"Diamo la parola alle 100 citta del villaggio. Per un reale pluralismo del sistema radiotelevisivo"

Ora sta una mezz'oretta dal la l'orario di convocazione del nostro contro nobile dice Meta viola che possiamo incominciare a
Se volete sistemare eventualmente anche attorno al tavolo
Ai derivati
Credito sul chiedevo l'invito noi puntiamo a fare un convegno che in sostanza una un vero e proprio incontro di lavoro in gran parte di operatori locali del dei sistemi informativi e puntiamo a fare un incontro abbastanza agile ma non per questo
Mancare approfondimenti anche precisi su aspetti sia generali nazionali che locali e regionali per questo pensiamo di confermare il programma che assegno della parola per le conclusioni a Vincenzo vita intorno alle diciassette diciassette trenta di sera interrompendo quindi i nostri lavori intorno all'una l'una e mezza con un buffet freddo che sarà possibile consumare quindi locali della federazione bolognese detto questo io ti ringrazio di essere venuti questa mattina ringrazi in particolare quanti di voi tengono da fuori Bologna sono sobbarcati anche un viaggio per partecipare a questo incontro di lavoro non l'hanno fatto una volta sola ma più volte per aiutarci a definire i temi le linee lungo le quali sviluppare il nostro ragionamento di oggi senza il loro contributo il vostro contributo sarebbe stato sicuramente molto più difficile riuscire
A fare questo convegno detto questo io do la parola a Andrea garofani che è responsabile del settore dell'informazione
Per la Federazione bolognese del PDS che qual è spetta il compito di svolgere la relazione introduttiva
Aggiungo solamente che presso la segreteria del convegno saranno disponibili
I testi delle comunicazioni che nel corso del di questo nostro incontro verranno pronunciati
Come diceva Piero Venturi lo scopo di questo convegno è quello di fare una riflessione
Collettiva tra persone che hanno un impegno politico e operatori del settore
Sulla situazione del sistema radiotelevisivo in generale e in particolare a livello locale
In questo convegno dico subito che noi non vogliamo fare di nuovo una riflessione retrospettiva sulle vicende che hanno portato la legge Mammì
E non vogliamo neanche fare una discussione sui problemi che sono ancora aperti in relazione all'applicazione di questa legge che come noto noi non l'abbiamo voluto rispetto all'assegnazione delle frequenze che aspettano le varie emittente vogliamo fare un discorso di prospettiva
In sostanza l'idea del convegno nasce da una domanda che ci siamo posti
Come si vede riorganizzare in uno stato pronta a forte impronta regionalista il sistema radiotelevisivo in Italia
La riflessione all'interno del PDS intorno ai temi della revisione della parte seconda della Costituzione e d'altronde non solo all'interno del PDS maniacale tra le forze politiche
Relativamente all'ordinamento della Repubblica con particolare riferimento all'organizzo dei poteri tra i diversi livelli istituzionali si è spinta ormai molto avanti
E da via via ha precisato sempre di più i propri contorni propositivi
Ci può dire che la battaglia regionalista che se condotta negli anni settanta e che ha avuto il suo momento culminante nell'approvazione della legge tre otto due del settantacinque e nell'emanazione del relativo DPR seicentosedici del settantasette
Ha esaurito definitivamente i suoi effetti positivi
Come abbiamo giustamente sostenuto nel manifesto elettorale del PDS dell'Emilia Romagna che abbiamo provato in occasione delle ultime elezioni politiche l'offensiva centralistica degli anni Ottanta ottenuti i suoi effetti
Comuni sono ormai ridotti a gusci vuoti le regioni sono state spinte a modellarsi assai spesso ad immagine e somiglianza del governo centrale
Pertanto continuare una battaglia per un mero decentramento amministrativo non è certamente più sufficienti
Quello che abbiamo proposto nel manifesto elettorale di cui parlava in precedenza è una netta svolta regionalista per ricostruire anche in chiave federalista all'unità nazionale
Valorizzando le diversità entità locali e l'autogoverno delle comunità
A me pare che questa impostazione corrisponde al sentimento dei cittadini
Così come si è manifestato in varie occasioni anche di recente rappresenti un tentativo serio di evitare una frammentazione del paese in una logica di localismo egoistico
I segnali in questa direzione del resto sono già molto evidenti come note si manifestano tra l'altro anche nel diverso andamento dei risultati elettorali tra nord e sud del Paese
Se vogliamo ricostruire un'unità nazionale dobbiamo necessariamente valorizzare le differenze collocandoli in un'ottica europea
Mi son ma se è vero come pare sia vero che il processo di unificazione europea sarà caratterizzato da un'Europa delle Regioni dobbiamo apprestarci politicamente istituzionalmente e culturalmente oltre che economicamente per andare in questa direzione
Le logiche centraliste che vanno sconfitte bisogna per l'appunto puntare sull'autogoverno delle comunità locali
In questo contesto occorre ripensare strategicamente sistema radiotelevisivo
Per renderlo funzionale ad un processo di riforma istituzionale del tipo di quello di cui ho parlato in precedenza
Da questo punto di vista ritengo che si possa affermare che si è chiusa anche qui una fase quell'aperta dalla riforma RAI del settantacinque
Quella riforma dato il massimo dei frutti che poteva dare maggiore pluralismo dell'informazione radiotelevisiva pur all'interno di una logica di stretta lottizzazione partitica realizzazione di un timido processo di decentramento con la costituzione delle sedi regionali
In questo ambito è fuor di dubbio
Che abbiamo svolto come pc prima e come PDS ora un ruolo di reale propulsione del processo di innovazione del sistema mantenendo aperti dei varchi all'interno della situazione di duopolio RAI Fininvest sancito dalla legge Mammì
In particolare la realizzazione da terza rete come la conosciamo ora rappresentato nel sistema televisivo italiano un elemento di forte innovazione il che ha consentito tra l'altro alla RAI di reggere all'agguerrita concorrenza della finanza come dicevo una stagione si è chiusa oggi dobbiamo aprire il fronte della battaglia del riassetto del sistema radiotelevisivo pubblico e privato
Uno stato a forte impronta regionalista che operi in un ottica federalista deve essere supportato da un sistema radiotelevisivo che abbia la stessa impronta si pone la necessità di un cambiamento di asse culturale nella gestione sia dell'informazione che dell'intrattenimento radiotelevisivo il locale deve divenire una risorse all'interno di un sistema effettivamente pluralista nel quale si va dal superamento della legge Mammì
Che da questo punto di vista non solo fotografa una situazione duopolio assolutamente inaccettabile ma esprime un modello culturale arretrato
Su questo si soffermerà medio Pacchiotti in questa sede voglio solo ricordare come l'Italia dal punto di vista della legislazione antitrust sia assolutamente non all'altezza rispetto a tutti gli altri paesi europei ed anche gli Stati Uniti
Tutto ciò rappresenta un ostacolo serio lo sviluppo della democrazia nostro Paese e quindi va rimosso ma discorso del pluralismo va posto su basi diverse
Non solo pluralismo nel senso di più soggetti imprenditoriali che agiscono sul mercato ma contestualmente un pluralismo fondato sulla valorizzazione del locale
Appunto come abbiamo detto nel titolo del convegno diamo la parola alle cento città del villaggio
Lo stesso al dibattito che si è aperta sulla creazione di un terzo polo può essere opportunamente collocato all'interno di questo tipo di scenario ipotizzando non solo la riduzione a livello nazionale da tre a due delle reti televisive di proprietà di un singolo gruppo ma la nascita del terzo polo attraverso la creazione di un network nazionale che associ le reti locali private mantenendo però ognuno ha la propria identità
Del resto ritengo che le stesse emittenti private non possono pensare di reggere le forti difficoltà che incontro attualmente soprattutto a livello di raccolta pubblicitaria e di produzione di programmi se non avranno la capacità di costruire delle alleanze
La RAI a questo proposito può svolgere un ruolo fondamentale attraverso la creazione di consorzi con le private a livello locale per la puzza di programmi e di informazione ma su questo tornerò più avanti
So se va be'con attenzione le tabelle sul mercato pubblicitario e sulle norme antitrust e gli altri Paesi europei che abbiamo messo nella carpetta vi potete rendere conto non solo dell'arretratezza della legislazione in materia
Ma anche delle oggettive difficoltà nelle quali si trovano le emittenti private locali sia radiofoniche e televisive
La fine d'Este la RAI come si evince da queste tabelle esercita un controllo pressoché totale sul mercato pubblicitario
Basta citare un dato
Sul totale delle risorse televisive del novanta la RAI che aveva il quarantotto e otto per cento canone più pubblicità
La Fininvest di quarantuno e nove le altre tv il nove tre tra l'altro questa situazione il mercato pubblicitario com'è noto non danneggia solo le emittenti locali
Ma anche il settore della stampa subisce una situazione di grave difficoltà com'è stato giustamente denunciato più volte dagli stessi editori
Da questo punto di vista poi settore radiofoniche addirittura una situazione gravissima e se non verranno rapidamente assegnate le frequenze molte radio locale dovranno cessare la loro attività
Ma su questi temi in generale può interverrà meglio Natucci nella sua comunicazione
Quindi un cambiamento strategico come dicevo in precedenza
Nel sistema radiotelevisivo italiano c'è bisogno di questo a mio parere dettato non solo dalle ragioni istituzionale ricordate prima ma dalla necessità di innovare i palinsesti che risentono di una caduta di qualità abbastanza preoccupanti
Infatti se osserviamo prese nei palinsesti televisivi assistiamo ad un'omologazione dei linguaggi e degli stili salvo alcune positive eccezioni sia nel privato che nel pubblico che è veramente preoccupante
Ma anche la sperimentazione e la ricerca danno vita alla caccia all'onesto Divella tutto in basso elargendo quello piccolo chiamavo un compenso narcotico a buon mercato aggiungo io
Quello che ci dobbiamo chiedere e se esiste un'alternativa al berlusconismo alla rappresentazione di un'Italia felice che partecipa migliaia di Quist dalla mattina alla sera o di moltitudini di donne che guardano la donna del mistero
Cioè dobbiamo chiedi se esiste un'alternativa l'appiattimento acritico
Funzionale a non cambiare niente in questo Paese in cui il massimo di criticità è rappresentato dalla televisione spazzatura di Maurizio Ferrara fatto di risse di arroganza e condita con uno spudorato Craxi
Penso che dobbiamo chiesi nel contempo
Se esiste un'alternativa al baudismo tipico prodotto della cultura televisiva democristiana sua denti ed accattivante professionalmente perfetto
Ma che rappresenta la realtà con un minestrone insapore incolore che non fa alzare la pressione anzi tendono addormentare le coscienze
Accanto a questi modelli certamente caratterizzati da alta professionalità esiste la televisione delle aspetto del video liscio richiesta
Che invadono in modo pervasivo tutte le emittenti locali con un livello di qualità su quale meglio sorvolare
Non voglio fare del facile moralismo riconosco le difficoltà economiche nelle quali si dibattono le emittenti private locali mi chiedo però se dobbiamo accettare tutto ciò coniugato ineluttabile
Forse c'è bisogno di uno scatto di fantasia imprenditoriale di voglia di rischiare insomma mi pare che un cambiamento di strategia sia dell'informazione che d'intrattenimento è non solo necessario ma anche maturo
Noi pensiamo che una delle strade più importante anche se non l'unica da percorrere per operare questo cambiamento si è quello di mettere più locale dell'informazione come nell'intrattenimento radiotelevisivo
Se dovessi riassumere con uno slogan quello che pensi riferimento all'informazione direi più cronache meno teatrino della politica romana
D'altronde se osserviamo presenti il panorama televisivo di questi ultimi tempi possiamo rilevare che il pubblico e più intelligente di quanto pensino Berlusconi e Pasquarelli ed esprime una volontà di cambiamento
Se dovesse infatti come anche se su piani completamente differente il successo Discardi Samarcanda
Quello di Funari con Mezzogiorno italiano quello di avanzi di Mai dire gol e la conferma del successo di Striscia la notizia di blocco di trasmissioni come quella sulla mafia realizzato in coproduzione da Samarcanda al Maurizio Costanzo Show
Mi pare che segnali un'esigenza di cambiamento nel linguaggio televisivo e nei contenuti delle trasmissioni che avvertito dalla gente
Partire dalla realtà raccontare storie vere usare un linguaggio immediato smitizzare il mezzo e anche la realtà compiendo un'operazione di smontaggio e rimontaggio sul filo dell'assalto ed ironia appaiono come percorso attraverso il quale ci può rinnovare il linguaggio televisivo
Per questa via me pare sia posto ci posso contare anche il rilancio della radio
Anche in questo settore infatti l'omologazione appare come il dato prevalente anche se non esclusivo la formula musica più informazione e l'elemento unificante con il risultato di un appiattimento generalizzato
Siccome dice metro alla radio che è stato una forma di ascolto di gruppo è passata con l'avvento della tv a usi privati individuali il teenager i più del gruppo del pubblico televisivo per rivolgersi alla sua radio personale
Purtroppo mi pare di dover rilevare che dirà che il personale non esistono praticamente più
Non si è fatto tesoro delle esperienze positive del passato da quelle della radio pubblica penso per voi giovani e Alto gradimento alla nasce delle radio libere che oltre esprimere una carica antagonistica il rapporto erano fortemente radicate rispetto al territorio
Il cambiamento strategico come dicevo può avvenire attraverso la valorizzazione delle risorse locali intorno il sistema a questo proposito ragionamento pensiamo si possa articolare in tre parti informazione la qualità del prodotto radiotelevisivi per esigenze di segmentazione la riorganizzazione della RAI
Cioè l'informazione il panorama
Radio televisivi in Italia anche la nostra regione abbastanza soddisfacente
A livello RAI l'informazione nazionale galleggia sul mare della più completa lottizzazione e tutti i tentativi di uscire da questa logica sono si tenta di reprimere basta ricordare a questo proposito interventi censori di Pasquarelli verso Samarcanda
Il TG tre si segnala come il telegiornale più obiettiva e più completo non solo per la nostra opinione ma anche per valutazione di analisi compiute
Chi ha tentato introdurre anche dell'innovazione interessanti per esempio il TG Romano Jorge alle ventidue e trenta il TG uno e il TG due naviga nel mare conformismo più totale fino al punto che Vespa dichiara che il suo editore di riferimento della DC
Il problema non sta nel fatto che lo abbia detto di fatto problema sta nel fatto che è vero
In generale nei TG nazionali prevale il palazzo
L'informazione non si fa pensando a quello che il pubblico vorrebbe sapere ma quello che il governo e le forze politiche di governo o i singoli leaders politici vogliono far sapere
Il Paese reale sta spesso sullo sfondo ma anche addirittura su questo forse farebbe bene a riflettere Bruno Vespa nel momento in cui quarto ricadute degli indici d'ascolto i TG uno in relazione anche ai buoni risultati del TG cinque
Sì passiamo agli ad esaminare l'informazione RAI nella nostra regione il quadro diventa ancora più preoccupante
Il TG dell'Emilia Romagna e di fatto un insieme di comunicati stampa e di convegni dei vari partiti ed associazioni nei quali prevalgono come ospiti fissi l'onorevole Casini onorevole Christoph onorevole Babini e Boselli
Non c'è dichiarazione convegni inaugurazione al quale partecipo a questi personaggi
Che non trovino uno spazio adeguato accanto a questo non si può non rilevare come la redazione dell'Emilia Romagna siano uniti in Italia nella quale non si è pure fatto non si è neppure fatto un piano editoriale
Cioè non si è neppure tentato uno sforzo per definire una linea editoriale da parte del capo redattore ed in effetti il TG regionale da spesso l'impressione di essere una barca che non ha una rotta precisa
è bene chiarire che noi non combattiamo per qualche minuto in più
Noi chiediamo fondamentalmente due cose in primo luogo un'informazione non lottizzata in secondo luogo l'informazione che dia conto della realtà economica e sociale e culturale politiche istituzionale dalla nostra Regione
Al teatrino della politica romana non vogliamo sostituire il teatrino dalla politica bolognese o regionale
Volutamente non abbiamo presentato a questo convegno uno studio sui minuti dedicati a ciascun partito
Perché ci sembra un approccio vecchio al problema
Chiediamo un modo diverso di fare informazione valorizzando l'autonomia e le capacità professionali dei giornalisti RAI della nostra regione
In questo senso pensiamo che la futura nomina del nuovo caporedattore nel momento in cui l'attuale andrà in pensione debba seguire criteri esclusivamente di tipo professionale
E non essere deciso secondo logiche spartitorie tra le correnti democristiane Casini e Cristofori e di PSI
Di converso il panorama dell'informazione settore privato non è particolarmente esaltante
Le reti Fininvest sono arrivati i pezzi più però più però l'unico che per reale convinzione il prodotto più qualificate certamente il leasing che anche quello su con la Fininvest ha investito di più
Italia uno e Retequattro sono lo specchio del loro direttore Emilio Fede bell'esempio di perfetto muso mezzobusto governativo sin dai tempi in cui era al TG uno in questo contesto però va seguito con attenzione a mio parere il TG cinque perché sta realizzando un'operazione interessante che punta su una formula molto agile dando più spazio alla cronaca che la politica
La scelta editoriale si colloca in un contesto commerciale non c'ero di ribaltamento il modo tradizionale di fare informazione televisiva aprire il giornale con notizie che siano più in sintonia col pubblico che viene lasciato in dote dalla ruota della fortuna di Mike Bongiorno
Questa scelta però proprio con effetto positivo a mio giudizio di maggiore freschezza ed appetibilità
In questi giorni presente mi ha colpito il fatto che l'apertura del TG cinque delle ore venti
Era spesso sulle tangenti a Milano e non sulle consultazioni per il nuovo governo come avveniva in forma canonica nei TG RAI anche se il riferimento a questo avvenimento non c'erano effettivamente notizie particolarmente nuove interessanti da offrire a parte ieri sera
In generale si può dire comunque che il locale non esiste nell'informazione Fininvest a livello locale regionale poi l'emittente che più di tutte ha investito positivamente sull'informazione certamente represse
La quale devi sui buoni rifiutai d'ascolto essenzialmente all'informazione dallo sport nelle altre emittenti regionali e non mi pare che si presti la dovuta attenzione all'informazione e i TG sono spesso appaiono spesso come la lettura delle agenzie
Lo stesso problema esista di quello radiofonico
In generale salvo alcune eccezioni per esempio Italia Radio Radio Radicale dico nazionale mi pare di poter dire anche Punto Radio anche se può apparire di parte GR finiscono per essere anche qui la lettura delle notizie Ansa del Televideo RAI
Io penso quindi che all'interno il settore dell'informazione la riforma dell'aria del valorizzazione della risorsa locale va intesa nel senso appunto che cercavo di indicare in precedenza
Occorre realizzare una vera e propria azione di marketing che assuma le esigenze le domande del pubblico come elemento fondante del prodotto informativo che si occupa
Per l'appunto a partire dalla realtà descrive in sostanza d'Italia nelle sue diverse articolazioni
Sarebbe bene domandarsi infatti se i cittadini interessano le frasi smozzicate i vari leaders politici catturate uscito delle riunioni spettacolo al quale assistiamo quotidianamente nei vari TG
O peggio il pastone che io no proprio rotto le pedine di ore peggio se questo non contribuisca ad aumentare la disaffezione per la politica e la nausea per la politica intesa non come servizio ma come puro gioco di potere
La valorizzazione adesso sono calciatori formazione quindi si può concretizzare seguendo due filoni più locale nell'informazione nazionale allargamento degli spazi dedicati all'informazione regionale e locale
Quando diciamo più locale ne informasse nazionale intendiamo
Questo nell'accezione indicati in precedenza uno sforzo di rappresentare la complessità e l'articolazione del Paese cioè
Pensare un sistema radiotelevisivo delle differenze sessuali parziali economiche sociali e rifiutare un'operazione di meccanico omogeneizzazione culturale politiche
Ovviamente non si vuole proporsi tema radiotelevisivo fondata sulla cultura dell'egoismo localistico impermeabile verso il mondo e privo di una visione nazionale dei problemi
Ma se è vero come dice me croati l'unicità e la diversità possono essere favorite nella civiltà elettrica come mai in passato queste la scommessa da tentare anche per rispondere all'oggettiva segmentazione dei bisogni degli utenti la televisivi
Del resto mi pare che il successo di alcune tracce televisive come Samarcanda o su un piano differente il TG due delle ore tredici con Diogene c'era un esempio concreto del ragionamento che ho svolto in precedenza
Più locale vuole anche dire lavorare sul linguaggio spostarsi presente di porre i politici le domande che i cittadini si pongono esplicitare il gioco rifiutare il minuetto dei discorsi precostituiti porre i problemi che nella realtà la gente si pone
A questo del resto mi sembra si debba attribuire il successo di Funari con Mezzogiorno italiano e ancora una volta quello di Samarcanda e su questo credo che dovremmo tutti meditare operatori dell'informazione televisiva che politici
L'allargamento degli spazi poi invece va dedicate l'informazione regionale locale va realizzata ovviamente si insisterà anche in sede Fininvest che attraverso il potenziamento dell'informazione delle emittenti locali
Rispetto alla RAI condividiamo le proposte avanzate all'Usigrai con la riorganizzazione delle sedi regionali in particolare pensiamo che l'informazione debba essere presente in tutte e tre le reti allungando nastro
Speriamo che le recenti decisioni del Consiglio e ministro della RAI sulla riorganizzazione dell'informazione producono gli effetti positivi che il presidente Pedullà ha dichiarato
Per quello che si riferisce al potenziamento dell'informazione all'interno delle emittenti locali ipotesi che si propone quella dei consorzi tra RAI ed emittenti locali
Che potrebbe concretizzarsi scambi di servizi produzione di informazione locale
Rispetto al quale la Regione dovrebbe svolgere un'opera di promozione attiva proseguendo nell'azione di sostegno all'informazione locale avviata positivamente con le convenzioni realizzate dalla Presidenza del Consiglio regionale
All'interno del ragionamento sull'informazione esiste tutto un campo che definire dell'informazione di servizio o per meglio dire di pubblica utilità che dovrebbe essere fortemente sviluppato
Abbiamo inserito nella carpetta il testo della legge duecentoquarantuno del novanta quello sulla trasparenza per capirci
Sia per richiamare la vostra tensione sull'importanza di questa legge che sull'esigenza di utilizzare l'informazione fatti radiotelevisiva anche per realizzare l'obiettivo di una maggiore trasparenza delle procedure amministrative
A questo proposito è l'invidia appare come uno strumento molto utile
Sarebbe quindi opportuno che la RAI procedesse la realizzazione del Televideo regionale che potrebbe essere di valido supporto insieme a quelli realizzati dalle emittenti locali per l'azione della Regione degli enti locali in questa direzione
In tutto questo ragionamento come ho detto il secondo punto che mi interessa sottolineare e quello della qualità
Che mi pare un tema centrale infatti dobbiamo rilevare a me pare che al al dilatarsi dell'offerta radiotelevisiva non ha corrisposto un aumento medio della qualità dell'offerta stessa
Anzi come rilevavo all'inizio si assiste ad un certo appiattimento ed omologazione
Che provo con offerti indistinta spesso scarsamente segmentato
Tutto ciò può apparire strana in quanto principi fondamentali del marketing segno esattamente l'opposto
Il sistema radiotelevisivo attuato Jason sembra essere tenuto in scarsa considerazione evidenziando un approccio meccanicistica e starei quasi per dire detto l'industria di Este che pensa che la domanda che si deve adattare alla produzione e non viceversa
Per cui vediamo sulle reti televisive salvo alcune eccezioni programmi si assomigliano valanghe di Fini spesso visti e rivisti più volte vendite di prodotti eccetera
Al contrario e per fortuna innovazione tecnologica spingerà sempre di più anche il prodotto radiotelevisivo verso una raccolta segmentazione
Già oggi del resto la larga diffusione dei videoregistratori spinge verso l'autoproduzione di un palinsesto personalizzato
I solamente quattro di sabato scorso titolava un sequestro dalla California il futuro dell'attivo intelligente
Chi sottolineava come l'innovazione tecnologica porterà ad avere a disposizione le case cinquecento canali ed apparecchi televisivi ad alta definizione che svolgeranno Basquiat Koons varie funzioni oltre quelle tradizionali
Tutto ciò oltre che abbiamo in mente i modi leader ma su questo non ci soffermiamo qui oggi cambierà radicalmente il modo di fruire soprattutto di fare televisione
Ora credo che però già oggi al di là di questa innovazione all'interno di questa situazione la situazione attuale esiste un terreno di sviluppo positivo del sistema
In sostanza io penso che la segmentazione dell'offerta possa essere il terreno sul quale superare la logica della lottizzazione all'interno della RAI
Cioè la strada la segmentazione potrebbe portare ad una divisione tra le reti non sulla base di logiche partitiche come ora ma sulla base di una differenza di generi e di programmi
In secondo luogo valorizzando anche in questo ambito quello che abbiamo chiamato la risorsa locale
Si può andare a scovare incentivare la creatività che c'è nelle diverse realtà territoriale del nostro Paese e fanno esprimere concretamente questo ragionamento vale sia per i meteo nazionale che per le emittenti locali c'è bisogno in sostanza di un'iniezione di novità bisogna liberare energie intellettuali ed artisti che ci sono nel nostro Paese
Anche ed anche nella nostra regione per dargli uno spazio concreti
In fondo
Se ci pensiamo bene l'avvento delle emittenti radiofoniche e televisive private ha rappresentato un'indubbia ventata di innovazione inizialmente si anche tradotto in una maggiore libertà e possibilità di espressione per tutti
Questa spinta propulsiva si è interrotta c'è meno sperimentazione ed innovazione
Da questo punto di vista ritengo che le sedi regionali della RAI opportunamente riorganizzata e vedremo più avanti debbono appunto promuovere consorzi con le emittenti locali non solo sul versante della produzione dell'informazione ma anche dei programmi della teledidattica dello spettacolo eccetera
Questi Consorzi dovrebbero vedere il coinvolgimento della Regione degli Enti locali dell'università e delle altre istituzioni culturali che operano in valore Giona
In questo senso già oggi sarebbe possibile agire sfruttando le potenzialità che offre la sede RAI di Bologna purtroppo dobbiamo constatare l'assoluta inattività dell'azienda a livello locale
Infine la riorganizzazione della RAI su questo tema si soffermerà Majorino io voglio solo citare alcuni punti fondamentali e brevemente in primo luogo credo che occorra sottolineare con forza l'esigenza del risanamento finanziario dell'azienda RAI
Il tema ho visto sotto due aspetti la riduzione dell'esposizione debitoria e l'aumento dell'efficienza aziendale
Il tema su un oggettivo rilievo anche perché la RAI non potrà competere adeguatamente con la Fininvest se non risolverà i problemi finanziari di efficienza che attualmente dimostra di aver assumere un ottica manageriale nella gestione dell'azienda RAI significa rompere con la logica Lotito Tory e valorizzare le professionalità che esistono all'interno dell'azienda stessa
In questo senso occorre partire dalla nomina del consiglio di amministrazione
La RAI rappresenta un terreno su concreto
Sul quale realizzare quella separazione tra politica e gestione di cui parliamo da tempo
I partiti si devono ritirare dalla gestione della RAI
In considerazione dell'importanza
E della delicatezza del servizio pubblico il Parlamento deve esercitare il proprio potere di indirizzo e di controllo sia attraverso la nomina il consiglio d'amministrazione che attraverso l'azione di controllo e di indirizzo ed indirizzo della Commissione di vigilanza
Coerentemente con questa impostazione occorre scegliere i membri del consiglio d'amministrazione secondo criteri che privilegino la professionalità e la competenza nella gestione aziendale
La RAI nell'ambito degli indirizzi definiti dal Parlamento deve funzionare secondo criteri manageriali
In secondo luogo la RAI pensiamo debba trasformarsi in una holding all'interno della quale
E se gli regionale divengano società dotate di piena autonomia
Questa ci pare una scelta che favorisce quel processo di riassetto del sistema radiotelevisivo pubblico in chiave fortemente regionalista individuando per questa via un ruolo forte delle regioni
Del resto se la riforma istituzionale che noi auspichiamo si realizzerà anche attraverso la creazione di una Camera delle Regioni
è ovvio che anche questi ultimi dovranno essere coinvolte nell'azione di indirizzo e di controllo dell'attività del servizio pubblico radiotelevisivo
La scelta della Rai ordine appare funzionale ad una maggiore capacità imprenditoriale in particolare anche a livello locale
Concludendo che temo quindi che sia opportuno sottolineare un fatto
E cioè che quello che noi abbiamo vogliamo proporci proponiamo con questo convegno
Non ha la pretesa di essere una soluzione esaustiva dell'insieme dei problemi del sistema radiotelevisivo italiano
Quello che ci vogliamo proporre di rilanciare un dibattito sul ruolo e le funzioni del sistema radiotelevisivo effettivamente pluralista e del quale non prevalgono logiche centralistiche così come è stato fino ad ora
Sostenere questa tesi non significa mitizzare il locale come dimensione Fascetti che in contrapposizione alla Roma ladrona
Queste sono stupidaggini leghiste che lasciamo chi le ha inventate anzi da questo punto di vista basta citare il caso di Taranto sul quale abbiamo inserito nella carpetta un tormento di Tommaso De Mola e mi sembra molto significativo
E gas ritardo ci ricorda come sia necessario il massimo di vigilanza da parte delle istituzioni a tutti i livelli e da parte dei cittadini per impedire che un'emittente locale diventi uno strumento di potere con connivenze pericolosi con la malavita organizzata
La valorizzazione della risorsa locale va inserita nella battaglia per il pieno dispiegamento della democrazia che la ragione fondante della nascita del PDS noi pensiamo ad un'Europa delle Regioni
Nella quale la democrazia sia fondata sull'autogoverno delle comunità locali sulla trasparenza di processi di decisione politica ed amministrativa sulla trasparenza del mercato attraverso un'adeguata legislazione antitrust
Mi pare pertinente condivide in che senso l'affermazione che Zanni faceva ieri nell'intervista all'Unità laddove sostiene che non si affronta la crisi attuale che sull'onda della questione morale può persino misurarsi in una grave sconfitta democratica senza una profonda riorganizzazione delle funzioni statali secondo un principio federalista
è auspicabile che dal paese parto una spinta forte in questa direzione
E che i cittadini si mobilitano sperando che nel frattempo non ci siano tutti addormentati davanti alla televisione ed in questo senso credo che sia forte il dubbio che un sistema radiotelevisivo pluraliste articolato c'è una delle garanzie migliore per realizzare questo
Bene io se siete d'accordo
Sì sì d'accordo per ringraziato garofani carestia ad alcune prime comunicazioni nel seguito potremmo intercalare alcuna comunicazione altri interventi quindi vi invito già a pensare interventi eventualmente scrivere Aldo bacche o chi per la prima comunicazione la legge Mammì una legge da cambiare
La legge due due tre del novanta sulla disciplina del sistema radiotelevisivo pubblico e privato rappresenta un esito ancora parziale non definitivo
Che dovrà avere ulteriori sviluppi
Di una vicenda politico istituzionale assai complessa
Che ha già segnato con intensità straordinaria la vita pubblica italiana degli ultimi quindici anni
E dipenderà anche da noi porre questo problema con la dovuta intensità al costituendo governo Amato nelle consultazioni che in questi giorni saremo chiamati a svolge d'altra parte le cronache delle statue del novanta cedo rammentano
