Migrazioni e sicurezza: un equilibrio difficile

Grazie a tutti per la grande molto ricca di oggi
Grazie al Presidente Grasso dare immediatamente la però la nostra Presidente fra un anno messaggio di saluto
Autorità gentili ospiti colleghi
Signore e signori
Io
Per prima cosa Surrey esprimere la forte preoccupazione con cui sediamo in queste ore le notizie di stampa relativa al possibile coinvolgimento
I cittadini italiani gli eventi drammatici in Libia e in attesa di conoscere altri elementi ci stringiamo con affetto
Alle famiglie a tutte le persone che
Momenti di ansia solidarietà
Siamo partecipi di questi momenti io ho accolto con piacere la
Proposta del collega Paolo Romani Presidente la delegazione italiana presso l'Assemblea parlamentare l'organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa
Io spiccare a Palazzo Giustiniani questo importante incontro nell'ambito nell'ambito dei Security benissimo
Saluto il Segretario Generale dell'OSCE
Lamberto Zanni
E qui dal Segretario Generale dell'Assemblea parlamentare Roberto Montella complimentandomi per la sua elezione augurandogli buon lavoro
Il tema di questo pomeriggio quello dei nessi tra flussi di rifugiati immigrazione sicurezza è da mesi al centro del dibattito politico in Italia in Europa ed è stato oggetto
Devi recentissimi dibattiti della sessione
Invernale dell'Assemblea parlamentare dell'OSCE
Nella quale la delegazione italiana devo dire particolarmente attiva
L'organizzazione in prima linea
Su questi fenomeni soprattutto
Dopo le decisioni del
Consiglio ministeriale di Lubiana del due mila cinque di Atene del due mila nove che sottolineano come l'efficacia
Delle politiche migratorie siano condizione per la stabilità e lo sviluppo i economico dell'intera area OSCE
E in questa direzione ma anche
Il rapporto straordinario sulla crisi dei flussi migratori presentato pochi giorni fa a Vienna dall'onorevole Isabelle Santus
La questione
Delle migrazioni
Particolarmente quella dei profughi in fuga da conflitti e persecuzioni è molto complessa e può essere compresse compresa e affrontata solo considerando una serie
Di aspetti
Interrelati
Aspetti geopolitici sociali economici etici giuridici politici
E vorrei
Proporre quindi alcune brevi considerazioni
La prima considerazione che le migrazioni sono un fenomeno epocale
Che è sbagliato e controproducente affrontare con interventi di breve termine come se si trattasse di un'emergenza destinata a cessare in tempi certi e rapidi
Le migrazioni
Economiche sono il risultato di un processo naturale connaturato all'umanità le persone da sempre si spostano verso le aree più agiate ed ospitali del pianeta alla ricerca di una vita migliore
Un fenomeno che noi dobbiamo regolare ma che non possiamo impedire e che deve essere valutato al tempo stesso con umanità con pragmatismo anche
Sulla consapevolezza che
Il nostro continente sta invecchiando essendo Arcandor rapidamente portare quindi anche è grande vantaggio da un'emigrazione
Sei virtuosa e Bernard regolata
Già adesso le comunità immigrate contribuiscono sostanzialmente
Ad un certo benessere delle nostre società influssi dei rifugiati sono invece determinati dalle gravissime crisi che incendiano in Medioriente soprattutto ma anche l'Africa
Che purtroppo non siamo in grado di risolvere rapidamente si tratta di persone che
Vorrebbero vivere
Nei nostri paesi ma che sono spinte via Adda persecuzioni e violenze
In questi conflitti si intersecano delicatissime questioni di equilibri geopolitici conflitti etnici
Pesanti eredità del passato coloniale
Fallimenti
Politici e istituzionali dinamiche criminali anche
Errori della comunità internazionale per ridurre
I flussi occorre garantire alle persone che fuggono condizione di vita sicure e dignitose nei propri Paesi
A questo fine servirà certamente una strategia geopolitica complessa con il concorso delle potenze regionali internazionali cercando i contemperarlo nell'agenda degli interessi spesso
Ahi noi confliggenti
I conflitti e in Iraq in Siria in Libia solo per sé inverno alcuni richiedono accordi politici per riprendere il controllo del territorio
Contrastare anche militarmente il potere terrorista e difendere la vita i diritti delle persone soprattutto predisporre accortamente assetti politici e distruzione ed istituzionali i doni
A garantire
In modo stabile a tutte le componenti etniche e religiose il giusto spazio
La grande debolezza dell'Europa è stata l'assenza di strategia a mio avviso
E negli scorsi anni nell'Europa sottovalutato e le trasformazioni in atto alla frontiera meridionale dell'Unione
Ha omesso di agire in modo unitario per influire positivamente sul corso degli eventi come avrebbe dovuto e potuto fare
Più di recente non ha compreso la necessità di agire con interventi strutturali di lungo termine sulla questione appunto dei rifugiati
Io pochi giorni fa ho incontrato il Presidente della commissione di un che
E mi pare che la strada che il Parlamento e il Governo italiano da tempo indicano a gran voce
Sia finalmente quella su cui lavora la Commissione
E cioè ottemperare agli obblighi morali e giuridici di accogliere tutti i profughi condividere il controllo delle frontiere rivedere in profondità sia il sistema di a Colle di accoglienza sia le regole i dubbi Lino agendo con solidarietà e con coesione
L'auspicio è che tutti si rendano conto che su questo tema l'Europa rischia d'infrangere la propria storia
E di ipotecare il proprio futuro
In secondo luogo io ritengo che
Sia pericolosa
E da rigettare con la massima fermezza quella saldatura mentale per la migrazione terrorismo fra diversità e il radicalismo
Così come
Quei meccanismi di sospetto di rancore nei confronti dell'Islam e degli stranieri dei profughi superficie esterna
Che i cittadini
Smarriti comprensibilmente provano e che alcune forze politiche
Il responsabile mentre a livello interno
Non è un caso che l'Europa stanno crescendo i crimini cosiddetti di odio o di
Intolleranze la violenza motivate da odio religioso etnico culturale
Come sappiamo la genesi degli attentati a Parigi e largamente interna all'Europa
Dunque è una mistificazione e ridurre la questione della sicurezza degli Stati e della lotta al terrorismo al controllo dei flussi di rifugiati e dei migranti
Cioè
Il controllo delle frontiere sarà essenziale ma insieme agli interventi di intelligenza e di sicurezza alle azioni diplomatiche e garantendo i diritti di tutti cittadini migranti
Rifugiati
L'ultimo profilo che vorrei rilevare e concludo attiene
Al modo con cui nel nostro Paese dobbiamo affrontare il fenomeno migratorio nelle sue conseguenze sociali io credo che
Se sapremo adottare
Politiche lungimiranti di attribuzione di diritti e cittadinanza a chi partecipa con lealtà
E con il proprio impegno alla nostra democrazia potremo evitare fenomeni di emarginazione di marginalizzazione delle comunità di migranti
Nelle quali si annidano le radici poi dei fatti drammatici di Parigi
Ma prima ancora di Londra e dibattiti
L'Italia ha in questo la speciale
Responsabilità
Di essere da sempre un ponte
Fisico ideale fra due mondi che si guardano attraverso
Il Mediterraneo
E che
Da millenni dialogano e si
Contaminano positivamente a dicembre
Sono profondamente convinto che su queste basi noi
Che abbiamo l'altissima responsabilità di rappresentare i cittadini delle Assemblee elettive
Sapremo affrontare il dovere di proteggere da un lato la vita e la serenità alla sicurezza dei cittadini
Ma
Senza mai dimenticare anzi difendendo i valori di civiltà di umanità nei quali
Consiste nella nostra identità più profonda
Grazie Presidente grazie
Normalmente
Grazie grazie Presidente
A parole l'ambasciatore Lamberto Zannier segretario generale l'OSCE prego ambasciatore
Ringrazio
Presente Grasso per la per la cortese ospitalità per questa questa discussione
Applicazione all'Assemblea allora alla delegazione italiana assemblea parlamentare dell'OSCE in particolare
Il presidente romani per
Facilitato l'organizzazione di questo di questo evento quello che stiamo organizzando adesso a Roma è un è un Security idee
è uno di questo è uno di questi dibattiti
Dove vogliamo andare oltre la dimensione intergovernativa che la dimensione in un certo senso ma portante nell'osservazione Trezzi anale
Perché troviamo dei temi sull'agenda ditemi la cui trattazione molto difficile dove in una dimensione semplicemente intergovernativa non riusciamo ad andare sufficientemente avanti
Quindi attraverso Security day prima di tutto rafforziamo l'interazione con la componente parlamentare credo più su questo anche con
Segretario generale molte le note e l'abbiamo fatto molti progressi ma poi inseriamo nel nel dibattito
Altri altre componenti che andrà a mio giudizio sono sono fondamentali la società civile la stampa decreto si è molto positiva del Presidente Fazzone con noi oggi perché è importante anche aprirsi nel nostro dibattito anche con i rappresentanti dei media
