coinvolti non c'è dubbio questa contraddizione dentro di noi non c'è dubbio e allora
E allora sì c'è un punto nella vita in cui si dice si mette il punto
Si individua collettivamente nuove regole
Quello che non si può fare e dire con un ghigno ci siamo tutti dentro non scambiandoci
Questo vedete il buonsenso che era vincente negli anni ottanta è sciocco negli anni novanta perché quel buonsenso che ha fruttato la trippa negli anni ottanta diventa sciocco in questa fase
Ecco perché questa spirale va spezzata
Ripartiti chiedo una sola cosa di essere lottizzati e silenziosi le dobbiamo esser lottizzati e silenziosi
Conservare il sistema non è più possibile
Quello che è utile alla redazione che la conservazione dell'esistente oggi porta alla ripiegamento dall'azienda
Presa la radicalità che io ho usato oggi che poi non mi pare molto essere molto radicale deriva da una mia convinzione
Che dentro la crisi del sistema detto la crisi la comunicazione oggi la campagna per la privatizzazione è fortissima e riprenderà
La mia condizione che se è segnato i giornalisti Tabacci e copre è complice della riduzione drastica dei posti di lavoro al prossimo decennio della riduzione del ruolo dell'azienda RAI perché un'azienda che da cinquanta va al venti per cento agli ascolti sul mercato non può consentirsi quattordici mila dipendenti
Non so se è chiaro se pazzo detto solito italiano siamo sull'orlo di una svolta che porterà a una riduzione occupazionale c'è questa era sacra
Alcuni dicono non è vero verificare
Allora colleghi ho terminato
Da mia proposta rispondo a pieno è secca
Non delinea uno scenario con diciotto subordinate
Dobbiamo costruire un coordinamento di tutte le energie professionali interne alla RAI che vuol dire i dirigenti CGIL CISL UIL le organizzazioni specializzazione l'Usigrai e la ferocia della stampa per porre al centro un solo tema
La riforma della RAI oggi e subito concordata attraverso un dibattito che duri sei mesi che porta alla formazione di una commissione per l'autoriforma dentro la RAI dove si confrontino le diverse tecniche dove si torni a parlare il linguaggio della cultura
Della riflessione che preceda linguaggio delle nomine dice ma poi vinceremo no forse D'Alema e che vuol dire
Io non so qua dice lo scontro
E oggi muscolari
Io qua dentro spunto penso sempre di perdere
Ma non significa nulla
Non ci saranno i deliri di onnipotenza
Non è che l'Usigrai giornalisti della Rai determineranno le sorti all'Occidente devono solo determinare le sorti dell'azienda
Quello che possiamo determinare se abbiamo una maggioranza disposta a seguirci
Perché non basta che un segretario mi spiace che manchi qualche amico di qualche testata che ogni tanto imbocca la radicalità al segretario alcuni amici credono che s'era staccato di un solo compito fare un comunicato di solidarietà ogni mattina
E possibilmente essere due
Ha ragione Cecchi
Io le posso fare tanti di comunicati se non viene dato un mandato incrociano le braccia per tre giorni non è mai stato dato su questo tema da solo di scioperi non impossibile
O crescere d'azione per relazione questo senso della ribellione o qualche collega crede di salvarsi l'anima con partecipando la lottizzazione e manifestando la durezza nei salotti la durezza dei salotti un genere a me conosciuto e scarsamente appassionato non li frequento la durezza veloce nelle assemblee che votano i documenti redazione valutazioni
In questo segue ragionamento di Marina ragione
Solo che lo rovescia due anni fa era peggio
La cultura della solidarietà è cresciuta testata per testata sette perse
Non vado a convincerli che sia meglio voglio convincervi che dentro il malessere cresce il positivo hanno sta decrescendo
Cresce troppo lentamente rispetto alla crisi ma cresce
Vedete io potrei fare l'esempio
Marina Silvestri a Trieste avete chiesto no dopo anni tutti assieme di assumere i borsisti
Poi sono impiegati male ma avete vinto
A Torino i colleghi di Torino hanno chiesto una riforma del loro centro
C'è qui Silvia Rosa brusio in Paolo giro
