Siria. Salvare la memoria per ricostruire il futuro. Adesso

Intanto vi ringrazio tutti perché proprio per gli impegni e i relatori
L'inizio è un po'inconsueto per il Centro culturale di Firenze e cioè iniziamo un orario dal Centro culturale del nord Italia
Quindi me ne scuso conti invece
Come me
Fiorentini dove quindi sente questo orario di inizio un po'nordico ma
Per una volta
Ci finiamo a tradizioni o non lontane
Penso che se anche Sabina mi conferma noi possiamo io posso iniziare
Con
Quello che
Che velocissimamente devo dire
Allora io
Intanto
Ringrazio
Veramente
Tutti presenti
In realtà non sarò io io so che stando Farini sono il Presidente del Centro culturale di Firenze non sarò io a introdurre i relatori
Meglio di me e Sabina Fraioli di radio Toscana quindi giornalista e quindi molto più adatta di me a interpretare questo ruolo introdurrà questo incontro e presenterà tutti i relatori
A me
Io
Ci tengo a dire solo una cosa il Centro culturale di Firenze alle volte mentre intatta ringraziamo anche il Sindaco per la presenza perché appena entrato in sala e dato che
Mi sembra doveroso salutarlo e lo invito anche a mettersi a sedere
Qua per il
Come dicevo il centro cottura e Firenze a due tipi di incontri
Uno quelli che nascono dal dalle persone coinvolte nel cento culturali Firenze per le idee che vengono il poiché seguiamo direttamente un altro perché amici amici del centro culturale ci propongono un'idea e noi entusiasti ci stiamo dietro e la seguiamo ecco questo incontro del secondo tipo grazie agli amici di abusi c'è stato l'opportunità di fare un incontro su questi temi che ora stabile periodo introdurrà molto meglio di me io sono davvero grato di avere l'occasione per quel la piccola aiuto del Centro culturale può dare per iniziative di questo tipo concludo con un aspetto tecnico ci sono ancora
Dei posti qui a scacchiera nel mezzo che vi invito visto che ora stiamo per iniziare a parlare a occupare
Non preoccupatevi se qualcuno si deve alzare se passate perché
Temo che riempì Remo tutti posti quindi riempite le tranquillamente grazie a tutti prego grazie Sabina per
Allora vi do io e mio benvenuto anch'io a questa o incontro che è stato promosso dalla Fondazione anzi ed a centro culturale di Firenze una poter netto che dimostra l'attenzione della città era quanto è la preoccupazione della città
Per quanto sta accadendo in Siria dove sapete tutti ormai da anni da cinque anni Tecce appunto una guerra civile sono molte tantissime è già alle vittime cinquanta mila solo nell'ultimo nell'ultimo anno ha tanti i civili
Tantissime persone che sono costrette ad abbandonare la loro terra e a scappare e abbandonare veramente la loro la loro vita una situazione sempre più drammatica che spesso in interi non trova spazio sui media ve ne sarete resi conto anche voi a parte e quando non ci sono e dei grandi eventi dei gangli più episodi come dei grossi bombardamenti o che deve anche attentati
Ai NAS situazioni della Siria non è emerge particolarmente a raccontarla stasera e io non ero però tanto tempo perché è giusto che che parlino chi del di queste situazioni ENEA piena conoscenza
Dei testimoni dei testimoni appunto che sono affianco nell'aria e la popolazione che si occupano di interventi umanitari che si preoccupano di tutelare il patrimonio culturale di questo martoriato Paese
Il titolo che è stato scelto per questo incontro estivi a salvare la memoria per ricostruire il futuro adesso e mi concetto appunto al sud questo termine quello della memoria che i nostri ed è la tori sarà un po'il filo conduttore de dei loro interventi e passo questa parola adesso la Siria nonna può più aspettare e tutto quello che si deve fare bisogna farlo adesso
Prima di indipendente intanto brevemente ieri latori alcuni li vedete già appunto alla al tavolo
C'è padre accontenterà innanzi ad anche che il Anceschi ai francescani al parroco ad Aleppo e quindi viene dannata la Siria
Ci racconterà fra l'altro teste che ha letto è una delle città davvero più INEA e più in difficoltà se possiamo parlare di di città più più bombardati in Siria egli a Chioggia Di Giorgi Amerini Buccellati è chiaro ho lavorato per tanti anni insidiano e aperta degli scavi in Siria e ancora hanno una forma forte legame con i loro lavora con una il lavoro che viene fatto ancora insidia
E poi Giampaolo Silvestri lo vedete appunto a fianco di Lipari trainati ai segretari dei reali della fondazioni Azzi chi è un è un una ONG che attiva in e molti Paesi ed è lei del mondo a sostegno appunto delle popolazioni le conclusioni
Le conclusioni poi appunto saranno affidate Agata tessere Andrea Simoncini che è professore di diritto costituzionale dell'Università di Firenze che è seduto Ina prima fila
Prima però di iniziare con i relatori vorrei che portassero Hillary loro saluto intanto il Sindaco che ho appena visto arrivare che forse ci deve lasciare e velocemente per i suoi per i suoi impegni Sindaco
Il sindaco di Firenze Dario Nardelli
Ai
L'unica cosa che mi posso permettere per il resto
Da
Ma io vi ringrazio non non non avevo previsto di parlare perché non è mai bello parlare ad un incontro dal quale poi non si può assistere tutto il tempo
Però a questo punto colgo questa occasione per ringraziare di cuore lavarsi ci siamo visti con il Segretario generale Silvestri a Palazzo Vecchio qualche settimana fa
Nella quale durante l'incontro abbiamo parlato proprio di questo importantissimo
Appuntamento e anche dei progetti e mi fa piacere comunicarlo a tutti voi condividerlo con voi dei progetti che che porteremo avanti sul filone della cooperazione allo sviluppo grazie anche ad un rinnovato vigore del dello Stato italiano
Io credo molto la opportunità che le città italiane possono raccogliere sul fronte della cooperazione allo sviluppo ne possiamo dare
Tante energie tanti aiuti energie professionali non solo risorse economiche la nostra esperienza il nostro supporto alle città martoriate da questa guerra interminabile
Qui cioè Nicoletta Mantovani che rimarrà con voi rappresentanze e la nostra Giunta vi potrà raccontare di collaborazioni che abbiamo già iniziato con alcune città importanti
Tra tutte vorrei ricordare cubane abbiamo invitato il Sindaco dico banale una città straordinaria che ha la colpa di essere una città nella quale come ad Aleppo convivono tante diverse religioni etnie
Soprattutto i culti che sono un popolo martoriato dai turchi da un lato
Brasiliani dall'altro
E così via e ci siamo impegnati per aiutare la città di cubane a ricostruire il loro centro civico il cuore della città Cupane è stata letteralmente rasa al suolo tarda esce
Centoventi mila persone che hanno lasciato quella città io ricordo ancora il Sindaco
Con gli occhi rossi dalle lacrime che mi raccontava come sotto il suo sguardo migliaia di persone
Lasciassero le loro case i loro affetti la loro vita verso verso un futuro così incerto e pieno di dolore
E ho pensato che all'epoca non si trova certo in condizioni diverse da cubane da
Le tante altre città della Sicilia troppo poche volte
E troppo di rado parliamo della Siria lo facciamo soltanto quando al TG
Esplodono i momenti più più drammatici gli attacchi ma
Dobbiamo pensare che ogni giorno queste città sono sotto la guerra i luoghi di culto pensava bellissima grande moschea
Di Aleppo sono trasformati in scenari di guerra in fortini per
Per i cecchini
Se ricordo bene Firenze letto sono state nominate più o meno nello stesso periodo
Città UNESCO patrimonio culturale dell'umanità il pensiero che la violenza dell'uomo sia
Cinicamente e lucidamente diretta contro gli esseri umani e contro il patrimonio culturale
Ovvero contro la vita umana e contro la più profonda diciamo manifestazione dell'identità
Di una popolazione ovvero la cultura sia essa espressa attraverso le chiese le moschee minareti oppure attraverso le fortezze le mura e monumenti
Noi non possiamo rimanere inermi e io trovo che questa partecipazione di padre Ibrahim qui e dei
Nostri amici archeologi Buccellati sia un segno molto bello concreto umano profondo
Così come questa partecipazione straordinaria di tutti voi
Tantissimi sarà a testimoniare ancora una volta di Firenze vuole urlare con forza la propria
Posizione la propria voce il proprio messaggio contro la violenza contro le guerre tutte le guerre
A difesa della cultura che rappresenta la più alta testimonianza della comunità dell'incontro tra i popoli ed è bello che qui ci sia il nostro cardinale
Le istituzioni pubbliche in un abbraccio che simbolicamente vogliamo
Vogliamo dare a tutti voi dicendovi che non siete soli e che se
Ci chiamerete non ci saremo qualunque cosa possiamo fare con qualunque sacrificio con qualunque risorsa anche la più piccola noi siamo pronti a metterlo in campo
Perché siamo consapevoli che
La cosa più lacerante per una donna un uomo e lasciare la propria città i propri affetti il proprio Paese
Sapendo di andare incontro ad una vita piena di interrogativi piena di dolore noi dovremmo ogni tanto fermarci e pensare cosa c'è dietro lo sguardo di ogni rifugiato non sono dei numeri
Dai quali dei quali aver paura o o da tollerare con fatica sono del delle persone come noi con un cuore come il nostro desiderio come i nostri con aspettative come le nostre con affetti come i nostri
E dovremmo almeno una volta al giorno un minuto
Pensare di indossare i panni di queste persone e immaginare cosa significa recidere tutte le proprie radici affettive culturali camminare
Sopra un terreno di argilla nel quale si può sprofondare in ogni secondo in ogni momento
Dovremmo almeno fare questo sforzo ma io sono molto fiducioso in Firenze in questa città straordinaria che essa essere accogliente generoso e solidale e voi qui
Certe
La più grande è la più bella dimostrazione per questo a nome della nostra città voglio dirvi grazie benvenuto padre Ibrahim se grazie a tutti voi
Grazie all'azienda con al Sindaco di di Firenze a questo punto chiederei di portare il suo saluto alla cardinali Giuseppe vettori che
Forse tra l'altro ci spiegherà anche i legami lontanissimo che attinenze con la Siria
Cominelli oppure Vergine
Occupo provvisoriamente questo centro poi
Non cederò
Come vedete io sono un po'più vecchio del nostro Sindaco
E quindi non mi posso permettere
Degli exploit
Residua anche
Il Sindaco e anche da un punto di vista della
Parola mi affido
Se permettete un testo scritto perché
Così vorrei comunicare
Un pensiero
Non posso invece
Proporre cose come il nostro Sindaco
Ci ha detto che non mi ha fatto molto piacere sentire
Queste prospettive riavviare di fronte non saluta anzitutto
A tutti voi l'autorità Sindaco
Mostra assessore
Il relatore di questa sera coloro che più che il relatore mi piace di dire testimoni coloro che portano
Esperienze esperienze divide esperienze
Di di scienza e di
Di ricerca gli organizzatori di questo incontro tutti voi che siete qui presenti
Una riflessione a partire dal titolo dell'incontro Siria salvare
La memoria per ricostruire il futuro adesso
è come se hanno titolo che anzitutto ci richiama al valore imprescindibile della memoria memoria storica
Un valore
Necessario per impostare correttamente le prospettive del futuro perché in questo momento
Soprattutto sopraffatti dalle tante istanze della
Comunicazione rischiamo di lasciarci come dire colpire dalle cose come delle urgenze
Addirittura
Lasciarci trascinare
A reazioni che sono soltanto reazioni emotive
Ecco solo invece facendo tesoro delle esperienze trascorsi
Particolarmente quelle che indicano percorsi di autentica umanizzazione integrazione sociale che il passato ci consegna che possiamo guardare con
Organicità e con speranza al futuro la memoria storica
