13 GIU 2002

Intervento di Olivier Dupuis sulla discussione in tema di pena di morte

STRALCIO | - Parlamento Europeo - 00:00 Durata: 3 min 26 sec
A cura di Andrea Maori
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Registrazione video di "Intervento di Olivier Dupuis sulla discussione in tema di pena di morte", registrato a Parlamento Europeo giovedì 13 giugno 2002 alle 00:00.

Sono intervenuti: Olivier Dupuis (parlamentare europeo, Lista Bonino).

Sono stati discussi i seguenti argomenti: Abolizionismo, Cina, Consiglio D'europa, Corea Del Sud, Corte Penale Internazionale, Democrazia, Diritti Umani, Europa, Parlamento Europeo, Pena Di Morte, Taiwan, Unione Europea.

La registrazione video ha una durata di 3 minuti.

Questo contenuto è disponibile anche nella sola versione audio.
  • Olivier Dupuis

    parlamentare europeo (LISTA BONINO)

    (FR) Signor Presidente, signor Commissario, onorevoli colleghi, vorrei ringraziare in modo particolare la onorevole Frassoni, presidente del gruppo dei Verdi, per aver messo ai voti questo punto lunedì, fra le aggiunte alle urgenze. Ringrazio, inoltre, la onorevole Napoletano, del gruppo socialista, la onorevole Malmström, del gruppo liberale, il gruppo del PPE - non me ne voglia l'onorevole Sacrédeus - e il gruppo comunista per aver sostenuto la risoluzione in questione. A mio avviso, era necessario manifestare la nostra soddisfazione per quest'importante iniziativa del Consiglio d'Europa che riguarda alcuni paesi specifici, non tutti i paesi, ma i paesi osservatori in seno al Consiglio d'Europa, in particolare Stati Uniti e Giappone. Recentemente, una delegazione del Consiglio d'Europa ha partecipato in Giappone ad un seminario organizzato in seno alla Dieta nipponica e, malgrado quanto affermato dall'onorevole Ford, la Lega parlamentare, che esiste effettivamente da nove anni, era piuttosto assopita e solo recentemente ha ripreso il proprio lavoro. Detto ciò, ritengo esista una differenza fra il problema della pena capitale nei paesi democratici e nei paesi non democratici e dittatoriali. Ammetto che nella grande maggioranza dei casi - 98 per cento - il problema riguarda i paesi dittatoriali, ma, proprio perché si tratta di paesi di questo tipo, forse la priorità non è tanto l'abolizione della pena capitale quanto, innanzitutto, il ripristino dello Stato di diritto e della democrazia. Si tratta di una lotta del tutto diversa, come lo sono le forze esistenti; tuttavia giudico importante quest'iniziativa relativa a tre paesi democratici, tre paesi dell'Asia democratica, e ciò per una ragione di fondo.. Quando incontriamo gli alti dirigenti della Repubblica popolare cinese, constatiamo che la tesi fondamentale da essi sostenuta è l'esistenza di una concezione asiatica dei diritti umani, dunque un certo relativismo di tali diritti. Ciò che dobbiamo affermare è che non esiste nessuna concezione asiatica dei diritti umani, esiste bensì una concezione universale di tali diritti e della democrazia. Per affermare l'universalità dei diritti dell'uomo è quindi fondamentale che paesi importanti quali il Giappone, la Corea del sud e Taiwan condividano le posizioni dei paesi abolizionisti. E' pertanto evidente - spero in tal modo di rassicurare l'onorevole Sacrédeus - che non rinunceremo alla battaglia per l'abolizione della pena capitale nei paesi dittatoriali, benché tale problema non sia che uno fra tanti. Oggi è importante affermare quest'idea di universalità e penso, onorevoli colleghi, che dovremmo anche cominciare a riflettere sulla trasformazione del Consiglio d'Europa. Con l'ampliamento, attualmente vi è sovrapposizione fra Unione europea e Consiglio d'Europa e ritengo che sarebbe necessario pensare di trasformare il Consiglio d'Europa in un Consiglio universale delle democrazie, del quale facciano parte paesi quali il Canada, gli Stati Uniti, il Giappone, la Corea del sud. In tal modo, esso potrebbe diventare realmente la punta di lancia di una battaglia per l'affermazione della democrazia nel mondo intero, a partire dalla lotta per l'abolizione della pena capitale e per l'istituzione della Corte penale internazionale.
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