"Ruolo e valore della Chiesa nella società di oggi come tutela e patrimonio culturale"

Partecipazione in questo Palazzo del Comune del mille duecentotrentatré in cui si incontravano gli uomini per Paolo per parlare delle cose comuni open vicinanza della del Duomo di Milano
In questo palazzo che rappresenta l'architettura medievale milanese c'è piaciuto veri riproporlo per parlare di un argomento stranamente importante che fa parte della storia dell'uomo quello dell'architettura sacra l'architettura sacra è da sempre un argomento di vivacità ed interessa
Particolarmente anche in questo momento in cui argomenti di nuove chiese di nuove strutture e di conservazione dei monumenti si fa sempre più interessante di impellente
L'occasione di di queste tale nuova rivista Chiesa Oggi architetture comunicazione è l'occasione per poter raccontare testimoniare e verificare quelli che sono tutti gli argomenti intorno a un a un discorso è un tema che non ha la sola storie e vive del presente del passato e nel prossimo futuro
Io introduco la presentazione prime tutto leggendo un telegramma dell'onorevole Andreotti il quale si scusa proprio stamattina dicendo impossibilitato a partecipare al convegno sul tema il ruolo e il valore della chiesa
Nella società di oggi come tutela del patrimonio culturale quali criteri di adottare per la conservazione di beni artistici storici ed architettonici in essa contenuti
E la progettazione di nuovi edifici
Ringrazio per il gradito invito e nell'auspicare proficuo svolgimento lavori visite inviare a lei e ai partecipanti tutto il mio cordiale saluto Giulio Andreotti ministro di intimi beni culturali ed ambientale
Per quanto riguarda il sindaco Borghini ed e il dottor Giuseppe Zola mi hanno telefonato in questo momento che ritarderà hanno perché ci sono degli impegni in comune impellenti proprio in questo momento io lascerei la parola a sua Eccellenza Zernar doc Citterio vescovo ausiliare il nome
Del cardinale Martini
Ausiliari appunto il cardinale Martini giura il presidente in questo momento e sono lieto di partecipare a questo convegno colto anche da una meraviglia per il numero dei partecipanti che vuol dire che l'interesse dei dell'argomento in trattazione è veramente un interesse molto più esteso di quello che si possa immaginare così di primo acchito
E mentre punite esprimo che sta mia graditissima meraviglia porto per tutti e terre l'intervento dei lavori gli auguri
E anche alle gratitudine del cardinale Martini ma ha fatto molto piacere sentire che questo eppure un frutto questa riunione un frutto dalla sua lettera delle sue lettere pastorale sul comunicare è una risposta che certamente cardinale che io raggiungerò tra breve gradirà moltissimo ecco detto Castro io mi sono anche chiesto
Quale valore può avere in questo momento
Un raduno di giornata di studio sulla chiesa architetture comunicazione
Ecco io credo che oggi sia sommamente opportuno dunque ritiene necessario perché
Credo che tutti ci siamo accorti che l'uomo moderno ha trovato il modo dei non solo funzionali ma anche architettonici e artistici e anche per quello che riguarda l'arredamento dalla propria casa le case degli uomini oggi sordo qualche volta veramente ammirevoli
L'uomo Maderna fa fatica a esprimere in una forma artistica
La casa di Dio e mi sono chiesto il perché
E mi pare proprio di trovarlo puntuali in quella svolta antropologica tipica della nostra epoca moderna che è stata ed è così antropologica quasi d'aver confinato se non è escluso Dio dalla Vitta dall'interesse dell'uomo
Ed è è una regione questa che mi fa sommamente apprezzare un convegno di questo genere
Anche per un altro motivo ci sono stato in tutte e due sappiamo in cielo state delle epoche in cui la cultura unitaria favoriva il primo di più facilmente favoriva il sorreggere per esempio d'un'architettura che si è soprattutto espresse nei grandi templi nelle grandi cattedrali
E che qualificavano per l'epoca
Pensiamo al romanico pensiamo al gotico pensiamo lo stesso neo classico
Oggi la cultura è frantumata
O per lo meno se vogliamo essere più benevoli c'è una proliferazione di culture
E allora si capisce come si faccia a faccia Tiziana a trovare una espressivo neri perché tutto Nietzsche artistica in cui l'uomo di oggi
Esprima il proprio colma Cetto sulla casa di tutti gli occhi supponiamo multe o se volete nelle profondità ecco un rapporto vissuto con Dio ecco sono due ragioni questi per cui io mi sento veramente di ringraziare tutti i presenti
E vorrei anche stimolare i presenti perché da un convegno come questo
Si debba mente ricavare per tutti soprattutto per quelli che hanno fuori il problema della all'architettura della Chiesa oggi ti dico veramente richiama e una convergenza perlomeno una ricchezza ecco di espressioni che faccia riflettere
Che faccia proseguire un cammino indubbiamente non facile
Ma proprio per questo credo tanto che tanto benefico
Arrivato in questo momento
Un fax trasmettiamo le parole che il primate di Polonia cardinale glam per ci appena trasmesso affinché vengono lette all'apertura del convegno Chiesa oggi
Sua parola abbiamo ricevuto eletto con attenzione la bellissima rivista Chiesa Oggi
Ci congratuliamo con tutti gli autori che hanno contribuito questa pubblicazione
E ci auguriamo che anche in Polonia possa essere addensato un programma dello stesso tipo per quanto riguarda la costruzione di nuove chiese e casa
Un saluto personale ed è un augurio a tutti i partecipanti del convegno
Aggiungo la mia benedizione il primate di Polonia cardinale glam
Passo la parola amorevole professoressa Ombretta Fumagalli Carulli
Ordinario diritto canonico Università Cattolica
Mi è stato chiesto di portare in questo davvero interessante convegno qualche riflessione sono i rapporti tra teologia e diritto canonico per quanto riguarda la temi e per quanto riguarda in particolare l'arte sacra
Saga il mio un intervento brevissimo poi c'eri
Non voglio togliere spazio agli illustri relatori cioè sono elencati nel programma
Cioè tutti voi avete di fronte ma vorrei almeno soffermarmi su due aspetti
Perché la chiesa con la sua teologia e con il suo diritto sottolinea tanto la categoria del bello
E come proiezione della categoria del bello
La categoria della temi e in secondo luogo quale significato può a vere per la Chiesa come per tutti noi
L'aspetto dell'arte come comunicazione giustamente da rivista degli editori Baiocchi oggi esce ha un sottotitolo significativo Chiesa oggi architettura e comunicazione direi bellezza traducendo in termini che mi sembrano più confacenti al mio intervento e comunicati
Il bello
C'è tutta una teologia del bello nella tradizione cattolica
Che la differenzia
Da tradizioni diverse anche all'interno del cristianesimo penso per esempio alla tradizione protestante e che la differenzia profondamente in modo del tutto antitetico contraddizioni di altre religioni penso ad esempio quelle orientati
Il bello perché il dunque il bello per la Chiesa da sempre nella sua bimillenaria storia ha un significato di carattere spirituale
La bellezza dell'arte e insieme una analogia introduzione alla infinita bellezza divina
Sono espressioni che noi ritroviamo in tutti i documenti della Chiesa
L'ultimo più autorevole perché confortato darla concilio Vaticano secondo e la costituzione Sacrosanctum Concilium sulla Sacra liturgia non è un caso che si mette in collegamento liturgia il bello l'arte sacra viene prese in considerazione
Proprio all'interno del liturgia
La bellezza dell'arte dunque deve introdurre a la infinita bellezza divina e questo è un punto molto specifico per la tradizione in generale cioè stiano a in particolare cattolica
L'opera dell'uomo poi in questo è un altro aspetto deve essere vista
In tutte le sue manifestazioni quindi anche nelle manifestazioni artistiche come opera di collaborazione alla perfezione della creazione l'accelerazione fatta da Dio
Ha in un certo senso bisogno di un completamento cioè lasciato l'uomo ecco questa collaborazione continua
Quasi un aiuto un mutuo tra Dio e l'uomo è uno degli aspetti più elevati della nostra tradizione cattolica cedano all'uomo all'homo Faber la casa
In ogni suo aspetto
Una grande dignità non è un caso che il concilio Vaticano secondo
Insista molto sulla dignità della persona umana
E sull'esigenza che la persona si senta partecipe collaboratore
Della perfezione divina
Il dogato noi possiamo fare una prima sintetica a conclusione la dignità il decoro la bellezza che l'arte
In genere è l'arte sacra in particolare devono avvenire Galloro caratteristiche sono tutti dei simboli delle realtà soprannaturali natura e soprannaturali
Per la tipologia e per il diritto canonico si uniscono e si può dire che si intrecceranno profondamente ancora più nella chiesa del dopo concilio forse che non nella chiesa tre conciliari
Un altro aspetto consentitemi di sottolineare che in e cioè la duttilità dell'arte cristiana ne ha accennato brevemente anche monsignor Citterio poco fa ricordando le grandi cattedrali i vari modi di esprimersi dell'arte sacra
E i vari stili che noi vediamo susseguirsi lungo e secco di pensate quale differenza
Fra l'arte delle catacombe c'era anche allora e l'arte moderna con tutte le variazioni dei vari stili di che si collocano nelle varie epoche storiche ricco qui trovo una grande differenza da un lato con la cultura di tradizione protestante cene
Meno duttile
Meno antropomorfi casi potrebbe dire e dall'altro una differenza profondissima con l'arte orientale
Chi di voi abbia anche una minima nozione dell'arte orientale basterebbe guardare i vasi cinesi ognuno di noi
Ne ha qualcuno mega ritratto suo libro oppure nella propria casa non vede una grande differenza fra l'arte di mille anni fa e tutto sommato l'arte attuale
Soprattutto il profano che non a quelle capacità tecniche di individuazione che invece ha il vero e proprio esperto ecco questa sostanziali fissità
Presente nelle archi orientali non la troviamo invece nell'arte celestiale aprirci io credo che anche qui ci sia una ragione di tipo teologico l'arte
Accompagna la vita dell'uomo nel suo manifestarsi e cambia via via C la vita dell'uomo cambia e non è un caso che l'arte moderna
Ha avviato tutto sommato un chiedi incomunicabilità non tutti la percepiscono
Nei suoi aspetti positivi nel momento in cui la società umana e l'uomo in particolare presentai grandi aspetti di incomunicabilità
Io e Luca vorrei avviarmi alla conclusione toccando brevemente il secondo aspetto che dicevo prima l'arte come comunicazione
L'arte come comunicazione è un concetto proprio della teologia della attenti volta si parlava addirittura di didascalie a nella sette
Se voi guardate o chi pensate nella vostra memoria per esempio tutto il ciclo di Giotto e potente individuare proprio quale forma didascalica avesse latte di allora
Oggi ci troviamo di fronte a didascalie di tipo diverso l'architettura forse può ritornare a Daverio un concetto didascalico ed in effetti lo ha le nostre chiese moderne non vedono più per esempio l'altare
Fissato in fondo alla chiesa ma vedono l'altare in mezzo alla Chiesa è una traduzione anche questo di un aspetto teologico della nuova chiesa
Della chiesa del popolo di Dio o non più la Chiesa verticistica e gerarchica
Ma la chiesa della partecipazione ecco almeno questo aspetto
Di un'arte moderna che molti di noi ritengono difficile da comprendere e però un aspetto anch'esso sintomatico è significativo che deve fare pensare Tutino Hui
In modo che ciascuno di noi quando in chiesa se credente partecipi con questi pensieri alle funzioni in essere svolte grazie
Passo la parola a sue Mineo sarebbe lentissima monsignor Francesco marchigiano
Segretario pontificio Commissione per la conservazione del patrimonio artistico e storico della Chiesa
Ringrazio
Per l'invito
Mi soffermerò sulla rivista siamo qui per una rivista e quindi mi soffermerò su di queste
Farò una piccola introduzione cioè perché sono qui
Sono qui perché l'editore di Bari è venuto a trovarmi più volte a Roma nel mio ufficio in Vaticano e mi ha detto vorrei mo'fare un progetto di questo genere che ne pensa
Ho riflettuto e ho detto sarebbe certamente utile
Per quanto ho potuto sono stato di aiuto in qualche suggerimento mi ha presentato il primo abbozzo di programma
E mi ha fatto piacere che questa rivista vedesse Gallucci
Io sono qui perché o nella Santa Sede un incarico di essere cioè il responsabile diciamo così dei ministero dei beni culturali della Santa Sede che ha uno sguardo su tutto il mondo non soltanto sull'Italia
La chiesa ha prodotto nel mondo il più grande patrimonio
Artistico e storico
Di qualsiasi altra civiltà questo è ammesso da tutti in maniera tranquilla e serena
E il Papa ha voluto che anche nel Vaticano ci fosse un ufficio che si interessasse di questo patrimonio
Ma con una finalità totalmente diverso da quello che può avere un ministero dei beni culturali in Italia per esempio col quale siamo in ottimi rapporti e quindi non non sto facendo nessun nessun rimprovero al ministero dei beni culturali in Italia
Sto soltanto dicendo che per la Santa Sede
I nostri patrimoni
Storico artistici e per il mio ufficio aggiungo liberare archivistici eccetera hanno un significato non soltanto storico e artistico anche è vero
Ma per noi soprattutto ad un significato di fede perché solo dalla testimonianza che quelli che ci hanno preceduto andò prodotto attraverso i secoli come testimoniò della loro fede
