"Una picconata allo strapotere dei partiti"

Amici provenienti da altre
Federazione
Caro Gianfranco
Credo
Che abbiamo mantenuto oggi ha un impegno che qui a Milano
Amo preso con il segretario nazionale del Movimento Sociale Italiano
Alla festa Tricolore
Di ottobre
Impegno fu allora
In piazza
Durante la festa tricolore
Che anche a Milano
Un grande corteo è una grande manifestazione
I milanesi avrebbero dato un preciso segnale di riscossa a tutto il movimento sociale italiano
Eccoci qua caro Segretario
Io ti ringrazio
A nome di tutti
I milanesi camerati i cittadini di Milano
Per aver voluto insieme a tutta la classe dirigente del movimento sociale italiano questa grande manifestazione questo corteo
Che dal mille novecentosettantadue i tempi dalla maggioranza silenziosa non siano più visti a Milano
Un ringraziamento a te e a tutti con un impegno
Mi impegno milanese
Ieri Milano ha letto un sindaco noi siamo pronti a picconate il sindaco e il palazzo come Cossiga sta facendo col sindaco e con Palazzo a Roma
Un ringraziamento che essendo a tutti coloro che sono qui presenti oggi
Da Luciano Laffranco a Ugo Martinat Alfredo Mantica
Cristiana Muscardini
Rinuncio Tatarella
L'onorevole Tremaglia
Ignazio la Russa
Il l'onorevole Franco Servello
Maurizio Gasparri
L'onorevole Cesco Giulio paghino
L'onorevole Cantalamessa senatore Franco Pontone
Onorevole Matteoli
Il senatore Ferdinando Signorelli
L'onorevole Gramazio
Un saluto particolare al generale Ambrogio Viviani
Un saluto
All'onorevole
All'onorevole Adriana Poli Bortone
All'onorevole Gastone Parigi
All'onorevole Franco Franchi
A Roberto Menia
Marcello Bignami e a tutti l'onorevole Carlo Tassi
L'onorevole Filippo Berselli
Un saluto
A tutta
Un saluto a tutta la classe
Un saluto a tutta la classe dirigente
Milanese del movimento sociale italiano
A tutti i camerati Milano
Che è con me in questi giorni
Mi hanno aiutato
Dandogli un grosso contributo
Di coraggio soprattutto di capacità per organizzare questa grande manifestazione vi saluto tutti non rinomino
Perché fare offesa qualcuno dimenticando che vi saluto tutti che quelli che sono qui sul palco e quello che so e quelli che sono le tra voi Milano sia meritata questa grande manifestazione caro Segretario
A te a
La parola
Cedo la parola Ignazio la Russa rinnovando che l'impegno di fedeltà per la riscossa del Movimento Sociale Italiano
Brevissimo abituale saluto
Prendiamocela coinvolte troppo è inutile che lo volevamo adesso cerchiamo di lavorare per i voti e sarà veramente nostra Alitalia su questo non c'è dubbio
Brevissimo il saluto ma ci tenevo ci tenevo perché non è passato poi tanto tempo da quando in questo stesso teatro che già ci ricorda momenti drammatici ma esaltanti assai lontani Nail nei quali noi non eravamo presenti perché
Alcuni di noi non ancora nati
Questo teatro non molto tempo fa
Vide
Il più bello forse il commiato l'ultimo
L'ultimo di un incerto richiamò spirituale oltre che politico comizio di Giorgio Almirante
Tricolore
E bicolore allora
Rilevante rilevante rilevante
Cioè sanguinante sanguinante vivono come segretario provinciale di presentarlo allora
Ho l'onore oggi
Vi dirà donna Assunta Almirante che è qui con noi
Che grazie a Gianfranco Fini
Che grazie a Gianfranco Fini il movimento sociale italiano è di nuovo pronto ad essere protagonista politico
Il tempo perduto
Vado rapidamente riguadagnato
Le occasioni non colte
Vanno immediatamente raggiunte è il tempo della riscossa
è il tempo del protagonismo è il tempo della vittoria
Qualcuno
Qualcuno
Qualcuno faceva la Cassandra ci dava per spacciati ci dava in armi in inarrestabile declino
Bene sei mesi di segreteria Gianfranco Fini hanno dimostrato che stiamo in piedi pronti al parto finale
Grazie ai fini dunque grazie a tutta la classe dirigente del partito che ha saputo stringersi attorno a Gianfranco Fini grazie soprattutto e concludo alla gente
Alla gente missina
Che ha capito come nei momenti più difficili
Non fosse più necessario né utile stare a discutere
Stare a dividersi stare a disquisire ma fosse importante uscire tra la gente rialzare le nostre bandiere e ritornare alla testa del movimento di protesta contro i partiti per una repubblica degli italiani
Cedo la parola
All'onorevole Franco Servello
Italiani di Milano e di tutte le città aprirà presentate
Da Trieste
A Bolzano a Torino a Roma a Napoli
Alla lontana Sicilia
Questa è una giornata memorabile
Attraversando corso ventidue marzo
E guardando
I resti il residuati
Di quella che fu la Camera del lavoro
In una strada che mai avevamo potuto attraversare nel corso degli ultimi venticinque trent'anni bene
Io ho avuto un momento di commozione
Ricordo di quanti sono caduti
A Milano e fuori di Milano
La il ricco Pedenovi a Sergio Ramelli
Ai martiri
Via Acca Larentia a Roma
A tutti i giovani agli anziani
Mi hanno patito
Il carcere
Processi ingiusti persecuzioni familiari
Hanno sofferto la latitanza
A tutti costoro
Noi dedichiamo
Caro Gianfranco Fini questa giornata
E l'abbiamo dedicata in una maniera significativa partendo da piazza Cinque giornate
Che il simbolo
Dalla insurrezione popolare di Milano
Contro lo straniero
Il simbolo dal diciotto al ventidue
Del mille novecento quarantotto che diede forza e rigore
Alle armi che partirono subito dopo per l'inizio delle guerre risorgimentali
Abbiamo voluto dare una risposta alla lega vuole dilaniare Disipio legare l'unità della patria
E vogliamo
E abbiamo voluto
Questo punto di incontro
Ricordo d'un seme che è stato gettato un seme
Che non spento cone morto
E il seme dell'Unità d'Italia
Del recupero dell'Unità d'Italia
Della identità nazionale del rifiuto di questa Repubblica nata dalla Resistenza
Per il recupero una patria nuova
Una patria giovane giovane nei suoi sentimenti nelle sue motivazioni Mantica nelle sue tradizioni e nelle sue radici la patria nostra
La patria italiana
La patria dei reduci dei combattenti la fate di coloro i quali hanno combattuto una guerra sfortunata e tradita la fate che aver avvertito e sentita dalle nuove generazioni e in maniera forse indistinta anche la colori quali sono fuori di qua
E poi ci sono che si possano risolvere i problemi della nazione italiana attraverso una protesta irrazionale e antinazionale
Non siamo qui a rivolgere caro Gianfranco attraverso la tua parola a rivolge un ammonimento alla classe dirigente politica italiana
Ma soprattutto un messaggio che sia un messaggio di amore di grande apertura morale e spirituale di grande apertura sociale a tutto il Paese
Alla nazione che forse non ci comprende ancora ma forse ci comprenderà ebbene noi della precedente generazione qui tutti rappresentati
Noi che abbiamo visto ore liete ore amare
Nella storia di questo movimento nato quarantacinque anni orsono oggi vogliamo attraverso la tua parola ricordare tutti i nostri combattenti combattenti dell'idea
E soprattutto attraverso un abbraccio ideale ripetere qui passare attraverso questa tribuna
Che li ha visti come grandi oratori e grandi protagonisti politici e massonici Michelini Almirante Pino Romualdi
Tutti insieme di oggi
Che oggi si riconoscono si riconoscono in tema ci riconoscono in un giovane segretario del partito al quale noi rivolgiamo non solo un saluto monobraccio fraterno d'amore di speranza e di fede grazie
Grazie