Hanno vinto con la battaglia e portarla cercando di fregargli rompendo le regole ma c'è un fatto nuovo a Torino per la prima volta i colleghi
Un CDL mette per iscritto rispetto alle proposte del direttore i suoi criteri che non è d'accordo non è mai successo colleghe è la prima volta che emana un pezzo di carta di dissenso esplicito da i criteri seguiti nessuno me ne ha mai dati
Allora io posso costruire una vertenza poi la perderemo ma quel ciliare ha detto no
A Campobasso nessun obbligati collega chiedere soli borsisti
A Napoli nessuno ha obbligato i colleghi del CDR che sono qua presente a battersi solo per i borsisti li hanno assunti solo borsisti
E chi ha costretto il TG uno di essi più volte in Assemblea no
E a dare il via anche a questa nostra riunione che li ha costretti lasciate perdere le descrizioni dei marchi e txt
Piccoli che dicono che dietro ogni assemblea del TG uno del GR due o delle sedi ci sono i poteri occulti le correnti dei partiti questo tentativo di sporcarsi ma non vi rendete conto che hanno paura che ogni qual volta uno di voi un'assemblea si organizza
Questi dicono
Perché la sinistra DC ma forse la destra dici ma forse sono quelli legati a Cirino Pomicino cari colleghi il gruppo di lavoro che nato il TG uno porta dei nomi da schizofrenia la destra la sinistra i Papalini diate i i laici ma perché questa è la società italiana
Non hanno dediche sono crollati
Non c'è più nessuno che possa spiegare a me con chi devo parlare parlo con chi voglio mi alleo con chi voglio sulla base di valori evidentemente pesa le alleanze fossero a prescindere dai valori saremo dentro la vecchia politica la spartizione del potere
E voi pensate che questo percorso possa essere bloccati RAI ma chi lo blocca colleghi Pedullà casco rally
Ma chi lo blocca con Lentini Carla Veltroni per telefono vi invito a non parlare invitano i colleghi a non ribellarsi ma come è possibile ma come è possibile qui sono alibi che ci costruiamo siamo in grado di dire dei no redazione per redazione io oggi ho fatto un appello forte usate a Roma a dire dei no
Non vanno bene le nomine a Torino si voti domani sera vengano respinte
Si voti un'orda segreto sul tavolo Sicurpol voto segreto tolto
Non vanno benone dopo che a Napoli lo si scriva si faccia un documento
La direzione del GR due no andrà bene colleghi basta dare il voto di sfiducia colleghi le regole ci sono già basta votare è un voto segreto basta dire no dentro l'urna nessuno lo suona da quarantotto ore
Se Dio ci vede tra l'altro ci appoggia
Se Dio ci vede quando diamo uno al voto di gradimento stato noi qui stiamo sereni
Abbiamo referenti in alto abbiamo sicuramente l'appoggio dalla Santa Sede quindi si può votare tranquillamente c'è un documento dei vescovi amici si chiama educare alla legalità leggetevelo è molto più dura delle cose vice segretario dell'Usigrai molto più radicale
Invita disobbedire di fronte all'illegalità proposta chiedervi di far fuori un collega che ha diritto a diventare capo servizio vice capo redattore è un peccato sociale e politico ma anche di oggi
Non c'è dubbio alcuno
è quindi arriviamo cioè per via di fede opera di convinzione politica o per via di utilità perché può capitarci a tutti i cominciano io ho fatto un appello a dire dei no
Nessuno pensa che ci sia uno che dice di no per tutti
Questo sindacato ha fatto una scelta con voi che rispetta i pareri dei comitati di redazione io dirò di no quando il CDR mi dirà di no
Ma non commissario no mai né scavalcano un comitato di redazione
Se non si forma in una redazione un consenso che dice condividiamo una linea io lo scavalca ormai l'andazzo di un CDA deve maturare dentro la redazione Sasso dove rimedio se no torniamo ai piccoli padri
Chiedevano a ciascuno di noi il problema di crescere come dire dicendole noi non sappiamo che fare dicano un altro no no no
Non siamo d'accordo incominciamo a dissentire ma nulla di sentire politicamente a dissentire appartenuto l'applicazione Udine invitati a leggere i contratti basterebbe chiedere l'applicazione per impedire alcune operazioni
E allora è cresciuto nuova solidarietà secondo me sì sulle assunzioni è cresciuto
