L'appello al dovere oltre la retorica dei diritti

Era possibile appena un po'liberale asse verrebbe a dare un saluto
Quindi siccome è opportuno che ne cominciamo col dire che quando arriverà si inserirà e gli daremmo la parola
Quindi io comincio perché siamo un po'il ritardo e quindi
Cerchiamo di dare avvio a questo nostro incontro
Questo che sta trascorrendo Rillo due mila e sedici
Come voi sapete
E l'anno centenario della nascita di Aldo Moro
è nato come sappiamo a maglie
Il ventitré settembre quindi al rigore secondo il rigore dei mesi e dei giorni cento anni devono ancora arrivare
Però è l'anno del centenario già molte iniziative si sono sviluppate si sono realizzate in tante città d'Italia
Su tanti aspetti del pensiero molo Teo
Tanti aspetti della sua esperienza umana e politica del suo pensiero
Non li voglio citare il prêt importante comunque
La più importante iniziativa certamente è stata quella di qualche giorno fa a Bari con la presenza del Presidente della Repubblica all'Università che porta il suo nome
Cento anni dalla nascita
Dalla morte trentotto anni
Del mille novecentosettantotto
Quindi si può dire che siamo ancora
Resterà colorare storia
Qui mi possono aiutare a correggere alcuni storici presenti sei questo tempo sufficiente per collocare una vicenda umana completamente addentro la storia
O comunque si arriverà in cui la cronaca diventa storia
Do questo lo dico da un punto di vista
E cioè dal fare considerando che tanti
Molti anche o alcuni dei presenti valgono di quelle che hanno l'abilità a salire
Non hanno bisogno di parlare
Di Moro de relato
Perché hanno avuto la possibilità l'avventura la fortuna
Di poter osservare da vicino la sua attività politica
Da vicino nel tempo per ragioni di contemporaneità e qualche volta da vicino nello spazio
Perché qualcuno di noi può anche dire io l'ho sentito parlare dal vivo e io l'ho visto da vicino io ho scambiato qualche battuta
Quindi una cronaca che si fa storia
Però dal nostro punto di vista
Come si fa negare che Moro già appartiene completamente alla storia
Io credo che
Come studioso come uomo politico come statista
Moro si può dire senza tema di essere smentiti che appartiene già alla storia
Nessuno lo può negare
E certamente non soltanto ha ragione e a motivo del suo martirio
Ricordiamo il sequestro
Ricordiamo negli anni della prigionia la morte il bagagliaio
Tutte cose
Che ci fanno
Provare ancora dolore
Ma non è questa la principale ragione per essere coordinato la state già
Chiunque dovesse fare una fila di questo rito è una vendono e di cui si parlerà sempre
Ma io penso che principalmente a prescindere da questo Moro sarebbe passato alla storia
Se consideriamo
Il suo bagaglio culturale la sua esperienza alla Costituente l'essere stato
Diverse volte Presidente del Consiglio
Se pensiamo alle sue capacità di studio e la sua capacità
Di dialogo con la gente il suo impegno complessivo politica e culturale
Semmai si può dire che la sua tragica conclusione
Costituisce il suggello più alto e più forte più sofferto per lui
Che esalta la sua coerenza la rende quasi sacra e il suo impegno nelle istituzioni e nel Paese
Oggi qui siamo
Riuniti
Per lui con Lu in qualche modo
E questo lo incontrerò muove da una celebre espressione molo per
L'avete scritto nell'appello al dovere
Questo il titolo del convegno
Oltre la retorica i delitti ma la espressione che ve la cito io ed equa questo Paese non si salverà
La cito perché era sul retro dell'invito questo Paese non si salverà
La stagione dei diritti e della libertà si arriverà effimera
C'è in Italia
Non nascerà un nuovo senso del dovere
Bisognerebbe fermarsi qualche minuto
Riflettere
Che cosa c'è dentro questa
Frase come questa frase riepiloga
Un pezzo importante del pensiero
Di Moro
Da questa espressione
Abbiamo tratto il tema di questo incontro
Che intende mettere a fuoco e Coppola questo lo leggete alle
L'intreccio
Tra i diritti e i doveri
Tra i diritti e doveri di ciascuna persona
Tra i diritti e doveri
Di ciascun cittadino
L'appello al dovere
Oltre la retorica dei diritti
Certo c'è stato un po'di richiamo
Abbiamo preso
Lo spunto da quella bellissima espressione c'è poi un po'di richiamo e quale
Il richiamo come vedete dei diritti facciamo riferendo alla retorica dei diritti
Del
Dovere l'appello al dovere
Allora mi fermo brevemente su queste due espressione perché sono state così pensato
In verità noi
Per stasera
Cosa ci ha spinto nasca un grande desiderio forse anche un bisogno culturale di approfondire il pensiero Morfeo secondo
Da declinare secondo questa espressione questa c'era da Air France
E soprattutto
Nella in relazione al tempo che viviamo
E infatti il sottotitolo è l'attualità del pensiero politologo Moro accentuando nella sola questa espressione
è un'espressione da leggere e basta o è un'espressione che può produrre i suoi effetti ancora oggi
è inutile dire in noi c'è un progetto SIOPE positivo una convinzione che per alcuni può essere un pregiudizio che il pensiero politico di Moro sia di grande a attualità ancora il conseguentemente
Per noi Moro e rimane una bussola
Un faro in grado di orientarci anche in questo contesto doccia alle
Profondamente mutato rispetto a quello in cui l'UNIRE vissuto
La retorica dei diritti cosa si vuole dire
Parlando della retorica e delitti
Certamente ogni cittadino ai propri diritti e prima angolo in cui ogni persona i suoi diritti
Innanzitutto quelli connesse alla natura stessa dell'uomo e alla dignità dell'uomo
Esistono come tutti sappiamo norme cominciarono a quelle
Internazionale che non è che il Regolamento
Che riconoscono i diritti di ciascuna persona
Però
C'è anche un gran parlare ci saranno tanti discorsi su questi diritti
Ci sono tante affermazioni difensive dei diritti di ciascuno di tutti
Tanti propositi di garanzia bisogna garantirle di proprio di promozione di somme dalla tutti fino a scopo alcune volte a sconfinare sarebbe un poco insomma
L'intenzionalità di questa espressione
Fino a sconfinare nella retorica e qualche volta persino nella manipolazione del discorso sui diritti per fini di predominio e di successo
In buona sostanza parole
Facciamo diventare i diritti dei deboli i diritti e gli emarginati i diritti degli indifesi non sono negati da nessuno
Ma se noi volgiamo lo sguardo attorno a noi
Ci sono tante situazioni che ciascuno di noi possa trovare che denunciano una complessiva
Negazione anche una personale individuale
Nostro
Negazione di questi diritti una nostra in coerenza
E l'uso generalizzato di una retorica retorica dei diritti
Mi permetto quindi è stato di fare una parentesi c'entra non c'entra
Qui in Sicilia ci anche adesso una retorica dell'antimafia
Cos'è questa retorica
Alcuni si sforzano di apparire pale impegni dall'antimafia
Ma in buona sostanza
Sono portatori è testimone di una cultura di mafiosità
Che pratiche non rinnega i soprusi la sopraffazione i privilegi
Che vengono rubate e diritti degli altri
è un antimafia
Che vuole mostrare il volto pulito di chi certamente non procura morte fisica l'alcuna in modo diretto
Ma non fa nulla per distruggere l'uso della violenza
Ricerche anche essa il potere ad ogni costo
Cos'è questa
Trarre storica da
Noi notiamo che
Mentre c'è ancora una mafia vera c'è ancora una grave
Ma c'è anche un antimafia almeno una parte dell'antimafia che falsa ed equivoca che non vuole rinnovare un bel niente
Io devo correre perché io devo solo introdurre
A fronte di questa retorica torniamo alla retorica dei diritti dentro il quale
Ho fatto l'apparente sulla retorica della
Antimafia
C'è il dovere
L'appello al Governo
Ciascuno faccia la propria parte
è la risposta tutto quello che l'ho detto
Lo faccio ogni persona d'arte ogni cittadino ogni Gruppo ogni comunità
Ci è di grande aiuto e di grande testimonianza esempio qui a Palermo
L'altra famosa frase di don Puglisi parroco di Brancaccio ucciso novantatré
Quando diceva la gente pensa
Che
Devono cambiare sempre gli altri quello accanto a me
Se ognuno fa qualcosa all'ora si può fare molto questa la espressione bellissima dico un pugliese
E allora ci vuole un nuovo senso del dovere
Per tornare a Moro
In cui
In questa affermazione c'è
Una dimensione etica indubbiamente ma c'è anche un sentimento di solidarietà
Ci anche all'annuncio di un metodo partecipativa
Portiamoci negli anni settanta siamo all'indomani si fa per dire della contestazione sessantottina ma siamo prima dalla caduta del muro di Berlino
E si rafforzava già quindi è il tempo in cui molo diceva alcune cose dicevo anche con la frase l'ampiezza delle rivendicazione dei diritti insieme alla consapevolezza del giusto riconoscimento
Massi indebolita il senso del Governo
E oggi
Oggi
è ancora valido questo appello di Moro
Perché sotto i dove l'attualità del pendolo tra
Non si trattava soltanto di un monito anzi non era espresso come monito non soltanto un imperativo etico
A me pare che possa essere assunta quell'espressione di Moro quella parte del patrimonio come il fondamento valoriale di un progetto di sviluppo di una politica di riscatto civile
E certamente l'elemento identitario di una cittadinanza
Attiva responsabile
Io qui mi devo fermare per questo punto
Perché
Ai relatori
Tocca l'approfondimento
Diranno certamente di più è meglio di me
I relatori come
Voi vedete saranno Pierluigi Castagnetti e Franco Monaco
Ma
Prima di loro
Parlerà
Una persona che abbiamo indicato come moderatore norme criticheranno
Pierluigi e fango ma
Come moderatore
E questo posso assicurati non l'abbiamo detto non come
Un ruolo
Che limita
Non è una camicia
Il bitume dei confini anzi questo ruolo indetta dal senza confini esattamente come quello del relatore quindi parlare in libertà dimoro ovviamente
E soprattutto
Se Moro può essere assunto come punto di Trento per il presente
Certo è questo il momento in cui ho dopodiché in un grande rammarico che non possiamo avvalerci stasera del contributo di Ciriaco De Mita dovessero anche lui qui stasera
Io posso assicurarvi
Che
Ragiona sempre come un intellettuale la Magna Grecia
In grande forma
Però insomma gli hanno incalzano questo tempo l'altra venire ad Avellino ha qui
Gli avevo in proposito divenire
Ce l'ho assicurato fino alla fine Bernardo cosa però non ha potuto
Quindi siamo privi di questo controllo ma abbiamo altre presenze quella che vi ho appena citato
Di grandissimo
Valore
Di grandissimo
Di grandissima autorevolezza
E io potrei anche fermarmi però
O altri lo punti su cui mi devo fermare non so quanti minuti cinque minuti penso
è il punto è il primo punto è questo
Qui in Sicilia
Quando si parla di Moro
Il discorso delle considerazioni che si vanno
Conducono naturalmente in modo naturale e ovvio scontato
A Piersanti Mattarella
La dalla
Porzione di Sicilia qui rappresentata siamo un gruppo di amici che ci siamo radunati perché abbiamo proprio il desiderio
Di conoscere le vostre considerazioni
Conosce già la proposta civile e politica Moro tema
E la memoria di quell'esperienza umana e politica generale inc ancore noi grande costernazione e dolore
Si tratta quindi di rileggere in modo approfondito un aspetto del pensiero di Moro quello che stasera qui è stato proposto
E
Passare da un apprezzamento pura e semplice a quello che può essere uno spunto degli spunti per concretizzare quel pensiero nell'attuale contesto sociale
Si potrebbe dire io penso che possiamo condividere che Piersanti Mattarella
è stato certamente il mediatore
