21 GEN 1993

Intervento di Alexander Langer sui bombardamenti USA in Iraq

STRALCIO | - Parlamento Europeo - 00:00 Durata: 1 min 28 sec
A cura di Andrea Maori
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La politica UE in merito alla crisi in Iraq.

Registrazione video di "Intervento di Alexander Langer sui bombardamenti USA in Iraq", registrato a Parlamento Europeo giovedì 21 gennaio 1993 alle 00:00.

Sono intervenuti: Alexander Langer (parlamentare europeo, Federazione dei Verdi).

Tra gli argomenti discussi: Arabi, Bush, Crisi, Curdi, Esteri, Europa, Guerra, Iraq, Medio Oriente, Onu, Parlamento Europeo, Risoluzione, Saddam Hussein, Unione Europea, Usa.

La registrazione video ha una durata di 1 minuto.

Questo contenuto è disponibile anche nella sola versione audio.
  • Alexander Langer

    parlamentare europeo (VERDI)

    Intervento in tedesco, traduzione simultanea in francese Il ruolo di "gendarme del mondo" assunto dagli Stati Uniti del Presidente Bush è inaccettabile e pericoloso per l'ordine mondiale, perché si usano pesi e misure diversi e perché l'uso della forza viene lasciato, senza nessuna consultazione, alla più forte potenza mondiale. Il risultato è che Saddam Hussein e la sua dittatura ottengono una immeritata solidarietà araba e internazionale. I verdi invitano a ritirare le proposte di risoluzione, compresa la risoluzione di compromesso, perché sono ridicolmente servili verso gli Stati Uniti (DE) Signora Presidente, certamente noi verdi non abbiamo alcun interesse a difendere Saddam Hussein e la sua dittatura, e questo da sempre. Conoscevamo e sostenevamo curdi e sciiti già dal 1990. Tuttavia riteniamo semplicemente terribile e inaccettabile questa gendarmeria mondiale che il Presidente Bush ha lanciato in questi ultimi giorni, in gran parte per ragioni di politica interna; Bombardare in questo modo e imporre l'interpretazione americana delle risoluzioni delle Nazioni Unite è a nostro awiso pericoloso per l'ordine mondiale, non solo perché qui si misura con due o tre misure diverse, ma perché l'uso della form viene semplicemente lasciata alla più forte potenza mondiale, senza qualsiasi consultazione. Si è fatto con questo un grosso regalo a Saddam Hussein. Egli ha infatti guadagnato la solidarietà araba e internazionale, cosa che certo non si meritava. Perciò vorremmo invitare i redattori delle proposte di risoluzione e soprattutto della risoluzione di compromesso a ritirarle in tempo senza far votare. Non rendetevi ridicoli per eccessivo servilismo verso gli USA!
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