Critica e militanti

Buongiorno da Radio Radicale qui e Matteo Marchesini per la rubrica critica militanti oggi la poi via un genere letterario che non viene
Quasi mai ritenuto parte integrante necessaria della della cultura della cultura generale perfino della cultura letteraria
Ed è la critica della cultura del resto spesso nelle sue manifestazioni più vivibile più ahimè velleitarie la Puglia ha speso sarebbe autoescluso persi
Dal resto della cultura insomma da qualche decennio il poeta almeno in Italia o colui che viene ritenuto tale non è più in genere un intellettuale a tutto tondo o un intellettuale e basta
Questo determina anche una perversione degli scudi sulla politica contemporanea
Spesso gli accademici ivi i critici i saggisti
Gli uomini di cultura più intelligenti per le ragioni che che ho detto non credono più alla poesia pensano
Quasi che il gioco non valga più la candela che delicato sia oggi alla lirica
Sia un po'come non so nel Seicento continuare
Ascrivere degli stanchi poemi cavallereschi o dei Carmina Chini e viceversa i peggiori spesso tra gli accademici e coloro che magari hanno bisogno di ritagliarsi non piccolo orticello per ragioni dipartimentali utilizzano ciò che che si vede le spoglie dire quindi
Della polizia il Po e tese più o meno colto chi sciocche
è rimasto negli epigoni del tardo del tardo Novecento per per fare una una specie di di carriera e di finta storicizzazione
Della lirica contemporanea ma per fortuna esistono anche le eccezioni una critica letteraria giovane intelligente chiara Fenoglio che ha una robusta formazione l'italianista formato anzi
Su più secoli dal cinquecento all'ottocento all'otto novecento e su più generi dalla narrativa alla politica la scrittura critiche saggistica oggi ci consegna una splendida diagnosi di questa crisi
Nel della raccolta disagi intitolata la Divina interferenze dedica ed era ed è ritarda l'editore incassi
In questo libro chiara Fenoglio si occupa del della critica fatta praticata artigianalmente diciamo dall'interno
Da parte dei grandi poeti del Novecento e fa i conti appunto con con una frattura
Con il fatto che il Polo eletti alla polizia quando hanno in qualche modo divorziato da questa storia intellettuale hanno finito di essere critici di elaborare
Nozioni critiche nel poeta accidente sempre essere un critico poco importa se sono implicito si veda il caso di Sandro Penna di cui peraltro sono
State scoperte alcune pagine di diario di intelligente illuminante
Latte non lei ci parla appunto della frattura tra un veicolo e una modernità di grande auto consapevolezza e una creatività regolata un postmoderno diciamo naturale smemorato mutante
Che che ha configurato come ha detto una volta al polso Berardinelli come kitsch del moderno
E magari chi c'è invece anche di quel postmoderno consapevole che arriva fino agli anni Sessanta Peretto il fenomeno riguarda anche il romanzo
Sia la Puglia che romanzo ci dice subito in apertura di libro La Fenoglio hanno perso il rapporto con la saggistica che li rendeva problematici cioè privi
Nella crisi culturale del Novecento ora rimossa ma non
Non superata
Anche qui una divaricazione tra
Quello che la che non li ho chiamati per specialismo analitico e una ricerca fantomatica della purezza insomma tratta è un coscienza letteraria
E questa è una ministra sono orari caldi in cui Politi di oggi
Sanno recuperare consapevolmente il filo della attività critica uno di questi casi a cui giustamente la Fenoglio si appoggia come fenomeno di resistenza il caso di
Di Paolo Febbraro che è partito vale la pena sottolineare o da quell'anello di passaggio
Tra il novecento alloggi
Che Giorgio Caproni che come osservava Fenoglio rispetto ad altri suoi coetanei più che un critico a tutto tondo e a una utilissimo e mancherò ed essenziale recensore
Il cancello critico dei poeti di cui si parla in questo libro fatto tante cose si va dalla
Conversazione di affabile pessimismo attorniano del vecchio Montale che col suo understatement capisce che è in gioco non è tanto la morte della poi via ma appunto
Della critica della capacità di dare giudizi di valore che sola può garantire alla Puglia reale una decente sopravvivenza in mezzo a un mare di simulacri
C'è l'Autority Algeria apologetiche miste ricca di Ungaretti o quella intaccato logica appunto in via di secondo grado di Mario Luzi
C'è quella che la che non gli ho chiamato Alcyone diminuite perplessa di un poeta come Vittorio Sereni c'è l'indagine fico linguistico geologica di Andrea condotto su sulla tradizione che in fondo è una indagine erede stravolta di quella di
Di Ungaretti c'è il giornalismo al poeta di Pasolini o la leggo ritmo critico politico di Franco Fortini o infine
Il giornalismo diciamo artigianale di Giovanni Giudici
Può essere che qua e là
La Fenoglio chieda perfino troppo sopra balocchi al ruolo del poeta che combatte a mani nude contro Pepper la civiltà
Al rap suo davvero uno dei libri più importanti di critica usciti negli ultimi anni per la capacità di unire
Precisione storica e prospettiva militante tra l'altro è un libro da cui molti altri se ne potrebbero estrarre ad esempio
Tutti questi poeti critici ovviamente si sono interrogati su
I grandi autori della tradizione italiana Dante Petrarca leopardi e Manzoni
Spesso scegliendo un corno rispetto rispetto all'altro quindi il Consiglio di oggi è quello di leggere
La Divina interferenza dichiara Fenoglio uscito da gas un libro di critica sulla critica dei poveretti
Che si aspetta non solo lettori specialisti ma anche in soprattutto
Lettori comuni che vogliono capire cosa è successo alla lirica la critica negli ultimi decenni a risentirci venerdì prossimo