Il ponte di congiunzione tra Moro e la Sicilia
Perlomeno nella parte finale della vita di Moro
Nell'ultimo decennio
Che è un decennio che si può
Datare sarà la Costituzione vado un poco più tecnica della corrente molo tema della democrazia cristiana e la fine
Il mille novecentosettantotto
Lasciate che io
Un poco
Inc mi Terme sul ricordo dell'inizio ed è la fine di questo decennio per come è stato vissuto qui in Sicilia con
La mediazione appunto di Piersanti Mattarella
Come tutti ricordiamo vi aiuto io ricordarle e quelli che non hanno età per via perché l'hanno vissuto ci o hanno sentito dire più volte l'abbiamo ripetuto più volte
Nel mille novecento sessantotto sessantanove dopo la fine dei Governi di Moro morosi stacco dalla Violante ambito Dorotea è costituito
Un gruppo diciamo così una corrente un gruppo
Che si intestavo allori
Ricordo esile chiede nei congressi però le liste in modo autonomo ecco la lista Moro
E cominciano a girare l'Italia per cercare di
Raccogliere amici di qua e di là
Venne anche a Palermo
E noi che noi molti dei presenti allora giovane sessantottini
Che eravamo già stretti a Piersanti Mattarella con la sua mediazione
Ci stringe MO ad Aldo Moro che già era ottimo amico dal suo papà Di Bernardo
Proprio fisicamente in un
Piccolo posto da noi che siamo alla Stella Maris un bel gruppo forse come questo un po'come l'Umbria la Summer apparire ci siamo incontrati
Con Moro
E Piersanti ci presentò
Invitandoci anche a dialogare con il Moro perché cominciavamo un dialogo operativo colloqui
E così iniziamo un periodo io non lo racconto perché lo posso raccontare in pochi minuti che arriva
Poi alla fine del mille novecentosettantotto
E il mille novecentosettantotto vede
Piersanti Mattarella che diventa Presidente alla Regione nella hall accanto al centro la cosiddetta Sala d'Ercole
Dove realizzata prima che a Roma quella che è l'indicazione di Aldo Moro e la realizza perché
La consultazione con Moro e costante perché segretario e Zaccagnini qual è
Realizza
Lo sdoganamento del Partito Comunista all'ingresso del Partito comunista dell'aria di governo
E perché dico prima perché questo avviene
Nel febbraio
Del mille novecentosessantotto
Quando Mattarella viene letto con una larghissima votazione Mattarella espressione di una corrente mignon non di una grande coraggio così come Moro aveva una corrente mignon
A livello nazionale
Viene ma con la stima di tanta parte dalla demolizione di San di tanti altri partiti dell'opinione pubblica aveva detto Presidente della Regione
E ancora Moro fatica a Roma
Per raggiunge lo stesso obiettivo
Ci vuole quella famosa del
Riunione di cui spesso rileggiamo il discorso o lo sentiamo della fine di febbraio gruppi parlamentare
Quando persuasa
Tutti i deputati che la scelta è quella
Di avviare
L'esperienza della solidarietà nazionale che da noi si chiama solidarietà autonomistica vi dico il parallelo
E in quel discorso in cui dimostrando in sé il grande capacità di leader che non impone una linea macché persuade che aggiunge argomentazioni quasi perché ognuno uno a uno i deputati capiscano
Da dove escono fuori espressioni che spesso parliamo dovete capire
Che
Dobbiamo vivere il tempo che ci ha dodici però quell'altra ancora bella in cui uscite lo capite quasi a dire che neppure io sono sicuro
Che è questa la strada giusta ma è la forma voi mi conduce la mia mente la mia ragione
Se perdiamo meglio perdere insieme ma se dovessimo vincere l'esclamazione a
Vinceremmo insieme
Ma non perché vince quello quello o il mio partito perché vince il Paese
Questo era il linguaggio
Di un ritorno coinvolgente di un leader
Quinti il nostro amore la mole e la stima
Si accrescere l'apprezzamento da parte di tutto
Questo avveniva quindi con un anticipo in Sicilia con Mattarella della
Della idea
Di Moro di aprire al Partito Comunista
E questo consente poi sinuoso un bisogno quando poi dovette commemorarlo non si fermò nelle parole Piersanti e disse io ho perduto un amico che ho Amato
Lo disse in Aula lì e insieme con questo dissero ho perduto la mia guida
Politica e morale quindi l'Unione ovviamente tra il maestro e allievo è un'unione perfetta
Coincidente e la conclusione di entrambe il martirio finale
Lo dico questo
Vado veramente all'ultimo punto dovuto fare questo piccolo ricordo per dire allora che cosa vogliamo fare perché l'incontro di stasera
è un incontro che segna per noi l'inizio di un ciclo
E quindi
Vi dico questo piccolo percorso dell'aiuto
E poi mi fermo veramente
Vedete lì c'è scritto o no
Centro studi Piersanti Mattarella è
L'organizzatore di questo incontro
Costa e il Centro studi piazza nella tre che nasce a Caltanissetta
Nel mille novecentottantadue
Il qui presente onorevole Bernardo Alaimo
Che non è astrattamente molo per Roma Mattarella però anche di questo contanti esponente del proprio perché negli altri intratteneva
Dialoghi positivi efficaci costruttivi
Bernardo era allora ancora ammanco ero detenuto ma era un giovane brillante dirigente di partito aveva questo bellissimo rapporto versanti nel mille novecentotto lo sguardo lui volle costituire accolta mista con un gruppo di amici
Un centro che si richiamasse attestanti ma da con l'evidente finalità ovviamente di non lasciare comprino dalla polvere il pensiero l'opera va esperienza di Piersanti Mattarella
Ora questa
Associazione come tanta situazioni abbiamo costituito fondi hanno vite alterna un po'di attività poi si ferma un po'di letargo un po'
E ce ne sono tante
Ebbene vado o l'altro dal momento finale
L'anno scorso sono andato a Caltanissetta insieme con Giovanni Grasso a presentare il volume sul Piersanti Mattarella
E comunque lento
Dicevo una cosa che voglio qui ripetere perché ne sono profondamente convinto
Sapete
C'è qualche cosa che mi fa soffrire
Ho parlato della retorica dei diritti poi teorica dell'antimafia
C'è anche la retorica delle commemorazioni
Sia e cosa bella
Apportare una corona di fiori
Chi Bove eliminare questa
Abitudine e cosa bella
Anche
Intitolare come qui egregiamente è stato fatto un mese scorso sala
Piersanti Mattarella
Prodi questo ci sembra
Una crescita insieme la crescita di un linguaggio
E io Mattarella io porta avanti il suo disegno io voglio fare chi dice il Sindaco che già il Presidente io
In questa logica capite che
Questo vezzo sia cresciuto da quando anche in un incontro mano cioè
Un palermitano ovviamente
Questa scuola ma
Mattera Eliana ovviamente a molti frequentato aveva molti frequentatori e cosa bella palestra
Se tutti se la deve ora sempre di più
Però
E lo dico qui in questa sede che pure io ho abitato per qualche anno
Quando vedo
La nostra Regione la politica dalla nostra Regione
Che sembra di non aver mai visto il passaggio di Piersanti Mattarella perché
Le sue idee i suoi punti di forza
Il suo stile tutto questo sembra coperto dalla polvere e qualche volta anche tradito noto che c'è una contraddizione inaccettabile tra le parole è infatti
E io mi inquieto io divento sofferente e dico ma noi non possiamo assistere a questa realtà
Sento anche alla legalità di me stesso evitando ma io che cosa posso fare come posso cambiare questa realtà
Ebbene l'unico possibilità all'unico assolve
Quello di dare un contributo a quello che dice un'attività culturale divulgativa
Facciamo in modo
Che questa realtà che questi personaggi queste persone non vengono soltanto contemplate
Ma che siano dei modelli per la nostra azione di ogni giorno
E facciamo in modo che i giovani conoscono questa realtà
E mi hanno chiesto ma sono c'è uno strumento perché o lo usi di qua
Ho risposto sempre per tanto tempo
Non mi sento
Non sono capace da solo o di farlo
Poi un certo punto hanno
Fatto un
Costi per mi hanno comunicato ma sente abbiamo chiesto
Con me dei io dica i nomi non è per
Una pignoleria ma perché così cara
Completiamo bene quale essendo anche di questo incontro
Abbiamo chiesto al professore salvo la rosa
Al professor Andrea Piraino ad un massimo Naro
Al dottore Pasquale Hamel all'onorevole Giuliano all'onorevole Lo Giudice lavorava la Galletti all'avvocato Petino Gagliano all'avvocato Aldo scivolone
Ed altri se ne possono aggiungere
Di essere un gruppo insieme con me contare
Per cercare di
Iniziare un nuovo ciclo di questa
Associazione è proprio portare avanti iniziative culturale di questo tipo convegni seminari incontri con i giovani e per cercare
C'è
Proprio la polvere non seppe lisca questi nostri personaggi
L'autorevolezza di questi amici mi ha indotto ad accettare
Soprattutto
Lo devo dire
Il fatto e la disponibilità
Di don Massimo
Do Massimo Naro come tutti voi sapete
Il fratello di un mai dimenticato grande vescovo siciliano monsignor Cataldo
Vesco colto illuminato
E lui non soltanto come il fratello abbracciato il ministero sacerdotale ma ha proseguito in quello studio del movimento dei cattolici democratici del nostro Paese
Lo sanno bene Pierluigi è Franco quanto sia competente con quanto rigore scientifico porta avanti questo discorso
E allora la presenza
Dito massimo che certamente non perché
Sarebbe il più
Non è configurabile ma quella di un assistente spirituale non siamo in un'associazione Chiappone dirà ed è proprio lo al cappellano per usare un linguaggio merita
Ma è quello di uno studioso che può assicurare rigore scientifico quello che andiamo peggio
Allora non lo voto più remore e cominciamo e stiamo cominciando stasera
Parlando di Moro e di Mattarella parlando di Moro perché
E il maestro perché e l'anno centenario con due relatori d'eccezione
Che io ringrazio per la sua opera per la loro presenza e con un operatore che
E qui non perché e pugliese quindi corregionale
Di Aldo Moro e neppure perché in questo momento a
Una responsabilità delicata
E consigliere di amministrazione dalla RAI né per l'uno né per l'altro motivo e qui perché è uno storico della politica perché anche lui è uno competente nello studiare i personaggi politici
Di area cattolica soprattutto del nostro Paese
Io li ringrazio di cuore
Mi scuso conti voi per essere stato lungo ma insieme facciamo un cammino perché questi due grandi Marsili oggi parliamo soprattutto di Moro siano Marti devono mettere nell'amnistia per una venerazione conveniente
Ma siano ispiratori della nostra azione ogni giorno grazie
Grazie grazie Mazzarino la placca grazie a tutti voi per
Essere qui me fra piacere
Darvi l'augurio è una buona serata
Essere a mia volta testimone del
Di avvio di questa iniziativa del centro studi Piersanti Mattarella
Approfitto anche io per rivolgere un saluto e ringraziamento a Bernardo Laino legato al massimo
Nato per
Il loro impegno continuo e costante nella promozione della
Cultura politica nel nostro Paese poi in particolare in questa splendida
Regione
Le origini Baresi
Di in effetti in qualche modo centra ma con
E il ricordo di Aldo Moro e condivido pienamente le parole che ha detto di no
A proposito del fatto che noi non possiamo limitarci ampi
Celebrare
I martiri della nostra storia repubblicana e credo che il centenario della nascita possa essere un'occasione straordinaria da questo punto di vista perché per una volta ricordiamo le vita
Di un grande uomo politico e non
I tragici fatti legati alla sua scomparsa
Aldo Moro Ilio evidentemente non ha avuto non sono tra quanti avuto la fortuna di incontrarlo e conosciuto perché
Io sono nato nel mille novecentosettantasei e quindi non non ho fatto in tempo
E però la passione per