Avete o con un diario un salvadanaio dello spirito
Che ci offre la base
Della nostra identità e permette di inoltrarci nel futuro futuro tutto da costruire
Però avendo radici saltate che offrono punti di riferimento
Per la costruzione di una visione positiva della vita e delle relazioni tra gli uomini
In cui l'altro non è
Per principio un estraneo uno straniero un nemico addirittura
Da cui difendersi ma un'umanità
Una presenza umana per cui
Si può ancora
Imparare
Questo iscritto come accennava prima Savena nella storia
Cristiana nella nostra città
Nello scorso agosto ha avuto la fortuna di partecipare al Meeting di Rimini e Mineo ebbi modo di ricordare le lapidi che sono dentro antica chiesa di Santa Felicita riesumati dal
Cimitero
Siamo a due passi da Ponte Vecchio e quelle lapidi ci testimoniano quei primi cristiani di Firenze
Erano dei siriani siriani greci
E che quindi noi fiorentini non saremo mai diventati cristiani se non avessimo accolto quelle persone
Quelle migranti che arrivarono chissà per quali motivi forse più commerciali che spinti da una tragedia evita come oggi
Se fosse stato così se non avessimo accolto oggi al posto del nostro bel San Giovanni avremo ancora un tempio dedicato alti o Marte
Così ci narrano le leggende che era
Che si raccolgono attorno a quello che è l'emblema fondamentale della nostra città
Concludevo con l'internet con la parte dell'intervento con una frase che poi ho visto la stampa evidenziò che mi piace
Pensare ripetere siamo tutti quegli immigrati siamo eredi di una immigrazione nella nostra
Identità religiosa e nella nostra identità cittadina
Solo in questo travaso di esperienze tra popoli è nata questa nostra città
E anche
Spinti dalla necessità della guerra tanti fratelli siriani hanno dovuto ripetere questa volta per motivi di necessità
Lo stesso tragitto
Un tragitto che ovviamente non riguarda soltanto la nostra città il nostro paese
All'intero Europa e come fatto di trasmigrazione dei popoli riguarda il mondo intero perché non è da meno e trasmigrazione che stanno toccando il continente americano in questo momento
Spesso di fronte a questo fenomeno
Si erge una cultura della indifferenza se non dei rifiuti indifferenza verso ciò che succede
In questi Paesi considerati lontano indifferenza
Verso coloro che magari
Rifiuto dicevo verso coloro che
Arrivano tra noi costretti ripeto dalla guerra
Un rifiuto che non raramente si colora addirittura di venature xenofobe
Ecco da questo punto di vista mi piace ricordare il magistrato di Papa Francesco che per noi è una bussola di riferimento imprescindibile
Nel messaggio per la giornata del migrante rifugiato dicevo i migranti sono nostri fratelli e sorelle cercano una vita migliore lontano dalla povertà dalla fame dello sfruttamento dall'ingiusta distribuzione delle risorse del pianeta che come ente dovrebbero essere divise tra tutti
Non è forse il desiderio di ciascuno quello di migliorare le proprie condizioni di vita ottenere un oneste legittimo benessere da condividere con i propri cari
E questo dovrebbe essere fatto anzitutto nella propria Patria questo è il primo aspetto della riflessione di questa sera come
Ribadire il diritto
Delle popolazione della Siria di avere un futuro nella loro parte
Ma laddove questo non è possibile dove questo crea soltanto morte allora ecco abbiamo bisogno di una motivazione verso l'accoglienza l'accoglienza dello straniero in cui
Noi dobbiamo vedere il volto di Dio il volto di Gesù
Alla radice del frangiatura misericordia
Diceva il Papa l'incontro e l'accoglienza dell'altro si intrecciano con l'incontro e l'accoglienza di Dio
Ripeto questa accoglienza non solo l'accoglienza e qui anzitutto l'accoglienza lì accoglierlo come parte
Della nostra
Del peso della nostra vita la tragedia che si consuma
Nel Paese di Sirchia
Cogliere l'altra cogliere Tien persone
Concludeva hanno lasciato di rubare la speranza e la gioia di vivere che scaturiscono dall'esperienza della misericordia di Dio che si manifesta nelle persone che incontriamo lungo is nostri sentieri
Ecco mi sembra che l'incontro e questa sera sia un piccolo tassello nella Costituzione di una mentalità che forte della memoria del passato sappia accogliere le sfide del presente non comporta
Ha con il desiderio di vedere in esse un'opportunità per edificare un'autentica civiltà della verità e dell'amore così come
Spesso ripeteva San Giovanni Paolo secondo
Siccome che lascia pensare questo nostro farci vicini e accogliere come vicini i nostri fratelli siriani come un piccolo contributo a una civiltà della priorità e dell'amore e grazie a tutti
Ringraziamo
Eminenza il Cardinale Giuseppe beccare inattesa di ricevere anche l'Imam di Firenze di Firenze i piedi nel dire diamo la parola all'assessore alla cooperazione alle relazioni internazionali Nicoletta Mantovani
è anche lei che era una per un saluto e ci porterà anche una testimonianza una voce interessante ha scelto appunto di nel suo intervento e di
Di presentarlo anche con a un altro che ci ha portato assessori tanto che si che si accomoda
Come ha già detto e l'ex Sindaco di diffidenze appunto il Sindaco ha promosso questo incontrò io anything chiedersi chi è che è stato a novembre dove sono stati invitati questi sessanta sindaci tanti di molti
E Paesi in guerra uno di questi era cubani che ha citato il Sindaco Nardella
E dico pane era alani bambino Hoecke appunto è stato trovato senza vita sulle spiagge della Turchia il bambino con la maglietta rossa a Pol Pot affatto il giro del mondo e enti ma assessore il babbo di Alan tutta la famiglia il questi appunto Biaggi terribili che descriveva il Sindaco purtroppo hanno perso la vita a tutti e appunto ma Arana e nella sua familiare o di di cubani assessore
Una sera a tutti voglio ringraziare tutti i presenti
Voglio ringraziare la presenza di Patrick i primi grazie veramente per essere qui due archeologi Buccellati grazie mille il cardinale Dettori l'Imam che sta arrivando ovviamente il nostro Sindaco grazie per essere molto portare un saluto così importante
Io tengo particolarmente quest'incontro perché ho avuto la fortuna di Torino vogliamo dire parlo tre enti avere una bambina con ragazzina è diventata la migliore amica di mia figlia che viene proprio dall'assise è scappata
E sta facendo elementi e quell'esista trattarsi però ogni giorno ci parla del suo Paese sempre con una grande nostalgica allora
Ho avuto questi dialetto perché per una volta non proviamo a dare una voce a chi non ce la mandi perché comunque ragazzini bambini non vengono mai ascoltarti
Non si sente ma il loro pensiero
E lei riguarda la guerra guarda al futuro da una prospettiva diversissima io l'avrei voluta tanto qui con noi stasera ma purtroppo all'esame di terza media allora giustamente la mamma hit no allora ha chiesto di scrivere un tema ma poi per renderlo anche
Proprio con le sue parole con il suo italiano imparato a fatica ma imparato alla fine in tre anni
Una piccola registrazione mi ha letto il tema che ha fatto quindi è una cosa molto artigianale ma penso che vi possa dall'idea di come vivono i ragazzi questa situazione
Sanno usare pasticcio razza giovedì quattordici anni son di origini siciliane o istituto quasi tutte le mi evita la prima di forti rumori io bombe avevo nove anni quando sto sentito affermano modelli uno sparo
Però molto piccola non credevo a se quel suono
Era un uomo e religioni d'artificio veramente di pistole
Il collega credere all'esistenza di pistole che sparano devono
Piombo crederlo sono alla mia destra pistole ad acqua ma comunque
Voglio subito quello sparo lo chiamavano inizio donatore comunque ero piccola
Credere a una guerra di violenza tedioso dalla mia dovere che facevo con IMI Concini cioè quella con le pistole ad acqua e direttivo ma non so se il loro
Se anche loro si divertivano vanno a fare male alle persone
Questi sogni continuare o no bombe spari era strano all'inizio ma poi ci siamo abituati non ho mai creduto all'esistenza di persone cattive pensavo chi non
Che noi tutti ci amiamo
Posso tasso nella strada del
Del rendita di Damasco tre possono gente crisalide in faccia chi mi vuole bene non capisco chi sia quel traditore
Il Presidente adesso non non c'è di essa a rovinare un Paese conferito sui soldati pervennero fanno da sfondo affinché li ubbidire alle
Alle richieste degli alle richieste del
Capo
Perché
Perché anche loro mi vogliono bene si vede nella nella loro faccia il bene che voi nella per tutti non avrebbe non
Avrebbero a cuore di spererei case dei dei loro Amici dei loro fratelli sono buoni almeno credo questi sette sapete che non è anche una ragazza di quattordici anni possa
Tosta
Dire cose non adatti alla suoi ca io penso così
Sono
Pellin male chi è abbia iniziato a fare con quella maledetta governerà che accolta di morire che accorpa di perdere depressione più care al al
Passo fuori
Queste domande non hanno risposte forse perché mi sono ancora il PAI nessuno vuole ammetterlo mi dispiace sono belli i giovani che non perché non hanno più il futuro alle persone che non hanno posto in cui dormire ma secondo me
Siamo una una fine in questo male la Siria esista già distruggendo allora alla fine siamo ossia Albarea quando non non ci sarà più un posto da bombardare spero di no ma non sia più
Speranze di una
Vite
Di felicità di libertà
Io io arrivo era un istituto ho vissuto solo un anno e mezzo messi in non ho sentito dolori degli altri che fra che hanno vissuto cinque anni di guerra son PAC finita periodo un mese per l'Italia
Mi spiego ma dispiace egualmente o lasciato il mio Paese più di una per più di un mese
Era
Era una situazione grave non potevamo tornare riconosce ad hoc il cominciate dal Sami uscita a mantenere le lacrime negli occhi per quattro anni ho sempre sperato i costruita in futuro nel mio paese ma non ne non si è avvertita non si è reato
Magari a dovere finisce riesca verrà rimesso un avvertita avena
Avvelenare in mia Sonia
Io no
Io continuo è proprio di mantenere di mantenere la speranza dentro di me in un domani migliore
Voglio solo dire che i che li governa sono
Passati cinque anni e della parola bene non ho mai creduto
La sua chiusura e molto toccante dici a me la parola guerra non ho mai creduto
E queste parole bis Aram ci danno anche una speranza non fatta ci fanno capire una situazione drammatica ma come nei giovani nei bambini questa speranza non morirà mai ed è per quello che veramente importante tenere molto alta l'attenzione
Su questo grandissimo grandissimo disastro messe in campo l'artigiano anima
Come spesso accade ahimè per tutte le tragedie rischiamo quasi di esserne assuefatti ed era tragiche più grande questa che che non ci si occupi più che che nessuno neanche lì ma internazionale
Se lei del proprio ente di tanto ancora di più si scandalizzi davanti a tanto dolore
Quindi le iniziative stasera è molto importante anche perché
L'ISI sa compreso credo meglio di tutti che l'unica via per distrugge veramente un popolo e togliervi le identità toglierla storicamente questo connubio Piancogno combattere a quella cultura
E Firenze la capitale della cultura ha una grande possibilità e lo sta facendo si è aperta al mondo si è aperta con grandi convegni internazionali abbiamo ospitato
Convegni importantissimi delle Nazioni Unite dell'unisco grandi capi di Stato
Abbiamo organizzato come ha ricordato prima il Sindaco
Io ritirai restrittivo un incontro molto importante con ottanta sindaci sessanta paesi diversi tra cui ha già ricordato compagni è stato un momento molto importante perché
Tutti i Sindaci sono stretti attorno al Sindaco di compagnetti di apparecchi R.