Ed è per questo che il Papa insiste tanto che il patrimonio storico artistico che la Chiesa ha prodotto possa diventare ancora oggi e si direbbe soprattutto oggi in una civiltà dell'immagine
In una civiltà della cultura
Possono diventare di strumenti per essere degli aiuti per quella nuova evangelizzazione di cui il Santo Padre continuamente
Sta parlando in tutti i continenti come ha fatto anche in questi giorni i nastri
Ecco perché sono qui come responsabile di questo ufficio e sono contento che questa rivista
Veda la luce e mi auguro di cuore che abbia un grande successo ho promesso all'editore che sarò ben lieto di mandare questa rivista a tutte le conferenze episcopali del mondo
Perché in tutto il mondo si conosca quello che si fa in Italia in questo settore
E sono convintissimo che comincia il cardinale Grant ha risposto
Ci sarà una reazione molto favorevole
E anche sotto questo punto di vista l'Italia farà bella figura perché nel campo artistico e storico non siamo certamente gli ultimi ecco e non siamo certamente agli ultimi
Ora
Penso che voi abbiate dato uno sguardo alla rivista
Vorrei fare un ospizio
E l'auspicio è questo
Chi guarda questa rivista
Vede che è una rivista che parla della chiesa dai tetti il giù
Molto bene giusto
Io vorrei che ogni numero della rivista parlasse anche un po'dai tetti indosso
E mi spiego
Non si può mettere una rivista che riguarda la chiesa le chiese gli edifici sacri
Allo stesso livello delle liste che parla per esempio della casa
Che può parlare per esempio dei monumenti che può parlare per esempio dei teatri d'opera
Ognuno ha una finalità speciale che deve essere percepita dal lettore
In maniera primaria per essere illuminato nella comprensione di ciò che viene detto della rivista
La rivista dedicata alla Chiesa si dovrebbe perciò in ogni numero
Introdurre uno o due articoli al massimo in maniera molto discreta da persone competenti che mi permettono di indicare all'editore
Che tratti do il problema della Chiesa dal punto di vista teologico poi mi direte che cosa vuol dire trattare della Chiesa dal punto di vista teologico
Ci sono tanti libri sapete
Ve le faccio vedere uno io tra teologia e architettura
Si direbbe come si stava teoretica con l'architettura un libro dedicato alla teologia con l'architettura
La Facoltà teologica di della Sicilia a pubblicato pochi anni fa un bellissimo libro gli spazi della celebrazione liturgica dove tutti i temi
Pratici e che orologi ci sono trattate
Ho qui gli atti del Congresso internazionale di Pescara del gennaio ottantanove di poco tempo fa l'architettura sacra oggi
Non voglio leggeri l'indice ma vedeste con che bellezza questi temi vengono trattati per cui gradirei
Per il bene della rivista per il bene dei lettore dirò il perché che ogni numero portasse l'anno nuovo tue al massimo dico al massimo articolo in cui venisse fatto vedere quale il perché del sorgere della chiesa chiesa come edificio
Perché la comunità cristiana è andata alla ricerca di uno spazio sacro in cui esprimere la sua devozione e soprattutto in cui esercitare il proprio culto
Perché attraverso i secoli questa espressione artistica ceo volute in maniera così radicale attraverso come ha detto monsignor Citterio
Delle espressioni artistiche così varie
Perché questa Chiesa ansie incarnata della società
E ha saputo esprimere la dimensione culturale della società di ogni secolo e quindi i vari stili le varie espressioni eccetera sempre però con una dominante che aveva una finalità specifica
E quindi chi prende in mano a questa rivista dovrebbe sapere il perché non soltanto guardare le bellissime fotografie e quanto viene detto ma perché tutto questo veniva prodotto perché ancora oggi viene prodotto e secondo chi è chiamato a domani produrre questa espressione religiosa sappia quali sono le motivazioni i cannoni che hanno guidato e che devono guidare la grande produzione artistica delle nostre chiese perché dobbiamo essere sinceri
L'arte moderna ha fatto delle cose molto belle ma purtroppo purtroppo
Sì è qui presente una professoressa che vedo
Qui che potrebbe dire delle cose molto belle qui sopra purtroppo no sempre chi ha prodotto delle chiese oggi ha avuto quella cognizione teologica e religiosa fondamentale
Per poter dare un'opera veramente artistica e sacro e nello stesso tempo sarebbe come chi costruisce un un opera e non sa niente di quello che ci son tutte le leggi del suono e fa
Un'opera che poi domani non può servire la stessa cosa si può dire
Delle chiese moderne di oggi di parecchie chiese moderne nell'invito che gli è stato rivolto e riportato per la bellissima frasi Davide Maria Turoldo dove dice purtroppo tante chiese oggi sono così secco che dicono poco perché perché chi ha prodotto non si sapeva
In profondità quello che doveva produrre ci sono state delle altre idee non vorrei dire altre ideologie che hanno guidato queste produzioni
E quindi i risultati non sono i risultati di un tempo purtroppo non dico sempre ma molte volte quindi questa rivista dovrebbe avere un doppio scopo
Lo devi segnare una rivista di alta specializzazione questo sarebbe per poche persone quindi non raggiungerebbe lo scopo che si è prefisso che lo scopo ottimo bello che io ammiro
Dovrebbe a chi legge dare letto mina anti del perché è venuto fuori tutto quello che è venuto fuori e a chi è interessato
A questa produzione
Pulire eccome soltanto seguendo determinate dominanti teologiche si arriverà a produrre un opera non solo d'arte ma soprattutto che ha la finalità di culto
Di devozione per le quale le chiese sono state fatte si entra in certe chiese ci si sente il freddo
Non si sente l'anima trasportato verso il Signore
Non si sente un un luogo in cui ci si raccoglie per dire qualche cosa tiglio
Non si sente un luogo in cui dibattere sentire il Pio parlare la nostra anima questo perché perché pur con le migliori intenzioni l'autore
Non aveva quella conoscenza teologica di fondo che sa dare questa dimensione particolare che la Chiesa deve avere e che soltanto attraverso questa dimensione raggiunge la finalità per la quale è stata creata ecco quindi come io mi auguro che questa rivista compia questo doppio servizio di comunicazione
La comunicazione di chi legge e capisce profondamente il perché di quello che leggi e la comunicazione a quelli che sono interessati e sono molti
Di produrre domani una di queste opere come possono produrre come possono trovarsi a loro opere ritornare a quella comunicazione che il popolo cristiano sa percepire attraverso la produzione sacra vere chicche
E l'augurio che io faccio questa rivista
La veste tipografica
E meravigliosa il primo numero donne perché c'è una mia intervista
Va detto che il fatto sono veramente contento
Mi auguro che la rivista abbia un'ampia diffusione
E per parte del mio ufficio a roba farò il possibile perché anche in tutto il mondo tutti i vescovi del mondo conoscono questa rivista perché sono convinto che farà un grande bene e sarà di grande aiuto grazie
I temi ti tira suggerito gli ha suggerito a tutto il corpo redazionale
Monsignor marchigiano sono temi che rimangono anche aperti a tutti i colleghi giornalisti che sono presenti perché questo messaggio è un messaggio che può essere così riletto in tanti tipi di aspre
Evidentemente i temi sono e suggerimenti sono impegnativi
Dai tetti in su è un titolo stupendo di cui ho preso nota
Che vuol dire moltissimo
Nel frattempo
Prendo in considerazione quelle che sono le testimonianze dei fatti progettuale adesso lascio la parola a monsignor Giuseppe Arosio
Che coordina momentino agli interventi degli hard dei vari architetti di questa fase in cui parliamo delle nuove chiese e dei nuovi programmi di progettazione
Una bottiglia
Perché mi unisco anch'io al plauso dei di chi mi ha preceduto nei confronti di questa rivista
Che nasce tutta laica tutto da un'iniziativa privata ma che no noi l'ufficio nuove chiese potremmo considerare un po'come un indotto come un effetto collaterale anche di quel campagna
Di pubblicità
Per tutta quell'attività svolta per far conoscere il piano cardinal Montini che si prefiggeva di costruire in questi ultimi tre anni
Ben venticinque chiese nuove nella diocesi di Milano
Ecco questo piano cardinal Montini non solo è servito Ambrosi materialmente a costruire ormai sono qua venti le chiese realizzati del piano cardinal Montini mancano ancora le ultime cinque
Ecco non solo doveva servire ecco ad edificare
Di metri cubi destinati al sacro alla religioso
Il piano cardinal Montini è servito anche a risvegliare un interesse attorno a questo tema dell'architettura religiosa interesse che era accaduto
Negli anni sessantaquattro sessantacinque gli anni in cui si spengono tutte le riviste italiane ed europee
Sul tema dell'arte sacra contemporanea
Poche riviste hanno pochissime ecco solo anticristiana in Italia della scuola Beato Angelico ecco ha resistito nonostante le varie mode
Ecco tutte le altre retro sono finite
Un negli anni cinquanta sessanta con le nuove chiese costituì un fatto culturale
Delle nuove chiese venga parte Ronchamp parte Michelucci ma comunque entravano facevano cultura sulle terze pagine dei giornali poi non se n'è più parlato
Ecco uno dei meriti del piano cardinal Montini è stato proprio questo di avere risvegliato attorno a questo tema tanto interesse
Anche il concorso fatto dalla Diocesi di Milano
Per il concorso di tre chiese per il due mila velo che Marenco ha fatto invece la chiesa una chiesa per il due mila bravo
E la rivista nel farla
A cui hanno partecipato trecento studi professionali trecento architetti cioè trecento progetti il che vuol dire che questi studi hanno una moltitudine ecco di tecnici di disegnatori di ingegneri calcolatori artisti perciò potremmo dire un migliaio eque di persone si sono appassionati a questo tema
E questo rivista penso non voglio appropriarmi dei meriti altrui però penso che sia un un affetto con sequenze anche a questo piano Montini a questo concorso per le nuove chiese quindi grazie all'editore di Bayeux
Che ha risposto alla nostra ansia e che risponde appunto al desiderio del cardinale che si comunichi che si comunichi il bene
Anche oggi
Non sia mancato di sentire critiche critiche pesanti alle chiese moderne
Li abbiamo criticati e tutti non non è che io nel mia astenga
Ecco però talvolta si fa pesante ecco questa critica anche il nostro cardinale quando parla tra gli architetti
Al Politecnico non ha mancato di far sentire assicurarsi la sua preoccupazione tra un'architettura più di vasto respiro
Lo stivale marchigiano anche lui ha accennato monsignor Citterio non l'ha taciuto vedo che la la rivista
Proprio a le prime righe della rivista sono critica di padre Turoldo queste chiese ecco io vorrei
Oggi invece spezzare una lancia un po'in favore indifesa
Ecco perché vorrei dire che queste chiese sono il riflesso sono lo specchio della cultura contemporanea dell'uomo contemporaneo
Purtroppo l'archetipo il modello che noi abbiamo nella nostra mente delle chiese la chiesa della nostra infanzia
E lo si è visto anche nel concorso come riaffiorano questi antichi modelli questa Nostalgia delle chiese
E perché per cui quando ci imbattiamo nella chiesa moderna che non corrisponde a quel modellino che abbiamo dentro nel cervello
Noi ci ribelli hanno e diciamo come brutta col non è bella Parker perché non corrisponde al nostro concerto
Non voglio dire che siano tutti dei capolavori però io ecco vorrei dire che tutti dobbiamo compiere un passo innanzi per capire l'anima dell'uomo moderno per capire Lancet i problemi le difficoltà le fratture della della psiche dell'uomo moderno
Anche noi dobbiamo assumerci un po'le nostre responsabilità sola in questo secolo
Ecco in questi ultimi decenni anche la ricerca teologica
Sta cercando nuove strade e nuove vie e inconsciamente questi architetti risentano della insicurezza
Ecco del momento di passaggio transizione che stava compiendo tutta la comunità cristiana colte origini in testa ex si sta approfondendo il discorso
Quindi non è un discorso compiuto le nostre Chiese del Medio Evo riflettevano una cultura solida monolitica una cultura unica
Dal momento che tipico del dell'epoca moderna e proprio la cultura plurima
Cluny culturale della nostra società
E pertanto l'architetto che aveva è una persona sensibile io le chiamo le antenne della cultura gli artisti pittori scultori gli architetti musicisti anticipano l'evoluzione del pensiero di trenta cinquant'anni
Ecco pensiamo grandi pittori e musicisti corso
Che so Much alcol dico così perché stiamo preparando un viaggio vedere Monks
Ecco apparire all'inizio del secolo già esprimeva le ansie di mezzo secolo dopo dove sarebbe rimasto la filosofia più tardi
E gli architetti sono tutte le persone sensibili
E pertanto traducono in volumi in metri cubi traducono nelle pietre quelle che sono le ansie le incertezze e le insicurezze ecco dell'uomo contemporaneo certo
Noi chiediamo e in pari tempo l'uomo chiede certezze chiede sicurezza
è questo l'altra caratteristica acquisti la Chiesa con il Papa sta rispondendo oggi con fermezza con sicurezza
Ecco pertanto non dico pietà
Per le chiese nuove pietà per gli architetti dico e cerchiamo di capirli anzi adesso ne vorremmo sentire alcuni di quelli che hanno progettato delle chiese
Chiamandoli non vuol dire che certamente le loro sono le migliori non è una classifica
Vogliamo solo sentire delle esperienze
Umane ecco già la passione del calore che essi hanno messo nel progettare le loro chiese
Ecco Caccia Dominioni