Milanesi militanti e camerati della Movimento Sociale Italiano del Fronte della gioventù ed al foie
Dal più profondo del cuore
Non soltanto a nome di tutto il movimento sociale italiano
Ma penso di poter dire a nome di tutti gli italiani degni di tale nome
Io vi ringrazio
Vi ringrazio perché questa mattina
Abbiamo già riconsacrato Milano ai valori della nazione
Vi ringrazio
Perché
Questa manifestazione
Ha già significato
Per la passione che l'anima
Per l'ardore
Di chi vi partecipa
Per l'entusiasmo di tanti italiani giovani e anziani
Ha già significato questa manifestazione la possibilità concreta per la nostra patria di risorgere
E ringrazio gli amici i dirigenti del movimento sociale italiano
Che mi hanno preceduto
Riccardo De Corato
Ignazio la Russa
Franco Servello
Non soltanto
Per quello che quotidianamente fanno ma anche per avere immediatamente trasmesso con le loro parole a tutti quanti voi
E tramite voi a tutti i missini d'Italia quello che il comandamento che dobbiamo sentire in queste ore importanti
Oggi è momento di lotta
è il momento di passione civile
è momento di duro scontro politico è soprattutto momento di azione
Momento di lotta e di azione
Basati innanzitutto sul profondo legittimo orgoglio che dobbiamo sentire all'interno del nostro animo per essere missini per quello che il Movimento Sociale Italiano
Rappresentato
Rappresenta in questa società è un orgoglio che sentiamo di poter legittimamente
Presentare alla pubblica opinione
Non soltanto per quelle che sono le nostre radici
Ma anche per quello che il movimento sociale italiano ha rappresentato in questo lungo e mi pare ormai di poter dire
Terminato dopoguerra
Il movimento sociale italiano della coerenza
Il movimento sociale italiano della pulizia morale
Il movimento sociale italiano del coraggio e della fede
Il Movimento Sociale Italiano che oggi è l'unica formazione politica nella invidiabile condizione di poter guardare in faccia a tutti gli italiani senza escluderne uno solo al nord come al sud senza doversi vergognare di nulla a fare capo
Senta va bene
Una sola pagina nella sua lunga storia di cui dover fare autocritica
L'orgoglio di questa nostra bella bandiera
L'orgoglio di questa comunità che si sta ritrovando perché è tornato a essere animata da un'antica passione e da un rinnovato entusiasmo l'orgoglio non soltanto per quello che abbiamo saputo fare
Ma anche perché no per il fatto che finalmente la storia lenta ma certamente impietosa nell'emettere i suoi giudizi ci sta dando ragione perché
Cari amici e cari camerati
Permettete per un attimo che io mi rivolga innanzitutto agli uomini con i capelli ormai bianchi
A coloro che sono anziani dieta ma certamente giovanissimi di spirito ferme certe
Che io fare un attimo soltanto ringrazi i militanti della prima ora i fondatori del movimento sociale italiano
Coloro sì tanti anni addietro diedero vita a questa nostra comunità
Perché intimamente certi che è quello che era stato soltanto il verdetto delle armi ma non della storia sarebbe stato prima o poi cancellato balzato
Dall'aria acquisizione
C'è una coscienza nazionale
Io credo che oggi si possa serenamente dire
Che la storia sta riscrivendo alcuni affrettati giudizi
Kea quei militanti a quegli anziani
A quelle donne a quegli uomini
Ho assistito oggi si debba ragionevolmente dire grazie per quello che hanno fatto ma anche certamente per aver rappresentato in un momento particolare della storia nazionale
Il momento più alto il momento della coerenza dell'al disinteresse della fede
Quando affermo che la storia sta dando ragione al Movimento Sociale Italiano e ai suoi uomini
Non mi riferisco soltanto alle cronache politiche di cui doverosamente e necessariamente parlerò nel corso di questa manifestazione
Mi riferisco anche a qualcosa di più alto di più nobile
Il movimento sociale italiano sta vincendo la sua battaglia innanzitutto sul piano ideale
Innanzitutto sul piano morale innanzitutto sul piano spirituale perché per fare un solo esempio tra i tanti esempi che pur potremmo fare in questa circostanza io invito tutti quanti a riflettere
Su una considerazione che mi pare inoppugnabile
Se oggi se oggi tutti quanti nessuno escluso
Arrivano a dire che il comunismo è stata la più feroce la più brutale la più spietata delle dittature mai partorita dal pensiero umano bene noi legittimamente possiamo dire
Che l'anticomunismo è stato per il Movimento Sociale Italiano uno dei punti caratterizzanti
Questa lunga stagione di lotta di battaglia e di sacrificio ma anche ma anche
In termini storici possiamo serenamente guardare ancor prima in quella continuità di carattere ideale
Senza la quale un popolo non sarà mai nazione ma si ridurrà unicamente ad essere come a loro piace dire un paese e nulla più
Perché se oggi fanno a gara nel proclamarsi anticomunisti se oggi sentiamo persino dire da Achille Occhetto che il comunismo muore e lui ne è felice se oggi vediamo
Che anche coloro che fino a ieri specie in questa città facevano affari d'oro con il marxismo si riempiono la bocca della necessità di combattere la belva rossa oggi noi doverosamente dobbiamo dire che è in termini di lotta
Al marxismo al comunismo e a tutto ciò che con questi termini è compreso nella politica italiana ed europea noi non siamo secondi a nessuno
Non siamo secondi a nessuno
In questo dopoguerra così come
E in termini di rivisitazione storica arriverà quanto prima il momento siatene certi
Che riscrivendo la storia di questo secolo si dirà secondo verità e ragione che se l'Italia
L'Italia della cristianità
L'Italia della civiltà bimillenaria l'Italia della sua grande tradizione non diventò comunista lo si dovette nel mille novecentoventidue alla rivoluzione falsi
Ebbene
Ecco esca
Ed ecco è stata una verità che non può dispiacere ad alcuno che è una verità già scritta nel grande libro della storia e che soltanto la cecità
Di coloro che per troppo tempo hanno scambiato le sorti di una nazione unicamente per una serie di vicende personali soltanto per costoro questa grande verità che appartiene
Al merito del nostro popolo non è stata fino ad oggi insegnata divulgata rappresentata a tutti coloro che sono italiani ed europei
Ecco perché
In termini di lotta al comunismo sentiamo oggi serenamente
Di poter affrontare il dibattito politico la rivisitazione storica in atto e se mi permettete pensiamo anche di poter ammonire coloro che elegantemente non hanno ancora compreso
Che la storia è passato che il mondo sta cambiando e che il lungo interminabile dopoguerra ormai certamente alle nostre spalle
Perché vedete cari amici di Milano
Vi è stato un momento
Nelle ultime recenti vicende politiche in cui da parte della Democrazia Cristiana
Sarebbe stato non soltanto possibile ma per certi aspetti persino ovvio
Cogliere al volo l'occasione fornita dal capo dello Stato
Quando dicendo una verità che tutti conoscono ha affermato
Che immediatamente prima delle elezioni del mille novecentoquarantotto
C'era qualcuno non disposto ad un'Italia comunista
Che qualora il verdetto delle urne avesse dato vita ad una maggioranza di fronte popolare era pronto anche ad impugnare le armi
Una verità che molti conoscono una verità che specie in alcune zone d'Italia consisteva innanzitutto nella legittima difesa di tanti italiani che conoscevano molto prima delle recenti dichiarazioni quello che accadeva in Lombardia quello che accadeva nel triangolo della morte