A chi ha chiesto come prima cosa la ricostruzione de del loro centro culturale a dimostrazione di quanto la cultura
Sia veramente veramente l'unico modo per poter
Andare avanti guardare un futuro quindi Firenze o all'importante io sono molto orgogliosa di occuparne una piccolissima parte ma per la mia parte ce la metto veramente tutte grazie ancora per questa serata molto importante
Grazie anche all'Assessore Mantovani e quindi adesso diamo la parola appariva in massa VAC a
Invece mi dicono che è arrivato l'Imam di Firenze ente di mezzi e quindi lo inviterei subito apportare
Buonasera chiedo scusa
E questo ritardo
Ma come sapete l'orario di rompere il digiuno di Ramadan
Innanzitutto vorrei ringraziare chi mai invitato che ha organizzato questa bellissima serata
Di sentire una voce Beretta
Da padre prime che prosegue da un po'di tempo
Che rappresenta non solo e i fratelli cristiani siriani
Ma rappresenta la questione siriana
Tutta la sofferenza del popolo siriano seguendo ero
Ho potuto condividere con lui anche se non ci siamo visti ma de bensì ero
Quello che lui sta soffrendo per suo popolo
Di questa umanità che sta soffrendo da diversi anni purtroppo o un regime che non rispetta la
Benita deve essere umano
Vi ringrazio per questa possibilità realmente sono venuto per sentirlo di nuovo
E per condividere con voi in questo momento di solidarietà realmente a chi sta soffrendo certamente in particolare nostre fratelli cristiani
Perché la sofferenza tutto il popolo siriano che sta soffrendo ma le minoranze religiose si vede la loro sofferenza sempre di più perché dice a solo una minoranza
E quando si trovano in cui una situazione del genere la loro sofferenza diventa doppio mente
Spero prego la mia preghiera che
Sarà
O luogo di pace
Torna com'era tutti quanti a vivere un'unica famiglia
Non c'era certamente c'è una differenza religiosa ma c'era la cittadinanza tutti quanti a farlo unica familiari
In particolare da tempo un'unica famiglia dove lavorava per la crescita della società per la crescita dei valori condivisibili
La mia preghiera che torna questa realtà tornare com'era prima ma non solo come era prima come era priva di convivenza ma come
Migliorare la situazione della libertà la libertà tutta l'aperta in particolare anche la libertà religiosa dell'ingrasso per questa possibilità e buonasera
Grazie agli Imam di Firenze e quindi diamo la parola a padre Ibrahim arsa Baka l'ho presentato velocemente prima arriverà in è un padre francescano è parroco
Atene questi diano in atto a Damasco e dopo aver studiato a Roma è tornato fra tra la sua gente
E gestisce un centro di accoglienza che appunto è allegata la Sua alla sua parrocchia e che davvero da
Da un posto di ritrovo a tantissime persone che quotidianamente
A lecco possiamo dire che forse è un poi mila una delle città più martoriati dicevamo un po'il paradigma il caos che regna il tutto in sé tra il Paese la ragazzina siriana che abbiamo appena ascoltato ha dato una nota interessante che penso che che la dica lunga su quanto sta accadendo in Siria
Lei diceva
E vedo queste persone in divisa e non capisco se sono buoni se sono cattivi per me le persone in divisa
Erano i militari hanno persone buonino non riesco a distinguere chi sono i buoni e chi sono i cattivi perché penso che davvero in Siria è di per sé non sappiamo neppure da chi vengono bombardati ci sono appunto mi nei limiti tali della regina ICI sono i ribelli ECC ed esce appelli siccome lo volete lo volete chiamare quindi il risultato unico e sono è che queste persone appunto quotidianamente vivono sotto il proiettile sotto i bombardamenti
Una frase che ho letto di paternità ahimè che mi ha particolarmente colpito e che penso che egli ha il senso generale davvero di della situazione è che lui ha detto
è un uomo ad Aleppo è privato della dignità umana Fini penso che insomma sia la la cosa più terribile che che possa cadere in una persona adempiente
Buonasera a tutti
Eminenza
Eccellenze sono molto onorato di essere con voi questa sera
Rischiamo di non poter far arrivare
Ma poi la provvidenza mi ha fatto tornare che arrivare qua per essere con voi questa sera
Io ho per spiegare tutto in pochi minuti che apriamo utilizzo le immagini
Avevo preparato un Pahor Point contante foto che possono spiegare un po'ti più quello che noi viviamo da una parte della sofferenza del male
Della violenza della morte ma anche allo stesso tempo questa volontà di non arrenderci
Quella volontà di costruire non un futuro ma un presente migliore per la gente
Inizio subito con la pianta geografica
Della della Siria vedete in rosso
E la Siria
E vedete poi subito
Vedete i confini la Turchia con dei confini più di duecentoquaranta chilometri
Dal nord
Dall'estero c'è l'Iraq
E Point al sud ciechi Israele e Palestina e poi la Giordania mentre nell'Ovest e c'è nel Mediterraneo
E c'è anche il Libano
è molto importante dire
Che sul Mediterraneo c'è la base militare russa
Nella città anti TAV trousse e quella che fa un grande effetto
Poi ci sono le scoperte sotterranei sotto le spiagge del Libano della Siria di tantissimi e grandissimi possibili petrolio e di cassa
Nel nord est della città dovesse cassa che barra h lei uffa temi CEE poiché ci sono gli altri posti quelli più classici conosciuti da sempre
E dove adesso così all'improvviso arriva Crisis
La capitale e Damasco nel sud
E poi nel nord a distanza di settanta chilometri dal confine soltanto turco
Se Aleppo con una periferia la più grande in tutta
Le in tutte le per tutte le città della Siria
Quello che rende la situazione più difficile
Ad Aleppo oggi
è proprio questo avvicinamento quello e esserci a distanza di sosta soltanto un'oretta in macchina dal confine turco da dove passano dieci né di migliaia
Di
Jihadisti di gruppi addestrati
Armati fino ai denti assistiti anche logisticamente dalle forse di informazioni
Passo subito
Sicuramente
Per arrivare a dire che una c'è una divisione sul terreno della della Siria
Bisogna direi che il problema non è quello religioso quello che viene
Come
Il primo
Ci sono diversi elementi uno di questi elementi sicuramente l'elemento economico di cui abbiamo parlato petrolio e gas
Legato a questo elemento cento l'importanza strategica della Siria
Per il canali del gas che forniscono anche tutta l'Europa o una parte dell'Europa
Il terzo elemento poi arriva che l'elemento religioso
Io per dire il vero quando ero piccolo non sentivo così una grande ritualità un grande ottico fra sunniti e sciiti c'era sempre antipatia un po'
Ma quello che vedevamo da qualche anno non era mai previsto immaginato
Quello che permette come punto di
Di vista personali lo lo lo considero sempre come un elemento secondario
Qualche volta anche
Con il sospetto che qualcuno ha messo proprio il Tito su questo nero fu terribile che è quello della revisione
Oggi su terreno siriano si trovano centinaia e centinaia di gruppi che combattono
Da quasi cento ventotto Paesi che arrivano da tutti i confini ma poi ultimamente soltanto attraverso il confine turco
Ci troviamo davanti a sé scemi ma davanti anche a spagnoli davanti a diversi anche degli Stati Uniti dalla Gran Bretagna
Che arrivano a combattere
Alcuni sono mercenari che prendono soldi per ammazzare
Alcuni sono squilibrati assetati di sangue
Solo il terzo o meno quelli che hanno l'idea dello Stato islamico
Tutto quello
Che dico è relativo potrà anche essere un po'ripartito ma quello un po'che le informazioni di chi noi siamo lì uno ci permettono quanti dire
Arrivano questi gruppi quindi e comincia
Una
Vera guerra
Ma non possiamo noi siriani considerarla come guerra civile siccome ci sono tantissimi stranieri che sono arrivati da tutte le parti del mondo
Io posso riferirmi soltanto a una frase detta dal Papa Francesco una volta
Diceva nel Medioriente noi ci siamo di fronte a una guerra mondiale a pezzi
Ecco se noi consideriamo
Che
E questa frase detta giustamente dal Papa possiamo immaginare allora cosa succede nel Medioriente in modo speciale nella Siria
Ci sono tanti gruppi tanti Paesi che fanno oggi la guerra delegando altri a farla
E purtroppo
Ci siamo lì nel mezzo noi come Aniello immerso a diversi milioni e anche cercarli
Aleppo della città più martoriata oggi che tutta la Siria
E divisa in due
La parte col resto dove viviamo noi comunità cristiani con
Diverse comunità sia se un sunnita sia sciita sia alla vita come sempre anche curda
Viviamo e continuano a vivere in questa parte copre est della città sotto l'autorità del Governo di assaggio sotto la difesa dell'esercito regolare
La parte
Teste e
è controllata dalle milizie ma questa nostra parte Ovest sembra a essere quasi circondata da tantissimi Gruppi di jihadisti
Poi conoscete ISI is conoscete al mostra noi conosciamo dieci ne appalti altri dei gruppi
Fra fondamentalisti che meno fondamentalisti dei moderati sinceramente noi come siriani non possiamo parlare
Perché quello che vediamo sulla pelle non
Non ci fa immaginare una persona che fa una ribellione moderata lancia poi i missili sulle innocenti
Continuano a vivere in questa parte Ovest della città
Sicuramente questi gruppi non riescono a entrare
Nella nostra parte perché ci sono le truppe dell'esercito regolare che sono molto preparati
Solo per questo che lanciano i missili di continuo sulle abitazioni sulle case quindi sulle strade sugli ospedali sulle scuole sulle mosche e anche sulle chiese
Purtroppo quello che rende anche la situazione
Molto difficile degli abitanti di Aleppo
E la mancanza dell'elettricità da mesi con l'ASI che magari l'abbiamo vista una volta per trenta minuti non di più
Sia anche la mancanza dell'acqua qualche volta per tre settimane immaginati rubinetti senz'acqua delle case case senza acqua
E quello che rendeva poi anche più difficile la situazione e che ottantacinque per cento della nostra gente non ha lavoro
E quindi non ci sono stipendi entrate fisse mensili alle case
E quello che noi sappiamo sperimentato soltanto con la comunità latina e abbiamo le statistiche che novanta cento per cento novanta per cento delle famiglie sono sotto il livello rosso della povertà
Immaginate poi se si aggiunge anche la Caravita
Quando sono arrivato due anni fa ad Aleppo ho scoperto che
Da mesi e mesi le famiglie non hanno visto la carne anche di pollo nella nelle case
Non se la permettevano non se la permettono ancora di avere formaggio
Il latte che è un sogno le uova lo stesso
Gente sempre mal nutrita e gente che non ce la fa a curare curarsi dal punto di vista della salute
La gente non osa
Pensare di fare una visita medica
Perché non hanno i soldi per pagare questa visita
Ma poi
Non riesce neanche a pensare a fare un'analisi o qualche radiografia o anche prendere medicine non ce la fa preferisce alcuni hanno preferito morire
Per
Pur non andare alle visite mediche per sfamare con un pezzo di pane i loro bambini
Abbiamo
Tante sfide ma quella veramente terribile una delle
Più terribili e quella della mancanza dell'acqua
