L'Italia nella prima guerra mondiale. 1916, dentro la guerra

Buongiorno
Buongiorno frutti
Questa mattina ho l'onore di aprire i lavori del secondo convegno promosso dalla Camera dei deputati in occasione del centenario della Grande Guerra
E tanto profondamente assegnato come uno spartiacque decisivo il corso della storia del Novecento
Nel dare il benvenuto ai presenti e agli studiosi che animeranno il dibattito oggi permettetemi di dire che egli evocare un evento di portata epocale come quello
Che e nel volume di Emilio Gentile viene sintetizzato come due colpi di pistola dieci milioni di morti la fine di un mondo è operazione molto complessa
Noi oggi abbiamo qui alcuni ospiti particolarmente importanti che ci fa piacere salutare
Abbiamo il generale Mario Giambrone
Chi è in rappresentanza e qui in rappresentanza del comandante Tullio decise in
Abbiamo generale di brigata Lucio Morgante dello Stato Maggiore dell'Esercito abbiamo il generale Massimo Barozzi del comandante di sanità veterinaria dell'esercito
Abbiamo una decina di allievi carabinieri e siamo in attesa di un folto gruppo Abruzzese
Un gruppo di alpini Di Gioia dei Marsi dell'associazione culturale Avezzano Europa e del centro anziani Lecce dei massi che sono in ritardo e li saluteremo quando arriveranno cominciamo i nostri lavori tenendo conto poi degli impegni
Che ognuno di noi a
Dicevamo che la Grande Guerra è considerata un evento periodi Zante di quelli che valgono a marcare il confine che separa convenzionalmente un'epoca da un'altra
Con le sue stragi a inizio quel secolo breve che si è concluso con la caduta del muro di Berlino e con la dissoluzione dell'Unione Sovietica
Essa fu all'origine di radicali sconvolgimenti geopolitici scomparvero quattro imperi nacquero dieci Stati indipendenti
Emersi il ruolo egemonico degli Stati Uniti e declinò e perse centralità il continente europeo
Ma quella guerra voi tutti sapete che fu anche un potentissimo acceleratore di tutti i fenomeni legati alla società di massa
Il nostro convegno di oggi l'Italia dentro la guerra mille novecentosedici dà conto della tragedia di un conflitto che per l'opinione pubblica doveva finire in breve tempo e che Aime
Non finisce si include lisce coinvolge soldati e civili
Il mille novecentosedici è passato alla storia per le settecentocinque settecento mila vittime dell'offensiva di Verdun per la battaglia navale dello Utah Länder per le gravi perdite su inflitte dalla flotta tedesca quella inglese
Per la tremenda spedizione punitiva austriaca contro l'Italia
Ma il mille novecentosedici fu anche l'anno in cui all'indomani del bombardamento dei tedeschi su Parigi i giornali usarono per la prima volta l'espressione guerra totale
Dando così voce un sentimento diffuso da tempo tra i contemporanei
La guerra nella quale l'Italia era schierata dal maggio mille novecentoquindici a fianco dell'intesa
Non si svolgeva solo sui campi di battaglia ma coinvolgeva in misura inedita ogni ambito della vita politica sociale economica e culturale dei Paesi coinvolti
Oltre che per il suo carattere totale la Grande Guerra si apprestava a marcare per così dire vari altri primati in primo luogo si dimostrò la Prima Guerra realmente globale
Con la mobilitazione straordinaria di uomini e di mezzi inoltre
Fu la prima guerra
A risentire della seconda rivoluzione industriale in cui protagoniste assolute furono le nuove armi automatiche
Le mitragliatrici soprattutto che trasformarono la guerra di movimento in guerra di posizione e di logoramento
Ma quello di vento poi il primo grande evento mediatico il coinvolgimento di più importanti Paesi del mondo si tradusse in una massiccia propaganda
Ma fu anche guerra fortemente ideologizzata in chiave patriottica e in essa giocare un ruolo di primo piano gli intellettuali
Come scrive Yaris la guerra delle grandi parole dei grandi pensatori cominciò subito dopo i primi spari
Si dimostrò inoltre nel caso italiano un test cruciale per la tenuta delle istituzioni liberaldemocratiche dello stesso tessuto politico e civile del Paese
Ma un'ultima osservazione va fatta nessun evento prima di allora e pochi altri in seguito avrebbero lasciato dietro di sé un simile deposito di memorie
E di studi di dubbi divisioni tale da alimentare un patrimonio di documenti complesso e copiosissima
Lo dimostrano anche gli archivi della Camera faldoni e faldoni a testimoniare l'estraneità del Parlamento rispetto a un conflitto piuttosto subìto che voluto
Gli echi che da quella tragedia giungono a fine anno intramoenia tramite gli archivi ma anche tramite la letteratura e la saggistica
Formano un catalogo sterminato
Valgano per tutti il giornale di guerre di prigionia Di Carlo Emilio Gadda e un anno sull'altopiano di Emilio Lussu forse il libro letta richiedenti letterariamente più efficace che la memoria del soldato italiano ci abbia lasciato
Sappiamo che nel mille novecentoundici in Italia si registrava un fatto un tasso di analfabetismo che sfiorava il trentotto per cento ed era il più alto fra quelli delle maggiori potenze europee
Ebbene
La Prima guerra mondiale spinse un'intera generazione di letterati verso la scrittura
I dati sono noti si contano quasi quattro miliardi di lettere cartoline tra quelle inviate dal fronte quelle spedite dai civili e militari e quelle scambiate tra commilitoni impegnati in diversi fronti di guerra
A ciò si aggiunga l'immensa mole di diari e di taccuini scritti durante e dopo il conflitto in un suo saggio lettere dalla Grande Guerra Fabio caffè Rena dice che scrivere significava essere ancora vivi
Quelli epistolari evidenziano le tante sfumature dell'esperienza BT dell'esperienza bellica sospese da tre episodi collettivi e percorsi individuali
Che si intrecciano inesorabilmente la guerra mondiale fu per le conosce le coscienze collettive un evento tragico e grandiosi ed è proprio tra carte come queste spesso elementari e balbettanti che se ne può tastare il polso profondo
La scrittura divenne insomma una vera epidemia indotta accerto dalle urgenze pratiche psicologiche
Quindi scrittura di necessità spesso improvvisate redatta su fogli precari ma non per questo priva di capacità comunicativa linguaggi poveri eppure altamente espressivi
Sarebbe confortante concludere questo mio intervento con la consapevolezza che da quei massacri abbiamo imparato una lezione ma tutti sappiamo che non è così
La carneficina del quattordici diciotto che ha segnato anche la prima comparsa dei genocidi e dei crimini contro l'umanità ha visto in seguito il ripetersi di terribili manifestazioni di violenza in Europa e nel mondo
è per questo che abbiamo il dovere di continuare a spiegare la follia della guerra i nostri giovani
Per questo occorre proporre momenti di riflessione occasioni di confronto come l'incontro cui partecipiamo oggi che peraltro si colloca nel solco dell'attenzione che le Camere hanno dedicato alla prima guerra mondiale
Anche con una massiccia opera di digitalizzazione del ricchissimo materiale posseduto
Misurarsi con la guerra significa misurarsi con il tema stesso del contemporaneo
è una responsabilità ineludibile per tutti noi impegnati nei diversi ambiti del mondo della cultura se vogliamo davvero costruire un progetto politico di crescita civile per il singolo e per la collettività
Cominciamo i nostri lavori di oggi nel segno di questa assunzione di responsabilità condivisa vi ringrazio
Bene buongiorno a tutti iniziamo ringraziando la Presidente della Commissione cultura della Camera dei deputati Flavia Piccoli Nardelli per questo suo saluto
E io do subito la parola al
Presidente del Comitato storico scientifico per gli anniversari di interesse nazionale Presidente Franco Marini per una introduzione ai lavori
Ma debbo dire che
Dover scusare il ritardo degli alpini da parte di un tenente degli alpini
Praticato quella responsabilità più di cinquant'anni fa ovviamente è una cosa un po'forzata non è mai capitato adesso quando arrivai io lo dico poi abruzzesi
A aggravante proprio no
Evidentemente chi ha organizzato il viaggio in pullman
Non non viene spesso la mattina dall'Abruzzo a Roma perché il quella strozzatura prima di arrivare a Tivoli dopo Tivoli ad membra è micidiale li giustifico solo così
Altrimenti dovrei rimproverare insomma
Io naturalmente la Lampre ci rende Nardelli ultronea Nardelli
Andata
Ovviamente dentro il saluto all'accoglimento di questo nostro incontro va fatto riflessioni importanti che io non voglio toccare io dovrei come c'è scritto lì non salutare introdurre
Vi confesso che
Questi due tra i più quando sarò sfogliato ho visto il mito dicono dell'introduzione
Il sedici
Voglio fare un complimento alla
Presidente della Camera e i suoi collaboratori perché
Probabilmente era necessario
Una riflessione ci abbiamo pensato anche noi come Comitato di farla noi
Torneremo sulla Grande Guerra con delle iniziative anche quest'anno anche se la legge di stabilità ci ha spinto verso
La proclamazione della Repubblica il voto alle donne il centenario di Moro
E quindi siamo impegnati in quella cosa dovremmo riprenderà il diciassette ma dell'iniziativa le facciamo
Questa del sedici del mille novecentosedici è
Una svolta fondamentale
Qui abbiamo degli studiosi degli storici molti di loro pensano così insomma
La conclusione di quella guerra da chi capiva subisca Benelli nel segno
Io ho detto come faccio a non farla lunga mi son detto
Ho trovato un modo fatti diamo uno sguardo ma veloce velocissimo anzi
Hai quattro teatri di guerra quelli globali quelli di idee e delle grandi strutture dei grandi Paesi che ci sono stati impelagati in questa guerra
Don dopo esporsi guardo si vede che sedici
è stata una svolta vera
La conclusione si è cominciato a vedere lì da quello che è accaduto nel mille novecentosedici
E poi che i tedeschi capiscono qualche volta sbagliano poi nelle conclusioni negli obiettivi che non raggiungono ma capire talché Naima egli che esercitasse lo pronuncio bene il capo delle armate tedesche
Ha fatto due errori nonno non li aveva fatti sul piano della impostazione intellettuale perché ha pensato di vincere due volte
La prima volta nel quattordici quando hanno occupato Belgio Francia pensando di arrivare a faringe poi dare in testa alla Russia
Dall'altra parte
Galizia eccetera e li hanno fermati
Nel sedici
Ha toccato Flavia la la Presidente Nardelli
E
Nel sedici
Il punto vero alla fine poi se uno deve scegliere un punto per emblematico bisogna andare nel nord della Francia non c'è dubbio
Va detto Flavia Nardelli settecento mila morti in cinque o sei mesi
Pensiamo con sé
In un ambito non enorme grande ma non le norme è verissimo combattuto e quale è stato l'errore vero forse forse adesso a posteriori anche per me che sono non un professore ma un amante della storia
Anche per me vuol dire che insomma non hanno facultato guardavano asse D'Anna
Guardavo nel mille ottocentosettanta quanto è stato donna non stravinto esso arrivati a Parigi eccetera
Non hanno capito l'orgoglio dei francesi maturato in quegli anni per una Paese e per un popolo orgoglioso come quello quando gli hanno strappato le due Regioni tra l'altro
L'ha presentata quindi c'era uno e infatti
Sì li hanno fermati
Sul fronte occidentale nel quattordici e li hanno drammaticamente per loro fermati a verde
Li ho citato il punto vero dal
Fa Canaj ma ha detto c'è una frase non la ricordo bene pronunciata da lui prima che lo spieghi che la l'imperatore lo sostituisce al comando delle
Armate tedesco dice ormai il
La visione di una vittoria tedesca non non ci aspetta più detto dal Comandante generale di tutte le armato
Dopo
Questa
Quasi impossibile resistenza perché non la prevedeva nessuno dei francesi lì e quando diciamo settecentomila MO morti e feriti
Nel in cinque o sei mesi noi pensiamo cosa è stata la prima guerra mondiale in generale lì
E quindi
Questo è il primo segno che qualcosa
Stava cambiando in profondità e si poteva vedere e lui l'ha visto persone che le colpe e capiscono che non c'era più questa possibilità
Secondo e la spallata all'Italia meno rilevante sul piano globale della guerra ma insomma un fatto importante
I comandi italiani non si aspettavano
Questa spinta che veniva giù dal Trentino doveva passare sotto vicenza ed entrare nella pianura veneta
Non se lo aspettavano anche Cadorna
Tant'è vero
Per
Sottolineare una
Un un un episodio di un aspetto particolare di questa guerra
Tant'è vero che la brigata Salerno che aveva combattuto in maniera egregia sul Monte Nero e sul versante dell'Isonzo
L'avevano mandata in quei giorni nel Trentino
Perché
Era su un ambiente più leggero
E si sono trovati proprio sotto l'attacco immediato e lì i comportamenti non furono tutti accettabili tutti giustificherebbe ci furono dei fucilati senza processo
Lì venne fuori una una realtà dura però italiani riuscire un affermare
Noi perdemmo lì non avevamo guadagnato molto in un anno di combattimenti sembra all'attacco noi sempre sulle stesse CIPE quelle lì sub lati piano da Asiago perdemmo venti chilometri quindi una crisi vitali
Perché la rappresentazione questa guerra era stata diversa anche prima gli italiani sempre all'attacco senza ottenere enormi risultati ma sembra allattare
E l'invece entrarono
I comandi sono sull'Altipiano di Asiago si muore noi non si può tornare indietro ma insomma dopo un certo periodo di tempo
Insomma fermarono questo attacco austriaco che doveva essere uno sfondamento della
Del del del del della Rete costruita dall'esercito italiano
E lì fermammo
Anche noi e in agosto fu presa a Gorizia sul piano militare non fu un secondo i nostri storici una grande cosa però fu un segnale forte per
Il Paese per la tenuta del Paese
Corre
Questa è una poi ci fu Caporetto dopo e in tante altre cose penso punto
La Russia il combattimenti giù sul sul fronte orientale
Lì ci fu una richiesta drammatica della Francia e degli alleati dell'intesa
Allo zar di Russia perché nel sedici nel periodo di maggiore durezza sul fronte tedeschi francesi e anche inglesi e tutto quello che c'era
Se una richiesta d'aiuto per alleggerire la pressione elogiare lo fece con molta determinazione
Con il generale bruci goffo un attacco fortissimo
Per l'armata russa che guadagno settanta chilometri in Ucraina e in Galizzi arrivando fino ai carpacci lì si fermarono
E poiché i caduti erano stati immensi anche lui questo fu un altro colpo alla rivoluzione che ormai
Bolliva nella pentola russa e da lì venne fuori del diciassette tutto quello che sappiamo
Ultimo punto è e questo e mi fermo
L'Impero ottomano
Quali gli inglesi avevano capito cos'era non c'era il Medioriente ancora c'erano visioni diverse
E
La Corte
Dei tedeschi verso l'impero perché è stata molto forte
Arrivarono a scambiare dopo quell'Inghilterra non gli ha dato del
Potenti corazzate con navi tedesche
E piano piano uscì volarono verso il sostegno per ragioni complesse naturalmente che noi non mi sto creare a toccare complessa nell'alleanza con la triplice
Ma gli inglesi e li avevano fatto un lavoro straordinario con i servizi
Tutti conoscete Lorenza darà abbia questo era un tema Intino gallese
Che in Egitto fu preso dai servizi inglesi e fece questo lavoro straordinario quello di incendiare lei
La grande le grandi tributo arabe
In questo luogo immenso o della mezzaluna fertile Iraq Siria e dintorni e poi tutto la grande penisola della rabbia e poi il Mediterraneo incendiare proprio la rivolta degli arabi contro gli ottomani
Che avevano tenuto Bersezio in allora
Un prego mi insomma su tutta l'aria questo full altro elemento nuovo del sedici che diventò importantissimo rispetto al risultato globale della guerra
Quindi il sedici
E
