"Lavoro, salario, giustizia sociale: il PDS con i lavoratori"

Questa
Volevo
Compagne e compagni possiamo iniziare questa manifestazione sono Marco semplici segretario della sezione aziendale del Nuovo Pignone ed ha avuto il compito di aprire questa manifestazione dalla Federazione fiorentina di Firenze e dal PDS regionale che ringrazio per l'incarico affidatole
L'ultima assemblea del lavoro del PDS a Torino del sei sette marzo segnò il confronto di rilancio di quel mondo così variegato quella Beringia di professioni così diverso dal concetto di classe degli anni settanta a cui eravamo abituati
In questi mesi si sono succeduti sostanzialmente tre avvenimenti
Tra loro intrecciate e che pongono di fronte a lavoratori scenari ed elementi nuovi rispetto ad allora
Le elezioni quelle politiche prima e delle maggiori cariche istituzionali poi la formazione del governo Amato su base quadri partita nonostante le sconfitte sia del cinque aprile sia durante il voto per il Presidente della Repubblica l'assassinio del giudice del giudice Falcone
Prova di una tremenda forza di fuoco della mafia contro lo Stato
Ma poi la reazione dei cittadini palermitani e la grande manifestazione organizzata da CGIL CISL UIL di cui va garantito un seguito
Lo scandalo delle tangenti iniziato a Milano ma poi esteso in altre città d'Italia compresa Firenze che ci ha fatto vivere nelle fabbriche nei luoghi di lavoro giorni di amarezza e di disorientamento per il coinvolgimento del PDS
In questo senso vanno valutate positivamente le prese di posizione ufficiale del PDS che hanno spezzato l'iniziali reticenze
Che cercavano di circoscrivere responsabilità sui singoli una prova di grande responsabilità che a questo punto altri partiti dovrebbero seguire
Sono utili esempi del PDS il preambolo morale pregiudiziale ad ogni accordo programmatico e quello del PDS di Firenze poi approvata in consiglio comunale di azzeramento delle nomine politiche
Negli enti di secondo grado del Comune che si col contraddistingue come atto di piena trasparenza
E proprio nella inchiesta di Firenze sui terreni di Mantegna no sicuramente senza la ferma opposizione del PDS fiorentino al piano di edilizia popolare del novantuno l'attenzione dei giornali e della magistratura non sarebbe stata quella che è stata
E una nota su questo i danneggiati da questa vicenda rischiano di essere i lavoratori che cercano alloggi c'è ventidue mila fabbisogno alloggi di fabbisogno oggi a Firenze e particolarmente i giovani gli sfrattati e poi anche i quattrocento lavoratori dipendenti delle due imprese edili coinvolti nell'inchiesta della magistratura
Tra i lavoratori occorre reagire
Noi abbiamo le carte in regola per essere la spinta al rinnovamento della politica così come auspicava il segretario Occhetto nel suo discorso a Bologna del ventinove maggio scorso occorre farlo tanto più oggi
Che ci troviamo di fronte a una seria crisi industriale grazie alla mia più politica del pentapartito sul debito pubblico e alla scelta puramente finanziaria di tanti gruppi industriali che ha provocato dovunque espulsione della forza lavoro
E qui l'elenco diverrebbe lungo partire dalla FIAT per passare alla Pirelli e poi alla lancia di Chivasso
Chi siglato con l'accordo dei lavoratori in Assemblea è stato definito un buon accordo difensivo
Per gestire un ridimensionamento occupazionale e produttivo ci vuole invece una inversione di tendenza
Si deve affermare una cultura della politica industriale una concertazione seria tra governo grandi imprese strategiche sindacato sul futuro industriale italiano ed anche la Toscana Firenze
Vedono aziende attraversati da profonde ristrutturazioni e colpiti da provvedimenti unilaterali
La Piaggio di Pontedera con la delibera del Cipi fatta da un governo moribondo che non prevedeva nessuno sviluppo nella cittadina toscana
Va invece evitata curati improvvisati la guerra tra chi al lavoro e chi lo cerca con uno strappo drammatico nel tessuto delle solidarietà la Regione Toscana va apprezzata per le posizioni che ha espresso non certamente leghista o corporativa come è stato detto ma che anzi pone le condizioni ora per una discussione seria anche per eventuale insediamenti al sud
Di Firenze voglio ricordare le situazioni gravi dell'ex super pila della Richard Ginori della Rangoni e della Saigo di cui già Occhetto sentì parlare una prece una precedente manifestazione dalla compagna Mara Nanni
Nella nostra città le più grandi aziende metalmeccaniche la Nuovo Pignone la Galileo la madre che Saigon rispettivamente il settore petrolchimico della difesa meccanotessile sono a partecipazione statale
Le loro storie prospettive sono diverse
L'amata e che con un andamento positivo attende assicurazioni
Vista la grave crisi che investe il settore la Galileo segna da tempo una precaria situazione produttiva vista anche la scelta industriale della direzione di ridurre la produzione civile
Il gruppo un'opinione segnala danni è un Bilancio e prospettive positive ma per la prima volta la cassa integrazione ha colpito due stabilimenti dell'opinione stesso quelli di massa e quelle dischi io
Inoltre l'attuale gruppo dirigente del quale in questi giorni viene votata la sostanziale riconferma si è contraddistinto per una miopia politica salariale nei confronti delle professionalità esistenti in azienda
Le partecipazioni statali sono state oggetto da parte del precedente governo di un piano di privatizzazione che anche se azzerato ieri al Senato il nuovo e affronterà
Noi vorremmo sapere quali obiettivi quel piano concretamente si porrà ma in ogni caso vanno tenuti in considerazione le specificità di ciascuna realtà evitando evitando pure operazioni finanziarie
Ed intanto il vecchio Governo aveva pronubi promulgato nei giorni scorsi uno mentre i presidenti a vicepresidente degli enti una scala mobile supera il loro il nuovo Governo pare che l'abbia bloccata di fronte a questo quadro sicuramente parziale nei prossimi giorni nei prossimi mesi dovremo avere un sindacato unito
E i lavoratori che sappiano fare valere la loro istanze nella trattativa sul costo del lavoro
Vanno respinte certe proposte ingiuste come l'addizionale del quattro per cento sull'il PEF quando sappiamo che siamo noi a contribuire al settanta per cento del gettito fiscale
E il PDS come partito dei lavoratori in maniera innovativa secondo la nuova articolazione che si sono determinate deve battersi con i propri programmi
Dal sacrosanto slogan a che il salario operaio non si tocca non possono solo scaturire i comitati di difesa della scala mobile si devono affermare nel nostro Paese nuove relazioni industriali
Si deve produrre una legislazione di sostegno che favorisca la codeterminazione e una nuova prassi del conflitto industriale
Attraverso regole e procedure in sostanza tutto quel capitolo diciamo lo stile sinceramente
Che non ha ancora fatto proprio tutto da tutti noi e che si chiama democrazia economica e la riforma esenzioni Istica va attuata prima di tutto prevedendo la graduale riunificazione di tutto il sistema e poi affrontare il tema dell'età pensionabile la politica fiscale deve al più presto scoprire e fare affermare quella parola più volte evocata e mai realizzata equità
Sono convinto che queste cose potranno passare attraverso una rinascita autentica della democrazia italiana con la costruzione di un alternativa
Un'alternativa che non sia un fronte dall'anima leghista come abbiamo assistito in questi giorni in Parlamento con l'estensione delle bandiere della lega o come anche l'assalto che è stato fatto a Milano nei confronti dei consiglieri comunali
Ma abbia questa alternativa i connotati di una sinistra
Capace di trovare risposte credibili alla crisi della società una sinistra che si propone non in termini del rifiuto della storica
Ma con la qualità necessaria di indicare i programmi all'altezza dei problemi del Paese e l'abilità di mettere insieme le forze per attuarlo
Le prospettive dei rapporti a sinistra esigono sempre sempre più ravvicinati le vecchie divisioni portano alla straniamento alla perdita delle proprie identità bisogna costruire uno nuovo unità per un'alternativa risana Trichet anche a livello di base
Battiamo sci nei luoghi di lavoro per realizzare iniziative comuni tra i lavoratori dei partiti storici della sinistra e altri movimenti della stessa sinistra
Una sinistra che sia fondata sul pluralismo sul dialogo e sul confronto
è molto importante valorizzare il discorso che il compagno Occhetto ha pronunciato alla Camera durante il dibattito sulla fiducia al nuovo governo
Un pasto particolarmente l'alternativa è necessaria attraverso un processo costituente la nostra è un'opposizione volte a realizzare una nuova sinistra di governo il nuovo soggetto dell'alternativa
Secondo me non servono quindi più le vecchie collocazione governative ad oltranza socialiste nell'opposizione per l'opposizione di Rifondazione Comunista elemento di conservazione anche sulla vicenda dell'elezione diretta del sindaco
Compagni lavoratori tocca anche a noi sollecitare fin da stasera questa strada le tentazioni di rinchiuderci in trincea ad aspettare gli attacchi ci sono
Noi dobbiamo invece portare elementi per sconfiggere il quadro politico e proporsi come forza di governo concludendo compagni dobbiamo dare il nostro apporto anche quando occorre criticare criticando il gruppo dirigente del PDS
Per la costruzione di un progetto ambizioso che segnano una discontinuità veramente visibile col passato nella politica del nostro Paese che riporti il mondo del lavoro produttivo al centro del dibattito e degli indirizzi economici
Apriamo ora gli interventi dei lavoratori
Pare la per primo Franco farci minatore della Società Italiana miniere di Iglesias seguirà Ivana per Luzzi della le regole di Arezzo
Un po'
Compagni e premettere dei parlare come minatore vi sia quindi è comprensibile per capire scusare c'è l'impostazione su qualche passaggio del mio intervento non sia sufficientemente evidenziato dalle da Botero separazione
Ma vengo subito alla partenza mineraria che solo da qualche giorno abbiamo concluso una una prima fase sui nostri obiettivi
Riteniamo una vittoria il fatto di essere riusciti a respingere un programma che prevedeva solo chiusure smantella mente e cancellazioni dei posti di lavoro