Io ricordo che
In un certo momento con la mancanza dell'acqua i bambini ma anche le famiglie attingevano acqua non potabili e vedevano
E poi tantissimi sono finiti nei cimiteri sottoterra
Invece
Altri continuano anche oggi a portare i semi di tantissime malattie a causa
Della del Panda di acqua non potabile
Tante persone passano ma anche tanti bambini passano tante ore soltanto per fare la fila di fronte ai pozzi che si trovano in alcune parti della città
In alcune chiese
Anche alcune moschee
Per attingere acqua a casa
Io ho visto una bambina che non faceva altro tutta la giornata se non andare tornare con delle bottiglie per portare a con la sua madre che si occupava di pulire i cucinare la casa
Come fare di fronte a questa
Sfida
Apriamo un posso anzi abbiamo tre pozzi nei tre centri francescani di Aleppo
E allora subito facendo funzionare i generatori elettrici che abbiamo nonostante la carenza del gasolio
E nonostante
Che il caro prezzo suo nel mercato nero abbiamo fatto funzionare un po'questi posti dando aprendo le porte alla gente per distribuire l'acqua a tutte le persone e delle nostre zone
Ma anche delle altre zone che venivano anche
Tutta da lontano
Lo stesso anche abbiamo
Contattato un altro centro parrocchiale dove c'è anche un polso il parroco non poteva farlo funzionare per la mancanza dei soldi per il generatore comprare un generatore elettrico ma anche per
Il gasolio
E non ci siamo offerti per dare questo aiuto in modo da aprire più centri
Abbiamo sempre questo sogno di aprire sempre più più centri
Fino al quarto giorno senz'acqua si va avanti però in un certo momento con il quinto giorno noi siamo tutti in allerta
Apriamo le porte mettiamo l'istanza fuori del convento con i volontari
Sentiamo l'acqua potabili a tutti ma questo sicuramente non potrà bastare perché ci sono tantissimi anziani
Che vivono isolati lasciati dai loro familiari che sono scappati con i bambini fuori
E sono rimasti anziani che qualche volta senza l'elettricità non possono a scendere diretta al quinto piano dal quarto piano per
Attingere acqua
Anche ci sono tantissimi enti tantissime famiglie con diversi bambini piccoli ci sono le donne da tanti
E allora come fare
Anche qua ci siamo dati da fare
E abbiamo pensato di camioncini come questo visto nell'immagine
Sono quattro adesso che noi
Li mettiamo mettiamo a sopra un contenimento container di metallo mettiamo l'acqua con una pompa
Alle telefonate noi mandiamo questi camioncini a distribuire acqua a questi casi particolari di famiglie
Con quattro camioncini quando manca l'acqua
Riusciamo ogni giorno a distribuire all'acqua per quaranta quarantacinque case immaginate che nella lista nostra qualche volta le famiglie arrivano a seicento a settecento
Non ce la facciamo a fare tutto però almeno con tutte le nostre forze andiamo avanti per
Rispondere a questo
Esonero
Oltre a questo abbiamo anche scoperto che tantissime case
Non hanno
Questi contenitori di metallo
Le famiglie non hanno pensato mai ad Aleppo una città ricchissima di acqua sotterranea di avere un bisogno per un contenitore di metallo così grande di cinquecento voti mille cento mille litri
E allora noi abbiamo anche cominciato a distribuire alle famiglie nel bisogno abbiamo cominciato a distribuire questi
Questi contenitori abbiamo distribuito quasi a mille famiglie però ne mancano fino ad oggi nella lista altre mille famiglie
Noi lasciamo la porta come abbiamo detto aperta per la registrazione non chiuderemo mai a Dio piacendo
Per
Arrivare a un certo momento in cui tutte le famiglie almeno hanno un contenitore a casa nel caso che arriva l'acqua riescono almeno a riempire qualche qualche litro
Facciamo anche distribuiamo inventiamo tante cose anche contenitori di plastica di venticinque di cinquanta cerchiamo di dare tutto il possibile alla gente per rispondere a questo a questo bisogno
L'elettricità e un altro problema molto grato è molto difficile immaginate voi una casa senza lavatrice che funziona senza frigorifero
Le mamme tornano tutte alla pari
A mano
E poi non possono conservare niente nel frigo soltanto comprano le cose alimentari che consumano nell'oggi non riescono
A lasciare per
L'indomani
Poi
Diversi stili verte diverse persone hanno cominciato con l'idea di
Mettere per le strade generatori elettriche elettrici
E di vendere l'elettricità una un per o due altera ogni casa perché i rilasci a pagare
Dunque a un per
Significa accendere due luci è una tv nella casa meglio di niente però per una famiglia che non ha soldi è impossibile
Che anche lì ci siamo dati da fare e abbiamo cominciato a dare aiuto in cascina alle famiglie per comprare mensilmente quello due Hunter che è il minimo per una familiari
Ma la cosa terribile
La peggiore è quella di vivere sottolimiti seri
Non saper quando eccome questi missili possono cadere dal cielo
è un'esperienza tremenda l'abbiamo fisso tra anche sulla pelle tante volte
Tante volte nella notte non si riesce a dormire
Perché ci sono questi rumori
E questi missili che cadono in tutte le le zone nostre
è un terrore continuo
Quello che
Noi viviamo lì in questa parte della città
Sicuramente non posso dire che nell'altri nelle altre parti non cadono i missili
Non sappiamo niente noi ma io per essere sempre preciso dico la parte Ovest dove viviamo noi come Comitato cristiana
Continuando con le altre comunità musulmane che vivono e che dove abbiamo vissuto tutti insieme sotto e le l'autorità dell'esercito regolare
Sono
Queste le immagini che voi vedete magari sulla tv non riporto qualcosa di
Speciale
Solo che immaginate quante famiglie
In questi due tre edifici che vedete hanno dovuto lasciare le case e scappare non si sa dove che sono rimaste per le strade
Abbiamo immigrazione che esterna Fo al di fuori della Siria ma abbiamo anche immigrazione interna
Tante volte a Damasco anche ad Aleppo abbiamo visto tantissime famiglie
Che magari
Vi perdono per le strade
E quello che succede e per questo che tantissima gente decide di lasciare il Paese
Nella mia comunità latina soltanto è un esempio secondo le statistiche il terzo soltanto che quello che è rimasto dopo cinque anni di questa crisi
Due terzi sono scappati non ce la facevano
Con ogni missile che cade c'è una crisi se che si apre una ferita che si apre e una decisione da prendere dalla famiglia
Le domande che esiste in sia lì arrivano da noi possiamo la porta e dicono ma padre forse abbiamo spedire svariato di rimanere fino ad oggi
Forse tocca già l'ora DT decidere di lasciare
E sono le persone più convinte di rimanere a chiedermi sempre dopo ogni missile
Toponimi si fece la disperazione
E allora bisogna
Lavorare per tre settimane
Soltanto per
Togliere l'ombra di questa disperazione e mettere di nuovo speranza
Abbiamo il Corano incontrato tante persone tanti genitori che aspettavano notizie dai loro figli Ciofani
Che rimanevano sotto le macerie abbiamo fatto diverse volte questa esperienza molto dura
Abbiamo partecipato a tanti i funerali dovrei i morti erano una madre e due figli o un'intera famiglia
Quando cade un missile di nove metri di lunghezza o di un metro e mezzo su un'abitazione
Non potete immaginare cosa succederebbe l'inferno
Anche le che le chiese parlando anche della nostra comunità cristiana sessanta delle per cento delle chiese sono state danneggiate fortemente o distrutte
Noi otto le utilizziamo soltanto quaranta per cento di quelle chiese che diverse di loro portano anche i segni della
Della violenza
Che sembra proprio che chi deve andare in chiesa la domenica che deve essere sempre
Preparato a incontrare la sorella morte
è una domanda fondamentale anche a fare
Ogni cristiano che deve andare e poi specialmente anche
Nelle feste e specialmente la Settimana Santa
Noi ogni hanno con la Settimana Santa abbiamo un con appuntamento consorella morte
Con una distruzione massiva di una zona cristiana
Questi missili tante volte arrivano in tutte le zone su tutti i cittadini non seulement dire cristiani
Però qualche volta in modo speciale in qualche momento noi sentiamo che proprio siamo noi come comunità cristiana l'obiettivo di questo odio che arriva non sappiamo il perché
Sono esempi delle chiese un po'distrutte
Vedete questa chiesa maronita i Maroni ti sono un rito cattolico orientale
è un'altra chiesa armeno cattolica
Ecco al
La piazza di facciata una delle piazze più prestigiosi dell'antica Aleppo
Anche le nostre chiese non sono state risparmiate
Nella nostra parrocchia di San Francesco quella che la Chiesa molto grande molto bella è stata colpita la cupola lì in una domenica alle sei meno dieci nel momento della comunione
Dove la gente era proprio temi al centro che veniva a prendere la comunione e io ero il celebrante
Una cosa tremenda quella esperienza non può essere mai mai dimenticata vi faccio sentire perché uno del coro ha pensato di
Registrare
La canzone che facevano per la comunione che era e il Salmo altro soli occhi verso i monti da dove
Nel fare aiuto
Vi faccio sentire soltanto per
Metterei nell'ambiente
Era un'esperienza terribile che ho vissuto sulla pelle
Era un miracolo che la cupola ha retto proprio una bombola di casi lanciata su una base minimi stilistica
Doveva forare proprio la cupola per
Ammazzare almeno cinquanta sessanta persone nel momento della CNA prende la messa parrocchiale della domenica dopo perisce
Ringraziamo signore che non c'erano morti era un miracolo
Che siamo riusciti poi
A scendere nel giardino
A continuare la comunione anche
E poi a concludere la messa ringraziando la Madonna per perché ci ha salvato
Poi oltre a questa Chiesa nostra Lapponia tesa parrocchiale principale ci sono due succursali dove ci sono anche le chiese il flusso della gente
Una di queste succursali che è stata colpita sei volte
Di continuo
Io scherzando con il frate dicevo ma
Ce l'hanno contee proprio ogni volta che riparare i sistemi il giorno dopo ti colpiscono
Il terzo invece la terza succursale quella che del Collegio di Terra Santa dieci giorni è stata colpita con un missile
Localmente preparato di un metro e mezzo
C'erano due trentina degli anziani di della associazioni di San Vincenzo Depaoli una casa di riposo che dovevano scappare perché loro edificio era proprio sotto tiro continuo
E allora li abbiamo accolti noi nella mostra succursale
Mentre erano nella sala dire creazione dopo pranzo arriva un missile lì e lascia una signora morta e due persone ferite gravi
Anche lì si continua con questa esperienza
Tante volte non vi nascondo quando ci mettiamo per celebrare
Con la messa domenicale della parrocchia o in altri momenti significativi della nostra vita cristiana
Che dico signore fra le tue mani affido
La mia gente
E anche a me stesso perché non si sa cosa potrà succedere
Hanno già le chiosò coordinate da Prati tiratori e quindi noi tocca a noi ha soltanto aspettare e non sappiamo cosa possiamo incontrare
Questa è la chiesa di San Francesco dove che è stata aperta anche la porta della Misericordia