I modi e i tempi in cui si è giunti al varo della legge dimostrano che esiste in materia di televisione
Un vero e proprio caso italiano segnale forte di una anomalia di funzionamento del nostro sistema politico che si è caratterizzato in questo campo dapprima per il rifiuto di di produrre regole e poi una volta giunti ad una disciplina normativa per la scelta della paralisi operative
Trionfa perciò in questo settore per usare un eufemismo colto
La forza normativa dei fatti
Anche se a ben vedere non può dirsi che manchino del tutto nel settore radiotelevisivo regole riferibili ad una fonte di tipo istituzionale
E questa fonte era presentata dal sistema della magistratura
Per una parte del trascurato dei magistrati ordinari e quelli amministrativi
Per una parte ancor più rilevante la Corte costituzionale
Una corte che proprio in materia televisiva ha mostrato di voler interpretare in modo singolarmente forte penetrante
Il proprio ruolo nei confronti delle istanze di vertice del sistema politico istituzionale governo e Parlamento
è anche vero però e ne è testimonianza la relazione annuale al Parlamento del Garante per la radiodiffusione l'editoria che la legge due due e tre e il suo recente Regolamento di attuazione offrono materia di riflessione estremamente ricca non solo giuristi positivi in una prospettiva necessariamente interdisciplinare ma altre sia politologi studiosi delle istituzioni di semiotica Sociologia
Un tema appare comunque prioritario anche dal punto di vista della rapporto tra normativa comunitaria e norme nazionali
è quello posto dall'articolo quindici della legge due due e tre del divieto di posizioni dominanti nell'ambito dei mezzi di comunicazione di massa
E per gli obblighi del concessionario che va riesaminato e raccordato
Con la legge due otto sei successiva dell'ottobre novanta norme per la tutela della concorrenza e del mercato e con il recente decreto legislativo numero settantaquattro novantadue di attuazione della direttiva CEE in materia di pubblicità ingannevole
La legge due due tre del novanta
Come meglio di me potrà mettere in evidenza Vincenzo Vita
Disattenzione
Quel presupposto fornito dalla sentenza della Corte ottocentoventisei dell'ottantotto chiamata a pronunciarsi sul famoso decreto Berlusconi
Questa sentenza concludeva dicendo
Che necessaria una disciplina definitiva della materia che si sottragga a alle censure che erano state sollevate appresti quel sistema di garanzie efficace al fine di ostacolare il modo effettivo il realizzarsi di concentrazioni monopolistiche otto oligopolistico non solo nell'ambito delle connessioni tra le varie ditte ma anche in quello dei collegamenti tra le imprese operanti nei vari settori dell'informazione incluse quelle pubblicitarie
Come si è già più volte sottolineato
La necessità della introduzione nella disciplina dell'emittenza privata su scala nazionale di un simile sistema di garanzie deriva dalla imprescindibile esigenza sottesa alla pensionata sentenza di una effettiva tutela del pluralismo dell'informazione
Che Patti Patti perché va difeso contro l'insorgere di posizioni dominanti o comunque preminenti tali da comprimere sensibilmente questo fondamentale quando simili posizioni diceva la sentenza dell'ottantotto possono verificarsi sia in ciascuno dei singoli settori del sistema radiotelevisivo
Sia attraverso le le commissioni e collegamenti anche indiretti o di mero fatto
Inoltre è possibile che siano attuate con varie forme di collegamento tra le predette imprese e quelle piante ad una presenza rilevante in settori diversi da quello della informazione
Di conseguenza la futura legge non potranno contenere limiti e cautele finalizzate ad impedire la formazione di posizioni dominanti lesive del valore costituzionale di cui all'articolo ventuno della Costituzione
Naturalmente concludeva la sentenza l'efficacia di una simile disciplina ai fini indicati presuppone l'introduzione di un altro grato di trasparenza degli assetti proprietari e dei bilanci dell'impresa di informazione di quelle collegate trasparenza che incide pur sempre sul valore del pluralismo ed ha quindi rilievo costituzionale
Io credo che non ci sia pronunciamento politico più efficace del monito disatteso della
Non si può peraltro sottacere un vistoso peccato di omissione della legge due due e tre
L'aver trascurato di disciplinare le prospettive ormai attuali legate alle nuove tecnologie d'impiego del mezzo televisivo dal satellite a diffusione di retta alla pay-tv all'industria dei programmi
Il vero come osserva il garante nella relazione del del di quest'anno inviata al Parlamento il sistema radiotelevisivo assumendo come punto di riferimento una enunciazione contenuta nella comunicazione della Commissione della comunità europea al consiglio al Parlamento
Bruxelles
Ventotto due novanta si dovrebbe configurare nell'ottica del mercato unico europeo come una sorta di trittico audiovisivo le cui parti sono le regole del gioco
Le industrie dei programmi le nuove tecnologie la traduzione italiana di questo trittico come cercheremo di mettere in evidenza lascia invece molto a desiderare partiamo dalle regole del gioco
è urgente riformare la legge e nel contempo è necessario battersi perché le sue fasi di attuazione
Che sono già viziate da una rilevante patologia
Non determini
Lesioni nei confronti del pluralismo dell'emittenza televisiva e radiofonica in specie rispetto alle tv private locali e alla radiofonia
E nei confronti del ruolo istituzionale delle regioni e dei comitati per i servizi radiotelevisivo
I tempi della legge e di ritardi si vanno accumulando nonostante la legge ne condizionano pesantemente i contenuti di svelando né di i vizi già denunciato
Nella perdurante inerzia amministrativa che aggrava la curiosità legislativa
Si vanno consolidando realtà imprenditoriali corposi interessi economici e politici che costituiscono di fatto formidabile il vincolo alla stessa peraltro tracce del capacità innovativa della legge e alle stesse potenzialità regolatrici del suo regolamento attuativo
Già avvistato dalla Corte dei Conti compaesani tempestivo
Rispetto alla dura due tre e tutto da discutere con il senno di poi
Dove si collochi di confine tra giusto e necessitato rispetto dei dati di realtà e disdicevoli acquiescenza agli stati di fatto e dagli interessi particolari che si collegano
Questo è l'interrogativo che poniamo dove finisce la saggezza di chissà fare i conti realisticamente con i processi socioeconomici che oggi sarebbe velleitario pretendere di azzerare
E dove invece comincia la timidezza o la corri dita
Di chi supinamente avalla lo stato di cose presenti rinunciando ad introdurli con la forza delle norme anche qui cambiamenti che sarebbero realisticamente possibile
Il legislatore del novanta come si è collocato di fronte a questi livelli
Io credo di poter dire a questo proposito che la iniziativa politica che il PDS con la sua iniziativa nazionale ha compiuto in questi faticosissimo i due in una posizione in qualche modo anche di solitudine rispetto al corpo complessivo del fallimento
Ha saputo esprimere
Una opposizione incalzante e puntuale
Che ha fornito e fornisce anche proposte contestuali credibili
E io credo che su questo punto proprio anche tenuto conto della situazione politica di queste ore noi dovremmo riuscire ad esprimere una iniziativa coerente con quello che abbiamo in varie occasioni portato a casa
La revisione della legge due due tre dovrà affrontare alcuni noti il primo che attiene alle all'intero edificio normativo
Quanto di Stato e quanto di mercato sul sistema radiotelevisivo misto
Che spazio che ruolo quale ordine di grandezza rispettivo e già Andrea Garofani poneva queste questioni devono riconoscersi alla televisione pubblica la televisione privata l'opzione su questo punto si esprimesse strumentali essenzialmente attraverso le scelte che la legge compie in ordine al regime delle risorse economiche disponibili per la televisione pubblica campane e pubblicità
Il secondo moto che tipo di televisione pubblica e che tipo di televisione privata il che vuol dire in primo luogo e senza nessuna ovviamente rischio censorio valutare comparativamente lo statuto della televisione pubblica e lo statuto di quella privata
Sarà necessario confrontare i diritti i doveri le possibilità e vincoli che la legge deve attribuire alla prima con i diritti e doveri le possibilità i vincoli che caratterizzano l'operare della seconda
Ci si chiede allora misurare sulla qualità ciascuno dei sentimenti che compongono il sistema misto
Per il polo pubblico accanto al problema rari politica c'è quello dell'emergenza del locale nel polo pubblico
Che è un po'il tema che è stato suggerito oggi e per il palo privato bisogna prefigurare una televisione privata all'insegna della concentrazione spinta fino ai limiti del dell'oligopolio o invece
Dobbiamo pretendere la salvaguardia e la valorizzazione diffuso pluralismo
Domande queste che ci rimandano a riflettere sul grado di incisività efficace delle garanzie antitrust introdotte dalla legge
Per quanto riguarda poi la pianificazione delle radiofrequenze un interrogativo ci sentiamo di porre i procedimenti di pianificazione possono costituire il presupposto giuridico per una diversa qualificazione delle radiofrequenze stesse
Lettere è il solito qualificato come res communis omnium
La cui utilizzazione ai fini di diffusione circolare potrebbe rappresentare un'ipotesi di godimento di un bene a fruizione collettiva per lettere però diversamente dagli altri beni comuni si pone un tipico problema relativo alle forme di godimento Cortina
In quanto
Le frequenze radio elettriche evidenziano una sproporzione tra risorse esistenti e fabbisogno
Proprio in relazione a tale fattispecie esplica una funzione particolare la riserva originaria statale su questi beni
In quanto tale serba e imposta proprio al fine di consentire un uso regola dei beni stessi attraverso appositi procedimenti concessorio ecco
Aveva diciamo così stravolto questi principi che sono principi cardinali dell'ordinamento giuridico
Questa sorta di demanialità azione dell'etere riveste una grande importanza
Non solo perché dovrebbe comportare la fine del regime di opposizione e del commesso prima delle frequenze
Ma anche perché Di Nepi incidere sulla qualificazione della fase di assegnazione delle frequenze
Il fondamento del procedimento concessorio
Si può dire da quanto affermato nella sentenza
Del novanta numero cinque due della corte costituzionale secondo cui l'utilizzazione di un bene comune naturalmente limitato come lettere presuppone necessariamente un provvedimento di assegnazione della banda di frequenza
Che in quanto in mente un quid novi nella sfera giuridica del privato ha indubbiamente carattere costitutivo che precondizione la stessa esigenza di un diritto di impresa radiotelevisiva nel quadro di prioritari finì di interesse generale
Il procedimento di scelta del concessionario tra i vari aspiranti ha natura principalmente concorsuale
L'assegnazione delle frequenze perciò provvedimento amministrativo che ha natura discrezionale ma nel rispetto dei principi generali dell'azione amministrativa non può perciò essere arbitrario
I criteri che la legge indica infatti non breve termine hanno posizioni di favore di privilegio a favore di qualcuno
E conseguenza ed apre vedere che sei andrà avanti come pare una certa linea con il decreto e ministro affermato in questi giorni
Avremmo contenziosi a vari livelli
Su questo punto
Cioè ritiene che sarebbe opportuno prevedere che l'Amministrazione decidente posto integrata e questa è anche una proposta nell'emanare
Il provvedimento concessorio da esperti designazione regionale o addirittura a pieno titolo dallo stesso Garante per la radiodiffusione vittoria
C'è anche l'ipotesi
Che dovrà però essere ulteriormente specificata di ricorso all'asta pubblica con gli opportuni correttivi per salvaguardare il pluralismo delle emittenti petulanti insiste ed un indispensabile quadro programmatorio nazionale regionale
Noi riteniamo che nell'accingersi all'opera di revisione sarebbe opportuno ritornare a riflettere sulla sentenza sulla sentenza ottocentoventisei della corte costituzionale
Un precedente che fu poi disatteso dal legislatore della due due tre anche se questa legge fu varata proprio a seguito delle precise condizioni poste in quell'occasione dalla Suprema Corte
La sentenza ottocentoventisei dell'ottantotto si era astenuta dal pronunciare l'illegittimità delle norme della legge dieci dell'ottantacinque
Ma ricostruiti molto bene l'assetto del mercato radiotelevisivo e diedi una serie di indicazioni da seguire per la futura disciplina del settore
Le indicazioni che il legislatore avrebbe dovuto trarre consistevano e consistono ancora a mio avviso nel senso che si può aprire ai privati il mercato dell'emittenza radiotelevisiva anche in ambito nazionale purché vengano adottate adeguate misure antitrust enorme misura antitrust seria ed efficace la cosiddetta opzione zero
Confliggono con una disciplina antitrust le cosiddette concentrazioni conglomerati o verticale cioè quelle posizioni dominanti che vanno individuate ed evitate sia con riguardo a più settori dell'informazione sia con riguardo ad un singolo settore
Sia con riguardo ai collegamenti che si vengono ad istituire tra le imprese e l'informazione e imprese che abbia una presenza rilevante in altri settori dell'economia
Come forse alcuni tra noi ricordano la corte fece precedere la sua decisione da un'ordinanza con la quale chiese alla Presidenza del Consiglio e al ministero delle poste una serie di informazioni circa l'assetto fino al mille novecentottantasette dell'emittenza privata
Questo materiale è stato del tutto disatteso prima da Manni e poi da Vizzini nella istruttoria relativa al Progetto alla alla piani alla istruttoria sulla pianificazione delle frequenze che oggi circola come dato come come come presupposto per il decreto
Risultarono allora dei dati che adesso non leggo per necessita di sintesi
La Corte accertò che la percentuale di utenti di Circuiti minori
In grado effettivamente di ottenere l'ascolto è inferiore al cinquanta per cento mentre per le tre reti nazionali private che esso varia tra l'ottanta e il novantadue per cento ovviamente questi dati ottantasette andrebbero aggiornati e noi dovremo lavorare perché si evitino le patologie che si sono determinati
Il coordinamento nazionale dei comitati regionali per i servizi radiotelevisivi il ventinove maggio scorso
Contestato con molta in modo argomentato questa fase finale di attribuzione delle concessioni
Ribadendo l'assoluta necessità che le concessioni alle televisioni private debbano essere rilasciate contestualmente sia le emittenti nazionali sia quelle locali di tutte le regioni la sottolineatura importante perché c'è un tentativo c'era un tentativo di procedo in modo separa
Riguardo alle emittenti locali sia confermata la richiesta che oltre alle concessioni regionali debbano essere rilasciate concessioni anche per porzioni di bacino
Nella formulazione delle graduatorie dovranno in generale estere privilegiate le emittenti regionali e non quelle provenienti da fuori regione per valorizzare concretamente il ruolo locale dell'emittenza rispetto alla richiesta di collaborazione formulata dal ministero le regioni si ritiene che il ministero stesso avrebbe dovuto attivare cosa che non ha fatto la fallimento previsto dalla legge dei comitati regionali per i servizi radiotelevisivi
Di qua tra l'altro il rinvenimento ai punteggi che sono stati assegnati
In una sintonia con Terzo Polo ha il nucleare una serie di critiche ai pare alle alle alle scelte che sono state compiute
In materia di punteggi e che sconfinano sulla non sulla discrezionalità ma sulla arbitrarietà del provvedimento amministrativo che dovrebbe essere più grandi filiere
Come è noto comunque noi disponiamo ancora di una pianificazione delle radiofrequenze
E il procedimento instaurato nell'anno appena trascorso Astra volto le pur lei regole degli articoli tre e trentaquattro della legge due due prende il nome
Lo scenario complessivo che tale sistema lascia intravedere all'orizzonte è quello in cui accanto alle presumibilmente poche reti nazionali agiranno a agiranno numero ancora difficile da definire di reti locali legate ad un unico soggetto è il caso del cumulo di più concessioni per Baccini diversi con emittenti a programmazioni unificata e reti locali legate ad una pluralità di soggetti e singole emittenti operanti nell'ambito di uno specifico vaccino quanto tutto questo possa rappresentare una effettiva garanzia di pluralismo informativo non è facile limitando il discorso all'ambito locale per il livello nazionale l'impressione che stante la situazione attuale limiti imposti dalla legge non rappresenti una risposta adeguata
All'affermazione della corte costituzionale e la sentenza che ho citato più volte in base alla quale il pluralismo in sede nazionale non ci sarebbe in ogni caso tutto considerare realizzato dal concorso tra un polo pubblico ed un polo privato che sia rappresentato da un soggetto unico o che comunque detenga una posizione dominante è lecito avanzare più di un servizio non mi appare logico ritenere infatti che non appena sarà diventata operativa la stessa legge finirà per favorire un processo di concentrazione
Che altrimenti alimentato da ragioni di ordine economico proprio attraverso il sicuro diffuso ricorso all'istituto della rete locale soprattutto in quelle aree in cui il mercato pubblicitario
E meno consistente ed inadeguato al sospetto di un numero elevato di iniziative di Dallas
In questo quadro quella che appare destinata a scomparire forse certamente a vivere in modo precario svolge un ruolo inevitabilmente marginale e la singola emittente di bacino non solo ma ciò si aggiungono le perplessità che sempre nell'ottica del rispetto del pluralismo informativo suscita una disciplina del rapporto tra mezzi di comunicazione di versi nella specie tra radio televisione stampa pensate esclusivamente per il livello nazionale e con l'irrazionale esclusione del rapporto tra radio televisione stampa periodica
E non invece anche per quello locale
Con la conseguenza che anche a questo livello per il rischio serve
E si verifichino situazioni di fortissima concentrazione o che in ogni caso il pluralismo scenda al di sotto dei livelli accettabili a ciò potrebbe ovviare una modifica legislativa che prevedesse un ruolo più forte del gara
Con l'ausilio a livello regionale del comitato per i servizi radiotelevisivi per sostenere sulla base di una effettiva di una valutazione articolata delle diverse situazioni locali un un effettivo sviluppo del pluralismo informativo
Non basta fa definirlo a priori in modo statico senza curarsi delle conseguenze concrete
E di conseguenza è chiaro che andranno riscritti gli articoli diciannove e ventuno della legge due due e tre del nove
Il terzo nodo da sciogliere in sede di riforma della legge due due tre attiene ai profili istituzionali del governo del sistema radiotelevisivo
Si tratta del peso che dovrà essere assegnato alle Regioni e ai comitati per i servizi radiotelevisivi
Avendo presente
Recenti pronunciamenti della Corte costituzionale nel corso del novantuno
Le interpretazioni evolutive d'ordinanza offerti dalla relazione annuale del garante ma soprattutto le acquisizioni più recenti
Di quel movimento neo Reggio cose giornalista che ha trovato come punto più avanzato di approvato il progetto di legge di revisione costituzionale nel rapporto Stato-Regioni e che supera le maglie rigide dell'attuale articolo centodiciassette della Costituzione che come è noto
Sopra alle regioni competenze in materia dirette in materia di informazione
Opportunamente è stata qui richiamata la nostra attenzione la legge duecentoquarantuno sul procedimento amministrativo perché questa normativa consentirebbe un raccordo tra gli statuti comunali e provinciali
E io penso anche nella revisione degli statuti regionali con tutta la problematica dell'utilizzo del mezzo radiotelevisivo
Ma ci sono anche altre possibilità legislative in materia di trasparenza bancaria in materia di teledidattica e
Potrebbe anche estere attuale
Un discorso che venne fatto all'inizio degli anni settanta sul cosiddetto diritto di accesso delle comunità locali ai programmi radiotelevisivi
La legge attuale è caratterizzata invece da una vocazione centralistica tutta imperniata sul ministero delle Poste le comunicazioni
Le regioni nei comitati per i servizi radiotelevisivi
Anche se una qualche novità noi dobbiamo registrare nel regolamento di attuazione della legge due due e tre hanno un ruolo marginale e residuale
Lo stesso ruolo del garante risente di una scelta per così dire tra l'apice onda lunga dell'impianto previsto allorché si discusse l'istituto del garante solo per l'editoria
Si apre qui a nostro avviso l'occasione per un nuovo contenzioso di carattere chiaramente propositivo che dovrebbe assumere il tono alto e noi riuscimmo ad imprimere sulla questione dell'opzione zero
Ma devo anche dire per quanto ci riguarda
E per quello che riguarda diciamo così la cultura complessiva
Anche del PDS e la stessa attenzione politica delle regioni molti ritardi culturali e politici devono essere ancora colma
Per far giocare ruolo forte alle regioni alle Province e ai Comuni
Già fino ad ora nonostante qualche eccezione non si è ancora verificata
Ringrazio Pacchiotti come sapete presidente del Comitato regionale per il servizio radiotelevisivo do la parola Giuseppe Licheri vicepresidente la mano lasciamo comunica
Grazie
Io vorrei chiedere il permesso di non solo parlare dell'Europa da che è una sintesi campione di Palù europea ma la fine essa poté in politica dunque cosa anche sull'Italia con questa storia che sono considerato un po'conoscitore ecco perché poi sull'Italia anzi
Non non mi si vieta ma ove è sempre difficile per me
Allora Zardari cosa sentito ancora e poi dire un paio di cose sull'Italia allora
Da poco ho capito quanto dell'Europa vera dare il senso che se l'Italia in materia di televisione pubblica regionale piange l'Europa non ride salvo rare eccezioni
In realtà a da un rapido sguardo sull'Europa comunitaria
Emergono gravissimi problemi per le televisioni regionali e un movimento di generale
Indietreggia amento della prigione regionali pubblica
L'ultimo fatto che non è ancora ufficializzato ma che si sa degli ambienti specializzati e che la Francia ha deciso di tra privatizzare la rete pubblica regionale e acqua
Vendendo la a appilati questo appena nel prossimo
Tutti già che i giornali d'Europa una fisionomia che varia ovviamente da paese a paese in base all'assetto istituzionale alla storia in ogni Paese però in sintesi debbo individuare al si posa in Grand Hotel modelli edizione regionale pubblica
Un primo modello che è quello di televisioni pubbliche regionali che si consorzi hanno
Per che hanno
Una rete nazionale che trasmette una certa quantità di ore quotidianamente in ambito nazionale e queste prime più il caso delle televisioni regionali tedesche
è il caso delle televisioni
E giornali inglesi che ci sono televisioni regionali private Martina tutto novantadue esterno televisione di servizio pubblico
Questi sono i due casi più importanti un secondo modello che quello italiano ovvero di una televisione in canali nazionali che ha delle finestre
Di programmazione regionale del modello italiano e quello francese
Un terzo Otello è quello di televisioni pubbliche regionali
Totalmente autonome da qualsiasi forma di potere centrale e depositi come Bin coordinamento tra diverse televisione per dar adito a un canale nazionale
E questo è soprattutto il caso preterizione autonomi che spagnole
Inviate via autonomia ventitré regionale all'interno di questi tre modelli ovviamente sono molto diverso pensate venti al caso della Germania che è un governo federale quindi i Länder sono stati sovrani e hanno piena legittimità nelle decisioni che riguardano la televisione e quindi la televisione regionale brillante attenzione fortemente autonoma otto hanno soltanto rispetto istanze nazionali reali ma autonomo anche rispetto al potere
Diciamo del governo locale nel senso che c'è una legislazione che garantisce
Un'autonomia professionale abbastanza elevata da pensare tra tedesca anche perché dando molte risorse economica queste televisione bisogna riescono ad operare molto in modo molto professionale da questo caso si passa invece a una situazione come quella spagnola dove
Le televisioni regionali autonome che essendo fortemente deficitaria
Sono strettamente legate alla alla diciamo rifinanziamento del deficit da parte dei poteri pubblici che in questo modo esercita un controllo molto rigido
Per quello che riguarda il modello televisivo regionale come quello italiano anche in questo caso il potere regionale molto limitato perché ovviamente nella direzione di erette la direzione di testata nazionali e hanno diciamo praticamente il potere di decidere la maggior parte delle cose importanti anche a livello regionale
E nel caso della televisioni tipo quelle
Inglesi
C'è un elevato grado come per attestazione alto grado di autonomia perché essendo televisioni private cooperando nell'ambito di un servizio pubblico rispondo soltanto a i bilanci a gestione quindi economica
Anche del tipo di funzione di servizio le previsioni su scala europea regionale sul canapè hanno ci sono grandi differenze si passa dalle mezze ore e tre quarti d'ora de delle finestre regionali italiane allora mezza della prigione regionale francese fino alle quindici ore quotidiane
Della penisola regionale per esempio della Catalogna quindi una una grande differenza di programmazione e a cui corrisponde veramente una grande differenza di pace voi abbastanza di difficile individuare la dimensione economica una prigione regionale come quella francese come quella italiana invece più facile riconosce che la dimensione economica di quelle degli altri Paesi
Per esempio la prigione catalana regionale ha un bilancio di trecento miliardi all'anno con un passivo di ottantaquattro miliardi
Una prigione regionale mediamente in Inghilterra un bilancio di duecento duecentocinquanta miliardi
E una televisione di un Länder di media importanza a un bilancio di cento centoventi miliardi quindi vi rendete conto già da queste cifre che l'idea di andare verso una dimensione e televisione regionale autonoma che deve diciamo operare senza contributi nazionali
E richiede delle risorse realmente imponenti che probabilmente allo stato dell'arte difficilmente sarebbero reperibili sul mercato italiano anche dal punto di vista la programmazione ci sono enormi differenze perché
Molte televisioni regionali si concentra hanno su quello che
L'informazione legno russa e le inchieste
Locali mentre soltanto le più grosse sono in grado di bordure anche documentari fiction piccione prodotta intrattenimento sono generici o prodotti quasi esclusivamente in Spagna e dalle prigioni inglesi è un potente riflette D'Este vedesse in Francia in Italia vetri sulle regionali non hanno sicuramente le dimensioni dei mezzi per andare al di là dell'informazione
Un altro parametro interessante quello del contributo che le e e regionali che le televisioni regionali pubbliche danno al alle reti nazionali in termini di produzione di programmazione
In questo caso per esempio ci sono forti contributi
Nel caso dell'Inghilterra e della Germania e una buona quantità di contributi in Francia mentre invece
In Italia e in Spagna la previsione che dalla dalla dimensione regionale affluisce ben poco alla alla alle alle trasmissioni nazionali
Il il il dibattito
Sulla penisola regionale è molto aperti questa crescendo di dono proprio perché
Al di fuori della Germania dove c'è una regolazione che potesse
In modo molto forte ancora il servizio pubblico
E quindi le televisioni pubbliche nazionali e regionali e le potenze in termini di competizione rispetto ai privati ma anche fortemente in termini economici
Tenete conto che la triste pubblica in Germania rappresentano ancora credo l'ottanta per cento
Delle risorse economiche che acquisiscono la televisione
Quindi al di fuori della della della del caso tedesco
Nella maggior parte di altri paesi dicevo l'attesa elettorale e
In difficoltà in crisi e proprio per questa situazione
Stanno aumentando diciamo i convegni e luoghi di confronto e non solo questi ma anche gli studi le ricerche a parte la comunità europea della Giuseppe
Confrontarsi su questo tema è capire quali sono i grandi problemi da risolvere io bene elencherò rapidamente alcuni su cui credo che forse varrà la pena anche interrogarsi per quello che riguarda l'Italia
Per innanzitutto la domanda di fondo è quella della dell'uomo attenzione regionale ci si chiede se apprezza ad avere un ruolo dispetti e quindi di rifletterei far riflettere sulla propria realtà locale
Piuttosto una funzione di finestra sul mondo una finestra sull'Europa finestra sulle altre regioni
E ovviamente a seconda risposta che si dà la struttura l'organizzazione e le risorse
Di una televisione regionale mutano radicalmente oggi
Epoca in cui stiamo andando verso l'integrazione europea credo che l'idea di insiste su una delibera regionale che
Si guarda allo specchio e chi fa riflettere la e al TAR regionale stagionale su se stessa sia molto limitativa perché diventerebbe un elemento di frammentazione a livello proprio piuttosto che un elemento di coesione e di
Integrazione
Secondo interrogativo grosso riguarda le politiche regionali televisivi televisive in rapporto allo sviluppo culturale di una regione
E quindi
Se devono esistere e quali sono dei pochi anni specifici regionali legati ha un'identità culturale locale se questi programmi devono essere espressione funzione di questa identità
Culturale locale per rafforzarla o invece si devono essere
Una funzione destinata a
Non dico eliminare ridurre le specificità regionali per andare verso a una integra una maggiore integrazione europea
E secondo interrogativo in questo campo che tipo di rapporto può e deve esserci Luca una programmazione regionale una programmazione nazionale che non metta
In una situazione di competizione perdente una programmazione regionale che rispetta a una nazionale ma la mette in una posizione di complementarietà
E quindi qui per esempio non si capisce bene perché una presenza debba produrre fiction per una consumo regionale
O comunque punto su cui varrebbe la pena di discutere un terzo interrogativo
Riguarda il
Il problema della delle risorse professionali e della predetta che attività nel campo una produzione televisiva esiste una specificità di autori che sono in grado di trattare di produrre programmi i periti ad ambiti regionali e se è vero questo occorre che anche le strutture formative per alimentare sviluppare queste che basta professionali oppure a livello regionale restano le professionalità essi due
Rispetto a quelle che non hanno avuto un successo nazionale quindi i migliori operano per adesione nazionale e quelli di serie B e servizi invece rimangono a lavorare per la televisione
Regionale questo è un altro problematiche emerso in alcune situazioni
Il quinto problema che sicuramente quello più drammatico è quello delle risorse economiche e finanziarie
Chi finanziate visione pubblica regionale
Non abbastanza esperienza in Italia ma è un'esperienza che coincide esattamente con la altre esperienze o competenze la previsione pubblica regionale e finanziata dalle autorità e dalle istituzioni pubbliche locali
Questo che ha un vincolo di dipendenza che assai pericoloso e che in rarissime occasione è stato risolto positivamente l'unico esempio che io conosco dell'oppio e quello tedesco
Il rischio che si sono le regioni le Province Comuni a finanziare
Il larga parte della penisola regionale ci siano dei rapporti di strumentalità decisamente stretti
Che poco dopo e questa presa di traghettare spesa appunto di televisione del sindaco di televisione del presidente della regione decreto nessuno voglia
Ma se invece si devono trovare delle fonti di finanziamento autonome che garantiscono autonomia professionale imprenditoriale di una previsione del RAI pubblica e dove si vanno a cercare queste risorse l'alternativa più evidente è quella del mercato pubblicitario ma questo punto esistono dell'assetto televisivo italiano che sicuramente anomalo comincia Pacchiotti è un caso unico non solo in Europa ma al mondo esistono dico delle risorse pubblicitario a livello regionale
In grado di alimentare una prigione pubblica regionale che abbia che svolga una funzione di interesse collettivo e di servizio pubblico
Allo stato dell'arte non vedo dove sia un queste queste queste risorse ed una previsione regionale e abbia una funzione di interesse collettivo che abbia una fisionomia di prigione pubblica non può certo operare onde in sei sette i dieci miliardi Budget all'anno con cui occorrono mediamente le televisioni regionali private si vuole penale