Nella Federazione cresciute siamo soli mi pare
La ribellione nelle redazioni e tra i dirigenti io insisto questo dato anche tra i dirigenti la RAI cresce
Talora Colletti
Se questo è
Il mio fratello e quello che ho fatto
è un'indicazione di lavoro Pino un appello indicazioni di lavoro inserita nel sindacato dice per quel poco che conta
è finita l'epoca della moderazione e del tatticismo inizia l'epoca del rispetto integrale delle regole
Il sindacato nazionale Federazione della stampa è con i colleghi che intendono dissentire dalla rottura delle regole con i propri uffici legali con il proprio gruppo dirigente ed è in grado di fare tardive a chiunque voglia di sentire motivatamente
Perché poi conosco anche le forme di estremismo per cui qualcuno dissente perché dice al mio partito non è arrivata la nomina quindi la regole sono state violate io non sono di quelli Magliari
Che invocano la questione morale la libertà a seconda delle tessere dei nominati sono le regole che non devono essere violati
Perché spesso le utilizziamo la categoria della questione morale della democrazia come una clava e assecondare chi viene nominato insorge amo
Questo ammazza le redazioni
Io sono convinto che adesso è il tempo delle regole della riforma con legge per fare che cosa ti diceva perché avete sentito oggi tue Federico su dati politici e culturali perché se non affermò il dato dalla rottura della consociazione
Se non afferma il dato della morale come modo di essere in politica se una fermo il dato del rispetto delle regole come modalità perché sta dentro di un sindacato di una professione è inutile chiedere di un progetto
Perché sono prima risolto il problema delle scelte morali che devo fare
I progetti sono tutti uguali se non sono state per me definita le scelte
Se questo è chiaro credo che sia chiaro adesso si apre le la fase della riforma
E noi siamo gli unici pragmatici colleghi perché essere pragmatici
Nella derivazione etimologica tra parola significa proporre soluzioni in grado di risolvere i problemi che si pongono nella vita
E quindi siamo pragmatici perché noi siamo una proposta di risoluzione
Vedete come si fa a dire che basta fare più aggiornamento professionale e non affrontare contestualmente il problema dei poteri colleghi non è vero potete fare quanto aggiornamento volete
Se i direttori sono nominati come oggi se le carriere si fanno come oggi le assunzioni come oggi saremo semplicemente alcuni di noi almeno parlo sempre di me degli addetti dell'ufficio stampa più colti
E non mi interessa
è un non problema
è un non problema
è la gabbia che deve saltare che sta attorno al CIPE
Il nuovo pragmatismo secondo me stai sono totalmente d'accordo con Diego nella passione nel coraggio civile nella tribù della disobbedienza individuale e collettiva coltivata pazientemente come una virtù quotidiane
Credo che sicuramente solamente ad un elogio della disobbedienza individuale e collettiva ci sia oggi il sale il punto di riferimento la nostra azione
Cosa voti e disobbedienza può dire che nessuno ci costringe a scrivere una notizia che non vogliamo scrivere perché non si è mai aperto una vertenza io rilancio lo sfida col Lecce incominciamo a levare le firme se non siamo d'accordo
Massimo trentacinque colleghi non sono d'accordo levi non ha firmato due trentacinque non si riconoscono più del prodotto editoriale vediamo la firma vediamo l'immagine no conduciamo i telegiornali dei soci hanno C uno dopo l'altro da prodotti che non condividiamo
E se non c'aveva detto che non è chiaro quando Stan paghiamo non è una contraddizione
Voglio dire cosa accade se una sede regionale a Palermo Facciolati a Cosenza no ritiriamo tutti contestualmente alla firma perché non ridono più le condizioni professionali per andare avanti facciamo una vertenza pilota ritiriamo la firma dei Magi non ci sentiamo più garantiti
L'azienda blocca non paga Federazione era stato Usigrai diari magistratura facciamo una prima causa su questo tema
C'era stata una sentenza della Cassazione sulla lottizzazione ricorda
Io ci sto
Attendo inviti
Facciamola