è una chiesa considerata proprio il centro attivo di tutta la tutte le comunità cristiane ITT Aleppo
Vedete anche la visita del padre costo del Pier Battista pizza palla quando è andato a visitare RAM che era proprio distrutta un giorno prima quella di fronte nella succursale nostra
Ma c'era dappertutto macerie perché questi edifici sono stati colpiti con questi missili di nove metri venerdì Santo sera
Sabato mattino sabato dell'Angelo
Dobbiamo andare verso la conclusione
Immaginate un po'le case vi faccio vedere subito così velocemente le abitazioni distrutte
Ma che noi non li lasciamo così distrutte e danneggiate ma abbiamo anche iniziato un progetto per riparare queste case
Abbiamo trovato tantissime persone che vivevano continuano a vivere nelle case danneggiate perché non hanno un posto dove andare
E allora abbiamo pensato abbiamo detto almeno prepariamo le loro case
Fino ad oggi tra tre mesi da quando abbiamo iniziato questo progetto avremmo riparato novantatré casi abbiamo riparato novantatré case
Con una media dei cinquecentocinquanta euro ogni casa
Vedete come la casa prima
E poi come
Anche
Anche pensando all'arredamento anche delle case
Ma ci sono poi delle esperienze terribili questo bambino che cercava con un po'il suo giocattolo andando verso proprio quella parte distrutta della casa
Lì ogni casa alla storia e ogni famiglia che lui incontriamo
Ha le sue storie
Sempre con ogni missile noi usciamo fuori visitiamo le case con l'ingegnere e pensiamo cosa possiamo fare
Viviamo in questa situazione terribile ma FIALS assicuro che le chiese la Chiesa almeno nostra e sempre affollata
Abbiamo oggi quest'anno abbiamo fatto la conferma Simone per ventiquattro ragazzi una volta facevamo a sessanta settanta
Abbiamo anche fatto la prima comunione quest'anno ha dieci ragazzi una volta erano sessanta e qualche volta arrivavano anche a centoventi
Cerchiamo un po'con le feste liturgiche e con quello che facciamo un po'vivere la profondità della nostra del nostro essere cristiani
Concentrandoci non suoi missili sulle necessità ma consente concentrandoci su sulla qualità della nostra vita da cristiani
Dopo le deleghe per la veglia pasquale ci sono le feste ci sono uso con latini cerchiamo
Di dare da mangiare alle famiglie apporterei
Abbiamo i diversi gruppi anche parrocchiali molto attivi uno non riesce a pensare che
Lì riusciamo anche a vivere questo
Ma cosa di reti questi casi particolari dei bambini
Autistici e da un
E quelli che hanno limiti intellettuali anche nei sensi o del movimento
Chi dovrebbe pensare che una volta c'erano centri gli ad Aleppo oggi che la Chiesa che dovrà
Pensare di questo aiutare loro aiutare tante vedove con tanti bambini piccoli
è un po'
Quello che cerchiamo di vivere quello che cerchiamo di fare
Cerchiamo di essere sempre creativi perché la carità sempre creativa
Io quando sono andato nei due anni fa non pensavo mai di incontrarmi in questa di vedermi in questa situazione
è la mia preparazione era oltre altro che
Colella di rispondere alle necessità di una emergenza umanitaria ecco però che
Latte la carità che sta nel nostro cuore ci ha insegnato tante cose che non abbiamo mai pensato prima disfare e che che cerchiamo di fare
Questo oratorio estivo che una volta l'anno scorso erano due cento bambini quest'anno abbiamo trecentocinquanta bambini
Con diversi angoli cinque giorni la settimana dove si gioca si prega ma siffatta e altro si fa il ballo e i canti le feste
E anche
Poi
Oltre a queste feste ci sono anche cene il cibo caldo
Tale dal quale i bambini sono privi ma ci sono poi di regali tantissimi i vestiti
Abbiamo iniziato poi a distribuire scatole alimentari
Pacchi alimentari a seicento famiglie ma poi lentamente con le persone Cambursano la porta siamo arrivati a
Due mila
Abbiamo un sogno non di dare distribuire soltanto a due mila ma abbiamo anche il sogno di distribuire a migliaia a migliaia per quanto noi riusciamo
Abbiamo iniziato dal nulla
Non avevamo a tanti mezzi avevamo iniziato come Francesco con un piccolo soldino magari in tasca
Però con il coraggio che l'abbiamo tirato che l'abbiamo lasciato lanciato
E che continuano ad arrivare sempre questi soldini nella tasca e la provvidenza divina del quale anche voi vi siete partecipi che io qua anche ringrazio sua Eminenza
Perché ricordo la raccolta del Di Natale scorso
Era era proprio per Aleppo che con questi
Soldi che abbiamo preso che per calcoli anche per lui forse potranno essere pochi ma
Per noi con cinque pani e due pesci
Si fanno tantissimi miracoli
Abbiamo tanti progetti anche
I debiti bancari accomunati tanta gente rischia di essere espulsa dalle case che dovrebbero essere vendute all'asta perché non riescono a pagare anche lì c'è un'altra sfida
C'è anche poi
E ci sono quelli che non riescono non hanno lavoro e hanno bisogno magari di una spinta per iniziare un
Nel nuovo lavoro
Che anche lì diamo sempre aiuto
Perché parlare di difendere la famiglia soltanto con le parole e con le delle teorie non basta per difendere veramente la famiglia bisogna difendere anche il sostentamento economico
E col nostro vescovo Giorgis un francescano anche lui
I nostri collaboratori ingegnere segretari e poi anche avvocato una squadra di persone coraggiose che si danno da fare qualche volta anche li faccio lavorare di notte
Però il Signore mi perdonino quelli autisti bravi anche con i loro collaboratori
E poi cinque francescani
Che viviamo lì alle P.O.
Come vi ho detto carità non avevamo altro non eravamo preparati per incontrare questi questa crisi però ecco ecco la carità che ci ha insegnato
E la carità che ci ha dato il coraggio anche per andare oltre a tutto quanto
La fede
Alla speranza e la carità
Approfitto carissimi di di questa o bellissima occasione
Per ringraziare veramente con tutto il cuore ho ringraziato sua Eminenza ma anche il signor Sindaco e tutte le autorità presenti ma rischia di ringrazio ognuno di voi
Non potete immaginare che
Noi che siamo missionari ieri non ce la facciamo a continuare questa missione senza le vostre preghiere
Io tante volte veramente
Sento che
Non è abbina forse no
La forza che viene dal Signore classi alle preghiere vostre
Grazie all'ISPI Cioli che voi teatri
Che noi continuiamo a fare tantissimi miracoli lì
Non sono miracoli così che arrivano dal cielo sono miracoli che arrivano dalla comunità
Dal Corpo mistico
Che arrivano da gente che ama
Da cori generosi
E io conosco diversi di voi qua in Italia che
Vedove magari anziane con la loro pensione qualche volta con tanti sacrifici che mettono a parte cinque euro
O dieci euro
E con questi cinque dieci euro si fanno tantissimi miracoli
Grassi a voi di nuovo
Grazie che facciamo noi arrivare
Attraverso lo Spirito Santo
Che lo facciamo arrivare attraverso le nostre preghiere
Le preghiere dei bambini
Per gli anziani
Della comunità cristiana che esiste lì
Grazie dal cuore
Grazie
Grazie davvero a pagare appariva immigrati per questa sua
Esposizioni grazie terrà questa creatività chianina dalla fede e che vi consentiamo i francescani di
Alle messe in campo queste idee anche geniali no può veramente
Che è che ispirate ma qualcuno forse finalità per arrivare accettato terrestre gente penso
Chi è che non vi manca che ama le credenze la nanna da parte nostra questa è sicuramente
Una una una cosa che ci fermiamo ci prendiamo in carico
Mi passa adesso la parola invece aggiornati e Marilyn Buccellati che sono due anche oggi che l'università
Ed è la California di Los Angeles sa sono arrivati Eda potranno sentire stamattina ieri ma che vanno fatte lungo giro pere per l'Europa
E quindi ringraziarli ringraziamo per essere per essere qua
è meglio ora hanno condotto degli scavi archeologici in Iraq e in Turchia in Caucaso e soprattutto in Siria dove
Trent'anni fa hanno iniziato ad occuparsi è dell'antica città anch'io che esce
Questo sito archeologico è stato abbandonato cinque anni fa appunto per i motivi della della guerra
Però è una realtà ancora che continua ad esistere i loro occhi racconteranno perché è una elementi importanti per quella terra se dal punto di sta sociale che dal punto di vista economico il fatto che comunque e ci sia ancora questa questa realtà e quindi hanno subito la parola I Giorgio Buccellati grazie
Grazie
Minime incoraggiate perché seguire quello per il dopo quello che ha detto padri prima è molto difficile
Tutto lui ha padri vorrei noi siamo soltanto noi
Lui è siriano noi siamo
Forse per un quarto siriani perché abbiamo vissuto in quanto la nostra vita in sostanza in serie se volete la prima volta
Nel sessantasei quindi cinquant'anni fa e quasi ogni anno siamo tornati ma non siamo siriani quindi e non viviamo insidia soprattutto
La zona di cui vogliamo parlare lui non è sotto le bombe
è però nella guerra e se c'è un elemento di comunanza con quello che diceva padre i preliminari che anche per noi è stato un itinerario umano
Completamente diverso da quello che avevamo iniziato a fare come archeologica
Quando abbiamo iniziato gli scavi pensavamo agli scali alle civiltà antiche ma mai più pensavamo che diventasse un itinerario umano così in pensato
E così ricco ed è soprattutto di quello
Che vorremmo parlarmi
Iniziamo con soltanto un paio di vedute degli scavi così come erano il sito quello dell'antica città di Ur cresce
Che voi non avete mai sentito nominare ma che era molto importante è una delle prime grandi città della storia del mondo risale al quattro mila avanti Cristo
è di una civiltà diverso da quelle note la civiltà pur Rita
E così via
Abbiamo più trovato è sul confine turco quindi le montagne che vedete sullo sfondo sono quelle della Turchia di oggi
E abbiamo trovato cose importanti e belle o un questa grande scalinata verso il un grande tempio questa risale al due mila seicento avanti Cristo
Un grande palazzo reale circa il due mila duecentocinquanta avanti Cristo
Tavolette cuneiformi che ci hanno dato il nome della città la lingua antica statue
Ma
In sostanza cosa importa questo stasera dopo aver sentito quello che ci dice il padre i presenti
Un pochino ce lo fa apprezzare malauguratamente la violenza culturale dire del listino
Se notate la violenza culturale dell'ISI si è
Messa si sia attaccato soltanto alle zone sotto il loro controllo non ci sono stati attentati a beni culturali al di fuori del territorio da loro occupate ero come se volessero dire
Questo diventa noi siamo noi perché alla cultura è soltanto la nostra quella che accettiamo che ed è una specie di
Col cielo forense in un ripulitura culturale invece che che etnica
E questo indirettamente malauguratamente mette l'accento proprio sulla importanze funto della cultura che è quella che contribuisce alla memoria di tutti noi
E questo la conservazione è stato un poco il primo momento il primo passo in questo itinerario umano di cui vi dicevo
Era importante preservare il sito
Perché era il primo ed al modo di mostrare la nostra