Il mondo il mondo accademico anche su questo il Presidente nell'idea di feroci che che c'era e ci ha raggiunti
E stiamo lavorando convogliare i su iniziative per rivitalizzare il dialogo Mediterraneo dialogo nel quale troviamo degli aspetti molto importanti nella gestione del dibattito sul tema delle migrazioni
Emigrazione abbiamo in realtà già
Avuto periti piccoli fallimenti all'interno dell'OSCE perché aveva cercato di aprire un dibattito
Alla ministeriali del grado cancellati dalla Presidenza serba ha portato avanti con determinazione il progetto di decisione sulle migrazioni che non è non è purtroppo andato in porto anche sul dibattito esiste
Ci siamo guardati un pochino attorno all'orso abbiamo guardato ma qual è l'importanza di questo tema per la nostra organizzazione abbiamo prima di tutto visto che
Per molti aspetti abbiamo una serie di attività che sono molto pertinenti per per trattare il tema delle delle migrazioni
Abbiamo rappresentante speciale sulla tratta degli esseri umani abbiamo un concetto adottato in sede ministeriale per la gestione delle frontiere
A lavoriamo molto sui tempi abitano le nostre società
Le l'emarginazione d'impatto quindi del del diverso se vogliamo sul
Sulle nostre società come come come le società reagiscono
Dove l'equilibrio tra come dire il preservare e valorizzare i valori fondanti del nostro società ma anche il le l'equilibrio con l'apertura verso i nuovi arrivati in un certo senso
Il problema dei diritti umani di che è un altro tema fondamentale nell'OSCE molto importante per la nostra mi ha della nostro approccio ampio
Alla sicurezza e che quindi guardiamo ai problemi dei rifugiati e i nostri obblighi rispetto rispetto rifugiati anche in questo contesto
Però lo stesso tempo e anche su questo abbiamo una decisione ministeriale guardiamo con attenzione al problema dei migranti e quindi il problema economico la dimensione economica dell'immigrazione dei movimenti migratori
Quello che noi vediamo oggi ed è sarà questo un pochino pedofilo portante del dibattito anche domani alla giornata e sicurezza al Ministero degli esteri
Sarà quello di cercare di fare un passo indietro di guardare
Il problema nella sua dimensione complessiva ovviamente oggi stiamo questo lo vediamo sui sulle prime pagine in tutti i giornali
Siamo alle prese con un'emergenza con un'emergenza drammatica troppo vi eccetera ma ma dobbiamo cercare di guardare anche al quadro più ampio e anche al quadro
Anche alla la situazione e lungo termine che cosa che cosa sta succedendo dei portante che cerchiamo di definire e di meglio capire che cosa sta succedendo all'esterno e all'interno nostro Società
E è ovvio che serve una strategia presente Grasso parlare a con riferimento all'Unione europea in questo caso di carenza di strategia io sono perfettamente d'accordo ma la la comunità internazionale erano strategia l'OSCE come organizzazione regionale bisogna che
In un certo senso affronti il problema in ogni suo aspetto e su questa base poi cerchi di
Ma di sviluppare una sua strategia che non può essere nemmeno questa una strategia isolata che sono state sia portata avanti in coordinamento con tutti gli altri attori internazionali
Io credo che i fenomeni migratori belle le questi rifugiati che ciò che abbiamo di fronte
Stiano segnando un cambiamento epocale un cambiamento epocale di cui di cui dobbiamo prendere atto e a cui dobbiamo rispetto al quale dobbiamo dobbiamo reagire
E quello che dovremmo fare è mettere a punto una serie di politiche che siano molto articolate per per
Trattare tutti gli aspetti tutte l'angolatura del problema
Dalla dalla gestione dei conflitti a alla alla questione del dell'impatto dei cambiamenti climatici perché abbiamo anche anche questi fattori
I differenziali economici seguiamo la politica di cooperazione allo sviluppo che sono tutte ancora molto molto troppo nazionalizzato
Forse bisogna cominciare a guardare all'agenda l'agenda Nazione Unite lo sviluppo sostenibile e cercare di
Cominciare a ad avere una visione più strategica
E in qualche modo meglio coordinata sulle sulla politica operazione sviluppo per cercare di favorire
Lo sviluppo prima di tutto in quelle zone da cui vengono da cui provengono i più forti flussi migratori
E questo ovviamente è un altro aspetto combattere il crimine organizzato che non ha organizzato la tratta di esseri umani sta diventando di per se stesso un fattore che promuove
I movimenti migratori quindi va combattuto con fermezza e l'ha combattuto attraverso ancora una volta coalizioni
Tra attori internazionali che hanno un ruolo da svolgere in questo e in questo settore
Quindi questo già comincia a delineare una una politica estremamente articolata che ha molte dimensioni molte facce e che richiede quindi
Attori a livello globale a livello regionale a livello subregionale eccetera all'interno di questo ovviamente si innesta poi il dibattito sull'emergenza
Sulla Siria sulla gestione i confini e ed anche poi dibattito interno all'Unione europea direi che
L'elemento chiave li debba essere
Quando si tratta di rifugiati quando si tratta di vittime di di conti di conflitti e quando vediamo poi molte donne e i bambini
Muoversi a piedi su sulle rotte balcaniche eccetera credo che
Sia importante non dimenticare quali sono gli obblighi internazionali che abbiamo e quindi
Mantenere anche
Come dire tenere fede agli impegni morali che ci siamo presi abbiamo costruito la nostra civiltà democratica anche sulla base di questi valori è importante vedere anche la solidarietà su questo la solidarietà deve essere
L'elemento coesivo della risposta della comunità regionale in questo caso prima di tutto l'Unione europea credo e e mi pare non vediamo abbastanza solidarietà su questi temi all'interno del europea mio su questo che probabilmente l'Italia portante incontinenti continui a spingere
Ma non vorrei posizionare all'interno all'OSCE troppo dopo il dibattito su questi temi credo questo sia un un elemento importante ma che va
Stemperato in questo in questo
Quadro in questo quadro più ampio mi pare che abbiamo in questo
Domani avremo avremo oratori che copriranno sia da un punto di vista tematico che da un punto di vista rappresentanza regionale
Le le varie dimensioni nello nello spazio c'è quindi dovremmo avere gli ingredienti per un dibattito significativo e dire questo e questo in un certo senso preludio italiano è un ottimo è un ottimo modo per per far partire la discussione per
Ed è per prendere conto per tenere conto del quegli elementi che provengono nelle varie prospettive perché crei questo ecco e poi quello che
Che vogliamo fare vedere vedere un po'come dalle diverse prospettive questo questo problema viene
Viene impostato e quali sono anche le raccomandazioni ritorno in termini di
Di di di passi perché ovviamente
L'obiettivo è quello di mettere appunto un'agenda in agenda che sia realistica e che sia
Attuabile dal nostro punto di vista abbiamo già alcuni dove una cosa che io vorrei vedere per esempio all'interno dell'OSCE è un punto focale concreto sulle migrazioni
Che che quelli mantenga la costante attenzione tenda vivo il dibattito all'interno l'organizzazione su questo tema io vorrei
Se possibile anche più un piccolo ufficio con
Con un piccolo gruppo di persone su questo
Stiamo anche lavorando con i carabinieri che hanno un centro cioè per eccellenza è molto interessante a vicenza si chiama con ISPO
E stiamo lavorando con loro per fare un programma congiunto di addestramento di forze di sicurezza dei Paesi fosse mirato a combattere la tratta degli esseri umani io con il il contrabbando gli essere umani
Questi anche sono contributi concreti che possiamo dare per rafforzare la capacità dei Paesi a rispondere
Ad alcuni fenomeni troviamo davanti qui ne portate che abbiamo
Cerchiamo in qualche modo di contestualizzare quello che vediamo oggi cerchiamo di sviluppare un'agenda che sia realistica ma che sia allo stesso tempo perché non viziose e anche aprire alcuni alcuni risultati immediati questo pochino
Un pochino l'agenda mi fa piacere vedere che ci sia interesse e quindi poter avere questo dibattito anche
Con tutti voi grazie mille e grazie ancora Presidente
Alla parola rappresenta la RAI Monica Maggioni che prima del mestiere di oggi è molto più complicato di quello di ieri
Ha fatto tante scorribande su tanti fronti di guerra non so di cosa ci pare RAI ma ti diamo la parola
Ma
Questa mi sembra già un atto di fiducia che merita la mia gratitudine
Ma innanzitutto finora tutti e invece semplicemente dicendo che sentire il tono all'approccio le prove del resto era mi hanno già confortato rispetta alla al seguito dell'intervento perché mi è sembrato un atteggiamento molto razionale rispetto alla questione molto pragmatico se possibile
E trovo che rispetta questo intera vicenda l'approccio razionale pragmatico sia forse la cosa di cui si sente più bisogno