La politiche per la storia repubblicana mi ha portato
A a guardare all'esperienza democristiana in particolare quella Moro Thea con grande interesse
E
Interessante prima faceva un cenno Franco Monaco prima che iniziassimo sulla attualità dell'inattualità di Moro
E provo a spiegarmi Moro era anzitutto
Un
Filosofo del diritto e poi con la pratica diventato anche un filosofo della politica
La sua
Esperienza
Nasce dal
Movimento giù venite da quella grandissima temperie chiara forgiato generazioni di donne di uomini che hanno reso possibile realizzazione della democrazia nel nostro Paese
Gli interventi di Aldo Moro non erano affatto semplice
E il dialogo con cui
Era da quello che mi dicono le persone che hanno avuto la fortuna di conosciuto dialogare con voi ogni dialogo rompo comune siamo università perché la persona non non era ad uso a ricercare il consenso facilmente portava
Interlocutore il singolo e la collettività
Verso il Lido di un ragionamento che traeva alla sua
Identitario sua forza nella complessità
E proprio sul riconoscimento e la complessità e il suo tentativo di
Spiegarla senza però ridurla a un qualcosa di troppo immediato lo ha portato
Ad essere un punto di riferimento straordinario dibattito politico del nostro Paese in un tempo che oggi appare
Lontano io credo che se noi
Invitiamo dei giovani
Parlo di anche dei giovani universitari quindi già di persone che dovrebbero avere delle basi più solide ecco se noi invitiamo
A leggere Aldo Moro credo che vedremo questi nostri giovani anche pitone impetuosi mettersi le mani nei capelli e tutti trovare una grandissima difficoltà a salvo isolare alcune singole frasi ma
Di fronte a un intervento di Aldo Moro che già di per sé equivalente ad un libro un singolo discorso
Sì le scontrerebbe
Davvero una
Una difficoltà linguistica ma io credo che ne dobbiamo e questo è uno sforzo che il giusto che il Centro studi pressanti Mattarella facce credo che non debba essere
L'unico attore culturale da questo punto di vista mare ma fare uno sforzo
Dicevo
Per cercare di
Spiegare a quella che sarà la prossima classe dirigente di questo Paese
Quando era
La temperie storica
Nella quale
Aldo Moro è esercitato il suo pensiero da una parte la sua azione politica dall'altra e da questo punto di vista scopriremmo esso spero di non essere blasfemo di non essere
Rimproverato avendo accanto personalità davvero di primissimo piano come Franco Monaco e Pierluigi Castagnetti ma io credo che per certi versi il momento di grande difficoltà che la Repubblica italiana sta vivendo
Sia
Diversa per certi versi ma anche
Presenta degli elementi comuni alla
Crisi che il nostro Paese attraversato negli anni settanta
Allora c'era
La relazione col Partito comunista con
I movimenti extra parlamentari
Il terrorismo la crisi economica gli effetti del sessantotto che in Italia sono stati effetti lunghi perché quella retorica di diritti nasce lì
E e a come dire proseguito inarrestabile NATO è stata la sua
Marcia fino ad essere oggi mainstream
Della nostra
Cultura
E se
Io guardo oggi alla crisi che viviamo che è completamente diversa
Se guardo al
Quindi aprire ultimo dalla signora se se guardiamo al Movimento cinque Stelle
E pensiamo
A quale potrebbe essere oggi
La reazione di di una personalità come Aldo Moro di fronte al manifestarsi di questo movimento io credo che non è dovremmo riconoscere che probabilmente
Moro ovviamente denunciamo non abbiamo delle prove la mia pardon di una
Supposizione o meglio credo che meno l'avremmo da parte di una personalità come lui
Un atteggiamento smog vista di chi alza le spalle
E dire questi sono dei barbari la politica è un'altra cosa
Io credo che
Di fronte
All'emersione di movimento di questo genere e anche di fronte
è l'emersione di qualcosa che profondamente innovativo nella storia della Chiesa universale che il papato di Francesco
E io credo che ci troveremmo in una
Condizione di riflessione critica che oggi lo dico con profondo rammarico
Manca e manca soprattutto nella cultura
Cattolica laica
Perché
Io vedo molti
Molte miti e molti amici che
è adesso sono un po'arrabbiati potrebbero spiegare al Papa come interpretare i testi sacri
E spiegare a tutti gli altri come si fa politica e purtroppo però il gioco democratico prevede anche
La capacità di saper leggere interpretare la società
Questo sforzo di Moro oggi
A mio avviso e tanto attuale quanto poco praticato
E
Mi concludo perché io non non debbo intervenire anzi son qui lo confesso per
Per ascoltare per partecipare di questa giornata
Credo che non so se è stata una scelta voluto meno ma credo che sia
Una combinazione sto degnamente felice il fatto che noi oggi
Discutiamo della politica di Aldo Moro e non dalla sua scomparsa dei contorni più o meno complottisti ci legati
Al suo martirio
In un giorno molto particolare perché il giorno in cui
Il Papa ha deciso di celebrare il Giubileo delle donne degli uomini impegnati nell'istituzione pubblica io
Davvero sembrerà
Il rituale ma
E credo che
Una riflessione che può essere una seconda parte di tutte le iniziative del Centro Studi Piersanti Mattarella possa essere
Non paragone chiaramente però
Una riflessione un ponte
Fra
Aldo Moro e Francesco male lettura di una Società che oggi sta cambiando maniera forse più impetuosa rispetto agli anni Settanta ma con
Rivolgimenti molto profondi
Chiudo perché nella
Presentazione che è stata fatta
Ed è stato citato il mio ruolo pro tempore di consigliere di amministrazione della RAI
Consentitemi di dire qui io intervengo quasi nulla sul sulla RAI che chi di voi sfogli giornale difficilmente mi troverà citato nel
Chiacchiericcio che riguarda l'azienda di viale Mazzini a Roma
Però voglio qui dire che rivolgerò al
Vertice aziendale sia
Dell'azienda che delle testate un invito è un appello sotto il Presidente Ardizzone
Facciamo un ma proprio per fare lezione che ci avete
Affinché
La radio la televisione pubblica possa celebrare magari
Nella giornata del ventitré settembre non soltanto in quella giornata la la figura di Aldo Moro esattamente nei termini in cui oggi lo si vuole
Propose
Io a questo punto mi taccio sembrerebbe ci siamo messi d'accordo con l'onorevole Ardizzone finché
Io concludersi in tempo per dargli la parola rimando lui in tempo per riceverla ma
Approfittiamo anche qui di una combinazione favorevole e se d'accordo procederei a lui la parola per tutte i saluti essendo il
Padrone di casa
Felice di essere nell'Aula dedicata Piersanti Mattarella
Palazzo dei Normanni bene e io sono proprio ferite
Portare il saluto
Questo importante incontro ed è la prima volta che lo faccio dopo il ventisei maggio non ci poteva essere occasione e migliore
Perché
Per la mia storia io ero un ragazzino quando è stato ucciso Aldo Moro e alcuni quando parlano
Avevo tredici anni però sono quella immagine ti rimangono perché siamo stati drogati di politica
Quindi da ragazzino uno faceva politiche sono quelle immagini che ti rimangono impresse le manifestazioni di popolo che ci sono stati spesso noi diciamo in me
Che purtroppo
E non è un fatto nostalgico
C'è bisogno c'è bisogno di politica c'è bisogno di politica con la P maiuscola tutte le ragioni del perché c'è un sistema che ormai è traballante guardare
Senza alcuna vena polemica
Mi scuseranno se faccio questa digressione di che ha natura più
Siciliana
Ma mi sono ritrovato mio malgrado in polemica con un ministro della Repubblica proprio ora di questo momento ci sono le agenzie che sta che stanno battendo perché un Ministro La Repubblica mentre in
Un dibattito in Aula in corso
Sostanzialmente secondo me sollecitata
Ha detto quello che dobbiamo fare come Assemblea regionale siciliana onorevoli deputati
Cioè obiettivamente mi è sembrata una forzatura di carattere istituzionale CEE in altri tempi non l'avremmo mai immaginato
Una cosa del genere porre ognuno con le proprie convinzioni con perché perché
E lo possiamo dire
E mancano con tutto rispetto la formazione la scuola di partito io sono uno di quelli che ha fatto il movimento giovanile della Democrazia Cristiana non me ne vergogno tutt'altro
Non me ne vergogno perché c'era un modo di selezionare la classe dirigente
Così come
Noi vediamo nel Partito Comunista in due grandi partiti di massa il Partito comunista la Democrazia Cristiana c'era un modo di selezionare la classe dirigente che manca e ancora purtroppo purtroppo non si è
E non sia assolutamente trovato quel modello
Che possa portare il rappresentante del popolo siciliano del popolo italiano che sia portatore veramente di interessi generali dopo una completa formazione politica
E quindi quando noi
Facciamo un richiamo alle nostre tradisce la nostra storia e quindi parliamo di Sturzo vedo
I versanti Mattarella di Aldo Moro nella fattispecie diciamo ahimè
Erano altre
Però in cui non possiamo vivere di nostalgica dobbiamo guardare avanti altrimenti ci fermeremo
Sul su queste cose la dobbiamo pure percepire che i tempi sono cambiati allora dovremmo
Noi approfondire di più quelle che sono state le nostre radici guardate io la ringrazio l'associazione ex parlamentari
Ripeto è un'associazione alla quale tutti noi aspiriamo quelli attualmente siamo in carica spero di far parte di questa associazione fra
E per
L'assegno
Secche portarle va beh e a comunque sia
Si arriverà
Situazione ex parlamentari perché ritornano con uno spirito diverso da approfondire determinati temi che neanche momentaneamente che rivolgo ricopriamo incarichi
Probabilmente ci sfuggono
Il concetto di autonomia il concetto delle grandi riforme
E si vada ecco della stagione dei diritti e delle
Libertà
Un nuovo senso del dovere che obiettivamente questa bellissima frase di Aldo Moro che ma anche il senso del dovere spesso non percepiamo più quale sia l'interesse pubblico e qual è il nostro ruolo di parlamentare
Caro professore Piraino quante volte ce le siamo dette queste cose e allora dobbiamo recuperare recuperare il senso
Delle nostre radici della nostra storia
Lo possiamo fare secondo me lo dobbiamo fare altrimenti è veramente finita
Altrimenti veramente siamo vittime
De dei nostri errori lo siamo diventati io mandare non so come si sta attuando la riforma in atto non esprimo se a favore o contro tutto quello che sta avvenendo probabilmente una riforma andava fatta non so come si sta rivedendo poiché siamo in Sicilia insistevo meglio lo so il sistema delle Regioni
è chiaro che il sistema delle Regioni va rivisto io con tutto rispetto dico che la Sicilia non può essere paragonata assolutamente al Molise non significa che dobbiamo
Assolutamente in termini di popolazione Molise a trecento mila abitanti
Lamenta della Città Metropolitana di Messina per fare un esempio meno di un terzo della Città metropolitana di Palermo è chiaro che tutto un sistema
Di raccordi allora però perché dico queste cose perché spesso si va all'improvvisazione
Nell'uomo deputati a fare le riforme senza che ci sia una preparazione di base e questo si sono ostaggi della preparazione di base per l'assenza di un sistema di mediazione che era il partito
Chiamalo come vuoi poi quando noi parliamo di partito e come si evolvono al diavolo non è non è così
Non è assolutamente così manca il sistema di selezione ma anche il momento del confronto quello serio
Quello che alla fine esiti faceva sì che ci fosse una condivisione di un progetto
E allora
Io
Ringrazio
Per chi è che ha organizzato