Il nostro rispetto per la dignità del reperto non era qualche cosa che scava avevamo pubblica mamma e poi dimentichiamo
Il clima molto astuto cioè pioggia neve
Abbiamo messi in piedi un sistema di produzione del sito che continua tuttora dopo cinque anni di assenza nel mezzo della guerra
E non Seveso non siamo in una zona a pericolo immediato ma certo a pericolo diciamo mediato perché è questa
è un cardine del MIUR Times ventidue ottobre dello scorso
Che mostra l'estensione in quel momento della ISSI se il nostro sito e circa sessanta chilometri senza nessun confine naturale non ci sono montagne
E cosa facevano i nostri operai
Proteggevano il sito
Eccoli qui che stanno ripulendo la scalinata grande scalinate che avete prima
Avete visto prima se non facessero questo le pietre ormai sarebbero completamente dislocate
Anche con
Giovani ragazze non solo uomini cori di e arabi insieme abbiamo sette operai che contino più sette persone uomini che continuano a proteggere il sito
In parte questo è dovuto a un sistema di educazione il nostro secondo momento diciamo di rivelazione umana in questo itinerario che mi diceva
Abbiam capito da all'inizio forse o perlomeno molto aveva preso che era importante coinvolgere a livello educativo tutti
Nella nostra esperienza
Che abbia cominciato con delle conferenze che avevamo i nostri operai ogni settimana
E anche su cose tecniche come nel la ceramica perché teniamo tutti questi i cocci quindi spiegare il perché agli operai abbiamo parecchie autisti operai autistici
Ed era bello vedere la risposta che dava loro i bambini che venivano regolarmente a visitarci
E poi avevamo tutto un sistema di spiegazioni per il
Visitatori in inglese in arabo
Ed era molto commovente vedere come tutti venissero poi a leggere queste spiegazioni soprattutto nei week-end che sarebbe il venerdì
Come continuazione di questo sistema di educazione diciamo nel due mila quattordici
Quel due anni fa abbiamo al Meeting di Rimini organizzato una grande mostra sulla Siria che forse alcuni di voi hanno visto
E sia il motivo per cui io la faccio vedere gli faccio vedere queste immagini è perché questo signore che vedete qui questo circolo
Era uno di tre siriani soprintendenti diciamo delle antichità che abbiamo portato dalla Siria
Uno veniva da tempo l'altro da implicano città sul dialetto e il terzo da camicie che la città vicino a noi ed è questo signore
Si era molto impressionato dall'idea di questa mostra che ha suggerito di farne una
Arca Michel si descrive così che alla città vicino al nostro sito
E questa mostra avvenuta poco più di un anno fa nel gennaio o febbraio del due mila sedici quindi cominciato a vedere
Come dire di queste risvolti inaspettati delle nostre attività l'educazione che avevamo iniziato per spiegare cosa facevamo
A lasciato questo profondo seme per cui
O
Non solo hanno organizzato la mostra che noi abbiamo abbiamo aiutato colava mettere insieme con foto e con
Insomma vari sa Poggi ma
Ancora un riscontro di gente inaspettato ricordate siamo a sessanta chilometri dall'insiste non ci sono bombe d'accordo però c'è sempre questo pericolo e non è che tutti siano rimasti anche da lì ci sono molti rifugiati esuli
Quindi questo signore sollevando Elia sa
A organizzato e la la mostra e qui vedete all'apertura dalla vostra H misti dove
Spiega un gruppo di gente che vedete ha una sua dignità civica molto particolare
Uomini donne e bambini
In contrasto questa diapositiva volutamente in nero
In contrasto con quello che vediamo altrimenti sorelle
News
Quindi in contrasto con i camioncini con distruzione dei musei c'erano questi camioncini che portava la nostra mostra alle altre piccole città attorno
Quindi per due mesi sono andati in giro e e quindi uno di questi siti tra l'altro diverse città la più vicino a noi Hammouda
Il circolo il era il centro culturale e quello che veniva detto prima è significativo
Il nome del centro chi c'era già da prima ma adesso è stato rinominato il centro per il rifai va alla rinascita del civiltà della società civile
E il nome del loro centro culturale e cosa fanno una mostra archeologica con giovani è giovane invece andare in giro distruggere rumene nei musei di di mosso o di Palmi era i giorni e giorni che appendono i nostri pannelli
C'era anche una forte istruzione quindi anche questo è un altro livello dove abbiamo coinvolto i locali in
Cioè quelli che erano i nostri operai io diventare dei veri e propri assistenti
Melanie né io siamo tornati nel dicembre dell'undici quindi dopo qualche mese che erano iniziati disordini
E queste nel nostro deposito di ceramiche abbiam portato alla ceramica via dalla nostra casa che adesso Schiappa astratta occupata dalle milizie curde siamo in una zona curda non l'ho detto sostanzialmente curva certo con molti
Armeni essi dieci e
Anche arabi
Ma prevalentemente curdi mi han portato quindi la ceramica in un casa del villaggio dove potevano continuare a lavorarci e ci mandano quindi a manteniamo una
Come dire una
Controllò molto specifico sul lavoro fatto Moro ha per ora
E questo è uno dei momenti commoventi piccoli momenti commoventi che sorgono anche da dati contabili
Dove questo ragazzo cambieranno per una settimana riporta a zero ore di lavoro perché dice ai Merry mai Guede in mi sono sposato e quindi non ho lavorato per una settimana
Così con una semplicità di fianco a tutto il resto il poi comincia a lavorare Bo diceva rizzare i cocci non diagnostici e così via
L'istruzione l'istruzione un altro oltre all'istruzione e lavoro abbiamo dato lavoro abbiamo parecchio Prai tra i cento e duecento operai non moltissimi in però un numero notevole e questo contribuiva all'economia del posto
Perché abbiamo
Aiuta da Lecce cercato di mettere in opera delle attività di protezione come dicevo prima dei siti del sito
Incluso questo questa che è una struttura
Religioso molto importante in un suo stima Fossa micro Mantica non importa quello che sia il fatto è che
Come vedete imponente no
L'avevamo coperta per proteso dalla neve l'acqua del calore che avete visto prima l'avevamo coperta da questa strutture in ferro con delle tende in sostanza che si erano lacerate
Ed è questo il lavoro che continuano a fare questi nostri ragazzi queste nostre assistenti
E con una documentazione fotografica completa e totale per cui ci avevano mandato quella o cosa facciamo
E allora abbiamo deciso non rifacciamo
Soltanto quello che c'era prima facciamo qualcosa di nuovo e di più impegnativo perché vogliamo non solo proteggere il sito ma dare un segnale e noi siamo qui per restare pur non essendo lì fisicamente e la presenza morale
E qui abbiamo portato un nostro fabbro tra l'altro si chiama Saba segue il PIL non me lo stesso del cognome del padre Ibrahim
Sabato casa in più
E hanno e quindi rifatto la questa specie di cupola in metallo
Era un messaggio che lungo la cosa doveva durare come è avvenuto poi subito perché l'inverno successivo c'è subito stata la neve
Tutto questo naturalmente aiuta l'economia e quindi di nuovo vedete che da archeologi e stiamo diventati sempre di più con rinvio e restiamo coinvolte siamo in sostanza gli unici archeologi stranieri attivi
In questo senso c'è un altro s'è un'altra Commissione ungherese che sta ancora scavando vicino a cartoons tra l'altro
Ma è l'unica noi e siamo gli unici però che manteniamo una attività del genere che vi sto mostrando
Un un paio di anni prima della l'inizio della guerra volevamo avevamo proposto di fare un parco e i corpi e logico per proteggere il paesaggio dove c'erano ventidue villaggi in una Area di cinquantaquattro chilometri quadri e ogni villaggio sarebbe diventata come la sala di un museo
Ci vada quadra chilometri esso del quale io son parecchio quindi il era e dovrà diventare anche una
Zona di biodiversità per cui integrava amo l'agricoltura antica l'agricoltura moderna e questo avrebbe avuto un impatto molto più notevole sull'economia
Parte della a cosa era di motivare la gente locale a mantenere la loro capacità di produrre cose artigianali
In questo
Anche dopo che noi siamo andati via il Dipartimento delle antichità mandato da Damasco delle persone che spiegavano che se sono delle ragazze all'INPS nella nostra casa a cui veniva spiegato in che cosa consisteva questo parco
Ci spiegavano i bambini hanno organizzato pranzo
Che era
Che i tralicci che era preparato da donne arabe e turche perché abbiamo curde perché abbiamo le due villaggi di fianco al nostro
Il il Governo si era impegnato al Silupa nelle infrastrutture la prima cosa è l'unica cosa che si è riusciti a fare diversa quella di mettere la corrente a un villaggio e hanno aperto due stanze
Di fianco al sito di cui con una intitolati il portale di ortensie ed è come un piccolo museo
E il museo o meno
Spettacolare forse che avete mai visto ma il più spettacolare se pensate che è fatto in questo modo la gente locale ha messo su ha trovato delle piccole foto dei nostri scali che hanno messo sui muri
è la volontà di affermare il valore della cultura
Le donne hanno cominciato quindi lì in queste stanze a fare i loro lavori artigianali queste sono
Una spetti maestra perché sulla tavola crede dietro sono indicati i nomi delle persone che ed è l'orario in cui devono andare a lavorare e questi sono alcuni di questi prodotti
Che sono veramente belli
Soprattutto le bambole poi ci sono tutta un'altra serie di cose scialli e così via incluso questo che
Addirittura ci dà il logo della
Creato da loro con il nome della persona cogliere quei Kercher lavorava
Si tratta quindi è persa la mia conclusione premere migliore tra una breve sua
Il modo in cui il sito vive
Ed è questo un poco il adesso del titolo
Perché in una situazione completamente diversa non così tragica certamente come quella di Aleppo ma comunque molto a rischio
Molto di pericolo il sito vive ed è un motivo di
Anche unità fra la gente di identità fra di loro
Nell'agosto dell'anno scorso quali dobbiamo varie visite tuttora al sito questo è un gruppo dell'agosto del due mila quindici relegati pensare che questa è la Siria della guerra sembra incredibile
Con di visitatori con l'ombrello per il sole ma ancora di più questo è il tredici maggio mese fa meno di un mese fa
Un gruppo di studenti dell'Università di Caserta che è andata al sito Asa che la città vicino
Andata fare una visita culturale sempre con il nostro amico che abbiamo visto prima
E ampi quindi tutti questi self fissi dei degli dei giovani
Al sito
Reprimere lenti lì trae qualche conclusione cominciando proprio da questa
Esultante
Fonda di ragazzi
Dal nostro piccolo
Che avete visto
Cantavo
Abate un nostro moderata o che si fonda solo l'archeologia ma vado molto al di là come avete visto
Siamo a dando una speranza che e risponde nuova vita e dall'archeologia
E risolta fatto e e non solo delle gente preferisce rimanere grazie al cielo
Ma che è rimane con un senso di orgoglio un orgoglio che voi erano trans mettere anche no ecco in queste