Ed è da qui che scaturì la reazione spontanea dei lavoratori di occupare il pozzo della Galleria detto dei cantieri minerari
Un piano che è bene approfittando anche del del momento politico che il nostro Paese extra stava per attraversando
Ha presentato i nostri sindacati un piano decisamente deciso unilateralmente in tono arrogante e provocatorio
Un disegno certamente studiato per colpire un intero territorio già messo in ginocchio da una situazione economica sociale è insostenibile senza precedenti
Un territorio che subisce le conseguenze negative della in competenza gestionale dell'assenza di una politica industriale da parte dell'intero comparto pubblico
Riteniamo che l'intento dell'ENI era incominciare dal settore minerario numericamente più debole sopraffare ottocento lavoratori sarebbe dovuto essere una cosa pressoria
Per poi proseguire al settore car bonis carbonifero anche allora tramite da impegni promesse mai mantenute da investimenti annunciate per la gassificazione del carbone ma ancora bloccate per motivi del tutto inspiegabile
Dal settore metano orge Passatore daranno un Niño interessata da una grave crisi gestionale e finanziaria
Con lei bisogna strano se conseguenza delle vite d'appalto che da mesi non percepiscono neanche salari questo è il quadro drammatico del Sulcis Iglesiente
Ma riteniamo che l'ENI non abbia valutato a fondo che al settore minerario tradizionale tradizionalmente radicato nel tessuto sociale dei quei territori
Ne trenta giorni di occupazione abbiamo a vuoto una solidarietà incredibile
Dalle istituzione al mondo cattolico alle popolazioni intere tutti al nostro fianco per difendere quel po'che vi pochi posti di lavoro Capestrano in quel settore
Un settore che da sempre ha fatto scrivere pagine di storia per le angherie subite ai soprusi adespota menti agli eccidi
Ma anche dalle lotte sindacali democratiche Cipelli che hanno dato un grosso contributo l'emancipazione di tutta l'isola
Per questo la notte del sedici giugno ci siamo sentiti ulteriormente tra delitti e umiliati
A distanza di sole quattro giorni dall'impegni presi a Roma davanti al ministro dell'industria la società italiana miniera ci voleva bene beffare stravolgendo un documento che aveva firmato insieme ai nostri sindacati
L'esasperazione sprawl sa anche dei gesti inconsulti ci sono le occupate le miniere masse rischiato anche l'in c'ha già dei nostri dirigenti certamente gesti non condivisibili ma da condannare ma davanti a tale provocazioni
La gente diventa davvero incontrollabile è credetemi gente onesta e civile dopo un'altra settimana Villotta siamo riusciti a far tornare bene ad un tavolo di trattative con l'impegno di ripresentare il piano ma stavolta non solo lui
Col sindacato tutte le veglie il Governo la Regione Sarda la regione sarda che ancora deve spiegare come mai non prese posizione su quel piano che possedeva da prima delle elezioni di aprile
Noi siamo consapevoli che anche il nuovo piano non potrà essere indolore per noi e siamo disponibili anche a narrazione dei razionalizzazione ma poniamo tre punti che noi riteniamo fondamentale
Primo il mantenimento di una base minerarie produttiva fino ad esaurimento dei giacimenti già pronti alla lavorazione definendo organici quantità e costi
La realizzazione di un presidio finalizzato a valorizzare le tecnologie la professionalità della cultura minerali
Secondo che ci sia un recupero ambientale nelle aree minerarie dismesse in un vasto territorio depauperato in decenni di attività dalle varie società che ci spiace sono sono sono succedute
Terzo che ci sia un'immediata prende Sud esazione di un di quel territorio che sia finalizzata al recupero occupazionale
In quel settore che negli ultimi anni è andato in esaurimento ecco noi su questo vigileremo giorno sì al giorno pronti a ricominciare pronte a Bingo nuovo sacrificio per difenderci nostro lavoro
Company queste la nostra Sardegna fatta di gente che lotta per il lavoro per i propri diritti e che le foto rifiuta totalmente la parchi pratica metodi di barbarie
Che non hanno niente a che vedere col mondo civile siamo tutti stretti attorno alla famiglia Qassam che da mese vivono nell'angoscia di un dramma molto più grande nel fosco dell'amore
Nei giorni dell'occupazione siamo anche andati personalmente come minatori alla manifestazione di Arzachena con le nostre preoccupazioni
Ma consapevole i calendari di tutto c'è la vita la vita di un bambino di otto anni che del piccolo Farouk prigioniero da centosettantasei giorni di un manipolo di delinquenti che la Sardegna tutta rifiuta
E non c'è giorno che non si svolgono manifestazioni pensate solidarietà ed invito a chi sa parli
Ma certo non può essere l'esercito a risolvere questi problemi
E a far sì che non si ripetano semmai con le nostre battaglie battaglie per il lavoro che da qui è incominciata e che si proietta prospettive future per i giovani
Affinché non trovino la necessità di intraprendere via sbagliate ma deve essere il lavoro a condurre la civiltà e la democrazia
Il Sulcis-Iglesiente non si arrende lancia la propria sfida e lo vuol fare con questo partito che seppure in un clima di sfiducia concede ancora ampi di spazio alla speranza e alla voglia di lottare ho finito
E la parola farà appello del consiglio di fabbrica della le folle di Arezzo seguirà Giuseppe Di Lorenzo della lancia di Chivasso
Compagni sono una delegata della le aporie moda di Arezzo azienda del settore abbigliamento che fa parte del gruppo Marzotto
Settore che in questo periodo ha nell'occhio del ciclone per quanto riguarda la sua esistenza
Di conseguenza e di conseguenza l'occupazione per migliaia e migliaia di posti di lavoro
E questo lo dico perché c'è una precisa linea livello nazionali della fede tessile per per questo settore che a quella del decentramento massiccio all'estero
Lo chiamano traffico di perfezionamento passivo in sostanza significa che le produzioni vengono dirottate in Paesi emergenti dove la manodopera costa poco
Pochissimo e si svuotano le nostre aziende per colonizzare i mercati delle aste del terzo mondo
Una nuova forma di sfruttamento quindi per procurarsi sempre di più un monopolio nel mondo e margini di profitto Sempre di più sostanziosi
Voglio anche ricordare che questo settore è quello che ha i salari più bassi rispetto ad altri
Questa linea anche la fede tessile comporta in Italia nelle nostre aziende infatti ristrutturazioni con massicce perdite occupazionali
Badate bene questo è un settore che nonostante la mancanza di una politica governativa voglio dire che per anni è stato ignorato da sempre dai vari governi perché è un settore manufatturiero e quindi povero
Ecco nonostante questo sia difeso bene vedi il peso che anni la bilancia dei pagamenti sia difeso anche perché è ricco di professionalità e di creatività
E queste sono state poi in sostanza le qualità che hanno reso il made in Italy famoso nel mondo
Dunque noi perdendo questo settore avremo una perdita complessiva di una serie di valori occupazioni e di conseguenza anche le tecnologie ad ad essa collegate
E per quanto riguarda l'occupazione ce n'è per tutti in giro di difficoltà ma in questo settore colpisce in particolare le donne che sono poi quelle più esposte e per le quali difficilmente poi ci sono alternative
Perderemmo anche un patrimonio culturale notevole di lotta
Guardate io credo che per noi è inestimabile perché le lotte delle donne sono stati importantissimi sia per le conquiste del lavoro che nel campo sociali determinanti per l'affermazione delle sinistre e anche del nostro partito
In questo quadro della fede il tessile Mazzato si comporta come gli altri ha comprato aziende in tutto il mondo Germania Giappone America Tunisia ai Paesi dell'Est e ora sta ristrutturando laddove a non è che non c'è laddove ha un po'meno profitti per Arezzo si profilano perdite notevoli va anche ricordato che questo gruppo gli fu ceduto a a suo tempo dall'ENI a costi bassissimi quasi regalato
E beh riassumo velocemente questo piano Marzotto
Cento dipendenti in meno ad Arezzo entro l'anno chiusura di uno stabilimento duecento occupati in Casentino Marassi Ina aria della provincia aretina dove questa è l'unica azienda con l'occupazione femminile
Altre due linee di produzioni meno ad Arezzo che occupano circa quattrocento persone tutto questo entro il novantaquattro
Quindi la situazione è drammatica
Il sindacato sta cercando di dare risposte acquisto anche se è difficile
Una prima risposta c'è stata il ventisei giugno scorso c'è stato uno sciopero europeo a sostegno del settore con una maschera manifestazione svolta a Bruxelles alla quale hanno partecipato anche molti lavoratori italiani
Ma fare una battaglia Marzotto e alle sue strategie dicevo
Dicevo prima estremamente difficile perché questo è un gruppo multinazionale con aziende sparse nel mondo quindi una battaglia isolata la Linke invero fabbrica per fabbrica sarebbe estremamente sarebbe estenuante e poi da sola non basta per raggiungere risultati chiedi anche soddisfacenti per la difesa di questo settore
Il sindacato avanzato delle proposte a livello europeo per la difesa del settore in sostanza si chiede che si stabiliscano delle regole per il lavoro all'estero
Reale regole che devono valere per tutti i Paesi c'è che servano ai eliminare la concorrenza selvaggia che attuali che si sta facendo lo Stato tra stato proposte
Che che sono valide però a mio avviso o sono sostenute dal governo e dai politici o altrimenti rischiano di fallire e di non produrre nessun'risultato
Inoltre il settore necessità anche di un sostegno dal governo italiano e questo si può fare anche attraverso una più corretta applicazione degli oneri sociali
I quali pesando sulle aziende per il numero degli addetti anziché sui profitti che sono diversi tra settori i settori ai a secondo anche dei materiali che si lavora
E su questo a nostro avviso è indispensabile un impegno del nostro partito a tutti i livelli sia istituzionali che politici
Del resto questo è anche quello che i lavoratori si chiedono tutti i giorni
Quindi questa iniziativa di stasera è molto importante
Però occorre continuità nel nostro impegno politico e la battaglia è difficile ma ritengo che dobbiamo attrezzarci per rispondere come il movimento operaio e e la nostra storia ci ha sempre insegnato
Ha ora la parola Giuseppe Di Lorenzo del consiglio di fabbrica della lancia di Chivasso seguirà Anzani per la ex superabile
