Critica e militanti

Buongiorno da Radio Radicale qui e Matteo Marchesini per la rubrica critiche militanti cadono oggi in questi in questi giorni in questo mese i cent'anni dalla nascita di Giorgio Bassani
Grande narratore del Novecento italiano almeno commisurato al Novecento italiano ma non solo
Vattani come altri della sua generazione dei nati negli anni dieci fu per certificazione dicono della grande narrative europeo ottocentesca che era inventò soprattutto
All'inizio nella misura del del racconto lungo e come altri narratori della sua generazione penso Natalia Ginzburg ma anche a un Pratolini
OCCAR con la entrò in crisi o forse
A poco a poco andò sfumando creativamente negli anni Settanta quando ormai
Alla fine degli anni Sessanta all'inizio degli anni Settanta quando ormai
Il mondo letterario culturale che aveva conosciuto e che aveva da imprimere
Sembrava esaurirsi
C'è un aneddoto famoso piuttosto spiacevole quel passaggio brusco traumatico di consegne che vide Barzani consulente editoriale Feltrinelli
Spazzato via letteralmente dalla nuova avanguardia che addirittura ebbe l'impudenza di definire Luino Cassola delle li alé letterarie erano assolutamente tutt'altro
Nulla o quasi resta memorabile di quelle nuove avanguardie mentre noi rileggiamo ancora con profitto
Il taglio del bosco la ragazza di Bube o di Giorgio Bassani
Fiero mandi più più noti come il Giardino dei Finzi Contini sia forse con ancora più profitto alcuni libri meno conosciuti ma più grandi perché il Giardino dei Finzi Contini uscito
Nel mille novecentosettantadue un po'tra l'altro non solo non arretrato almeno dal punto di vista proprio della
Ricezione ma fu
Uno dei primi ben teller del dopoguerra italiano di un autore letterato che ne aveva curato per Feltrinelli un altro cioè il Gattopardo di Tomasi di Lampedusa
è certa un libro tipico di Bassani in quei bastardi condensa una sua visione della storia Bassani guarda alla storia come
Da una al di là
C'è qualcosa nel suo raccontare le vicende del Novecento dei suoi correligionari del del degli ebrei
E dei ferraresi insomma ad un Novecento assegnato fortemente segnato da un punto di vista sociologico c'è qualcosa aveva
Già detto Calvino iniziali cinquanta ditte le storie di fantasmi c'è qualcosa di
Quanta automatico e diretti grafico e di lapidario insieme
Tutto è già chiuso i giochi sono fatti
Non resta che Gesù che gettare appunto lo sguardo su un tempo che è diventato spazio è diventato cimitero c'è almeno un personaggio indimenticabile in quel romanzo che Nicole
La ragazza di questa famiglia altoborghese ferrarese finché Contini che a una rapporti di parentela come la Jolla Del Barone rampante di Calvino con la Pisana D'Ippolito Nievo ma dicevo forse oggi
E non solo oggi si rivela no ancora più grandi altri libri ti passati
Quello straordinario racconto lungo che gli occhiali d'oro e soprattutto due romanzi degli anni Settanta ero malati della sua maturità e del suo straordinario tramonto che sono dietro la porta e la Irone in questi tre libri
Esce fuori una caratteristica fondamentale della del dei nodi tematici psicologici che questo che questo scrittore
Mettendo assieme lezioni molto diverso la lezione dirlo bere quella di Manzoni quella di Agrigento ma anche quella di non reattori di grandi intellettuali da cui molto aveva imparato come
Roberto Longhi come Benedetto Croce ecco riesce riesce
E forse anche Mario Soldati come ha notato Cesare Garboli riesce a a dire una doppietta dell'esistenza della società in cui si è trovato a libere
Bassani infatti descrive una borghesia ebraica che in quanto porcherie privilegiata
Ma che però viene accolta spesso nel momento
O della promulgazione delle leggi razziali e quindi della sua riduzione a come dire a bersaglio Quaglia bersaglio animale oppure nei momenti nelle fasi della sua crescita
O
O successivamente alla persecuzione nazista in cui molto più ambiguo è il rapporto tra lettere ebreo e l'essere borghese dietro la porta a racconta appunto questo rischioso rapporto diciamo tipi di dipendenza
Di tra un ragazzo borghese ebreo che vuole integrare in una classe in cui non integrando il tutto con
Nonostante nonostante le le le sue caratteristiche poteri che potrebbero indurlo ad indurre gli altri ad accettarlo completamente
Nella schiera quanti dei leader e invece una sorta di gregario di gregario che fa la spola tra questo ragazzo gli altri leader in maniera un po'obietta e nello stesso e che nello stesso tempo una sorta di gregario degli aguzzini una vittima a sua volta qualcosa di simile lì
Si ripete anche negli occhiali d'Oro dove invece il tema è quello dell'omosessualità e del rapporto tra un tra la emarginazione di un medico omosessuale e la diverso emarginazione e di un ragazzo ebreo
Ma per me il più grande Bassani e quello dell'Airone quello
Del romanzo in cui
Un uomo alla fine degli anni Quaranta un borghese di nuovo ebreo
Durante una giornata di caccia scopre riscopre e c'è una citazione ironica diremmo all'inizio riscopre l'eternità e che l'unica eternità possibile lo vede
In una Irone moralmente poi
Negli uccelli imbalsamati in una vetrina di Codigoro appunto l'imbarcazione qualcosa che c'è al di là della morte e maturate in questo modo sul suicidio
Quindi oggi il Consiglio di rileggere l'opera di Bassani a partire dalle Irone da dietro la porta e dagli occhiali d'oro a risentirci venerdì prossimo