Quello che accadeva anche a Milano ad opera della cosiddetta Volante rossa
Una verità che tutti quanti conoscevano una verità che incredibilmente
è stata respinta dalla Democrazia cristiana che ha dimostrato anche in questa circostanza di vergognarsi persino dell'unica cosa che avrebbe potuto farle onore perché non può essere
Motivo
Non può essere motivo per gli italiani autentici di vergogna
Ma al contrario dovrebbe essere motivo di legittimo orgoglio se nel mille novecento e quarantotto qualcuno
Era pronto se necessario ad imbracciare le armi per evitare alla nostra patria un destino di tipo albanese codificò voluto
No
Queste incomprensibili prudente siamo certamente in modo
Ma quando dico che la storia ci sta dando ragione non mi riferisco soltanto alla lento ma certamente inarrestabile
Cammino di una storia che corregge affrettati giudizi e riscrive
Le pagine anche più tristi della nostra recente storia nazionale
Mi riferisco anche alle vicende più propriamente politiche
Quello che sta accadendo in queste ore
Quello che riempie le pagine dei giornali quello che determina in gran parte del nostro popolo la certezza e non più soltanto il sospetto che questo sistema sia un sistema ormai giunto al punto di non ritorno
è stato ampiamente largamente con grande anticipo previsto dal Movimento Sociale Italiano
Quando affermo che l'orgoglio che il movimento sociale italiano deve sentire
In questa stagione così intensa
Alla vigilia di una campagna elettorale che può essere anche la campagna elettorale della svolta quando dico che noi dobbiamo sentirci mobilitati tutti quanti per passare all'attacco e all'offensiva
Dico anche che avevamo ragione in termini di previsione politica circa il destino di questa Repubblica
Circa la sorte già scritta di questo tipo di sistema circa quello che sarebbe stato il capolinea inevitabile di una logica partitocratica che è da oltre un quarantennio affossa le speranze della nazione e costringe chi lavora a pagare costi e sacrifici sempre più alti
Lo avevamo detto
E lo possiamo serenamente dire
Fin dai nostri primi passi e voglio ricordarlo
Il primo giornale del movimento sociale italiano
Quella rivolta ideale in cui fin dal mille novecento a quarantasei si metteva in guardia il nostro popolo
Si metteva in guardia la gente la nazione
Circa il rischio il pericolo insito in quella presunzione
Che i costituenti avevano posto alla base dello Stato post bellico
Perché vedete cari amici di Milano quello che sta accadendo era non soltanto ampiamente Previti prevedibile
Ma dal Movimento Sociale Italiano dai suoi pensatori
Da Costa maglie
Dal lungo glorioso per tanti aspetti affascinanti pellegrinaggio di amore che Giorgio Almirante in ogni contrada d'Italia per un quarantennio
Era ampiamente prevedibile e previsto ma deriva innanzitutto da una presunzione insita in questo sistema
La presunzione di poter dar vita nel mille novecentoquarantasei ad uno stato che fosse la riedizione
La fotocopia venti anni dopo dell'Italietta giolittiana
E l'Italietta in cui tutto si risolveva all'interno del Parlamento
Tutto veniva discusso sminuzzato rinviato all'interno di un Parlamento che lungi dal rappresentare la sovranità popolare rappresentava già allora molto tempo prima che la rivoluzione fascista segnasse una svolta rappresentava già allora e da molto tempo prima il regno del compromesso
Il regno e l'eterno rinvio il regno di quella mediazione affidata ai partiti politici che non sono più veicoli idee
Ma in molte occasioni soltanto veicoli di interesse
Quello che sta accadendo oggi era nella logica di un sistema che nasce nel mille novecentoquarantasei prendendo come caposaldo della nuova Costituzione la presunzione crociana di poter mettere tra parentesi una parte importante della storia nazionale
Quando un popolo rinuncia ad una parte integrante della sua storia
Si condanna prima o poi a fare i conti non soltanto con il verdetto della storia ma anche con quelle contraddizioni che fin da allora si intrecciavano
E che se non sono esplose fino ad oggi
Unicamente in forza del fatto che l'Europa intera e quindi anche l'Italia erano bloccate dal contrasto tra le due superpotenze dalla guerra fredda
Dalle conseguenze nefaste di Yalta dalla logica di divisione di un mondo occidentale che era perennemente contrapposto tra la visione liberale americana della vita e quella sovietiche marxisti
Ma oggi che il marxismo non c'è più
Oggi che il comunismo è in rotta in ogni parte del mondo oggi che serenamente possiamo dire che il dopoguerra è finito era logico era naturale era evidente
Che è una repubblica italiana basata sulla contrapposizione tra gli interessi della gente e gli interessi delle istituzioni finisse per naufragare
In un discredito continuo che ha fatto dire a tanti osservatori esterni e l'Italia
Italia dei palazzi
L'Italia delle beghe politiche Italia dei vertici di maggioranza assomiglia sempre di più
A quella reggia di Bisanzio in cui mentre tutto crollava gli eunuchi discutevano del sesso degli angeli nei palazzi romani si sono a lungo
Discutono no nel senso degli Angeli no fino a qualche tempo fa discutevano e la data delle elezioni
Ecco perché abbiamo la presunzione di poter dire che questo appuntamento l'appuntamento importante di questa campagna elettorale rappresenta per noi qualche cosa di molto più importante
Del semplice rituale e per tanti aspetti nel passato importantissimo appello al popolo
Quella che ci accingiamo a vivere la stagione in cui il nostro popolo un popolo che ampiamente compreso
La perversione intrinseca del sistema partitocratico avrà la possibilità in assoluta libertà secondo quelle linee che mi permetterò di individuare fin da questa manifestazione che apre la nostra campagna elettorale
Il nostro popolo avrà la possibilità di costruire finalmente una nuova repubblica finalmente un nuovo Stato finalmente di darsi nuove istituzioni che rispondano agli interessi reali e legittimi della nostra comunità
La lotta al sistema dei partiti il movimento sociale italiano la iniziata tanti anni addietro
L'ha iniziata e l'ha portata avanti anche nei momenti più difficili
La iniziate l'ha combattuta quando pochi pensavano che si sarebbe giunti al punto in cui il discredito popolare nei confronti del Palazzo avrebbe sommerso qualsiasi tipo di resistenza
E anche a tale riguardo pensiamo di poter dire di non dover imparare nulla da alcuni perché la lotta alla partitocrazia l'opposizione ai metodi della partitocrazia
L'opposizione dura difficile per tanti aspetti coraggiosa
L'abbiamo per molti anni praticata da soli e non siamo certo oggi nella condizione di dover imparare alcunché da chi fino a qualche anno addietro se ne stava comodamente all'interno dei privilegi della partitocrazia
Siamo certamente a tale riguardo nella condizione di avere maggiore credibilità
Ad esempio del partito repubblicano che dopo essere stato per tanti e tanti anni uno dei soci onorari
Uno dei commensali eterni dei bande tipa dei bandi dei banchetti partitocratiche scopre soltanto perché alla caccia di qualche consenso la via dell'opposizione
Ma riteniamo anche di non avere nulla da apprendere ora imparare
Da coloro che l'opposizione l'alternativa la strillano dai palchi e la tradiscono quotidianamente all'interno dei consigli