Finisce o li ho finiti e non ci sono più teatri un altro teatro che si stava costruendo
Quello dei gli americani
Alla fine da una parte gli inglesi che erano l'unica potenza grande europea che non aveva il servizio di leva ci mise un anno a ricostruire il suo esercito
E che mentre i francesi teneva noir Garden loro portarono un esercito di
Più di cinquecento mila uomini sulla somma e li chiusero la strada definitivamente i tedeschi
E gli arabi che guidati da questo personaggio straordinario che
Riaccompagnò forse facendo che promesse che nessuno ha più mantenuto e oggi noi quell'area lì si sente
Il le le le scelte di cento anni fa perché la promessa che Lorenza fece gli inglesi hanno fatto sempre con i francesi che mugugna vanno
Comunque l'hanno fatta dicendo un grande Stato arabo uscirà dalla crisi e dalla sconfitta dell'Impero ottomano questo gli hanno detto fino a Versailles
Nel sedici pero
Senza giornali allora poi la comunicazione che era per fortuna era meno dirompente di oggi Vincent parlo aspetto negativo poi c'è quello positivo
Poiché c'è stato questa li fecero l'accordo i due ministri degli esteri piccolo francese
è scritto si che essa non so bene come si promuove delle quello inglese
E dichiararono col righello
I confini della Siria alla Francia e dell'Iraq all'Inghilterra si giocarono tutta la promessa fatta agli arabi che è venuta fuori a Versailles
E ha covato e ha incendiato e ha tenuto aperte voglia di rivincita quelle che più ci diamo anche non c'è anche questo dentro
Però
Arrivarono gli americani che fu l'ultima cosa e il loro peso nel diciassette si comincia a sentire
Gli americani portano tutto
Mentre Francia mentre Austria e Germania crollavano per la tenuta del fronte interno non avevano più da mangiare nemmeno i civili
Mentre crollava a questo lì l'America qui del sito portava tutto arabi e dal diciassette anche un esercito forte trentini
Capire il mille novecentosedici significa capire il complesso l'alla complessità di questa guerra che ha segnato la storia dell'umanità con una frattura rispetto a tutte le guerre precedenti e noi
Ho finito arrivate proprio in tempo qua
Io però
Non l'ho già detto che sia degli alpini marsicano di quindi siamo a posto
Nostro e anche detto che venire dall'Abruzzo a Roma se non sia invece non si organizza bene la cosa comporta questi ritardi
Grazie l'avevo finito il mio intervento comunque ma il saluto l'ho potuto fare
Vede ringraziamo il Presidente Franco Marini per questa sua pendenza introduzione che ha illustrato
Il tema del convegno di oggi l'anno terribile del mille novecentosedici nella Grande Guerra e diamo il benvenuto a alle gruppo gli alpini che ci ha raggiunto nel frattempo
Dunque
L'incontro di oggi nasce in linea il secondo lo lo ricordava prima
L'abbia Nardelli il secondo incontro dedicato al centenario della Grande Guerra promosso dalle Comitato storico scientifico per gli anniversari di interesse nazionale
E il convegno nasce in continuità con
Quanto auspicato nel due mila quattordici dall'allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
Circa i cito testualmente l'impegno di promuovere l'opera di conservazione della memoria e di analisi e di riflessione storica sul primo grande conflitto mondiale lo ha ricordato prima
Nella Presidente Flavin ARBEA lì lo ha ricordato anche il presidente Franco Marini
Si tratta di una guerra totale dia il primo grande conflitto in cui
Le popolazioni civili vengono implicate e vengono anche segnate dai contraccolpi della guerra
La data di inizio delle commemorazioni è stata fissata non a caso nel due mila quattordici accento anni esatti dallo scoppio della Grande Guerra in linea con l'avvio delle comuni come Murazzi ogni
Che anche in altri Paesi coinvolti
Nell'Europa del mille novecentoquattordici la guerra
è noto scoppiai in seguito ad un attentato o meglio in seguito al pretesto di un attentato
L'attentato di uno studente serbo contro l'ANCI Duca Francesco Ferdinando d'Austria che era l'erede al trono degli Asburgo a Sarajevo
E dunque è un atto terroristico a o meglio il pretesto la vendetta nei confronti di un atto terroristico
A provocare reazioni viscerali nei Governi e a porre le premesse per l'escalation della guerra su scala mondiale su del conflitto su scala mondiale
Ma diciamo che al di là di questo attentato le premesse della Grande Guerra c'erano già
E quali erano queste premesse lo vedremo poi
Nella relazione di buscavo Corniche illustrerà ricostruirà anche lo scenario internazionale in cui appunto che segna il mille novecentosedici
Ebbene le premesse erano insite nelle relazioni nei rapporti di potere
Tra gli Stati europei la Germania
Lo lo si diceva prima che mirava a ridisegnare la mappa di un'OPA
Dal dal momento che il suo peso politico era ben inferiore rispetto a quello industriale a quello commerciale o quello finanziario
La reazione dell'Austria Ungheria alla alla si alzino dell'arciduca Francesco Ferdinando
è decisamente sproporzionata rispetto al fatto è certo più plausibile credere che l'Austria Ungheria Mirabassi asservirsi dell'incidente quindi dell'attentato
Per risolvere la questione balcanica e quindi per liberarsi per sempre della Serbia ritenuta responsabile dell'instabilità della Regione in quanto forza emergente negli nei Balcani
Anche la Francia e lo ricordava il presidente Marini sognava una rivincita contro la Prussia che l'aveva umiliata se danno e nel mille ottocentosettanta
E rivendicava i territori della sanzione della Lorena che aveva perduto nel mille ottocentosettantuno dunque il mille novecentosedici
Il tema del convegno di oggi è
Un anno terribile forse il più tragico della Grande Guerra per l'Italia
Che ricordiamo è scesa in guerra contro l'impero austro-ungarico a favore della triplice intesa soltanto un anno prima nel maggio del mille novecentoquindici
In un clima
Molto conflittuale nel nel Paese diviso tra interventisti neutralizzati e l'hanno dunque più tragico della guerra e dell'anno dell'escalation militare
E l'anno in cui appare ormai evidente a tutti il che il carattere della guerra è ormai totale e più nessuno è disposto a credere
Nel sogno della vittoria e negli ideali di patria c'è una uno scollamento evidente tra i comandi militari
E le truppe che combattono le grandi illusioni della vittoria si sbriciola no e il Governo italiano che aveva creduto in una guerra lampo deve contare oltre duecentocinquanta mila morti
E vittime tra dispersi e feriti
Dunque
La spedizione punitiva poi nel giugno del mille novecento centri mille novecentosedici e la crisi del Governo Salandra
E la nascita di un nuovo Governo di unità nazionale
Per guidare il Paese in guerra che viene affidato a un mio vecchio liberale di quasi ottanta anni
Boselli quali riesce però a formare un Governo di coalizione in grado di garantire maggiormente una punizione del del Paese
Ecco tutti questi elementi segnano queste l'inizio di questo di questo hanno comincia a serpeggiare la stanchezza e la delusione di una guerra di posizione di una guerra di logoramento
E io ovviamente è una sensazione questa che non sia soltanto in Italia ma anche in altri luoghi del conflitto i europeo
La stanchezza quindi provoca uno scollamento tra i comandi e le truppe e allora
Il compito oggi di darci una ricostruzione dello scenario internazionale in cui questo terribile hanno di guerra si svolge
Di Gustavo Corni
Docente al alla Dipartimento di lettere e Filosofia dell'Università di Trento autore di importanti saggi studi
Su questo argomento sul tema della Grande Guerra
Di cui ricordo la Grande Guerra in Veneto in Friuli documenti e immagini dell'occupazione militare austro-ungarica se il nord est
E tra l'altro coordinatore di un po'di un importante progetto promosso sempre dal Dipartimento di lettere e Filosofia dell'Università di Trento la Grande Guerra più cento
Cui il un sito un portale che ha avuto il merito di offrire contenuti digitalizzati di carattere storico documenti immagini d'epoca
Rielaborazioni artistiche gli eventi legati alla Grande Guerra ecco gli do subito la parola e sarà lui ad illustrarci lo scenario internazionale il mille novecentosedici
Buongiorno
Grazie dell'ente l'invito in qualche modo il presidente Marini
Ha già aperto le danze se così si può dire sa anche se si tratta di danze macabre
E anche a dottoressa Ponzani a un attimo inquadrato
Questo mille novecentosedici che
è un anno
Di
Come dire che difficilmente si può etichettare
Il quattordici è l'anno dello scoppia la guerra e quindi ce l'hanno delle entrate in guerra dell'Italia il diciassette
è considerato universalmente l'anno della grande stanchezza e l'anno delle rivoluzioni
Il diciotto e l'anno in cui la guerra finisce i sedici in qualche misura sembra come dire collocarsi in modo non particolarmente significativo apparentemente nel contesto di questa
Di quest'anno e lo sviluppo cronologico di questa guerra ma effettivamente nel corso del mille novecentosedici
Avvengono alcune cose molto importanti che a me preme
Sinteticamente di riassumere e e di proporre alla vostra attenzione
In primo luogo
Sembra
Che non cambi nulla dal punto di vista delle alleanze politico-militari
Intesa da una parte e la
In più lei ripete centrali dall'altra
Rimangono in campo c'è effettivamente non è ancora quindi entrata in guerra non sono ancora entrati quali Stati Uniti che entrano in guerra nei primi mesi del diciassette
Le forze in campo sono le stesse che nel mille novecentoquattordici e nel mille novecentoquindici
C'è effettivamente però un cambiamento in questo scacchiere ed è un cambiamento non li irrilevante anche se generalmente non ne teniamo conto
è l'entrata in guerra della Romania
Se voi prendete la carta della Romania che era uno Stato indipendente una monarchia
Prima dello scoppio della prima guerra mondiale la Romania sostanzialmente era una forma una sorta di
Di parentesi con la la parte
Concava appoggiata sul Mar Nero
Se invece prendete la carta geografica della Romania nel mille novecentodiciannove vedete che questa sorta Di Mezza Luna
A chiusura di parentesi è diventata un
Pallone piuttosto rotondo che sempre appoggiato al Mar Nero ma che è diventato molto più grande quella mezza l'una si è riempita enormemente si è riempita prendendo
Dentro di sé è una vasta Regione che la Regione è chiamata a Tanzi Vania la patria di Dracula tanto per capirci sostanzialmente che la Romania
Considerava rumena
Che in realtà era abitata come un po'tutte le terre di quell'Europa centrorientale da una miscela di popoli rumeni tedeschi ungheresi magiari
E naturalmente e da lei che erano non il sale della terra magari ma certamente il sale dell'Europa centrorientale
Prima della seconda guerra mondiale
Beh quindi l'entrata in guerra della Romania
Dal punto di vista della Romania che entra in guerra dalla parte dell'intesa nell'agosto del mille novecento sedici
Se noi guardiamo la fine della guerra e la sistemazione territoriale postbellica è un grande risultato la Romania e ICE praticamente raddoppiata sia in superficie tempo colazione anche sì
Con grossi problemi perché la vecchia Romania pre bellica era diciamo rumena
E qui dica mente la nuova grande Romania post bellica è invece una miscela di popoli e quindi ed è negli anni tra le due guerre i Governi rumene avrà rumeni avranno a che fare con la problematica
Delle nazionalità e che sono minoritaria ma se restiamo al mille novecentosedici l'entrata in guerra della Romania è la conseguenza della offensiva brusio o brusii lo fa chi lo sa come si pronuncia
Il Presidente Aldo Busi lo fa io tenderei a dire brusii lo firma chi lo sa probabilmente nessuno dei due ha ragione perché l'offensiva abusi lo sembra finalmente
A acconsentire la rottura del fronte orientale sembra consentire la vittoria dell'intesa e la Romania coglie l'occasione naturalmente sotto la pressione anglo francese è ovvio
Non amavano molto i russi rumeni però gli anglo francesi erano molto importanti tra le altre cose controllavano il petrolio rumeno e la Romania era in quel momento il secondo più grande produttore di petrolio
In Europa terzo al mondo dopo gli Stati Uniti e dopo la Russia quindi dal punto di vista energetico per non parlare dei c'era e ali è un Paese estremamente importante anche se non mi sembra un paese così poco importante invece era molto importante in quel momento
Il Governo rumeno il sovrano ritiene che quella sia l'occasione giusta finalmente per cogliere la situazione al balzo
Approfittare della dell'avanzata verso Occidente dalla Russia della
Possibile vittoria russa contro altri angheria per realizzare finalmente l'annessione della Transilvania che era dell'Austria Ungheria e quindi la realizzazione della grande Romania
Invece succede
Il contrario
L'esercito rumeno attacca ma viene duramente sconfitto da un'alleanza tale potenze centrali le armate tedesche chiamate austro-ungarico che e le armate bulgare attaccano il Governo
Le l'esercito o meno praticamente da tre latti sconfini cono l'esercito rumeno
Nel dicembre del mille novecentosedici pochi mesi dopo l'entrata in guerra il Governo la Romania e sconfitta Bucarest occupata il Governo rumeno è costretto a fuggire
A nord di un pezzettino di territorio oltre il fiume dietro e a quel punto l'entrata in guerra della Romania che avrebbe dovuto rappresentare
Il CRA la realizzazione e la conclusione delle vittoriosa del fronte orientale da parte dell'intesa invece determina un prolungamento del fronte orientale perché a questo punto per i russi
Il fronte orientale si è allungato di centinaia di chilometri perché l'armata russa
Deve far fronte alle armate austro germaniche anche sulla parte più meridionale del fronte
E quindi la i problemi già molto grossi emersi con la sconfitta dell'operazione dell'offensiva brusii lo fa nell'estate del mille novecento sedici si accentuano ulteriormente e aprono la strada
A quello che avverrà nei mesi seguenti dobbiamo mi permetto educatamente di polemizzare col Presidente Marini dobbiamo renderci conto che quando noi analizziamo quegli eventi storici di cento anni fa anche se è abbastanza inevitabile cascarci non dobbiamo
Come dire metterci nella nella piano inclinato dell'attualismo noi sappiamo
Cosa è successo o perlomeno lo dovremmo sapere perché le cose sono avvenute cento anni fa ma
Cui ciò che Presidente Marini diceva che a quel punto l'esercito intacchiamo come la guerra così concluderà
Mi consenta il Presidente non è affatto chiaro ai contemporanei
Ancor di più sarebbe siamo la seconda guerra mondiale ci sembra che nei libri di storia Stalingrado
è chiaro che la guerra e vinta da parte degli alleati un bel nulla se noi andiamo a b a cercare di capire come
Ritenevano percepivano i comandanti gli statisti
La gente comune la l'andamento della guerra dobbiamo come dire cercare di calarci nella loro percezione e non farci trarre un po'in inganno dalla nostra lettura delle cose
Che naturalmente
è una lettura che si parte dall'assunto che sappiamo come sono finite sappiamo chi è l'assassino
Invece ci sono profondi mutamenti politici nel corso del mille novecentosedici mille novecentosedici è un anno è stato ricordato dalla dottoressa Ponzani è un anno in cui per l'Italia in cui avvengono profondi rivolgimenti politici
Abbiamo infatti non solo la caduta del Governo Salandra e la sostituzione con Boselli ma abbiamo anche le cadute la caduta del Governo queste in Gran Bretagna sostituito dal Governo loggione
Non solo ma abbiamo anche la morte di Francesco Giuseppe
In ottobre e la sostituzione di Francesco Geppetto con il giovanissimo e assolutamente inesperto Carlo primo
E non solo anche se