Quest'incontro mi scusate se sono arrivato in ritardo ma l'avevo detto alla l'onorevole La Palanca o doverosamente ricevuto l'ambasciatore della Polonia che sono qui ad ascoltare certamente le parole autorevoli di quello che si dirà di Aldo Moro perché non finiremmo mai di apprendere grazie e buon lavoro
Grazie Presidente Ardizzone e a questo punto io se dei rapidissimo nel dare la parola ringraziandolo all'onorevole Franco Monaco
Grazie a voi
Ma dunque sul Moro si è già detto e scritto voglio dire tutto ma quasi tutto da parte di testimoni
Di storici di politici di gran lunga più autorevole di me lire disponiamo quasi ormai di biblioteche a proposito della vita
L'opera di Aldo Moro
Dunque sarebbe presuntuoso da parte mia
Che non ho nessun titolo speciale
Immaginare di poter aggiungere qualcosa di nuovo di significativo mi contento perciò e
Vi pregherei di prenderla proprio così di una
Testimonianza
Io ho una personalissima
Credo che più o meno in questo c'è un nesso diciamo con l'attuale produzione a una personalissima ragione di gratitudine verso Moro che pure non ho conosciuto
Devo all'UE mi
Questo
Carlos
Dicevo una ragione personalissima diciamo
Di gratitudine nei confronti di Moro che vi dicevo oppure no no conoscendo
Devo a lui la mia diciamo conversione tra virgolette
A una sensibilità e una passione politica a cui sono approdato
Solo in età matura
Come usa dire non sono cresciuto a pane e politica diciamo
Fatto l'esperienza dei movimenti giovanili di partito
Sono approdato alla politica attiva solo a quarantacinque anni suonati e nei miei anni giovanili però
Quanto appunto
Nella mia prima anche maturità mi sono occupato da altro
Di educazione di cultura
Universitaria associazionismo
Ma devo
Dicevo tale mio però a una accessibilità e una passione politica proprio al fascino
Che sin da allora
Fascino direi così discreto e se è vero
Che esercitava studi nella sua figura
Decisamente distante dai motore oggi imperante diciamo di un liberismo esuberante di facile presa comunicativa quindi il fascino
Discreto dalla sua servirà figura
Il fascino come posso dire della
Profondità del suo pensiero dei suoi discorsi
E dei suoi scritti
Sulla cui oscurità si è fatta una facile anche un po'sciocca Pironi ricordate le formule oscure
L'asserita oscurità Messico Moro Teo era a mio avviso l'altra faccia della cura di loro di lavorare un pensiero e di riflesso un'azione politica
Che aderissero alle pieghe inutilmente
Di una realtà di suo complessa
Tanto più in un Paese
Diciamolo così speciale cioè connotato da alcune marcate peculiarità pensiamo soltanto
Ditemi che avevano poi una
Ricaduta politica passiamo alla questione romana
O alla questione comunista
Appunto la cura quasi ossessiva di aderire dicevo per le sue parole e della sua azione
A questa
Complessità insomma mi affascinava quello che poi è stata data alcuni suoi esegeti
Denominata all'intelligenza degli avvenimenti cioè l'attitudine all'ascolto alla riflessione
Diciamo pure spesso un po'solitaria anche dentro il suo partito nel quale come è stato ricordato fu un uomo che
Nuove va sempre da una condizione di minoranza per paradosso anche quando
Del partito assunse la guida credo di poter dire così
Non avendo vissuto con la stazione dove sono
Molteplici profili di Moro che meriterebbero di essere tematizzato
Dal giovane dirigente Della Fucci alla
Professore ma studioso e maestro di diritto penale e di filosofia di diritto entrambe
Al Moro costituente al Moro politico allo statista naturalmente
E naturalmente ciascuno di questi profili meriterebbe di essere dicevo tematizzato dalla politica estera anche quella illuminata la politica interna la sua visione
Del partito si diceva e dello Stato cioè
Diciamolo dei due soggetti
L'uno soggetto politico il partito l'altro soggetto istituzionale allo Stato che sono stati i soggetti cardine del primo tempo dalla Repubblica tutti quelli
è stato forse lo possiamo dire la figura più imminente
Ecco a me piace diciamo
Dovendo fare tutta l'opera di sintesi e diciamo anche di drastica semplificazione
Quella
Profilo diciamo così un po'sintetico di Moro che io amo definire così fu il Maietta della democrazia italiana
Cioè il politico impegnato all'allargamento delle basi democratiche dello Stato cui fare accedere
Finalmente le masse storicamente escluse a cominciare
Dalle masse dei lavoratori
Il movimento operaio secondo un'altra tradizione
Il leader di quel partito italiano voi sapete che queste
La diciamo il titolo di un libro che
Agostino Giovagnoli ha dedicato alla storia dalla Democrazia Cristiana dunque il leader di quel partito italiano che si è assegnato il leader e anche del partito l'alta impegnativa missione di prendere per mano a una democrazia giovanile
Fragile insidiata da destra e da sinistra per accompagnarla da una condizione difficile
Incompiuta ricordate le formule morte della democrazia difficile la democrazia incompiuta per condurre appunto nella direzione all'approdo di una democrazia compiuta attraverso le tre notte fasi del centrismo
Del centro sinistra
Della democrazia competitiva alterna alternanza attraverso con la diciamo transizione della solidarietà nazionale che potè solo come posso dire patrocinare
E avviare
Ma che bruscamente si interruppe e forse non a caso e forse non a caso
è uno dei misteri forse il più intrigante il più drammatico dei misteri della
Della storia della Repubblica che si interruppe non a caso proprio a motivo del suo rapimento e dalla sua uccisione
Ora mai neutra della Democrazia grazie io la direi così all'esercizio di quella virtù cardinale
Ve le ricordate il vecchio catechismo le virtù cardinali le quattro virtù cardinale no non ce ne ricordiamo di quella virtù cardinale virtù politica per eccellenza che è la virtù della prudenza
Ma badate bene per chi conosce i testi circa le virtù cardinali la prudenza è l'opposto della timidezza
Dell'IVA verso l'utenza
Della pavidità
L'uomo prudente
Secondo la il classicismo una volta fissata con ponderazione la metta la democrazia compiuta nel caso
L'uomo prudente in bocca la strada che a quella metta conduce con tenacia con coraggio senza incertezze e senza ripensamenti
Solo a questo sì con la cura di fare tutti è solo i passi necessari per evitare strappi e lacerazioni
Consapevole com'era appunto Moro che la nostra acerba democrazia
Ricordate le sue espressioni non avrebbe retto a una opposizione politica e sociale condotta sino in fondo sono grosso modo para frazionate espressione su
Badate è facile oggi col senno di poi
Bollare quella prudenza e quell'arte ma ieri utica quasi avessero frenato l'evoluzione l'evoluzione del Paese
Con il cedimento a pratiche consociative questo è uno degli diciamo delle critiche che sono state mosse anche in sede politica e forse anche
In sede storica facile dico col senno di poi
Ma la consapevolezza era quello che la democrazia fragile insidiata non avrebbe retto appunto a una opposizione politica e sociale condotta sino in fondo
Vedi caro Rino il tempo
Mi impedisce
Di chiosare questa frase che abbiamo più più volte ha letto e che figura nel nostro sottotitolo circa appunto la reciprocità tra i diritti e i doveri frase dal tenore allarmato
Quasi direi angoscia
Nel senso appunto dei doveri che sempre devono accompagnare la stagione dei diritti
Un nesso di reciprocità ammoniva Moro recita entro il quale
Il nostro Paese non si salverà valere parole hanno un peso
Frase forse che oggi rileggiamo sinistramente evocativa anche della
Sorte tragica di Moro
Vittima appunto di un ribellismo folle e insieme il lucido lo possiamo dire
Ma frase che forse potremmo anche attualizzare appunto fatemi fare fronte preciso Pierluigi sa che sono sensibile
Meriterebbe di essere ripresa come
Monito anche a certi cattolici democratici di oggi ci sono mi domando anche qualche volta c'è ancora ci sia
Corrivi con una retorica dei diritti civili che forse dovremmo più brutalmente talvolta chiamare i diritti individuali dimentica del legame sociale
Mi verrebbe da dire anche del legame familiare perché
Pensiero corre
Agli interventi di Moro la Costituente sulla famiglia e sulle formazioni sociali
Dimentica della più genuina missione di una sinistra laica o cattolica che sia cioè quella dei diritti sociali della lotta contro le disuguaglianze
Ma dicevo mi piacerebbe ma sarà per un'altra cosa
Sia chiaro l'azione di Moro si situa dentro coordinate storico politiche che sono a tutti gli affetti alle nostre spalle io penso che su questo dobbiamo eccetera netti
La guerra fredda e il mondo diviso dalla cortina di ferro
Una democrazia allora minacciata
Perdonatemi la semplificazione da fuori
Anziché una democrazia malata dentro come forse si può dire oggi
Un Paese in tumultuosa trasformazione e anche
Diciamo in incipiente sviluppo
Non è la condizione di oggi una società ancora parzialmente a sfondo cristiana
Un sistema politico istituzionale a base proporzionale
In parte imperniato su partiti ideologici di massa e sulla centralità del Parlamento espressione che oggi non si ci azzarda avremo più la democrazia
Davvero un altro mondo e dobbiamo essere consapevoli
Dunque io credo sarebbe illusorio anche un po'patetica la pretesa di ricalcare i sentieri che Moro ha tracciato
E tuttavia io penso che mai come oggi
Nel tempo della retorica e del mondo annuo vista
Che rischiano di produrre la precoce rottamazione dei rottamatori
Parentesi una brutta bestia da domare quella del populismo e dell'antico
Etica che ti si ritorce contro
In questo tempo diciamo appunto della retorica del mondo hanno vista si fa strada Innella
Sensazione forse la convinzione che l'attualità di Moro lo dicevi tu sia esattamente nella sua inattualità
Un mio pezzo professore di filosofia Filosofia
Ci diano piace ricordare questo alla Cattolica
Amava distinguere tra attualità e contemporaneità
Spiegava contemporaneo e ciò che vale sempre
Anche se diciamo non sta
Dentro
L'attualità
Dentro altrove
Anche se formalmente iscritto nel passato come classici diciamo come
Contemporaneamente ciò che vale sempre
Così pure il mio maestro Rettore dalla mia università Giuseppe Lazzati qualcuno ce lo ricorda amico peraltro
Di Aldo Moro
Amava quella espressione era spesso sulle sue labbra di Santambrogio
Chiedo scusa per il latino Nova semper Where e tre parta custodire espressione di Sant'Ambrogio cercare sempre cose nuove
Ma custodire quelle antiche una volta vagliate come valide
Come fare
Ecco io penso che Moro ci interpella proprio per la sua inattualità ma contemporaneità per la sua distanza dalla fattuale cronaca dei nostri giorni
E dovendo molto sinteticamente per diciamo avviarne un po'alla conclusione
In una forma appunto di
Telegramma dovesse fissare questa attualità o meglio contemporaneità o attualità dell'inattualità
Io la fisserà in due direzioni
E due mi farebbe da dire trascendentale il cioè appunto
Lezioni che resistono alla prova del tempo
Ma lo faccio modo di indici
Due
Le tre scelti trascende in tale
Della buona politica e i trascendentale del cattolicesimo democratico su ciascuno di questi due fronti io
Vi faccio solo delle esemplificazione non posso fare altro
I trascendentale dalla buona politica
Tra esse
La mediazione
Come attività immanente alla politica democratica imprescindibile di una politica democratica
Ma badate mediazione in più direzioni sia intesa come confronto ricordato un'altra parola caro ad Aldo Moro la strategia del confronto come confronto e dialogo tra uomini e culture diverse
