Incontro conclusivo del progetto "Lezioni di Resistenza, dalla Liberazione alla democrazia: il valore della cittadinanza attiva"

Prego accomodatevi
Allora buongiorno
A tutte a tutti saluto la ministra
Stefania Giannini il presidente dell'Anpi Carlo Smuraglia
Saluto il giornalista Giorgio Zanchini che modera questo nostro incontro
E poi saluto voi ragazzi e ragazze che mi fa piacere ricevere in questa Sala della Regina un grazie particolare alle insegnanti e agli insegnanti che sono
Per noi un riferimento costante baluardo di cultura e in certi territori anche di legalità
Alloro tutta la nostra gratitudine
Ecco questo incontro di oggi giunge a conclusione di un percorso se ho ben capito un un lavoro che avete fatto sulla Resistenza
E anche su come nel nostro Paese sia rinata la democrazia
Ecco so che vi siete consultati con degli storici con degli esperti ma anche con dei testimoni
E questo penso che sia l'aspetto più importante sentire la storia raccontata dalle persone perché
Raccontata delle persone arriva più direttamente cioè la storia e la vita la storia
La vita di retta
E che cosa sia la storia ce lo spiega molto bene un grande intellettuale italiano che si chiama Antonio Gramsci
Antonio Gramsci
Dal carcere dove era stato mandato dal regime scrisse una bellissima lettera al suo
Primogenito Velio
Nella lettera da Elio Gramsci parla della storia
E invita il figlio a studiare la storia
E gli dice
Che la storia non può non interessarci uno perché la storia riguarda la vita
La vita delle persone
L'aggregazione delle persone la lotta
Delle persone la storia quindi è come migliorare se stessi attraverso
L'azione
Si migliorasse stessi attraverso il pensiero e l'azione e la storia ci racconta questo
E scriveva Gramsci al figlio non può non più accerti la storia più di ogni altra cosa
Ecco
Voi sapete anche che recentemente non abbiamo approvato una proposta di legge per rendere monumento nazionale la casa di Gramsci Aguilar sa
In Sardegna non so se vi è mai capitato di visitarla ve lo consiglio si capisce molto di questo grande intellettuale visitando la sua casa molto modesta
Estremamente modesta
Però il luogo bello dove si
Si impara a capire ecco che il pensiero può nascere nei luoghi
Più ruvidi più difficili
E e forse per questo perché si vive in certi luoghi ci si abitua prima pensare
Allora
Parliamo di resistenza il venticinque aprile scorso
Presidente Smuraglia quest'anno io sono andata a Genova
è stata una bellissima giornata
Una bellissima giornata in una città straordinaria perché Genova dal punto di vista della Resistenza non è una città come le altre immaginatevi che Genova
L'unica città l'unica città in cui innanzi istinti
Se avrei zero ai partigiani
Non agli eserciti alleati ai partigiani e per questo Genova e anche Medaglia d'Oro al valore militare
Una bella manifestazione c'erano migliaia di persone ma con un limite
Le persone che partecipavano che hanno partecipato tante erano quasi tutte adulte
Adulte Presidente Smuraglia questo mi ha molto dispiaciuto bella manifestazione ma
Ma
C'era bisogno di vedere più giovani
Ecco
Io mi rendo conto ragazzi che parlare di
Resistenza di
Liberazione
Voi forse un concetto molto lontano perché comunque parliamo di
Più di settant'anni fa settantuno per la precisione
Ma io credo che quei valori quei valori li sono attuali noi viviamo ogni giorno
Noi ogni giorno viviamo il frutto di quella
Resistenza di quella liberazione se non ci fosse stata
La liberazione se non ci fosse stata la Resistenza noi oggi vivremo in un modo
Totalmente diverso
Quindi non è vero che è una cosa così lontana
E quindi così poco così poco attuale
Ecco la festa del venticinque aprile sicuramente è una festa
Intanto una festa è un momento di gioia
è un momento di ricordo
Ma
Non è solo questo anche un momento di impegno di impegno per il presente e di impegno anche per il futuro Noè in quella giornata dobbiamo credo tutti prenderci degli impegni
Perché
Non saremmo buoni cittadini
Non saremmo noi buoni genitori se non riuscissimo a trasferire a voi ragazzi i valori della nostra Costituzione che nasce
Che nasce
Dalla Resistenza
La cioè
La copia della Costituzione vedete in quella urna la quali dopo andatelo a vedere è l'originale
Ecco per questo io penso che siano importantissime iniziative come queste fatte dal MIUR e dall'ANPI perché attraverso queste iniziative si riesce a dare corpo
Alla carta che è alla base del nostro vivere democratico e si spiega perché noi oggi siamo nelle condizioni di essere una democrazia non è più avuta dal cielo non è stato gratis
è un bene che noi dobbiamo salvaguardare Sempre perché vedete
A voi forse sembra tutto questo scontato però non è così nel nostro Paese abbiamo vissuto quando io avevo la vostra età anni molto pericolosi la mia generazione è cresciuta con il terrorismo
Ogni mattina noi ragazzi andavamo a scuola sentivamo la radio ogni mattina avevamo il terrore
Che qualcun altro fosse stato gambizzato ammazzato c'è stato un momento in cui
Non abbiamo più avuto fiducia nella capacità dello stato di farcela
C'è stato chi negli ultimi decenni a tentato il colpo di Stato nel nostro Paese c'era già la democrazia ma era fragile
E la democrazia è fragile quando le persone non partecipano non sono parte attiva
Quando si disinteressa hanno la democrazia è fragile quindi non lo date per scontato perché in questi settant'anni noi abbiamo avuto pagine pericolosissime per la nostra democrazia
E allora
E allora la fiducia dei cittadini si tratta di fiducia dei cittadini verso le istituzioni si dice che i cittadini si distaccano perché non hanno più fiducia e dunque
Non partecipano perché non hanno più ispirazione
E io penso che
Che si la fiducia dei cittadini giustamente a volte è calata giustamente
Stata corrosa dagli effetti della crisi economica e sicuramente anche dagli scandali da qualche politico
Che non ha meritato la fiducia da qualche esponente politico disonesto
Però non uso le parole a caso qual che esponente politico Tiso onesto
E vi prego di non generalizzare mai perché la generalizzazione è la tomba della verità