Ciao ciao a tutti quanti
Lo ricordiamo sembra straniere
Quando vediamo noi soverchiare adesione né al giornale masse che fungano
E con orgoglio sembra spegnere l'agibilità
E con la dignità anche le identità
E invece motivi TIA ed entità dignità orgoglio peraltro da insegnare a noi
E quelle che abbiamo imparato Giorgio io clan tutti questi anni e concludo tutti questi amici che chiama osanna antica o Akashi
E in questo modo non solo sono Provinzano ma assestante no agile vettore a direttore il loro o ristorante
Abbiamo visto a
Cioè Buontempo le e importante il primo è la presenza morale
L'entusiasmo di questi giovani
Cene da la mezz'ora di testimonianza di come sta
Ricordate
La foto di solo dopo un mese fa
è un sito che si trova a sé stante che la metterei tocca infine con i sessi e non c'è neanche un'auto a rottura a e questa sito e i sessi
è un presente
Niccolò il futuro
Non vi sembra
E il futuro siriano né obolo un Paese
E al secondo punto importante exploit che concreti di lavoro
Il fabbro come vedete qui ma anche restauratore
Nel covo informati ecco non occorrono oggi per lavori
Ma
Sipra appare anomala se nel frattempo perché un domani quando potranno lavorare anche lei con noi speriamo ma anche con e altri
Per fine le donne
Il primo atto di quei parlavamo allora
Stato è adesso embrionale ma non è un miraggio
Questa bambola
Ne in un simbolo
Potete tutte leggervela muore con qui è stata fatta questa bambola
Ma lui leggete anche l'orgoglio oggi quelle tradizioni intangibilità e che loro vuol dire no a mantenere vive
è l'orgoglio che ma anche mantenere o passati aumenta mantenere è passato com'è presente e per il futuro
è nostro impegno è stata quella di asse Ecora né lacchè Intini unità davanti a queste lettere terribile Riotta
Sono certa stasera che è vostro impegno si è associata a nostro grazie
Grazie a Giorgio e Marilyn Buccellati per questa anche aria di di speranza che ci hanno detto Merini ha citato più volte la parola futuro
E è importante per dare un futuro a questo Paese che occuparsi invece dei presenti e si dice spesso che i bambini sono il futuro no di una nazione i bambini della Siria ma se ne parlava poco poco fa ci sono alcuni bambini che sono nati i cinque anni fa allo scoppio della guerra e che hanno visto solamente i confini di un campo profughi non hanno visto altro e la loro vita
E quindi penso che così do la parola puntualità Segretario generale che a fondazioni Azzi che sia importante agire
Adesso per questi bambini perché Loretta esenti adesso e che fai possano essere li futura che presto di questo Paese
Quella sera grazie
Per essere qui
Vorrei brevemente
Raccontare quello che la si fa raccontare anche alcune esperienze personali che ho fatto essendo stato in Sicilia
Quello che cucini tu mangi
Questo è quello
Che mi hanno risposto diversi persone siriane caro incontrato a Damasco quando sono stato là durante la settimana santa quando io gli chiedevo eravamo a pochi giorni dai degli attentati di Bruxelles
Che cosa loro ne pensassero qual era la loro reazione di fronte i fatti di Bruxelles
E
E loro mi dava mi hanno dato questa risposta a quello che cucini Tumaini oggi cioè come
Una rabbia nel senso di frustrazione
è una recriminazione nei confronti dell'Europa
Perché
Loro si sono sentiti si sentono abbandonati
Come appunto si aspettavano qualche l'Europa facesse qualcosa per questa guerra
Che l'Europa in qualche modo intervenisse la comunità internazionale e di fronte alla di impotenza all'inazione della comunità internazionale questa e la loro reazione
Che in fondo possiamo anche
Un po'un po'comprendere
Cioè quello che cucini tu mangi questo è quello che in fondo
Avete cucinato voi e quindi quello che in qualche modo vi meritate di mangiare
Ecco può essere una reazione un po'un po'dura però forse possiamo comprenderlo dopo cinque anni di guerra padre Ibrahim raccontato molto bene ecco cosa significa
Però di fronte a questa reazione un po'così scomposta un po'rabbiosa c'è anche la richiesta di di di un aiuto
Di un aiuto che non è solo un aiuto umanitario ma anche la richiesta di un'azione di affrontare la questione in maniera
Complessiva di
Di fare qualcosa per risolvere alla radice questo conflitto quindi non solo l'aiuto umanitario che anche noi come al si facciamo che è importante
E però questa questa indifferenza diciamo della comunità internazionale rimane
Rimane
Perché comunque
Ed è passato sotto silenzio ancora
Come diceva prima padre Ibrahim come raccontavano altri Siria si combatte in tutti i giorni tutti i giorni ci sono morti ci sono varie focolai di guerra come si dice
Ma ancora domenica Damasco quindi non
Non posto particolarmente così di guerra come si può pensare c'è stato un attentato con venti morti
E poi tutto il giorno bomba Damasco è stata bombardata dai missili di cui il punto tipo quelli di cui raccontava padre Ibrahima
Quindi questa indifferenza rimane
E quindi è importante che anche la vostra presenza questa sera perché comunque è un modo per combattere questa indifferenza per arrivare a una forma di solidarietà ma in fondo
Per sentirsi vicino a queste persone perché quello che le uccide di più quello che uccide di più la Siria e l'indifferenza
L'indifferenza nostra di fronte a cinque anni di guerra
E quindi bisogna cercare di fare qualcosa di approvare agire in modo coordinato bisogna farsi che
Queste frontiere non devono essere come limite dove finisce la nostra responsabilità Roma devono essere come delle porte da cui esce la nostra solidarietà ed esce il nostro aiuto
Le farò alcuni esempi di quello che facciamo
Perché questo che facciamo
In Siria ma soprattutto anche in Libano in Giordania dove lavoriamo per i rifugiati siriani
Lo facciamo anche grazie a voi perché comunque l'avessi come sapete fa una campagna di raccolta fondi
I soldi che raccoglie quest'anno in particolare vanno ossia sostenere nelle azioni di padre Ibrahim ma anche una serie di progetti che abbiamo in questi due Paesi
In particolare noi ci occupiamo dell'infanzia dei giovani dei ragazzi
E c'è un gioco che facciamo
Per
Per quella che attività di protezione dei bambini che va che nei campi profughi in Libano in Giordania no e i bambini proprio per non far perdere la memoria del loro Paese perché comunque questi bambini sono cinque anni che sono fuori dal loro Paese
Facciamo un gioco
In cui mettiamo una cartina della della Siria
Allora indichiamo chiediamo i bambini dove sono allora uno dice io vengo da lei e poi io vengo da idem io vengo da un se io vengo da eccetera
E poi chiediamo uno ecco vai dalle tipo indica come andare dalle può a Omnis
I bambini questo non lo fanno
Dicono no io l'anno non ci vado perché là ci sono i cattivi
Indipendentemente da chi Gatti si combatte
Ecco questa è una delle conseguenze della guerra di aver inciso anche sull'infanzia sulla sulla
Coscienza dei bambini io non vado ad Aleppo precaria le poi ci sono i cattivi oppure non vada Homes perché ha omesso ci sono i cattivi
Però Noè appunto il momento di agire adesso perché il problema e adesso non è domani perché questa è la situazione di oggi
Però questo quello che questa guerra sta facendo è quello da una parte di distruggere la memoria
Mano ben documentato
E quindi anche
Il futuro
Il fatto che tutta questa gente sia scappata scappi dalla Siria
In qualche modo alcuni cominciano a nessun arrivati qua o comunque in Europa o comunque ce ne sono due milioni Turchia un milione e mezzo in Libano un milione in Giordania
Questo non è un problema solo per i Paesi che li ospitano
O per noi che sentiamo questi arrivi come una minaccia
è un problema anche per la Siria
Perché un domani chi ricostruirà questo Paese
Quando tutti sono andati via quando gli insegnanti gli avvocati medici infermieri se ne sono andati Chicchi darà un contributo alla ricostruzione di questo Paese
Perché questa è migrazione forzata innanzitutto come si dice una perdita di capitale umano
Una delle cose che mi ha impressionato di più quando sono da ma nato a Damasco checché incita si vedono solo donne e bambini non si vedono più gli uomini
Cioè la generazione gli uomini tra il diciamo così venticinque i cinquant'anni non c'è in giro per le strade si vedono solo donne
Perché gli uomini non sono a combattere
Sono morti o sono quelli primi che sono scappati per andare a cercare fortuna
I in Occidente con magari con la speranza poi un domani di portare lì la famiglia
Quindi questo Paese
Se mai avrà una pace lo ricostruire hanno le donne
Perché da lì perché ci sono non
Perché ci sono loro che sono rimaste loro
E quello che noi cerchiamo di fare appunto anche con il vostro contributo
Soprattutto di agire sul guscio sui giovani sui bambini con quelli che si chiamano tecnicamente interventi di protezione di Protection no e quindi
Cercare di dare una provare a dare una vita normale questi bambini nei campi profughi in Giordania Libano e con un'attività ludiche anche come il gioco che dicevo prima no per non far perdere la memoria perché appunto come diceva prima
C'è la storia di questa bambina INAM che è nata nel marzo del due mila undici quindi una bambina che adesso cinque anni e che ha vissuto questi suoi primi cinque anni in un campo profughi
Perché questo è
Il destino di molti bambini in questo momento una vita nei campi profughi
Bambini che
Hanno avuto fino ad oggi come loro orizzonte solo il campo profughi o
Il c'è Shell scelte come si dice no l'alloggio di fortuna che hanno presso un'altra famiglia in Libano in Giordania
E allora
Noi quello che vogliamo fare provare a dare una vita normale a questi bambini proprio per non avere una una o addirittura due generazioni perdute
Questo momento noi intra Libano Giordania
Sosteniamo quasi cento mila
Persone con diversi tipi di intervento e quasi
Settantacinque mila bambini
E questo lo facciamo sia con interventi finanziati dei vari organismi ma soprattutto anche con interventi che appunto con le risorse che raccogliamo
In questo momento sta partendo un grande progetto proprio per mandare a scuola circa
Trentacinque mila bambini dibattendo Giordania
Cioè per non fargli perdere
Degli anni scolastici e quindi nelle scuole libanesi e soprattutto nelle scuole rimanessi proprio per non creare un ghetto per non far sentire loro UNESCO una forma di esclusione
E quindi che possono studiare questo anche come forma
Di
Come dire di integrazione anche con i bambini libanesi oggi in Libano e il Paese al mondo con il più alto rapporto tra rifugiati abitanti
Lì non c'è un un milione e mezzo di rifugiati
Su una popolazione di tre milioni e mezzo di abitanti pensate quello
Che questo potrebbe fornire proprio riportare queste proporzioni
In Italia
Su sessanta milioni vorrebbe dire
Quindici venti milioni di profughi e nessuno ha imposto
Quindi il insistere sull'educazione
Proprio per appunto per far sì che non sia una generazione perduta
Per non far sì che questi bei ragazzi si sentano esclusi
Però un'educazione che non sia solo un'istruzione ma che sia un