Come si conviene a una società pluralista
Fatemelo dire all'opposto della disintermediata azione oggi tanto decantata
A scavalco delle mediazioni e che produce rotture
Spesso non necessarie magari inutilmente ricercate
Quindi la mediazione intesa in senso diciamo orizzontale come confronto dialogo tra uomini e culture diverse ma mediazione anche intesa come
Tra il potere politico e le formazioni sociali che arricchiscono la vita di una comunità
L'articolo due della Costituzione
E infine mediazione intesa
Appunto come
Rapporto nesso tra
Mediato tra principi etico religiosi e saggio gradualismo democratico nella ricerca delle soluzioni legislative
E sarebbe da dire l'opposto della retorica dei principi non negoziabili
Secondo esempio sul fronte dei trascendentale detti il partito
Badate ma il partito inteso come soggetto collettivo come strumento di partecipazione affidato i cittadini come recita l'articolo quarantanove dalla Costituzione connotato da un metodo democratico interno
Moro fu
Chiedo che stimo conferma i testimoni l'uomo di partito
Spesso era più avanti nel suo partito ma fu sempre anche un uomo di partito
Mai
Uomo solo al comando
Uomo semmai che eccetera prima nella forza milite della ragione della persuasione
Resta consegnata alla mitologia
Il il discorso mi pare di otto ore se non ricordo male del Congresso di Napoli del sessantadue
E io ero piccolo ma insomma son cose che ho letto scontano otto cacciamo
Per per sei va bene abbiamo gli abbiamo dato una
Allora
Dunque attenzione
Cento la ricerca di una nuova forma partito improponibile quel modello dei partiti
Diciamo ideologici di massa che abbiamo conosciuti nel primo tempo dalla Repubblica
Ma
Ma senza contraddire due elementi cardine del partito che sono la soggettività collettiva nominalismo collettivo e la sua democrazia interna
E infine
Sempre nel sotto la voce i trascendentale della buona politica una politica che si alimenti
Ha una visione un pensiero
è un pensiero che a sua volta attinga radici storico culturali le quali
Turrin visitate rielaborate entro sintesi nuove lo sottolineo non siano però qual era vicina precise
Cioè l'opposto quindi di una politica schiacciata sul presente e sulla conquista di un facile consenso
Che si nutre di slogan accattivanti e poi e con questo finisco i trascendentale del cattolicesimo democratico piace dire del cattolicesimo democratico e sociale
Di cui Moro è stato a lungo un riferimento eminente
E che sono scolpiti esemplarmente nella Costituzione della Repubblica
E non solo nella sua prima parte e non solo dalla sua prima parte
E semplifico ma quindi diciamo
Chi ha letto le pagine del Moro costituente
Il lavoro come fondamento dalla cittadinanza politica il pluralismo delle formazioni sociali e dei corpi intermedi
Una concezione pluralistica e partecipativa dalla democrazia una democrazia sostanziale questa è una parola cara
A Moro e anche alla comunità del porcellino incroci dati dossettiani
C'è una democrazia che prende corpo in uno stato sociale
E politiche tese all'uguaglianza sostanziale quindi non solo l'uguaglianza dei posti di partenza
Per quello bastano i liberali per quello basta né liberale
E il principio valore dell'autonomia dalla politica lo abbiamo già evocato e della laicità della Repubblica intesa come Casa comune
E da ultimo potremmo aggiungere una universalismo possiamo anche dire di ispirazione cristiana del quale l'europeismo era
Rappresenta che rappresentava e rappresenta un corollario
Finisco
Pierluigi sa
Perché ogni tanto amichevolmente delle nostre vivace discussione non mi risparmia qualche
Gomitata diciamo citare arrivo
Sa che io sono entrato dalla porta del nuovo della
Magari dalla retorica dell'innovazione politica
Io resto sono approdato in Parlamento a valle di quel
Vero e proprio collasso del sistema politico partitico dell'inizio degli anni Novanta no
Il collasso del sistema politico tra cosiddetta Prima Repubblica
Io ho partecipato anche a esperienze politiche come si può dire un po'casual
Non convenzionali un po'movimentista insomma qualche volta anche in polemica con
Gli attori protagonisti magari anche lui dei partiti storici
Ciò nonostante vedete non so se è un revisionismo che appunto Pierluigi mi rimprovera Vietti richiamandomi miei trascorsi ma
Io
Non posso sottoscrivere alla tesi secondo la quale
Il passato è solo per sempre zavorra
Un peso un ingombro sulla strada del nuovo che avanza
Vedete talvolta il passato almeno il mio ma credo parlo di ciascuno di noi le culture
Le esperienze
I maestri al cui scuola ci siamo Forziati magari a distanza come nel caso di Aldo Moro
Non sono solo un ingombro
Una zavorra sono una preziosa irrinunciabile risorsa identitaria che cosa sia
A prescindere da tutto ciò che ha concorso alla formazione dalla nostra personalità
Una preziosa risorsa idee identitari che non possiamo rinnegare per inseguire il mito del cambiamento per il cambiamento
La retorica delle riforme prive di una
Riconoscibile direzione
Questa retorica delle riforme oltre che quella dei diritti
Vi segnalo che proprio lessicalmente a riforma vuol dire dare forma nuova il corpo sociale e quindi quando si disco e di riforme si riscopre il
Il primo interrogativo è qual è la direzione della forma nuova che si intende dare al corpo sociale
Quindi no al cambiamento per il cambiamento Nola retorica delle riforme priva di una riconoscibile dilazione no alla religione del fare
Come si
Fare fosse più importante del fare dei
Perfino su materie delicate
Lo posso dire compresa quella costituzionale
Grazie grazie moltissimo lo dico non
No formalmente a
Franco Monaco per
Il suo intervento chi
Legge
Le le le cronache delle politiche della politica
Sa bene che
Franco Monique Franco Monaco ama il
Linguaggio schietto e diretto e quindi come ha fatto riferimento alle sgomitate contribuisce
Castagnetti ci ho creduto economico non ho fatto fatica
A immaginarmi i confronti animati e ad amare
Animati amichevole comunque mossi dalla
Passione per la politica del voler cercare di fare bene
Una piccola chiosa voi uno scusa prima di dare la parola Pierluigi Castagnetti il cui intervento attendiamo tutti
E credo
Sia giusto sottolineare un riferimento fra i tanti interessanti svolti da Franco Monaco che e il tema della contemporaneità che appunto
Ha un'accezione diversa rispetto all'attualità
E da una parte
Vorrei invitare tutti noi me per primo ha
Evitare lo diceva anche Rino all'inizio l'elettorale tonica delle commemorazioni Hebiri la retorica anche nella nostra regia
Noi invece dobbiamo cercare secondo me
Di
Promuovere
Una istanza di contemporaneità
Perché noi rischiamo di avere oggi il confronto con diverse retoriche dell'uomo
Nessuna delle quali
Rischia di essere contemporanee e quindi di alimentare una pericolosa insidiosa visione del presente che non fondandosi
Su
Dici che abbiano una
Certa sostanza capacità di tenuta poi
Frana dinanzi l'evidenza dei fatti che certamente sono molto diversi da quelli degli anni Settanta l'abbiamo detto ma che comunque hanno
Una forza di cambiamento la società che produce
Un aumento di quelle condizioni di diseguaglianza che sono credo alla base
Per i cattolici ribellare per tutti quelli che credono nella politica democratica e poi la
Nel la base del proprio
Impegna
Credo che fra le virtù cardinali citate Earl e poi le conseguenti
E
Azioni tre trascendentale quella della mediazione sia un tema su cui anche minime indigene bene riflettere molto in un tempo in cui
Si è passati dall'idea della democrazia da compiere con la democrazia diretta e quindi alla intermedi di sì intermediazione e oggi cimentarsi con questo non è facile perché non ci si può soltanto
Riposi portare deve riportare nella certo indietro però questa è una sfida
Per chi fa politica
Che paradossalmente lo dico provocatoriamente sapendo quanto invece sia importante ma
Una riflessione su questa
Può paradossalmente trovare
Attenzioni maggiore di un una discussione soltanto invitata la legge elettorale che un tema fondamentale della democrazia ma anche
Difficilmente riesce ad essere percepito
Dall'opinione pubblica mi taccio dicevo con
Con una scusa che rivolgo
A tutti i presenti in particolare
Al Presidente Castagnetti perché non volevo mancare
Di essere presente con voi oggi a Palermo ma
Dovendo rientrare comunque in serata l'ultimo volo come sapete da
Da Palermo per Roma e alle otto otto e un quarto e quindi
Dovrò adesso
Andati via però
Cedo
La parola
Tredici Castagnetti con il dispiacere di non riuscire ad ascoltarlo ma con
Per la gioia comunque di essere stato presente qui oggi con voi e quindi la parola Presidente Castagnetti e grazie a tutti voi
Ringrazio Paolo messa e tutti quelli che
Mi hanno preceduto in questo convegno che si sta rivelando in molto interessante anche per me spero di non deluderli abbassando il livello ovviamente voi capite che l'onorevole Monaco a approfittato della FIAT cioè senza
Per lanciarmi in qualche
Frecciatina Massi e persino fatto
La obiezione che io gli avrei potuto presentare quindi mi ha tolto anche questo argomento
Mi limito a osservare che insomma sono
Contento che come dire
Il la lettura la riflessione su Aldo Moro e non di meno una valutazione sul Presidente Renzi gli abbiano consentito questa evoluzione nel pensiero politico
Che insomma che molte vera da parte mia e molto apprezzata somma penso che Renzi centri in misura quasi uguale a Moro insomma ecco nella deve aver definito questo pensiero
Di profondità e di spessore e di necessità di
Di strutturazione della politica
Guardate io partirò con una riflessione su Piersanti Mattarella non solo perché siamo
In questo convegno nella sala lui intitolata
Ma e perché l'associazione culturale la Fondazione che ha promosso questo convegno è appunto intitolata Luigi
Ma perché per molti versi come cercherò di dirvi io credo che Mattarella
Piersanti Mattarella non fosse semplicemente un Moro zero
Era per quanto giovane molto più giovane si prospettava si profilava all'orizzonte come il complemento necessario ad Aldo Moro
E mi spiego
Era sicuramente un intellettuale Piersanti Mattarella ma aveva
Come dire una cultura la cultura della concretezza della politica
Nonché a Moro mancasse ma Moro era aveva un'attitudine alla elaborazione del pensiero astratto lui stesso lo riconosceva
Poi è stato un grande costruttore di equilibri di incontri di processi politici
E però ecco credo che Piersanti Mattarella sotto il profilo della traduzione concreta dei presupposti culturali
In una qualche misura
Di fosse da complemento e non è a caso che Luigi dente
Aldo Moro vivente
Fosse stato pensato dagli amici Moro te
Piersanti Mattarella come
Il successore nella leader si del gruppo e inevitabilmente del partito
Quando nel mille novecentosettantanove Zaccagnini proporrà a Piersanti Mattarella di candidarsi al Parlamento nazionale era già accaduta la tragedia del assassinio di di Aldo Moro c'era
Non una riserva mentale c'era
Espressa in quell'invito
A candidarsi al Parlamento nazionale l'intenzione il disegno
Degli amici di Moro di investire immediatamente la successione alla guida
Ecco di questo che non è mai stata una corrente classica perché era una corrente che quando si è misurata da sola
E ha raggiunto il sei sette per cento al massimo l'otto per cento e dunque