Mi si dice che in alcune testate arrivano in alcune sedi già cassette con interviste dentro
C'è una coraggiosa denuncia il collega deduzione
Scusate ma vanno in onda queste cose vanno in onda cassette di uffici stampa con interviste colleghi le montano e la colpa è dei partiti di chi è la colpa Intini petulante Pasquarelli sono arrivate lettere al direttore generale di diffida siamo stati invitati a montare questo appezzo into me
Spero che sia accaduto Suri una testata
Un qualsiasi collega che mi chiami dice arrivato una cassetta ecco sul tavolo non la monto il caporedattore si è incavolato ma a casa il caporedattore colleghi
Segnalati
Nessuno di voi può essere obbligato a montare una cassetta prodotto all'esterno dell'azienda da un ente privato
Nessuno di voi può essere obbligato a fare il test
è questa consociazione che Ballotta se esiste
Facciamo assieme io sono contro terrorismo individuale
Sono contro il singolo collega che si ribella contro il mondo sicura collega chiama i soci di adesione sindacato però il medico io non ci credo
Perché basta un collega colpito che la paura si diffonde
Allora quale percorso Pino il percorso è unitario
Il percorso unitario lavorare con pazienza e tenacia per l'assemblea del ventitré giugno noi oggi non abbiamo concluso la cosa mi andare nelle redazioni noi oggi abbiamo attento ha riaperto una partita parliamo solo aperta
Allora cosa dire sono che l'abbiamo potuta apparire perché abbiamo parlato prima
La possiamo aprire perché abbiamo coniugato incontrato le regole con la passione
La possiamo aprire
Perché abbiamo lavorato a costruire uno schieramento però adesso andiamo d'acqua a dove al secondo appuntamento che il ventitré giugno
I ventitré giugno e invito tutti i colleghi nella sala del consiglio si farà un'iniziativa unitaria ADRAI
Usigrai dice ma ripeteremo le stesse cose si colleghi preparata ad annoiarmi
La via del riformismo io solo per cerebrale per celebrare
Nuovamente la cultura grigia burocratica dell'asserita del rigore e della scienza lo dico in modo paradossale io credo che scienza rigore analisi e una cosa grigia ma se così è
Se qualcuno mi domanda se noi dobbiamo chiamare Sgarbi e Ferrara o qualche collega Rai per rendere vivace un nostro dibattito io vi rispondo no
Preferisco aria della regione danese maniche dallo studio a carico dei testi della documentazione perché sono convinto che finirà
Che
Sono convinto che abbiamo solo noi
E che va celebrato l'elogio devo mediocrità
Contro l'elogio della come dire della rappresentazione immaginifiche dell'arroganza Colletti
Nessuno mi convincerà che la faziosità sia un modo di essere di giornalismo nel privato e nel pubblico
E quando qualcuno può convincermi che anche nel pubblico si può mettere tra parentesi la sintesi per privilegiare le parzialità io ritengo che dica una scemenza
E che non sia accettabile questa strana
Allora qual è il percorso perché il convegno di oggi pericolo del ventitré giugno perché abbiamo un primo dovere Pino lo dico appena gli altri alla il primo obiettivo dichiaro di obiettivi successione il primo obiettivo è la controriforma va bloccata
Non si può più fare riforma delle delle regole della RAI senza i giornalisti allora il primo messaggio che parte oggi è bloccata le macchine perché senza di noi non si può certo
La seconda è creare una coordinamento di tutte le energie professionali di tutte le associazioni sindacali che nasce come avrai Usigrai si allarga per arrivare al convegno del ventitré giugno
Lo so che qualcuno vuole da me che io so dove spuntato come diceva facciamo un gesto una cosa io credo solo nel gesto del riformismo il riformismo prevede questo mettere assieme tante persone per vincere una battaglia
E risparmiarsi risparmiarsi l'atto clamoroso nel momento nel quale sarebbe
Comunque per non saper né leggere né scrivere le dimissioni del vicedirettore generale sono già state chieste gli ho chiesto e domenica le dimissioni dei responsabili di quella vergogna
Qual è il terzo punto costringeva all'autoriforma subito
Nell'incontro del primo giugno chiedere l'avvio l'autoriforma su quali punti