E mi pare che abbia detto no io vengo ma non parlo perché è un uomo che progetta disegno modifica Tugela i suoi progetti ma non ama parlare
Allora Caccia Dominioni
Architetto
Loro non lo non lo sentiamo lo ammiriamo e non lo sentiamo le chiedo l'architetto di amici signor rappresentanza dell'ordine degli architetti in rappresentanza di Demetrio Costantini che ha fatto parte anche lui della commissione di giuria del concorso delle nuove chiese
Ma come vicepresidente dell'ordine portò il saluto dell'ordine degli architetti di Milano
A questo convegno e nello stesso tempo ringrazio gli organizzatori del convegno per quest'invito e non è un ringraziamento formale una rete asserito formale in quanto i questo momento sposo pur tutto
L'ordine degli architetti finiranno chiede di essere coinvolto in tutte le decisioni che riguardano la città l'ordine non è una libera associazione è una magistratura e della magistratura dalla professione e quanto magistratura
Ha fra i suoi scopi riflessioni i compiti
Quello di promuovere e di tutelare la qualità della professione e quindi anche la qualità del prodotto architettonico
Ed è per questo motivo che l'ordine vede con estremo favore
Con estremo favore il succedersi Pell avviarsi di manifestazioni come queste che intendono aprire in modo efficace il dibattito sulla produzione architettoniche in questo caso diretti vettura sa
Queste manifestazioni che recentemente si sono concretamente come ricordava Frattini lutto fa monsignor Arosio nel concorso per le tre nuove chiese che ha visto una partecipazione enorme e queste abbastanza significativo significa che non è vero che di architetti si sentano disancorata i o lontani da una problematica dalla problematica che riguarda il titolo religiosa significa casomai ecco che a momenti in cui si offrono delle occasioni di partecipazione questa partecipazione avviene
Queste occasioni dicevo di dibattito
Si concretano anche con l'uscita di questa rivista che quindi rappresenterà proprio come elemento di continuità nel tempo questa possibilità ripeto continua di potere lavorare vitelli
In fondo se vogliamo riflettere anche su alcune situazioni così di non completamente Dodi non completo soddisfacimento di quelle che potevano essere le attese del capo del titolo assai ma dobbiamo anche ricordare che l'ultimo convegno effettivamente importante che ha visto la mobilitazione della cultura architettonica sul tema architettura sacra è stato il convegno del mille novecentocinquantacinque a Bologna promosso dall'allora Cardinale Lercaro
In concomitanza con tutto la situazione di rinnovamento che era anche all'interno della chiesa sotto forma del rinnovamento delle forme liturgiche e di tutti quegli altri aspetti che quindi avrebbero dovuto portare anche alla configurazione di che nuove di nuove forme architettoniche questo poi non c'è stato
E devo dire che così inserita dobbiamo ammettere
Che la produzione architettonica nel campo del titolo assai crani non è stata soddisfacente non è stato svista sede perché se è stata per un trentennio la riproposizione abbastanza vuota abbastanza banale
Di tipologie che venivano tramandate dalla storia e dalla cultura architettonica e dopo alla realizzazione
Della chiesa adiro Calvisi a Ronchamp
Che ha rappresentato un momento di altissima qualità architettonica ma anche un momento di è una qualità dietro le catene affetti e non poteva essere evidentemente riproposta in altri termini ecco dopo l'uno alla realizzazione di Ronchamp purtroppo non abbiamo visto riempirsi i nostri territori di tante Ronchamp Pinetti
Sì certamente non hanno portato un grosso contributo l'avanzamento dalla cultura che tonica in questo campo
Ed è per questo quindi che si vede con estremo favore che si riapra
E speriamo con continuità un dibattito su questi temi oggi ma professoressa Fumagalli Carulli Fumagalli ricordava prima nessun intervento iniziale che siamo in un momento di frammentarietà della cultura dell'uomo e questa frammentarietà produce evidentemente tante ore
Correnti di pensiero
E c'è chi oggi pensa che la Chiesa non debba più essere un edificio monumento un edificio simbolo che si staccata dal contesto e in un certo senso determina con la sua presenza un simbolo un elemento che super le contesto spesso molti pensano che oggi la Chiesa debba essere invece un momento nella storia della città un momento dalla struttura urbana
Un un segno in più che la struttura urbana stessa sita nel momento in cui sottolinea questo significato comunitario e quindi religioso che la Chiesa rappresenta così come ci sono altre correnti di pensiero che si muovono in filoni diversi è quindi importante
Che si sia un confronto continuo pressante
Su tutte queste varie forme perché solo così si riuscirà a individuare sequestrando di rituale delle linee di tendenza di una produzione chi è tale che ti sia effettivamente congrua coerente proporzionata alla grandissimo valore del tema che intende rappresentare e fisicamente realizzare
E quindi io termino invio l'intervento con una sollecitazione
Che quelle che è rivolta innanzitutto alla Curia milanese perché è è quella diciamo a Como accontentino realmente il più vicina come potenziale committenza ma anche
Ma formazione dei nuovi programmi si proceda per concorsi di architettura il concorso che noi difendiamo a come come strumenti solo i il più ambito
Per una felpa per una partecipazione effettivamente corale del mondo degli architetti ai temi della della nostra società è in questo particolare caso al tema architettura sacra il concorso rappresenta in effetti la possibilità di un confronto di idee di un dibattito ai concorsi seguono le mostre degli elaborati seguono le pubblicazioni sulle riviste segue insomma tutto quell'insieme
Di possibilità di aperture di nuove frontiere ecco nella nella formazione di un linguaggio Tietto amico su questo tema che riteniamo indispensabile quindi nostro invito è che sulla spinta del successo clamoroso che ha avuto due anni fa il concorso bandito dalla Curia di Milano ecco altri concorsi vengono o programmati nel tempo grazie
Anche il dottor Carpinelli architetto Gallinelli Gela facoltà di Architettura
Bisogna
Vito precisare innanzitutto che non sono un architetto professionista sono uno storico dell'architettura e quindi da questo punto di vista anche chiamiamoli così nei giudizi
Avranno soprattutto sul
Sia sul concetto tipologico diciamo della Chiesa ma anche sull'organismo progettuale potranno delle interpretazioni che forse sono più come si può dire da esterno che non da addentrato nella operazione costruttiva un po'dell'operazione del fare come se dimettersi dalla parte dell'utente diciamo così
Prima però di intervenire nell'argomento vorrei portare con la mia presenza la testimonianza della facoltà d'Architettura dove io insegno dove devo dire che questa tematica della le fatica ecclesiastica da qualche anno ha cominciato a suscitare un certo interesse da parte di alcuni studenti sia però alcune ricerche didattiche ma anche per tesi soprattutto
Credo che di vedere qualcuno anche qui tra il pubblico di studenti della facoltà quindi vuol dire che tutto sommato
L'argomento trattato da questo convegno ha anche un certo interessamento da parte degli dei delle nuove delle giovani leve per l'architettura futura
Io volevo parlare del della problematica ecclesiale nel senso di una sotto di allargamento della sua utilizzazione cioè di no sotto di polifunzionalità che potrebbe assumere la tipologia della chiesa
In quanto organismo che Secondo me andando proprio anche a vedere i fenomeni pratici commessi manifestano a in alcuni casi ma anche in alcune ore in alcuni dei tempi morti della giornata alcuni aspetti di non utilizzazione non vorrei dire di non utilità
Ma appunto non l'utilità nel senso che non viene usato perché magari in alcuni casi ci sono chiuse le organismi ecclesiali non si possono visitare sia difficoltà diciamo entrarci
Ma anche perché probabilmente forse lo vedo dal punto di vista del formato sia dell'architetto sia dello storico
Una tipologia architettonica
Come si può dire fenomeno di di uso di carattere sociale di carattere pubblico oltre che oltre che per la fede anche è un fenomeno che riguarda un'utenza di carattere pubblico cioè è una tipologia pubblica come la banca oppure come un altro tipo di organismo che ovviamente poi son assolve a funzioni di culto ma secondo me dovrebbe nel dibattito assumere anche delle possibilità che non siano soltanto cultuali o di funzione religiosa ma anche di altre operatività
Per esempio nella tradizione ci sono alcuni spazi dopo la distribuzione per esempio degli la differenziazione della destinazione spaziale che hanno subito le chiese dopo il Concilio Tridentino ma anche con le organizzazioni diciamo attuale della tipologia contemporanea
Alcuni spazi sono stati utilizzati ora totalmente la chiesa è stata utilizzata per altre funzioni per concerti per esempio per riunioni addirittura ci sono alcuni spazi che usati per il catechismo
Mi ricordo quand'ero piccolino che c'erano queste istituzioni che non trovavano un altra sede se non all'interno di una cappelletta
E poi c'è anche una importante esperienza storica chiamiamola così della gestazione architettonica che è quella su cui
Involontariamente forse per una mancanza chiamiamola così come è stato detto oggi di con di cognizione teologica da parte dell'architetto sullo spazio da progettate
Molti i progettisti vanno al di là del concetto puramente chiamiamolo così dello spazio funzionale tecnico della Chiesa ma pensano ad altre soluzioni Michelucci quando ha fatto la chiesa di Longarone pensò ad un teatro hanno fatto un teatro sopra la chiesa
Oppure
Anche le Corbusier quando penso alle sue chiese le pensa come diciamo contenitore di luce oltre che effettivamente quindi luoghi disponibilità molto ampi quantificata oppure
Anche Alvar Aalto utilizza gli spazi in senso non esclusivamente determinato ma con una possibilità di una attribuzione che possano essere amplificata e utilizzata io ovviamente no no delle soluzioni a questo problema però sintomatico che esistono anche questi aspetti che sono determinanti perché questa tipologia che vedente mente è stata anche abbandonato nella progettazione forse perché un po'troppo ristretta nella propria funzionalità posso ad assumere una apertura chiamiamola così di carattere civile di carattere pubblico
Grazie
Adesso lascerei una testimonianza
Al professor dottor architetto Justo Da Rin che così rappresenta oltre che essere un professionista che ha lavorato qui a in Italia a Monza particolarmente pubblica sulla rivista rappresenta un portante architetto uno cultura europea in quanto insegna a Zurigo e l'Università di Vienna
E ci contenuti
Mi scusi non parla italiano normalmente
Oggi è un giorno che importante con indurmi dopo giornale TA che tritura sulla costruzione Titti sì
Sito sette in un voto speciale o cd Italia rafforzare la coscienza per la costruzione sacre nel senso Tocci
Costruire per la chiese nel mondo come contro l'architetto una sfida speciale il rapporto con gli spazi della chiesa età valutare in una doppia funzione
Materiale e in materia Resta architettura dovrà essere a completa disposizione del Duomo
Dal punto di vista materiale l'architettura dovrà essere adatta allo scopo e non lo stesso tempo economico cioè razionale
Dal punto di vista immateriale
Un'architettura con un significato spirituale transfer intentare e chi chi ha una impronta ciò vuol dire un'architettura irrazionale
L'architettura per la Chiesa si tiepide Chiti barrito pienamente
In senso dell'uso pratico degli spazi chi una parte e di una coppia motivazioni spiritualità l'altra parte
Lo spazio della chiesa non chiede solo Tare la possibilità chiunque ha retto sfoltimento Tel seri mondiale
Ma il cerimoniale deve essere chi finito in tre forme venti distinte
Prima nella messa come forma di riunione collettiva secondo nella o interi stia come Formenti Pastore e terzo nella meditazione individuale conformati devozione
La sintesi ti creste tre forme in un unico spazio architetturale e una sfida fuori Taldo formale per un architetto
Chiesa come formativi apparizione
E importante nella stessa misura comma una chiesa palpabile reale
Il monto tela appare azione è Ulisse nome notissimo ma psicologica
La mattanza o forse o false formati apparizione nella costruzione di una chiesa possono come conseguenza portare alla tutte Architto attività entità
Per questo motivi certo un grande importante si appresto simboli costruttivi
Attraverso questi simboli e a offre tiri fuori te la funzione dell'architettura viene trasmesso un messaggio un messaggio essenziale
I simboli costruttivi interpretando dispacci che la Chiesa non solo conti ferimento al comportamento
Solo tra senta in tali ad un alterità superiore
Nella costruzione di una Chiesa abbiamo il bisogno di una it entità che ci tocca in cui attese spirituale il fondo
No un non attenti mento dell'architettura la capacità di assimilazione DNA è ridotta
La chiese Terje essere concepita non solo in modo tale che la celebrazione possano avere il loro corso ma che anche
Una componente visiva sia presente l'attuale chi ha una dimensione spirituale significanti a questo compito
Gli spazi e della chiesa hanno sull'uomo un effetto speciale
Questi spazi sono per adesso non solo una verità fissi fisica ma ma anche puntare ribalta una lei alta psichica psichica critica
That's resta tra pretese resta che effettuerà prende riferimento per il suo significato storico