Era una corrente modestissima dal punto di vista numerico è però nella logica della democrazia cristiana non si sa come quella corrente che aveva il sei sette per cento era la corrente egemone nel pensiero
Quando c'era da individuare scenari nuovi ci si rivolgeva Moro quando si vivevano momenti di transizioni e di difficoltà tutte le correnti ascoltavamo
Ci si attendeva l'indicazione di una via d'uscita
Ma debbo dire che gli anni Settanta sono gli anni che hanno celebrato Moro non solo come leader della democrazia cristiana cioè
Di tutta la democrazia cristiana ma della
Dello scenario politico italiano
Nel senso che non voglio dire che persino Berlinguer si era affidato Moro ma sicuramente nel momento in cui
Si avvertiva la necessità di costruire
Quadri nuovi e prospettive nuove ci si rivolgeva a monte
Voi dovete sapere che l'inizio degli anni Settanta è cominciata con una grande rifiuto di Moro nel mille novecentosettantuno era candidato alla Presidenza della Repubblica perché il Segretario radici il segretario del piccino avevano indicato come
Candidato alla Presidenza
Eppure venne bocciato perché inquietano a questa sua originalità questa sua diversità
Questa sua capacità di costruire il futuro non è che non ci si fidasse ma insomma
C'erano anche altri cavalli di razza all'interno della Democrazia Cristiana e come sappiamo poi andò a finire che venne eletto un altro democristiano ma non con le caratteristiche di Moro
Moro rimase sulla scena e non rimase con le mani in mano nonostante avesse subito una forte umiliazione alla fine degli anni Sessanta quando venne in un qualche modo liquidata la sua esperienza di Governo
Però Moro era incapace di
Rinunciare a pensiamo a pensare appunto scenari nuovi
E allora sto dicendo di Piersanti Mattarella perché Piersanti Mattarella in un qualche modo
Esercitava nel gruppo dei Moro Tei molti dei Moro tagli avevano le caratteristiche di Moro pensate a leopoldo Elia la Maria eletta Martini
Madame creata Scoppola che ma gravitava nei pressi insomma no erano
Dei dei pensatori
Per me i pensatori son quelli che
Pensano pensieri nuovi poi ci sono i pensatori che dicono pensieri che hanno letto da qualche parte ma
I produttori di pensiero non sottostanti vedete non solo nella vita politica pensiero che non era mai stato pensato
Ebbene
C'era da parte di questo gruppo un'ammirazione nei confronti di Piersanti metal Mattarella per su questa sua capacità
Di trasformare
Quello che era il paradigma che in un qualche modo era
Assegnato alla Regione alla Sicilia
Vede che io riassumo con le parole di
Don Mazzolari
Don Primo Mazzolari ha pubblicato un libro Sella Sellerio pubblicato una serie di interventi di don Primo Mazzolari
Sotto il nome viaggio in Sicilia e a un certo momento si dice l'astrattismo della sua cultura parla
Dell'uomo siciliano
Il suo magnifico gioco giuridico e filosofico
Nasce dal fatto penoso ma vero che i siciliani furono quasi sempre
Obbligati a sognare il diritto invece di godere la giustizia a comporre le idee invece di comporre uomini e cose
Io non so se Piersanti Mattarella avesse in un qualche modo assunto questo come una sfida questa questo
Messaggio di di di don Primo Mazzolari ma sicuramente
Ha ritenuto fosse suo obiettivo quello di
Di trasformare il diritto da una condizione astratta una condizione concreta vissuta
E la capacità di comporre pensieri con uomini e cose pure la sfida a cui lunghe attese
Fu l'ultimo leader siciliano di un leader meridionale non siciliano
Di peso che disse ESE
L'idea di una certa cultura meridionalista che ormai è scomparsa
Quando scriveva Zaccagnini
A cui voleva benissimo il segretario
Del suo partito per lamentarsi che appunto si continuasse a considerare il Mezzogiorno come un problema isolato o dai isolare rispetto alle grandi scelte economiche invece necessario proporre una politica nazionale
O quando protesta con il Presidente della Regione Emilia-Romagna Guido Fanti perché assieme al presidente della Lombardia pensavano di dar vita alla grande Padania l'appeal primo pensiero della Padania della unità delle Regioni ricche
Fu partorito appunto da questi due che sono stati due grandi presidenti di regione per la verità
Era uno che
Non era ancora Presidente della regione Sicilia ma sentiva la responsabilità
Come meridionale non solo come siciliano di contrastare questa mancanza di strategia
Neri di una lista seria che altro non era nel pensiero di Piersanti Mattarella che è una strategia nazionale il Meridione deve essere
Una parte imprescindibile di una strategia di sviluppo dell'intero Paese
No una politica parte
Isola tale
E
Quando in un qualche modo ha innovato la cultura dell'antimafia
Nonché la retorica antimafia non fosse necessaria
Era pure necessarie perché dice io pur dare una motivazione etica valoriale una creare una passione ne attorno a questi valori dell'antimafia e perché no
Da politico affatto del pensiero del dell'antimafia
La tradotto in una strategia concretissima per contrastare la mafia bisogna farle corpose che bloccano la mafia
Non i discorsi
La sua
Probabilmente qua c'è anche la ragione di quella sua morte così drammatica
La legge edilizia voi sapete molto bene il cambiamento appunto di Bindi tutti i parametri la riduzione del
Dei dei parametri di edificabilità dei suoli
Sia in zona urbana che in zona agricola cioè toccare concretamente la rotazione dei tecnici collaudatori
Come vedete apparentemente piccole cose la nomina dei commissari nei confronti dei sindaci inadempienti rispetto alle previsioni della nuova legge
Allora
Voi vedete
La concretezza
Con il linguaggio che Susan valore in politica la concretezza lombarda per combattere la mafia e
Per combattere la mafia
Allora
Dei vi ho fatto questo esempio perché possiate capire quello che io ho appena detto esordendo
Era complementare a Moro
Lo interpretava in termini moderni ma allo completava
L'ho completava lo concretizza
E non a caso appunto Zaccagnini a nome di tutti gli amici tento ecco di di costruirne subito insomma una leadership nazionale attorno a questa figura straordinaria
Ho fatto questa premessa perché per le ragioni che vi ho detto ma anche perché io penso che dobbiamo discutere del Moro televisivo vedendo tutti i suoi le le sue varie sfaccettature e gli ho fatto alcuni nomi prima insomma no leopoldo Elia pensate alla cultura
Siamo impegnati a qualche volta me è capitato a proposito dei cattolici democratici
Franco di riflettere
Il ruolo dei cattolici democratici in questo Paese l'influenza che hanno avuto l'hanno avuta sicuramente all'Assemblea Costituente
Io ero un ragazzino nella mia città venne a parlare Lelio Basso che in un qualche modo aveva un autorevole esponente dell'altra parte
Ecco rispetto a quella cattolica tant'è che a un certo momento quando si determinò quell'empasse all'Assemblea Costituente decisero di far fare
Due disposizioni una Lelio Basso e una a Giorgio la Pira per
Per vedere se era possibile sbloccare la situazione
E Lelio Basso
Che in questa città la mia città Reggio Emilia vice sono se non parlo volentieri in questa sede che in questa città che è la città di
Di e Giuseppe Dossetti perché questo qua assieme ai suoi amici ci sia fregato uso questa espressione non molto
Elegante
Perché nel mentre noi durante il fascismo stavamo nelle patrie galere questi giovani studiavano questi giovani cattolici nelle canoniche studiavano
E quando siamo arrivati all'Assemblea Costituente loro avevano un'idea dello Stato noi non ce la di uno Stato moderno dello Stato democratico
Allora sto dicendo i cattolici democratici hanno giocato un ruolo di influenza straordinario non voglio dire dice Monia sicuramente all'assemblea costituente per reati
E la carta non c'è articolo della Carta che non abbia il segno la grafia di un contributo del cattolici dei costituenti Cattolici democratici
Ma se voi pensate
A questi intellettuali Moro temi
Leopoldo Elia
è stato un caposcuola
Veniamo a dopo la Costituente
Un caposcuola del diritto costituzionale
è stato
Lui stesso Presidente della Corte costituzionale tre suoi allievi Presidenti di Corte cost la Corte costituzionale
Quindi c'era un filo di filone di pensiero
Andreatta lo si capì non si accettasse o no e Stato un caposcuola di un pensiero economico moderno cattolico moderno lui
Soffrì molto del fatto che vende che fosse
In un qualche modo allora c'era la Thatcher insomma assimilato
Al thatcherismo
Perché insomma era così a a volte anche paradossale provocatorio nel definire alcune immagini ma era un pensatore pur non a caso Moro lo volle come è suo è stato un caposcuola
Prodi Cavazzuti e chi più ne ha più ne metta vengono dalla scuola di Andreatta
Ardigò
Dopo che all'inizio del secolo scorso Sturzo fondo la scuola sociologiche italiana lo possiamo dire poi c'è stato il fascismo
Abito ma ripreso con l'autorevolezza di un caposcuola
Un filone di pensiero e di ricerca sommano nella sociologia italiana
Vi ho citato questi tre esempi e voi capite come la politica in quegli anni respirasse a pieni polmoni
Perché nei pressi della politica ci hanno intellettuali capaci di fornire alla politica delle suggestione dei pensieri degli stimoli delle indicazioni dai progetti
Il cattolicesimo democratico era questo e si
Questi personaggi erano tutti amici di Moro
Guarda caso guardate che io ne ho conosciuti pochi dei leader che sia tornano di consiglieri che ne sanno più di loro
Moro sicuramente era uno di questi
E gli va riconosciuto
E insomma l'influenza di Moro sulla politica italiana era l'influenza anche dei Moro temi non solo di Moro in quanto tale in quanto figura
Per molti versi singolare che qui è stata raccontata
Vedete si potrebbe e ci si potrebbe soffermare su villa
Si sulle lesioni di Moro che possono essere mi pare molto bella la suggestione di Franco mono con la l'attualità della sua inattualità nel senso che in un qualche modo evoca la necessità nella politica di oggi insomma ecco di riportare un pensiero forte solido
Solido e su questo sono assolutamente d'accordo non possiamo però trovare
In Moro la risposta a tutti i problemi che abbiamo oggi che sono tanti
Ognuno ha diritto di essere riconosciuto per il tempo in cui ha vissuto è situato in un tempo storico
Blocco e diceva che ognuno di noi ha influenzato
Più dal tempo che dire che dal pub dal e più figlio del proprio tempo che del proprio padre questo a dire che insomma bisogna renderci conto che non troviamo come diciamo niente somme
Né i nonni nel nel pensiero dei nonni le risposte ai problemi dei nostri figli ecco
Tutto ciò premesso ci sono alcune lezioni che che che debbono essere
Che possono essere riportate nel presente storico senza
Nessuna strumentalizzazione
La sua
Parlo di Moro la politica
Come sguardo lungo
Non si può vivere alla giornata
Purtroppo non è fenomeno di questi giorni né di questi mesi ma degli anni che sono le nostre spalle diciamo pure che senza evocare nostalgica per la prima Repubblica che la Seconda Repubblica
è morta di infarto perché è stata incapace
Di libertà
Liberarsi dal
Dal debba idee dal giorno per giorno di guardare avanti di avere un disegno di avere un respiro
Questo è il problema principale
Coltivare sguardi lunghi profondo vedere quello che si annuncia all'orizzonte quello che sta accadendo fiutare i tempi
C'è il discorso di morto nel mille novecentosettantaquattro al Consiglio nazionale della Democrazia Cristiana
Dopo l'esito del referendum sul divorzio