E allora questo ben altro da dove quali varie non si capisce bene
Il sesto punto abbastanza interessante quello delle iniziative di cooperazione fra televisione regionale di Al diversi paesi europei
Questo è uno sbocco che sembra abbastanza promettente perché sono state fatte delle esperienze che oggi son diventate operative sono in atto di cooperazione ecco produzione per ora soprattutto da
Le regioni di frontiera quindi prenotare tra i francesi e tedesche che sono confinanti ragioni francese spagnolo e che sono confinanti soprattutto nel campo del documentario culturale e
Dei parli Capitals cioè del delle diciamo delle pubbliche di dibattito informazione
E questo può essere sicuramente la prospettiva
Che quota svilupparsi in modo interessante
Ultimo punto che sicuramente il più delicato e più complicata e quello delle tecnologie
Ci sono poveri a questo proposte Congar tanto due problemi e poi lasciare comunque diciamo questo tema abitavo deduce che sicuramente grande specialista ed è qui per parlare di queste cose
Voi avete oggi enorme a livello regionale perché ormai le tecnologie delle comunicazioni sono una vergogna per le strategica per tutto lo sviluppo economico industriale sociale di una comunità regionali
Quindi la televisione rientra ovviamente nell'ambito di queste tecnologie e sarebbe il caso delle regioni incominciassero a pensare alla televisione come un comparto dell'attività di telecomunicazioni su cui le regioni in quanto organi di poi a Mazzone economiche pianificazione territoriale non possono essere assenti oggi non si può Bennet programmazione economica né pianificazione territoriale a livello regionale se non si tiene in conto della variabile delle comunicazioni un esempio solo
La seduta
In Emilia Romagna Carlo tanto il novantadue novantatré investita mille duecento miliardi
è un investimento enorme forse il più grosso investimento fatto ad un solo soggetto imprenditoriale che totalmente estraneo
Alle linee di piano territoriale e di sviluppo della regione quindi può rischia di diventare un l'investimento destabilizzante delle scelte politiche date allo sviluppo della regione
Ora questo soltanto per dire l'importanza che assumono anche a livello di investimenti le nuove tecnologie
La televisione sta andando verso un consenso di
Rapida integrazione con le delle comunicazioni Spencer Sapelli Capri fra gli applausi ma siamo verso la completa non non me l'esazione delle repliche contribuisce a questa integrazione quindi sarebbe
Diciamo auspicabile che le regioni si dessero gli strumenti per una comprensione una conoscenza e l'elaborazione di una politica anche in questo campo che nonostante non veda delle deleghe specifiche alle regione in questa materia è assolutamente necessario che diventino un oggetto di
Confronto politico tra le regioni il Governo
Ecco prima cosa sui pericoli che azione una cosa proprio sulla sulla Gregorio una seconda cosa più specifica che diciamo rafforza questa necessità che le Regioni si occupò di tecnologie della comunicazione
Dove stiamo andando verso una nuova generazione tecnologica per la televisione che si chiama alta definizione voi tutti sapete cosa s'intende con questo bene
Ora le scelte europee in questo campo
Le scelte tecniche di standard sono tali per cui se andranno avanti resteranno quelle definitive
Le televisioni e giornali locali saranno di fatto totalmente escluse da questo tipo di standard televisivo quindi concretamente cosa succede anche aspetti attivi cioè se hanno in bianco e nero episodi nazionali teatrali saranno a colori
Con tutti i rischi che è inutile sottolineare
Quindi le regioni anche da questo punto di vista dovrebbero interessarsi per
Fa presente apprensione perché lo standard
Europeo sei uno stato di tipo analogico e che quindi impone l'uso del satellite per trasmettere in alta definizione
Sì abbandonato per passare uno standard digitale sono intorno ai nei dei dettagli tecnico del Duce libertà ma
Perché non non non non sono non è di mia competenza
Due cose sull'Italia
Però appena sovranazionale rivendicato maggior potere alle Regioni nel campo televisivo
In linea di massima di principio credo di essere assolutamente d'accordo credo che sia un'opzione politica importante bisogna però anche dependance le regioni si meritano questa rivendicazione se noi analizziamo l'attenzione delle regioni
E parlo subito dei governi regionali in materia di televisione io chiedo che oggi Joy non smettono assolutamente niente se non le attività
Di in alcune regioni del comitati regionali qui abbiamo uno dei caricarsi di comitati regionali che hanno funzionato ma che come sappiamo hanno poteri molto limitati ma credo che vada sottolineata e tipica va la prolungata assenza con Gatto disinteresse
Dal punto di vista della politica televisiva delle di tutte le regioni italiane e non basta certo la poca attenzione che hanno dato al piano delle frequenze di Vizzini per giustificare di recuperare questo ritardo
Quindi nel momento in cui noi rivendichiamo maggiori poteri alle Regioni
Corriamo dei rischi forti perché se le Regioni continua a comportarsi come si sono comportate negli ultimi dieci quindici anni ne rivendichiamo maggior potere a qualcosa che poi non è indicato ma gli strumenti o non è interessato
A gestire questo potere quindi prima di rivendicare maggior potere per le regioni facciamo una lotta politica un'iniziativa politica
Affinché le regioni incominciò seriamente e permanentemente a considerare la televisione come un inseguimento c.t. sale politico e della politica culturale se non altro siedono anche di quell'economia per se non facciamo questo rivendicare poteri alle regioni mi sembra
Non solo inutile ma anche rischioso grazie
Grazie che un paio di interventi adesso Rossi e grande Giovanni Rossi vice presidente dell'Asam l'Associazione stampa dell'Emilia Romagna
Bene il mio ruolo è un po'quello di abbassare il livello molto alto che finora c'è stato per un po'di fare uno sforzo tra un dotta comunicazione l'altro e non lo dico ovviamente in senso economico anzi sì credo sul serio siano state comunicazioni scoramento interessante
Ma è solo per giustificare il fatto che io effettivamente abbasserò il livello dei temi perché il mio interesse è prevalentemente di natura sindacale quindi interna
A quelli che sono i problemi dagli operatori della comunicazione dei giornalisti
Non solo della carta stampata ma anche radiofonici televisivi io ritengo tra l'altro che la questione sindacale attenta
In questo settore si colleghi molto bene alla questione complessiva che tutti hanno già sottolineato richiamato che quella dall'attualità
Anche perché avere la possibilità di avere redazioni contrattualizzate
Con conseguente possibilità di produzioni di qualità chiamo in causa anche la questione delle risorse particolarmente sentito nell'emittenza privata locale
E questa questione delle risorse chiamo in causa l'articolazione istituzionale locale in modo particolare la Regione che abbiamo sentito giustamente criticare nell'ultima comunicazione
Io parto da un presupposto che quello della mia conoscenza dalla realtà locale terra appunto avere seguito vertenze problemi questioni aperte nell'emittenza radiofonica e televisiva e per dire non solo sulla base di questa esperienza ma anche di quel che si vede e si sente che siamo in presenza di personale che spesso inventato
Molto spesso almeno quanto lo è l'editore che operano in questo settore radiofonico e televisivo
Ma che a differenza dell'editore
Protesta
I numerosissimi casi nella sua opera con grande volontà con grande sfogliati autopromozione professionale in condizione di
Assoluta inadeguatezza dal punto di vista contrattuale e quindi anche dal punto di vista economico chiamato a funzioni ruoli professionali senza alcuna contropartita contrattuale
Se non quella appunto ti fa vedere la propria faccia se lavora in un'emittente privata o di far conoscere circolare il proprio nome e far sentire la propria voce
Questo è il quadro che molto spesso si registra nell'emittenza
Locale parlo di quella nazionale la situazione dell'Emilia Romagna per fortuna alcuni punti di eccellenza positivi che vanno ovviamente ricordati anche nei momenti in cui si fanno critiche generalizzate
E qui c'è un primo punto parlo ovviamente come dirigente del sindacato dei giornalisti
E questa situazione deve finire cioè l'occasione che noi abbiamo oggi di cui discutiamo oggi rappresentata da una legge criticata criticatissima che da cambiare su questo non c'è dubbio alcuno deve essere però l'occasione per porre termine
A questa situazione tollerata da forze politiche da istituzioni da organizzazioni imprenditoriali anche da organizzazioni sindacali
Io credo che i giornalisti in questo campo debbano realizzare una contrattualizzazione di settore che tenga conto dalla particolarità del mercato
Ed è l'ambito nel quale lavorando ma che non deve accogliere e questo è il punto delicato il punto di discussione il punto su cui ha
Deve esserci un confronto approfondito non deve accogliere a mio modo di vedere ovviamente
Da colon tanti editori spesso incompetenti che sono entrati in questo settore con una concezione da avventurieri da pescecani dell'informazione
Non deve accogliere da parte dall'emittenza di questo tipo alcuna richiesta di sconto rispetto a status professionale ruoli contrattuale sconti economici io parlo ovviamente appunto volgari usando
Il dibattito così come per conciato all'inizio per i quali oltretutto e questo è l'altro punto su cui ha deve esserci l'intervento di forze politiche e istituzioni non vi sarebbe garantita alcuna contropartita
Sul piano della qualità né alcuna contropartita sul piano del pluralismo informativo sarebbe uno sconto senza contropartita alcuna su questo possiamo essere garantiti da tutta l'esperienza che abbiamo fatto in questi anni di mancanza di legislazione
La critica che faccia indubbiamente sindacalmente fazioso nel senso che appunto e il l'idea nel modo di vedere le cose di una parte sola di quella che è presente nel settore ma non lo è politicamente perché voglio dirlo appunto ama tribù una quale quella di un convegno del PDS riguarda
Anche le iniziative editoriali che nel settore via via fatto negli anni il Partito comunista italiano e che il Partito democratico della sinistra a ereditato
Per quanto riguarda l'Associazione stampa dell'Emilia Romagna
E qui faccio riferimento all'esperienza nostra regionale il discorso dalla contrattazione di settore che oggi manca che oggi è totalmente mancante
E forse siamo anche in ritardo su questo piano ciò è dovuto al fatto che ciascuno di noi e credo che anche nelle organizzazioni della controparte valga questo discorso svolge il proprio ruolo sul piano volontaria non è quindi funzionario di un'organizzazione sindacale
Questo discorso dalla contrattazione articolata locale di settore è già avviato
Fatti guardo la mia controparte rappresentante del Terzo Polo su con il quale già c'è stato un incontro con il presidente nazionale che ha prodotto un primo documento
Che è interessante proprio perché fa riferimento alla possibilità di usare il contratto di lavoro giornalistico che oggi prevede figure che possono essere il modo per introdurre la contrattualizzazione giornalistica in questo campo e che ha però deciso di proseguire il confronto proprio per cercare di realizzare qui in Emilia Romagna qualcosa che possa essere non dico da guida che eccessivo ma comunque un esempio positivo da percorrere poi nel resto del Paese appunto la contrattazione dissesto entrambi ne abbiamo parlato dobbiamo vere degli incontri le rispettive organizzazioni nazionali non si oppongono ovviamente a questo modo di procedere forse da qui anche in questo campo ci può essere qualcosa di nuovo e qualcosa di positivo
Debbo aggiungere
Non mi pare di vedere rappresentanti delle confederazioni sindacali
Debbo aggiungere che spesso in questo campo nel settore radiotelevisivo si è manifestato un tentativo che io ovviamente non posso non definire negativo
Di introdurre surrettiziamente per il personale della comunicazione per il personale che vuole giornalistici contratti di settore sottoscritti da CGIL CISL e UIL e che riguardano in realtà personale tecnico se fossimo nella carta stampata direi riguardano il personale poligrafico
Ma dato che i poligrafici sono una categoria in rapida estinzione il discorso è molto più ampio e tuttavia questo è stato il tentativo introdotto tentativo che purtroppo queste confederazioni hanno accettato e che gli editori ovviamente tendono dei ad estendere
Creando di fatto terrà
Lo stesso tipo di lavoro con lo stesso tipo di attività giornalistica condizioni di inferiorità dal punto di vista del trattamento economico e anche dallo status professionale
Io non mi nascondo anche ci sono ragioni oggettive per questa situazione per il fatto che esiste questa situazione e dalla complessità del contratto di lavoro giornalistico la difficoltà della sua applicazione in un settore che ha particolarità tecniche e di esercizio di queste attività che non sono riconducibili a quelle della carta stampata sulla quale è costruito prevalentemente il contratto di lavoro giornalistico e tuttavia ritengo lo segnalo che questo comportamento che questo modo di accedere a a una contrattazione che poco ha a che vedere con l'attività giornalistica non può essere che fonte di tensioni sindacali
E anche di conflitti che hanno poi il loro naturale sbocco e questa è la situazione che spesso registriamo nelle aule dei tribunali davanti al pretore dal lato perché ha omesso questa questione in relazione con i problemi di qualità che tutti hanno individuato insistere nel campo dalla radio televisioni locali
Perché ritengo siano ineludibili meccanismi di professionalizzazione del personale da un lato se davvero vogliamo parlare della possibilità di produzioni informative di più alta qualità di quella rappresentazione della realtà
Locale regionale cittadina che stando almeno alla relazione introduttiva è difficile vedere realizzata perfino nella redazione RAI quindi figuriamoci in settori dove appunto siamo alla preistoria contrattuale
E dall'altro perché ritengo che lo si debba dire chiaramente
Non so se ero distratto non l'ho ancora sentito dire ma in questo settore bisogna andare di uso una parola pesante anticipo ska mentre
A un discostamento dalle presenze non c'è la possibilità di salvaguardare tutto ciò che esiste
E immobili per andare questo disboscamento sono anche la capacità del personale di una produzione di livello e perché questo sia possibile anche la possibilità dell'editore di applica di applicare leggi e contratti di lavoro ovviamente non solo querce molte emittenti bisogna pur dirlo non hanno ragione di esistere
Sono invenzioni che appartengono al periodo delle mille antenne delle mille voci ma che non hanno alcuna ragione di esistere
Oggi
E
Stanno solo nella testa nella necessità di qualche imprenditore più o meno avventuriero ciò rimanda anche al ruolo della Regione e qui c'è un'altra critica che va espressa
Va espressa nei modi dovuti ma anche per auspicare che si colgono occasioni che ci sono per andare a un superamento di certi comportamenti io ritengo che la Regione può essere uno strumento di sostegno reale del pluralismo informativo che delle emittenti che hanno una ragione di esistenza
Azionano i livelli di qualità perché questi sono investimenti
Ovviamente non possibili a a livello qui parliamo
Però ci può essere una legislazione di sostegno regionale interventi che possono riguardare in modo particolare il sostegno alla strumentazione tecnica Esterna colta garantire ascolto ne faceva riferimento Pacchiotti
E Pacchiotti spesso ha detto che questo può essere anche il compito che comitati regionali per il servizio radiotelevisivo riformate con più ampi poteri possono svolgere la Regione può in questo campo
Governare effettivamente il settore anche sul piano della creazione di quel rapporto sinergico comunque di collaborazione tra le sedi regionali RAI e l'emittenza locale certamente comunque
Non può essere perseguito il vecchio meccanismo che è stato quello della convenzione volto a promuovere i servizi sull'attività del consiglio regionale della Giunta della Regione l'attività la presenza il folto l'immagine di singoli assessori e consiglieri
Servizi che usando gergo poco organi in uso tra i giornalisti si chiamerà dopo altrimenti Marche perché questo per lungo periodo è stato il modo di intervenire dalla Regione nella nel settore un linguaggio più sciolta richiamerebbe redazionali riferiti alla carta stampato pubbliche nazionali non può essere questo il modo non può essere questo il compito di una regione
Perché subiscono il ruolo stesso dell'emittenza io credo che l'utente
Si accorga di queste cose non c'è conosciuta mente annulla né a trasmettere una buona immagine Annina deve pagare l'udienza
E io credo appunto che si debba andare oltre i modi e le forme per andare oltre esistono sono una combinazione di riforme nazionali ma anche di volontà politiche di sinistra legislazione locale se c'è questo
Questa combinazione di iniziative politiche ad esempio il PDS se ne può fare promotore forse la Regione può riconquistare il diritto a dire la sua anche in questo campo
Grazie a Rossi che ha posto un problema fondamentale come quello dei produttori in prima persona d'informazione do la parola adesso a Roberto Grandi come sapete docente presso l'ateneo bolognese di comunicazioni di massa
Vorrei dire solo
Poche cose partendo dalla relazione di Garofalo
Credo che siano dieci quindici anni che non vado alla riunione organizzato da un partito politico e quindi quello che a me sembrano vita probabilmente voi sembrano cose ovvie
Però
Tentano di dare una lettura di quello che ha detto garofani partendo dal dal mio specifico proprio perché credo che ognuno debba fare le proprie cose e quindi gli esperti di studiosi politici debbano fare gli esperti di studiosi dei politici senza confondere i ruoli e quindi visto che mi interesso che sono pagato per studiare queste cose
Il mio tentativo e vedere se nelle cose che ha detto che ero orfani e alcune mi sembrano di grosso interesse la lettura che credo ovviamente una lettura tutto portata su cose che mi interessano e quindi totalmente forzata
Ecco quindi questo è il taglio quindi ho utilizzato e utilizzo questo ecco però mi sembra che innanzitutto ci sia un primo spunto di grande interesse
E che stia all'interno di di di di una buona parte delle cose che ha detto mi sembra che finalmente si riesca a capire
Che di ciò che noi vediamo che ciò che che che hai scritto ci possono essere tante interpretazioni
Cioè che le interpretazioni che vari pubblici fanno di ciò che vedono Bicio che leggono sono tra loro diverse
Quando si dice finalmente no alle ricerche sul cosiddetto contenuto manifesto no le ricerche che ci dicono quanti minuti sono dedicati a uno all'altro eccetera eccetera probabilmente sta dentro quest'
Ci si accorge che il fatto che ci siano tre che che che che uno qualsiasi abbia tanto tempo televisivo non sia necessariamente positivo per costruire
Perché perché chi sta davanti al al teleschermo può interpreti in maniera diversa questa presenza e le cose che vengono dette
Ed ecco allora
Mi sembra che tutto questo ci porti a dire che il discorso da analisi noiose su i cosiddetti contenuti manifesti debba spostarsi a un discorso sulle possibili interpretazioni
Sui possibili interpretazioni che vengono fatte e nelle cose che ha detto Garofani cioè un altro discorso molto interessante al mio viso che sta dietro a questo che finalmente si smette di parlare di generi di seria e di genere di serie B
Quando citato Funari
Quando oggi nella seconda pagina del manifesto si parla dell'applauso che gli era stato fatto la trasmissione di Funari
Per a parte questo un po'populismo di sinistra che rimane in tutto questo però mi sembra che finalmente si è detto e si è detto anche in questa relazione che non è l'informazione un genere di seria che fa l'opinione pubblica così come si credete così come credono i politici così come si sono illusi politici e quindi hanno soltanto guardato informazione si sono preoccupati dei minuti in cui erano in formazione e la degenerazione del sistema politica è una cosa che il sistema politico si è meritato fino in fondo ma ci si è accorti che la creazione virgolette dell'opinione pubblica per semplificare passa attraverso i generi anzi probabilmente passa attraverso quei generi che consideravamo
E mi metto dentro ovviamente di serie B di serie C di serie di ecco noi visti però da un punto di vista elitario di recupero di questi geni ma visto proprio sul col fatto che questi generi rispondono a certe esigenze
E poi c'è un'altra constatazione interessante in quello che è stato detto mi sembra che si parte dal presupposto che ciascuna persona ricopre nell'ambito della giornata ruoli da questo punto di vista diverse
Io ogni sera da da da dalle diciannove fino alle venti e trenta passo del tipo da da da un canale all'altro e comincio a guardarmi
E il il TG tre poi dopo vado su Rete sette e poi dopo vado un po'o o su su Italia uno vado un po'su Videomusic vado su due vado solo uno e vado su
Però non sono soltanto questo
Poi dopo mi posso guardare il programma Scotti contro posso guardare la soap opera mi posso guardare e Lerner piuttosto che posso guardarmi Funari mezzogiorno questa è l'altra e l'altra acquisizione estremamente interessante noi non abbiamo quindi davanti un contenuto manifesto da analizzare non abbiamo più
Delle persone le quali sono tende unitario se compiute ma sono molto sfaccettate cioè ci troviamo davanti a una quello che che che anche a questo livello decide diciamo una realtà un po'più complessiva di quella che un tempo pensavamo ci fosse non soltanto quindi e problema anche dei generi seria servisse Ricci ma finalmente i generici sono tra loro contaminati e ci troviamo davanti a una sinistra che deve parlare di Funari
E questo ci deve credo fare riflettere che aggrapparsi allo scoglio più più più più perché Santoro sia si aggrappa a ai Funari e questo secondo me perché non è negativo ma e positivo ecco
Un altro aspetto che è stato toccato con riferimento al al problema sia detto un discorso perché nemmeno si fa un discorso di marketing
Un discorso di marketing ci dovrebbe dire passando dal market del prodotto al marketing rivolto al consumatore noi vediamo quali sono i bisogni dei consumatori e rispondiamo a questi bisogni si dice non si fa nemmeno questo perché vi è un'offerta che non è così segmentata come
Sono segmentati i vari bisogni supposti ecco io dico che queste zero da un lato perché non siamo in un sistema di mercato e quindi non si vede perché dovrebbe essere così questo un sistema che può in qualche maniera agire al di fuori cioè l'Italia Titti
Sul vedere poi dove si opera a livello di mercato mi sembra una cosa molto difficile e quindi fare un discorso di questo tipo ecco però esista anche un altro fatto
E io non enfatizzare e nemmeno poi questo approccio di marketing proprio perché il limite grosso secondo me dell'approccio di marketing arrivata questo che si basa sui bisogni dei fornitori
E questo discorso sui piloni fruitore anche queste molto ambiguo perché si basa sul fatto che vi siano dei bisogni che siano che vide che dei vari soggetti individuano a livello consapevole e che sia poi possibile individuare questi bisogni
Vediamo che la farsa dell'individuazione cui di questi bisogni
Sono le ricerche fatte e a livello telefonico con le metodologie più più più più più garibaldino e nel senso deteriore della parola rispetta le quali poi dopo ci ritroviamo dovere a dover agire e quindi anche il problema dei bisogni è un problema che è nato la psicosi degli anni Cinquanta credo che sia un problema che sia stato o possa essere superato quindi e da questo punto di vista noi vediamo i fatti che non sono state tanto le ricerche di marketing che hanno determinato il nuovo ma sono state alcune sensibilità queste sensibilità io le chiamerei illegali che alcuni personaggi televisivi hanno determinato con il proprio pubblico
E quindi sono costretti sono costretti a muoversi secondo queste sensazioni che hanno da questo punto di vista secondo me l'essere uomini di spettacolo d'informazione spettacolo chiamiamo come vogliamo ci daranno analisi su quelli che sono i cosiddetti bisogni del pubblico molto superiore di quelle che sono state le analisi da questo punto di vista dei vari
Dei vari in in istituti di ricerca eccetera cioè un una rissa che cosa vuole cioè quando si dice questo un Santoro fa ma perché lo sa ma perché non fa un analisi dei bisogni perché crea ai bisogni
Perché il bisogno non è qualche cosa che si strugge attivamente bisogno data da un'interazione tra due soggetti si modifica in questa interazione e questi vanno l'hanno capito l'hanno capito molto bene quindi
E l'aspetto che e secondo me è interessante di tutto questo
è che e ciò che si sta determinando all'interno del dette della televisione ma all'interno della della della Stampa stampa del della stampa stampato difficile per una stampa non stampata
Ecco e questo tipo di relazione si gioca tutto su queste quello che alcuni chiamano pubblichiamo il contratto di lettura cioè io contratto con il mio lettore il tipo di relazione che ho con Lulic che può essere che mi pongo dal punto di vista che sono un'autorità
Che sono uno che ti faccio un discorso pedagogico che ti faccio un discorso di distanza eccetera
Ma io questo l'ho contratto queste la cornice all'interno della quale poi dopo ti do tutto il resto ora siccome questo tipo di cultura le emittenti italiani non ce l'hanno
Noi la vediamo all'interno di questa enclave
Funari potrebbe essere su sulla Rete che come potrebbe essere su Rai tre come potrebbe essere su un'altra rete questo perché perché ha determinato questa relazione questo contratto di lettura Luís personalmente con ma in assenza di una cultura di questo tipo
In assenza ecco di di di di un discorso di questo tipo e e e questo è l'altro elemento elemento credo interessante che questa relazione è la cornice all'interno di quello può fare tutto
Essa come tutto questo viene interpretato quindi una ridefinizione dei sedimenti
Che non hanno più cioè anche da questo punto di vista non vorrei che mi sembra che la sinistra un certo punto si sia accanto a quei dopo certe fa perché ha bisogno di certezze
Accetterà e quindi adesso abbiamo i sentimenti i segmenti sono determinati su variabili non socio demografiche ma di stili di vita eccetera
Però noi vediamo come queste segmentazioni siano molto fluide primo perché ognuno di noi a secondo dei vari momenti della giornata appartiene segmenti diversi poi secondo perché troviamo che ci sono friabili
Quali le variabili non soltanto assiologica quelle valoriali ma le variabili passionali le variabili emotive
Che consideravamo di serie B di serie C che sono importanti nel determinare tutto queste queste è molto difficile è molto difficile analizzare quindi la situazione e anche da questo punto di vista un pochino più complessa e avrebbe bisogno ovviamente e credo di ricerche ad hoc
Partendo da partendo da questi casi ed ecco allora l'invito che era stato fatto da garofani secondo me interessante da riempire di significato
Sul
Lavorare all'interno del al lavorare all'interno del linguaggio lavorare all'interno dei linguaggi significa lavorare sui testi
Capendo che tutto questo viene determinato dalla cornice della relazione che noi abbiamo e determiniamo quei nostri pubblici e questo che cosa può significare quindi il venire meno del vecchio discorso tra distinzione tra contenuto e forma che non si capisce più che cosa sia ma ecco ridefinire ridefinire tutto ridefinire tutto questo ridefinire il discorso della professionalità altrimenti e questa è un'altra cosa che mi fa mi sembra che in tutta questa ricerca di di di certezza grappa se qualche cosa
Ecco che allora la sinistra ancora una volta si aggrappa un discorso di metà televisione
Avanzi potrà piacere io non lo so a me non piace molto ma non è questo ma il problema il problema
E che a questo punto l'ultima spiaggia e coloro i quali fanno televisione sulla televisione poi ci sarà chi fa televisione sulla televisione poi fa la televisione su chi ha fatto la televisione sulla televisione eccetera
Ecco questo secondo me rischia di essere un po'problematico arrivare a l'elemento del del del del discorso che si enfatizza la la il metta discorso si enfatizza la parodia significa poi che e non abbiamo altre cose a cui aggrapparci ecco allora io credo che ci siano segnali che ci dicono che non insistere su questo ma cominciare a lavorare su questi altri
Su questi altri su questi altri elementi che i criteri che che ho detto sul sul tentare di capire il perché l'applauso ieri per la cosa i clasti c'è stato da Funari c'è stato indennità l'Italia di di di di di di di Lerna era la sera c'è stata in altre situazioni ecco questo dette io credo farci riflettere tornando al discorso anche del del locale capire
E che che che che che locale rischia di essere uguale al nazionale rischia di essere peggiore del nazionale ecco non è questo il ricorso al locale assenso
Se a questo punto c'è la possibilità e e e su questo le le le cose che che che che che che richiede ha detto ecco sul fanno fanno fanno molto riflettere fanno molto riflettere perché questo il locale volere la Regione eccetera io per per un puro caso della vita
Sono Coco da ridere da dire è una barzelletta consulente della Commissione immagine e comunicazione della regione Lombardia
Quindi ecco un po'l'ho fatto più per capire che cosa significa tutto questo ben un'esperienza molto grosso perché vedo dei funzionari di una grandissima consapevolezza e di una frustrazione norme
Perché tutte le cose che avrebbero voluto fare credo può io magari sono loro in cattiva fede non sono riuscito a farle per certe situazioni ecco però m'accorgo che non la la soluzione non è semplicemente e e da Roma andare nelle diciannove venti venti Regioni quante siano
Non ricordo ma ecco è un po'capire che cosa tutto questo ci può portare e lo si potrebbe fare cominciando a fare un'analisi su quello che c'è
Su quello che c'è su quello che può significare cioè è chiaro che già si vedono
Già si vedono da da dal se uno fa un analisi di di quello che Rete sette già capisce che cosa può significare il locale cosa può significare di diverso e quale altre parti non è diverso non può essere diverso e non si capisce a che cosa serva
Quello lo si comincia a fare capire se per portare avanti quel discorso ci sono delle risorse finanziarie cioè tra e allora tutto questo assenso
Altrimenti pone problemi anche perché il discorso della della della della creatività che c'è che effettivamente c'è
E poi dopo può venire gestito a livello di immagine propria e mi sembra che richiede anche prima la l'abbia detto
Che però se rifacciamo nazionale e locale eccetera Puy liberi ci sono quelli che si sento profeti serie B eccetera e uno faccia locale ma perché è la strada per potere come fanno i giornalisti per poter poi dopo andare in nazionale per poi dopo avere un qualche cosa di altro
Ecco cambiare tutto questo non è semplice e fa riferimento a quei problemi che abbiamo detto e chiudo velocemente ricordando però un'altra cosa che non c'entra molto con quello che abbiamo detto ma che a mio avviso anche questo dovrebbe farci riflettere
Sempre di più
Sempre di più nell'analisi che e faccia su un altro problema che il problema del consumo eliminiamo il consumo culturale ma il consumo dei beni di qualsiasi tipo si accentua il fatto finalmente si dice che consumare significa comunicare quando noi consumiamo assumiamo delle informazioni e poi consumo che facciamo e per comunicare qualche cosa agli altri
Quindi una componente comunicativa e sempre maggiore nella attività di consumo che facciamo e quindi l'attività di consumo e sempre più importante da analizzare per lo sviluppo di una società
Davanti a questo discorso mi sembra che stia venendo fuori un altro discorso che ci dice che se questo è vero
Se il
C'è una diminuzione invece della valenza comunicativa nei mezzi di comunicazione di massa
Cioè i beni di i beni di di consumo comunicano sempre di più oramai accertato ma i mezzi di comunicazione di massa vengono oggi molto spesso usati non in quanto mezzi di comunicazione di massa ma in
Per altre cose
Si guardano certi programmi eccetera perché sono oggetto di discorso
Quante volte mi capita vi pregherei di fare questa cosa quando ci si trova e si parla di programmi televisivi di articoli ci ha provato a domandare quanti li hanno visti su progetti discorso oramai non si vede neanche se ne vede uno e vale per tutti
L'altra cosa il il i beni i mezzi di comunicazione di massa avvengono
Vengono utilizzati per definire quelli che sono i rapporti di forza all'interno della famiglia