E vi parla una persona che non ha una carriera politica dunque non sto a qui a fare la difesa d'ufficio
Dei politici perché io per venticinque anni ho fatto un altro mestiere ho lavorato nelle agenzie delle Nazioni Unite ho lavorato
In tante crisi umanitarie mi sono occupata di rifugiati quindi qua mi hanno chiesto di fare la mia parte e mi sono presentata alle elezioni politiche perché bisogna partecipare
Perché è troppo facile dire va tutto male e qua ci si chiede di fare la tua parte dici no grazie scomodo meglio stare a guardare ok
Quindi dico qualche politico
Perché stando qui da tre anni ho conosciuto i deputati ho visto che la maggior parte di loro la maggior parte è gente che ci crede che ha passione che dedica
Il proprio tempo alla Cosa pubblica
Poi c'è chi
Chiaramente invece
Non fa questo
Che
Compie dei reati
E vedete fa molta notizia il politico corrotto
Ma purtroppo la corruzione non è solo un problema della politica la corruzione è un virus che è entrata in tutta la nostra società purtroppo aggiungo
è un virus che è entrato nelle amministrazioni pubbliche nel privato quindi
Penso che
Dobbiamo prendere seriamente quest'ambito della corruzione dopodiché il politico corrotto colpevole due volte
Per quello che fa e perché delude le aspettative e la fiducia dei cittadini
Anche perché l'articolo cinquantaquattro della Costituzione come voi sapete
Ci dice che i cittadini
Cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere
Di adempiere con disciplina e onore con disciplina e onore chi tradisce l'articolo cinquantaquattro
Della
Costituzione sicuramente a enormi
Responsabilità e alle ore
Partiti devono fare pulizia al loro interno prima che arrivi la magistratura perché quando arriva la magistratura oramai il danno è fatto
La devono fare prima
E allora dobbiamo combatterla la
La corruzione e sradicare alla
E
Anche questo un modo per tenere vivi i valori della nostra Resistenza e difenderne le conquiste
Ecco io so bene che ci sono molte cose che non vanno nel nostro sistema istituzionale so bene che ci sono tante cose che devono essere migliorate cambiate
Quindi il Parlamento i partiti i sindacati sicuramente devono essere più trasparenti e si devono rinnovare
Rinnovare i ragazzi ma questi queste istituzioni questi corpi intermedi si devono si rinnovare ma non devono essere demoliti
Perché guardate che non c'è democrazia al mondo senza Parlamento senza partiti e senza sindacati
Io ho lavorato in tanti luoghi del pianeta dove non c'era democrazia dove non era messo il dissenso dove non c'erano i partiti
Allora
Con tutti i limiti queste istituzioni e questi corpi intermedi vanno si migliorati ma devono essere salvaguardati perché queste espressione di democrazia non si può
Sempre costantemente giocare alla delegittimazione delle istituzioni democratiche
In questo Parlamento c'è stato un tempo in cui
I deputati non erano rappresentati dal popolo il fascismo assolse i partiti
Questa è l'alternativa teniamola sempre a mente
Quindi
Vado a concludere le elezioni che voi
Avete fatto so che riguardano anche i primi passi verso il processo democratico allora vi devo ricordare vi devo ricordare che quest'anno noi abbiamo
Tre anniversari importanti settant'anni
Della Repubblica
Settant'anni della costituente cioè non abbiamo eletto i deputati e le deputate che hanno scritto la Costituzione settant'anni del voto alle donne
Voi capite che significa che fino a settant'anni fa la metà della popolazione del nostro Paese
Non avveniva gli stessi diritti dell'altra metà e neanche il diritto al voto
Il fascismo voleva che la donna fosse madre e moglie
Nessun'altra possibile come dire collocazione era concessa la donna non soggetto politico non soggetto sociale
Se siamo arrivati al voto alle donne perché molte donne si sono battute
E io mi auguro che in questo anno scolastico ci sia la facoltà
Di conoscerle per voi queste donne queste belle figure femminili che ci hanno
Dato la possibilità oggi di essere donne hanno e che le istituzioni
In questo in questa Camera purtroppo finora ci sono solo busti di uomini
Quadri di uomini ma le donne hanno fatto a parte del processo democratico di questo Paese sono entrate nelle istituzioni per questi istituito da qui a poco la Sala delle donne
Perché voglio che ragazzi e le ragazze sappiano
Chi sono state le prime ventuno deputate alla Costituente
Merita una spazio avere no queste donne riconoscibili
Vorrei che sapessero chi fu
La
Prima donna ministra
La prima Presidente della Camera
La prima Presidente di Regione
E vorrei capissero che ancora non abbiamo avuto mai una donna Presidente del Senato non abbiamo mai avuto una donna Presidente del Consiglio non abbiamo mai avuto una donna Presidente della Repubblica
Sono queste istituzioni avuto al suo vertice una donna deve essere chiaro che il nostro percorso è ancora lungo
Ma noi
Andremo avanti con determinazione
Perché lo riteniamo giusto lo riteniamo doveroso sarebbe un senso incompiuto di democrazia se noi Nora arrivassimo a questo è la prima legislatura in cui in questo Parlamento ci sono trenta per cento di deputati donne
Sembra può quel trenta per cento perché il trenta dovrebbe essere cinquanta eppure è già un grande traguardo mai prima
Si era raggiunta questa percentuale
E allora
E allora ragazzi vorrei concludere
Rinnovando il mio appello alla cittadinanza attiva
La prima cosa da fare è sicuramente andare a votare
Vuol dire essere i cittadini molti ragazzi della vostra età lasciarono le proprie famiglie lasciarono gli studi
Lasciarono i propri amici per andare a combattere perché noi oggi si possa votare
Noi non possiamo non esercitare quel diritto dovere
Il nome del quale
Molti hanno dato la vita
Votare ma non basta votare non basta
è troppo poco e allora ragazzi ragazze
Vi do un consiglio un suggerimento vi faccio una proposta
La mia idea questa se ognuno di voi ogni giorno dedicasse un'ora del proprio tempo
Agli altri
Alle persone anziane
O all'ambiente all'ambiente se lo dedicasse
Non so a fare militanza politica al volontariato a insegnare italiana agli stranieri se ognuno di voi arrivasse a fare questo il nostro Paese sarebbe più giusto