Regole dell'accesso delle carie vantano di questa azienda
La nomina dei direttori a partire dalla nomina a direttore del GR due che vuol dire come si nomini un direttore con le rose senza Rose con quale maggioranza le cose che ha detto sono e la riforma delle sedi regionali
Perché la riforma del decentramento diventa centrale
La riforma cioè tra mento vuol dire chiudere le sedi così come sono fondando solamente sull'attività redazionale
Colleghi su questo punto andremo a scioperi inauditi si è già organizzato la resistenza aziendale in alcune sedi Cosenza e una in altre i direttori di sede stanno chiamando a raccolta tutti dirigenti funzionari come Jimi Gregorio
Il coordinamento dei direttori di sede al grido di difendiamo i direttori di sede difendiamo i programmi regionali radiofonici difendiamo questa struttura delle sedi impediamo la centralità all'attività informativa
Fino abbiamo subito lo scontro sindacale Pino vedi perché le cose si vanno a saldare
E ho terminato con lei e cosa mettiamo alla fine di questo percorso che inizia e ci mettiamo in Congresso collegi
Perché vede
Io sono colpito abbiamo fare un congresso della RAI prima facciamo il congresso l'alterazione dalla stampa
Sperando che queste posizioni passino si afferma
Ma poi dobbiamo non lo sto annunciando una denuncia come so che ogni tanto sono molto perché Faccio gesti mi dimetto faccio le cose sono molto calmo da oltre due anni
Non ho nessuna volontà di abbandonare questa impresa
Ma lei presi possono fare in tanti modi non occorre essere sempre soltanto segretari per far noi dobbiamo quelle di fare un congresso dell'Usigrai
Che ponga al centro l'ultimo è stato alla ricerca delle regole perdute reso devo fare un con un congresso che stia proprio sul tema le regole la riforma della RAI
L'autonomia del giornalista RAI
E dobbiamo fare un congresso per spezzare le ambiguità per capire tra noi
Chi vive questo momento di risoluzione d'appartenenza come gioia come felicità come ti importante di scambio tra persone e crea qualcosa di nuovo
E chi disperatamente di cioè io mi aggrappo al vecchio mi aggrappo alla conservazione io ho bisogno di un padre ho bisogno di un partito ho bisogno di un clan ma questa è la vera sfida che ci separa tra chi non può fare a meno di vivere nella dimensione del clan della tribù io lo rispetto
Echi di c'è esaltante gettarsi in un percorso dove mi riconosco tra diversi senza voler chiedono di un capo con chi devo stare
E l'altra divisione sarà tra chi riconosce nella sintesi il modo di fare giornalismo e chi non riconosce della parzialità tratti credo adriatiche centralmente credo l'idea di accentramento tra chi crederà regole chi non ci crede e tra chi crede colleghi fatemela dire questa cosa
Che anche gli operai hanno diritto di parlare anche povertà hanno diritto di parlare tra chi crede che esista una questione sociale in questo Paese nella distribuzione del reddito dell'informazione è chi ritiene che chi non è proprietario non abbia diritto di vita di esistenza di parole
C'è un'altra grande discriminante che scomparsa questo Paese
Cariplo solo i ladri e onesti
E diviso anche tra chi crede che bisogna battersi per consentire a tutti di poter partecipare al merito e tra chi crede che alcuni debbono possedere d'altri no questa discriminante è sparita e io invecchiando faccio il percorso inverso lo sto recuperando fino in fondo
Ho convinto che dentro questa crisi dentro questo lavoro dentro questo congresso si formeranno i nuovi gruppi dirigenti del sindacato dei giornalisti
Si devono entrare dentro le botte
Non solamente dentro le stanze della paritetica sita in prova qua
Allora io chiedo una sola cosa
Di farla questo percorso di portarlo alla redazione di farlo di rappresentare tutti i rischi e tutti i pericoli e colleghi
Di rappresentare tutte le potenzialità e i colleghi di rappresentare tutto il pessimismo possibile ma di rappresentare anche tutta la speranza possibile colleghi io mi sono convinto che è uno dei modi per ammazzare i riformisti e quello di ripetere ogni giorno