Perché se Vieri
Se vi è un elemento
Se li è un elemento politicamente incontestabile circa l'assoluta inutilità in termini di prospettiva in termini di autentica alternativa politica del voto dato per dispetto
Del voto dato per esprimere uno sdegno è una protesta del voto dato in una parola sola la lega se vi è un motivo inoppugnabile per dire che è del tutto inutile
E che è peggio ancora
Finisce per essere una supporto del sistema partitocratico
Quell'elemento sta in ciò che è accaduto e in ciò che accade nel consiglio comunale di Milano nel consiglio comunale di Brescia e in gran parte dei consigli comunali della Lombardia
Perché cari amici di Milano
Vi immaginate che cosa avrebbe saputo e potuto fare il movimento sociale italiano a Milano se avessi avuto noni pochi valorosi consiglieri comunali ma dieci undici dodici rappresentante
Io non credo
Con undici rappresentanti a Palazzo Marino non dico tutti capaci come si è dimostrato capace Riccardo De Corato
Ma con undici consiglieri comunali
Sufficientemente amplessi all'opposizione con undici consiglieri comunali
Tempo rapida tante anni di battaglie di lotta con undici consiglieri comunali maturati nello spirito dell'alternativa al sistema dei partiti maturati da quelle tante lotte
Che il movimento sociale italiano ha fatto beh non credo di esagerare dicendo che con una forza siffatta avremmo impedito
La vergogna di questa maggioranza trasformista che viene al mondo unicamente perché sono terrorizzati dal fatto che la gente apposta cacciarli a pedate nel sedere
Non ho altre
L'opposizione
L'opposizione è l'alternativa non si inventano e non si improvvisano
Da quando il movimento sociale italiano
Ha ritrovato il gusto la capacità la volontà di farsi vedere di farsi sentire diffidare perché no
Una certa pigrizia un certo conformismo da quando abbiamo ritrovato cioè il gusto degli anni belli della sfida a viso aperti alla luce del sole
Anche nelle piazze anche nelle strade anche tra la gente io sono certo che da quando abbiamo ritrovato questo nostro antico modo di concepire la lotta politica il momento difficile si alza le spalle
Perché il nostro non è soltanto l'auspicio noi oggi serenamente possiamo dire abbiamo ripreso a vincere perché a Brescia abbiamo finito
Nonostante tante cornacchie sei nonostante
Come diceva Ignazio la Russa all'inizio nonostante alcuni pensassero che per noi fosse giunto il momento del tramonto e a costoro ai vili che se ne sono andati altrove
Non Zhong
Da parte nostra altroché il sovrano disprezzo che è sempre una comunità di uomini che lotta deve avere nei confronti di chi si arrende quale che sia il motivo per cui viene decretata dai
Questo
Questo nostro Movimento Sociale Italiano che ritrova il gusto la capacità la volontà della lotta a viso aperto
Questo nostro Movimento Sociale Italiano che non ha bisogno di lezioni da alcuno in termini di opposizione di alternativa al sistema dei partiti
Non poteva prendere posizione diversa quando il capo dello Stato qualche mese addietro ha iniziato in quella che i suoi denigratori hanno chiamato l'opera di demolizione di questo sistema
Non potevamo prendere posizione diversa
Non soltanto perché ce lo imponeva la nostra tradizione
Ma anche e soprattutto perché eravamo gli unici
Nella condizione invidiabile di poter prendere una posizione in assoluta libertà perché vedete
Forse lascerò perplesso qualche giornalista
Il movimento sociale italiano non fa parte del partito del presidente
Ammesso che esista un partito del presidente
Noi fummo gli unici a non votare Francesco Cossiga quando Cossiga diventò Presidente della Repubblica
Espressione allora del peggior consociativismo politico della peggiore ammucchiata istituzionale
Risultato del clima di compromesso storico e di guerra fredda che continuava allora a regnare in Italia
Fummo gli unici ad esprimere il nostro dissenso
Perché siamo sempre stati uomini liberi in un movimento sociale italiano libero libero a tal punto da poter serenamente dire che non ci ha pagati Mosca e non ci ha pagati Washing
In questo dopoguerra
Liberi in questi dopoguerra di valutare serenamente gli uomini per quello che fanno
Liberi di valutare anche l'operato del Capo dello Stato senza dover rispondere ad altri che alla nostra coscienza e alla coscienza nazionale del nostro popolo
E allora pur di fronte al fatto incontestabile che Cossiga fu l'espressione del peggior consociativismo politico
Abbiamo dovuto prendere atto con grande soddisfazione
Che l'uomo si stava come dire affrancando
Non soltanto dalla brutto atto di nascita che lo aveva posto al vertice delle istituzioni ma anche abbiamo dovuto prendere atto con grande soddisfazione del fatto l'uomo aveva il coraggio aveva la dirittura morale aveva perché no la sensibilità umana oltre che politica di ammettere i suoi errori
Perché vedete amici di Milano è difficile
è difficile penso a chiunque
Ma è molto difficile per chi è capo dello Stato
Di fronte alle prove
Inoppugnabili del fatto che per tanti anni
Un coacervo di mascalzoni
In cui i servizi
Uomini politici istituzioni avevano denigrato avevano infangato avevano offeso
La buona reputazione non soltanto di un movimento ma di tanti italiani onesti era difficile e bisognava avere il coraggio per chiedere scusa al Movimento Sociale Italiano
Per quell'accusa con l'amante
Che fare tanti anni
Avevamo pensato
Non soltanto sulla nostra coscienza perché è di quelle scuse
Noi non avevamo bisogno come missili
Perché eravamo certi né quella infamia della strage fascista sarebbe stata cancellata prima o poi avevamo necessità politica di quelle scuse per poter dire agli italiani cade un'altra menzogna
Cade un altro tabù viene più in alto dei capisaldi con voi
Con cui questo sistema continua del torcia il consenso ma c'è qualche cosa di più
Quando Francesco Cossiga ha iniziato insistentemente a sottolineare
Che se cambiava l'Europa se veniva meno il muro di Berlino se crollava il comunismo se si esauriva il dopoguerra l'Italia non poteva avere la presunzione di rimanere ferma al mille novecento e quarantasei
Con una costituzione intoccabile
Con i due eterni compari che fingono di litigare si accordano con una logica partitocratica che ormai gli espulsa a viva forza dalla società civile quando cioè ha iniziato ad agitare il piccone
Non abbiamo avuto esitazione nel dire
Che è la demolizione di questo sistema
Si imponeva
Per impedire che il sistema crollando definitivamente sul capo degli italiani rendesse ancor più difficile improba la vita degli italiani perché a coloro che in queste ore vanno dicendo che col piccone
Non si risana
Da parte nostra è facile rispondere che quando un edificio fatiscente il piccone è indispensabile per evitare che accada pecche nel tracollo from
Porti con sé la speranza di tanta gente
E allora ecco spiegato l'arcano ecco spiegato perché il movimento sociale italiano ha dato vita qualche settimana dietro alle manifestazioni di solidarietà Francesco Cossiga
Con tutta la classe dirigente in questo certamente unanime concorde
Con una classe dirigente lo voglio dire che io credo abbia capito quanto sia esiziale per un movimento come il nostro il correntismo la disgregazione la polemica d'Oltralpe
In questo impegno corale della classe dirigente a proposito delle doverose