Sarebbe migliore
E noi tutti metteremmo in atto la nostra Costituzione
Ecco vi invito a riflettere su questa forma di
Partecipazione su questa forma dir resistenza credo che oggi estere resistenti voglio dire dedicarsi agli altri dedicarsi al bene comune e io mi auguro che voi dopo questa esperienza riuscirete
A farlo a trecentosessanta gradi grazie
La ringraziamo molto Laura Boldrini Presidente della Camera che ha già toccato
La gran parte dei temi che immagino verranno poi affrontati a sigillo perché quella di oggi come sapete è una celebrazione di un percorso voi lo conoscete molto meglio di me l'avete vissuto quindi io dirò davvero pochissime parole
Prima di
Dare la parola a Carlo Smuraglia poi a voi ragazzi a Stefania Giannini un percorso che in realtà cerca di fare tutte quelle azioni e che sono state benissimo descritte da Laura Boldrini e cioè attivare
Nel modo più vivo possibile il senso della partecipazione per la partecipazione nasce da cosa insomma lo sapete lo sapete bene lascia anzitutto la consapevolezza c'è sempre un rischio quando si parla di resistenza quando si parla di storia e le scuole
Anzi un duplice rischio direi da un lato la ritualità
Che chiunque di noi io sono stato come voi ragazzo e ricordo si
Siccome sono arrivato fin qui
Però
E ricordo e quando si affrontano soprattutto periodi storici
Delicati si rischia sempre
Di non riuscirà a consegnare a chi ti sta di fronte I ragazzi stessi la vitalità di quell'esperienza e il privilegio di poter ancora raccontare la Resistenza è qui tra l'altro giorno un partigiano quali figure
Più più autorevoli della nostra esistenza presenze l'Associazione nazionale partigiani che adesso parlerà cioè Carlo Smuraglia
è proprio la possibilità che fondo noi abbiamo di poter assistere sentire le loro vite Paroli racconto diretto
Assieme però alla voce gli storici perché da quello che ho capito del vostro percorso questi dieci città che sono state scelte dall'ANPI e dal Ministero sono politicità si sono distinte
Per pagine di resistenza anche per le pagine specifiche di esistenza ma soprattutto mi raccontava Carlo Smuraglia poco fa prima di entrare qui
L'aspetto più bello di questo percorso di questa esperienza che c'è stata una risposta fortissima da parte dei ragazzi di qui dicevo l'importanza della partecipazione quando la
Trasmissione del sapere riesce a essere viva la risposta
è forte anche qui caro Smuraglia che oltre a essere il presidente lampi è stato ed è ancora un insigne giurista che insegnato per decenni vestita italiane più o meno ma su questo anche Stefania geni queste precisissima una lezione
Ticket nessuno riesce assimilare il dieci per cento di una lezione più o meno a seconda poi del modo in cui si insegna
Del degli strumenti che si adottano per insegnare la novità fuse il privilegio della vostra generazione
E che ha al contrario della nostra abituata a fronteggiare lunghissimi lezioni frontali spessore ore su un articolo del Codice o appunto su un un mese e della quarantatré e quarantacinque
E che voi avete in guanti diversi per raccontare la storia perché la contemporaneità di fornisce con gli strumenti e credo da quello
Dico che mi è stato raccontato che la partecipazione forte che c'è stata in queste
Questi incontri sia figlia da un lato del fatto di sapere
Benissimo preparati prima di ascoltare quelle testimonianze e qui la ricostruzione storica
Dall'altro che siamo stati incrociati dei linguaggi insomma il risultato
è stato e credo
Che i ragazzi che adesso verranno al Parco dopo Carlo Smuraglia raccontarci a fare un piccolissimo Bilancio della vostra esperienza poli abbiate toccati con mano questa è la conoscenza viva
Diceva Laura Boldrini ne siamo figli di quella stagione siamo figli una resistenza grosse libertà sono figlie tutto si lega
Però tutto si lega soltanto se non quella conoscenza siamo capaci tenerla viva e questa iniziativa nobilissima francamente lo dico se tale genere insomma dico una cosa perché molto scontata che immagino trovi orecchie molto ricettive
Speriamo davvero diventi un'abitudine per il nostro paese nel senso che che studiare il conoscere quelle pagine soprattutto con le testimonianze dirette con la voce gli storici sia importantissimo e soprattutto la coscienza a vita che è quella che che la consapevolezza che permette la partecipazione e senza partecipazione una
Democrazia diventa nemica che il rischio di cui parlava la presidente di questa Camera io le sole dare la parola
Davvero a una voce una presenza che incarna tutte i ruoli che io ho provato raccontarvi a sintetizzare perché Carlo Smuraglia Presidente l'Associazione nazionale partigiani
Del nostro Paese come vi dicevo è stato un insigne
Docente insegnante formatore ha vissuto quella stagione quindi ne testimone diretto ma l'anche studiata e raccontata insomma deve un privilegio credo per tutti noi ascoltare Carlo Smuraglia
Concludiamo oggi la prima parte di un percorso che da due anni stiamo seguendo in base a un'intesa fra lampi e il Ministero dell'istruzione
Intesa che ha dato frutti ampiamente positivi e che spero ne darà in futuro molti di più
Nel due mila quattordici abbiamo bandito un concorso dal titolo dalla Resistenza una cittadinanza attiva
Gli hanno partecipato molte scuole che la premiazione dei vincitori ha avuto luogo al Quirinale con l'intervento del Presidente della Repubblica il ventiquattro aprile due mila quindici
Altro concorso abbiamo bandito alla fine dello scorso anno con un titolo che in parte riprende quello dell'anno precedente ma lo integra
La Resistenza ha vinto si vota in questo caso la partecipazione è stata ancora più alta della premiazione avvenuta sempre al Quirinale il ventuno aprile scorso
Nel frattempo si è svolta anche l'iniziativa che abbiamo definito le dieci città Roma Torino Milano Trieste Genova Bologna Firenze Napoli Bari Palermo
In altrettante scuole si sono tenute le così dette dieci lezioni di resistenza dalla liberazione alla democrazia