Diciotto fra in futuro il nuovo giornale di atti e pittura chiesi OC
Fare riferimento cogliamo l'occasione per augurarvi tanti fortuna resi successo tante grazie
Ascoltiamo adesso la testimonianza dell'architetto Roberto Rizzini
Dunque innanzitutto io volevo parlarne del esperienza della progettazione di una chiesa in particolare della chiesa di Buccinasco
Voglio sottolineare questo che tutta l'impostazione del lavoro
Non è stata fatta attorno a una idea di chiesa neanche a una idea di architettura
Ma ho cercato in tutti i modi e non sempre o o non so fino a che punto l'accordo si è potuto esprimere ho cercato in tutti i modi
Di esprimere un'esperienza precisamente l'esperienza dell'incontro con la Chiesa con la Chiesa nel senso non di pietra ma con la la realtà ecclesiale
Peraltro traversa avvenuta attraverso il movimento di Comunione e Liberazione
Io ho incontrato la Chiesa da adulto per cui per me è stata un'esperienza di novità assoluta
Ho cercato di esprimere questo attraverso il disegno la forma e lo spazio di questa costruzione
Come i quali sono i punti in cui questo i fatto è avvenuto innanzitutto nell'accessibilità
Non non esiste un gradino per entrare in questa chiesa neanche al matroneo che pure esiste all'interno si arriva attraverso dei gradini la l'accessibilità e la chiesetta o tale tra l'altro avevo anche in mente degli amici che abitano vicino a me di in situazione di movimento diciamo impedito
Per cui questa non è stata soltanto una scelta pratica è stata anche una certa che voleva esprimere la il mio incontro con la comunità locale
In secondo luogo ha cercato di esprimere di non me stesso ma la realtà ecclesiale che ho incontrato in questo Comune
Con tutti i limiti e le fatiche che questo ha comportato perché non è stato sempre facile né semplice interpretare qual era la volontà della realtà ecclesiale perché così talmente piena di di di di fatti e di contraddizioni e di di di come dire effervescente nel suo manifestarsi che non sempre possibile sintetizzarla in scelte univoche
O secondo punto di caratteristico di questa esperienza che ho cercato di esprimere è la unità nella diversità cioè all'interno di questo spazio ho cercato di creare luoghi e spazi DiVersi
Pure confluenti di un'unica dimensione
Riprendendo anche l'antica esperienza del matroneo
E riportando poi all'interno del della Chiesa con luci con finestre con con forme diverse una molteplicità di spazi in modo che ognuno avesse in un certo senso il proprio posto
I e questo visto che nell'esperienza poi di uso della Chiesa viene effettivamente cioè ognuno va all'interno di questa chiesa a collocarsi in un posto ben preciso perché ognuno riconosce
Dentro quel luogo una una come dire un luogo proprio e e questo mi ha colpito perché era soltanto un'idea che avevo in mente non pensavo che sarebbe diventata non solo un'esperienza mia mano esperienza di quelle che poi Dick in chiesa si che fruiscono di questa chiesa
E poi e c'è un altro aspetto che volevo sottolineare quindi io non non pretendo adesso di come dire di descrivere in maniera esauriente
Ho completa questa esperienza di architettura sono solo alcuni i Flash e alcuni alcuni spunti
C'è un altro aspetto che mi ha colpito dicevo quello della storia della storia non nel nel senso della grande storia che si legge sui libri ma nel senso di una percezione del tempo che passa e di una vita che va avanti e per fare un esempio di questo
Io dico che quando quando ero al liceo quando ero all'università
Ogni anno che passa
E alla fine di c'era l'inizio e la fine di un anno e alla fine di quest'anno c'era qualche cosa di nuovo si era dati un anno avanti si era infatti degli esami o non si erano fatti si era era successo qualche cosa
Mi ricordo che dopo la laurea
E le non c'era più questo a un certo punto è scomparso come il tempo cioè non c'era più un inizio e una fine non c'era più un un gradino dopo l'altro ma c'era come una una cosa in certo senso continua estatica
E o ho riscoperto il tempo all'interno della chiesa l'ho riscoperto all'interno dell'esperienza ecclesiale e l'ho riscoperto
Alle all'interno di questa architettura c'è la possibilità che nel tempo le cose cambino
Che nel tempo e nello spazio le cose abbiano un movimento
Ho cercato di esprimere questo fatto all'interno di questo spazio
Come ho cercato di esprimere li li la Chiesa che avevo incontrato quindi no una cosa trionfante ma una una realtà che forse descritta bene dal da un profeta quando dice che descrivendo Cristo lo descrive come qualche cosa di modesto visto dall'esterno
Qualche cosa di tutto sommato di Trieste visto dall'esterno ma all'interno è è come un'esplosione di vita come una una una cosa che che che che irrefrenabile come e come la resurrezione
Ho cercato di esprimere questo all'interno della chiesa
Alla fine devo dire anche dei limiti che ho incontrato quando questa chiesa è stata consacrata poco tempo fa in gennaio mi ha colpito profondamente e questa unzione delle delle dei segni delle croci all'interno questa definitività mia come tra passato
Mi sono come ha ricordato che
Che mentre le altre gli altri progetti di case dei di fabbriche di scuole di impianti che eppure tanti ne ho fatto che sono come nel tempo e nel tempo tendono a essere modificati a passare in questa chiesa che forse quella che più si presta delle altre essere cambiata e se come dentro una definitività che la rende come per sempre questo mi ha mi ha veramente impressionato come se il tempo incerto punto fosse stato travalica
Io non ho altro
Ascoltiamo adesso la testimonianza dell'architetto Giancarlo ragazzi
Nel breve spazio di cinque anni dal cinquantacinque circa al cinquantanove nascevano
Rispettivamente negli Stati Uniti il tempio diciamo la sinagoga progettata da RAI cioè che aveva allora novantadue anni
A
Diciamo a Ronchamp la cappella cattolica
Progettata dal come tutti sappiamo da le Corbusier
E a Imatra Alvar Aalto progettava la chiesa parrocchiale luterana
Quindi in un grappolo ristrettissimo di anni Trenta Polo capolavori a mio avviso
Di grande
Sacralità
Cioè lo spazio sacro
In questi ambienti si coglie
Allora che messaggio possiamo trarre da questo beh io penso che l'uomo proprio per la per la sua spiritualità innata
Nel momento in cui vede lo spazio materiale lo supera Eba a contatto con lo spazio
In materiale
Alla ricerca del trascendente
E questo fatto del riscatto dello spazio materiale in un qualche cosa di diverso dal materiale connotato specifico di ogni architettura ma nel caso particolare delle chiese
Questa ricerca dell'ineffabile questa ricerca
Di dire
Deve essere comunque presenti
Solo in questo modo si può distinguere una chiesa da un teatro da qualsiasi altra architettura
Questa per me è una costante
Così anche è una costante di un centro religioso
La serie di antinomie in cui ci troviamo
Perché la chiesa e luogo della gioia la comunità si riunisce per celebrare le azioni liturgiche nei momenti di gioia ma si riunisce anche all'opposto i momenti di dolore
Il luogo deputato del silenzio
Per il contatto individuale condiviso per l'introspezione interiore ma nel contempo è il luogo della preghiera comunitaria della coralità
è insomma
Un tema difficilissimo Rodgers lo chiamava
Il più arduo dei temi
Il più arduo dei progetti quando un architetto chiamato a fare il progetto di un centro religioso
Beh allora come orientarsi
Si è detto prima rilettura moderna gli architetti insomma fan delle cose fredde e non si capisce niente cose esprimano eccetera eccetera B effettivamente forse noi non dialoghiamo sufficienza non cerchiamo come diceva Michelucci in mezzo ai mercati in mezzo alla gente in mezzo la comunità soprattutto la comunità credente che vuole esprimere dando delega l'architetto che fa da interprete la sua fede la sua le sue angosce le sue speranze di allora se non si parla
Non si può capire che non si può essere Interpreti quindi farsi permeare
Dalla collettività dalla comunità diceva prima Rizzini bisogna vivere quasi con la comunità prima di prendere in mano la matita e disegnati
E questo fosse un a volte nostro difetto quello di avere fretta nella chiesa non nel progettare chiese non bisogna avere fretta e questo lo devono capire anche i committenti a mio avviso perché spesso si dice Today partorire l'idea entro sei mesi
No l'idea verrà fuori quando verrà fuori si cerca di immagazzinare il più possibile stimoli input insomma si cerca di di farsi proprio permeare dalla comunità da tutte le sue istanze ma poi alla fine quasi miracolosamente si arriva si sente che è arrivato il momento giusto
In quel momento lascio
Ecco quindi io ritengo che il primo discorso da fare sia quello di capire questa nostra società si diceva prima società in in crisi una società in transizione in effetti sembra che una sì una costante ogni fin e secolo
Succedono crisi profonda
Noi stiamo attraversando crisi profonda
A livello mondiale ci stiamo interrogando
Come singole nazioni ma anche come problematiche del mondo che cosa fare dove andare come comportarci
In questo ambito gli architetti son chiamati a dare una risposta dei centri religiosi
E allora io penso che la prima risposta che vogliamo cercare
è quello che ci sta succedendo attorno
Noi crediamo che per la strada troviamo tanta gente che prima non ci fermava i semafori
Ci troviamo di fronte a una realtà di presenze etniche diverse che queste hanno lasciato i loro Paesi son venute qui
A cercare una risposta
Dove due milioni di persone due miliardi di persone stamberghe cinque miliardi o quasi stanno male
Sono qui da noi che allora quale migliore occasione per
Chiederci
Se non sia il caso di dare a tutti una casa alla Casa del Popolo di Dio per tutti quindi una casa pluri confessionale questo potrebbe su una grossa sfida senza perdere i nostri connotati
Di
Cattolici
Ti centri religiosi cattolici però aperti al dialogo all'accoglienza dove questa gente sradicata dal dal suo Paese le sue di tutti i suoi costumi posso trovare un punto di riferimento
Andare incontro a queste esigenze secondo me vuol dire innescare un processo di ricerca di nuove tipologie di nuove espressioni
Noi nella nostra Chiesa di Milano due siamo stati stimolati a fare questo già perché c'era diverse presenze etniche che ci hanno chiesto di fare una chiesa cioè è venuto da loro a ritirare l'istanza non non siamo stati noi a inventare questo
C'erano ebrei c'erano protestanti ci han chiesto di fare un centro polifunzionale
E poi l'unico confessionale
Polifunzionale anche perché
Effettivamente io ritengo che un Anna un'altra novità edito a innescare nei centri religiosi è quello del continuum
Cioè non si può scindere momento liturgico dalla azione pastorale sono sono un'unitarietà queste cose l'uomo non si può dividere a compartimenti stagni
Allora se il centro religioso esprime questa continuità di impegno dal momento preghiera dell'azione liturgica ma anche l'azione spesso
Pastorale
Io ritengo che questo possa dare nuovi il nuova linfa spetta nella ricerca del
Diciamo delle nuove risposte che la città ci chiede ecco noi abbiamo fatto questa in questo esperimento la chiesa formata a ferro di cavallo in modo tale che possa essere divisa a settori in tre settori
Alto Heimat aveva fatto una diviso un rettangolo diviso in successione non l'abbiamo fatto a ventaglio la parte centrale la costante cattolica quindi con tutte le presenze cattoliche le paghe le cappelle laterali sono invece fruibili per altre confessioni
Ci sono altre altri spunti
Abbiamo cercato di dare una certa enfatizzazione ai punti focali fondamentali dell'azione liturgica
E
In questo quindi l'altare come preminente ma avvolto dalla gente non c'era gente che avvolge un punto focale come l'altare secondo me secondo noi io ho progettato con Marvelli
Questo centro fa sentire più comunione perché la gente non si guarda di spalle si guarda in faccia e attorno come una mensa quando per le fatta l'ultima cena si guardavano in faccia non erano dietro l'altro erano in una situazione familiare in un rapporto Prossenicco familiare ecco tutta questa serie di spuntino abbiamo cercato di intestarle in questa nostra esperienza
Io ritengo che
Che sia tanto da fare e tanto età
Osservare criticamente prima di tutto noi architetti
Ci vuole però un aiuto una partecipazione convinta da parte della comunità della gente perché non si deve stare a guardare non si intende rispettare non si deve delegare ecco molto spesso noi deleghiamo deleghiamo e poi ci lamentiamo
Io ritengo che
Questo del ritornare interessarsi della città del nostro ambiente del nostro destino
Il nostro futuro sia la conditio sine qua non per un rinnovamento reale delle nostre chiese
Una brevissima testimonianza di Mario Marenco architetto
Buongiorno io
Vediamo se riesco a farmi capire senza il microfono perché a volte della amplificazione difettosa cercherò di leggere quello che ha scritto qualche giorno fa ed è quello che ho scritto su due punti sono assillati secondo me un po'premesse è un po'infatti allora vediamo un po'le premesse valiamo almeno
Dobbiamo vedere tutto questo
No io sono contento
Allora vediamo un po'se riesco a decifrare due o trecento generazioni sono sessanta secoli di storia dell'arte fino al due mila fanno due mila hard anni di arte sacra governata dalla Chiesa nel suo divenire ci si attende dal edilizia destinata al culto ed anche da quella per usi civili la qualità propria della grande architettura e delle arti collegate pittura scultura
