Tra gli argomenti discussi: Commissione Ue, Consumi, Crisi, Debito Pubblico, Economia, Esportazione, Euro, Finanza, Finanza Pubblica, Legge Di Stabilita', Mercato, Unione Europea.
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senatore (PD)
Radio Radicale Italia in crisi quali sono le nuove previsioni dell'Unione europea sull'economia dell'euro zone sull'economia del nostro Paese basta solo ricordare per capire l'importanza di queste previsioni e della dell'Istituto e della Commissione europea che è una buona parte dei conti della legge di stabilità e delle finanze pubbliche e del nostro Paese sono agganciati alla tasso di crescita reale delle pile prof sono Paolo che ieri dunque quali sono le previsioni le ultime previsioni delle istituzioni europee circa la situazione economica del nostro Paese è ovviamente
Nel quadro della situazione economica di Eurolandia
E non sono positive neanche tanto che le previsioni dell'Unione europea
Ma in qualche modo anche confermate da da
Altre previsioni di diciamo di dal da altra fonte ultimo anche l'Istat
Parla di una crescita quest'anno che nel due mila tredici che sarà sicuramente inferiore a quanto
Era stato inizialmente previsto sia
Nei documenti diciamo ufficiali kefiah anche nelle in me delle delle stesse organismi internazionali
E quindi la crescita dell'economia europea italiana per quanto ovviamente continuerà
Sarà sicuramente più lenta del previsto in qualche maniera aggressione chiuso al soggetto sintetizzare si potrebbe dire
Che la fase di ripresa continuerà ma non riuscirà a consolidarsi quello che più preoccupante non si trasformerà in una vera fase di crescita
E questo naturalmente è tutto legato al fatto che il contesto internazionale ma quindi anche europeo
Si sta deteriorando vista d'occhio si potrebbe dire quei fattori
Che erano traditi poi l'anno scorso avevano influito positivamente a fondo la politiche il crollo del prezzo del petrolio la politica monetaria e la Banca centrale europea
Esistano in qualche modo tramontando indiano fattori di contesto negativi nel senso che
C'è un peggioramento in atto nell'analisi dei Paesi emergenti
Ormai vistoso c'è un peggioramento un rallentamento dell'economia americana
In qualche modo soprattutto i mercati azionari questo primo mese
Dini inizio del due mila sedici hanno già manifestato una forte correzione delle delle dei corsi
Borsistici quindi la paura
Che il
Che nel
Fino adesso questa crisi che era poi nata appunto soprattutto con la fine del boom a debellare emergente della Cina chi era
Trasmessa riusciamo a parlare avanzata soprattutto attraverso gli scambi commerciali a questo punto questa trasmissione della crisi
Basta
Percorrendo soprattutto i canali di carattere finanziario sì lei ha detto appunto trasmissione della crisi e la crisi la situazione la transizione come la si voglia chiamare dei Paesi i emergenti c'è di mezzo per oppure il fatto che l'economia americana non sta andando come dovrebbe visto poi tutte le massicce iniezioni di liquidità monetaria le politiche di bilancio e quant'altro seguite
Dall'Amministrazione a Washington
Trasloco in realtà i fattori perché se gli Stati Uniti e l'Occidente dirà se un po'e tirassero di più tirassero la carretta la crisi dei Paesi emergenti ovviamente non avrebbe effetti
In effetti è così neanche tanto che questa rallentamento che poi appunto è nato nell'arena di Ampezzo si è trasmesso alla era intatta soprattutto sono gli Stati Uniti e in questo momento
Fanno conosce hanno un forte rallentamento bisognerebbe anche chiedersi però se non è anche fisiologico l'economia americana non dimentichiamolo in una fase di espansione dal due mila dieci quindi
E.ON entrata ormai
Nel testo resi conto e non c'è il problema del settimo anno di espansione il che potrebbe anche far ritenere fisiologico un un certo all'allenamento alla la vera anomalia in realtà è l'euro zona cioè la l'area
Poi dei prevede dei Paesi dell'euro e più in generale del
Deve dei Paesi europei che
In qualche maniera hanno conosciuto innanzitutto a differenza degli Stati Uniti
Per due recessioni nel due mila e dodici del due mila e tredici in realtà
L'Europa e entrata in che ha conosciuto una recessione e e la ripresa europea si era si è appena affacciata perché parliamo di una ripresa che va avanti diciamo da da dalla da due anni e mezzo
Carosi
E il problema naturalmente che quello che che si sta verificando e che il fronte esterno cioè la domanda mondi
Tale che è sempre stata fondamentale per la crescita dell'eurozona attraverso l'export verso diciamo i Paesi
Che sono al di fuori la domanda mondiale sta rallentando quindi non ci sono segnali di ripresa della non in termini europei laddove proprio per la ripresa e tutta oggi imperniata sulla domanda interna che questa in qualche modo
Migliorando ma non con una dinamica tale
Da compensare un qualche modo di diciamo significativamente compensare
Questa forte correzione al ribasso che sta avvenendo all'esterno dell'area dell'euro quindi di qui le previsioni dell'euro zona che per ora tuttavia sono relativamente cautele perché la calma diciamola
La previsione parla appunto di una
Di un un rallentamento che dovrebbe passare per l'euro zona dal dal l'uno e otto uno e sette all'una sei uno e cinque e quindici parla di qualcosa come uno zero virgola uno
Un modello rimane comunque una chiunque è significativo anche come intenzioni e poi come per tutto questo per evitare che il patrimonio vivace aggiungere che in realtà quello che sta avvenendo perché i numeri dicono Infopoint conosciamo anche al di fuori di quello che ci dice la Commissione
Però ad onor di viabilità
Al di sotto di questi andamenti
è passata da un trend che era intorno al tre per cento a quello che oggi