Di cui al titolo con un vivo successo di partecipazione degli studenti e di
Di insegnanti che in molti casi hanno fortemente contribuito a togliere a questi incontri l'aspetto di una
Lezione
Io ho contribuito anch'io per alcune di queste
Dimostrando che
Si può unire
Il racconto dell'esperienza diretta con nella elaborazione storica
Perché io ho sempre sostenuto che ognuno che ha fatto la Resistenza
Di quella resistenza conoscerebbe soltanto il suo pezzetto se non l'avesse integrata con gli studi elaborazione successiva ho raccontato in molte occasioni che per esempio io
L'insurrezione dell'entrata dei partigiani a Milano ho sentita raccontare perché io ero invece con l'Ottava Armata
Veneto e auto tutt'altra esperienza quella di entrare nelle città
Salutati festosamente dalla popolazioni che ci abbracciava la liberazione
Ma era la stessa cosa l'alleanza fra partigiani esercito italiano ottava armata che si concludeva
Adesso abbiamo morte arrivato il momento di tirare le esprime assume positive
Anche perché
A questo progetto nazionale diciamo così si sono unite tantissime iniziative in molte scuole localmente economali risultati
Insomma stiamo perseguendo un risultato con successo un obiettivo che era scritto anche nel protocollo di intesa
Quello di contribuire a fare della scuola un luogo in cui non solo si apprendono nozioni
Ma si impara anche a diventare cittadini nel vero senso della parola
In realtà questo è il vero problema della società contemporanea
Come si preparano di giovani e nei giovani che domani guideranno il Paese
Su quali basi storiche di conoscenza
Su quali riflessioni sulle pagine più straordinaria della nostra storia
E dei valori che da esse sono emersi
Su quale incoraggiamento addivenire non solo per i cittadini ma cittadini attivi
In definitiva qual è il valore della cittadinanza attiva nel contesto della nostra storia dei valori costituzionali e dell'attualità
La risposta deve necessariamente partire da lontano in particolare dalla Resistenza come fenomeno storico che all'origine del cambiamento di rotta che l'Italia finalmente avuto dopo venti anni di oscurantismo
La resistenza è un fenomeno complesso e articolato che in questi anni abbiamo cercato di liberare da ogni scoria da ogni eccesso ma anche da ogni pregiudizio
La Resistenza per noi non è stata una marcia trionfale gloriose vittoriosa che poi ha condotto alla liberazione ma è stata molto di più nella sua complessità
E in quella che io amo definire la normalità della Resistenza fatta cioè di luci e di ombre di momenti difficili
Di gioiose vittorie e anche di perdite dolorose un fenomeno complesso
Fatto non solo di eroi ma di persone normali che avevano però un ideale intendevano realizzarlo pur conoscendo i sacrifici che necessariamente avrebbero dovuto affrontare
La riferì la Resistenza non si riferisce affatto I venti mesi di cui parlano solitamente alcuni storici
Ma nasce assai prima
Nell'antifascismo
Nelle carceri nei luoghi di confino
Perché se è vero che una parte notevole del popolo italiano aderì al fascismo è anche vero che una parte minoritaria Manuel Rita si oppose e pagò con la vita con la detenzione col confino con le persecuzioni
Ma poi
Ci sono stati gli scioperi dei quarantatré e del quarantaquattro che aprirono la forma la strada una forma di resistenza attiva
Estremamente pericolosa perché lo sciopero era vietato e considerato un reato e spesso duramente repressa
Chi ci furono poi i soldati di Cefalonia che invitati ad arrendersi ai tedeschi decisero di rispondere di no e furono sterminati
E le rivolte di Napoli Piombino di tanti altri luoghi subito dopo l'armistizio e dopo il l'otto settembre i quarantatré e ancora i giovani i cosiddetti sbandati nei rapporti di polizia
Che non risposero la chiamata delle Repubblica di Salò magari per puro amore di libertà e senza particolari idee politiche andarono sulle montagne e gradualmente crearono le brigate partigiane
Di questo sono personalmente testimone e posso ricordare che la scelta fu una scelta velocissima
Perché io ritengo che a vent'anni dovrebbe essere logico per un giovane scegliere sempre e comunque la libertà a qualunque costo e con qualunque sacrificio si possa
Presentare e poi
Le meravigliose staffette che diedero un contributo rilevantissimo alla Resistenza
Poi c'è stata la resistenza armata e quella non armata quella degli uomini delle donne dei contadini dei sacerdoti che non accettano la passività e decisero di opporsi in ogni forma a tedeschi e fascisti
Di questo straordinario crogiolo di pensieri di azioni di idee di esperienze diverse è fatta la Resistenza ma soprattutto è fatta di scelte e di coraggio
Nell'inseguimento di un sostegno a liberare l'Italia dei tedeschi dei fascisti e avviarla verso un sistema democratico è un errore pensare che la Resistenza abbia puntato soltanto sulla liberazione
Nei pensieri nei sogni dei desideri e le azioni dei partigiani dei come ad enti per la libertà c'era anche l'idea di quello che sarebbe venuto dopo dell'aspirazione a creare in Italia finalmente la democrazia
Questo fenomeno così complesso produsse idee e soprattutto valori pur nelle mille diversità che furono determinanti dopo la liberazione per avviare il cammino della democrazia
Proprio quest'anno lo ha detto la Presidente Polverini
Sì c'erano tre anniversari per tre avvenimenti dell'anno quarantasei
Non si possono celebrare questi tre anniversario
Senza sciogliere un nodo di fondo
Come sia stato possibile in un solo anno dopo la liberazione realizzare tre eventi di così grande rilievo il voto alle donne la scelta della Repubblica
La
Costituzione della Costituente
Come fu possibile in un anno solo
Cambiare così radicalmente la storia la risposta e netta a questa domanda è chiara
Se ci si rende conto che tutto trae origine dai valori e dalla sostanza della Resistenza e quelli che
Un grande storico
Claudio Pavone ha unito in una sola espressione significativa la moralità nella Resistenza
Che significa soprattutto perseguire una finalità comune pur partendo da presupposti ideologici culture formazioni e ceti sociali diversi in realtà appena si creano delle zone libere