Il comportamento delle donne quando sono sole come si guardano i loro programmi quando arriva l'uomo a casa che si becca il telecomando scoppiata sulle cose che lui vuole quello è un ridefinire quelli che sono i rapporti lì si utilizza per potere così ricattare ITT i ragazzi per per poter in questa maniera ridefinire cioè i mezzi di comunicazione di massa sono situati anche all'interno di questa situazione di ridefinire i ruoli eccetera per i quali quello che dicono poi vale ben poco
Non illudiamoci che sempre quello che dicono il contenuto a ma vengono utilizzati anche in questa maniera quindi ci troviamo in una situazione di grandissimo interesse
In cui di beni di consumo comunicano sempre di più i mezzi di comunicazione di massa vengono usati anche usati quindi non interpretati vengono accusati non soltanto per ciò che comunicarle come mezzi di comunicazione ma anche delle tantissime altre cose
E più ci saranno quando quando quando si legge che ci saranno perché cinquecento e cinquecento canali e Giangiacomo dette mi ricordo che fortunatamente queste cose si dicono poi non avvengono mai basterebbe leggere le cose che abbiamo scritto vent'anni fa ma il bello del futuro oltre che nessuno legge quello che hanno quello che hanno fatto fu o qualcuno l'ha fatto sembra che ci sia oltre il tredici e il quindici per cento delle cose che si sono detti che sono avvenuto ecco ma provate a pensare che cosa se ne fa uno di tutti questi canali di utilizza come strumenti di comunicazione i tubi utilizzati tutta altro e le possibilità delle nuove tecnologie integrazione eccetera su queste
I non non intervengo ecco fanno sì che sempre di più ecco divenga un oggetto da consumare con certe caratteristiche eccetera ma rientri in quest'altra logica quindi sempre di più
Ecco il problema diventa che quelli che noi definiamo mezzi di comunicazione di massa con un'identità entrano all'interno di questo discorso di beni di consumo come una loro particolarità ma con una logica che assomiglia molto all'altra vi ringrazio
Merita un ragionamento sui mezzi e sull'utilizzo di quei dei mezzi di comunicazione di massa a chi opera la principale azienda radiotelevisiva la banca di recente pittore del Duce che responsabile e la pianificazione frequenze della RAI al compito di svolgere la comunicazione sull'innovazione tecnologica a sostegno di una speculazione locale del sistema radiotelevisivo chiedono
Fare grazie io vi riporterò
Opinioni considerazioni relativi
Alle esigenze di nuove tecnologie che il locale può avere cioè le vocazioni locale può fare inutile nuove tecnologie sono uno dei tanto titoli dell'indice
Delle tecnologie
In un mezzo che
In un mezzo che tecnologico per eccellenza
Cioè la simulazione televisiva in effetti vive dentro va tecnologia dire dentro la macchina si esprime nel momento in cui la macchina primo e qua prima di passare alla illustrazione del tema i commenti più che altro per tema
Ecco io debbo qui riportare la mia frustrazione
De forza quinta ancora dopo aver sentito rilanciare per interi queste tematiche così ampie questi scenari
Di queste dimensioni che sono reali e questi spostamenti per a livello sovranazionale investimenti giganteschi tentativi di grandi soluzioni ma a rotazione per le difficoltà che in realtà io trovo si ritrova specialmente negli ambienti di lavoro a comunicare quindi che poi sono snodi tecnici rilevanti
Sì e il reato per tutta una serie di motivazioni del top management della RAI è un top management che ha tutta una serie di connotazioni e di interessi per cui l'argomento tecnico i piedi fino all'attenzione su luoghi in un momento di moda solo se ha uno sponsor ecco allora viene fuori lo sponsor Fichera e di colpo si ci si accorge che esiste l'alta definizione quindi non è un'acquisizione stradale preparate fatta crescere in modo ordinato e quindi secondo tutta una serie di impianti ma all'improvviso si scorgono temi di questa dimensione si scopre il satellite
E poi si scopre uno scenario che in continua evoluzione quindi in quanto meno c'è una struttura di preparazione alle spalle tanto più queste dinamiche diventano sconvolgenti e poco dominanti
Per cui vediamo che il satellite che un punto forte poi passa in coda perché le esperienze sono state fatte rimosso non vi è una fragilità eccessiva in una configurazione che era stata pensata in un certo modo e un certo periodo
Cardella Tipu ad alta definizione analogica perché ci si rende conto che anche di il tutto l'impianto necessario per poter
Fasi uguale è ancora qualcosa di
Ci si accorge che in Europa è molto difficile arrivare a una visione univoca poi arriva la televisione digitale passate ecco però adesso viene fuori che sapete diventerebbe per esercitare terrestre insomma coerede effettivamente c'è una impianto e una dinamica gigante una ma anche con le emittenti private per quello che consentivano le comunicazioni sia con le emittenti sia per via politica eccetera se visto che c'è una grossa difficoltà di comunicazione anche se più giustificabile perché nelle varie vicende della legge dell'approvazione della pianificazione eccetera si capiva che c'era un timore esistenziale che rendeva più difficile
L'attenzione e l'iniziativa e d'iniziativa in certi campi
E
Certamente con l'avvicendarsi di
Con il passaggio nella guida della legge dammi Vizzini
C'è stato un cambiamento notevole per quanto riguarda la nitidezza di rappresentazione di ciò che si faceva mi riferisco soprattutto all'elaborazione del piano
Di assegnazione delle frequenze
Che passava da una gestione
Diciamo tutta segrete tutta chiusa all'interno di un patto molto stretto tra i due grossi broadcaster nazionali la RAI e Berlusconi
Con la la la la nella mediazione di ma mi passa invece ad una formulazione diciamo asseverata completamente per quello che riguardava la la parte tecnica legge veniva rinviato tutto il gioco politico nella questione delle nelle questioni della delle procedure di assegnazione e che poi sono quelle sulle quali effetti tutta la procedura la procedura se incarta
Le difficoltà si ritrovano anche poi una volta stabilita la comunicazione nel trasformare la comunicazioni mandarla all'informazione il tema in decisioni in linea di azione incisiva
Comunque l'argomento resta diverse interessante ed in particolare è interessante l'intreccio appunto che si proponeva tra nuove tecnologie e il locale
Diciamo nuove tecnologie piuttosto che tecnologie proprio per evidenziare il punto che una nuova tecnologia e un qualcosa
I dialettico rispetto a una tecnologia esistente e nella misura in cui pianeti quindi non è necessariamente accettata da un sistema preesistente può creare spazio può creare delle opportunità per un sistema che come quello delle emittenti locali e chiaramente controcorrente rispetto al flusso del sistema del risiko che nasce come sistema centralizzato e si conferma anche nella sua articolazione privata come sistema fortemente centralizzato e che trova i suoi due
E Massimino interlocutori ancora una volta nel servizio pubblico e nel servizio privato
Ti devi di Fininvest
Io l'ho rappresentato ora la mia comunicazione in questo intreccio passando per i problemi relativi alle strutture di diffusione alle strutture di ripresa
Alla rete di telecomunicazioni a cui qualsiasi sistema locale deve essere attaccato se non agganciato se non vuole comparire con un sistema completamente locale provinciale
Assolutamente non in grado
Non è in grado di comunicare e quindi parlo solo alcune alcune evidenziazione
Ecco innanzitutto
Ecco il fatto che certamente l'esperienza di questi ultimi anni ha confermato che uno spazio all'esigenza di comunicazione locale
E un fatto veramente consistente e che trova una rispondenza nel nell'ascolto qui ci sono due problemi che sono stati citati anche da altre questioni disboscamento di quantità eccetera ma certamente uno spazio cioè e paradossalmente veniva fuori che c'è anche uno spazio sovranazionale ne parlavamo oggi venendo in treno con la compagna Anna Montefalcone ma ecco in una realtà come quella di Bari già si vede un'esigenza di comunicazione verso spazi vicini ma anche con connotazione evocando problemi albanesi problemi jugoslavi eccetera
Che pongono l'identità dei ferimenti molto
Molto interessante
E quindi a fronte di questa
Esigenza di che esista ritrovare spazio di avere strutture c'è viceversa una tendenza al soffocamento
Condensa al soffocamento che prima di tutto si manifestano arroganza di risorse nella mancanza nella mancanza di frequenze
Questo è un discorso anche a mio avviso abbastanza ambiguo però le soluzioni ci sono come nuove tecnologie in questo campo una soluzione classica che è stata sviluppata in molti Paesi
Che disponibile formula con impostazione estremamente avanzata ed anche estremamente economiche quella della televisione in calo
è un termine che in Italia si è sentito moltissimo solamente l'unico paese che non ha mai ritenuto di dover fare investimenti in questo campo
Teniamo conto che la vocazione di broadcaster nazionali va certamente contro gli investimenti in campo
Torna quindi naturale che sia tecnocrati dai che i tecnocrati di Berlusconi tutte le volte che si batterica l'unico vino molto rapidamente dicendo costa troppo quindi danneggia abbiamo tutto qua
In effetti e qui il discorso è proprio quello di evitare una frantumazione che va contro ovviamente la
Tenuta del mono vita nazionale
Per di più un tipo di soluzione e risolvere anche problemi generali di altro genere quindi non è neanche un
Ecco un gadget esclusivamente per far felice il locale
Ma a in questo campo troviamo un altro punto caratteristico dell'Italia e cioè la ragazza completa dell'istituzione
Il campo non si fa
Perché c'è un movimento spontaneo che in tutti i Paesi gli europei che lo hanno affrontato hanno fatto c'è stato il Governo che è intervenuto in modo in modo massiccio
Ecco qui in Italia l'unica cosa che si può augurare che essi continuino a fare pressioni ansiosi crisi facciamo depressioni più decise di
Almeno a livello di tentativo di far sentire più delle voci in questo però questa è comunque una prospettiva
Non immediata anche se domani Dattis subito in questo campo sempre prima che ci fosse una di Vigo nel locale passerebbe un certo tempo piazza cioè un'altra iniziativa che appresa subito anche perché in cambiato quadro politico forse consente degli spazi in più anche senza arrivare cambiamenti il della legge che potrebbero richiedere dei passi più consiste ed è quello dell'ottimizzazione del piano delle frequenze
Il piano delle frequenze così come è stato fatto è un piano che certamente penalizza il locale
è stata inevitabile nella misura in cui sono passati dei criteri che tendevano a salvare a salvaguardare al massimo nel sistema è evidente che
Quando si vanno a fare i conti si vede risorse che rimangono in mano a i broadcaster più deboli sono risorse qualitativamente scadenti alle stesse risorse già che stanno collocata nello stesso posto
Che invece
Sono di comma si prevede che dovrebbero essere i dati a emittenti più forti che li hanno potuti difendere difendermi
E qui io
Non sono troppo d'accordo con Bach giochi quando mi parla di stravolgimenti degli articoli della legge
Se ora gli stravolgimenti sono stati
Abbastanza inconsistenti
Quello che e più evidente è stata la carenza di critica ha come il il ministro
Mediando tra le varie pressioni che avverrà poi e andava a dare direttiva coloro che operavano nell'elaborazione del piano
Quindi Andrei
Arrivederci e quali sono stati gli organi che potevano interloquire e non hanno interloquito e avrebbero consentito proprio di apportare delle correzioni perché in quel momento secondo me era abbastanza difficile opporsi
Attende richieste decise di adottare un criterio piuttosto che un altro a fronte di una motivazione di era puramente conservativa
Allora facciamo del piccoli dente piccoli esempi
Le regioni
Erano l'unico piano che
Anche se la legge prevedeva come interlocutori in modo ambiguo ma senza dubbio il ministro ha deciso di considerarli interlocutori che poteva no rappresentare un soggetto a costituzionali è un soggetto istituzionale
Che poteva entrare in contraddittorio con con il blitz
C'erano delle questioni che possono comparsi adesso dopo piano fatto e sulle quali già ci stanno delle
E impugnazioni fatte da alcune emittenti che riguardano per esempio un concetto estremamente semplice quello della ripartizione di risorse tra le varie regioni i in relazione in relazione al bilancio totale del consiglio di frequenze prima segnali
Ecco adesso c'è in questo momento un ricorso di un'emittente Emiliano di cui non ricordo il nome
Il comando centrale è la questione di una stazione lombarda che si chiama biro veronese larvale fa servizio su mezza e medie questo ricorso diciamo poteva essere evitato se la Regione Emilia avesse a brutto muso fatto capire al
A chi lavorava al piano che non avrebbe tollerato salvo non si fosse fatto subito un bilancio delle delle delle risorse tra e mio marito non avrebbe tollerato che la Lombardia potesse disporre di risorse in più
Dell'ENI e questo è repertare per fare un esempio
Ecco che poi ci porta a a individuare quali sono i gli argomenti su quali il piano potrebbe essere ottimizzato e se venisse ottimizzato porterebbe a una ripartizione di risorse più equa è una maggiore disponibilità di risorse per l'emittenza privata
E un punto fondamentale l'astrattezza la standardizzazione dei siti
Nel senso che nel momento in cui si è deciso il usare il criterio della conservazione se detto ognuno su una certa montagna mantiene l'impianto come così come
Il fare questo a congelato chiaramente la situazione esattamente come era prima
Se invece si fosse detto no un impianto su una montagna di avere un'area di servizio uguale per tutti come si fa in qualsiasi sistema di diffusione automaticamente si costringeva tutti quanti a avere
Un riferimento estremamente precisa l'altra questione enorme che sulla quale poi si poteva anche giocare e sarebbe stato giustissimo giocare
Dal punto di vista sanitario delle potenze
In Italia siamo arrivati ad avere delle potenze di impianti del tutto scorre latte con l'esigenza questo perché erano potenze che derivavano dalla guerra no io ti abbaglia con la luce a quell'altro insomma più forte c'era a quel punto che era un elemento di di di banale razionalità pretendere greche tratto si risparmia pure sulle bollette che le potenze venissero riportate a quelli che erano gli eredi rally di normale necessità
Anche questo è un gioco che ha favorito drammaticamente più forti perché credo che la RAI di pagare una bolletta in più o in meno non gli frega sicuramente nulla fra l'altro essendo un sistema nazionale ha un'incidenza molto bassa di spesi
Diciamo per reti su tutto l'insieme della centrale
Viceversa una piccola emittente chiaramente German degli impianti e mezza potenza per risparmiare
Ma
Ecco
L'altro punto importante quello si era detto in più di un'occasione ma anche di poi non si è sentito assolutamente nulla che
Un altro degli elementi che spaventava emittenza locale nell'ipotizzare dei rimescolamenti erano gli investimenti
Verso cui sarebbero andate spostamenti eccetera e questo è un dato compensi ed ecco ma la Regione a questo punto poteva e avrebbe dovuto svolgere ruolo un po'di soggetto erogatore non dico di dare i soldi a fondo perduto perché questo ma non ricorda ridendo sul ma quello di favorire un finanziamento di un sito poiché la fibra cioè risparmiare un sacco di soldi a tutti unificato è questa erano fare molte regioni mentre c'erano disponibili ma poi alla fine non si è
Sentito assolutamente nulla
Poco questo adesso un po'per quanto riguarda strutture diffusione punti adesso non è che vada
Proprio su tutti i singoli vedi un argomento e evidenzio perché mi sembra interessante quello del problema
Delle strutture di ripresa gli studi eccetera cioè mi immagino che questo argomento che pesante per qualsiasi broadcaster truce in modo particolare per un soggetto locale perché gli investimenti devono essere poi adeguati
Ecco quello
Di cui sono convinto e della grossa importanza della produzione locale sia nell'informazione e credo anche che sia quello dei il pubblico voglio vedere cioè riuscì raccogliere tutta quella serie di di i media di fatti che certamente non li riporterà ma in podcast nazionale ma che di cui si quindi questo porta abbia mezzi di ripresa molto agile dico giornalismo le troni quel su quali fra l'altro c'è una grossa evoluzioni e anche i costi sono mi sembra semplice questo non escludo ovviamente anche produzioni di altri generi
Che però ecco debbono essere
A mio avviso insomma il sesto indietro un campo che non è il mio migliore debba essere cose abbastanza rare di altissima qualità insomma i programmi un po'perché locale essere scadente e le cose di qualità si fanno solo con i soldi indietro debbono prevede forme consortili insomma e cose del genere
A questo punto si debbono appoggiare a studi Esterni perché insomma si può pensare così dice no all'ipotesi prima il Consigliere società di servizi o altro
E che in questo contesto però viene fuori una complementarità abbastanza interessante per le reti nazionali che servizio locale cioè Pirelli nazionale hanno un'enorme difficoltà ad approvvigionarsi di servizi locali
Perché contrario struttura venditore queste le anticipo che società un evento importante da una parte a quel punto soprattutto alla sua elefantiaca sistemazione mobile dovrebbe riuscire a trovare quello ebraico
So che molto spesso soprattutto per le questioni rilevanti di media qualità salta il servizio quindi ecco se il locale diventasse un'agenzia per il servizio locale verso il nazionale nazionale un servizio per tutta una serie di infrastrutture che sono troppo costose che non ha senso ecco però e questo può darsi da una complementarità che a me sembra mi sembra interessante
Ecco adesso poche battute per chiudere parlando di di nuove tecnologie mi viene in mente un altro tema che è ancora irrisolto cioè che esista in Italia un autorevole istituto tecnico che garantisca tutte le varie parti soprattutto quando abbiamo laboratori piano abbia visto che ce n'era un notevole bisogno però ecco è un qualcosa che le stelle ora è chiaro che chi oggi può garantire questa
Questo servizio eh è solo il servizio pubblico alla RAI non esistono altri soggetti in grado di forni nel fornire un servizio del genere non è d'altro canto neanche pensabile che in una situazione del genere
Congiuntura come queste
Possa ecco la RAI diventare effettivamente in modo diretto titolare di questa autorevolezza
E quindi a mio avviso si potrebbe ottenere un risultato molto vicino cioè di impegnare la RAI ma non sento non non dargli questo adesso dico costituendo un'associazione specifica tecnica tipo
L'equivalente dell'organizzazione internazionale nonché abbiamo l'unione dei europea di radio diffusione fare l'Unione italiana di radio diffusione
Che abbia però una funzione prevalentemente ecco di analisi e di proposta tecnico perché in quella sede si smusse libero in anticipo con tutta la gamma nudo tutta una serie di sospetti eccetera che oggi avvelenano a mio avviso molto oltre ogni
Necessità l'ambiente
Ho l'ultimo problema che vede recitare e quello delle cariche
Di alcuni cariche istituzionali
Cioè ci stanno due cariche che hanno giocato un ruolo molto importante in tutta questa vicenda dalla pianificazione e che ne giocheranno ancora nell'evoluzione tutti delle reti e sono
Il ministero delle Poste ma soprattutto nella sua articolazione del diritto recente della Direzione centrale di servizi radiometrici
Ecco il ministero ho capito che ha delle
Impossibilitati correzione niente nel tempo per quanto riguarda poi la struttura a cui dà veramente la competenza di operare in un certo campo però dal punto di vista di correttezza cosa la Direzione centrale servizi elettrici
L'altra è la direzione tecnica della RAI
La Direzione centrale servizi la direttrice ha in sede vacante
Che ci stanno dei ricchi di sostituzione del direttore secondo il rito come Vito scozzese accettato dal ministero delle Poste che è quello di avere tutta una loro che
Cince riuniti in una una loro graduatoria no che può essere completamente scorre lato dall'ambiente in cui ovviamente giocano bene le appartenenze politiche ecco ma che forse sarebbe il caso di cercare di dargli un'attenzione maggiore
Anche eventualmente dalla puramente formali e l'altro è il direttore tecnico e RAI che sta per andare anche l'ultima tensione e quindi è un problema si procura iguana ad un ruolo fondamentale in questa operazione del piano e continueranno ad avere un ruolo
Altrettanto fondamentale devoluzione generale sistema grazie
Grazie del Duce la seconda comunicazione sui temi della RAI riguarda direttamente la grossa questione della riorganizzazione dell'azienda
Do la parola Pietro Majorino che di di recente delle settore della pianificazione degli investimenti della RAI
Ma io nella mia analisi ho cercato di vedere e a fare un'analisi per dare una risposta a quello che ormai imperativo di contenere i costi di produzione dell'azienda RAI perché possa rafforzare il suo ruolo di servizio pubblico
E svolge un'attività che non può necessariamente continuare ad essere pagate a piè di lista quindi la qualità pista e inseguita date certe risorse Comi
Momento di razionalizzazione dei processi produttivi quindi diciamo al di là il
Nell'affrontare problemi di grosse ristrutturazioni ho cercato di guardare l'azienda RAI dall'interno o il generale mi auguro mi auguro una
Un contributo anche in un momento di confronto all'interno della RAI e trovare appunto momenti di reazione
Il tema della riorganizzazione della RAI è oggetto di analisi e di attenzione ormai da troppo tempo da parte del mondo politico e manageriale perché possa essere considerato elemento di facile sul tuttavia nel tentativo di dare un contributo a trovare una soluzione pragmatica è opportuno tracciare un breve profilo dell'evoluzione strutturale organizzativa dell'azienda
Per valutare i risvolti e le implicazioni di questa lunga gestazione alla ricerca di una soluzione in linea con la realtà sociale politica e culturale dei nostri fino alla metà degli anni Cinquanta solo trasmissioni radiofoniche prima in onda media poi sulle tre vedi anche a modulazione di frequenza per portare la banda del segnale audio trasmesso da quattro mila Erza quindici mila grazie e migliorare la qualità della ricezione
In questo periodo si sviluppa gradualmente la prima rete televisiva in ambito nazionale seguita da una seconda all'inizio degli anni sessanta realizzata più velocemente perché già esistono molte delle infrastrutture
La legge di riforma del settantacinque prevede tra l'altro la realizzazione di una terza rete televisiva
Siamo in regime di monopolio e la stessa legge pone le condizioni per una concorrenza tra le reti che trova applicazione nella notevole autonomia conferita ai direttori delle reti e testate radiotelevisive
La realizzazione della terza rete anche diffusione
Era una vera rivoluzione sul piano organizzativo delle sedi cosiddette senza centro di produzione e modificano l'assetto di quelle con centro di produzione a Roma Milano Torino in una le sedi regionali per quanto riguarda la televisione vengono potenziate in termini di uomini e mezzi passando così da strutture in grado di realizzare soltanto servizi filmati
Per conto delle testate nazionali a strutture capaci di ideare e realizzare informazione e programmi a diffusione regionale nazionale con tempi di produzione più sprechi derivanti anche dall'utilizzo della nuova tecnologia di ripresa e montaggio elettronici
In pratica la RAI realizza diciassette i piccoli centri di produzione capace di attendere alle esigenze di un pubblico che vivendo in regime di monopolio è soddisfatto del palinsesto di tipo generalista e giudica fisiologici eventuali ritardi trattenga dell'evento di attualità è il momento della se non l'avvento delle reti radiotelevisive private in ambito locale o nazionale la realizzazione di televisori con telecomando al di là di uccelli Doria sintesi frequenza fa saltare i palinsesti radiotelevisivi della RAI
Il pubblico viene messo nella condizione di confrontare scegliere ritagliarsi una sorta di palinsesto personale che nel corso di oltre dieci anni si consolida sempre di la concessione della diretta ai privati e la conseguente realizzazione di telegiornali nazionali e regionali da parte questi pone nelle mani della corte le attività ulteriori elementi di confronto e valutazione sia relativi alla vetrina della politica che ai fatti di cronaca
Lo spazio dedicato al breve profilo storico organizzativo voli dare l'idea di come è cambiata la struttura della RAI ma anche e soprattutto un'immagine di come il contesto socioculturale sul mercato siano cambiati in questi anni
E da questa realtà che si deve partire per valutare perché non si può parlare di ristrutturazione o riorganizzazione della RAI senza aver colto i motivi centrali questa esigenza
La rana per come è organizzata attualmente non può essere considerata in una posizione di equilibrio strutturale tra entrate che uscì quindi indebitamento verso banche a breve e medio termine toglie annualmente una fetta non trascurabile delle entrate che ovviamente non genera prodotto finito
Il costo dell'acquisto dei diritti per la trasmissione di film di telefilm e dello sport e quello del personale viaggia in progressione non lineare e quindi determina sempre più uno squilibrio tra entrate ed uscite il meccanismo di adeguamento del canone del tetto pubblicitario aldilà di valutazioni di merito non può definirsi un meccanismo analitico matematico anzi
E momento di spinta per l'attivazione di tutta una serie di appesantimenti dall'esterno che attenuano fortemente la possibilità di vedere il ragionare in termini di mercato e di managerialità
Le attività di servizio pubblico si mescolano sempre più in modo indistinto arresto delle attività operate dalla RAI dai privati attenuando così quel ruolo centrale dell'azienda e determinando disattenzione degli organi di governo a rimborsare a piè di lista costringe
Il quadro descritto modificabile solo Walter una vera collaborazione tra uomini di governo Managers serve a dimostrare che sono cambiati profondamente le condizioni di mercato in cui sono inserite la RAI retriva
Essere presenti quindi in modo centrale determinante sul mercato nazionale particolarmente sul mercato locale
Ben più popolato tempi significa spostare ulteriormente il baricentro della rappresentazione del mondo politico a momento di forte accanto alla realtà del Paese per quanto attiene la vita dei cittadini
Di riflessione sulle problematiche di tutti i giorni la cronaca infatti di varia umanità di orientamento alle tematiche culturali e politiche rappresentate come riflessione approfondimento e non come vetrina di servizio
Significa parallelamente divide presente l'imperativo categorico di diminuire i costi di esercizio ed aumentare le entrate secondo leggi di mercato che obbligano a ricercare tutte le sinergie possibili all'interno della RAI e in ambito locale anche nel confronto con le aziende private
La realtà della RAI agganciata all'organizzazione e al modo di operare attuali non consente di abbassare il valore del rapporto cost i sostenuti prodotto finito ricavato e neppure di vagliare in modo più produttivo l'equilibrio tra costi fissi e costi varia migliorare questi parametri evita nel contesto attuale che giocoforza non permette di considerare esaustivo il già difficile raggiungimento dell'equilibrio di bilancio poiché richiede la massima attenzione alla qualità del prodotto per determinare il gradimento del pubblico non solo in termini io
Consapevoli del fatto che un'azienda di questo tipo che deve necessariamente continuare a produrre sette giorni su sette per trecentosessantacinque giorni all'anno
Non può subire tra che non sarebbero recuperabili occorre procedere con veloci aggiustamenti successivi collegati ad un obiettivo strategico
Chiaro potrebbe essere quello di un'azienda oggi capace di condurre al risanamento e alla deriva definizione dell'equilibrio tra risorse finanziarie disponibili e qualità del prodotto trasmesso
La chiave di volta del processo di trasformazione sembra risiedere nella ricerca di tutte le possibili aggregazioni dei servizi degli acquisti delle tecniche simili di realizzazione che non significa necessariamente aggregazioni Bergé
Esempi di applicazione già presenti in azienda sono quelli dell'acquisto di pacchetti di film si interprete di attuazione di convenzioni a tariffe definite con le società fornitrici beni e consumi
Della realizzazione di trasmissioni cosiddette contenitori si rialza che per il solo fatto di avere gli schemi di realizzazioni ricorrenti pur mantenendo la necessaria variabilità dei contenuti consentono di aumentare fortemente la produttività delle risorse impiegate
Occorre quindi attuare un passaggio logico per adattare gradualmente la posizione mentale di tutti gli operatori dell'azienda a qualunque livello di inquadramento
Orientando la concetto che il palinsesto non è composto di tutti pezzi unici ma al contrario di molti prodotti aggregabili per tecnica di realizzazione
In questa ottica va inserita la specializzazione dei centri di produzione per generare quell'humus anche nel campo della cultura locale
Che possa consentire di superare le difficoltà attuali a collocare la realizzazioni di alcune tipologie produttive per mancanza di quelle condizioni che i matematici si definiscono condizioni al contorno
La linea di orientamento è quella e quindi quella di pervenire con forza e determinazione all'individuazione e all'aggregazione di tutto ciò che essi nel campo delle attività di supporto dichiarazione di produzione
E realizzarlo evitando duplicazioni con visione strategica flessibile e maggiormente orientata alla produttività
Una considerazione particolare merita il problema della produttività e della utilizzazione delle diciassette sedi senza cibo molte delle quali le undici a statuto ordinario producono esclusivamente informazione
Tali si che impegnano circa due mila ottocento unità tolga che determinano costi di esercizio
Di circa trecento miliardi di lire hanno sono ricchi doni a sperimentare il concetto di unità strategica operativa e diventare vere e proprie società per azioni in cui la responsabilità di gestione e individuata in modo unico
Ciò in quanto è ormai possibile utilizzare in positivo il cambiamento di scenario descritto e determinare a parità di costi sostenuti un consistente aumento del valore aggiunto
In altri termini io ormai matura la creazione di consorzi per scambi di servizi per la produzione di programmi tra le sedi regionali RAI in molti soggetti privati che operino in ambito locale consimili obiettivi e standard di qualità
In questo modo sarà possibile dare informazioni complessive relativi a tutto il territorio regionale e non come spesso accade relative al solo capoluogo di regione
Inoltre liberata una parte delle risorse che oggi attivano il servizio in modo autarchico e spesso non soddisfacente sarà possibile svolgete un ruolo centrale di collegamento tra le università
Il mondo della cultura dello spettacolo e delle istituzioni locali da un lato dei cittadini dal la RAI particolarmente in ambito locale deve rafforzare il suo ruolo primario
è necessario quindi attraverso la citata osmosi di risorse che si pervenga al più presto ad un'estensione dell'arco orario giornaliero in cui l'azienda è presente su tutto il territorio con la sua macchina abitativa per dare tempestivamente notizie immagini relativi a fatti di cronaca che risultano sempre più condizionata
Occorre anche lavorare perché gli organi di governo dell'azienda generi Noli condizioni operative
La disponibilità di frequenze di investimenti non sono l'ostacolo insomma insormontabile per trasmettere sia pure congratula gradualità il locale anche sulla prima e seconda ripetere l'attuazione del giornale radio
Regionale e le sette e venti del mattino su una rete non regionale Radio uno ha mostrato che l'utente in presenza di prodotto appetibile paziente si organizza perisce
Alcuni esempi di come sarebbe possibile estendere e migliorare il servizio incrementando parallelamente il fatturato sono rappresentati
Dalla presenza di circa sette milioni di televisori con televideo statisticamente distribuiti in ambito regionale che deve far riflettere sulla capacità di raggiungere un pubblico in crescita con tutta una serie di informazioni
Che se in ambito nazionale si sono dimostrati importanti in quello regionale si mostrerebbero ritardi
Dalla collaborazione con le università con le istituzioni locali per la realizzazione di programmi ad hoc che oltre a determinare i vitali entrate aggiuntive alle attuali attiverebbe sicuri meccanismi di interscambio tra i vari comparti sociali validando così il ruolo dominante grazie
Ringrazio Majorino o penso sia venuto il momento di fare una pausa nei nostri lavori abbiamo preparato qui fuori dalla sala ora riprendiamo coi nostri lavori nell'attesa che altre si innesca nove a noi io darei la parola a Tommaso De Monaco che ha preparato una comunicazione che è presente in cartella sulla comunicazione