Corrette limpide libere manifestazioni di solidarietà Francesco Cossiga permettetemi che io ringrazi sinceramente per quello che ha fatto per il modo con cui lo fa
E anche perché no per la riservatezza con cui opera il caro amico Mirko Tremaglia
Perché è molto
Quello che oggi il movimento sociale italiano
Vuole Gitti malamente presentare alla pubblica opinione in ordine
Ai nostri rapporti che sono lo ripeto di assoluta libertà nei confronti del Quirinale lo si deve all'opera preziosa silenziosa ma in tanti aspetti indispensabili di Mirko Tremaglia
E allora qualche settimana fa
L'inizio delle manifestazioni qualche anno qualche mese fa l'inizio di una serie di iniziative popolari che si rendevano indispensabili per far comprendere
A gran parte della pubblica opinione che la solidarietà di cui Cossiga godeva e gode tra la gente è molto ma molto superiore della solidarietà che egli gode all'interno dei palazzi perché Cossiga oggi è certamente un uomo che gode di vasto consenso popolare nella nazione mentre al contrario è largamente inviso tra gli inquilini dei vari palazzi romani
Qualche settimana fa l'avvio delle manifestazioni con un doveroso indirizzo di saluto del movimento sociale italiano al Capo dello Stato
Scrivevo
L'undici di gennaio
Al Presidente Cossiga
Caro Presidente
Prende oggi l'avvio con manifestazioni in ogni parte d'Italia
La mobilitazione popolare indetta dal Movimento Sociale Italiano Destra nazionale a sostegno della sua azione di rinnovamento istituzionale di pacificazione tra gli italiani
Sì della fazione
Desidero rinnovarle la nostra gratitudine e il nostro sostegno
Il suo magistero politico è già stato di grande utilità all'Italia e ancor più lo sarà nel prossimo futuro
E infatti grazie al suo coraggioso operate che gli italiani hanno oggi la possibilità di giudicare i propri rappresentanti unicamente in ragione dei meriti veramente acquisiti e degli intendimenti sinceramente professata
Dopo la denuncia del Capo dello Stato a nessuno può essere infatti ancora consentito
Di agire e di chiedere fiducia come se l'Italia fosse ancora nelle condizioni politiche sociali dell'immediato dopoguerra
Come se l'Europa il mondo intero vivessero ancora sotto l'incubo della guerra fredda e del comunismo come se la nostra patria non mostrarsi ogni giorno la necessità indifferibile di un nuovo patto nazionale che ne cancelli le troppe emergenze prima fra tutte quella della criminalità organizzata
Chi sia esso un intero partito o un singolo esponente non comprende tutto ciò agisce solo per conservare volgari privilegi per alimentare nuove discriminazioni ingiustizie tra gli italiani
I suoi nemici signor Presidente non a caso solo i nostalgici dell'Italia della guerra civile e i teorici dell'immobilismo istituzionale
Al contrario chi come noi ha sempre auspicato che le istituzioni fossero poste al servizio dei cittadini e non dei partiti
E che gli italiani superassero le passioni della guerra civile e fossero nuovamente affratellati dai sacri vincoli della patria è oggi al suo fianco
è con questo spirito
Che interpretando milioni di connazionali in patria e all'estero il movimento sociale italiano le riconferma signor Presidente la sua stima e la sua firma
Quest'oggi quest'oggi come avrete letto dalle anticipazioni di alcuni giornali
Io sono in grado di leggere non soltanto credo al popolo missino
Ma tramite il movimento sociale italiano
A tutta la nazione quella che è la risposta del Presidente della Repubblica
Caro segretario nazionale
Ho ricevuto la sua gentile lettera dell'undici gennaio e desidero ringraziarla vivamente per le cortesi e cordiali espressioni che ha voluto indirizzarmi
Anche a nome del Movimento Sociale Italiano Destra nazionale
Come ha voluto e la stessa sottolineare sono da tempo ben consapevole della pressante e insistente domanda di rinnovamento che sale dal Paese
In vista di un reale adeguamento delle strutture esistenti ed in primo luogo di quelle istituzionali
Per far fronte alle sfide del presente e del futuro e per edificare una democrazia autenticamente compiuta e governa
Il processo riformatore tuttavia per potersi realizzare in maniera articolata ed efficace
E per consentire nel contempo di risolvere i più gravi problemi con i quali siamo oggi confrontati dalla criminalità organizzata alla inefficienza dei servizi deve coinvolgere l'intera società civile
Attraverso una grande mobilitazione delle coscienze ed una vera e propria rivoluzione morale
Adesso
Adesso non può quindi non accompagnarsi un impegno globale di tutti che si fondi effettivamente su un'aperta e libera volontà politica
A tal fine dobbiamo guardare con speranza e di fiducia ad un nuovo patto nazionale che sulla base di una ritrovate da ormoni osa conciliazione
Tra tutte le forze politiche valga a costituire il fondamento di rinnovate istituzioni democratiche Repubblica
Ed è appunto al raggiungimento di questo obiettivo che ho ritenuto mio dovere dedicare l'assolvimento dei miei compiti al servizio delle istituzioni e del Paese
Con questi sentimenti le rinnovo i sensi del mio sincero apprezzamento e le invio i miei più cordiali saluti
Francesco
Io credo
Io credo Amici di Milano è il vostro significativo applauso me lo conferma
Che queste parole siano le parole che il popolo italiano
Voleva sentir pronunciare dal capo dello Stato sin dal primo dopoguerra
Io credo che queste parole non soltanto di riconciliazione nazionale
Ma anche e soprattutto di speranza per il futuro
Siano parole
Che saranno al centro non soltanto dell'azione del Movimento Sociale Italiano ma credo di poter dire saranno nel cuore di tutti gli italiani onesti
Perché oggi in modo indubitabile Italia ha bisogno innanzitutto di scegliere in questa campagna elettorale
Uomini che nel prossimo Parlamento
Innanzitutto non si consentano più il lusso tipicamente partitocratico e mafioso
Di far terminare in un cassetto il messaggio del Capo dello Stato a proposito della riforma istituzionale
Il prossimo Parlamento
Omrane Tessari Amenta essere il parlamento delle riforme certo ma non di riforme che non cambino sul di riforme autentiche globali
Di riforme in cui ad esempio non sia affatto scontato
Che la nuova repubblica sia ancora un tipo di Repubblica a base a forma parlamentare
Ma possa divenire al contrario come accade in gran parte d'Europa una nuova repubblica di tipo presidenziale
Una riforma
Che passi
Perché no attraverso e lo confermiamo se ve ne saranno le condizioni se gli elettori faranno scelte in tale natura di riconfermare al Quirinale un uomo come Francesco così
Anche e soprattutto perché
Abbiamo bisogno di vedere allo scoperto coloro che continuano a barare coloro che dicono
Una posizione valida la mattina ma può essere immediatamente cambiato al pomeriggio qualche giorno fa a proposito della data delle elezioni l'onorevole Craxi ha detto c'è qualcuno che bara
Io non so a chi si riferisse
Ma credo di poter dire che in ordine al tipo di Repubblica che il Partito Socialista deciderà chi sta parlando in queste ore è proprio Bettino Craxi sette si può
Non si può continuare
In una sorta di perenne doppiogioco che da un lato fa dire al Partito socialista governeremo anche nella prossima legislatura con la Democrazia Cristiana
E dall'altro lato strizzare l'occhio non soltanto al Quirinale
Ma la grande maggioranza popolare che oggi esiste in Italia per una repubblica presidenziale quindi dire