Il riferimento autorevole è il Rinascimento la qualità dello spazio rinascimentale è ineguagliabile per squisite essa e pregnanza
Perché contiene la quintessenza dell'Astico figura Ale da Persepoli all'Egitto ad Atene a Roma da e fino ad oggi cioè il domani si fonda sulle premesse storiche oggi attendiamo il rinnovarsi del miracoloso germogliare della grande felicità creativa cioè quella del tempo del Bramante e di Michelangelo che dicevo prima
Si chiede se questa attesa avrà una risposta positiva da i fatti ora ad una fiorente civiltà corrisponde sempre un profondo pensiero filosofico ed artistico
Se valutiamo il presente apprendiamo da che cosa dai giornali dalla televisione ed in genere dalla informazione che i valori trascendenti la mira quotidianità sembrano scarsamente rappresentati nelle coscienze
Perché le coscienze sono esposte alle asprezze della conflittualità esistenziale
Tutt'altro che ludica
Perché è indirizzata ed è indirizza ante alla sopravvivenza
Allora valori manufatti ambienti fritti percorsi quotidiani esposti all'infuriare della speculazione dissero sollecitazioni del mercato eccetera rivela non l'assenza di qualità linguistica
Perché è limitata alla mera connotazione ed indicazione di consuetudini
Indirizzando in quanto quasi sempre all'uso di sottoprodotti
Una volta eliminate le scelte e di percorsi alternativi
L'esistenza di viene in questo modo salvo certe eccezioni irrilevanti isole felici eccetera prevalentemente cruenta
Una esistenza che è una lotta perché è un'esistenza che viene incanalata in un all'vero desolato
Da segnali espliciti ed univoci sono messaggi gergali che spogliano l'esistenza di virtualità interpretative
Diventano e sorgono sordi automatismi che si oppongono oggi alla proverbiale umana vocazione a modulare significativamente il proprio vernacolo o Lessico per poter incidere sul linguaggio
Viene così irreparabilmente alterato il rapporto tra valori di consumo e valori significativi tutto a vantaggio dei primi
Mentre i valori significativi sono i soli atti a suscitare risonanze ed emozioni permanenti
Altri due minuti abbiamo finito
Se a tale sommario profilo del presente impervio momento storico corrisponde una mortificata fisionomia civile
Considerazioni statistiche suggeriscono la previsione preoccupante di un progressivo isterie Lirosi del pensiero logico e del pensiero creativo
Se è vero che ad ogni grado di civiltà corrisponde la propria qualità di espressione se però per converso è altrettanto probabile che pure nelle avversità l'arte eserciti sulla vita civile influssi feconda anti ci dovranno moltiplicare gli sforzi intesi a perseguire valori significativi nell'arte
E con l'arte ed attraverso l'arte
Questa l'arte inciderà sul costume dal quale ci si attendono poi prosa boh positivi ritorni perpetuando una sorta di fertile e sopra dente reazione a catena
Questo le premesse mo'passando da considerazioni generali all'ambito specifico dei luoghi destinati al culto ed al corrispondente grado di definizione va ricordato che dopo il mille novecentoventi i modelli architettonici
Frettolosamente desunti dagli stilemi del Bauhaus
Sempre abbondantemente pubblicizzati
Molto abbondantemente pubblicizzati
Senza ombra di notte critiche dal mille novecentoventotto in poi si distinguono avendo ingenerato un sacco di messi interpretazioni si distinguono per la infantile tendenza al sensazionalismo
Questo almeno è stato rilevato dando quindi per legittime le forme scatolare in prevalgono il loro ruvido cemento in vista color pelle di elefante le grandi pezzature di intonaco destinati al degrado lo sconsiderato indulgere al gigantismo volumetrico
Gli eccessivi virtuosismi tecnici e strutturali le appariscenti improvvisazioni la sommarietà nel trattamento dei dettagli il gusto delle anomalia più disinvolte il recuperò mimetico di avallati E.T. mi e stilemi del passato remoto sempre disattendendo lì esemplari insegnamento dei maestri
Mo'chi sono i maestri lo sappiamo c'era le Corbusier che non si è voluto civile citare perché è stato copiato e copiato e copiato
E l'ho fatto un sacco di piccola roccia
Abbiamo messo qui non a caso RAI
Allora alto ASCO London che pochi forte
Conoscono leve Renzi che nessuno conosce
Peters Helsing che nessuno conosce per citare i principali assertori della amorevole cura al dettaglio prezioso trattamento del superfici e delle fonti di luce naturale cura del modellato e del cromatismo
Ereditato come detto attraverso due o trecento generazioni che fanno sessanta secoli di storia dell'arte fino ad oggi cioè fino al due mila ed anche oltre grazie finito
Un breve intervento di Divina Rizzi architetto
Dunque venendo qui tutto mi aspettavo tranne di essere chiamata in causa per cui tutto proprio all'impronta quello che devo dire
Diciamo io lo Seregno architettura certo senso e opero anche nel campo della costruzione in architettura
No no non io mi sono mi sento molto inadeguata diciamo rispetto a tutte le problematiche che ho anche sentito qui no
La Chiesa che rispecchi la bellezza di Dio oppure che sia capace di e l'ente religioso l'uomo o di dare un contributo in questo senso
E il pezzo che poi come me molti altri signifer inadeguati l'amica opposizione nei riguardi di questo problema è completamente diversa
E diciamo mi hanno annunciato come breve intervento cercherò di essere brevissimo aprirò vorrei fare il differimento forte in questa maniera poi il discorso diventa più chiaro
A fenomeno coloro che riguarda la storia dell'architetto della dell'arte in genere messo molto bene in evidenza da Ernest Gombrich
Che parla delle formelle di chi destini che sono state fatte per la porta del Battistero di Firenze
Le prime che sono poi le seconde ma le prime venti debiti circa mille quattrocento e nel secondo e nel mille e quattrocentotrenta cioè trent'anni di differenza
E dodici dice mentre lavorava le prime forme le
E Diberti si sentiva qualcuno gli investitori compito difficili da espletare pone muri e diligenza
E tra queste formelle che sono leggibili cioè la gente capisce capisce anche il fatto diciamo iconografico sono chiari
Per cui lo si sente inserito nella società e colloqui con la società a distanza di trent'anni Diberti fa parte di un'élite culturale elettronico fornelli non sono più così leggibili
Ma non sono né più né meno opera d'arte ma sono tali da dimostrare agli intenditori le sue capacità di alta tecnica
E non c'è più una comunicazione diretta
Allora tornando il problema al problema ICI interessa
è io penso che il lavoro che possa fare oggi l'architetto proprio quello di amore diligenza
Cioè e comunicare con la gente
E il mio lavoro ultimo è cominciato con una visita a queste parrocchie provvisorie cioè garage cose così
E ho trovato tale fervore religioso in questo ambiente anonimo che esse erano sistemati da loro
Che ho capito che noi non dobbiamo esaltare ma dobbiamo proteggere questa capacità e questa religiosità che nell'uomo cioè non è chi sta che presto ordini che disturbi anche voi tante buone intenzioni ma qualcosa che prende in considerazione l'uomo Ricci costruisca li cuce addosso un ambiente rispettando l'al massimo e e disinteressandosi degli intenditori
Perché diciamo parlo un linguaggio diverso credo che sia tutto qua problema cioè è un atteggiamento pezzo una realtà che precede la costruzione che questa religiosità dell'uomo
E e assecondare questa realtà e proteggere questa possibilità senza disturbarla
Li ringrazio
Adesso la testimonianza di padre Costantino Ruggeri artista e progettista
Cari amici come tutti voi
Ho ricevuto un invito
Per partecipare alla presentazione di questa nuova rivista
Io ho sentito il dovere di venire
Perché penso
Che queste iniziativa dell'editore
Oltre a colmare un grande vuoto
Oltre che essere un atto di intelligenza e soprattutto un atto di grande coraggio
E allora ho sentito il dovere chi venire qui
Per testimoniare con la mia povera presenza questo atto di coraggio
Per godere di questa festa
Le problematiche
Che sono tante profonde difficili
Io oggi non voglio ricordarle voglio godere
Questo incontro con voi e questo giorno di festa e voglio proprio fare all'editore un augurio
Che il suo coraggio
Trovi rispondenza
Da parte di un vasto pubblico
Non è una rivista fatta per specialisti
Quindi trovi questa rispondenza
E Possa in tutti i fruitori
Di questa rivista
Che possono percepire possano percepire chi le chiese
Che sono gli spazzini dell'anima
Gli spazi del cuore
Tutti questi fruitori possano capire come se parteciperanno se vi potranno in questi spazi sacri
Troveranno certamente una grande consolazione
Una grande pacificazione
è una gioia piena perché in fondo in fondo
Lo scopo del costruire oggi delle chiese
Io penso che sia proprio questo
Dare tanta gioia agli uomini di oggi le chiese devono essere degli spazi di luce
E soprattutto degli spazi di gioia e allora a tutti l'augurio tipa c'è bene di San Francesco alla rivista e a tutti i costi presenti
Chiude gli interventi delle testimonianze degli architetti e dei progettisti don Giancarlo Santi architetto
Chiudono ricordando semplicemente un fatto le chiese progettate
Vengono poi realizzate come si sa come Pacifico in tempi molto lunghi
E anche una volta
Terminate in realtà sono soggette a un processo di trasformazione continua
Mi domando che cosa ne sarà di delle chiese costruite in questi anni fra trent'anni
Per guardando quello che sta succedendo penso che sono tutt'altro
Perché stiamo vivendo un'epoca di grandi trasformazioni e soprattutto perché le comunità che vivono in queste difficili sostanzialmente le riproduce le ripenso alle progettano in continuazione
Vorrei richiamare questa osservazione che potrebbe essere banale ma le chiese costruiamo sono pensate implicitamente perdurare molto nel tempo non presero distrutte fra quarant'anni
Sono edifici che Simona al di fuori dei cicli edilizi consulenti
Sono destinate appunto essere continuamente la ripresa rimodellata in ricco
Difficile
Più del dall'altra Abdul aggiungo
No www o uno spruzzo di il profilo sonno in generale ma credo per a questo punto so bene se appunto in un suo prodotto appunto questo annuncio sito gesto del pazienti
Legato appunto a questa esigenza di essere vicini nel tempo più a lungo possibile
Ora suo la parola suo capo progetto e tu l'uscita soprintendente per i beni ambientali ed architettonici blu Lombardia del tema il rapporto patto aspetti
Il tema è molto impegnativo e quindi dovrebbe avvenire un convegno specialistico a per cui io non mi addentrerò in tematiche
Così difficili anche perché non ne ho la competenza giuridica quindi mi dimetterò no a toccare alcuni punti che nessuno propri del nostro ruolo istituzionale
E che configurano appunto un rapporto piuttosto stretto tra stato e Chiesa ma limitato alla nostra competenza specifica
Qualcuno si chiederà cosa c'entra la Sovrintendenza che si occupa di monumenti antichi storici
Strettamente monumentali come le nuove chiese
E invece anche il nostro compito certe volte e chiamato proprio per le nuove chiese
Nel passato è stata una cosa molto sentita
Molto vissuta in questi ultimi tempi un po'meno per il fatto che molti degli inserimenti avvengono in centri in zone e ai margini del centro storico quindi non di nostra stretta competenza
Altri inserimenti però vengono in ambiti ambientali di grande rilevanza
Qualche esperienza di di dover giudicare edito vera anche diciamo guidare certe volte la progettazione di nuove chiese
Sì è stata
E ed è stato un compito assai difficile
Perché
Ieri oggi il progettista chiamato a costruire una Chiesa Nuova e chiamato ad un compito molto difficile forse il più difficile come è stato detto prima
Perché mancano riferimenti storici e riferimenti e direi quasi anche religiosi certe volte nel passato
Vediamo tutte le nostre cattedrali avevano degli schemi di riferimento Brent East Cisi che costituivano anche la funzionalità dell'edificio
E in più avevano diciamo per l'abbellimento
Il compito specifico dell'insegnamento insegnamento che era guidato a monte dai religiosi no e difatti noi addentrandoci nel restauro dell'Antico e delle grandi cattedrali
Oggi studiavo moltissimo quello che era il significato simbolico e il compito di ha mai sperare e vediamo che a monte c'erano delle direttive ben precise non c'era niente di casuale
Oggi invece i progettisti si trovano in un compito molto difficile vuoi perché appunto si sono spezzati anche gli schemi di progettazione oggi c'è una libertà progettuale totale l'architetto si trova di fronte solo alla sua idea progettuale
E allora qui diventa difficile anche il compito di chi in un certo qual modo deve esprimere un giudizio su queste nuove realizzazioni
E qui è la fatica perché bisogna cercare di capirei in primo luogo quale è stata il pensiero del progettista
Per non svilire Hello per non disturbarlo per lasciare che questa creatività che per lo meno per quello che ci compete è fondamentale possesso rimessi liberamente
Però certe volte dobbiamo anche intervenire per guidare e de in questo senso
Che
Oh bej sentito quando monsignor Citterio diceva la fatica del progettare perché anche se personalmente non ho mai progettato una chiesa però il seguire e la persona che deve creare un edificio religioso no e un compito difficile e quindi io rispetto molto qualsiasi prodotto che venga presentato
Un altro compito molto stretto che posso ancora rientrare nei rapporti tra Stato e Chiesa e quello legato all'arte sacra