Una cura integrale della persona perché anche nella scuola libanesi questi bambini possano capire che l'altro è un bene
Perché quello che sicuramente l'esperienza che spesso hanno vissuto
In Siria è che l'altro forse non era un bene ora quello che ne vogliamo provare a fare
Ricominciare a dirgli che forse anche l'altro che è diverso
Può essere un bene per loro ripartire da qua
Perché altrimenti appunto creeremo un senso di esclusione di ghettizzazione e quindi favoriremo anche
Forme di estremismo di proselitismo che comunque non hanno aiutato
E per i più grandi stiamo provando anche a formarli
Cioè assegnare loro un mestiere quindi con dei corsi come quelli che raccontava prima Giorgio no anche piccole cose trarre colture all'agricoltura Carpentieri
Questo
Con un duplice scopo da una parte perché magari lì in Libano in Giordania
Possono magari già trovare un lavoro lavorare
Dall'altra perché un domani
Quando magari potranno tornare in Siria possono aver acquisito delle competenze delle capacità che possono essere messe al servizio del ricostruzione del paese
E poi per gli uomini che ci sono molti provare a farli lavorare far lavorare per fare dei lavori di pubblica utilità che possono essere nelle campagne la pulizia dei fossi delle strade cose semplici
Perché la cosa peggiore per i rifugiati
Che
Quando soprattutto il periodo
In cui queste persone stanno nei campi per più di lunghe e che nasce
Una forma di assistenzialismo perché comunque comincia ad avere essere aiutati e quindi a ricevere tutto non fanno lavorare invece
Il lavoro innanzitutto lavoro come forma cui si può dare dignità alle persone
Perché ed è diverso se un padre
Di famiglia
Può tornare alla sera a casa
Dopo aver lavorato una giornata aver guadagnato qualcosa
E quindi poter comprare qualcosa per i figli col frutto del solo del proprio lavoro o invece perché magari c'ha la tessera che gli ha dato l'organismo internazionale quindi
Perché appunto c'è una tessera che si alimenta di mese in mese
E quindi di lavoro innanzitutto non è facile perché far lavorare questi profughi in questi Paesi e come qua in Italia non è che le condizioni siano previdenza no perché su un pensiero la popolazione si oppone cioè
Né le dinamiche sono simili però crediamo che questo sia una forma per
Proprio per non creare una generazione di assistiti
Perché l'esperienza del passato ci dicono che quando poi per tanti anni la popolazione rimane assistita si innescano delle dinamiche
Che non fanno altro che appunto far venir meno la dignità
Ecco questo quello che stiamo provando a fare e che stiamo facendo grazie a voi grazie anche alle soldi ed alle risorse che abbiamo raccolto attraverso la campagna attende di cui cui molti di voi hanno partecipato ora questo vogliamo continuare a farlo vogliamo continuare a farlo proprio perché
E adesso che questi non questi ragazzi questi giovani questi
Bambini hanno bisogno
Perché appunto
Solo agendo adesso noi potremo dare un futuro a questi bambini
E quindi c'è bisogno del contributo di tutti anche del vostro contributo
E soprattutto bisogno di un contributo di coscienza e di conoscenza di quello che succede perché ripeto quello che uccide di più i siriani
è la nostra indifferenza anche la nostra indifferenza rispetto a quello che succede
E spesso e questo noi possiamo fare molto
E una serata come questa una partecipazione così numerosa sicuramente rompe questo velo di indifferenza rispetto delle persone che in questo momento magari sono sotto le bombe
Oppure appunto sono scrivo Verna quindi grazie per essere qui stasera e per il contributo che potete dare adesso
Potreste dare
Al al professor Simoncini Hilla compito l'arduo compito ADI così fare un'unica minimo e di di sintesi di quanto è stato è stato detto e di di ripercorrere un po'questo è il filo conduttore che fate di questa serata Perelli salute finali
Va
Tranquillizzo subito non
Non è possibile
Una sintesi adeguata dell'incontro di questa sera
Quindi quello che voglio fare essenzialmente ringraziare
Ringraziare tutti per la ricchezza straordinaria dei del dell'aiuto del contributo che ci è stato dato
Tutti a partire da quelli che sono normalmente definiti saluti istituzionali e che sono di solito
Come dire la lo scotto che ognuno deve pagare per
Per arrivare poi ad ascoltarle cose interessanti e che invece questa sera
Dalle parole del Sindaco e dell'assessore
Che hanno dimostrato in maniera
Eccezionale l'impegno che Firenze mantiene su questi temi
Ma direi devo dirlo anche perché sta lì l'origine di questa iniziativa nel nel saluto del cardinale l'idea l'idea stessa di questo incontro di quello che l'ha preceduto a Santa Felicita mese e mezzo fa
è nato proprio da questo discorso del del nostro Arcivescovo a Rimini e quando
A quando ha affatto a tutti noi fare questa scoperta per me perlomeno assolutamente inattesa cioè che alle origini della fede di Firenze tra fede cristiana di Firenze c'è anche il contributo della Comunità siriana
Che c'è questo legame questo gemellaggio si direbbe oggi che risale a quasi duemila anni fa all'inizio della fede
E che ha immediatamente la acceso una luce completamente nuova su questi nostri fratelli amici che abbiamo sempre però considerato come un la parte del mondo dall'altra parte del mondo scoprirli ben trovo al cuore della nostra città dentro la nostra tradizione dentro la nostra storia questo è stato come il cambio di prospettiva che ha innescato tutto quello che è venuto dopo e poi il ringraziamento a chi ha
A chi ci ha aiutato questa sera io se vi devo dire del
Punto sintetico per trattengo è questo
Lo diceva adesso Giampaolo Silvestri c'è una
C'è un grande problema di conoscenza su tutto quello che sta succedendo in Siria su quello che ci coinvolge noi abbiamo una conoscenza estremamente parziale di quello che succede
E come se di quello che sta succedendo in quella parte del mondo non riconoscessimo solo l'incredibile dimensione del male
L'incredibile inaspettata proporzione della malvagità che li accade invece stasera abbiamo scoperto io ho scoperto l'incredibile dimensione del bene che c'è lì
E questo è
è un aspetto sorprendente perché
La testimonianza di padre Ibrahim ma io l'ho già sentito anche al meeting lì ci siamo conosciuti
Lascia senza parole e il volto spesso direi di padre Ibrahim che lascia senza parole dentro dentro questa situazione di come si possa
Vivere positivamente di come si possa
Combattendo contro tutto che sembra andare contro questa speranza di come si possa
Continuare a vivere e a vivere dignitosamente in questa condizione combattendo contro tutto e contro tutti
E dall'altro direi
Allo stesso tono di straordinarietà di eccezionalità
La testimonianza del lavoro dei professori Buccellati carissimi amici se posso
Permettermi per tutto il lavoro che stanno facendo
E se c'è un posto nel mondo dove si può capire bene che la dignità la ricchezza dell'oggi dipende dal passato e se non si difende esse non si può vivere fino in fondo il rapporto col proprio passato non si riesce a vivere il presente che è quello che abbiamo visto a Tel Monza né a Ur cresce esattamente Firenze
Firenze vive della la ricchezza di Firenze suo passato è l'unico posto nel mondo dove non c'è bisogno di spiegare che bisogna per essere orgogliosi
Per potere essere dignitosi bisogna poter esibire a tutti la ricchezza che ci ha preceduto la memoria è la radice del futuro
Per questo
Poi sulla scorta del
Dell'iniziativa che il Sindaco Sindaco Nardella fatto quest'iniziativa di unity and diversity che espressamente è stata una cosa molto bella abbiamo visto
Ed espressamente si collega al ad una iniziativa
Che tutti fiorentini conoscono lo sa anche perché
Ha segnato la storia di questa città io vorrei concludere ricordando appunto un un
Un grande personaggio
Che ha dato l'anima a questa città nel senso che che la propria forma catasto punto di vista e un dialogo che Giorgio la Pira a con Martin Buber che è un grande filosofo
Ebreo che subito dopo la guerra il cinquantotto quando quando la Pira per la prima volta convoca tutti i Sindaci del mondo a Firenze
A questo scambio con Buber proprio sul
Sul ruolo che a Firenze perché io volevo chiude
è
Cercando di di almeno di comunicarvi qual è la responsabilità che sento io la risponda la nostra responsabilità dentro questa questa avventura che stasera abbiamo visto allora questo è lo scambio tra la Pira che lo invita
A venire a Firenze e Luigi a distanza di un anno che risponderà perché
Nel dizione successiva non riesce a partecipare allora mando un messaggio
E la Pira dice caro amico
L'aspettiamo con gioia a Firenze
Il tema che abbiamo pensato di affidare alla sua meditazione concerne il Comune messaggio di civiltà delle nazioni del Mediterraneo
E perciò la necessità della loro pace perché questa comune missione storica sia felicemente svolta a vantaggio di tutti i popoli e di tutte le nazioni
Cinquantotto carta consapevolezza che da lì che viene la nostra verità è che non può essere che una ridda di pace
Se i popoli del Mediterraneo riprenderanno consapevolezza di questo messaggio eterno al loro affidato c'è una geografia della grazia che va rispettata
Allora davvero essi saranno come il faro il radiatore della storia di domani dice la Pira Buber l'aspettiamo professore Firenze è una terra dove la speranza la bellezza la pace non vengono mai seminate invano
E risponde
Martin Buber
La storia moderna pretende di insegnarci che la pace è possibile solo se i Governi arrivano ad un'intesa dopodiché i popoli li seguono
Noi pensiamo differentemente
In questa ora dove è finita ciò che chiamiamo storia moderna
E dove speriamo lo qualcosa che non ha ancora un nome è cominciata
è necessario prima di tutto che gli uomini di buona volontà si parlino come solo loro sanno fare
Con tale espressione evangelica io intendo coloro che in questo momento caotico vedono in comune la realtà della situazione umana e tendono in comune verso un consorzio comune umano
Che si aiutino a guardare a desiderare a parlare veramente che si ascoltino veramente e allora i popoli di seguiranno e i Governi seguiranno i popoli questo è il momento
Io che ringrazio
Allora
Vi ringraziamo davvero per avere ha partecipato a questo a questo incontro insomma Firenze ancora una volta di ha dimostrato di non essere indifferente a a quanto gli HD torno e avere questa anima internazionale che speriamo sono possa portare dei suoi frutti anche insieme al Sindaco ci darà ce l'ha anche detto in impegno anche da parte del Comune quindi speriamo a partire dalle preghiere e poi dell'impegno anche economico e degli aiuti di di dare un aiuto alla Siria grazie a tutti
Quindi
Chiudiamo la serata dicendo che molto probabilmente in fondo fuori è potete già chiedere agli amici di abissi
Come contribuire come aiutare alle cose che sono state dette oggi io ringrazio tutti i relatori buonanotte a tutti grazie per aver essere stati qui oggi