Compagni e compagni sono un operaio gliela lancia di Chivasso nella quale avete sentito parlare di noi in questi mesi per la dura lotta che abbiamo fatto è condotto senza risparmiarci un attimo
Ma prima di entrare nel merito specifico dell'accordo mi preme dirvi che sono lieto distare questa sera in mezzo a voi per portarvi il saluto mio e di tanti compagni dei lavoratori della lancia di Chivasso
Va tutta la nostra solidarietà ai compagni ai lavoratori della Piaggio che in questo momento così difficile
Stanno lottando per il posto di lavoro per l'occupazione
Chi meglio di me non comprende il vostro problema così drammatico
Dopo sono dove sono passati solo pochi giorni nere dall'intesa tra le parti e io sto vivendo ancora quei momenti difficili di una dura lotta di oltre un mese dove i veri protagonisti sono stati i lavoratori
Compagni la nostra lotta ha costituito un esempio eccezionale di partecipazione di consapevolezza una cosa posso dire noi abbiamo piegato la Fia
Con le grandi generosi e prolungate lotte di tutti i lavoratori del della lancia che qualche osservatore frettoloso ci aveva definito rassegnati tra virgolette
Abbiamo costretto la FIAT ad intavolare una vera trattativa dopo anni che non succedeva più a modificare le scelte che voleva far sottoscrivere senza discussioni con le organizzazioni sindacali
Un risultato ancora più importante e che è stata ripristinata un'autentica democrazia sindacale per merito del gruppo dirigente della FIOM piemontese
Ed è stato riaffermato il principio che solo noi i diretti interessati con il nostro comportamento abbiamo strappato un risultato positivo
E la garanzia del rientro per tutti i tre mila settecentocinquanta operai
Un terzo è esatto dei quali ricollocati nell'ex stabilimento della lancia
Delle assemblee di giovedì due luglio c'è stata l'approvazione dell'intesa a grande maggioranza dei lavoratori all'unanimità compagni
Nel merito compagni molto velocemente vi espongo alcuni punti dell'accordo
Primo la FIAT ha avuto conferma che investirà un in un decennio quaranta mila miliardi oltre ventidue mila miliardi in Piemonte sul prodotto sui processi e impianti
La FIAT si impegna a non chiudere nell'arco di un triennio nessuno stabilimento italiano
Tutti i quattro mila e duecento lavoratori dalla Lancia a partire dal tre agosto del mille novecentonovantadue saranno messi in cassa integrazione
A partire da questa data i lavoratori verranno sospesi dall'attività lavorativa con richiesta di intervento e trattamento di cassa integrazione guadagni straordinaria
Per ristrutturazione riorganizzazione conseguentemente nel periodo che va da settembre a dicembre novantadue
Inizieranno i trasferimenti a Rivalta e ammira Fiore inoltre la FIAT FIAT auto si impegna nell'aria di Chivasso ad ospitare produzioni industriali Delta integrata una nuova spider componenti per auto con l'impiego di mille duecentocinquanta dei lavoratori compagni dei quattro mila duecento operai impiegati attuali a differenza de all'inizio che voleva soltanto cinquecento seicento lavoratori che l'azienda principalmente voleva impiegare
In definitiva l'impegno che tutti i lavoratori assieme alle organizzazioni sindacali hanno dato per ottenere i risultati soddisfacenti nell'aria attivasse disse
Ha dato dei buoni risultati per il mantenimento del polo industriale
Per questi motivi si deve lavorare per rilanciare l'economia torinese
Il PDS propone e si impegna a favorire l'apertura di un confronto tra governo regione il fiato e associazioni industriale organizzazioni sindacali per realizzare un accordo di programma per ripuntualizzare dell'aria torinese
Per concludere compagni a nome mio e di tutti i compagni del PDS ci auguriamo che l'impegno del partito del partito sia proficuo nell'interesse di tutti i lavoratori nell'aria torinesi piemontese grazie compagni
Ora la parola Arrigo Canziani del sindacato FIM FIOM UILM di Firenze che leggerà un comunicato sulla volta ex super pila come seguirà Gavino Angius della segreteria nazionale del PDS
Come ha detto semplici sono un sindacalista dei lavoratori metalmeccanici debbo dire a voi tutti che la mia personale appartenenza politica come sanno alcuni amici qui presenti è diversa dalla vostra perché riferito alla DC dove cerco riportare una piccola testimonianza dell'impegno
Che svolgo intervengo però molto volentieri in questa manifestazione al nome di FIM FIOM UILM per illustrarvi brevemente le vicende della volta industrie si la ex per Pila meglio conosciuta ben sapendo la grande importanza che esercita il vostro partito nella politica locale del paese
E fra i lavoratori
L'azienda in cui operano attualmente duecentosessantadue dipendenti vede gravemente compromessa la propria attività e quella di chi ci lavora a causa del mancato rinnovo del contratto di fornitura con dura c'è che è il principale partner industriale che assicura quasi due terzi della produzione complessiva dello stabilimento di Scandicci si apre di nuovo una profonda crisi a meno di tre anni dalla conclusione di una difficilissima vertenza che ha portato anche tanta riduzione del personale
Con il passaggio della dura Sella l'attuale proprietà che avrebbe dovuto determinare il rilancio aziendale accompagnato e sostenuto dall'impegno della stessa dura c'è questo grande gruppo multinazionale per gran parte le produzioni da fare
La proprietà attuale arriverà che ha rivelato che ha rilevato l'azienda ha sicuramente delle responsabilità perché ha disatteso gli accordi sotto il di in sede ministeriale riguardanti l'avvio mai realizzato di nuove linee per la produzione delle pile cosiddette a lunga durata che si dovevano aggiungere a quelle dire tradizionali solo ultimamente aveva dichiarato di voler riprendere in esame questi progetti in queste condizioni per dare certezza all'attività aziendale è indispensabile la ripresa della trattativa con dura cioè
Per arrivare alla definizione di un nuovo accordo in grado di riportare in fabbrica i volumi produttivi necessari cioè un milione di lire al giorno
è urgente intervenire subito verso questo gruppo multinazionale per non dare giustificazione alcuna alla volta sull'ulteriore ristrutturazione riduzione dell'occupazione
Siamo già in presenza di lavoratori in mobilità ultimamente anche in cassa integrazione
Con altre opere annunciati interventi per oltre centocinquanta addetti sarebbe Losi mantelli mento della fabbrica che invece alle potenzialità tecnologiche e professionali
Per ampliare consolidare la produzione in un settore detiene molto bene il mercato
Concludo dicendo che nella la porremo esercenti si legge che una sana politica ammette il lavoro tra i beni da condividere come forse la chiave essenziale di tutta la questione sociale
A nome del lavoratore dell'organizzazioni sindacali mi rivolgo al segretario del partito del PDS di presente onorevole Occhetto ai rappresentanti delle istituzioni locali
Qui presenti per richiedere ogni utile intervento mirato a rimuovere gli ostacoli che si sovrappongono alla trattativa fra le parti
A tutti i presenti a questa manifestazione chiaro sostegno solidarietà per la lotta dei lavoratori della volta grazie
Alla parola Gavino Angius della segreteria nazionale del PDS seguirà contino Domenico della Piaggio di Pontedera
Care compagne e compagni come voi stessi avete potuto sentire dagli interventi noi non siamo qui stasera
Soltanto per testimoniare a noi stessi al Paese un legame indissolubile tra il nostro partito i lavoratori e le lavoratrici italiane
Sebbene anche ciò costituirebbe un grande merito in un paese in cui manifestazioni ed assemblee di lavoratrici e lavoratori promosse da altri partiti sono pressoché sconosciute
Noi siamo qui lo dobbiamo dire con grande chiarezza
Per avviare una lotta con i lavoratori italiani contro le scelte che il governo Amato si accinge a compiere
A destra e anche a sinistra c'erano da ci avevano dato e ogni tanto ci danno per morti per finiti o perduti alla causa degli operai dei giovani e dei pensionati
E del resto noi sappiamo che questa è una speranza antica prima per lunghi anni si nutriva degli attacchi al Partito comunista italiano e oggi si ritiene possa trovare alimento negli attacchi al Partito democratico della sinistra
Noi abbiamo sentito in questi ultimi mesi
Si può dire in questo ultimo anno ogni genere di attacchi di insidie di tranelli e di provocazione nei nostri confronti
Perché questo attacco concentrico e distruttivo se contemporaneamente veniamo dipinti quasi come anime morte come un partito amorfo insignificante perché si sprecano ebbe a volte tanta carta stampata somme immense costi giganteschi impegnando apparati privati e talvolta anche pubblici contro di noi se siamo da considerare quasi infinito
Il perché ci è molto chiaro
Vogliono colpire noi per le nostre idee e dei valori che intendiamo rappresentare vogliono colpire l'idea stessa che noi portiamo di rinnovamento della politica di trasformazione dello stato di riforma sociale che noi abbiamo messo in campo vogliono colpire la nostra autonomia politica e culturale la nostra visione critica della società e dello Stato
Vogliono bloccare sul nascere il tentativo lo sforzo certe immane che stiamo compiendo di ricostruire una sinistra unita e forte vogliono cercare di annientare ciocche di vitale noi rappresentiamo nella democrazia italiana le aspirazioni di giustizia e di liberazione di milioni di lavoratrici e lavoratori
Ecco che cosa ha colpito ecco che cosa c'è dietro l'attacco a noi l'attacco dunque anche ai lavoratori la reazione di una grande parte della classe dirigente italiana che vuole mantenere intatto il proprio potere nel momento in cui si sollecita dalle lettrici e dagli elettori non solo da noi una grande riforma della società e dello Stato
Questa lotta contro di noi non è dunque una cosa da poco
Questa lotta contro di noi tende a mettere in discussione il destino stesso della democrazia italiana le prospettive della sinistra la ricostruzione l'inveramento dello Stato democratico
Mettere in discussione i poteri politici e poteri sociale
Ecco allora le lotte dei lavoratori delle lavoratrici e dei lavoratori si apre una fase decisiva per la vita democratica del nostro Paese noi vogliamo che le lavoratrici e lavoratori gli operai scendano in campo
Dicano la loro continuano e tesi altri vogliono lasciarli e Mancini