In polemica con Fanfani che aveva cavalcato quel referendum in maniera va be
E sostanzialmente dice va beh insomma l'avete voluto adesso bisogna guardare che cosa ci ha detto
E
L'indicazione del siamo nel settantaquattro e quarant'anni fa più di quarant'anni fa
Guardate che
Il tema di alcuni diritti soggettivi sarà ineludibile
Soprattutto per noi cattolici che faremo fatica ad accettare
Il diritto delle donne ai diritti al futuro dei giovani ma in particolare i diritti delle donne
C'è stato una stagione dice in quel discorso al Consiglio nazionale in cui
Un interesse superiore e collettivo
Ha fatto sì
Che gli italiani mettessero in secondo piano il proprio interesse soggettivo perché c'era un interesse superiore la difesa della libertà della democrazia
Con questo referendum abbiamo capito che
Non sono più disposti a continuare a farlo
A mettere ammettere
Il diritti
è più ampi
Ecco avanti ai diritti propri personali quindi questo deve
Deve indurci a delle riflessioni veramente
Profonde
E poi questo rapporto vedete
Con la fede
La considero
Una pure una lezione che può parlarci anche oggi vedete idolo Mancini che era un suo amico un filosofo sappiamo
Di Urbino diceva quando è morto Moro ha detto è morto l'uomo più piccolo e più laico della politica italiana
Più Pio e più laico
Pio nel senso che aveva una un suo rapporto con la fede assolutamente imprescindibile anche quel mattino era stato ammessa quindi
Martino del sedici di marzo come tutte le mattine
Apparteneva a quella generazione che si alimentavano di uomini politici che si alimentavano quotidianamente all'Eucaristia
Che in qualche modo hanno interpretato il significato anche della lumen gentium no quando si dice compito dei laici trattarle cose temporali il punto trentuno per ordinarle secondo il disegno di Dio
E poi dopo si dirà ma per raggiungere come si fa conoscere i disegni di Dio e che bisogna alimentarsi
Alla
Alla parola e alimentarsi all'Eucaristia Luigi
Era uno di quelli che aveva una confidenza con la parola come Zaccagnini come tanti altri enti
Di quella generazione e con le Uka restia una confidenza quotidiana eppure
Non ha mai ceduto alla tentazione
Come dire integralisti ca
Non aveva condiviso quel quelle referendum
Un po'perché ne intuì IVA l'esito
E un po'perché la riteneva un atto di prepotenza rispetto appunto a questa
Consapevolezza che stavano maturando l'esigenza di alcuni diritti che non potevano essere
Ulteriormente negati
Aveva un'idea
Però che la sede fosse importante in politica per i cristiani ovviamente
Guardate in che modo delicato ne parla nel mille novecentoquarantasei sul
La rivista degli interni dei
Gli intellettuali cattolici
Presenza spirituale nel mille novecentoquarantasei
La nostra fede non è una chiara visione di contorni reali definiti non è che eccitare le risposte a tutte
Ma una profonda tensione dello spirito che sa vedere con un altro sguardo che non sia l'umano
è un una
E ci aiutare ed è uno sguardo
Che non è solo uno sguardo umana
Molto importante
E continua una fede autentica apre vie nuove profonde dà vita ad una storia che non è comparabile con la vicenda ed io in quelle vicende di ogni giorno
A risorse di fiducia e di speranza che non si esauriscono per un fallimento che sorpassano di gran lunga
Ogni concreto prodotto della sempre ed efficiente azione dell'uomo
Il lessico e questo qua su è fuori discussione e però
Così denso e e così suggestivo
E nel Congresso del sessanta
Parlerà dei valori non negoziabili in questo modo allora non si chiamavano così
I dati della coscienza morale religiose religiosa
Bar più più tardi si dirà appunto i valori non negoziabili
Sono costretti a compiere un salto qualitativo quando essi pensano di esprimersi sul terreno del contingenze
Quei dati quei principi di fondo quando
Si esprimono sul terreno del contingente
Registrano un
Un salto qualitativo
Anche per non impegnare in una vicenda così estremamente difficile rischiosa punto it l'esperienza contingente la politica
Il terreni hanno del contingente nel per non impegnare nel sud del codice le autorità spirituale della Chiesa anche per questo
C'è l'autonomia dei cattolici impegnati nella vita pubblica chiamati a vivere il libero confronto della vita democratica in un contatto senza discriminazioni
L'autonomia e la nostra assunzione di responsabilità e il nostro correre da soli nostro rischio e il nostro modo personale di rendere il servizio e di dare se è possibile una testimonianza dei valori cristiani nel sociale
Tre anni prima che iniziasse il Concilio cinque anni prima della la dell'alunno Innocenzi
Ecco dice queste cose
Ma il mille novecentosessanta e l'anno in cui al congresso di Napoli lui debole aprire la collaborazione i socialisti la
La cosiddetta apertura a sinistra
Che venne bocciata con una virulenza dal presidente della CEI di allora
Un noto cardinale genovese silenziosi si eri va bene serva insomma lo sappiamo almeno quelli della mia generazione
Anche voi anche Montini
Tutti insomma la CEI era schierata era schierata contro questa operazione
E noi che cosa fece incarico quaranta deputati di fiducia suoi amici
Ad andare in giro per l'Italia a contattare tutti i vescovi a spiegare loro che quello che si stava facendo era nell'interesse del Paese e dunque anche dei cristiani e dunque anche della Chiesa
Giovanni ventitreesimo sono ormai pubblicati da da da dal gesuita sale ma anche altri ormai hanno
Messo le mani sull'archivio Giovanni ventitresimo che cercava di resistere di respingerla pressione di Siri che chiedeva un pronunciamento del Papa e poi si era accontentato del
Di un editoriale
Dell'Osservatore romano e sempre Giovanni ventitreesimo che diceva ma lasciamo fare ma lasciamo fare
Non diceva non hai ragione diceva ma insomma lasciamo fare nella loro responsabilità
E tutti si aspettavano nel mille novecentosessanta l'apertura del congresso che lui desse risposta
E non rispose ritrattando il disegno che aveva elaborato dell'apertura a sinistra ma precisandone immobili che vi ho detto
Lasciateci fare anche per liberare la Chiesa dalla responsabilità di entrare sul contingente nomi
Ci assumiamo questa responsabilità
E non la scarichiamo su nessun altro il nostro modo
Di credenti di rendere
Un servizio alla nostra chiese
Dovete contestualizzare perché adesso è facile dirle queste cose ma in quel contesto di conflittualità aperta pubblica
Fra la Conferenza episcopale italiana e la democrazia Cristiana con quello che
Che rappresentava l'elettorato cattolico per la democrazia era difficilissimo
Quindi
Come dire
Era un uomo delicato
Consapevole che la storia non può subire degli scossoni delle forzature
Consapevole della necessità che i politici
Siano in grado di
Di come dire di
Di interpretare i ritmi della storia quello che volete e però quando si convince di una posizione non
Ci rinuncia magari
Ad oggi era l'aggettivo ma va avanti questo era morto
Ma bisogna prima
E lavorare averlo ridisegno perché se non è il disegno non è una sfida
Così per l'oggi
Una vittoria banale sapeva che questa scelta avrebbe portato a una perdita come si verificò
Elettorale per la democrazia cristiana ma sapeva che era indispensabile
Allargare il gioco della politica perché altrimenti non si sarebbe progressivamente compiuto il disegno democratico no il discorso della democrazia incompiuta e della democrazia da compiere
Il passo della storia
Bisogna conoscere il passo della storia vedete potrei citarvi tanti esempi
Mi limito accettabili il dialogo con Berlinguer
Nel mille novecentosettantotto all'inizio del mille novecentosettantotto a casa
Del consigliere di stabile entra poi Presidente del Consiglio di Stato Tullio ancora che era vice segretario dalla Camera dei deputati amico di Moro
A casa sua si svolgevano i colloqui riservati fra Moro e Berlinguer e a un certo momento Berlinguer rappresenta Moro l'impossibilità da parte suo di continuare a
A garantire il voto al Governo Andreotti non avendo il Partito Comunista una rappresentanza riconosciuto la legittimità riconosciuta
Lei onorevole Moro perché si trattavano into in lei
Lei onorevole morde per rendersi conto che io non riesco più a temere ingenti
Perché non c'è il riconoscimento del nostro porto
Non c'è la nostra presenza al Governo noi siamo chiamati solo a versare sangue per
E ma siete ancora voi che continua e lui che gli dice onorevole Berlinguer deve avere pazienza perché i tempi non sono maturi
Perché il quadro internazionale non è maturo
Apro parentesi
Che siano stati le Brigate Rosse ad ammazzare
Moro
Non ci piove
Che ci siano anche state altre interferenze
E ancora da definire
Da un lato
E dall'altra parte si è saputo solo in anni recenti
Che dopo l'assassinio di Moro c'è stato l'attentato a Berlinguer a Sofia in Bulgaria
Che Berlinguer tenne riservato
Ne parlo solo con i i componenti stretti d'ufficio di segreteria del partito comunista per non dice Antonio disorientare la base
Quindi Moro
Dice a Berlinguer
Lei deve capire che i tempi non sono maturi e Bellin perché replica e dice avesse appropriata essere così sia lei a guidare l'Esecutivo qualche cosa deve ti concede Ricci
E Moro che dice
Guardi dovete avere pazienza deve essere Andreotti perché gli americani si fidano di luglio e non di me
E
E e quindi
Questa
Per Berlinguer
Ne ha parlato Tullio ancora che in una pubblicazione per Berlinguer
Quella fu un'occasione
Veramente importante per capire che cosa era il senso della storia di cui parlava spesso Moro per lui
E forse che cosa bisognava fare ancora quale pezzo di cammino bisognasse per il Partito Comunista compiere ancora per potere avere questa piena legittimazione politica
E il senso dello Stato lire capire che cosa sta accadendo nel mondo quali possono essere le conseguenze guai
Ai politici che fanno le scelte senza valutare le conseguenze gli effetti
Quindi
Il passo della storia che deve sempre essere conosciuto
E poi
Questo suo amore per lo Stato Abate Moro usava
Dei Verdi come il verbo amare
A proposito delle istituzioni che normalmente si usano nei rapporti interpersonali non per le persone cioè non per le istituzioni
E invece no lui sapeva che in particolare i cattolici ma
Non a minor ragione i comunisti
Avevano bisogno di imparare entrava in confidenza con le istituzioni e ad amarle perché solo se siamo alle istituzioni
Si è pienamente democratici perché le istituzioni sono quelli che garantiscono lo sviluppo di tutta la comunità di tutto intero il Paese
E quindi l'uso questo verbo amare le istituzioni
E in una polemica con Lucio Colletti che allora era
Un filosofo schierato a sinistra poi diventerà parlamentare di Forza Italia non importa
Che all'indomani delle elezioni del mille novecentosettantasei
Fa un articolo sull'Espresso infelice ma questi quattordici milioni di monache emorragie frati e suore e preti che ancora
Determinano
I
Infestano la democrazia italiana e Lugli risponde in un articolo sul giornale di invece professor Colletti lei deve sapere che in Italia non ci sono quattordici milioni di presbiterio o di monache no non ce ne sono molto meno
Ma se vuole capire perché la Democrazia Cristiana
Arduo fu il le settantasei fu l'elezione dei due vincitori la Democrazia Cristiana contino avere questi voti questi voti deve approfondire la sua analisi
Vede
Minori abbiamo elaborato questa capacità ha usato questo verbo di nuovo un verbo che non c'entra con la politica è un verbo della scienza medica