C'è invece su base quotidiano l'approccio del tutto il motivo alla vicenda emboli noi che raccontiamo perché facciamo informazione né che descriviamo queste realtà abbiamo una responsabilità precisa anche
Nella costruzione
Di questi scenari pensare alla la giornata di oggi dice negazione sicurezza un equilibrio difficile sia un equilibrio difficile anche se
Il due poi di questa questione non hanno lo stesso peso mentre oggi ci si vuole far credere che i due poli di questa questione abbiano lo stesso peso no non è così denigrazione sono certamente una questione centrale con la quale dobbiamo fare i conti come società come
Collettività con le quali ci dobbiamo confrontare per capire come a ripensarci e di strutturarci
La sicurezza non può e non deve essere messa sullo stesso piano delle migrazioni perché questa equazione non esiste banalmente non esiste nemmeno non esiste numericamente non esiste dei fatti
Pensiamo a quali sono i conti
Ugo è venuto giù
Recente tra virgolette che hanno nominato alla nostra sicurezza al nostro senso di sicurezza bene parto dall'undici settembre faccio un salto
Ideale e arrivo agli attacchi lasciato due due e mi collego al data clan nessuna di queste persone o quasi era un immigrato immigranti a nessun titolo
C'erano le persone che hanno attaccato alle Twin Towers che vivevano e facevano apertura dagli Stati Uniti a loro piacimento addirittura si addestravano Lino i campi di volo
Le persone che hanno attaccato lasciato i debitori abitavano a qualche centinaio di metri lasciarlo dove dove avevano ho studiato e vissuto lavorato
E dello stesso si può quasi dire del persone che si sono rese protagonista dell'attacco batta clan perché invece attraversavano la frontiera più aperta di tutte le quella inesistente tra Francia e Belgio sostanzialmente
E quindi dove l'equazione quella che invece noi percepiamo ascoltando il racconto quotidiana come equazione allora quando dicevo apprezzavo il l'elemento di grande razionalità introdotto nell'approccio
Dall'ambasciatore dal Segretario è proprio questa
Se già nel racconto quotidiano riuscissimo a dare contro il senso della proporzione dei numeri di quanto di sicurezza accende la questione immigrazione e invece
Di quanto era la sicurezza in un senso più ampio perché io quella che vedo in discussione una sicurezza rispetto ai modelli alla sicurezza rispetta quale idea di Stato esprimiamo acqua all'idea di società esprimiamo abbia l'idea di collettività esprimiamo non
Una sicurezza in senso stretto con senso tecnico perché è vero che nulla cioè ci sono ce lo confermano anche rapporti di questi giorni ma quello sì ci sono minacce che probabilmente in qualche misura riusciamo a controllare
Quello che invece ci deve interrogare molto di più
Il il tipo di struttura sociale verso la quale andiamo e quali su con le nostre capacità
Di reazione
Nella relazione ovviamente metto rientra anche la reazione positiva
Perché venivano citati le ragioni di queste
Ondate migratorie che da una parte hanno accompagnato la storia dell'umanità che ci viene ricordato molto spesso quanto noi abbiamo
Molto ha fatto parte delle ondate migratorie
Di qualche decennio ha semplicemente ritornano indietro di qualche decennio insomma di manciate di decenni non di più e quanto invece ci siam poiché contingenze allora il fatto di ordine di fronte a noi una sponda sud del Mediterraneo è un Medioriente fortissimamente destabilizzato è evidente che ha un impatto decisivo
Su quello che sta accadendo il fatto di avere problemi legati al cambiamento climatico evidente che ha un impatto decisivo su quello che sta accadendo basti pensare alle condizioni dell'Africa subsahariana
Se non non decidiamo di costruire uno sguardo su questi problemi che hanno più allo sguardo che tiene conto non solo di quello che accade stamattina o che accadrà domani mattina ma lo sguardo
Che ha una prospettiva di periodo più lungo non solo non saremo in grado di prevedere per fenomeni ma soprattutto
Non saremo in grado di dette nominare delle politiche e qui arrivo al luogo che ci ospita in cui sono contenta di divenire a parlare perché
Quello che vedo
Troppe volte e anche la relazione di tipo politico che è una reazione che tiene conto solo degli effetti sull'oggi sull'immediato sul minuto seguente sul nulla
Quanto alla posizione che si tiene a ne ho un impatto che poi si traduce in quel senso
Oggi forse è un momento in cui un po'più di coraggio politico e anche un po'più divisione politica implicherebbe fare delle scelte che magari hanno invece seriamente producono consenso mi perdonino tutti i politici presenti in senso mi permetto di dire queste cose ma io sento il bisogno
Come sintomi il bisogno di comunicatori che siano in grado di dare il senso del razionale delle cose e che quindi dicano alle migrazioni ci sono ma dobbiamo trovare la strada
Quella quale gestirle non respingerla perché chiudere porte e
Ingenui
Mi sembra assolutamente ovvio che sia una relazione più anacronistico che si possano fare più velleitario pensare in un sistema globale come una vostra dovete dare ai genitori veramente come dire esposto il problema l'altra il mio vicino ma che in qualche modo pensieri proietterà su di me quindi non è quella la strada inutile affannarsi
Scorciatoie quindi come chi comunica chi racconta deve essere in grado di dare un senso razionale del fenomeno e di dare le proporzioni e di non lasciarsi andare
Alla facilità del racconto della paura perché da uno zero cinque di share in più e poi però proietta sulla società
Una serie di problemi con i quali bisogna fare i conti e quindi bisogna essere semplicemente più giornalistici in questo senso più attaccati a racconto del reale che è fatto anche da numeri cifre impatti lì veri e non gli impatti percepiti perché io sento sempre dire ama la percezione della paura si una percezione qualcuno la Crea
Tangenziale non è che si autorizzi nata a voi nelle persone è chiaro che se io ho i giorni successivi all'attacco Charlie Edouard clan
Apparsa le giornate a raccontare della invasione terroristica che poi fisicamente visivamente sovrappone per ai migranti dopodiché non ne parla più nel racconto più che nel frattempo in Siria ci continua a essere in conflitto
Pesantissimo in Libia c'è un conflitto pesantissime pagani tanto questi temi perviene elencare uffici senza un legame fra loro diventa molto difficile spiegare all'opinione pubblica qual è la complessità del momento che stiamo vivendo è e quindi quale surplus di di studio di attenzione e di impegno a capire la realtà ci viene richiesto in questa fase questo perché io raccontai perché comunica e dall'altra pare per
Appunto per chi
Protagonista della politica non è questo il momento in cui scegliere la strada la scorciatoia perché vedo una forte tentazione di scorciatoie
Dietro l'angolo per dire tutti i problemi della nostra società solo la i vedete nelle ad Amburgo il padre che arrivano con il sacchetto e sballata
Vale il poeta baracca o dal sud di Damasco e quello è il problema mentre invece
Tutto il resto lo è molto meno no quella non può essere identificato esclusivamente come un problema tanto meno come una minaccia per cioè identificare l'arrivo di persone con l'idea di minaccia
Una scorciatoia politica che presenterà molto presto il suo conto perché noi come società dobbiamo abituare Facci a dividere la ripensarci in quella chiave e quindi se invece di scegliere progetti strade possibilità cediamo la scorciatoia della demonizzazione oggi forse produrrà un po'di consenso in più ma certamente non produce soluzioni proprio chiudendo vorrei proprio dire che
Non solo non produce soluzione ma la cosa che ci fa più paura
Che a questo mostro del terrorismo della radicalizzazione dell'altro diverso dalla voi che aggredisce il nostro modo di vivere ecco in quel tipo di risposta in una risposta che è totalmente e di esclusione che è totalmente di barriera alimenta la propria narrativa e da quella trae forza per dire loro sono i nemici da battere quindi insomma c'è un po'di lavoro da fare insieme grazie
Grazie Monica
Ci attendiamo quindi delle grosse proposte innovative e nella selezione non fate l'operazione di Messina a ambasciatore Nelli feroci
Presidente dell'Istituto Affari internazionali grazie grazie Presidente domani per aver organizzato questo evento su un tema di così straordinaria attualità come quello delle migrazioni della sicurezza
Io poi cominciare osservando che i flussi migratori sono un fenomeno globale che interessa da tempo da molto tempo l'intero pianeta all'Europa
Esterni stava in particolare soprattutto a partire dal primo dopoguerra le migrazioni era all'epoca erano soprattutto di natura economica spesso vinta europee
Ma negli ultimi anni delle a partire soprattutto dal due mila undici in coincidenza con il fenomeno delle primavere arabe ma anche più spesso ancora con il fallimento delle primavere arabe questo fenomeno ha subito un'improvvisa accelerazione