Ecco essere oggi Partito delle lavoratrici e dei lavoratori italiani significa forse più di ieri renderli partecipi i protagonisti di una grande battaglia politica democratica per il futuro dell'Italia
è in atto uno scontro che è al centro interessi giganteschi
E non a caso questo scontro come cui abbiamo sentito al centro il futuro dell'economia italiana del lavoro dell'industria italiana uno scontro al centro del quale ci sono equilibri finanziari ma anche il governo il futuro del governo delle nostre città del territorio la difesa e la produttività ambientale ci sono varie spinte al cambiamento ma non tutta dello stesso segno
C'è chi vuole una democrazia sempre più striminzite racchiusa in poche mani
E chi vuole invece una democrazia più alta più partecipata più efficiente e funzionale questa è la nostra sfida al Partito socialista e alla Democrazia cristiana e sinora non l'hanno accolta non l'hanno voluta conifere
Ecco allora la ragione di fondo di questa nostra iniziativa avviare partendo da alcuni da questa città la costruzione del partito del partito delle lavoratrici e dei lavoratori che afferma il lavoro come diritto
Lavoro come liberazione affermazione della dignità della persona umana
Vogliamo costruire il partito e radicarlo in ogni luogo di lavoro e di studio è in atto un attacco allo stato sociale al diritto al lavoro al Salario dei lavoratori alle pensioni
Ed è per questa figlia che governo e Confindustria vogliono uscire dalla crisi economica industriale dalla crisi finanziaria noi non subiremo questo attacco
C'è un carattere nuovo della nostra lotta e della lotta delle lavoratrici e dei lavoratori carattere non difensivo
Ma al contrario una sfida aperta sul terreno della riforma del riformismo moderno in discussione potere politico e potere sociale siamo un passaggio decisivo per la prospettiva democratica dopo che negli anni ottanta anni di sviluppo e di crescita
Hanno lasciato questo Paese indebolito nella sua struttura economica industriale
E nel suo bilancio statale
Evidente il tentativo delle vecchie classi dirigenti
Nelle sue parti più spregiudicate conservatrice avventurose cercano di utilizzare questa crisi per acquistare un potere ancora nuovo e colpire le lavoratrici e lavoratori la sfida dunque è altissima
Questi anni ottanta sono stati anni di crescita è aumentata la ricchezza e il reddito ma non sono aumentati i salari non è aumentato quel capitale sociale fisso che avrebbe dovuto rendere l'Italia moderna ed europea
Oggi l'Italia e un vaso di coccio tra vasi di ferro nell'Europa comunitaria
Aumento del tasso di sconto e sono i lavoratori che pagano la tenuta della linea noi allora siamo qui stasera
Che ascoltiamo la voce delle operaie degli operai dei lavoratori e certo siamo solo una parte
Ma è la voce di chi sa bene di chi conosce bene i costi enormi le ingiustizie insopportabili che lavoratrici e lavoratori italiani stanno subendo
Solo nelle fabbriche metalmeccaniche abbiamo avuto sessantaquattro mila posti di lavoro in meno negli ultimi dieci mesi che diventano ottantaquattro mila calcolando i cassa integrati
La cassa integrazione aumentata del venti per cento nel novantuno in più se si assommano i prepensionamenti il blocco delle assunzioni gli esuberi di personale cioè gli i licenziamenti annunciati la situazione davvero Prammatica ma ecco il dato nuovo il punto che è stato messo giustamente in evidenza dalle compagne e compagni che sono intervenuti i lavoratori della lancia di Chivasso della Maserati della Pirelli dalla Piaggio della figlia dello riferiti dell'IBM dell'Ansaldo
E quelli meridionali dell'Italsider dell'emittente de lavoratori siderurgici dell'alluminio dei minatori del Sulcis stanno conducendo una lotta che non è il soltanto difensiva non accettano questo elenco dei funerali annunciati delle grandi industrie italiane
Si ribellano e questo è il fatto sociale e politico nuovo si sta rompendo quella solitudine operaia che avevamo visto annunciare annunciata e teorizzata
Negli anni ottanta Sas succedendo qualcosa di nuovo
Gli operai stavolta non sono soli come non sono stati soli e non sono solo i lavoratori della Piaggio di Pontedera
E con la sfida nuova allora ecco un soggetto nuovo che torna in campo
E se la Confindustria gli industriali vogliono mano libera nell'impresa del paese devono sapere che non avranno e se il governo Amato vorrà dare copertura alle manovre confindustriali deve sapere che non avranno
E che noi con il nostro radicamento la nostra azione di lotta delle fabbriche nei luoghi di lavoro nel Paese nel Parlamento e nelle istituzioni
Noi ci faremo di tutto per respingere questo attacco ingiusto contro le lavoratrici e contro i lavoratori italiani
Si attacca il salario e noi siamo il partito che lo ha difeso
Con un'iniziativa coerente sul piano parlamentare si vogliono colpire i salari per salvare le rendite ma al tempo stesso i grandi manager di Stato hanno trovato il modo di farsi regalare dando ridotti stipendi enormi Wiedeking decine di milioni con un atto immorale in un Paese democratico che ha bisogno certa del sacrificio del tutti ma non per la regalia dai governi peraltro dimissionari
Dunque spetta a noi a questo nostro partito di prendere in mano questa bandiera la bandiera della giustizia sociale la bandiera della partecipazione democratica la bandiera della lotta la bandiera della lotta per un fisco giusto e voi va detto quanto è profondamente scandaloso del varo della mia manovra economica del governo Amato la decisione sull'IRPEF
La decisione cioè di aumentare ancora una volta le tasse a danno
Dei lavoratori dipendenti di coloro ciò è che nell'anno passato hanno garantito i novanta mila miliardi su centoventisette mila miliardi rientrata dall'erario sono ampie scelte è insopportabile rispetto alle quali noi
Ripeterei ci volevano in questo governo si erano illusi non ci siamo bevuti il cervello abbiamo detto governo di svolta ne parlerà il compagno Occhetto perché abbiamo detto che l'esperienza passata serve carta canta Villan dorme e siccome la carta non ha cantato noi siamo rimasti bensì ecco care compagne e compagni pensate la lotta che dobbiamo condurre nella bozza del programma di Amato non c'era neanche la parola crisi industriale e non si trovava la parola occupazione
Ecco dobbiamo costruire allora un vocabolario nuovo nella politica italiana o rinnovarlo profondamente recuperando termini che altri vogliono cancellare recuperando cioè il senso di una lotta profonda il senso di un impegno politico serio il senso di qualcosa che noi non abbiamo mai perduto
Vedete e mi avvio a concludere c'è un pericolo serio tuttavia il pericolo che anche in cui è stato richiamato di divisioni tra i lavoratori
La vicenda della Piaggio emblematica le divisioni tra lavoratori pericolo di spaccature ci sono sempre state nella storia del movimento operaio
Non scandalizziamo cito tra occupati e disoccupati
Tra nord e sud è accaduto anche altre volte
Noi vogliamo costruire il partito democratico per la sinistra tra i lavoratori e con i lavoratori
A cominciare dai luoghi di lavoro e un luogo di lavoro emblematico per la nostra lotta è stata è è rimane e rimarrà la Piaggio la fabbrica della Piaggio di Pontedera ci sono state polemiche anche tra di noi nei giorni scorsi dobbiamo dire basta da varie parti ci sono state strumentalizzazioni e anche noi abbiamo commesso degli errori
Noi però care compagne cari compagni
Sia chiaro
Assumendo la vicenda della Piaggio come emblematica conduce Remo la nostra lotta il nostro impegno sino in fondo
Vogliamo conoscere le carte di con l'accordo di programma vogliamo conoscere la delibera del CIPE vogliamo conoscere i piani della Piaggio se questa conoscenza no nove ma i lavoratori non l'avranno la Piaggio non deve prendere una lira dei soldi dall'accento della legge sessantaquattro questo è il nostro impegno che prendiamo
La vicenda della Piaggio deve insegnarci che la lotta dei prossimi mesi sarà dura perché andiamo ad una stretta economica e sociale che riguarda tutti i lavoratori
Noi abbiamo preso con Occhetto con i compagni toscani e campani una posizione chiara è netta abbiamo preso l'altro giorno a Roma
Voi adesso potete chiedere noi possiamo chiedere lo possono chiedere lavoratori dalla Piaggio chiedete che fa
Io so che il futuro è la speranza di sviluppo di crescita di affrancamento deliberazione del Mezzogiorno dalla disoccupazione e dalla miseria
Dalla povertà dalla criminalità e dalla mafia e affidata in larga misura le lotte e i valori in cui hanno creduto e credono gli operai chi lavora e chi fatica e proprio gli operai e i lavoratori sono stati protagonisti in questi giorni
Quelle di Pontedera innanzitutto ma tanti altri lavoratori dalle fabbrica del centro e del nord Italia di atti di straordinario significato simbolico con la loro presenza a Palermo a ricordare quell'eroe dell'Italia moderna che si chiamava Giovanni Falcone assassinato dalla mafia manifestando non segno
Per il sequestro è la tortura subita dal piccolo Faruk di cui ancora oggi noi chiediamo la liberazione care compagne e compagni noi abbiamo affrontato in queste settimane la questione morale esplosa a Milano ne parlerà il compagno Occhetto io vorrei dire soltanto
E questa vera e propria emergenza democratica può essere vinta se viene sconfitta quella concezione della politica come carriera personale come intrico come affare come occasione di arricchimento
Quella dimensione della politica cioè di Basso bassissimo infimo profilo
Sì c'è anche un attacco i partiti ai partiti per difendersi devono riformarsi e la prima riforma è data dal rapporto che si stabiliscono con la gente con i lavoratori
Come loro aspirazioni i loro bisogni e anche i a volte i loro sogni la politica così intesa diventa allora passione civile tensione ideale impegno costante
E richiede anche slancio e a folte fatica e serve anche a selezionare gli imbroglioni una politica così intensa
L'impresa di costruzione del PDS
E anche questo è questo impegno severo noi ci sentiamo di chiederlo hanno gli stessi a tutti noi a tutti voi serve alle lavoratrici e lavoratori italiani un grande partito democratico e di sinistra
Che ispirandosi ai valori del socialismo moderno sia portatore di una concezione della politica come affrancamento emancipazione e liberazione