Nel Paese spesso circondate da tedeschi e da fascisti ma libere per un momento
Sia pure in modo temporaneo i partigiani creare un organismi e istituzioni che costituivano la prima esperienza di democrazia e le chiamarono non a caso Repubblica partigiane
Ecco l'origine e la ragione oltre al discredito perché si era guadagnata la monarchia sabauda della scelta che fu fatta da milioni di cittadini nel quarantasei in favore della Repubblica
Altrettanto evidente è la spiegazione del voto alle donne negato non solo dal fascismo si badi bene ma anche dai governi liberali nella prima parte del Novecento
Fu il culmine di un percorso che non si sarebbe potuto compiere se non ci fossero state tante donne partigiane
Tante donne partecipanti senza armi se non quello del coraggio della solidarietà alla Resistenza non armata
E se da esse non fossero nati di gruppi di difesa della donna che costituirono una fondamentale delegazione anche sul piano più strettamente politico
E infine
La Costituente fu il coronamento di un sogno di un ideale che percorso tutta la Resistenza
Creare una vera democrazia e darle una Carta costituzionale destinata a durare nel tempo perché basata su valori fondamentali una Costituzione tutta percorsa
Dal riconoscimento del valore immenso della persona umana della dignità del lavoro della solidarietà e della partecipazione
Insomma oggi possiamo e dobbiamo ricordare i primi frutti dei sogni delle attese delle speranze di chi combatte si verificò per la libertà
Insomma di quelli e quelle che dopo essere stati sudditi vollero diventare cittadini
E creare le premesse per la realizzazione di una cittadinanza attiva non solo come diritto ma anche e soprattutto come un dovere e dobbiamo trarne anche un grande insegnamento
Dalla storia straordinaria di quegli anni
Emerge un insieme di scelte di decisioni di iniziative che tendevano a trasformare un Paese semidistrutto e disuguale in una nazione e i combattenti e le combattenti armati e non armati per la libertà
Nei primi cittadini Della rinata democrazia
Perché la cittadinanza e qui mi rivolgo soprattutto i ragazzi e alle ragazze non è soltanto un'espressione giuridica un diritto che si acquisisce a determinate condizioni
La nostra Costituzione fa riferimento solo alcune volte ai cittadini in senso stretto
Ma in molti altri usa espressioni più generali lasciando intendere che c'è una cittadinanza non giuridica ma non meno rilevante di essa
Che rende titolari di diritti e doveri una cittadinanza che nasce dall'essere parte di una comunità
Che vive sullo stesso suolo e ne condivide i problemi i sentimenti e le idee
Una cittadinanza quindi molto ampia che dovremmo finalmente deciderci a riconoscere se vogliamo parlare non solo di accoglienza ma anche di inclusione come è necessario di fronte a questo norme fenomeno migratorio
Una cittadinanza
Che sull'esempio della Resistenza costituisce un esempio per tutti e particolarmente per voi giovani
Cittadinanza attiva è l'esatto contrario dell'indifferenza
Della rinuncia esercitare i propri diritti
Il cittadino vero
Conosce i valori costituzionali nati dalla Resistenza
Rispetta le leggi anche quelle non scritte che però appartengano un senso comune e obbedisce al dovere inderogabile come dice l'articolo due della Costituzione di solidarietà politica economica e sociale
La nostra aspirazione più grande e che voi con l'aiuto della scuola possiate divenire dei cittadini nel senso più ampio della parola per meglio dire ancora dei cittadini attivi
Lo siete già quando partecipate non solo ascoltando ma riflettendo ed elaborando alle nostre cosiddette elezioni o quando ha lavorato insieme per costruire progetti e realizzare opere per i nostri concorsi
Ma la vita vi offrirà occasioni più difficili e importanti e allora sarà il momento in cui dovrete fare le vostre scelte prendere le vostre decisioni prendere come si dice in mano il vostro destino
E a questo punto che emerge una parola di colore inestimabile partecipazione
Che significa sentirsi parte di una collettività e con essa cercare di realizzare prima ancora che l'interesse proprio il bene comune superando individualismi egoismi
Già quattrocento trentun anni prima di Cristo per richiedere rivolgendosi agli ateniesi diceva un uomo che non si interessa lo Stato e per tale intendeva la collettività
Noi non lo consideriamo innocuo lo consideriamo semplicemente inutile e voi dovete cercare di non essere inutili
I partigiani
Contrapponendosi all'esercito più forte del mondo rifiutarono la passività di indifferenza e volle d'essere utili partecipare cioè riscatto del Paese lo stesso ci aspettiamo da voi
In un mondo pieno di guerre di violenza bisogna prendere posizione a favore della pace
In un Paese in cui si diffonde la corruzione bisogna prendere posizione anche nella vita quotidiana per la correttezza e il rispetto delle leggi questo è il significato della cittadinanza attiva e questo è il senso della partecipazione
Siamo in una fase di
Assenteismo anche dal voto e di distacco rispetto alla politica rispetto alle istituzioni
Debbo dire con franchezza che non è questo il Paese a cui pensavano i partigiani gli stessi Costituenti c'è penuria mettete non è questo il Paese che sognava
Ma dobbiamo realizzare quel sogno
E dunque bisogna farsi parte attiva avere il coraggio delle scelte raccogliere l'insegnamento e l'azione dei tanti che si sacrificano per la nostra libertà e l'avvento della democrazia
Questa e la ragione di fondo del percorso che stiamo compiendo intendiamo sviluppare al massimo nel futuro
Reagire appunto tutti insieme all'indifferenza e al distacco rifacendo cioè i valori veri quelli della Resistenza e quelli della Costituzione
Esercitando sul serio la sovranità popolare in cui parla l'articolo uno della Costituzione come un diritto dovere e ricordandosi che se la Costituzione cita
La sovranità popolare riconosce che tutto viene in nome del popolo questo popolo però deve muoversi e deve attivarsi perché altrimenti quelle norme rimangono sulla carta