Anzi dopo la riforma liturgica questo e un altro argomento molto importante che forse dovrebbe anche essere ripreso e ampliato
Perché le sovrintendenze si sono quasi sempre trovati in un enorme difficoltà per giudicare le trasformazioni o di nuovi inserimenti del nuovo nell'antico
Questo è un tema direi ancora più difficile ancora più problematico
Rispetto alla nuova edificazione perché ci tocca veramente molto da vicino
E anche qui non esistono a monte io non esiste a monte una guida non ne esistano esempi di riferimento e di nuovo apportato alla creatività del singolo
E e spessa riesce difficile all'architetto o all'artista moderno entrare
Il pensiero che ha guidato la progettazione e la realizzazione di opere d'arte nella gli edifici antichi
Se dovessi citare un esempio di buon inserimento non lo saprei citare devo essere sincera pur avendo in certi casi raggiunto una correttezza
Di inserimento che e fa onore al progettista e al committente perché molte volte si è rinunciato no ossia è parzialmente attuata la trasformazione e che la liturgia
Avrebbe richiesto
Questi diciamo sono i due argomenti fondamentali che possono collegare i nostri uffici
Al tema di oggi è al tema della rivista
Però vorrei sempre stando me seppure limitatamente ripeto per le competenze nostre istituzionali
Toccare e qualche altro argomento di connessione tra appunto nostre istituzioni e le istituzioni religiose
Devo dire che mentre nel passato noia agivamo soltanto secondo le nostre leggi di tutela
Oggi anche in una visione allargata che è stata portata avanti dalla concordato dalla modifica al concordato sempre più noia e cerchiamo di essere partecipi
Vale a dire di collaborare la collaborazione la riteniamo fondamentale in uno ogni il campo diciamo dell'architettura religiosa o delle trasformazioni che competono e e nello stesso tempo e anche di e quello che il nostro compito precipuo quei quello della restauro
Anche qui noi vogliamo che gli enti religiosi siano partecipi
Anche quando interveniamo direttamente no il colloquio oggi e fondamentale sotto tutti i punti di vista ed è un colloquio che si apre e si esplica in particolare in questi anni come la catalogazione
Altro tema basilare fondamentale per cui io seppur la rivista e nasce come nel tema rivolto verso l'architettura attuale l'architettura religiosa attuale dovrebbe forse non dimenticare e quelle della tradizione e quelle della nostra storia
Ai progettisti invece che sono chiamati a questo arduo compito solo un augurio posso fare no che le sovrintendenze
Debbano tutelare anche il loro prodotto buchi architettura il che significa che avranno realizzato qualcosa di molto valido per lo meno per la storia dell'arte grazie
Una testimonianza di professoressa Tardito almeno io
Grazie non è che sia molto alta però
Penso che si senta abbastanza la mia voce no il mio è un intervento anche questo così improvvisato perché credo che tutti quanti mi conosciate nel senso che fino al lo scorso anno mi sono occupata della Soprintendenza per i beni artistici e storici e della Lombardia
Adesso sono ispettore centrale quindi un sono continuo a essere collegata su due problemi fondamentali quello della tutela e quello della conservazione
E contemporaneamente non soltanto su quello che il passato ma naturalmente anche su quello che sono inediti le nuove strutture o anche i nuovi prodotti artistici
In questo mi accordo anch'io con la dottoressa Cremona e dire questo che
Il nell'ambito del Pictet pittura scultura e di tutto quello che riguarda il contesto interno di un'architettura
Lo spero davvero che ci sia sempre questa possibilità di collaborazione una collaborazione necessaria e soprattutto che noi continuiamo ad aprire anche nella parte moderna e contemporanea
E questa possibilità di tutto l'area dei prodotti perché prodotti e creazioni di valore artistico
Avere soltanto ancora accennare al conservazione e la tutela così a ne parliamo di chiese nuove parliamo di nuove costruzioni che sono naturalmente importanti necessarie anche per le nuove star formazione che per l'atto del Vaticano secondo se per la Sodano preture Gia
Quindi tutti i problemi che hanno creato anche nell'ambito della vecchia chiesa delle vecchie strutture tante volte del gli accordi e delle volte anche dei disaccordi l'altare coram populi Lea eliminazione di certe balaustre somma tutti i problemi che sono sempre stati un tema discusso in positivo o in negativo
Però quello che io vorrei e che chiedo appunto sia la rivista sia tutti quanti noi uno nella rivista di accordare di creare un parallelo nella pubblicazione non soltanto per le nuove strutture e per le nuove realizzazioni ma anche un rapporto sempre vivo
Con tutti quei temi che riguardano la conservazione e la tutela ecco perché una cosa non può essere scissa dall'altra noi non possiamo parlare di evoluzione nell'ambito architettonico o nell'ambito creativo se noi non c'è le chiamo e se noi non ci accorpiamo a quello che il nostro passato una cosa non possibile se dall'altra e solo in questo modo si possono avere dei valori delle creazioni fondamentali
Altra cosa ancora importante che noi abbiamo un patrimonio ricchissimo io parlo del del nostro campo dei beni artistici e storici quindi fondamentale la catalogazione questo se ne è parlato più volte è un tema importantissimo
Perché si tratta anche di problematiche che riguarderanno anche il nostro futuro la famosa liberalizzazione del mille novecentonovantatré e quindi tutto l'infinità di tematiche molto molto importante
Però non è quello che e necessario e che noi cerchiamo di di realizzare dal punto di vista dello Stato ma che è necessaria anche una collaborazione d'soprattutto delle chiese ma anche di sponsorizzazioni di privati di collaborazioni e quello di conservare il patrimonio del passato abbiamo un patrimonio grandissimo
E quindi questo patrimonio costituito da questo da questa quantità enorme di arredo liturgico poiché noi sappiamo che la parte predominante in Italia e nei territori italiana però per la parte religiosa la parte sacra quindi importantissimo conservare sono è importantissimo conservare queste cose perché queste cose permettono ai nuovi architetti ai nuovi creatori di capire che si devono fare si devono costruire si devono realizzare delle cose
Che abbiano un significato non soltanto religioso sacro ma anche un significato di Vallourec qualitativo di valore di continuità artistico ecco non io ho sentito parlare sovente del bello
Bello o brutto sono dei termini estetici ecco io non metterei tanto il termine bello e brutto quanto invece un tema di una realizzazione di valore culturale ecco questo è quello che io ah ostico in una continuità appunto di del passato e di oggi e soprattutto di tenere a mente quelli che sono e cosa è fondamentale la conservazione di questo immenso patrimonio
Perché solo attraverso questa conservazione noi abbiamo anche veramente la sensazione che facciamo le cose seriamente anche oggi ossia le nuove costruzioni le nuove creazioni
Hanno valore e significato e questo continuo a dirlo proprio in funzione di quello che la conservazione del passato grazie
Il problema della conservazione introdotto dalla professoressa Tardito americano è un tema vastissimo riporta una testimonianza l'avvocato Marco Parini per Italia Nostra
Grazie il problema della conservazione essi un problema estremamente Complesso ma a cui i direi nostro ordinamento nostro paese ha dato una serie di norme a cascata
Che dal mille novecentotredici dalla legge quadro del mille novecentotrentanove la famosa mila ottantanove dagli stessi testi della concordato tra lo Stato italiano e lo Stato Pontificio e la Chiesa quello del mille novecentoventinove e quello recentissimo costantemente pongono in esame pongono alla luce due aspetti
Da una parte vi è l'esigenza di tutelare di conservare de Coco che la vostra associazione prende particolarmente spunto su questo aspetto il l'edificio religioso in quanto monumento in quanto il luogo ove sì raccolgono luogo in cui sono contenute opere d'arte testimonianza del secolo ma dà anche testimonianza di una fede
Allora noi nella lettura degli articoli di queste leggi e tra l'altro molto interessante affrontarla tenendo presente quella che era la politica del momento più accentuata sull'aspetto liberisti con l'inizio del secolo più vicina a determinate tendenze religiose di rapporti diversi con la chiesa in un momento successivo abbiamo costantemente riferimento alla necessità di tutelare tenendo presenti però le esigenze di culto termine che nelle eccezioni più vicine più recenti
Verrà trasformato in esigenze religiose
E infine molto importante via un articolo l'articolo trecentotrentuno del Codice civile che
Afferma che per mutare la destinazione di un edificio destinato a Chiesa luogo di culto non basta anche in caso di vendita una semplice concessione amministrativa ma di vuole bensì un'autorizzazione di quell'autorità ecclesiastica in questo caso che è l'unica deputata a testimoniare la decadenza o meno di una finalità religiose in un determinato luogo
Ora questa costante dicotomia io credo che debba essere tenuta in assoluta rilevanza
E questo forse è il valore direi principale di questa iniziativa editoriale di cui oggi parliamo perché titola architettura e comunicazione
La chiesa non è solamente il luogo dove l'architetto del passato
La cui opera noi vogliamo tutelare o l'architetto del futuro da qui operato farà essere in futuro tutelata esercita la sua competenza tecnica
E il suo estro artistico ma è anche un luogo va sottolineato dove sì esplica
Il culto dove si esplica la religione
Stiamo attenti quindi a non far prevalere la forma al fine non stiamo parlando di un monumento qualunque stiamo parlando di una chiesa e allora il rapporto nel momento della conservazione è assolutamente necessario
Tra lo Stato e la Chiesa la conservazione è un momento imprescindibile dato ruolo che nel patrimonio culturale la Chiesa svolto svolge ma è altrettanto importante che nel segno architettonico
Che di oggi un domani venga dato si mantenga quello che il rapporto tra simbolo funzione simbolo e religione
Io
Credo che non si dica assolutamente nulla di nuovo condotto si affermano queste cose
Perché vorrei fare un esempio un esempio strettamente religioso
Nel mille novantotto un abate Roberto Di Moles ma fondono abbazie assetto e qualche anno più tardi Bernardo da Chiaravalle sempre di questa scuola di pensiero siamo nel mondo cistercense
Amplia questo movimento in cinquant'anni si fondono band settecentoquarantadue abbazie una cosa colossale una forma di capillari frazione di un pensiero monastico
Che partendo da San Benedetto via via sì distribuisce sul Paese bene leggendo
Testi di Bernardo che riprende San Benedetto scopriamo che vengono date precise istruzioni su come si devono realizzare le chiese non solo sotto l'aspetto
Rigorosamente pauperista dico della chiesa spoglia della Chiesa come luogo
Dove si prega e nulla deve disturbare colui che prega riflette e medita
Rispetto al pensiero unico e fondamentale che quello di dire ma bensì sì dando indicazioni sull'orientamento della chiesa dove si dice
La preside deve essere a Oriente perché il sole deve arrivare deve sorgere come sorge la fede
Il chiostro deve essere disposti in un certo modo con determinati corridoi gli uni disposti vestono la chiesa ed altri no con nella sala capitolare che deve essere posta in quel punto perché quel punto vuol dire testimonianza vuol dire
Sottolineare un preciso ragionamento un preciso pensiero religioso prima che architettonico
E ne scopriamo che girando in tutta l'Europa le abbazie cistercensi sono salvo qualche piccolo dettaglio sempre realizzati in un certo modo cioè a dire il canone architettonico a quel punto non è più estetica forma ma è sostanza religioso questo forse è l'elemento che viene a modificare viene a determinare o una peculiarità particolare a cui io credo
Gli architetti
Pur nella loro più ampia la libertà di espressione
Nell'aspetto della forma della tecnica del tratto artistico comunque devono tener presente queste simbologie che non sono casuale
Non sono le Fisi me di questo o di quel santo bizzoso ma bensì sono frutto di un ragionamento secolare che trae nella forma dalla presenza di nella collocazione di funzioni oggetti e parte che tettoniche una precisa testimonianza una preciso ragionamento religioso che anche forma didattiche didascalica
D'altra parte non è solamente un pensiero del mondo occidentale perché quando Basiglio il famoso Vescovo di Cesarea che origina tutto Monachesi morì Antal
Nel quarto secolo dopo Cristo detta le condizioni per le quali bisogna costruire le chiese e i monasteri del mondo ortodosso anche lui individua nel tratto architettonico nella forma della chiesa
Che potrà essere fatta nel modo che si vuole ma che comunque dovrà avere determinate funzioni e localizzazioni perché queste rispondono a un preciso messaggio religioso
Non è anche concludo dicendo questo poi un messaggio solamente nostro pensiamo al mondo orientale pensiamo come da secoli anzi meglio sarebbe dire da millenni la pagoda
Il Mysterio tibetano ogni forma di tempio di costruzione viene ripercorsa addirittura lì
Con stilemi sempre eguale cosa che forse non sarebbe ammissibile ed accettabile nella nostra cultura che sotto questo profilo magari sostanzia
Il fine e alla forma dalla possibilità di una maggiore come dire possibilità di di libertà e quindi da noi si possono cambiare le forme ecco dicevo nel mondo orientale costantemente si ripete una forma perché la forma è sostanza qualche mese fa