Perché non c'è concezione e pratica della politica in questo senso senza una partecipazione dal basso popolare operaio democratica
Di fronte a certi pinguini della politica e a taluni cicisbei del potere
Noi non possiamo che mostrare il nostro disprezzo avendo al tempo stesso la consapevole fiducia di farcela nel costruire un partito così e di batterli
Non arrendiamoci non ci arrenderemo
E non ci arrenderemo certo anche se la prova è ardua noi siamo stati ancora di più dal passato dovremmo essere
Un'entità morale un partito forte e sicuro in ciò che crede radicale nei valori che lo ispirano intelligente nella politica che conduce
Questa non è soltanto la nostra speranza insieme a tutti voi il nostro impegno l'intera
Mette la parola adesso il compagno contino Domenico della Piaggio di Pontedera
Ma io compagni e compagne
Credo che a Pontedera per le lotte che abbiamo fatto ormai da un anno alcuni risultati intermedi li abbiamo li abbiamo raggiunti
Intanto c'è un primo risultato che mi pare non sia da sottovalutare questo momento
Il fatto cioè che a Pontedera e Toscana iniziamo lavoratori della Piaggio insieme a tutti i lavoratori si sono schierate le istituzioni partiti politici e questo mi pare che sia un esempio che la politica l'Italia non è solo tangenti le istituzioni nessuno tangenti ma sono anche un impegno prima persona a fianco dei lavoratori con i lavoratori con la gente
Questo mi pare c'è l'impegno a sottolineare
Che qui in Toscana qui a Pontedera grazie a presidente Chiti alle istituzioni toscane tutte al sindaco di Pontedera abbiamo raggiunto e credo sia un fatto da sottolineare
Un atto risultato e quindi l'abbiamo raggiunto se tutto al serale
E quello che con le lotte dei lavoratori e delle istituzioni abbiamo ottenuto in un incontro svoltosi la scorsa settimana con la Presidenza del Consiglio la sospensione delle delibere del CIPE
La sospensione di una delibera che ma guardate strana perché ancora oggi dopo dieci giorni non si trova
Una delibera firmata da ministri scaduti il giorno prima di essere sostituiti da altri ministri
E dopo dieci giorni ancora non si non si trova
A fronte di questo noi corre lotta abbiamo ottenuto la sospensione
Finché non ci sarà un accordo sindacale affermato il Governo non si non ci sarà la prosecuzione di questa di questa delibera
Noi ieri abbiamo fatto un incontro con l'azienda a Roma nell'incontro con l'azienda per uso fuori chiaramente che le posizioni che noi abbiamo spesso in questi mesi sono cose reali sono cose concrete
Perché non più tardi di ieri l'azienda nell'incontro ci ha comunicato che alla fine di tutto il percorso a Pontedera saranno centinaia posti di lavoro messi in discussione
Noi a fronte di questo di confermiamo quelle che sono le nostre posizioni quello che noi da un anno a questa parte diciamo
Noi diciamo che occorre ridiscutere tutto il contratto di programma firmato da CP
Occorre verificare nel concreto se ci sono e quali sono nuove iniziative industriali che l'azienda intende mettere in piedi
Che non possono certamente essere
Permette di una battuta
I molti riso che la graticcia prospettato ieri Mosquito per chi non sa una bicicletta con un motorino
Non credo che questo possa essere un elemento di garanzia dell'occupazione per lo stabilimento di Pontedera
Così come occorre mantenere la centralità dello stabilimento non solo rispetto a livelli occupazionali ma soprattutto legato alle produzioni che a Pontedera occorrerà fare nel medio e nel lungo periodo
Solo a fronte di presto
Possiamo firmare un accordo
Che deve essere garantito dal governo perché di questa azienda non ci fidiamo perché in questi anni si è dimostrata inaffidabile
Perché non è più tardi di un anno fa che con questa azienda
Il sindacato ha firmato un accordo dove l'azienda garantiva la centralità dello stabilimento di Pontedera la fertilizzazione del territorio eccetera eccetera dopo alcuni metri
Oramai la vicenda mi pare mi pare che sia estremamente estremamente nota
E a fronte di questo noi riteniamo che sia possibile ottenere un risultato positivo da questa vicenda
Occorre io ritengo anche
Che diceva lavoratori della Piaggio il tema le istituzioni insieme al territorio occorre io credo che ci sia un impegno anche dei partiti politici a livello nazionale a partire dal nostro che mi pare fino a oggi sia manifestato ma occorre appunto che la questione la Piaggio diventi ancora di più questione nazionale
A noi se c'è una cosa che
Ci ha lasciato amareggiati
è stato il fatto che a fronte
Di una difesa io credo sacrosanta e legittima
Di delle condizioni di un territorio delle condizioni e la gente di un territorio delle condizioni dei lavoratori e del lavoro
In alcune situazioni si cerca di far passare il fatto che i lavoratori della Piaggio
Le istituzioni toscane si muovono in un senso leghista da questo punto di vista in un senso antimeridionale
Io tengo a chi chiede osservano fatto
Che è da tempo che affermiamo e ci dispiace che non sia stato colto fino in fondo il fatto cioè che la battaglia che facciamo a Pontedera non è assolutamente contro il Sud è ma la battaglia che faccia a Pontedera e per il lavoro a Pontedera ed al Sud la battaglia è dei lavoratori e non per la divisione dei lavoratori
Ma oggi ci ha provato poi magari non è avvenuta davanti alla Piaggio non c'era tanta gente
C'era un po'di curiosità ma non ancora attecchito la lega ne ha poté dare né Toscana e noi ci adopereremo e faremo tutto quanto è delle nostre possibilità perché questo non avvenga
Io credo che occorre anche
Che il partito in prima persona si assuma l'onere
Di ridiscutere quella che la legge sessantaquattro
Ripeto non per mettere in discussione
La necessità degli incentivi al Sud
Ma perché la legge sessantaquattro diventi davvero una legge a sostegno di una nuova industrializzazione assolute e che non sia invece così come alla Piaggio uno spostamento di produzioni semplicemente dalla talora già e in una zona dove nell'ottanta e questa azienda c'erano dodici mila dipendenti oggi stiamo quattro mila novecento e se va avanti così come ce la prospettano molto probabilmente nel giro di due piani a Pontedera saremo la metà di quelle siamo ora
E non ci sarà più neppure la possibilità di una dato di una ricollocazione
Nell'indotto e ne terziarie perché io credo che non sia che non ci sia nessuna possibilità di terziario se viene a mancare l'elemento centrale che è quello della publicae dell'industria
Dove non c'è non se non c'è possibilità nemmeno il gruppo del terziario da questo punto di vista ma ci si mette in discussione anche il terziario che attualmente che attualmente ce
Io credo però che occorra anche definire questo Paese
Una politica industriale una politica industriale nazionale e che a fronte di Crespi lo non ci sia la contro la contrapposizione fra poveri offra lavoratori
Ma che a fronte di quel peritale bisogna fermarla politica industriale nazionale che parta dagli interessi generali e che sia trasparente
Al di là di quello che si dice
Di compagna anche nel nostro partito e questo mi dispiace me ne dispiace molto
Io credo che su questa vicenda
La vicenda della Piaggio possa diventare un singolo diceva il compagno Angius prima di me
Perché la vicenda era Piaggio emblematica di una situazione che oggi in Italia
E certezze
Ma io chiedo ha che che la vicenda è la Piaggio potrà diventare un simbolo da questo punto di vista credo che il nostro partito deve dare dei segnali chiari e forti in questo senso io credo che se la Piaggio di Pontedera così come sono convinto in questa battaglia per il lavoro deve diventare un simbolo occorre anche un segnale forte da questo punto di vista e io qui da questa Assemblea
Invito il compagno Achille Occhetto a nome di tutti lavoratori la Piaggio ritornare davanti alla Piaggio per riaffermare l'impegno del nostro partito in questa vicenda di cui io non ho dubbi
Compagno Achille Occhetto segretario nazionale del Pdl
Care compagne
Compagni
Siamo chiamati a misurarci con una situazione del Paese che si è fatta grave densa di incognite
Nessuno può chiudere gli occhi di fronte a ciò che è accaduto e sta ancora accadendo
Noi non siamo impegnati in una battaglia di mera retroguardia
Si tratta di costruire infatti le condizioni che rendano possibile una grande alleanza delle forze di progresso per salvare l'Italia dalla decomposizione morale economica e politica
E per metterla in grado di sostenere una competizione mondiale
Che si annuncia sempre più aspra
Gli sconvolgimenti dell'accelerazione gli squilibri di risorse e di potenza che sono emersi al vertice di Monaco fra i sette Paesi più industrializzati del mondo sono infatti un preannuncio
Difficoltà ulteriori anzi di tempesta
Conflitti economici rivendicazioni sociali crisi nazionali scontri etnici e collasso ambientale tutto questo si sta intrecciando in un groviglio inestricabile
E il quale partito si è presentato a Monaco nella peggiore delle condizioni non solo col peso delle false promesse di risanamento ma avendo costretto con la sua ignavia alla Banca d'Italia
Ad un ulteriore aumento dei tassi di interesse
E queste sono cose che non si cancella ma con qualche piccola mossa diplomatica o qualche conferenza stampa
Ecco perché c'è bisogno di nuove strategie di regolazione e soprattutto di una nuova classe dirigente
E di quello che abbiamo chiamato un Governo di svolta morale e programma
Bene il governo Amato che cosa fa
Di fronte a una crisi
Di tali proporzioni
Mette da parte le ambizioni programmatiche
E annuncia stancante
E per quel che si capisce più colpiti sono ancora una volta salari e pensioni
Perché l'aumento dell'IRPEF questo significa tagliare i salari
Colpire il lavoro dipendente che con la metà del reddito nazionale a disposizione paga già più di due terzi delle imposte
E come se non bastasse
Il mancato pagamento del punto di contingenza ha già ridotto di svariate migliaia di miliardi il potere d'acquisto delle retribuzioni dei lavoratori
Ma così si parte proprio con il piede sbagliato
E non onorevole Amato sa bene che nei confronti
Del suo governo
E del suo impegno di programma
Non ci siamo lasciati fuorviare da alcun pregiudizio
Ecco come abbiamo ragionato noi c'è un programma andiamo a vederlo
Nelle dichiarazioni d'intenti in Parlamento c'era parso tuttavia
Che molte delle carte su cui il governo diceva di puntare fossero coperti