L'intensificazione senza precedenti fino ad assumere quasi le caratteristiche della vera e propria emergenza umanitaria
Si è successivamente aggravato come conseguenza di conflitti armati penso soprattutto
Cioè la Libia ma in particolare alla Siria ma anche come conseguenza della situazione di stamattina disaggregazione a volte di catastrofi naturali
O situazioni di estrema povertà come era purtroppo prevedibile fenomeno ha suscitato allarme e preoccupazione nelle opinioni pubbliche
In Europa nelle classi dirigenti europee e tutto questo perché l'Europa si è trovata improvvisamente a gestire un fenomeno per la quale non era assolutamente preparata
In effetti se uno guarda i numeri i numeri di queste migrazioni non sono numeri in termini assoluti impossibili da gestire se si pensa a un continente di cinquecento milioni di abitanti
Dovrebbe essere possibile per un continente di cinquecento mila militanti assorbire integrare un milione di migranti o di richiedenti asilo ma nei fatti nella realtà
Questi continui arrivi di migranti continuano a suscitare prevalentemente di azioni di chiusura di azioni di protezione
Invierò che in molti Paesi si è assistito ad uno straordinario impegno di natura umanitaria allo sviluppo di politiche di integrazione alla costruzione di strutture di accoglienza ma in generale
Se uno guarda le reazioni degli Stati membri processualmente soprattutto il caso dell'Unione europea le reazioni degli Stati e dei Governi sono ispirati
Dall'obiettivo del controllo dei flussi dell'obiettivo
Per la protezione delle frontiere esterne dalla richiesta di una qualche forma di distribuzione degli oneri dei richiedenti asilo o dei migranti
La realtà è che in Europa si rafforzano i controlli alle frontiere alle frontiere esterne ma anche a volte alle frontiere interne quelle dell'area Schengen si costruiscono mulini di né barriere di contenimento
Si è cercato senza successo di organizzare delle forme di ridistribuzione dei richiedenti asilo
Si è riconosciuta l'esigenza la necessità quasi impellente di rimpatriare i migranti economici cioè qui emigranti che non un diritto alla protezione
Internazionale si sta cercando di ridiscutere non so quanto riusciremo il principio ispiratore del Regolamento di Dublino per alleggerire l'onere eccessivo sui Paesi di prima accoglienza
Orari in effetti malgrado qualche apprezzabile eccezione la reazione dei nostri Paesi
E i Paesi europei di fronte a questo perlomeno dei flussi migratori di queste dimensioni è stata una reazione prevalentemente difensiva perché motivata dà l'impressione di trovarsi di fronte ad un fenomeno che mette a rischio la sicurezza dei Paesi di destinazione
In larga misura torto questo su questa ragione Monica Maggioni e si è però consolidata una percezione dei flussi migratori come una minaccia
Effettiva ma più spesso percepite alla sicurezza interna dei nostri paesi dei Paesi di destinazione da una minaccia per la sicurezza alle nostre frontiere una minaccia per l'ordine pubblico
Una minaccia per la concorrenza e questo è profondamente sbagliato che il migranti possono portare sul piano dell'occupazione
Una minaccia per i costi dell'accoglienza addirittura addirittura una minaccia per la conservazione dell'identità nazionali per il paventato rischio di società multietniche non sufficientemente o adeguatamente integrate
E la realtà è però che l'Europa è stata colta impreparata di fronte a questo fenomeno che non accenna a diminuire anzi appare
Destinata ad intensificarsi e non è stata finora in grado di definire una credibile risposta unitaria e solidale che coniugasse legittime esigenze di una gestione ordinata
E coordinata dei flussi con le esigenze di un controllo effettivo
E l'efficacia delle frontiere ma anche con le esigenze di natura umanitaria collegati con i bisogni di queste popolazioni migranti e tutto questo ha contribuito ad accentuare la sensazione di insicurezza di fronte a questo fenomeno
Che non si riesce a governare con mezzi strumenti comuni
Ora se si guarda più attentamente il fenomeno non può e non deve essere preso in considerazione soltanto come una minaccia alla sicurezza
è un fenomeno creduto che non interessa solo l'Europa mentre il fenomeno di dimensioni globali ed è un fenomeno che investe varie dimensioni c'è una dimensione geopolitica che ha a che vedere
In particolare con i conflitti nei Paesi da qui si origina questi flussi migratori c'è una dimensione umanitaria che è collegata alla drammatica situazione personale dei migranti
C'è una dimensione demografica che ha a che vedere con i differenti tassi di crescita demografica tra i due continenti quello di partenza è quello di arrivo c'è una dimensione di relazioni internazionali perché i flussi migratori del fenomeno
Investo nel rapporto fra paesi di arrivo e Paesi di origine ma molto spesso anche tra gli stessi Paesi di destinazione se si veda le dinamiche che caratterizzano in questo periodo
Il rapporto fra Paesi membri dell'Unione europea e c'è infine una dimensione che ha a che vedere con la politica interna
Dove il fenomeno dei flussi flussi crescenti di immigrazione pone dei problemi di integrazione ed è spesso sfruttata da formazioni politiche nazionaliste populiste per creare una reazione di paura nelle opinioni pubbliche ad accrescere il consenso politico
Elettorale l'Europa ha ignorato per molto tempo questo fenomeno esso potrà vivamente ha tentato di costruire di definire una strategia comune
Che però in larga misura è rimasta una una strategia sulla carta non è stata realizzata degli assi portanti sono noti ridistribuzione dei richiedenti asilo rimpatrio dei migranti economici rafforzamento di Frontex
Creazione di centri comuni per l'identificazione e registrazione dei richiedenti asilo un piano di azione per la Turchia se ne parlerà al Consiglio Europeo di lunedì prossimo una proposta che ancora non è stata formalizzata ma arriverà a giorni
Di una guardia comune di frontiera per assistere i Paesi membri e controllo alle frontiere esterne aiuti umanitari ai Paesi di prima accoglienza
Un impegno politico di carattere generale a risolvere le cause profonde dei flussi migratori più cooperazione ed assistenza ai Paesi di origine in cambio magari di una collaborazione dei partenariati di mobilità
E lo smantellamento della rete dei trafficanti di esseri umani né per la stipula di accordi di riammissione però va riconosciuto e questo va detto senza ombra di dubbio che il programma è rimasto in larga misura una lista di buone intenzioni che si sono scontrate
Contro la mancanza di volontà politica da parte degli Stati membri
Ad alta e che oggi
Di fronte a questo fenomeno l'Europa e al rischio di disintegrazione perché ognuno sembra andare per la propria strada e le misure nazionali spesso contraddicono quelle che sono state adottate pochi giorni prima magari a livello comune
Ora se uno guarda gratuitamente dal fenomeno migratorio mi avvio rapidamente alla conclusione
La lettura del fenomeno migratorio in chiave di minaccia la sicurezza è una lettura univoca non fa giustizia la complessità del fenomeno c'è una narrativa altrettanto valida più difficile da far passare presso gli opinioni pubbliche
Che mira a identificare il fenomeno migratorio non solo con una minaccia ma anche come un'opportunità per le società di accoglienza
Opportunità sotto il profilo demografico nei nostri paesi sono paesi che
Hanno problemi drammatici dal punto di vista demografico vedono una scala la loro popolazione in calo progressivo
Opportunità sotto il profilo occupazionale perché immigranti che vanno a fare lavori che i cittadini prive quelli essa rifiutano di fare
Ho potuta perfino nel medio termine per i nostri sistemi di welfare delle opportunità sotto il profilo della diversità culturale come fattore di arricchimento e di diversificazione della nostra società
Mi chiedo se vi chiedo se è possibile invertire la narrativa collegata ai fenomeni migratori e la mia risposta è che sì probabilmente è molto difficile perché è molto più facile legge delle migrazioni come minaccia
è possibile leggerla come opportunità ma la condizione necessaria perché questo sia effettivamente possibile e che si sia in grado finalmente di dare una risposta comune solidale
Convintamente condivisa in assenza di una collaborazione effettiva in assenza di questo gioco perverso di scaricabarile
Si rischia di rendere ingestibile il fenomeno di aggravare la posizione di singoli Stati membri che risentono delle misure adottate dal vicino e di rendere ancora più penosa la situazione dei migranti
Oggi quindi complessivamente fenomeno resta una delle sfide più complesse
Cui l'Europa è chiamata a far fronte a un fenomeno che va affrontato con spirito di solidarietà nei confronti dei migranti ma anche con la fermezza che si impone per evitare che diventi inarrestabile ingestibile necessario affrontarlo con la solidarietà che
Deve essere tra Paesi di destinazione