Che il Partito Socialista è disponibile ad un cambio radicale delle nostre regole istituzionali e quindi anche all'elezione diretta del Capo dello Stato
C'è questa è una campagna elettorale in cui ognuno deve porre le carte sul tavolo di gioco noi chiediamo innanzitutto che da parte di coloro che i nel passato
Hanno dimostrato di essere disponibili ad una discussione tesa ad una repubblica profondamente diversa da quella attuale in cui sia garantita certo la libertà ma in cui finalmente la libertà sia coniugata con l'autorità dello Stato mettano le carte anche essi sul tavolo e dicano non a noi mai gli italiani da che parte vogliono stare
La riforma delle istituzioni non può comunque ridursi e ne siamo consapevoli a forme di democrazia diretta l'unico tipo di democrazia mi pare di poter dire che essendo autenticamente genuinamente espressione della volontà popolare non viene tradita dalle mediazioni partitocratico
La riforma delle istituzioni non può essere soltanto l'elezione del capo dello Stato e nemmeno l'elezione diretta del sindaco o del presidente della Provincia
Il nuovo tipo di istituzione l'assetto diverso dello Stato che noi abbiamo in mente ha una particolare peculiarità con cui ne sono certo dovranno confrontarsi di qui a qualche tempo anche le altre forze politiche
Perché io credo che siano maturi i tempi perché di qui a qualche hanno accada quel che già è accaduto in ordine alle proposte di democrazia diretta che qualche tempo fa avanzava soltanto il movimento sociale
Oggi sono in molti a dire che il capo dello Stato deve essere eletto direttamente dal popolo che il Sindaco deve essere eletto direttamente dal popolo ne prendiamo atto
Ma al tempo stesso diciamo a costoro che se la nostra crisi è una crisi di rappresentanza
Se cioè giungono oggi al pettine i nodi intrecciati dal costituente nel quarantasei se cioè oggi i partiti in quanto tali sono veicoli superati
Per la rappresentanza della volontà popolare
Non è altra strada se non quella di porre al centro delle riforme l'individuazione di un altro veicolo per esprimere la volontà della gente
E poiché noi siamo convinti che gli italiani oggi prima ancora che essere missini liberali democristiani i pidiessini e socialisti siano in realtà impiegati agricoltori operai
Liberi professionisti pensionati poiché noi oggi siamo nella condizione di poter dire che quello che è accaduto dimostra che dalle istituzioni
In questo quarantennio è stato espulso l'autentico protagonista della vita nazionale che è il lavoro noi oggi siamo nella condizione di rivendicare una soluzione partecipativa che esponga le categorie professionali le categorie economiche le categorie morali al centro della vita istituzionale perché fino a quando nel Parlamento ci saranno soltanto i rappresentanti dei partiti non ci sarà per il popolo che lavora alcuna possibilità di veder soddisfatte quelle che sono le primarie esigenze riforma delle istituzioni quindi non soltanto per ridare dignità a chi lavora riforma delle istituzioni anche e soprattutto per risolvere i problemi dei cittadini
Per ridare credibilità allo Stato per fare in modo che i nostri figli possano vivere in una società in cui finalmente lo Stato è garante dei diritti di tutti e non è al contrario con
E oggi accade soltanto l'arbitro delle controversie
Uno stato che non potrà mai avere alcuna dignità fino a quando sarà vittima del ricatto incrociato tra la partitocrazia
Uno Stato che non avrà mai governi autorevoli e sufficienti fino a quando i governi saranno espressione delle segreterie dei partiti
E in questa campagna elettorale in cui molti si accingono a dire con chi vogliono governare noi abbiamo il dovere di dire anche che tipo di governo ospitiamo
E diciamo fin d'oggi della Milano che lavora nella Milano che produce nella Milano che ha una classe politica il più delle volte disonesta mentre al contrario è una città profondamente onesta diciamo qui a Milano
Che vogliamo un governo che sia espressione della capacità professionale un governo di tecnici un Governo di onesti un Governo di uomini che non abbiano nulla a che fare con l'immondo spettacolo che la partitocrazia offerto anche in queste settimane
Un governo che eviti allo stato non soltanto la dignità che via in tale nome ma anche la possibilità di vincere le emergenze
Di sconfiggere i pericoli che oggi stringono alla gola il Popolo d'Italia a partire certo da quella emergenza criminale
Di cui qualche parola occorre pur dire
Perché cari amici di Milano
Quello che sta accadendo in ordine all'assalto mafioso criminali
Che in grandi parte dalla nostra parte viene quotidianamente portato non certo e non solo alla dignità dello Stato che non esiste più ma la sicurezza del cittadino
Dimostra in modo evidente che questo è uno Stato che non soltanto non può ma in molti casi non vuole
Perché se è vero come recentemente ha detto il ministro degli Interni
Che la mafia muove un fatturato di venti trenta mila miliardi ogni anno
Ovviamente trenta mila miliardi esentasse se è vero che la mafia dispone di un così enorme patrimonio e allora è altrettanto vero
O comunque largamente certo che con trenta mila miliardi di fatturato la mafia oggi a solidarietà
A compiacenze a complicità alleanze non già al di fuori delle istituzioni ma all'interno delle stesse
Però diciamo
Nella certezza che molti italiani oggi abbiano compreso che i tanti consigli comunali sciolti perché largamente compromessi dalla mafia altro non sono che la punta di un iceberg
Perché l'Italia è piena
Di uomini politici grandi e piccoli
Che in campagna elettorale ricorrono alla compiacenza degli ambienti malavitosi per ottenere quei voti e quelle preferenze che consentono loro rapide e sicure elezione
Ed è altrettanto ovvio
Che poi questi ambienti malavitosi pretendono da quel potere politico
Che venga loro restituito
Sotto forma di appalti sotto forma di vari affari sotto forma di controllo della spesa pubblica quelle che sono le compiacenze che l'ambiente malavitoso da nei confronti di certi uomini politici e di certi partiti
E allora se tutto ciò è vero
Occorre anche
Avere il coraggio di prendere atto
Che la lotta ad una mafia ad una criminalità così organizzate così feroce non può continuare ad essere combattuta
Con all'ordinaria amministrazione o peggio ancora con qualche ridicola trovata
Che dimostra in modo inequivocabile quanto sia l'arroganza del potere politico
Perché avrete letto anche voi quello che incredibilmente
In un momento in cui in Italia vi sono centinaia di migliaia di delinquenti in libertà
In un momento in cui si moltiplicano gli omicidi
In un momento in cui vengono sequestrati i bambini in un momento in cui il cittadino si sente insicuro da parte della Presidenza del Consiglio è stata escogitata come risposta dello Stato all'assalto criminale
Per quaranta giorni alla radio e alla televisione gli italiani vedranno uno spot in cui si invita la gente ad esprimere lo sdegno della coscienza civile nei confronti della criminalità
Se non ci fosse
Da indignarsi ci sarebbe da ridire
Ma poiché fanno appello alla coscienza civile io credo di poter dire che il popolo italiano di coraggio nei confronti della criminalità ne ha e ne ha da vendere ma se il popolo italiano non si ribella nei confronti di alcune cosche criminali
