Il Consiglio d'Europa boccia l'Italia sull'aborto. Intervista a Filomena Gallo sul TG 3 delle ore 14 e 20

Tutti al TG tre apriamo con un netto richiamo dalla Corte di Strasburgo
Sull'aborto all'Italia secondo il Consiglio europeo il nostro Paese discrimina medici
E personale medico che non hanno optato per l'obiezione di coscienza e conseguentemente discrimina le donne e rende il percorso dell'interruzione di gravidanza ancora
Più difficile è ancora più gravoso e doloroso tutto questo in violazione della legge centonovantaquattro sull'aborto Strasburgo ha così accolto impiego ricorso che era stato
Presentato dal sindacato della CGIL ce ne parla Roberta Sir Dozza
Dammi penalizzate e medici non obiettori discriminatori il Consiglio d'Europa accoglie un ricorso della CGIL presentato tre anni fa e ricorda al nostro Paese che non sta rispettando il diritto all'aborto previsto dalla centonovantaquattro
All'attenzione di Strasburgo ha finito l'articolo nove della legge quello che regola l'obiezione di coscienza del personale medico e dove è scritto che gli ospedali e le Regioni devono assicurare sempre il diritto di accesso ai trattamenti interruttivi
Per il Consiglio d'Europa proprio quell'articolo di ora la Carta sociale europea perché non precisa
Quali misure devono essere prese per garantire personale medico non obiettore in tutte le strutture ospedaliere pubbliche un vuoto normativo che insieme al numero elevato di medici obiettori tra il settanta l'ottanta
Per cento secondo la CGIL finisce per mettere a rischio la salute delle donne l'Italia e in maglia nera d'Europa in materia di diritti il Governo non può più ignorare questa problematica
Sul piano dei diritti abbiamo le donne che chiedono di accedere
All'interruzione di gravidanza e gli operatori che vengono discriminati nel luogo di lavoro
L'Europa denuncia anche che troppo spesso le donne costrette ad interrompere la gravidanza sono spinte dei medici obiettori a rivolgersi al privato se non all'estero
Per il Consiglio tutto ciò è inaccettabile l'aborto seppur disciplinato dal mille novecentosettantotto in Italia è troppo difficile per il Ministero della salute le interruzioni volontarie di gravidanza sono diminuiti quasi dimenticate
Le associazioni dei medici però lanciano l'allarme i quindici mila aborti in atto dal Ministero sarebbero invece in crescita il quaranta per cento delle donne si sarebbe sottoposto clandestinamente all'interruzione
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