Lasciate perdere perché il quadro è talmente grigio e talmente chiuso che chiunque operi per modificarlo è un povero shock
L'assassinio della speranza e l'assassinio della ragione però trasformazione
Personalmente lo dico per mi sono piegato neanche negli anni delle Brigate Rosse a questa logica del dire non c'è niente da fare o si spara o si conserva
è un vecchio gioco quello di gettare sulle ali estreme chiunque voglia modificare la realtà
Allora Collio termina con una battuta guardate io dico sempre ai miei amici
Che ci sono due modi di vivere con il fatto giocando e scherzando
Lo dico forse perché io sono un po'disordinato e quindi mi giustifico Di Maggio due modi di vivere
Quando uno vede una fontanella può fare due cose
Una è dire mio Dio ma se adesso mi butto sotto la fontana mi bagno
C'è un bicchierino qua vicino c'è un tovaglioli non si mette vicino alla fontanella e fin quando non ai bicchieri non al tovaglioli non la guarda e dice quanta sete avrei una semi buttato sotto mi sporco tutto lascio perdere
E l'altro modo è quelle delle regolate
Io non so come sia stato Fontanella forse mi bagno però faccio una scelta
Mi spendo mi butto mi bagno e Cipro io dico faccia una sola scelta non abbiamo altre
Spendiamo senza avidità senza avidità senza essere ogni giorno in una polemica tra vicini di banco spendiamo ci generosamente tutto andiamo alla sconfitta spendendoci tutto proviamoci fino in fondo
Io credo che abbiano iniziato davvero un percorso con Lucio nati cinque anni fa di trasparenza e di pulizia davvero abbiamo rinunciato tutti a qualcosa
Adesso proviamoci non ci può accadere nulla colleghi nella peggiore delle ipotesi la situazione resta quella che è porta nella migliore delle ipotesi possiamo trasformarla io sono convinto che è un difetto abbiamo avuto enorme nessuno credo sette decolli e buon sangue sentendo Corigliano sentendo altri amici va da me
Le critiche non fanno mai male
Dicono mi ha criticato tutt'altro mio carissimo amico anzi forse troppo gentile
Prevede quando Diego dice i direttori di testata non ha preso un aereo andato a Palermo ha ragione ma neanche se e dove l'Usigrai ha preso l'aereo andato a Palermo
Perché attualmente impegnato tra le questioni sulle private elezioni precongressuale Fnsi e i problemi elettorali credo andato neanche lui
E allora avrete io credo che le azioni vanno apprese riguarda Cosenza riguarda Palermo Pericle queste vertenze andranno aperti assieme che c'è un'emergenza criminale in questo Paese che alcune ragazze che vivono più pericolosamente di quello che dico io che al massimo mi rimprovera perché non dico Chievo Verona
Quando faccio la classifica dice una madre la grande tragedia qui non rischio nulla salvo rione per il posto allo stadio
E però colleghi
Ma lo dico generosità vuol dire questo ci troviamo fino in fondo
Ma quando scoppia un'emergenza
Siamo forse talmente anche noi in parte io parlo di me stesso rischiamo di assolo nomenclature
Che ci dimentichiamo che talvolta molti colleghi bontà relazioni io dico a tutti i cd adeguate che non vogliono soli posti non vogliono sul risolvano promettiamo che solo così i colleghi per la categoria che accetterà di persone che lavora onestamente
Allora forse dovremmo come sindacato ricordarci che si sono importanti congressi sono importanti le scadenze ma quando un corpo redazionale solo esposto subisce la discriminazione la sofferenza
E non possiamo sempre a girarci dicendo che le nostre assemblee sono così lunghe che fare il sindacalista è così noioso
Che siamo tutti così pieni di problemi da non avere mai tempo per le emergenze per la solidarietà quindi raccolgo l'intervento di Diego con intervento di Loria e altri non solo un attacco l'azienda ma anche con uno schiaffone al sindacato
Perché la generosità non la si può solo chiedere agli altri credo che se c'è uno stile nuovo che vada preso da oggetti cioè importanti contratti sono importanti le vertenze importante la grana
Che l'utilità vuol dire esserci dove vengono lesi idioti questo secondo me è la cosa principale che dobbiamo riuscire a riportare e affari vi ringrazio