Critica e militanti

Buongiorno da Radio Radicale qui a Matteo marketing per la rubrica critica e militanti la fondazione del Corriere della Sera pubblicato qualche mese fa alcuni scritti per il Corriere mille novecentoquarantadue quarantatré di vitaliano Brancati a cura Di Giulio Ferroni
Sono articoli limiti in cui si vedono bene le doti di scrittore di ente virilità di comico di Brancati
Ci sono dei brevi racconti dei bozzetti ci sono alcuni di quei piaceri di quei piccoli saggi che sono un po'le super rette morali che
Pubblicherà in volume poco tempo dopo
Ci sono in questo libro anche degli apparati che ci raccontano attraverso un carteggio attraverso l'introduzione di Ferroni la storia del rapporto di Brancati con il Corriere quando era ancora
Nella prima metà degli anni Trenta un giovane entusiasta scrittore fascista Brancati fece pressione per poter entrare al Corriere attraverso Ciano non ottenne questa possibilità
Nella ottenne invece solo all'inizio degli anni Quaranta quando era già l'autore del dongiovanni Sicilia degli anni perduti un lo scrittore ancora giovane ma conosciuto è uno scrittore che però intanto
Aveva avuto la sua crisi interiore e non solo interiore rispetto al suo rapporto con con il regime
Certo come fa notare Ferroni nella introduzione i rapporti con
L'intellighenzia di allora con il potere non erano accertati
Brancati voleva campare scrivendo che aveva a che fare non solo con la fronda fascista quella dei Macarie dei Longanesi
Ma evidentemente anche con la parte istituzionale della cultura di regime
Credo che Ferroni abbia ragione quando li assume questo problema
E tenta così di rintuzzare l'idea che una vera svolta non ci sia stata con queste parole a me pare di ricerche Lori
Conte critico dell'opera di Brancati negli ultimi anni del fascismo assuma il suo rilievo determinante proprio dal suo essere parzialmente partecipe
Dei rapporti personali e dei favori accordati dal regime
Agli intellettuali da questo suo essere implicato in una sorta di ambito familiare di cui era prigioniero e da cui non poteva certo uscire
Dai carteggi vecchia che tra l'altro arrivano e comprendono anche rapporto che poi Brancati ebbe con il Corriere del dopoguerra quello di Emanuel
Quello su cui perché buona parte del Diario romano pubblicato postumo ecco questi questi cartelli ci dicono anche delle le censure
Delle richieste di cambiamenti di articoli delle insoddisfazioni di Brancati e del Corriere che
Tendeva a fargli scrive dei poteri il più disimpegnati possibile ma nonostante tutto i temi
Che vanno prendendo piede nel Brancati appena trentenne i temi
Dell'antiretorica
I temi del buonsenso i temi dell'anti fanatismo il tema del rapporto tra fanatismo noia che tragiche in
E che cadevano caratterizzato quegli anni trenta sono ugualmente molto molto evidenti in in questi testi
In particolare cito da un tetto intitolato tre argomenti
In cui lo scrittore dice una società che ha paura del comico denuncia con troppa fretta di arterie debole
Qualunque gruppo umano che almeno una volta alla settimana non si sottoponga la prova del ridicolo acquista una che riscatta pulizia come una persona che ignori il bagno nella vasca
Altro tema è il tema che anche Savignano della polemica contro una cultura otto novecentesca che vuole essere profondi
Ta che dimentica la superficie ma quindi anche la lievità l'intelligenza della lievità per diventare seriosa in magari attraverso questa sua serio dica
Esaltare in realtà i dati più istinto uguali più stupidi dice Brancati dell'uomo la stupidità novecentesca alla fine come dire entusiasmante da queste lodi
Dirà poi in alcuni Stati del dopoguerra chi è e si è data a uccidere l'intelligenza vera dei risultati politici
Ci sono però si sono visti ci sono altri tempi magistrali contro la retorica ad esempio quello che è un semplice
Apparentemente pozzetto su villa Borghese che a un certo punto a questo capoverso ancora oggi molte persone parcheggiano sulla mail egli Magliaia con l'accanito proposito di spread merci dal cervello una parola immortale sono i passanti retorici uno dei maggiori partiti per le strade di Roma
La retorica come l'amore non si riesce a nascondere la faccia di una persona grave lenta fornita di alcune letture edificanti priva di pudore critico
Che poi sul le rovine uno sguardo pieno di in un punto ammira attivi ecco dir ripugnante come la faccia di un ubriaco frettoloso che infine una porticina bassa manca nelle università un corso di studi che insegna rimanerci semplici passeggiando sotto gli archi e le colonne
Molto altro c'è in questo libretto ci sono per esempio dei racconti brevi di straordinaria efficacia e e soprattutto i i la RAI anti come quelli come quello dei due amici che
Si addormenta hanno dei due dongiovanni siciliani che si addormenta hanno poco a poco alle cene mano a mano che invecchiano meglio uno si addormenta e l'altro non riesce uno nonostante la vecchiaia riesce
Seducente proprio il soltanto nel sonno
L'altro tenta di imitarlo invano finché una sera lo vedono dormire con la suprema naturalezza
Ma è in realtà in realtà morto ci sono c'è anche l'altro sfondo branca piano quello degli odi di paese dei puntiglio o delle amicizie che vanno avanti per
Decenni improvvisamente per un puntiglio incomprensibile più lontano in quella sentimento di rabbia dj il loro di maledizione che è quello da cui sorgono le
Sorge l'Italia delle eterne lettere anonime
Che tra passano qualunque qualunque regime
Quindi il Consiglio di oggi è quello di leggere questi deliziosi iscritti per il Corriere mille novecentoquarantadue quarantatré di vitaliano Brancati a cura di Giulio Ferroni
Usciti per la fondazione Corriere della Sera un libro che Brancati scriveva diciamo così mentre
Nel pieno della guerra si preparava andare definitivamente Congedo al suo giovanile fascismo con
I grandi pezzi del vecchio con gli stivali e della domenica avventura di Francesco Maria due
Racconti uno contro diciamo così il fascismo e l'altro contro la sua origine culturale dannunziano a risentirci venerdì prossimo