Politico in qualche modo in senso stretto non è nel dicembre
Del di quell'anno il venti devo leggere le date e ho bisogno degli occhiali perché a una certa età anch'io
Il ventinove di dicembre del mille novecentosedici avviene a San Pietroburgo una vicenda che di politico sembra apparentemente avere poco sembra più avere a che fare con i soliti intrighi di corte
Tipici della Corte stalinista viene assassinato
Rasputin
Il Monaco che dotato di poteri straordinari di influenzamento a quanto sembra soprattutto nei confronti della zarina che era una principessa di origine tedesca
E l'ha fortemente inviso dalla Corte
Era fortemente inviso dai comma Dalida i vertici militari russi che però non riuscivano a liberarsene
Perché era il protetto della zarina perché ritenevano che in verità lui forse il Consigliere della politica pronte ed esca della zarina quindi una sorta di quinta colonna
A San Pietroburgo rappresentata addirittura dalla zarina ed uscite dal suo assolutamente influente
E magnetico a quanto sembra Rasputin che viene infine ucciso da un complotto di giovani aristocratici
Legati alla Corte è apparentemente appunto un intrigo di corte di cui la storia russa e dalla accorta di Zar
Costellata nei secoli precedenti in realtà è una vicenda estremamente importante perché in qualche modo
Segna con assoluta chiarezza l'incapacità della dinastia di Romanoff di tenere in mano la situazione quindi non solo dal punto di vista militare
La sconfitta dell'offensiva abusi lo fa aveva provocato la perdita di un milione di soldati
Avevo e dire che la Russia grande sì certo Russia grande infatti la Russia mobilità dodici milioni di combattenti nel corso della prima guerra mondiale cioè due volte e mezzo di quanti non ne abbia mobilitato in Italia
Però
Non è solo una questione di uomini ex anche una questione di armi e anche una questione di capacità di decisione politica ed a questo punto di vista la vicenda
Rasputin eh
Chiara è una
è un segnale molto chiaro della crollo della disgregazione della dinastia Romanoff
Ci sono anche due importanti cambiamenti I vertici militari e anche questi devono essere assolutamente tenuti presente in Francia soffro
Viene sostituito il generali Divella
E soprattutto come è stato anche ricordato prima dal Presidente il generale Von il maresciallo Fonsai che mai né viene sostituito dal maresciallo Kinder Bo
Quindi abbiamo due cambiamenti ai vertici militari e se aggiungiamo un altro profondo
Direi drammatico cambiamento sulla scala militare all'inizio del mille novecento sedici all'inizio di quell'anno il ventisette dicembre
Il Governo britannico era costretto ad abbandonare la secolare tradizione dell'arruolamento volontario
Che fino a quel momento aveva dato oserei dire miracolosamente due milioni e mezzo di volontari
Due milioni e mezzo di volontari che entrano in guerra da nelle
Delle file britanniche tra il agosto del quattordici e il dicembre del quindici
Tra cui centinaia di migliaia di irlandesi
Che in quegli stessi mesi combattevano per la loro indipendenza dalla dominio britannico per capirci B il barile della volontariato è stato raschiato fino in fondo
E è il Governo britannico è costretto a introdurre per la prima volta nella sua storia recente la leva obbligatorio
Che darà negli anni successivi altrettanti soldati a due milioni e mezzo un po'po'di più forse di quanto ne aveva dati la leva volontaria nella prima fase da guerra
Ma il passaggio dalla leva obbligatoria alla leva scusate da leva volontaria la leva obbligatoria è una sciocca culturale per
La società britannica per i cittadini britannici
Ma i mutamenti militari sono ancora più di più ampia natura
E è stato ricordato eh la il sedici è sicuramente l'anno delle grandi battaglie
E
è l'anno delle grandi battaglie abbiamo ricordato poco poco fa l'offensiva brusii lo fa è stato ricordato carota non è stata ricordata la battaglia della somma
Che vede impegnato soprattutto l'esercito britannico nella parte più settentrionale del fronte occidentale certo anche una parte dell'esercito francese ma nella battaglia e la somma è coinvolto soprattutto l'esercito britannico
I numeri sono sempre quando parliamo di guerra
Di guerra mondiale di prima di seconda i numeri sono sempre ballerini questo deve essere chiaro stiamo parlando di stime ma per avere
Un ordine di idee
Così per renderci conto un attimo di ciò di cui stiamo parlando nel corso del mille novecentosedici la battaglia di Verdun costa circa seicento mila perdite
Da ambo le parti qualcuno potrà avere trovato cifre diverse perché ripeto
Ci sono delle stime quando si parla di perdite si comprendono i caduti
I morti i feriti i dispersi
E i prigionieri perché sono perdite nel senso che qualunque atto status abbiano non sono più parte dell'esercito combattente non si può più contare su di loro circa seicento mila caduti pertanto la somma costa
Più di un milione di perdite
E il primo giorno dell'offensiva nel luglio del mille novecento sedici
è il giorno se così possiamo dire che a il macabro record perché il giorno nel quale
In ventiquattro ore c'è il più alto numero di perdite però una parte
Che attacca anche qui le stime sono un po'ballerine ma si parla di circa cinquanta mila soldati britannici perduti
Nelle ventiquattro ore del primo giorno dall'offensiva della somma
A confronto con queste perdite non
Sì pensi che io stia cercando in qualche modo di svilire o di sminuire impegno bellico dell'Italia che è tutt'altro che
Modesto soprattutto in considerazione delle capacità economiche che l'Italia aveva in quel momento
Nell'astratte spedizione l'esercito il taglio delle nel mese e mezzo che dura la strada spedizione Esercito italiano perde le stesse
Visti sul numero più o meno di
Di perdite che avete avuto l'esercito britannico in un giorno della battaglia della somma che dura sei mesi
L'offensiva brusii lo facoltà un milione di soldati russi
Ma costa seicento mila soldati austro-ungarici
Quindi queste tre grandi battaglie insieme costano so complessivamente quasi quattro milioni di perdite
E lasciateci dedizione nel suo piccolo come dire da un contributo tragico significativo a questa a questa
A questo calcolo
E
Sono due sono battaglie e quindi anche qui mi permetto
Legge educatamente di dissentire con il presidente Marini sono battaglie nelle quali
Tutte le parti sono convinte di dare il colpo decisivo
Sono delle battaglie in cui la convinzione
Strategica che parte dall'assunto
Che fa organizzare e pianificare l'attacco offensivo e quello di dare il colpo decisivo all'avversario per esempio fa anche Nine con Verdun parte da un ragionamento
Ha come dire apparentemente molto semplice l'esercito francese ha dei limiti numerici perché la popolazione francese è quasi la metà della popolazione tedesca
Questo significa che il numero dei viabili e degli ambulanti degli arruolati è un mulino un numero ridotto della metà rispetto all'esercito all'epoca il potenziale dell'esercito germanico e quindi fa anche nane convinto che
Dare questo assestare questa opera attacco quasi irrefrenabile illimitato contro la Fortezza di Valdagno provochi il logoramento dell'esercito francese cioè l'incapacità a un certo punto di sostituire
Questo stillicidio di perdite che l'esercito francese a giorno dopo giorno mese dopo mese semplicemente perché a meno uomini abili da portare sotto le armi è una questione di numeri
Che fallisce sicuramente anche dall'orgoglio francese sicuramente anche per la capacità francese di difendersi molto bene quindi la convenzione la convinzione
Di tutte e due le parti è quella di dare il colpo decisivo alla guerra con questa
Serie di
O offensive durissime e qual è la conseguenza la conseguenza è che quanto più si alza la posta
Della battaglia
Tanto più alti sono il numero dei voti dei caduti delle perdite è complessivamente è il costo umano ed economico diciamo così di queste perdite tanto minore la volontà la disponibilità delle potenze
A
Di a essere disposto in qualche modo a ragionare su una pace
E quando alla fine del sedici il presidente Winston
Ho
Due minuti cinque minuti quando alla fine del sedici Presidente UIL son scenderà in campo con non su una serie di proposte di pace basate sul principio di né vincitori né vinti cioè
Amici come prima si torna alla situazione dell'agosto del mille novecentoquattordici nessuna delle due parti è disponibile ad accettare un
Per un quella piattaforma di compromesso di questo tipo perché alle spalle ci sono state questo c'è stato questo bagno di sangue terribile
Del quattordici del quindici ma soprattutto c'è stato questo bagno di sangue terrificante di questi quattro milioni di perdite in queste tre
Terribili battaglie nel corso del mille novecentosedici
Ma invece novecentosedici e mi avvio alla conclusione eh anche particolarmente significativo a mio parere per le tendenze
Che il suo preannunciato non solo per ciò che avviene
Ma per ciò che
E sopra e annuncia per le dinamiche che il mille novecentosedici in qualche modo innesca e che troveranno conclusione con compimento soltanto successivamente e vorrei citarne
Quattro
B iniziamo dalle due che abbiamo già citato che su cui sarò brevissimo il mille novecentosedici segna certamente l'incapacità definitiva dell'esercito russo di battersi sul fronte orientale
L'offensiva abusi lo fa eh un clamoroso fallimento
Soprattutto perché l'esercito russo non è in grado di coordinare l'offensiva abusivo fatta con
Egli altre truppe che sono gli altre armate che sono a sud a nord di brusio l'ok attacca e che avanza
La seconda tendenza gli Stati Uniti scendono in campo
E gli Stati Uniti scendono scendono in campo con l'immagine con la veste del pacificatore guizzo è colui che propone per primo un
Un dialogo di pace che tenta invano di proporre un dialogo di pace
L'ha ricordato il presidente Marini il l'accordo senza piccolo della
Del del maggio del mille novecentosedici
è il preannuncio di quello che accadrà nel Medio Oriente dopo la fine della prima guerra mondiale
Verranno costruiti come diceva giustamente Marini con il righello più o meno ma anche tenendo conto del petrolio oltre che del della geometria verranno costruiti una serie di Stati o di territorio che non esistono
Non esistono prima non esistono della sensibilità degli abitanti vengono creati dei territori artificiali la Siria l'Iraq
Misura minore lire Iran il Libano là ci sono già Cisgiordania sono territori che non esistono
Nella concezione nella visione dei loro abitanti e vengono
Tirati sulla carta disegnati sulla carta dai due diplomatici
Francese e britannico in vista degli interessi anglo francesi certamente non in vista e quindi tradendo anche naturalmente la promessa di Lorenz le promesse che loro essa aveva fatto gli arabi
L'ultima forse la più importante delle tendenze che i mille novecentosedici segna
Si situa in Germania
In Germania la sostituzione di Falchera in con scinde Hamburg
Non significa solo un generale al posto di un altro significa che fine ha molte è consapevole che la guerra si potrà vincere solo attraverso una straordinaria mobilitazione di tutte le forze sociali economiche culturali del Paese
Come una straordinaria mobilitazione non ce n'è stata abbastanza secondo i generali tedeschi no secondo gli indebolire secondo il suo Consigliere generale Luton dottor no non c'è stata una mobilitazione abbastanza profonda e abbastanza
Penetrante abbastanza globale abbastanza totalizzante e quindi si avvia effettivamente quel processo di totalizzazione della guerra che come è stato ricordato è un termine che
Inizia a girare proprio nel mille novecentosedici che è un processo di totalizzazione della guerra che poi vedremo realizzarsi nel modo più completo e più terribile tra il mille novecentotrentanove mille novecentoquarantacinque grazie
Ringraziamo Gustavo Corni per questa relazione così documentata e anche per aver
Ricordato degli aspetti non soltanto militari o relativi alle relazioni internazionali degli Stati ma anche degli aspetti simbolici della guerra la Grande Guerra è anche una guerra di nazionalità è una guerra di simboli
Ricordava prima il la l'assassinio di Rasputin ma parlando di simboli e di nazionalità potremmo per esempio citare relativamente alla morte di Francesco Giuseppe il vecchissimo imperatore
Il caso di Cesare Battisti deputato socialista di Trento impiccato per aver fatto poca propaganda a favore
Dell'intervento italiano contro gli austriaci quindi viene meno simbolicamente la figura di questo vecchissimo imperatori che aveva rappresentato nella nell'immaginario collettivo e anche simbolicamente il dominio austriaco e quindi il dominio degli austriaci impicca tumori secondo appunto gli italiani
Andiamo rapidamente dunque con il programma di questa mattina io introduco brevemente giovane collega Marco Mondini
Beh sì a tutti i giovani in questo Paese all'infinito storico dell'Università di Padova che si è occupato a lungo nei suoi studi di Grande Guerra del termitani legati alla prima guerra mondiale ha pubblicato per il Mulino
Un saggio importante la guerra italiana partire raccontare e tornare
Quindi a lungo studiato le di le vicende dell'esercito italiano
Dal punto di vista della storia sociale soffermandosi anche qui soprattutto sulle immagini sulle rappresentazioni anche simboliche della guerra che hanno e avrebbero a lungo influenzato la coscienza patriottica del del Paese
Questa mattina ci parla di un evento che punto segna il mille novecentosedici come è stato già ricordato la spedizione punitiva lastra FEX spedizione e la caduta del Governo Salandra
Che lo riguarda quindi lascio la parola a Marco Mondini
Ed hanno ovviamente di fare niente venti minuti non c'è
Grazie Michela rappresentazione grazie appunto soprattutto prigione mi rendo conto che
In questo Paese siamo effettivamente giovani fino a data da destinarsi
Il mio intervento di questa mattina
Diuretici dividerà in tre parti
Innanzitutto
Vorrei cominciare a parlare di minima fenomeno curioso
Quella che noi conosciamo come Strasse spedizione la spedizione punitiva è una battaglia che non è mai esistita
Non perché
Non si è stata scatenata un'offensiva nella primavera del mille novecentosedici
Io non ci siano stati
Molti morti
Gustavo Corni ha giustamente ricordato che da un punto di vista
Delle battaglie di massa sul fronte russo sul fronte occidentale questo particolare evento militare tende a scomparire
Ma non dobbiamo nemmeno dimenticare i parametri comparativi con cui
Come lui ha giustamente ricordato vanno
Analizzati questi vigneti
Un quarto di milione di uomini morti o feriti è questo il bilancio complessivo della campagna di primavera ostinata del mille novecentosedici
Sono tutto sommato apparentemente pochi nella sensibilità dell'epoca
Se non considerassimo che ci stiamo
Trovando di fronte all'offensiva più alta del mondo interni di offensiva di massa è la battaglia di massa condotta alla più alta latitudine ha conosciuto gelati tutina partono attuata altimetria
Però
Per molti motivi che adesso analizzeremo in realtà la strass spedizione è una costruzione culturale è una battaglia che non è mai esistita per
Il secondo punto di cui
Vuole chiacchierare con voi
E che però questa battaglia che non è mai esistita
Fa piombare il Paese in una condizione
Non tanto sostanziale ma
Psicologica culturale
Diverso era
Dal contesto dell'anno precedente il mille novecentosedici nel momento in cui l'Italia meglio sarebbe dire agli italiani scoprono
Cos'è la guerra moderna veramente scoprono cosa la guerra totale non perché nulla stessero facendo quanto perché la maggior parte degli italiani in realtà