Inaugurando proprio in questa sala una mostra sul Tibet
Ebbi l'onore di a vere all'inaugurazione il Dalai Lama
E
All'interno di questa sala fu riprodotta non in piccola scala una pagoda del buddismo tibetano
Io
Mi permisi di chiedere al Dalai lama se ancora oggi veniva ricostruita ripercorsa nella stessa forma stilistica la struttura del passato e non mi disse
Si modificano magari determinati criteri di ubicazione ma sempre uguale e la forma sin da quando alcuni migliaia di anni fa sì portò questo messaggio del Buddha in Oriente
Ripeto non credo in d'altra parte l'Occidente lo testimonia che il il re del rigoroso ripetersi delle Dello stilema delle forme del passato sia necessario nella nostra cultura però concludo dicendo una cosa
La chiesa
Quella del futuro così come quella del passato
è un elemento architettonico è un monumento nel quale si conservano opere d'arte ma è anche sta meglio sarebbe dire soprattutto un luogo di culto e allora il conservare determinati riferimenti architettonici legandoli
A determinate indicazioni di carattere religioso non è una limitazione per l'architetto credo che sia un dovere
Proprio per conservare prevalendo sulla forma quello che l'altro elemento fondamentale che è il fine della Chiesa grazie
L'arte contemporanea e protagonista importante nelle progettazione delle chiese nuove
Adesso chiamo al tavolo la testimonianza autorevole il professor Ferdinando De Filippi chiara perché direttore dell'Accademia di Brera l'Accademia di Brera per storia ha un'importanza non solo nazionale ma internazionale è un vivaio di artisti e va be'punto scontare la sua testimonianza
Io volevo un po'partire dal da questo inserto della rivista ridice fatti e non parole
E dove proprio viene messo l'asterisco sul pericolo
Sulla minacce di degrado
Di furti tetti pavimenti artistici strutture murarie affreschi pitture sculture organi arredi sacri vetrate
E c'è una specie di invito a segnalare ecco io credo che il consegnatario della chiesa il parroco il sacerdote sia in realtà un conservatore di un museo di arte contemporanea di arte antica di storia e i conservatori di un museo della memoria collettiva cioè all'interno di una chiesa avvengono tutta una serie di sedimentazione mi storiche penso agli archivi gli archivi della Chiesa spesso sostituiscono per tutto il passato
Diciamo gli archivi del comune l'anagrafe spesso diciamo prima credo del del Novecento della fine Ottocento deve essere recuperata nella struttura nella struttura delle chiese quindi c'è proprio un problema di educazione prima di tutto cioè la possibilità di educare in senso cioè nel nel lato artistico
Il conservatore di questi di queste di questi abitate di queste strutture di questi contenitori che ripeto sono pieni di tutto da un museo dell'artigianato penso agli arredi sacri a un museo di arte penso alle pitture alle sculture ai pavimenti
A un museo della memoria collettiva ecco credo che sia estremamente importante
E la la funzione che possono avere le strutture periferiche se ben guidate all'interno
Della funzione della chiesa spesso l'ignoranza di questi piccoli parroci di indolenza
Le ma le intese idee di progresso
Le presunte esigenze dell'età moderna la smania di abbellimento e del rinnovamento hanno portato a una trasformazione a una modificazione della struttura della chiesa
Pensiamo poi all'avidità che ha portato la i nuovi ricchi dei nuovi diciamo le nove persone che possono permetterselo di a vere di possedere un oggetto e quindi gli antiquari che sono andati a rastrellare tutte le chiese di campagna tutte le strutture
Per poter prendere qualcosa ecco questo direi che è fondamentale c'è un patrimonio basterebbe andare a visitare tutti gli antiquari e vediamo che c'è un patrimonio ecclesiastico chiesta è stato completamente perduto
Ecco credo che un da sorveglianza una valorizzazione sia estremamente sia estremamente importante addirittura archivi che sono stati diciamo dispersi leggevo
L'intervento di un di uno storico o per quello che concerneva l'Austria parlava proprio di fonti antiche DR di di archivi interi venduti per ignoranza o per indolenza ai rigattieri io credo che non si possono gettare nella memoria IRI i nella dei rifiuti i tutta la memoria cioè estremamente importante
Che le Chiese valorizzino questo patrimonio e forse sarebbe necessaria una legge quadro che aiuti la Chiesa stessa a difendersi se noi oggi riconosciamo che il teatro per esempio
A una funzione di bene pubblico e viene in un certo senso finanziata cioè non esisterebbe oggi teatro per esempio se non ne finanziato da tutti i premi dagli enti dallo dalla dallo Stato dalle Regioni
Così credo che per esempio a livello periferico occorrerebbe una legge quadro che permette alle chiese
Di difendere questo loro patrimonio
Di conservare ripeto questo museo
Ritrovare questo museo della memoria
Si tratta anche di grandi comunità religiose che hanno un patrimonio fatto di migliaia di particolari e come difendere diciamo e come difendere la poesia
E come difendere la storia dell'arte difendendo la Chiesa ecco io credo che sia estremamente importante questa rivista
Che finalmente cerca di fare luce su momenti che sono un po'caduti nel dimenticatoio il rapporto per esempio tra artisti e la Chiesa
E spesso gravissimo abbiamo l'intervento per esempio all'interno di chiese antiche con interventi d'arte moderna
Che non sono soggetti a nessun controllo ora credo che ci dovrebbe essere un ufficio centrale per esempio che esamina questo tipo di interventi mi arrivano continuamente pubblicazioni di interventi veramente demenziali mi domando come questo è possibile come possibile intervenire su patrimoni e di un'importanza storica
Dal punto di vista storici di appunto egli stesso dell'arte attraverso diciamo persone che sono Eugenio locis
Cioè ogni piccola chiesa ha il suo diciamo ha il suo artista locale che deve intervenire rovinando la cupola o intervenendo magari dove c'era un bellissimo intonaco che era bello far rimanere tale
Questo non vuol dire che la non dobbiamo avere un'architettura del ventesimo secolo io credo che la Francia ci ha dimostrato nella struttura pubblica come è possibile
Che l'architettura del ventesimo secolo sia importante non dobbiamo domani pensare che in questo periodo non sia esistita architettura
Ecco però è importante a mio parere una struttura centrare una legge quadro uno strumento di controllo che permetta di ricostruire questo rapporto
Tra artiste Chiesa tra architetture Chiesa e consente l'architettura gli esempi non sono così disastrosi ma credo che molte volte cioè che la responsabilità degli architetti l'intervento artistico e della maggior parte
Dei casi veramente lascia molto a desiderare questo
E un po'anche diciamo diciamo gli artisti spesso non accettano il soggetto la chiesa non accetta la perdita del soggetto quindi tutta l'arte contemporanea che magari non ha curato l'immagine è stata un pochino messa in disparte dalla Chiesa se pensiamo alle occasioni mancate
Lucio Fontana vince il premio per le porte del Duomo ma non vengono realizzate le porte di Lucio Fontana
Nonché le porte di Mincuzzi non siano altrettanto belle però potevano essere risate tutto due mi sembra un'occasione mancata chi ha dell'incredibile
Ecco penso che tutta una serie di queste situazioni debbano c'è proprio una commissione o una serie di di tavole rotonde che la rivista apposta promuovere in cui gli artisti rappresentati degli artisti si mettono da parte e la Chiesa si mette dall'altra ma soprattutto una struttura un un elemento di controllo uno l'evento centrale che possa un momentino
Diciamo controllare che possa impedire che ci siano furti vandalismi non parliamo poi molte volte di alcuni restauri che sono veramente diciamo con la scusa di levare l'umidità
Si fanno delle cose incredibili pensiamo per esempio ai serramenti sostituiti col simil loro o con l'anticorpo dal chiese del Settecento del Seicento con queste violenze
Di queste porte di alluminio dipinte d'Oro che hanno dell'incredibile ecco penso che la chiesa dovrebbe recuperare questa centralità dovrebbe recuperare dei meccanismi di controllo non so se la struttura la Sovrintendenza ai monumenti posta fare tutto questo e quindi la Chiesa forse dovrebbe darsi uno strumento aggiuntivo un qualche cosa attraverso una forma di educazione innanzi tutto di tutti i parroci un'educazione che comprende anche il problema della storia dell'arte
Ecco io credo che la Chiesa deve essere protagonista come lo è stata nel passato
Nel Quattrocento nel Cinquecento nel Seicento forse esistevano pochi artisti la concorrenza era minore e la difficile diciamo forse chi era più facili individuare per il committente chi era l'artista buono e chi è l'artista cattivo
Oggi forse più difficile la stessa lo stesso intervento di tematiche nuove la stessa assenza magari di iconografia all'interno di gran parte dell'arte contemporanea
Porta la chiesa ad avere dei dubbi porta la Chiesa spesso a brancolare e per questo dovrebbe essere secondo me affiancata proprio da una forma da organismi da sola pensiamo per esempio a questo museo Vaticano e se noi facciamo un esempio tra il museo così come è stato fatto da don Macchi
Implica e cara grazia che è stato fatto perché prima non c'era ancora e guardiamo invece i fasti del passato
A questo punto ci rendiamo conto che o la Chiesa recupera questa centralità all'interno dell'arte contemporanea e potrebbe essere anche una nuova forma di committenza
Da parte degli artisti documenti in cui una serie di strutture entrano in crisi il momento in cui entra in crisi anche tutta una serie di dove oggi è il recupero da parte dell'artista e di una committenza ma anche della possibilità di lavorare su temi spirituali sui problemi dello spirito credo che sia estremamente importante quindi io vorrei che questo diciamo questa piccola introduzione fosse l'inizio di una serie di discussioni o di un convegno basato proprio sul rapporto che essa arte che essenziale che è importantissimo e che deve essere diciamo potenziato ma soprattutto deve essere chiarito grazie
Il professore a richiamato più volte
E ha pronunciato più volte la parola Chiesa
Quello che potrebbe fare mi perdoni se intervengo Peres dire ciò che il mio ufficio
Ha fatto in tre quattro anni brevemente ho fatto un'indagine su tutti i beni culturali della Chiesa nel mondo
E pare che riviste pubblicheranno questa relazione che è stata fatta molto sintetica per tanti motivi ma per la prima volta si è fatto questo nel mondo Secondo si è visto che ha detto bene RAI bisognerebbe fare qualcosa di concreto primo
L'anno scorso creato all'Università Gregoriana di Roma un corso superiore per preparare gli operatori per i beni culturali della Chiesa nel mondo
Finisce quest'anno il primo anno con pieno successo abbiam preso solo trenta alunni si sono già sessanta domande per l'anno prossimo Borghi vogliamo fermare le domande perché procederemo per gradi quindi qualche cosa di concreto di molto specifico si è fatto non so se lei conosce il programma un programma molto molto molto molto bello perdoni se dico queste secondo
E in traduzioni in varie lingue perché la Chiesa è fatta di molte nazioni ecco di molte lingue e interruzione in varie lingue con la data del quindici di ottobre perché arriviamo in tempo
Una circolare che invio a tutti i singoli vescovi del mondo
Con la quale richiedo che nei seminari si dia particolare importanza la formazione artistica dei futuri sacerdoti
Questa lettera e già fatte e mi dispiace che non ci sia qui Dong santi perché don santi che uno dei miei consultori ha lavorato tanto su questo documento anche lui
Partirà con la data del quindici tutto per e già in traduzione in sette lingue diverse
Credo che qualche cosa si è fatto per parlare dell'Italia ho scritto a tutti i vescovi italiani due volte
Dicendo lo stupore delle denunce dei furti e che mi arrivano nell'ufficio io ricevo del mio ufficio dalle Sovrintendenze al ministero dei beni culturali le denunce dei tutti i furti che vengono fatti le ricevo da dieci quindici venti a cento centocinquanta al giorno
Al giorno
Siccome si avvicina al mille novecentonovantatré già l'anno scorso ho scritto a tutte le conferenze episcopali d'Europa dicendo col novantatré crolleranno le barriere europee diciamo i confini europei
Quindi il terrore
Che le nostre opere possono sparire possono partire
Per altre nazioni di cui soltanto per carità non dico il nome perché hanno organizzato delle delle vere delle vere società di di di dirlo parecchio
Poi sederti d'ufficio domandare il TAR il quadro se lo voi tra due anni costa dieci miliardi se lo vuoi fra un anno costa venti miliardi se voi fra sei mesi costa trenta miliardi siamo a questo punto bene
Le conferenze episcopali hanno fatto molte iniziative ho partecipato poco tempo fa un incontro di altri
Altissima specializzazione in Germania Invesco dalla Germania hanno fatto quest'incontro con degli specialisti commenta trovare sistemi nuovi per difendere i nostri beni culturali
La tematica di fondo era non riusciremo mai difendere i del tutto perché aprono il caveau delle banche le più le più sicure comunque comunque
Si cerca di fare qualcosa sono lieto fine mi abbia dato professore l'occasione di dire queste cose quanto si fa da Roma ho partecipato nel mese di gennaio
Ecco va bene ma lei è stata una cosa molto bella perché ha detto