Dei flussi per evitare la tentazione di agire da soli provocando danni al vicino ed è necessario
Affrontarlo cercando di utilizzare tutti gli strumenti a disposizione e tutti fuori e tutte le organizzazioni regionali o internazionali che possono contribuire
Risolvere o a avviare a soluzione questo questo problema e qui vengo a qualche considerazione conclusiva sul ruolo dell'OSCE credo che sia particolarmente interessante che sia proprio l'OSCE
A promuovere questo dibattito su sicurezza immigrazione l'OSCE che in fondo l'organizzazione che non era una specifica diretta competenza in materia
Di migrazioni ma una competenza sicuramente in materia di sicurezza e come abbiamo visto il fenomeno migratorio ci piaccia o non ci piaccia investe una dimensione di sicurezza
Aggiungo che lasciamo a dimensione regionale molto estesa e che quindi
Questo mi consente di coinvolgere un numero considerevole di Paesi nella gestione del fenomeno consente forse in un contesto geopolitico molto più ampio di quello dell'Unione europea che è stata finora
L'organizzazione che più direttamente si è trovata a rispondere alla sfida di questo fenomeno poi va aggiunto che come ci diceva il Segretario Generale dell'OSCE l'OSCE ha sviluppato nuove competenze
In aree che sono direttamente collegate fenomeni migratori il rispetto dei diritti dell'uomo la lotta contro il traffico degli esseri umani e la lotta contro la tratta degli esseri umani
L'integrazione dei migranti e quindi io sono sicuro che l'OSCE dico adesso do atto
Anche agli impegni che ci ha qui annunciato anticipato all'ambasciatore Zanier potrà aiutare nell'assicurare per esempio che i sistemi di asilo
E di controllo delle frontiere le stesse pratiche di rimpatrio e riammissione siano compatibili con i migliori standard internazionali può aiutare nello stimolare
Un dialogo cross border fra autorità di polizia e magistratura dei Paesi membri della lotta
Alla criminalità organizzata e alla tratta degli esseri umani
Può aiutare in itinere mette a disposizione su base volontaria aiuti e assistenza per stabilizzare tagliare la ricostruzione dei Paesi di origine dei flussi migratori e questo è un po'ecco le considerazioni di carattere generale che volevo fare sul tema
Augurandovi successo alla giornata di domani dove tutto questo che oggi abbiamo soltanto accennato verrà sicuramente approfondito grazie
Grazie
Presidente maggioritaria che si debba lasciare la ringraziamo tantissimo per la partecipazione grazie
La parola reperto Montella
Segretario di una dell'Assemblea parlamentare dell'OSCE in carica dal primo Anna grazie Presidente romani
Quello fare un sincero ringraziamento
Presidente Grasso per la sua gentili parole
E
Onorevole i senatori deputati onorevole Amendola lasciate Lanzani era per me
Un gran lavoro da fare piccola una piccola riflessione su quello che il tema migrazione e sicurezza
La stima la scorsa due l'una abbiamo avuto duecentocinquanta parlamentare dei cinquantacinque Paesi che si sono incontrati
Hanno avuto una sessione plenaria il tre Commissioni hanno affrontato la questione migrazioni su tutti gli aspetti nuovi aspetti umanitari gli aspetti di sicurezza
Security anche gli aspetti sociali ed economici
E hanno cercato di in questo dibattito molto animato di mettere in campo alcune possibili risposte
Il commissario europeo Stalin Idis che è un cipriota che è un ex membro dell'Assemblea parlamentare era il capo dalla delegazione cipriota
Ci ha detto all'inizio dei lavori che la crisi della migrazione stabilmente veramente mettendo a repentaglio la costruzione dell'Europa l'idea stessa dei valori stessi fondanti dall'Europa
I parlamentari OSCE hanno discusso animatamente della devo una risposta politica data finora la crisi e della necessità di affrontare la questione in maniera globale l'abbiamo sentito oggi alcuni esempi
La questione affrontata vanno dalla Regione dalla crisi pericoli di una risposta frammentata il rafforzamento delle politiche europee
E l'applicazione effettiva delle quote l'importanza di un rapporto privilegiato in ambito OSCE con i Paesi del Mediterraneo nell'incontro con il Presidente Grasso prima abbiamo parlato molto di questo aspetto
Della partenariato con i Paesi del Mediterraneo l'OSCE in un certo senso anche privilegiate questo
Abbiamo discusso anche gli aspetti della bancabilità organizzata e del traffico degli esseri umani
Tutto questo dibattito sulla immigrazione anche il frutto di un rapporto fatta dall'onorevole Isabel Santos che qui com'è presente Rizzo del Santos Presidente
La Commissione affari umani della dell'Assemblea parlamentare e questo rapporto è anche frutto di una serie di visite sul terreno che abbiamo fatto insieme al confine siriano turco Vassalli euro foto che hanno visto i campi profughi gestiti dai turchi
Campi di immensi e dimensioni enormi credo soltanto in Giordania e ci sono campi ancora più grandi
Siamo stati l'onorevole Tidei e l'onorevole Di Pietro sono stati con all'onorevole Santos anche a Lampedusa
E duecento due settimane fa siamo stati al confine con alla Serbia nella sabbia meridionale dove i sardi hanno messo in campo un sistema per la gestire il flusso di immigrati
E diciamo che sul terreno aveva visto come anche i Paesi dei Balcani che sono stati affidati a sono stati colpiti da questi problemi nel passato siano anche quelli un po'più
Avanzati nella nell'affrontare forse anche perché risentono sulla loro pelle di quello che l'esperienza triste del passato io avevo previsto solo un piccolo indirizzo di saluto che non entrano nel merito di tutte le questioni ma volevo cogliere l'occasione per ringraziare l'ambasciatore Zannier per l'invenzione del dei settori che Dese il genio italiano volte anche all'interno del maresciallo che all'interno della la struttura nasce ovviamente abbastanza rigida per via della del sistema di consenso ma la ma spero di aver avuto la capacità di vietasse insicuri ribadisca darà la possibilità di discutere anche di questioni
Fuori dagli schemi fuori dagli schemi proprio rigide che ci sono a Vienna
Volevo anche ringraziare l'ambasciatore driver per avermi ha dato la possibilità di creare una relazione un po'più forte tra la dimensione parlamentare da parte dimensione governativa avendo abbiamo discusso dal presidente Grasso prima
Sulla vicenda la migrazione c'è molta anche competizione tra diverse organizzazioni no fra le Nazioni Unite entrano alle nell'Unione europea tra altre organizzazioni
Diciamo che un ambito questa disputa questa
Competizione tra le diverse dimensioni non esiste noi abbiamo messo da parte i rispettivi due perché abbiamo abbiamo pensato dov'è il problema come facciamo ad aggredire i veri problemi sul terreno e come riusciamo a mettere insieme i nostri diversi asset ma la parte governativa
Alcuni progetti di cui abbiamo sento parlare noi diamo l'asset dai parlamentari che hanno la possibilità anche di
Fare appello le loro opinioni pubbliche e quindi abbia messo da parte questa divisione cerchiamo di lavorare insieme di concerto
Vorrei concludere proprio sulla mia elezione a segretario generale del Presidente Grasso mi ha dato delle
Parole di sostegno e molto gradita in
Voglio cogliere l'occasione qui perché credo che sia la sede più giuste imposto alla prima uscita che ha fatto in Italia da quando sono stato eletto ringraziare lei presidente romani per ringraziare la delegazione italiana per ringraziare tutto il Parlamento italiano
In particolare anche all'onorevole Tidei che si è battuta molto forte mentre nel di una opera la mia nomina e poi elezione a luglio
Diciamo che
Nella mia vicenda io che vivo all'estero da tanti anni sento spesso denigrare il nostro Paese che non fa sistema paese ne parla oggi il pranzo sistema Paese
Credo che nella mia vicenda
Nel mio piccolo avevo visto che il sistema Pelusa funzionarono alla Farnesina
E lo ringrazio per il Ministero il ministro Gentiloni già a Belgrado a affatto il suo lavoro con la rete degli ambasciatori nei cinquantasette Paesi e il Parlamento anche funzionare il Parlamento con network hanno lavorato quindi
Di questo sono orgoglioso volevo ringraziarla pubblicamente buon lavoro a tutti
Grazie Roberto lasciando poi al sottosegretario Enzo Amendola neo sottosegretario agli esteri complimenti ancora pochi giorni fa
Sta parlando forse una voce
Io volevo ringraziare l'ambasciatore Zanette questa amministrativa di oggi che poi avrà domani un seguito ancora più importante dire non
Sul tema della sicurezza delle migrazioni che son due temi sicuramente di grandissima attualità e sulla quale anche alcune componenti la delegazione italiana
Si son dati del molto da fare due temi che sono stati oggetto di discussione
A Vienna nella sessione invernale al quale purtroppo non tutti siamo cito intervenire perché l'hanno quel giorno proprio quel giorno
Una discussione su un tema abbastanza importante per la vita dei cittadini italiani ma voglio ringraziare la la senatrice Di Pietro Cristina che aveva già proposto un testo all'Assemblea parlamentare che è stato