Avevo un'idea abbastanza distorta della guerra che in quel momento era in atto
E il terzo punto sulle conseguenze della strada spedizioni che si legano più da vicino strettamente al mio titolo
Sono conseguenze multietnici io ne tratterò solo alcune per sommi capi anche perché dopo di me parlerà domani apro cazzi che
Perla specialista italiana di ciò che riguarda soprattutto il problema dei rapporti tra fronte interno al potere militare ha scritto innumerevoli saggi
E quindi non voglio dilungarmi su temi che tratterà lei con molta maggiore competenza di me ma alcune di queste conseguenze conseguenze di natura politica conseguenze di natura organizzativa andranno perlomeno accennate perché sennò non si capisce
Quali sono state le eredità pesanti di questa battaglia inesistente
Cominciamo
Dal dato forse apparentemente più paradossale com'è possibile dire che
Una battaglia per meglio dire una campagna offensiva che ha impegnato due eserciti per oltre due mesi lastra sex spedizione quella che noi chiamiamo spedizione punitiva comincia
Formalmente con impegni per i bombardamenti di artiglieria all'inizio del quindici maggio quindi esattamente quasi esattamente secolo fa e terminerà i primissimi giorni di luglio con l'esaurimento della controffensiva italiana
Durante questo periodo l'ho già menzionato verranno uccisi o rimarranno feriti un quarto milione di combattenti non ho tenuto in conto i dispersi prigionieri anche perché come ha giustamente ricordato pur
Stavo prima qua si tratta di stime
Questa battaglia questa campani offensiva massiccia
Porterà
All'occupazione da parte dell'esercito austro-ungarico di una
Tutto sommato rilevante porzione di territorio italiano
La profondità di alcuni chilometri l'occupazione della Conca di Asiago
In termini come dire spaziali in termini assoluti
Sembra tutto sommato poca cosa ma non dimentichiamo mai che stiamo parlando di una guerra che sul fronte occidentale e sul fronte meridionale come viene
Internazionalmente chiamato il fronte Italo striato misurava le proprie conquiste le proprie perdite in
Sentimenti di chilometro
La battaglia della somma
Che è stata
Evocata poco fa
E qui comincia il primo luglio del mille novecentosedici porta
Alla scomparsa all'uccisione per essere precisi di o meno di venti mila soldati inglesi
Saranno sessanta mila le perdite complessive
Per un guadagno territoriale che nel primo giorno è misurato in alcuni segmenti del fronte in centinaia di metri
Andrebbe detto in realtà
Che non è forse il caso più eclatante o più grottesco
Nell'agosto del mille novecentoquattordici in quello che ancora oggi ricordato come lesivo fra le più stanco ambisco abbastanza il giorno più sanguinoso che la storia di Francia
Ventisette mila soldati francesi vengono uccisi in meno di ventiquattro ore sottolineo uccisi in meno di ventiquattro ore
Però stiamo parlando che la grande offensiva tedesca con l'esercito francese che viene travolto
E tuttavia
In termini comparativi interni relativi l'offensiva di primavera del mille novecentosedici
Come viene
Definita socialmente nelle fonti osteria che
è una
Battaglia dal clamoroso successo
Non si può negare
Che
Questa offensiva per molti versi brillante per molti versi geniale per molti versi realtà straordinariamente attese
Che viene condotta con forza e tutto sommato esigue diciamolo subito il motivo per cui l'offensiva osteria Karl non sfocerà in pianura
Quello era
L'obiettivo strategico del generale Conrad sfociare in pianura cogliere alle spalle la massa dell'esercito italiano che era schierato dimentichiamolo per i quattro quinti delle sue forze sulla linea dell'Isonzo
Perché quello era il piano strategico cado Rignano
Scrivendo ancora molti anni più tardi le sue memorie sulla guerra Cadorna giustificherà il fatto di aver puntato tutto
Sullo sfondo metto sul fronte degli su un foglio effettivamente se noi esaminiamo il fronte italiano mi permetto di richiamare questa mappa
Un po'più a sinistra vedete loro svolgimento del suo rompe nella sua interezza ed è su molta seicentocinquanta chilometri di fronte
Un
Professionista delle armi formatosi nelle scuole nelle accademie militari tra fine Ottocento inizi del ventesimo secolo quindi quella terra la casta la classe
Il ceto dei professionisti delle armi solidamente formatosi tecnicamente formati sì peer e che poi ho combattuto la Grande Guerra ebbene su questi centocinquanta chilometri di fronte
Solo un folle avrebbe scatenato una battaglia di massa sulla maggior parte del fronte italo austriaco perché stiamo parlando di un fronte di montagna
E
Secondo quella che è la dottrina dell'epoca
Una dottrina commisurata ai mezzi alle possibilità degli eserciti vengono formati tra fine Ottocento inizi del Novecento in montagna non si combattono battaglie di massa
Si combattono in pianura
Si combatte dove si può dispiegare le masse di fanteria dove può essere usata la concentrazione di artiglieria dove stiamo parlando di dottrine militari di inizio ventesimo secolo si può ancora impiegare l'arma di cavalleria
Sono uno sciagurato avrebbe pensato di organizzare una battaglia
In un segmento di fronte che raggiunge mediamente i mille metri
Peccato che
Questi sciagurati ci fossero all'interno dello Stato Maggiore osteria ecco
Guidati da un signore che era appunto mille generale anzi o il maresciallo Corrado sono tra loro
Plurime fanatico anti italiano per capirci era quel signore che durante il terremoto di Messina di qualche anno prima aveva chiesto l'imperatore di attaccare a tradimento quello che era ancora il loro alleato dicendo che così avrebbero risolto la partita
Che sostiene sia possibile assecondare sulla linea degli altipiani
E facendo così mettere in crisi l'intera strategia dell'esercito italiano sì perché i quattro quinti dell'esercito italiano sono schierati sul fronte dei bisognoso sbucare in pianura sfociare in pianura superare la linea degli altipiani
Vuol dire
Irrompere nella pianura veneta vuol dire rompere nel triangolo tra vicenza Verona vuol dire puntare su Venezia vuol dire non solo
Impadronirsi di una delle regioni più ricche del Paese ma vuol dire anche tagliare fuori l'esercito italiano dalle sue linee di rifornimento
Mossa geniale si pensiamo oggi quel famoso senno di poi di cui parlava Gustavo Gustavo Corni intuitiva
Solo che lo Stato Maggiore italiano nella persona soprattutto del suo comandante tende a pensare che questa sia una follia interni dottrinari
Aveva evidentemente porto
Ma ciò che
è importante ricordare
E che la campagna di primavera del mille novecentosedici come viene definita mi permetto di sottolinearlo da tutte le fonti osteria che straccetti spedizione come vedremo un termine
Che ci siamo inventati noi e che continua peraltro circolare soprattutto nella storiografia nella letteratura di lingua italiana questo abbastanza paradossale nella letteratura di lingua tedesca il termine oggi si usa
Non è che si è sconosciuto
Però e da lui che il termine spedizione punitiva assunto un valore quasi ufficiale
Perché
Beh
In larga parte
Per l'invenzione di quel signore che vedete lì che si chiama Tullio Marchetti
Però bisogna fare un piccolo passo indietro prima di scoprire chi è l'autore di questa mirabolante invenzione
L'idea che
Una grande offensiva contro l'Italia forse anche in qualche modo un modo per punire un tradimento non era sconosciuta all'opinione pubblica austro-ungarica
Quello che non storici chiamiamo la mobilitazione culturale cioè di fatto l'articolazione di un grande discorso che attraverso in Libia il cinema la letteratura i giornali
Sostenga crei
Il consenso alla guerra il consenso è l'arma per definizione senza consenso di massa non si fa guerra di massa ebbene
Questa
Grande costruzione narrativa in auto in Ungheria aveva da subito insistito sull'idea che l'intervento in guerra dell'Italia fosse moralmente parlando un tradimento
Vorrei solo ricordare
Che nel suo proclama ai miei popoli il vecchio imperatore Francesco Giuseppe
Parla dell'intervento in guerra dell'Italia con accenti che a noi sembrano alquanto bizzarri in quello che di fatto è un proclama di chiamata alle armi perché non si limita a dire che gli arredi Italia mi ha dichiarato guerra e fin qua ci siamo
No lui condanna questa dichiarazione di guerra accomunato file ora il termine edile
Nella diplomazia internazionale che intercorre abbastanza poco
E quando si parla di guerre tra potenze
Non è che abbia una grande cittadinanza mani proclama i miei popoli Francesco Giuseppe in effetti incarna
Nello scritto quello che pensa un po'tutti è esattamente un tradimento il complesso del tradimento l'idea che in Italia tradito la triplice alleanza che per decenni l'aveva
Protetta inserita nel gioco delle grandi potenze rimarrà uno dei grandi refrain in
Propagandistici retorici di tutta la prima guerra mondiale c'è chi sostiene
Che in realtà questo questo slogan del tradimento che si è innestato effettivamente fu una anti mito degli italiani nati da abili che viene da lontano direbbe Erasmo da Rotterdam
E che si perpetua ancora oggi nelle barzellette della NATO all'epoca io ho sentito colleghi Granato ricordare ancora la barzelletta
Per cui gli italiani non finiscono mai una guerra con lo stesso alleato con cui l'hanno iniziato a meno che non cambino alleato un numero pari di volte
Ebbene questa sorta di anti imito pervicace che si innesta lo ripeto su tradizioni narrative molto antiche vedi con il cosiddetto tradimento della triplice
Una sorta come dire di acme tanto però che ancora nel mille novecentoquaranta beh c'è chi sostiene
Non sono del tutto d'accordo ma insomma va ricordato che lo stesso comportamento di Mussolini nel quaranta di fronte alla festa o meno della guerra a fianco del raìs c'è stato in qualche modo condizionato da questa ossessione
Dell'immagine dei traditori Vitaliani inaffidabili
Ma facciamo un salto in avanti perché il tempo concesso nel poco
Di fronte a questa
Ampia diffusione dell'idea del mito del tradimento io ho cercato di rappresentarvi
Rassicurando lì copiandoli una carta una cartolina postale
Gozzo basse collusi italiana eccidio punisca Italia traditrice
Che circolava in Austria nel mille novecentoquindici e che devo dire
Da da un punto di vista i conico è particolarmente bizzarra perché perché mi vedete
I tre soldatini emblematici dei ghisa dell'esercito comune austro-ungarico cioè infante dell'esercito comune austriaco
Infante ungherese sei Fante bosniaco però poi c'è un signore molto curioso
Con l'elmetto quel chiodo che dovrebbe essere un soldato tedesco a parte il fatto che nel mille novecentoquindici del mito qualche auto già non si usava più
Mi premerebbe sottolineare una cosa ovvia nel mille novecentoquindici d'Italia dichiara guerra all'Austria Ungheria hanno una la Germania
Perché è perché la dichiarazione di guerra la Germania sarà un'altra delle conseguenze postume della cosiddetta campagna spedizione punitiva
Ora perché questo signore che si chiama Julio Marchetti è uno dei grandi responsabili dell'invenzione della diffusione di questa formula
Tullio Marchetti beh
è un esemplare abbastanza bizzarro
Perché è un intanto un ufficiale dell'intelligenza
Gli ufficiali dei servizi segreti nell'Esercito italiano nel momento in cui gli uffici ii gli Uffici informazioni sono ricordo le parole di uno dei loro pioniere in generale Rossi
Poco più che bugigattolo lì ad organizzarsi in maniera artigianale l'esercito italiano soffre nel mille novecentoquindici sedici
Di
Molti problemi uno dei quali è la mentalità arretrata di molti dei suoi generalità turno in testa che entrano in guerra convinte che due cose non servano
Intelligence uno dei suoi anzi per essere precisi il vice capo di stato maggiore Porro sostiene che
Tutto ciò che riguarda l'informazione gli Intelligence sono cose che si lasciano gli spioni e gli stimoli sono persone disprezzabile quindi un militare non può occuparsi di Intelligence
E l'altra cosa che si ritiene non necessario è la costruzione di un ufficio stampa cioè quello che noi oggi chiamiamo la strategia mediatica
L'uso dei mass media appoggio sta appunto per sostenere e articolare il consenso la guerra e meritorio Marchetti si trova durante la frase spedizione a reggere del salto anche se non ha il titolo di responsabile l'ufficio Illy
Della prima armata cioè quella che
Come dire sostiene massicciamente l'offensiva pure Marchetti un personaggio eccezionale per due motivi perché credi
Che
Il servizio informazioni sia essenziale per vincere una guerra moderna è uno dei pochi
E perché viene da una famiglia trentina
Conosce molto bene sia il territorio che i problemi all'interno dell'esercito austriaco che ha come principale problema quello
Del allora non ho ancora particolarmente rilevante virulenta divisione tra le etnie ma sostiene che quel problema vada sfruttato per di più ha creato in maniera molto artigianale
Una rete
Di
Spinge che non formano dei movimenti e degli intendimenti del nemico cosa succede scusate
Luigi
E uno dei suoi sottoposti che si chiama cedere pettorali la latta scriveranno le loro memorie
Che la formula di spedizione punitiva gli è venuto in mente quando catturando attenzione due settimane prima dell'inizio dell'offensiva
Un disertore Cecco
Sull'attigue intendevano disertare abbastanza spesso
Costruire si è rivelato
Che era in preparazione una grande offensiva per punire l'Italia
Qual è
Lo scatto successivo Marchetti i suoi collaboratori decidono di utilizzare questa idea della punizione per motivi propagandistici
Cioè per alimentare l'idea
E
Ciò che ci troviamo di fronte non è un semplice nemico come tutti gli altri ma è un barbaro assetato di vendetta e i barbari assetati di vendita fanno paura e la paura è essenziale
Per alimentare quello che gli storici francesi hanno chiamato lo spirito di crociata ma chiamiamole pure la cultura dell'odio il manicheismo insomma per alimentare l'idea che non si può venire a patti con questo nemico
Poi certo
Oltre a questo
Il la campagna del mille novecento si dice la scoperta della guardato tale perché per almeno due elementi che vorrei riassumere brevemente primo è il momento in cui gli italiani diventano da aggressori aggrediti da invasori invasi
E questo comporta la distruzione ad esempio dei centri abitati Asiago
Asiago è la prima cittadina di una certa importanza essere integralmente rase al suolo mi permetto di sottolinearlo integralmente negli anni Venti verrà ricostruita da capo
E poi
Il fenomeno dei profughi
Una delle conseguenze più evidenti che sugli italiani avrà la campagna di primavera austriaca cioè l'invasione del territorio italiano sulla linea degli altipiani è che cento mila profughi sottolineo cento mila
Vengono evacuati scollati a forza e sparpagliati piumino in tutta la penisola
Paradossalmente non tutti questi sono ridicoli cioè cittadini del Regno d'Italia perché mischiati a questi ci sono più o meno trenta mila trentini
I famosi fratelli che si andava a liberare che vengono sfollati non hanno avevano molta voglia di essere sfollati lentamente e anch'essi sparpagliati insieme ad altre migliaia che erano stati evacuati a forza prima nel resto della penisola
E purtroppo bisogna dire che in nessuno dei due casi la storia di accoglienza di questi profughi è una storia veramente commendevoli in alcuni
In alcuni mi vengono accolti effettivamente come dei fratelli che anzitutto perduto e che in qualche modo bisogna sostenere perché sono quelli che hanno vissuto la guerra per primi
In altri casi stiamo parlando di persone che parlavano un italiano molto diverso
Da quello degli italiani gli andavano da accogliere
In molti casi vennero visti con molto sospetto con ostilità
