Cinema&cinema: "La pazza gioia" di Paolo Virzì e "Fiore" di Claudio Giovannesi

Un saluto agli ascoltatori di Radio Radicale la pacca Gioia di Paolo Virzì e Fiore di Claudio Giovanni due film italiani presentati al Festival di Canne che si è appena concluso hanno contratto in comune
Beninteso sono due film almeno in apparenza molto diversi tra loro la pappa gioia è una commedia con degli elementi drammatici come nella tradizione della commedia all'italiana
Finora è un dramma come si dice a sfondo sociale Cicchetti cioè che l'autore ha voluto in primo luogo affrontare i temi socialmente rilevanti della delinquenza giovanile e del carcere minorile
La comprimo elemento comune i protagonisti di tutti i tuoi film sono per diverse ragioni degli emarginati
E la rotatoria solo due donne affetti da disturbi psichici così gravi Bechere rinchiuse su un provvedimento di un magistrato vi do una cavità di cura una comunità terapeutica appunto per la cura psichiatrica
Il fiore la protagonista e una ragazza valutata abbandonata tristezza il padre è stato in carcere io ora è ai domiciliari che ruba evidente i telefoni cellulari e per questo finisce in un riformatorio
Entrambi i film i personaggi si ribellano alla loro reclusione che pure dovuta a una giusta causa
Le due squilibrate nel film di IP riescono a contare su un autobus e tra varie avventure e disavventure scorrazza rompere il litorale della Toscana
L'età né Di Fiore in fondo più ragionevole
Vorrebbe soltanto avere una relazione con un ragazzo rinchiuso nel suo stesso riformatorio di cui lei finiamo ora ma le regole della struttura che prevedono una rigida separazione tra uomini e donne glielo impediscono
Certo si può pensare che si tratti di una regola Iraq raramente repressiva eppure una rissa che è scoppiata i ragazzini una testa a cui per una volta partecipano anche le ragazze
Può pensare che non sia comunque una misura ingiustificata
Perché ecco in entrambi i film in fondo lo Stato attraverso le sue strutture che siano i riformatori che siano le case di cura per malati di mente o perfino gli ospedali psichiatrici giudiziari
In fondo malgrado lo squallore il suo il sovraffollamento di certi ambienti
Grazie soprattutto al personale che ci lavora ecco l'ottavo PAI in sostanza in questi due film una bella figura fili mostra cioè capace le promuovere eventi al reinserimento sociale delle persone affidati alla sua tutela
Ora l'impostazione della denuncia quando si parla di manicomio dichiarazioni non è evidentemente obbligatoria
Una considerazione però viene da Parma che esistono quindi emarginati esiste anche un mondo intorno a loro che gli emarginati
Ecco questo nesso tra indicativo individuale e l'ambiente in cui si sviluppa in nessuno dei due film a mio parere è davvero indagato quell'ambiente circostante anche ai media
Salvo la cattiveria in particolare di un paio di personaggi maschili del prime divieti
Così gentile finora vorrei vuole almeno ragionevole che partirà o delinquenza risultano anomalie papali vale a dire ingiustificate
E qui attenta azione di una certa mancanza di profondità in entrambi gli acuti va detto tuttavia non si tratta di due film per altri aspetti pregevoli dalla narrazione e avvincente a volte emozionante o perfino commovente
I bozzetti delle due Scirocca dell'effimero divieti una dell'alta borghesia estroversa megalomane dai modi pateticamente mondani
L'altra di un paletto alle porte più doloroso ma tutto Intropido ecco dove Bocchetti da indica inviati anche grazie le due attrici eccellenti che li interpretano cioè Valeria Bruni Tedeschi e Michele Ramazzotti
Quanto alla fine di Fiore una ragazza affisso taciturna interpretata dall'esordiente Daphne scoccia prime soprattutto colleghi riguardi eloquenti molto belli per la loro forza espressiva
Si tratta comunque di prima da vedere
Dunque la pacca gioia di Paolo Virzì e Fiore i Claudio Giovanni un saluto da Gianfranco Cercone