La ringrazio ho partecipato all'inizio del mese Anna a metà del mese di gennaio all'incontro dei ministri dei Beni culturali d'Europa nella isola di Malta si erano trentaquattro ministri d'Europa più Stati Uniti Canada Turchia Cipro Israele
Non avete le idee a quanto hanno guardato e sentito perché la Chiesa fa perché ci deve sapere che altrove si fa molto meno che da noi tutti i Paesi ex comunisti queste è stata la prima la prima raccomandazione forte che si è fatta dei ministri ai Beni culturali a Malta
E di fare una legge legislazione perché i Paesi comunisti oltre ad aver distrutto tutto non l'hanno lasciato una legislazione tale per cui possono tendere distruggere quello che voglio
Ha detto bene professore tante volte si vedono tra gli antiquari delle cose tragiche tragiche e dovuto molte volte no alla cattiva volontà all'ignoranza
All'ignoranza si avvera contarsi sono di una cittadina vicino a Torino
Ma ha raccontato il sindaco a poco tempo fa era molto amico di un vecchio sacerdote chi o ancora conosciuto quand'ero giovane che quand'è morto lasciato dieci mila volumi lui aveva personalmente la biblioteca di dieci mila volumi
Questo sindaco allora giovane anche noi va a trovare i parenti di questo sacerdote
Morto i quali dicono bocche fatti c'è andato una settimana intera bruciare tutti 'sti di bere guardate che roba a che punto siamo di ignoranza tra la gente scusate mi è possiamo a questo punto ora per parte mia da Roma cerco di fare qualche posto queste due grandi iniziative
Della scuola di questa circolare alla quale però domande i Vespri di fare delle relazioni ma anche parte alla circolare poi facciano ciò che vogliono ma che entro un anno mi dicono come hanno organizzato i programmi nei vari seminari per vedere quello che si può fare credo che sia un aiuto che si dà a lunga scadenza perché si evitano
Quelle difficoltà o quei disastri a cui lei molto opportunamente ha parlato la ringrazio dall'occasione che mi ha dato per dare queste notizie grazie
Ancora due brevi testimonianze il professor Perosini professore decide di scenografia a Brera
Solo poco valore dopo quel del del nostro direttore per portare a decisione a questa nuova inattesa iniziativa editoriale dalle corso di scenografia dell'Accademia di Brera
La chiesa da sempre non è soltanto contenitori
Ma è anche
Misteriosa scena di un dramma che si ripete
E per ringraziare anche il direttore della rivista
Per l'invito a questo incontro di presentazione e anche per la sua sensibilità più volte Daloui dimostrata verso la nostra istituzione e il lavoro dei suoi docenti e dei suoi studenti
è una folata palestra dello spirito la nostra che ha tradizionalmente tra i suoi compiti oltre a quelli di educare al godimento e alla salvaguardia della grande eredità culturale del nostro passato
Quello di alimentare e testimoniare con segni del presente le dinamiche le attese anche spirituali di una società contemporanea per altri versi sempre più condizionata dall'analisi di prezzi
E sempre meno attenta al preoccupante genocidio di valori
Non è più possibile assistere passivamente al disequilibrio e alle disarmonia in atto tra sviluppo materiale e poco adesso e progresso spirituale domani
Molte voci interne alla realtà che le ha fatte nascere crescere spesso sono costretti a chiudersi in se stesse o addirittura diventano stili
Perché non trovano uno spazio qualitativo dove potersi esprimere altre si stabiliscono perché non gli è non viene loro offerta l'occasione di confrontarsi in orizzonti più aperti rispetto alla consueta superficialità della committenza produzione consumo
Ogni arte al suo tempo e ogni tempo alla sua irripetibile arte annotava all'inizio del secolo Wassily Kandinsky
E questo non può non saperlo nella sua straordinaria tradizione del nuovo un committente sensibile come la Chiesa
Certamente la qualità delle testimonianze non possono dipendere riduttivamente solo dal livello della committenza
Ma soprattutto dallo studio
Dalla ricerca
Dove l'impegno e attinente alla rappresentazione del sacro e pertanto oltre allo studio
Richiede silenzio meditativo
Purificazione interiore e forse
Sublime consapevolezza che come scrive Paolo a ciascun uomo
E data una manifestazione particolare dello spirito per l'utilità comune grazie
L'ultima testimonianza relativamente al problema della sponsorizzazione culturale dell'architetto Gilla Gianni vicepresidente Associazione amici dell'Arco della Pace
Buongiorno
Siamo in chiusura e quindi io sarò brevissima anche perché non avrai saputo come meglio esprimere quanto è stato detto da monsignor marchigiano circa il patrimonio enorme che abbiamo in Italia e che secondo le statistiche in difetto
Indica nel sessanta per cento di quello che abbiamo nel mondo
Quanto trattiene la Chiesa mi pare che sia quasi il novanta per cento il resto è in proprietà private e i musei quindi il grande turbamento il terrore nel sette che nel novantatré ci sia la libera commercializzazione delle opere d'arte vuol dire una transfuga del nostro patrimonio incontrollabile
Quindi quello che abbiamo sentito oggi e mi riallaccio anche quanto detto dalla dell'architetto Brenno sovrintendente dalla professoressa Tardito americano
Sicuramente Chiesa oggi offrirà la possibilità di dare un contributo fattivo
A quello che può essere una catalogazione in che modo sicuramente e qui mi riallaccio ancora mite
Mi permetta alla sua bellissima frase che come architetture comunicazione a livello di comunicazione credo che un esperto di comunicazione avrebbe potuto meglio dire dai tetti su è una parola stupenda
Quindi dai tetti su questo hanno come le matrici e gli elementi conduttori di di della progettualità che abbiamo avuto nel passato chiaramente quello che sarà nel futuro è ai nuovi architetti agli artisti come ha richiamato il nostro direttore di Brera per quello che può essere un passato c'è e lo Stato è venuto in aiuto
Con una legge precisa tiene la defiscalizzazione di quanto è dato dalle aziende per le sponsorizzazione io brevissimamente mi richiamo a questo il nostro patrimonio sette tentiamo di poterlo salvare richiede un affiancamento non un'autonomia un affiancamento alle istituzioni che abbiano la commissione pontificia per quello che ha fatto fa molto il ministero dei Beni culturali abbiamo avuto modo di ascoltarli non invito dell'anno passato a Roma con un convegno tenuto dal ministro de Consiglio Andreotti e che oggi abbiamo saputo né né qui con noi perché in questo momento abbiamo anche in Italia però gravi altri problemi da cui affrontare
Ma che richiamava appunto come media sei Warta quanto possa possono fare invidia per una sensibilizzazione alla custodia del nostro patrimonio quindi è una sensibilizzazione che può essere una mia mobilitazione collettiva ognuno di noi può essere tutte l'attore delle cose dello stato dello Stato che in fondo è siamo noi e sono cose nostre
Tutti hanno vicine sotto gli occhi una chiesa una chiesina una parrocchia un qualcosa che ha bisogno di essere salvaguardato
Se riusciamo innescare questo rapporto tra privato e istituzioni e aziende che con le loro sposa Ridge azione oltretutto non sanno anche in un modo direi Splendido di di restituire alla collettività parte dei propri profitti e guai se non ci fossero identiche sia di papà
Di questi Giovanni ci ci ha fatto ricordare che le aziende devono avere profitti ma devono essere sopra tutto profitti dati alla collettività e allora penso ai Chiesa oggi è questo a in fase abbastanza interessante come avete visto voi c'è una scheda ognuno la può compilare può segnalare semplicemente cosa ha sotto gli occhi cosa può essere meglio se c'è già un così un esame di quello che può essere il costo perché ci può essere indirizzato e ogni azienda piccola grande che sia può darne un proprio contributo questo collegamento vuol dire un esercito fatto da tutti noi italiani sensibili abbiamo visti parlarcene importantissimo questa questo università fatta ma una sensibilizzazione anche alle famiglie ai bambini e chi non si occupa di arte ognuno di noi può essere tutte l'attore basta una segnalazione e questa rivista può fare da tramite e mettersi umilmente ma attivamente al servizio di questa salvaguardia ecco perché sinteticamente si è detto tesori da salvare fatti e non parole perché se parliamo e non agiamo non serve proprio a nulla
E la sponsorizzazione ci può venire incontra questo ripeto c'è una legge che dalla più piccola dei liberalizzazione nel sette quaranta c'è un otto per cento che diamo alle chiese e penso che ognuno di noi ben volentieri lo possa fare ma qualsiasi Offerta può essere defiscalizzati ai professionisti e alle aziende queste al concetto di sponsorizzazione come Malgara grande interprete verso i grandi utenti aveva dei consigli di amministrazione questa mattina
Siamo in momenti giornate molto importanti si farà promotori per le grandi aziende
Noi documenteremo sulle note sulla testata quanto potrà avvenire e mi pare che già a Venezia un grosso gruppo che la Fininvest e si è già mossa anche come intenzione per un gruppo di chiese da fare ci auguriamo di raccogliere quindi di fare da tramite questi iniziative e sul prossimo numero ci auguriamo che ha dei danni e dei risultati
Prima di chiudere abbiamo ha già richiesto un brevissimo intervento perché stiamo già fuori orario l'architetto Nimis
Il Rettore brevissimo a giorni pare il prosciutto più Filippi
Signor virgola accennato alla la possibilità di continuare
Questo questo discorso qui io lo vedo come inizio
Sentirai la necessità di proprio una un convegno permanente da scadenze bagaglio annuali allora penso che sia la la rivista di Bayeux forse potrebbe incarico cioè dico forse nel promotrice
Quindi non solo come possibilità di comunica ma anche come possibilità di confronta quindi il confronto ad avere dei dei pensieri delle opinioni di progettisti e un uno analizzare quindi anche fare del minore la cultura e mi poi mi rivolgo anche ovviamente all'articolo a cui gli ho quindi l'ufficio monsignor Osio e quindi il don santi forse insieme potrebbero riuscire a ottenne questo questo convegno di tipo permanente legge quindi con scadenza Democrito abbastanza precise dove si possono veramente
Lavoro noi su questi storia argomenti che scopi così accennati oggi quali la progettazione e la conservazione
Che la ecco mi sembra importante questo cioè non non che capiti solo come come occasioni così sporadiche rinvio
Accogliamo questo invito l'architetto Nimis
Ci scusiamo per avere fatto sì parecchie cose ma purtroppo sempre occasionalmente sporadicamente forse senza un filo logico conduttore
Per dire per rispondere abbiamo infatti in animo per rispondere a Marenco
L'ufficio nuove chiese ha organizzato ad esempio per la fine del mese di giugno
Ecco un viaggio il
Svezia
Norvegia per conoscere appunto ASP Lund Leverano s'ecco per dire oggi al Senato e nessuno lo conosce ecco noi ci siamo messi in cammino anche per conoscere questo tipo di architettura e avremo l'incontro con la Commissione nuove chiese di Stoccolma
Perché questi mi dicono che hanno gli stessi nostri problemi anche loro si lamentano che le loro chiese nuove sia pur luterane eccetera mancano di quella spiritualità che avevo io le chiesi di un tempo che vorrebbero mettersi a confronto con voi e sentire quali sono le nostre esperienze le nostre difficoltà e le nostre speranze
Sul campo storico in collaborazione con
La il santuario dei domenicani da Madonna delle Grazie a settembre
Faremo ci sarà un convegno in occasione del cinquecentesimo anniversario della cupola del Bramante
E faremo in chi quella circostanza un convegno sul significato il messaggio della cupola nella storia ed alla cupola nell'architettura contemporanea il ritorno la riscoperta della cupola dell'architettura religiosa contemporanea
Il convegno terminerà poi alla sera del ventidue settembre con un vespe ero della dedicazione celebrato del cardinal Martini
E infine
Sto pensando inizia freschissima a un convegno di spiritualità per architetti e artisti pittori e scultori una due giorni di spiritualità
Penso all'Abbazia di Chiaravalle in ottobre alla fine di ottobre
Ecco un convegno fatto fatto di silenzi e ho fatto di ascolto di preghiere dei monaci di partecipazione alle lodi vuol bene spero fatto di ascolto di musica sacra e di silenziose meditazione in quel Chiostro
Ecco per arricchirci per rispondere a quel quell'invito fatto dal cardinale appunto nel discorso il Politecnico quando invocava spiritualità incontro col mondo della trascendenza
Butto lì queste tre iniziative ecco per dire
Vi pensiamo architetti di pensiamo artisti ecco dialoghiamo
A sia detto no più parole ma fatti è così ci son versate tante lacrime su questo divorzio tra Chiesa e arte tra chiese e artisti ecco tutti questi sono tentativi di tendere la mano e dico
Non dico cominciare ma di continuare di approfondire il dialogo che peraltro c'è sempre stato pensiamo tra l'arte e la fede fra la Chiesa e gli artisti
Chiudo questo convegno ringraziando i relatori e ringraziando il pubblico che ha partecipato con tanto interesse e così numeroso
E con le
Sue
Relazioni estremamente interessanti ricordando ancora che la rivista Chiesa oggetti tu architetture comunicazione è un corpo vivente ha bisogno della testimonianza
Di tutti perché attraverso la testimonianza di tutti possiamo portare avanti un messaggio
Oggigiorno rimane molto attuale che ha bisogno veramente la collaborazione di tutti grazie
Ma