Approvato a larghissima maggioranza proprio sul tema dell'immigrazione ricordando che comunque per la discussione che è nato anche per internazionale
Ormai il superamento del Regolamento di per Dublino mi sembrò bene i fatti e nelle cose anche la discussione
Ma nel contempo vorrei ringraziare anche ringraziare anche l'onorevole Tidei che ha posto con accortezza dire il tema
Dei rifugiati e come intelligente riferimento a quelli che vengono chiamati rifugiati climatici una studio mi pare dello Anna però UNHCR
Prevede per il due mila cinquanta qualcosa come centocinquanta milioni di rifugiati su questo tema in tutto il mondo che va dall'India Cina al Messico nell'aver l'America centrale
L'Italia è sicuramente molto presente nell'OSCE fa ricordava adesso prima Roberto la presenza dell'ambasciatore zanne di Roberto Montella alle cariche apicali dell'OSCE
Sicuramente superano
Roberto un pochino pregiudizio internazionale che c'è nei confronti del nostro Paese e degli uomini che rappresentano il nostro Paese all'estero ma crede anche perché su questo argomento l'OSCE sicuramente può svolgere un ruolo molto importante non fosse altro perché
è stato introdotto il concetto di migration management che in
Una sorta di cooperazione che deve avvenire ci deve essere fra gli Stati che
Dovrebbero affrontare la problematicità che sono legati
Al fenomeno migratorio la migrazione lo diceva prima anche giustamente Monica ma lo ricordava anche l'ora l'ambasciatore feroce deve anche essere considerata un'opportunità di crescita economica e certamente bisogna contrastare quella che
è palese per tutti di migrazione illegale ma bisogna trovare anche un modo per garantire dei flussi dei flussi legali e sicuramente l'unica cosa che non dobbiamo sollecitare possono quello zero otto di
Sciogliere in più che ricordava appunto Monica non possiamo sfruttare nella xenofobia
Nell'intolleranza nella distinzione non possono essere questi concetti motivi o categorie della mente che ci possono appartenere
Per sollecitare la pancia e i sentimenti più bassi della pubblica opinione sicuramente dobbiamo distinguere questo un dato fondamentale ma ci siamo arrivati
Del fenomeno migratorio coloro che emigrano per motivi economici e coloro che emigrano per le guerre
E le distruzioni e anche per alcuni regimi vedi l'Eritrea sulla quale non andrebbe scritto nostra da parte ma che sicuramente non consentono ai propri cittadini di vivere in maniera normale i consigli e serena esistenza nel loro Paese
Perché
Nuovi assistiamo oggi a quello che
A tratti anche quindi sono d'accordo con loro Grecia armonica parliamo in maniera eccitata convulsa continuativa del fenomeno terroristico che investe le nostre bandiere
In una contaminazione fra estremismo e le nostre periferie e poi ci dimentichiamo dei fatti rimangono poi esaltati alcuni singoli ma nella simbologia negativa di questo fenomeno ci sono anche i bambini siriani che
Di pochi anni che rimangono morti negati sulle coste e nei mari del Mediterraneo e
Non possiamo non dimenticare oggi che casualmente casualmente sembra di capire poi forse
E i soci dirà qualcosa di più sono morti due cittadini italiani
Non per un atto terroristico tradizionale ma per un atto criminale oppure per un trasferimento sbagliato oppure non so perché comunque dobbiamo ricordare che a trecento chilometri dalle coste cioè qualcosa che sta accadendo e che noi dobbiamo osservare con attenzione sul quale probabilmente dovremmo con atto di grande responsabilità assumerci
Degli incarichi anche molto onerose sicuramente l'OSCE non ha influenza in queste aree anche se le Montella ricordava prima
Una vita in Turchia dove ci sono due milioni e mezzo di profughi un milione e mezzo in Giordania quindi parliamo di paesi alle quali si è con qualche polemica dedicato finanziamento molto importante
Ma quando noi ci lamentiamo di centocinquanta mila
Persone che arrivano sulle coste italiane dobbiamo ricordare che un Paese Scano popolazione forse inferiore al nostro e che forse non ha le capacità economiche nostre Staso Vendola di una migrazione di due milioni e mezzo di persone la piccola Giordania di un milione di persone piccolissimo Libano di milioni di persone
Quindi parliamo di Paesi nei quali tanto teniamo dimenticarci ma che è stato già solo assorbendo un impatto spaventoso
In termini trasferimento ci sono aree interne dove
I migranti sono superiori a coloro che vive né con le regioni
E qui interviene
Un altro ragionamento io devo ringraziare adesso non c'è ma
Vedo suoi funzionari quindi lo ringrazio lo stesso il Preside Grasso che mi è consentito recentemente la settimana scorsa io guardo il weekend scorso di fare una missione negli Emirati Arabi Uniti dal nostri lavori precedenti abbiamo stabilito
Salti nei rapporti con quel mondo arabo in questo caso sunnita
E devo dire
Che avere una visione apertura di questo modo ci consente di capire molte cose noi siamo lo tira forse meglio di me Amendola successivamente secondari
Rispetto al conflitto che
Si sta svolgendo in Siria nello Yemen
In Iraq siamo secondari perché c'è un conflitto che all'interno del mondo musulmano
I piccoli Emirati Arabi Uniti uno solo cose che sono molto note combattono da protagonisti una guerra loro nello Yemen una guerra totalmente dimenticata avete avuto settanta morti sul terreno l'Arabia Saudita Bombarda
Le milizie sciite utili
Che avevano
Occupato la gran parte del territorio io medita oggi stanno come si dice in gergo fra parenti del fra virgolette vincendo la guerra
I giovani degli Emirati Arabi Uniti paese piccolo giovamento con pochi abitanti ma con un esercito forte consolidato di professionisti sta combattendo sul terreno una guerra
Che ci riguarda relativamente una guerra sunnita contro le milizie sciite
Il nemico
Di questi Paesi cosiddetti arabi moderati non è da esce il primo nemico primo nemico l'Iran primo istituiti minimi ci sono riusciti
E questa è una diversità una un uso direttore della quale non dobbiamo
Essere distratti perché la si svolge la guerra che per certi versi per noi incomprensibile quanto le chiediamo quali sedi internazionali
E chiediamo di coinvolgere tutte le forze
A tutti i livelli per combattere quello che noi consideriamo
Plasticamente il terrorismo internazionale che poi ha delle contaminazioni come dicevo prima con le nostre periferie è una forma di terrorismo che per noi molto importante ma che in altri scenari dei teatri si aggiunge
A una guerra che diversa che ha un colore diverso rispetto a quello a cui noi siamo abituati degli un quadro
Complesse un quadro difficile un quadro dove dobbiamo come su tantissimi errori
L'intervento dell'America in Iraq è stato un errore drammatico drammatico
Saddam Hussein era forse peggiore criminale della storia come lo era Gheddafi come fossero esse Lassad ma la minoranza sunnita che governava sulla maggioranza su riuscita consentiva alle cancellerie occidentali
Dividere più tranquilli abbiamo addirittura sollecitato Saddam Hussein attaccare grande Satana e l'Iran
In una guerra inutile dopo dieci anni a milioni di morti sottratti esattamente negli stessi Corfilac erano partiti
Quindi abbiamo delle corde straordinarie con perché dipendono anche dalla mancanza di quindi cultura rispetto a questi Paesi e dalla non voluta non volontà di comprensione precise puntuali di società profondamente diverse dalle nostre una società tribale per noi
Una Stalin comprensibile ma è la società nella quale il loro questi popoli sono abituati abdica concludo e lascio la parola
Allora sottosegretario anch'io sono d'accordo costruire muri non serve a niente si trasferisce il problema al di là del muro di fianco al muro prima del muro ma non si risolve nulla certamente non si può essere nemmeno abbandonati
I Paesi europei non si possono girare dall'altra parte
L'Italia è in in prima linea
Se per caso ci fossero i muri se per caso Schengen saltasse vuol dire che la prima l'Italia diventerebbe ancora prima trincea tutto il flusso migratorio che adesso facendo nei Balcani
Sì interi sarebbe sulle coste italiane non so se noi
Con i pasticci consentitemelo ogni tanto abbiamo combinato tipo quello di non registrare l'immigrazione di richiedenti asilo perché pensavamo che passando lungo il territorio italiano poi sparissero da qualche parte in giro per l'Europa e l'Europa ci ha contestato
Questa manchevolezza gli o sportiva trasporto avevamo detto che c'erano poi forse non c'ero nella misura il ritorno a essere eccetera eccetera eccetera
Pur tuttavia
La situazione di oggi che comunque in un certo qual modo nel bene o nel male siamo riusciti a sostenere può darsi che domani possano diventare ancora più grave quindi il problema della migrazione e della sicurezza su due problemi
Perfettamente connessi fra di loro ma su problemi sui quali tutti con grande responsabilità