Erano il nemico interno erano la causa della guerra abbiamo fatto la guerra per voi quindi colpa vostra
E poi parlato in dialetto strano in un dica diamo quindi site il nemico in casa
Infine
Le conseguenze politiche della campagna di primavera del mille novecentosedici
Anche qui
Poi domanda Procacci probabilmente si potrà discutere lei ha scritto belle pagine su questo per questi argomenti io ho la netta sensazione che il mille novecentosedici sia un momento di svolta profonda ma per cosa
Quando cade il Governo Salandra viene sostituito col Governo Boselli come è già stato ricordato Salandra viene considerato politicamente responsabile
Dell'impreparazione di la sorpresa perché la campagna di primavera è questa una grandissima sorpresa nessuno se l'aspettava certo è colpa dei generali in questo caso più che dei politici però un po'responsabile politico ci vuole
Cade Salandra viene nominato Boselli bonario due caratteristiche primo non dà fastidio a nessuno
Secondo è un uomo politicamente molto debole perché è una un vero seguito politico Salandra era
Colui che ha portato il Paese in guerra
Inoltre se il Presidente del Consiglio anche Ministro degli Interni
Era un notabile e la classe dirigente liberale dell'epoca
Questa caduta
Fa sì che si rafforzi in quella direzione sia in quella rapporto molto complesse voi per nulla pacifico dei poteri tra potere militare potere civile perché si rafforzi il potere militare
Quella che è stata definita a me piace definirla così la Corte di Udine perché Cadorna non aveva creato a Udine dove è stato portato il comando supremo quello che noi oggi riteniamo un comando moderno uno staff
Un comando che organizzi amministri la guerra moderna aveva creato una Corte fondale
Cadorna era un uomo dell'Ottocento si vedeva tutto conservatore dell'ottocento è una persona che aveva dei serissimi problemi nei suoi rapporti con la modernità
E che soprattutto riteneva che la guerra forse un affare di stretta pertinenza dei militari e che il potere politico civile non dovesse persino interessare
La famosa lettera che lui ha un certo punto scrive la figlia possono rimuovere mi se vogliono ma finché sono qua comando solo io Cadorna era un autocrate
Era un autocrate con un disprezzo totale per il potere civile e per tutto ciò che esso rappresentava salvo poi
Costruisce un suo particolare mito personale sfruttando i contatti con la stampa in questo era stato più lungimirante
La caduta di Salandra favorisce il rafforzamento del potere militare nella condotta della guerra favorisce l'isolamento l'impermeabilità di questo potere militare
Che di fatto cede veramente pochissimo posto i civili Cadorna si permette di recintare le visite dei ministri in zona di guerra
E può farlo perché lui è diventato l'insostituibile è diventato il capo con la C maiuscola come amava farsi chiamare
E tuttavia
C'è anche un'altra questione da da ricordare il mille novecentosedici e la scoperta della guerra totale perché nonostante la sorpresa nonostante il rafforzamento del potere militare su quello civile
Cadorna si accorge
Anche se non lo confesserà mai ad alta voce che il suo staff il suo comando la sua condotta della guerra dei serissimi problemi è il momento in cui il comando supremo scopre l'arma della propaganda scopre l'arma
Della stampa
Insomma in cui il comando supremo viene a patti con la mobilitazione culturale è necessario avere delle armi che non sono solo quelle tradizionali è il momento in cui al comando supremo il signor Tullio Marchetti viene chiamato in formalmente
Come responsabile di un nuovo tipo di strategia
Che la strategia della propaganda volta minare Adisu integrarla saldezza dell'esercito nemico e a rappresentare la guerra come una crociata contro il male era stato fatto ancora poco in Italia fino a quel momento si fa dal mille novecentosedici avanti
è bizzarro che Cavour ma rimanga al suo posto è l'unico dei grandi generali che non viene assicurato dopo la sconfitta del genere ci vorrà Caporetto per farlo fuori però in quel momento lui effettivamente ha un aspetto una specie di scatto mentale e culturale
Il mille novecentosedici anche questa conseguenza
Non è molto consolante nel pensare che poi la guerra continuerà comunque essere condotta per altri versi con gli stessi sistemi che avevano portato quasi con una sconfitta strategica nella primavera di quell'anno grazie
Bene ringraziamo Marco Mondini per questa ricostruzione non solo degli aspetti militari ovviamente della spedizione punitiva ma anche della
Diciamo così alla costruzione culturale di questo mito di questa percezione della
Della guerra
Il
E dunque passiamo alla alla relazione successiva della professoressa
Giovanna Procaccini che ovviamente non ha bisogno di presentazioni essendo insomma una studiosa di di chiara fama di lunga durata sul sui temi della Grande Guerra vorrei ricordare alcune sue opere sua dalla rassegnazione alle rivolte mentalità comportamenti popolari nella Grande Guerra
Soldati prigionieri italiani della Grande Guerra con una raccolta di lettere inedite il compito della professoressa Procacci oggi è quello di ricostruire il delicatissimo tema del fronte interno
I rapporti
Del potere militare con la popolazione civile le ricadute della guerra la militarizzazione del dei civili durante durante il conflitto
Quindi lascio a lei la parola grazie
Dunque il mio compito non è lieve nel senso che parlare del fronte interno parlare di Meta della guerra cioè la guerra e civili
E è un tema che in accordo anche con gli organizzatori non si può limitare soltanto al mille novecentosedici
Deve riguardare un po'tutta la guerra
Non solo ma deve riguardare anche il perito della neutralità per riuscire a capire quali sono le effettive
Condizioni del Paese quando entra in guerra e quando ne esce
Allora io cercherò di fare un quadro complessivo per riuscire a capire che cosa la guerra porta a questo Paese questa nostra
Nazione
Che cosa porta come conseguenza della frammento una guerra non apporta delle conseguenze positive quindi quello su cui io mi soffermerò sovranazionale ma soprattutto le conseguenze
Negative anche sì come diceva il presidente Nardelli all'inizio la guerra stimola anche energie quindi è sicuramente una parte
Del guerra che può essere vista come un fatto di inizio di fattori positivi che ci scusi rigenerando nelle
Nel permea successivamente di energie intellettuali riscoperte anche della tecnologia ma di questo chiaramente io non posso parlare se non per accennare forse
A una cosa che
Non so se riuscirò a trattare durante
Il mio intervento e cioè alla grande
Protagonismo è uscita in scena delle donne cioè il fronte interno un fronte che ha come protagonista soprattutto in tutti i Paesi
Belligeranti ovviamente la figura femminile per ovvi motivi che
Per mancanza
Degli uomini come ci è stato ampiamente detto precedentemente tutti mobilitati o per come volontari o come
Coscrizione obbligatoria quindi donne vecchi
Riformati alcuni dei quali
Informati in modo anche un po'capzioso quelli che
Chiamati in bus che in Francia imboscati in Italia il termine non esiste l'Inghilterra e questo fu il significativo
Cioè alcune figure che riuscirono entrare nell'amministrazione dello Stato o in altre settori per uscire in qualche modo non è andare al fronte ma soprattutto furono
I parenti gli anziani o piccoli e poi molli mutilati e quindi un insieme di figure che non furono strettamente protagoniste diciamo di questo aspetto invece di lavori di effervescenza che vi fu invece durante la guerra da parte dell'elemento femminile
Un sofferenze naturalmente a che si accompagnavano anche a questo tipo di vitalità
Dunque
Vi è però comunque l'aggancio del mio discorso mila centosedici perché almeno cento sedici in cui come è stato detto ampiamente la guerra diviene totale
Una guerra di resistenza
La guerra di resistenza significa che non si può ignorare il fronte interno cioè non è soltanto alla battaglia sulla
Campo di battaglia che si evince ma bisogna avere il Paese che regge un paese che
Non cede
Questo fattore è presente
Alla classe dirigente ma fino a un certo punto
Nel senso che le strategie che vengono usate per ottenere questa
L'esistenza del Paese sono
Per quanto riguarda l'Italia che copia in grande parte di interi centrali non tanto quelle seguite
Da le democrazie occidentali con le quali comunque l'Italia era alleata cioè quelle della
Il tentativo di alleviare le sofferenze della popolazione quindi quella anche di
Tener conto dell'assistenza al Paese di Mentana mantenere un'alimentazione adeguata alle famiglie eccetera
Ma
Anche per l'idea che
La guerra era una guerra di breve durata e che siccome si credeva come accadeva all'inizio non solo Salandra ma soprattutto
Allo Stato Maggiore
E
Se pensa che esso che questo sia un problema di secondaria importanza
Ora il problema dell'alimentazione invece e del
Quindi possibilità di sussistenza della popolazione non ero preme secondaria importanza come
Verrà poi dimostrato in modo drammatico in Germania
Non solo da un punto di vista civile seicento mila morti civili in Germania per la fame
Ma anche poi da un punto di vista militare che quello che interessava generale
Perché
La visione di indeboliti è stata ricordata cioè di puntare tutto sull'esercito ha speso dell'assistenza interna fa sì che poi la popolazione eccede per fame non per mancanza
Di come materiale militare ma perché vanta mancanza di alimenti alimenti che venivano a mancare perché
Ci fu un accerchiamento da parte del
Gran Bretagna ed è forse l'intesa denari per cui non potevano arrivare
Beni di alimentari alla Germania che non aveva sufficienti comune
Elementi interni produttività per poter mantenere una popolazione è un esercito al fronte e quindi ci fu questo cedimento ecco questo aspetto dell'importanza
Dell'alimentazione interna non è
Della assistenza in generale non è un aspetto che sia chiaro
Tale da governanti italiani ancora nelle
Prima della guerra arbitrio delle medesime neutralità il problema c'era posto in modo abbastanza drammatico perché
Già dal quattordici per tutto il quindici il Paese era stato travolto usare proprio questo verbo da agitazione per il pane ora di agitazione per il pane e le ultime erano state del novantotto per Milano la famosa
Agitazione repressa
Generale per l'uno in modo
Modo tragico con cento morti dopodiché privo giolittiano
Erano state una serie di agitazioni ma non era per mancanza di tanti agitazione soprattutto nei paesi contermini la parte contadina o di agitazioni operare
Ma era per altri motivi non per mancanza di pane e la mancanza di pane
Era un elemento le agitazioni per mancanza di pane è un elemento che era scomparso dall'ottocento agli altri Paesi occidentali c'erano invece Germania e c'erano ovviamente in Russia
Ora l'Italia viene travolta
A partire dallo scoppio della guerra mondiale cioè del quattordici aprile Nadia trenta da questa agitazione di piano pane perché
E il fabbisogno nazionale tra produzione nazionale era assolutamente insufficiente in Italia poi doveva importare la gran parte di materiale granaglie nonostante fosse un Paese essenzialmente agricola dall'estero e ora non sto
Soffermarmi ma per le diverso ormai schieramento non poteva tutte nere e il per soprattutto per la chiusura della Danieli le necessità di pane era stato proposto dagli Stati Uniti nell'ottobre mi sento quattordici
Un difformi mento di grano
Ma il Governo Salandra aveva detto che non era né attuale né conveniente cioè non conveniente dal punto di vista dei prezzi né attuale come necessità e che era stato rifiutato quindi una
Diciamo una cecità proprio di fronte a quella che era la situazione già esplosiva all'interno del Paese per queste agitazioni che
Si perpetuano in tutti i mesi successivi incrociando settori
Con altre agitazioni che sono quelle legate alla disoccupazione perché incomincia ad arrivare tutti gli emigrati
E i quattrocento mila
Si parlarci quattrocentocinquanta mila gli immigrati netto dei Paesi o diventati nemici c'è in Germania ma soprattutto dall'Austria che si riversano le Regioni
Soprattutto di confine con l'altra ma un po'anche tutto il resto della penisola spesso accompagnate da famiglia perché era immigrati di lunga data
E quindi c'è una quantità di
Nuove persone che si limiti che si devono essere alimentata
Cui si affiancano quelli che hanno perso lavoro perché la scoppio della guerra portata anche
A un disordine da un punto di vista commerciale e e il da una serie di attività di un Paese che si basava su per il turismo sopra quindi per i beni che dovevano andare al turismo per esempio a Firenze
Mia città
Quattro aveva una quantità di disoccupazione enorme novecentoquattordici perché
Non funzionava più l'esportazione di beni di cuoio all'estero di beni comunque ed artistici all'esterno quindi disoccupazione legata alla fine di rapporti commerciali e quindi di occupazione interna
Persone che venivano da fuori che premevano quindi un'enorme quantità di problemi da parte del Governo e agitazioni in continua queste agitazioni continuerà legate anche per l'aumento dei prezzi
Già nella centoquattordici qui sono tutti elementi che ci sono i centoquattordici che
Si ritroveranno coi aggravate durante la guerra l'aumento dei prezzi legato non fatti inflattivo
Si presenta in tutti i Paesi europei l'aumento dei prezzi
Perché necessariamente le specie di guerra sono tali per cui non si può non
Ovunque
Accedere a un amento della circolazione monetaria
Però in Francia indegna in Gran Bretagna quest'aumento dei prezzi una mera momento limitato soltanto il primo e secondo anno di guerra poi dopo si ferma invece in Italia così come in Germania
C'è un'infrazione che supera il cinquanta per cento Lamonica per del cinquanta per cento del proprio valore quindi un aumento dei prezzi già fin dal
Dal privo delle note all'Italia sempre poi in modo progressivo dopo Caporetto non se ne parla insomma è una cosa
Un livello superiore addirittura della svalutazione rimasta famosa della Germania quarantacinque per cento all'Italia ventuno per cento delle valutazioni tedesca
Quindi
Per c'è questo problema dell'aumento dei prezzi quindi aumento dei prezzi in mancanza di lavoro
Situazioni di disagio assoluto si è si unisce a questa situazione politica nel quattordici
E nel quindici come tutti sappiamo a queste sono le cose che invece sono note iniziano le prime per i riscontri a livello di piazza tra le forze
Socialiste contrari alla guerra le forze interventisti favorevole alla guerra
Lo scontro attualmente ideologico è tra i partiti però sulla base
Indennizzo popolare questo si risolve in scontri e talora anche
Se non violenti quasi violente insomma con l'intervento della polizia necessario il mantenimento dell'ordine un mantenimento per come è noto
Tendeva poi a favorire sempre di più soprattutto con la firma del patto di Londra
Nel a favorire potesse uscire indenni le forze interventista invece venivano incarcerati i socialisti
Scoppiata la guerra tutti questi problemi si moltiplicano si moltiplicano perché chiaramente i problemi economici la guerra li rende molto più grave e si moltiplicano a problemi politici perché
La situazione del perché partito socialista no pur in una posizione ambigua rimane però contraria alla guerra
E le la massa popolare se inizialmente rimane
Prosecuzione della guerra colpisce come un trauma enorme non reagisce immediatamente nel giro di pochissimi mesi già dall'interno del quindici è pari al sedici le agitazioni ricominciano di nuovo
E saranno poi mille centodiciassette sarà l'anno dello scoppio di agitazioni nota quella di l'insurrezione di Torino ma tutta nelle principali città italiane