Che i propositi di risanamento e rigore potessero fare da cornice
A scelte assai differenti tra loro
Ora quelle carte Amato ha cominciato a scoprirlo
E non sono carte buone per i lavoratori
Non lo sono per la sinistra
Ma non lo sono neppure per curare gravissime mali dell'economia nazionale e dell'economia reale
Sento dunque il dovere di rivolgermi al Presidente del Consiglio
E a socialista Amato
Per metterlo sull'avviso
Attenzione se è ancora in tempo a giocare altre carte abbiamo una struttura produttiva debole una distribuzione del reddito perversa settori assistiti e ceti parassitari
Che producono consenso al regime moderato ma distruggono ricchezza
Ecco perché a nostro avviso
Il risanamento deve passare per la via maestra di una redistribuzione del reddito
Che risponde a esigenze di equità
E di dinamismo produttivo e di sviluppo perché badate che collega il risanamento alla redistribuzione
E di sinistra
Chi invece lo collega le stangate ai lavoratori non è di sinistra ecco perché la parola sinistra ancora un senso
Ecco perché occorre difendere il lavoro e i suoi protagonisti sui quali pesa la minaccia di un restringimento ulteriore della base produttiva
Di una caduta sempre più angosciosa dell'occupazione
Se non si segue questa strada
Se non si batte il predominio sulla Rete la rendita finanziaria
Se non si persegue una coerente politica di investimenti produttivi ed industrializzazione qualificata
Non si risana era annullato non si combatterà efficacemente l'inflazione non si creeranno lecco
Sì Horní per una convergenza strategica interessi tra mondo del lavoro forze e ceti produttivi
In Italia
Scorre un fiume di denaro
Un fiume di denaro che sottratto agli impieghi produttivi
è il vecchio sistema di potere
Se ne San se ne sapientemente servito
Per costruirsi il consenso
E quel denaro alimenta gli sprechi le rendite parassitarie l'affarismo le clientele
Alimenta i comportamenti illeciti
è all'origine delle gravi degenerazioni della vita pubblica che la magistratura ha messo in luce
Della corruzione diffusa cerca invano che ha coinvolto democrazie cristiane Partito socialista ma colpito
Come i fatti di Milano hanno mostrato anche noi
Noi non ci rassegniamo
Noi ci batteremo con estrema determinazione
Per porre fine a questo umiliante e offensivo lo stato di cose
Per questo noi facciamo della questione morale
La condizione preliminare irrinunciabile
Di ogni elaborazione programmatica e di ogni accordo politico
Sentiamo di doverlo fare anche il nome delle lavoratrici e dei lavoratori si parla tanto
Di Società Civile mai parliamo di questa società civile pulita di cui nessuno parla che non ha mai intascato tangenti e che è stata frodata della scala mobile e del punto
Bene
La vostra forza la vostra polizia la vostra onestà il vostro impegno innovatore sono la nostra forza dalla nostra polizia la nostra onestà in nostro impegno di rinnovamento
Per questo i fatti di Milano sono state fin dall'inizio al centro della nostra dalla mia riflessione
E partendo da quella vicenda posso dirlo ora con fierezza
Il PDS ha pensato hai lavorato
Ha infine ha reagito con nettezza con tempestività
Con decisa convinzione
Se il Gotha del cinque del sei aprile ha fatto da spartiacque nella storia della nostra Repubblica Milano ha fatto da spartiacque nella vita morale del Paese
Milano ha detto che per la riforma della politica per un ricambio credibile di classi dirigenti per una alternativa effettiva di governo e di programma
Era in primo luogo necessaria una nuova coscienza morale è una nuova etica pubblica
è stato questo il nostro pensiero dominante in ogni fase
Vorrei dire in ogni istante del confronto politico in cui siamo stati impegnati a questo criterio se ispirata la nostra condotta
Della stessa battaglia per la presidenza della Repubblica
Anche per questo ci siamo battuti per sconfiggere i vecchi disegni di chi come Craxi e Forlani pensavano di riaffermare a danno delle supreme istituzioni repubblicane
La volontà spartitoria di quel vecchio sistema di potere
E ora credo che tutto sia chiaro
Noi come si è visto non abbiamo partecipato a nessuno scambio a nessun baratto non a caso Craxi mi ha riversato addosso un fiume di stravaganti impropri
Noi da parte nostra intendevamo e intendiamo liberare le repubblica
E lei stessi da una concezione da una pratica del potere
Che hanno consentito favorito alimentato privilegi arroganza discrezionalità infine corruzione della vita pubblica
Questo è stato il filo conduttore di tutta la riflessione che abbiamo svolto intorno all'esigenza di un murale di di un rinnovamento radicale della politica e anche di una riforma dei partiti
Per questo a fine maggio opposto
Nel discorso di Bologna
Il tema cruciale del partito della sua rinnovata identità
L'ho detto per lanciare un allarme che andava oltre Milano
E pare e per fare intendere al Paese che senza
Un compimento dalla svolta
Senza la costruzione vera del nuovo partito e di un partito saldamente radicato tra gli operai i lavoratori l'idea stessa del PDS si sarebbe dissolta
E con essa sarebbe tramontata ogni prospettiva di rigenerazione della sinistra
E della politica in Italia
Ecco perché a Bologna ha affermato che la vicenda di Milano
Pesa su di noi come un macigno perché questo era ed è il sentire mio e di tanti
E anche perché ho voluto ribadire un impegno dichiarare che non rinuncia non rinunciamo a fare del PDS una leva fondamentale della riforma democratica civile morale dell'Italia
A Bologna ho detto parole che altri non hanno pronunciato
Il che e per me è stupefacente qualunque sia la ragione asse Forza a spasso attuazione civismo imbarazzo
Ma io mi chiedo
Come pretendete poi chiedo agli altri
Che i cittadini vi diano retta
Quanto a noi ribadisco
Dopo una spietata autocritica abbiamo intrapreso il cammino di un rinnovamento più profondo e coerente
La connessione tra politica affari non si è presentata a Milano come un evento anomalo
Ma come il prodotto di un sistema di regolazione dei rapporti tra pubblico e privato che teneva insieme partiti di governo sistema politico e grandi imprese in un intreccio illegale
E che del resto come confermano le vicende gravi di Firenze a riscontro anche altrove
Noi abbiamo individuato e denunciato le connessioni
Fra questo inaudito comportamento e precisi orientamenti politici e culturali
In particolare abbiamo indicato in una concezione distorta e subalterna della modernizzazione della governabilità le ragioni per le quali simili comportamenti non solo hanno trovato meno resistenze meno anticorpi
Ma sono stati alimentati e favoriti abbiamo colto tutta la complessità del problema anzi l'abbiamo aggredita abbiamo vissuto una inquietudine una rivolta che s'
Uno di quanti come voi come noi hanno fatto della moralità politica una scelta voluta fondamentale è uno stile di vita
Sappiamo che il processo degenerativo che combattiamo era avviato da tempo
E aveva toccato le fibre del PC di Milano
Sarebbe davvero inqualificabile o forse solo grottesco imputare ciò che è avvenuto la svolta da me compiuta è vero il contrario
Noi non abbiamo svenduto valori e principi
Per il gusto di farci omologare
Nella pubblica corruzione
La svolta è stata fatta proprio per rompere radicalmente con quel consociativismo
Ciò che lamentiamo e la sua non compiuta è convinta realizzazione non gli effetti della sua attuazione
Non a caso nei due giorni
Della mia recente intensa visita a Milano
Ho tratto motivo di conforto ho parlato discusso con centinaia di compagni
Ho sentito crescere in loro non solo la volontà di reagire
Ma anche una consapevolezza nuova
La svolta magari approvata ma non capita fino in fondo incomincia ora ad apparire in tutti i suoi risvolti innovativi
Su tale consapevolezza incomincia a sorgere a delinearsi
Con un profilo sempre più netto un nuovo partito
Una cosa è certa
La nascita del PDS c'ha messo in condizione di fare fino in fondo i conti con questa realtà
Abbiamo indicato un compito che non può certo essere né di un singolo né di un gruppo ma solo di un'intera collettività
Abbiamo additato la necessità di una rigenerazione complessiva della politica e dei partiti
Resta fermo per noi che una nuova idea di Stato richiede anche una nuova idea di partito
Ebbene compagni
Ora dobbiamo chiedere chiarezza agli altri
E per noi ragione di profondo rammarico che Democrazia Cristiana il Partito socialista si muovano su questo terreno contante Arrigo danza e circospezione e senza fare i conti in primo luogo con le proprie responsabilità di forze di governo ma c'è di più
Poniamo la questione morale come essenziale per la riforma della Repubblica
E che fa a Bettino Craxi
In Parlamento ne proclama la inconsistenza
E così condanne poi autoassolve con arroganza il sistema politico attuale
Craxi è passato dalla questione morale è una vera e propria difesa della questione immorale
Noi invece abbiamo detto che bisogna separare partiti è stato ma anche separare le responsabilità politiche e responsabilità di amministrazione di gestione in questo senso abbiamo avanzato idee
Proposte innovazione legislativa ma stiamo compiendo
Anche atti unilaterali come quello dell'uscita
Dalle USL ricordate quando lanciai a Bologna la parola d'ordine
Bene
Allora ci fu un'ovazione del congresso e poi non se ne fece nulla
Ho dura o addirittura ci furono obiezione di merito
Si parlò di attitudine rinunciataria
Non si compreso invece che si trattava di una proposta destinata a smuovere le cose in profondità promuovere la elaborazione di nuove leggi a definire comportamenti e stili più trasparenti e più corretti
Si trattava e si tratta di azioni di lotta per cambiare le cose e non di occasioni per ritirarsi sull'Aventino
Perché badate se veniamo meno a un'elementare esigenza di coerenza tra parole fatte non lamentiamoci e infatti non lamentiamoci poiché le leghe tengano in campo
Raccolgano la protesta contro le degenerazioni della vita pubblica aumenti né i propri consensi negli stessi strati popolari meno protetti e più offesi dal sistema di potere
Per questa ragione abbiamo deciso di elaborare un vero e proprio codice per la questione morale
Altroché avvertimenti velleitaria e confusa e onorevole Craxi
L'avvertimento mafioso non fa parte della nostra cultura e lo lasciamo volentieri ad altri
Il nostro
è un codice che va alla radice del rapporto tra affari e politica