Ciò lo si deve unicamente al fatto che il popolo italiano non ha più alcuna fiducia nei confronti di coloro che dovrebbero combattere contro la criminalità
Perché per fare un solo esempio
Non sarà sufficiente
Moltiplicare per dieci per cento o per mille il numero degli agenti e dei carabinieri perché anche se mettessimo ad ogni angolo di strada non uno ma dieci agenti o carabinieri non cambierebbe assolutamente a nulla
Fino a quando quegli agenti o quei carabinieri non avranno una certezza
La certezza cioè che se un delinquente viene arrestato quel delinquente viene giudicato quel delinquente viene condannato ma soprattutto quel delinquente rimane in galera
Fino a quando sarà più facile
Dal carcere piuttosto che entrare vero
Fino a quando sarà più facile uscire dal carcere antica entrarvi avremo sempre non soltanto il sospetto ma la certezza che abbiamo a che fare con dei bar
Così come non ho non ho alcuna esitazione a di no no alcune esitazioni a dire che di fronte ad alcuni crimini particolarmente efferati
Di fronte a vicende che dimostrano in modo inequivocabile
Che oggi esistono nella nostra società delle autentiche belve non ho esitazioni a dire che di fronte ad esempio al sequestro di minore
Con eventuale morte del minore non c'è alcun tipo di remora che ostacoli ammesse al nuovo
Di quei delinquenti
Poiché
Poiché poiché esso di aver toccato una questione
Che divide le coscienze
Ho il massimo
Rispetto per tutti coloro che dissento
Ma al tempo stesso prego tutta la comunità nazionale di diffidare
Dei dissenzienti per interessi di bottega
Di coloro cioè che si fanno scudo del Vangelo per ben altre e più meschine ragioni
Per fine
Cari amici di Milano
Verticale solo il più clamoroso il più evidente dei motivi per cui queste mie parole un fondamento ce l'hanno
Io invito i milanesi a diffidare da coloro che dicono che la pena di morte è una bestialità poi hanno sulla coscienza come i democristiani il varo di quella legge sull'aborto che uccide centinaia di migliaia
Se la difesa della vita e certamente
La vita dell'innocente evadibile
Sembra
Ritengo
La comunità nazionale
Difendere la comunità nazionale
Difendere la comunità difendere la comunità nazionale attraverso una nuova repubblica attraverso nuove istituzioni Attraverso per richiamare le parole del capo dello Stato un nuovo patto nazionale
Che dia vita ad una mobilitazione delle coscienze e porti ad una rivoluzione morale
E anche condizione indispensabile per risolvere i problemi del mondo del lavoro
Perché vedete cari amici di Milano vorrei se ancora qualcuno non è chiaro che un altro concetto si affermasse nel corso nel corso di questa manifestazione
Vale a dire che la riforma della politica non è questione che deve stare a cuore soltanto ai costituzionalisti
Perché dalla capacità che il prossimo Parlamento avrà di disegnare uno Stato diverso dipenderà la capacità del mondo del lavoro italiano di riprendersi di svilupparsi e di garantire il benessere a tutta la società
Perché vedete quello che è accaduto nel corso della discussione sulla Finanziaria
Quello che sta accadendo anche in queste settimane a proposito della insensibilità del potere politico rispetto a quelle che sono le emergenze sociali ed economiche della nostra patria dimostra in modo del tutto evidente
Per fare un solo esempio che non si potrà mai risolvere
Un problema qual è quello costituito da un disavanzo che ammonta a circa centoquaranta centocinquanta mila miliardi a seconda di chi fa i conti perché non son capaci nemmeno di fare i conti
Un disavanzo centoquaranta centocinquanta mila miliardi dicendo soltanto come hanno detto anche recentemente a tutti gli italiani che lavorano pagate di più
Perché vedete l'autentica vergogna quello che deve muovere degno ciò che induce tutte le categorie sane di questa nostra Patria a dire che è arrivato il momento di urlare basta nei confronti di un sistema così perverso
Consiste anche nel fatto che per arginare centocinquanta mila miliardi di disavanzo non sanno fare altro che chiederà chi paga tasse di pagarne ancor di più
Non sanno fare altro che privatizzare alcuni servizi doverosamente diciamo noi giustamente diciamo nove ma senza preoccuparsi in alcun modo dell'utilità sociale che quelle privatizzazioni potrebbero avere
Escludendo quella che è l'unica strada
Che può portare diritta al risanamento dell'economia
Perché oggi veramente possiamo dire
Che è una delle tante profezie
Di Giorgio Almirante si sta avverando quello che pesa oggi sulla società italiana non è quello che viene chiamato il costo del lavoro l'Italia oggi sta affogando per il costo insopportabile del regime per il posto insopportabile
Più un sistema politico sì è fra i più perversi RAI Due
Sì dati è fra i più capaci perché se per davvero volessimo ridurre il disavanzo pubblico sarebbe sufficiente
Colpire i centri di sperpero abolire le spese inutili mandare a casa i troppi fannulloni che sono annidati all'interno di certe istituzioni perché piaccia o no
Piazza uno l'Italia piena di parassiti i tagli è piena di imboscati l'Italia è piena di autentici mangia pane a pavimento che sto ancora e qui dalla partitocrazia che speculano sul lavoro grazie
Sarebbe
Sarebbe sufficiente
Sarebbe sufficiente per spendere di meno quelli per non imporre al cittadino onesto
L'autentica vessazione quotidiana di un fisco che arriva a Omaha ormai a pretendere tra tasse imposte e balzelli
Sacrifici per otto mesi l'anno perché ormai questo è il dato lavoriamo otto mesi per lo Stato e soltanto quattro mesi per noi per la nostra famiglia o per la nostra impresa
Se per davvero volessimo ridurre
Il disavanzo pubblico senza aumentare il prelievo fiscale
Sarebbe sufficiente per citare un solo esempio
Che toglierebbe dal magro bilancio statale un'uscita di svariate decine di migliaia di miliardi cancellare quell'autentico monumento di corruzioni di clientela e di inutilità quenelle istitutore il giornale non servono a nulla
Prendono troppo garantire
Hanno ormai allontanato la presenza dello Stato
Scioglie a lei tanti carrozzoni abolire i troppi enti inutili riconsacrata il lavoro degli italiani
In ordine a quegli antichi criteri che sono siti Pica mentre Lombardi ma che son criteri validi in ogni parte d'Italia e direi in ogni parte del mondo vale a dire che va avanti chi lavora va avanti chi è capace va avanti chi sa sacrificarsi va avanti cioè quella parte sana della nazione
Fiera presenta oggi l'autentico nemico di questa partitocrazia che
Se nel corso di questa campagna elettorale com'è accaduto in tutte le altre de come forse
Perché quanto a faccia tosta non hanno veramente nulla da invidiare ad alcuno se anche in questa campagna elettorale
Qualche uomo politico del potere dovesse venirvi a dire che l'Italia è cresciuta
Perché loro hanno ben governato voi sapete
Non soltanto quella che è la realtà ma dovette anche aver pronta la risposta
L'Italia cresciuta accerto l'Italia cresce certo ma l'Italia cresce non per merito di chi governa l'Italia cresce ogni giorno per merito di chi lavora ferme sono
Nel merito di gli italiani che non soltanto impegno
Macché hanno a che fare
Con uno scarto che è incapace di garantire anche il più elementare dei servizi
Perché vi è un altro motivo d'indignazione