è un diritto per noi tutti la partecipazione ma è un dovere anche nei confronti delle future generazioni
Per questo noi continueremo a perseguire li reale della cittadinanza attiva sapendo che non si tratta di un sogno o di un'utopia
La Resistenza è stata fatta in parte anche da questa meravigliosa utopia pensare di vincere lo dicevo importi male armati in male organizzati
Contro l'esercito più forte del mondo eppure non fu utopia
Perché si trattò di seguire un ideale
Esibimmo di dimostrare che
Si ci si crede se si vuole si può vincere e si deve vincere
Oggi
Bisogna avere il coraggio delle scelte bisogna avere
Il coraggio della partecipazione esercitando la cittadinanza attive
Ed è solo così che faremo più grande più bella l'Italia solo così realizzeremo i sogni di chi ha perso settant'anni fa la vita cercando la libertà e la democrazia per tutti noi grazie
Io nel
Nell'invitare Carlo Smuraglia al palco e ho detto che sarebbe stato per me è un privilegio poi so che per
Per molti di voi è già stato un privilegio da se stesso che qui ci sono molti studenti all'Albertelli che hanno già ascoltato
Il Presidente Smuraglia raccontare la sua resistenza immagino in parte sfiorare alcuni dei temi e battere su quel tasso sul quale insisteva moltissimo anche la Presidente Polverini cioè partecipazione l'invito a voi ragazzi adesso il momento di far parlare voi
E raccogliere un po'la sintesi delle vostre esperienze ci sono tre ragazzi che adesso saliranno sul palco
Margherita Montini chiara su una studentessa del liceo Manzoni di Milano cominceremo da te
In questo breve intervento vogliamo sottolineare alcuni aspetti per noi molto importanti dell'audizione del professor Smuraglia agli studenti del liceo Manzoni di Milano
Innanzitutto il valore della memoria che non è soltanto ricordo di ciò che è accaduto in Italia settanta anni fa ma soprattutto è facoltativa che consente di comprendere i fatti odierni alla realtà contemporanea
Attenzione i pericoli perché la democrazia deve essere preservata ed è il fondamento di una cittadinanza partecipe infatti come affermava Pietro Piero Calamandrei la libertà è come l'aria ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare
Ricordare chi scelse di resistere all'antifascismo a fare chiarezza sulla Resistenza qui siamo chiamati oggi
Ed è in un presente complesse in cui stanno avvenendo trasformazioni epocali a partire dalle motivazioni che ci impongono di difendere ancora di più il valore democratico dell'uguaglianza ed era citati evidenti per latine dignità di tutti gli uomini
A Milano in particolare sono presenti tutti gli elementi della Resistenza in una città di fascisti di tedeschi a Milano Paesi incontrare i vari partiti antifascisti frutti del Comitato di liberazione dell'antitaliano ed in questa città fu proclamata un'insurrezione armata
è stato sottolineato che la Resistenza non fu scelta per caso perché comportava una grande assunzione di responsabilità e di coraggio e che non furono poche migliaia di italiani ad aderirvi
Non ci fu infatti solo la lotta armata ma anche il supporto di una vasta rete di persone che aiutavano sostenevano tenevano collegamenti tra il CRA tre gruppi combattenti queste stesse oppure alle donne che fungevano da staffette che svolgevano attività di di rifornimento
Per concludere riportiamo una tra le più emblematiche tratti di Piero Calamandrei relative alla Resistenza italiana
Se volete andare in pellegrinaggio il luogo dove è nata la nostra Costituzione andate nelle montagne decadere i partigiani nelle carceri dove furono imprigionati qui campi dove furono impiccati dovunque è morto in italiano riscattare la libertà e la dignità
Andate Dio giovani col pensiero perché lì è nata la nostra Costituzione
Franco Fiori dell'ICI Albertelli di Roma
Un giorno
Innanzitutto porgo i miei saluti alla presidentessa Boldrini
Alla ministra Gelmini
Presidente dell'Anpi Smuraglia
E a tutti presenti e ringraziando per alla preziosa presenta
Come detto sono Franco Fiori
Frequento al quinto anno di liceo a liceo classico di Roma tende intitolata per Albertelli
Che era stato insegnante e mentre nel nostro liceo
Nonché medaglia d'oro della Resistenza
Appunto venne fucilato insieme ad altri trecentotrentaquattro tra civili e militari italiani del ventiquattro marzo per quarantaquattro le Fosse Ardeatine
Se oggi siamo qui perché per noi importante ancor più della celebrazione
Peraltro dovuta
Dei valori della Resistenza italiana
Valori che sono a fondamento della nostra Costituzione repubblicana e del nostro Stato democratico
Beh è importante farne costante memoria
La libertà
Uguaglianza
La giustizia sociale
La democrazia sostanziale non solo formale
La cooperazione
La solidarietà
Che la pace
Commemorare quei valori
è un dovere
Un dovere per riflettere
Per essere consapevoli
Per progettare umanamente la nostra vita individuale e collettiva
Per ritrovare speranza e darsi un futuro
Soprattutto di fronte alle nuove sfide che il nostro tempo ci pone davanti come la violenza il terrorismo l'intolleranza razzismo alla miseria
E tutte le nuove schiavitù insieme appunto come ha detto al papale né per la globale
Chi è morto per noi
Tutti i residenti militari
E civili
Ci dà testimonianza ancora oggi
E quindi per sempre di questi valori
E continua ad insegnarci di rispetto umano
Anche per l'avversario
Continua a risvegliare la nostra coscienza morale
E civile
Che ha il dovere della ribellione contro ogni ATO recita e contro ogni ingiustizia vecchie
E nove
Grazie
Piccoli sembra che le parole dei ragazzi nelle parole dell'attività dei progetti Gino
Gli interventi della presente vuol dire Presidente Smuraglia infine Loredana dalle con la studentessa di Istituto Marco Polo di Palermo
Buongiorno a tutti intanto la ringrazio le autorità qui presenti per averci concesso questa cacciamo latina secca rappresenta della Quinta esse appunto dell'istituto tecnico economico per il turismo Marco Polo di Palermo
E insieme appunto con i compagni noi abbiamo individuato ed è il tematiche specifiche attraverso dei lavori di gruppo e in particolare abbiamo individuato le analogia tra il fenomeno risorgimentale è il movimento della Resistenza partigiana