Che definisce i termini di un nuovo rapporto tra politica e amministrazione che afferma immesso indissolubile tra riforme istituzionali e politica pulita e formula proposte concrete vincolanti
Per il finanziamento dei partiti per far fronte in modo assolutamente cristallino al tema cruciale dei costi della politica in democrazia
Dobbiamo farlo conoscere a tutti questo nostro Codice dobbiamo discuterlo con tutti dobbiamo organizzare incontri ascoltare
Accogliere suggerimenti abbiamo a più riprese ha dichiarato che intendiamo fare di questo codice il punto di
Partenza per quella rigenerazione dei partiti e della politica che è condizione irrinunciabile di una ripresa democratica
E intendo ribadire che ne faremo la condizione per sederci attorno a un tavolo con qualsiasi e avviare trattative con le altre forze politiche intorno ai problemi del governo centrale o locali
E sono queste le ragioni di fondo per le quali abbiamo rifiutato come ha fatto del resto anche il Partito repubblicano ogni ipotesi di governissimo cioè di estensione al PDS del vecchio quanto il partito
Queste le ragioni per le quali abbiamo giudicato che non fossero presenti a cento giorni dal voto di aprire i presupposti
Per la costruzione su basi completamente nuove come avevamo indicato
Di un governo per il Paese e che il governo Amato non fosse il governo di svolta morale e programmatica ed hanno indicato
Per questo il PDS all'opposizione
Ma badate noi non ci siamo limitati dire andiamo all'opposizione
Noi abbiamo indicato all'Italia il tipo di governo di cui l'Italia aveva bisogno abbiamo anche tracciato un programma
E il senso della nostra opposizione oggi procede
Dall'idea stessa del governo di svolta che abbiamo proposto e del quale vogliamo contribuire a costruire le premesse e le condizioni e il primo obiettivo della nostra opposizione sarà quello di costruire un rapporto nuovo tra politica e società al fine di fare emergere nuove classi dirigenti
Per questo è fondamentale il legame con il mondo del lavoro e noi vogliamo parlare ai giovani alle donne agli anziani come una grande forza della speranza e del rinnovamento e nello stesso tempo sentiamo con maggiore acutezza di ieri che non siete
Da solo di riformare i meccanismi elettorali ma anche di ridefinire caratteri e limiti dei Poteri modi e canali di selezione di formazione di accesso alla vita pubblica infine di porre le basi
Per una riforma dei partiti e della politica
Perché questione morale riforma istituzionale marciano di pari passo
E proprio per questo vogliamo avere il tempo di lavorare seriamente in sede della Commissione bicamerale non per Val per varare una legge elettorale purché ci
Ma permettere effettivamente il Paese in condizione di scegliere tra alternative di programma di governo nel contesto di una più complessiva riforma dello Stato
Ma anche per questo
Non ci sentiamo predestinati all'opposizione
E giudichiamo che nessuno debba sentirsi predestinato al governo
Intorno a noi e dentro di noi è in atto un ma grande trasformazione di valori di regole i soggetti politici
E noi comprendiamo bene che la situazione inedita che non si tratta di fare l'opposizione del contesto come avveniva un tempo di una fase di stabilità delle classi dirigenti e dei governi
Oggi il compito dell'opposizione anche quello di ricostruire una prospettiva per il Paese
Di definire un rapporto nuovo tra classi dirigenti e società
Di superare la crisi dei partiti
Andando controcorrente rispetto ad un generale irresistibile tendenza distruttiva che noi dobbiamo combattere con tutte le nostre forze
La posizione di oggi deve preparare le condizioni nuove del governare
Per potere effettivamente far parte di un governo diverso rispetto a quelli del passato
Deve preparare insieme le istituzioni dell'alternativa e il nuovo soggetto dell'alternativa
Perché io voglio dire qui come estrema chiarezza la coalizione a cui noi potremo di cui ne potremo fare parte
A mio avviso è una coalizione che trova il proprio fondamento democratico nel fatto che sulla base di una nuova lei jack si presenta davanti agli elettori e sono gli elettori e non un segretario o una segreteria di falchi dopo a dargli i sono gli elettori nella loro maggioranza perché soltanto così da sinistra poco Averna
E quindi bisogna preparare insieme le istituzioni dell'alternativa
E nuovo soggetto dell'alternativa deve in sostanza a colmare un vuoto di programmi di contenuti
E non si possono risolvere i problemi del sistema politico italiano
Senza percorrere la via maestra di una rigenerazione dei partiti di tutti i partiti
Oggi si fronteggiano due posizioni a tendenze dal cui conflitto insolubile possono derivare sbocchi inquietante
Da un lato la polemica senza quartiere anzi la rivolta contro i partiti
Dall'altro la difesa ostinata dei partiti così come sono
Così come sono state fino a questo momento
E questo l'errore colpevole che si annida nella ostinazione di Craxi a non voler cambiare politica e badate
Nella crisi di legittimazione che colpisce il vecchio sistema politico può insabbiare missioni la democrazia italiana
E noi siamo fermamente convinti che la democrazia italiana per vivere
Abbia bisogno dei partiti e che i partiti per vivere abbiano bisogno di una radicale autorizzatorio
Del resto guardiamo a quel che si muove sotto la pelle della Società Italiana movimenti molteplici domande nuove di rappresentanza forme trasversale di aggregazione
Se vogliamo embrioni che nuove formazioni politiche
E anche le tensioni profonde che attraversano oggi il partito di maggioranza relativa allo stesso Partito Socialista
Sembrano a volte a ridisegnare la mappa politica tradizionale e vero vecchie contrapposizioni
Ideologiche sono ormai cadute tuttavia ci si interroga sulla formazione caratteri di una nuova destra scende in campo l'idea di una nuova componente trasversale una sorta di terza forza di senatrice va bene è giusto e naturale è un segno dei tempi
Che se li cerchino collocazioni politiche adatte alla nuova realtà ma allora ma allora noi siamo convinti che in questa realtà nuova
Ci sia bisogno ci sia spazio
E ci siano colossali opportunità per una nuova sinistra
Noi non siamo all'opposizione e basta
Noi siamo il partito che vuole costruire ciò che in Italia non è mai non c'è mai stato
E c'è una forte e unitaria sinistra di governo
Come dicevo
Non solo le istituzioni dell'alternativa
Ma anche soggetto politico fondamentale dell'alternativa
Il che non significa certo per noi la disponibilità a entrare in qualsiasi governo
Perché questo sarebbe un coinvolgimento passivo
E in ultima istanza il responsabile
Dal punto di vista democratico e nazionale
Significa piuttosto fare della sinistra il nucleo forte del governo di svolta
Morale programmatica
E noi non abbiamo alcuna intenzione di attendere inerti la nuova fase noi vogliamo preparare la democrazia dell'alternativa e prepararci alla democrazia dell'alternativa e sarebbe veramente assurdo
Una volta che fossero pronte le nuove regole attraverso una legge elettorale tale da favorire aggregazioni omogenee sul terreno programmatico sarebbe veramente assurdo ripeto che a quell'appuntamento non si presentasse preparata la sinistra italiana
Proprio la forza che più di ogni altra ha voluto l'alternativa
Per questo sentiamo il dovere di impiegare questo tempo per probabile preparare le condizioni di quell'alternativa
E la nostra ambizione rimane dunque quella di agire per la ricostruzione della sinistra italiana di una sinistra che si pone l'obiettivo punto di governare per davvero il Paese ma come sinistra
Non come lacchè dei moderati
Paese infatti ha bisogno di una sinistra che voglia e sappia governare ciò significa
Che si rende necessaria una sinistra che sappia uscire
Dal dilemma tra governabilità e opposizione per l'opposizione
Perché la governabilità il paravento dietro il quale si è consumata in questi anni la massima incapacità di governare i problemi reali del Paese e questo nostro giudizio severo non sta certo a testimoniare una sorta di indifferenza e per premi del Governo ma proprio per questo senza ulteriori suddivisioni nella sinistra o dialoghi parziali e limitati dobbiamo invece metterci tutti nelle condizioni
Mi di rispondere alla domanda quale sinistra e quale programma per affrontare i problemi di governo dalla Società del Duemila dobbiamo portarcela questa domanda
E io mi rivolgo a tutti i settori democratici di progresso
Dobbiamo interrogarci dobbiamo chiederci
Se siamo in grado di vincere quel male misterioso che condanna la sinistra a dividersi allacceranno assai ogni volta che si manifesta la pur minima differenza di valutazione
Perché quest'ansia di ognuno a rappresentare in tutto sotto la propria bandiera
Perché questa incapacità di accogliere una cultura della propria parzialità
E di un effettivo pluralismo
Non si tratta quindi di cercare l'unità sotto bandiere ideologiche nessuno ha il diritto di chiamare l'altro all'unità socialista tutti abbiamo la res verità di unificare quanto più è possibile il Progetto per la sinistra ed è possibile farlo senza umiliare la pluralità di ispirazione
Ah per ritrovarsi
Bisogna incominciare a cercarsi sul terreno di un impegno concreto
Volto a ridurre le distanze sul terreno dei grandi obiettivi politici e programmatici questa ricerca e solo questa ricerca può aprire concretamente la strada ha processi nuovi di unità la sinistra che non vuole continuare a scindersi deve quindi aprire questa prospettiva e una cosa è certa non si tratta di cercare un'astratta unità di schieramento tra i partiti della si ministra commessi sono oggi non c'è dubbio che utile e opportuno prendere le mosse dalle due principali forze della sinistra ma non ci si può fermare avesse sia perché si rende necessaria prima di tutto una profonda rigenerazione dei partiti e sia perché la sinistra e l'idea stessa di sinistra si è via via arricchita di apporti culturali ideali nuovi di esperienze inedite itinerari diversi tanto in campo laico
Come in campo cattolico ebbene la sinistra storica deve sapersi mettere in gioco le forze nuove della sinistra devono cercare con maggiore convinzione le strade dell'aggregazione non quelle della polverizzazione