Ebbero delle manifestazioni quasi diciamo quasi perché senza arrivare all'insurrezione vera e propria ma
Dell'Insiel delle dei quasi scioperi generali Napoli parte la
La costa ligure insomma ora non mi posso soffermare ma insomma la situazione fu comunque la situazione
Di forte intensità e di tensione sociale
Come reagisce il Governo Salandra questo fatto che vi era
Un'attenzione sociale al momento di entrata in guerra che tende aumentare di più
Reagisce nelle stesse modo in cui agito nel periodo precedente cioè non
Non cerca di favorire un miglioramento delle condizioni di vita
E il liberismo di Salandra fessi che fino praticamente al mille novecento fino ai sedici ma soprattutto sui rami centodiciassette pari al diciotto quando poi effettivamente con Orlando
E Nitti Ministro del Tesoro verranno regolamentate le cose centralizzate la distribuzione fino a quel momento la situazione produttiva è insufficiente
Per il Paese perché tutto quello che si produce si riesce a vedere viene mandata poi al fronte quindi
Manca il pane dentro il Paese a questo si aggiungono poi gli scioperi le fabbriche
Che si susseguono ora vedremo poi in che in che modo si cerca di reagire anche a questo
Come si cerca di reagire cerca di reagire con
Più con un atteggiamento di repressione che alcuna perché atteggiamento di contenimento
Da un controllo diciamo attraverso l'assistenza mentre in campo e delle delle delle delle armi e cioè in tutta quella parte riguardante la mobilità questi chiama alla mobilitazione industriale cioè la mobilitazione di armi per l'esercito di è una forma di
Immediato interventismo di Stato si forma subito un organismo
Per la formazione del che
La fornitura delle armi per quanto riguarda invece l'assistenza
La si lascia dai Comuni e i Comuni a loro volta lasciano alle associazioni private il che significa una disordine assoluto nella distribuzione Annonaria a volte vi erano dei beni che Mark cileno
In una provincia perché vi era alcun divieto di trasporto dei beni da una provincia all'altra per alcuni
Pepe fino a un certo periodo della guerra quindi merci per non apre una provincia in un'altra provincia non c'erano beni
Alimentari
Disordine agrario acché si accompagnava a un'inflazione sempre crescente però mentre costa la vita
Devo dire che questa omento dell'inflazione era legata anche a una scelta politica del Governo ben precisa perché mense ad esempio l'Inghilterra soprattutto ma anche la Francia
Avevano deciso di finanziare le spese di guerre attraverso un la tassazione
Su gli introiti di guerra molto forte in Inghilterra si arriva all'ottanta per cento degli introiti
Industriali di guerra
In Italia si seguita a ottenere il finanziamento di guerra attraverso prestiti interni ed esterni e attraverso la circolazione monetaria quindi questo è uno dei motivi per cui Trenitalia aumentano continuamente
Allora si reagisce attraverso questi interventismo in campo industriale queste invece liberismo totale in campo assistenziale e annonario fino all'ultimo anno di guerra
Però le agitazioni proseguano
Proseguono e allora questo fasi che
Il tipo di politica nei confronti di queste agitazioni non sia quella di recupero del consenso ma della repressione
L'ottantadue per cento delle specie
Delle dello Stato italiano come dirà Nitti
Nel novembre mille centodiciotto Ministero mettere amministrassero tesoro fu dedicato all'esercito e ministre ai Ministeri militari cioè a quelli delle armi menzione all'esercito al fronte ottantadue per cento
La parte invece dell'assistenza ottenne meno del venti per cento
Nell'ultimo anno di guerra fu attuata una propaganda
Abbastanza diffusa da parte del Governo si è visto prima ha detto Mondini come questa fosse già stata anticipata precedentemente dal comando supremo
Questa propaganda però raccomandare una propaganda che tendeva a rivolgersi essenzialmente verso l'esercito certamente non era una propaganda che riusciva
A coinvolgere di molto queste masse
Queste Massenet agitazione che si diceva prima cioè le masse degli operai o addirittura Emas analfabete dei contadini
Come si reagisce si reagisce appunto attraverso la repressione cioè
Il tipo di atteggiamento che Salandra il anche i Governi successivi atto nei confronti di questa situazione di insicurezza interno e di tensione interna è quella di
Usare la mano forte
La mano forte viene usata per prima cosa nei confronti degli operai perché questo istituto che dicevo industriale della mobilitazione industriale
Questo elimini viene dato in mano interamente a
Dei militari e tutto gestita interamente dei militari questo e qui viene copiata da cosa
Da la Germania cioè in Germania e in Austria
La situazione analoga
Non è invece dato in mano i militari in Francia in Inghilterra dove i civili mantengono sempre controllo della produzione industriale e il Parlamento venti anni al controllo ossia della situazione
Dell'esecutivo sia della situazione dei rapporti con il comando supremo
Invece come ha detto giustamente Mondini prima in Italia il comando supremo alla sua supremazia assoluta partirebbero centosedici e questo si esprime
Anche sia nelle nelle nella mobilitazione industriale che non è stata legata comando supremo ma che comunque sotto militari particolare sotto militare dell'olio
Sia si esprime attraverso una richiesta di repressione all'interno pressione che si si attua attraverso
Due forme una
La militarizzazione di zone civili cioè
L'Italia del nord
Viene piano piano fino a far Caporetto tutta l'Italia del nord e padre parte Italia centrale
Dichiarata zona di guerra che significava che l'Amministrazione di queste zone i tribunali anche pere reati civili era in mano ai militari
Questo voleva dire che se uno si operava
Figurava come disertore tanto per capirsi insomma ecco perché erano delle penalità gravissime insomma perché era
Perché poteva andare politici operava dentro la fabbrica scusate per risultava come come
Come disertore
E quindi Lella milita in ragione di alcune zone per altri versi ed è una legislazione che viene sempre più resa più dura tecniche rianima emanata subito all'inizio
Della guerra ma viene resa sempre più dura di repressione verso il dissenso comune
E le penalità ore magari da tempo vi dico alcuni casi sono durissime durante dentro le fabbriche la gestione dei militari significa che gli operai sono considerate alla pari di militari sono militari usati
E seguono il Regolamento la disciplina militare il Regolamento militare in questo caso appunto come anticipavo prima
Se un operaio sciopera viene qui malata e qui
Equivale alla
Diserzione e quindi una penalità che può essere di anni di carcere che verranno però naturalmente
Come si dice insomma sud il carcere verrà verrà
Doppi operaia andrà in carcere soltanto dopo la guerra insomma seguita lavorare andrà in carcere dopo la guerra
Per quelli più recalcitranti c'era
Questa penalità ma contemporaneamente anche l'invio al fronte invia al fronte immediate come pena
Più temuta naturalmente per un operaio
La situazione all'interno delle fabbriche era la situazione andrebbe riscritta con molte parole io non ho il tempo di farlo ma ero altre pressioni da una situazione di estrema pressione si lavorava sedici anche diciotto ore
Di salari crescevano effettivamente ma anche perché
Gli industriali avevano ottenuto dal Governo tali vantaggi
Che potevano non vi era nessun controllo dei costi avevano delle delle possibilità di guadagni immensi quelle poi furono chiamati pescecani di guerra insomma dei guadagni immensi quindi i salari in parte su pressione
Dei militari che insomma che faceva un'opera di arbitraggio aumentar o no però all'aumento dei salari
Era un aumento che priva poi del tutto poi mangiato dall'inflazione ma quello che gli operai non sopportava un certo punto più era questa terribile disciplina perché
Spesso all'interno delle fabbriche chi decideva se lavora andava fatto in un modo e non altro non era più il capo
Squadra ma un giovane ufficiale
E spesso un imboscato insomma o perlomeno gli operai tale lo chiamavano che veniva messa in fabbrica e che non era capace si pensa di capire l'importanza del lavoro quindi vi è anche una una una forma di
Insomma di ripresa la propria dignità del lavoro che fa sì che gli operai si ribelli no questa questo contro questo dominio militare quindi vi è una situazione di società militarizzata sia nelle fabbriche
E
Dove lo sciopero è previsto però gli scioperi soprattutto da parte delle donne che rischiavano un po'meno perlomeno non rischiamo di essere mandate al fronte privi ciò preciso uno e così
Ci sono ovviamente nella
Nel Paese la situazione si arriva a Caporetto non modifica di molto questa situazione nonostante la militarizzazione e quindi alla fine il Paese sarà un Paese che disgregato internamente
Volevo però prima di chiudere semplicemente dire alcune di queste pegno penalità per dire farvi capire il livello di
Le pressioni rifiuto di obbedienza Tribunale di Firenze mila centodiciassette anni
Sette anni di reclusione militare frutto riscrivere di obbedienza all'interno della fabbrica
Abbandono del posto per motivi di salute ragazzi di sedici anni tre anni
Anche gli impiegati pubblici servizi vengono colpiti
Uno due anni per l'abbandono del lavoro c'erano più di tre insieme
Invece per quanto riguarda le distrazioni riferirvi furono gli effetti rifiuto del sussidio alcune donne rifiutano il sussidio sperando così di far terminare la guerra sei mesi e cinquecento lire
Frasi di statista i tedeschi sono invincibili un anno e mille lire e così via
Ecco quindi le penalità sono effettivamente delle penalità durissime si crea quindi una forma di
Disagio interno difformi in una forma di scontento di aspettative di stanchezza
E alla fine del comma del conflitto pur appartenendo alla schiera dei Paesi vincitori l'Italia condivideva molte delle selezione degli sconfitti
Diventi Belice verrà favorito l'accentuazione della frammentazione interna tra nord e sud tra città e campagna
Tra classi sociali movimenti politici e data la VIA un progetto di delegittimazione della classe dirigente
L'assenza di una politica di efficiente sostenga della società civile di equa distribuzione dei sacrifici
Aveva alimentato lo spirito di volta di ceti popolari prostrato economicamente e socialmente da un conflitto che piuttosto che difende l'interesse della comunità sembrava aver facilitato le fortune di alcune minoranze senza scrupoli
Anche in Italia come in Germania se le ha prodotto una che profonda crisi legittimità di cui avrebbe fatto le spese dello Stato liberale grazie
Ringraziamo Giovanna Procacci per questa importante relazione che ha messo a fuoco degli elementi di riflessione notevoli rispetto per esempio
A quanto la guerra avesse comportato una limitazione dei diritti delle libertà nei confronti della popolazione civile
E oltre al fatto che ovviamente la guerra fosse stata una potente acceleratore di modernizzazione dei costumi e soprattutto nel mondo femminile questo lo si vede e lo si vedrà anche nella Secondo conflitto mondiale quando poi civili saranno
Costretti ad una scelta
Durante il periodo dell'occupazione tedesca
Bene ci sono tantissimi spunti di riflessione ci torneremo ovviamente più tardi per ora facciamo dieci minuti veramente dieci minuti di pausa
E riprendiamo in modo da poi chiudere i lavori e lasciare il tempo anche alla discussione eventuali domande grazie
Riprendiamo i lavori
Perché mi dicono che
Alle tredici
Quanto dobbiamo lasciare la sala e quindi abbiamo ancora
Abbiamo ancora due relazioni e poi eventuale discussione domande se ce ne saranno
Bene
Allora
La prossima relazione di Lucio Fabio storico consulente museale
Che ha dedicato le sue ricerche alla memoria dei luoghi e quindi questa relazione parleremo si parlerà di luoghi
Non solo di
Civili di persone che hanno vissuto le ricadute contraccolpi
Della della guerra
Ha curato l'allestimento di vari musei e mostre sulla prima guerra mondiale pubblicando tra l'altro diversi volumi la Grande Guerra sul Carso sull'Isonzo e altri testi
Quindi lascio la parola a Lucio Fabbri pregandolo di stare entro i venti minuti perché dobbiamo
Lasciare la sala entro le tredici e un quarto grazie
Grazie grazie a voi tutti Tel per la pazienza
Prego magari se può Lucca
Flessibili che vedo
A darmi una mano per fare per far partire la la la la la bellissima presentazione che ogni
Che ieri faccia
No che vi faccio vedere ma
Ho portato soltanto due immagini di ragazzi in trincea per così sottolineare che
Sono queste persone che soffrono maggiormente
Le terribili conseguenze della guerra della guerra combattuta soprattutto
Non mi dilungherò tanto su questi aspetti e poi anche
La la l'amica Bruna Bianchi
Interverrà proprio sulla tragedia e sulla pesantezze sulle conseguenze che la guerra di trincea ogni guerra porta il tema del mio
Inclusi nella mia chiacchierata i luoghi della Grande Guerra la storia e la memoria del Carso B Carso come l'Isonzo
Testimonia il fronte più crudo e terribile ed era prima Guerra mondiale sul fronte italo austriaco parliamo di trenta mesi
Di combattimenti condotti sempre all'offensiva
Che poi procure vanno un numero
Consistente
Di caduti e di perdite il primato
Terribile di questi numeri proprio sul caso però come sappiamo un cadavere un morto
è una tragedia cento mila morti sono una statistica e quando riprendiamo questi numeri pensiamo che dietro ogni caduto c'è una sofferenza che si riverbera poi nelle famiglie nel Paese ma Capone ma il Carso e un luogo della memoria
Sì sto non soltanto per gli italiani ma anche per tutti di i Paesi che che combatterono in quella guerra così come le nostre vie la toponomastica
Anche i nostri modi di dire
Resistere in trincea subito una Caporetto eccetera eccetera
Derivano da quella guerra così anche ad esempio gli ungheresi per loro do perdo Altipiano Edoardo significa
L'intero campo di battaglia carsico dove hanno combattuto hanno speso tantissime energie è proprio l'ungherese dopo decenni di di
Così di oblio di dimenticanza in questi ultimi anni riscoprono le storie
Di guerra dei loro atti addirittura e ritornano sui luoghi in cui si era combattuto portando anche dei simulacri dei segni della memoria e uno credo sia ancora
Al vittoriano come o se no c'è stato fino a poco tempo fa
L'albero il troncone mummificato dell'albero isolato quell'albero isolato di Ungaretti Hanane morirà
Che gli ungheresi per
Per decenni hanno conservato nelle cantine di un di un museo per poi esporre in questi anni propria a testimonianza della loro sofferenza tagliato dei soldati in ritirata portato nelle loro città e venerato come un simbolo di sofferenza
Ha chiesto veni
Non soltanto la minoranza slovena che vive sul Carso un caso che in caso di guerra che divisero ricordo tra tra Alitalia e la Slovenia ma il popolo sloveno la memoria slovena ricorda anche anche stato perdo e tutte le zone
Per lo sforzo bellico ma soprattutto per un
Per un romanzo tribù altre proprio autobiografico scritto da presupposti volante
Un lo scrittore
Che per un certo periodo contese a Braudel Tito la
Il leader del del del Paese comunista
Questo romanzo autobiografico do per dopo che diventa un un inno alla guerra degli sloveni quindi un luogo dove
E le diverse memorie diversi ricordi da diverse testimonianze si intrecciano
è un luogo come come è stato detto già da altri dove
In cui si è concentrato il principale sforzo dell'esercito italiano già dall'inizio del conflitto superato
Velocemente il confine del mille ottocentosessantasei occupati territori
Abitate da popolazioni slovene e friulane subito la guerra si è cristallizzata sul