Sulle Isma'televisivo in particolare uno studio sul caso Taranto del mondo
Buongiorno
Cercherò di essere il possibile su cinto d'altri tempi comunque
Alla luce dei recenti successi elettorali diversi movimenti politici riconducibili al fenomeno delle liriche in particolare quello della lega nord assume un decisivo rilievo il tentativo di illustrare caso assurto alle cronache nazionali la sua peculiarità si tratta della lista civica Antenna Taranto sei il Queen o come è stato mutuato dalla preesistente emittente televisiva tuttavia per meglio comprendere lo scenario in cui tale lista opera sarà necessario delineare preliminarmente un quadro della realtà economico sociale
Che caratterizza la città di Taranto e suggerito
L'economia della città tradizionalmente legata alle attività della pesca del porto mercantile della base della Marina Militare negli anni Sessanta subito una decisiva trasformazione grazie alla costruzione di un gioco di un gigantesco polo siderurgico
Una cattedrale nel deserto come le tante sorto in quel periodo nell'Italia meridionale occorre inoltre considerare che durante gli anni sessanta settanta in contemporanea con lo sviluppo del polo siderurgico la città accusato notevole incremento democratico prodotto da un costante afflusso di popolazione dei paesi limitrofi
Con la conseguente comparsa di quartieri ghetto
Sorte grazie alla speculazione edilizia e le che alla incapacità degli amministratori locali di programmare lo sviluppo che garantisce un accettabile grado di vivibilità
L'attuale crisi della siderurgia europea Proto drammatiche conseguenze sulla vita economica e sociale tarantina soprattutto a causa dei suoi dei massicci licenziamenti e prepensionamenti operati
Per la ristrutturazione del polo siderurgico a cui va aggiunta la recente chiusura dei cantieri navali tradizionali in questo del della zona
Le gravi difficoltà economiche che attanagliano la città che conta circa sessanta mila iscritti fra nelle liste di collocamento
Hanno rappresentato un ottimo terreno di coltura per una malavita organizzata che ha assunto dimensioni paragonabili a quelle della Campania della Calabria e della Sicilia con le quali in stretto contatto
Queste organizzazioni malavitose che ricavano gran parte dei propri profitti dal traffico di droga dal contrabbando di sigarette dal racket delle estorsioni attingono nuove leve fra i minori spesso isolati in giovane età verso attività non legate e a tal proposito sono sintomatici sia l'elevato indice della microcriminalità che quello relativo l'abbandono della scuola dell'obbligo
Si assiste quindi ad una città completamente ripiegata su se stessa Alaric
Alla disperata ricerca di vie di uscita per una ripresa dell'economia colpita da una violenza senza precedenti nella sua storia negli ultimi tre anni abbiamo avuto una media di circa trenta omicidi all'anno una città che spesso si sente abbandonato dalle istituzioni che dovrebbero difendere
E perciò in questo quadro che va collocata l'attività politica legata all'emittente televisiva Antenna Taranto sei
Che si erge a difensore della legalità contro i soprusi amministrativi anche se a tal proposito emergono molti dubbi in merito alle reali mire politiche che stanno dietro
All'attività televisive all'emittente televisiva la
L'attività di Antenna Taranto sei rappresenta un caso particolare di utilizzo del mezzo televisivo finalizzato alla diffusione di messaggi a forte contenuto politico
Essa arriva attualmente in rate il proprio segnale sulla città di Taranto e sul versante salentino quindi a oriente del territorio provinciale
Ed inizia la propria attività intorno alla metà degli anni ottanta acquistando in breve tempo una notevole Coppola popolarità fra il pubblico grazie a trasmissioni di cassette pirata di film in prima visione al cinema e nelle ore notturne di programmi accusa
Il successo è immediato nell'ambito di una programmazione dell'emittente parallelamente ai figli compare un appuntamento quasi quotidiano con l'editore amministratore unico dell'emittente il geometra Giancarlo Cito
Il quale inizia una su una lunga serie di attacchi e l'amministrazione comunale di cui denuncia inadempienze corruzioni speculazione occorre però dare fare una specie di flashback sul passato dell'editore cito che è segnato da una lunga militanza nelle messe i test nazionale in cui si distinse per le sue gesta di picchiatore che gli hanno procurato denunce penali per rissa aggravata lesione violenza appena avvertito per violenza privata
Come molti avranno avuto modo di riscontrare durante i suoi interventi in alcune poi puntata del programma l'istruttoria condotto da Giuliano Ferrara su Italia uno il suo linguaggio si caratterizza per le frequenti sgrammaticato pure perisce pesanti insulti
Per il ricorso termini e frasi vernacolari con i quali avendo un pubblico spesso stanco vogliamo televisivo offerto dalle altre emittenti trilocali
Tuttavia l'attenzione riposta nei confronti di questa emittente non va risolta rivolta esclusivamente ai modelli linguistici utilizzate dal suo padrone costruttore bensì e soprattutto la particolare evoluzione che tale emittente assunto negli anni in particolare quelli successivi all'ottantanove
In questo periodo atti sei va trasformandosi in amplificatore di un movimento politico al cui vertice si pone la figura di Cipro
E occorre a questo punto accennare a quanto riportato nel rapporto dell'alto commissario per la lotta alla mafia Sica su Taranto del nel giugno del mille novecentonovantuno da tale rapporto risulta che cito ha stretti legami con un noto boss della malavita organizzata Tarantino Claudio Modeo addirittura la notte Di Natale dello dell'ottantanove veniva sorpreso da una volante della Questura di Taranto a cena nell'abitazione del modello in compagnia di alcune persone pregiudicate
E si giustificò affermando che era lì per condurre un'intervista televisiva risulta inoltre perseguito per diffamazione nei confronti di un consigliere comunale di un amministratore della USL Taranto Cito
Gli strani rapporti con la malavita locale si manifestano anche in pubblico quando nel maggio del novanta subito prima delle elezioni amministrative alle quali si era candidato alla testa di una lista civica che rappresentava che presentavano spesso nuove lo stesso luogo dell'emittente televisiva di sua proprietà viene minacciato da esponenti di clan avversi a quelli cui cito risultava legato
E la capacità di questo personaggio di sfruttare amplificare in modo spettacolare attraverso il mezzo televisivo ogni sua vicissitudine lo rende popolarissimo
Infatti le trasmissioni diretto da parte della propria emittente delle sedute del consiglio comunale gli hanno permesso più volte di compiere atti di una teatralità tale da impressionare l'intera cittadinanza
Come ad esempio accaduto quando dopo l'elezione a consigliere comunale si presentò in Palazzo Comunale bardato da un giubbotto antiproiettile facendo esplicito riferimento alle minacce mafiose precedentemente rese nello stesso rapporto si chiama si sollevano forti dubbi in merito la provenienza del dette del denaro utilizzato per l'acquisto di immobili e di sofisticate attrezzature per la sua emittente
Vengono inoltre raccolte le le accuse rivolte cito per quanto riguarda l'attività pubblicitaria della sua emittente per conto di alcune aziende locali dalle quali cito testualmente percepire lauti compensi per non irradiare pubblicità negativa
E perciò dall'intreccio fra i suoi legami con la malavita locale la sua attività editore televisivo e l'attività di esponente politico di una lista civica che a questa televisione fa riferimento
Che bisogna partire per individuata individuare gli effetti sconvolgenti che suscitato nell'opinione pubblica locale
Elisa fra coloro che Losanna no come difensore dei torti subiti ingiustamente da uno Stato assente e coloro che invece lo indicano come un inverno avventuriero della politica che ha saputo sfruttare appieno le risorse che un'emittente televisiva locale può il grande scuola politico di Giancarlo Cito coincide con le elezioni amministrative del novanta quando tiene una valanga di voti
A intorno al tredici virgola cinque per cento che gli garantiscono ben sette seggi al Consiglio comunale e due a quello provinciale
La campagna elettorale del novanta che aveva riconfermato il ruolo vincente per l'emittenza televisiva pubblica e privata come strumento di propaganda politica viene condotta da questa emittente con messaggi di una crudezza che rasenta il cattivo gusto
Messaggi tuttavia efficacissimo i proprio per l'immediatezza intensità dei contenuti
Tali informazioni venivano poi trasmesse sotto la veste di notiziari flash condotti da pseudo giornaliste che così conferiva una sorta di autorevolezza al messaggio di Pavia se consideriamo il clima di intimidazione nei confronti dei candidati culminato in vari casi di omicidio
Che le organizzazioni mafiose avevano portato nell'intera Italia meridionale durante quella campagna elettorale e che a Taranto
Aveva prodotto la gambizzazione dell'attuale sindaco e se consideriamo la crisi economica delle industrie quella politica del sindacato oltre la contemporanea trasformazione del PCI in PDS si potrebbe attribuire a questa emittente di avere di aver ricoperto il ruolo di sfogo
Da parte elettorato scontento sia dei partiti di governo che della trasformazione del PC tutto ciò che è stato purtroppo contraddetto in maniera plateale dai risultati delle elezioni politiche dello scorso aprile che hanno ulteriormente consolidato il successo elettorale della lista televisiva che raggiunto il diciassette virgola sette per cento dei voti nella sola città di Taranto
Classificandosi come seconda lista dopo la Democrazia Cristiana seppure non guadagnando ad un seggio in Parlamento per fortuna direi
I fatti alle recenti alle recenti elezioni cavalcando l'onda leghista cito avuto l'intuizione di fare indossare la propria lista civica i panni di una lega chiamando l'appunto a Antenna Taranto sei lega d'azione meridionale
E importando dal modello leghista diciamo lega nord anche il modello del dell'ideologo veniva affidato a un posto regionale dal cervello
L'impostazione di quest'ultima campagna elettorale è stata incentrata soprattutto sulle utilizzo costante e tra l'altro gratuito del video dove cito era presente ogni sera generalmente dopo le ventidue in un programma composto essenzialmente di telefonate
Tra l'altro filtrate mandate indiretta ed appunto intitolato figlio di re accanto a questo tipo di trasmissioni occorre menzionare la trascrizione delle sedute del consiglio comunale utilizzate dagli inizi con l'intento di aprire il palazzo ai cittadini telespettatori e successivamente trasformato in strumento di propaganda politica attraverso un sapiente utilizzo dell'immagine che vedono il cito come protagonista incontrastato del dibattito politico
Infatti si è spesso ricorsa all'utilizzo mirato della pubblicità per interrompere gli interventi degli altri consiglieri se non addirittura esplicite forme di censura nei confronti di talune forze più critiche forze politiche più critiche nei suoi confronti in particolar modo del PDS
Si è ottenuto così perfetto di annullare agli occhi dei telespettatori qualsiasi forma di critica le posizioni di Cito dando così l'impressione all'elettorato di un'assenza degli altri partiti del dibattito politico
Attualmente inseguito la sua rimozione del consiglio comunale provinciale arrivi ha ripreso la trasmissione integrale delle sedute quasi a testimoniare che il suo impegno politico rimane costante
L'analisi dei voti ricevuti ha evidenziato un pregio un predominio assoluto della lista civica nel centro urbano con il diciassette virgola sette per cento dei voti
Con scarse appendici in provincia
E inoltre importante notare che il suo rettorato presenta caratteri abbastanza eterogenei avendo riscosso circa le medesime percentuali in quasi tutti i quartieri cittadini
Va tuttavia chiarito che il ruolo di strenuo difensore della legalità della politica pulita cui si accede cito viene costantemente appannato dalle sue prese di posizione nei confronti degli schieramenti politici interni al palazzo spesso infatti egli attaccato a spada tratta proprio quei personaggi della DC e del PSI che sono fra i più lontani dalla politica degli affari difendendo invece col suo silenzio
Quei personaggi inquisiti per corruzione e reati finanziari
Sia perciò l'impressione di trovarsi di fronte a un leghismo di facciata ben orchestrato attraverso un sapiente utilizzo del mezzo televisivo un leghismo che gioca sul malcontento malcontento popolare per delegittimare gli organi istituzionali
Non a caso per esempio Antenna sei organizzato sia una petizione popolare per chiedere le dimissioni del questore in seguito alla strage di tipo di stampo mafioso dell'ottobre novantuno sia una campagna diffamatoria nei confronti dell'alto commissario Sica subito dopo la pubblicazione del rapporto sul Taranto ove si richiedevano maggiori indagini nei suoi confronti
Non è quindi il caso di parlare di un reale leghismo televisivo bensì di politica degli affari e delle connivenze con settori della malavita organizzata che indossa le vesti della protesta leghista e populista propagata
Vi è
L'enorme potere d'influenza così dimostrato da questa emittente televisiva lista elettorale è un fatto che rafforza ulteriormente
Le le mie convinzioni riguardo la necessità di un reale pluralismo televisivo che debba essere sia esterno ovvero relativo all'intero sistema televisivo ma anche interno e ora non solo relativamente
La RAI intesa come Concessionaria servizi ma anche in relazione ad attività dei privati soprattutto quelli locali che sfruttano
Qui un inciso quello che
Fa cito attraverso una continua propagazione del del proprio luogo politico
Sugli schermi televisivi
Ciò perché la stretta economica che da tempo attanaglia quest'ultimo tipo di emittenza soffocata non invadente duopolio nazionale spinge spesso queste emittenti
Che era il racket il proprio segnale ristretti bacini di utenza a trasformarsi in appetibili investimenti per organizzazioni malavitose dette dedite al riciclaggio del denaro sporco attraverso la pubblicità e le società finanziarie
Vorrei
Prendere spunto per ricordare che nel rapporto Sica si contano a Taranto ben quattrocentosedici finanziari oppure a scendere a compromessi con discussi personaggi politici
A testimonianza dello stretto intreccio fra emittenza locale mercato del voto politico di organizzazioni criminali mafiose sta anche la recente richiesta del ministro
I posti delle Poste Vizzini ai prefetti la Guardia di Finanza di avviare indagini fiscali sugli assetti proprietari di alcune emittenti meridionale
Si impone perciò una rapida inversione di tendenza nell'ambito della politica o che vi sia italiana che valorizzi maggiormente l'emittenza televisiva locale sana e che soprattutto garantisca non ripetersi di casi in cui un personaggio che cito ancora testualmente sia contemporaneamente esponente di un gruppo politico proprietario emittenti televisive sospettato di contiguità con ben individuati elementi della criminalità organizzata
Dicevo un personaggio del genere riesca impunemente a diventare in pochi anni il principale rappresentante della seconda lista politica di una città disastrata
Fisicamente e moralmente ricevendo addirittura la solidarietà del sindaco quando è stato rimosso dalla carica di consigliere comunale e provinciale con decreto del ministro degli interni
Si possono perciò suggerite alcune urgenti misure tese alla rivalorizzazione di un'emittenza televisiva locale che sia realmente presente sul mercato televisivo nazionale
Da un lato premiando con incentivi coloro che fanno televisioni locali con interessanti coproduzioni pratico pubblica o privata nazionale e tv locale
Finalizzate alla costituzione di un mercato più visivo secondario per l'emittenza locale sul modello se non statunitense o e britannico come auspicato di recente anche dal Consiglio d'Europa
Dall'altro depurando lettere dalle pericolose infiltrazioni mafiose dalla presenza di personaggi compromessi con la giustizia
Si potrà così correggere un sistema misto italiano finora troppo sbilanciato a favore dell'emittenza televisiva nazionale disegnando il suo posto un assetto più stratificato che meglio articolata
Grazie Imola prima dell'ultima comunicazione quella di Natuzzi dare la parola a Filippo vendemmia tesi della relazione ai bolognese e del Comitato gradazione La sette bolognese della RAI
No
A leggere nella pagina cinque della delegazione dei dei Garofani quella che riguarda in particolare il TG tre dell'Emilia Romagna quasi sono tentato di chiedere scusa
Ricca l'immagine per il giudizio che viene dato sul su questo su questo telegiornale
Anche tra l'altro oggi abbastanza diffuso doversi vergognare di qualcosa sì Non ho intascato tangenti però moralmente insieme ad altri lavoro tutti i giorni a questo a questo prodotto
E non perché non condivida le critiche che sono state fatte anzi poi dirò qualcosa di più anche vorrei aggiungere specificare meglio in segno di queste di queste critiche
Quali solo così che ai margini di di questi questi rilievi dire che personalmente ho qualche dubbio che ad esempio il TG tre nazionale si segnali come il telegiornale più obiettivo e più completo
Questo senza voler togliere nulla questo telegiornale indubbiamente grossi meriti in particolare sul piano dei dei linguaggi delle innovazioni tecniche della della ripidità delle delle varie edizioni che sono state ideate inventate non è questo
Ma perché devo dire che ancora forse colpa mia non ha imparato che cosa sia la completezza dell'informazione quanto l'obiettività credo sinceramente che non esista da nessuna parte
Poi un'altra un'altra cosa sempre ai margini quando si citano
I
I super presidenzialisti del TG tre dell'Emilia Romagna cioè il quartetto Casini Cristofori bambini Boselli
Voi spende una buona parola per l'onorevole bambini che invece non mi risulti sia uno dei più tutte le genici nella lista regionale Emilia Romagna semplicemente non ha nulla a che fare con bambini do sembra
Così
Un rilievo che va alla al personaggio che francamente ho visto ho visto poco per fortuna sul telegiornale
Io credo che in realtà siamo in tanti singoli giornalisti enti partiti i sindacati
A in qualche modo dover chiedere scusa alla società regionale del dei ma anche risultati che che tutti questi tre G
Più o meno con risultati diversi stanno dando che hanno prodotto in tutt'Italia in questi in questi anni dal dal mille novecentosettantanove impone indubbiamente c'è stata
Dalle parole d'ordine dell'igiene del decentramento ad oggi c'è stata una grande sottovalutazione delle potenzialità delle capacità del dell'informazione regionale e dell'esigenza Benigni
Della società di avere un certo tipo informazione anche a livello politico il PC
Ha fatto alcune scelte che indubbiamente hanno dato hanno dato risultati non è questo il punto ma che hanno dice la mente penalizzato informazione regionale hanno penalizzato sedi regionali lasciandole in una situazione di definizione di inadeguatezza rispetto i mezzi potenzialità rispetto al alla linea editoriale al ruolo di una sede in una in una realtà ad esempio così così complessa e così difficile così ricca come quella come quella miliardi
E poi devo dire che arrivate TG dell'Emilia Romagna e io credo che che in giro grossi esempi e modelli altamente significativi sia scritti che che visivi
Io ne vedo ne vedo molto pochi
E
Che dico che in buona parte questo dipendono anche dipende anche dalle politiche istituzionali e governative dei di questa di questa società
Di questa Regione io sono profondamente d'accordo con l'intervento di tutti e Giovanni Rossi di questa mattina e i rilievi critici che faceva
Rispetto alla giungla dell'emittenza privata dove ancora si impongono
Gruppi economici o altro che ben poco hanno a che fare con con l'editoria e intorno l'intervento di Rossini mi pare di capire avesse anche un riferimento diretto abbastanza abbastanza esplicito che vorrei rimarcare in questa sede e questa è una Regione che ha scelto come proprio a linea
Governo come propria cavallo di battaglia lo sappiamo tutti il federalismo l'autonomia regionale il ruolo delle delle regioni maggior potere alle regioni una regione che governi che programmi ma che non gestisca direttamente
Poi quando andiamo a vedere certe scelte specifica concrete non tutte per la carica per carità poniamo vedere scelte concrete vediamo e vanno in tutt'altra direzione
Mi riferisco in particolare a due convenzioni fatte dall'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale con un gruppo di emittenti private che ad essere buoni determinano quello che Rossi chiamava questa mattina visti i turisti l'istituto l'istituzionalizzazione della Marchetto televisiva cioè del passaggio del dell'assessore regionale del gruppo regionale
E qui la equilibratamente diviso tra i tre singoli gruppi cioè sostanzialmente qui si tratta di fondi che sono stati stanziati a delle tv regionali
Chiedendo in cambio assolutamente nulla se non degli spazi molto generici che a volte vengono dati che a volte no senza alcun potere senza alcun potere di controllo e che vanno a finanziare attivo che in alcuni casi non in tutte in alcuni casi ad esempio non regolarizzano i dipendenti non ha non applicano il contratto giornalistico
Che ci sono dei finanziamenti veri e propri a pioggia voglio dire è stato fatto una convenzione per installare dei Televideo regionali per pubblicizzare i lavori del Consiglio regionale credo come sei televisioni
Ebbene allo stato attuale quattro di queste sei televisioni non hanno i sistemi il computer compatibili con il Consiglio regionale quindi sono stati dati trenta milioni ciascuna di queste televisioni per installare questi questi computer e queste televisioni da un'indagine che è stata fatta non hanno la minima intenzione di
Di rendere compatibili impropri
I propri confini
E questo quando si parla di di federalismo che di autonomia del della regione io vorrei tornare a al al nostro al nostro telegiornale perché di questo che
Forse sono tenuto a intervenire
Si dice
Questo è un telegiornale
Faziosi non so se sia fazioso io apprezzo molto lo sforzo nella relazione
Che allontana quello che è un po'una un vecchio una re che premessa anche ideologica del della sinistra quello di procedere
Ad un conteggio minuzioso degli spazi a quel singolo esponente o quello quell'altro partito con la relazione allontana questa
Questo questa chiave chiave di lettura pena però il rischio che poi questa rientri dalla finestra queste Garmin meglio
Cioè c'era un vecchio pregiudizio insomma rispetto al quale bastava cambiare
Segno all'informazione cioè un democristiano mettere comunista quindi un segno più bastare un segno meno passare un segno più e il problema che era già risolto e credo che invece sia sia molto si è molto più complesso
E poi abbiamo visto come diceva grandi anche questa mattina che non è affatto detto che il il passaggio televisivo ripetuto insistente crei consenso a quel personaggio col politico anzi
Io credo che crei una sottostima sue frazioni del video che fatte in questi modi sia se molto molto nociva alla al personaggio interessato e poi se andiamo a vedere e vogliamo rispolverare però un momento la logica logica dei dati vediamo che almeno per quanto riguarda il TG dell'Emilia Romagna questo a me
Non è completamente non è completamente vero lui così aspro a titolo molto molto giusto aveva nessuna pretesa di fondatezza scientifica tempo fa abbiamo fatto un
Una breve classifica di enti associazioni personaggi politici che negli ultimi quattro anni erano apparsi in vario modo del telegiornale regionale a forma di intervista di servizi di inaugurazioni che ha
E abbiamo visto ad esempio che il personaggio che è apparso di più come numero di passaggi non quantitativamente semplicemente come numero di passaggi non di minuti eresse ad esempio sindaco di Bologna in beni
Ma abbiamo visto soprattutto che tutto sommato c'era una equa ripartizione tra
Tra questo che quel partito non c'erano dei grossi dei grossi bilanciamenti se non in un dato che ad esempio chi che era meno
E chi meno appariva nei telegiornali era quello che una volta si diceva la gente comune cittadini generalissimi i servizi in cui siete parlavano le persone che si cui si interpellano le persone sui problemi sui problemi di tutti i giorni
Perché io credo che
In realtà quando si dice che questo telegiornale non ha una linea editoriale
Si dice una cosa vera
Formalmente perché di fatto non è mai stata presentato una linea vera
Una linea editoriale ma realtà
C'è una grossa abilità nel nell'accontentare nell'accontentare un po'tutti
Nel riconoscere a questo o quel personaggio questo quel convegno imposte un proprio spazio e in questo contenitore dove dove tutto è uguale dove nulla emerge dove tutto passa
Senza essere senza essere letto senza essere capito perché poi voglio dire io ogni tanto mi sforzo di di seguire
I nostri servizi e mi accorgo che rimango quasi impassibile davanti al televisore alla fine dei due minuti mi chiedo ma ma di che cosa hanno parlato che cosa hanno detto perché proprio non proprio non l'ho capito non non capito perché è stata fatta questa cosa magari c'erano anche le cose interessanti però tutto passa si vedono dei dei personaggi che così
Sembrano quasi e terrei
All'interno all'interno dell'India
E quindi questa linea è stata perseguita con molta con molta coerenza e da i risultati che che tutti i giorni che tutti i giorni vediamo
Ecco però voglio dire una
Su questo convegno importante mi fa piacere però un intervento né negli anni scorsi sulla qualità dell'informazione regionale
Che non fosse semplicemente interventi beh che sono eccitassero
Qualche caduta di tono che ogni tanto ogni tanto c'è e giustamente viene rimarcata dalle recenti ad esempio il nostro telegiornale durante la campagna elettorale non ha dato il l'annuncio del comizio del di Occhetto in piazza Maggiore nel telegiornale di Genova e trenta questa una caduta di tono che giustamente è stata denunciata d'accordo però voglio dire
Si fa fatica non ho visto altri anti interventi che segnalassero invece una denuncia esplicita sulla qualità del regionale per questo l'appuntamento di oggi mi sembra
Mi sembra che sia importante che forse va va in questa in questa direzione
Ecco si diceva e questa è una è notizia di questi giorni una sezione che comunque era era prevista è appesa
Da metà novembre il caporedattore della RAI di Bologna andrà andrà in pensione
Speriamo che questo possa essere il momento di un rilancio dell'informazione regionale dell'Emilia Romagna però non vorrei che questo appuntamento fosse carico di di troppe attese perché appunto ma il problema non è semplicemente quello di
Di rimuovere timore una persona ecco vorrei anche che si dicesse che il PDS non vuole un caporedattore comunista o ex comunista
A fare e sia vorrei che si dicesse il PDS vuole che un bravo giornalista faccio il caporedattore della della sede RAI di Bologna poi chi sia contesta l'assenza questo francamente a me non interessano
Ecco però in questa in questa in questa lettura così tutta negativa anche della dell'informazione regionale
Si vede che però analizzando le richieste i gusti degli ascoltatori
Comunque è un match sono aumentati indici di ascolto
Sono sempre di più le persone che ti fermano per strada e ti dicono ma perché non avete fatto questo che cos'sempre di più la gente che telefono in redazione che scrive cioè comunque è cresciuto un interesse nonostante nonostante il prodotto il prodotto che offriamo
E tempo fa anche se non era molto profondità fu fatta un'indagine sui gusti degli ascoltatori stante l'attuale prodotto
E molti di questi dissero che i servizi che più interessavano erano le previsioni del tempo
Cioè io non sarei però ironizzare troppo su questa cosa perché la seduta non è un caso che è una catena network americana tempo fa abbia
Vietato fare previsioni del tempo a Henry Kissinger
Che adesso il TG tre faccia fare presentazioni del tempo ad alcuni giornalisti ma che comunque il colonnello Bernacca si è stato uno dei personaggi più simpatici brillanti del panorama televisivo italiano proprio questo pone l'accento
Che comunque sul fatto che comunque quello che si chiede all'informazione regionale e quello che sia quella che sia un'informazione di servizio chiedere informazioni utili che informi
Su notizie di tutti i giorni dal dal quartiere al
Alla città ma che di avere informazioni utili che servano altrimenti non si capisce si capisce che cosa ci stia a fare
Entro entro il mese di giugno la RAI si è sempre impegnata a presentare un piano di riforma delle sedi regionali
Allo specifico esiste una proposta abbastanza specifica e concreta dell'Usigrai che il sindacato dei giornalisti Saraya quale io rimando
E che mi sembra molto molto puntuale specifica e che pone appunto come era anche ripreso nella relazione il l'obiettivo che le sedi regionali di entrino
Un diventino si costituiscano anche in una holding autonoma in grado di potere gestire e produrre delle risorse che riesca a
Siglare accordi con e convenzioni con i privati ad esempio si sta in queste settimane sperimentando una sorta di convenzione tra
La sede RAI di Bologna è una serie di emittenti private del della Regione per in qualche modo usufruire di punti di riversamento di punti televisivi gli studi privati salvaguardia
Salute salvaguardando ovviamente l'otto molta autonomia produttiva di tutte in di queste realtà per questi mi sembra cose così importanti che Tavaroli e da valorizzare
Credo che un buon segno sarebbe sì del POR dalle prossime settimane riusciremo a vedere qualche telegiornale regionale
Se riusciremo vedete regionale dell'Emilia Romagna aprire proprio Twiggy non solo con una diretta da un congresso di un partito ma anche con una diretta da un supermercato perché credo che questo interesse la gente ovviamente supermercati che non si non solo della poco pochissimo tutte e tutte le sorelle le varie associazioni
Grazie a vendemmia la parola Sergio Natucci per la sua comunicazione Sergio Natucci addirittura l'Italia era sì ma allarme spetterà il compito quello che mi avete assegnate con un po'di parlare di quest'altra curiosità del sistema radiotelevisivo cioè la radio
Che
Nel senso che troppo spesso mi pare si concentra solo l'attenzione sulla parte televisiva che indubbiamente rappresenta molto in termini di fatturato e poi lo vedremo io vi risparmio anche la sintesi la mia comunicazione vorrei concentrarmi per una decina di minuti senza perdere altro tempo
Su un aspetto importante della vicenda ed è quello del mercato e delle risorse troppo spesso si parla solo di impresse in termini numerici o di prodotti senza collocarli nella dimensione opportuna cioè il mercato
Prima però voglio fare una premessa molto importante che mi preme come radiofonico
Quale categoria io appartengo indipendentemente dalla direzione della radio nazionale il profeta del PDS
C'è questa anomalia nel sistema dicevo prima provocatoriamente una delle curiosità del sistema la radio la radiofonia operato in questi quindici anni
Sedici dalla pratica dall'apertura delle trasmissioni private del nostro Paese con grande determinazione e con credo grande Energia troppo spesso però la radio è rimessa rimasta in ombra è un elemento su cui scarsamente essi attira l'attenzione dei politici ma complessivamente anche delle forze in campo meno dei cittadini però perché nonostante tutto ed è la stessa l'ultima indagine effettuata sull'ascolto dall'Italia
Gli ascoltatori abituali della Raggio nel giorno medio sono così elevati da raggiungere da sfiorare i trenta milioni di persone sono ventinove milioni ottocento mila italiani che tutti i giorni ascoltano la radio che rappresentano il cinquantotto virgola cinque per cento della popolazione
Con oltre undici anni di età questo per dire per sollecitare ancora di più l'attenzione su un mezzo che comunque quello che per primo da la notizia dell'evento nel nostro Paese e non solo il nostro
L'ha parlato XM sempre in termini difensivi la radio indubbiamente rappresenta anche in questo caso una forte anomalia non solo il nostro Paese all'interno non solo ciò per il lo sbilanciamento di attenzione su questo mezzo ma anche per l'enormità dei soggetti dei soggetti presenti è inutile dirlo sono più di quattro mila soggetti che chiedono di avere una concessione in una situazione letteralmente misera dal punto di vista il fatturato e poi su questo dice voglio centrale denunce per la mia attenzione
Per disegnarlo questo universo voglio dirvi che a livello regionale in Italia operano circa centocinquanta emittenti per livello regionale vuol dire che sono emittenti che hanno copertura
Pressappoco corrispondente alla Regione che le originale quindi ovviamente in Umbria saranno due province in Toscana nove e così via
Le emittenti delle quattro mila che hanno fatto richiesta che hanno un'aria di diffusione puri provinciale sono poco più di mille cinquecento oltre due mila sono le emittenti che operano in ambito provinciale in molti casi in ambito