Dobbiamo dobbiamo affrontare e lo dico e concludo non è un problema di maggioranza e di opposizione il senso di responsabilità che ci contraddistingue ad esempio sul caso libico io non ho chiesto
Di sapere che cosa accade in lingue domani mattina io sono sicuro e voglio essere sicuro che il mio Governo qualsivoglia stesso colore affronti con determinazione problema libico mi auguro che ciò che sta facendo
Se la cosa giusta ma non si mettano nelle condizioni di sapere quanti uomini abbiamo sul campo quanti ed agenti quanti forze speciali è un problema che riguarda come non la riservatezza
E lì la segretazione che il Governo ha giustamente fatto mi pare invece di febbraio segreta quando un provvedimento del Governo per quanto riguarda questo problema quindi è un problema delicato che può essere oggetto di polemica politica ma che con senso di responsabilità tutti sorgano frontale consapevolmente
Grazie era una
Sottoscritta
Io vi ringrazio e mi limiterò non solo a delle considerazioni ma addirittura ad aprire nuovi scenari nuovi gruppi che vorrei condividere con voi per
Lasciarci dopo questo incontro con lo spirito che anima l'OSCE il piglio ricerca riflessione
E riorganizzazione anche di un'idea dell'intervento politico a livello multilaterale che è tutto un terreno oggi da da scoprire innanzitutto
Permettetemi come Presidente Grasso del Presidente romani di
Un pensiero che noi abbiamo espresso tutti oggi a sostegno
Di delle famiglie di Salvatore file Fausto piano
Che in questi momenti
Ovviamente legano tutto il Paese un sentimento di unità
Quello che su quelle che sono le strumentalizzazioni politiche fanno male perché
Ovviamente le sofferenze dei nostri connazionali devono unire la politica la classe dirigente il Sottosegretario Mennitti sta riferendo al Copasir
Il Governo il Ministro degli esteri già in accordo con i capigruppo riferiva alla al Senato e alla Camera su quella che una vicenda i nostri connazionali
Che
Si inizino a
Potrei dire non solo nelle coscienze dell'opinione pubblica e della classe politica ma
Dai DS il senso della sfida in cui non ci troviamo tutt'
Sì coinvolti con un Paese così vicino è un sentimento di unità che in queste ore ci deve
Far mettere da parte le divisioni io sono molto d'accordo con Paolo Romani che ringrazio Presidente dell'Assemblea parlamentare nostro amico senatore perché credo che la politica estera di un Paese come l'Italia
Debba trovare degli elementi di condivisione certamente di discussione analisi controversia ma
Dentro le grandi scelte chiunque governi chiunque governa chiunque chiamato all'opposizione deve ritrovare
Anche quello che è il l'alto
Messaggio dell'interesse nazionale a cui tutti noi siamo chiamati
E quindi io lo ringrazio Paolo per il lavoro che fa
Nell'OSCE
Per l'amicizia con tanti di noi che sono qui presenti deputati senatori perché lascia una palestra punto dove si respira un linguaggio un clima completamente differente a volte dalle strumentalizzazioni dalle polemiche per fine di parte
C'è l'interesse nazionale ma soprattutto c'è la visione di un mondo che cambia e in questo mondo che cambia e io vorrei partire da qui l'OSCE non solo perché sono affezionato personalmente adesso mi impediscono
Abbiamo le assemblee parlamentari quindi ho chiesto al ministro la delega perché vorrei continuare
A a vivere in questo clima in quest'organizzazione l'OSCE domani avrà i siti i diritti dei se con l'ambasciatore
Straniere io credo in un periodo o molto difficile soprattutto per il conflitto ucraino e per quello
Che la che è stata la la conseguenza di queste di quelle di giornate di quello che ancora viviamo l'OSCE
A pochi giorni settimane alla celebrazione la Carta fondativa di Helsinki può ritrovare una grande forza
Di spiegazione nella ridefinizione del multilateralismo che anche l'ambasciatore Nelli feroce nelle feroce indicava e poi anche un saluto ovviamente a Roberto Montella per il ruolo che avrà
A
Nella ricostruzione e nella costruzione di legami sempre più forte tra
Tra parlamentari Governi in questo nuovo clima
Quindi io
Leggo e sostengo e vivremo domani e vedremo nei prossimi giorni una storia che è quella dell'OSCE
L'e discutevamo qui nel celebrando la carta di Eltsin che ricordando anche grandi figure
Si ricordava l'autobiografia la biografia del dica sarò lì è quell'elogio della pazienza in un mondo che all'epoca era diviso in blocchi
E che oggi rischiano non di essere diviso in blocchi di contrapposizione geopolitica
Ma in di
Policentrismo in nuovi in un multilateralismo non solo asimmetrico come dice qualcuno Emma in un multilateralismo del caos
Dove dentro le Regioni e ai confini dei continenti si costruiscono fagli e di
Di conflitti di non comprensione di quelli che sono le grandi possibilità
Che vengono dall'unità io credo che ricostruire il multilateralismo oggi interroghi tutti interroghi non solo alle Nazioni Unite ma tutte le organizzazioni continentali e trans continentali
Interroga innanzitutto l'Unione europea perché su sicurezza e immigrazione lo dicevano prima molto meglio l'ambasciatore feroce Paola ma la la Presidente Maggioni
Paolo Romani una sfida esistenziale forse di più
Anche della sfida che abbiamo vissuto dal due mila otto un poi sulla crisi economica dentro i confini europei
Perché scende n e la carta di identità della cittadinanza europea e quelle che sono le grandi migrazioni che in queste ore e vediamo i confini tra Macedonia e Grecia verso il Consiglio europeo
Del sette marzo riguarda l'esistenza stessa di un'idea di Europa che si è affermata dopo la caduta dei muri e dopo l'unificazione l'allargamento delle scelte che abbiamo vissuto
Diceva la Presidente Maggio nel due mila e quindici l'Europa ha vissuto a due fatti simbolici
Due mila e quindici in Europa iniziato conoscerli dove si è chiuso col batta clan se chiuso cioè con la frattura interna anche le coscienze che ha creato paura
Questa paura nelle opinioni pubbliche
E si è indirizzata in vari versanti
In vari versanti significa scoprire quello che ha
Avveniva fuori dei confini europei ma quello che avveniva anche all'interno
Il grande palazzo del potere di Bruxelles a pochi chilometri c'è modo e me il quartiere da dove si era organizzata costruite ideata l'attacco che si è svolto a Parigi pensate
Quel palazzo bello il Palazzo del Parlamento Altiero Spinelli il nostro sogno di unificazione a pochi chilometri c'era un gruppo i cittadini europei non
Immigrati ma di seconda generazione che organizzavano l'attentato alla disintegrazione dell'Europa costruire un fronte interno però noi che è un voi
Tra chi rifiuta l'idea anche di di convivenza pacifica e di chi vuole costruire nuove frontiere dell'odio e allora le paure che si sono alimentate in questi anni evidente si sono riversati io
è un sentimento che non demonizza o come fa benissimo Paolo Romani non bisogna mai demonizzare le paura anche verso fenomeni migratori perché il legame che qualcuno erroneamente fa tre immigrazione questi fenomeni della storia
E anche della violenza che si ripercuotono a debbano essere spiegati interpretati letti
E deve vedere soprattutto alla parte la classe dirigente una grande capacità di risposta
Noi nel riflettere sul multilateralismo oggi quindi le grandi organizzazioni dobbiamo
A partire dalla dalle radici delle condizioni di differenza
Di differenza rispetta i patti e i passaggi della storia precedente oggi c'è la ventiquattresima nazione al mondo che è quella fatta dai profughi e dei rifugiati di guerra sono più di sessanta milioni a una nuova Nazione
Se ha raddoppiato in dieci anni il numero in termini di milioni di sia nato in un Paese si è spostato in un altro e anche quando si parla un delle delle ragioni storiche dell'immigrazione quindi quelle per cause
Legate alla povertà allo sviluppo oggi ci troviamo di fronte a una nuove figure di un masse che moltitudine di persone che scappano sì
Citava il clima ovviamente le guerre
Ed intorno a non nascondere a volte in Italia questo è un peccato delle i mezzi di comunicazione quelle che sono le grandi moltitudine di profughi che non scappano solo tre continenti ma dentro i continenti
Se noi oggi andassimo a vedere tra la Somalia
E il Kenya o potrà indiciamo in luoghi dell'Africa dove le guerre hanno prodotto migrazioni beni numeri sono notevolmente considerevolmente superiori a quelli che noi troviamo oggi
Rispetto all'arrivo nel nostro continente allora
Sono cambiati i vari elementi sono cambiate le guerre perché le guerre sono duramente per procura come citava a Paolo Romani aspetto al Medioriente guerre in cui la deterrenza non la decidono due potenze sedute da qualche parte ma ci sono gli attori regionali che spesso anche nostri
Amici dentro alle alleanze dentro le organizzazioni che hanno un'agenda differente da quella delle grandi potenze sedute nel Consiglio di sicurezza e non basta più a volte una risoluzione perché quello che si costruisce lì ad altri attori regionali
Sono cambiati i concetti di guerre civili