Sul fronte delle trincee carsiche
Da lì è iniziata una guerra di trincea sanguinosa e statica
Tuttavia nel mille novecento il sedici e parliamo denti di quest'anno di guerra ci sono state anche sul fronte carsico alcuni alcuni momenti di di
Di punta soprattutto
Citiamo ovviamente nell'estate del sedici da presa di Gorizia che fu
Un successo anche logistico del generale Cadorna che dopo aver
In precedenza provveduto trasferire parte del delle armate dal Carso gli altipiani per fronteggiare appunto
L'offensiva di primavera austriaca li riporta velocissimamente con treni carri
E autocarri sul fronte del Carso
Avendo una massa una sconsistente massa di manovra con cui
Rompere finalmente le le postazioni austro-ungarica e che ed esistevano da
Quattordici mesi i quindici mesi
La presa di Gorizia ex detto è stata una presa che valeva soprattutto per
Un discorso di propagandistico perché sappiamo che la guerra carsica riprende terribile
Subito settimane dopo su un fronte soltanto pochi chilometri più a est però in effetti costituisce da prima grande vittoria militare e così viene venduta allora al fronte interno
La presa di colore già comunque costa soltanto lei cento mila perdite all'Esercito italiano e circa cinquanta mila all'esercito austro-ungarico che in quel momento era un passo un passo dal tracollo
Prima però un mese prima sempre nella il ventinove giugno del mille novecentosedici c'è stato un altro fatto
Importante anche dal punto propagandistico
Il primo attacco di origine di alleggerimento di reparti ungheresi sul monte San Michele
Sul ed al villaggio di San Martino del Carso con l'utilizzo dei gas asfissianti un'arma a cui i reparti italiani non erano preparati in un'arma
Che anche qui
Mette fuori combattimento nel senso che uccide subito o dopo dolorosi
Momenti circa sei mila sei mila caduti sei mila soldati italiani letali trasferite sono anche se consistente primo perché il
Il contrattacco
Il fuoco di sbarramento italiano fa i suoi danni e poi
Perché un ritorno divento di ribalta il gas
E quindi rende in qualche modo vanno questo questo quest'arma il l'attacco di alleggerimento non
Non non porta alcun risultato degli inizi ricompongono fino fino alla caduta di Gorizia con la caduta
Di Gorizia si sposta il fronte ci va pochi chilometri più a est sul Carso dico meno e davanti a Trieste davanti al terribile massiccio del Monte Hermada
Le battaglie estive del mille novecentodiciassette sul Carso sono con un esempio insuperato di
Concentrazione di armi proiettili materiali uomini
Tuttavia anche qui non sia un risultato apprezzabile
Un ma soprattutto un grande dispendio di vite umane la la queste
Le offensive del diciassette terminano per mancanza di materiali e non
Di uomini e questo la dice lunga sul tipo di guerra che condotta fino al fino a quel momento comunque in toto questo periodo noi possiamo calcolare ragionevolmente circa
Trecentocinquanta mila
Ragazzi uomini italiani morti in quel nelle trincee del Carso e almeno centocinquanta mila loro coetanei
Austro-ungarici
Di tutte i Paesi dell'impero
Alla fine della guerra rimane sul campo di battaglia sul Carso un esercito di Crocci ci sono i corpi di questi caduti
E bisogna in qualche modo bonificare il territorio un territorio devastato dalla guerra in cui ritornano
Gli abitanti che sono cellulari gli sloveni
Andati profughi parte in Austria parti in Italia tornano delle tornando e gli ex combattenti i combattenti della ex
Esercito austriaco austro-ungarico che si trovano con una patria cambiata e con un orizzonte completamente completamente diverso
Per iniziano una faticosa sistemazione del del territorio ci convince dire in baracca Proci costruiscono le prime case nel contempo si bonificano i vari i vari cimiteri di guerra ce ne sono tantissimi in un i numeri
Deriva appena detti
Creando dei primi poli di di attrazione
Diciamo il primo grande cimitero militare e quello del cimitero degli inviti di Redipuglia edificato nel mille novecentoventitré per un totale di circa trenta mila salme che diventa
Sul Carso un punto di aggregazione e di visita per i medici che ovviamente cominciano da subito a tornare sui luoghi di guerra per
Visitare i posti ricordarsi le cose che ha vissuto rendere omaggio rendere omaggio ai Caduti
è il Carso quindi diventa un una una zona
Di attrazione chiamiamola turistica di un turismo patriottico che dà anche un minimo di lavoro alle alle zone duramente duramente colpite del Carso non è un territorio
è un territorio agricolo marginale ci sono popolazioni che devono anche emigrare e quindi la vita e comunque comunque difficile e questo assieme al lavoro dei recupera anche da
Un un minimo di di sostentamento alla alla
Alla popolazione
Nel diciamo che ha alla metà degli anni trenta andiamo un po'veloce per per stare nei tempi avviene un cambiamento all'interno del del
Dell'opera di monumentali citazione
Della
Dei luoghi della guerra però ad opera di un deciso intervento del regime fascista al più si dice dello stesso Mussolini e dei suoi Consiglieri che abbandona lo stile abbastanza eclettico è variegato dei tanti
Cimiteri e musei riguardo a terra applicare sui luoghi di guerra un sistema di una quarantina di grandi sacralità e cimiteri che dedicati
Perfetto anche meno dedicati vedi dedicate alla alla memoria della guerra
Sussunta come ci dice Presa da dal regime e inglobata in quel destino imperialista che si voleva costruire i soldati
Racchiuso in questo grande sacra lì cito il grappa cito Redipuglia li conoscete non mi soffermo
è un esercito schierato pronto a nuove a nuove avventura l'avventura che sapete come sono andata a finire nel dopoguerra
Si perde
La struttura militare esca del Paese per fortuna continua però il pellegrinaggio dei libri
Dei reduci finché finché negli anni settanta riescono riescono appunto va a portare la loro testimonianza sono Redipuglia cinquanta sessanta mila presenze ogni quattro novembre
Attualmente anche con lo spostamento del del delle festività soppresse abbiamo numeri molto molto minori ma oggi abbiamo una grande una grande occasione che che è l'occasione del
Del centenario l'occasione per
Riproporre una memoria della guerra
Della Grande Guerra ovviamente non soltanto sul Carso ma abbiamo visto su
Su tutti i fronti ci sono stati interventi importanti della Lombardia il Trentino dal Veneto è anche nel Friuli Venezia Giulia e anche in Slovenia
Per creare un circuito di di di scambio
Storico ma anche culturale tra
I troni porti delle di quella gente che cento anni fa dovette dovette combattersi e credo che l'incrocio e l'incontro tra
Queste persone e lo lo spegnimento chiedendoci trova trova un punto di incontro un punto di
Di di contatto io concludo
Non c'è più il onorevole Marini ma concludo con una con un auspicio
Si parla è ci sarà una grande ristrutturazione del museo del Sacrario di Redipuglia che dovrebbe diventare un memoriale dedicato alla prima
Grande Guerra mondiale
Ecco sarà un museo ovviamente multimediale
Innovativo
E io credo che in questo museo ci debba essere spazio non soltanto per la storia dei nostri caduti dei caduti italiani ma per la storia dei tutti quelle persone che cento anni fa si combatterono
Per le ragioni che che sapete con le conseguenze che anche sapete io credo che
Questo forse potrà onorare nel miglior modo un periodo storico difficile che ha avuto
Che ha portato un enorme sacrificio in sofferenza in vite umane e che bisogna ricordare grazie
Ringraziamo Lucio Fabbri per la sua relazione e che ha c'è incentrata appunto sulla
Sui sì sui luoghi anche sulla simbologia monumentale della Grande Guerra che e che si crea nel nel periodo post bellico ovviamente che avrà poi anche una lunga durata nel secondo dopoguerra quando
Nella costruzione del mito patriottico della
Del del combattente del del patriota verranno ripresi dei temi
E anche dei simboli sulla vittoria della vittoria e appunto anche dei monumenti
Allora passiamo rapidamente alla l'ultima relazione di questi di questi lavori della mattinata nella relazione di Bruna Bianchi
Che illustrerà un tema particolare riprendendo un po'filone accennava prima Giovanna Procacci cioè
Sulla
Questione della limitazione dei diritti e delle libertà
Dei civili ma anche del
Lo sciocca dei militari coinvolti nelle conflitto
E Bruna Bianchi affronterà il tema appunto della dell'esplosione del fenomeno dei ricoveri nei manicomi negli istituti psichiatrici
Durante la Grande Guerra e penso insomma che nella sua relazione affronterà anche il tema degli orientamenti culturali della della psichiatria italiana di quel periodo quindi le lascio volentieri la parola prego
Grazie grazie agli organizzatori e tutti i presenti
Il prima di entrare nel vivo diciamo del mio tema che il sunto della guerra attraverso la documentazione psichiatrica e giudiziaria
Che non riguarda soltanto naturalmente mille novecentosedici
Volevo insieme ricordare
Un evento del mille novecentosedici
Sul che è la attribuzione della premio Nobel per la letteratura a come colà
Lo scrittore pacifista francese che
Si era outreach inviato in Svizzera quell'attribuzione del premio Nobel da un grande
Impulso al pacifismo premiano come Ecolan diviene il punto di riferimento dei pacifisti di tutto
Di tutto il mondo e il premio Nobel conferisce autorità alla sua parola
Nel mille novecentosedici in Svizzera attorno a Roma in parola si vengono fondate numerosi riviste pacifiste
Non in cui insomma in cui i collaboratori appunto fanno sempre riferimento a o meno la quindi anche nella storia del pacifismo
Il sedici rappresenta
Una svolta sempre per restare al sevizie a quello che c'è stato ricordato la battaglia anche della somma quando scrive nello storico militare John chi grande
Nel primo giorno di battaglia l'esercito prestando i co sessanta mila uomini di cui ventuno mila nel primo minuto del combattimento
Cito sempre i giorni chi Ganna che commenta questa giornata questo evento
E scrive
Eppure c'è qualcosa di che ricorda tra i primi ca in tutti i resoconti di quel primo di luglio
Nelle lunghe file di uomini giovani docili mal vestiti con loro pesanti equipaggiamento il numero sul colletto
Che pesantemente vanno incontro allo sterminio in un paesaggio desolato
Sterminio
Quindi uomini strappati alle loro occupazioni agli affetti familiari alle prospettive della vita furono improvvisamente scagliati in un mondo di violenza e di orrore spinti a dimenticare la propria vita
Passata negati i valori nei quali erano cresciuti ad essere pronti a morire e a uccidere il disorientamento
La tensione continua la brutalità della disciplina militare le lacerazioni della propria vita nella propria coscienza e non da ultimo le sofferenze fisiche
è vero conseguenze profonde sulla psiche dei combattenti
E la figura del soldato smemorato del soldato che non partiva che non risponde in preda confusione mentale
E delirio poi una figura
Ma di molti iscritti psichiatrici ma anche di opere letterarie cinematografiche
Del dopoguerra
Non ci si vede stupire e quindi se
Il numero dei ricoverati degli ospedalizzati dei vari Ospedaletti da campo per ragioni nervose e mentali furono numerosissimi
Ecco qui c'è qualche immagine in questa dell'esercito britannico non soltanto in condizioni Creta stupore
Questa anche questa è un'immagine tratta da un filmato che gli psichiatri volentieri non facevano i filmati del del comportamento
Dell'aspetto degni dei ricoverati queste o invece un giovane ricoverato alla manicomio di Sunset Paolo
Appunto che completamente disorientato non riconosceva l'orologio non riconosceva
Non era completamente come dicevano gli psichiatri disorientato nel tempo e nello spazio
Queste nessuna sono altre immagini che ritraggono il dolore e la disperazione di questi uomini
La storiografia a a mio parere a spesso sottovalutato questo aspetto affermando molti storici hanno affermato che
Si tratta di questioni marginali presenti in tutte le guerre inevitabili il danno collaterale
Non è così ce lo dicono
I numeri duecento mila nell'esercito
PRIT anni costa i duecento e trecento mila nell'esercito francese al tredici oltre trecento mila nell'esercito tedesco per l'Italia non abbiamo dati i cento mila nell'esercito americano
Ecco quindi se
Poi avessimo a disposizione sono andati sempre molto incerti ma in genere vanno intesi per difetto perché non si teneva conto magari di soldati
Che erano colpiti da nevrosi nel corso della battaglie quindi morivano oppure quelli che crollavano dopo la fine della guerra
Quindi stessi in avessero a disposizione no i i dati
Anche di tutti gli altri eserciti andremo sicuramente al di sopra dei milioni quindi non si tratta di
Fatti e marginali ma addirittura direi
Non dire alcune
In Germania nel primo dopoguerra si formarono addirittura associazioni
Di ex pazienti psichiatrici e durante gli anni Venti rivendicare uno di essere gli unici detentori dell'esperienza esistenziale della guerra
Ecco comunque molti si sentivano di dovere ammonire il Governo e l'opinione pubblica sulla drammaticità della guerra
Come si comporta la psichiatrica
Subito nei primi giorni e giorni di guerra viene istituito il servizio
Psichiatrico militare mi ha preceduto da un'imminente psichiatra Augusto Tamburini e poveri erano responsabili per ogni armata
Il compito di questi psichiatri
Era il Ricupero quindi recuperare il numero più alto possibile
Di di uomini per il fronte gli psichiatri aderiscono con entusiasmo nella maggior parte dei casi con entusiasmo
Alla mobilitazione
Perché per loro la guerra significa una opportunità sul piano professionale
Che non vuol non vollero farsi sfuggire per la prima volta potevano osservare la malattia mentale il suo insorgere in aveva uomini giovani sani
E e questo non dava la speranza appunto di
Avanzamento nella conoscenza e nella loro stessa professione
Ma
La l'accettazione del compito di
Recuperare il maggior numero di soldati al fronte era del tutto contraria alla
Alla professione all'etica della professione
Perché si doveva curare curare
Rapidamente il sintomi far sparire i sintomi e non c'era tempo di fare osservazioni più profonde quindi tutto questo entusiasmo
Sì riduce e poi a una sconfitta a mio parere della
Della psichiatria
E cioè una rinuncia al
La scienza psichiatrica rinuncia alla confluenza
Tra diagnosi e terapia si dà la prevalenza alla terapia cioè alla alla sparizione dei sintomi e come avviene questo avviene attraverso la violenza terapie violente
La novità insomma della guerra e l'applicazione e dolorosa
Di corrente elettrica
Serialità ricordati colpiti o alla i penosi anche questo in una forma suggestiva e e violenta
Quindi chi accettò questo ruolo repliche questo ruolo di Stato che ha un ruolo repressivo
Si impegno al
A praticare queste e a inventare il terapie violente
Chi si oppose non lo fece mai apertamente era molto difficile farlo ma vi furono anche molti medici che
Non concordavano su questo che su questa trasformazione della medicina alcuni diranno gli gli psichiatri hanno dimenticato di essere dei medici e sono diventati dei militari
E quindi
Noi lo scopriamo attraverso l'analisi delle diagnosi gli psichiatri che si opponevano questa struttura punitiva perché la terapia grave punizione
Davano delle diagnosi rispolvera Avano delle diagnosi che in fondo assolvevano i soldati e comunque
Davano la licenza quindi
Miei consideravano
Che era la guerra all'origine
Del disturbo mentale e e cercavano di inviare i soldati in licenza
Questo Causio dopo Caporetto una grave preoccupazione nello stato maggiore e il un medico militare dottor Placido Consiglio
Diede appunto un consiglio che il lo Stato Maggiore accettò