Subprovinciale
Per quanto riguarda il discorso del mercato che dicevo prima mi interessa molto perché quando noi parliamo di dare voce alle Centocittà quando parliamo di pluralismo
Dobbiamo in tutti i modi di fare i conti con le risorse non solo in termini di frequenza ma di fatturato perché se non ci sono risorse
Non ci sarà il pluralismo quanto meno non ci sarà un prodotto maturo un prodotto tale da avere quelle connotazioni a cui mi pare tutti fanno riferimento in termini di attendibilità affidabilità professionalità così investimenti destinati alla radio nel nostro Paese sono una quota estremamente misera
Sono trecentotrentuno miliardi che corrispondono circa al tre virgola cinque per cento dell'intero fatturato pubblicitario italiano ed è una cifra irrisoria
Soprattutto se l'analizziamo al netto del fatturato radiofonico della RAI che è costituito da circa centodieci miliardi quindi rimangono a disposizione dell'emittenza
Radiofonica privata locale e nazionale circa duecentoventi miliardi dicevo una cifra così bassa che in queste condizioni le emittenti più deboli opera una situazione chiaramente di sussistenza
Mentre quelle più importanti che hanno caratteristiche imprenditoriali non riescono a trovare le condizioni terre lo sviluppo
Recentemente la rivista mille canali che è una rivista specializzata nel settore radiotelevisivo analizzando il mercato della pubblicità distingueva in quattro categorie le emittenti radiofoniche locali
Le radio più piccole quelle artigianali ancora nonostante tutto improvvisate fatto un po'in famiglia nelle quattro mura domestiche e che operano spesso quasi sempre cime di pura sopravvivenza hanno bilanci compresi fra i venticinque e i quaranta milioni l'anno
Una cifra come vedete veramente irrisoria
Sono piccole radio concentrate soprattutto nei centri minori specialmente nel Sud e nelle zone montane
Dove le risorse ovviamente pubblicitari sono ancora più scarse rispetto ad altre zone del Paese si tratta di Radio prevalentemente a gestione familiare che rischiano vivaddio voglio aggiungerlo di scomparire nella regolamentazione non già perché c'è
Un
Nelle mento personale in questo ma perché il sistema non può reggere non può pensare immaginare di sostenere realtà di questo tipo
Poi ci sono le radio locali nate molto spesso da iniziative parrocchiali o di militanza politica
O da gruppi di amici che si sono però consolidate nel tempo pur restando ancora dimensioni medio-piccole
Hanno raggiunto una certa qualificazione sul piano tecnico e professionale spesso hanno saputo organizzare anche la vendita pubblicitaria ed altre iniziative collaterali
Con le quali attraverso le quali molto spesso riescono a supplire alle carenze di mercato questo tipo di emittenza
Ha un fatturato annuale che oscilla fra i cento e centocinquanta milioni con redenzione ancora in strutture estremamente deboli hanno qualche dipendente a tempo pieno ma prevale il precariato il part-time è inutile nasconderlo non è un problema di di non riconoscere questi fatti prima che vi a far maturare il sistema perché fino all'analisi credo che ci sia comune concordanza fra tutti gli operatori del settore radioso
In queste realtà nelle realtà che dicevo prima quelle piccole familiari si arriva alla vendita di uno spot radiofonico con cifre che oscillano fra le ottocento e le mille lire a passaggio pubblicitario
In questa seconda fascia si va a tariffe più alte siamo fra le tre mila e le quattro mila lire a passaggio ma spesso si tratta di e prezzi di listino non certi prezzi praticati poi realmente
Le radio riamarti assumo con le radio ai primi posti nell'ambito provinciale difettoso interprovinciale hanno quote di ascolto locali significative sono in grado di offrire programmazione di qualità arricchita di solito da informazione di medio livello si tratta di vere e proprie aziende o comunque di strutture che tendono a raggiungere questo livello e che hanno e comincia ad avere un numero di dipendenti e di collaboratori di più puliti
Con l'ottemperanza al contratto nazionale radiofonico in alcuni casi ancora eccezionali comunque in alcuni casi anche con il contratto giornalistico
E siamo ad un livello di fatturato in questo caso che oscilla fra i trecento e i seicento milioni e tariffe sono abbastanza alte sono in concorrenza con i quotidiani con le televisioni locali in alcuni casi si superano le quindici mila lire
Per quanto riguarda l'annuncio che in determinate condizioni viene anche posizionato in fasce
Di con diverso prezzo rispetto alle fasce orari ecco se queste sono le indicazioni generali la tipologia di emittenza locale poi vediamo le radio nazionali e bisogna fare i conti dicevo prima con il costo dell'emittenza fiera secondo un'indagine effettuata dalla macchina l'istituto milanese ricerca clatrati la cella di Chieri a cui le radio nazionali hanno affidato l'indagine sulla radiofonia italiana che sarà presentata la prossima settimana
Alla stampa per una serie di indagini D'Amato ha fatto anche per conto di alcune regioni la Lombardia l'Emilia Romagna la Toscana e l'Umbria
Ci sono gli elementi per quanto riguarda una valutazione vera del costo
Delle aziende radiofoniche considerando
Queste stime anche se riferite c'è poi una tabellina diverbio legato nella nella sintesi ci può dire che una radio di media grandezza costa in questo Paese oltre i quattrocento milioni
Si può anche affermare che la radio nazionale fa da un costo dai tre ai quindici miliardi direttamente collegata alla tipologia di programma irradiato e ovviamente collegata anche al tipo di copertura tra l'altro nella radiofonia non conta già la qualità del programma ma la qualità del segnale radiato
E questo è uno degli elementi penalizzanti di questo settore cioè si è investito
Anche in tv ma certamente radio se investito prima e soprattutto per far giungere il segnale in una seconda importi seconda importanze la tipologia e la qualità del programma irradiato tanto sta che nel nostro Paese
Primeggiano in termini d'ascolto non le radio
Con un prodotto avvalora d'alto valore aggiunto soprattutto prodotto informativo ma privilegiano le radio a altissimo contenuto musicale molto spesso veri e propri più box perché ovviamente l'investimento più forte è stato fatto sull'alta frequenza
Ecco allora che vorrei chiudere per un attimo la il circolo su questo aspetto se tutte le radio for commerciali fossero di questa media dimensione a cui facevo prima riferimento
Cioè con un Bilancio tra i quattrocento e cinquecento milioni che comunque corrisponde ad una fascia medio piccola e non certamente alla fascia più importante della radiofonia
Se noi facciamo una semplice divisione scopriamo che in questo Paese
C'è posto in termini di mercato e quindi in termini di azienda e quindi in termini di sufficiente autonomia nella formazione del prodotto e soprattutto l'informazione c'è posto per non più di settecento mite
Dall'altro questo numero coincide con quelle rilevate da o di radio cioè tra coloro che hanno l'ambizione di volere e dimostrare al cliente il loro valore in termini di audience la loro penetrazione sul mercato la presenza per tipologia di ascoltatori
Paladini e dunque settecento sono le radio compatibili con l'attuale sistema che siamo a un quinto di coloro forse ancora meno di coloro che hanno l'ambizione di arrivare alla concessione
Ma se si vuole considerare anche la presenza di radio che hanno bisogno di maggiori fatturati come quelle regionali o delle grandi metropoli e ancor più di quelle nazionali il numero totale delle emittenti ovviamente scende incredibilmente allora se questa è la situazione dobbiamo domandarci perché il mercato italiano è in questa in questa condizione per quanto riguarda la telefonia la risposta è lapalissiana perché dello l'abbiamo ascoltato in molti interventi questa mattina la sproporzione del fatturato televisivo nazionale e locale
Devo dire ma comunque il fatturato televisivo è tale che impedisce insieme a una presenza abnorme fuori dal disposto di legge devo dire anche con sogni monopolistici mai definitivamente sopiti della concessionaria pubblica che in una situazione ben venga la holding io in questo sono perfettamente d'accordo si pone sul mercato senza veri elementi di concorrenza nel termine di anche concorrenza di gestione di economicità di gestione in quanto la radio pubblica nonostante abbia una posizione e in termini di utilizzo di frequenze di risorse di offerta di programmi vastissima gestisce sette reti nazionali tre reti via cavo
E altri servizi addirittura locali fortemente di lei in contrasto con uno degli articoli della legge
Nonostante questo è all'interno di un'azienda più grande quella radiotelevisiva senza misurarsi in termini di mercato realmente direttamente con la gestione della parte radioso
Ancora pochi minuti per paragonare quello che ho tentato di riscrivere c'è questo sistema a quello televisivo e poi vedere gli effetti della legge io ho fotocopiato lo troverete nella sintesi della comunicazione il rapporto che esiste in grandi stai grandi paesi
Tra la radio e la televisione
In quasi tutti i Paesi a mercato evoluto il rapporto la televisione non raggiunge livelli se non in Giappone che oltrepassa il quaranta per cento del fatturato
Il rapporto fra radio e televisione e di solito una tre mentre nel nostro Paese siamo un agire è chiaro che con settore televisivo che fattura che ha fatturato nel novantuno il quarantanove virgola quattro nel novantadue cinquanta nel novantatré i novanta quattro oltre il cinquanta per cento i dati sono non italiani quindi di fonte assolutamente non sospetta è chiaro che questo sistema difficilmente troverà uno spazio per la costituzione di un sistema pluralista nel settore nel settore radiofonico tale da permettere una crescita non sul in queste condizioni di affetti
Della legge ma mi sono ulteriormente penalizzati dalle già costretto tutti gli editori radiofonici piccoli e grandi ad eccezione di coloro che vivono in uno stato di sopravvivenza per cui nulla è cambiato
C'è chi gestisce la radio l'assoluto precariato a conduzione familiare non è stato neppure intaccato dalla legge ma tutti gli altri hanno dovuto compiere adeguamenti significatività la modifica degli assetti societari
A agli adeguamenti del capitale previsti acque dalla legge all'estensione la copertura territoriale soprattutto per le radio nazionali
Per arrivare a quel sessanta per cento individuato dalle dieci in teoria è vero che una piena attuazione di questa legge piena attuazione prima scambiavo una serie di battute con Aldo Pacchiotti che essenziale cioè io non vorrei vita che si cedesse troppo facilmente all'idea di modificare questa c'è importante perché sul fatto che questa sia una legge sciagurata credo che tutti gli operatori del settore che non sono stati premiati e quindi escluso un grande gruppo televisivo e un gruppo pubblico al di là di questo tipo tutti a convengono sul fatto che questa legge va profondamente rivista però ci sono alcuni elementi fondamentali pena lo sfacelo definitivo del sistema Italia
Cioè la parte di regolamentazione pura cioè di pianificazione
O meglio di ripartizione cioè di individuazione degli spazi per tutti i servizi di pianificazione e di attribuzione delle frequenze e degli impianti previsti pianificazione deve essere assolutamente rispettata
Perché se con l'alibi di una modifica della legge che in parte sotto tiro di tutti i partiti perché anche la Democrazia Cristiana propone delle modifiche alla legge Mammì come il PDS come tutti gli altri partiti se questo fosse l'alibi per far saltare l'elemento di pianificazione credo
Quanto meno nel radiofonico non ci sarebbe più storia per un sistema maturo un sistema che abbiamo visto anche durante questa campagna elettorale Mancini realmente nella vita quotidiana è un sistema che offre grandi possibilità di comunicazione
E anche una comunicazione qualificata interattive quindi se la legge si attua indubbiamente si arriva ad una una scrematura una forte scrematura del sistema il problema è che l'attuale situazione di attuazione della legge fortemente penalizzante per il sistema radio fuori la di forbici si sono difesi si stanno difendendo nell'unico modo possibile ricorrendo ancora una volta in me ai tribunali cosa che invece non è non sarebbe stata da perseguire di radiofonici hanno impugnato dinanzi al TAR il piano televisivo
E il regolamento attuativo perché chiaramente non si può procedere e di fronte all'inerzia del ministro
Nei giorni scorsi è stato diffidato l'attuale ministro
Ha rispetto del dei termini di legge l'avevamo una legge e con questo concludo che prevedeva dei termini per specifici per tutto il sistema radiofonia la televisione
Il ministro allora ma mi aveva preteso sei mesi per la definizione del piano frequenze tre mesi per l'emanazione del regolamento attuativo tre mesi per l'emanazione delle concessioni il tutto faceva un anno tra poco festeggiamo il secondo compleanno dell'attuazione legge Mammì si è fatto solo una parte del del televisivo si festeggia nel senso che si celebra
Noi credo che dovremmo in qualche modo intervenire perché nella parte transitoria di quella legge
C'è una clausola che riteniamo sciagura cioè si dice che si instaura un regime transitorio come soggetti che hanno presentato domanda di concessione hanno il privilegio di rimanere attivi e non si permette nuove eccezioni pentite di agosto si chiude questa fase
Di radio fonici Tita non chiedono una proroga di questo termine chiedono che prima di discutere la proroga come già prima di discutere la modifica alla legge si perda il tempo non in chiacchiere ma infatti cioè si stia più spazio ai tecnici perché inizino per quanto riguarda completamente per quanto riguarda la radiofonia la pianificazione per questo è un elemento imprescindibile da qualsiasi altro tipo di interventi e chiediamo anche è impensabile dove la legge nulla è stato rispettato che solo il radiofonici siano gli elementi penalizzati
Da questo settore soprattutto in un mercato qual è quello che dice dicevo prima fortemente penalizzato anche dalla mancanza e soprattutto dalla mancanza della legge un mercato che esclusivamente locale tutte le aziende afferiscono esclusivamente al mercato locale dove in mentre il mercato nazionale
E estremamente povero estremamente limitato non siamo pessimisti io lo dico ad una platea che si mettono al di là di forbici quindi non è un problema
Di un rapporto con la nostra categoria
Il problema è che noi siamo fortemente pessimisti perché Id gli scenari che abbiamo di fronte non danno nessun segnale irreale volontà di pianificazione nel settore radiofonico questo è una volontà che rischia di penalizzarci non già e soltanto ora come dicevo ma anche nel futuro perché questo significa diminuire le nostre capacità come privati ovviamente di accesso a nuove tecnologie del Duce stamattina parlava di trasmissione digitale via terra
Sì si può parlare di estensione del sistema RGS si può parlare di tutto quello che ho voglia in termini di evoluzione tecnologica Rossi giustamente rivendica i giornalisti e io sono colui che sono d'accordo giornalisti
Di serie A ovunque non giornalisti serie A e di serie B ma in un sistema come questo se non troviamo prima di tutto il modo tutti insieme operatori lavoratori e le forze politiche che credo nel pluralismo e trasmissioni della comunicazione se non troviamo un momento di unità che ci permetta di attuare questa parte della legge non credo che ci rimangano possibilità per una crescita di questo settore estremamente importante dicevo prima per l'alta percentuale
Chi ascoltatori l'ultima notte aculei concede ma scusate la lunghezza i risposta abbaio
I ladri fai ci hanno creduto a abbacchio
Ira di fare ci hanno creduto molto lo diceva faceva anche altri stamattina del ruolo delle regioni tengono le Province credo che siamo gli unici fra i soggetti della comunicazione che hanno fatto forti battaglie perché nella legge fosse presente l'ente Regione perché i Comitati radiotelevisivi adesso è lungo
Devo dire e lo dico mi dispiace davvero in una città che rappresenta uno dei migliori Comitati radiotelevisivi probabilmente insieme la Toscana l'Umbria poco altro
Però noi siamo stati fortemente delusi vita da e il gli esiti di questa battaglia perché la presenza delle regioni non ha mai corrisposto e soprattutto dopo la legge la cosa è diventata ancor più grave non ha mai corrisposta nessun atto positivo nei confronti dell'emittenza radiotelevisiva di particolare radiofonica
è sempre stato un ruolo meramente rivendichi rivendicativo di un conti una competenza che non si è dicevo mai tradotta in nessun atto di vantaggio anzi
La il primo atto compiuto dai comitati radiotelevisivi delle regioni è stato quello di escludere qualsiasi possibilità di accesso a questi comitati da parte degli editori radiofonici e televisivi
Come Sissi inquinasse la presenza dei Comitati radiotelevisivi con la presenza degli editori mentre i partiti politici rappresentanti dei partiti esprimono attraverso i gruppi consiliari fossero i super partes coloro che garantiscono una corretta e soprattutto non interessata gestione dell'etere che abbiamo vista che stamattina ribadire come bene di tutta la collettività allora sì ad un ruolo delle regioni
E noi siamo disponibili tutti radiofonici a tornare a batterci su questo ma un ruolo che impegna poi significativamente presente l'ente Regione non c'era perché ha finalmente ottenuto un nuovo spazio sul lui decise erario di intervenire ma nell'interesse della collettività e credo anche tende imprenditori editori che devono coloro che hanno le caratteristiche disperatamente affermarsi come tali e non ce l'ha con me
Una massa non bene identificata di soggetti che probabilmente impropriamente utilizzano il mezzo e la comunicazione
Retratta Natucci interviene ora permanenti abietti
Consulente per i problemi dell'informazione della presidenza del Consiglio regionale dell'Emilia Romagna
Certo
Comunque attiva ecco non quarti
Io non voglia prima polemica fra i privati e il pubblico che ormai un connotato è una tradizione
Però chiudo qui la la ad risposta a domanda e risposta la RAI gestisce tre reti filodiffusione con programmi specifici che ripete anche in ambiti cittadini se ritenete che non sia un prodotto adeguato chiude Carlo la legge è stata riempita in altri ambiti fondo qualificate o lo chiede comunque l'ho gestito lo spaccio perché
Con Capello resiste
Beh ma niente
Bene questo non è un intervento da me programmato nel senso che
E sono stimolato intervenire in questo belve
Convegno dove ho ascoltato
Importante io credo comunicazioni relazioni e questo lo dico come operatore del settore senza nessuna circostanza ma sono stato stimolato a intervenire quindi mio volesse un intervento se mi consentite di puro contributo
Da alcuni passaggi della relazione dei Garofani in modo particolare da uno che potrà fosse espresso nato ad alcuni mangia credo che sia stato ripreso con una battuta ma a me non è sembrata la battuta è sembrato invece l'indicatore di un decisivo salto di qualità quando cioè
Garofani ha in sostanza detto che finito il tempo dei minutaggi
Delle presenze delle varie forze politiche sui vari telegiornali
Anche se questi minutaggi ci sono
E purtroppo rappresenta un documento comunque attendibile della situazione però non può essere più quello in modo e neanche uno strumento per cercare di
Far entrare
Nel sistema radiotelevisivo pubbliche privato quell'aria nuove che io oggi finalmente mi sento di respirare in questa occasione
E qui se mi consentite ma non era questo l'oggetto del mio intervento poi faccio appunto una piccola premessa
è importante questa serie questa sottolineatura di questa relazione perché che cosa hanno prodotto quella fine questo genere di iniziative
I vari quando vari resoconti dei tempi della presenza
All'interno delle aziende hanno prodotto delle cose molto semplice guarda
E io le ho viste anche vissute cioè da una parte hanno messo in grave imbarazzo
Quei professionisti
Che operano all'interno delle tiene in modo particolare servizio pubblico
Che appena è arrivato sul tavolo delle redazioni comunicato con i dati ci sono visti affiancare dagli altri colleghi che gli angeli hanno sbandierati sotto la faccia dicendo ecco vedi che il tuo partito di riferimento
Vorrei in qualche modo codificare l'informazione sulla base di questi
Più o meno attendibili resoconti e i i professionisti bravi ce ne sono tanti a quel punto si son trovati
In imbarazzo dal punto di vista professionale
D'altra parte ci sono stati anche quelli che per semplice opportunismo si sono trasformati Nives riferì all'interno delle varie redazioni di questi documenti
Se fa vendere per un grande servizio
Alla propria professione
E al proprio partito di riferimento qualunque essa sia
Questa all'interno all'e sterno invece
Questo tipo di iniziativa non ha mai prodotto quel coinvolgimento di forze culturali professionali
Interessate ci sono l'abbiamo vista anche oggi interessati a dare un loro contributo
Quindi io credo che questo stia già un modo per dire
E finito una certa epoca c'è un salto di qualità decisivo chi è disposto all'interno e all'esterno della del del mondo dell'informazione radiotelevisiva ha dato un contributo che si nasce tutto professionale culturale e se mi consentite anche etico
Ecco lo può fare bene e per questo che io
E mi sono sentito quasi in dovere allora di fare un intervento l'intervento che riguarda
Cedo scrivo l'argomento diciamo legge Mammì e profilo regionale
Con riferimento a Canossa situazione ecco io partirei da questo punto
Io ho in mente una data che è stato evocato adesso dal direttore di Italia Radio il ventitré agosto novità perché non è mica una data come tutte le altre non è mica il ventitré agosto che l'anno scorso dal prossimo anno se non ricordo male
Scadono il ventitré agosto i settecentotrenta giorni come appunto veniva indicata dall'età e dalle radio
Nome partito alle mani entro i quali bisogna andare al rilascio delle concessioni ai concessionari privati ovviamente che ha rappresentato domanda di concessione
E se e per cui se per quella data ben o male le concessioni non arrivano
L'unica soluzione credo però
C'è l'onorevole Bernardini c'è un centro vite ma
Credo che l'unica soluzione che rimanga tecnicamente al governo sia quella di un decreto di proroga dei terreni
Questo al di là che ci si arrivi o meno ma mi sembra che ci siano diversi indicatori in questo senso dal quadro politico le incognite insomma adesso comunque non facciamo le previsioni decretazione sono fatte anche troppe su questa benedetta legge
Se si arriva a questo punto questo è comunque la dimostrazione di un fatto l'inapplicabilità di questa legge
E questo è un fatto di cui deve prendere deve prendere innanzitutto deve vendere contenuti tutto
Il governo
è vero che ci possono essere proprio che
Tra queste è un fatto che è incontrovertibile dopo due anni dalla mamma
Allora questo cosa significa cosa può significare sia arrivata questa cosa senza le concessioni dopodiché voi tutti sapete che se si arrivasse senza concessioni automaticamente i privati locali e nazionali
Cessa l'attività gli impianti vengono spenti
Perché questo è quello che accade in concreto
Se poi non c'è una prova
Questo potrebbe aprire veramente
Una fase nuove
Di modifica
Se non di revisione inutile dire auspicata della legge Mammì
E allora qui tralascio tutta la dimensione nazionale le implicazioni nazionali di sistema che ciò comporterebbe e mi riferisco all'ambito locale queste regioni
Se vogliono seriamente consapevolmente
Comincia a raccontare in questo settore
Visto che non hanno avuto i meriti come è stato rilevato che non ne hanno avuto i mezzi
Al di là dei vari partiti
Devono inserirsi in questo bar se sia
Certo che se si apre un varco e se le regioni decidano di giocare questa partita alcune scelte si impongono che sono la prima un coordinamento fra le Regioni
Non a caso uno degli éscamotage che si sono tentati che si terrebbero ancora è quello di procedere a un rilascio su alcune singole regioni per le concessioni una cosa grottesca credo che sarebbe anche anticostituzionale ma immaginiamoci un paese in cui in nelle Marche in Umbria ci sono le concessioni in Emilia Romagna in Toscana non ci sono le concessioni quindi prima di tutto un coordinamento fra le regioni ma non può rituale per fare Bilancio dell'esperienza finora come regioni di fronte alla mia mente e per vedere come e su quali obiettivi contare
Nei confronti del governo verso cui aprire una vertenza politico istituzionale piena di contenuti diversi non di quelli vecchi perché altrimenti
Non servirebbe a nulla privato si aprirebbe da qui ventitré agosto
Questo significa a livello voi
Di
Interventi
Politici prelevare amministrazione nel proprio ambito NATO tra Regione l'assunzione di una scelta prioritaria per le informazioni in modo particolare del dei dei problemi dei tempi le questioni del sistema radiotelevisivo
L'occhiale ovviamente prima di tutto
L'assunzione di questo tema come un tema prioritario e quindi la messa in cantiere la messa in opera di politiche per questo settore che è un settore d'impresa
E quindi politiche innanzitutto per l'innovazione tecnologica e già sono state dette diverse cose tutte fondamentali questa mattina e non c'è bisogno di aggiungere nulla per la formazione professionale direi anche
Politiche che devono impegnare risorse che devono mobilitare culture professionalità e competenze in un quadro io ritengo che da parte delle regioni parlo in generale non deve essere un quadro dirigistico di controllo
Del sistema perché significherebbe non aver capito
Che questo sistema d'impresa un sistema di professioni è un sistema di culture con un proprio linguaggio e quindi volevo calare logiche culture e codici che fanno parte di un altro mondo che quello dell'amministrazioni locali e regionali sarebbe
In partenza una certa tappe ma c'è otto ponendosi il problema e in Emilia Romagna si è cominciato Polo questo problema anche di un quadro normativo Chiurchiù credo dovrebbe indicare degli indirizzi degli obiettivi entro i quali poi si muove un
Un modo nuovo di sviluppare impresa radiotelevisiva a livello regionale con un indirizzo un orientamento che viene dato dalla Regione che quindi anche in questo modo assume una centralità nuove conto un'attenzione terza questione nuova anche qui rinnovati per il confronto del servizio radiotelevisivo regionale
Io credo che qui sia sufficiente aggiungere a quello che è già stato detto dal mio punto di vista poche cose
E cioè partire da anche in questo caso una svolta interrotto in tutto culturale che dia fino a che dice che dica finalmente e finito un'epoca ne comincia un'altra che quindi non riproponga le vecchie i vecchi discorsi sul decentramento e sull'accesso che sono due esperienze storicamente
Non fallite finite
Poi in modi motivi per cui sono falliti o son finite adesso sarebbe dunque non aiutarlo credo che dovrebbe spettare soprattutto a esponente dirigenti della RAI del servizio pubblico
Esperti più competenti di me però insomma non si parte da qui si parte piuttosto come in qualche modo circola anche a livello di Consiglio d'Amministrazione RAI per quello che almeno si legge da un ripensamento dell'azienda RAI
In funzione regionale
Esso anche non per voler qui sollevare anche in questo caso la bandiera del regionalismo dove ormai anche qui ormai siamo tutti riformisti in Italia ormai siamo diventati anche tutti i regionalisti però le sei le sedi che non sono centri di produzione
E si rilanciano in che modo non e litigando per qualche spartiti in più o per qualche unità in più ma ridisegnando io credo io immagino la tenda Rai in una dimensione in una natura che diventa veramente regionalista e allora ecco perché io trovo assolutamente convincente riferimenti di coloro che dicono bandito anche stamattina ma perché
I programmi delle sedi regionali il TG regionali devono andare solamente Soter farete questo nonsenso e nel della spia del fatto che questa scelta l'azienda RAI la deve ancora compiere e questo è comunque soltanto un esempio fra le tante cose che si potrebbero dire a proposito di e un nuovo modo di essere della RAI un nuovo modo di essere delle sedi regionali della RAI
Anche perché finalmente usciremo da questa logica che è una logica che ci costringe tutti acciaccati rimessa quando si parla ma cosa fa una sede regionale che è costata quello che è costata e ci sono i dati nazionale nordista nella carpetta e allora la risposta è credo il solito ma quello non è un centro di produzione insomma non è mica tanto una bella risposta perché vuol dire che
Di questo passo restano soltanto i centri di produzione
Hanno ragione di essere soltanto rivive stasera mi sento di produzione
Quarto livello l'emittenza locale
Ho qui c'è veramente tutto da inventare però
Per i ritardi nei limiti dell'emittenza locale tali temi della nostra Regione eccetera eccetera
Però io credo che ci possano essere due fasi una che quella transitoria l'altra che si aprirà nel momento in cui veramente si cambierà da marmi nel momento in cui veramente si cambierà la la RAI cioè si farà la riforma della centocinque
Se si farà e due per e due due momenti ovviamente sono fra loro collegati credo che siano Bruno condizione della
In questa fase cosa è possibile fare beh per tutto quello che si può fare è quello di sostenere d'impresa televisiva e radiofonica locale
Tenendo conto del momento di perdurante grave per non dire scandalosa incertezza
Normativa e imprenditoriali in cui questo avviene si trovano a operare perché comunque noi possiamo dire che dobbiamo disco scale e dobbiamo disboscate
Però non è colpa né delle tv né delle radio locali se ancora oggi a due anni dal varo di questa legge
Non c'è un applicazione di questa legge che riconosca loro imperfetti lo Stato spin Presa radiotelevisiva
Quindi c'è un problema perché queste intese hanno dei bilanci queste imprese devono fare degli investimenti se vogliono crescere come si auspica che crescano per uscire appunto definitivamente dall'era
Delle aste materassi eccetera eccetera
C'è il problema di sostenere l'informazione di queste imprese perché quello comunque e prodotto come è stato fatto da altri che può essere vincente ed è già vincente oggi a livello locali allora qui e il mio intervento in questo caso non è l'intervento del consulente di formazione
L'Assemblea regionale anche perché non voglio che venga interpretato come una sorta di difesa gli uffici che cosa mai spetta ad altre
Io qui voglio però dare atto a una realtà che esiste e che è stata richiamata devo ringraziarla Garofani nella sua relazione introduttiva
E che in Emilia Romagna
Ha portato a dialogare un'istituzione con il sistema delle emittenti locali in questo caso televisive questo non alcune ma non è una scelta politica e un domani quelle radiofoniche
A cominciare a indirizzare risorse
Verso l'informazione non verso redazionali va be a sull'informazione due anni fa in questa regione i telegiornali erano due oggi se si contano i telegiornali non spetta a me
Cervicale si sono fatti bene possano fatti male
Questi telegiornali sono esplosivo
Ed è questo stato ed è stato questo il senso primario di dell'iniziativa che con grande fatica e limite si è cercato di mettere in campo
Oggi ogni tv locale di questa regione è allacciata alla a un'agenzia di stampa questo grazie a un intervento pubblico creando anche il le premesse per una sinergia fra carta stampata agenzie di stampa impresa radiotelevisive che deve a mio modo
Di vedere continuare a rappresentare una costante oggetto di studi locali storicamente separate fra di loro in questa terra poi di tanti campanili
Hanno scoperto il problema di consorziarsi di trovare forme di collaborazione di coordinamento tecnico produttivo relazionale fallito
E quindi credo che ci possa essere l'embrione per che cresca quelle l'interlocutore fondamentale che veniva evocato da Natucci
E che
In modo assolutamente negativo è stato sottovalutato non se n'è voluto tenere conto deve rappresentare l'interfaccia di qualsiasi politica
Di un'istituzione nei confronti di questo settore cioè le politiche vanno fatti coinvolgendo prettamente le aziende coinvolgendo le anche perché possono dare un contributo tecnico e professionale non in non indifferente
E questo è un altro tentativo che si è cercato
Di portare avanti infine voglio ricordare che proprio l'Emilia Romagna tre anni fa venne realizzato per la prima volta in Italia un programma prodotti interamente dalla sede RAI della regione cofinanziamento regionale
Che è stato trasmesso a teatro internazionale della RAI e che poi è stato trasmesso dalle locali
Io credo che in questa fase di transizione in cui non servono le declamazioni ma servono i fatti