Vi è un altro motivo che conferma che dobbiamo cambiare la politica dobbiamo cambiare le istituzioni dobbiamo dar vita alla nuova repubblica per aiutare chi lavora c'è un altro motivo incontestabile
L'Italia la sesta potenza dall'Occidente l'Italia è una grande nazione industrializzata certamente
Ma l'Italia è anche una nazione in cui chi è ricco ogni giorno di più arricchisce e chi è povero ogni giorno di più i miseri esce
Ma è anche vero che è la nostra è una nazione in cui accanto a tante potenzialità vi è un peso insopportabile
La inefficienza di ogni servizio pubblico statale perché l'Italia non è la sesta potenza dell'Occidente
Quando mette a confronto il livello dei nostri trasporti con quelli della vicina Francia
L'Italia non è la quinta potenza dell'Occidente quando paragone il livello delle nostre scuole con quelle della Gran Bretagna
L'Italia non è nella quinta nella sesta potenza dall'Occidente quando mette a confronto il nostro sistema sanitario con quello di qualsiasi altra nazione dell'Europa
L'Italia quando confronta i servizi pubblici con quelle che sono le sue potenzialità precipita al più basso livello non soltanto dall'Europa ma direi del terzo e del quarto mondo
E tutto ciò deriva dal fatto che all'interno del servizio pubblico all'interno della sanità come delle ferrovie
All'interno delle scuole come della previdenza sono annidati da oltre quarant'anni quei parassiti
Quelli autentici nemici del popolo che lavora quegli autentici pericoli per l'incolumità sociale della nostra patria che sono i galoppini dei partiti i risotti
Dattis ed ecco portaborse dei quali storie quell'uomo politico
E allora
Riformare lo Stato
Ridare coscienza al nostro popolo della possibilità di vivere finalmente in una società più ordinata e più giusta ma anche e soprattutto ed è l'ultimo argomento che voglio toccare
In una società in cui lo Stato sia non soltanto il garante dei diritti sia non soltanto l'esecutore fedele delle leggi ma sia anche e soprattutto la salvaguardia e il garante perché no della dignità nazionale
Perché vedete cari amici di Milano c'è un altro aspetto che inchioda ad un fallimento eterno e in ogni caso l'inequivocabile inappellabile la classe dirigente di questo dopoguerra
Vi è un elemento connesso a quello che sta accadendo nell'Europa a quello che sta accadendo a pochi chilometri dall'Italia a quello che doveva cadere in Italia e non è accaduto per vita di chi ci governa
Perché quando qualche mese addietro
La crisi della Jugoslavia arrivò sul punto dell'esplosione
Un'esplosione che era largamente prevista e prevedibile
Perché tutti quanti coloro che hanno letto un solo libro di storia sanno perfettamente che la Jugoslavia era una creazione artificiosa voluttà in alcuni momenti storici dalle potenze vincitrici di questa o di quella guerra
Una tipici osa creatura in cui i popoli diversi per lingua per tradizione per storia per religione
Erano tenuti insieme prima dalla figura dell'assassino Tito poi dal marchese pericolosità sociale venuto meno venuto meno l'uno e l'altro la Jugoslavia non poteva avere in sorte che la sorte che ha avuto andare in pezzi iraniana si in una nuova guerra civile
E allora l'Europa
Quell'Europa che prontamente accorsa nel Golfo quando si trattava di difendere certamente la libertà di un popolo ma ancor di più determinati interessi l'Europa doveva sentire il dovere se non vuole essere soltanto un mercato di convocare attorno a un tavolo serbi e croati montenegrini albanesi per discutere non soltanto di quella che doveva essere la nuova ristrutturazione della ex Federazione jugoslava ma porre con forza da parte nostra il problema dei confini Esterne
Perché vedete cari amici di Milano l'Italia l'Italia non poteva non doveva lasciar passare un'occasione storica e forse irripetibile
Perché nel momento in cui la storia si rimette in movimento
Nel momento in cui persino la geografia risente del movimento e dell'accelerazione della storia
Soltanto un governo come il nostro soltanto un regime che è figlio di una sconfitta ma quel che è peggio è orgoglioso di essere figlio di un tradimento soltanto un regime come il nostro
Forse fatta c'era è forte e va a rimanere inerte che di fronte ad una possibilità concreta perché l'Istria la Dalmazia sono terre italiane c'erano
E avevamo dove
Avevamo il dovere morale
Tempo quella questione
Avevamo il dovere morale di farlo
Avevamo
Avevamo il dovere morale di farlo il dovere morale di farlo non soltanto
Come continuano a dire coloro che reggono le sorti del nostro Stato per tutelare la minoranza italiana che è rimasta al di là del confine
Avevamo il dovere morale di porre la questione del ritorno alla madrepatria di quelle terre
Ancor più e ancor prima che per le poche di migliaia di italiani che sono ancor di là per i trecentocinquanta mila esuli
Cinquantamila fratelli che furono cacciati dalle loro terre fino a quando un popolo no riprende la coscienza della sua memoria storica fino a quando giovane
Avremo al governo uomini che si vergognano sostanzialmente dalla storia patria ma quel che è peggio non hanno alcuna memoria storica il nostro
Non sarà mai un popolo che abbia dignità di nazione
Il nostro continuerà ad essere come loro onori come loro dicono un paese il nostro continuano a essere un mercato il nostro continua a essere in molti casi una aggregato di interessi contrapposti da cui mancati qualsiasi dignità di tipo nazionale ecco perché anche a tale riguardo sentiamo
Profonda più che mai
La necessità morale di invitare gli italiani dopo tanti anni certa dalla fine dalla guerra
Ma in un momento in cui l'Europa si può costruire soltanto nel nome di quei valori nazionali che per troppi anni sono stati cancellati
Che al contrario tornano ad oggi a muovere la storia
Perché il comunismo ricordiamocelo
Non è morto soltanto perché incapace di garantire giustizia sociale
Il comunismo è morto perché dopo settant'anni di ideologia sono tornate nella Piazza Rossa le bandiere della nazione i simboli della tradizione
I ricordi di un popolo chi ha ripreso a parlare
Il linguaggio del cuore
Allora oggi che la nazione oggi che la nazione vince in Europa oggi che la nazione in molti casi rappresentata da quelle forze che sono forze che in questo quarantennio sono sempre stellate state tenute ai margini dell'accordo tra Est e Ovest oggi cioè che tutto si rimette in movimento noi confidiamo
Nella grande capacità del nostro popolo
Che ha attraversato accerto momenti difficili
Ma che è sempre stato pronto accogliere gli appuntamenti importanti confidiamo nella nostra capacità e nella capacità dell'Italia ali di presentarsi compatti ad un appuntamento che è per davvero un appuntamento storico il prossimo anno
Sarà terzo l'anno della svolta
Ma per noi per noi del movimento sociale
Per noi militanti di una passione mai sopita
Per noi uomini e donne convinti che la nazione sia al centro di qualsiasi concetto di socialità
Di qualsiasi concetto di giustizia per noi e non soltanto per noi quello che stiamo faccia è il momento del rinnovamento del popolo italiano de la grande fase della riscossa morale del riscatto sociale nella vittoria contro i mercanti dal tempio deve al Movimento Sociale Italiano
Il nastro dei ricade
Lei va
Ma
Nel
Il solo
Rosa al mondo dov'io ma aggiuntivo maggior dedizione
Se
O ci lei
Da
Altri che
Lei dove
Turco tra
Su
Nel mondo maggior
Ma
Non