Sono cambiate anche i concetti di confronto religioso perché la religione non spiega tutto
L'ASP la religione dentro le religioni si costruiscono maggioranza e minoranza c'è una minoranza sunnita fondamentalista che vuole dichiarare guerra non solo
A quelli che sono lontani dalla loro religione ma anche coloro che interpretano differentemente la religione sono cambiati i concetti
Di fuga per la povertà per le guerre sono cambiati i percorsi
E in tutto questo in questo cambiamento noi abbiamo visto che l'Europa ancora non si è attrezzata da Potenza civile e di grande e protagonismo in un mondo che cambia a reggere questa sfida
Così come noi chiediamo a tutte le organizzazioni come bene fa l'ambasciatore Zani era guidarlo nell'OSCE a tutte le organizzazioni di interpretare questo mondo
Nel con paradigmi classici e chiusi ma con una grande capacità oggi contano faccio sempre domande lo dico l'ho detto in premessa vorrei aprire più dibattito che fare
Conclusioni contano più i vertici mini laterali come dice lo IAI o i vertici multilaterali cioè contano più i vertici le grandi conferenze che risolva i problemi otto sedersi come al tavolo di Vienna o al tavolo di
Marocchino per la crisi libica pochi Paesi confinanti insieme ad altri Paesi che raggiungono un accordo sono grandi questioni cambiano i formati
E in tutto questo grande stravolgimento lo diciamo noi italiani
In maniera unitaria come vedete tra le forze politiche dall'Europa è di fronte a una sfida esistenziale in termini di sicurezza
Perché quello che abbiamo vissuto l'anno scorso ha creato delle paure a cui si devono dare delle risposte sia in termini di
Attrezzarsi per
Processi di di difesa dei nostri cittadini sia in termini culturali di dirlo deve radicalizzazione i processi di integrazione
Far sì che modem e che non sia una periferia dell'Europa ma sia
Un progetto che solidi fichi l'Europa
E anche in termini di immigrazione
Guardate la Grecia
Negli ultimi nell'ultimo anno il suo due mila e quindici è segnato da un numero più mille seicento sessantadue per cento di immigrazione rispetto al due mila e quattordici
Ora l'Europa può fare vertici senza invitarle
Può chiedere gli hot spot in Grecia giustissimo per fare tante cose
Ma quando ci sono ottocentocinquanta mila cittadini che scappano dal Medio Oriente in fiamme che arrivano dall'Afghanistan a un Paese come la Grecia si risponde dicendo l'Europa c'è
E unità a una proposta per aiutare la Grecia a una proposta
Per aiutare se stessa altrimenti il vertice del sette sei è di nuovo indicare col ditino come hanno fatto hanno italiani vi ricordate quando ci fu Lampedusa nel novembre del due mila e tredici bene non funziona ma non perché
Siamo noi la porta di questo mondo che cambia ma perché l'Europa stessa di fronte a una sfida esistenziale
è e sono gli stravolgimenti del mondo sono la guerra in Siria sono la guerra
Civile in Libia che ha aperto l'autostrada centocinquanta mila poi centosettanta mila poi centocinquanta mila immigrati in tre anni
E questo mondo che cambia ma io
Lo dico sommessamente da federalista da europeista ma io
Ho sperato come tanti di noi che l'Europa significasse caduta dei muri caduta delle divisioni e un grande progetto globale
La nostra posizione nel mondo non un accordo tra ventotto paesi per discutere se i bilanci funzionassero o meno
E allora per questo
Reputo che forse il vertice e tutto questo processo che vivremo
Molto più decisivo anche delle discussioni che si sono fatte sul rispetto dei da dei dei dei trattati e dei dettami statistici in termini di flessibilità fiscalità e bilanci
è una sfida esistenziale perché il ruolo stesso dell'Europa
E il ruolo che deve ambire in questo mondo e siamo parte della crisi del multilateralismo se non ne usciamo
Da questa emergenza da questa prova della storia che si procederà ad Acqui avanti dalle crisi che abbiamo vissuto i nostri confini della Krajina
Fino al Medioriente con una risposta che sia politica di cooperazione di sicurezza e di pace noi come Governo credo anche
In una discussione parlamentare seria
Sicurezza e immigrazione abbiamo dato delle risposte
Che riguardano vari aspetti
Abbiamo detto sì ad abbattere un unico il muro che il muro di Dublino che è l'atto in un'altra pagina della storia che oggi
Alquanto non solo sorretto ma
Fa sorridere pensate ottocentocinquanta mila persone che entrano in Grecia richiedono l'asilo e quest'anno in Grecia ben
è una è una questione che è fuori dalle considerazione della realtà abbiamo detto sì a una
Comune
Ricollocazione solidarietà ma anche sia una comunicazione per i rimpatri perché ottocentocinquanta mila persone
Di cui alcune sicuramente non avranno i requisiti per rifugiati politici bene non dobbiamo lasciare un Paese come la Grecia come Malta a gestire queste anche una logica di rimpatri deve essere una comune
Azione europea
E abbiamo detto anche sì questa è stata una proposta tipo di Padova Anna pochi giorni fa è la proposta complessa e ampia di di di richieste per riformare la governance europea anche a trovare un sistema di finanziamento
Per le frontiere per la gestione come diceva sempre ambasciatore Nelli feroci
De gestione di quelle che sono delle dinamiche anche non solo di sicurezza ma di flussi che arrivano si può fare si può fare con eurobond che è una parola sempre
Che è sempre stata vietata per quanto riguardava le politiche di bilancio ma si potrebbe fare per esempio
Per politiche che ci leghi non sulla
Sull'immigrazione insomma è una sfida le classi dirigenti è una sfida a chi
Crede nell'Europa nell'europeismo in prima fila seduto l'ambasciatore tunisino come ricorderete nel due mila undici quando dopo la caduta di Benelli
Tanti giovani tunisini vennero in Italia allora non governavamo noi ma io lo dico col senno di poi le dichiarazioni del Ministro dell'interno dell'epoca
L'onorevole Maroni furono di questo segno quando ci fu una difficoltà con altri Paesi europei che chiudevano le frontiere perché avevano paura
Che tanti giovani tunisini dall'Italia sì si muovessero verso altri Paesi per il ministro all'epoca disse no se cade Schengen cade l'Europa io credo che sia
Come allora anche oggi non è una posizione dell'Italia perché siamo porta di arrivo dell'immigrazione anche di rischi
Ma perché è lui il valore costitutivo la carta di identità della cittadinanza europea se oggi l'ambasciatore chiedete all'ambasciatore tunisino quanti tunisini in maniera
Così illegale entrano in inni in Italia per i numeri sono molto bassi molto bassi sono fisiologici a due Paesi confinanti perché perché con l'aiuto dell'Europa e soprattutto con il protagonismo della Tunisia
Sotto attacco ancora di eventi drammatici il popolo tunisino sta ricostruendo la democrazia noi dobbiamo essere al loro fianco e tanti giovani sono tornati in quel Paese
Sono gli stessi giovani che sono arrivati due giorni fa all'arrivo porto qui a Roma
Su un corridoio umanitario organizzato grazie a delle associazioni e sostenuto dal Ministero degli affari esteri un esperimento che porterà più di mille siriani
Quindi Italia un esperimento che noi chiediamo agli altri Paesi europei di farlo perché avere quarantuno bambini feriti dalla guerra che arrivano in sicurezza secondo noi è un valore non solo umanitario ma anche un modo intelligente per per rafforzare il percorso che porterà al nove marzo anche noi speriamo al mantenimento della tregua l'uscita da quel conflitto bene le prime frasi di quei bambini sono le stesse che abbiamo sentito alla stazione di Budapest
Nella nell'agosto del due mila e quindici noi vi ringraziamo per
Per accoglierci ma non vogliamo tornare prima possibile al nostro Paese
è il loro Paese si chiama Home sale tempo si chiama bombardamenti e si chiama città distrutte
Allora di fronte a tutto ciò il dovere dell'accoglienza e le proposte anche seria fanno sì che l'Europa si rimette in cammino
Che superi la propria sfida e che ricostruisca insieme alle organizzazioni
Sovranazionali come l'OSCE come le Nazioni Unite come il tutte le agenzie delle Nazioni Unite un'idea di multilateralismo adeguato alle sfide della modernità
Che hanno caratteri differenti anche molto più complicati del passato con attori nuovi con protagonisti nuovi
Con delle tragedie che stanno emergendo dalla
Dalla
Dalla pancia di una globalizzazione che trova ancora del negli squilibri fattori
Di difficoltà io vi ringrazio discuteremo domani discuteremo ancora ringrazio l'OSCE e l'esperienza che tutti noi abbiamo fatto adesso che continueremo a fare le sfide che l'Ambra ambasciatore Zani era lanciato quello
Che farà l'Assemblea parlamentare ma soprattutto in questa giornata fatemi ringraziare Paolo Romani di nuovo
Perché credo che la politica estera di un grande Paese si faccia con serietà sobrietà evitando strumentalizzazioni anche in giornate dolorose come oggi
E cercando sempre di essere un Paese l'altezza delle proprie sfide vi ringrazio
Grazie grazie a tutti alla prossima occasione