Questi possono essere elementi da discutere da cambiare da perfezionare ma da non dimenticare se non si vuole che il vuoto si tenta soltanto delle denunce per poi e qui concludo entrare se ci saranno le condizioni di quadro generale di scenario normative e naturalmente di scelte politiche istituzionali nelle varie sedi e anche intelligenza da parte degli operatori del settore dell'impresa in una fase completamente nuove diverso e che quella credo delineata negli obiettivi di questo convegno i consorzi le coproduzioni con la centralità dell'istruzione che può essere a questo punto il Consiglio regionale la Giunta regionale la regione ma anche le amministrazioni locali
La RAI l'emittenza locale io penso che il grande merito delle cose che sono state dette in questo convegno che ascoltato finora sia fondamenti fondamentalmente uno quello di parlare di proporre di cose che è possibile realizzare e credo anche che cogliere l'attimo e così come hanno fatto i pensatori questo convegno in una fase come questa del Paese in cui bisogna veramente liberarsi
Di tanti vecchi retaggi debba essere l'impegno per tutti coloro che hanno a cuore lo sviluppo di questo sistema lo sviluppo del mondo dell'informazione un attimo che bisogna continua a raccogliere anche perché forse io credo non è lontano il momento in cui si possono cominciare a raccogliere anche in Emilia Romagna i frutti grazie
Grazie agli atti il prossimo intervento di Gabriella Mascia larga vice presidente di Rete sette
Argomenti e stimoli sono stati numerosi però per evitare di sproloquiare su tutto io mi limiterò a pochi
A pochi se ne esce
Partendo anch'io da dagli ultimi punti che sono stati trattati e cioè l'applicazione della della legge così come ora e i tempi estremamente dilazionati di questa applicazione soprattutto quest'ultimo punto quello dei tempi a provocato un effetto assolutamente evidente è quello di una di un sistema paralizzato parlo non solo di quello locale ma anche di quello di quello nazionale e un sistema in crisi cioè oggi siamo in questo Stato c'è una situazione in qualche modo di appesa nella quale eccetto i grandi continuano a far la loro gara i piccoli da loro gavetta però è un un sistema che non ha ben chiare quali sono le prospettive la strada verso la quale si sta si sta camminando in questa situazione e lo dico anche dal punto di vista di chi deve fare l'editore tra virgolette è difficilissimo programmare di programmare lo sviluppo programmare gli stessi Investimenti
Se non quelli che rientrano appunto all'interno della normale amministrazione cioè di quello che serve per la sopravvivenza
Quali sono i termini di questa paralisi sono il fatto che le dimensioni del mercato non si conoscono o meglio si conoscono quelli attuali si conoscono quelli del dopodomani
Non si conosce lo stato della concorrenza cioè qual è il sistema competitivo che ci sono i competitori quali caratteristiche hanno e su che cosa competiamo
C'è una rincorsa più o meno aperta a cercare di cambiare nel del nelle more dell'applicazione della legge lei regole del gioco o meglio le piccole rivela regolette del gioco pensiamo soltanto quello che sta succedendo in questi giorni sul sistema di classificazione delle emittenti locali no ormai gli hanno già credo cambiati tre e forse arriveremo alla al quarto al quinto nel giro di di poco tempo ci sono possibili interventi ire relazioni di rapporti di quelle che vengono definite se energie o alleanze
Prima si faceva riferimento a possibili consorzi o accorpati anche tra operatori del del settore che sono oggi ad oggi bloccati per le ragioni che ho cercato di dire indire prima
Ora io credo esista un problema serio anche quello appunto o si riesce nel giro di un tempo relativamente breve sto parlando di pochissimi mesi a dare applicazione a questa legge o tanto vale e questa sarebbe comunque la determinazione di una situazione di certezza cioè perlomeno si comincerebbero a capire una serie di di cose si comincerebbe
A mettere in tavola no concretamente le condizioni di ciascuno e il modo in cui ciascuno si colloca all'interno del sistema oppure tanto vale fare operazioni di sovvertimento totale che la Mammì sia sbagliata
Che sarebbe stato più opportuno avere perlomeno due livelli di regolamentazione uno che riguarda il sistema nazionale uno che riguarda il sistema locale perché le regole del gioco sono completamente completamente diverse su queste non ci sono dubbi però lo Stato attuale e questo una pacata razziale
Applicazione della legge così come è stata fatta fino a questo momento senza la parte fondamentale
Condizionato moltissimo anche lei il modo in cui oggi si esprimono lei diverse emittenti io credo che anche per le locali non sia l'informazione il vincolo più pesante
Cioè l'aver costretto a fare informazione tutte le locali non è il vincolo più pesante perché continuo a pensare che per ciascun operatori che si collochi su questo tipo di mercato all'informazione sia l'elemento vincente o meglio il il centro della
Diciamo definizione di spazio di mercato che una televisione locale o una radio locale può conquistarsi non è questo è il fatto che
In qualche modo si obblighino anche le emittenti locali a conformarsi ad un modello di televisione nazionale che emette ventiquattro ore su ventiquattro che ha un tetto di carico pubblicitario che identico definito nello stesso modo esso cambia le percentuali però i definito calcolato non lo stesso modo delle televisioni nazionali
Che
In qualche modo costretta non solo a costruire la propria identità attraverso i prodotti che riesce originariamente e originalmente a produrre ma anche attraverso riempimento
Della di spazi che autonomamente non sarebbe capace di di coprire di coprire con l'autoproduzione quindi i mercati di serie B delle delle telenovelas e ove i documentari che ormai sono scoloriti o dei film bianchi bianchi neri neri cioè quelli da dalla matrice è per forza di cose un un mercato al quale si deve ricorrere e un mercato appunto di di serie Piccini eccetera che assi che tutte le televisioni locali della prima e l'ultima indipendentemente dagli sforzi
Di di autoproduzione alla fine messe tutte una accanto all'altra si assomigliano un po'tutte salvo che per alcune per alcuni prodotti che sono quelli appunto su cui su cui possono produrre
Autonoma
Ci sono una serie di appunto di di vincoli
Limitanti che
Personalmente non sono molto convinta che
Una televisione locale possa essere gas diciamo il il centro di una dell'intenzione di una nuova televisione
Sono sempre convinta che le grandi idee vengano delle grandi cose è un po'difficile che si riescano a trovare le le formule giuste partendo dall'agenda micro o delle micro realtà
Certo è che anche soluzioni di possibile sperimentazione di possibile messa a punto anche di un modo diverso di fare televisione che possono venire dal rapporto tra Grandi situazioni di piccole dimensioni
Va be'io peraltro perso mi occupo anche di di di commercio non vedo però perché non si possa fare con la televisione le stesse operazioni che grandi gruppi distributivi fanno per il lancio di alcuni prodotti non si parli lanci teste non si capiva i ganci tester imitati e certe zone certe situazioni non si capisce perché la stessa cosa non lo si possa fare su altri
Su altri terreni e quello televisivo mi parrebbe uno di quel di quegli ambiti in cui le le prove teste potrebbero essere fatte
Utilmente ecco però perché questo sì
Realizzi e si verifichi c'è bisogno di un rapporto tra la RAI innanzitutto e il sistema delle televisioni delle televisioni locali c'è bisogno che lei il il livello di conflittualità e di ognuno tiri dentro quel che riesce a tirar dentro cessi eccessi in modo definitivo uno io volevo fare altri due annotazioni che riguardano
Il
Le regole diciamo il rispetto delle delle regole stamattina io sono arrivata tardi però mentre quando sono arrivata stava parlando Rossi e stava dicendo cose sicuramente giuste sulla sull'applicazione delle delle regole all'interno delle diverse delle diverse realtà io dal mio punto di vista non posso che vedere con favore una un'enunciazione di questo di questo tipo però non nascondiamoci alcune realtà
Che già oggi sono un da un dato di fatto l'ora dire che ciascuna televisione debbono essere rispettate
Le regole significa però tener conto anche del fatto che ciascuno si è affacciato per conto suo ciò che ci sono televisioni
Che hanno assunto giornalisti e che applicano il contratto dei giornalisti ci sono televisioni come quelli che hanno iniziato da poco a fare
Notiziari informativi locali che non hanno proprio assunto nessuno cioè non nascondiamoci che sono nate società negli ultimi tempi che consegnano cassette
Alle alle emittenti locali con i telegiornali già confezionati sponsorizzati e tre prepagati quindi il esista un problema anche di controllo cioè le regole ma anche il controllo probabilmente lo stesso organismo di di controllo radiotelevisivo a livello regionale potrebbe a dire un ruolo in questo in questo campo
Mi auguro che verso questo verso diciamo regole più tranquille più sicure e omogenee per tutte si vada anche perché ripeto in questa fase la la lotta continua insomma e le condizioni poi mi di mercato diventano diventerà ineguali
Un'altra un'ultima notazione anche questa brevissima sul ruolo della Regione sono convinta anch'io che la Regione possa fare molto a sostegno di un sistema pluralista
Di fatto l'unica cosa che la Regione Emilia Romagna fatto fino a questo momento è stata proprio la la il meccanismo delle convenzioni cioè in realtà intervento sul sistema radiotelevisivo locale è stato questo perché se devo e qui la nota critica non può mancare se devo la giudicare la capacità della Regione di intervenire a sostegno del sistema informativo locale dei tempi con cui ha espresso un parere sulla legge Mammì era fatto pervenire al al governo il bilancio sarebbe davvero un ministero
Ringrazio delle ambasciate lasciamogliela in dirittura d'arrivo
Do la parola Antonio Bernardi consigliere d'amministrazione
Della
Io mi scuso se faro solo alcune considerazioni forse anche qualche provocazione
Abbraccio con qualche elemento forse di improvvisazione perché
Sono venuto tardi
Garofani avevo detto che il giovedì era un giorno infelice per chi ha impegni romani mentre invece avrei desiderato non solo partecipare per intervenire fin dal mattino ascoltando le relazioni ma anche partecipare per costruirla questa iniziativa avendo più tempo a disposizione
Perché io credo che la questione da voi proposta
Come
Qui affrontare riproporre il problema del fare televisione
E la dimensione regionale nella dimensione locale
E di questo fare un elemento di al rinnovamento
Dell'assetto delle comunicazioni di massa della stessa RAI sia una questione profonda nel
Scudetto e delle cose che condivido nelle relazione che lo scorso molto rapidamente
Credo anche che dobbiamo proporlo questo il tema dell'assetto delle comunicazioni di massa
Come una delle grandi questioni della riforma istituzionale
Tenendo conto che qui si gioca uno dei problemi delicati dell'articolazione del potere della vita democratica
E da questo punto di vista credo che almeno da un partito come il nostro non possiamo mai dimenticare che queste un campo
In cui i diritti
Devono essere i diritti garantiti per tutti i diritti di libertà i diritti di espressione e non e non è il titolo di studio che può essere la base terre misurare ovvero legittimare un diritto di questa natura lo voglio dire perché noi siamo in una regione consentite perdonatemi questo richiamo forse ovvio forse scontato forse qualche volta si dimentica che ha prodotto una grande civiltà una grande cultura soprattutto per l'egemonia che ha espresso attraverso lunghi decenni un movimento operaio aveva la sua base tra i braccianti e e gli operai i mezzadri
E che compito nostro di una grande democrazia e riuscire a dotare di strumenti che sappiano dare voce o recepire anche la voce di coloro che altrimenti voce non hanno
E tendenze all'oligarchia
Ad una chiusura del potere all'emarginazione non solo economica sociale ma proprio nel potersi esprimere nel poter contare poter avere voce
Nelle società altamente sviluppate cioè esiste un problema che si presenta sulla sulla scena
La questione della presenza veda io vorrei ricordare che le regioni al loro sorgere
Furono protagoniste
Della riforma della RAI del passaggio da una RAI
Monopolistica
E dove monopolio si intendeva come monopolio anche della Democrazia Cristiana
Ha fatto una televisione più articolata più pluralista lottizzata se volete ma più viva di quanto non fosse nel
A a ricordare a tutti noi come l'intreccio tra riforma del sistemi d'informazione riforma dello Stato si è sempre stata presente
Di quella riforma la regione Emilia Romagna fu tra i grandi protagonisti
Presidente Fanti impegnati i consiglieri regionali che poi il loro impegno lì Heathcliff di porto a dovere ad abbandonare il Consiglio regionale arbitrare nel consiglio di amministrazione della RAI
Pochi
Di quella riforma del settantacinque che anch'io condivido Belice Garofani ha esaurito le sue funzioni quella riforma fu modificata profondamente dopo quella riforma sono intervenute due leggi
Che hanno grande peso si richiama la legge Mammì no il decreto Berlusconi del mille novecentottantaquattro ha sottratto anche un potere simbolico che aveva la Regione che nella nomina del consiglio di amministrazione della RAI
Quattro una parte di quelli di nomina parlamentare
Dovevano essere scelti tra candidati indicati dai Consigli regionali rispettando la proporzione il rapporto maggioranza fu scippato questo potere se volete simbolico però nei potere e anche i simboli hanno il loro peso senza che le Regioni battessero cultori agissero compresa la regione Emilia Romagna
E quanto poi avvenne la legge Mammì tutte anche le questioni strutturali
Delle convenzioni del meccanismo del sistema delle concessioni della pianificazione delle risorse frequenze le regioni furono grandi assenti
Questo lo dico perché tutto il nostro impegno anche di questo convegno
Beh se
Che positivo però deve fare deve riuscire ad affrontare il problema delle delle armi della regione della credibilità di un impegno a livelli istituzionali di una battaglia per riappropriarsi per fare e di questo terreno uno dei campi su cui si qualifica l'ambito regionale nel settantacinque quando su tra il settanta e il settantacinque il tempo della riforma fu affrontato nell'impegno delle regioni la grande difficoltà e nei poteri previsti dalla Costituzione
I poteri intervento sul in questa materia erano molto relativi inesistenti erano negato fu fatto un grande sforzo nella stesura degli statuti e poi nella successiva interpretazione degli statuti per dilatare questa possibilità di intervento e di presenza delle regioni
Però
Se si vuole riaffermare il problema bisogna tenere conto di questa debolezza istituzionale delle regioni rispetto i problemi
Questa debolezza costituzionali prima dei poteri costituzionali che hanno le Regioni credo che vada affrontata perché in termini di dilatazione dell'interpretazione degli statuti i limiti sono un po'lo dico perché questi limiti condizionarono la nascita della terza rete come avete delle regioni
In realtà a condizionarla nel modo di voli vedere ci fu una debolezza nostra di cultura come Partito Comunista allora come sinistra
Una preoccupazione che secondo me è giusto avere anche adesso quello sulla della disarticolazione dello stato
Per cui affermazione del dei poteri locali del regionalismo non può significare la polverizzazione del dello Stato unitario
Però ci fu soprattutto una volontà della Democrazia Cristiana cioè la terza rete non fu pensata come una rete delle regioni fu pensata come una rete nazionale
Che si articolava in
Che poté
L'articolarsi e dividersi intento un me trasmissioni regionali ma non fu la rete delle regioni
E non lo fu non lo fu consentito soprattutto perché allora come il potere regionale in Italia vedevo una presenza un ruolo e un peso i comunisti e delle sinistre
Cui oggi i giovani non andranno forse un antico e lontano ricordo
Dico questo perché anche nelle polemiche che a volte occorre nostri compagni sono più attenti
Più convinti di quanto io sia convinto e per la
Forza del momento recepito del momento locale appare in televisione
Si dimentica che in Spagna
Ho in Inghilterra o in Germania non c'è una rete nazionale che si articola c'è la televisione le regioni in cui la responsabilità del finanziamento del Governo delle decisioni del riciclo e
Delle regioni per quelle che sono in Spagna ISPA ultime esperienze sono due canali della televisione pubblica di Stato
E coprono l'area nazionali e che hanno anche telegiornali regionali e poi c'è la televisione dell'Andalusia
Quella dello Stato basco quella e della Catalogna capisco perché le regioni hanno dimensioni nazionali però anche noi stiamo arrivando ha dimensioni della consapevolezza e della coscienza del pensare
I rapporti tra noi e altre
A realtà regionali
Ha uno spessore che un tempo non non aveva e di cui sono responsabili del finanziamento dimensioni regionali possono aprirsi ai private sul non sto a raccontare o del io credo
E se si vuole rilanciare una responsabilità delle Regioni in materia di televisione bisogna affrontare questioni statuali di organizzazione dello stato del potere in questi termini
Se no al di là di quello che sta facendo la RAI dipinto un telegiornali regionali che possono essere più
O meno di dilatati allungati invece di farne due edizioni ne facciamo tre edizioni
Cerchiamo di farli anche me combattiamo anche la tendenza Testud va anche detto
Che è
Troppo presente ancora in questi giorni che si usino sollecitazioni giuste del presidente della RAI Pedullà per fare della testata per l'informazione regionali quarto telegiornale nazionale
Democristiano per cui c'è il telegiornale di Vespa e il telegiornale della sinistra cose che ha fatto non solo la RAI oltre che essere valutati in termini di lottizzazione nel senso che si cavalca con esigenze che le Regioni non possono essere emarginate sia diano gli spazi anziché perfezionare
I TG regionali
Anzi che evitare essi siano la sacra dei convegni
E il calcolo dei minuti affidati ai vari partiti cioè la tendenza a dire
Perché già in parte avviene sulla prima e sulla seconda rete ci sono delle trasmissioni che vanno in rete nazionali che è giusto che che siano e che così sia preparate predisposte dalle redazioni regionali da dell'Italia al Mediterraneo che adesso in discussione no di farne edizioni quotidiane il che vuol dire innescare con la storia del quotidiano bisogna fare un quotidiano culturale
Dove che introdurrebbe una dinamica che ci pone fa esplodere la RAI crea altri equivoci e altre situazioni lottizzatore
Per cui
Scusate queste io credo che il problema vada
Riproposto
A differenza che nel settantacinque come grande questione di riforma dello stato di Stato federale giustamente ho visto Ghezzani ha riproposto con forza anche in termini Giusti vanta una parola giusta che se vogliamo di Paolo arrivino anche delle Regioni dobbiamo affrontare la questione del federalismo cioè di una struttura dei poteri
Più forte di quella che consentiva la Costituzione e che fu interpretata nell'ottantadue problemi che si dei qualche Regione troppo piccola per affrontare problemi di riaccorpamento ma questo non può essere un limite nella
Nel rilanciare la battaglia
Per le regioni
E in questo quadro collocare la questione dell'informazione
Poi rispetto al settantacinque bisogna tener conto che non c'è più soltanto la RAI il servizio pubblico ma c'è anche una realtà gli emittenti private
E bisogna che si ragioni sempre tenendo conto che queste non possono essere considerati un incidente
Ma rappresenta uno una delle espressioni della libertà del pluralismo e anche del della libertà non solo benedire delle dell'informale ma anche di impresa che va tutelata
Per cui bisogna anche concepire una presenza del servizio pubblico anche nella dimensione regionale
Non esaustiva non totalitaria nel meccanismo del rapporto risorse cioè
Perché questa è una
Lo sento perché anche in questa esperienza che da qualche parte tentiamo di affiliare faticosamente di rimettere il nel giro produttivo le sedi regionali ed è ben chiaro i TG regionali
Funzionano li ha una dimensione precisa funzioneranno comunque è una è stato un'intuizione giusta se maniere di qualcuno o o tendenze di potere non li fanno dei generale diverso è dare uno spazio a queste sedi come quella di Bologna che abbiam fatto con grandi studi
Che è vero che non sono centri di produzioni vanno dimensioni fisiche di cui siamo rese che vanno che non sono necessarie per fare solo solo un telegiornali consentirebbero di produrre altre cose
E come utilizzarle come metterle a disposizione della società regionale
Come poter
Metterle in in campo per fare esperienze
Consortili che coinvolgono anche i privati
Tentiamo da qualche parte
Non per adesso non funziona lungo comunque per adesso non si è riusciti ancora ad avviare nulla se non a procedere
A. tentoni a fare delle delle ipotesi credo però che bisogna
Continuare concepirlo le però in termini produttivi in termini assistenziali né per la RAI è peraltro in corso al piano non funziona
Mentre invece quello che si può subito accelerare c'è un ritardo perché sono cose che si stanno dicendo sollecitando in convegni in telefonate da vario tempo la valorizzazione piena del televideo
Mi piace chiese arrivato tardi di non vedere
Un assessore regionale però vorrei dire che ho visto bottino relatrice ma come
Il ministro della Sanità pensa che Televideo nazionale la testa sia un suo servizio di ufficio stampa e sta invadendo
Centotrenta pagine del Televideo nazionale coi dati sul sull'inquinamento
Abbiamo dovuto protestare alcuni di noi per dire guardate che ci sta stravolgendo quello che un corretto rapporto me
E contro la deontologia professionale una corretta in
Concezione dell'informazione domani giornalista mette in onda pubblica ciò che passa un ministero l'ufficio stampa del ministero se si fa e un altro tipo di servizio che si fa per convenzioni
Però io ho trovato la Regione Liguria son tutti incavolati protestano minacciano querele da alla a perché ritengono quei dati falsi la Regione Emiliano sentito
Eppure ci sono anche grossi interessi vuol dire che i dati saranno realistici ma è possibile che le potenzialità di servizio
Non solo di informa che offre il televideo
Non vengono sfruttate già da subito
Dalle dalla Regione una lettera invece un campo di di iniziative i costi sono relativi ci sono e potenzialità enormi fra l'altro il parco dei televisori che dispongono di Televideo comincia a essere chiaro
Diffusissima
Concludo con
Una considerazione sulla RAI che sussisteva televisivo perché poi
Vita fa le conclusioni
In altre
No no no no no no no no no faccio solerte delitto
No no voglio dire che a tagliare che
Adesso si aprirà uno scontro sul finanziamento della RAI perché la legge Mammì
Ha una scadenza intro il trentun dicembre scade il meccanismo di che regola il tetto pubblicitario che
Le e non il canone d'abbonamento il modo con cui viene recepito i camion
Qualcuno pensa che questo significherà che la RAI potrà raccogliere soldi alle significherà semplicemente che la RAI potrà procedere senza più nessun limite sarà un una guerra selvaggia sulle sul mercato bisogna procedere per regolare
Il sistema e fare di questa questione l'occasione vera per cambiare la legge Mammì e per creare spacchi le occasioni vero
Creare condizioni perché si articoli perché si ci si creino condizioni di garanzia per il pluralismo del sistema radiotelevisivo sia di quello locale sia di quello nazionale
Io credo che il terzo polo
Che è un obiettivo che è giusto perseguire
Nasce
Non
Se
RAI e Fininvest rinunciano a una rete può anche succedere questo
Norme non mi scandalizzo
Ma se Cagli Fininvest
Continueranno nella potenza che hanno oggi
A rincorrersi sul mercato pubblicitario e a far lievitare i prezzi
Del mercato sportivo o dell'acquisto dei vedi un terzo polo farà fatica e si ogni tanto Telemontecarlo può indovinare la regata del Moro di Venezia passi uno spazio ma non c'è va e soltanto se si raffredda il mercato pubblici
Se regole che devono impedirle la raccolta a livello di dumping commerciale delle reti di Berlusconi possono fare della pubblicità
Che consentono alla RAI in modo particolare a RAI uno di
Fare programmi
Come la notte di Siviglia dove l'uso della sponsorizzazione e giunto a livelli che sono contrari alle norme CEE e alla decenza
Del servizio pubblico e solo se si raffredda il mercato pubblicitario e per esempio si introducono indici di affollamento più bassi per la RAI e per Fininvest
E indici di affollamento orario quelli attuali della media giornaliero della media settimanale che portano alla vergogna che per stare nei limiti per gli enti anche la notte di programmi
Che allora possono crearsi le condizioni di liberarsi di risorse ogni possibilità di concorrenza in cui possono in entrare credibilmente in campo altri e altri concorrenti
Per questo io so che applicare rigidamente le norme indicate dalla relazione del Garante per la RAI e per la sinistra significa agli attrezzarsi diversamente subire anche un danno rivedere cose sue
Però
Rischi è un carico di cui la RAI deve farsi responsabilità in quanto il servizio pubblico perché più importante per il sistema che ci sia una pluralità di
Di soggetti
Credo che questa sia la battaglia più urgente poi per il resto non lo so se la Commissione di vigilanza sarà in grado
Di nominare il nuovo consiglio di amministrazione
Se perché se lo sarà in grado di nominarlo dovrà nominare con le attuali leggi esistenti o se invece Meglio sarebbe
Congelare l'attuale situazione anche se una situazione pesante premianti congelare il direttore generale questo momento
E avviare a partire da questa scadenza del trentun dicembre una revisione della legge centotré ma anche della legge che regola il governo della RAI
Per definire nuovi nuovi criteri anche se poi voglio vedere chi nomina chi chi è che si assume la responsabilità di decidere
Io voglio solo ricordare l'esperienza che ho fatto io quando ero parlamentare
Responsabile di aver partecipato di reparto nel comitato ristretto che poi ha concluso sulla legge centoquattro ed è il nuovo criterio di nomina del consiglio
Anche allora era fortissima la tensione a separare
La gestione
Dai le responsabilità di indirizzo e nella legge centoquattro al consiglio di amministrazione furono tolte tutte le responsabilità di gestione l'attuale consiglio di amministrazione della RAI non ha responsabilità di gestione
E si sono ridisegnato i poteri di controllo e di vigilanza indirizzo
Che prima erano sempre divisi tra Commissione parlamentare del consiglio di amministrazione tutte le responsabilità di gestione
Sono del direttore generale
E la fonte della lottizzazione e il direttore generale consiglio di amministrazione di nomina parlamentari di su quel posso per tutte le sfide del
Devo dire e io ho partecipato a quella legge c'ho creduto se devo fare una riflessione sul faccio l'autocritica
Bisogna ripensare diversamente perché affidare tutti quei poteri di gestione al direttore generale è stato
Finché c'è stato M S
La cosa ha funzionato
Poi dopo invece e il contratto capestro sciagurato frutto della pax televisiva che alla RAI è costato miliardi
In soldi e tanti anni in ascolto sullo sportello
è il frutto del
Di quest'idea della gestione rispetto alla quale il Consiglio di amminico un contratto stratosferico di appalto
Su cui poi leggo sull'Espresso sul panorama Panorama le somme dalle notizie di scandalo perché si tratta della figlio del figlio di qualcuno
Il Consiglio di amministrazione al massimo può interrogare per avere notizie perché non passa più e si possono decidere contratti di acquisto di film per dieci milioni di dollari a Los Angeles senza che il consiglio di amministrazione metta
Metta bocca
Lo dico perché il ripensamento è
Più ex e sia ben chiaro Pasquarelli informalmente di nomine ieri
A tutti i titoli
Dal punto di vista del professionali del bilancio ineccepibili ma questo non toglie che sia il maestro della lottizzazione in RAI uomo di un patto dici sì
Per la gestione della Rai che complicate intatto di far rientrare la RAI rispetto gli assetti dell'ottantasette cioè la nuova dirigenza di RAI tre
Non è riuscito garante di questo tentativo
E garante di un tentativo di ammoscia mento in questo è riuscito della concorrenza della RAI con con Fininvest
E se non si riapre questa questione se tutto l'assetto di potere non viene ridiscusso realmente in questa strutture in questo dinamica dei rapporti di forza interessi materiali in campo dopodiché
Io anche con gli amici dell'Usigrai cui torneremo a discutere la prossima settimana il suo molto d'accordo che il compito del consiglio di amministrazione e nominare direttore di Rete Ivo di testata poi questi sono responsabili di quel che fa
Forte di questo Bruno Vespa rivendica la sua autonomia e prima ha liquidato
L'unico capo redattore
Danneggiando ora che il TG uno ma che non era democristiana e poi dopo ogni guidando tutti quelli i democristiani che non sono della della sua parrocchia cioè noi siamo di fronte a un sistema dove se non c'è un meccanismo di equilibrio dei poteri gli e di controllo dei poteri pezzi va alloggi che di degenerazione e TA autoritarismo che sono incontrollabili
Credo che nel ragionamento che dovremmo fare di riforma degli assetti RAI e bisogna
A ripensare con equilibrio tutto questo perché non funzionare il meccanismo del settantacinque ma anche quello dell'ottantaquattro non funziona così bene quanto meglio quanto meno che da riesaminare alla prova dei fatti io credo comunque che sia stata una perdita secca di via il fatto
Che per questo preferisco la fa rispetto alla quale meccanismo ritornare a quello del settantacinque che prevedeva il consiglio di amministrazione
Noi di nomina in parte del Parlamento in parte dell'IRI e che di quelli di nomina del Parlamento scelti tra le regioni perché quantomeno costringeva una volta ogni tanto che della RAI e dell'informazione ci si facesse un dibattito ci fosse un intervento una assunzione di responsabilità una riflessione non solo inseguì ristrette ma in sedi più ampia ne fossero coinvolte anche il Consiglio regionale quella una
Perdita secca per non solo per la sinistra Termoli per un assetto democratico
Credo che se essi ritoccano questi meccanismi bisogna in termini nuovi però recuperare e valorizzare cose
E che allora furono conquiste del movimento regionalista e che si sono abbandonati
Bene direi che possiamo concludere
La parola a Vincenzo vita per levare prego
Ma volevo intanto ringraziare tutti voi presenti perché stato un convegno molto interessante ma anche molto ricco pieno le denso di
Di considerazioni forse val la pena poi far depositare un attimino alcuni casi riflettere approfondire
Sotto quindi come l'impegnativo che io credo vada nel senso giusto
Nel senso che mi pare lo stesso Garofani
Per caso
Ancora esatto guarda partito ecco ponesse all'esordio nella sua relazione cioè un
Iniziativa politica che vuole anche però arricchire la politica rendendola un po'gramsciana mentre se posso correggere
Più che il federalismo in questo senso gracile Ciampi specialismo venti qualità tecnica
Per quanto concerne quindi molte delle considerazioni fatte
Credo che si possa davvero dire sia aperta
Anche con questa iniziativa una riflessione più attenta sull'argomento del
Per la comunicazione locale però consentitemi
Naturalmente
Cercherò di concedermi assolutamente nel tempo di fare qualche osservazione
Un po'riprende il filo
L'introduzione diversi interventi vuole essere anche un po'un contributo ai conti uscendo da qualche ritualità farò proprio una sorta di sommatoria generale
Proprio perché tra l'altro la relazione di garofani che condivido totalmente consente di sorvolare su tanti
Va innanzitutto a me sembra che sia assolutamente importante rovesciare l'approccio al tema del locale la comunicazione locale di fare questo convegno abbia dato un contributo importantissimo
Proprio in questo senso io accentuerei persino di più pochino con enfasi questo aspetto io credo che oggi prova del locale sia concettualmente assolutamente diverso da quello che fu il volere del decentramento negli anni settanta e vedete diverso non tanto perché alcuni obiettivi di allora
Siano da considerare definitivamente conclusivo falliti non è così forse la storia sarà più cauta quando poi verrà fatta una visione d'assieme su tante cose
Non mi sentirei mettere la parola fine
Ne avrei francamente l'ardire di farlo sotto alcuni dei concetti chiave su cui un'intera cultura riformista sia prodigata per anni fa quello che vuole intendere qui
E mi pare che vado un po'nel senso che le osservazioni che si facevano è che il tema del locale oggi dal punto di vista politico e dal punto di vista dei mass media diverso da quello che fu vent'anni fa
Allora avevamo in Italia un sistema sostanzialmente povero nelle sue risorse
A forte baricentro pubblico nel campo radiotelevisivo
Tutto sommato molto aggregato anche nelle culture
Più forti
Eravamo in un quadro internazionale in cui pur essendo vicina l'esclusione