In quanto entrambi i fenomeni comunque hanno
Coinvolto diverse classi sociali e quindi hanno avuto una forte a una forte un forte carattere nazionale
A inoltrare
Comunque riteniamo che sia molto importante alloggi è anche ricordare l'aspetto della questione soprattutto in un momento in cui le forze nazionali risultano comunque dia opposto è quasi
Inoltre volevamo anche come ha detto come ha detto già dal dalla Presidente l'arabo il Dini ricordare le donne che hanno fatto parte della del gruppo di difesa delle donne partigiane è in particolare ricordare i nomi di due grandi esponenti che hanno
Adesso alludevo gli lavorative di quest'Aula sono Nilde Iotti Tina Anselmi ora appunto a queste donne va oggi il nostro ringraziamento
A me dalla loro storia e dando l'esempio prendiamo consapevolezza in quanto ragazze danneggino anzi grazie
Mila ragazzi appena prima di dare la parola alla messa in discussione se data la ricerca e si chiederà concluderà questa mattinata poi le una
La protagonista delle di questo percorso che avete fatto assieme vogliamo salutare e ringraziare perché all'impegno istituzionale residente Boldini che ci saluto
Quindi
Grazie
Alla Presidente Boldrini vero tetto
Poco fa e lo ripeto qui pubblicamente per non solo perché apre molto spesso al mondo della scuola al mondo dell'istruzione al nostro mondo
Le sale solenni importanti della Camera dei deputati ma per la partecipazione l'abbiamo sentito anche oggi la sincera e assoluta
Convinzione con cui segue i nostri tempi
Ma guardate io ho il compito grato non solo di fare ringraziamenti rituali a
A tutti voi ragazzi agli insegnanti e alle insegnanti che li accompagnano oggi
Al Presidente Smuraglia con cui due anni fa grosso modo ci siamo incontrati abbiamo deciso
Di unire un mattoncino all'edificio già robusto che la scuola italiana aveva costruito su questo tema su questo valore che è quello
Della Cittadinanzattiva facendo un
Protocollo un accordo tra
L'Associazione nazionale partigiani il Ministero dell'istruzione e proponendo a voi di fare quello che avete fatto e che mirabilmente mi complimento davvero
Margherita Franco e Loredana insomma simbolicamente rappresentando di tutti ci hanno dimostrato quindi
Avete dimostrato con le vostre parole la sintesi di una riflessione che va a colpire
I valori penso a quello che ha detto Franco su la libertà la giustizia sostanziale i principi di ingredienti fondamentali della democrazia che ci consentono di vivere oggi quello che possiamo vivere nel nostro Paese
E quindi più ampio contesto europeo
Penso al tema dello strumento fondamentale con cui questo si può non solo rendere attivo nell'attualità ma anche
Collegare al momento genetico per l'Italia la lotta di liberazione resistenza che ha citato Margherita cioè il valore della memoria
E penso anche a questa interessante esperimento che dire di più di metodo che di merito il confronto tra Sogemi interinali e l'esistenza di un momento importante della storia del nostro Paese quindi guardate io aggiungo solo due briciole le briciole che ho
Do più frettolosamente pensato ascoltandovi riflettendo all'esperienza che avete fatto quest'anno a quella che
Mi auguro continuerà nel tempo nella scuola non solo con nelle elezioni che pur sono importanti e lo dico
A Giorgio Zanchini io forse sono un po'anche in questo
Apertissima all'innovazione insomma lo dimostrano i fatti credo e quello che è avvenuto in questi tre anni del Ministero dell'istruzione ma anche attaccata tenacemente
Alla ai valori anche di metodo e di merito che la scuola anche l'insegnamento alla lezione frontale ha un suo valore
Ha un suo valore perché permette in una posizione dichiaratamente asimmetrica di dare contenuti e soprattutto di proporre un metodo quindi
La la lectio che il presidente Smuraglia e i suoi
Colleghi hanno fatto le né durante un un tour direi nelle scuole italiane dieci particolarmente coinvolte ha sicuramente stimolato molte delle cose che
Avete potuto poiché lavorare e di cui anche oggi si è parlato
Quindi non ho molto da aggiungere in questo senso però due briciole voglio portare
Il primo è il valore della cittadinanza attiva il riferimento alla storia del nostro Paese insomma quello che ha detto la Presidente Boldrini viola sintetizzerei in questo modo
L'Italia un Paese che ha inventato il vissuto il fascismo quindi chi ha inventato il vissuto una condizione permanente di lunghi vent'anni di soppressione di libertà fondamentali di soppressione di libertà di espressione di partecipazione
Di cultura della guerra e del razzismo le leggi razziali del trentotto non ci dimentichiamo sono state emanate da questo Parlamento
E quel movimento di popolo che ha generato la Resistenza e la lotta per la liberazione efficacemente poi
Ottenuta nel quarantasei appunto un movimento di popolo che ci ha garantito di vivere oggi come siamo che ha garantito all'Italia di essere un Paese fondatore dell'Unione europea
E di dare il proprio contributo valoriale ma anche
Di forza politica e culturale a un contesto che per voi ragazzi oggi
è il contesto domestico come si dice no cioè
In una comunità di cui vi sentite membri di cui partecipate
Anche attraverso i programmi di mobilità di cui partecipi a cui partecipate
Mi auguro e ne sono convinta imparando sempre più e sempre meglio le lingue straniere insomma di cui siete una componente assolutamente attiva
E il lo strumento fondamentale di cui il nostro Paese si è dotato l'UNIFIL parallelo più vicino che troverei quello con la Germania che ha una storia per molti versi nella sofferenza nel riscatto simile
è la Carta costituzionale avete citato
Piero Calamandrei vorrei farlo anch'io immagini ricordando quella frase che più o meno suonava così la la Carta costituzionale è un foglio che se cade resta in piedi non si muove resta in piedi e io lo posso far muovere solo mettendoci dentro l'impegno il senso di responsabilità questa volontà dal cittadino di essere parte di quei valori che la carta interpreta e quindi questa diciamo