Prima sia all'uno virgola l'uno virgola tre quindi
Quindi la situazione peggiore di quello che appare Lorenzo nel migliore ecco in questa in questo quadro quale quali sono gli effetti sull'Italia perché l'Italia da un lato tende vero è un tasso di crescita e pile continua venuta se cresce il PD che circa la metà della media dell'Eurozona che diciamo così non depone a favore e del Po esso di riforma economica del nostro Paese per usare un femminismo dall'altro lato dall'altro lato c'è i conti pubblici appesi a un tasso di crescita stimato maggiore o sbaglio
Ll le previsioni sull'Italia sono speculari nel senso che quello che è vero che l'euro donatore ancor più vero dell'Italia cioè
Che sarà la domanda interna a determinare le sorti e quindi le dinamiche in qualche modo della crescita proprio perché sul fronte dell'export
Sia la domanda mondiale
Sia questo rivalutazione
Che si è avuto nelle ultime settimane dell'euro fanno ritenere che esportazioni non contribuiranno alla crescita quindi
Tutto dipenderà dalla domanda interna a questo punto il clima che la crescita del reddito disponibile comunque continuerà quindi ci sarà una relativa ripresa dei consumi commesse c'è stata anche in questi mesi
Tuttavia il fronte degli investimenti
Continuerà in qualche maniera ad dati dare per quanto riguarda un rilancio ma soprattutto sul sul sul dato reddito disponibile consumi quello che sta avvenendo e ed è prevedibile si consoliderà
Che parte se non una parte preponderante di questo reddito disponibile si trasforma in realtà il risparmio che in consumi
Proprio i dati citavo prima dell'Istat
Nell'ultimo bollettino parlavano del fatto che rispetto a un aumento del reddito disponibile dell'uno virgola tre per cento vero virgola nove è andato più risparmi che solo lo zero virgola quattro
Aumentarle i consumi perché questo è un classico comportamento dei consumatori risparmiatori in una situazione di grave di grave crisi economica come insegna un giorno in un certo Keynes ma a dispetto di quello che predicano la Chicago
Mi scusi grave incertezza nell'intento che in qualche maniera di fronte a una situazione che continua a mostrare queste che appunto parliamo e diciamo questi andamenti
Tutt'altro che rassicuranti c'è questa ricostituzione da parte e del dei consumatori italiani
In realtà dei loro tattili risparmi non dimentichiamo che i risparmi erano letteralmente crollati erano figlia un sette per cento
Nel due mila e dodici adesso c'è una ricostituzione siamo intorno al dieci per cento però siamo ancora lontani
Da quel dodici tredici per cento che erano i livelli prima della crisi quindi come dire lo spazio c'è ancora allora questo fa temere
Che sul fronte della domanda interna in realtà ci sarà sicuramente una compensazione ma sarà solo parziale il risultato è il risultato
E che per ora la crescita secondo le stime della Commissione in Italia non tocco non sarà quell'uno virgola temi che il Governo aveva previsto ma le nuove previsioni della commi c'è un europea parlano di uno virgola quattro ecco io temo che in realtà sia neanche una mezz'ora ottimistici siamo sicuramente c'entra insormontabili siamo sull'uno uno virgola oggi ai
Andai al trend attuale
Siamo sull'uno uno virgola due per cento
Teniamo conto che anche questo rivoltato che sicuramente
E al di sotto diciamo però Chiquita comunque in un in un'area in una dinamica positiva
Si potrà raggiungere qualora il il gli andamenti della finanza pubblica resteranno quelle di oggi cioè cinici chi potrà raggiungere anche
Diciamo un uno uno virgola due per cento se noi riusciremo a mantenere un un debito pubblico intorno al due virgola cinque due virgola sei per cento quindi senza nei su una vera correzione qui si capisce perché questa partita con nella Commissione e con Bruxelles è fondamentale perché ci si dovesse in qualche modo invece
Arrivare a quelle correzioni che sono poi previste nelle stime della Commissione cioè
Se dovessimo scendere all'uno virgola cinque come la Commissione prevede del bilancio del debito pubblico
Questa nella realtà italiana potrebbe
In qualche modo scomparire quindi da questo punto di vista ci sono previsioni al rallentamento
E questo rallentamento però per essere contenuto deve in qualche modo sconta la possibilità di ottenere
Il il il il dei margini di flessibilità che da quello che si capisce invece la Commissione
Soprattutto l'Europa non non usare locali mi pare di capire però che esse non utilizzarlo utilizzarsi dei margini di flessibilità ovvero di disavanzo per fare i vestì menti con una seria politica di bilancio anticiclica le cose andrebbero un po'meglio dato che le utilizziamo per spesa corrente non particolarmente produttiva le cose comunque la
Mi scusi
Questo non è una figura assolutamente coordinato tanto che io credo che noi dobbiamo insistere ovviamente sul fatto che in questo momento proprio perché sta peggiorando
La il contesto internazionale non si può chiedere all'Italia una manovra diciamo di di restrizione e quindi abbandonare quella politica fiscale aveva neutrale che
Non dimentichiamo ha garantito quella ripristina che si è avuto nel due mila e quindici però come come come lei sottolinea il contenuto di questa politica fiscale che non deve diventare restrittiva deve cambiare radicalmente non possiamo in qualche modo continua ad appoggiare come abbiamo fatto nel due mila e quindici
Diciamo riduzioni di imposte quale limitati che non contribuiscono in nulla e non stanno contribuendo a un miglioramento nella crescita e quindi la partita è aperta però dipenderà molto dalle carte che sapremo in qualche modo mentre sul tavoli Brooks
Bene a questo punto ringraziamo come sempre Paolo guerrieri professor Palù guerrieri economista
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