Tecnologica e l'onda privatizzate ricerche da lì qualche tempo sarebbe avvenuta aveva ancora una soglia critica diverso tra l'altro però mi ha ricordato molto opportunamente alcune leggi del tre otto due sul decentramento i decreti delegati
Di quella legge è vero settantacinque settantasei settantasette sono alcune delle date fondamentali la riforma della RAI la tre otto due la riforma un po'prima della finale di Venezia cioè una stagione un po'particolare la legge dell'editoria ci mise molti anni Bernardi lo ricorderà
Perché vi partecipo anche per fase attivamente ma avevano l'incubazione però siamo a delle tappe che furono pensate con molta
Con molto anticipo si parla qui in pezzo di cultura politica che addirittura appartiene agli anni sessanta alla fine degli anni sessanta il progetto di riforma della RAI forse in questa sala qualcuno ricorderà
è iniziato
Ben prima del suo varo forma documento dell'Arci armata eravamo alla fine gli anni sessanta
Un un insieme di forze che dibatteva animatamente sul decentramento culturale della riforma dei poteri e così via questo per dire che eravamo in un clima politico totalmente diversa ripeto anche dei mass media
Quello era un sistema diverso ricco e quindi il decentramento il locale così come propria concepito aveva una funzione con un po'di ideologia di troppo di come dire aggiramento del potere centrale svuotamento del potere centrale
Per valorizzare forme di
Contro informazione o quanto meno di partecipazione diretta al magistrato di formazione oggi il locale
è un problema del tutto nuovo cioè non è un'eredità da rilanciare
Vecchio fardello per la nostra coscienza militante da riattivare è un'altra cosa è una delle forme evolutive della comunicazione ben sua dimensione di sistema globale
Anche l'informazione come altri campi dell'attività ora scusate se sono un po'tranciante non
Criticati di troppo almeno per questo perché e pur con qualche concetto troppo impegnativo per essere spesi in due battute va così come in altri campi anche nel mondo della comunicazione esiste una comunicazione mondo una economia al mondo della comunicazione e poi specularmente come altra faccia costitutiva della informazione una tendenza localistica
Teresa localistica che come spesso ricorda fatto anche qui diverse altre occasioni Vittorio del Duce che su questi temi si applica da molto tempo
Ha persino un supporto la stessa evoluzione tecnologica perché nei Paesi ha più avanzato contenuto tecnologico lo stesso tre diciamo tecnico porta con sé queste due facce
La diffusione di retta via satellite
Per un verso l'utilizzo massiccio del cavo la comunicazione specializzata quindi di radiazione anche per nicchie di utenti
Settori particolari
Il locale inteso dunque non tanto e solo qui è il punto che vorrei introdurre come concetto geografico
Ma come concetto né ideologico e politico per un altro verso locale quindi
Come uno degli elementi costitutivi la comunicazione per come si era determinata credo che vi sia grandi opportunità peraltro
Tecnologiche che possono nel campo nel nel nell'arco di un periodo neanche tanto lungo forse rendere ancor più determinata questa riflessione che facciamo sul locale essere ancor più chiaro il valore moderno del locale il valore importante suggestivamente diciamo importante del locale
Penso
Alla
Al passaggio anche nel campo della televisione alla generazione della tv digitale che ci puramente consentirà un utilizzo della comunicazione televisiva molto più articolato in quanto oggi avvenga con la vecchia TV
Penso al risveglio che solo in Italia non è capito ragione Martucci tutto il suo valore della radio proprio nei paesi a più forte evoluzione Italia invece su questo c'è proprio un'arretratezza
Su questa sua tante altre cose profondissima perché la radio è come mezzo flessibile come mezzi in grado di rispondere tutte queste esigenze forse uno dei mezzi moderni per eccellenza
Ecco quindi una vendetta ex post di Bertolt Brecht quando intuì che la radio poteva essere
Questo e non invece una sorellina povera della grande sorella televisivo
Ho fatto tutta questa riflessione vedete per dire che credo molto
Al tema che qui si è posto e proprio perché non è un tema di risulta oppure un convegno diciamo
Della domenica per fare anche un po'di della figura no eh davvero uno dei Terni di una discussione oggi sulla riforma della comunicazione
A me pare quindi che sia importante riaffermare questo concetto sono assolutamente d'accordo
Converrà arti quando ricorda criticamente che esiste una tendenza che io trovo molto molto discutibile nel servizio pubblico della RAI nella sua gestione
E anche nella sua presidenza oggi Walter Pedullà
A evocare temi come questo senza poi avere alcun interesse effettivo
A condurre una politica
Io ho trovato un pochettino imbarazzante per esempio leggere in queste lunghe articolatissimi interviste che Pedullà presidente della RAI e rilancia
Su vari organi diciamo stampa
Tra un po'imbarazzante assiste per esempio queste affermazioni molto generiche sull'importanza della televisione culturale sull'importanza del decentramento quasi che
Fossero appunto nient'altro che giustapposizioni
Elementi introdotti piuttosto per un motivo politico che per una iniziativa invece effettiva perché
Chiedo chiedo chiediamo a Pedullà
Ho a Pasquarelli che
Ancor più seccamente su questi temi si esprime perché la RAI per esempio introdusse con un documento che io trovai all'epoca di grande interesse così amministrazione del febbraio dell'ottantotto il tema di una ristrutturazione delle sedi della RAI che mi pareva avviasse il motore sulla strada giusta e poi invece il tutto si è come esaurito oppure si è concluso con un altro documento che Bernardi ben conosce più recente in cui tutto questo finiva estere un ritocco delle due sedi Torino e Napoli quelle tra l'altro dotate di una struttura di produzione che altre città non hanno e che poi pur non per caso
Non ha soddisfatto lettori Napoli proprio per l'assenza o la debolezza di un impianto strategico perché è stata
Accantonato una ricerca
E qui aggiungo non demagogicamente legata a un rilancio della vecchia idea del decentramento
Bensì proprio a
Una revisione in una chiave diversa del rapporto tra grande apparato di servizio pubblico e il territorio e i grandi insediamenti del territorio italiano credo che sia stato un grande errore
Credo che sia stato un errore
Dal punto di vista politico perché ha accentuato la separatezza tra
Quattro centrale diciamo della vita della RAI e articolazioni periferiche capita
Certamente più a Bernardi chiave
Capita suppongo a molti di voi di vedere conoscere anche realtà periferiche della RAI e filo comune denominatore proprio l'elemento di congiunzione questa sorta di mancanza di una linea di un approccio una strategia di un discorso e la sensazione di un'inerzia questo il problema è questo l'elemento grave che io credo vada imputato al gruppo dirigente della RAI gruppo dirigente che appare socialità per identificare su questo non vi è alcun dubbio bene che vi siano
Dei chiarimenti anche tra Dinoi Gallo se l'esterno non è vero che la RAI
Politica del decentramento nella sua attuazione concreta fu funzionale a una certa stagione politica quando con la Sindone politica è stata conclusa e per quanto riguarda la RAI concluso in modo secco e emblematico ex settembre dell'ottanta con il ritorno in grande del pentapartito alla RAI e
Molti di voi lo ricorderanno contare
L'immaginazione di professionisti molto autorevoli del servizio pubblico e non tanto e non solo di area allora comunista
Penso Scarano penso a Fichera e ad altri
Da allora in poi la stagione del decentramento cessa perché veniva meno qui punto
A cui devono rispondere seriamente i nostri interlocutori perché cessava la sua ragione strumentale
Che era quella di dare l'idea di un governo ampio unitario aperti o non serviva più la stagione poi di che era cambiata e a quel punto delle sedi regionali si poteva fare questa è la verità storicamente determinato e mi chiedo perché invece quel piccolo risveglio che era stato di attenzione sia stato poi lasciato
Un po'
Dei capi serve una ristrutturazione della RAI non è l'argomento di questo convegno ma io qui o che non si possa parlare per quanto concerne il grande capitolo quindi della RAI del pubblico che stato affrontato in diversi interventi non si possono affrontare il grande tema dalla ristrutturazione della RAI per affrontare proprio del suo essere
Io credo vi sia una chiave di lettura anche se ripeto questo non è forse
Luogo di approfondimento però vorrei introdurre contro la chiave di lettura è il passaggio nel corso del tempo da un apparato tutto centralizzato
Con nelle sue stile di comando iper centralizzato come ha ricordato Bernarda leggete l'ottantacinque
Quella che corresse la riforma della RAI ebbe dalla sua questo doppio oltre
Legalizzare le tre reti della Fininvest
Come ricorderete oscurate dai pretori qualche mese prima e spostare nettamente i poteri nella RAI e sulla RAI verso la direzione generale della RAI stesse
Quindi trasformare
Questo grande accentramento che dà luogo a delle sedi come pure uffici periferici delle intendenza Salvo le eccezioni quelle che sono le sedi con centro di produzione della RAI però pure vivono in sofferenza penso l'argomento si potrebbero aggiungere via via lo cito proprio con un plebiscito Rino Napoli Milano States
Ha invece una struttura in cui le sei della RAI diventino progressivamente Bernardo autonoma società all'interno di una holding che ricomprenda come una sorta di azienda autonoma
In tutto questo guarda non c'è nulla negli avveniristico né di impraticabile è quella medesima via che la stessa RAI comincio a dibattere che poi ha disperso nel tempo ed è una strada sulla quale si erano confrontati e si confrontano di autorevolissima professionisti la comunicazione e mi ha fatto molto piacere sentire dalla bocca di Major il primo che per mestiere segue
Proprio questi argomenti che mi pare di avere colto Majorino leggerò con più cura lo scritto che un'ipotesi che vada in questo senso
Che pratica cioè non è solamente scritta nel libro della politica della sua eventuale utopia sta dentro un percorso possibile naturale contenti forza alleanze ci arriverò contro un attimo la fine e quindi io credo che nel grande capitolo ristrutturazione della RAI questo delle sedi sia uno degli argomenti fondamentali e credo che Bologna sia persino esemplare questo del problema riforma delle sedi della RAI perché è esemplare perché è una sede che non appunto il centro di produzione nella geopolitica della RAI però è rappresentativa di una città realtà regionale troppo importante per l'Italia per poter essere semplicemente una realtà minore ed è esattamente in caso emblematico ed è qui che allora una riforma è ancora più rilevante urgente che altro perché scontriamo una zona di frontiera credo che sia importantissimo ragionare così
Peraltro
Una struttura diverso della RAI e delle sue sedi regionali fa esattamente nella direzione prima accenna delle tendenze più complessive come si usa dire della comunicazione ma insomma pensate al fatto l'accennato Bernardi vanno in casa lo riprendo di un punto di assoluta importanza anche per rispondere polemicamente ai critici del locale ma distrutti pure i giornali
Che hanno
Una funzione è un peso assolutamente enormi rispetto a quello che uno immagine essere il peso dei locali istologo produzioni internazionali il film di successo se magari qualche volta osservate diviene l'occasione di osservare nei titoli di testa di come non so temi stimolo che è un del TV regionali della ITT della Gran Re Tania che coproduce la tv catalani esempi importanti vengono dalla struttura che sta assumendo anche la Germania in questo senso
Il libro bianco dalla Gran Bretagna di riassetto della BBC entrerà il sistema radiotelevisivo vanno proprio nella direzione di valorizzare ecco la radio e le tv regionale quindi siamo di fronte a una nostra così brillante o meno volontà è una tendenza dentro cui decidere se collocata siano
E mi pare che sia importante da ogni punto di vista collocarci per questo io credo che con molta
Decisione dobbiamo aprire questo terreno divergenza politica culturale
Di aprire un fronte come si procede iniziativa è una strada complicata guardate perché implica spostamento di rapporti di Fort
Interessa è un po'come la battaglia federalista anche qui sia evoca o per un ruolo diverso delle regioni sposta interessa competenze quindi poté ieri e dunque nulla vi è di scontato dichiarato che è una vera battaglia con interlocutori verosimilmente trasversale dobbiamo sapere anche questo
E dunque si tratta di fare mi pare questa iniziativa vada in una direzione giusta
Credo che è stato già detto anche l'esperienza più consistente di informazione regionale quella della testata specifica della RAI debba essere ripetute eticamente vedete a me
Non credo che perché interessi né a noi il problema è stato detto e lo ripeto così brillantemente da Roberto Grandi questa mattina dei minuti assolutamente
E i danni che si cerca di evitare di considerare il problema che la democrazia della comunicazione un problema diminuita
Abbiamo fatto una può
L'eccezione lo ammetto durante l'ultima campagna elettorale perché pur consapevoli s'dell'ammissibilità di questo metodo era
Il livello ormai a sopraffazione anche quantitativa che Turani accennati quell'altro senza dirlo che ha grandi neri Carey nel soggiorno lo facemmo lo stesso la
Contenuta l'abbiamo fatto una volta ed era disarmante cioè livello di appartenenza graticci e aree politiche già in rapporto tra
TG uno democrazia cristiana TG due parti luce all'istante onestamente
Assai diverso da quello tra TG tre PDS sai diverso
Era tale tutto preso da rendere indispensabile una denuncia della campagna elettorale che questo è doveroso però cioè nessuno fa la conta dei minuti però il problema che si pone
Ed è proprio quello che veniva introdotto è la qualità dell'informazione regionale è una grande occasione sprecata io credo anche si possa giungere
Senza tema
Di essere molto smentiti e senza imbarazzo che la direzione di questa testata a livello nazionale si è rivelata assai deludente
E non solo perché chi la dirige
Giornalista dirigente democristiano non è questo nessun problema
In questo caso il problema è che una grande occasione in altre realtà nazionali ha davvero peso dei risvolti molto molto importanti in Italia è certamente sottodimensionata
E perché non è solo in Emilia Romagna problemi Selicato di guardare TG regionali gran parte delle regioni italiane de quello che qui si vince si denunciava è proprio comune il famoso palazzo romano diventa
Miniature presidenti di giunta assessori eccetera ma soprattutto non c'è informazione uno che vuol capire cosa succede in quella giallorossa c'ha un po'di noti
Sì anche di frattaglie e poi politico
Ciò che avviene ciò che la realtà è già quella cosa che ha fatto la fortuna negli anni la seconda medaglia dotata dell'informazione locale nei giornali
Che consentì come ricorderete di arrivare alla soglia del quattro sette milioni in quel momento favorevole insieme quotidiani sportivi eccetera la cosa nella televisione non entra opinione pubblica
Quel tipo di approccio quindi mi pare che siamo molto molto da fare qualche battuta per concludere sulla parte privata del sistema qui
Mi limito a dire che
Avendo Baciocchi introdotto molti temi sul riassetto di formare visione profonda dalla famiglia e con l'abolizione
Però radio concordo totalmente introdotta da Natucci credo che ci sarò
Già molti materiali ci si sta lavorando intenzione dei nostri cui parlamentari arrivare in tempi piuttosto freddi a presentare un progetto di revisione della Mammì con una filosofia molto le verso
Non entriamo in tutti i dettagli superare la logica del tuo popolo RAI TV superarla in tutto e per tutto in questa chiave il ruolo regionale è essenziale col il giornale che fu assolutamente cancellato dalla legge anni salvo appunto quello tutte le procedure di pianificazione che peraltro fu poi contraddetto
Transitorie tant'è vero che le Regioni hanno avuto un ruolo sostanzialmente e affannosamente diciamo di risulta in tutta la fase di pianificazione per le frequenze
La battaglia contro i giorni è sacrosante della premessa per tante cose l'abbiamo detto l'avete detto di diversi interventi però vorrei aggiungere una considerazione
Si parla molto in queste settimane
Il terzo quarti quinti poli superamenti allora che la Fininvest alcuni urto importanti gruppi industriali hanno annunciato oltre coltivo lo fanno
A farsi alterne quindi sempre poi
Tutto vero
Quello che viene annunciato se non sarebbe stato vedo tante volte e Proni avvenuto ingressi nuovi
Forse appunto Attilio di una nuova fase
Io mi auguro che tutto ciò sia vero ritengo riteniamo che tra due popoli e in particolare un solo private
Caso unico come sapete in tutto il mondo ormai a il potere che hanno tre reti eccetera eccetera
Che sicuramente piuttosto che tu e poi e un solo polo privato siano meglio tre quattro cinque porte cioè comunque si chiami il proprietario perché l'articolazione certamente maggiore la democrazia né può risultare avvantaggiata però vedete non è sufficiente perché se noi pensiamo a un sistema realmente aperto fondato su
Un servizio pubblico via ristrutturato in una direzione simile a quella che qui abbiamo evocato un privato nazionale a più voci
è un locale televisivo radiofonico forte dobbiamo avere il coraggio di proporre una cosa nuova che finalmente via ragione alla comunicazioni locale elevandola però soglia e di collocazione del sistema io credo che torni di attualità
Lo dico qui senza una riflessione ancora definitiva e approfondita va come spunto per una nostra iniziativa
Una iniziativa che ponga il problema di una struttura ricatti di emittenti locali
Che regione per regione rappresentino delle funzioni porta quindi non sto parlando di micro esperienze che io rispetto e vorrei che si valorizzasse tocchiamo un altro ambito di mercato ed iniziative che si potesse ad aggregare Consob sì alle dando luogo come strutture private anche rapporti misti con enti di ricerca università regioni stesse istituzioni da
Do quindi luogo a un aggregato nazionale che sia una sperimentazione in Italia di un polo misto pubblico e privato ma non come si pensa altra epoca
Partendo io credo un po'lapide sbagliato cioè
Per motivi tutti politici
L'apertura almeno di una rete della RAI a questo o quell'altro no questa tendenza cose di sperimentare ciò che è peraltro parte integrante della comunica zio su corruzione brevi una messa assieme del esperienze migliori pubbliche private o per dar luogo una forma dirette di tipo diverso
Che prese abbia il coraggio mentre su qualcuno di voi sorriderà di occuparsi in grande di uno dei grandi trenta della comunicazione che in Italia peraltro non ha alcuna valorizzazione s'cioè per esempio la formazione education che in altri Paesi sono all'avanguardia dell'Aspen anzi ora in Italia invece sono con la cosa che si chiama Dipartimento sport educazione un tema all'ordine del giorno ma forse gli è capitato di vedere ogni tanto qualche spezzone verso programmazione non dico nulla ma non è quella cosa
è invece importantissimo andare in una direzione finalmente o ecco consentiti affrancata da alcuni luoghi comuni tipo che la concentrazione e l'unica via per lo sviluppo e non è vero affatto tipo che d'altri
Visione sono contento che Roberto Grandi l'abbia anche con dovizia come dire di accenti impegnati larga sottolinea non è un solo genere una commistione di generi per cui come io credo che sia criticabile chi dice che Funari o un altro sono televisione bassa perché non è vero il concetto di alto e basso della comunicazione non appartiene a degli stereotipi che in altre come dire discipline sono stati a fare ma di così però va fermata l'importanza anche della formazione credo che ce l'ha cioè una commissione la comunicazione è un rapporto una trama di cosa di contaminazione di Joy ed ha finalmente queste qui dobbiamo lavora e forse in locale come esperienza come dischi ma ci può dare a questa risorsa anche conoscitiva e anche di coraggio noi dobbiamo reagire tra parlo proprio per noi come partito come cultura politica a una sorta di scusate se faccia questo c'è anche un pizzico comprenderete autocritica lo dico questa chiaro un pochino pesantina un po'un ingrigito movimento collettivo cioè quasi a dire che
Niente ormai e più possibile secondo l'accettazione di quello che ci offre non il mercato perché non è minime canto per un c'è un mercato assai poco libero molto selvaggio molto animale secondo i termini usati
Qualche altra epoca perché ecco questo mi pare un problema importantissimo cioè per fare questo servono due cose una l'ha detta con la schiettezza del caso e io la condivido Rossi stamattina intervenendo sul tema dei giorni distinte ha detto una verità che certo non fa comodo soprattutto a noi che facendo politica tendiamo sempre un po'attenere come dire insieme ciò che non si voterà sì c'è un problema proprio perché sia valorizzato pienamente il locale ed è anche essere in qualche modo regolato in modo adeguato io credo Rossi e gli altri compagni essere peggiori si sta lavorando in questo senso credo che proprio perché va regolato John introdurre nelle fasi di transizione che porti io che ho congruo a un riassetto che non può essere domattina naturalmente pena la chiusura dalla buona parte delle emittenti perché tutt'oggi o che non si può passare da una colpevole assenza di leggi per quindici anni ha poi una sola dati l'improvvisa stagione
Normativa su tutto e su tutti c'è un problema riassetti però una questione seria che l'associazione delle emittenti o credo almeno Parndorf consapevole sta lavorando a comporre il sindacato sta facendo credo che uno sforzo importante così anche credo che sia fondamentale l'altra considerazione che è stata fatta nel corso del dibattito che richiedere in particolare a
Sottolineato con una punta polemica che io condivido che non riguarda la Regione Emilia in questo caso in modo specifico ecco non vorrei che ci fosse un equivoco che riguarda la assoluta
Debolezza anche soggettiva delle regioni in questa battaglia perché è pur vero che le regioni furono come ha ricordato Bernardini tolte di ufficio persino da quel piccolo potere che detenevano di nominare con nomina indicare rose per quattro dei nomi da così al disastro poi uno rosso nero degli input come dire decisionale
è vero che
Tutto questo fu fatto senza alcuna discussione con la Regione ed eroga regioni ha svuotato le regioni però guarda con la franchezza del caso
Due terzi delle regioni italiane non ha dato alcuni segnali di vita su questo argomento i comitati regionali radiotelevisivi che hanno quello emiliano una delle eccezioni perché c'è esiste funziona si muove fa studi ricerche promovendi ti sono stati un'altra e le esperienze perduti cioè sa come sapete quando può si evocano grandi riforme e poi non sia tua quasi nulla è quella stessa idea ex come dire poi reso inaccettabile quindi io credo che per rilanciarla sulla regionalista sei banche come è da fare ovviamente serva anche un chiarimento
Chiarimento politico a livello regionale e delle strutture di coordinamento delle regioni e dove c'è un terreno anche qui ape lotta politica va detto non non tutte le Regioni sono uguali abbiamo visto noi facendo
Quel lavoro che va giochi ha evocato cioè di opposizione come dire questo proprio molto puntuale su tutta l'applicazione la legge Mammì abbiamo seguito passo per passo seguendo i parlamentari tutto ciò che avveniva beh
Abbiamo ha serbato una c'è l'attività di talune regioni l'Emilia e tra queste indubbiamente ma che che hanno fatto delle proposte alternative sul piano delle frequenze soli contratte con i
Spero il suo apparato per definire diversamente i precedute su hanno fatto ciò che e era ed è indispensabile fare per chi vuole tutelare il proprio livello decisionale altre regioni che non sono esistite
Salani che qui presente
In sala che ha assistito la Regione Emilia proprio su questo delicato compito credo che possa confermare questa disparità interessa sensibilità gli atteggiamenti perché perché poi il regionalismo anche qui è una conquista
è anche un fatto abbia applicato cordialmente vuol dire prendersi degli obblighi che in una chiave invece tutta diciamo di centralismo assistenziale molto più agevole invece portare avanti per concludere procura battuta finale su
Tema che la relazione con molta nettezza a posto il rapporto appartamenti informazione parti gravi segnatamente
Io concordo in buona sostanza quello che Garofani ha introdotto
Concordo nel senso che
Sostenendo io proprio
Convintamente vorrei
Sottolinearlo anche per per quel poco di esperienza che
Uno si può essere atto nel mondo della comunicazione servano nell'andamento che
La politica non è oggi nei importante ma più importante nella comunicazione nel senso che
Pensare a una Spoon indicizzazione della comunicazione in una fase in cui già il rischio di regime politico punto
Time Caro
Economico è fortissimo sarebbe io credo un gravissimo torto che certo una forza di sinistra non può fare sarebbe francamente come dire la esibizione di una
Volontari dissolvimento
Se per l'aria che rappresenta il problema riguarda le regole che devono presiedere invece non potrà RAI formazione partiti su questo punto credo che vi siate introdurre un criterio che è parte di un discorso generale Storace del PDS molto molto secco sandwich
Ma fortemente definito impegnativa cioè la politica i partiti devo giungere a un cento confine oltre quel confine non devono entrate ci deve essere una se
L'azione molto chiara senza fraintendimenti senza incertezza e trasparente tra politica partiti
Comunicazione cosa vuol dire questo lo ha portato alla RAI vuol dire che io ritengo che per esempio così adesso è la RAI
Sia opportunamente di derivazione parlamentare c'era già una quante volte se non fosse elevazione parlamentare
Sarebbe io credo anch'certamente ancor peggio perché oggi occorre dei rischi
Nella sua composizione certo se composti origine parlamentare corre dei rischi che corre per esempio la composizione del consiglio di presidenza lire che apparentemente dovrebbe essere al di fuori dello schema
Partitico in realtà è assolutamente interno con lo schema durante l'imitazione però
Molto netta avviare influenza peggio se ci fosse una
Riduzione diciamo definitiva del ruolo
Istituzionale della del Parlamento aspetto all'informazione pubblica al servizio pubblico noi correremo il rischio di non avere dico francamente
Più nessuna dialettica positiva se non eccezionale e a costo di come dire eroiche
Prese di posizioni individuali in un moto d'informazione che è fortemente oggi concentrato e dominato quindi credo molto in questo a un ruolo dialetti pubblico-privato il problema è che ridefinire la questione questo è il punto
Sul quale tre però interessante sapere cosa ne pensano i tanto silenti ormai rappresentanti della DC del PSI che da alcuni mesi non dicono fanno più nulla almeno apparentemente su questi argomenti
Le nomine dei direttori le nomine dei dirigenti Simona Rinieri con criteri professionali
Ma gli atti sulla base di rose di candidati davvero va politica e assolutamente niente e sequestrati questo non significa guardate che è il direttore del TG Xfce o della Rete y o anche della
L'azione regionale zeta sarà un apolitico questo concetto nulla sarebbe qualunquista fermarlo significa che
All'interno di un quadro di quel genere la personalità può essere elemento finalmente prevalente rispetto all'appartenenza partitica
Abbiamo anche suggerito introdurre un correttivo vale a dire
Un eventuale autorità che va anche là congruenza tra candidature e funzione un'autorità possa essere un elemento anche tutela per i cittadini aggiungo di più né di una considerazione che mi è venuta osservando semplicemente per emulazione che in altri Paesi comincia a essere
Un'esperienza introdotta perché in Italia non si introduce nell'informazione quello che nel linguaggio diciamo lo sa ciò che viene chiamato l'Ombudsman cioè vale a dire una figura di garanzia per i cittadini a cui il cittadino X può rivolgersi perché vedete è vero che la legge prevede il diritto di rettifica Piero che prevede la possibilità per chiunque di noi di dire che quel giornale non ha scritto però come
Sapete c'è un certo desiderio in genere tra mezzo come grandi teorizza avrebbe il mezzo e
Proprio per la sua forza intrinseca diciamo e poi del singolo cittadino utente
Quindi credo che sia giusto in questo senso avere un punto di riferimento sempre più soli casi in cui interi pezzi di società hanno un problema di specifica tutela pensate ai soggetti deboli pensato alcuni problemi da quello dei minori a quello i portatori di handicap sono problemi delicatissimi che l'informazione in questi chiavi per commerciale totalmente diciamo interno una logica quantitativa non ha assolutamente presi considerazioni quindi credo che sia importantissimo attuare del dei
Pretty immediato cioè tutto questo direi proprio in conclusione all'interno di un quadro di riforme e questo è il punto su quale non possiamo essere è facile dobbiamo impegnarci per riaprire una battaglia in grande sulla comunicazione e la radio la tv che l'editoria
Per un nuovo regionalismo cioè dobbiamo sapere che questo è il punto oggi della battaglia civile e democratica vedete proprio in conclusione mi ha molto colpito la lettura di un'intervista posso atti è capitato di voi
Di le
E cioè la sulla Repubblica di circa un mese fa l'attuale ambasciatore della Germania in Italia ex consigliere di geishe quando era ministro inglese prevista di rara lucidità né di chi non so costruiti suppongo che sia liberale se
Angelica ICE comunque non so francamente come si fa come si colloca allo stato diciamo nel suo paese nel sud e la politica o intervistati
La lucidità perché ha posto un problema che riguarda quel caso la Germania che riguarda l'Italia ovviamente in modo esasperato riguarda l'Europa intera
Laddove gli diceva esistono oggi nello sviluppo mondiale Egitto tre quattro durante su cui si va ad incidere
Chi vince e chi perde quali sono i Paesi forti i Paesi arretrati le aree marginali le aree d'ordine certamente in quelli che contano l'Europa riparato in specifico da giornali assolutamente indietro perché ha avuto una buona capacità di sviluppo nell'epoca diciamo delle tecnologie intermedie primarie oggi rispetto all'evoluzione gli ultimi stalinisti ecologica smottamenti indietro
Per quanto riguarda i specifico cercando di qui qui parliamo per esempio pensiamo a quello che sta avvenendo l'alta definizione grazie pubblicità della geopolitica mondiale Giappone in primo luogo e
Torna oggi in atto negli Stati Uniti dall'altro stanno determinando non solo un'arretratezza dell'Europa ma molto di più questi riscontri anche in quell'intervista emergeva cioè una colonizzazione vera nel campo della
Tecnologia che conta nel campo delle strutture questo il punto allora se questo è vero esistono non esiste un problema di risistemazione finalmente
Di un campo comunicativo che oggi è debolmente regolato regolato da leggi come la bambina che sono stato un invito la concentrazione non la loro contrario primo di un indirizzo strategico in uno stato un polo italiano che non sono non ha dato regole certe positiva ma addirittura
E in arretrato di dieci quindici o vent'anni a seconda dei segmenti nel campo delle culture tipologiche il cavo liquido credo vada sollecitato Uri Klein
Ciò stato detto lo ribadisco proprio a partire dalle regioni Centre il satellite
E così via
Che nel campo della
Evoluzione anche più immediata diciamo nelle scelte industriali assolutamente deficitario pensate per esempio che il Progetto risulta internazionale discutibile o meno Bissari in cui tanto si è parlato nei convegni che avrebbe dato un po'd'
Chiatante nazionale è stato cancellato senza che nemmeno questo venisse preso noto come dire al pubblico ecco
Tutto ciò per dire che un rischio se non vi è una politica grande
Che parta dallo Stato e valorizzino i locali e le Regioni proprio per rendere più forte anche la politica e la tale questo mi pare un punto ecco importanti su se non c'è questo il rischio di una marginalità dell'Italia in Europa in particolare diciamo del nostro Paese nei suoi punti anche più progrediti inesorabile è una battaglia quindi di civiltà che lo facciamo che facciamo con grande decisione io quindi
Concludo dicendo parlare del locale come abbiamo fatto oggi delle città del villaggio cento più o meno che siano significa parlare di politica genera significa imprimere una svolta introdurre
Da una svolta nella cultura con la quale si avvicina volta gran parte del sistema politico italiano al tema dell'informazione pare questo auspicio non ci possiamo prendere ancora in per cui il partito a proseguire in questa battaglia costruire alleanze forze movimenti per conseguire dei risultati positivi vi ringrazio
Ringrazio vita come ringrazio tutti voi per il contributo che avete dato alla riuscita di questa iniziativa di questo convegno grazie