Abbiamo elaborato la capacità di auscultando il dorso del Paese
Per sentire che cosa sta bollendo che cosa si sta preparando
E poi
Conclude anche chi non ci dà il voto sì sfida di noi perché sa che nel governare terremo conto anche delle sue ragioni
Voi capite che c'è una concezione della democrazia
L'abbiamo liquidata nella nelle polemiche giorno il Consiglio non era il consociativismo
Era la convinzione che governare
Era responsabilità di una parte la parte che aveva avuto
L'investitura da parte degli elettori ma nel governare non lo so si possono non considerare
Le ragioni degli altri non tutte le posizioni le ragioni ovunque siano dislocati
Anche chi non ci dal voto si fida di noi perché sa che nel governare teniamo conto
Anche delle sue ragioni quando sono ragioni
Quindi questo
Ma la dignità dell'amore dello Stato siccome il tema di oggi era scusate l'ho tenuto troppo lungo da su più perché altrimenti non finiamo più
è già stato detto tra sia da Rino che data da da Franco
Vedete il ruolo di Moro dall'articolo due proposte dei diritti e dei doveri perché sono due materie che si tengono
Ma c'è una parte ancora perché noi siamo soliti citare l'articolo due eventi è vero perché l'articolo l'articolo due è frutto soprattutto dell'impegno di la Pira e di Moro
Che è quello che introduce il verbo riconoscere insomma no ecco
La Repubblica riconosce quindi ammette che c'è qualche cosa che è precedente la repubblicano riconosce e promuove riconosce
Questo è stato il genio del Daily dei costituenti cattolici inserimento di un verbo che dice che c'è qualche cosa che appartiene all'uomo in quanto tale è l'uomo precede le istituzioni
è l'ordine del giorno Dossetti ma comunque era quel gruppo lì
E marchi e chi dette ma un forte insomma la battaglia di la Pira è stato sicuramente Moro
A Moro ebbe un ruolo anche nell'articolo uno della Costituzione e ve ne parlo per questo perché
Credo che ci sia qualcuno che ci sta lavorando insomma ma ormai è uscita questa informazione che non era mai
è stata valutata dalle righe diving dagli storici
Voi sapete che a un certo né col dibattito alla Costituente era bloccato
E non si partiva e non si riusciva a capire da dove si potesse partire quale potesse essere l'incipit in grado di sbloccava il tutto
E si trovarono in modo riservato in un bar in fondo a via del Corso Roma prima di Piazza del Popolo Dossetti e Togliatti
Con questo tema
Qual è l'incipit
Era un certo momento Dossetti che di certo gli altri lei che ha più esperienza che è più autorevole di me faccio una proposta e togati dice lei che è più giovane se lo faccia lei la proposta erano Dossetti dice
Propongo all'articolo uno il tema del lavoro che Togliatti replica diceva lei lo fa per compiacere le nostre posizioni
E lo sa chi dice no no faccio per convincerli mie posizioni non le sue
Io so che nel momento in cui propongo il tema del lavoro a lei non può rifiutarsi per mille ragioni che sono arcinote è ovvio mondo che voi rappresentate i vostri collegamenti internazionali la vostra ideologia eccetera eccetera
Ma io faccio un'altra ragione siccome per me lasse attorno cui costruire il disegno costituzionale quello del personalismo
Io so che il passaggio dall'individuo la persona
Avviene solo attraverso la conquista della dignità e la dignità
Strettamente legata al tema del lavoro un individuo che non ha il lavoro non ha la dignità non è una persona
E quindi io voglio arrivare lì come lei vede
Io ci arrivo per un'altra strada ma io credo che questa debba essere questo debba essere il metodo con cui fa scrive tutta la Costituzione trovarci
D'accordo sui punti di approdo sapendo che i punti di partenza Ylenia attraverso le quali ci arriviamo sono diverse
Importante
Il punto di arrivo
E poi una cosa bellissima perché poi se andate a vederle si trovano faccia negli atti dell'Assemblea costituente
Quando un certo momento si apre poi i due Togliatti Dossetti cominciano ad occuparsi del tema di questo impegno assunto riservatamente scrivere appunto che la Repubblica fondata sul lavoro insomma no materialmente la scriveva poli Fanfani ma non interessa
Ma il dibattito nella prima sottocommissione un dibattito che vede partecipe soprattutto Dossetti e Moro anche nei momenti più delicati perché a un certo momento siano ammessi a scrivere quali fossero i lavori i titoli per avere diritto di cittadinanza
Perché giustamente Dossetti dirà a Togliatti guardi che capovolgiamo il paradigma
Della democrazia ateniese
Nel senso che la i cittadini erano gli uomini liberi gli uomini erano liberi perché c'erano altri che lavoravano per renderli liberi
Per noi invece il la cittadinanza ce l'hanno gli uomini lavoratori non quelli che
Che godono del lavoro degli altri
Capovolgiamo questo principio
E vedete che all'articolo quattro della Costituzione si introduce il concetto che
è un diritto il lavoro ma è un dovere
Perché un nuovo senso del dovere perché Moro e Moro che lavora questo pensiero
Perché c'è il dovere di contribuire da parte di tutti i cittadini a costruire il benessere della nazione della comunità
Quindi voi vedete l'originalità di un pensiero
Non ricina Rita rispetto ad esempio alle riflessioni
Qua c'è Andrea
Di di di dei dei di costituzionalisti di altri Paesi che non a caso poi hanno
Copiato da noi dalla nostra Costituzione questi che erano principi fondamentali
E che risalgono sicuramente ha
Una apporto importante di Moro dicevo prima che è stato in quella discussione un momento di sbandamento perché a un certo momento si era messi a scrivere tutti
I lavori che davano accesso al diritto di cittadinanza allora sicuramente il
Sono i lavori salariati gli operai contadini gli artigiani e cominciato a vacillare un po'perché l'artigiano lavoratore un imprenditore poi sbloccata Di Vittorio
Che era nell'altra terza sottocommissione per l'economica però vi siano anche gli artigiani interprete
Poi certo momento Dossetti metterli
Il lavoro ora ante Gillo nell'Aula e Togliatti diceva insomma se avete il problema di dare il diritto di di voto ai preti non c'è discussione è inutile che introduciamo terrò perché non capisco neanche che cosa voglia dire
No no no no non è il diritto per i parroci per i preti per i prescritti il lavoro oralmente io mi riferisco alle monache di clausura quello non c'ha più capito appelli
Non non ci ha più capito
Ma
Perché
Perché per costruire il benessere e di una nazione
è utile anche questo tipo di di di esperienza poi sono finalmente quando arrivarono in Aula cancellarono l'elenco che era un elenco in presenta
Abile insomma è vero ma anche in quell'occasione se voi vedete vedete agli atti insomma Dossetti era praticamente isolato se non fosse stato per Moro che
Aveva un'abilità dialettica bionde di approfondimento insomma nove fu lui che che in un qualche modo
Di dette una mano poi ripeto un po'le cose andarono in altro modo
Va bene
Guardate io o altre due paginette di appunti ma io mi fermo qua per dire che insomma
L'attualità dell'inattualità di Moro dice Franco Monaco ecco lì
Moro e questa roba qua
In questo senso allora possiamo io posso accettarla formula di di Franco Monaco che mi sembra molto felice proprio perché
In questo momento di disorientamento e di
Confusione
Della nostra esperienza politica nazionale lo dico anche alla luce di questi risultati io non giudico nel merito i risultati è evidente che gli elettori hanno votato in tal modo perché volevano votare in quel modo vanno rispettati è fuori discussione
è evidente che non c'è più il senso di appartenenza perché non ci sono più le ideologia e non c'è più verso la quindi la politica è cambiata molto
E però senza qualche ancoraggio robusto io credo che oggi proprio il momento di sbandamento perché
Vedete anche l'intervista di di Prodi stamattina che molto interessante però insomma amici miei siamo nel mezzo della globalizzazione al tempo di Moro non c'era
La globalizzazione ha
Ha cambiato tutto
Siamo nel mezzo di una situazione in cui le decisioni della finanza prevalgono e sono prese in una scala assolutamente inafferrabile dalla politica
Non tutto sempre per riprende una frase di Moro e nelle nostre mani non tutto è nelle mani di una politica nazionale
Siamo nel mezzo di una esplosione
Di un fenomeno che storicamente avvenuto solo ai punto i tempi descritti della DDA di dislocazione di massa di intere popolazioni da un continente all'altro quello che si è cominciato a vedere solo all'inizio
Allora di fronte a questo io capisco anche il tema della paura su cui si sofferma giustamente stamattina Romano Prodi separato insieme a molto serio
E la politica deve essere in grado di rassicurarli non credo che possa essere in grado di rassicurare dando delle risposte precise perché non ci sono di fronte a problemi di questa dimensione risposte immediate risposte precise
Possono esserci solo delle risposte di processo
E in
Qualche modo
Di metodo
Di nuovo soccorre Moro ciò cerchiamo di Stati Uniti
Perché come dice il Papa nella la o dato sì
Solo insieme tutti di qualsiasi colore possiamo affrontare problemi di queste dimensioni
Allora
Per potere creare condizioni di questo genere fermo restando che le dinamiche istituzionali devono essere quelle
Che la recente dottrina sta elaborando sommando il confronto il bipolarismo tutte queste cose che se ne
Però c'è bisogno di un
Di un Comune riconoscersi
Ecco il suo al
Principi che devono essere quelli che che che che che connotano la nostra convivenza perché se manca questo
Guardate io penso sempre al tempi dell'Assemblea costituente l'assemblea costituente come voi sapete era anche l'Assemblea parlamentare perché non c'è non due Assemblee
Quando si riuniva come Assemblea parlamentare i parlamentari si buttavano
I seggiolini l'un contro l'altro c'era era un'assemblea rissosi sì ma molto più di quelle che conosciamo in tempi recenti
Un'ora dopo Siri convocavano come Assemblea costituente e c'era questo clima
Questo clima di unità
E perché
Di nuovo Dossetti civilissima perché è la conclusione della seconda guerra mondiale
Cinquanta milioni di morti i sei milioni di ebrei della Shoah la divisione del mondo in due
L'invenzione della bomba atomica per la prima volta l'uomo
Era riuscito dotarsi dello strumento non per vincere il nemico ma per auto o distruggere il genere il genere umano
Questo era presente nella coscienza di quegli uomini
Che erano ripeto conflittuali
Negli spazi in cui la conflittualità era consentita
Ed erano convergenti la Costituzione è stata votata da più del novanta per cento dei costituenti
Sulle cose di fondo che sono le cose che riguardano il destino dell'uomo e per ricreare un clima di questo genere secondo me c'è bisogno veramente
Di
Tornare a favorire
Pensieri solidi
Educare soprattutto e di educare soprattutto le nuove generazioni a pensare alla politica come a una responsabilità ineludibile e non come un gioco
Grazie
Credo che
Ci possiamo fermare qui
Esprimendo gratitudine ringraziando i amici relatori per legge franche che
Ci hanno indotto questo pomeriggio ma credo anche ad avere
Un consenso per continuare in queste attività in prima fila onorevole alla e lo sta segnando
E credo dovremo continuare
Andrò alla fine se devo di questo tipo non è un passatempo non è un circolo di combattenti e reduci
è un modo per fare un po'attività che faccia a non dimenticare Iran vivono del passato e contribuisce
A dare
Non
Un animali al presente grazie