E della frantumazione non ci siamo messi noi ci siamo messi in gioco ma anche il partito socialista è chiamato a fare la sua parte e io mi rivolgo naturalmente al party do socialista perché faccia i conti con il risultato del cinque sei aprile e anche il partito socialista deve compiere un esame critico costruttivo di se stesso e della sua politica
E ormai
Ormai non solo legittimo ma doveroso per il bene della sinistra e del Paese chiedere un mutamento
Do di linea rispetto alla scelta strategica di Craxi quella della governabilità all'interno del vecchio sistema di potere
Legittime doverose anche chiedere il superamento di quel clima parossistico che lo stesso Craxi dopo averlo evocato in Parlamento alimentato con frettolosa e battute noi malgrado ciò ci sentiamo impegnati a dar vita a una nuova sinistra
Non abbiamo certo bisogno di essere tirati per la giacca vero
Perché sono nel codice genetico del PDS l'impegno e la ricerca
Per determinare aggregazioni e processi unitaria sinistra
Non posso dunque che guardare con interesse e attenzione
A quanto si muove oggi nel partito socialista su questa lunghezza d'onda come appare anche dall'intervista rilasciata oggi da formica L'Unità si tratta di un processo politico importante
Che non può riguardare solo alcuni partiti né tantomeno solo alcune componenti ma che deve avere più ampio respiro e soprattutto salde e precise basi programmatiche
Questo è il modo più serio e sincero con il quale a sinistra può assumersi un'autentica responsabilità nazionale care compagne e compagni e dunque dal mondo del lavoro dai suoi problemi e dalla sua forza che occorre ripartire le misure preannunciate dal governo
Riguardano un orientamento fin troppo noto è scontato pagano soprattutto i lavoratori vittime predestinate di una politica di deindustrializzazione di attacco ai salari e la tensione di una caduta dell'occupazione
Prevediamo che nel Paese sono in corso lotte aspre a volte disperate per la difesa del posto di lavoro anche la Toscana che pure è stata una delle regioni che più hanno contribuito negli anni scorsi allo sviluppo produttivo del Paese
Conosce una crisi grave e preoccupante c'è il caso della Piaggio è un esempio clamoroso della irresponsabilità dei nostri governi della inesistenza di una seria politica industriale
La scelta di attuare al Sud investimenti non aggiuntivi ma sostitutivi non è certo esempio di una illuminata politica meridionalista al contrario essa lascia irrisolta la crisi commenta una vera e propria guerra tra poveri ebbene questi problemi non possono certo essere avviati a soluzione se si riproduce l'ottica del vecchio regime quella di un'offensiva moderata nei confronti degli strati più indifesi della società italiana
Pesante la responsabilità di chi governa soprattutto se non opera per offrire un serio terreno di confronto tra le parti sui processi di ristrutturazione ecco per
Che la proroga della scala mobile il pagamento del punto di contingenza si rendono necessari finché non diventa operante una nuova intesa fra le parti sociali
Così come non possiamo che provocare profonda non possono anche provocare profonda inquietudine contrarietà per il fatto che sulle pensioni possa prefigurarsi addirittura l'idea di una delega hanno
Vi sfidiamo Amato a discutere seriamente la legge che noi abbiamo presentato in Parlamento e voglio parlare anche della legge della Bortot vi voglio essere molto chiaro
La nostra attenta rispettosa considerazione verso le problematiche della vita in tutti i loro aspetti non consente nessuno spazio
A tentativi di correzione della legge centonovantaquattro volti a lettere sminuire colpi
Figlio di autodeterminazione di cento responsabile della
Il mondo del lavoro assume nella sua concretezza nella sua densità e nella sua articolazione un ruolo centrale come cardine
Di una società civile che ha bisogno di far maturare forme nuove di democrazia politica e di democrazia economica
C'è bisogno di un nuovo sistema di relazioni industriali
Insieme con le donne il cui ingresso nel mondo del lavoro il cui ruolo di protagoniste nelle grandi battaglie di liberazione di civiltà ha scosso dal profondo la società italiana inferto colpi duri al vecchio sistema di potere
Non dobbiamo e non possiamo lasciare spazio alcuno a una rivolta antipartito di furia e iconoclasta il tempo spesso occorre liquidare definitivamente il corporativismo amorale i partiti
Non sono da buttare sono da riformare il che significa che non si può accettare alcuna confusione
A difesa dei partiti come protagonisti i democratici essenziali della vita pubblica e difesa dei percettori di tangenti
L'autorizzato a Roma del partito e di tappa essenziale della rigenerazione del sistema politico
Non vogliamo essere né un partito Stato né un partito apparato che cerca il consenso attraverso l'uso di poteri e risorse pubbliche gestite in modo privatistico il termine partito apparato che io ho usato
E stato da qualche fesso traduttori tradotto negli apparati di partito ci vuole una vera ignoranza per non capire che sono due cose diverse io non ho mai attaccato né i funzionari nel
Gli apparati di partito ma certo quella concezione del partito di apparato per cui il partito inizia con l'apparato e finisce con l'apparato noi il partito deve essere una cosa profondamente
Noi vogliamo essere un partito che vive a dimensione di ciò che le proprie risorse legare gli consentano
Nella trasparenza perfetta dei finanziamenti e nella corrispondenza piena tra le risorse ai costi dell'attività politica e delle organizzazioni
Vogliamo essere una forza decentrata nel contesto di una regionalizzazione del partito che ci pare corrispondere sempre più e sempre meglio alla densità di articolazioni locali della nostra vita di Stato nazionale unitario
Vogliamo essere una grande organizzazione che riscopre la risorsa essenziale del volontariato politico siamo stati una grandissima scuola di volontariato non ce ne dimentichiamo
E cioè esige da parte di tutti impegno rigore moralità
Trasparenza nelle scelte e nei comportamenti
Così come impegno rigore trasparenza sono necessari per far vivere in tutta la sua ricchezza il nostro pluralismo
Il pluralismo interno va difeso e promosso ma va anche tutelato
Da manifestazioni degenerative
Che finiscono con l'assegnare alle correnti
Un primato sul partito
Uniche si finisce di espropriare il cittadino del PDS
In modo forse ancora più completo di quel che non avvenisse con il vecchio centralismo
Io sono per il pluralismo ma sono contro il correntismo
Tra il centralismo
E correntismo c'è una terza via quella della competizione Franca leale
Tra culture ispirazioni orientamenti
Una competizione tale da valorizzarne le diversità nel quadro di valori e di scelte politiche condivise
Oggi a me sembra c'è particolarmente bisogno
Di uno sforzo di maturazione unitaria del partito intorno alle grandi scelte di linea politica
Per questo ci stiamo impegnando anche in vista di una decisiva scadenza politica interna come la Conferenza di organizzazione
I nostri militanti i nostri elettori e l'opinione pubblica democratica
Esprimono apprezzamenti positivi per questo sforzo e fastidio per i comportamenti che se ne discosta
Non sempre il fastidio però è fondato
Democrazia e pluralismo autenticamente vissuti comportano fatica e capacità di ascolto e adattamento
Cerchiamo tuttavia di trarne la giusta reazione
Quanto più vivo del pluralismo tanto più acuta sia la responsabilità unitario
Per rinnovare il PDS la sinistra
Per dare più forza alle lavoratrici e ai lavoratori per preparare dall'opposizione la nuova sinistra di governo
Ebbene noi abbiamo compiuto nel momento drammatico difficile quando sono arrivate le prime notizie da Mila no
Qualche cosa che altri non hanno saputo compiere perché anche con quelle parole le parole andavano pur dette anche se alle parole poi devono seguire i fatti
Con quelle parole noi abbiamo voluto ristabilire
Qualche cosa che forse qualcuno al ci voleva impedire di potere dire ancora una volta abbiamo voluto ristabilire nel modo come abbiamo reagito ai patti di Milano
La nostra diversità il fatto che si è vero noi siamo ancora e rimaniamo Diversi proprio per il modo stesso
Di affrontare queste questioni
E proprio per questo che noi riteniamo che per rinnovare il PDS
Come diceva Angius noi abbiamo bisogno prima di tutto delle lavoratrici e dei lavoratori
Per preparare dall'opposizione la nuova sinistra di governo
Perché ha le condizioni perché il nuovo governo del paese non sia determinato dal fatto
Che un ceto politico magari di sinistra bar dirigere e poi viene a sua contato
Dal moderatismo imperante
Ma per portare al governo del paese con la consapevole partecipazione dei cittadini lavoratori cioè i nuovi nuove classi dirigenti e quindi per cambiare la storia di questo Paese
E noi sappiamo che nessuna società si salva e si rigenera
Se non è governata da chi sa evocare le grandi forze del cambiamento
Da chi sa mobilitare tutte le energie democratiche
Tutta la passione civile e morale di un popolo
Noi vogliamo essere questa forza
E lo saremo se avremo al nostro fianco i lavoratori e tutti insieme saremo protagonisti della costruzione di una nuova Italia in nome della pace e della giustizia della solidarietà dello sviluppo della libertà e del progresso e per questo
Noi vi chiediamo che nella verità nel modo franco aperto di approntare anche i momenti difficili e duri ci sia la consapevolezza che noi costruiamo qualche cosa di nuovo e che questo qualche cosa di nuovo deve vivere prima di tutto comunque il protagonismo
Che stato qui presentato anche nei discorsi che mi hanno preceduto
Noi non abbiamo bisogno di un leader che va alla televisione
Ho già avuto modo di dire abbiamo bisogno di un leaderismo diffuso che per dirla l'antica di tanti capipopolo
Abbiamo bisogno di una presenza ramificata prima di tutto nei luoghi di lavoro ebbene io compagni mi sono fatto un'idea anche da cui
Sei giornate di Milan e oggi a Firenze dall'incontro con i lavoratori abbiamo tutte quelle lotte di cui si parla quelle situazioni difficili
Ma badate si è ripreso a lottare e si è incominciato a vincere alla Maserati
Alla lancia
E alla Piaggio Sì resiste compagni noi vi diciamo siamo con voi resistente è resistente per noi la classe operaia la democrazia italiana
Ringraziamo tutti compagni intervenuti stasera a questa manifestazione i compagni delle fabbriche intervenuti e il compagno Achille Occhetto per il discorso finale grazie a tutti
La storia siamo noi