Lotta costante e quotidiana al nemico più
Più insidioso oggi direi quello anche più pericoloso per la Carta costituzionale per tutti i valori che si esprime cioè l'indifferenza politica
Che anche il nemico direi diretto mi mi mi verrebbe da da considerarlo l'antonimo non solo linguistico ma concettuale
Della del senso della resistenza del senso della lotta
Per la liberazione
E allora se la Costituzione è il paradigma cui ci ispiriamo ne abbiamo qui appunto la copia
Originale quindi invito anch'io a tutti voi ragazzi perché non capita tutti i giorni non di avere un contatto diretto fisico con
Il documento che concentra la nostra identità
Non possiamo però fermarci a questo cioè non possiamo
Immaginare il senso del valore della cittadinanza attiva del nostro Paese solo riferito al perimetro nazionale quindi la seconda briciola la seconda riflessione che vorrei fare con voi anche forse come spunto per quello che potremo fare insieme il prossimo anno eh
Questo principio questo valore nella dimensione globale in cui ci troviamo oggi nel contesto e nello scenario che è di per sé internazionale che volenti o nolenti ci costringe io direi ci consente dal mio punto di vista e più queste lo di confrontarci con modelli di sviluppo differenti con questo rapporto fondamentale tra individui e società che in diversi contesti
Nazionali e sociali adatto prodotti molto diverso ha dato condizioni della donna molto diverso è stato citato
Prima
Il fa noi fondamentale la tappa fondamentale del concessione del voto alle donne nel nostro Paese
Ma
Stavo proprio controllando e c'era una disputa tra Giorgio La posso dire a me sulla data in cui questo Paese ha superato il
Reato per diritto d'onore il mille novecentottantuno io frequentavo il secondo anno di università quindi questo vuol dire che
è un cammino che anche quando si è fatta la svolta paradigmatica no con quei tre eventi che si sono concentrati in un anno che oggi quest'anno celebriamo
Poi i tempi sono lunghi i tempi sono lunghi e sono faticosi e non sono irreversibili nella conquista dei diritti fondamentali
E allora se noi guardiamo a questo rapporto tra
Valore di una cittadinanza attiva individui e società lo colleghiamo intimamente alla battaglia e al tema dei diritti umani perché questo in fondo la cornice diciamo
Globale in cui dobbiamo collocare oggi queste riflessioni ecco che
Le responsabilità che abbiamo sono anche più ampio di responsabilità ragazzi che avete sono anche anche più ampie
Anche più ampie di quelle che aveva
Generazione che pure ha liberato il Paese dalla dalla dalla mancanza di libertà e dalla dalla oscurantismo dell'oppressione culturale e politica
Le nostre e le vostre soprattutto responsabilità sono quelle di un confronto aperto
Con il niente con persone con culture diverse e molto spesso dalla nostra ma che meritano rispetto che talvolta esigono anche strumenti di accoglienza
Che talvolta perché questo valore della cittadinanza attiva possa essere esercitato
A prescindere dal territorio perché questo ormai è per tutti nella società attuale
Possa trovare condizioni di applicazione pensa una cosa banale
Ma
Nunno accessorio il diritto a
Intendersi in una società in cui magari si arriva
Come ospiti
Come stranieri come migranti o come rifugiati come ci si intende ci si intende attraverso la lingua attraverso la possibilità di essere integrati e quindi di diventare partecipi attivamente
Ecco queste sono le riflessioni invece più attuali sono quelle su cui credo che tutti voi siate chiamati
Non solo sui banchi di scuola non sono in classi che vivi non ormai non credo in tutta Italia anzi lo so per certo
Soprattutto nelle scuole primarie secondarie di primo ciclo ma anche nella scuola superiore non più legati a alla popolazione del quartiere che nasce lì e che cresce Lima a una convivenza
Produttiva credo importante con ragazzi che vengono magari da molti altri e diversi contesti quindi
L'acquisiremo questo senso della cittadinanza attiva come valore come diritto ma anche come dovere
Nei confronti degli altri e aiutare alcuni modelli sociali e nazionali che non hanno ancora fatto fino in fondo quel percorso che il nostro Paese affatto credo che sia
La versione più attuale il punto di riflessione anche di partenza
Per un lavoro comune che potremo fare che a comunque la radice nel percorso storico storiografico che avete fatto con ampi con il nostro Ministero quest'anno
In pratica quindi Presidente lei prima citava epoca Pericle io da classi cista non
Non resisto a ricordare che ci sono dei classicisti non meno quelli che han parlato in un paio di casi
Mi mi mi comprenderanno e mi perdoneranno
Beh e proprio lì è proprio in quel quarto quint'quinto quarto secolo avanti Cristo che si genera poi
Il insieme di quei valori che ci portano a ritirarle riflessione di oggi quindi quando ha visto oltre nella
Nella inizio nel paragrafo iniziale della poetica si ricordava che
L'uomo un animale sostanzialmente sociale o politico traduce che come toilette tomo antro posto politico in zone sti
Ecco noi dobbiamo
Sostanzialmente con fatica commutata e condizioni e con differenti obiettivi cercare di attualizzare sempre questo principio che poi la nostra natura anche se non volessimo la nostra cultura ed essere sociali o se preferite politici significa essere il sentirsi attivamente partecipi di una comunità
La scuola è la prima forse insieme alla famiglia anzi senza forse e quindi lo dico
Alle mie colleghe io insegno insegno all'università ma alla fine poi il mestiere lo stesso
Il nostro è un compito delicatissimo fondamentale credo che queste iniziative insieme a tutto quello che si fa quotidianamente siano un uno strumento che ci aiuta esercitare al meglio questa nostra nazione
Vi ringraziamo molto la ministra Gelmini il presidente Smuraglia soprattutto voi ragazzi essere stati qui insomma anche noi abbiamo imparato qualche cosa questa mattina quindi grazie davvero in bocca al lupo per il prosieguo delle nostre esistenze
E anche per
Mediante la vostra area bravo Sindaco
Autorità provocarlo curasse seduti qui
Il Presidente