Di riunire tutti coloro che erano colpiti da disturbo psichico e mentale a Reggio Emilia in una clinica Dolomiti retta in cui non si davano certo più licenze
Ma addirittura
Placido Consiglio riteneva che dovessero essere rimandati al fronte i cosiddetti predisposti o criminali in atti in moto da
Per fare una selezione della popolazione
Se
Non mi soffermo diciamo su
Su tutto
Ah no scusate ne avevo messo
Sto andando indietro
Ad Atene ecco
Non mi soffermo mi posso soffermare su
Istinto mi non non riesco a fare un ritratto è così ed è nel cosiddetto nevrotico di guerra direi soltanto che
Sono uomini che non accettano
Il modello di virilità che consciamente o inconsciamente
Che non per loro è insopportabile il modello di virilità che si impone in guerra il modello di virilità che si impone in guerra non è più quella del soldato coraggioso
Aveva aggressivo che affronta la rotta no colui che riesce a essere insensibile che non insensibile
Di fronte al al campo di battaglia alle sofferenze alla morte questa insensibilità
Che richiesta
Appunto al
All'uomo in guerra mi sembra che sia ben
Espressa dal poeta inglese di cui
Owen in questa poesia appunto insensibilità inguaiati esiste chi è insensibile
E se può resistere
Durante la guerra non è detto che quando finisce la guerra
Poi non crolli
E a questo proposito diciamo polemico
C'è una in una pagina di remark mia molto illuminante su questo aspetto
Che scusate adesso non ritrovo ma ritroverò comunque Luigi dirà
Che tutto ciò che accade durante la guerra
Si affonda dentro la coscienza come un mucchio di pietrame sinché lago è affinché reagisce il soldato reagisce così può sopravvivere può esistere
Ma vicini io so che tutto questo mucchio di pietrame quando finirà la guerra si risveglia era
E allora sarà la resa dei conti per la vita e per la morte
Se la malattia mentale disturbo mentale possiamo interpretarlo come una fuga interiore
C'è anche la fuga reale cioè la diserzione e la diserzione un reato punito sempre severissima niente e che
Coinvolgente un numero molto rilevante di soldati
Centonovanta mila le denunce per diserzione cento un mila le condanne un soldato su sei compare vedi fronti Giubbe su ventisei scusate comparve di fronte i giudici militari per
Rispondere
Al reato di diserzione uno su quarantuno fu condannato
La diserzione anche questa a un'evoluzione un'evoluzione come
Diciamo la la malattia mentale sentireste nelle prime fasi
La la malattia mentale insomma è una forma leggera nel mille novecentodiciassette diciotto sono numerosi i casi incurabili e così la diserzione
Mia riassumendo molto brevemente
Il sol per fare un ritratto del disertore il disertore italiano è in gran parte contadino naturalmente
Miei
Ritorna spontaneamente al corpo si allontana ma ritorna non lo fa perché rifiuta la guerra o per paura o perché
O per altri motivi lo fa perché i suoi capisce sente che i suoi doveri stanno altrove se la moglie gli scrive che il figlio sta morendo che non riesce a Roma
Non a mettere il grano che a me li faccio insomma tutta la sofferenza della popolazione civile durante la guerra che illustrava Giovanni Procacci il soldato cosa fa chiede licenza ma licenze sono sempre meno non gli viene fatta
E quindi deserta
Diserta e poi ritorna ma credendo di non avere commesso un reato poi così grave ma al ritorno la punizione è durissima
Pindarico solo una testimonianza ce ne sono
Centinaia di questo tono il quindici maggio fuggire al deposito e viaggiando sempre a piedi di BikeMi a casa verso il dieci giugno perché
Avendo saputo che mio padre gravemente ammalato e non abita alcuna licenza
Quando giunsi a casa seppi che a mio padre era morto da circa un mese non sono tornato al deposito per guadagnare da vivere i miei figli fui arrestato il vice il quindici settembre non ho altro da dire
Questi soldati hanno la fierezza
La certezza di né di essere nel giusto e quando si vedono condannati a pene gravi allora scatta la
Il risentimento nel corso della guerra sono sempre più numerosi soldati che
Disertano per la seconda volta e non tornano più non c'è Provincia
Non c'è provincia in Italia tra il diciassette il diciotto in cui non ci siano sconti anche armati tra disertori e e carabinieri
E nello stesso tempo non la giustizia militare non si trasforma nel senso della comprensione nel senso dell'attenuazione
Di questo di questo atteggiamento repressivo tutt'altro nell'aprile del quattordici sì
Un decreto estende estremamente la possibilità di comminare la pena di morte ultimissimo tema del mio intervento vado molto rapidamente
La le condanne a morte
Le condanne a morte eseguite
In Italia si dice sarebbero state settecentocinquanta le esecuzioni sommarie almeno trecentocinquanta
Ma questi che sono calcoli che sono nel grande statistico Giorgio Mortara che compì nel
Nel dopoguerra nel ventisette ventisei nel ventisette da lui stesso sono considerati inferiori al vero e il dato più elevato di di tutti gli altri Paesi
Del calcolando che il la dimensione dell'esercito in Italia era molto inferiore e che l'Italia ha combattuto un anno ti meno
Quindi questa depressione
Deserta età un attimo attenuare l'affermazione così perentoria di
Del collega che mi ha preceduto Mondini che senza
Una il consenso di massa non si fa la guerra di pasta
Si potrebbe anche forse ipotizzare che senza una repressione di massa non si fa la guerra di massa questo sì suggeriscono i dati ad esempio sulle condanne a morte e condanne a morte
Nessun
Fino ad ora
Adesso c'è diciamo l'ufficio di stato maggiore dell'esercito che si è impegnato a ricostruire le condanne a morte
Ma speriamo che insomma vediamo quali saranno i risultati nel mastrino
Ad oggi
Nessun chi amministra ministro della difesa
Acciai mai detto quanti sono stati i soldati fucilati dal dal nostro esercito
In Italia rimasta contrariamente diciamo a quanto avvenuto nel mille novecento novantanove in Francia in Gran Bretagna in seguito
Alle dichiarazioni di Jospin apre on in Italia non si è ancora avviato un dibattito sulla necessità di arrivo riabilitare i fucilati
Ecco e
Da allora direi che
Con la ricerca storica infatti
Quella ricerca
Quella storiografia che a iniziato nel sessantotto a mettere in discussione la il mito della guerra patriottica
Con il consenso della popolazione italiana e del suo esercito
E proprio partita dalla Annan
Dagli studi sulla giustizia militare
Né io continuo o finita vorrei solo fare una
E questi sono disertori
Disertori i neozelandesi è una fotografia di gruppo che mandano loro comandante descrivono perché non di dimentichiamo attese per perché non vi dimenticate di noi
E speriamo di non ripeterli mai più
L'iniquità e la diserzione nelle riviste pacifiste la fucilazione dove appunto il fucilato l'immagine di
Di Cristo
Concludo
Dicendo facendo diciamo un invito prima di tutto alle stesse anche nella storiografia per quanto riguarda il trauma il trauma degli uomini io stessa mi sono occupata per tanti anni
Troviamo molte testimonianze molta documentazione
Sugli internati sui disertori
Sul trauma che hanno ricevuto penso che sia giunto il momento di occuparsi
Dei traumi e dei civili dei traumi delle donne che persero i cigni o i parenti dei traumi
Qui c'è il monumento di chiede cosa ne pensa
Il famoso monumento del ticket Collins autrice la scultrice che ha perso un figlio ventenne
Il trauma bene vedo bene
Il trauma della fame sono sempre immagini che The Economist il trauma dei bambini
Grazie
Ringraziamo davvero Bruna Bianchi per questo scorso sia sul quelle che sono poi le maggiori ricadute delle guerre dei conflitti armati nella nelle vite di milioni di persone di uomini donne anche di bambini
Ed è un tema sul quale credo potremmo fare una riflessione generale in chiusura di questa giornata di di lavori
Cioè
Qual è la fragilità umana che emerge nel momento più cupo della guerra nel momento in cui tutti intorno c'è una brutalizzo azione del conflitto vengono meno i vincoli di solidarietà c'è un'azione repressiva l'abbiamo sentito da parte
Delle delle istituzioni una repressione giudiziaria una repressione anche psichiatrica che tende ad eliminare quelli che sono gli aspetti umanizzante i dell'essere proprio umano
E l'uso di queste appunto terapie violente nel nel reprimere quelle manifestazioni cosiddette devianti della della personalità
Dell'uomo appunto e le sue fragilità
Credo che sia questo forse l'aspetto che resta come maggiore eredità della guerra quello di aver di non aver voluto con si terrà aree forse in maniera adeguata quelli che sono i traumi gli strascichi nella vita dei civili nostro dei militari ovviamente
Che hanno vissuto la guerra nelle trincee
Mi vengono in mente le parole prima Bruna Bianchi citava remark ecco nel nel suo sul romanzo niente di nuovo sul fronte occidentale
Ma che si sofferma proprio su questo tema sia sul tema della solitudine di fronte alla morte sul tema della fragilità umana è della
Mancanza appunto di elementi cui aggrapparsi per per sopravvivere nel momento più terribile della guerra
In una in un conflitto in cui la vita e la morte dicere marca e non dipendono più dalle eroismo degli uomini ma dipendono dalla casualità cioè dalla dal caso il caso che che viene a decidere chi muore o chi sopravvive nella guerra di trincea
E sono anche le parole che ricordi ricorda ricorderà in una intervista concessa la RAI nel mille novecentosessantanove Giuseppe Ungaretti
Quando dirà
E cito testualmente l'uomo nella guerra manifestava i suoi peggiori istinti anche se quella guerra
Anche se c'eravamo entrati anche se l'avevamo voluta ci sembrava che fosse l'ultima guerra che fosse la guerra per liberare l'uomo dalla guerra alla guerra non libera mai l'uomo dalla guerra
La guerra è rimarrà l'atto più bestiale dell'uomo
Ecco credo che forse questi elementi di riflessione
Restino ancora diciamo così aperti quando si discute appunto di conflitti armati di eredità di questi conflitti che restano poi nella vita delle persone
Non so se ci sono domande o interventi dal dalla sala per mettere i nostri relatori oppure in i relatori vogliono ancora aggiungere qualcosa rispetto
Hai temi che sono stati sollevati nella mattinata
Prego
Forse c'è un microfono che possiamo dare
Vorrei tornare sul tema della vittima del tradimento
La vittima
Sia nella prima guerra mondiale che nella seconda guerra mondiale non abbiamo fatto delle bellissime figure però
Con la prima con la prima scelta con con la scelta fatta nella prima guerra mondiale abbiamo vinto la quarta guerra d'indipendenza
Nella seconda guerra mondiale
Abbiamo ottenuto il risultato di sederci fine conflitto
Tra le nazioni vincitrici perlomeno quello che la all'ONU quelli Carlo sconfitto
Innanzi fascismo allora è tutto da tutto tradimento e tutta la vita ore forse anche un pochino una strategica il risultato di una strategia politica diplomatica militare
Io non sono esperto tradimento
Almeno non credo beh
Per quanto riguarda la seconda guerra mondiale
Debbo purtroppo contraddirla l'Italia non è stata accettata
Tra i vincitori alla fine della seconda guerra mondiale tanto che nel febbraio del mille novecentoquarantasette lo Stato italiano è stato costretto a firmare un durissimo trattato di pace lei probabilmente ricorderà le parole
Tragiche di Alcide De Gasperi che pochi mesi prima appunto davanti a al consesso della conferenza di pace a Parigi
Non dico piangente ma sicuramente in una condizione di assoluta impotenza
Chiedeva in qualche modo clemenza ai vincitori
E è vero che noi diciamo che la seconda guerra mondiale la Resistenza
E eccetera per carità siamo qui nel parla di nel Parlamento dalla nostra democrazia nessuno mette in discussione credo qui che la Resistenza la liberazione hanno contribuito sì in modo significativo alla
A quello che l'Italia è diventata dopo il mille novecentoquarantacinque lo è ancora oggi
Sarei tuttavia come dire
Cioè credo tuttavia che lei sia un po'troppo clemente quando parla di ipotizza una strategia o un qualcosa del genere
Non so se l'otto settembre del mille novecentoquarantatré il maresciallo Badoglio Presidente del Consiglio
E il sovrano avessero in mente una strategia se non che non era quella della
Fuga
E della
Del si salvi chi può
Mi sembra che lei sia un po'troppo Clemente nei confronti di coloro che ci hanno governato almeno in quel frangente li sto parlando dell'otto settembre ma credo che su questo non ci sia molto da discutere è chiaro che il tradimento se ne se ne può
Sì si può discutere da un punto di vista strettamente diplomatico non so se qui c'è uno storico diplomatico in sala
L'Italia aveva tutto il diritto di non partecipare alla guerra nell'estate del quattordici perché la Triplice Alleanza come lei sicuramente sa e un'Alleanza difensiva prevedeva il casus Frederick soltanto nel momento in cui l'altra fosse stata attaccata invece ventotto luglio l'Italia aveva dichiarato guerra alla Serbia
Quindi dal punto di vista
Formale diploma caute certo dal punto di vista
Formale diplomatico non c'è alcun dubbio che l'Italia avesse qualsiasi diritto
Di non partecipare la guerra
Tuttavia non è la storia non si fa con le formalità lì c'è stata poi una scelta politica molto complessa molto delicata
Tuttavia sulla seconda guerra mondiale sinceramente mi sento francamente di contraddire
La sua la sua visione purtroppo dall'otto l'otto settembre del quarantatré è una pagina non di una strategia di un abile raffinata strategia politica tentata da qualcuno ma è una delle pagine più
Vergognose della storia italiana
Di aggiungere una questione sempre per comprare il campo Borda l'equivoco del merito illustro del tradimento il quindici
Uno degli elementi su cui
All'epoca l'opinione pubblica offrì h la dirigenza austro-ungarica i tutto sommato anch'cura oggi ogni tanto in maniera più strisciante tra i colleghi di porte ostruiva cadaveri di part time mangiare di parte slovena
Si appoggia l'idea del
Del tradimento Gramola filiere non è solo uno
Tanto sull'avviso Pirro per nulla lettera Gustavo come ricordo corto mentre la Triplice Alleanza può anche lo spirito
Sottolinea piuttosto la malafede nelle trattative che seguirono alla
Di fatto la dichiarazione di neutralità in cui
Sì enfatizza l'idea atti Pirro dice Elisir d'Italia abbia trattato con tutte le parti in causa
Il che intendiamoci servire un fine come di un balletto di trattative e di scambio mercato delle vacche centralmente perché proprio più furbo di più che peraltro era il segreto di Pulcinella parlo soprattutto il cancelliere europei
Quello che loro talmente ancora oggi però nell'opinione pubblica le Repubbliche offrirgli oggi mi molti colleghi primo sottolineare
E che dall'altra parte le trattative condotto dall'Austria Ungheria non erano esattamente improntate a uno status per Lina
Quando sono state pubblicate poiché memori ricordano il tra di loro io alcuni diari dei diplomatici e dei dirigenti o screzi che seguiremo con le trattative è emerso con molto lieti di x fila oltre Ungheria si stava preparando
A offrire
La qualunque Regno d'Italia purché rimane fermo tra le salvo poi
Riprendo sì tutto a guerra conclusa
Questo né per sottolineare il fatto che come dire piste i termini ma alla fine di giugno e stanno alberghi non le trattative diplomatiche quanto perché siccome e proprio abbastanza bizzarro
Oliver analizzare il quadro della politica internazionale
Come le categorie morali che normalmente non hanno una grande città di Taranto
Bene ringrazio i colleghi allora per le risposte se non ci sono altri interventi altre richieste di chiarimento domande possiamo chiudere qui i lavori della mattinata grazie a tutti